in-flight magazine
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dicembre 2014-gennaio 2015 numero 117 / december 2014-january 2015 number 117 n
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editoriale Editorial
Cari Passeggeri, anche se non esistono ancora aeromobili capaci di volare senza emissioni, ci sono diverse possibilità per abbassare il consumo del carburante e produrre meno CO2. Per esempio, all’interno della nostra flotta di 10 Embraer 195, riusciremmo a emettere circa 80 tonnellate di carburante in meno all’anno se solo risparmiassimo100 kg su ogni volo. Un obiettivo che Air Dolomiti ha iniziato a perseguire nel 2011 lanciando un programma chiamato “Greensky”, come ci spiega il nostro pilota Fabrizio Santoni, responsabile del progetto: “è un modo di migliorare la nostra efficienza operativa. Riducendo di poco la velocità di crociera, volando ad una quota più alta ed evitando livellamenti intermedi durante le fasi di salita e discesa, si riducono le emissioni e i consumi. Il progetto ha coinvolto diversi nostri settori come la manutenzione che si è occupata dell’acquisto di pneumatici di nuova concezione che hanno permesso un risparmio per aeromobile di 50 kg. L’in-flight service ha disposto trolley ultra leggeri e riprogrammato le scorte di catering calcolate
sul numero reale di passeggeri. La rivista di bordo è stata alleggerita e in cabina di pilotaggio sono stati eliminati i manuali cartacei e installati nuovi sistemi informatici touchscreen. Fondamentali sono state le procedure operative adottate come il rullaggio effettuato con un singolo motore, il setting di flap durante l’atterraggio e l’ottimizzazione del motore ausiliario per il condizionamento. Pensiamo costantemente a come ridurre ancora il peso dei nostri aerei e questo sta diventando sempre più ambizioso. Per esempio stiamo facendo delle considerazioni sul numero necessario dei forni a bordo senza compromettere la qualità del nostro servizio. Un’altra misura riguarda l’altezza alla quale voliamo sopra le Alpi: per ottenere la quota ideale occorrerà sempre più sinergia con gli enti italiani e tedeschi coinvolti”. Ringrazio Fabrizio per le spiegazioni ai nostri passeggeri a cui porgiamo un caloroso saluto e ai quali vorrei assicurare che il nostro motto “Voliamo con Te” non è solo uno slogan ma un impegno concreto di tutta Air Dolomiti.
Da sinistra Fabrizio Santoni, pilota e responsabile del progetto Greensky, insieme a Joerg Eberhart, Presidente & Ceo Air Dolomiti From left: Fabrizio Santoni, pilot and head of Greensky project, and Joerg Eberhart, Air Dolomiti President & Ceo
Dear Passengers, Although we haven’t quite managed to make completely emissionfree aircraft yet, we have come up with some ingenious ways of cutting down on fuel consumption and reducing our carbon footprint. For example we would save 80 tonnes of fuel a year on our fleet of 10 Embraer 195s if we could shave 100kg of weight off every flight. And this is exactly what Air Dolomiti has been trying to do ever since the inception of our “Greensky” programme in 2011, as Fabrizio Santoni, the Air Dolomiti pilot in charge of the project explains. “It’s a way of improving our operational efficiency. We cut back very slightly on our cruising speeds by flying a little higher and avoiding levelling off at different heights as we climb or descend, that way we cut our fuel consumption and carbon emissions. The project embraces a whole swathe of the company’s various sectors, like the maintenance department that has bought in new-concept tyres, shaving 50 kg off our overall load factor. Our in-flight service now has super-light trolleys and only load the amount of catering actually required by the number of passengers,
cutting down on waste and weight. Even our in-flight magazine is lighter and, up on the crew deck, our pilots no longer need cumbersome hard-copy manuals, because they have new touch screen ITC systems. Other important changes include taxiing on one engine, flap settings on landing and the optimization of the auxiliary power unit to provide air conditioning. We’re always exploring new ways to cut down on our load factor, pushing the boundaries to ensure ever-greater efficiency. For example, we’re looking at cutting down the number of ovens we carry on board, with the proviso that we’re absolutely not prepared to compromise in any way on customer service. Another measure could involve the height we fly at over the Alps; which is something the Italian and German authorities are liaising on”.I’d like to thank Fabrizio for explaining how Air Dolomiti is making ongoing efforts to be more eco-friendly and wish all our passengers an enjoyable flight, while assuring them that our motto “We Fly with You” is much more than just a slogan, but a concrete commitment from all the Air Dolomiti staff.
Il Presidente / The President air dolomiti in-flight magazine
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FASCIN0
Ci vediamo a Rio / See you in Rio! 04 La natura nel cuore / Second nature 10 Man Ray, una vita molto “dada” 16 Man Ray, dada man Langhe tutte da scoprire / Discovering the Langhe 20 IN VIAGGIO Essenza di Puglia / The essence of Apulia 24 A TAVOLA Cantina Prunotto, qualità dal Piemonte 36 Cantina Prunotto, Piedmontese excellence La grappa fa tendenza 40 Getting to grips with grappa Il piacere si può coltivare / Cultivating pleasure 42 Il richiamo dell’osteria / Inns of Italy 44 Andrea Bocelli tra i protagonisti del premio Masi 48 Andrea Bocelli among the celebrities for the Masi prize Balsamo di gioia e di bellezza 52 The best of the balsamics Carpenè Malvolti, lifestyle symbol 58 Carpenè Malvolti, lifestyle symbol
fascino
ROTTA SU RIO 2016
Con il loro catamarano Nacra 17, Vittorio Bissaro e Silvia Sicouri vogliono centrare l’appuntamento con le Olimpiadi del 2016. L’importante ora è qualificarsi Vittorio Bissaro and Silvia Sicouri in their Nacra 17 catamaran have the 2016 Olympics firmly in their sights. The battle is now on to qualify
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TEMPO LIBERO
Il ragazzo d’oro / Golden boy 60
Fuori dalla crisi con Crevit 65 Out of the crisis with Crevit
Chagall, vita da artista (apolide) 68 Chagall, life of a stateless artist Bellezze rinascimentali / Renaissance beauties 72 Non chiamatele nature morte / Not still life 74
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BUSINESS
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CULTURA
RUBRICHE
In viaggio con Air Dolomiti Travelling with Air Dolomiti La mia Italia / My Italy L’operativo di Air Doloiti / Air Dolomiti’s time table Informazioni passeggeri / Passenger information I nostri partner / Partnership Spazio Italia magazine Anno XXIII - n. 117 - Dicembre 2014-Gennaio 2015 Autorizzazione Tribunale di Verona n.1900 del 21/01/2011 Proprietà Air Dolomiti spa Direttore responsabile Claudia Palamini Coordinamento redazionale Cristina Silvestri
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30 35 77 78 80
Direttore editoriale Giovanni De Luca (deluca.spazioitalia@gmail.com) In redazione Alessandro Amadei (amadei.spazioitalia@gmail.com) Coordinamento pubblicità Paolo Belloni - tel. 335.614.1976 (paolo.belloni@blnet.it) Progetto grafico MV Consulting - Roma
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in viaggio
PUGLIA DA AMARE
cultura
LE QUATTRO DAME
Dalla penisola salentina al promontorio del Gargano, la Puglia offre un’ampia scelta di territori da scoprire, gustare e amare
C’è tempo fino al 16 febbraio 2015 per ammirare i ritratti di Antonio e Piero del Pollaiolo, in mostra al Museo Poldi Pezzoli di Milano
From Salento to Gargano, in Apulia there’s a number of territories to discover, savour and love
Milan, there’s time until 16 February 2015 to admire the four splendid portraits of women from Antonio and Piero del Pollaiolo
Grafica Garden Servizi Editoriali - Modena Editore Sca srl via G. Tomassetti 9 00161 Roma Tel. 06.8545.1226
Stampato realizzato in carta certificata, di pura cellulosa ecologica, con elevato contenuto di riciclo selezionato.
Pubblicità inferiore al 45%. Non si restituiscono testi e materiali illustrativi non espressamente richiesti. Riproduzione, anche parziale, vietata senza autorizzazione scritta dall’Editore. L’elaborazione dei testi, anche se curata con scrupolosa attenzione, non può comportare specifiche responsabilità per eventuali involontari errori o inesattezze. Ogni articolo firmato esprime esclusivamente il pensiero di chi lo firma e pertanto Stampa ne impegna la responsabilità personale. Le opinioni e più in genere quanto espresso dai singoli autori non comportano responsabilità alcuna per Omnimedia srl l’Editore. Tutti i diritti sono riservati. È vietata la riproduzione dell’opera o di parti di essa, con qualsiasi mezzo, compresa stampa, copia fotostaPiazza della Ferriera, 1 tica, microfilm e memorizzazione elettronica, se non espressamente autorizzata dall’editore. Per quanto riguarda le immagini, l’editore è a dispo00015 Monterotondo Scalo - Roma sizione degli aventi diritto con i quali non è stato possibile comunicare, nonché per eventuali omissioni o inesattezze nella citazione delle fonti.
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Fascino Glamour
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Ci vediamo a Rio
servizio/story GIOVANNI DE LUCA
L’appuntamento è con le Olimpiadi del 2016, un obiettivo che Vittorio Bissaro e Silvia Sicouri vogliono centrare con il loro catamarano Nacra 17 ad equipaggio misto, una novità introdotta dalla dall’International Sailing Federation per i prossimi giochi olimpici. L’importante ora è qualificarsi See You in Rio! Vittorio Bissaro and Silvia Sicouri in their Nacra 17 catamaran have the 2016 Olympics firmly in their sights for the mixed multihull sailing event recently introduced by the International Sailing Federation. The battle is now on to qualify Spazio
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Allenamento / Tough training Per centrare la qualificazione alle Olimpiadi occorre che Vittorio e Silvia diano il meglio di sé in una serie di regate internazionali (ph. Prandini) A destra: i due velisti si sono laureati al Politecnico di Milano (ph. Taccola) To qualify for the Olympics Vittorio and Silvia have to work their way successfully through a series of international regattas (ph. Prandini) Right: a crew of Milan Polytechnic graduates (ph. Taccola)
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e Olimpiadi di Rio possono forse sembrare un appuntamento lontano, ma per gli atleti che intendono parteciparvi è già tempo di lottare per le qualificazioni. Un traguardo che i velisti italiani Vittorio Bissaro e Silvia Sicouri stanno cercando di raggiungere con l’obiettivo di portare a casa qualche medaglia nel catamarano ad equipaggio misto, una delle novità introdotte dall’International Sailing Federation per le prossime gare olimpiche. I due navigano insieme da 3 anni e, parlando con chi li conosce bene, sembra che siano velisticamente complementari fra di loro: lui molto tecnico, freddo calcolatore. Lei più istintiva, con una visione complessiva della gara in ogni istante. Ad accomunarli in questa avventura è anche la formazione universitaria, perché, aldilà della passione per lo stesso sport, entrambi sono ingegneri: Vittorio è un aerospaziale,
The Rio Olympics may seem remote, but for the athletes craving a place in the Olympic sun the battle to qualify is already on. Italians Vittorio Bissaro and Silvia Sicouri are determined to make it, with the dream of bringing home a medal in the mixed multihull event, a category recently introduced by the International Sailing Federation for the next Olympic games. The two have been sailing together for the past three years, and those who know them well claim they make an ideal crew because they complement each other perfectly. Vittorio is a cool-headed expert calculating
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Silvia è invece una gestionale, entrambi laureati al Politecnico di Milano. Visto il pallino per il mare, nessuno si meraviglia che la tesi sperimentale di Bissaro sia stata dedicata alla progettazione di vele per andature portanti. Silvia invece si occupa di centrali idroelettriche, un’altra forma in cui l’acqua può esprimere la sua forza. La barca con cui cercheranno di conquistare un posto per Rio è un Nacra 17, catamarano molto peperino e capace di offrire belle emozioni, ma poco incline agli errori: “È veloce ed agile – spiega Silvia – ma occorre un grande affiatamento nell’equipaggio perché basta non controllare perfettamente il vento e si scuffia in un istante”. “Per le Olimpiadi - aggiunge Vittorio - si usa un catamarano “one-design”, vale a dire che tutti gli equipaggi hanno sostanzialmente la stessa imbarcazione e dovremo essere noi a fare la differenza”.
every move and Silvia is the more instinctive one, with a brilliant overall grasp of the way the race is going. One thing they do have in common, over and above their shared love for sailing, is their academic background. Both are engineers, Vittorio with a degree in aerospace engineering and Silvia with one in management engineering, both completed at the Milan Polytechnic. Given his passion for the sea, nobody was surprised when Vittorio turned in a final dissertation on designing headsails, while Silvia works with hydro-electric power plants, another field where water is the
driving force. The boat they are hoping to sail in Rio is a Nacra 17, a nippy, but temperamental, catamaran which goes like the wind. “She’s extremely fast and manoevres well” remarks Silvia “but you need to be very well-coordinated as a crew because if you lose control for a single second she’ll turn turtle on you”. “In the Olympic regattas all the crews have the same boat, it’s the people who make the difference,” adds Vittorio “so it’s up to us”. Both singly and as a crew Silvia and Vittorio have an impressive string of victories to their credit, but a glance at the list of the international events
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Oggi si vola Skimming the waves Veloce, agile e scattante ecco il catamarano Nacra 17 in gara (ph. Renedo). Sotto: sssere bravi non basta, per arrivare a Rio occorre superare sĂŠ stessi (ph. Socha) Fast and furious, the Nacra 17 being put through her paces (ph. Renedo) Below: being good is not enough, to get to Rio Vittorio and Silvia need to be outstanding (ph. Socha)
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Affiatamento / Kindred spirits Vittorio Bissaro e Silvia Sicouri navigano insieme dal 2011 (ph. Prandini) Vittorio Bissaro and Silvia Sicouri have been sailing together since 2011 (ph. Prandini)
Il palmares delle loro vittorie, sia singolarmente che in coppia fa impressione, ma a guardare gli impegni internazionali che li attendono per mettersi in luce e spingere la federazione a sceglierli per Rio 2016, c’è da sudare freddo. Dal canto loro Vittorio e Silvia sono intenzionati a partecipare a tutti gli eventi dell’Isaf Sailing World Cup, vale a dire 7 regate in giro per il mondo: Melbourne (Aus), Miami (Usa), Palma (E), Hyeres (F), Medemblik (Nl), Weymouth (Uk), Kiel (D). “Non ci sentiamo arrivati – scherzano i due velisti – anzi, abbiamo un certo appetito, ma siamo anche consapevoli che davanti abbiamo anni impegnativi in cui non potremo mollare
mai”. Un lungo periodo durante il quale occorre una buona dose di sacrificio, a cominciare dalla dieta, perchè questi catamarani da gara hanno un peso ottimale e i due velisti, nonostante la forma fisica invidiabile, per filare al massimo hanno ancora qualche chiletto da perdere. E questo è il meno, basta infatti guardare alla tabella di marcia di una giornata di allenamento tipo durante i camp della Federazione italiana vela per rendersi conto che fra palestra, uscite in acqua e incontri tecnici, di tempo ne rimane poco e che di passione per reggere un ritmo da regata sino al 2016 ne occorre infinita. Ma questo non è un problema, parola del team Bissaro- Sicouri. n
Segui le regate / Regatta time Per conoscere gli impegni internazionali e i risultati di questo competitivo equipaggio in corsa per le Olimpiadi basta collegarsi al loro sito: www.bissaro-sicouri.it. E buon vento… Follow Silvia and Vittorio through their international calendar of Olympic heats on www.bissaro-sicouri.it
ahead of them, the events and races that will decide whether they are selected to go to Rio in 2016 or not, is enough to give even the most confident yachtsman pause for thought. But the daring duo have every intention of taking part in all seven Isaf Sailing World Cup events around the world in Melbourne, Miami, Palma in Spain, Hyeres in France, Medemblik in the Netherlands, Weymouth in the UK and Kiel in Germany.
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“We’re well aware it might not exactly be plain sailing, but we’ll be pushing every inch of the way” they joke. “We realise we have a couple of tough years ahead of us and we need to be at the top of our form to make it”. And tough they will undoubtedly be, starting with a strict diet. Because despite their toned physiques, the mixed multihull event rewards the uber-slender, and Silvia and Vittorio still need to shed a few pounds to tip
the scales at an ideal weight. Which might actually turn out to be the least of their challenges after doing a stint at the Italian Sailing federation bootcamp, where workouts in the gym, sea trials and technical analysis sessions are all in a day’s work, free time is virtually an unheard-of luxury and you need every last ounce of passion to see the tough regatta regime through to 2016. But that’s all hardly likely to worry a team of this calibre. n
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la natura nel cuore Intervista a Giorgio Mazzella, ideatore e patron dell’Arbatax Park. Un’oasi ecologica dove è possibile soggiornare, circondati da ogni comfort, e scoprire (o riscoprire) l’amore per gli animali SECOND NATURE. Interview with Giorgio Mazzella, creator and owner of Arbatax Park, an ideal eco-oasis for a nature-friendly holiday in the lap of luxury, surrounded by Sardinia’s spectacular wildlife servizio/story Antonella tereo
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ietro l’esperienza vincente di un progetto che valorizza un ecosistema circoscritto nei pressi di Arbatax, in Sardegna, c’è un uomo da sempre vicino ai valori della vita. Giorgio Mazzella ha realizzato, 50 anni or sono, un progetto articolato fra ospitalità di lusso e tutela della fauna locale (daini, cavalli, mufloni, cinghiali e pecore). Un progetto di turismo integrato che prevede anche la realizzazione di un grande borgo artigianale, con 50 laboratori Behind the winning project of a perfectly-integrated eco-system just outside Arbatax, in Sardinia, is a man who has always had a close affinity with life’s more important values. About 50
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che producono e vendono i manufatti locali nel rispetto della tradizione locale. Una scommessa nata dai sogni del fratello, poi tragicamente scomparso, realizzata però da Giorgio con una tenacia che il Senato accademico della Facoltà di scienze finanziarie dell’Istituto superiore di finanza e organizzazione aziendale premia con una laurea ad honorem in economia e gestione aziendale, e con una seconda, in struttura finanziaria e capitali di rischio.
years ago Giorgio Mazzella launched a project that embraced both luxury tourism and the safeguard of local fauna, with deer, wild horses, wild pigs and sheep. An integrated tourism project that
has seen, among other things, the construction of a large handicraft village, with over 50 workshops producing and selling traditional local products. This was a challenge Giorgio
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Fauna autoctona Native fauna Il progetto realizzato da Giorgio Mazzella punta anche alla tutela delle specie animali locali Giorgio Mazzella’s project safeguards native species
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Giorgio, com’è nata l’idea di un hotel qui, sulla costa di Arbatax? “L’idea è stata di mio fratello. Aveva vent’anni, io sedici. È morto in un incidente stradale e così ho preso in mano io la situazione. Abbiamo iniziato con 20 camere, capanne di paglia. La gente andava allora in qualcosa che era un po’ più di una tenda, ma meno di una camera d’hotel”. L’area era già vostra? “L’area l’aveva comprata mio padre, nel ’63. Non c’erano altre strutture sul mare in questo tratto, e in tutto erano solo cinque quelle sul mare in Sardegna. L’area naturalistica del parco invece è stata aggiunta, non è stata premeditata. È stata proprio una mia passione, perché io allevo i cinghiali da quando avevo 4 anni, da quando mio padre me ne ha regalato uno”.
Business etico Ethical business Da imprenditore e presidente di banca, Giorgio Mazzella è anche promotore di alcune iniziative benefiche realizzate nella sua Sardegna Entrepreneur and chairman of a bank, Giorgio Mazzella is also heavily involved in charity projects in his native Sardinia
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embarked on to commemorate his brother, who died a tragically early death, a challenge the Senate of the Institute of Management and Finance has honoured with both an honorary degree in economics and management and a further honorary degree in finance and risk capital. Giorgio, where did the idea of a hotel here in Arbatax come from? “It was my brother’s idea. He was 20, I was 16. He died in an
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E per un’attività che oggi copre un’intera penisola, ci vuole senz’altro passione… “Alla fine, negli ultimi quarant’anni, ho comprato una penisola intera, e gli animali erano vicini all’area. Quindi piano piano me ne sono preso cura, ho costruito una fattoria degli animali dove oggi si possono accarezzare, nutrire. Un modo per far scoprire alle persone che non pensavano mai di avere una passione per gli animali di averla dentro. Oggi ci sono clienti che arrivano il lunedì e il venerdì ritornano ad allattare gli animali prima di ripartire. Sono cose che abbiamo perso col tempo e si tratta di riscoprirle”. Ma l’idea portante era quella di una riserva naturale? “Siccome avevo degli animali miei e avevo degli alberghi vicino, pian piano quest’atti-
accident and I took over where he left off. We started with 20 rooms in straw huts. One step up from a campsite, but hardly a hotel”.
mine, because I’d been raising wild boars ever since I was four, when my father gave me my first one”.
