Spazio febbraio-marzo 2016 / february-march 2016 n N째 124
Lady Be, recycle art
"We want to take care of your face to enlighten and give emotion to your soul."
www.continentaltermehotel.it - info@continentaltermehotel.it - Ph.+39 049 793522 Via Neroniana, 8 - 35036 Montegrotto Terme (PD), Italy
Cari Passeggeri,
editoriale Editorial
da alcuni mesi abbiamo deciso di collaborare con InfiniteArea, l’acceleratore d’impresa che nasce a Montebelluna, in provincia di Treviso. Questa realtà mi ha colpito da subito perché sulla base dei bisogni reali delle aziende, affida alle start-up il compito di trovare soluzioni, dando l’opportunità a giovani talenti di crescere ed affermarsi. Ideatore di questo progetto è Patrizio Bof a cui lascio la parola: “Abbiamo scelto di investire per riqualificare un capannone industriale dismesso, simbolo del modello Nordest che oggi è obbligato a rinnovarsi per essere al passo con i tempi. Il nostro fare impresa è, nel senso etimologico del termine, “farci carico” di accompagnare le imprese a innovare, ripensarsi, crescere, connettersi a livello globale. InfiniteArea non è un semplice acceleratore d’impresa o creatore di start-up a breve termine ma vuole essere un nuovo modello di fare impresa dove, partendo da esigenze concrete, si possono sviluppare idee imprenditoriali capaci di camminare sulle proprie gambe.” Il primo bando di InfiniteArea parte proprio con Air Dolomiti: al team scelto, risultato di un’accurata selezione, è stato affidato un progetto per ideare un programma di raccolta ed elaborazione dei dati presenti in azienda. Sulla base delle nostre esperienze, per rispondere alle necessità di voi passeggeri, cercheremo di proporre servizi ancora più attraenti. A pagina 74 troverete l’articolo completo dedicato al progetto. In questo periodo stiamo inoltre creando una rete di partnership sul territorio veronese per offrirvi uno speciale carnet vantaggi con sconti sui servizi offerti dalle singole realtà e dei quali sarà possibile approfittare una volta giunti a destinazione. In questo modo vogliamo rendere piacevole non solo il viaggio ma anche il vostro soggiorno e quindi essere per voi oltre che una compagnia aerea, un compagno di avventura. Vi darò altri dettagli nei prossimi numeri di Spazio Italia. Ringraziandovi per la vostra attenzione vi auguro un buon proseguimento di volo.
Dear Passengers, A few months ago we made the decision to cooperate with InfiniteArea, the newly-founded business incubator located in Montebelluna, in the province of Treviso. I was immediately attracted to the idea of InfiniteArea, because it analyses companies’ needs and then sets its start-ups to the Il Presidente Joerg Eberhart e Patrizio Bof, presidente e fondatore task of finding solutions, giving young talents a chance to di InfiniteArea make their mark and grow. From left: President Joerg Eberhart with Patrizio Bof of InfiniteArea The man behind this project is Patrizio Bof, who explains: “We invested in the complete refurbishment of an abandoned warehouse; a symbol of Italy’s previously thriving north-eastern industrial region which is today in the throes of reorganisation in an effort to keep pace with changing times. Here at InfiniteArea we don’t just do business, we do the business, by helping companies to innovate, restructure, grow and connect on a global level. We’re not just a simple incubator or creator of start-ups in the short term, we want to build a new business model. Starting from concrete needs we want to develop business ideas that can look forward to a profitable, independent future”. AirDolomiti has been one of the first to avail themselves of InfiniteArea’s services. A hand-picked team has taken on the task of designing a programme to harvest and elaborate company data. Thanks to this we will be able to use our knowledge and experience to cater to our passengers’ needs more efficiently, offering even more attractive services. You’ll find an article dedicated to the project on page 74. During this period we are also busy creating a network of partnerships with businesses in and around Verona, so that we can offer you a whole range of special deals once you arrive at your destination. We hope this will make not only your flight, but also your stay, enjoyable - because we want to be more than just a simple airline, we want to be your constant companions in all your adventures. I’ll be giving you more details in the next issues of Spazio Italia. Thank you for your time and I hope you have a pleasant flight. Joerg Eberhart, Presidente / The President
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sommario / Contents
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cultura
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Per vincere? Basta una sfera di cristallo And the winner is? Look into your crystal ball 04 La pop art secondo Lady Be / Pop art and Lady Be 10 Verona-Bayreuth, il gemellaggio è servito Verona-Bayreuth, teaming up 14 A Roma è tempo di Gillo Dorfles A life of the times of Gillo Dorfles 16 Il ritorno a casa del Magnifico Guerriero The return of the “Magnificent Warrior” 18 Val Pesarina, i signori del tempo abitano qui Val Pesarina and the lords of time 22
a tavola
La magia di Villa Sandi / Magical Villa Sandi 26 Fattoria di Fiorano, la rinascita di un mito Fattoria di Fiorano, a living legend 30 ProWein, impossibile resistere a Bacco Irresistible Prowein 34
fascino
Quando la Natura chiama / When Nature calls 40 Così parlò Eumir Deodato Thus spake Eumir Deodato 4 6 Obiettivo Lampedusa / The Lampedusa shoot 50 Audi A4 Avant, a misura di neve Audi A4 Avant, snow queen 56
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TEMPO LIBERO
Un missile sul ghiaccio / A missile on ice 70
Francesco Cattuto is one of the winners of the Nikon forum photo contest, thanks to the success of his photos using a glass ball technique
A Verona sulle tracce di Dante Discover Verona with Dante 60
Francesco Cattuto è uno dei fotografi vincitori dell’ultima edizione del Nikon forum photo contest, grazie al successo delle sue immagini scattate attraverso un globo di vetro
IN VIAGGIO
cultura nella sfera di cristallo
AFFARI Progettare il cambiamento attraverso la Customer Experience A designing change through Customer Experience 74
RUBRICHE
Cantina a bordo / Cellar on board 36 In vino veritas 39 Air Dolomiti on tour 64 Air Dolomiti Holiday 66 La mia Italia / My Italy 69 L’operativo di Air Dolomiti / Air Dolomiti’s time table 77 Informazioni passeggeri / Passenger information 78 I nostri partner / Partnership 80 Spazio Italia magazine Anno XXV - n. 124 Febbraio-Marzo 2016 / Numero 124 Autorizzazione Tribunale di Verona n.1900 del 21/01/2011 Proprietà Air Dolomiti spa Direttore responsabile Claudia Palamini
Direttore editoriale Giovanni De Luca (deluca.spazioitalia@gmail.com) In redazione Alessandro Amadei (amadei.spazioitalia@gmail.com) Coordinamento pubblicità Paolo Belloni - tel. 335.614.1976 (paolo.belloni@blnet.it) Progetto grafico MV Consulting - Roma
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fascino natura viva I fotografi naturalisti sono una razza a parte, e Giacomo Menta è uno di loro: scopriamo insieme la sua storia
A tu per tu con Dominik Fischnaller, discepolo ed erede del mitico slittinista Armin Zöggeler
Wildlife photographers are a breed apart. Giacomo Menta is one of them and this is his story
Spazio Italia meets Dominik Fischnaller, disciple and heir to the legendary Armin Zöggeler
In copertina / cover: Audrey Hepburn vista da Lady Be
Grafica Garden di Lorena Lombroso Editore Sca srl via G. Tomassetti 9 00161 Roma Tel. 06.8545.1226 Stampa Omnimedia srl Piazza della Ferriera, 1 00015 Monterotondo Scalo - Roma
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TEMPO LIBERO il principe del ghiaccio
Stampato realizzato in carta certificata, di pura cellulosa ecologica, con elevato contenuto di riciclo selezionato. Pubblicità inferiore al 45%. Non si restituiscono testi e materiali illustrativi non espressamente richiesti. Riproduzione, anche parziale, vietata senza autorizzazione scritta dall’Editore. L’elaborazione dei testi, anche se curata con scrupolosa attenzione, non può comportare specifiche responsabilità per eventuali involontari errori o inesattezze. Ogni articolo firmato esprime esclusivamente il pensiero di chi lo firma e pertanto ne impegna la responsabilità personale. Le opinioni e più in genere quanto espresso dai singoli autori non comportano responsabilità alcuna per l’Editore. Tutti i diritti sono riservati. È vietata la riproduzione dell’opera o di parti di essa, con qualsiasi mezzo, compresa stampa, copia fotostatica, microfilm e memorizzazione elettronica, se non espressamente autorizzata dall’editore. Per quanto riguarda le immagini, l’editore è a disposizione degli aventi diritto con i quali non è stato possibile comunicare, nonché per eventuali omissioni o inesattezze nella citazione delle fonti.
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CULTURA Culture
Per vincere? Basta una sfera di cristallo Francesco Cattuto è uno dei fotografi vincitori dell’ultima edizione del Nikon forum photo contest, un successo ottenuto scattando le immagini premiate dalla giuria attraverso un globo di vetro And the Winner is? Look into your Crystal Ball Francesco Cattuto is one of the winners of the Nikon forum photo contest, thanks to the success of his photos using a glass ball technique
Storia/story carlo ravello Foto/ photo courtesy FRANCESCO CATTUTO
Parigi / Paris Lo scatto realizzato al Musée d’Orsay di Parigi premiato al Nikon forum photo contest The shot of the Musée d’Orsay in Paris awarded during the Nikon Forum Photo Contest
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Ciliegi / Cherries Nuove prospettive Pagina a destra in alto: Roma, l’immagine del Colosseo premiata dai giudici del concorso Nikon Sotto: Amsterdam, con la sfera sui canali A new perspective Right page, above: Rome, the image of the Colosseum chosen by the Nikon Contest jury Below: Amsterdam, eye-balling the canals
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el mondo dei fotografi il “Nikon forum photo contest” è uno degli appuntamenti più caldi dell’anno. Non solo perché a organizzarlo è la celebre casa giapponese, ma anche perché avere nel proprio palmares la partecipazione a questo concorso, vale da sola una vittoria. Per Francesco Cattuto, fotografo perugino prestato all’informatica, la soddisfazione è stata doppia perché due sue immagini sono state selezionate dalla giuria per la finale del concorso e si sono piazzate al primo posto delle rispettive categorie. Un risultato ancora più particolare perché Cattuto ha scelto di interpretare la realtà at-
For photographers the “Nikon Forum Photo Contest” is one of the hottest events of the year. Not only does it have the cachet of being organised by the überfamous Japanese brand, but such is its prestige that even getting your work accepted by the jury is almost worth a win alone. In Perugia-based photographercum-ITC expert Francesco Cattuto’s case it was a double victory, because the jury actually selected two of his works for the
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traverso un mezzo insolito come una sfera di cristallo, utilizzata da “filtro” per catturare ed invertire la dimensione spaziale. Applicazione non certo nuova, ma che, utilizzata con sapienza sugli scatti vincitori, realizzati a Roma e a Parigi, ha trasformato radicalmente il Colosseo e il Musée d’Orsay, proponendoli al grande pubblico sotto un’ottica decisamente diversa da quella consueta. Approccio non convenzionale che ha attirato sul fotografo umbro l’attenzione della giuria del Nikon forum photo contest, premiandolo fra migliaia di partecipanti. Ma per Cattuto fotografare non vuol dire solo usare la sua Nikon d-610 e pur di arrivare
finals, and both went on to win their respective categories. An unusual result considering Cattuto chose to interpret reality through the medium of a glass ball, using it as a filter to capture and invert the spatial dimensions of his shots. Not a particularly innovative technique, certainly, but one used with such consummate skill in the winning shots set in Rome and Paris that Cattuto managed to radically transform
the Colosseum and the Musée d’Orsay, offering these iconic landmarks to the general public in a completely new guise. Cattuto’s unconventional approach certainly caught the eye of the Nikon forum photo contest jury, winning his work awards from among the thousands of entries. An approach that Cattuto is currently busy extending even further beyond his faithful Nikon d-610, taking to the
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8 Effetto drone The drone effect Lo splendore delle Maldive a volo d’uccello A bird’s eye view of the splendid Maldives
sempre più in alto si è recentemente dotato di un drone con cui sta esplorando nuove prospettive, coniugando il suo spirito creativo ad un mondo hi-tech che oggi con poche migliaia di euro di investimento consente di scattare immagini mozzafiato. “Il drone - racconta Francesco - scardina il modo di pensare all’immagine e ti porta in una dimensione della quale non hai percezione diretta. Quando sono davanti allo schermo del mio smartphone che funge da monitor per controllare il drone, all’inizio il difficile è concentrarsi sullo scatto, perché si è completamente presi dall’emozione del
volo. Poi scopri di avere a disposizione uno strumento che ti offre prospettive uniche e inusuali, senza cadere nell’effetto cartolina, che rappresenta il vero rischio di questa nuova attrezzatura”. Chiudiamo con una citazione di Ansel Adams, fotografo americano a cui Cattuto fa spesso riferimento: “Tu non fai una fotografia solo con la macchina fotografica. Tu metti nella fotografia tutte le immagini che hai visto, i libri che hai letto, la musica che hai sentito e le persone che hai amato”. E questo vale sia che tu abbia i piedi per terra o tu stia volando a “bordo” di un drone. n
A prova di portfolio / Portfolio plus Per entrare nel mondo del fotografo umbro: francescocattutophotographer.com, emozioni garantite Check out Francesco’s world at francescocattutophotographer.com
Backstage Le idee fanno la differenza The ideas make the difference
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skies with the recent acquisition of a drone to explore new perspectives, conjugating creativity with hi-tech. Nowadays a relatively small investment of a few thousand Euros opens the door to a world of stunning images. “Drones give you a completely new take on your shots” explains Francesco. “They project you into a dimension beyond your direct perception of the image. When I’m peering into the screen
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of my smart phone, which does duty as a monitor to control the drone, I find it hard to concentrate on the shot at first, because I get so caught up in the sheer exhilaration of the flight itself. Then you gradually realise that you’re holding a unique tool, one that gives you a completely new perspective. The only thing you have to be wary of is the postcard pastiche effect, the real risk with this sort of equipment”.
