Spazio Italia Magazine no. 126

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giugno-luglio 2016 / june-july 2016 n N° 126

Campione del mondo World champion



editoriale Editorial

Cari Passeggeri, in questo numero di Spazio Italia vorrei raccontarvi del nostro progetto “Prima Scelta” pensato per avvicinarci sempre di più alle esigenze di chi vola con noi. Dall’introduzione in flotta del nostro Embraer le tempistiche dei voli sono decisamente cambiate e in poco meno di un’ora raggiungiamo quasi tutte le nostre destinazioni. Non era pertanto più pensabile poter offrire lo stesso servizio su tratte così brevi. Ci siamo soprattutto resi conto che trascorrevamo più tempo preoccupandoci di effettuarlo in tempi stretti ed accontentare così tutti, ma dimenticando forse una cosa ben più importante: l’attenzione vera verso il passeggero. Abbiamo quindi deciso di dare una svolta al servizio in volo e insieme ad alcuni reparti della compagnia, abbiamo ripensato a tutte le procedure. Con molta probabilità questi accorgimenti non verranno da voi percepiti, ma negli ultimi mesi, organizzando al meglio i materiali imbarcati e seguendo un processo più snello, siamo riusciti a guadagnare più tempo a volo che significa una disponibilità maggiore per poter soddisfare i bisogni reali o anche solo rispondere ad una domanda sul volo. Spero possiate apprezzare i nostri sforzi per essere sempre più vicini alle vostre richieste e rispettare il nostro #VoliamoConTe. Vi ringrazio per l’attenzione e vi auguro un piacevole volo.

Dear Passengers, In this issue of Spazio Italia we want to inIl Presidente di Air Dolomiti Joerg Eberhart tra le assistenti di volo Elisabetta Pierotti troduce our “Prima Scelta”, or “First Choice” (a sinistra) e Caterina Bellotto The President of Air Dolomiti Joerg Eberhart with cabin crew Elisabetta Pierotti (left) project, designed to improve the way we meet the and Caterina Bellotto needs of customers flying with Air Dolomiti. Since we added Embraer aircraft to our fleet we’ve managed to pare flight times down to just under an hour for most of our destinations. So obviously we couldn’t provide the same service on such short flights. We also realised that we were so busy trying to fit everything in for everyone that we were perhaps losing sight of the most important thing of all: taking the very best care of our passengers. So we decided to make some significant changes to the way we deliver our in-flight services and set to work with the various departments of the airline to rethink procedures. You might not even notice anything different, but over the last few months we have found a way of organising on-board supplies better, using a slimmed-down procedure. This has saved time, freeing our cabin crew up to pay more attention to you or even simply to answer any questions you might have about the flight. I hope you enjoy our improved service as part of our ongoing #VoliamoConTe commitment to our passengers. Thank you for choosing Air Dolomiti and I wish you a pleasant flight.

Joerg Eberhart, Presidente / The President

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sommario / Contents

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a tavola

Gino Fabbri, allenatore e pasticcere Gino Fabbri, master confectioner 04 Delizie a cinque stelle / Five star delights 08 Un morso di Dolce Vita a Monaco A slice of Dolce Vita in Munich 10 Degustare ottant’anni di qualità Savouring 80 years of sheer quality 14 Piacere fluido / Liquid pleasures 16 fascino Il fotografo verticale / The vertical photographer 24 Quando il lusso è divertente e democratico Luxury goes fun and democratic 30 Giovani talenti per scarpe irriverenti Young talent boot camp 34 Montagne di fuoco / Mountains of fires 38 L’opera dei pupi non tramonta mai Sicilian puppet theatre 42 Italdesign, è tempo di GTzero Italdesign and the GTzero 46

TEMPO LIBERO

Air Dolomiti Golf Cup 2016, che spettacolo! Air Dolomiti Golf Cup 2016, showtime!

cultura

Il poeta del silenzio / The poet of silence

Understanding our planet through volcanoes: the idea behind a fascinating exhibition at the Milan Natural History Museum

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Stacca la spina e scappa a Sauris Switching off in Sauris 54

Conoscere i vulcani per capire il nostro pianeta: questa la proposta lanciata dalla straordinaria mostra in corso a Milano, presso il Museo di Storia naturale

in viaggio

fascino fuoco e fiamme

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AFFARI Infinite Match-Up, open innovation nelle imprese Infinite Match-Up, open innovation for business 68 Air Dolomiti fa rete con le imprese del territorio Air Dolomiti netwoks with local enterprise 72

RUBRICHE

In vino veritas 22 In viaggio con Air Dolomiti / Air Dolomiti Travelling 60 La mia Italia / My Italy 63 Air Dolomiti Holidays 74 L’operativo di Air Dolomiti / Air Dolomiti’s time table 77 Informazioni passeggeri / Passenger information 78 I nostri partner / Partnership 80 Spazio Italia magazine Anno XXV - n. 126 Giugno-Luglio 2016 / Numero 126 Autorizzazione Tribunale di Verona n.1900 del 21/01/2011 Proprietà Air Dolomiti spa Direttore responsabile Claudia Palamini

Direttore editoriale Giovanni De Luca (deluca.spazioitalia@gmail.com) In redazione Alessandro Amadei (amadei.spazioitalia@gmail.com) Coordinamento pubblicità Paolo Belloni - tel. 335.614.1976 (paolo.belloni@blnet.it) Progetto grafico MV Consulting - Roma

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in viaggio sauris Meno di 500 abitanti, 1200 metri di quota, nel cuore della Carnia: il posto giusto per staccare la spina

C’è tempo fino al 24 luglio per recarsi a Bologna e ammirare dal vivo le opere di uno dei più straordinari artisti statunitensi del ’900

Fewer than 500 inhabitants and set at an altitude of 1200 metres in the heart of the Carnia region, this village is the best to relax

An exhibition dedicated to the outstanding 20th Century US artist is being held in Bologna until 24th July

Grafica Garden di Lorena Lombroso Editore Sca srl via G. Tomassetti 9 00161 Roma Tel. 06.8545.1226 Stampa Omnimedia srl Piazza della Ferriera, 1 00015 Monterotondo Scalo - Roma

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cultura hopper

Stampato realizzato in carta certificata, di pura cellulosa ecologica, con elevato contenuto di riciclo selezionato. Pubblicità inferiore al 45%. Non si restituiscono testi e materiali illustrativi non espressamente richiesti. Riproduzione, anche parziale, vietata senza autorizzazione scritta dall’Editore. L’elaborazione dei testi, anche se curata con scrupolosa attenzione, non può comportare specifiche responsabilità per eventuali involontari errori o inesattezze. Ogni articolo firmato esprime esclusivamente il pensiero di chi lo firma e pertanto ne impegna la responsabilità personale. Le opinioni e più in genere quanto espresso dai singoli autori non comportano responsabilità alcuna per l’Editore. Tutti i diritti sono riservati. È vietata la riproduzione dell’opera o di parti di essa, con qualsiasi mezzo, compresa stampa, copia fotostatica, microfilm e memorizzazione elettronica, se non espressamente autorizzata dall’editore. Per quanto riguarda le immagini, l’editore è a disposizione degli aventi diritto con i quali non è stato possibile comunicare, nonché per eventuali omissioni o inesattezze nella citazione delle fonti.

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"We want to take care of your face to enlighten and give emotion to your soul."

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a tavola Food & wine

Gino Fabbri, allenatore e pasticcere La “sua” squadra ha vinto nel 2015 la Coupe du Monde de la Pâtisserie, massimo confronto planetario per i professionisti del settore. Ma per il pasticcere emiliano anche ogni semplice brioche che esce dal suo laboratorio deve essere perfetta Gino Fabbri, Master Confectioner. “His” team may have won the 2015 Coupe du Monde de la Pâtisserie, top gong for pastry chefs from all over the world, but for this particular confectioner from Italy’s Emilia region, even the humblest pie from his bakery has to be absolutely perfect Storia/story GIOVANNI DE LUCA

Capolavoro / Masterpiece In alto: una delle opere presentate dalla squadra italiana alla Coupe du Monde de la Pâtisserie Above: one of the pieces presented by the Italian team at the Coupe du Monde de la Pâtisserie

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ino Fabbri è un bel signore. Alto, elegante nel portamento, con un baffo brioso e il parlare di chi sa di essere un bravo maestro, ma preferisce testimoniarlo con i fatti più che con le parole. Perché Gino, nonostante nella sua lunga carriera abbia vinto di tutto come pasticcere e come allenatore di squadre di pasticceri, resta sempre una persona curiosa, aperta al confronto e disponibile nei confronti di chi vuole entrare in questo mondo affascinante. Lo incontriamo alla “Caramella” il suo locale

Gino Fabbri is a good-looking chap; tall, elegant, with a breezy moustache and the confident air of someone who knows his stuff, though he prefers the proof of the pudding to be in the eating, rather than puffing off his own prowess. Because despite winning every award in the business both personally and as a team leader

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di Cadriano, alle porte di Bologna. Non certo una location centrale, ma costantemente pieno di clienti che si spostano dalla città per un aperitivo o per acquistare una delle favolose torte che escono dal laboratorio. Non più tardi di un anno fa, a Lione, la squadra italiana allenata da Fabbri ha trionfato alla Coupe du Monde de la Pâtisserie, che per i professionisti del settore è considerata un traguardo irraggiungibile, proponendo un’interpretazione della favola di Peter Pan, secondo i rigorosissimi dettami del concorso.

and maestro in his long career as a confectioner, Gino is still curious, still eager to explore new ideas and offer a helping hand to anyone who wants to venture into the fascinating world of confectionery. We went to see him at “Caramella”, his place in Cadriano, just outside Bologna. Not exactly at

the hub of things, but constantly heaving with customers who make the trip to enjoy an aperitif or snap up one of the superb confections which emerge triumphantly from behind the scenes at Gino’s patisserie. Just under a year ago the Italian team trained by Fabbri triumphed in the Coupe du Monde

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Nessun compromesso / Uncompromising Nel lavoro quotidiano o nelle sfide mondiali la filosofia di Fabbri non cambia: puntare sempre al top (ph. Nikoboi Photografer) Whether it’s the world cup or the daily dozen Fabio’s philosophy is always the same: aim for the top (ph. Nikoboi Photografer)

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Mezzo secolo / Half century Sono 50 anni che Gino Fabbri si dedica alla pasticceria (ph. Nikoboi Photografer) Gino Fabbri celebrates his 50 years as a pastry chef (ph. Nikoboi Photografer)

A confrontarsi con altre 21 squadre provenienti da tutto il mondo sono stati Emmanuele Forcone, Francesco Boccia et Fabrizio Donatone, tre giovani pasticceri che per oltre 6 mesi si sono allenati quotidianamente (notte di Capodanno compresa) seguendo le ferree indicazioni del coach. “Chi non vive queste esperienze dall’interno – spiega Fabbri – non può capire l’impegno fisico e mentale per arrivare con un livello di preparazione adeguato a queste competizioni”. Perché non basta essere bravi pasticceri ed occorre una sensibilità artistica e interpretativa del tema prescelto che si può solo affinare in mesi di prove, affinando sino allo sfinimento le tecniche. Il concorso infatti si

basa su tre realizzazioni diverse, che passano dalla realizzazione di vere e proprie sculture di zucchero colorato, alla scultura di blocchi di ghiaccio e di cioccolato. Oltre che alla preparazione di dolci (il termine non rende l’idea di quello di cui sono capaci questi ragazzi) nei quali il pasticcere/artista deve colpire la giuria per il sapore, la tessitura e la rotondità del proprio lavoro. Ma la cura nell’allenare il top dei pasticceri italiani, Fabbri la mette quotidianamente nel suo laboratorio per produrre da una banale brioche ad un semifreddo multistrato, in cui riesci però a distinguere il sapore dei vari cioccolati utilizzati. E qui entra in gioco il ruolo delle materie prime, sulle quali Gino

Una vita al servizio dei golosi / A lifetime spreading a little sweetness I 50 anni di carriera di Fabbri sono diventati un libro, in cui Gino si racconta, spiega il suo modo di essere pasticcere e propone alcune ricette. Minerva Edizioni, 18 euro (www.minervaedizioni.it) Fabbri’s 50-year career is now a book, where Gino talks about himself, his work as a pastry chef and gives some recipes. Minerva Edizioni, 18 Euros (www.minervaedizioni.it)

de la Pâtisserie in Lyons, the professional pastry chef’s Holy Grail. The team won with their interpretation of the fairy tale of Peter Pan, in strict accordance with the draconian regulations of the concours. The Italians squaring up to the other 21 teams from all over the world were Emmanuele Forcone, Francesco Boccia and Fabrizio Donatone, three young pastry chefs who had been training under Gino’s eagle eye for over six months, New Year’s Eve not excluded.

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“If you haven’t experienced it firsthand you simply can’t grasp the mental and physical commitment you need to reach the level required by this sort of competition” explains Fabbri. Because being a good confectioner just isn’t enough; you need the artistic flair to interpret your chosen theme creatively, honing your technique in months of practise, getting it right down to the last tiny detail. The competition tests the teams’ skills in producing artistic creations in sugar, ice and chocolate,

as well as in making desserts, although the latter term hardly renders the idea of the sheer magic these lads are capable of, with the jury assessing the flavour, texture and all-round quality of each offering. Fabbri puts the same care into training top Italian confectioners as he does into the day-to-day running of his bakery, where each and every brioche has to be perfect and you have to be able to distinguish the different flavours of the chocolates used in his multi-layered semifreddo.

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7 Peter Pan Le opere sul tema Peter Pan presentate alla Coupe du Monde de la Pâtisserie The Peter Pan-themed pieces presented at the Coupe du Monde de la Pâtisserie

Fabbri si è spesso confrontato criticamente con molti colleghi: “Se si vuole puntare alla qualità non ha senso risparmiare su prodotti chiave come il burro, preferendogli la margarina o puntare sui semilavorati. Oggi un mio dipendente costa circa 37 centesimi di euro al minuto, quindi il massimo risparmio a cui posso puntare è insegnargli a lavorare al meglio, mettendogli a disposizione tutte le attrezzature utili. Questa è la base, poi sarò io ad insegnargli le tecniche e il mio modo di intendere la pasticceria, perché è solo lavorando in squadra che si può crescere”. Basta lanciare un’occhiata al laboratorio, che si apre dietro il bancone della “Caramella” per rendersi conto che c’è modo e modo di

lavorare e che i “ragazzi” di Gino danno vita alle loro creazioni in mezzo alla pulizia assoluta, mentre volteggiano nella loro linda divisa, sotto un imponente toque, il cappello da cuoco che sancisce il loro status. Gino Fabbri li guarda orgoglioso mentre con la figlia Viviana dà gli ultimi ritocchi al programma dei corsi di pasticceria che vengono organizzati dall’Academy durante l’anno per la gioia dei “non addetti ai lavori”. Una ghiotta occasione per tutti gli appassionati per scoprire, divertendosi, i segreti di Gino e del suo staff. Perché la pasticceria per Fabbri è una metafora della vita e per avere successo occorrono “solo” i giusti ingredienti: passione, impegno e fantasia. n

Mimosa e cupcake Mimosa and cupcakes Uno dei cavalli di battaglia del Maestro. Sotto: i cupcake, piccoli ma sfiziosi One of the Maestro’s specialities. Below: mouth-watering cupcake

La dolcezza si impara / Sweet symposium Per conoscere il calendario dei corsi dell’Academy fondata dal nostro pasticcere il sito è www.ginofabbri.com, tel: +39 051 505 074 Check out course dates at the Academy founded by Gino on www.ginofabbri.com, tel: +39 051 505 074

Part of the secret lies in the quality of the ingredients, a field in which Gino Fabbri frequently finds himself taking his fellow pastry chefs to task: “If you want quality, cutting corners in key areas like using margarine instead of butter, or relying on batches of ready-to-bake, just doesn’t make sense. Nowadays each member of my staff costs me roughly 37 eurocents a minute, so the best way to save is to teach them to work as efficiently as possible, giving them all the equipment they need.