Did you already own the site back then? “Yes, my father had bought it back in 1963. There weren’t any hotels along the coast here then, and only five seaside resorts in the whole of Sardinia. The nature reserve came later, it wasn’t actually part of the original plan. It was just a personal hobby of
Considering today the whole peninsular is involved, it must be something you’re really passionate about… “Well gradually I managed to buy the whole peninsular, over a period of forty years, and the animals were there. So I just started to take care of them, and I gradually built up what today
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vità è cresciuta fino a diventare qualcosa che è stato gestito per anni da tour operator diversi, come Club Vacanze, Viaggi del Ventaglio. Con la crisi gli operatori sono falliti e quindi l’abbiamo ripresa in gestione, ma abbiamo voluto evitare di rifare un villaggio tradizionale, con strutture a tre stelle. Oggi siamo una realtà a quattro stelle e con un parco, da qui il nome “Arbatax Park”. Io giro per il parco a svolgere le attività quotidiane con il mio cellulare e la mia Jeep, è quello il mio ufficio”. Un resort con 5 alberghi, fra borghi, camere, suite e persino eremi? “In quelle che dovevano essere dei ricoveri per gli animali, snobbate da questi (sorride, ndA), in una posizione isolata, ci sono casette che vorrei trasformare in eremi per il cliente, un posto dove si è completamente circondati da
is a farm where people can enjoy feeding them and petting them. Somewhere where people who have little or no experience of animals can discover an unsuspected passion. We have guests who arrive on Monday and by Friday they’re back to give the little ones their bottle before they leave. It’s the kind of thing the modern world has largely lost, but many find deeply satisfying”. But the overall idea was to create a nature reserve?
capre, cinghiali ed altri animali, pur con tutti i comfort di una struttura alberghiera di lusso ed una vista spettacolare sul mare”. La sua passione per il territorio si lega anche ad altre realtà… “Sono tra i fondatori dell’aeroporto di Tortolì: l’ho aperto, l’ho avviato e l’ho gestito fino all’inizio della crisi. Mi sono ritirato prima che tutto precipitasse. L’idea è quella di riaprirlo per l’anno prossimo. Poi sono presidente della Banca del Consorzio industriale sardo da 15 anni, ho altre attività alberghiere a Cagliari … sono uno che lotta e che ha voglia di fare”. E anche le persone attorno a lei, mi pare, hanno voglia di fare... “Anche lo staff, sì. È di 46 nazionalità diverse, e parla quindi diverse lingue”.
“Well I suppose I had my animals there and I had the hotels just a stone’s throw away, the two just gradually came together. For years it was managed by wellknown tour operators, like Club Vacanze or Viaggi del Ventaglio. But the tour operators failed to weather the crisis so we decided to manage the resort ourselves. Rather than veer towards the usual, run-of-the-mill 3-star holiday village, we decided to go for a more up-market 4-star resort with a nature reserve as part of the package, which is where
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Resort di lusso Luxury resort Una delle residenze a disposizione degli ospiti One of the resort’s accommodation options
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the name “Arbatax Park” comes from. I run the whole thing out of my jeep with a cell phone, that’s my office”. A resort with 5 hotels, offering a range of accommodation from a traditional Sardinian village, hotel rooms, suites and even a hermitage? “We have some rather remote stables and outhouses, which were originally built for the animals, but they turned their noses up at them (grins), so what I’d like to
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Con i piedi per terra Rooted “Fare il guardiano del parco, è questo il finale di carriera che sogno”. Parola di Giorgio Mazzella “I’d like to end my career as a simple park warden”, says Giorgio Mazzella
Il suo ruolo in banca ha anche un risvolto no profit. Ha ideato un progetto per i bambini che hanno perso la famiglia… “In 15 anni di presidenza non ho mai preso un compenso, ma ho dato tutto in beneficenza. Qui ad Arbatax Park abbiamo ideato un ritrovo annuale di tutti i bambini abbandonati in Sardegna. Ho voluto realizzare questa giornata per i 200-250 ragazzi sfortunati del territorio, per farli divertire fra gli animali autoctoni del parco. Mettiamo a disposizione le piscine, i giochi, attrazioni, maghi ed ospiti per loro, per una giornata diversa. Inoltre,
do is to transform them into hermitages for our guests, somewhere where they can be completely surrounded by goats, boars and other animals, but enjoy all the comforts of a luxury hotel, plus a stunning sea view”. You are involved in other ventures here in Sardinia… “Yes, I was one of the founders of the Tortolì airport. I set it up, I opened it and I managed it right up until the start of the crisis. I just got out before the whole thing collapsed. The idea is to reopen it next year. And then I’ve been the chairman of the Sardinian Industrial Consortium Bank for the past 15 years, I have other interests in hotels in Cagliari … I’m always on the go and I never give up”.
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con le loro case-famiglia programmiamo il loro futuro, con fondi bancari a loro favore.” È una Sardegna diversa quella che presenta, non ha solo il mare… “Lo sanno tutti che il mare della Sardegna è bello. Sul nostro sito (www.arbataxpark.com) è la pagina del parco quella più visitata, quella su cui gli utenti restano più a lungo. Il parco è la mia passione e vorrei lasciarla a mio figlio, neolaureato. Il mio obiettivo sarebbe quello un giorno di fare soltanto il guardiano del parco, un finale di carriera che sogno”. n
The same goes for the people on your team, I believe... “Quite right. I’ve got people from 46 different countries on my staff, speaking a whole range of languages”.
magicians for them to give them a special day off. And we give them a helping hand for their futures, together with their carers, we set up trust funds for them through the bank”.
Your role in the bank is closely linked to charity. You sponsor a project for orphans… “Yes, I’ve donated my whole salary as chairman to charity over the past 15 years. We run a yearly camp for all the orphans in Sardinia here at Arbatrax Park every year. I was really keen to set up this day for the 200-250 orphans in Sardinia so that they could enjoy being with the island’s native animals and wildlife. We give them access to the swimming pools and lay on games, entertainers and
Your Sardinia has an added dimension to it, it’s not just about sand and sea… “Everyone knows that the sea in Sardinia is stunning. It’s the page visitors linger most on when they view our website (www.arbataxpark.com). The park is more about my personal passion and one day I would love to leave it to my son, who has just graduated. What I’d really like to do is end my career as a simple park warden, it’s something I dream about”. n
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We will be at N端rnberg - 11/13.11.2014 Hall 7 - Stand 425
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Man ray, una vita molto “dada” servizio/story SANTE BONELLI
Villa Manin (Codroipo - Ud) ospita una grande mostra dedicata all’artista americano. Un percorso che tratteggia l’attività del fotografo, pittore, scultore e cineasta di Filadelfia, raccontandone il pensiero e le emozioni. Ritratto per immagini di un uomo che si è mosso fra dadaismo e surrealismo ampliando con la sua opera i confini stessi di questi due movimenti Man Ray, Dada Man. Villa Manin (Codroipo - Udine) hosts a landmark exhibition dedicated to the artist from Philadelphia. Man Ray’s ideas and emotions as seen through his work as a photographer, painter, sculptor and film maker. A portrait through pictures of a man who pushed the boundaries of Dadaism and Surrealism with his works
E Provocazioni / Provocations In alto / Above: Autoritratto / Self Portrait,1943, © Man Ray Trust/Adagp, Paris, by Siae 2014 In alto a destra / Above right: Noire et blanche, 1926, © Man Ray Trust/Adagp, Paris, by Siae 2014 Sotto a sinistra / Left below: Le Violòn d’Ingrès,1924, © Man Ray Trust/Adagp, Paris, by Siae 2014. A destra / Right: Meret Oppenheim, 1933, © Man Ray Trust/Adagp, Paris, by Siae 2014
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mmanuel Radnitsky (è questo il vero nome di Man Ray) merita un posto di rilievo nell’arte del ‘900, esplorata e vissuta come fotografo, pittore, scultore e cineasta, interpretandone gli umori prima negli Stati Uniti, poi in Europa. Una vita iniziata come disegnatore e grafico, trascorsa poi nella scia del movimento dadaista e surrealista, anche se è difficile Emmanuel Radnitsky, Man Ray’s real name, undoubtedly deserves his prominent place in 20th century art, thanks to his life spent exploring and interpreting life in the USA and Europe as a photographer,
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dare un’etichetta precisa all’opera di Ray, che spesso è andata oltre gli schemi, anticipando le tendenze e le tensioni emotive di un secolo ricco di stimoli e provocazioni. La mostra che Villa Manin ha voluto dedicare all’artista americano non è solo un tributo alla sua opera, ma ne tratteggia la vita, le amicizie, il rapporto con il femminile e la continua voglia di sperimentare.
painter, sculptor and film maker. He began his artistic career as a graphic designer before pledging a plastic allegiance to the Dada and Surreal movements, although it is difficult to label Ray’s work, because he of-
ten pushed boundaries as a harbinger of the trends and emotional conflicts running through a century rich in stimuli and provocations. The exhibition Villa Manin has dedicated to this American
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Abile ritrattista Portrait photographer Juliet in California,1944, © Man Ray Trust/Adagp, Paris, by Siae 2014 A destra / Right: Revolving Doors (Decanter), 1926, © Man Ray Trust/Adagp, Paris, by Siae 2014
D’altro canto la sua vita potrebbe essere oggetto della sceneggiatura di un film, nel quale comparirebbero anche personaggi come Marcel Duchamp, Francis Picabia, Pablo Picasso, Henri Matisse, Giorgio De Chirico o Constantin Brancus. Perché Man Ray ha stretto un forte sodalizio con questi artisti, che in maniera profondamente diversa fra loro ne hanno comunque influenzato il pensiero, condividendone spesso la ricerca creativa. E le oltre 300 opere presentate al pubblico italiano a Passariano (Ud) guidano artist is not merely a tribute to his works, it is also an account of his life, his friendships, his relationships with women and his unceasing desire to experiment. And Man Ray’s was a life which could have come straight out of any Hollywood blockbuster, featuring a dazzling array of stars of the calibre
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il visitatore facendogli conoscere la vita di Ray, dagli esordi nella comunità artistica di New York e Ridgefield, all’arrivo a Parigi nel 1921, prima della fuga dalla Francia occupata, a cui fa seguito il ritorno negli Usa, prima di rientrare definitivamente a Parigi negli anni ‘50, dove l’artista morirà nel 1976. Ray deve molto alla fotografia e il successo professionale che ebbe in Francia lo si deve ricercare nella sua attività di ritrattista, che portò nel suo studio il meglio della società dell’epoca.
of Marcel Duchamp, Francis Picabia, Pablo Picasso, Henri Matisse, Giorgio De Chirico and Constantin Brancus. These were the people Man Ray worked closely with, each contributing something very different to his ideas and art and frequently sharing his search for new creative paths. The over 300 works on display
to the public at Passariano (Ud) guide visitors through Man Ray’s life and artistic development, from his early years among the artists of New York and Ridgefield, to his arrival in Paris in 1921, before he was forced to flee occupied France and return to the USA, only to settle permanently in Paris in the 1950s, where he died in
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Ma Ray è stato anche uno sperimentatore e lo strumento della fotografia è diventato una forma espressiva che lo ha portato ad impegnarsi con tecniche come il rayograph o la solarizzazione per creare alcune delle sue opere. La stessa voglia di provare mezzi nuovi che lo ha spinto anche a girare film sperimentali come Retour à la raison, Emak Bakia, Les Mystères du Chateau du dé, Etoile de mer, dove l’artista ha trasformato l’uso della
cinepresa realizzando alcuni fra i più apprezzati esempi di cinematografia surrealista. Dalla mostra friulana emerge con forza il peso che le donne ebbero nella vita sua vita, cominciando da Kiki de Montparnasse, Lee Miller, Meret Oppenheim, Juliet Browner e molte altre che non furono solo modelle e, spesso, amanti, ma vere e proprie muse capaci di ispirare, attraverso il proprio corpo, alcune delle sue opere
più celebri: dal Violon d’Ingres, che ha per protagonista Kiki, alla Erotique Voileé, serie fotografica nata dalla collaborazione con Meret Oppenheim, per giungere ai ritratti che Man Ray scattò alla moglie Juliet Browner nel corso degli anni. Oltre a un’ampia selezione di fotografie femminili, la mostra presenta opere in cui i corpi delle donne si fondono mirabilmente con architetture, oggetti geometrici, forme inanimate. n
Mente poliedrica Versatile mind A sinistra / Left: Flying Dutchman, 1920, © Man Ray Trust/Adagp, Paris, by Siae 2014 A destra / Right: Cadeau, 1974 (replica dell’originale, 1921), © Man Ray Trust/Adagp, Paris, by Siae 2014
▼ C’è ancora tempo / Catching up La mostra è aperta sino all’11 gennaio 2015 ed è ospitata a Villa Manin a Passariano, Codroipo (Udine) Da martedì a domenica, dalle 10.00 alle 19.00. Tel +39 0432 821211, www.villamanin.it, info@villamanin.it The exhibition is open until 11 January 2015 at Villa Manin in Passariano, Codroipo (Udine) From Tuesday to Sunday 10.00–19.00. Tel +39 0432 821211, www.villamanin.it, info@villamanin.it
1976. Ray owes much to photography, and his professional success in France lay principally in his skill as a portrait photographer, with society’s leading lights beating a path to his studio door. But Ray was also an experimenter using photography as a workbench to create new forms of artistic expression with innovative tools and techniques such as rayographs or solarisation. The same desire to explore new avenues that led him to shoot experimental films such as
Retour à la Raison, Emak Bakia, Les Mystères du Chateau du Dé and Etoile de Mer, where Ray transformed the way the camera was used to produce some of the most applauded examples of surrealist cinema. The Friuli exhibition highlights the role women played in Man Ray’s life, from Kiki de Montparnasse to Lee Miller, Meret Oppenheim, Juliet Browner and many others, who were his models, often his lovers, and his muses. Their bodies
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inspired some of his best-known work, from Violòn d’Ingres, featuring Kiki, to Erotique Voileé, a photographic series stemming from a project with Meret Oppenheim, and on to the portraits Man Ray created of his wife Juliet Browner over the years. Apart from an ample section featuring the artist’s photographic portraits of women, there are also other works where the female body is blended with architecture, geometric shapes or inanimate forms. u n
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Langhe tutte da scoprire Grappoli d’uva pieni di sole, una storica regione del Piemonte recentemente proclamata patrimonio mondiale dell’umanità dall’Unesco, la voglia di vedere con occhi nuovi un territorio unico nel suo genere. Motivi più che validi per montare in auto e accendete il motore Discovering the Langhe Bunches of grapes maturing in the sunshine in historic countryside. Recently proclaimed a world heritage landscape by Unesco, this a unique part of Piedmont waiting to be discovered. So the Spazio Italia team set off in just the right car for the job
servizio/story FEDERICO FERRERO (Twitter @Federico988) foto/photo courtesy ALESSANDRO ALTAVILLA per Autoappassionati.it
Patrimonio universale Universal heritage Langhe, Roero e Monferrato sono stati proclamati Patrimonio mondiale dell’umanità dal comitato dell’Unesco: le colline e i loro vigneti sono sinonimo di viticoltura di qualità in tutto il mondo The Langhe, Roero and Monferrato have been proclaimed a world heritage landscape by Unesco
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L’
Relax Le colline di quest’angolo di Piemonte offrono spunti per una visita in ogni stagione The rolling hills of this part of Piedmont are well worth a visit in any season
itinerario che abbiamo deciso di compiere non è particolarmente lungo come chilometraggio e percorribile in meno di un’ora, ma la ricchezza di questo territorio è talmente grande che per ogni tappa effettuata ci siamo fermati alcune ore, a volte per ammirare i paesaggi, altre per gustare qualche prelibatezza locale. Stiamo parlando di uno dei luoghi italiani più belli al mondo, tanto che, nel giugno del 2014, Langhe, Roero e Monferrato sono stati proclamati Patrimonio mondiale dell’umanità dal comitato dell’Unesco. Alba, capitale storica ed economica delle Langhe, è la Città scelta come punto di partenza del nostro percorso. Una città ricca di cultura,
If we’d just driven straight from A to B we could have made the whole journey in under an hour, but this is certainly not the sort of place you steam through with no more than a cursory glance left and right. What we actually did was to enjoy dawdling leisurely through some stunning scenery, stopping off here and there to explore the countryside and savour some of the many local delicacies. The Langhe, Roero and Monferrato boast some of the most
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tradizioni e reperti archeologici a testimonianza del suo glorioso passato. Come prima tappa abbiamo scelto Grinzane Cavour: il paese, adagiato ai piedi dell’imponente castello, è un insieme di case ottocentesche e da esso si gode un panorama che spazia sulle colline del Barolo. Come fedele compagna per il nostro tour abbiamo scelto la nuova Ford Ecosport. Uno Smart Utility Vehicle che ben si è prestato al nostro viaggio tra le strade tortuose e collinari delle Langhe. L’allestimento è unico e piuttosto ricco - una grande semplificazione per il cliente che si ritrova a dover scegliere soltanto tra i vari colori e tra i tre motori. Noi abbiamo scelto il motore diesel 1.5 TDCi da 90CV con cambio manuale a 5 rapporti.
beautiful scenery in the whole of Italy, with the whole area being awarded world heritage landscape status by Unesco in June 2014. We started our trip in Alba, the historic business capital of the Langhe, a town rich in culture, traditions and archaeology, bearing witness to its glorious past. Our first stop was in Grinzane Cavour, a village of 19th century houses clustered under an imposing castle and offering a wonderful view over the wine-growing Barolo hills.
Our faithful field trip steed was one of the new Ford Ecosports. A Smart Utility Vehicle that proved ideal for the winding ups and downs of the Langhe hills. Ford has decided to go for a no-extra options policy with this well-equipped car, simplifying things for new owners, who only have to choose between three different engines and a range of colours. We opted for the version with a 90 hp 1.5 TDCi diesel engine and a 5-gear manual gearbox. Leaving Grinzane Cavour
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Lasciato Grinzane Cavour ci siamo diretti a Serralunga d’Alba, territorio di grandi vini Doc. Merita fermarsi nell’antico borgo che si allarga ai piedi del Castello, con una fitta ragnatela di stradine. A pochi chilometri dal centro del Paese si trova la Villa Contessa Rosa, presso la Tenuta di Fontanafredda, voluta da Vittorio Emanuele II per sé e per la sua seconda moglie, quella Rosa Vercellana familiarmente chiamata la “bela Rosìn”, nel 1859 insignita del titolo di Contessa di Mirafiore e Fontanafredda. La tenuta è immensa e ricca di storia, merita una visita di alcune ore e ci ripromettiamo di parlarvene approfonditamente più avanti. Abbiamo poi concluso il nostro tour nel Co-
behind us we headed to Serralunga d’Alba, the heart of the countryside which produces so many great DOC wines. Here the historic village huddling at the foot of the castle definitely deserves a stroll around its intriguing network of winding streets. A few kilometres outside the village is Villa Contessa Rosa, the hub of the Fontanafredda estate. This is the estate King Victor Emmanuel II created for himself and his second wife Rosa Vercellana, a former mi-
mune di Barolo, non prima di esserci persi volontariamente tra le splendide vigne dai mille colori ed essere passati per Monforte d’Alba. La prima cosa che colpisce di Barolo è il diverso posizionamento del suo nucleo urbano rispetto a quello dei paesi limitrofi, addossati intorno alla sommità di un colle o lungo un crinale. Il paese chiude infatti una piccola valle e si trova adagiato su una specie di altopiano, a forma di sperone, protetto dai rilievi circostanti, disposti a guisa d’anfiteatro. Emozioni en plein air nel cuore delle Langhe, il classico territorio in cui vale sempre la pena di andare anche senza un motivo preciso. n
stress better known to history as the “bela Rosìn”, who a grateful king created Countess of Mirafiore and Fontanafredda in 1859. The huge estate is a historic gem, and deserves setting aside a few hours to explore in full, a visit we promise to report back on in greater detail in a future article. We wound the day up in Barolo, after wandering voluptuously through the endlessly varied hues of the vineyards and making a detour to take in Monforte d’Alba. The first
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Microclima / Microclimate Il particolare ambiente creato da queste colline consente alle uve di acquistare caratteristiche uniche ai fini della vinificazione This area’s geography and climate have gifted it with a special edge for wine growing
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thing we noticed about Barolo was its position. Rather than perching on a hilltop or a ridge, as the other villages in the area do, Barolo lies on a raised spur of rock at the mouth of a valley, embraced by a circle of surrounding hills which form a protective amphitheatre. The heart of the Langhe countryside is one of those places that leaves you satisfactorily replete with fresh air, fine food and wine and fabulous scenery, and what better reason for a visit could there possibly be? n
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in viaggio Travel
ESSENZA DI PUGLIA servizio/story Danilo Giaffreda
DAL SALENTO AL GARGANO: territori da scoprire, gustare e amare
THE ESSENCE OF APULIA FROM SALENTO TO GARGANO: TERRITORIES TO DISCOVER, SAVOUR AND LOVE
“L’
aria deve girare intorno e non fermarsi mai. Solo così la pianta crescerà sana e forte e il frutto manterrà tutta l’energia e la dolcezza della natura che l’ha generato”. La pianta cui alludono le parole del vecchio contadino è l’alberello di uva Primitivo, i cui filari ancora oggi disegnano, caratterizzandoli, alcuni appezzamenti delle terre di mezzo del grande Salento, l’estesa propaggine meridionale della Puglia che inizia dove i declivi della Murgia si addolciscono e finisce a Santa Maria di Leuca, la finis terrae degli antichi Romani, tra Jonio e Adriatico.