As one of Cattuto’s favourite photographers, the American Ansel Adams, once said: “You don’t make a photograph with just a camera. You put all the images you have ever seen, the books you’ve read, the music you’ve listened to and the people you’ve loved into it”. And that holds good whether you’re standing firmly on the ground or soaring above it “on board” a drone. n
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La pop art secondo Lady Be Dall’arte del riciclo all’arte fatta con materiali di riciclo. È la proposta di una giovane artista italiana che per le sue opere utilizza solo materiali di recupero e che si sta già facendo apprezzare anche all’estero Pop Art and Lady Be. From the art of recycling to art using recycled materials. Spazio Italia meets a young Italian artist who creates her works solely from recycled materials and is busy forging a reputation at home and abroad Storia/story camillo mammarella Foto/photo courtesy lady be
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anno scorso si è chiuso con due eventi di livello internazionale che hanno posto al centro della scena il tema dell’ecosostenibilità. Stiamo parlando dell’Expo di Milano e della Conferenza mondiale sul clima tenutasi a metà dicembre a Parigi. Ma cosa c’entrano questi due Last year ended with two international events that shot the theme of eco-sustainability to the centre of the world stage. One was the World Expo in Milan and the other was the World
Spirito libero Free spirit In alto: Lady Be davanti ad una delle sue creazioni A destra: i Beatles, oggetti e resina su tavola, anno 2015 Lady Be in front of one of her creations Right: The Beatles, objects and resin on panel, 2015
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appuntamenti con l’arte, in particolare con la pop-art? Il filo conduttore è una giovane artista italiana, Lady Be, che gira il mondo lanciando il suo messaggio legato all’utilizzo di materiali riciclati. Spazio Italia l’ha incontrata per i suoi lettori, scoprendo una personalità ricca di stimoli. “Lavoro e vivo tra Dorno, in
Conference on Climate Change held in mid-December in Paris. So how do these two events link into art, and in particular into pop-art? The answer is through a young Italian artist,
Lady Be, who travels the world proclaiming her message on the use of recycled materials. Spazio Italia interviewed this stimulating emerging talent. “I live and work between Dorno, near
11 Pop art Una galleria delle opere di Lady Be realizzate con oggetti e resine su tavola. A sinistra: Audrey Hepburn Sotto: Mao Tse-Tung In basso, da sinistra: Elvis Presley e Salvador DalÍ A gallery of Lady Be’s works crafted from objects and resin mounted on panels Left: Audrey Hepburn Below: Mao Tse-Tung Below, from left: Elvis Presley and Salvador Dalí
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L’arte del recupero Art of recycling Alcune delle opere di Lady Be realizzate con oggetti di recupero: in alto da sinistra, Marylin Monroe e Mozart Sotto: Nanetto Love Therapy, omaggio a Elio Fiorucci Some of Lady Be’s works made from recycled materials: above, from the left Marylin Monroe and Mozart Below: Nanetto Love Therapy, a homage to Elio Fiorucci
provincia di Pavia, e Roma, dove attualmente risiedo. L’incontro con la cultura Pop? Ho iniziato giovanissima - spiega Lady Be - dopo il Liceo Artistico e l’Accademia di Belle Arti, scegliendo come mezzo espressivo i materiali di recupero, che impiego con i loro colori originali. Ed è questa forse la vera particolarità del mio lavoro. È un vero “mosaico contemporaneo”, fatto con frammenti di materiali vari, che altrimenti sarebbero destinati alla “rottamazione”. Ma Lady Be non si ferma alle semplici opere, che diventano anche installazioni, perché la possibilità di interagire con il pubblico delle sue mostre è una fonte di grande creatività: “è una modalità che mi diverte
molto. Una delle mie più curiose performance l’ho messa in scena un paio d’anni fa, quando ho chiamato tutti gli spettatori a staccare i pezzi da una installazione, lasciando i soggetti completamente nudi. Nel 2014, poi, una svolta alla mia carriera artistica è arrivata dalla partecipazione a due importanti mostre, una a New York e l’altra sulla Torre Eiffel, a Parigi. Ma il pubblico può anche interagire con me contribuendo alla raccolta del materiale per le mie opere, donando materiale che non serve più. Una partecipazione alla creazione dell’opera che sarà certificata da una mia personale pergamena, che ne attesta il contributo”. Un modo per diventare artisti pop a distanza. n
Un mondo tutto da scoprire / A world worth discovering Vita e opere di un’artista pop. L’indirizzo è www.ladybeart.com The life, times and work of a pop artist at www.ladybeart.com
Pavia, and Rome, where I’m currently based. Pop culture? Well that’s been a passion ever since I was very young” explains Lady Be. “After studying art at high school and then graduating from the Academy of Fine Arts I plumped on recycled materials as a means of artistic expression, and I use them in their original colours, which is probably my work’s distinguishing feature. I make “contemporary mosaics” from fragments of various materials, which would otherwise
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just get thrown away. And Lady Be doesn’t merely create her works, which include installations, because mingling and interacting with the public at her exhibitions in unstructured “happenings” is a vital form of creative inspiration for this young artist. “It’s something I really enjoy doing. I put on one of my most unusual performances a couple of years ago, when I asked everybody to help take all the external bits off one of the installations, leaving the
subjects completely naked. My artistic career really took off in 2014, when I took part in two landmark exhibitions, one in New York and the other at the Eiffel Tower in Paris. But of course the public can also interact with me by contributing materials for my works, things they don’t need any more. And you get a personal parchment from me certifying you have contributed to the work”. One way of becoming a pop artist at a distance. n
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CULTURA Culture
Verona-Bayreuth, il gemellaggio è servito
Le università delle due città protagoniste di un seminario per approfondire la conoscenza dei due sistemi giuridici in un‘ottica di reale confronto interdisciplinare Verona-Bayreuth, Teaming Up. The universities of the two cities have joined forces to stage a seminar which takes an in-depth, inter-disciplinary look at the two countries’ legal systems Storia/story ANNARITA BASSINI
Squadra affiatata Team work I partecipanti alla terza edizione del Seminario congiunto italo-tedesco Participants at the third edition of the joint Italian-German seminar
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l Dipartimento di Scienze Giuridiche dell’Università della Città scaligera ha recentemente ospitato la terza edizione del Seminario congiunto italo-tedesco tra le Università di Verona e Bayreuth, un‘occasione per dialogare su temi centrali dell’attuale dibattito giuridico europeo, letti nella prospettiva
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del confronto tra i modelli italiano e tedesco. “L’appuntamento - spiega Stefano Troiano, docente di Diritto privato dell’ateneo veronese e responsabile scientifico italiano dell’organizzazione del Seminario - rafforza il ruolo centrale dell’ateneo veronese nello sviluppo delle relazioni con il mondo germanico, naturale
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evoluzione della stessa collocazione strategica di Verona nel contesto internazionale”. A testimonianza dell’interesse crescente suscitato dall’iniziativa, quest’anno l’organizzazione si è potuta avvalere del sostegno determinante di numerosi sponsor, quali Air Dolomiti, Bayerische Forschungsallianz e l’Esu di Verona. Ai dottorandi dei due atenei si rivolge il secondo tangibile frutto di questa iniziativa. In seno ai lavori del Seminario è stato, infatti, istituito programma di Dottorato congiunto, che permetterà agli studenti di ottenere il ti-
tolo di dottore di ricerca sia in Germania che in Italia. E vi sono già i primi due dottorandi iscritti: Michael Demmer e Claudia Callipari. “Il programma di dottorato congiunto spiega Schmidt-Kessel, docente dell’ateneo di Bayreuth - è una splendida occasione per intraprendere un percorso di studio che sappia mettere a confronto la dogmatica italiana e quella tedesca, riallacciando le fila di un dialogo che nei decenni passati tanto ha contribuito all’evoluzione della scienza giuridica europea”. n
Si riprende a novembre / See you next November La quarta edizione del seminario sarà ospitata all’Università di Bayreuth e si terrà a fine 2016 The fourth edition of the seminar will be hosted by the University of Bayreuth in late 2016
The University of Verona’s Department of Law recently hosted the third edition of its annual Joint Italian-German Seminar with the University of Bayreuth, an opportunity for dialogue on key issues in the current European legal field, seen through the prisms of the Italian and German models. Stefano Troiano, Professor of Private Law at Verona University and the Italian academic in charge of the organisation of the seminar explained: “This event reinforces the pivotal role of the University of Verona in the development of
relations with the Germanspeaking world, the natural corollary of Verona’s strategic position in the international context.” The growing interest in the event was also evident in this year’s roll call of sponsors, which included Air Dolomiti, Bayerische Forschungsallianz and the Verona Students’ Union. PhD students of the two universities are also scheduled to benefit from the second tangible result of the initiative, with a new joint doctorate programme being announced during the seminar which will give them
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Air Dolomiti c’è Air Dolomiti on board Anche Air Dolomiti, nella persona del presidente Joerg Eberhart (al centro nella foto) ha contribuito al seminario in qualità di sponsor A sinistra: la scienza giuridica europea ha avuto nel secolo scorso numerosi momenti di confronto fra Italia e Germania Air Dolomiti, represented by President Joerg Eberhart (centre in the photo), sponsored the event Left: over the centuries European jurisprudence has witnessed frequent moments of comparison between Italian and German models
PhDs valid both in Italy and in Germany. Two students, Michael Demmer and Claudia Callipari, have already enrolled on the programme. Schmidt-Kessel, one of the professors of the University of Bayreuth, illustrated the advantages of the programme “The joint PhD is a wonderful opportunity to take a course that compares the Italian and German legal models, in that great tradition which over the past decades has contributed so much to the development of European jurisprudence.” n
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A Roma è tempo di Gillo Dorfles
Il Macro ospita una bella mostra antologica sul poliedrico artista, psichiatra e docente di estetica triestino Storia/story carlo ravello A LIFE OF THE TIMES OF GILLO DORFLES IN ROME. The Macro contemporary art museum hosts a fascinating anthology dedicated to this multi-facetted artist, psychiatrist and professor of aesthetics
c’
è tempo fino al 30 marzo per visitare la mostra “Gillo Dorfles. Essere nel tempo”, in corso a Roma presso il Macro (Museo d’Arte Contemporanea Roma). Si tratta della prima antologica che rende omaggio all’opera totale di un padre storico della cultura visiva italiana, tra produzione artistica, pensie-
The exhibition “Gillo Dorfles. A Life of the Times” at the Macro Rome Contemporary Art Museum is open until 30 March. This
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ro critico e teorie estetiche. Oltre 100 le opere esposte, alcune delle quali per la prima volta: dipinti, disegni e opere grafiche, ma anche una selezione di ceramiche e gioielli. Un inedito percorso attraverso il tempo, dalle creazioni più recenti alla fondazione del Movimento di Arte Concreta, fino agli esordi giovanili degli anni
is the first anthological exhibition to pay tribute to the opera omnia of a historic father of Italian visual culture, covering his artis-
tic output, critical thinking and aesthetic theories. There are over 100 works on display, some of them for the first time.
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Trenta. Per la prima volta inoltre, l’esposizione delle opere d’arte è completata da due sezioni, complici e complementari, che diventano occasione per ripercorrere oltre un secolo di storia, tra parola e immagine: “Istantanee” è la sezione documentaria che raccoglie un ricchissimo repertorio fotografico e il corpo inedito dei carteggi che testimoniano il dialogo, l’amicizia e
le affinità elettive di Dorfles con alcuni degli artisti e intellettuali più significativi del Novecento; “Previsioni del tempo” è la sezione intitolata allo sguardo lungimirante di Dorfles che ha sempre saputo avvistare il domani: citazioni tratte dalla produzione saggistica, contributi iconografici, filmati inediti e di repertorio documentano la vastità dei territori esplorati. n
Informazioni / Information “Gillo Dorfles. Essere nel tempo”, è in corso presso il Macro – Museo d’Arte Contemporanea Roma (via Nizza, 138). Info: www.dorflesmuseomacro.it. Il catalogo della mostra è edito da Skira “Gillo Dorfles. A Life of the Times”, is on at the Macro – Rome Contemporary Art Museum (Via Nizza, 138, Rome). Info: www.dorflesmuseomacro.it. The exhibition catalogue is published by Skira
Paintings, drawings and graphics, together with a selection of ceramics and jewellery, form a unique journey through time; from the artist’s more recent creations to the foundation of the Concrete Art Movement and his early works from the 1930s. An art exhibition also flanked,
for the first time, by two complementary sections providing some fascinating context as they look back at over a century of history. “Snapshots” details Dorfles’ dialogues, friendships and elective affinities with a selection of the 20th century’s leading artists and intellectuals, through a wel-
Suggestioni / Compositions Sopra, a destra: senza titolo, 1952, monotipo e tecnica mista su carta A sinistra: senza titolo, 2008, pennarello e acquarello su carta Pagina a sinistra: Composizione con cresta”, 1949, olio su tavola, e “Letargo”, 2013, acrilico su tela Above, right: untitled, 1952, monotype and mixed technique on paper Left: untitled, 2008, felt pen and water colours on paper Left page: “Composition with Crest”, 1949, oil on panel, and “Hibernation”, 2013, acrylic on canvas
ter of photographs and previously unpublished documents, while “Forecasts” is the section which looks back at Dorfles’ uncanny ability to predict the future, through quotes from his books, pictures and video material, all illustrating the huge range of his interests. n Bianco e nero / Black and white Senza titolo, 1930, china su carta Pagina a sinistra in basso: un bel primo piano di Gillo Dorfles nel 1966 (ph.Ugo Mulas, ©Eredi Ugo Mulas) Untitled, 1930, Indian ink on paper. Left page: close up of Gillo Dorfles (photo Ugo Mulas ©Eredi Ugo Mulas)
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Il ritorno a casa del “magnifico guerriero” Una piccola Odissea, quella della tela eseguita da Jacopo Bassano, che da poco è rientrata nella “sua” Bassano del Grappa THE RETURN OF THE “MAGNIFICENT WARRIOR”. A much-travelled painting by Jacopo Bassano returns to its native Bassano del Grappa Storia/story Alessandro Amadei
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i motivi per visitare (e innamorarsi) di Bassano del Grappa ce ne sono a iosa. Certo, il ligneo Ponte degli Alpini, gli atelier di ceramica artistica lungo le rive del Brenta, o le distillerie artigianali con le loro
There are a whole host of reasons to visit (and fall in love with) Bassano del Grappa. Probably the best-known are its famous carved wooden bridge, the Ponte
rinomate grappe. Ma anche i musei civici, ospitati in palazzi storici molto suggestivi, che sono provvisti di preziose collezioni spazianti dall’archeologia al Novecento. E che fino al gennaio del 2017 possono vantare una
degli Alpini, together with the artistic pottery studios scattered along the shores of the Brenta River and the renowned local grappa distilleries.
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But Bassano also boasts some very good museums housed in noteworthy historic palazzos, with collections ranging from archaeological treasures to 20th
Ritratto di uomo in armi Portrait of a man in armour Pagina a sinistra: l’opera di Jacopo Bassano raffigura un uomo maturo, abituato al comando ma anche ad una vita raffinata lontano dai campi di battaglia Sotto a sinistra: Museo civico di Bassano, la sala dedicata alle opere della famiglia Del Ponte, nota come i Bassano A destra: Gerolamo Bassano, San Giovanni Evangelista con ai piedi l’offerente Lodovico Tabarino (1580 circa) The painting by Jacopo Bassano shows a mature man obviously used to military command, but equally to a sophisticated life far from the battlefield Below, left: Bassano Civic Museum: the room dedicated to works by the Del Ponte family, better known as the Bassano Right: Gerolamo Bassano, St John the Evangelist with Lodovico Tabarino making an offering at his feet (ca 1580)
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Città da scoprire A city to explore A sinistra e sotto, due vedute di Bassano del Grappa con il suo storico Ponte degli Alpini sul fiume Brenta Left and below: two views of Bassano del Grappa with its historic Ponte degli Alpini over the Brenta River
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eccezionale new entry: presso il Museo civico di piazza Garibaldi, nella sala dei Bassano - la famiglia di pittori a cui si devono numerosi capolavori dell’arte rinascimentale veneta - è infatti esposto il ritratto del “magnifico guerriero” di Jacopo Bassano, una tela datata 1548, per lungo tempo attribuita ad altri artisti e protagonista di una piccola Odissea attraverso i musei e le collezioni private di tutto il mondo. A cominciare dall’Inghilterra: nel ’700 la si ritrova a Melbury House, nel
Dorset. Il “magnifico guerriero” appare poi sul mercato antiquario londinese nel 1968 con l’attribuzione prima a Paolo Veronese, poi al Pordenone e infine al suo vero autore. Il ritratto ricompare all’asta newyorkese di Sotheby’s all’inizio del 2013, e viene proposto per quasi un milione di euro. E ora, grazie a un prestito del suo proprietario, il magnifico guerriero torna a Bassano, accanto agli altri capolavori di Jacopo e della sua famiglia. n
Vademecum “Il Magnifico Guerriero - Bassano a Bassano” è in corso a Bassano del Grappa (Vicenza) presso il Museo civico (piazza Garibaldi, 32). Per informazioni: Musei Civici Bassano del Grappa, tel. 0424 519901/904; info@museibassano.it; www.museibassano.it “The Magnificent Warrior – Bassano in Bassano” is now on in Bassano del Grappa (Vicenza) at the Civic Museum in Piazza Garibaldi, 32. For info: Bassano del Grappa Civic Museum, tel. +39 0424 519901/904; info@museibassano.it; www.museibassano.it
century art. And until January 2017 the “Sala dei Bassano” in Bassano’s Civic Museum in Piazza Garibaldi, the room dedicated to the famous family of painters which produced so many masterpieces of the Venetian Renaissance, is to be graced with the portrait of the “Magnificent Warrior” by Jacopo Bassano. Dated 1548, for many years this painting was attributed to
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various other artists and was the protagonist of a minor Odyssey through the world’s museums and private collections. The story begins in England, where during the 18th century the painting hung in Melbury House in Dorset. The “Magnificent Warrior” then appeared on the London antiques market in 1968. It was initially attributed to Paolo Ve-
ronese, then to Pordenone before being recognised as the work of Jacopo Bassano. It was subsequently auctioned by Sotheby’s in New York at the beginning of 2013, with a starting price of just under one million Euros. Thanks to a loan by the current owner, the Magnificent Warrior has now come “home” to Bassano to hang amidst other masterpieces by Jacopo and his family. n
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cultura Culture
Val Pesarina, i signori del tempo abitano qui In questa piccola valle carnica dal 1600 si costruiscono orologi, un’attività che ha reso celebre Pesariis e i suoi abitanti in tutto il mondo Val Pesarina and the Lords of Time. Since 1600 Pesariis and the inhabitants of this little valley in the Carnic Alps have been famous for their clocks servizio/story GIOVANNI DE LUCA
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li artigiani della val Pesarina conoscono il segreto del tempo e da più di 400 anni hanno cercato di dominarlo costruendo orologi di ogni forma e dimensione. Per arrivare in questo lembo del Friuli Venezia Giulia occorre superare Udine e tuffarsi in Carnia, prima di imboccare la strada per Pesariis, frazione del comune di Prato Carnico dove la nostra storia ha inizio. Perché Pesariis, microscopico paesino abitato d’inverno da meno di 200 anime, è ancora oggi il centro pulsante di una cultura secolare iniziata a cavallo del 1600 con la realizzazione del “Pesarino”, orologio dotato For over four hundred years the craftsmen of the Val Pesarina have been at home with the secrets of time, seeking to dominate it through the construction of clocks in a myriad of shapes and sizes. To reach this remote corner of the Friuli Venezia Giulia region you have to go past Udine and head on well
di una sola lancetta, che indicava le ore da 1 a 12. Per vederne una fedele ricostruzione basta visitare il Museo dell’orologeria e scoprire la storia dei “cramârs” i mercanti ambulanti che si spingevano sino in Germania, Austria, Moravia e Boemia per vendere le proprie merci e che probabilmente introdussero in Val Pesarina i segreti della costruzione degli orologi dopo averli appresi dagli artigiani bavaresi. L’evoluzione tecnologica è stata continua e in breve tempo in val Pesarina si abbandonarono gli ingranaggi in ferro per passare a quelli in ottone, che, oltre ad una maggiore resistenza,
into Carnia, then coming to the road to Pesariis, a hamlet in the municipality of Prato Carnico, where our story begins. Because Pesariis, a tiny little village with fewer than 200 inhabitants during the winter months, is still the nerve centre of a centuries-old culture that goes back to the 17th century, a cul-
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Maestri indiscussi / Maestros Per secoli gli artigiani della val Pesarina sono stati celebri per la costruzione di orologi da torre. Sotto: “Cifra 3”, designer Gino Valle, prodotto da Solari negli anni ‘60 ,oggi nella collezione del Moma, New York For centuries the craftsmen of the Val Pesarina have been famous for making tower clocks Below: “Cifra 3”, designed by Gino Valle and produced by the Solari factory in the 1960s. Today part of the Moma collection in New York
ture which saw the birth of the first “Pesarino”, a clock with a single hand marking the passing of the hours from 1 to 12. A faithful reconstruction of the original is on display at the local Clock Museum, where visitors can also discover the fascinating story of the “Cramârs”, the travelling merchants who
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Innovazione continua Ongoing innovation Il meccanismo di un orologio da stazione a carica elettrica dotato di un sistema automatico per accendere le luci esterne all’orario prestabilito. A sinistra: il meccanismo dell’orologio a “palette” inventato da Remigio Solari a metà del ‘900 Sotto: l’orologio del campanile di Pieria, realizzato nel 1800 The mechanism of an electrical station clock incorporating an automatic system which turned the station lights on at a scheduled time Left: the mechanism of the flip clock, invented by Remigio Solari in the mid-20th century Below: the Pieria church tower clock, made in 1800
grazie al loro minore attrito avrebbero reso sempre più precisa la misurazione del tempo. Macchine complesse, che per centinaia di anni sono state realizzate a mano, destinate principalmente ad essere collocate sui campanili delle chiese, sulle torri o incastonate nelle facciate delle case dei ricchi. Oltre a Pesariis la storia di questo primato carnico passa anche da Poossal, località della valle dove già nel 1725 l’omonimo torrente garantiva alla “Fratelli Solari - Antica e premiata fabbrica di orologi da torre” la forza motrice
Il paese degli orologi / The village of clocks Per scoprire ogni segreto di Pesariis e conoscere gli orari di apertura del Museo dell’Orologeria basta collegarsi al sito www.pesariis.it To discover the secrets of Pesariis and the opening times of its clock museum check out www.pesariis.it
ventured as far afield as Germany, Austria, Moravia and Bohemia to sell their wares and who were probably responsible for bringing back to their native Val Pesarina the secrets of clockmaking they had learned from Bavarian craftsmen. Clock makers in the Val Pesarina kept pace with technological innovation and soon abandoned their use of iron in the construction of the mechanisms of their clocks in favour of brass, which was both harder-wearing and caused less attrition, making the
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per far funzionare le sue macchine utensili. Da allora il tempo è davvero volato: pesi e contrappesi hanno lasciato il passo a sistemi elettromeccanici ed elettronici e uno degli orologi a “palette” ideato da Remigio Solari, il celebre “Cifra 3”, è diventato una vera icona del design, presente nella collezione del Moma, il Museum of modern Art di New York. Nemmeno i cramârs più ottimisti e visionari avrebbero potuto immaginare una simile consacrazione per il genio che aleggia in val Pesarina. n
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new clocks more precise timekeepers. These clocks were complex pieces of machinery, and for hundreds of years they were completely hand-made. Generally they were produced for church steeples, towers and the façades of the homes of the wealthy. Apart from Pesariis the history of this Carnic success story also belongs to Poossal, another locality in the valley, where from 1725 the mountain stream of the same name was driving the machinery at the “Fratelli Solari - Traditional, Award-
Winning Tower Clock Factory”. Time has flown since then: weight-driven pendula have given way to electromechanical and electronic systems and one of Remigio Solari’s flip clocks, the famous “Cifra 3” has found its way into the halls of design fame, meriting a place in the Moma, the Museum of modern Art collection in New York. Not even in their wildest dreams would the Cramârs have been able to imagine a similar honour hallowing the genius of Val Pesarina.n
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25 Stile unico / Unique style Tutto il borgo è disseminato di orologi, che contribuiscono a rendere particolare l’atmosfera del paesino carnico Clocks are scattered around the whole village, giving it a particularly picturesque air
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Spazio al sole Here comes the sun Nella piazza principale di Pesariis troneggia questo grande orologio astronomico, che in linguaggio pesarino riporta tutte le indicazioni contenute in un calendario. Nel disco inferiore si legge il corso della luna e il giorno della settimana. La lancetta più lunga, partendo dall’esterno, indica: il giorno del mese, il mese, il segno dello zodiaco, la durata del sole nel sito e la durata della notte. Le ore di sole sono poi evidenziate dalla fascia gialla This huge astronomical clock, with its whole calendar inscribed in local dialect, dominates the main square in Pesariis. The lower dial tracks the waxing and waning of the moon and the days of the week. The longer hand shows, from the outer ring: the day of the month, the month, the star sign and the length of the day and the night. The hours of daylight are highlighted by a yellow band.