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That’s the ABC, then I teach them all the techniques and my way of interpreting patisserie, because you have to have a team behind you to grow”.You only have to glance at the laboratory behind the counter at “Caramella” to realise there are ways and ways of working, and that Gino’s “boys and girls” concoct their creations in a squeaky clean kitchen, as they flit hither and thither in their pristine uniforms under their towering chef’s hats, symbol of their status. Gino Fab-

bri glances at them proudly as, together with his daughter Viviana, he puts the finishing touches to the programme for the patisserie courses organised for aspiring amateur confectioners by his Academy during the year. The perfect opportunity for enthusiasts to have a great time while picking up some helpful hints from Gino and his staff. Because for Fabbri making cakes is a metaphor for life, all you need to succeed are the right ingredients: passion, commitment and creativity. n

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a tavola Food & wine

Delizie a cinque stelle All’ultima edizione del Vinitaly l’Amarone Docg “Torre del Falasco”, il Lugana Doc “Torre del Falasco” e il Recioto Docg “Tasauro” della Cantina Valpantena Verona sono stati insigniti del premio “5 Stars Wines 2016” 5 STAR DELIGHTS. The latest edition of Vinitaly saw the “Torre del Falasco” Amarone DOCG, the “Torre del Falasco” Lugana DOC and the “Tasauro” Recioto DOCG wines from the Verona Valpantena winery winning the prestigious “5 Stars Wines 2016” award

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Storia/story Milena Guerra

a Cantina Valpantena Verona nasce nel 1958 a Quinto, nel cuore della Valpantena, ricca valle posta nella prima periferia a nord-est della città di Verona, ad opera di alcuni viticoltori della zona. Oggi è una realtà ben affermata, in grado di competere sul mercato nazionale ed estero, permettendo alla comunità di conservare una tradizione secolare e l’attenzione verso l’ambiente. Oltre alle 250 aziende agricole veronesi e a un’estensione di 750 ettari di vigneto coltivati, nel luglio 2003 si sono aggiunte 150 aziende olearie, grazie alla fusione con l’Oleificio delle Colline Veronesi, dando origine così ad un importante e solido polo oleovinicolo del territorio veronese. L’impegno della Cantina

si è concentrato negli ultimi anni nell’accrescimento qualitativo della filiera produttiva, consentendo di sfruttare pienamente tutte le varietà delle uve e delle olive coltivate dai propri associati. I successi ottenuti nei più prestigiosi concorsi enologici internazionali sono il meritato riconoscimento di questa continua ricerca mirata all’eccellenza degli standard produttivi e qualitativi. Recentemente, infatti, la Cantina Valpantena Verona si è distinta durante l’edizione 2016 di Vinitaly, aggiudicandosi il “5 Stars Wines 2016”, rinomato premio internazionale del celebre salone vinicolo, con l’Amarone Docg “Torre del Falasco”, il Lugana Doc “Torre del Falasco” e il Recioto Docg “Tasauro”. n

Per informazioni / Further information Cantina Valpantena Verona, Via Colonia Orfani di Guerra 5/b, Verona. Tel. +39 045 550032 Fax +39 045 550883; info@cantinavalpantena.it; www.cantinavalpantena.it

The Verona Valpantena winery was founded by local winemakers in 1958 in Quinto, in the heart of the Valpantena, the lush valley to the north-east just outside the city of Verona. Today the winery is an acknowledged success, competing on the national and international markets to guarantee this community preserves its traditional lifestyle and landscape intact. The 250 Veronese winemakers cultivating their 750 hectares of vineyards were also joined in July 2003 by 150 olive oil

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producers, thanks to the winery’s merger with the Veronese Hills Olive Oil mill, thus creating a substantial, solid agglomerate geographically linked to Verona. Over the last few years the winery has focused on boosting quality all along the production chain, in order to fully exploit the potential offered by the different varieties of grapes and olives produced by its farmers. The successes the winery has subsequently notched up in some of the most prestigious international wine awards are

a well-deserved acknowledgement of the excellent results this ongoing effort to improve production and quality standards have achieved. Recently the Cantina Valpantena Verona, to give it its original name in Italian, also distinguished itself at the 2016 edition of Vinitaly, winning its celebrated international “5 Stars Wines 2016” award with their “Torre del Falasco” Amarone DOCG, “Torre del Falasco” Lugana DOC and “Tasauro” Recioto DOCG wines. n

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A TAVOLA Food and wine

Un morso di dolce vita a Monaco Nel centro della capitale bavarese, a due passi da Marienplatz, è attivo il primo punto vendita di Eataly in terra tedesca. Un luogo ideale per immergersi nei sapori e nella cultura made in Italy A Slice of Dolce Vita in Munich. In the heart of Bavaria’s capital, a stone’s throw from the Marienplatz, is Germany’s first Eataly. The ideal place to discover Italy’s vibrant food culture

Storia/story Simona Milvo / Foto/photo courtesy Claudia Del Bosco

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lla domanda “Cos’è Eataly?”, la risposta migliore potrebbe essere “La colonna sonora del film La Dolce Vita di Federico Fellini”. Ed è al suono di questa colonna sonora immaginaria (ma a volte reale) che fare un giro dentro il negozio Eataly “più a nord d’Italia”, quello di Monaco di Baviera, può diventare un vero e proprio tuffo nella dolce vita italiana, nella cultura e nelle tradizioni alimentari che hanno fatto del Bel Paese una meta tanto ambita per il turismo enogastronomico. If you’re wondering “What’s Eataly?”, the best answer could well be “The sound track of Federico Fellini’s film La Dolce Vita”. The ideal half-imagined sound track for a sortie to Italy’s northern-most Eataly, its Munich branch, to discover the Dolce Vita Italiana in the traditions and food culture of a country that has long been a byword among discerning gourmet travellers.

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Eataly è emozione, profumi, sapori e storie: delle meravigliose persone che creano i prodotti e i piatti dei ristorantini, dei contadini, degli allevatori, dei cuochi, dei panettieri, dei pizzaioli, dei pasticceri... tutti meravigliosi. L’azienda viene fondata nel 2007 da Oscar Farinetti, imprenditore italiano coraggioso ed illuminato che apre a Torino il primo punto vendita della famiglia Eataly all’insegna delle parole d’ordine “comprare, mangiare, imparare”. Dal 2007 ad oggi sono fioriti altri 17 negozi in Italia e 10 all’estero, negli Usa, in

Eataly is all about sensations, scents, stories and flavours: from all the wonderful people behind the products and dishes of Eataly’s restaurants, from the farmers to the stock breeders, the cooks, bakers, pizza-makers and pastry chefs... all equally amazing. The Eataly chain was founded in 2007 by Oscar Farinetti, a bold, visionary Italian businessman who opened the first branch in Turin with

Trasmettere il meglio Learning from the best I veri protagonisti di Eataly Schrannenhalle sono gli oltre 220 lavoratori specializzati, guidati dallo chef Alex Sallustio The real protagonists at Eataly Schrannenhalle are its 220 expert staff, led by chef Alex Sallustio

the motto of “buy, eat, learn”. Since 2007 the chain has opened a further 17 branches in Italy and 10 abroad, in the Usa, Brazil, UAE, Turkey, Japan and Korea. Europe was the missing link until, in November 2015, the Munich branch opened in the historical Schrannenhalle: the historical and much-loved former market in Viktualienmarkt 15, just a stone’s throw from the

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Una fetta di salute A slice of healthy heritage homes Il buon pane italiano è tra gli altri protagonisti di Eataly Schrannenhalle Delicious Italian bread plays a leading role at Eataly Schrannenhalle

Brasile, Emirati Arabi, Turchia, Giappone e Corea. Mancava l’Europa, fino a quando, nel novembre 2015, arriva l’apertura a Monaco di Baviera, nello storico edificio Schrannenhalle: l’antico e amatissimo ex mercato situato in Viktualienmarkt 15, nel cuore pulsante del centro cittadino a due passi da Marienplatz. Eataly Schrannenhalle copre un’area di 4.600 metri quadrati, estesi su 2 piani e 2 mezzanini, composta da un ricco mercato con una selezione dei prodotti di alta qualità dell’enogastronomia italiana, numerose aree di ristoro in cui degustare le migliori ricette, 9 laboratori di produzione a vista in cui osservare i panettieri mentre impastano e sfornano il pane biologico cotto nel forno a legna e realizzato con lievito madre naturale, i maestri casari che lavorano con sapienza la mozzarella fiordilatte prodotta con una cagliata locale e molto altro ancora. Le possibilità di conoscere e approfondire la varietà delle produzioni enogastronomiche italiane è resa possibile dalla presenza della

Scuola di cucina a firma “Valcucine” e dal ricco programma di corsi e didattica che rappresentano uno dei pilastri fondamentali della filosofia di Eataly, l’educazione al mangiare buono e consapevole. Ma Eataly Schrannenhalle non è solo questo: è anche un luogo da scoprire e da vivere provando quelle emozioni che solo una visita in una città italiana saprebbe trasmettere allo stesso modo. Ed è la volontà di offrire ogni mese un panorama diverso di eventi, incontri, festival e spunti per far sì che chi torna abbia sempre delle novità da provare. E così, i temi dell’estate 2016 saranno il grano e le grandi isole, Sicilia e Sardegna. Piatti speciali, degustazioni gratuite con i produttori e tanti prodotti da provare per ricreare quella magia che in Italia è tipica del viaggiare di regione in regione alla scoperta di ricette e prodotti completamente diversi, figli di tradizioni centenarie, saperi antichi e biodiversità senza eguali. n

I numeri di Eataly- Schrannenhalle Il mercato con una selezione di 10mila prodotti di alta qualità dell’enogastronomia italiana può contare anche su: • numerosi luoghi di ristoro tra ristorantini, ristorante gourmet e corner tematici • 9 laboratori di produzione a vista • 1 scuola di cucina • 2 spazi didattici dedicati (“Vino & Birre” e “Caffè”) • 1 spazio per eventi denominato “Il Mezzanino”, per privati o aziende

Crunching EatalySchrannenhalle numbers

Market stocking a selection of 10 thousand quality Italian products plus: • 9 open laboratories • 1 cooking school • 2 dedicated learning areas (“Wine & Beers” and “Coffee”) • “Il Mezzanino” event venue

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Marienplatz right in the centre of town. Eataly Schrannenhalle covers 4600 square metres over 2 floors and 2 mezzanines. It sells a dazzling array of quality Italian food, wines and liqueurs, as well as boasting plenty of restaurants and tasting areas to try out mouth-watering goodies. There are also 9 open laboratories where you can watch the bakers at work as they knead dough for organic bread made with natural yeast and baked in wood ovens, plus dairies with master cheese makers expertly producing fiordilatte mozzarella made from local curd and much

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more. Enthusiasts can broaden their knowledge of Italian food and wine with the in-house “Valcucine” cookery school and its extensive schedule of courses and masterclasses. These represent one of Eataly’s basic philosophical tenets: teaching people about good food and heightening awareness about our eating habits. But Eataly Schrannenhalle is also so much more: a visit here is the closest you can get to actually spending a day in Italy, a uniquely stimulating cultural experience. Each month sees a whole host of new events, meetings and

festivals, so there is always something new to see and do, something new to try. The themes for the 2016 summer season are grain and Italy’s two biggest islands, Sicily and Sardinia. Special dishes, free tastings with producers and hundreds of products to try recreate the magic you experience in Italy as you travel from one region to the next, discovering completely different food and products, the result of centuries’ old traditions, knowledge handed down from generation to generation and a biodiversity second to none. n

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Un tocco di Liguria A touch of Liguria Tra i prodotti spiccano per varietà e apprezzamento dei clienti la selezione di pesti al basilico One of the market’s most popular products, offering a huge variety of versions, is basil pesto

Napoletana verace Genuine Neapolitan Tra i punti di ristoro che forniscono il servizio al tavolo, vi è quello riservato alla vera e autentica pizza napoletana by Rossopomodoro One of the restaurants with table service in Eataly is Rossopomodoro, dedicated to authentic Neapolitan pizza

Mangiar buono e consapevole Eat well, be aware Il ricco programma di corsi e didattica rappresenta uno dei pilastri fondamentali della filosofia di Eataly Eataly’s extensive range of courses and learning opportunities is one of its basic philosophical tenets

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a tavola Food & wine

DEGUSTARE OTTANT’ANNI DI QUALITÀ È l’esperienza riservata a chi si rivolge ai vini della cantina Gerardo Cesari Storia/story Ettore Acutis SAVOURING 80 YEARS OF SHEER QUALITY With award-winning wines from Gerardo Cesari

è Pluripremiato / Award-winner L’Amarone Bosan è la punta di diamante della cantina Gerardo Cesari Amarone Bosan is the pick of the Gerardo Cesari production

un importante traguardo quello che la cantina Gerardo Cesari celebra nel 2016: ottant’anni di qualità certificata, di passione e di spirito d’iniziativa. Un lungo percorso che ha visto realizzare un obiettivo ambizioso grazie all’impegno di Franco Cesari. La ricerca della qualità ha portato questa azienda, con sede a Cavaion Veronese, a produrre un grande Amarone, capace di esprimere al meglio l’eleganza dei vini della Valpolicella. La Gerardo Cesari è

stata una delle prime realtà ad esportare nel mondo questo vino e ad oggi sono tantissimi i riconoscimenti giunti anche da oltre confine: la prestigiosa rivista americana “Wine Spectator” l’ha scelta per essere uno dei 100 produttori italiani protagonisti di Opera Wine 2016. Punta di diamante di questa cantina è il pluripremiato Amarone Bosan, ma da non perdere sono anche l’Amarone Il Bosco, lo Jèma Corvina in purezza e il Lugana Centro Filari. n

Vademecum La cantina Gerardo Cesari si trova a Cavaion Veronese (Vr), in Località Sorsei 3. La sede è aperta per tasting e visite ai vigneti e alla barricaia. Info: tel +39 045 6260928; hospitality@cesariverona.it. The Gerardo Cesari winery is in Località Sorsei 3, Cavaion Veronese (Verona) Tastings and tours of the vineyards and the winery itself can be organised by contacting tel +39 045 6260928; hospitality@cesariverona.it.