“The air has to blow all around it and never stop. That’s the only way to ensure that the plants grow healthy and strong and the fruit retains all the energy and sweetness of the nature that generated it.” The plants that this old farmer is talking about are
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Se oggi quel sistema viene recuperato riacquistando il grande valore che gli appartiene lo si deve unicamente a chi ha capito cosa s’intende, qui, per quell’aria che gira intorno e la sua peculiarità. Due mari, dicevamo, e sono quelli tra cui si stende e si protende, morbido e tenace al tempo stesso, il Salento: due mari che significano venti che s’incontrano e s’abbracciano in continuazione, luce che si riversa copiosa sulla terra, lo stigma del salmastro sul DNA di quelle uve che se ne nutrono e arricchiscono.
Primitivo grape vines grown as free-standing bushes. Rows of these ancient vines still mark plots of land, giving a unique appearance to the countryside in the middle of the vast Salento peninsula, in the south of the Apulia region. The peninsula begins where the
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Gemma preziosa Precious gem Il porto di Trani di notte. Sullo sfondo la celeberrima cattedrale A destra: un enorme fico nella Masseria Potenti, nel cuore del Salento The port of Trani by night. In the background is the world-famous cathedral Right: an enormous fig tree in the grounds of the Masseria Potenti, in the heart of Salento
Murge plateau starts to slope gently down and ends at Santa Maria di Leuca, the ancient Romans’ finis terrae (land’s end) between the Ionian and Adriatic Seas. If this system of growing vines has now been revived and has regained the great value that it
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26 Tra luci e ombre Light and shade
Sotto il portico della Masseria Potenti Beneath the portico of the Masseria Potenti
Il risultato è il Primitivo, nettare potente, dolce, calcareo, con reminiscenze marine, scontroso di primo acchito ma amante fedele se te ne innamori, che si contende col Negroamaro la palma di brand identitario della nuova enologia pugliese. Ma la Puglia non è solo Salento. I suoi vini. Le sue masserie calcinate dal sole e le distese
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A Ostuni / Ostuni Una scalinata del Relais La Sommità Steps at the Relais La Sommità
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once had, it is due only to people who understand the importance and peculiarity of the air blowing around the vines. As we said, Salento, a land that is both soft and tough, lies and reaches out into two seas. These two seas bring winds that
di terra rossa a perdita d’occhio. I muretti in pietra a secco e gli ulivi secolari e nodosi. Da qui il vento, anzi i venti, trasportano verso mondi non ancora abbastanza conosciuti, ma emblematici della grande ricchezza e diversità paesaggistica, culturale ed enogastronomica di questa terra, che rispondono ai nomi di Murgia, Daunia e Gargano.
meet and embrace each other in continuation, light that pours abundantly onto the land and the salty sea air that leaves its mark on the DNA of the grapes that feed on it and are enriched by it. The result is Primitivo, a po-
werful, sweet and chalky nectar, with hints of the sea, not easy to appreciate at first but never disappointing if you fall for it. A wine that competes with Negroamaro for the palm as most representative wine from Apulia.
27 Storia, natura e vini favolosi History, nature and fabulous wines
A sinistra: Torre Sgarrata, antica torre di avvistamento tra le marine di Lizzano e Pulsano (Taranto) Sotto: vitigno coltivato a Manduria On the left: Torre Sgarrata, an old lookout tower between t he marinas of Lizzano and Pulsano (Taranto) Below: a vine growing in Manduria
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Trionfo di sapori A profusion of tastes Lo chef Peppe Zullo nella sua cantina di vini pregiati a Orsara di Puglia A destra: il caciocavallo stagionato è solo una delle prelibatezze offerte nei suoi ristoranti Chef Peppe Zullo in his wine cellar in Orsara di Puglia Right: mature caciocavallo cheese is just one of the treats offered in his restaurants
Prima di spingersi nell’entroterra, però, è sulla costa che indugiano, dove vigne, orti e giardini si spingono sino a baciare l’azzurro del mare. Un susseguirsi serrato di porti, insenature, spiagge. Vecchie e nuove marine. Castelli e torri costiere. E poi le cattedrali nei borghi antichi, bianche, geometriche, emozionanti nella loro liturgica essenzialità. Una su tutte, a guar-
dia del più bel porto della regione, quella di Trani. Candore abbagliante e vertigine di pietra sospesa tra mare e cielo. Non ti stancheresti mai di guardarla, girarci intorno e scoprire le storie rimaste impigliate tra i suoi ricami di essenziale eleganza. I venti, però, non aspettano e fremono. Increspano le onde, stracciano le nuvole, s’insinuano tra le reti dei pescherecci, ma non
Da non perdere / Not to be missed Ristorante / Restaurant: Peppe Zullo, Orsara di Puglia (Foggia). www.peppezullo.it, tel. +39 0881-964763 Cantina / Winery: Ognissole, Primitivo di Manduria, Sava (Taranto). www.ognissole.it, tel +39 340 2257484 Produttori / Producers: Piano Paradiso, Orsara di Puglia (Foggia); Farris, Orsara di Puglia (Foggia); Agricola Zullo Giuseppe, Orsara di Puglia (Foggia); Agricola F.lli Anzivino, Orsara di Puglia (Foggia); Macelleria Sabatino Michele, Apricena (Foggia); Salumificio Santoro Cisternino (Brindisi); La Bella di Cerignola, Cerignola (Foggia); Forno Sammarco, San Marco in Lamis (Foggia)
Vino da gourmet Gourmet wine
Il prestigioso Essentia loci di Ognissole, prodotto da antichi vigneti di Alberello Primitivo The prestigious Ognissole Essentia loci wine, produced in the ancient Primitivo Alberello-trained vineyards
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Yet Apulia is not just Salento. Its wines. Its farmhouses bleached by the sun and the red earth stretching as far as the eye can see. Its dry-stone walls and gnarled centuries-old olive trees. From here the wind, or rather the winds, transport you to areas not yet sufficiently well-known, but emblematic of the great richness and diversity of the landscape, culture and food and wine of this land, and which go by the names of Murge, Daunia and Gargano.
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Before travelling inland, however, it is on the coast that the winds linger, where the vineyards, vegetable and flower gardens stretch down almost to the sea. A dense succession of ports, inlets, beaches. Old and new marinas. Castles and coastal lookout towers. Then there are the cathedrals in the ancient towns: white, geometric and moving in their religious simplicity. Above all, this is true of the one
in Trani, which stands guard over one of the finest ports in the region. Its dazzling whiteness and dizzily soaring stones seem to be suspended between the sea and the sky. You would never tire of looking at it, walking around it and discovering the stories entangled in the intricate designs of its simple elegance. The winds, however, cannot wait and are anxious to get on. They stir up the waves, rend the clouds, penetrate the fishermen’s nets, but cannot wait to blow
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vedono l’ora di correre verso colline, pascoli e altri vigneti. Quelli della Murgia, silenzioso e austero scrigno di arcaica bellezza contadina, dove il verde è fitto e senza soluzione di continuità e la cucina piena di sorprese e antichi sapori dimenticati. Oppure quelli, più selvaggi, aspri e inaspettati, della Daunia, epico epigono a cavallo tra Campania, la pianura feconda della Capitanata e la prua rocciosa e perentoria del Gargano. È da qui, da queste due terre, da Montegrosso di Andria e da Orsara di Puglia, che Pietro Zito e Peppe Zullo, i due cuochi contadini con gli orti più famosi di Puglia, partono per incontrarsi, incontrare e raccontare l’essenza più autentica e profonda di un patrimonio comune che arriva dal passato ma bussa impaziente al futuro e alle sue mille opportunità. Nell’indecisione su quale Puglia scegliere per innamorarsi definitivamente, conviene arrampicarsi sulle alture del Gargano e rimirarla meglio dall’alto. Probabilmente è lì che deciderete di giurare amore eterno. n
on towards the hills, meadows and other vineyards. Those of Murge, that silent and austere treasure chest of archaic rural beauty, where the greenery is thick and unending and the cuisine is full of surprises and ancient forgotten tastes. Or the wilder, more rugged and unexpected countryside of Daunia, the epic area between Campania, the fertile Capitanata plain and the rocky and domineering Gargano promontory. Two farmer cooks with the most famous vegetable gardens in Apulia come from this area, from Montegrosso di Andria
and from Orsara di Puglia. Pietro Zito and Peppe Zullo set out to meet each other, and talk about the most authentic and deep-rooted essence of a shared heritage, based on the past but impatiently looking towards the future and its countless opportunities. While trying to decide which part of Apulia you should choose to fall finally in love with, the best thing to do is to climb to the heights of the Gargano peninsula to better gaze at the whole region from above. Probably that’s where you will decide to swear eternal love. n
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In viaggio con Air Dolomiti / italia Slow tour Travelling with Air Dolomiti / Italia Slow Tour
Sulle tracce di Fellini
servizio/story SYUSY BLADY & PATRIZIO ROVERSI
Rimini è la città in cui il grande regista è nato, ma nella quale non ha mai girato nemmeno un metro di pellicola, preferendo ricostruirla oniricamente negli studi di Cinecittà In Fellini’s Footsteps. Rimini is where the great director was born, but he never filmed a single shot there, choosing rather to recreate the city in the Cinecittà studios in Rome
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Cuore romagnolo Romagna in his heart
Rimini e i suoi personaggi rivivono nei film di Federico Fellini. A sinistra: lo Studio 5 di Cinecittà, dove il regista ha girato per molti anni Rimini and its people often feature in Federico Fellini’s films Left: Studio 5 at Cinecittà, where Fellini often filmed
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a Rimini di Fellini è un luogo onirico e irreale, un luogo dell’immaginario. Fellini infatti a Rimini ci è nato e vissuto fino ai suoi 19 anni, cioè tutta l’infanzia e la giovinezza, poi se n’è andato. Questa città ha rappresentato per lui l’oggetto della sua creatività, ispirandolo in tutti i sensi. Nonostante questo, però, Fellini non ha mai girato a Rimini neanche un metro di pellicola. Semplicemente l’ha citata, ricostruita nella memoria e poi in Studio, a Cinecittà a Roma. Per tracciare l’itinerario potremmo partire dal Borgo San Giuliano, per poi attraversare il Ponte di Tiberio,
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reperto storico della città, un grande ponte di pietra d’Istria, che segna l’inizio della via Emilia. Si passa quindi davanti alla Chiesa dei Servi, raccontata da Fellini nei suoi ricordi d’infanzia. Una chiesa freddissima, buia, che faceva paura ai ragazzi... Memorabile l’episodio in cui Bedassi - detto “quel patacca di Tarzan” - per scommessa avrebbe detto: “Se mi date 10 lire, un chilo di lupini e due salsicce io mi nascondo nella chiesa e ci passo la notte”. Pare che il sacrestano la mattina abbia sentito un raglio venire dal confessionale: si trattava di Bedassi, che si era addormentato
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e russava. Poco più avanti, lungo Corso Augusto, c’è il Cinema Fulgor: qui Fellini dice d’aver visto il suo primo film, sulle ginocchia del suo babbo. Era “Maciste all’Inferno”: lo cita in Roma. Poi non si può non andare in Piazza Ferrari, dove c’è il monumento dedicato ai caduti riminesi della Grande Guerra. In realtà - duole dirlo, con tutto il rispetto per i caduti - il dato saliente di questo monumento è che si vede il fondoschiena nudo di una donna. E’ un enorme sedere, là in alto, e Fellini lo ricostruisce in Amarcord. Un’altra ITALIA
AM
tappa obbligata è ovviamente il Grand Hotel, simbolo delle trasgressioni dei Vitelloni o dell’Harem del Califfo. Purtroppo viene in mente che è anche il luogo in cui Fellini fu colpito dall’emorragia cerebrale. L’ultima casa di Fellini a Rimini è la tomba al Cimitero, con il monumento di Arnaldo Pomodoro. Fellini è qui, con Giulietta Masina e col loro bimbo, Pier Federico, che è vissuto solo pochi giorni. Noi però non ci siamo stati, era troppo triste finire questo itinerario così. n
Simbolo / Symbol
A sinistra: il ponte di Tiberio a Rimini A destra: Syusy Blady e Patrizio Roversi Left: the Tiberius Bridge in Rimini Right: Syusy Blady and Patrizio Roversi
Italia Slow Tour
Patrizio e Syusy hanno viaggiato in tutto il mondo, ma l’Italia resta sempre nel loro cuore. Nasce così Italia Slow Tour, una comunità che si appoggia al web (www.italiaslowtour.com), ma che vive dei contributi di tutti coloro che conoscono, visitano, amano e apprezzano il Belpaese. Ambasciatori fatevi avanti! Patrizio and Syusy have travelled the world, but Italy has always been home. Which is what inspired Italia Slow Tour (www.italiaslowtour.com), a web community which collects contributions from all those who know, love, visit and appreciate il Belpaese. New ambassadors always welcome! BA SSA D O R
Fellini’s Rimini has a dreamlike, ethereal air to it, more imaginary than real. Fellini was born in Rimini and spent his childhood and teenage years here, only moving away when he was 19. The city was in many ways one of the mainsprings of his creativity, inspiring him in every sense of the word. Yet curiously he never came back to shoot his films here, despite all the numerous references to it. He simply recreated the town in his mind, and subsequently in the Cinecittà studios in Rome. To follow in Fellini’s footsteps we start from Borgo San Giuliano and then cross the historic Tiberius bridge, with its massive structure in Istria stone marking the beginning of the famous Via Emilia. We pass the church of the Servites, which Fellini remembered well from his boyhood. The church is freezing and very dark, the children always felt
somewhat afraid of it... Fellini recounts a memorable episode in which his friend Bedassi, nicknamed “Tarzan”, bet that if the others gave him “10 lire, a kilo of lupins and a couple of sausages I’ll hide in the church and spend the whole night there”. Apparently the next morning the sacristan heard loud snuffles coming from the confessional; it was Bedassi, who had fallen asleep and was snoring. Slightly ahead on Corso Augusto is the Fulgor cinema: here Fellini claimed to have seen his first film, sitting on his father’s lap. The film was “Maciste in Hell” and he cites it in his film Roma. Another must is Piazza Ferrari, where the cenotaph commemorates the men from Rimini who were killed during the Great War. Unfortunately, much as it sorrows us to say, and with all due respect to those who sacrificed their
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lives, the most memorable feature of this monument is a woman’s naked bottom. It is an extremely generously-proportioned derrière, standing proudly at a certain height, and Fellini reproduces it in Amarcord. Then no one should miss the Grand Hotel, that symbol of transgression in I Vitelloni or the Caliph’s Harem. The Grand Hotel is also evocative of more sombre overtones, because it was here that Fellini suffered a brain haemorrhage. The great director’s last home in Rimini is his tomb in the cemetery, with its monument by Arnaldo Pomodoro. Fellini is buried here, with his wife Giulietta Masina and their little boy, Pier Federico, who only lived for a few days after his birth. But we didn’t go to see it, it would have been too sad a note to end a trip like this on. n
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in viaggio con air dolomiti Travelling with Air Dolomiti
In vacanza con un clic
servizio/story Rossella Gottlieb
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onaco di Baviera, si sa, è una grande metropoli ed è al tempo stesso una delle più affascinanti e attraenti città europee. Davvero innumerevoli i motivi che possono suggerire di trascorrere un week end o una
Il Bel Paese
From left: Florence at sunset, the Venice’s Grand Canal and the Teatro Petruzzelli in Bari
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vera e propria vacanza nella capitale della Baviera: da una delle tante mostre d’arte a una visita ai monumenti del centro storico, dalla partecipazione a un evento sportivo a un tour delle birrerie storiche della città.