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Al centro del Prosecco The heart of Prosecco Le vigne di Cartizze viste da La Rivetta; in alto, l’eterna eleganza di Villa Sandi The Rivetta vineyards Above: the eternal elegance of Villa Sandi
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La magia di Villa Sandi
Amore per il territorio, grande passione per i suoi vigneti e la voglia di riportare le colline del Prosecco al centro di un percorso dove cultura e buon vivere fanno la differenza Magical Villa Sandi. A passion for the hills and their Prosecco vineyards and an unswerving commitment to transforming this territory into a thriving centre where refined culture and good living make all the difference Storia/story GIOVANNI DE LUCA
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Spazio alla cultura / Culture Il salone principale di Villa Sandi The main salon of Villa Sandi
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hi conosce Villa Sandi per il suo prosecco e i suoi vini ha avuto modo di apprezzare solo una parte di questa dinamica realtà imprenditoriale trevigiana, perché, pur partendo dalla cantina, la famiglia Moretti Polegato ha fatto sistema, legando tutte le proprie attività al territorio e alle sue tradizioni. Il Valdobbiadene-Conegliano Prosecco Docg resta il volano di questo grande progetto, ma viene quotidianamente coniugato alla cultura classica, alla cucina tradizionale e ad una ospitalità di alto livello, ma caratterizzata da un impagabile tocco agreste. Per cui questa volta non partiremo per il nostro viaggio dalle vigne della Rivetta, nel cuore di Cartizze, perla paesaggistica ed enologica che il mondo ci invidia, ma dalla Villa Sandi, edificio di scuola palladiana di inizio XVII secolo che Giancarlo Moretti Polegato ha riportato alla sua antica bellezza recuperando quello che solo una quarantina di anni fa era
L’arte del vino The art of wine La sala dedicata alla degustazione The tasting room
Passione pura / Pure passion Giancarlo Moretti Polegato e una selezione di Valdobbiadene Prosecco Superiore Docg Giancarlo Moretti Polegato and a selection of Valdobbiadene Prosecco Superiore DOCG
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Those who are familiar with Villa Sandi through its prosecco and other wines have merely scratched the surface of this dynamic Treviso business. The Moretti Polegato family did, indeed, start from their winery, but they have also managed to successfully build a series of other activities, all closely linked to their local territory and its traditions. Their Valdobbiadene-Conegliano Prosecco DOCG remains the driving force behind the whole project, but is flanked by other initiatives involving classical culture, traditional cuisine and sophisticated hospitality, the latter albeit with a pleasingly rustic touch. So this time we’ve decided to bypass the vineyards of Rivetta, in the heart of the Cartizze area, a
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destinato a diventare un rudere abbandonato. Uno spazio oggi aperto al pubblico nel quale concerti, attività culturali e visite guidate consentono di guardare alla marca trevigiana con occhi diversi. Quando la Repubblica Veneta rappresentava un punto di riferimento per la cultura dell’epoca, questo era il “giardino di Venezia” e i Moretti Polegato con il loro lavoro intendono far rivivere in chiave moderna questi valori. Grazie ad un sentiero immerso nel verde del parco, si passa dalla Villa all’azienda vitivinicola, senza dimenticare che al di sotto della villa, si estendono per oltre un chilometro e mezzo secolari cantine sotterranee che, per la loro naturale caratteristica di mantenere costante temperatura e umidità, creano un ambiente ideale per la maturazione e l’invecchiamento dei vini. Qui, vengono poste a maturare le bottiglie dello spumante Metodo Classico Opere Trevigiane, mentre le due barricaie ospitano le botti per la maturazione
gem in terms of landscape and wine production the whole world envies Italy, to explore Villa Sandi, a Palladian pile built in the early 17th century that Giancarlo Moretti Polegato has restored to all its former glory; a remarkable feat considering that 40 years ago it was gently subsiding into wrack and ruin. Today Villa Sandi is open to the public and hosts concerts, cultural events and guided tours, flying the flag for this Treviso-based brand. When the Venetian Republic represented a mainstay of European culture this area was considered the “garden of Venice” and the Moretti Polegato family are intent on upholding this role in its modern interpretation. A path wends its way through
the verdant park from the Villa to the winery, and beneath the villa itself stretch almost a mile of ancient underground cellars, whose constant temperature and constant level of humidity provide exactly the right environment for maturing and aging the wines produced on the estate. Here the bottles of Metodo Classico Opere Trevigiane spumante are stocked, while in two further cellars are stacked the casks used to mature the winery’s two great reds, Corpore and Filio, noted for their distinctive characters forged by the great wine expert Riccardo Cotarella. Then there is the Locanda, a country inn just down the road from the Villa, housed in old farmhouse that has been extensively renovated in impeccable
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29 Agreste con stile Stylishly rustic La Locanda, un’oasi di pace nella campagna trevigiana Sotto: uno scorcio delle cantine sotterranee La Locanda, an oasis of peace and quiet in the Treviso countryside Below: the cellar underneath the Villa
dei grandi rossi Corpore e Filio, due vini che meritano di essere conosciuti per la loro personalità, forgiata dalla collaborazione con l’enologo Riccardo Cotarella. Poi c’è la Locanda, distante pochi minuti d’auto dalla Villa. Una vecchia casa colonica che è stata recuperata con gusto, lasciando inalterata l’energia positiva sprigionata da queste pietre. Le 6 camere uniscono al comfort la semplicità della campagna, anticipando il piacere che si prova nei mesi freddi davanti al focolare del ristorante, dove le migliori tradizioni trevigiane sanno stupire anche i palati più raffinati e attenti ai sapori. Il menù propone una serie di piatti realmente legati al territorio, dalla “sòpa coàda” (zuppa covada), a base di brodo e carne di piccione, alle lumache, preparate con una salsina con più di 20 ingredienti, la cui ricetta è gelosamente custodita dallo chef Gianmaria Cozza. Completa
il tutto una sala da pranzo calda ed accogliente, dove il servizio unisce cortesia, discrezione ed efficienza. Il modo migliore per rilassarsi e godersi il meglio dei vini firmati dall’azienda trevigiana, cominciando ad esempio con un Cartizze “Vigna la Rivetta” di Villa Sandi, un prodotto di eccellenza degno dei “Tre Bicchieri” del Gambero Rosso. Da provare anche “Il Fresco” Prosecco Doc Treviso, premiato per 10 anni di seguito come “Prosecco dell’anno“ in Germania, fragrante, fresco e fruttato come ci si aspetta da un grande vino della zona. L’importante è staccare la spina e godersi in santa pace l’atmosfera di campagna, indugiare a tavola in tutta tranquillità, prima di concedersi una passeggiata nei vigneti collinari per ammirare questo panorama splendido e cangiante 12 mesi all’anno. È la magia di Villa Sandi. n
Porte aperte / Open doors Per iniziare il viaggio nel mondo del Prosecco basta collegarsi al sito www.villasandi.it e scoprire l’offerta enologica e culturale dell’azienda trevigiana Discover the world of Prosecco with its culture and wines on www.villasandi.it
taste, leaving the positive energy radiating from its stone walls intact. The snug Locanda Sandi boasts a mere six guest rooms, all decorated in a deceptively simple, yet overwhelmingly comfortable, Veneto country style, heralding the pleasures of the roaring open hearth in the restaurant on cold winters days, where you can savour traditional Treviso fare of a culinary calibre fit for even the most refined of gourmet palates. The menù offers a series of delicacies strictly linked to local tradition, from “sòpa coàda”, a sort of pigeon and vegetable hotpot
in broth, to snails, served with a sauce which boasts over 20 different ingredients in a recipe jealously guarded by chef Gianmaria Cozza. All served in a cosy, warm dining room where excellent service vies with courtesy, discretion and efficiency. A golden opportunity to sit back, relax and enjoy the pick of Villa Sandi’s wines; a process which might start with a Villa Sandi “Vigna la Rivetta” Cartizze, one of those sublime achievements worthy of the “Three Glasses” it has been awarded by the prestigious Gambero Rosso. Another one
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to try is the “Il Fresco” Prosecco DOC Treviso, proclaimed “Prosecco of the Year” for 10 years running in Germany, the sort of fragrant, fresh, fruity flavour you would expect from one of the great wines of this area. The key here is to take a pause from the frenetic pace of today’s plugged-in world and relax into the velvet softness of the countryside, revelling in the refined pleasures of the table and then taking a gentle stroll through the magnificent hillside vineyards, drinking in the unrivalled splendour of the year-round views. n
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Fattoria di Fiorano, la rinascita di un mito Le tre nipoti del Principe di Venosa, fondatore dell'azienda, sono riuscite a ridare lustro alle produzioni vitivinicole di questa affascinante oasi agricola alle porte di Roma FATTORIA DI FIORANO, A LIVING LEGEND The Prince of Venosa’s three granddaughters inject new life into the vineyard of this company founded by their grandfather just a stone’s throw from Rome Storia/story Alessia Antinori
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a storia della Fattoria di Fiorano racconta di Alberico Boncompagni Ludovisi, Principe di Venosa, che nel 1946 eredita un terreno sull’Appia Antica, alle porte di Roma, e decide di impiantare un numero limitato di filari di quattro vitigni (Merlot, Cabernet, Semillon e Malvasia
di Candia), da coltivare secondo canoni antesignani della moderna agricoltura biologica, proprio mentre il mondo delle coltivazioni si apre all’agricoltura chimica convenzionale. Con il passare del tempo, il Principe di Venosa produce dai suoi vitigni un vino rosso e due vini bianchi unici, e la storia di Fiorano
Vicina alla città / Close to town Sopra: il team aziendale. La Fattoria di Fiorano si trova lungo la via Appia, nei pressi dell’aeroporto di Ciampino Above: the company’s team. Fattoria di Fiorano is on the Via Appia, hard by Ciampino airport
Vademecum La Fattoria di Fiorano si trova a Roma, in via di Fioranello 34 (zona aeroporto di Ciampino) Per info e visite: tel e fax 06/79340114, cell. 3423658581; fiorano@fattoriadifiorano.it Ristorante “L’Orto di Alberico” (aperto sabato a pranzo e a cena e domenica a pranzo) Cell. 3408088211, info@ortodialberico.it Fattoria di Fiorano is just outside Rome, in Via di Fioranello 34 (near Ciampino airport) For info & visits: ph./fax + 39 (0)6 79340114; mobile ph. +39 342 3658581; fiorano@fattoriadifiorano.it Restaurant “L’Orto di Alberico” (open on Saturday for lunch and dinner and on Sunday for lunch) Mobile ph. +39 340 8088211; info@ortodialberico.it
The annals of the Fattoria di Fiorano tell of how Alberico Boncompagni Ludovisi, Prince of Venosa, inherited a parcel of land on the Appia Antica, just
a stone’s throw from the walls of Rome, in 1946. Here he decided to plant a few rows of Merlot, Cabernet, Semillon and Malvasia di Candia
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vines, cultivating his vineyard the old-fashioned way, foreshadowing what would grow into today’s organic farming movement, in direct contradic-
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Biologici per tradizione La principale eredità del Principe Alberico Boncompagni Ludovisi è sicuramente la filosofia che ha portato i vini di Fiorano alla fama internazionale per la loro unicità. Il sogno di poter utilizzare tecniche pioniere del moderno metodo biologico, senza lasciarsi tentare da produzioni intensive non rispettose della natura, continua nella nuova Fattoria di Fiorano. Ma l’eredità non è racchiusa solo in un’idea, è qualcosa che vive nella “vigna storica”: quattro filari di Cabernet e quattro filari di Merlot, insieme allo storico Semillon messo a disposizione da un amico di famiglia, sono solo il punto di partenza per far rinascere i vini che hanno dato vita al mito di Fiorano.
diventa la leggenda di un uomo restio a vendere anche poche bottiglie, schivo, deciso a proteggere dal mondo il particolare rapporto con le sue uve al punto da eliminare quasi tutti i filari nel momento in cui sente di non poter più garantire loro la sua cura. Dalle viti superstiti e da questa stessa terra, Allegra, Albiera e Alessia, le tre nipoti del Principe, hanno deciso di ripartire. Una contion with the fashion of his time for hi-tech chemical agriculture. As the years went by the Prince of Venosa’s vineyard produced a red and two whites of such superb quality that Fiorano’s wines became almost the stuff of legend; the stock of an intensely private man reluctant to sell even a handful of bottles,
tinuità di intenti e di valori all’interno della stessa famiglia, ma una rinnovata maniera di vivere la Fattoria di Fiorano. All’interno della fattoria è inoltre possibile fermarsi ad apprezzare la cucina del ristorante “l’Orto di Alberico”, aperta a chi vuole passare una giornata in un’inattesa campagna a due passi dal cuore nevralgico della Città Eterna. n
a man whose relationship with his grapes was so close that he even grubbed up almost all the vines when he no longer felt able to personally oversee their care. From the surviving vines, and on the same land, Allegra, Albiera and Alessia, the Prince’s three granddaughters, have decided to rebuild the vineyard in
an unbroken line of family traditions and values, but with a new vision for the Fattoria di Fiorano concept. The farm also houses the “L’Orto di Alberico” restaurant, open to all those who fancy a day in these surprisingly rural acres of countryside, just a few miles from the walls of the Eternal City. n
Organic by tradition The main inheritance from Prince Alberico Boncompagni Ludovisi is his philosophy on how Fiorano wines should be made, that philosophy which gave them their unique international reputation. The dream of being able to employ the pioneering techniques of modern organic methods without being tempted by mass production in contrast with nature continues on the new Fattoria di Fiorano. And this inheritance goes well beyond the mere idea, it is alive in Fiorano’s historical vineyard, with its four rows of Cabernet and four rows of Merlot and a historical Semillon recovered through the generosity of a friend of the family. Vines that represent the core of the rebirth of the Fiorano legend.
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Rinascita / Rebirth Quattro filari di Cabernet e quattro filari di Merlot, insieme allo storico Semillon: di qui è partito il nuovo corso vitivinicolo della Fattoria Fiorano Four rows of Cabernet and four rows of Merlot, together with a historical Semillon: at the heart of the rebirth of the Fiorano legend
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Prowein, impossibile resistere a bacco Dal 13 al 15 marzo la fiera di Düsseldorf ospita uno degli eventi clou a livello mondiale per i professionisti del vino Irresistible Prowein. From 13 to 15 March, Düsseldorf is home to one of the key events in the world of wine Storia/story CECILIA MILANI Foto/photo courtesy PROWEIN
Partecipazione mondiale World event Sono attesi a Düsseldorf più di 6000 produttori di vino Düsseldorf attracts over 6000 wine producers
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er il mondo del vino l’appuntamento con il ProWein di Düsseldorf è più di una semplice fiera di settore perché la manifestazione tedesca riesce a catalizzare in una sola location più di 6mila produttori di vino provenienti da una cinquantina di Paesi.
In the world of wine ProWein in Düsseldorf is much more than a common or garden trade fair, because this key German event
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Un’occasione importante per il settore vitivinicolo italiano che anche quest’anno ha investito nella rassegna per promuovere il proprio lavoro ed essere presente in uno dei mercati da sempre più importanti per il made in Italy, ma anche per entrare in contatto con
succeeds in attracting over six thousand wine producers from close on fifty different countries. An important opportunity for
the Italian wine trade, which this year has once again invested heavily to showcase its wares and fly the flag in what has al-
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Idee chiare / Target La rassegna ha da sempre cercato di puntare su un pubblico professionale Sotto: sempre elevata al ProWein la presenza di aziende italiane ProWein has always favoured professionals in the field Below: the Italians are always out in force at ProWein
nuovi buyer, elemento strategico per stringere contatti commerciali con nuovi partner. Ma ProWein è anche una colossale festa per chi ama la cultura del vino e nelle giornate della rassegna Düsseldorf si trasforma in un gigantesco fuori salone, con degustazioni e serate a tema per coinvolgere i fedelissimi di
Bacco in una serie di eventi, durante i quali continuare a celebrare l’abilità dei vignaioli e degli enologi di tutto il mondo. Per cui se non avete ancora pianificato una visita al ProWein, segnatevi le date, perché la fiera è alle porte e aprirà i battenti dal 13-15 marzo. In alto i calici. n
E’ qui la festa / Party time Pianificare la propria partecipazione al ProWein è semplice, basta collegarsi a www.prowein.com e scoprire il programma e la logistica di questo evento top per il mondo del vino To plan your trip to ProWein just connect to www.prowein.com to view the logistics, schedule and all the events of this top event in the world of wine
ways been one of its key export markets, with the added plus of attracting new buyers, one of the strategic elements in securing new commercial contracts and new partners. But ProWein is also a colossal
wine-lovers’ festival, and the whole of Düsseldorf rises nobly to the occasion with a bewildering array of tastings, theme parties and events, all nicely gauged to arouse the enthusiasm of those who worship at the shrine of
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Bacchus, celebrating the expertise and skill of wine-makers from all four corners of the earth. So if you haven’t yet planned a visit to ProWein, save the date, because the fair is scheduled for 13-15 March. Cheers! n
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cantina a bordo Cellar on board Dai pendii del Triveneto, passando sulle dolci colline toscane, attraverso il tacco pugliese fino all’assolata terra siciliana: questo ed altri affascinanti scenari ospitano alcune delle tenute più suggestive che abbiamo selezionato per voi. Lasciatevi emozionare da questi vini, dalla loro storia, dal loro sapore e dalla tradizione della terra che rappresentano, chiedendo alle nostre assistenti di volo i vini in rotazione
From the mountain slopes in the Triveneto to the sweet tuscan hills, by way of the heel of italy in puglia and as far as sunny sicily: this and other fascinating scenarios are home to some of the most evocative estates we have selected for you. Be enticed by these wines, their history, their taste and the traditions of the lands they represent. Ask our flight assistants about the wines in rotation
Gli spumanti / Sparkling wines
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Spumante (sparkling wine) owes its name to the froth (spuma) caused by the sudden release of part of the gas dissolved in the wine following the drop in pressure once the cork is pulled. The characteristic effervescence of sparkling wines is the outcome of a rather complex production process. The development of carbon dioxide that gives the wine its sparkle is achieved after vinification by means of refermentation in a controlled environment with the addition of sugars. There are essentially two sparkling wine production methods: the classic method, as used to produce Champagne with refermentation in the bottle, and the Charmat method that involves refermentation in sealed recipients.
veneto
trentino alto adie
Gli spumanti devono il loro nome alla spuma che si produce al momento dell’apertura della bottiglia, come conseguenza dell’improvviso sprigionarsi di una parte di gas che si trova disciolto nel vino, e che si libera a causa della diminuzione di pressione provocata dalla stappatura. Per ottenere la caratteristica effervescenza dei vini spumanti occorre un processo di produzione complesso. Lo sviluppo dell’anidride carbonica che rende frizzante il vino, viene ottenuta dopo la vinificazione tramite una seconda fermentazione alcolica, detta “presa di spuma”o spumantizzazione, in ambiente controllato con aggiunta di zuccheri. I metodi di spumantizzazione sono essenzialmente due: il metodo classico, detto Champenois, con rifermentazione in bottiglia, ed il metodo Charmant che prevede la rifermentazione in recipienti chiusi.