The Gerardo Cesari winery is celebrating an important anniversary in 2016: eight decades of passion, certified quality and spirit of enterprise. A long journey which has led to the achievement of ambitious aims, thanks to the enthusiasm and commitment of Franco Cesari. Quality has always been this Cavaion Veronese-based winery’s watchword, and the

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ceaseless quest for quality led to the production of a great Amarone, an essential expression of the elegance Valpolicella wines are so well-known for. The Gerardo Cesari winery was one of the first to export this wine worldwide, and to date it has earned a number of international awards and accolades, with the prestigious American magazine “Wine Spectator”

picking it as one of the protagonists among the 100 Italian producers taking part in Opera Wine 2016. Although the winery’s pride and joy is its award-winning Amarone Bosan, it also boasts a number of other wines well worth trying, from its Amarone Il Bosco to its single vineyard Jèma Corvina and its Lugana Centro Filari. n

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SOLO TRANQUILLITÀ. NATURA. E VOI.

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A TAVOLA Food and wine

Piacere fluido È quello che scorre dalle bottiglie di vino della Tenuta Polvaro, oasi di pace e di buon vivere dell’entroterra veneziano dove produrre qualità è una missione di famiglia Liquid Pleasure Is what you pour from a bottle of wine from the Polvaro Estate, an oasis of peace and gentle lifestyle where quality is a family mission in the countryside around Venice

Storia/story Alessandro Amadei

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bbiamo cercato di creare un ambiente buono e sano, dove noi e i nostri collaboratori possiamo sempre dare il meglio”. In questa riflessione della signora Elviana è forse svelato tutto il segreto dei vini della Tenuta Polvaro, la splendida realtà vitivinicola localizzata nelle campagne di Annone Veneto (Venezia) che dal 2010 è passata alle amorose cure della famiglia Candoni De Zan. Una tenuta storica, se si considera che i primi vigneti e l’elegante villa padronale risalgono ai tempi della Serenissima, quando nell’anno di grazia 1681 la nobile famiglia dei Polvaro si insediò in queste campagne dopo averne

acquistato i terreni dal Doge di Venezia, bisognoso di liquidità per le sue costose scorribande militari. Ed è qui il primo miracolo compiuto dagli attuali proprietari, ovvero l’aver saputo conservare e valorizzare il meglio di secoli di storia e di tradizione vitivinicola del luogo. A cominciare dal personale specializzato, erede di un know how unico nel suo genere, e dai 60 ettari di campagna circostanti la villa, nei quali sono coltivati tutti i diversi vitigni che hanno fatto la storia della tenuta, ivi compresi il mitico Lison classico o il Prosecco che qui hanno, letteralmente, radici profonde.

Imprenditori con stile Farmers with style La famiglia Candoni De Zan, titolare della tenuta. Da sinistra: Elviana col marito Armando, Marco con la moglie Caterina e infine Barbara con il piccolo Umberto e il marito Nicola Pagina a fianco: i vigneti che circondano la tenuta ospitano una ricca varietà di flora e fauna selvatica The Candoni De Zan family, owners of estate. From the left: Elviana with her husband Armando, Marco and his wife Caterina and Barbara with little Umberto and her husband Nicholas. Opposite page: the vineyards surrounding the estate are home to a rich variety of flora and wildlife.

“We’ve tried to create a good, healthy environment, where we and our staff can just get on with doing our best”. And perhaps it is this simple comment from Signora Elviana that harbours the secret of the Tenuta Polvaro wines, made from grapes grown on the splendid estate in the countryside of Annone Veneto, near Venice, which has been lovingly ma-

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naged by the Candoni De Zan family since 2010. A historic estate, considering that the first vineyards and the elegant villa go back to the days of the Serenissima, the Republic of Venice, when in the year of Our Lord 1681 the noble Polvaro family settled here on land purchased from the Doge of Venice, who needed to raise cash to fund his military enterprises.

And this is the first miracle the current owners have achieved, perfectly preserving and enhancing the centuries of history and wine-producing traditions of the estate. Starting with their highly-specialised staff, heirs to a unique know-how, and the 60 hectares of countryside surrounding the villa, where a range of cultivars and vines which have made the history

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Residenza nobiliare Noble villa Sotto: l’ingresso dell’antica villa padronale e la chiesetta, oggi completamente ristrutturata A destra: l’ingresso della tenuta, protetto da un salice e da un filare di secolari pioppi cipressini Below: the old manor house and the chapel, now completely renovated Right: The gates to the estate, sheltered by a willow tree and flanked a row of centuries-old poplars

Per poi proseguire all’interno della cantina, dove a fianco delle più moderne tecnologie sono ancora conservati e in parte sfruttati i vecchi serbatoi in cemento (richiestissimi dalla concorrenza francese), e per approdare infine agli storici edifici della tenuta, al centro di una felice opera di restauro architettonico. Al punto che un’intera ala dell’antica residenza oggi ospita un delizioso open space in stile country chic, distribuito su due

piani, dove vengono realizzati eventi, spettacoli e ricche degustazioni. Ma se in casa Candoni De Zan la tradizione è un valore, altrettanto peso viene dato all’innovazione. Perché la qualità del vino – spiegano i titolari della Tenuta Polvaro – è anche il prodotto delle cure “scientifiche” dedicate in campagna alla crescita delle viti e dei grappoli, tenuti radi e ben esposti al sole.

Per informazioni / Further information La Tenuta Polvaro si trova ad Annone Veneto (Venezia), in via Polvaro 35 Per informazioni: tel. +39 0421 281023; info@tenutapolvaro.it; www.tenutapolvaro.com Info eventi e location: + 39 340 9017442 Tenuta Polvaro is in Annone Veneto (Venice), in Via Polvaro35 Info: tel. +39 0421 281023; info@tenutapolvaro.it; www.tenutapolvaro.com Info events and location: + 39 340 9017442

of the estate are still carefully nurtured, including the legendary Lison Classico and the Prosecco, which hereabouts have (literally) deep roots. This approach continues in the winery, where cutting edge technology coexists with old cement tanks, still partially in use today (and highly soughtafter by French competitors),

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and on through the historical estate buildings, object of a highly successful architectural renovation project. A whole wing of the old manor house now houses a delightful open space in country-chic style distributed over two floors for events, entertainments and mouth-watering tastings. While tradition is a primary

value chez Candoni De Zan, equal importance is given to innovation. “Because the quality of our wine is also due to the “scientific” care we take with the way our grapes are grown” explain the Polvaro Estate owners “keeping the vines wellspaced out so that all the grapes get the sun and using a droplet irrigation system to keep the

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Tra antico e moderno Ancient and modern In alto, da sinistra: le barriques francesi dove vengono conservati i rossi da riserva e, alle loro spalle, i tradizionali serbatoi in cemento; i fermentini computerizzati utilizzati per la vinificazione A sinistra: Uno scorcio del pian terreno del grande open space dedicato agli eventi Above, from the left: French barriques for the estate’s reserve reds and, behind them, traditional cement tanks; the computerized fermentation tanks which handle the winemaking Left: A corner of the ground floor of the huge open space dedicated to events

Oasi di pace An oasis of peace and quiet Un parco circondato dai vigneti, su cui si affacciano la cantina e gli altri edifici: ecco il cuore della Tenuta Polvaro che in futuro ospiterĂ anche un agriturismo The heart of the Polvaro Estate is a park surrounded by vineyards, overlooked by the winery and the other buildings. Future plans include agritourism accomodation for visitors

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Cavalli di battaglia / Standard bearers Insieme ai due blend “Polvaro Nero” e “Polvaro Oro”, anche il Lison Docg Classico è tra i pezzi forti della Tenuta Polvaro Sotto: il Prosecco doc così come tutti gli altri bianchi della tenuta vengono imbottigliati all’ultimo momento, in modo da preservarne aroma e freschezza Together with the two “Polvaro Nero” and “Polvaro Oro” blends, the Lison DOCG Classico is another of the Polvaro Estate’s signature wines Below: the Prosecco DOC, like all the other whites produced by the estate, is bottled at the last possible moment, to maintain their freshness and aroma

Ed ecco, ad esempio, l’irrigazione a goccia che garantisce alla pianta il giusto apporto idrico, senza incorrere in inutili sprechi. Mentre saranno le analisi di laboratorio, effettuate direttamente in azienda con sofisticate apparecchiature, a dettare, in base allo zucchero contenuto negli acini, i tempi giusti per la vendemmia. E in cantina il compito di accarezzare il mosto e di pilotare la vinificazione sarà affidato a moderni fermentini computerizzati, che oltre a lasciare integre le bucce dell’uva con i relativi sapori, sono in grado di monitorare l’andamento delle fermentazioni e

moisture levels perfect without wasting resources.” Laboratory analysis, carried out directly in-house using sophisticated equipment, dictates exactly the right moment for harvesting, based on the sugar content in the grapes. Back in the winery once harvested, modern computerized fermentation tanks handle the task of the

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di bloccarle al momento giusto. Ma come si diceva all’inizio, determinante è anche aver saputo creare l’ambiente giusto, quel mix di bellezza e di armonia nei rapporti interpersonali che fanno delle donne e degli uomini della Tenuta Polvaro un vero team di maestri del vino. “Tutto quello che qui facciamo – sintetizza Armando De Zan – è finalizzato a proporre al consumatore finale un prodotto di qualità. È la nostra missione, ma corrisponde anche al nostro stile di vita, improntato al continuo impegno per dare il massimo”. Missione compiuta, a giudicare dal vino. n

actual winemaking, caressing the must and leaving the grape skins, with all their flavours, intact. They monitor the progress of the fermentation and block it at exactly the right moment. But as mentioned at the beginning of this article, it’s all about creating the right atmosphere, that mix of delicacy and harmony which has welded the

men and women on the Polvaro Estate into a masterly team of winemakers. “Everything we do is aimed at giving our consumers quality wines” sums up Armando De Zan. “That’s our mission, but it’s also our lifestyle, built on doing our best to produce the best”. Mission accomplished, to judge by the wine. n

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in vino veritas

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Antonello Maietta, Presidente AIS - Associazione Italiana Sommelier, www.aisitalia.it Antonello Maietta, President AIS - Italian Sommelier Association, www.aisitalia.it

Stiamo cercando il miglior sommelier d’Italia Ais e Istituto Trento Doc insieme per collaborare a questa storica competizione Probabilmente non tutti sanno che, tra le varie competizioni che si svolgono annualmente nel nostro Paese, ne esiste una, molto ambita e prestigiosa, che incorona il Miglior Sommelier d’Italia. Si tratta della vetrina più importante a disposizione dei professionisti del settore per dimostrare il proprio talento: i candidati devono cimentarsi in una serie impegnativa di prove teoriche e pratiche legate alla cultura vitivinicola e alla tecnica di servizio del vino, prodotto strategico per la nostra economia. Recentemente è stato siglato un accordo tra l’Associazione Italiana Sommelier (Ais) e l’Istituto Trento Doc per suggellare una proficua collaborazione nelle prossime edizioni di questo evento.

Se Ais ha festeggiato da poco il suo cinquantesimo compleanno, l’Istituto Trento Doc da oltre trent’anni valorizza la qualità degli spumanti realizzati con il Metodo Classico nei territori compresi tra il Lago di Garda e l’Alto Adige e opera nella tutela collettiva della prima denominazione di origine controllata riservata esclusivamente alle bollicine ottenute attraverso la rifermentazione in bottiglia. Questa sintonia di intenti, legata a una figura professionale di rilevante considerazione nel panorama della divulgazione della cultura vitivinicola nazionale, si concretizza come il miglior auspicio per il crescente successo di entrambi gli organismi. n

The search for Italy’s top sommelier AIS and the Istituto Trento DOC join forces over a landmark competition Probably not everyone knows that among the various competitions that take place every year in Italy, one of the most prestigious awards the coveted title the Top Sommelier of Italy. This is the occasion of the year for industry professionals to showcase their talent. Candidates undergo a gruelling series of written and practical tests on wine and how these strategic product for Italy’s economy should be stocked, handled and served. An agreement for a fruitful cooperation over future editions of this event was recently signed between the Italian Sommelier Association (AIS)

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and the Trento Doc Institute. AIS has just celebrated its 50th anniversary, while the Trento Doc Institute has been enhancing the quality of the Metodo Classico sparkling wines produced between Lake Garda and South Tyrol for over thirty years, and is a leading player in the Controlled Designation of Origin (DOCG) quality standard reserved purely for sparkling wines obtained through fermentation in the bottle. This alliance to foster the prestige of a profession that plays a vital role in the promotion of Italy’s wines is another step forward in the growing success of both bodies. n

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Il Recupero dei Crediti, senza giri di parole.

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fascino Glamour

Il fotografo verticale Per Ulrich Ackermann la fotografia aerea va vissuta fuori dai soliti schemi, specialmente se si tratta di immortalare le Dolomiti, le sue montagne del cuore The Vertical Photographer. Ulrich Ackermann thinks out of the box when it comes to aerial photography, especially when he has his beloved Dolomites in his sights Storia/story GIOVANNI DE LUCA Foto/photo courtesy ULRICH ACKERMANN

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d Ulrich Ackermann essere uno stimato fotografo professionista non basta e dopo una lunga carriera iniziata negli anni ’70 realizzando reportage dall’Alaska, ha deciso di dare una svolta “verticale” alla sua attività specializzandosi in fotografia aerea e scegliendo come soggetto principale del suo lavoro le Dolomiti. “Il tutto è iniziato quasi per caso nel 2004 – spiega il fotografo svizzero – quando ho trovato in un mercatino dell’usato una macchina fotografica Hasselblad X-Pan, formato 24 x 65 mm. Un apparecchio analogico ideale per la fotografia panoramica che mi ha subito appassionato. Ottiche di grande qualità, meccanica semplice, ma precisa e la voglia di rimettermi in gioco, fuori dalle strade che avevo seguito sino a quel momento”. Una fotografia “vecchio stile” dove è lo scatto che fa la differenza e nella quale poco spazio viene lasciato alla “post produzione”, termine con cui si indica il lavoro al computer per ritoccare le immagini. “Si scatta a mano libera - spiega Ackermann - con tempi che variano da 1/250 a 1/1000, posizionan-

For Ulrich Ackermann being a highlyrespected professional photographer wasn’t enough, and after a long career starting back in the 1970s with reports from Alaska, he decided to go vertical, specialising in aerial photography and focusing mainly on the Dolomites. “It started almost by chance in 2004” explains the Swiss photographer “when I stumbled across a second-hand 24 x 65 mm

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Hasselblad X-Pan in a flea market. An analogical camera ideal for landscape photography which I immediately fell in love with. It had top quality lenses, was simple to use, but very precise and inspired me to do something different, to make a clean break with the past”. This is old-style photography, where it’s the shot that counts, with minimal computer-based post-production work. “You click away at shutter speeds

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Vette / Summits Da sinistra: le pendici del Brenta, con la Torre di Brenta e l’omonima Cima Il massiccio del Sella nel suo splendore Le Tre Cime From the left The slopes of the Brenta, with the Torre di Brenta and its peak The splendid Sella massif The Tre Cime