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Oltre ai “classici” mercatini di Natale, gli eventi in programma in questi mesi di dicembre 2014 e di gennaio 2015 spaziano dalla rappresentazione de “Il flauto magico” di Mozart al Teatro dell’Opera, alla mostra del Canaletto all’Alte Pinakothek.Tutte informazio-
ni che potete raccogliere collegandovi al sito www.airdolomitiholiday.it, su cui è possibile anche prenotare direttamente voli e hotel, oppure optare per uno dei pacchetti organizzati dal nostro tour operator di fiducia. Monaco è vicina, basta un clic... n
Cuore della Baviera
Da sinistra: la centralissima Marienplatz, l’Englisher Garten e la Chiesa dei frati teatini (Theatinerkirche)
Indirizzi utili / Useful addresses Per Monaco di Baviera: www.airdolomitiholiday.it. Per ulteriori informazioni/prenotazioni: 045 2886165; enholidayit@airdolomiti.it From Munich to Italy: www.airdolomitiholiday.de. Further information/booking: 089 97580496; enholidayde@airdolomiti.it
As winter freezes over, who wouldn’t want to spend a romantic weekend away in Venice, take time out to relax in Verona or on Lake Garda, dive headlong into a whirlwind two days of shopping in Milan, or stroll through the streets of Florence in search of artistic revelations? Not to men-
tion those of you who would rather throw off the mantle of rain, wind and snow and head straight for Bari and the Mediterranean sun, to discover the riches of the fertile lands of Apulia. Today, all this is just a click away, on www.airdolomitiholiday.de, where travellers directly can book
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La mia Italia My Italy
in viaggio con Ulrich Ritter (*) Travels with Ulrich Ritter (*)
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Nel cuore di Bologna la grassa Grande ospitalità, cucina generosa e amore per la tavola: ecco tre buoni motivi per fare scalo nella città emiliana Un´oretta di volo con Air Dolomiti da Monaco di Baviera a Bologna ed eccoci all’Hotel Commercianti, dove ci accoglie con la solita cordialità la padrona di casa , Serena Orsi. La bella terrazza della nostra stanza confina con le mura della basilica di San Petronio e per due giorni ci sentiamo veri “Petroniani”, così vengono chiamati i bolognesi Doc. La nostra camminata sotto i portici di Bologna inizia con un aperitivo all´Osteria del Sole, a pochi passi da Piazza Maggiore, in un vicolo della zona del Quadrilatero, tra le botteghe di salumi e formaggi del mercato ortofrutticolo. Andiamo verso Viale XXII Giugno a trovare le nostre amiche Antonella e Annalisa, che nel loro laboratorio “Le Mille e una Sfoglia”, preparano la pasta fresca per il Ristorante Biagi, dove assaggiamo il vero tortellino in brodo. Il patròn Fabio Biagi ci ricorda che il brodo in cui cuocere i tortellini deve essere di cappone e manzo e che non possono mai mancare le ossa nella sua preparazione. Il giorno dopo siamo a pranzo da Bertino in Via Lame, una trattoria della Vecchia Bologna con atmosfera calda e familiare. Qui i piatti forte sono il bollito misto con salsa verde, zampone con lenticchie e il cotechino con purè. Prima di partire brindiamo a “Bologna la grassa” con un Sangiovese di San Patrignano, proveniente dall’altra metà dell’Emilia Romagna, ottimo abbinamento per una cucina di grande corpo e grande soddisfazione. www.bolognawelcome.it
Bologna the Stout
A hearty welcome and equally hearty food, two perfect reasons for a sojourn in the capital of Emilia Air Dolomiti wings us down from Munich to Bologna in just under an hour and here we are at the Hotel Commercianti, where we’re warmly welcomed as usual by the owner, Serena Orsi. Our room boasts a lovely terrace right next to the walls of the San Petronio Basilica, giving us a vicarious right for a couple of days to label ourselves “Petronians”, as all the genuine citizens of Bologna proudly call themselves. We take a stroll along Bologna’s portico-lined streets and pause for an aperitif at the Osteria del Sole, just a stone’s throw from Piazza Maggiore, down a little side street in the famous central Quadrilatero area, tucked away between shops selling intriguing cheeses and salamis and the fruit and vegetable market. Next stop is in Viale XXII Giugno to see our friends Antonella and Annalisa, who prepare fresh pasta in their “Le Mille e una Sfoglia” workshop. Antonella and Annalisa’s pasta ends up on the plates of guests at the Uber-famous Ristorante Biagi, where we sample some authentic tortellini in broth. Owner Fabio Biagi reminds us that to make an authentic broth worthy of true tortellini you need capons, beef and bones for the stock. The day after we lunch at Bertino in Via Lame, a typical trattoria of the sort that used to abound in a Bologna of bygone days, a gem with a warm, homely atmosphere. Here pride of place goes to boiled meat in green sauce, stuffed sausage with lentils and cotechino sausage with mashed potatoes. Before leaving we toast “Bologna the Stout” in a Sangiovese from the San Patrignano community, a robust red wine from another part of Emilia Romagna, an ideal accompaniament to the hearty dishes Bologna is justly famed for. www.bolognawelcome.it
Dall’alto: Hotel Commercianti, al centro di Bologna; Antonella e Annalisa nel loro laboratorio “Le Mille e una Sfoglia”; il tortellino, rigorosamente in brodo e fumante. Sotto: nei ristoranti bolognesi il sorriso è garantito
From above: Hotel Commercianti in the centre of Bologna; Antonella and Annalisa hard at work in “Le Mille e una Sfoglia”; “Tortellini”, served piping hot in a meaty broth Below: a smile is part of the scenery in Bologna’s restaurants
* Ulrich Ritter è stato per 25 anni direttore del programma italiano della radio tedesca „Deutschlandfunk“ e inviato della Radiotelevisione tedesca per l´Italia * Ulrich Ritter was head of the Italian programme on the German radio „Deutschlandfunk“ for 25 years and the Italian correspondent for the German radio and TV corporation
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Cantina Prunotto, qualità dal Piemonte servizio/story Ettore Andrei
L’azienda vitivinicola albese, che estende i suoi vigneti tra le Langhe e il Monferrato, produce un’ampia varietà di vini combinando le più moderne tecnologie con il rispetto della tradizione locale Cantina Prunotto, Piedmontese excellence The Alba winemaking company, whose vineyards extend from Langhe to Monferrato, produces a wide variety of wines combining modern techniques with local tradition
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runotto si trova ad Alba, il centro più importante delle Langhe, equidistante da Barbaresco e Barolo, sulla riva destra del fiume Tanaro su una morbida pianura circondata dai vigneti delle Langhe e del Roero. La tenuta è immersa in un paesaggio che seduce per la naturalezza delle colline che si alternano con le piccole valli degradanti in filari a giro poggio. La famiglia Antinori, conquistata da un simile contesto dotato di vigneti e terreni così
Prunotto is situated in Alba, the most important town in the Langhe area and equidistant from the villages of Barbaresco and Barolo. It sits on gentle flatland to the right of the River Tanaro among the vineyards of the Langhe and Roero districts. The estate is seductively ensconced amidst picturesque hills al-
particolari, decide di confrontarsi con questo terroir con la convinzione di iniziare un cammino che avrebbe portato la Prunotto ad essere oggi una delle aziende più significative nel panorama della produzione vinicola piemontese. La nobile famiglia fiorentina rileva l’azienda nel 1989 occupandosi dapprima della distribuzione e poi, nel 1994, con il ritiro dei fratelli Colla, anche direttamente della produzione, mantenendo l’eccellente livello di
ternating with small downward sloping rows of valleys.Won over by the location and its special vineyards and soil, the Antinori family decided to take on this terroir, in the firm belief that they were starting a journey that would lead to Prunotto becoming one of Piedmont’s most important winemaking companies.
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Grande charme Handsome location La tenuta insiste su un territorio di incontestabile fascino The estate stands in an area of indisputable beauty
This Florentine noble family took over the company in 1989, initially responsible for distribution and then, in 1994, with the retirement of the Colla brothers, getting directly involved in production, maintaining the same outstanding quality that was demanded by Alfredo Prunotto.
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Panorama incantevole Enchanting views I terreni della tenuta, in estate e in inverno, visti dal vigneto Bussia Summer and winter views of the estate from the Bussia vineyard
Tradizione secolare Centuries of tradition Da alcune varietà di uve autoctone, Prunotto produce una linea di vini che rappresenta e racconta la storia delle Langhe. Nella tenuta vengono prodotti anche cru (a destra) come il Bussia Barolo Docg From some native grape varieties, Prunotto produces a range of wines that represent and tell the story of the Langhe district. The estate also produces crus (right) such as Bussia Barolo Docg
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qualità fortemente voluto da Alfredo Prunotto. L’azienda possiede oggi splendidi vigneti nelle migliori zone vinicole del Piemonte ed ha una struttura produttiva provvista delle più moderne tecnologie al fine di garantire la massima qualità dei vini e contribuire a consolidarne la posizione nel panorama nazionale ed internazionale. Prunotto svolge inoltre studi, ricerche e compie sperimentazioni sui vigneti valutan-
Today, the company owns wonderful vineyards in the best winemaking areas of Piedmont and production facilities capable of cementing its position in Italy and worldwide. Prunotto also carries out research and studies on the vines and each year investigates methods and times for tending the plants to produce wines that respect their characteristics while bringing out the best in their potential. The Prunotto vineyards ex-
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do ogni anno modi e tempi per la cura delle vigne e la produzione di ogni singolo vino, rispettandone le caratteristiche ed esaltandone le migliori potenzialità. I vigneti di Prunotto si estendono per un totale di circa 50 ettari, nel territorio delle Langhe e del Monferrato, frazionati in piccoli appezzamenti e singoli cru da cui vengono prodotti grandi vini rossi e, nel rispetto delle tradizioni piemontesi, anche
tend for around 50 acres in the Langhe and Monferrato districts. These are divided into small plots and individual crus producing great reds and, in keeping with Piedmontese tradition, whites such as Moscato d’Asti and Arneis, as well as the two grappas, Barolo Bussia and Barbera d’Asti Costamiòle. Other native varieties, such as Dolcetto d’Alba, Barbera d’Alba and Nebbiolo, give forth a range of wines that represent
and tell the story of this land, showcasing the classic flavour of Piedmont grapes. Among the Prunotto vineyards, the most distinctive are those of Bussia, Bric Turot, Costamiòle and the vines from which Mompertone and Bricco Colma are produced. The Bussia vineyard extends for about 7.35 hectares within the municipality of Monforte d’Alba, on the border with the village of Barolo. The wine has been
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vini derivati da uve bianche come il Moscato d’Asti e l’Arneis, ai quali si affiancano le due grappe di Barolo Bussia e Barbera d’Asti Costamiòle. Da altre varietà autoctone, quali Dolcetto D’Alba, Barbera d’Alba e Nebbiolo, Prunotto produce una linea di vini che rappresenta e racconta la storia di queste terre, esprimendo al meglio il classico gusto delle uve piemontesi. Tra i vigneti di proprietà si distinguono quelli di Bussia, Bric Turot, Costamiòle e le vigne da cui si produce Mompertone e Bricco Colma. Il vigneto di Bussia si estende per 7,35 ha nel comune di Monforte d’Alba, al confine con il comune di Barolo. Il vino viene prodotto come cru a partire dal 1961. All’interno della zona di Bussia è stato individuato un ettaro, distaccato dal corpo principale, in
un’area chiamata dai viticoltori “Colonnello”. L’esposizione ad ovest/sud ovest, i ceppi vecchi (circa 35-40 anni) e la composizione del terreno ne fanno un vigneto con caratteristiche molto differenti rispetto alle altre vigne della tenuta, tanto da decidere di vinificare le uve proveniente da quello specifico ettaro separatamente dalle altre uve di Bussia. Della tenuta fa inoltre parte un vecchio cascinale appena ristrutturato di cui una parte è stata adibita al ricevimento degli ospiti con una sala degustazione con vista sulle vigne. In un’altra parte della struttura è stata invece ripristinata quella che era una vecchia cantina; è qui che si effettua la vinificazione in tini tronco-conici di acciaio da 50 hl e l’invecchiamento in botti ovali da 32 hl del Barolo Bussia Riserva Vigna Colonnello. n
Terroir e passione Terroir and passion A sinistra: le uve raccolte nella vigna “Colonnello” vengono vinificate separatamente da quelle prodotte nei restanti terreni del vigneto Bussia Left: grapes harvested in the “Colonnello” vineyard are fermented separately from those grown in the rest of Bussia
▼ Vademecum / To find out more L’azienda Prunotto ha sede ad Alba (Cuneo), in Corso Barolo 14. Info: tel. 0173 280017; prunotto@prunotto.it; www.prunotto.it Prunotto can be found in Alba (Cuneo), at Corso Barolo 14. Info: tel. +39 0173 280017; prunotto@prunotto.it; www.prunotto.it
considered a cru since 1961. One special hectare has been sectioned off from the main body of the Bussia area and is referred to by growers as “Colonnello”, the Colonel. Its west/southwest facing position, old strains (3540 years) and soil composition bestow very different characteristics to this section of the estate compared to the other vineyards. Thus, the decision was made to produce a different wine from this special hectare, separating
it from the other Bussia grapes. The estate also has an old but recently refurbished farmhouse, part of which is given over to receiving guests, with a tasting room and views over the vineyards. An old cellar has been recently restored in another part of the building and this is where fermentation takes place in 50 hl steel vats, followed by ageing in 32 hl oval Barolo Bussia Riserva Vigna Colonnello barrels. n
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La grappa fa tendenza
servizio/story CARLO RAVELLO foto/photo courtesy Distilleria Bertagnolli
DOPO OLTRE 140 ANNI DI STORIA, BERTAGNOLLI RIMANE FEDELE ALLA TRADIZIONE MA SI APRE AL FUTURO: LA GRAPPA DELLA PIU' ANTICA DISTILLERIA DEL TRENTINO CAMBIA VOLTO E DIVENTA L'INGREDIENTE CHIAVE NELL'IDEAZIONE DI NUOVI COCKTAIL Getting to Grips with Grappa. With a history stretching back over 140 years, distillers Bertagnolli can count on a solid tradition of success, but that doesn’t mean t hey aren’t keeping a weather eye on the future. Grappa from the historic Trentino producers has just had a face lift and embarked on the conquest of the cocktail crowd
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Vinitaly 2014, Distilleria Bertagnolli si è presentata con un’immagine corporate e di prodotto completamente nuova, nel segno di un restyling grafico che, in particolare, ha coinvolto la linea classica delle grappe. Una nuova forma vetro che riprende i tratti della bottiglia storica Bertagnolli e si impreziosisce con un elegante logo in rilievo; la rivisitazione in chiave contemporanea del best-seller fin dall’anno di fondazione della Distilleria: Grappino® Bertagnolli, dal 1870; una nuova linea di etichette per le grappe monovarietali dall’impatto visivo forte, colorato e luminoso dove ad ogni vitigno sono assegnati un colore e un aggettivo che ne raccontano il carattere. Alla celebre K24 Riserva Koralis, infine, è stata affiancata K18 Riserva Barrique, un blend di tre vitigni Trentino doc, Pinot Nero, Teroldego e Chardonnay, armoniosamente invecchiati 18 mesi in barriques di rovere francese di Allier e Limousine. A Vinitaly 2015, Distilleria Bertagnolli si presenterà con un’ulteriore importante novità. La nuova brand identity sta spingendo la più antica Distilleria del Trentino verso nuovi business, verso un posizionamento nuovo e target alternativi. At Vinitaly 2014 the Bertagnolli distillery proudly displayed a completely new corporate and product image, thanks to a graphic restyling focusing on the company’s traditional line of grappas. These now come in a new bottle, but one strictly modelled on the classic Bertagnolli original, embellished by a smart engraved logo; a contemporary take on the distillery’s all-time best seller since it was founded in 1870, its Grappino® Bertagnolli. There’s also a new line of
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labels for the grappas made from single grape varieties. These pack a much stronger visual punch than their predecessors, with bright, colourful designs identifying each grape varietal with a specific colour and adjective illustrating its principal characteristic. Last, but not least, the company’s well-known K24 Riserva Koralis has now been joined by newcomer K18 Riserva Barrique, a blend originating from three DOC Trentino strains, Pinot Nero, Teroldego and Char-
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“Vogliamo abbandonare la visione puramente accademica e restrittiva del mondo della grappa, e raggiungere anche quei giovani aperti a conoscere i prodotti made in Italy di qualità – dice Livia Bertagnolli, popolare e dinamica Donna della Grappa trentina – e occorre iniziare a parlare di Grappa in modo diverso, fresco, immediato, e semplice! Come lo facciamo? Eventi dedicati, comunicazione sui social network e coinvolgendo bartenders nell’ideazione di ricette per cocktail base grappa da presentare a locali e ristoranti”.
A questo proposito, Bertagnolli ha dato vita all’unico programma di video-ricette sul Web che ha come protagonisti 12 Cocktail, 12 Bartender, sempre diversi e sempre italiani, ed una grande distilleria italiana. Il cocktail-tour ha toccato le più importanti e glamour città italiane: Milano, Roma, Napoli, Firenze, Baja Sardinia, Parma, Torino, Cagliari e tante altre ancora… Grappa e giovani, un binomio difficile, ma non impossibile. Il tassello con il giusto incastro esiste: e la Distilleria Bertagnolli pensa di averlo trovato. n
Restyling La linea classica Bertagnolli. Al centro, le pregiate bottiglie riserva K18 Koralis e K24 Koralis. Sotto e a sinistra: i cugini Livia e Beppe Bertagnolli, quarta generazione Above: classic Bertagnolli Below and left page: cousins Livia and Beppe Bertagnolli, the fourth generation
Nuove frontiere / New frontiers Seguite online www.bertagnolli.it e sui social network: scoprirete e sperimenterete i nuovi orizzonti del gusto, perché anche la grappa sa essere giovane e alla moda. Follow Bertagnolli on the web www.bertagnolli.it and social networks to see what’s new in trendy grappa
donnay, before being gently aged for 18 months in French Allier and Limousine barriques. So what can we look forward to at Vinitaly 2015? Bertagnolli are busy hatching their next move in the market. The new brand identity is the spearhead of this historic Trentino distillery’s campaign to conquer new markets, pushing them to explore new targets for what has always had the image of a very traditional, rather conservative product. Livia Bertagnolli, the company’s popular, dynamic manager explains: “We want to break the
mould in the traditional grappa market, which is why we’ve introduced a fresher, younger image. We’re trying to open this product up to young people ready to appreciate all the quality the Italian food and beverage sector is renowned for. We want to shake off grappa’s rather stuffy image and project it is as something simple, fresh and immediate. So how are we going about it? Through a series of dedicated events, PR on the social networks and involving top bartenders in a bid to create great grappa-based cocktails”. As part of the new campaign
Bertagnolli has posted a series of video recipes on the web, starring 12 Italian bartenders, 12 cocktails and a great grappa from one of Italy’s leading distilleries. Bertagnolli’s cocktail-tour also takes a look-in on some of Italy’s most glamorous locations: Milan, Rome, Naples, Florence, Baja Sardinia, Parma, Turin, Cagliari and many more… . Grappa is cool, grappa is a drink for the young; a tough, but not impossible message to get across. The important thing is to find the key, and Bertagnolli are confident they’re on the right track. n
Grappa è colore Colourful grappa Nuovo look anche per le confezioni da 20 cl The new-look 20 cl bottles
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Il piacere si può coltivare
Per gli enologi della Tenuta S. Anna produrre vino non basta, occorre saper emozionare e sorprendere. Un compito che svolgono da oltre 50 anni con lo stesso brio di sempre Cultivating Pleasure. Wine experts at the S. Anna estate don’t just produce wine, they’re in the business of producing wonderment. servizio/story RENATO PERISSI Something they’ve been doing for over 50 years with the same success foto/photo courtesy TENUTA S. ANNA
Terreni argillosi / Clay soil Da secoli la zona attorno alla tenuta S. Anna è nota per la coltivazione della vite For centuries the land the S. Anna estate lies on has been renowned for its vineyards
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lla Tenuta S. Anna non si produce solo vino, ma si “coltivano piaceri”. Un impegno iniziato negli anni ’60, quando venne fondata l’azienda, e portato avanti con passione e professionalità, continuando ad esaltare le caratteristiche di ogni singolo grappolo d’uva, con l’obiettivo di allargare gli orizzonti degli amanti del vino e rendere sempre più solida nel mondo l’immagine del vino italiano. L’azienda si stende su 150 ettari, 140 dei quali a vigneto, situati ad una cinquantina di chilometri ad est di Venezia, dove si incrociano le province di Venezia, Treviso e Pordenone. Fin dall’epoca romana, i terreni argillosi di questa zona furono dedicati alla viticoltura, e così per tutto il Medioevo, durante il quale queste terre fornivano il vino alla Repubblica di Venezia all’apice del suo splendore. Ancora oggi i vini di questo territorio si fanno apprezzare in tutto il mondo per piacevolezza e rotondità, per una personalità marcata che non è mai invadente e che si accompagna perfettamente con i piatti della cucina italiana. Un territorio generoso che ha dato origine ad una radicata cultura enologica, che ha saputo unire la tradizione trevigiana a quella friulana. Da sempre, infatti Tenuta S. Anna affianca alla
produzione di vini fermi una ricercata linea di spumanti, che nel corso degli anni è diventata il fiore all’occhiello dell’azienda. Due anime diverse: l’una più austera e tradizionale, l’altra più dinamica e spumeggiante. Nascono così dieci intriganti spumanti metodo charmat e prendono corpo anche le bollicine del tradizionale Prosecco Spago e dell’immancabile Chardonnay Frizzante. Senza dimenticare la gamma dei vini Pétillant, freschi, leggeri, invitanti e con una gradazione alcoolica contenuta e una leggerissima presenza di anidride carbonica. Un’attenzione particolare alla tecnica enologica che si ritrova anche nei vini fermi della Linea Goccia, ottenuti da uve non pressate. Qui i mosti, ricavati per semplice sgocciolatura dalle uve diraspate, una volta vinificati danno vita ad aromi definiti e privi di qualsiasi sentore tannico derivante dall’interazione dei mosti con i vinaccioli. Soluzioni enologiche innovative anche per “I Poderi”, i nuovi vini rossi di Tenuta S. Anna, vinificati con l’innovativa tecnica della fermentazione differita, per concentrare in ogni bottiglia aromi varietali netti e definiti, rotondità ed eleganza. Perché fra queste terre il piacere si coltiva ogni giorno. n
43 Grande personalità Personality Pagina a sinistra: Prosecco, una frizzante passione Sotto: Linea Goccia, solo uve non pressate Left: Prosecco, sparkling passion Below: the Linea Goccia, dripped, not pressed
Terra di mezzo / The middle ground Le diverse anime di questa vivace azienda vitivinicola sono on line all’indirizzo: www.tenutasantanna.it Check out all the S. Anna wines on www.tenutasantanna.it
The S. Anna estate doesn’t just make wine, it cultivates pleasure. Something it’s been doing since the sixties, when the company was founded. An ongoing mission to blend passion and expertise and make sure that every last bunch of grapes lives up to its full promise. With the idea of broadening the horizons of wine lovers and consolidating the image of Italian wine around the world. The S. Anna estate covers 150 hectares, 140 of them vineyards, lying roughly fifty kilometres east of Venice, on the cusp of the provinces of Venice, Treviso and Pordenone. The local clay soil has been dedicated to growing grapes and making wine since Roman times, continuing on through the middle ages, when it supplied wine to the Republic of Venice at the height of its power and glory. Today the wines from these lan-
ds are still appreciated the world over for their pleasant rotundity, for their decided, yet discreet, personality, making them an ideal accompaniment to traditional Italian cuisine. A generous land that has fostered a robust wine-making tradition, one that has united the traditions of Treviso with those of Friuli. Which is exactly why the S. Anna estate has always produced still wines and sparkling, spumante wines, the latter gradually gaining ground as the star of the estate’s production. An estate with two different souls, one rather austere and traditional, the other dynamic and bubbly. Which is what lies behind the ten estate spumante wines produced with the Charmat method, plus the traditional Prosecco Spago and a sparkling Chardonnay. Without forgetting the range of
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attractive Pétillant wines, fresh, light, with a low alcohol content and a slight overtone of carbon dioxide. Innovative wine-making technique is very much to the fore in the still wines of the Linea Goccia, made from unpressed grapes. Here musts are obtained by simply letting the grapes drip their juice, a process which makes for extremely aromatic wines without any hint of the tannins deriving from contact with the pips. Equally innovative methods have gone into making “I Poderi”, the new red wines produced on the S. Anna estate using stateof-the-art delayed fermentation techniques, ensuring that every single bottle is rich in the aroma characterising its varietal, fullbodied and elegant. Because this a place where pleasures are cultivated on a daily basis. n
Emozioni rosè Pink passion Sperimentazioni continue per incontrare le nuove esigenze dei consumatori Rosé wines, part of ongoing experiments in customer satisfaction
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Il richiamo dell’osteria La Guida “Osterie d’Italia 2015” di Slow Food festeggia le nozze d’argento e ribadisce il culto della ricerca di locali dove non è solo la buona cucina l’elemento trainante, ma anche l’accoglienza, la cura nella scelta delle migliori produzioni agricole locali, preservando le vere tradizioni Inns of Italy. Slow Food’s “Osterie d’Italia 2015” guide celebrates 25 years of successfully touting for trattorias where tradition, local produce, superb cooking and a warm welcome are the prime ingredients for a genuine Italian culinary experience servizio/story Camillo mammarella
N Tradizione / Tradition Sora Maria e Arcangelo a Olevano Romano (ph. Davide Gallizio) Sora Maria and Arcangelo in Olevano Romano (ph. Davide Gallizio)
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el preparare la venticinquesima edizione della guida “Osterie d’Italia 2015”, vademecum del mangiare bene consigliato da Slow Food, i curatori si sono posti una domanda preliminare davvero seria: ha senso al tempo di internet pubblicare ancora una guida cartacea? Volendo rispondere con una trasposizione audace, potremmo anche chiederci: ha un senso in tempi di junk food, ristoranti etnici ed a tema, trasmissioni televisive e talk
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show su cibi e cuochi in erba (con implacabili chef “star” che giudicano senza pietà i nuovi adepti dei fornelli) che esistano ancora le care, vecchie osterie? La risposta è quasi scontata: assolutamente sì. Perché, per quanto si possa essere degli irrefrenabili globetrotter, sfidiamo chiunque ad avere una fortuna tale da trovare, al primo colpo nei propri viaggi, il locale davvero giusto, con il corretto rapporto qualità-prezzo e
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che, soprattutto, sia accogliente, pulito, serva cibi autentici e genuini, proposti con una cucina non troppo elaborata o sofisticata e che rispetti le tradizioni e le specificità del luogo. Utopia? No, perché questo potrebbe essere l’identikit di uno dei tanti locali, osterie, trattorie, “bettole” o “fraschette” che dir si voglia
presenti in ogni angolo del Bel Paese. Ristorazione di “serie B”? Ma nemmeno per sogno. Alzi la mano chi non ha mai seguìto istintivamente il consiglio di un amico buongustaio nella scelta di un locale seminascosto o semisconosciuto, ma che ha colpito “l’immaginario gastronomico”.