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CUVÉE ROYAL ANTINORI
GRAND CUVÉE BRUT KETTMEIR
VIGNETO GIARDINO ADAMI
MILLESIMATO VILLA SANDI
78% Chardonnay, 12% Pinot Nero, 10% Pinot Bianco / 12,5%; 7-9 °C
Pinot Bianco 12,5%; 6-8 °C
Prodotto con uve della Tenuta Montenisa. La permanenza sui lieviti ha esaltato il suo intenso profumo con note di pesca bianca, mela e sentori di pane tostato. Ha colore giallo paglierino, spuma ricca e cremosa, perlage fine e persistente. Al palato la vivacità tipica del Brut è accompagnata da accenni di albicocca deidratata con un’armonia inedita e preziosa, di grande espressività ed eleganza. Produced from grapes cultivated at the Montenisa estate. A lengthy stay on the lees has brought out and heightened its intense aromas of white peaches and apples along with hints of toasted bread. The wine is straw yellow in color with a rich and creamy bubbling, long, delicate, and persistence. On the palate, the typical vivacity of a Brut is accompanied by accents of dried apricots which add an unusual balance together with much elegance and expressiveness.
Colore giallo paglierino scarico, perlage fine e persistente, si distingue per il suo profumo fresco, fruttato, lievemente aromatico, con sentori di lievito equilibrati. Al gusto si presenta secco, vivace, pieno con buona persistenza. Ottimo come aperitivo, accompagna antipasti a base di pesce e verdure. Interessante sui formaggi freschi. Pale straw-yellow; fine, lingering perlage; fresh, fruity, slightly aromatic nose with balanced notes of yeast. Dry, full, lively palate with good length. Ideal as an aperitif but its structure makes it a good accompaniment to a meal based on fish and vegetables.
Glera 11%; 7-8 °C Spumante dal colore giallo paglierino, dal perlage fine e persistente. Di grande ampiezza, intensità ed equilibrio, presenta fresche note fruttate. È un eccellente aperitivo, adatto a tutte le occasioni. Si accompagna anche a pasticceria secca, alle focacce, alle crostate di frutta e alla frutta fresca, soprattutto melone e pesche. A straw yellow sparkling wine, long lasting bead. Admirably rich, intense and harmonious, with hints of fresh fruits. An excellent aperitif, perfect for all occasions: with dry pastries, focaccia bread, fruit tarts and fresh fruit, especially peach and melon.
Glera 11%; 6-8 °C Spumante dal colore giallo paglierino scarico, perlage fine e resistente. In bocca risulta intensamente fruttato con evidenti note di mela matura. Piacevole ed elegante la nota floreale che ricorda i fiori di acacia. Fresco ed asciutto con finale piacevolmente fruttato ed aromatico. Eccellente aperitivo adatto a tutte le occasioni. This sparkling wine presents a very pale straw yellow and a persistent perlage. Intense fruity aroma with clear hints of ripe apple. Pleasant and elegant flowery sensation reminiscent of acacia flowers. Fresh, slightly, sweet and soft to the palate with a fruity and harmonious finish. A perfect aperitif, suitable for all occasions.
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I vini rossi / red wines
BOTROSECCO ANTINORI 60% Cabernet Sauvignon, 40% Cabernet Franc 13,5%; 16°C Prodotto con uve Cabernet Sauvignon e Cabernet Franc presso la fattoria Le Mortelle a Castiglione della Pescaia, nella Maremma toscana. È equilibrato ed intrigante, diretto come la terra dove nasce. Al naso si percepiscono note balsamiche e di leggera vaniglia, seguite dai frutti rossi maturi. Al palato è morbido e voluminoso, ben strutturato e persistente. Produced from the Cabernet Sauvignon and Cabernet Franc grapes of the Le Mortelle estate at Castiglione della Pescaia on the Tuscan Maremma coast. It is an intriguing and balanced wine, as forthright as the soil and site where it is born. The nose shows balsamic notes and a touch of vanilla along with ripe red berry fruit. The flavors are full and supple, long and well structured.
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FANATICO CHIANTI CLASSICO RISERVA / VILLA TRASQUA 100% Sangiovese / 14%; 18°C Questo vino è il risultato di una sapiente selezione di uve, che dopo una fermentazione in tini troncoconici, viene lasciato affinare per 24 mesi in grandi botti di legno. Il suo colore è rosso rubino con lievi sfumature granato, con un aroma delicato di frutta matura combinata a sentori di legno e spezie. Ha gusto morbido, corposo e persistente, che lo rende ottimo abbinamento a brasati, selvaggina,e formaggi stagionati. Made from a fine selection of grapes, fermented in oak barrels and aged in both large and small oak barrels (French barriques) for 24 months, this ruby red wine with slight garnet shades offers a delicate aroma of ripe fruits combined with hints of wood and spices. The full-bodied structure and rounded, smooth taste with a long and dry finish pairs well with braised meats, game and tasty cheese.
emilia romagna
The colour scale for red wines ranges from purple to ruby, garnet or orange-red (with intermediate shades). In general, purple is the characteristic colour of a young wine; as the wine gradually ages, it loses some of its red to become more brick-coloured. All this is equally joined by the bouquets and flavours the wine develops through ageing in barrels. Wines are best enjoyed and appreciated by paying careful attention to the serving temperature: depending on the ageing period, the serving temperature ranges from 16 °C for a young red wine through to 20 °C for a well-aged wine.
lombardia
TOSCANA
TOSCANA
Per i vini rossi la scala cromatica va dal porpora, al rubino, al granato o aranciato (con sfumature intermedie). In genere il porpora è il colore di un vino giovane, man mano che il vino invecchia perde parte del rosso per acquistare più color mattone. A tutto ciò si sommano poi gli aromi ed i sapori che vengono donati al vino dall’invecchiamento in botti. Per godere al massimo della bontà di un vino, bisogna essere attenti alla temperatura di servizio, a seconda del periodo di invecchiamento bisognerà adottare una temperatura di servizio diversa che va dai 16° per un vino rosso giovane, fino ai 20° per un vino lungamente invecchiato.
MANDOLA FRATELLI BERLUCCHI
LAMBRUSCO DI SORBARA ANERI
Cabernet Franc, Merlot 12,5%; 16°C Vino dal colore rosso rubino franco e brillante con un bouquet sano e bene dichiarato, ove sul finale emergono sentori di sottobosco. Il sapore è asciutto, con elegante sapidità, nerbo e stoffa leggeri ma continui, armonico fra i diversi componenti. Clear, brilliant ruby red color. This wine tends towards a wholesome and well-defined bouquet, woody scents emerge on the end-note. It tastes dry, with emphasized and elegant flavour, vigorous and light body, persistent, harmonic.
Lambrusco di Sorbara 11,5%; 12-14 °C Colore rosso rubino chiaro con riflessi violacei per questo vino dal profumo di violetta e frutti di bosco. Perlage fine e persistente, gusto secco e delicatamente fruttato. Si consiglia come aperitivo, o con salumi, bolliti e fritture, anche di pesce. Light ruby red color with violet reflections. This wine has intense notes of violet and berries. Fine and persistent perlage with dry and delicately fruity taste. It’s recommended as an aperitif, with cold meats, boiled and fried, even fish.
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i vini bianchi / White wines
trentino alto adige
White wines are made from white grapes following delicate pressing of the bunches exclusively to produce must without marcs. This is the main characteristic distinguishing white wines from red ones. Pressing is followed by fermentation and maturing, usually in steel containers for wines with a fresher and more delicate personality, or wooden barrels for wines intended for longer ageing to achieve a more distinctive character. White wines range from a more or less intense yellow colour, with greenish, amber or golden reflections depending on the wine. The bouquet is delicate and fruity and taste is fresh and aromatic. Particularly delicate tastes and pale colours depend on the production process.
veneto
UMBRIA
I vini bianchi sono ricavati dalla raccolta delle uve a bacca bianca, a cui segue una leggera pressatura dei grappoli, in modo tale da ottenere esclusivamente il mosto, privo di vinacce. Questa è la principale caratteristica che distingue i vini bianchi da quelli rossi. Alla pressatura segue la fermentazione e la maturazione, solitamente effettuata in contenitori di acciaio per i vini dalle note più fresche e delicate, e in contenitori di legno per i vini destinati ad un invecchiamento più lungo, dalle note più decise. I vini bianchi si presentano di colore giallo, più o meno intenso, con riflessi verdognoli, ambrati o dorati a seconda del vino. Il profumo è delicato e fruttato e il sapore è fresco e aromatico. Il colore e il gusto particolarmente tenui e leggeri, dipendono dal processo di produzione.
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TELLUS ORO FALESCO
ELYOS SOAVE DOC TASONIERO
PINOT GRIGIO ENDRIZZI
80% Chardonnay, 20% Pinot Bianco 13%; 12 °C Chardonnay e Pinot Bianco sono le due varietà che compongono il Tellus Oro. Il colore giallo carico lascia intendere fin da subito la complessità e la ricchezza del vino. Sentori agrumati di cedro si fondono insieme a sensazioni di mela. Vino pieno al gusto, ma anche fresco, sapido e persistente. Chardonnay and Pinot Blanc are two varieties which are inside Tellus Oro. The color is deep yellow and it explains immediately the complexness and the richness of the wine. You can smell citrus cedar and apple. The wine is full inside the mouth, but even fresh, sapid and persistent.
Garganega 13,5%; 11 °C Vino dal colore giallo paglierino, con profumi eleganti di fiori di sambuco e frutta esotica, dal gusto sapido, persistente, con un piacevole finale armonico. Si abbina perfettamente a piatti di pesce ma anche a carni bianche e primi piatti in generale. Pale yellow color, elegant aromas of elderflower and exotic fruits. Savoury taste, persistent and harmonious. Very good with fish, white meat or pasta dishes.
Pinot Grigio 12,9%; 12 °C Colore giallo paglierino con riflessi dorati. Profumo delicato e finemente persistente, ricorda la pera William. Gusto secco, armonico e pieno. Si abbina al pesce, ma anche a carni bianche, pollame e formaggi. Crisp yellow color with golden reflexes. Delicate and finely persistent fragrance reminiscent of Bartlett pears. Dry, harmonious and full. It’s excellent with fish, white meat, poultry and cheese.
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in vino veritas Antonello Maietta, Presidente AIS - Associazione Italiana Sommelier, www.aisitalia.it Antonello Maietta, President AIS - Italian Sommelier Association, www.aisitalia.it
Sommelier, quale olio ci consiglia? Si allarga l’area di competenza dei professionisti della degustazione Questa domanda non tarderà a diffondersi nei ristoranti e nelle enoteche. Del resto, il Sommelier non si occupa esclusivamente di vino: la tecnica della degustazione gli permette di accompagnare il cliente a destreggiarsi tra oli fruttati ed erbacei, tra note amare e piccanti. L’Associazione Italiana Sommelier vanta una solida esperienza nel settore dell’olio, poiché la conoscenza delle materie prime utilizzate nelle diverse preparazioni gastronomiche è sviluppata in maniera approfondita nel percorso didattico. Organizza inoltre corsi di formazione specifici, aperti a tutti gli appassionati, dedicati a questo prodotto d’eccellenza dell’agroalimentare italiano.
L’analisi sull’olio non è finalizzata alla ricerca dei difetti – compito prevalente dei tecnici che operano negli enti di controllo –, ma a individuare le caratteristiche che consentono a ogni tipologia di armonizzarsi con le pietanze, proprio come si fa con il vino. E come per il vino, anche per l’olio le differenze sensoriali sono determinate da una serie di fattori che vanno dalle condizioni ambientali, alle tecniche di coltivazione e di trasformazione, passando attraverso il variegato e originale panorama di cultivar presenti in tutta la Penisola. Un altro primato che il mondo ci invidia, un altro argomento da divulgare con competenza. n
Come per il vino anche l’olio si degusta e si abbina ai piatti per esaltarne il gusto Like wine, olive oil is tasted and matched to different dishes to enhance flavour
Sommelier, which olive oil would you recommend? Professional tasters broaden their brief
This could soon be a fairly common question to ask as part of your gourmet dining or deli shopping ritual. Because a sommelier’s skills are by no means limited to advising on wine; their trained noses can help you pick exactly the right fruity or herb-scented olive oil with exactly the right hint of a bitter or spicy aftertaste. Members of the Italian Association of Sommeliers already boast a solid grounding in olive oils because, thanks to its role in gourmet food, it’s a subject which is covered in all their training courses. But the Association also organises specific courses on olive oil, open to anyone with an interest in a field that is
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undoubtedly one of the jewels in the crown of Italian agriculture. Tasters aren’t looking for defects in olive oil – this is a task they leave to the experts responsible for quality control; their job is to identify the specific characteristics which will make one oil more suitable to go with a given dish than another, exactly as they would with wine. And, as with wine, the differences are due to factors which range from where the oil comes from, how it was produced and pressed and the enormous varieties of cultivars grown up and down the length of Italy. Another first the world envies the Bel Paese, another area where professional expertise is a must. n
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Quando la natura chiama I fotografi naturalistici fan razza per conto loro. Niente bagni di folla per inseguire la star del rock o il calciatore famoso. Meglio nascondersi sotto un telo mimetico per rendersi invisibili nel bosco in attesa per ore della loro “preda”. Giacomo Menta è uno di loro e questa è la sua storia. When Nature Calls. Wildlife photographers are a breed apart. Never in the scrimmage around rock stars or famous footballers, they prefer to cower motionless under camouflage nets patiently waiting hours for their prey. Giacomo Menta is one of them and this is his story Storia/story giovanni de luca Foto/photo courtesy giacomo menta
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Come Narciso / Narcissus La meraviglia dello scoiattolo In alto: bosco attorno al torrente Arzino in Friuli Pagina a sinistra: il canto del Pettazzurro A squirrel admires his reflection Above: the wood the Arzino river runs through in Friuli Opposite: the song of the Bluethroat
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Colori autunnali Autumn shades Un esemplare di picchio rosso maggiore Pagina a destra in alto: Finlandia, spazio agli orsi In basso: alba in Cansiglio Woodpecker Opposite (above): Finland, bear space Below: dawn in Cansiglio
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ome spesso accade, la maggior parte dei fotografi naturalistici non campa di fotografia naturalistica, anche se per impegno, passione, risultati e attrezzatura non hanno nulla da invidiare ai pochi che invece hanno fatto di questa vocazione un mestiere. Giacomo Menta, genovese di nascita, ma udinese di adozione, fa parte della prima categoria, quella degli hobbisti evoluti e sta viaggiando in tutto il mondo per dare corpo ad una passione, che lo sta trasformando in
As is often the case, most wildlife photographers don’t manage to make a living out of wildlife photography, even if their commitment, passion, equipment and results are up there with the few who do. Giacomo Menta, Genoese by birth, but Udinese
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un vero globetrotter dei boschi. Lo potete trovare in Alaska, in Norvegia o infrattato fra le dolomiti friulane, ma l’emozione di ogni scatto non cambia. “Sin dall’infanzia – racconta a Spazio Italia Giacomo Menta - ho sempre praticato attività che mi consentissero di trascorrere il tempo libero a contatto della natura, da cui non riesco a star lontano per molto tempo. Per molti anni i miei strumenti per osservare gli animali sono stati il binocolo e il cannocchiale, poi sono passato alla fotografia natu-
by adoption, falls into the former category. A professionallevel amateur who travels the world in pursuit of his passion, which is rapidly turning him into a globetrotter of the woods. You might find him in Alaska, Norway or lurking in the Friu-
li Dolomites, but the emotional charge inherent in each shot never changes. “Ever since I was a child I’ve always spent my free time in contact with nature, I hate being away from it for any length of time” Giacomo Menta explains. “For many years I
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44 Magico / Magic Pagina a destra in alto: il canto dell’urogallo In basso: Groenlandia, non spaventate lo Skua Sotto: Friuli Venezia Giulia, cerve nel Tarvisiano Opposite (above): the call of the capercaillie Below: Greenland, don’t startle the skua Below: Friuli Venezia Giulia, deer in the Tarvisiano
Rischi del mestiere Professional hazards Giacomo Menta alle prese con un corvo Giacomo Menta’s close encounter with a crow
ralistica”. Il suo è stato un percorso da vero “onnivoro” e oggi Menta passa dalla flora, al paesaggio, alla fauna, puntando non solo l’aspetto naturalistico dello scatto, ma anche a quello compositivo. “Inizialmente era lo spirito documentativo a guidarmi - dice Menta - poi ho privilegiato le foto ambientate dove ricercare anche un effetto artistico. È mia ferma convinzione che non mi stancherò mai di imparare, anche perché l’essere entrato nell’Associazione fotografi naturalisti italiani
(Afni) ha significato conoscere persone con cui condividere la grande passione della mia vita. Mi hanno anche aiutato a capire – conclude Menta - che, prima di ogni scatto, devo entrare in punta di piedi e con il massimo rispetto per tutti gli esseri, vegetali o animali, che popolano il nostro meraviglioso ma fragile ambiente. Se poi con il mio lavoro riuscirò a spingere anche una sola persona verso un maggior rispetto per la natura, allora sarò un fotografo naturalista ancora più felice”. n
Scatti in libertà / Free range photography Per conoscere le attività della sezione friulana dell’Associazione fotografi naturalisti italiani l’indirizzo è: www.afnifvg.org. Giacomo Menta risponde invece qui: giannimenta@virgilio.it Find out more about the activities of the Friuli section of the Italian Wildlife Photographers Association here: www.afnifvg.org. You can find Giacomo Menta at: giannimenta@virgilio.it
used a telescope and binoculars to observe wildlife, then I moved on to photography”. Menta is omnivorous in his approach, photographing flora, fauna and landscapes and concentrating not just on the naturalistic aspect of the shot, but also on its composition. “Initially I was guided by a documentary spirit, then I became attracted to settings where I could create an artistic effect” says Menta. “I don’t think I’ll ever tire of learning, especially now I’m a member of the Italian
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Wildlife Photographers Association (AFNI), where I’ve met people I can share my passion with. They’ve also helped me to understand that before even thinking about the shots you have to be very respectful of the environment and everything in it, all the animals and plants that populate our wonderful, but extremely fragile, world. If my work helps to persuade even one single person to be more respectful of nature, then that’ll make me an even happier wildlife photographer”. n
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Così parlò Eumir Deodato
Il re del funk/jazz, vero maestro del crossover, ha suonato di recente in alcuni piccoli club italiani, proponendo al suo pubblico successi immortali come il suo arrangiamento dell’Also Sprach Zarathustra di Richard Strauss. Spazio Italia lo ha incontrato durante il Bologna Jazz Festival Thus Spake Eumir Deodato. During the Bologna Jazz Festival Spazio Italia met the king of funk/jazz, a maestro of the crossover genre who has recently been playing small Italian clubs, offering the public a chance to enjoy enduring successes such as his personal take on Richard Strauss’ Also Sprach Zarathustra Storia/story Filippo Rubbini Foto/photo courtesy Eumir Deodato Lunga carriera / Long Career Uno scatto di repertorio della carriera dell’artista brasiliano A shots from the Brazilian artist’s long career
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musicisti (spesso) sono come il buon vino: più invecchiano e meglio diventano. Eumir Deodato non sfugge a questa regola e porta i suoi quasi 74 anni con disinvoltura, all’insegna delle sue inconfondibili sonorità.