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do l’obiettivo fuori dal finestrino dell’aereo. L’importante è avere una visuale ottimale, motivo che mi ha sempre portato a volare su aerei Piper o Cessna, apparecchi con le ali collocate sopra la cabina”. Nessuno stabilizzatore, piattaforma giroscopica o diavolerie elettroniche: solo il fotografo, la sua mano ferma e un panorama da catturare. “La fotografia digitale ha i suoi innegabili vantaggi, ma sono piuttosto tiepido a riguardo e preferisco continuare a lavorare con la pellicola”. L’incontro con le Dolomiti è stato fatale perché queste montagne sono rapidamente entrate nel cuore di Ackermann e per tre anni il fotografo ha volato su queste vette per realizzare un corposo progetto editoriale, da cui è nato un libro in cui compaiono solo immagini verticali: “Potrà sembrare una scelta insolita, ma l’accoppiata fra una fotocamera panoramica e l’inquadratura verticale consente di catturare l’essenza della montagna dalla valle sino alla vetta, nella sua completezza e con una profondità del tutto particolare. Certo, ho scattato anche immagini orizzontali, come quella che apre l’articolo, ma il libro trova proprio nella verticalità la sua chiave di

Colori unici / xxx Il Catinaccio al tramonto Sotto: Ulrich Ackermann al lavoro (ph. Ruedi Homberger) Pagina a destra: la guiglia del Brenta e le Tre Cime The Catinaccio at sunset Below: Ulrich Ackermann at work (ph. Ruedi Homberger) Right page: the Brenta summit and the Tre Cime

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Il fascino del grande formato / Big is beautiful Per volare nel mondo di Ulrich Ackermann l’indirizzo è www.fotolangformat.ch. Il libro, disponibile anche in Italia, è edito da Vianello e si intitola “Dolomiti Verticali. Una prospettiva insolita”. L’edizione in lingua tedesca è invece di Tyrolia Innsbruck e si intitola Dolomiten vertikal. Discover Ulrich Ackermann’s world at www.fotolangformat.ch. His book “The Vertical Dolomites. An Unusual Perspective” is published in Italy by Vianello

ranging from 1/250 to 1/1000” Ackermann explains “with your lens poking out of the plane’s window. The important thing is to get a clear view, which is why I prefer to fly in a Piper or a Cessna, which both have wings above the cabin”. Ackermann doesn’t use a stabiliser or a giroscope platform or any other sort of electronic wizardry: it’s just the photographer with a steady

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hand and a panorama. “Obviously digital photography has its advantages, but I find it all rather a tepid affair and prefer the raw emotions of working with film”. Ackermann fell in love with the Dolomites at first sight and has spent three years flying over them shooting vertical photographs on a project which is now published as a book. “It might seem

strange, but the combination of a panoramic camera and vertical shots means being able to capture the essence of the mountain from its roots in the valley to the peak, it means seeing it whole and in very unusual depth. Of course I’ve also taken horizontal pictures, like the one that opens this article, but the key to the whole book lies in the vertical images”. The best shots? “The ones taken

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Emozioni / Pure Emotion Da sinistra: il Sass Maor sullo sfondo Il gruppo del Sella con il Pordoi Il massiccio del Brenta con la Torre di Brenta La Marmolada con sullo sfondo il Pelmo Il Sorapis al tramonto From the left: Sass Maor in the background The Sella group and the Pordoi The Brenta Massif and the Torre di Brenta The Marmolada with the Pelmo in the background The Sorapis at sunset

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lettura”. Gli scatti migliori? Quelli realizzati nella luce del pomeriggio, quando le Dolomiti sembrano pulsare sotto i raggi del sole. Ma Ulrich non è tipo da fermarsi e dopo i monti sta per lanciarsi in un nuovo progetto, fotografando le coste italiane, una fonte ine-

in the afternoon light, when the Dolomites look as if they are pulsating in the warmth of the sun’s rays.” But Ulrich certainly isn’t the sort to rest on his laurels, after his mountains he

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sauribile di creatività per la sua Hasselblad. Per cui, se sdraiati in spiaggia vedrete volteggiare sopra le vostre teste un Piper con un simpatico signore svizzero munito di macchina fotografica che si sporge dal finestrino avrete trovato Ulrich Ackermann. n

is just about to launch himself into a new project photographing Italy’s coastlines, another endless source of creative inspiration for his Hasselblad. So if you happen to be lying on a

beach this summer and suddenly see a Piper circling over your head with an amiable Swiss photographer, camera in hand, peering out of the window, you’ve found Ulrich Ackermann.n

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fascino Glamour

Quando il lusso è divertente e democratico È quello offerto dal gruppo alberghiero AllegroItalia Hotels & Resorts, che vanta numerose proprietà in Italia e all’estero. Una realtà in forte espansione, aperta a nuovi affiliati LUXURY GOES FUN AND DEMOCRATIC In the various AllegroItalia Hotels & Resorts properties in Italy and abroad. A group with growth potential recruiting new partners Storia/story Elisa Dealessi

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ruppo alberghiero italiano in continua crescita, AllegroItalia Hotels & Resorts oggi annovera alcune tra le più interessanti proprietà in Italia a Torino, Milano, Rimini, nel Gargano in Puglia, ed è il primo gruppo alberghiero a gestire una struttura di lusso in Cina, a Guilin, nella regione

The rapidly expanding AllegroItalia Hotels & Resorts boasts a number of interesting properties in Italy, located in Turin, Milan, Rimini and the Gargano peninsular in Puglia,

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del Guangxi. AllegroItalia Hotels & Resorts si compone di strutture dalla personalità italiana basate sui colori, sapori, tradizioni e customer experience. Il brand AllegroItalia è un epicentro di accoglienza dinamica e social che insieme alle svariate forme d’arte, musica, esperienze culinarie e intrattenimento per il

and it’s the first group to manage a luxury hotel in Guilin, in the Guangxi region of China. The AllegroItalia Hotels & Resorts customer experience is a very Italian affair in terms of its

colours, flavours and traditions. The brand focuses on a dynamic, social model of hospitality that combines with various forms of art, music, culinary delights and leisure entertainment to offer

Incanti pugliesi e Italian style The spell of Puglia L’esclusiva cornice di AllegroItalia Baia dei Faraglioni Pagina a sinistra: Una suite dell’AllegroItalia San Pietro all’Orto 6 di Milano The exclusive AllegroItalia Baia dei Faraglioni Opposite left: a suite in the AllegroItalia San Pietro all’Orto 6 in Milan

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Brindisi a bordo Amorosso è l’Aglianico Doc che AllegroItalia Hotels & Resorts ha voluto dedicare alle persone più attente alla propria salute ed esigenti in termini di gusto: è un vino rosso senza solfiti aggiunti, dal sapore seducente, ampio, generoso e morbido. Dal 16 al 30 giugno i passeggeri dei voli Air Dolomiti potranno degustarlo a bordo.

To your good health! Amorosso is an Aglianico DOC selected by AllegroItalia Hotels & Resorts for all those who are careful of their health and demanding when it comes to taste: without any added sulphates, this is a generously seductive smooth red wine. From 16 to 30 June passengers on Air Dolomiti flights will be able to enjoy it on board.

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tempo libero offre ai suoi ospiti un’esperienza del tutto inaspettata. Una perfetta combinazione che stimola tutti i sensi e si allinea perfettamente alle esigenze professionali e personali degli ospiti, spezzando il monotono ritmo quotidiano. AllegroItalia è un’esperienza profondamente coinvolgente, caratterizzata da professionalità, ironia, stile ed eleganza, con una vision forte e audace. Perché AllegroItalia? “Siamo un gruppo efficiente e in forte espansione – racconta il presidente, Piergiorgio Mangialardi –, in soli 5 anni AllegroItalia Hotels & Resorts ha consolidato la propria reputazione e ha consuntivato positivi risultati gestionali su strutture diverse e con formule gestionali differenti. Siamo in grado di generare un’atmosfera positiva, raccontare tutto il bello e il buono dell’esperienza italiana, invogliamo gli ospiti delle nostre strutture a vivere ogni momento con maggiore intensità”. Gestione diretta, affiliazione commerciale, management o affitto: si può scegliere la formula più adatta alle proprie esigenze. Il Gruppo opera con un manage-

ment dinamico e ben strutturato: “mettiamo a servizio l’esperienza maturata negli anni, il legame con account ed operatori con cui collaboriamo quotidianamente, e garantiamo la massima visibilità grazie ad un investimento annuale in sales & marketing che supera i 600mila euro”, spiega Mangialardi. “Guardiamo al futuro col sorriso – continua il presidente di AllegroItalia Hotels & Resorts –, convinti che l’affiliazione ad un gruppo come il nostro ampiamente strutturato e già presente sul mercato possa rappresentare per molti la giusta soluzione per consolidare il proprio posizionamento, ottimizzare i costi del piano di comunicazione e delle attività di vendita, e garantire standard di qualità ed efficienza grazie alla riconoscibilità del brand. L’obiettivo del gruppo è quello di avere, nel giro di pochi anni, circa 20 strutture di lusso italiane affiliate; contestualmente, dopo la prima esperienza in Cina, il management sta lavorando per continuare l’espansione e lo sviluppo del brand all’estero dove il made in Italy è costantemente apprezzato e richiesto”. n

Per informazioni / Further information info@allegroitalia.it; www.allegroitalia.it

guests an unusual experience. A perfect combination that stimulates all five senses and dovetails perfectly with guests’ personal and professional requirements, providing a clean break from the monotony of the daily round. AllegroItalia is one of those allembracing experiences, characterised by professionalism, irony, style and elegance, with a bold, daring vision. So why AllegroItalia? “We’re an efficient, rapidly-expanding group” claims president, Piergiorgio Mangialardi “in just 5 years AllegroItalia Hotels & Resorts has consolidated its reputation and returned a series of positive results over a range of different properties with different management styles. We

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generate a positive atmosphere and help our guests appreciate the sheer pleasure of living Italian style, savouring every moment of their stay on a more intense level”. Direct management, commercial partnerships, management services or leasing contracts: potential partners can choose the formula that best suits their requirements. The group has a dynamic, structured management team in place: “we offer the experience we’ve built up over the years, our privileged links with account managers and other operators we deal with on a daily basis, and guarantee maximum visibility thanks to an annual investment in sales & marketing of over 600k Euro” explains

Mangialardi. “We’re very upbeat about the future,” continues the president of AllegroItalia Hotels & Resorts, “convinced that joining a well-structured group like ours, which has already carved itself a place out in the market, could be exactly the right solution to consolidate your position, optimise advertising and sales costs and guarantee quality and efficiency standards thanks to the brand’s visibility. Our group aims to include about 20 luxury hotels in Italy over the next few years. At the same time, following up our first venture in China, we also want to continue expanding and developing the brand abroad, where Italian style and panache is very much appreciated and in demand”. n

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Accoglienza dinamica Dynamic hospitality Arte, musica, esperienze culinarie e intrattenimento: le strutture del gruppo AllegroItalia offrono agli ospiti un’esperienza singolare. Nelle immagini, da sinistra, due ambienti dell’AllegroItalia Savoia di Rimini e dell’AllegroItalia GoldenPalace di Torino Art, music, culinary delights and entertainment: the AllegroItalia group hotels offer guests a unique experience. Pictured, from the left, the AllegroItalia Savoia in Rimini and the AllegroItalia Golden Palace in Turin

In Cina / China AllegroItalia Shanshui Villa, Guilin

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Giovani talenti per scarpe irriverenti

Nicolò Beretta, a capo del brand Giannico a soli 20 anni, domina ormai la scena internazionale con le sue audaci creazioni Young Talent Boot Camp. Nicolò Beretta, the 20 year-old head of the Giannico brand, is cutting a swathe through the international fashion world with his daring designs Storia/story Antonella Gemma Tereo

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na voce delicata, un entusiasmo che sprigiona energia, la stessa che, da quando aveva 13 anni, gli ha indicato la strada maestra. Buon gusto per la bellezza e il design lo spingono non ancora maggiorenne a fondare la sua società in Italia, dove presenta la sua prima collezione. E solo l’anno scorso ha vinto anche Who’s on Next, la ribalta d’onore per i talenti emergenti nella moda. Parliamo del deus ex machina di Giannico, Nicolò Beretta: classe 1996, oggi disegna viaggiando. E incanta le star del mondo. Nicolò, hai solo 20 anni ma il tuo talento è fuori discussione. Il tuo brand Giannico è già nelle vetrine di tutto il mondo. Allora, spiegaci un po’: come hai iniziato? “Ho sempre avuto interesse per la moda e per l’arte in generale. Sin da piccolo provavo a diA rather delicate voice, coupled with a boundless enthusiasm that had already set him on the high road to a career in fashion at the precocious age of thirteen. An eye for beauty combined with good taste and a talent for design that swept him on to found a company to present his first collection before he was even old enough to vote. And only last year he bagged the prestigious Who’s on Next award for emerging young fashion talents. All this and more is Nicolò Beret-

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segnare e mia madre conserva ancora dei bozzetti di scarpe e di borse che facevo a 3 anni. Quando avevo 12 anni mi sono trasferito in Australia, un’esperienza che mi ha fatto crescere e maturare moltissimo. Poi a 15, mentre ero in vacanza in Europa per qualche mese, ho sentito di una Vogue Experience a Londra con Manolo Blanhik e allora sono andato lì con un portfolio di bozzetti, accompagnato da mia madre. Manolo era super-entusiasta, mi ha detto di continuare. Da quel feedback da parte sua e da parte di Franca (Sozzani, direttore di Vogue Italia: n.d.A.) ho cominciato a pensare fosse una cosa possibile. Ho cominciato a cercare fabbriche, fornitori, ma non tutti mi davano retta all’inizio. Fino a

ta, class of 1996 and deus ex machina of the Giannico brand, whose wanderlust inspires his collections, and which in turn enchant stars the world over. Nicolò, you’re just 20 and an acknowledged talent. Your Giannico brand adorns the windows of the hippest stores worldwide. How did all this get off the ground? “I’ve always been interested in fashion and art in general. I

was fixated with drawing even as a tot, and my mother still has some sketches I did for shoes and bags when I was three... We moved to Australia when I was 12, an experience which made me grow up and mature. Then at 15, when I was on holiday in Europe for a few months, I heard about a Vogue Experience in London with Manolo Blanhik and so off I went with a portfolio of sketches under my arm and my mother in tow. Manolo was really enthusiastic, and told me

Forte personalità Strong personalities “La donna a cui mi ispiro non è una ribelle, ma una borghese, elegante, ma allo stesso tempo cool” “My ideal woman isn’t a rebel, she’s well-off, elegant, but also really cool”

Ai piedi delle star Shoemaker to the stars Da sinistra: Lady Gaga, Dita von Teese e Giovanna Battaglia From the left: Lady Gaga, Dita von Teese and Giovanna Battaglia

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36 che un’azienda ha scelto di appoggiare il mio primo progetto… ed eccomi qui”. Dunque devi tutto a te stesso e alla tua passione… “Esatto. I miei genitori si occupano di tutt’altro. È una cosa tutta mia, qualcosa che avevo dentro forse”. Ma tu avevi già qualche idolo, allora, nella moda? “Sì, certo. Sono cresciuto apprezzando Valentino e i grandi maestri della moda e dell’haute couture. Anche all’estero leggevo riviste e giornali di settore. Era una passione che coltivavo, anche un po’ da autodidatta”.