Puglia e Molise Apulia and Molise A sinistra: Antichi Sapori, Puglia (ph. Davide Gallizio). A destra: Dentro le Mura, Molise (ph. Davide Gallizio) Left : Antichi Sapori, Puglia (ph. Davide Gallizio). Right: Dentro le Mura, Molise (ph. Davide Gallizio)
Vademecum goloso / Gourmet guide La guida “Osterie d’Italia 2015” recensisce 1.733 locali disseminati in tutto il Belpaese “Osterie d’Italia 2015” reviews 1,733 trattorias all over Italy
As they were compiling the 25th edition of the “Osterie d’Italia 2015” guide, one of Slow Food’s well-known traditional bibles, the editors must have wondered whether it was really worthwhile publishing a hard copy version
in today’s internet-dominated world. Equally we might find ourselves wondering whether in today’s world dominated by junk food, ethnic and themed restaurants and culinary TV shows starring scathing master chefs
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and hapless, but eternally hopeful, wannabes, old-fashioned inns and simple trattorias serving traditional food still exist. The answer in both cases is a resounding “yes”. Because however much of a sophi-
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Sapori lombardi Luscious Lombardy Mangiare Bere Uomo Donna
Tutta questa premessa per confermare l’utilità di una guida come “Osterie d’Italia”: consultandola, è come avere a disposizione un conoscente che per vostro conto ha girato il territorio e toccato con mano il bello ed il buono della cucina locale. Lo ricorda Grazia Novellini, collaboratrice storica della redazione di Slow Food Editore: “negli anni è anche cambiato il nostro modo di valutare i locali e di assegnare il simbolo della Chiocciola (lo trovate nelle vetrofanie sulle porte delle osterie segnalate). All’inizio volevamo indicare quei posti in cui si stava bene, quelli che ci piacevano, anche perché non si poneva ancora così tanto
sticated globe-trotter you may be, we defy anyone to always manage to turn up somewhere completely new and immediately spot the perfect eatery; the warm, welcoming one with the right quality at the right price, the one with authentic local food, nothing too fussy, but clean and proud of its traditional, simple hospitality. Utopia? No, actually, because there are hundreds of osterias, trattorias, bettole and fraschette, as they are variously known, scattered along the length and breadth of Italy. Mere runners-up in the game of restaurant roulette? Far from it. Who hasn’t taken a tip from a foodie friend from time to time
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accento sulla qualità dei cibi, la provenienza degli ingredienti o le tecniche di allevamento, come facciamo oggi grazie a una sempre crescente attenzione da parte di ristoratori e clienti. Interessante anche osservare il cambio generazionale di molte osterie, dove figli o nipoti hanno saputo affiancare alla perfezione tradizione e modernità”. Un’avvertenza finale, soprattutto per le osterie di città, non dimenticate di prenotare con largo anticipo. I locali della Chiocciola sono sempre gettonatissimi… far rivivere con l’Expo di Milano 2015, che metterà l’Italia al centro dell’attenzione del mondo”. n
and tracked down some hidden gem of a place way off the beaten track? With simple home cooking to die for? Which is exactly why a guide like the “Osterie d’Italia” is still very much worth its salt. It’s like having that foodie friend forever to hand; all-wise and all-knowing about where to get a genuine taste of all the best in local cuisine wherever you happen to fetch up in Italy’s hugely varied landscape, with its equally huge variety of gastronomic specialities.As Grazia Novellini, an old hand in writing and editing Slow Food publications, comments “over the years we’ve changed the way we evaluate our inns and how we assign our snail
symbol you see on the doors. Right at the beginning we just wrote up inns which were good, the ones we liked, because back in those days no one was particularly worried about where food was actually sourced or raised. But today these are primary issues of concern for restaurants and customers alike. It has also been really interesting watching the next generation taking over from their parents and grandparents and seeing how they’ve managed to combine tradition with a modern twist to perfection”. Just remember to book well ahead, especially in towns. Eateries that can boast a snail on their doors are always in demand… n
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Toscana / Tuscany Mangiando Mangiando (ph. Davide Gallizio)
Energia / Verve Claudio Villella, Chef di Calabrialcubo Claudio Villella, the Chef at Calabrialcubo
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A TAVOLA Food & wine
Andrea Bocelli tra i protagonisti del Premio Masi Il famoso tenore si è aggiudicato uno dei riconoscimenti più ambiti conferiti dalla Fondazione Masi. gli altri premiati: la giornalista e scrittrice bielorussa Svetlana Alexievich, Umberto Contarello, premio Oscar con “La grande bellezza”, lo storico Mario Isnenghi e Alberto Passi dell’Associazione Ville Venete
Andrea Bocelli among the celebrities for the Masi Prize The famous tenor received one of the most coveted awards conferred by the Masi Foundation. The other winners: Belarusian journalist and writer Svetlana Alexievich, Umberto Contarello, Oscar with The Great Beauty, historian Alberto Mario Isnenghi and Alberto Passi of the Venetian Villas Association
servizio/story FLAVIO RISPOLI
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ndrea Bocelli, spesso protagonista a Verona in veste di tenore sul palco dell’Arena, è arrivato recentemente al Teatro Filarmonico della città scaligera in una veste sconosciuta ai più: quella di produttore di vino. Ad invitarlo la Fondazione Masi, espressione culturale della nota azienda vitivinicola Masi, produttore leader di Amarone in Valpolicella, che gli ha
Andrea Bocelli has often performed as tenor on stage of the Arena in Verona, but his recent appearance at the Teatro Filarmonico was in a guise unknown to most people: as a wine producer. He was invited by the Masi Foundation, the cultural ‘arm’ of the famous Masi Wine Cel-
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assegnato il Premio internazionale Civiltà del Vino, in occasione della 33esima edizione del Premio Masi. Definito dal New York Times come il “più popolare cantante d’opera di tutti i tempi”, Bocelli annovera il vino nella triade delle sue grandi passioni, assieme a musica e cavalli. Interprete di terza generazione, con suo fratello Alberto, della cultura “della ter-
lars – one of the leading producers of Amarone in Valpolicella – which awarded him with the International Civiltà del Vino Prize on the occasion of the 33rd edition of the Masi Prizes. Defined by the New York Times as the “most popular opera singer of all time”, Bocelli includes wine
in his trio of great passions, alongside music and horses. A third-generation interpreter with his brother Alberto of the “culture of land” embraced by the family estate in Lajatico (Pisa), he received the Masi Foundation Prize since “his authority as an artist, together with his passion
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Premiazione Award presentation Andrea Bocelli (al centro) riceve il Premio internazionale CiviltĂ del Vino dalle mani di Sandro Boscaini, presidente Masi e vicepresidente della Fondazione Masi (a destra); a sinistra: Ezio Rivella del Comitato selezionatore del premio Foto sopra: Andrea Bocelli con il fratello Alberto a Lajatico (Pisa), tra i vigneti di loro proprietĂ Andrea Bocelli (middle) receives the International CiviltĂ del Vino Prize from Sandro Boscaini, President of Masi and Vice-President of the Masi Foundation (right); left: Ezio Rivella of the Award Jury Photo above: Andrea Bocelli with his brother Alberto in Lajatico (Pisa), amidst their family vineyards
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50 Candidata al Nobel Nobel candidate Un ritratto di Svetlana Alexievich nel giardino della Villa dei Conti Serego Alighieri, sede di rappresentanza della Fondazione Masi A portrait of Svetlana Alexievich in the garden of Villa Conti Serego Alighieri, home to the Masi Foundation
Tris d’assi / Three aces Un momento della conferenza stampa alla Foresteria Serego Alighieri con i tre premiati della Civiltà Veneta. Da sinistra: Mario Isnenghi, Alberto Passi e Umberto Contarello Foto a destra: Alberto Passi firma la botte di Amarone Masi, simbolo del Premio Masi A moment during the press conference in the Foresteria Serego Alighieri with the three winners of the Civiltà Veneta Prize. From the left: Mario Isnenghi, Alberto Passi and Umberto Contarello Photo, right: Alberto Passi signs the barrel of Masi Amarone, the symbol of the Masi Prize
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ra” assorbita nella tenuta di famiglia a Lajatico (Pisa), è stato premiato dalla Fondazione Masi perché “con la sua autorevolezza di artista, assieme alla passione di produttore e alla gioia di estimatore, contribuisce a dare lustro al vino, diffondendo il messaggio che una bottiglia di vino è di fatto una bottiglia di felicità”. Appena rientrato da una tournée in Australia e in procinto di andare a Roma a cantare per il Papa, Bocelli è atterrato dunque a Verona, orgoglioso di ritirare un riconoscimento andato negli scorsi anni a personalità del gotha del as a producer and his joy as an admirer, helps give wine added status by spreading the message that a bottle of wine is a bottle of happiness.” Having just returned from a tour around Australia and about to go to Rome to sing for
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vino come Philippine de Rotschild, la famiglia Krug e i fratelli Torres. È arrivata dall’Est la protagonista del “Grosso d’Oro Veneziano”, Svetlana Alexievich, giornalista e scrittrice bielorussa, nella short list dei candidati al Premio Nobel di quest’anno. Cronista degli eventi più importanti dell’Unione Sovietica della seconda metà del 20esimo secolo, è stata premiata dalla Fondazione Masi per “lo straordinario lavoro di indagine compiuto nel periodo sovietico e postcomunista con cui ha dato voce in Occidente
the Pope, Bocelli proudly arrived in Verona to receive this award that in recent years has gone to such important wine personalities as Philippine de Rothschild, the Krug family and the Torres brothers. Eastern Europe is home to the
protagonist of Grosso d’Oro Veneziano, Svetlana Alexievich, Belarusian journalist and writer, who is on the short list of candidates for the Nobel Prize this year. Reporting the most important events in the Soviet Union in the second half
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ai sentimenti della gente comune e ai drammi irrisolti della società est europea”. Il Premio Masi per la Civiltà Veneta è stato assegnato a tre esponenti della cultura che mantengono alta l’idea del Veneto come fulcro di tradizione e di vivacità intellettuale: Umberto Contarello, premio Oscar con “La grande bellezza”, a cui la Fondazione Masi riconosce “il merito di aver contribuito sin dagli esordi a raccontare con Mazzacurati l’originalità del Veneto e di aver realizzato per Sorrentino un’opera di altissimo valore estetico e un geniale ritratto della città eterna”; Mario Isnenghi, uno dei più autorevoli storici italiani che “ha avvicinato generazioni di italiani alla realtà della Grande Guerra, tragedia di cui il Triveneto è stato uno dei principali scenari, sfrondandola dai luoghi comuni senza rinunciare a sottolinearne of the 20th century, she received the Masi Foundation Prize for “her extraordinary investigative work in the Soviet and postCommunist period that gave voice in the West to the feelings of ordinary people and the unresolved dramas of Eastern Europe.” The Masi Civiltà Veneta Prize was made to three prominent cultural figures in the Veneto who hold high the identity of the Region as a fulcrum of tradition and intellectual liveliness: Umberto Contarello, Oscar for The Great Beauty, took the Masi Foundation Prize for “having the merit from the outset of narrating with Mazzacurati the
gli aspetti ideali, il coraggio e l’abnegazione dei combattenti”; Alberto Passi premiato in qualità di presidente dell’Associazione Ville Venete, costituita per conservare, valorizzare e promuovere il patrimonio artistico e architettonico del Veneto “emblema della cultura delle Venezie”. “Il Premio Masi – ha commentato Sandro Boscaini, patròn di Masi e anima della Fondazione – dimostra sempre di più la sua anima glocal, rendendo tangibile la trasposizione dei valori delle Venezie in chiave universale, al di là delle appartenenze geografiche e culturali. In questi anni il Premio Masi non solo ha lasciato una traccia, ma ha segnato anche un nuovo percorso in cui le diverse discipline dei protagonisti interagiscono intimamente dando voce al cambiamento senza mai dimenticare le proprie radici”. n
originality of the Veneto Region, and having realised for Sorrentino a work of exceptional aesthetic value and a striking portrait of the eternal city”; Mario Isnenghi is one of the most authoritative Italian historians, who has “brought generations of Italians closer to the reality of the Great War, a tragedy which involved the Triveneto Region as one of the main scenarios, by peeling away platitudes while still highlighting ideals aspects, courage and self-sacrifice of the combatants”; Alberto Passi received the award as President of the Venetian Villas Association, which was founded to preserve, enhance and
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Foto ricordo / Souvenir photo I protagonisti della 33esima edizione del Premio Masi. Da sinistra: Alberto Passi, (presidente Ville Venete), Sandro Boscaini (presidente Masi e vicepresidente Fondazione Masi), Isabella Bossi Fedrigotti (presidente Fondazione Masi), Andrea Bocelli, Antonello Piroso, Mario Isnenghi e Svetlana Alexievich The protagonists of the 33rd edition of the Masi Prize. From the left: Alberto Passi (President, Venetian Villas Association), Sandro Boscaini (President of Masi and Vice-President of the Masi Foundation), Isabella Bossi Fedrigotti (President of the Masi Foundation), Andrea Bocelli, Antonello Piroso, Mario Isnenghi and Svetlana Alexievich
promote the artistic and architectural heritage of the Veneto as an “emblem of Venetian culture.” “The Masi Prize”, said Sandro Boscaini, patròn of Masi and the life and soul of the Foundation, “continues to reveal all the more its glocal soul, ensuring a tangible transposition of Venetian values on a universal scale, going beyond geographical and cultural matters. In these years, the Masi Prize has not only left a mark but has also marked a new course in which the various disciplines of the protagonists interact intimately to give voice to change without ever forgetting their roots.” n
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A TAVOLA Food and wine
Balsamo di gioia e di bellezza Moderatamente calorico, dotato di proprietà curative e ricco di raffinati aromi e sapori che lo rendono un condimento gustoso e versatile: è l’aceto balsamico nelle sue versioni originali Dop e Igp The best of the balsamics Deliciously aromatic, versatile and tasty, with the added advantage of being low on calories and possessed of curative powers. Discover the original Italian balsamic vinegars with quality PDO and PGI certification servizio/story Alessandro Amadei foto/photo courtesy Consorzio Aceto Balsamico di Modena IGP
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elle campagne di Modena e Reggio Emilia è una tradizione antichissima, tramandata di generazione in generazione fino ai giorni nostri. Parliamo ovviamente dell’aceto balsamico, una delle gemme di maggior pregio dell’agroalimentare made in Italy e da anni al centro, in Europa come nel resto del mondo, di innumerevoli tentativi di imitazione e contraffazione. Perché, ammettiamolo con franchezza, il vero balsamico di Modena e Reggio dal punto di vista nutrizionale e gastronomico è un’autentica
In the countryside around Modena and Reggio Emilia balsamic vinegar is a tradition which has been handed down over the centuries from father to son, one of those gastronomic specialities with close links to the land Italy is famous and envied for and which is often all too unsuccessfully imitated
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bomba: moderatamente calorico e pressoché privo di zuccheri, tanto da essere indicato come condimento ideale per una dieta dimagrante, è anche dotato di proprietà curative note fin dall’antichità (ad esempio è un ottimo disinfettante del cavo orofaringeo) ed è soprattutto ricco di profumi e di sapori, per cui è l’ingrediente perfetto di qualsiasi chef, quel tocco in più capace di esaltare i sapori o arrotondare il gusto delle portate. Tanto è vero che l’aceto balsamico è consigliato come completamento di numerosi antipasti,
elsewhere in Europe and other parts of the world. Hardly surprising, considering that genuine balsamic vinegar from Modena and Reggio is a gastronomic and nutritional gem, low on calories, with virtually no sugar content, it is even recommended as the ideal dressing in diets. It is also hi-
storically renowned for its curative power, for example as a disinfectant for the mouth and throat. But balsamic vinegar’s main virtue lies in being simply delicious, adding that extra special touch to a whole range of dishes. Chefs know how a drizzle of balsamic vinegar brings out a wealth of hidden flavours
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Solo da uve del territorio Local grapes
Aceto di vino e mosto d’uva di 7 vitigni tipici locali (Lambrusco, Sangiovese, Trebbiano, Albana, Ancellotta, Fortana e Montuni): questi gli ingredienti utilizzati per produrre l’Igp Wine vinegar and grape must from seven local varieties (Lambrusco, Sangiovese, Trebbiano, Albana, Ancellotta, Fortana and Montuni): the ingredients that go into PGI balsamic vinegar
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54 in abbinamento a paste all’uovo, pesci, carni e formaggi, frutte e verdure, dolci e dessert, e addirittura viene consumato come digestivo. Ma come riconoscere il vero aceto balsamico dalle imitazioni che purtroppo circolano copiose in giro per il mondo? Occorre innanzitutto sapere che le versioni originali di questo autentico balsamo di bellezza e salute sono tre: le due Dop (l’aceto balsamico tradizionale di Modena Dop e l’aceto balsamico tradizionale di Reggio Emilia Dop) e l’aceto balsamico di Modena Igp. Delle tre, è soprattutto quest’ultima versione – l’indicazione geografica protettta – quella più diffusa in commercio e indicata per l’uso quotidiano, dal momento che le due Dop rappresentano, fin dall’antichità, una nicchia, preziosissima ma assai modesta per volumi di prodotto. Ebbene, l’aceto balsamico di Modena Igp (che
Sapore unico / Unique taste
Il suo straordinario sapore agrodolce fa dell’aceto balsamico il completamento ideale per un’ampia varietà di piatti e per qualsiasi portata, dall’antipasto al dessert Balsamic vinegar’s superb sweet and sour flavour makes it an ideal addition to a wide variety of dishes, accompanying the whole meal from starters to dessert
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in starters, pasta dishes, fish, meat and cheeses, vegetables, fruit, and desserts. It is even sometimes consumed alone as a post-prandial digestive... But how do you tell the difference between the real McCoy and all the dodgy imitations that have unfortunately flooded the market? The first thing to be aware of is that there are actually three different versions of this precious elixir: the two PDOs, Modena and Reggio Emilia traditional balsamic vinegar, and the Modena PGI. The latter is the one most commonly found in the
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– attenzione! – viene prodotto nelle campagne di Modena, ma anche di Reggio Emilia) si riconosce dal contenitore e dall’etichetta. Può essere infatti commercializzato in contenitori di vetro, legno, terracotta o ceramica di qualsiasi forma, ma con capacità minima di 250 ml (permesse tuttavia le confezioni monodose) e massima di 5 litri. Sull’etichetta deve comparire la denominazione “Aceto Balsamico di Modena” seguita dalla dicitura “Indicazione geografica protetta” o “Igp” e viene poi indicato il sito di imbottigliamento o il codice dell’imbottigliatore; vietati, invece, aggettivi come “extra”, “fine”, “selezionato”, “scelto”, “riserva”, “superiore”, “classico” o simili, così come banditi sono eventuali numeri che facciano riferimento al periodo di invecchiamento del prodotto. Il termine “invecchiato” è invece autorizzato e da riferirsi esclusivamente al prodotto che venga invecchiato in botte, barile o recipiente di legno per più di 3 anni (fino a 12). Il prezzo, invece, non è di per se una discriminante. “I prodotti presenti sul mercato – spiega infatti Leonardo Giacobazzi, enologo e titolare insieme al fratello Angelo di una delle acetaie più rinomate del modenese – presentano una forbice di prezzo piuttosto ampia, che di regola è espressione del loro livello qualitativo. E la qualità di un aceto balsamico Igp dipende a sua volta dalle materie prime utilizzate, dalle botti in cui viene
shops and is considered more for everyday consumption, while the two PDOs are only made in relatively small quantities and have traditionally been very much a niche product. The Modena PGI, which, by the way, is actually made in the countryside both around Modena itself and around Reggio Emilia, can be sold in glass and terracotta bottles or in wooden casks, with a minimum size of 250 ml to a maximum of 5 litres, although single-serving sachets are also allowed. The label must say “Aceto Balsamico di Modena” followed by the
words “Indicazione geografica protetta” or the acronym “Igp”, it must also state where the vinegar was bottled or give the ID code each bottler is assigned. Last, but not least, adding adjectives like “extra”, “fine”, “selezionato”, “scelto”, “riserva”, “superiore”, “classico” or so forth is absolutely verboten, as is saying how long the product has been aged, although the term “invecchiato”, meaning aged, is allowed exclusively for products that have been aged on the wood for a minimum of three to a maximum of twelve years.