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Nato a Rio de Janeiro, Deodato ben presto viene conosciuto nella scena bossa nova come pianista ed arrangiatore di successo. Trasferitosi poi a New York negli anni settanta, raggiunge la fama internazionale con l’album
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47 Instancabile / Indefatigable Nel corso della sua carriera il musicista brasiliano ha partecipato alla realizzazione di 500 album come produttore, compositore, arrangiatore e tastierista Deodato has helped produce over 500 albums in the course of his long musical career, working as producer, composer, arranger and keyboard player
Prelude (1972), che contiene il celeberrimo arrangiamento in versione funk del “Così parlò Zarathustra” di Richard Strauss, brano utilizzato da Stanley Kubrick nella colonna sonora del film “2001: Odissea nello Spazio”. Ma nella sua lunga carriera Deodato ha scalato le vette dell’industria musicale come produttore, compositore, arrangiatore e tastierista, partecipando ad oltre 500 album e collaborando, tra gli altri, con Frank Sinatra, João Donato, Antonio Carlos Jobim, Wes Montgomery, Kool & The Gang e Björk. Lo abbiamo intervistato in occasione del suo ultimo tour Europeo che ha toccato di recente anche l’Italia, dove ha suonato in piccoli club, incontrando un pubblico di appassionati che vedono in lui uno dei pochi musicisti in attività capace di fondere più generi, con un proprio inconfondibile stile funk/jazz.
Musicians are often like good wines: they improve with age. Eumir Deodato is no exception, carrying his 74 years with a delightful insouciance aided by his very personal sound. Born in Rio de Janeiro, Deodato soon made his mark in the bossa nova scene as a successful pianist and arranger. He achieved international fame in the 1070s after he moved to New York and produced his Prelude album in 1972, which contained the famous funk version of Richard Strauss’s “Thus Spake Zarathustra” the track used by Stanley Kubrick in his film “2001: Space Odyssey”. But
La recente tournée in Italia ha testimoniato la validità dell’Europe Express Quintet? Com’è nato questo progetto? “L’Europe Express Quintet esiste da tempo e in origine è nato proprio per lavorare in Italia, ma oggi suoniamo in tutta Europa. L’ultimo minitour in Italia è nato su suggerimento del mio amico Piero Odorici e insieme abbiamo studiato un itinerario che privilegiasse città e locali nuovi. Sono rimasto piacevolmente sorpreso dai risultati, ovunque abbiamo suonato il pubblico era sempre numeroso, conosceva i pezzi e ho incontrato tanti giovani. Cosa potrei chiedere di più”? Lei è nato in Brasile ma è di origini italiane. Qual è il rapporto che la lega al nostro Paese? “Mia nonna era italiana e qui ho ancora tanti amici e anche per questo mi piace tornare
in his long career Deodato has successfully reached the peaks of the music industry as a producer, composer, arranger and keyboards player, participating in over 500 albums and working with Frank Sinatra, João Donato, Jobim, Wes Montgomery, Kool & The Gang and Björk among others. Spazio Italia interviewed him on the Italian stretch of his latest European tour, where he played in a series of small clubs, much to the delight of a public of ardent fans who see in him one of the few musicians able to mould a medley of styles together in his own signature funk/jazz style.
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Your recent Italian tour highlighted the success of the Europe Express Quintet? What inspired this project? “The Europe Express Quintet has been around for a while. Initially it was formed to play in Italy, but now we do gigs all over Europe. This latest tour in Italy was an idea of my friend Piero Odorici and together we studied an itinerary privileging new cities and new venues. I was surprised by the results, we got full houses all along the way, with audiences who knew the numbers and I had a chance to meet loads of young people. What more could I ask”?
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Anni ‘70 / Seventies Un’immagine dal repertorio del musicista brasiliano The Brazilian artist in Seventies
ogni volta che vengo in Europa. Ho suonato in Italia a lungo, iniziando negli anni settanta, per la Rai. Ma in Italia ho anche arrangiato alcuni brani per l’ultimo disco di Chiara Civello (Canzoni, 2014), una delle migliori cantanti con cui abbia lavorato. E nel vostro Paese ho pubblicato l’album The Crossing (2010) con la partecipazione di molti amici, tra cui Al Jarreau, che hanno contribuito a farne un disco di successo, diventato molto popolare a Londra e negli Usa, di cui sono davvero contento”.
Lei ha esplorato diversi generi musicali e lavorato con centinaia di artisti. Qual è lo stile più caro ad Eumir Deodato? “Suono lo stile che mi è più congeniale. La maggior parte di quello che suono è percepito come funk-jazz, ma includo elementi di bossa nova. Cambio spesso repertorio a seconda del Paese e del pubblico che trovo. Mi piace suonare i miei pezzi più popolari, come “2001: Odissea nello Spazio”, “Super Strut”, “Rhapsody in Blue”, ma anche brani di Antonio Carlos Jobim e di Baden Powell, dinamici e ritmici, sempre apprezzati dal pubblico”. A distanza di anni dai suoi esordi riesce ancora ad emozionarsi prima di un concerto? “Certamente e ogni volta cerco di dare il massimo. Suonare è per me un grande piacere e quando il pubblico partecipa suono ancora meglio. Ho la fortuna di essere molto conosciuto e vedere tante persone con i miei dischi tra le mani che ti chiedono di firmare autografi è un’emozione senza tempo. È il bello di poter vivere di musica”. n
La bossa nova è sempre viva / Long live bossa nova Emozioni in diretta sul sito ufficiale del musicista brasiliano: eumirdeodato.com.br Live emotions on the official sight of the Brazilian musician: eumirdeodato.com.br
Il re del crossover King of crossover Per Eumir Deodato non esistono confini musicali Eumir Deodato acknowledges no musical borders
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You were born in Brazil but you have Italian roots. What kind of relationship do you have with Italy now? “My grandmother was Italian and I have lots of friends here, which is why I look forward to coming back every time I come to Europe. I performed in Italy for many years, from the 1970s onward, for the national RAI TV channels. And in Italy I’ve also recently arranged some of the tracks on Chiara Civello’s latest album (Canzoni, 2014), one of the best singers I’ve ever worked with. And it was in Italy that I issued my album The Crossing (2010), which saw the participation of many of my friends, among them Al Jar-
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reau, which helped it onto the road to success, an album that achieved popularity in London and the USA, something I’m very pleased with”. During your career you have explored several different kinds of music and worked with hundreds of artists. So which is actually your favourite style? “I play what I feel most congenial. Most off what I do is pigeon-holed as funk-jazz, but there’s a lot of bossa nova in there too. I vary my repertoire according to the country I’m in and the audiences I’m playing to, but I enjoy playing my most popular pieces such as “2001: Space Odyssey”, “Super Strut”,
“Rhapsody in Blue”, as well as numbers by Antonio Carlos Jobim and the guitarist Baden Powell – dynamic and with a strong rhythm, the public always loves them”. After years playing in public, do you still get a kick out of live concerts? “You bet, and each and every time I put my heart and soul into it. Music is a huge pleasure for me and when the public are there they spur me on to play even better. I’m lucky enough to be quite well known, and when I see a crowd of people holding up my albums to be signed that gives me a totally timeless thrill. It’s a privilege to make a living through music”. n
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Obiettivo Lampedusa
Storia/story Gianni de luca
Tre fotografi mai stati sull’isola, un progetto impegnativo e la voglia di raccontare il lembo più meridionale d’Italia fuori dai luoghi comuni. Facendo parlare i “veri” lampedusani The Lampedusa Shoot. Three photographers completely new to the island, a challenging project and the overwhelming desire to display this southern outpost of Italy in a new light. Through its inhabitants Spazio
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Accoglienza / Welcome In alto: il murales che separa la banchina sulla quale sbarcano i migranti dal porto nuovo (ph. Raoul Iacometti) A sinistra: Giuseppe Costa, l’albergatore musicista (ph. Raoul Iacometti) Pagina a sinistra: Giovanni Billeci, con il mare nel cuore (ph. Raoul Iacometti) Abive: the painting on the wall between the quay where immigrants arrive and the new harbour (ph. Raoul Iacometti) Left: Giuseppe Costa, the hotelier musician (ph. Raoul Iacometti) Left page: Giovanni Billeci, seafarer (ph. Raoul Iacometti)
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Il falegname / The carpenter Angelo Palmisano, in arte Mastro Angelino (ph. Raoul Iacometti) Angelo Palmisano, in art Mastro Angelino (ph. Raoul Iacometti)
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vete presente Lampedusa? Sì certo, stiamo parlando del lembo più meridionale d’Italia, di quell’isola tuffata nel Mediterraneo più vicina all’Africa che al Vecchio Continente, più a Sud di Algeri e Tunisi. Ma per questa volta dimenticate i migranti, i naufràgi e i centri di accoglienza che periodicamente straripano di persone in fuga dal loro destino. Allo stesso modo dimenticate la Lampedusa estiva, brulicante di turisti, con presenze di oltre 40mila persone rispetto ai 6mila abitanti che popolano l’isola nei mesi invernali. A questo punto il viaggio può davvero iniziare. Ad accompagnarci saranno le immagini di Raoul Iacometti, Alvise Crovato e Francesco
You might or might not be familiar with Lampedusa, the southern-most tip of Italy, an island closer to Africa than Europe, further south than Algiers and Tunis. Lampedusa has hit the headlines over the last few years, thanks
Rocco i tre fotografi che hanno preso parte a “Obiettivo Lampedusa”, il progetto voluto da Monica Olivero per far conoscere al mondo la Lampedusa di cui la televisione, i giornali e i media in genere non parlano. Un gesto d’amore per un isola della quale l’imprenditrice milanese si è innamorata nel 2003 e che oggi è diventato mostra fotografica itinerante in Italia e in Europa, per dare spazio alla gente che vive su questo scoglio piatto immerso nel canale di Sicilia. Una mostra nata da un blog (lamialampedusa.blogspot.com), fondato dalla Olivero e diventata anche libro, con il duplice intento di promuovere il territorio e parallelamente raccogliere fondi da destinare alle donne di Lampedusa, che per partorire
to the successive waves of immigrants fleeing their destiny who have sought refuge here, but this is not the island being explored today. Neither is it the golden Lampedusa of the summer months, when the population swells to over
40,000, compared to the meagre 6000 of its winter months. This is where the true journey starts. Illustrated by the images captured by Raoul Iacometti, Alvise Crovato and Francesco Rocco, the three photographers who worked on “The Lampedusa Shoot”, a
53 Il bagnino e la casara The lifeguard and the queen of ricotta Antonino Signorello, una vita da bagnino (ph. Raoul Iacometti) Sotto: Concetta De Battista, la regina della ricotta (ph. Raoul Iacometti) Antonino Signorello, the lifeguard (ph. Raoul Iacometti) Below: Concetta De Battista, the uncrowned queen of ricotta cheese (ph. Raoul Iacometti)
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54 La più bella / The best beach La spiaggia dell’Isola dei conigli (ph. Francesco Rocco) Pagina a destra, in alto: Francesco Guaregno, il pesce in purezza (ph. Alvise Crovato) Sotto: Sharani Anna Bonaccorso, etnica con stile (ph. Alvise Crovato) Isola dei conigli beach (ph. Francesco Rocco) Opposite above: Francesco Guaregno, fish, just fish (ph. Alvise Crovato) Below: Sharani Anna Bonaccorso, ethnic style (ph. Alvise Crovato)
sono costrette ancora oggi a spostarsi a Palermo o Agrigento, vista la mancanza di un ospedale sull’isola. “È una sfida ai luoghi comuni - spiega Monica - e per uscire dai sentieri più classici abbiamo chiesto di partecipare a questo progetto a tre professionisti della fotografia volutamente mai stati a Lampedusa, perché fossero scevri da qualsiasi condizionamento e volutamente del nord, perché nessuno potesse dire che è stato fotografato solo quello che si desiderava far vedere”. Il risultato è un libro fotografico (per ordinarlo scrivete a lampedu-
sablog@gmail.com) in cui non troverete immagini in stile cartolina, ma nel quale sono i Lampedusani a fare la differenza con i loro visi e le loro speranze. Perché Lampedusa è da conoscere 12 mesi all’anno, specialmente in primavera e in autunno, quando l’isola torna alla sua dimensione naturale, i prezzi rientrano in una sedicente normalità e il mare è sufficientemente caldo per un bagno fuori stagione. Se vi piacciono la calca, la confusione e i luoghi comuni, “Obiettivo Lampedusa” non fa per voi. n
Il fotografo è servito / Photographs for all Per conoscere meglio il lavoro e lo stile dei tre fotografi che hanno realizzato gli scatti di “Obiettivo Lampedusa” basta collegarsi ai loro siti: www.raouliacomettifotografie.it, www.alvisecrovato.com , www.francescorocco.com To explore the works and style of the three photographers who worked on the “Lampedusa Shoot” check out their websites: www.raouliacomettifotografie.it, www.alvisecrovato.com , www.francescorocco.com
project sponsored by Monica Olivero to present the world with a different Lampedusa, one rarely explored by the TV, newspapers or the media in general. A homage to an island this Milanese entrepreneur fell in love with back in 2003, and which is now the subject of a travelling photographic exhibition making its way through Italy and Europe, illustrating the lives of the people who live on this flat rock between Sicily and Africa. The exhibition has its roots in a blog (lamialampedusa.blogspot. com) founded by Olivero and now published in book form. It aims both to promote the island and raise funds for the women of Lampedusa, who currently have to go to either Palermo or Agrigento to give birth, since there is no hospital on the island. “The challenge was to defy the stereotype” Monica explains. “Which is why we asked three professional photographers to handle it, three photographers who have never even set foot on Lampedusa before now, so they had no preconceived ideas. They
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are all from the north of Italy, with absolutely no axe to grind, so no one can say they just took pictures of what we want to show.” What emerged was a book of photographs (order from lampedusablog@gmail.com) far from the conventional picture postcard image of Lampedusa. It stars the people of the island, with their expressive faces and their hopes. Because Lampedusa is a place to explore all year round, especially in spring and autumn, when the island is uncontaminated by excessive tourism, when prices are more reasonable and the sea is still warm enough to enjoy a swim. If you’re the sort of person who adores crowds and commonplaces then steer clear of the “Lampedusa Shoot”. n
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fascino Glamour
Audi A4 Avant, a misura di neve
Viaggio sulle Alpi italiane per provare la sicurezza della trazione Quattro applicata ad un’auto capace di unire piacere di guida e massimo comfort Audi A4 Avant, Snow Queen A trip through the Italian Alps to see what level of safety the Quattro four-wheel drive gives on a car that is both comfortable and a pleasure to drive
Potenza e controllo Power on a leash In alto: la nuova Audi A4 Avant sulle nevi della Val Gardena A sinistra: nonostante la sua lunghezza, pari a 4,725 metri, la maneggevolezza dell’auto è assoluta Above: the new Audi A4 Avant on the snows of the Val Gardena Left: despite its 4.725 metres, the car handles brilliantly
Storia/story FEDERICO FERRERO (Twitter @Federico988) Foto/photo courtesy Autoappassionati.it
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Precisione Precision Il Tiptronic a 8 marce è velocissimo e le sue cambiate sono quasi impercettibili The 8-speed Tiptronic gears are incredibly fast, changing up and down almost imperceptibly
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58 Comfort totale / Total comfort Ricche le dotazioni di bordo e massima attenzione ai particolari Pagina a destra: nel ciclo extraurbano bastano 4,1 litri di carburante per 100 km A luxurious interior with a carefully crafted finish Right page: only 4.1 litres of fuel per 100 km in the extra-urban cycle
CARATTERISTICHE TECNICHE Audi A4 Avant2.0 TDI Quattro Tiptronic 190 CV Lunghezza: 4,725 m Larghezza: 1,842 m Altezza: 1,414 m Porte: 5 Bagagliaio: da 505 l a 1.510 l Massa a vuoto (5 posti): 1.690 kg MOTORE Cilindrata cm3: 1.968 Numero cilindri: 4 cilindri Alimentazione: diesel Potenza max/regime: 190 CV (140 KW) a 3800 giri/min Coppia max: 400 Nm Trazione: quattro Cambio: automatico sequenziale a 7 rapporti – S tronic Omologazione: Euro 6 PRESTAZIONI E CONSUMI Velocità max: 230 km/h Accelerazione 0-100 km/h: 7,4 secondi Consumo ciclo urbano: 5,2 l/100 km Consumo ciclo extraurbano: 4,1 l/100 km Consumo combinato: 4,5 l/100 km Emissioni CO2: 116 g/km
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er assistere alle gare delle Coppa del Mondo di sci e seguire le gesta degli atleti impegnati nelle specialità di discesa libera e slalom gigante ci siamo recati, a bordo della nuova Audi A4 Avant, in Val Gardena e in Val Badia rispettivamente sulla pista Saslong e sulla mitica Gran Risa di La Villa. Anche quest’anno le rinomate località sciistiche italiane si confermano Audi Home of Quattro; questo si traduce in una serie di iniziative come la presenza fissa del Marchio Audi nelle gare di Coppa del Mondo di sci che si svolgeranno sul territorio italiano, senza dimenticare gli adrenalinici test drive delle Audi più performanti come S1, RS 3, RS Q3, SQ5 TDI, A6 Avant e RS 6 e, naturalmente, anche della nuova Audi A4, da provare su strada e su neve per sperimentare in prima persona la trazione integrale quattro. Il nostro tour alpino è partito da Madonna di Campiglio, anch’essa Audi Home of Quattro, dove prima delle competizioni sportive sulle
piste abbiamo incontrato alcuni atleti azzurri della Federazione italiana sport invernali che per il decimo anno consecutivo sono supportati dal marchio dei quattro anelli. Durante il test abbiamo provato la nuova Audi A4 Avant in diverse motorizzazioni e in tutte abbiamo apprezzato l’elevato livello di comfort. Il 3.0 TDI da 272 CV con i suoi 600 Nm di coppia è una vera forza della natura che, grazie alla trazione Quattro, riesce a far divertire anche a bordo di una wagon lunga più di 4 metri e mezzo. La dinamica di marcia è adattabile a qualsiasi situazione. L’Audi drive select influenza le linee caratteristiche della servoassistenza, del pedale dell’acceleratore e l’assetto regolabile. Un’integrazione del sistema di trazione è il torque vectoring, attivo adesso su tutti i fondi stradali. Durante la guida dinamica in curva, la funzione gestita da software emette un leggerissimo impulso frenante sulla ruota anteriore nel lato interno della curva (nella trazione anteriore) o su entrambe le ruote in interno curva (nel-
TECHNICAL SPECIFICATIONS Length: 4725 mm Width: 1842 mm Height: 1414 m Doors: 5 Luggage compartment storage space: 505 - 1510 litres Kerb weight (5 seats): 1690 kg ENGINE Displacement: 1968 cc Cylinders: 4 Fuel: diesel Max. power/1 PS at rpm: 190/3800 Maximum torque: 400 Nm Drive: 4x4 Gearbox: 7-speed Tiptronic– S Tronic Emission standard: Euro 6 PERFORMANCE AND FUEL CONSUMPTION Top speed: 230 km/h Acceleration: 0-100 km/h: 7.4seconds Urban cycle: 5.2 l/100 km Extra urban cycle: 4.1 l/100 km Combined cycle: 4.5 l/100 km CO2 emissions: 116 g/km
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We set off to watch the World Cup Downhill and Giant Slalom competitions in a brand new Audi A4 Avant, destinations the Saslong run in Val Gardena and the legendary Gran Risa di La Villa in Val Badia. Once again some of Italy’s top ski resorts are hosting Audi Home of Quattro events, with the Audi brand very much to the fore during the World Ski Championship competitions taking place in Italy. One of the fun things Audi has organised is the chance to put your foot down on a test drive of some of its top performing cars, such as the S1, RS 3, RS Q3, SQ5 TDI, A6
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Avant and RS 6 as well as the new Audi A4, which just begs to be tried out on tarmac and on snow to see how its four-wheeled drive measures up. Our Alpine tour started in Madonna di Campiglio, another Audi Home of Quattro resort, where before the competitions we had a chance to meet some of the Italian skiers on the Italian Winter Sports Federation team, backed for the tenth year running by Audi. During our test we got to try out different versions of the new Audi A4 Avant and particularly appreciated how comfortable they all were. The 272 hp 3.0 TDI with its