Famoso nel mondo World famous Nicolò Beretta, classe 1996 Nicolò Beretta, class of 1996

I tuoi primi bozzetti, a livello tecnico, non avevano dietro una formazione? “No. La mia prima capsule collection in realtà l’avevo fatta come portfolio per andare al College Central Saint Martins a Londra, dove poi sono stato anche ammesso, ma ho cominciato a vendere da subito. E non sono più andato”. Quando hai capito di voler disegnare scarpe?

to keep at it. Thanks to feedback from him and Franca (Sozzani, editor of Vogue Italy) I started to think that it might just be possible. I began looking for factories and suppliers, but not all of them were willing to take me seriously at first. Then I found a firm that was ready to back my first project… and here I am”. So you owe it all to yourself and your own passion… “That’s right. My parents do something completely different. This is all mine, something I had inside, perhaps”. Back then did you have an idol in the fashion world? “You bet. I grew up admiring Valentino and the great maestros of fashion and haute couture. Even when I was abroad I kept up to date with fashion magazines. It was a passion I cultivated, teaching myself how, if you like”.

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“A 13 anni ho cominciato ad appassionarmi all’arte e all’architettura, cose che nella calzatura si ritrovano, in un certo senso. Era un connubio di queste due passioni, ma anche qualcosa su cui potevo sfogare la mia creatività”. Le tue creazioni riescono ad essere audaci. Come definiresti una scarpa Giannico? “Lo stile è irriverente, una parola che mi piace molto. Faccio delle scarpe che sono ironiche. Una parola che poi mi piace molto è anche personalità: la donna a cui mi ispiro non è una ribelle, ma una borghese, elegante, ma allo stesso tempo cool”. Giochi molto con le applicazioni, gli inserti, i materiali diversi. Cosa non manca mai? “Il colore e una lavorazione del particolare, per un effetto mai scontato”. Le tue scarpe piacciono molto anche alle star internazionali. Quale artista in particolare è la più fedele alle tue creazioni? “Direi Lady Gaga. Senza dubbio è un’artista che a me piace molto, molto attuale”.

So your first sketches were technically amateur efforts, you didn’t have any real training? “No. My first capsule collection was actually the portfolio I submitted for admission to the Central Saint Martins College in London, they did offer me a place, but I started selling my stuff more or less immediately and I ended up not going”. When did you realise you wanted to design shoes? “When I was 13 I started to really appreciate art and architecture, which both play their part in footwear in a certain sense. So it was a combination of these two passions, but it was also a field I could express my creativity in”. Your creations are nothing if not daring. How would you yourself define a Giannico shoe?

“Irriverent, a word I adore. My shoes are ironic. Another word I like is personality: my ideal woman isn’t a rebel, she’s well-off, elegant, but also really cool”. You use a lot of appliqués in a range of materials. What is a characteristic feature of your shoes? “Colour and attention to detail, for an effect that is never banal”. International stars like your shoes too. Which artist is your most faithful fan? I’d say that’s Lady Gaga. She’s great, really great, so here-andnow”. Is there an Italian icon you’d like to see stepping out in a pair of Giannicos? “Good question. Apart from Sophia Loren and Monica Bellucci, who are definitely icons, I’m

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37 Coloratissime Colour, colour, colour “Cosa non manca mai? Il colore e una lavorazione del particolare, per un effetto mai scontato” “A constant in my shoes are colour and attention to detail, for an effect that is never banal”

C’è un’icona italiana del mondo dello spettacolo o del cinema che vorresti indossasse le tue scarpe? “Bella domanda. Al di là di Sophia Loren e di Monica Bellucci che sono delle icone, a me piacciono molto le attrici giovani italiane. In verità non saprei però dire quale vorrei, ci vorrebbe un restyling nel mondo dello spettacolo italiano, manca sulla scena internazionale una figura italiana con un grandissimo stile. Ecco, di recente ho visto Miriam Leone che ha indossato le mie scarpe, come anche Luisa Ranieri, donne che hanno uno stile elegante”. Quando cominci a disegnare a cosa pensi? “Un po’ a tutto! No, in realtà mi concentro su un mood che sia poi l’ispirazione di tutta la collezione. A me piace molto viaggiare.

very keen on some of the young up and coming Italian actresses. But I couldn’t really say which I’d like to see in my shoes, Italian showbiz could do with a makeover, there’s no Italian star with lashings of style on the international scene right at the moment. Mind you, I have seen Miriam Leone wearing my shoes recently, and Luisa Ranieri, both elegant women”. When you start sketching, what goes through your mind?

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Ho presentato una collezione ispirata al make up ed è nata da un viaggio a Tokyo dove c’è il culto del kajal e dei colori super-fluo. Dopo un viaggio a Miami è nata una collezione sull’idea dell’American summer… L’idea di ogni collezione è di per sé un viaggio”. Vista la tua età, c’è ancora spazio per i sogni. Quale vorresti realizzare? “Sì, tantissimi! So di aver già raggiunto grandi traguardi, ma vorrei che Giannico diventasse ancora più grande, diciamo nei prossimi 5 anni. Poi, prossimo step, l’abbigliamento: sono partito da un accessorio, ma mi piacerebbe tantissimo disegnare anche abiti. Al momento però sono così concentrato sul mio business che vorrei solo che altre celebrities indossassero le mie creazioni e cose così, meravigliose…”. n

“A bit of everything, really! No, what I do is concentrate on a mood which then inspires the whole collection. I love travelling. I presented one collection which was inspired by makeup and that sprung from a trip to Tokyo, where they adore kajal and day-glo colours. A trip to Miami triggered the idea of the American summer collection… The idea behind each collection is in itself a journey”. Given how young you are you’ve got plenty of time

for dreams. What’s on the agenda? “Too right I’ve got dreams! I realise I’ve achieved a lot already, but I’d like Giannico to grow more over the next five years, let’s say. Then the next step would be apparel. I started with accessories, but I’d like to design clothes too. Though at the moment I’m completely focused on my footwear, and what I’d like to see are more celebrities wearing my creations and wonderful stuff like that…”. n

L’unione fa la forza Two-gether “Giannico è l’unione del mio nome e di quello di mio fratello più piccolo, Giacomo. Giocavamo tanto da piccoli e ci piaceva l’idea di un nostro marchio. C’era già questo nome, Gia-Nico. E alla fine io ho deciso di adottarlo come brand” “Giannico is a combination of my own name and my little brother’s. He’s called Giacomo. We played a lot together when we were little and we liked the idea of having our own brand. So we already had the name, Gia-Nico. And In the end I decided to use it as my brand”

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fascino Glamour

Montagne di fuoco Conoscere i vulcani per capire il nostro pianeta: questa la proposta lanciata dalla straordinaria mostra in corso a Milano, presso il Museo di Storia naturale MOUNTAINS OF FIRE. Understanding our planet through volcanoes: the idea behind a fascinating exhibition at the Milan Natural History Museum Storia/story Carlo Ravello

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ra le manifestazioni della natura, i vulcani sono probabilmente l’espressione più stupefacente e spettacolare, che ha stregato esploratori, studiosi e scienziati di ogni epoca. Ma cosa sappiamo dei vulcani? La mostra “Vulcani – Origine, evoluzione, storie e segreti delle montagne di fuoco” in

Volcanoes can almost certainly be considered the most spectacular of nature’s many phenomena, one that has fascinated explorers, scholars and scientists through the ages. But what do we actually know about volcanoes? The exhibition “Volcanoes – the

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corso a Milano presso il Museo di Storia naturale ci guida in un affascinante percorso alla scoperta di questi inquieti colossi di cui sono ricchi non solo l’Italia e la Terra, ma l’intero Sistema solare. Ma è dal nostro pianeta che parte il percorso espositivo, portando il visitatore alla scoperta della sua struttura interna

Origins, Evolution, History and Secrets of the Mountains of Fire”, currently at the Milan Natural History Museum, accompanies visitors along a captivating path of discovery, exploring these restless giants that populate not only Italy and

the world, but also our whole solar system. The exhibition starts from our planet, exploring its inner structure and the geo-dynamic processes that lead to the birth of volcanoes. Visitors learn how the distribution and location of volcanoes is far from GIUGNO-LUGLIO 2016 numero 126


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Sicilia e Azzorre Sicily and the Azores Stromboli, la tipica eruzione esplosiva definita “stromboliana” Pagina a sinistra: l’Etna In alto: la sommità del vulcano Pico sull’omonima isola dell’arcipelago atlantico Stromboli and the typically explosive eruption it has given its name to Opposite left: Etna Above: The summit of the Pico volcano on the island of the same name in the Azores

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Etiopia / Ethiopia Due immagini dell’area del vulcano Dallol, nella depressione dancalica Two images of the Dallol volcanic area in the Danakil Depression

e dei processi geodinamici che portano alla nascita dei vulcani. Si apprende come la loro distribuzione sulla terra non sia affatto casuale e come le loro differenti forme dipendano dai luoghi, dalla composizione chimica delle lave e dai processi geologici. Grazie alle immagini fornite dalla Nasa, i vulcani della Terra vengono poi messi a confronto con i vulcani presenti nel resto del Sistema solare, alcuni dei quali ancora attivi. Immagini spettacolari, filmati, ricostruzioni computerizzate, ologrammi, mapping, realtà aumentata, diorami in grandezza naturale, e tanti campioni di rocce, minerali e meteoriti:

questi gli strumenti attraverso i quali vengono illustrati i tipi di eruzione e i prodotti che si originano durante l’attività effusiva o esplosiva. Vengono inoltre raccontate le eruzioni più famose e particolarmente spettacolari, così come attraverso proiezioni video viene documentata l’attività dei vulcani terrestri più “vivaci” (e pericolosi). Alla mostra è infine collegato il laboratorio didattico esperienziale MagmaLab che previa prenotazione insegna a riconoscere le principali categorie di rocce presenti sul nostro pianeta, con un approfondimento su quelle laviche. n

Vademecum La mostra “Vulcani - Origine, evoluzione, storie e segreti delle montagne di fuoco” è in corso fino all’11 settembre presso il Museo di Storia Naturale di Milano (corso Venezia, 55) Per informazioni: +39 02 88463337; www.comune.milano.it/museostorianaturale/ The exhibition “Volcanoes – the Origins, Evolution, History and Secrets of the Mountains of Fire” is at the Milan Natural History Museum, Corso Venezia, 55 until 11 September 2016 Info: +39 02 88463337; www.comune.milano.it/museostorianaturale/

Giappone / Japan Il “lago di sangue”, nell’area geotermica di Beppu “Blood Pond” in the Beppu geothermal area

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casual, and that their different forms depend on where they are, the chemical composition of their lava and the geological processes which led to their formation. Thanks to images supplied by NASA, volcanoes on planet earth are then compared to their counterparts scattered around the rest of the solar system, some

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of them still active. Spectacular images, videos, computer reconstructions, holograms, mapping, augmented reality, life-size dioramas, and a whole host of rock, mineral and meteorite samples explain the different types of eruptions and what they produce. The exhibition also narrates

famous and spectacular eruptions and offers videos documenting the activities of the earth’s liveliest (and most dangerous) volcanoes. Visitors can also book sessions at the associated MagmaLab, where they learn about the different types of rock on our planet, with an in-depth look at volcanic rocks. n

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Islanda / Iceland Il famoso anfiteatro di Svartifoss (Islanda). Sotto: l’islandese “Camicia da notte bianca”, dovuta alla particolare erosione di una struttura vulcanica The famous Svartifoss amphitheatre (Iceland). Below: Iceland’s “White Nightshirt”, created by the erosion of volcanic rock

Guatemala Attività sommitale di degassamento sul Vulcano De Fuego Fumes from the De Fuego volcano

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Fascino Glamour

L’Opera dei Pupi non tramonta mai

Nel cuore di Catania, alla scoperta della casa-bottega della famiglia Napoli, i piĂš antichi esponenti di questa forma di teatro popolare, che ha avuto un successo incredibile in Sicilia a cavallo fra ottocento e novecento Sicilian Puppet Theatre. Spazio Italia visits the working home of the Napoli family in the heart of Catania, the oldest exponents of this traditional form of theatre so popular in Sicily at the turn of the last century Storia e foto /story and photo GIOVANNI DE LUCA

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43 Mani d’oro / Hands on Il banco da lavoro sul quale nascono i pupi dei fratelli Napoli Pagina a sinistra: Fiorenzo Napoli, direttore artistico della compagnia The workbench where the Napoli brothers puppets are made Left page: Fiorenzo Napoli, company art director

L’

opera dei pupi è più di uno spettacolo. È la cultura di un popolo, quello siciliano, che per generazioni si è lasciato trasportare da questa forma di teatro in cui l’epica cavalleresca, la tradizione orale e la presenza fisica dei pupi sul palco hanno dato vita ad un linguaggio capace di affascinare anche gli analfabeti, incapaci forse di scrivere, ma ferratissimi sulle gesta di Orlando e sulle vicende guerresche e amorose che ne hanno contraddistinto l’esistenza. Un mondo che oggi sta rischiando di scomparire, travolto da Cusae volupta tibusamus. The Sicilian puppet theatre is a work of art. It is the culture of a people, the Sicilians, who were enthralled for generations by a spectacle in which tales of knights of old, oral tradition and the puppets on stage brought the past to life for an audience who may well have been illiterate, but

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ritmi poco compatibili con le due ore di una rappresentazione, ma che la famiglia Napoli porta avanti nel cuore di Catania, nello stesso laboratorio dove Don Gaetano Napoli fondò la compagnia nel lontano 1921. Luogo magico dove ancora oggi si costruiscono i pupi con la stessa cura artigianale di allora. Ad aprirci le porte della “Marionettistica Fratelli Napoli” è Fiorenzo, direttore artistico della compagnia e “primu parraturi”, cioè “primo parlatore”, colui che presta la voce ai pupi. Un affabulatore nato, capace non solo di

knew all about the chivalry and romance of the heroes and heroines of the Chanson de Roland. A world which today risks extinction, overtaken by a tempo of life which can rarely afford the two hours a performance usually takes. But the Napoli family continue undaunted in the heart of Catania, in the same workshop

where Don Gaetano Napoli founded the company back in 1921. A magical place where the puppets are still made entirely by hand, just as they used to be in the past. The door of the “Marionettistica Fratelli Napoli” is opened by Fiorenzo, the company’s art director and “primu parraturi”,

Locandine / Posters Fiorenzo mentre mostra uno dei “cartelli” dipinti a tempera utilizzati per richiamare il pubblico dei pupi alla rappresentazione serale A sinistra: ogni corazza viene realizzata battendo e lavorando sottili lamine di metallo Fiorenzo shows us one of the hand-painted posters once used to advertise the evening’s performance Left: each cuirass is handmade by hammering out and shaping thin sheets of metal.