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Maturazione lenta Aging
Per un aceto balsamico di Modena Igp l’invecchiamento in botte può durare fino a 12 anni A Modena PGI balsamic vinegar can be aged in the cask for up to twelve years
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Il Dop sta nel solaio The PDO in the attic
L’aceto balsamico tradizionale viene conservato in botte e botticelle, stoccate secondo un ordine preciso all’interno di luminose soffitte (foto A. Amadei) Traditional balsamic vinegar is stored in casks of various sizes which are stacked in a precise order in well-lit attics (photo by A. Amadei)
prodotto e dal periodo di invecchiamento”. Mosto d’uva dei 7 vitigni tipici locali (Lambrusco, Sangiovese, Trebbiano, Albana, Ancellotta, Fortana e Montuni) e aceto di vino: questi gli ingredienti abitualmente utilizzati per produrre l’Igp. “Ma il mosto d’uva, che viene spesso utilizzato in forma concentrata – continua Giacobazzi – può essere mosto fiore o di seconda spremitura, più ricco di tannini, ed essere unito o meno a mosto cotto, inserito in percentuali variabili. E anche l’aceto di vino, usato come starter delle fermentazioni acetiche, può essere di diversi livelli qualitativi. Senza dimenticare che le botti in cui avvengono tali fermentazioni possono esse-
Price alone may not give much of a clue. “There is quite a range in the prices of the products on the market” explains Leonardo Giacobazzi, oenologist and owner, with his brother Angelo, of one of Modena’s best-known vinegar-making businesses, “it usually reflects quality, and the quality of PGI vinegar is determined by the raw materials used, the wood it is made in and how long it is aged”. Grape must from seven local grape varieties (Lambrusco, Sangiovese, Trebbiano, Albana, Ancellotta, Fortana and
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re di legni più meno pregiati e di diverse dimensioni: le botti più grandi offrono al produttore una serie di vantaggi gestionali, ma è nelle botti più piccole che il contatto col legno, e dunque lo scambio di aromi, è più esteso”. Infine l’invecchiamento, che come sopra accennato può durare fino a 12 anni, e che conferisce al prodotto un gusto più persistente al palato (si badi bene, non una maggiore densità). Ma niente paura, per il consumatore meno esperto che voglia conoscere il livello qualitativo di ciò che sta per acquistare (e dunque sapere se c’è effettivamente corrispondenza fra qualità e prezzo) c’è il sistema delle foglie, a cui aderiscono numerosi produttori.
Montuni), plus wine vinegar, are the standard ingredients of PGI balsamics. “But the grape must, often reduced, may come from either the first or second pressing, with the latter having more tannins, and varying percentages of cooked must may or may not be added.” Continues Giacobazzi “And the wine vinegar used as a starter can be of varying quality. Then of course the casks it’s fermented in can be made from different qualities of wood and can be different sizes: the larger casks make life easier for producers, but the smaller
the cask, the more contact there is with the vinegar and the more it develops the aroma of the wood”. Lastly there’s the issue of aging, which, as already mentioned, can be up to 12 years, and gives the vinegar a more persistent flavour on the palate, although it doesn’t affect the density. Fortunately less expert consumers who want to know exactly what they are buying can rely on the leaf symbols on the label, adopted by a large number of producers, to check that price and quality match up. Their
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In etichetta viene infatti apposta una fascetta recante da una a quattro foglie stilizzate, una per il livello minimo, quattro per le produzioni al top. Nel caso delle due Dop, lo scenario di riferimento cambia completamente: qui l’ingrediente è uno solo, il mosto cotto di uve locali, la tecnica produttiva è differente e 12 anni passati in botte rappresentano il periodo di invecchiamento minimo previsto dai disciplinari. Un tempo ad esclusivo appannaggio delle famiglie aristocratiche, i due aceti balsamici tradizionali sono oggi prodotti da poche decine di agricoltori, e molto spesso soltanto per il consumo privato. La buona notizia
è che ci sono produttori di aceto balsamico di Modena Igp che hanno anche una produzione di balsamico Dop a disposizione della clientela. È il caso, ad esempio, della Fattoria Giacobazzi di Nonantola così come dell’acetaia Sereni di Marano sul Panaro. In questo caso prima di acquistare le preziosissime ampolle, è quanto mai opportuno un sopralluogo direttamente sul loco: oltre ad apprezzare lo straordinario appeal di botte e botticelle stoccate secondo un ordine preciso all’interno di luminose soffitte, scoprirete anche un angolo d’Italia tagliato fuori dai circuiti del turismo di massa, ma non per questo meno ricco di attrattive. n
Italia “minore” Italy off the beaten track
Le due Dop e l’Igp vengono prodotti nelle province di Modena e di Reggio Emilia, in un territorio di rara bellezza paesaggistica anche se escluso dai circuiti del turismo di massa (foto A. Amadei) The two PDOs and the PGI are made in the provinces of Modena and Reggio Emilia, a stunningly lovely part of Italy yet to be discovered by mass tourism (photo by A. Amadei)
▼ Vademecum Fattorie Giacobazzi srl, Via Giuseppe Di Vittorio 28, Nonantola (Modena); www.fattoriegiacobazzi.it Acetaia Sereni, Via Villabianca 3651, Marano sul Panaro (Modena); www.acetaiasereni.com
labels carry a band with one to four leaves on them, with four leaves representing the very highest quality vinegar. There is a whole different scenario as far as the two PDOs are concerned: they only have one ingredient, cooked must from local grapes, the technique used is different and they have to be aged in the cask for an absolute minimum of twelve years.
Once made exclusively by and for the nobility, today the two traditional balsamic vinegars are still only produced by a few dozen farmers, often for private consumption. The good news is that some Modena PGI producers also make PDOs for their customers. One being the Fattoria Giacobazzi at Nonantola, for example, and another Sereni, in
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Marano sul Panaro. If you are buying PDO balsamic vinegar it’s probably well worth going to buy it in person. The stacked casks, large and small, reaching up to the roof have their own very special charm, and you will be exploring a part of Italy which is off the beaten tourist track, but still has a myriad of treasures waiting to be discovered. n
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A TAVOLA Food & wine
Carpenè Malvolti, lifestyle symbol Il Prosecco Superiore D.O.C.G. non è un semplice vino: è un modo per apprezzare la natura e i suoi profumi. Parola di chi lo produce dal 1868 Carpenè Malvolti, lifestyle symbol. A Prosecco Superiore D.O.C.G. is no common or garden bubbly, it is an experience in the finer things in life. A promise from the people who have been producing it since 1868
servizio/story ROSALINDA HELLMANS
Paesaggio / Countryside Le colline della Marca Trevigiana The hills of the Marca Trevigiana
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el finissimo perlage che risale nei calici, c’è tutta la naturalezza di un territorio che ha la vitivinicoltura come sua imprescindibile essenza: siamo nella Marca Trevigiana, tra le valli in cui maturano i grappoli che diverranno Prosecco Superiore D.O.C.G. Da Conegliano a Valdobbiadene, la Strada del Prosecco ci porta alla scoperta dell’immenso patrimonio enoThere’s all the natural virtue of a land indissolubly linked to wine growing in the tiny bubbles gently fizzing in the fine perlage of a glass of Prosecco. We are in the Marca Trevigiana, amidst the valleys where the magical grapes that make Prosecco Superiore D.O.C.G. are grown.
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logico di questa parte di Nordest, conosciuta in tutto il mondo proprio per aver dato i natali a un vino spumante oggi sulle tavole di oltre 50 paesi dei cinque continenti. Dici Prosecco e pensi a un territorio, a una Denominazione, a uno stile di vita e inevitabilmente a Carpenè Malvolti, storica Azienda spumantistica fondata nel 1868 e leader nella D.O.C.G.
From Conegliano to Valdobbiadene, the Strada del Prosecco reveals the huge wine growing heritage of this part of Italy’s north-east, known worldwide as the birthplace of the sparkling wine which today graces the tables of over 50 countries in all five continents.
The word Prosecco instantly conjures up a specific area of Italy, a “Denominazione” as Italian wine-producing regulations call it, a lifestyle, and, inevitably, Carpenè Malvolti, the historic spumante producer founded in 1868 and leader in top-level D.O.C.G.wines.
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Testimonianze Heritage La storica sede dell’azienda trevigiana Carpenè headquarters
Da 146 anni in mano alla stessa Famiglia, Carpenè Malvolti - grazie alle Cinque Generazioni che hanno dato un contributo storico allo sviluppo e all’internazionalizzazione del fenomeno Prosecco fin dalla fondazione - è oggi un Marchio simbolo per il Conegliano Valdobbiadene Prosecco Superiore D.O.C.G., che rispetta la tradizione guardando al futuro attraverso la sapiente combinazione tra una profonda esperienza vitivinicola ed enologica unitamente ad una continua innovazione dei processi. Un connubio che ha conquistato i palati più raffinati e che ha contribuito a far diventare in tutto il mondo questo vino sparkling - profumato di fiori e di frutta, con un sentore alcolico medio basso, non aggressivo e piacevole da condividere in ogni momento della giornata
– un lifestyle symbol, dall’America all’Asia, dal Nord al Sud del mondo. Un vero e proprio effetto “Prosecco all over the world”: il Conegliano Valdobbiadene Prosecco Superiore D.O.C.G. non ha confini né geografici né temporali. Il suo consumo infatti, per l’eccezionale versatilità, è riuscito a destagionalizzarsi e a diventare simbolo di convivialità e di condivisione in ogni occasione di socializzazione durante tutto l’anno. Ed è proprio sui valori storici e fondanti, così come sulle nuove sfide e prospettive di sviluppo, che si fonda anche l’innovativa strategia di comunicazione e marketing del prestigioso marchio Carpené Malvolti, determinata da Rosanna Carpenè, Quinta Generazione della dinastia più longeva della Spumantistica Italiana. n
▼ Passione da cinque generazioni / Five generations of history Per conoscere la storia e le passioni di questa storica azienda vitivinicola l’indirizzo è www.carpene-malvolti.com Check out the passion, power and glory of this historical wine producer on www.carpene-malvolti.com
Carpenè Malvolti has been owned by the same family for 146 years; five generations and almost a century and a half, which has seen the company make an enormous contribution to developing Prosecco and transforming it into a firm international favourite. Today the Carpenè Malvolti brand epitomizes Conegliano Valdobbiadene Prosecco Superiore D.O.C.G., respecting tradition but embracing the future through a winning combination of wine growing expertise and wine making wizardry
matched with ongoing innovation. A combination which has conquered even the most demanding of wine drinkers and the finest palates, helping to make this medium-to-low alcohol content wine, redolent with the scent of fruit and flowers, a lifestyle symbol from America to Asia. Riding the wave of the “Prosecco all over the world” effect, Conegliano Valdobbiadene Prosecco Superiore D.O.C.G. knows no geographical borders and has managed to avoid being labelled a “celebration-only” wine. One
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of those charmingly unaggressive sparkling wines which go down well at any time of day, it’s so versatile people enjoy drinking it all year round, popping the odd cork or two with pleasure whenever there’s a convivial get-together. And now Rosanna Carpenè, fifth generation to guide Italy’s oldest spumante label, is using the company’s traditional values as she forges ahead with an innovative marketing and communications strategy to take the Carpené Malvolti brand to the next level. n
Innovazione Innovation Rosanna Carpenè, quinta generazione della famiglia veneta Rosanna Carpenè is the fifth generation of this Veneto family
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tempo libero Free time
IL RAGAZZO D’ORO
Lavorando sodo in allenamento e nella vita, Daniele Molmenti è pronto a rinnovare i fasti di Londra 2012 che lo hanno visto primeggiare nella canoa, specialità slalom K1 GOLDEN BOY. Working hard and training even harder, Daniele Molmenti can’t wait to match his London 2012 triumph, which saw him win the K1slalom gold medal Spazio
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servizio/story Alessio Caprodossi
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rima la fatica nella discesa, poi la felicità contagiosa sul podio olimpico di Londra 2012. Quella che ha fatto scoprire agli appassionati e all’Italia intera Daniele Molmenti, faccia da bravo ragazzo, tecnica sopraffina e una forza d’urto che l’ha portato in cima al mondo. La bacheca del canoista azzurro, specialista della categoria slalom K1, conta più di cinquanta medaglie tra titoli nazionali, europei e mondiali; l’oro alle Olimpiadi è la ciliegina della torta, un dolce che il campione di Pordenone non ha ancora finito di decorare. Premi, onorificenze, pure un libro sulla sua ascesa verso la gloria sportiva è il lato pubblico, quello più intimo si muove invece tra lezioni di motivazioni in azienda, la passione per la natura e tanti progetti futuri tra vino, famiglia e canoa.
Partiamo dall’apoteosi, l’oro olimpico: come si resta concentrati e vogliosi di allenarsi ogni giorno? “Non è stato facile trovare nuovi stimoli, anzi solo quando mi sono risentito lontano dal podio ho ripreso ad allenarmi con la voglia di risalirci. Quest’anno ero pronto per il Mondiale, ma un infortunio mi ha fermato (incidente d’auto, ndA). Forse, meglio così: ho ancora più cattiveria per tentare il bis olimpico”. Prima di Rio 2016 c’è una tappa fondamentale: i Mondiali di settembre 2015 a Londra... “L’attenzione è tutta lì: vale la qualifica olimpica. Si parte con tre mesi di preparazione in un posto al caldo, da primavera si inizia a spingere in tutte le prove in Europa per avere
Mai improvvisare Never improvise “Ai giovani dico di provare la canoa, poi sarà la magia dell’acqua a farli innamorare. Ma bisogna conoscere le regole e agire in sicurezza”. “I like to encourage youngsters to try canoeing, then it’s up to them to fall in love with it or not. But they need to know the rules and follow safety regulations carefully”
First he had to sweat it out down through the rapids, but then came the utter joy of climbing up onto the top step of the podium to receive the medal at the London 2012 Olympics. A triumph that turned Daniele Molmenti, with his boy-nextdoor looks, cutting-edge technique and gung-ho attitude, into a hero for kayak enthusiasts and ordinary Italians alike. Molmenti, a specialist in the K1 slalom category, already has over 50 medals under his belt, encompassing national, European and world titles, with his Olympic gold occupying pride of place, and apparently the champion from the northern Italian town of Pordenone has no
intention of calling it a day. Prizes, honours, even a book on his glorious career, are all part of Molmenti’s public persona. Then there’s his more private side, the one where he leads motivational sessions in companies, indulges his passion for nature and the great outdoors and pursues a host of future projects, from wine-making to his family and his kayak. Let’s start from the crowning moment of your career, winning the Olympic gold medal: how do you manage to concentrate after that and keep training every day? “Well, it wasn’t easy. In fact it wasn’t until I saw potential fu-
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ture wins fading away into the distance that I really managed to get back on track. I was all ready for the World Championships this year, but didn’t make it thanks to a car accident. Perhaps it was all for the best, I’m even more eager for the next Olympic games now”. Before Rio 2016 you have to get through the World Championships in London in 2015... “Yes, everyone’s focusing on that now. It’s where you qualify for the next Olympics. First we’ll be undergoing three months’ training in a warm climate and then, in spring, it’s back to Europe and a
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Grandi amori / Passions “L’arrampicata mi dà emozioni uniche. Niente però batte il sorriso di mia moglie al mattino” “I adore climbing, it’s something that stirs my heart. But there’s nothing like my wife’s smile every morning”
Una tabella di marcia che passa per un duro lavoro quotidiano. Ci racconta la sua giornata tipo? “Da professionista il mio focus principale è l’allenamento. Una media di sei ore al giorno, spesso di più alternando canoa e palestra in base al periodo, per variare con sedute di mountain bike, arrampicata e sci alpinismo”.
Atleta ma anche motivatore. Come è nata l’idea e come si trova in questo ruolo? “L’idea è nata dopo la prima volta e grazie alla mia capacità di coinvolgere chi mi ascolta. Riesco a mettere in canoa le persone sedute e le mie onde sono i loro problemi quotidiani. Li aiuto a trovare in loro stessi i metodi per affrontare le onde e vincere nella vita. Le reazioni sono positive, tanto che mi chiamano nei giorni seguenti per risolvere problemi personali, ma in quel caso li indirizzo verso un buon psicologo...”.
Come se la passa la canoa italiana? “Credo ci sia stato un freno alla crescita della canoa italiana, ma i fattori sono molteplici. Io sono cresciuto cercando stimoli all’estero, ma tanti compagni fanno fatica e in generale i risultati non sono positivi. Forse è ora di un cambiamento, la Federazione deve trovare persone capaci di cavalcare i propri campioni per avere maggiore visibilità”.