600 Nm of torque is something of a force of nature and, thanks to the Quattro four-wheel drive, demonstrates how you can still have fun even in a station wagon over four and half metres long. Its drive dynamics adapt well to different situations. The Audi drive select influences the characteristic lines of the power steering, the accelerator and the adjustable trim. The torque vectoring system is now active on all road types. If you’re pushing the car round a corner the software actions a tad of braking power on the inner front wheel (in the front-wheel drive version) or on both the inner front and back
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la trazione quattro), intervenendo prima che perdano aderenza. La correzione avviene anche se il guidatore non accelera. La differenza delle forze di spinta consente alla vettura d’imboccare facilmente la curva – il comportamento autosterzante neutro viene prolungato, il comportamento di marcia risulta preciso e agile. La Val Gardena non ha semplicemente scritto la storia dello sci grazie ai suoi campioni degli sport invernali, ma si rivela ogni anno immancabile punto di ritrovo per l’élite sciistica mondiale. Ortisei, St. Cristina, Selva di Gardena diventano tappe di un itinerario ideale da percorrere a margine delle gare sciistiche, per godersi gli scenari mozzafiato, le strade panoramiche e l’adrenalina di un territorio naturale e selvaggio. Durante il nostro viaggio nelle Do-
lomiti abbiamo apprezzato la qualità elevata a bordo della vettura. Dalla cura dei dettagli all’eccellenza dei materiali utilizzati è impossibile non sentirsi coccolati a bordo di questa nuova Audi A4 Avant. Ci sono poi, a richiesta, il nuovo head up display e lo scenografico Audi virtual cockpit che portano l’esperienza di guida ad un livello 3.0. Se il nostro tour in Val Badia e Val Gardena si è svolto durante le gare di Coppa del Mondo di Sci dello scorso dicembre, anche il calendario 2016 è ricco di iniziative uniche a Cortina e La Thuile. Anche per questa nuova stagione, infine, la Perla delle Dolomiti Madonna di Campiglio, ma anche Courmayeur e Sestriere si confermano Home of quattro, diventando punti di riferimento per il mondo Audi. n
Emozioni chiavi in mano / Emotions on the move I costi per entrare nel mondo dell’ Audi A4 Avant? Si parte da 38.250 Euro The starting price for an Audi A4 Avant? From Euro 38.250
wheels (in the four-wheel drive version), intervening before they lose their grip, something it does even if the driver isn’t accelerating. The difference in thrust pops the car tidily round the corner and as the neutral steering extends, it makes the whole ride more precise, agile and stable. Val Gardena has earned its place in the history of skiing thanks to its winter sports champions, and it is still an annual must for the elite of world skiing. A drive through Ortisei, St. Cristina and Selva Gardena makes an ideal route to enjoy
dropping in on the skiing competitions on the slopes, drink in some breathtaking mountainscapes along picture-perfect scenic roads, and get an adrenaline rush from the stunning nature. Our trip through the Dolomites gave us plenty of time to appreciate the sheer quality of this car. From the painstaking care evidently taken over every single detail to the materials used it’s hard not to feel pampered in this new Audi A4 Avant. You can also get the new head up display and the very cool Audi virtual cockpit as optionals to really
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take this driving experience up to the next level. We toured Val Badia and Val Gardena during the December 2015 World Ski Championships, but 2016 is already shaping up nicely with a calendar of unique events in Cortina and La Thuile. For next year’s season Madonna di Campiglio, known as the pearl of the Dolomites, together with Courmayeur and Sestriere, have been confirmed as Home of Quattro locations, future reference points for all things Audi. n
Campioni in pista / Champs A sinistra il calciatore del Milan Giacomo Bonaventura e Florian Eisath, sciatore alpino della nazionale italiana Sotto: insieme allo chef Audi Andrea Campi, due protagonisti della nazionale italiana di sci: da sinistra Peter Fill e Giuliano Razzoli Left, Milan AC player Giacomo Bonaventura and Florian Eisath, alpine skier on the Italian national team Below: two members of the Italian national ski team with Audi chef Andrea Campi, from the left Peter Fill and Giuliano Razzoli
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in viaggio Travel
A Verona sulle tracce di Dante
Ripercorrere i luoghi vissuti dal Sommo Poeta durante la sua lunga permanenza in città offre l’opportunità di scoprire alcuni angoli spesso dimenticati, ma non per questo meno affascinanti, del capoluogo scaligero DISCOVER VERONA WITH DANTE. Following Dante’s footsteps around the city where the poet lived for so many years to explore some of Verona’s delightful hidden treasures Storia/story carlo ravello Foto/photo courtesy cOMUNE DI VERONA
è
vero, il turista per la prima volta in visita a Verona non può perdersi capolavori di richiamo internazionale come l’Arena, piazza delle Erbe, le arche scaligere, gli storici ponti sul fiume Adige o la Casa di Giulietta.
Anyone visiting Verona for the first time obviously heads for its internationally famous landmarks, such as the Arena, Piazza
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Ma per chi vuole scoprire e gustare i tesori nascosti di questa bellissima città, l’invito è muoversi coi piedi e con la fantasia per intraprendere un viaggio virtuale alla scoperta della Verona medioevale, sulle tracce di Dante Alighieri.
delle Erbe, the arches, the historic bridges over the Adige River and Juliette’s iconic balcony. But if you want to savour this lovely
city’s hidden treasures we suggest you let your imagination run riot and take a stroll around medieval Verona in Dante Alighieri’s
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61 Tesori in città Underground treasures A sinistra: Cangrande della Scala, che accolse in città il “ghibellin fuggiasco” A destra: sotto al Cortile del Mercato Vecchio si trova il Centro internazionale di fotografia degli scavi scaligeri, dove sono raccolti i resti di 1.300 anni di storia Sotto: Piazza delle Erbe, le case Mazzanti Left: Cangrande della Scala welcomed to exiled poet to Verona Right: beneath the courtyard of the Mercato Vecchio is the International Centre of Photography Scavi Scaligeri, with over 1300 years of history on display Below: Piazza delle Erbe, the Mazzanti painted houses
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62 VERONACARD Vai ovunque, vedi tutto, spendi poco Entra nella scenografica Arena, affacciati al leggendario balcone di Giulietta, sali sulla Torre dei Lamberti per una vista mozzafiato, visita le più belle chiese di Verona e scopri tanto altro ancora! La VeronaCard è un biglietto cumulativo con cui accedi gratuitamente o con riduzione ai monumenti della città, viaggi liberamente sulle linee pubbliche urbane e puoi approfittare dei vantaggi offerti dalle attività aderenti. Acquistala presso le biglietterie dei luoghi visitabili, gli uffici di informazione turistica IAT, le tabaccherie e i rivenditori convenzionati. È disponibile in due versioni: 18 euro e 22 euro, valida rispettivamente 24 e 48 ore dal primo utilizzo. Come si usa Convalida la Card presso le biglietterie dei luoghi visitabili e sul bus. Presentala presso le attività convenzionate per ottenere i vantaggi offerti. Per informazioni: www.veronacard.it
VERONACARD Go everywhere, see everything and save money Enter the scenographic Arena Amphitheatre, step out onto the legendary Juliet’s balcony, go up the Lamberti Tower to enjoy a breath-taking view, visit the most beautiful churches in Verona and discover much much more! VeronaCard is an all-inclusive city ticket that gives you free or reduced entry to monuments, free city bus travel, and lets you make the most of the partners’ many offers. The Card is on sale at museums, monuments, churches, IAT Tourist Information Offices, tobacconists and sales points participating in the initiative. Two versions of the Card are available: 18 euro for 24 hours and 22 euro for 48 hours after the first validation. How to use a VeronaCard The Card must be validated both at the ticket office of each site you visit, and each time you catch the bus. Just show your VeronaCard to the partners joining the initiative, and ask for the benefits. Further information: www.veronacard.it
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Sì perché il Sommo Poeta qui trascorse ben sette anni della sua vita: cacciato da Firenze nel 1302, a Verona trovò Cangrande della Scala, che lo accolse con l’ospitalità propria di un principe illuminato e la generosità di un mecenate. In effetti il palazzo di Cangrande era assiduamente frequentato da artisti, scienziati e rifugiati politici, e Dante ebbe certamente occasione di far parte di questa schiera di eletti. Non a caso la statua di Dante si trova proprio al centro della piazza dei Signori su cui si affacciano appunto i palazzi degli Scaligeri. Un’area di grande interesse storico e artistico: la strada romana scavata sotto all’attuale via Dante rivela una vasta zona archeologica footsteps. Dante spent seven years in Verona after he was exiled from Florence in 1302. Here he was the guest of Cangrande della Scala, who welcomed him with all the grace and generosity of a princely ruler and established patron of the arts. Indeed, Dante joined elite array of artists, scientists and political exiles who thronged Cangrande’s noble palazzo. Which explains why Dante’s
sotterranea. E sotto al Cortile del tribunale, all’interno di quello che fu il palazzo di Alberto e di Cansignorio della Scala, si trova il Centro internazionale di fotografia degli scavi scaligeri, dove 1.300 anni di storia sono raccontati da mosaici di ville romane, fondamenta di torri medioevali, abitazioni del V secolo D.C. e tombe longobarde. Poco distante c’è piazza delle Erbe, il cuore della città anche ai tempi di Dante. Coeve al suo soggiorno in città sono le case dipinte Mazzanti, o la fontana di Madonna Verona, la cui statua mostra una doppia anima: il corpo romano di dea pagana e la testa di fattura medioevale simboleggia infatti l’unione tra il mondo classico e quello
statue stands right in the centre of Piazza dei Signori, surrounded by the palazzos of della Scala notables. This is an area of huge historical and artistic interest; the Roman road which has been excavated under what is today Via Dante comprises a vast underground archaeological area. Beneath the courtyard of what are now the local law courts, formerly Alberto and Cansignorio della Scala’s palazzo, is the
International Centre of Photography Scavi Scaligeri, where 1300 years of history can be seen in mosaics from Roman villas, the foundations of medieval towers, houses dating back to the 5th century AD and Lombard tombs. Just a stone’s throw away lies Piazza delle Erbe, the heart of the city in Dante’s day. For the poet the Mazzanti painted houses and the Madonna Verona
moderno-cristiano. All’epoca di Dante, Verona era dunque un fiorente centro culturale, ma anche un immenso cantiere: col sostegno degli Scaligeri i Domenicani stavano ad esempio costruendo la loro basilica, Sant’Anastasia. Una chiesa che esprime il nuovo stile gotico, riconoscibile nelle alte campate, nello slancio degli archi acuti e delle volte a costoni, o nello stile degli affreschi. Tra questi ultimi spicca “San Giorgio e la principessa” del Pisanello, tra i capolavori assoluti del gotico internazionale. Da notare anche lo spettacolare pavimento in marmo a riquadri bianchi, rossi e neri a fountain would have been familiar sights; the latter symbolising an ideal union between the classical and Christian worlds, with the body of a pagan goddess and its medieval head. During Dante’s stay Verona was both a flourishing cultural centre and an immense building site. With the support of the ruling della Scala family the Dominican friars were building their basilica dedicated to St Anastasia. A church which is a particularly fine example of the
motivi floreali. Non meno interessante anche la Chiesa di san Fermo, altro capolavoro del gotico internazionale eretto in città ai tempi di Dante: nell’aula unica, ampia e luminosa, si ritrova la gioia di vivere propria dell’ordine mendicante dei Domenicani che costruirono l’edificio. Da non perdere, infine, il Chiostro canonicale e la Biblioteca Capitolare: è molto probabile che anche Dante Alighieri vi venisse spesso, attratto dal luogo dove sono conservati i codici di Giustiniano, da sempre alla base delle leggi che regolano la civiltà occidentale. n
new Gothic style; architecturally with its soaring bays, pointed arches and vaulted ceilings, and artistically in the style of its frescoes. Among the latter perhaps the most outstanding is Pisanello’s “St George and the Princess”, one of the leading international masterpieces of the Gothic period. Another notable feature of the building is its decorative floor in squares of red, white and black marble with a floral pattern. Equally interesting is the church of San Fermo, another interna-
Affresco celebre Famous fresco La Chiesa di Sant’Anastasia ospita “San Giorgio e la principessa” del Pisanello, capolavoro assoluto del gotico internazionale Pagina a sinistra: la statua di Madonna Verona, simbolo dell’unione tra il mondo classico e quello moderno-cristiano, e la facciata della chiesa di Sant’Anastasia, costruita dai Domenicani The church of St Anastasia houses Pisanello’s “St George and the Princess” a leading international masterpiece of the Gothic period. Page left: Madonna Verona, the statue symbolising an ideal union between the classical and Christian worlds, and the church of St Anastasia, built by the Dominican order of monks
tional Gothic masterpiece built during Dante’s stay in Verona. Its bright, airy interior reflects the joie de vivre the mendicant Dominican order which built it was famous for. Also not to be missed is the Cloister of the Canonical Museum and the ancient scriptorium of the Biblioteca Capitolare. Dante Alighieri was likely to have come here often, attracted to a library which houses the ancient Codex Justinianus, the blueprint for all the successive laws of the western world. n Nel complesso del Duomo Cathedral Il bellissimo Chiostro canonicale e la Biblioteca Capitolare Pagina a sinistra: San Fermo, due esterni dell’ampia e luminosa chiesa medioevale The lovely Cloister of the Canonical Museum and the ancient scriptorium of the Biblioteca Capitolare. Page left: two views of the bright, airy medieval church of San Fermo
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ph.Bayerndesign HannesMagerstädt
Air dolomiti on tour Air Dolomiti travelling
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Il meglio del design è a Monaco Dal 20 al 28 febbraio la capitale della Baviera ospita la quinta edizione della Munich Creative Business Week, dedicata ai grandi temi economici DESIGN FEST IN MUNICH. From 20 to 28 February the Bavarian capital hosts the fifth edition of the Munich Creative Business Week, dedicated to a global economic theme Storia/story Rossella gottlieb
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esign connects – Visions for economy”: questo il tema scelto per la quinta edizione della MCBW (Munich Creative Business Week), in programma a Monaco di Baviera dal 20 al 28 febbraio. Un evento che ogni anno fa della metropoli tedesca la capitale europea del design e che anche quest’anno vedrà confluire nel centro cittadino designer, architetti, creativi e imprenditori di ogni parte del mondo per un aperto confronto sul futuro del design e dell’economia, e su come questi due poli d’attività possano interagire stimolando nuove, coraggiose innovazioni. Arena del dibattito, le molteplici conferenze, mostre ed eventi in programma in città nei nove giorni della ker-
messe. Ma non tutte le iniziative realizzate nel quadro della MCBW – che è organizzata da un’azienda privata, la bayern design GmbH, con il sostegno del Ministero bavarese degli affari economici e della municipalità di Monaco – saranno dedicati al sopra citato tema conduttore: ci sarà ampio spazio, infatti, per l’esposizione di prodotti creativi, che anche quest’anno eserciteranno un richiamo irresistibile non solo per gli specialisti del ramo, ma anche per i non addetti ai lavori. Senza dimenticare che tra le novità assolute dell’edizione 2016, vi è il premio alla moda (“Munich Fashion Award”), in programma il 24 febbraio. Un evento nell’evento in grado di calamitare anche l’attenzione del grande pubblico. n
Vademecum La quinta edizione della MCBW è in programma a Monaco di Baviera dal 20 al 28 febbraio 2016 Le molteplici iniziative ospitate in città avranno come filo conduttore il rapporto tra design ed economia. Per informazioni: www.MCBW.muenchen.de The fifth edition of the MCBW is being held in Munich from 20 to 28 February 2016. The numerous events taking place are all linked by the overarching them of the relationship between design and the economy. For info see www.MCBW.muenchen.de
nomic Affairs and the Munich Town Council – will be dedicated to the overarching theme. There will be also plenty of room for showcasing creative products, which are sure to attract both specialists and the general public once again. Without forgetting one of the novelties for the 2016 edition, the Munich Fashion Award, on 24 February. An event-within-the-event bound to be a crowd-puller. n
take part in an open debate on the future of design and the economy, and on how the two can interact to stimulate courageous new innovation. An open arena for discussion, with a host of conferences, exhibitions and events scheduled for the nine days of the festival. But not all the events taking place during the MCBW – organised by the private firm Bayern Design GmbH, with the backing of the Bavarian Ministry of Eco-
Forte appeal / Crowd appeal Con 150 partner, 163 eventi e 52 aree creative, l’ultima edizione della MCBW ha potuto contare su un pubblico di 53mila visitatori With 150 partners, 163 events and 52 creative areas, the latest edition of the MCBW attracted 53 thousand visitors
ph. MCBW ph. Hans Sauer Foundation/Daniel George
“Design connects – Visions for economy” is the title of the theme for the fifth edition of the MCBW (Munich Creative Business Week) being held in Munich from 20 to 28 February. An event that every year transforms this German city into the European capital of design and once again will see designers, architects, creatives and entrepreneurs from every part of the world flocking here this year to
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IN VACANZA CON UN CLIC Per organizzare la vostra visita a Monaco di Baviera basta collegarvi al sito www.airdolomitiholiday.it, valutare i suggerimenti offerti e prenotare ON HOLIDAY AT A CLICK. If you’re from Munich and looking to travel to Italy for some rest and relaxation, visit the website www.airdolomitiholiday.de
Cuore della Baviera la centralissima Marienplatz Pagina a destra: l'Englisher Garten e la Chiesa dei frati teatini (Theatinerkirche)
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onaco di Baviera, si sa, è una grande metropoli ed è al tempo stesso una delle più affascinanti e attraenti città europee. Davvero innumerevoli i motivi che possono suggerire di trascorrere un week end o una vera e propria vacanza nella capitale della Baviera: da una delle tante mostre d’arte a una
visita ai monumenti del centro storico, dalla partecipazione a un evento sportivo a un tour delle birrerie storiche della città. Collegandovi a www.airdolomitiholiday.it è possibile trovare l’ispirazione giusta, ma anche prenotare direttamente voli e hotel. Monaco è vicina, basta un clic. n
Il Bel Paese From left: the Venice’s Grand Canal and the Teatro Petruzzelli in Bari Left page: Florence at sunset
Indirizzi utili / Useful addresses Per Monaco di Baviera: www.airdolomitiholiday.it. Per ulteriori informazioni e prenotazioni: tel. 045 2886165, enholidayit@airdolomiti.it From Munich to Italy: www.airdolomitiholiday.de. Further information/booking: +39 045 2886165 From Germany: 089 97580497; enholidayde@airdolomiti.it
Who wouldn’t want to spend a romantic weekend away in Venice, take time out to relax in Verona or on Lake Garda, or stroll through the streets of Florence in search of artistic revelations? Not to mention those
of you who would rather throw off the mantle of rain, wind and snow and head straight for Bari and the Mediterranean sun, to discover the riches of the fertile lands of Apulia. Today, all this is just a click
away, on www.airdolomitiholiday.de, where travellers directly can book flights from Munich to Venice, Verona, Bologna, Florence and Bari, along with hotels to stay in. Italy is now just a click away... n
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la mia italia My Italy
In viaggio con Ulrich Ritter (*) Travels with Ulrich Ritter (*)
Città di Castello, tra rinascimento e arte moderna Alla scoperta dell’opera di un tifernate illustre, Alberto Burri, artista simbolo del ‘900 italiano