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Casa-bottega Working from home Il laboratorio creativo della Marionettistica Fratelli Napoli è situato nel cuore di Catania The Marionettistica fratelli Napoli’s creative workshop is in the centre of Catania

citare a memoria pagine e pagine dell’Opera dei pupi, ma anche di mettersi al banco da lavoro e a costruirli partendo da semplici blocchi di legno, lamine di metallo e stoffe ricamate. Poi ci sono i “manianti”, i “manovratori” cioè coloro che fanno muovere i pupi. Nell’opera catanese ogni singolo personaggio è animato da due persone diverse, e questo rende bene l’idea della complessità dello spettacolo, mentre nell’opera palermitana “manovratore e parlatore” sono la stessa persona. Parlare con Fiorenzo è una immersione totale in un mondo dove ad una rigorosa messa

or “first narrator”, who gives the puppets their voice. A born storyteller, someone who can not only recite page after page of puppet theatre plays off by heart, but is also able to roll his sleeves up and make puppets from scratch using blocks of wood, metal sheeting and embroidered fabrics. Then there are the “manianti”, who manouevre the puppets’ strings. In Catania’s version of puppet theatre each character is manouevred by two people, which gives some idea of the complexity

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in scena, che segue un rodato canovaccio si unisce l’improvvisazione, grazie alla quale “parraturi” e “manianti” colgono lo spirito del pubblico che hanno davanti e creano quella magia capace di stregare l’uditorio. Il repertorio è ampissimo. Si passa dalla follia di Orlando alle sacre rappresentazioni, ma nel corso della sua vita la Marionettistica Napoli si è dedicata ad allestimenti di opere come Macbeth o Amleto, ma anche il Faust di Goethe. E che dire del Rinaldo in campo, celebrata commedia di Garinei e Giovannini, che volle-

of the performance, as compared to the version popular in Sicily’s capital, Palermo, where each puppet is manouevred by a single person who also speaks its dialogue. A chat with Fiorenzo plunges you straight into the world of the puppet theatre, where muchloved familiar tales are turned into unique performances by the company’s ability to empathise with their audience and improvise original twists of action and dialogue, producing a magic which enchants. The reper-

toire is vast. It ranges from the madness of Roland narrated in Orlando Furioso to Bible stories, but the Marionettistica Napoli company has also produced their own versions of Macbeth and Hamlet for example, and even Goethe’s Faust. In another curious episode of mirror images Italian playwrights Garinei and Giovannini once summoned the Napoli company on stage to star in their celebrated play “Rinaldo in Campo”, a sort of Sicilian Robin Hood set in the heady

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ro proprio i fratelli Napoli in scena con i loro pupi? La casa-bottega dei Napoli custodisce anche centinaia di preziosissimi “cartelli”, vale a dire i manifesti dipinti a tempera su carta da imballaggio che i pupari usavano affiggere nelle immediate vicinanze del teatro per reclamizzare gli spettacoli. Un vero e proprio cartellone pubblicitario che raffigurava con accesi cromatismi l’episodio più importante della serata e serviva a rapire la fantasia del pubblico. Oggi non riusciamo ad apprezzare in pieno l’impatto visivo di queste potenti opere grafiche, ma se ci immergiamo nella Sicilia di fine ‘800 e proviamo ad immaginarci la vita di un

paesino sperduto nell’entroterra, forse possiamo avvicinarci all’emozione di chi si imbatteva nell’Opera dei Pupi. Il resto lo fa ancora oggi l’oratoria di Fiorenzo Napoli, i suoi ritmi e le sapienti pause nel parlare, condite da un velo di malinconia nel ripercorrere l’epopea di Gaetano, Pippo, Rosario, Natale, Giuseppe, Salvatore, Davide, Dario e Marco, vale a dire i membri della famiglia Napoli che da quasi un secolo hanno dato forma a quest’arte. Nella certezza che i tempi d’oro del Teatro dei Pupi sono ormai lontani, ma che i Napoli hanno una missione da onorare. n

La magia abita qui / Here be magic Un tuffo nel mondo dei Pupi? L’indirizzo è Antica Bottega del puparo,Via Reitano 55, 95121 Catania Tel. +39 095 34 10 52, www.fratellinapoli.it, fratellinapoli@hotmail.com For a magical visit to the world of the puppets the address is Antica Bottega del Puparo, Via Reitano 55, 95121 Catania. Tel. +39 095 34 10 52, www.fratellinapoli.it, fratellinapoli@hotmail.com

days of Garibaldi’s Redshirts. The Napoli family home, which doubles as their workshop, also contains hundreds of extremely valuable “cartelli”, the handpainted posters made from common or garden wrapping paper the “pupari” used to paste up in the immediate neighbourhood of the theatre to advertise their next performance. These depicted in strongest of colours the most dramatic episode in the evening’s performance, and were used to

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whet the palates of their audience and ensure a good box office. It is probably impossible for us to appreciate nowadays the visual impact these posters once had, but if we imagine some remote little village in the Sicilian countryside at the end of the 19th century, perhaps we can get an idea of the excitement the arrival of the puppet theatre caused. Equally evocative of lost emotions is the oratory of Fiorenzo Napoli, with its cadenced

Massima precisione Maximum precision Ogni pupo risponde a canoni estetici e figurativi ben precisi, ma è allo stesso tempo una vera e propria opera d’arte Each puppet is produced to a prescribed traditional pattern, but is also a work of art in its own right

rhythms, artful pauses and underlying thread of melancholy as he declaims the stories of the great days of Gaetano, Pippo, Rosario, Natale, Giuseppe, Salvatore, Davide, Dario and Marco, all the members of the Napoli family who for almost a century have brought the puppet master’s art to life. The golden age of the Sicilian puppet theatre may be only a fond memory, but the Napoli family are on a mission. n

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FASCINO Glamour

Italdesign, è tempo di GTZero La loro missione è servire l’industria automobilistica progettando le più belle vetture del mondo. Un impegno capace di dar vita ad una gran turismo a emissioni zero, dal design avveniristico Italdesign and the GTZero. Their mission is simply to design the most beautiful cars in the world. A commitment which has now produced a futuristic zero emissions gran turismo Storia/story GUIDO CASETTA (Twitter @casettaguido) / autoappassionati.it

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E

ra il 13 febbraio 1968 quando Giorgetto Giugiaro e Aldo Mantovani diedero origine ad un centro di ricerca e sviluppo che, negli anni, sarebbe diventato un polo di riferimento per i professionisti del disegno, apprezzato dall’ingegneria del mondo intero. Una società di servizi che oggi, come allora, assiste la grande industria nel design, nella It was 13 February 1968 when Giorgetto Giugiaro and Aldo Mantovani founded an R&D centre which over the years was to become a lodestone for professional designers, praised by engineers the

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progettazione, nello sviluppo industriale, sino alla validazione e all’omologazione, ma senza produrre in proprio. Stiamo parlando della Ital Design. Il 1987 vede l’unificazione delle due scritte che compongono il nome, mentre, nel 1999, la società entra in Borsa e cambia la ragione sociale in Italdesign Giugiaro S.p.A. Si registra una radicale modifica del marchio che

world over. A consultants firm which still helps the car industry design and develop products, just as it always has in the past, accompanying them every step of the way through to validation

Bellezza da toccare Silken beauty Ecco la vettura nel suo splendore sportivo Pagina a sinistra: la GTZero nel suo bozzetto iniziale The splendidly sporty GTZero Left page: the initial sketches for the GTZero

and approval, but without actually manufacturing anything themselves. The consultants in question are Ital Design. 1987 saw the unification of the two words comprising its name,

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Tutto a mano All by hand Un’ immagine del centro “pre-serie” A destra: una delle vetture progettate a Moncalieri pronta per il controllo finale A “pre-series” shot Right: one of the Moncalieri cars ready to undergo its final tests

vede l’aggiunta della scritta “Giugiaro” sotto le due lettere stilizzate “I” e “D”. Un cambiamento che resterà in uso fino al 2015. Marzo 2016 segna un punto di svolta, infatti, il 1° del mese, Italdesign presenta il suo nuovo logo che è un restyling del logo originario. Al di sotto degli elementi grafici torna la scritta Italdesign, a sottolineare la missione e al tempo stesso i valori dell’azienda: italianità e design, inteso nella sua accezione britannica, ossia la perfetta combinazione di stile e progettazione. I valori racchiusi nella locuzione “made in Italy” sono accentuati dal tricolore, posto tra gli elementi grafici e il naming “Italdesign”. “Nei suoi quarantotto anni di vita – dichiara Jörg Astalosch, amministratore delegato dell’azienda – l’azienda è cambiata ed è cresciuta senza mai perder di vista le proprie origini, né modificare la sua missio-

ne: esser al servizio del mondo dell’automobile. Con il nuovo logo vogliamo sottolineare la proiezione dell’azienda verso il futuro forti della nostra storia, continuando a realizzare prodotti eccezionali, come quelli creati negli anni per i costruttori del mondo intero ed entrati nell’immaginario collettivo e nella vita comune di ognuno di noi”. Orgoglio italiano, dunque, nonostante dal 2010, l’atelier di ricerca automobilistica sia entrato a far parte del Gruppo Volkswagen/Audi, con 1.000 dipendenti che operano in sedi italiane ed estere. Il quartier generale di Italdesign, infatti, ha radici ben salde in Italia, si trova a Moncalieri (To) e oggi occupa una superficie di oltre 50.000 mq. Si tratta di un vero campus del design e dell’ingegneria, un centro di sviluppo all’avanguardia che proprio quest’anno ha ottenuto la certificazione ufficiale di Top Em-

Brividi elettrici / Electrifying performance La GTZero, forte dei suoi 360 kW, raggiunge rapidamente i 250 km/ora The 360 kW GTZero gets up to 250 km/h without turning a hair

while in 1999 the firm went public as Italdesign Giugiaro S.p.A. The brand logo underwent a radical change with the addition of the word “Giugiaro” under the stylised “I” and “D”. A change which remained in use until 2015. 1 March 2016 saw a further evolution, with Italdesign presenting its new logo, a restyling of the original. The word Italdesign appears once more, under the I and D, underling both the mission and values of the firm: its essentially Italian nature and its dedication to design both in terms

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of style and function. The addition of the Italian flag is another visual reminder of the values associated with “Made in Italy” label. “In its 48 years of existence the firm has grown and evolved without ever losing sight of its origins or altering its essential mission to serve the world of car manufacturing” explains CEO Jörg Astalosch. “With this new logo we want to emphasise the firm’s commitment to the future, backed by its solid past, by continuing to make exceptional products, like those created over the

years for automobile manufacturers the world over which have become part of everybody’s lives and part of their image of the car as an object”. Proud to be Italian, in other words, despite the fact that in 2010 Italdesign joined the Volkswagen/Audi Group, with a staff of 1000 people working in Italy and abroad. Italdesign’s headquarters remain in Italy, at Moncalieri near Turin, with over 50,000 m² of floor space. A design and engineering campus with a development centre which has just been awarded official

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49 Alta tecnologia Hi tech Il centro realtà virtuale Sotto: la sede di Italdesign. a pochi chilometri da Torino The virtual reality centre Below: the Italdesign headquarters, just outside Turin

ployers Institute, affermandosi tra i migliori datori di lavoro in Italia per il 2016. Dal primo progetto importante – l’Alfa Romeo Alfasud presentata nel 1971 – Italdesign ha creato il design di oltre 300 modelli di vetture, per oltre 60 milioni di auto prodotte in serie dalle più importanti Case automobilistiche a livello mondiale. Nel 1981, invece, l’azienda ha sviluppato, sotto il marchio Giugiaro Design (anch’esso rinnovato il 1° marzo), un’attività nei settori dell’industrial, del transportation design e della graphics multimedia & communication. La prima “creatura” a quattro ruote decorata con il nuovo logo è la GTZero, una gran turismo elettrica a emissiocertification by the Top Employers Institute, winning recognition as one of Italy’s best places to work in 2016. Ever since its first important project – the Alfa Romeo Alfasud presented in 1971 – Italdesign has designed over 300 different car models for over 60 million cars manufactured by some of the world’s major auto makers. In 1981 the firm added an industrial design division under the Giugiaro Design brand

ni zero, dal design avveniristico. “L’attenzione per l’ambiente e le nuove tecnologie oggi ci consentono di progettare vetture performanti e pulite – dichiara Filippo Perini, Responsabile stile di Italdesign – senza però perdere la personalità estetica: indipendentemente dal tipo di alimentazione infatti non spariranno le diverse tipologie di automobile e le vetture sportive continueranno ad esercitare un fascino particolare. GTZero, è la nostra visione per un classico, la Gran Turismo, che guarda alla tradizione dei carrozzieri italiani, ma è aggiornata alle tecnologie e alle esigenze di domani ed emette zero emissioni di CO2, da cui il nome GTZero”. n

(this logo was also presented in a restyled version on 1 March), together with transportation design and graphics multimedia & communication. The new logo’s first four-wheeled “offspring” is the GTZero, a zero emissions electric gran turismo with a futuristic design. “Environmental concerns and today’s new technologies allow us to design cars that deliver both performance and eco-friendly running without losing out in

terms of style” explains Filippo Perini, head of styling at Italdesign. “Whatever fuels vehicles of the future run on there will still be different types and categories of cars, and sports cars will never lose their particular appeal. The GTZero is our vision for a classic, the Gran Turismo, direct heir to a great Italian tradition, but with updated technology to meet today’s requirements with zero CO2 emissions, hence the name GTZero”. n Prototipi / Prototypes Qui prendono forma le idee dei progettisti This is where design ideas firm up

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Air Dolomiti Golf Cup 2016, che spettacolo!