Come vorrebbe essere ricordato? “Sono stato un ottimo atleta, il migliore per molti anni e ho ancora qualcosa da dare. Vorrei essere un buon padre di famiglia; e poi amo la viticoltura e sto lavorando ad un progetto unico al mondo, che per ora è top secret. Mi piace eccellere in ogni campo in cui mi cimento e così vorrei essere ricordato. L’impresa è ardua, ma non impossibile. C’è solo da lavorare sodo”. n
dimestichezza in gara e qualificarsi alla squadra nazionale prima e alle Olimpiadi poi”.
tough round of races to hone your competitive edge, qualify for the national team and then earn a ticket to the Olympics”. Sounds like a tough schedule. What does your average day look like? “Well, as a professional it’s mostly about training. On average I put in a good six hours a day, generally alternating between kayaking and the gym, according to the season, and adding in a bit of mountain bike, climbing and skiing for good measure”. How’s Italian canoeing doing in general? “It seems to have come to a bit of a stalemate, due to a number of different factors. I made my way mainly by competing abroad,
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but I see that a lot of my fellow sportsmen are struggling to make any headway and the overall results are disappointing. W need a change, the Italian Federation needs to find people who can ensure champions in the sport more visibility”. You’re an athlete, but you also hold motivational sessions. How did that all start and how do you like it? “The idea really took off after I did my first session and realised that I managed to make an impact on people. I put them in my place in the kayak and the rapids I face are the equivalent to their problems, the things they have to face every day. I help them to dig down inside themselves and find a way to tackle those rapids and win through
life’s challenges. The feedback has been excellent, so much so that some people actually call me later on about their personal problems, but in that case I refer them to a good psychologist...”. How would you like to be remembered? “I think I’ve been a good athlete, the best for many years and I think I still have a contribution to make. I’d like to be a good father and husband too, and then I love wine-growing. I’m working on an absolutely unique project at the moment, a real worldbeater, but for the time being it’s still top secret. I like to excel in whatever I do, and that’s how I would like to be remembered. A tough proposition, but not an impossible one. It’s just a question of hard work”. n
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TEATRO SOCIALE|TEATRO S.CHIARA Mina Mezzadri | BRESCIA
altri percorsi
DIPARTITA FINALE
LISISTRATA
Colei che scioglie gli eserciti
7 MINUTI
ORCHIDEE
IL CAPPOTTO
OTELLO
SVENIMENTI un vaudeville
NATALE IN CASA CUPIELLO
MAGAZZINO 18
GILGAMESH
IL MONDO NON MI DEVE NULLA
Il racconto di CHIMERA
IL SINDACO DEL RIONE SANITÀ
DOPO IL SILENZIO FRANCAMENTE ME NE INFISCHIO
LA VERITÀ NELL’OMBRA
presidente Carla Boroni/direttore Angelo Pastore
info: CTB Teatro
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business Business
Fuori dalla crisi con Crevit
servizio/story Ermanno Gazzotti
Ritorno all’economia reale e crescita del potere d’acquisto: questi i principali obiettivi della nuova moneta complementare OUT OF THE CRISIS, WITH CREVIT Back to the real economy and growth of the purchasing power: these are the main purposes of the new complementary currency
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revit, denominata “moneta” complementare per universalità di comprensione, è un’unità di conto non convertibile in denaro che si propone come possibilità di credito e di maggiore immediata liquidità per aziende e privati. Crevit è gratuita, gestita direttamente on line dall’utente attraverso un proprio portafoglio elettronico, immediata per la valoCrevit, also known as “complementary currency” for a better understanding, is the unit of account, not convertible in money, whose purpose is to better the access to credit and to give greater immediate liquidity for business and private customers.
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rizzazione di prodotti e servizi di qualsiasi utente ne faccia uso e non regolata da alcun sistema di credito, quindi indipendente. Infatti, è registrandosi su www.crevit.it che famiglie e aziende possono aprire un conto Crevit, accettare la moneta complementare in pagamento per i propri prodotti e servizi per poi spenderla presso altri utenti convenzionati.
Crevit is cost free, managed online by the user through an electronic portfolio, it increases the value of customers’ products and services and it is not regulated from any credit system, since it is indipendent. Families and companies can register online
on www.crevit.it and open a Crevit account, accepting the complementary currency as payment for their products and services and then spend it to buy from other registered users. But Crevit is also an ethic project, that permits the social-economic sustainability in a
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66 Sistema complementare Complementary system La moneta “bianco-verde” non contrasta il credito tradizionale, ma lo rinforza con l’obiettivo di intervenire concretamente nella crisi economico-finanziaria The “white-green” currency does not contrast the bank system, but it reinforces it, with the purpose of taking real action in the economic-financial crises
Ma Crevit è anche un progetto etico che favorisce la sostenibilità economico-sociale in forma trasparente. Infatti, la moneta “biancoverde” non contrasta il sistema bancario, ma lo rinforza con l’obiettivo di intervenire concretamente nella crisi economico-finanziaria laddove termina l’azione del credito tradizionale. Il vero“motore” del circuito Crevit è rappresentato dal “Fido”, una sostanziosa opportunità sociale volta ad anticipare, per conto di
tutti gli utenti convenzionati, una determinata quantità di “moneta” complementare per consentire immediato potere d’acquisto all’utente convenzionato. Crevit è anche un potentissimo strumento di loyalty pensato per le aziende strutturate con punti vendita. Il Crevit Coin, una sorta di gettone o fiches cartacea, omaggiata alle casse dei punti vendita aderenti, consentirà di aumentare, fino a raddoppiare, il beneficio di spesa del cliente. n
Vademecum Per ulteriori informazioni: www.crevit.it. Per informazioni specifiche, collaborazioni e progetti: info@crevit.it Further information: www.crevit.it. For specifical information, collaborations and projects: info@crevit.it
transparent way. Indeed, the “white-green” currency does not contrast the bank system, but it reinforces it, with the purpose of taking real action in the economic-financial crises, where the traditional credit does not act. The real “engine” of the Crevit
circuit is the “line of credit”, a real social opportunity aimed to advance a determined amount of complementary currency to all the registered users, to give them an immediate purchasing power. Crevit is also a strong loyalty
instrument, specifically for companies which are organized with outlet stores. The Crevit Coin, a kind of token or paper fiche, will be given for free in the participant shops and it will increase up to double the expense benefit of the customer. n
Crevit Coin Omaggiata alle casse dei punti vendita aderenti, questa sorta di fiches cartacea consente di aumentare, fino a raddoppiare, il beneficio di spesa del cliente Given for free in the participant shops, the Crevit Coin, a kind of token or paper fiche, will increase up to double the expense benefit of the customer
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Cultura Culture
Chagall, vita d’artista (apolide)
servizio/story GIULIA DE LUCA
Il Palazzo Reale di Milano ospita sino al 1° febbraio un’ampia retrospettiva dedicata all’artista russo. Un’occasione da non perdere per vedere opere mai esposte in pubblico provenienti da collezioni private di tutto il mondo Chagall, life of a stateless artist. Palazzo Reale in Milan hosts a comprehensive retrospective dedicated to the Russian artist until 1 February 2015. A unique chance to see works from private collections from all over the world on exhibition for the first time Spazio
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ifficile definire Marc Chagall. Di certo è stato artista poliedrico, grande sperimentatore, velatamente folle. Un animo fortemente russo, ebreo e francese, ma non necessariamente in quest’ordine, con una personalità complessa costantemente sospesa tra realtà e sogno, tra la poesia e la durezza della vita. E proprio a Chagall Milano dedica una mostra allestita a Palazzo Reale, inserita all’interno del progetto “Milano Cuore d’Europa”, palinsesto di iniziative volte a definire l’identità del It’s difficult to define Marc Chagall. His was certainly a multifaceted artistic talent, fuelled by his huge desire to experiment and his frenzied existence. An artist who was markedly Russian, Jewish and French, although not necessarily in that order, with a
cittadino europeo e la sua libertà di espressione. Una retrospettiva, dunque, nell’evoluzione stilistica e biografica di questo pittore, cittadino apolide di un mondo in frenetico cambiamento. In ogni sala, dietro ad ogni quadro, si scorge quel sottile filo rosso, quella coerenza discreta, ma sempre presente, che fa di Chagall un artista fedele a se stesso e alle sue origini per tutto l’arco della sua prolifica carriera. Percorso talvolta insolito che porta il visitatore ad
complex personality constantly hovering between dreams and reality, poetry and harsh experience. And it is to Chagall that Milan dedicates an exhibition at Palazzo Reale, as part of the “Milan Heart of Europe” project,
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a series of initiatives designed to promote Milan’s European profile and celebrate freedom of expression. The retrospective traces both Chagall’s evolving style and his life as a stateless refugee in a frenetically changing world. But as you make your way around the
Realtà e sogno Reality and dreams Nudo sopra a Vitebsk,1933, collezione privata Pagina a sinistra: Nudo con pettine, 1911-1912, collezione privata, e Il trionfo della musica,1966, collezione privata Nude above Vitebsk, 1933, private collection Left page: Nude with comb, 1911-1912, private collection, and The triumph of music,1966, private collection
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Opere famose Famous paintings Mucca con ombrello, 1946, The Metropolitan Museum of Art, New York A destra: La passeggiata, 1917 – 1918, State Russian Museum, San Pietroburgo Cow with a parasol,1946, The Metropolitan Museum of Art, New York Right: The Promenade, 1917 – 1918, State Russian Museum, St Petersburg
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71 addentrarsi con interesse sempre maggiore in questo universo fatto di tele stravaganti, eclettiche e caleidoscopiche. Un viaggio a tappe alla scoperta dei momenti salienti della vita dell’artista: prima la Russia, patria e culla del pensiero del pittore, poi la Francia e Parigi, dove viene in contatto con la cultura occidentale e con le avanguardie più in voga, come cubismo e fauvismo. Segue poi il periodo della Seconda Guerra Mondiale e l’inevitabile esilio negli Stati Uniti, per poi ritornare definitivamente in Francia. Chagall è artista moderno a tutti gli effetti: per lui la contaminazione tra culture e tradizioni e l’originalità sono valori da perseguire, nonché da promuovere. Le sue creazioni sono la metafora di un universo in cui tutto il creato può vivere pacificato, una realtà metafisica di cui l’uomo si possa meravigliare e per la quale provare stupore. Negli ultimi 50 anni in Italia non avevamo mai assistito a nulla di simile: con più di 200 opere possiamo addentrarci in una dimensione magica formata da quadri (molti dei quali inediti) che arrivano da collezioni private degli eredi, ma anche da importanti musei di tutto il mondo (Parigi, San Pietroburgo, New York e Mosca, solo per citarne alcuni). “Chagall ci svela a noi stessi – dice Giuliano Pisapia, sindaco di Milano – con la delicatezza di chi vuole bene all’uomo: all’uomo che cerca un senso, che ne intuisce i contorni, che non si arrende al caos”. Il tutto condito con un po’ di colorata follia. n
La retrospettiva è servita / Retrospective guide “Marc Chagall – Una retrospettiva 1908 – 1985” è ospitata a Milano a Palazzo Reale fino al 1° febbraio 2015. www.mostrachagall.it Orari: lunedì 14.30 – 19.30; martedì, mercoledì, venerdì e domenica 9.30 – 19.30; giovedì e sabato 9.30 – 22.30 “Marc Chagall – a retrospective 1908 – 1985”, Palazzo Reale, Milan, till 1 February 2015. www.mostrachagall.it Open: Monday 14.30 – 19.30; Tuesday, Wednesday, Friday and Sunday 9.30 – 19.30; Thursday and Saturday 9.30 – 22.30
exhibition from room to room, what actually stands out starkly is Chagall’s artistic loyalty to his intrinsic identity and origins throughout his prolific career. It is an interesting and unusual journey that most people will find gripping, as you gradually get drawn deeper and deeper into this universe of extravagant, eclectic, kaleidoscopic canvases. A tour through the various stages of the artist’s life: first his native Russia, fons et origo of his artistic formation, then Paris and France, where he first came into contact with western thought and steeped himself in the fashionable avant-garde movements of the
time like Cubism and Fauvism. The Second World War saw his inevitable exile to the United States, only to subsequently return on a permanent basis to France. Chagall is a modern artist in every sense of the word, seeing the contamination between culture, tradition and creativity as a positive value; something to be pursued and promoted. His art is a metaphor of a universe where all of creation co-exists in perfect peace, a metaphysical reality which man can only admire and wonder at. Nothing has been seen like this in Italy for over 50 years: with more than 200 works on display we
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can revel in a magical dimension made up of paintings from both private collections, many of them on public display for the first time, and some of the world’s most prestigious museums, including Paris, St Petersburg, New York and Moscow, just to mention a handful. “Chagall reveals us to ourselves with all the delicacy of someone who loves his fellow men; frail humanity seeking the sense of life, vaguely descrying its outline and refusing to surrender to chaos” remarks Giuliano Pisapia, mayor of Milan. All, however, with a hearty dash of colourful frenzy. n
Dimensione magica Magical dimension Casa a Vitebsk, 1922, collezione privata In alto: La sposa a due facce, 1927, collezione privata House at Vitebsk, 1922, private collection Above: Bride with two faces, 1927, private collection
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cultura Culture
bellezze rinascimentali Le quattro dame dei fratelli Pollaiolo sono esposte per la prima volta una accanto all’altra al museo Poldi Pezzoli di Milano RENAISSANCE BEAUTIES.The portraits of four women, all painted by the Pollaiolo brothers, are exhibited together for the very first time at the Poldi Pezzoli museum in Milan
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servizio/story CARLO RAVELLO
è tempo fino al 16 febbraio 2015 per ammirare i quattro splendidi ritratti femminili in mostra al Museo Poldi Pezzoli di Milano e riferibili ai fratelli Antonio e Piero del Pollaiolo. Insieme al prezioso “Ritratto di dama” di Piero del Pollaiolo, fra i maggiori capolavori della ritrattistica della seconda metà del Quattrocento e simbolo stesso della casa-museo di via Manzoni, vengono infatti esposti per la prima volta nella storia, uno
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accanto all’altro, gli altri dipinti di donna attribuiti ai due artisti fiorentini. La mostra “Le dame dei Pollaiolo - Una bottega fiorentina del Rinascimento”, sostenuta dalla Fondazione Bracco, Fondazione Cariplo e Regione Lombardia, riesce così ad offrire uno straordinario spaccato della società rinascimentale. Nelle quattro opere al centro della rassegna, forse appartenenti al genere del “ritratto nuziale”, sono infatti raffigurati
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Da Milano, Berlino e New York From Milan, Berlin and New York
tessuti, gioielli e vesti capaci di raccontare la vita della società dell’epoca. Non solo: oltre ai ritratti delle quattro dame vengono esposti anche altri capolavori della bottega di Antonio del Pollaiolo, come disegni, sculture in bronzo e terracotta, oreficerie e altre opere insolite, tutte reliquie preziose che offrono un’idea compiuta della Firenze rinascimentale e della vita di tutti i giorni in una bottega di artisti. “I dipinti dei fratelli
Pollaiolo – aggiunge Diana Bracco –incarnano lo spirito del Rinascimento italiano nella sua ricerca del bello e nella sua valorizzazione della figura femminile. Una stagione, quella rinascimentale, che è stata anche la culla del genio e del saper fare italiano, nonché dell’eccellenza artigianale made in Italy. Uno spirito che vogliamo far rivivere con l’Expo di Milano 2015, che metterà l’Italia al centro dell’attenzione del mondo”. n
Da sinistra: il celebre “Ritratto di donna di profilo” attribuito a Piero del Pollaiolo e da sempre pezzo forte del Museo Poldi Pezzoli di Milano (©Milano, Museo Poldi Pezzoli), il ritratto di donna della Gemäldegalerie di Berlino (©Berlino, Gemäldegalerie) e il ritratto di donna proveniente dal Metropolitan Museum di New York (©New York, The Metropolitan Museum of Art) From the left: the famous “Portrait of a woman in profile” attributed to Piero del Pollaiolo, the iconic painting at the centre of the Poldi Pezzoli collection in Milan (©Milan, Museo Poldi Pezzoli), portrait of a woman from the Berlin Gemäldegalerie (©Berlin, Gemäldegalerie) and the portrait of a woman from the Metropolitan Museum in New York (©New York, The Metropolitan Museum of Art)
Vademecum La mostra “Le dame dei Pollaiolo - Una bottega fiorentina del Rinascimento” è in corso a Milano, presso il Museo Poldi Pezzoli (via Manzoni 12). La mostra, curata da Aldo Galli (Università di Trento) e da Andrea Di Lorenzo (Museo Poldi Pezzoli) e realizzata in collaborazione con l’Associazione Amici del Museo Poldi Pezzoli e con Skira, resterà aperta fino al 16 febbraio 2015. Per ulteriori informazioni: www.museopoldipezzoli.it The “The Ladies by the Pollaiuolo Brothers: Works from a Great Renaissance Workshop exhibition is now on in Milan at the Poldi Pezzoli Museum in Via Manzoni 12. The exhibition is curated by Aldo Galli from Trento University and Andrea Di Lorenzo from the Poldi Pezzoli Museum and staged together with the Friends of the Poldi Pezzoli Museum and Skira. It is open until 16 February 2015. Info: www.museopoldipezzoli.it
There’s time until 16 February 2015 to admire the four splendid portraits of women from the workshop of brothers Antonio and Piero del Pollaiolo, now on exhibition at the Poldi Pezzoli Museum in Milan. For the first time in history Piero del Pollaiolo’s renowned “Portrait of a Woman”, one of the major masterpieces of the second half of the Quattrocento and the jewel of the Poldi Pezzoli collection in Via Manzoni, is exhibited side by side with a further three portraits of women also attributed to the two Florentine Pollaiolo brothers. The exhibition “The Ladies by
the Pollaiuolo Brothers: Works from a Great Renaissance Workshop”, sponsored by the Bracco and Cariplo Foundations and the Lombardy Regional Council, offers a fascinating glimpse of Renaissance society. The four paintings the exhibition hinges on were apparently wedding portraits and contain a wealth of detail on the types of clothes, materials and jewelry women wore at that time. Apart from the paintings themselves, a number of other masterpieces from Antonio del Pollaiolo’s workshop are also on display. The priceless drawings, bronze and terracotta sculptures, worked gold and other
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unusual objects all give visitors an intriguing insight into life in Renaissance Florence and the day-to-day business of an artist’s workshop at the time. “The paintings by the Pollaiolo brothers embody the spirit of the Renaissance in its exhaustive search for beauty and exaltation of the female figure” adds Diana Bracco. “The Renaissance represents the cradle of Italian ability and genius, together with a long-lasting tradition of excellent craftsmanship. Which is exactly the spirit we want to revive for the World Expo in Milan next year, an event that will set Italy at the centre of the world stage”. n
Da Firenze / From Florence Il “Ritratto di donna di profilo” custodito presso gli Uffizi (©Firenze, Galleria degli Uffizi) The “Portrait of a woman in profile” from the Uffizi (©Florence, Galleria degli Uffizi)
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CULTURA Culture
Non chiamatele nature morte Per rendervi conto della abilità nel disegnare di Marcello Barenghi andate a visitare il suo canale YouTube e vedrete come nascono disegni iperrealistici capaci di stupire l’osservatore, nei quali banali oggetti d’uso quotidiano prendono vita, con semplicità e immediatezza Not Still Life. If you want to watch someone doing something really well, check out Marcello Barenghi’s YouTube channel to see his amazing hyper-realist drawings of everyday objects take shape right before your eyes
servizio/story CAMILLO MAMMARELLA foto/photo courtesy MARCELLO BARENGHI
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ermi tutti! Prendete il vostro tablet-smartphone-notebook e collegarvi al sito www.marcellobarenghi.com per entrare nel mondo iperrealistico di questo illustratore e graphic designer con una solida formazione in Architettura al Politecnico di Milano. Gli effetti che Marcello riesce a trasmettere con i suoi speed drawings in HD sono sorprendenti: giochi di luci ed ombre fantastici su semplici oggetti della vita quotidiana, anche se
Hold it right there everyone! Grab the nearest tablet/smart phone/notebook or whatever and go straight to www.marcellobarenghi.com to check out the hyper-realist world of this illustrator and graphic designer with a solid academic background in architecture from the Milan Polytechnic. The effects Marcello manages to create with his speed drawings
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definirli solo giochi di luce è sembra riduttivo. Perché gli oggetti disegnati da Marcello sembrano vivi: “In realtà – spiega l’autore - è tutto molto semplice: un oggetto attira la mia attenzione, per la sua forma, per il colore, per i riflessi o perché mi è familiare o legato ad un ricordo. È così bello che ho il desiderio di immortalarlo. È un po’ una sfida, come risolvere un puzzle. I tempi? Per i disegni che realizzo per i video su YouTube, impiego tra le 3 e le 6 ore”.
in HD are truly surprising: a superb play of light and shade on simple, everyday objects, although there’s much more there than simple light and shade. Because the things Marcello draws seem to have a life of their own. “It’s simple really” explains Marcello, “something catches my eye with its colour, or shape, or perhaps because of
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the way it reflects the light, or maybe because it’s something familiar, something linked to a memory. And suddenly it’s so beautiful I feel an irresistible urge to draw it. It’s a bit like a challenge, like solving a puzzle. How long does it take? Well, it took me three to six hours to draw the things you see in the videos on YouTube”.