Torno sempre molto volentieri in Umbria, terra di arte e spirito e ultimamente ho scoperto Città di Castello perla incastonata al confine tra Toscana e Umbria. Simbolo di questa cittadina umbra sono i suoi campanili, che la rendono subito riconoscibile anche da lontano. Entriamo dalla Porta di Sant’Andrea con il Torrione San Giacomo passando per il Palazzo del Podestà e arrivando in due piazze meravigliose: Piazza Fanti e Piazza Matteotti. Piazze piene di luce e di respiro, sulle quali si affacciano numerosi edifici in stile tardo rinascimentale come il Palazzo Vitelli-Bufalini. Alla Pinacoteca comunale ammiriamo meravigliose opere di Luca Signorelli e dei Della Robbia, poi incontriamo Chiara Sarteanesi, curatrice della Fondazione Burri, che ci accompagna all’omonimo museo, allestito all’interno del Palazzo Albizzini, che ospita 130 opere del celebre artista, nato 101 anni fa nella cittadina umbra. Alla fine della nostra visita Chiara ci spiega il pensiero del celebre artista: “Per il maestro Burri dipingere e disegnare fu sopratutto un modo di partecipare moralmente all’ordine delle cose del mondo affinchè fossero più vicine alla fantasia e ai sogni di cui tutta l’umanità ha bisogno”. Un motivo in più per conoscerne l’opera. www. cittadicastelloturismo.it www. fondazioneburri.org
Città di Castello, renaissance and modern art
On the trail of illustrious native son of Città del Castello, Alberto Burri, iconic 20th century Italian artist
I always enjoy a visit to Umbria, home to both art and the spirit, and lately I’ve discovered Città di Castello, a little gem of a town on the cusp of Tuscany and Umbria. Symbol of the town are its spires, which make it instantly recognisable even from a distance. We enter the town through the Porta di Sant’Andrea gate with its Torrione San Giacomo and pass the Palazzo del Podestà to reach to marvellous piazzas: Piazza Fanti and Piazza Matteotti. Both airy and full of light, surrounded by late Renaissance buildings such as Palazzo Vitelli-Bufalini. At the local municipal art gallery we admire some wonderful paintings by Luca Signorelli and the Della Robbia family, before meeting Chiara Sarteanesi, curator of the Burri Foundation, who accompanies us to the museum of the same name in Palazzo Albizzini, with its 130 works by this famous artist, born here 101 years ago. At the end of our viewing Chiara explains the famous artist’s philosophy: “Maestro Burri believed that drawing and painting were above all ways of being morally part of the order of the things of the world to try and bring them closer to the imagination and dreams all humanity needs”. An excellent additional reason to discover his work. www. cittadicastelloturismo.it www. fondazioneburri.org
* Ulrich Ritter è stato per 25 anni direttore del programma italiano della radio tedesca „Deutschlandfunk“ e inviato della Radiotelevisione tedesca per l´Italia * Ulrich Ritter was head of the Italian programme on the German radio „Deutschlandfunk“ for 25 years and the Italian correspondent for the German radio and TV corporation
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Dall’alto: Palazzo Albizzini, sede del museo dedicato ad Alberto Burri Gli Ex seccatoi tabacco, altro spazio a disposizione dell’artista tifernate Città di Castello ha da poco celebrato i 100 anni della nascita del pittore From above: Palazzo Albizzini , the Alberto Burri Museum The former tobacco works, another space used to exhibit Burri’s works Città di Castello recently celebrated the centenary of the birth of the famous artist
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tempo libero Freetime
Un missile sul ghiaccio
Alla vigilia dei Campionati mondiali di slittino, abbiamo incontrato Dominik Fischnaller, discepolo ed erede del mitico Armin Zöggeler A MISSILE ON ICE. Spazio Italia meets Dominik Fischnaller, disciple and heir to the legendary Armin Zöggeler, on the eve of the World Luge Championships Storia/story Alessio Caprodossi
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Corea 2018 / Korea 2018 “Le Olimpiadi sono un punto d’arrivo per ogni atleta. Le ho vissute a Sochi, un’esperienza unica cui ripenso spesso” “The Olympics are the holy grail for every athlete. I competed at Sochi, a unique experience I often look back on”
Pushing a light sled and then rushing down a run at full tilt, cutting through the air so fast that the impact makes it feel almost solid, while adrenalin surges whizz you round bends; welcome to Dominik Fischnaller’s life, top Italian luge compe-
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pingere la slitta e poi scendere a tutta velocità con la pressione che ti avvolge, mentre la scarica di adrenalina ti accompagna tra le curve è la vita di Dominik Fischnaller, il miglior slittinista azzurro dopo il ritiro del mito Armin Zöggeler, di cui il 22enne è nel contempo discepolo ed
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erede. Esordiente in Coppa del Mondo a 17 anni, gareggia sia in singolo che in squadra e nell’armadio ha già medaglie e piazzamenti di rilievo. Ora col nuovo anno è tempo di alzare l’asticella e fare bene ai Campionati mondiali. L’Italia ci conta, il grande Zöggeler non ha dubbi e Fischnaller non vuole porsi limiti.
titor following the retirement of the legendary Armin Zöggeler, whose disciple and heir this 22 year old is. Making his debut in the World Cup at just 17, he competes in both the individual and team events, and can already boast an
impressive array of medals and winning places. With the new year Fischnaller is determined to raise the stakes and bring home the bacon from this edition of the World Championships. Italy is banking on his success, the awesome Zöggeler is confident
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Adrenalina / Adrenalin “La pressione è parte integrante di un atleta. Io sono il primo a mettermi pressione, solo così si migliora” “Pressure is just part of being an athlete. I put myself under pressure, it’s the only way to do better”
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Hard rock “La musica durante il riscaldamento mi stimola, per questo metto a tutto volume AC/DC e Red Hot Chili Peppers” “Music during my warm-up spurs me on, I blast AC/DC and the Red Hot Chili Peppers”
Carico per la nuova stagione? “Sono pronto, mi sono allenato tanto in estate, ho aumentato la massa muscolare di 6 chili e ho lavorato sulla partenza, che è l’aspetto tecnico dove sono un po’ carente, stabilendo dei nuovi record personali in allenamento”.
Chi ti aiuta a progredire? “Lavoro con i miei allenatori Oswald Haselrieder e Armin Zöggeler, a loro devo i nuovi materiali creati per andare più veloce e grazie ai quali conto di poter gareggiare con un’ottima slitta e di ottenere eccellenti risultati”.
Dove vuoi arrivare quest’anno, gareggiando in singolo? “L’appuntamento principale sono i mondiali di Königssee (30-31 gennaio 2016: ndA), dove punto al podio”.
Hai nominato Armin Zöggeler, cosa ti evoca il suo nome? “Parliamo senza nessun dubbio del miglior slittinista di tutti i tempi, che ora è un eccellente allenatore. Pensare che ho gareggiato con lui e sono riuscito pure a batterlo sette volte è incredibile”.
Dove senti che devi migliorare? “Nonostante i progressi devo continuare a lavorare sulla partenza, poi vorrei perfezionare la mia posizione sulla slitta per essere ancor più aerodinamico e sentire il meno possibile la resistenza creata dall’aria”.
and Fischnaller himself certainly isn’t setting any limits. All ready for the new season? “You bet, I trained hard non-stop over the summer, I’ve put on an extra 6 kilos of muscle and I’ve worked on my starts, which are my weakest point from a purely technical point of view, breaking new personal records during my training sessions”. What kind of expectations do you have for this year? “The big event is the World Championship in Königssee (3031 January 2016), and I’m looking for a place there”.
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Quali sono i rivali più pericolosi e quelli che più stimi? “I migliori sono Felix Loch e tutta la squadra tedesca, ma ci sono pure il russo Semen Pavlichenko, campione del mondo in carica, l’au-
What do you think you need to improve? “Despite making progress, I still find starts tricky, then I need to improve my posture on the luge to present an even more aerodynamic profile and carve through the air even faster”. Who helps you? “I work with my trainers Oswald Haselrieder and Armin Zöggeler, and it’s thanks to them that I’ve got cutting edge new materials especially created for speed. They could well be one of the deciding factors in running a great race and getting excellent results”.
You mentioned Armin Zöggeler, what does he mean to you? “Well, he’s undoubtedly the greatest luge competitor of all time, and now he’s a brilliant trainer. Just to think that I’ve raced against him and even managed to beat him seven times is incredible”. Who are your most dangerous rivals and who do you respect most? “The best is Felix Loch and all the German team, but then there’s also the Russian Semen Pavlichenko, the current world champion, the Austrian Wolfgang
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73 Dialoghi privati / Private talks “Parlo con la slitta? Vero, il giorno prima della gara, serve per creare il giusto feeling ed essere una cosa sola” “Do I talk to my sled? Of course I do! The day before the competition it helps create the right feeling and melds us into a single unit”
striaco Wolfgang Kindl e gli americani Chris Madzer e Tucker West”. Che rapporti ci sono con gli altri azzurri e con gli stranieri? “Siamo un team molto unito, c’è coesione e sostegno reciproco. Io sono fortunato a condividere tutto con mio cugino Kevin, siamo in camera insieme e ci confrontiamo sui materiali, sulla linea da fare in gara, così collaboriamo e miglioriamo. Con gli stranieri c’è un clima rilassato, spesso dopo le gare ci ritroviamo per parlare di tutto, ed è divertente”. Disciplina spettacolare, ma con troppa poca visibilità: cosa serve allo slittino per imporsi a livello popolare in Italia? “Al contrario di Germania e Austria, dove c’è grande seguito, lo slittino da noi è considerato uno sport minore, anche se gli straordinari risultati di Armin Zöggeler hanno attirato mol-
Kindl and the Americans Chris Madzer and Tucker West”. How do you get on with the other members of the Italian team and your foreign rivals? “We’re very together as a team, everyone pulls their weight and provides mutual support. I’m lucky because my teammate is my cousin Kevin, we share a room and compare notes on materials and the line to take in competitions, it’s very helpful and really hones our performance. With the guys from the other teams we’re pretty relaxed, we often meet up after competitions to chat and have a laugh together”.
ti nuovi fan. Scendere in un canale di ghiaccio a 140 chilometri all’ora è elettrizzante da vedere, quindi la speranza è che venga costruita una pista da slittino, non solo per i nostri allenamenti ma anche per avvicinare il pubblico. Nel frattempo l’unica ricetta è fare risultati, vittorie per convincere la gente a seguirci”. Sappiamo che sei molto legato alla nonna: raccontaci un aneddoto… “Fin da bambino ho avuto un legame forte: ho passato gran parte dell’infanzia con lei. Anche ora, quando torno a casa, vado a mangiare dalla nonna almeno una volta al giorno, perché è un’ottima cuoca! Gestisce una piccola pensione nel mio paese (Maranza, val Pusteria: ndR) e quando riesco mi diverto ad aiutarla”. Il sogno del cassetto? “Una lunga e felice esistenza insieme alla mia famiglia e… un oro alle Olimpiadi!”. n
Luge is a spectacular sport, but it hardly hits the headlines: what would it take to make a mark in Italy? “Unlike Germany and Austria, where it’s very popular, luge is considered one of the minor events here, although Armin Zöggeler’s spectacular wins attracted fans. Zipping down an ice tunnel at 140 km/h is certainly some sight, so we’re hoping to get a luge run built, not just so we’ll have somewhere to train, but also as a draw for the general public. In the meantime the only thing we can do is try to win, hoping to attract the crowds”.
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We’ve heard you’re very close to your grandmother: tell us about that… “I’ve always been very close to her ever since I was little, because I spent a lot of my childhood with her. Even now, when I go back home, I always go and have at least one meal a day with her, because she’s a great cook! She runs a little guest house in the village I’m from (Maranza, Val Pusteria) and when I can I really enjoy giving her a helping hand”. Your secret dream? “A long and happy life with my family and … a gold medal at the Olympics!”. n
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AFFARI Business
Progettare il cambiamento attraverso la Customer eXperience
Di fronte a un futuro sempre più incerto, le imprese scelgono come punto fisso e cardine del modello di business l’esperienza del cliente A DESIGNING CHANGE THROUGH CUSTOMER EXPERIENCE Faced with an increasingly uncertain future, companies are focussing their business models on customer experience Storia/story Innovation&Research Team di InfiniteArea
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e imprese di oggi si trovano di fronte a un cambio di paradigma che oltre a estendere l’iper-connessione delle fonti informative interessa ora anche quella dei dispositivi fisici (il cosiddetto “Internet delle cose” o “Internet of everything” come è stato
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ribattezzato). Una minaccia o un’opportunità per le imprese a seconda della capacità che dimostreranno nel cogliere e interpretare le implicazioni di tale cambiamento. Come potersi orientare in questa fase di turbolenza e di incertezza?
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Opportunità colta Opportunity knocks Air Dolomiti ha deciso di abbracciare il cambiamento insieme a InfiniteArea, e di sviluppare una propria progettualità che metta al centro i passeggeri Air Dolomiti has decided to meet the challenge and exploit the opportunities it brings together with InfiniteArea, developing a project that focusses entirely on its passengers
Di fronte a un futuro sempre più imprevedibile è opportuno individuare un punto fisso, un cardine rispetto al quale orientarsi e continuare a muoversi. Per le imprese chiamate dal contesto competitivo accelerato a modificare sempre più spesso il proprio modello di business, questo punto fisso deve essere rappresentato dal porre al centro l’esperienza del cliente (Customer eXperience - CX). Si tratta di un concetto in apparenza sfuggente, tanto complesso da definire quanto difficile per le imprese da progettare e da governare con profitto. Certamente è reso sempre più tangibile dalle interazioni tra il cliente-consumatore e l’impresa, che avvengono attraverso Businesses today face a shifting matrix which embraces hyperconnection to information sources and an almost bewildering array of devices, the “internet of everything” as it has been dubbed. A threat or an opportunity, according to how it is perceived and responded to. So how does a savvy company pick its way along this tricky path? Faced with an increasingly uncertain future one strategy is to identify a focal point and concentrate on that. And if your
la comunicazione faccia a faccia o attraverso i social e gli altri strumenti emersi con l’avvento dell’era digitale (Zwilling, 2014). L’aumento di tali interazioni incrementa il tempo che il consumatore trascorre a contatto con l’impresa, abilitando la CX quale strumento per coltivare la brand loyalty (Sebor, 2008). Parlare di interazioni significa riscoprire l’idea che le organizzazioni siano fatte da persone, una logica H2H (Human to Human) che sfuma le locuzioni B2B e B2C (Kramer, 2014), retaggio di un modello economico che non ha conosciuto il mondo del digitale. L’aumento delle interazioni, tuttavia, non è sufficiente. Per progettare una CX di successo
company has to constantly tweak its business model to compete successfully, that focal point should probably be your Customer eXperience or CX. This might seem a little tricky to define in practical terms, much less actually turn to good account. But it becomes a bit more tangible when considered in terms of interaction between the customer and the company, whether face to face or through social networks and all the other tools that have emerged with the advent of the
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digital age (Zwilling, 2014). The growth of this type of interaction actually ups the amount of time consumers spend in contact with the companies they are dealing with, making CX a cool tool when it comes to brand loyalty (Sebor, 2008). Highlighting interaction means rediscovering the idea that organisations are actually made up of people, an H2H (Human to Human) logic which blurs over B2B and B2C (Kramer, 2014), the inheritance of a pre-
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76 Numeri chiave Key numbers L’importanza dell’approccio CX secondo le più recenti ricerche scientifiche The importance of the CX approach according to the latest scientific research
è necessario che le imprese intervengano sulla propria struttura adeguando la strategia, perfezionando la comprensione dei propri clienti e mobilitando un team che si occupi della sua progettazione. È importante che sia ben radicata all’interno della cultura aziendale e organizzata in maniera disciplinata, istituendo delle metriche volte a misurarne l’efficacia e l’efficienza (Manning e Bodine, 2012). Il cliente nell’ottica della CX diventa “misura di tutte le cose”, parafrasando il pensiero del filosofo greco Protagora. La tecnologia non ha più solo il ruolo di aggregare diverse funzionalità e caratteristiche, ma facilita la fruizione dell’esperienza stessa perché co-creata anche da altri attori in grado di incrementarne il
livello qualitativo (Prahalad e Ramaswamy, 2003). Adottare un approccio strutturato alla CX significa abbandonare l’idea che i clienti compiano un percorso lineare che inizia con la scoperta del prodotto e culmina con il suo utilizzo, ma implica un percorso dinamico, continuo e pervasivo perché avviene contemporaneamente su più canali, non tutti completamente controllabili dall’impresa. Air Dolomiti ha deciso di non sottrarsi a questo cambiamento, ma di abbracciarlo insieme a InfiniteArea, e di sviluppare una propria progettualità che metta al centro i passeggeri. A partire dai prossimi numeri condivideremo con voi i risultati di questo percorso. Buon viaggio e get ready to take off! n
Vademecum InfiniteArea è la piattaforma per supportare e attrarre le imprese a innovare e ripensarsi, valorizzando e moltiplicando talenti, idee e connessioni di valore. Per altre info su InfiniteArea: www.infinitearea.com; info@infinitearea.com; Twitter: @infinite_area For further info check out: www.infinitearea.com;info@infinitearea.com; Twitter: @infinite_area
digital economic model. But just upping your customer contact time is not enough. A company that wants to focus on successful CX has to take a cold, hard look at its own structure, adapting its strategy, perfecting its knowledge of its customers and bringing into play a team to design the whole project. A team that has to be solidly embedded in company culture and well organised to measure its performance and efficiency (Manning and Bodine, 2012). From a CX point of view the customer is the only yardstick,
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the “measure of all things” to paraphrase Protagoras. Technology is no longer confined to aggregating various functions and characteristics, but facilitates the enjoyment of the experience inasmuch as it is co-created by other actors who can improve its level of quality (Prahalad and Ramaswamy, 2003). The adoption of a structured approach to CX means abandoning the idea that customers follow a narrow, undeviating path, beginning when they first come across the product and ending when they actually
purchase and use it, to embrace the idea of a dynamic, ongoing, pervasive relationship played out contemporarily through various channels, not all of them under full control of the company. Air Dolomiti has decided to meet this challenge and exploit the opportunities it brings together with InfiniteArea, by developing a project that focuses entirely on its passengers. We’ll be keeping you updated on progress through the next issues of Spazio Italia. Have a nice trip and get ready to take off! n
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Air Dolomiti atterra su Facebook
Air Dolomiti lands on Facebook
Dopo Twitter, Instagram, Google+ e Pinterest, Air Dolomiti arriva su Facebook. Con la volontà di essere ancora più vicini ai viaggiatori, la pagina Facebook di Air Dolomiti garantisce un servizio one-to-one, attivo ed efficiente: è sufficiente un semplice clic sul tasto “Prenota Subito” per preparare le valigie e correre in aeroporto! Non solo, quindi, informazioni utili sulle attività aziendali e sulle promozioni, ma un vero e proprio Customer Care affidabile e disponibile, dove gli utenti possono beneficiare di feedback puntuali in risposta alle esigenze più curiose in un rapporto unico e diretto con l’azienda. #VoliamoConTe in ogni fase del viaggio, dalla prenotazione all’atterraggio, per consentire ad ogni passeggero di vivere il proprio viaggio attimo per attimo, senza pensieri o preoccupazioni. Visita www.facebook.com/airdolomiti per essere sempre #AlSettimoCielo!