Storia/story Achille Servadei

Sul green del Golf Chervò di Pozzolengo, Italia e Germania sono tornate a sfidarsi. Ha di nuovo prevalso il team tedesco, ma per giocatori e pubblico è stata soprattutto una meravigliosa giornata di sport Air Dolomiti Golf Cup 2016 - Showtime! Germany challenges Italy once more in a marvellous day of sporting prowess on the greens of the Chervò Golf Club in Pozzolengo, in what proved a treat for the players and public alike

D

odici golfisti italiani contro dodici golfisti tedeschi. È quanto avvenuto lo scorso 3 aprile sulle diciotto buche del Golf Chervò di San Vigilio – Pozzolengo (Verona), dove si è svolta l’edizione 2016 Twelve Italian golfers vs twelve Germans for the 2016 edition of the Air Dolomiti Golf Cup, which was held on 3 April over the 18-hole Golf Chervò di San Vigilio – Pozzolengo (Verona)

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dell’Air Dolomiti Golf Cup. Una competizione che ha riscosso un grande successo di pubblico che durante la gara ha affollato il Golf Chervò. Alla fine a prevalere è stata la Germania per 298 a 292 - un’inezia - ma a

course. A challenge which evidently fired the imagination of the public, to judge by the crowds drawn to the Chervò Golf Club for the occasion. The Germans ended up by just ma-

naging to carry the day with a final round-up of 298 to 292 in their favour, but the real winner was the chance to take part in a competition which proved such a sporting and lifestyle success,

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I duellanti / The challengers A sinistra: le due squadre che si sono sfidate sul green del Golf Chervò di San Vigilio, Pozzolengo (Verona). Sotto: l’assistente di volo Air Dolomiti Simona Ferro passa la parola al presidente Stars Club Golf Marco Brunella per i commenti finali Left: the two teams that fought it out on the greens of the Golf Chervò di San Vigilio, Pozzolengo (Verona). The Italian team came close to snatching victory from the very strong Bavarian team Below: Air Dolomiti cabin attendant Simona Ferro invites the Stars Club Golf president Marco Brunella to say a few words

vincere è stato soprattutto il piacere di aver partecipato a una sfida che è stata, sia a livello sportivo che di life style, meravigliosa. Per tutti i giocatori di golf, il clou dell’evento, organizzato dalla Stars Club Golf del presidente Marco Brunella e del vice presidente Pierangelo Masperi, è stato chiaramente il duello che si è giocato sul green. I team hanno calcato le nove buche del percorso bianco San Martino (2.846 metri, par 35) e quelle del percorso giallo Solferino (3.100 metri, par 36), dividendosi su sei partite, con la partecipazione di due giocatori per squadra in ciascun match. La Air Dolomiti Cup si è decisa agli ultimissimi colpi, e all’Italia è mancato veramente poco: una palla che sbordato la buca e che invece poteva entrare, un ferro sbagliato che, anziché indirizzare il colpo sul green, ha finito la sua corsa in acqua. E a passare, come d’altronde è avvenuto nel 2015 al Gut Hausern Golf Park di Monaco di

Ambito trofeo / The trophy Per la seconda volta consecutiva la Air Dolomiti Golf Cup è andata alla Germania For the second year running the German team carried off the Air Dolomiti Golf Cup in triumph

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although for all the players the day hinged around the duel on the greens in this event organised by the president Marco Brunella and vice president Pierangelo Masperi of the Stars Club Golf. The Air Dolomiti Cup was won as the very last strokes were played and Italy just missed victory by a whisker: a ball that teetered obstinately on the brink of the hole before settling back on the grass; a long drive that ended up in the water instead of on the green. And once again the Bavarian team claimed the victory, just as they had in last year’s 2015 edition held at the Gut Hausern Golf

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Baviera, sono stati i bavaresi. I tedeschi hanno presentato una corazzata e hanno giocato veramente bene, sfoderando dei colpi straordinari. “Ad ogni modo - ci racconta Marco Brunella - credo che sia stata un’esperienza splendida: abbiamo ricevuto i complimenti da tutti. La location, il campo, l’organizzazione e i servizi annessi si sono confermati al top”. Una giornata, dunque, da ricordare, anche grazie ad Air Dolomiti, main sponsor dell’evento. Con 370 voli settimanali dall’Italia all’hub internazionale di Monaco di Baviera, Air Dolomiti collega Torino, Bologna, Firenze, Venezia, Verona, Bari e Brindisi con la città bavarese. E a proposito di Verona, il collegamento con l’aeroporto veneto è l’ideale per raggiungere una location di prestigio come il Golf Chervò, meta perfetta per i passeggeri che visitano questa zona d’Italia, a partire dai tedeschi che da, queste parti, sono di casa. n

Park in Munich.The powerful German team played brilliantly, dazzling bystanders with some stunning strokes. “In any case I think the event went really well” comments Brunella. “Everyone was saying how great the location was, what a wonderful course, great services and how smoothly everything ran”. A day to remember in other words, in part also thanks to Air Dolomiti, main sponsor of the event. Air Dolomiti connects Italy from Turin, Bologna, Florence, Venice, Verona, Bari and Brindisi (August only) to Munich’s international hub with 370 flights weekly. Vero-

na airport also provides convenient links with the prestigious Chervò Golf Club and is one of the favourite destinations for passengers travelling to this part of Italy, particularly German visitors, who are very much at home hereabouts. The Air Dolomiti Cup day also saw a linkup between golf and art, with the firm Princeart’s (www.princeart.it) exhibition of oil paintings by contemporary Italian artists. The head of the firm, Armando Principe, who was present at the event, very generously gifted each of the players with an important work of art. n

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IN VIAGGIO Travel

Stacca la spina e scappa a Sauris Meno di 500 abitanti, 1200 metri di quota, nel cuore della Carnia. Il posto giusto per scoprire il fascino del “saurano”, l’antica lingua del XIII secolo parlata in questo borgo della provincia di Udine Switching Off in Sauris. Fewer than 500 inhabitants and set at an altitude of 1200 metres in the heart of the Carnia region, this village in the province of Udine also boasts its own language, “Saurano”, which can be traced back to the 13th century Storia/story GIOVANNI DE LUCA / Foto/photo courtesy ARCHIVIO FOTOGRAFICO COMUNALE SAURIS

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Magia / Magic In alto: l’incantesimo dell’inverno a Sauris A sinistra: una sosta nel prosciuttificio Wolf, impagabile Pagina a sinistra: uno dei tanti “stavoli” che punteggiano il territorio di Sauris Enchanting winter scenes in Sauris Left: a look-in at ham curers Wolf, sublime Left page: one of Sauris’ many “stavoli”

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A Fantasia al potere Creativity Da ‘s Louch la creatività prende forma A destra: il centro benessere comunale, immerso in un grande bosco Local craft shop ‘S Louch The municipal wellness centre in the middle of the woods

Sauris si può arrivare per caso, mentre si visita la Carnia. Ma dopo aver visitato questa perla incastonata fra le montagne del Friuli Venezia Giulia ad oltre 1200 metri di altitudine è impossibile non restare rapiti dalle sue case in legno, dalla pulizia che regna sovrana e dalle tradizioni secolari ancora vivissime da queste parti. A cominciare dal “saurano”, l’antichissima lingua parlata in quest’isola germanofona, in cui, oltre all’italiano, ancora oggi è un punto di orgoglio per la popolazione locale esprimersi con sonorità che ricordano il dialetto carinziano e tirolese, ma che per i glottologi sono le vestigia del tedesco parlato nel 1200, quando l’attuale Sauris (Zahre) venne fondata. C’è anche un vocabolario ufficiale del saurano, frutto del lungo lavoro di ricerca del prof. Norman Denison, e da qualche anno la lingua

You might first stumble across Sauris while exploring Carnia. But once you get your bearings in this charming village nestling in the mountains of Friuli Venezia Giulia at an altitude of just over 1200 metres, you can’t help falling in love with its characteristic wooden chalets, spotless streets and centuries-old traditions that are still very much part of the local people’s lives. To start with there’s “Saurano”, the ancient language of this German-

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sta tornando in auge, dopo un periodo di abbandono, coltivata da un gruppo di appassionati che, fra le altre iniziative, ha dato vita ad un coro grazie al quale la tradizione orale di questo lembo di Carnia è mantenuta in vita. Ma la particolarità di Sauris non si ferma qui e basta una passeggiata nelle frazioni che compongono il paese per scoprire un’architettura tipica che non si ritrova in altre aree della regione. È impossibile non restare colpiti dagli “stavoli”, rustiche costruzioni in pietra e legno, con la parte superiore adibita a fienile e la parte inferiore utilizzata come abitazione, con l’entrata della casa posta sempre sul lato settentrionale, a livello del terreno. Il borgo ha poco più di 400 abitanti, ma è attivissimo sotto il profilo dell’artigianato, con laboratori di tessitura a mano, una boutique di formaggi che da sola varrebbe una visita e

speaking pocket of Italy. Locals take much pride in speaking their own language as well as Italian; it has the same lilt to it as the dialects of Carnia and the Tyrol, but experts claim it represents the vestiges of the old German spoken in the 13th century, when Sauris (Zahre) was founded. Saurano even has an official dictionary, thanks to many years of painstaking research by Prof. Norman Denison. Recently the language is enjoying a new lease

on life after a period of abandon, cherished by a group of enthusiasts who, among other ventures, have started a choir to help preserve the great living oral tradition of this corner of Carnia. But its language is not Sauris’ only distinguishing feature; a stroll round the hamlets that make up the village soon reveals a characteristic architectural style not to be found in other parts of the region. The rustic “stavoli”, in wood and stone, are particu-

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Bacino idroelettrico Reservoir Il lago di Sauris In alto: l’incantevole panorama notturno, in inverno Sauris lake Above: enchanting winter night

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Artigianato Craftsmanship I telai della bottega di tessitura attiva in paese Weaving in the village workshop

il prosciuttificio Wolf, dove si produce il prosciutto di Sauris ed una serie di salumi che uniscono ad una spiccata personalità un sapore sempre amabile, anche nel caso degli affumicati. È una meta per tutte le stagioni: magica durante l’inverno, quando la neve copre le case e sembra che Sauris venga inglobata dalle montagne circostanti, energetica in primavera, con il verde dei pascoli e la vita del bosco che riprende, solare in estate, pronti per una infinita serie di passeggiate, riflessiva d’autunno, quando la natura si arricchisce di colori caldi in attesa dei primi freddi. Se poi siete in zona il sabato che precede il

mercoledì delle Ceneri non perdetevi “La Notte delle Lanterne”, evento culminante del celebre Carnevale saurano (der zahrar Voschankh), uno dei più antichi dell’arco alpino, durante il quale incontrerete il Rölar e il Kheirar le due figure chiave di questo momento magico. Ecco perché Sauris è una destinazione perfetta per riposare, camminare e godersi ore di relax al Borgo dello Sport e Benessere, un centro wellness immerso nel bosco, dove fra piscine, getti d’acqua, massaggi e bagni nel fieno è possibile liberare la mente e tonificare il corpo prima di rientrare in città. n

Chiedilo agli esperti / Ask the experts Per ogni notizia su Sauris basta rivolgersi all’Ufficio Turistico Iat, tel. +39 0433 86076, info@sauris.org, www.turismofvg.it www.sauris.org Sarete travolti da una infinità di proposte studiate per soddisfare ogni tipo di richiesta For info on Sauris contact the local tourist office: tel. +39 0433 86076, info@sauris.org, www.turismofvg.it www.sauris.org. We can come up with tailor-made holidays to fit every need

larly striking. The upper storeys are used as hay barns, with the living quarters tucked in below, their front doors always at ground level on the north-facing side of the houses. The village has just over 400 inhabitants but it offers visitors plenty of craftwork and traditional products. There are workshops producing hand-woven cloths, a delicatessen selling local cheeses which alone makes the trip worthwhile, and the Wolf company, which cures the famous Sauris hams and also makes a series of mouth-watering pork products and salamis noted for their

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sweetness even when smoked. Sauris is a destination to be enjoyed all year round. It has a magical aura in winter, when the snow blankets the houses and the village blends perfectly into the surrounding mountains; it’s energetic in spring, with its green alpine meadows and woods stirring to new life; sunny in summer, perfect for leisurely strolls or challenging hikes, and mellow in autumn, as nature blazes into a riot of warm colour before the first snows. If you happen to be in the area on the Saturday before Ash Wednesday, “The Night of Lan-

terns” is a must. It’s the culmination of Sauris carnival (der zahrar Voschankh), one of the oldest in the whole of the Alps, when you can meet Rölar and Kheirar, two key figures in this traditional event.All this makes Sauris a perfect destination if you’re looking for somewhere to unwind, enjoy long walks and relax in the Borgo dello Sport e Benessere, the local wellness centre in the middle of the woods. It offers swimming pools, water spouts, massages and hay baths where you can tone mind and body before plunging back into the maelstrom of the city. n

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Massima cura Heritage homes Nel paese tutte le antiche case sono state recuperate e molte di loro sono a disposizione dei turisti A sinistra: la chiesa di S. Osvaldo All the old houses in the village have been kept immaculately and many of them now offer hospitality to visitors Left: The church of S. Osvaldo

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Air dolomiti on tour Air Dolomiti travelling

MUSICA E ARTE PROTAGONISTE A MONACO Nei mesi di giugno e luglio la capitale della Baviera ospita numerosi eventi culturali, tra cui il Munich Opera Festival, il concerto in Odeonsplatz e un’interessante mostra su Johann Andreas Wolff MUSIC AND ART IN MUNICH. Culture is king in Bavaria’s capital during June and July, with a host of events ranging from the Munich Opera Festival to the Odeonsplatz concert and a fascinating exhibition on Johann Andreas Wolff Storia/story carlo ravello Evento di culto Cult concert Il concerto all’aperto è uno dei must dell’estate di Monaco di Baviera (ph. M.Dlouhy) The open-air concert is an absolute must on the Munich summer agenda (ph. M.Dlouhy)

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A

nche quest’anno l’inizio dell’estate si preannuncia particolarmente interessante per tutti coloro che intendono trascorrere qualche giorno di svago e di relax a Monaco di Baviera. L’elegante metropoli tedesca offre infatti un ricco programma di eventi culturali, tra cui spiccano in particolare quelli dedicati agli appassionati di musica. Per chi ama la lirica, dal 19 giugno al 31 luglio va in scena il Music Opera Festival, con lo spettacolo gratuito “Opera per tutti” in programma sabato 9 luglio. Tra le highlight di quest’anno ricordiamo anche “La Juive” di Fromental Halévy (26 giugno) e “Les Indes galantes” di Philippe Rameau (17 luglio). Per chi preferisce la musica classica l’appuntamento è invece sabato 16 e domenica 17 luglio con il tradizionale concerto all’aperto

“Klassik am Odeonsplatz”, mentre agli appassionati di disegno artistico è caldamente consigliata una visita alla Pinakothek der Moderne (Barer Strasse 29) per la mostra dedicata a Johann Andreas Wolff, aperta fino al 17 luglio. Scomparso tre secoli fa, Wolff è stato per anni artista di corte del Principe Elettore di Baviera e del Principe Vescovo di Fresing, e tra il 1680 e il primo decennio del Settecento ha preso attivamente parte al restauro artistico di molti palazzi ecclesiastici e residenze secolari, tra cui ad esempio la dimora del Principe elettore di Baviera Max Emanuel. Il mastro disegnatore Wolff ha esercitato un’influenza determinante sullo sviluppo del Barocco in Germania e molte chiese e monasteri della Baviera e dell’Austria presentano tuttora le sue straordinarie opere. n

Per informazioni / Further information www.staatsoper.de/opernfestspiele; www.klassik-am-odeonsplatz.de; www.pinakothek.de

Yet again early summer promises well for anyone intent on taking a short break to relax in Munich this year. Bavaria’s stylish capital has a wealth of cultural events lined up for the season, with music playing a prominent role. Opera buffs should check the Music Opera Festival schedule from 19 June to 31 July, with the free “Opera for all” being held on Saturday 9 July. Among the highlights this year are undoubtedly Fromental Halévy’s “La Juive” on 26 June and “Les

Indes galantes” by Philippe Rameau on 17 July. For those who prefer classical music the traditional open-air “Klassik am Odeonsplatz” on Saturday 16 and Sunday 17 July are a must, while fine arts enthusiasts would do well to head for the Pinakothek der Moderne (Barer Strasse 29) for an exhibition dedicated to Johann Andreas Wolff, on until 17 July. Wolff, who died three centuries ago, was court artist to the Elector of Bavaria and the Prince Bishop of

Fresing; from 1680 until well into the first decade of the 18th century he took an active role in the artistic restoration of a number of ecclesiastical buildings and private residences, among them the palace of Max Emanuel, Elector of Bavaria. A master draughtsman and designer, Wolff had a decisive influence on the development of the Baroque in Germany and many of Bavaria and Austria’s churches and monasteries still house examples of his superb work.. n Mastro disegnatore Master draughtsman Più di 100 le opere in mostra all’esposizione su Johann Andreas Wolff (immagini Staatliche Graphische Sammlung Munich). Over 100 works are on display at the exhibition on Johann Andreas Wolff (photos courtesy of the Staatliche Graphische Sammlung Munich)

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In viaggio con Ulrich Ritter (*) Travels with Ulrich Ritter (*)