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Anche la tecnica non è banale, perché Barenghi utilizza sia l’aerografo che la matita, dopo essersi ispirato ai lavori di Hajime Sorayama: “Per poter realizzare i video – continua Marcello - devo eseguire il disegno in tempi relativamente brevi, senza interruzioni, perciò ho dovuto limitare l’uso dell’aerografo e introdurre pantoni, ecoline e pennarelli. Oltre a questi strumenti utilizzo matite colorate e cartoncino grigio”. Il resto è tutta questione di “mano”, un’attitudine che Barenghi ha sviluppato intorno ai 13 anni, quando ha scelto di frequentare il liceo
artistico. Verso i vent’anni Marcello ha smesso di disegnare, per poi essere nuovamente rapito dall’arte: “Sono potenzialmente affascinato da tutto, una tavola apparecchiata, gli scaffali del supermercato, i distributori automatici e, perchè no, anche i parcheggi. Tempo fa in quello condominiale ho trovato una bellissima lattina schiacciata e ora la potete ammirare sul mio canale Youtube”. Ma la redazione di Spazio Italia è rimasta folgorata anche dal disegno della bottiglia di vodka Odkka, semplicemente impressionante: 4 ore e 23 minuti ad alto tasso iperrealista. n
Riferimenti / Inspiration Per le sue opere Barenghi si è ispirato ai lavori del maestro giapponese Hajime Sorayama Barenghi’s work is inspired by the Japanese maestro Hajime Sorayama
Meravigliatevi / Artful art Per accedere al canale Youtube di Marcello Barenghi basta digitare il nome dell’autore nel motore di ricerca interno. Se invece volete vedere come nasce una delle sue opera ecco un esempio molto suggestivo: http://youtu.be/EuBiaRO8QOkì Use the site’s search function to check out Marcello Barenghi on YouTube, or if you want to see one of his works being created from scratch you might enjoy this one: http://youtu.be/EuBiaRO8QOk
Barenghi also uses an unusual technique, wielding both airbrush and pencils, inspired by the works of Hajime Sorayama. “When I make the videos I have to complete the drawings relatively quickly and without any interruptions, so I’ve had to limit the airbrush and use Pantoni markers, Ecoline watercolours and paintbrushes. Apart from pencils and grey pasteboard” he
continues.After that it’s all down to how well he can actually draw, and Barenghi started cultivating his talent when he was thirteen, when he opted to attend a special art-focused high school. When he was around twenty Marcello gave up drawing for a period, but found he couldn’t stay away for long. “Potentially, I find everything fascinating; a laid table, supermarket shelves, vending ma-
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chines, even car parks. A while ago I found a very cool crushed can in the car park under my block of flats and now it’s on my Youtube channel”. But the Spazio Italia editorial team also fell passionately in love with Marcello’s drawing of a bottle of Odkka vodka, which literally took our breath away: 4 hours and 23 minutes of unchained hyper-realism.
Strumenti Tools of the trade Matita, aerografo, pantoni, ecoline e pennarelli. Ecco le “armi” di Barenghi Pencils, airbrush, Pantoni markers, ecoline water colours and felt tip pens are the simple tools Barenghi uses to work his magic
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La forza della partnership Lufthansa ha individuato in Air Dolomiti il partner ideale sul mercato italiano per le sue caratteristiche di serietà, affidabilità e qualità, nell’ambito della sua politica di alleanze per affrontare il mercato globale. La partnership con Lufthansa ha consentito ad Air Dolomiti di collaborare con i membri della Star Alliance, nata nel 1997, che rappresenta oggi una delle più importanti alleanze a livello mondiale,annoverando compagnie di tutto il mondo. L’offerta di voli in code sharing garantisce ai passeggeri tutti i vantaggi derivanti dall’appartenenza ad un grande network internazionale: • tariffe particolarmente favorevoli per i voli in prosecuzione • partecipazione ad un programma di frequent flyer a livello globale (“Miles & More”) • assistenza e utilizzo delle strutture di terra e dei partner della Star Alliance.
The strength of Partnership Lufthansa has identified Air Dolomiti as being its ideal partner in the Italian market, because of it’s professionalism, reliability and quality within its policies of alliances to address the global market. The Lufthansa agreement enabled Air Dolomiti to cooperate with Star Alliance, born in 1997 as the result of a Lufthansa idea and today one of the world’s most important alliance. The offer of flights based on code-sharing gives passengers all the advantages of belonging to a big international network: • Good fares for ongoing connecting flights • Participation in global frequent-flyer programmes (“Miles & More”) • Use of Lufthansa ground assistance and facilities on the routes of Star Alliance partners.
IL PIANO TARIFFARIO DI AIR DOLOMITI Grazie all’innovativo piano tariffario, i passeggeri che viaggiano sul network Air Dolomiti hanno l’opportunità di scegliere la tariffa più consona alle proprie esigenze tra le proposte Light, che garantisce i servizi standard di qualità (servizio di bordo, quotidiani, un bagaglio a mano), Plus, con l’aggiunta del bagaglio in stiva e la partecipazione al programma Miles & More ed Emotion che offre il massimo comfort a bordo. Per informazioni sui voli offerti, tariffe e orari: www.airdolomiti.it o Sales Center al numero 045 2886140
AIR DOLOMITI’S FARE PLAN Thanks to the innovative fare plan, passengers traveling on Air Dolomiti Network have the opportunity to choose the fare best suited to their needs among 3 different fares: Light, ensures standard quality services (on-board service, newspaper, hand luggage), Plus with the addition of hold luggage and Miles & More points and Emotion that offers maximum on-board comfort. For further information on flights, schedules and fares go towww.airdolomiti.it or contact our Sales Centre on +39 (0)45 2886140 (from Germany 089 97580497).
SEMINARI PER VOLARE RILASSATI Air Dolomiti insieme all’agenzia Texter-Millot di Monaco di Baviera e Lufthansa organizza i seminari per volare rilassati. Nella tranquilla atmosfera di un gruppo di 6-12 persone è possibile apprendere, con la guida di esperti, nuove strategie per combattere lo stress e la paura grazie ad un programma di rilassamento mirato e metodi di autocontrollo. A fine corso, le conoscenze acquisite vengono messe in pratica nella realtà di un volo insieme al trainer. I prossimi seminari si terranno a Venezia il 6-7 dicembre 2014 e a Milano Malpensa il 24-25 gennaio 2015. Ulteriori informazioni su: www.paura-di-volare.it
FLY IN RELAX SEMINARIES Air Dolomiti, in cooperation with Texter Millot agency in Munich and Lufthansa, organizes “Fly in relax seminaries”. In a quiet atmosphere of a group of 6-12 people and with the help of experts, it is possible to learn new strategies to face stress and fear thanks to a special relax program and self-control methods. At the end of the program you will have the possibility to practice what you learned, in a flight together with your trainer. Next seminaries will be organized in Venice on 6-7 December 2014 and in Milan Malpensa on 24-25 January 2015. Further information on: www.paura-di-volare.it
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informazioni passeggeri Passenger information Per garantire la vostra sicurezza ed il massimo comfort a bordo dei nostri aerei, vi invitiamo A seguire le seguenti procedure air dolomiti For safety reasons and for your comfort On board, we kindly ask you to follow the air dolomiti procedures Bagaglio a mano Cabin baggage è consentito 1 solo bagaglio a mano (max 55 x 40 x 20 cm) del peso di massimo 7 kg per la tariffa Light, con le tariffe Plus ed Emotion il peso consentito per il bagaglio a mano è di 10 kg. Il bagaglio a mano può essere posizionato nella cappelliera o sotto il sedile di fronte a voi; aprite i vari spazi con cautela affinché non cada nulla. One piece of hand baggage per passenger (max 55x40x20cm) weighing not more than 7 kg with Light fare is allowed. With a Plus or Emotion fare the maximum weight allowed on board is 10 kg for 1 piece of hand baggage. The hand baggage can be
stowed in the overhead bin or under the seat in front of you; please be careful when opening the compartments so that nothing falls out.
questi rientrano anche forbici, coltelli tascabili e lime per unghie. Informazioni dettagliate sugli oggetti pericolosi sono esposte in aeroporto (zona check-in).
Oggetti pericolosi Dangerous articles Norme internazionali di sicurezza proibiscono di trasportare armi o altri oggetti pericolosi sia nel bagaglio spedito che in quello a mano. Sono compresi: gas compressi, corrosivi, liquidi e solidi infiammabili come ad esempio i fiammiferi.* Vi preghiamo di tener inoltre presente che, secondo le disposizioni locali, alcuni oggetti che possono provocare lesioni non vengono accettati a bordo; tra
*Tranne armi e munizioni da caccia o sportive. Per ulteriori informazioni si prega di verificare direttamente con la compagnia. International safety regulations prohibit the transportation of the weapons or any other dangerous items in carry-on or checked baggage. These includes: compressed gases, corrosives, explosives, flammable liquids and solids such as matches.* Please be aware that, depending on local regulations, certain
items which may cause injuries may not be taken on board; this includes scissors, knives and nail files. Detailed information about prohibit items is displayed at the airport (check-in area). * Except arms and ammunitions for hunting or sporting. For further information please contact directly the Airline. Apparecchi elettronici Electronic devices A bordo l’uso di alcuni dispositivi può interferire con i sistemi radio e la strumentazione di bordo. Vi invitiamo quindi a seguire le seguenti procedure e le disposizioni comunicate dalle Assistenti di Volo. Una norma-
Regole di Sicurezza negli Aeroporti dell’Unione Europea per i bagagli a mano safety measures for hand luggage at European Union Airports Da lunedì 6 novembre 2006 l’Unione Europea (UE) ha adottato nuove regole di sicurezza che limitano la quantità di sostanze liquide che è possibile portare attraverso ed oltre i punti di controllo di sicurezza aeroportuale. A tali regole sono soggetti tutti i passeggeri in partenza dagli aeroporti dell’Unione Europea, compresi i voli nazionali e sui voli in coincidenza dall’Europa. Ai punti di controllo di sicurezza aeroportuale ciascun passeggero ed il relativo bagaglio a mano saranno controllati per individuare, oltre agli altri articoli già proibiti dalla normativa vigente, anche eventuali sostanze liquide. Nel bagaglio a mano è consentito il trasporto di liquidi e prodotti in gel (articoli da toilette e cosmetici) in piccola quantità e alle seguenti condizioni:
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• dovranno essere contenuti in recipienti aventi ciascuno la capacità massima di 100 millilitri (1/10 di litro) o equivalenti (es: 100 grammi); • i recipienti dovranno essere inseriti in un sacchetto di plastica trasparente e richiudibile, di capacità non superiore ad 1 litro (ovvero con dimensioni pari ad esempio a circa cm 18 x 20); • dovrà essere possibile chiudere il sacchetto con il rispettivo contenuto (cioè i recipienti dovranno poter entrare comodamente in esso); • per ogni passeggero (infanti compresi) sarà permesso il trasporto di una busta; • possono essere trasportati al di fuori del sacchetto, e non sono soggetti a limitazione di volume, le medicine ed i liquidi prescritti a fini dietetici, come gli alimenti per bambini. Tali articoli dovranno comunque essere presentati al controllo di sicurezza;
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tiva di legge consente l’uso dei telefoni cellulari a terra esclusivamente nelle seguenti modalità: in partenza sino alla chiusura delle porte dell’aereo ed in arrivo dopo l’apertura delle porte stesse. L’utilizzo di telefoni cellulari, tablet e computer portatili è consentito solamente in fase di crociera selezionando, prima della disattivazione, la modalità di “uso aereo”. Apparecchiature elettroniche quali videocamera, walkman, lettori CD portatili, laptop, giochi elettronici e simili possono essere utilizzati durante la salita, la crociera e fino all’inizio discesa. Dalla chiusura delle porte fino a decollo avvenuto, tutti i dispositivi elettronici devono essere mantenuti spenti,
compresi quelli in “modalità aereo/flight mode”. Per chiarimenti, siete invitati a contattate il personale di cabina. Certain electronic devices may not be used on board as they may interfere with the electronic aviation systems. Please respect the following procedures and Flight Attendants communication/disposition. The law permits the use of cell phones on ground only: on departure until the door closure and on arrival at the door opening. The use of mobile phones, tablets and laptops is allowed only during cruise, provided the flight mode has been selected before switching off the device. Other devices such as video ca-
• gli articoli di duty free acquistati negli aeroporti europei o a bordo di aeromobili registrati nell’UE possono essere trasportati a bordo in una busta sigillata, a condizione che venga prodotta una prova d’acquisto con la data di quel giorno (non applicabile sui voli in codeshare). La busta viene sigillata nel punto vendita. Al fine di agevolare i controlli è obbligatorio: • presentare agli addetti ai controlli di sicurezza tutti i liquidi trasportati come bagaglio a mano, affinché siano esaminati; • estrarre dal bagaglio a mano i computer portatili e gli altri dispositivi elettrici ed elettronici di grande dimensione. Starting from Monday, 06 November 2006 the European Union has adopted new security rules that restrict the amount of liquids that you
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meras, walkmans, CD players, laptops, computer toys and etc may be used during climb, cruise and until the beginning of the descent. From the moment the doors are closed until takeoff is completed, all electronic devices must be switched off, those in flight mode included. For further information please contact the Cabin Staff.
Passengers are not permitted to consume alcohol they purchased on ground. We reserve the right to refuse to serve alcohol to young passengers (under 18 years) or to intoxicated passengers.
Alcolici e superalcolici Alcohol Il consumo di bevande alcoliche acquistate a terra non è consentito a bordo. Ci riserviamo inoltre il diritto di non servire alcolici e superalcolici a passeggeri minorenni o a persone che ne hanno già fatto uso.
All Air Dolomiti flights are “nonsmoking flights”.
can take through security checkpoints. They apply to all passengers departing from airports in the EU included domestic flights and on connecting flights from Europe. At the security checkpoints, all passengers and their hand luggage must be checked for liquids in addition to other prohibited articles. In the hand baggage only small quantities of liquids and gel-based products (healthcare products and cosmetics) are allowed with the following regulation: • liquids must be in containers with maximum capacity of 100 millilitres each (1/10 litre) or equivalent; • all containers must be carried in a transparent, re-sealable plastic bag with a maximum capacity of one litre (e.g. a bag with dimensions cm 18 x 20);
Divieto di fumare Smoking Tutti i voli Air Dolomiti sono “non-smoking flights”.
Vi auguriamo “Buon Volo”! Air Dolomiti wishes you “Buon Volo”!
• only one bag per passengers (included infant) is permitted; • medication and special foodstuff needed during the flight can be carried outside the plastic bag. They must be anyway checked at the security point; • duty-free articles purchased in an European airport or on board an aircraft registered in the EU may be carried on board inside a special bag that must be sealed by the duty-free shop staff. In order to help the checkpoint staff, it is necessary to: • present all liquids at the checkpoint for examination; • remove laptop computers and large electrical devices from the hand baggage for the security screening.
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I nostri Partner Partnership Sixt, veicoli eleganti a tariffe accessibili Sixt, the spirit of mobility La società di noleggio vetture Sixt, fondata a Monaco nel 1912, offre con successo soluzioni di mobilità in tutto il mondo ed è attualmente in una fase di rapida espansione. In Germania e Austria Sixt è già leader di mercato. I clienti privati e aziendali possono usufruire di soluzioni innovative per le loro esigenze di mobilità, presso 4.000 stazioni in oltre 105 Paesi. Sixt è nota per la sua capacità di offrire veicoli di fascia alta a prezzi accessibili. Grazie alla più grande flotta al mondo di vetture Bmw e Mercedes-Benz, ai più recenti modelli di altri prestigiosi marchi e a una vasta scelta di vetture sportive, cabriolet, jeep, autocarri e van, Sixt è in grado di soddisfare qualunque richiesta dei clienti. Un segmento speciale è quello del servizio limousine Sixt e delle auto di lusso Sixt: grazie a una scelta che spazia dalle più lussuose limousine alle auto sportive, i clienti hanno sempre la certezza di poter trovare il veicolo appropriato per ogni occasione. Durante tutti i 100 anni di attività di questa storica azienda, le offerte e i servizi Sixt sono sempre stati moderni e in costante miglioramento. Che il cliente desideri un servizio
con autista, un veicolo per le vacanze estive della famiglia, un’auto per una breve fuga dalla città o un viaggio di lavoro o ancora un noleggio a lungo termine, la soddisfazione e i servizi personalizzati per il cliente sono sempre la priorità assoluta di Sixt. Con “Sixt Top Special” tutti i passeggeri Air Dolomiti potranno godere di particolari agevolazioni e riceveranno uno sconto fino al 10% sul normale prezzo di noleggio. Visita il sito it.sixt.com/air-dolomiti e prenota la tua macchina preferita. Premium vehicles at affordable rates Sixt rent a car, founded in Munich in 1912, is a successful global provider of mobility solutions and is expanding rapidly. In Germany and Austria Sixt is already the market leader. Private and business customers are offered innovative solutions for their mobility needs at 4,000 stations in over 105 countries. Sixt is renowned for offering premium vehicles at affordable prices. With the world’s largest BMW and Mercedes-Benz fleet, the latest models from other prestigious car manufacturers, and a choice of sports cars,
Con Touring Club Italiano scopri l’Italia più autentica e risparmi Touring Card: discover more of Italy at less cost Touring Club Italiano, che da 120 anni valorizza il patrimonio culturale italiano promuovendo un turismo responsabile, apre le porte della propria Associazione agli stranieri e agli Italiani residenti all’estero. Grazie a Touring Card anche i viaggiatori stranieri possono beneficiare di sconti e servizi presso musei, siti culturali, alberghi, ristoranti, agriturismi, mezzi di trasporto, fashion outlet, attività outdoor… e molto altro. Sono oltre 10.000 le strutture turistiche convenzionate, costantemente aggiornate per offrirti un’esperienza indimenticabile. Associati on line: www.touringcard.it Quota associativa 2015: 25 € To accompany foreign visitors in the discovery of the unique “charm” and authentic Italian lifestyle, Touring Club Italiano - a 300.000 member non-profit organization founded in 1894 - has created Touring Card, making the Italian journey easier and less expensive. Touring Club opens the door to thousands of services, benefits and discounts throughout Italy: top cultural attractions and museums, outstanding hotels and restaurants, fashion outlets, transport and much more. Becoming a Touring Club Italiano International member is easy: join at www.touringcard.it; for 25 € your Touring Card will be valid until December 31, 2015.
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convertibles, jeeps, trucks and vans, Sixt can satisfy any customer requirements. A special segment is the Sixt limousine service and Sixt luxury cars: from luxury limousines to sport cars, customers will always find the appropriate vehicle for any occasion. Within the scope of its 100-year company history, the offers and services of Sixt have always been cutting-edge and everimproving. No matter if you need chauffeur service or a vehicle for your annual family vacation, a short break, a business trip, or long-term - your satisfaction and the unique services are the Sixt’s first priority. Air Dolomiti passengers profit from special rates and can receive up to 10% discount with the Sixt Top Special. Just visit the Sixt-Air Dolomiti partnersite www.sixt.com/air-dolomiti and book your preferred car.
Prendi il treno e gira la Puglia Tour Puglia by train Il nuovo collegamento ferroviario con l’aeroporto internazionale di Bari/Palese “Karol Wojtyla”, realizzato da Ferrotramviaria, consente di raggiungere il centro della città in soli 14 minuti. Il servizio collega anche altri importanti comuni del nord barese. Visitando il sito www.ferrovienordbarese.it è possibile acquistare i biglietti da/per l’aeroporto e avere informazioni sul network ferroviario che connette 116 destinazioni turistiche, tra cui la città di Matera, capitale europea della cultura 2019, e altre località riconosciute patrimonio dell’umanità. A new railway service by Ferrotramviaria links “Karol Wojtyla” international airport with Bari city center in only 14 minutes, as well as other important towns in the northern part of the region. Visit www.ferrovienordbarese.it to buy tickets and gather information about the rest of the regional railway network that reaches 116 touristic destinations, some of which are world heritage sites, among them Matera which has recently been announced as European Capital of Culture for 2019.
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