After zooming into Twitter, Instagram, Google+ and Pinterest, Air Dolomiti cruises onto iconic social network Facebook. Passengers can now plug into another fully-dedicated, smartphone-friendly web 2.0 platform. The Air Dolomiti Facebook page is specially designed to provide customers with an efficient, pro-active one-to-one service from the moment of booking right up to the destination: simply click on the “Book Now” button, pack your bags, and head off to the airport. Seamless travel, real time info, events, special offers and reliable online Customer Care all in one handy package! Users get instant feedback to all their queries, however unusual and varied they may be. A privileged channel supporting passengers on the go to ensure they enjoy the best possible service. #VoliamoConTe (we fly with you) throughout your trip for a a ideal, stress-free travel experience. Check out www.facebook.com/ airdolomiti to fly to #AlSettimoCielo (seventh heaven)!
SEMINARI PER VOLARE RILASSATI Air Dolomiti insieme all’agenzia Texter-Millot di Monaco di Baviera e Lufthansa organizza i seminari per volare rilassati. Nella tranquilla atmosfera di un gruppo di 6-12 persone è possibile apprendere, con la guida di esperti, nuove strategie per combattere lo stress e la paura grazie ad un programma di rilassamento mirato e metodi di autocontrollo. A fine corso, le conoscenze acquisite vengono messe in pratica nella realtà di un volo insieme al trainer. I prossimi seminari si terranno a Milano Malpensa il 6-7 febbraio, a Verona il 20-21 febbraio e a Venezia 12-13 marzo. Ulteriori informazioni su: www.paura-di-volare.it
FLY IN RELAX SEMINARIES Air Dolomiti, in cooperation with Texter Millot agency in Munich and Lufthansa, organizes “Fly in relax seminaries”. In a quiet atmosphere of a group of 6-12 people and with the help of experts, it is possible to learn new strategies to face stress and fear thanks to a special relax program and self-control methods. At the end of the program you will have the possibility to practice what you learned, in a flight together with your trainer. Next seminaries will be organized in Milan Malpensa on 6-7 February, in Verona on 20-21 February and in Venice on 12-13 March. More info on: www.paura-di-volare.it
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DESTINAZIONI Destinazioni 2016 2 15-2 16 DESTINATIONS Destinations 2016 2 15-2 16 TRATTE GESTITE DA ROUTES MANAGED BY TRATTE OPERATE DA AIR DOLOMITI PER ROUTES OPERATED ON BEHALF OF
MILANO MALPENSA
MILAN
MONACO MUNICH
MALPENSA
TORINO TURIN
VENEZIA VENICE
GENOVA BOLOGNA
VERONA
PISA ANCONA
PALERMO
FIRENZE FLORENCE
CATANIA
BARI
IL PIANO TARIFFARIO DI AIR DOLOMITI
Grazie all’innovativo piano tariffario, i passeggeri che viaggiano sul network Air Dolomiti hanno l’opportunità di scegliere la tariffa più consona alle loro esigenze tra le proposte Light, che garantisce i servizi standard di qualità (servizio di bordo, quotidiani, un bagaglio a mano), Plus, con l’aggiunta del bagaglio in stiva ed Emotion che offre il massimo comfort a bordo. Per maggiori informazioni sui voli offerti, tariffe e orari: www.airdolomiti.it oppure Sales Center, tel. 045 2886140
AIR DOLOMITI’S FARE PLAN
Thanks to the innovative fare plan, passengers travelling on Air Dolomiti network can choose the fare best suited to their needs from 3 different options: Light, which ensures standard quality services (on-board service, newspaper, hand luggage), Plus, with the addition of hold luggage and Emotion, offering maximum on-board comfort. For further information on flights, schedules and fares go to www.airdolomiti.it or contact our Sales Centre on +39 045 2886140 (from Germany 089 97580497)
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informazioni passeggeri Passenger information Per garantire la vostra sicurezza ed il massimo comfort a bordo dei nostri aerei, Vi invitiamo a seguire le seguenti procedure Air Dolomiti For safety reasons and for your comfort on board, we kindly ask you to follow the Air Dolomiti procedures
Bagaglio a mano Cabin baggage è consentito 1 solo bagaglio a mano (max 55 x 40 x 20 cm) del peso di massimo 7 kg per la tariffa Light, con le tariffe Plus ed Emotion il peso consentito per il bagaglio a mano è di 10 kg. Il bagaglio a mano può essere posizionato nella cappelliera o sotto il sedile di fronte a voi; aprite i vari spazi con cautela affinché non cada nulla.
One piece of hand baggage per passenger (max 55x40x20cm) weighing not more than 7 kg is allowed for Light fares. With a Plus or Emotion fare the maximum weight allowed on bo-
ard is 10 kg for 1 piece of hand baggage. The hand baggage can be stowed in the overhead bin or under the seat in front of you; please be careful when opening the compartments so that nothing falls out. Oggetti pericolosi Dangerous articles Norme internazionali di sicurezza proibiscono di trasportare armi o altri oggetti pericolosi sia nel bagaglio spedito che in quello a mano. Sono compresi: gas compressi, corrosivi, liquidi e solidi infiammabili come ad esempio i fiammiferi.* Vi preghiamo di tener inoltre
presente che, secondo le disposizioni locali, alcuni oggetti che possono provocare lesioni non vengono accettati a bordo; tra questi rientrano anche forbici, coltelli tascabili e lime per unghie. Informazioni dettagliate sugli oggetti pericolosi sono esposte in aeroporto (zona check-in). *Tranne armi e munizioni da caccia o sportive. Per ulteriori informazioni si prega di verificare direttamente con la compagnia.
International safety regulations prohibit the transportation of weapons or any other
dangerous item in carry-on or checked baggage. These includes: compressed gases, corrosives, explosives, flammable liquids and solids such as matches.* Please be aware that, depending on local regulations, certain items which may cause injuries may not be taken on board; this includes scissors, knives and nail files. Detailed information about prohibited items is displayed at the airport (check-in area). * Except arms and ammunitions for hunting or sporting. For further information please contact directly the Airline.
Regole di Sicurezza negli Aeroporti dell’Unione Europea per i bagagli a mano safety measures for hand luggage at European Union Airports Da lunedì 6 novembre 2006 l’Unione Europea (UE) ha adottato nuove regole di sicurezza che limitano la quantità di sostanze liquide che è possibile portare attraverso ed oltre i punti di controllo di sicurezza aeroportuale. A tali regole sono soggetti tutti i passeggeri in partenza dagli aeroporti dell’Unione Europea, compresi i voli nazionali e sui voli in coincidenza dall’Europa. Ai punti di controllo di sicurezza aeroportuale ciascun passeggero ed il relativo bagaglio a mano saranno controllati per individuare, oltre agli altri articoli già proibiti dalla normativa vigente, anche eventuali sostanze liquide. Nel bagaglio a mano è consentito il trasporto di liquidi e prodotti in gel (articoli da toilette e cosmetici) in piccola quantità e alle seguenti condizioni:
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• dovranno essere contenuti in recipienti aventi ciascuno la capacità massima di 100 millilitri (1/10 di litro) o equivalenti (es: 100 grammi); • i recipienti dovranno essere inseriti in un sacchetto di plastica trasparente e richiudibile, di capacità non superiore ad 1 litro (ovvero con dimensioni pari ad esempio a circa cm 18 x 20); • dovrà essere possibile chiudere il sacchetto con il rispettivo contenuto (cioè i recipienti dovranno poter entrare comodamente in esso); • per ogni passeggero (infanti compresi) sarà permesso il trasporto di una busta; • possono essere trasportati al di fuori del sacchetto, e non sono soggetti a limitazione di volume, le medicine ed i liquidi prescritti a fini dietetici, come gli alimenti per bambini. Tali articoli dovranno comunque essere presentati al controllo di sicurezza;
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DISPOSITIVI elettronici Electronic devices Tutti i dispositivi elettronici mobili devono rimanere spenti o in modalità “uso aereo” dal momento della chiusura del portellone dopo l’imbarco fino alla riapertura al termine del volo. Dispositivi quali cellulari, lettori di eBook, videogiochi e tablet possono essere tenuti con sé durante il decollo e l’atterraggio, mentre i laptop devono essere riposti nella cappelliera o sotto il sedile di fronte nelle fasi di rullaggio, decollo e atterraggio. I dispositivi elettronici per i quali la funzione trasmittente non può essere disabilitata
(es. giocattoli telecomandati) devono rimanere spenti per l’intera permanenza a bordo. Vi preghiamo di prestare la massima attenzione a tutti gli avvisi del personale di cabina.
All transmission modes of mobile devices must be switched off (flight/airplane mode ON) from door closing after boarding, until reopening at the end of the flight. Devices such as cell phones, eBook readers, e-Games and tablets, may be held during take off and landing. During taxi, take off and landing phases, laptops must be
• gli articoli di duty free acquistati negli aeroporti europei o a bordo di aeromobili registrati nell’UE possono essere trasportati a bordo in una busta sigillata, a condizione che venga prodotta una prova d’acquisto con la data di quel giorno (non applicabile sui voli in codeshare). La busta viene sigillata nel punto vendita. Al fine di agevolare i controlli è obbligatorio: • presentare agli addetti ai controlli di sicurezza tutti i liquidi trasportati come bagaglio a mano, affinché siano esaminati; • estrarre dal bagaglio a mano i computer portatili e gli altri dispositivi elettrici ed elettronici di grande dimensione.
As of Monday, 06 November 2006 the European Union has adopted new security rules that
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stowed in the overhead bin or under the seat in front. Devices without a transmission disabling function, such as remote control toys, must be switched off for the entire time on board. Please pay attention to crew announcements. Alcolici e superalcolici Alcohol Il consumo di bevande alcoliche acquistate a terra non è consentito a bordo. Ci riserviamo inoltre il diritto di non servire alcolici e superalcolici a passeggeri minorenni o a persone che ne hanno già fatto uso.
restrict the amount of liquids that you can take through security checkpoints. They apply to all passengers departing from airports in the EU, included domestic flights, and on connecting flights from Europe. At the security checkpoints, all passengers and their hand luggage must be checked for liquids in addition to other prohibited articles. In the hand baggage only small quantities of liquids and gel-based products (healthcare products and cosmetics) are allowed with the following regulation: • liquids must be in containers with maximum capacity of 100 millilitres each (1/10 litre) or equivalent; • all containers must be carried in a transparent, re-sealable plastic bag with a maximum capacity of one litre (e.g. a bag with dimensions cm 18 x 20);
Passengers are not permitted to consume alcohol they purchased on ground. We reserve the right to refuse to serve alcohol to young passengers (under 18 years) or to intoxicated passengers. Divieto di fumare Smoking Tutti i voli Air Dolomiti sono “non-smoking flights”.
All Air Dolomiti flights are “non-smoking flights”.
Vi auguriamo “Buon Volo”! Air Dolomiti wishes you “Buon Volo”!
• only one bag per passengers (included infant) is permitted; • medication and special foodstuffs needed during the flight can be carried outside the plastic bag. However they must still be checked at the security point; • duty-free articles purchased in a European airport or on board an aircraft registered in the EU may be carried on board inside a special bag that must be sealed by the duty-free shop staff. To ensure smooth checkpoint procedures passengers are required to: • present all liquids at the checkpoint for examination; • remove laptop computers and large electrical devices from hand baggage for security screening.
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I nostri Partner Partnership Hotel Veronesi La Torre, 4 *S: SPA, Congress and Wedding Lussuoso hotel di design del gruppo Calzedonia, offre 88 tra camere e suite, tutte arredate dai migliori designer contemporanei come Le Corbusier, Gaetano Pesce e Verner Panton. A pochi minuti dall’aeroporto di Verona, è ideale per coniugare business e relax o per trascorrere vacanze con la famiglia alla scoperta di Verona e del lago di Garda. Offerta speciale per i passeggeri di Air Dolomiti: 10% di sconto per camera e colazione (valido fino al 31/12/2016 mostrando al check-in la carta d’imbarco del 2016). Prenota su www.hotelveronesilatorre.it e inserisci “AIRVERONESI” nel campo “Codice”. Per ulteriori informazioni: Tel. 045 8604811 e-mail: info@hotelveronesilatorre.it
Luxury hotel design of Calzedonia Group, offers 88 rooms and suites, all decorated by the best contemporary designers like Le Corbusier, Gaetano Pesce, and Verner Panton. Located just a few minutes from Verona Airport, it is the perfect venue for business and pleasure or to spend a family holidays in Verona and in the Garda Lake. Special promo for Air Dolomiti passengers: 10% off on our rates in room B&B (valid until 31 dec. 2016, mandatory: show a 2016 boarding pass at hotel’s check-in). Use promo code “AIRVERONESI” on www.hotelveronesilatorre.it Further information: Ph. +39 0458604811; e-mail: info@hotelveronesilatorre.it
Uno sguardo al futuro dell’autonoleggio con Air Dolomiti Looking to the future of car rental with Air Dolomiti
Parcheggio Avioparking Verona Avioparking Verona
Se chiedessimo alla gente che cosa vorrebbe trovare nelle auto a noleggio del futuro, quali risposte potremmo aspettarci? Auto senza conducente che portano i passeggeri ovunque desiderino? Guide turistiche virtuali a bordo? O magari automobili a energia solare? Queste sono solo alcune delle preferenze selezionate da coloro che hanno contribuito al report annuale di CarTrawler dedicato ai clienti dei servizi di autonoleggio. In una nuova sezione intitolata “Il futuro dell’autonoleggio”, il report mostra che la sicurezza e la connettività hanno ricevuto il massimo punteggio da parte dei quasi 2.000 intervistati, con una media del 58% delle preferenze per il Wi-Fi, seguito dalla richiesta di veicoli più sicuri (55%). Per fare un confronto, solo il 34% degli intervistati considera le auto ecologiche una priorità per il futuro, mentre il 22% vorrebbe auto a energia solare. Tra le altre caratteristiche innovative auspicate dagli intervistati troviamo auto senza conducente che parcheggiano da sole (21%), rilevatori dello stato di salute integrati (20%) e addirittura automobili anfibie (10%). È interessante notare che l’8% degli intervistati vorrebbe delle macchine per il caffè integrate nelle auto! Chissà se queste innovazioni diventeranno realtà, in futuro... Per il momento puoi contare sulla ricchissima offerta di servizi di autonoleggio proposta da Air Dolomiti, promossa da CarTrawler. I clienti (aziendali e non) di Air Dolomiti hanno ora a disposizione più soluzioni di autonoleggio di quante se ne possano trovare altrove.
Il Parcheggio Avioparking offre ai propri clienti un servizio di qualità con una struttura unica nell’area che dispone di oltre 800 posti auto. Il complesso, situato a 700 metri (1 minuto) dall’aeroporto di Verona-Villafranca Valerio Catullo, offre un servizio accurato per brevi e lunghi periodi. Tra i servizi di Avioparking Verona: operatività 365 giorni/24 ore, navetta gratuita e immediata verso l’aeroporto, assicurazione furto e incendio, wi-fi gratuito, lavaggio interno ed esterno, avvolgimento bagaglio, ripristino gratuito calo di batteria e pressione gomme. Le chiavi della vostra auto rimangono a voi. Per i passeggeri Air Dolomiti sconto esclusivo del 20% inserendo nella prenotazione online il codice promozionale AD0014VR. Per altre informazioni: www.avioparking.it
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If you asked people what they would like to see available in rental cars of the future, what would you expect to hear? Driverless cars that take you anywhere you want? In-car virtual tour guides? Or how about solar-powered cars? These are just a few of the preferences selected by car rental customers participating in the annual CarTrawler Car Rental Customer Report. In a new section entitled “The future of car rental”, the report reveals that safety and connectivity received the top billing from nearly 2,000 respondents, with Wi-Fi receiving an average of 58% of preferences followed by safe cars (55%). In comparison, just 34% of people viewed eco-friendly cars as a top priority in the future, while 22% wanted solar-powered cars. Other innovative features respondents want are driverless cars that park themselves (21%), in-car health monitors (20%) and even amphibious cars (10%). Interestingly, 8% of respondents even wanted in-car coffee machines! We will have to see whether these innovations take place in the future, but for now you can be sure of the most comprehensive selection of car rentals from Air Dolomiti, powered by CarTrawler. Air Dolomiti’s business and leisure customers now enjoy more car rental solutions than they will find anywhere else. Just visit the Air Dolomiti site at www.airdolomiti.eu and book your preferred car.
Spazio
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We are pleased to introduce our airport car parking “Avioparking” a short and long term car parking facility with over 800 places, conveniently located just 700 metres (1 min.) away from the airport “Valerio Catullo” in Villafranca, Verona. The parking fees include a 7/24 service, free shuttle run, fire and theft car insurance, free Wi-Fi and car battery and tire pressure recovery. Our additional service offers the convenience of car washing and cleaning, safe bag and luggage wrap. Air Dolomiti’s passengers benefit from a 20% discount on parking fee (discount code AD0014VR) on our website. For any further information: www.avioparking.it Avioparking Via Aeroporto 20 Sommacampagna (Verona) Tel./Ph. +39 045.8581148 cell./mob. 349 5645746 febbraio-marzo 2016 numero 124