Un’eterna sorpresa, l’isola di Vulcano Nello splendido mare delle Eolie alla scoperta del Therasia Resort, un albergo a 5 stelle con una fortissima vocazione mediterranea Arriviamo con la barca da Lipari e vediamo da lontano le fumarole che segnano il paesaggio del Grande Cratere dell’Isola di Vulcano. Approdiamo al Therasia Resort, hotel di charme, situato direttamente sul mare del promontorio di Vulcanello. L’albergo a cinque stelle è interamente realizzato con materiali tipici del posto come pietra lavica e cotto siciliano e spicca con il suo bianco abbagliante nella natura incontaminata di quest’isola. Al ristorante del Therasia Resort “Il Cappero” (1 stella Michelin) incontriamo lo chef Giuseppe Biuso, che ci prepara la “Trapanese”, uno spaghettone di grano duro mantecato al basilico, con mandorla di Avola, mandorla di mare e zuppetta di datterino crudo. Come dolce ci viene servito un superbo cannolo siciliano accompagnato da una Malvasia delle Lipari, passito dalle note agrumate e di frutta esotica. Continuiamo il nostro giro in barca attorno all’isola di Vulcano sostando in piccole calette, visitando grotte profonde e approdando a minuscole spiagge. Per il tramonto torniamo sulla terrazza del Therasia Resort con vedute mozzafiato sulle isole Eolie, immersi nei profumi del Mediterraneo. www.therasiaresort.it

Exploring the Island of Vulcano And its stunning 5-star Therasia Resort, set like a jewel in the Mediterranean Aeolian islands We arrive by boat from Lipari, guided to Vulcano from afar by the fumaroles that mark the island’s Great Crater. We dock at the charming five-star Therasia Resort, the dazzling white of its local lava stone and Sicilian brick entirely standing out against the island’s pristine nature from its perch over the sea on the Vulcanello promontory. We meet up with chef Giuseppe Biuso at the resort’s Michelin-starred “Il Cappero” restaurant. Giuseppe prepares us a delicious dish of hefty “Trapanese” spaghetti tossed in basil and served in a sauce of local clams, Avola almonds, clams and fresh Sicilian date tomatoes. Pudding consists in superb Sicilian cannoli, accompanied by a sweet Malvasia delle Lipari wine with its scented bouquet of citrus and exotic fruits. We continue our boat ride around the island exploring small hidden coves and deep caves, occasionally putting in at tiny beaches. Sunset sees us back on the terrace at the Therasia Resort, admiring the stunning views over the Aeolian islands and surrounded by the scent of the Mediterranean. www.therasiaresort.it * Ulrich Ritter è stato per 25 anni direttore del programma italiano della radio tedesca „Deutschlandfunk“ e inviato della Radiotelevisione tedesca per l´Italia * Ulrich Ritter was head of the Italian programme on the German radio „Deutschlandfunk“ for 25 years and the Italian correspondent for the German radio and TV corporation

Le diverse anime del Therasia Resort The charms of the Therasia Resort JUNE-JULY 2016 number 126

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CULTURA Culture

Il poeta del silenzio C’è tempo fino al 24 luglio per recarsi a Bologna e ammirare dal vivo le opere di Edward Hopper, uno dei più straordinari artisti statunitensi del ’900 THE POET OF SILENCE. An exhibition dedicated to Edward Hopper, the outstanding 20th century us artist, is being held in Bologna until 24th July Storia/story Achille Benzei

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ra un uomo schivo e taciturno, Edward Hopper. E i suoi quadri erano “calmi, silenti, stoici, luminosi, classici”, come osservò lo scrittore John Updike, suo conterraneo. E per quanti vogliano immergersi nei grandi silenzi, ma anche negli intimi struggimenti hopperiani (“non dipingo quello che vedo, ma quello che provo”), il consiglio è di recarsi a Bologna, dove fino al 24 luglio è in corso una bella mostra sul grande maestro

Hopper was one of those quiet, retiring types. His paintings were “calm, silent, stoic, luminous, classic”, as his fellow countryman the writer John Updike observed. Bologna is currently giving visitors a chan-

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statunitense. Molteplici, del resto, i motivi di interesse insiti nell’esposizione: attraverso circa 60 opere tra dipinti e studi preparatori, la mostra ripercorre l’intera parabola artistica di Hopper, che comincia a Parigi, ai primi del ’900, per passare al periodo “classico” degli anni ’30, ’40 e ’50, ed arrivare infine alle intense immagini degli ultimi periodi (Hopper muore nel 1967). Il percorso prende poi in esame tutte le tecniche predilette dall’artista

ce to bask in Hopper’s eloquent silences and intimate struggles (“I don’t paint what I see, but what I feel”), with an iconic exhibition dedicated to the great American maestro. The exhibition takes a com-

Taciturno e riservato Taciturn and reserved Pagina a sinistra: “Soir Bleu”, del 1914 In alto: “Self Portrait”, il celebre autoritratto di Edward Hopper (opera datata 1903-1906) Opposite left: “Soir Bleu” 1914. Above: “Self Portrait”, Edward Hopper’s famous self-portrait, dated between 1903-1906)

prehensive look at Hopper’s work, with around 60 paintings and drawings tracing his artistic development from the early 1900s in Paris to his “classical” period in the 1930s, ‘40s and ‘50s through to the

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Paesaggi / Landscapes Da sinistra: “Second Story Sunlight” (1960) e “Cape Cod Sunset” (1934) From the left: “Second Story Sunlight” (1960) and “Cape Cod Sunset” (1934)

Disegno preparatorio Preparatory sketches “Study for girlie show” (1941) “Study for girlie show” (1941)

americano: l’olio, l’acquerello e l’incisione, con particolare attenzione all’affascinante rapporto che lega i disegni preparatori ai dipinti, aspetto fondamentale, questo, della produzione hopperiana. Occorre poi sottolineare come la mostra si avvalga di prestiti eccezionali quali il grande quadro intitolato “Soir Bleu” (circa 2 metri di lunghezza), e questo anche grazie al pieno coinvolgimento nella compagine organizzativa del Whitney Museum of American Art di New York, dove è ospitata l’intera eredità

Vademecum “Edward Hopper”, Palazzo Fava, Via Manzoni 2, Bologna Per informazioni e prenotazioni: tel. 051 0301089; www.mostrahopper.it “Edward Hopper”, Palazzo Fava, Via Manzoni 2, Bologna Info and bookings: tel. 051 0301089; www.mostrahopper.it

intense images created in the years leading up to his death in 1967. It examines all the artist’s favourite techniques, from oil to watercolours and engravings, emphasizing the fascinating dynamic between the artist’s preparatory sketches and his paintings, a vital link in understanding Hopper’s oeuvre. The exhibition is fortunate in having obtained some outstan-

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dell’artista (oltre 3.000 opere tra dipinti, disegni e incisioni). Infine la mostra bolognese riesce a proporre l’intero repertorio dei motivi e dei generi artistici al centro della produzione hopperiana, dai ritratti ai paesaggi, dai nudi alle scene d’interno. Un’occasione, insomma, per conoscere meglio un artista che, a dispetto del suo carattere riservato, è diventato molto popolare, e che attraverso le sue opere ha influenzato molteplici campi dell’espressione visiva, cinema incluso. n

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ding loans, such as the huge, 2-metre long “Soir Bleu”, mainly thanks to its joint organisation and active cooperation with the Whitney Museum of American Art in New York, which houses Hopper’s entire artistic heritage of over 3000 paintings, drawings and engravings. The Bologna exhibition has managed to include all the key

themes that dominated Hopper’s artistic repertoire; from portraits to landscapes and nudes to interiors. It represents an exceptionally interesting opportunity to explore the works of an artist who, despite his reserve, became extremely popular, influencing a vast number of fields in the visual arts, among them films and the cinema. n

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Donne / Women La figura femminile trova ampio spazio nell’opera hopperiana. In alto, da sinistra: “New York Interior” (1921 circa) e “Summer Interior” (1909). A sinistra: “South Carolina Morning” (1955) Female figures loom large in Hopper’s works. Above, from the left: “New York Interior” (circa 1921) and “Summer Interior” (1909). Left: “South Carolina Morning” (1955)

Acquerello / Watercolour “Light at two lights” “Light at two lights”

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AFFARI Business

INFINITE MATCH-UP, OPEN INNOVATION NELLE IMPRESE

Affidandosi al programma sviluppato da InfiniteArea, le aziende possono sviluppare innovazione e nuove competenze senza dover allocare risorse umane interne INFINITE MATCH-UP, OPEN INNOVATION FOR BUSINESS. Firms foster innovation and competencies through the InfiniteArea programme without committing their own HR to new projects Storia/story Innovation&Research Team di InfiniteArea

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l cambio di paradigma che le imprese di oggi sono chiamate ad affrontare non riguarda solo il modo di “fare impresa”, ma anche il modo in cui si fa innovazione, perché i repentini mutamenti del contesto competitivo hanno ridotto il ciclo di vita dei prodotti e portato all’aumento dei costi interni di R&D.

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È necessario cambiare punto di vista, adottando metodi e strategie alternative. Una di queste è l’Open Innovation (Chesbrough, 2004), che prevede da parte delle imprese l’utilizzo anche di fonti di idee innovative esterne, e l’adozione di ulteriori canali per portarle sul mercato. Bisogna riconoscere che il contesto competitivo ha reso i confi-

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CLOSED INNOVATION Vecchio paradigma – Old approach

OPEN INNOVATION Nuovo paradigma – New approach

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Le persone in gamba del nostro settore lavorano per noi

Non tutte le persone in gamba lavorano per noi. Dobbiamo lavorare con persone smart che siano dentro e fuori l’impresa Not all smart people work for us. We need to work with smart people inside and outside the company The smart people in our field work for us

Per trarre profitti dall’R&S, dobbiamo prima scoprirla, svilupparla e L’R&S esterna all’impresa può creare valore significativo. L’R&S interna è commercializzarla in autonomia necessaria per catturare una porzione di tale valore. To profit from R&D, External R&D can crate significant value. first we must discover it, develop it and ship it ourselves Internal R&D is needed to claim some portion of that value L’impresa che per prima riesce a commercializzare l’innovazione, vince

Costruire un business model migliore è più importante di arrivare per primi sul mercato Building a better business model is more important than getting to market first The company that gets innovation to market first will win

Se creiamo le migliori idee del nostro settore, avremo successo If we create the most and the best ideas in the industry, we will win

A confronto / Comparison Closed Innovation vs Open Innovation

Vinceremo se sapremo fare il miglior uso delle idee interne ed esterne all’impresa If we make the best use of internal and external ideas, we will win

Dovremmo controllare la nostra proprietà intellettuale, in modo che i nostri competitor non possano trarne profitto

Dovremmo trarre profitto dall’utilizzo da parte di altri della nostra proprietà intellettuale, e dovremmo adottare l’IP di altri ogniqualvolta possa migliorare il nostro business model We should control our IP, so that We should profit from other’s use of our IP (license out) our competitors cannot profit from it and we should license in other’s IP whenever it advances our business model

Avremo il possesso di tutti i risultati derivanti dai progetti di ricerca con le università

Collaboreremo con le università per creare conoscenza e per incoraggiarne l’uso in settori diversi dal nostro We will partner with universities to create knowledge We will own all results from contract research with universities and encourage use outside our field

ni delle imprese più incerti, e le organizzazioni devono essere più permeabili rispetto agli stimoli esterni e favorire il dialogo. Un progetto innovativo valido, infatti, può provenire da persone esterne alla propria realtà. Diventa vitale cooperare e collaborare non solo con altre imprese, ma anche con attori quali università, centri di ricerca, fornitori, competitor e startup ma soprattutto con i propri clienti. Le startup, in particolare, per fare innovazione disruptive, puntano su velocità, focus e flessibilità, asset fondamentali

Firms today face a changing world, both in terms of the way they do business and the way they need to innovate, with fast-paced evolution in markets reducing product life cycles and pushing up in-house R&D costs. All this requires a new outlook, with new methodologies and new strategies. One of these is Open Innovation (Chesbrough, 2004), which sees companies outsourcing some of their innovation and adopting alternative ways and means of then getting

ma sui quali le imprese tradizionali e consolidate trovano più difficoltà una volta che si sono strutturate e “organizzate”. Una strategia consiste nell’adottare una prospettiva che accolga i vantaggi di entrambe. Infinite Match-Up è il programma d’innovazione che nasce per soddisfare questa esigenza. È pensato per costruire un ponte che favorisca l’interazione sinergica tra imprese eccellenti e team/startup di grande potenzialità, nell’ottica di generare valore ricorrendo ai punti di forza dell’una e dell’altra, dando

those new ideas onto the market. This brave new business world has rendered traditional company boundaries increasingly fuzzy, in a context where firms need to be sensitive to external stimuli and prepared to listen and talk to all and sundry. A humdinger of an innovation project might just as well come from outsiders as from someone on your own team. It’s vital at this point to cooperate not just with other companies, but also with a range

of potential partners, from universities to research centres, suppliers, competitor and start-ups, but above all with customers. Start-ups, in particular, tend to be good at disruptive innovation achieved through their competitive advantages of speed, focus and flexibility; fundamental assets traditional, consolidated firms tend to find more difficult to bring to bear because they are hampered by their structured organisations. One strategy is to take on board the advantages

Le otto T / The eight Ts Gli elementi per gettare un ponte tra imprese e startup The right ingredients for bridging the gap between firms and consultants and startups

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Numeri alla mano Numbers, numbers, numbers Importanza in termini economici dell’Open Innovation Crunching the numbers on Open Innovation

vita a un’iniziativa il cui impatto sia superiore alla somma del contributo delle singole parti. Si rivolge a imprese consolidate che vogliono innovare, ma necessitano di iniettare nuove risorse e competenze necessarie per realizzare le proprie ambizioni. InfiniteArea si occupa di formare un team e di supportarlo nel raggiungimento degli obiettivi che l’impresa intende raggiungere. Quando il progetto avrà raggiunto la massa critica voluta, i risultati prodotti dal team potranno essere trasferiti all’interno dell’impresa madre, che potrà beneficiarne. Aderendo a questa inizia-

tiva, l’impresa ha la possibilità di sviluppare know-how, competenze e innovazione senza dover allocare risorse umane interne impegnate in altre attività. Il ponte va costruito soprattutto a livello culturale e occorre aver ben presente quali possono essere gli elementi che possono favorire od ostacolare la sinergia tra un’impresa esistente e un team/ startup. Le infografiche che accompagnano questo articolo approfondiscono alcuni di questi temi per scoprire i vantaggi che questo approccio può portare alla vostra impresa. Buon viaggio e get ready to take off. n

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Vademecum InfiniteArea è la piattaforma per supportare e attrarre le imprese a innovare e ripensarsi, valorizzando e moltiplicando talenti, idee e connessioni di valore. Per altre info su InfiniteArea: www.infinitearea.com; info@infinitearea.com; Twitter: @infinite_area For further info check out: www.infinitearea.com;info@infinitearea.com; Twitter: @infinite_area

of both. Infinite Match-Up is exactly that, an innovation programme born to bridge the gap, driving forward synergies between established firms with consolidated reputations and startup teams with huge potential. The idea is to generate value from the strengths of both, creating initiatives whose impact will be greater than the sum of the two halves. The programme is designed for solid firms that want to innovate, but need an injection of new

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resources and skills to achieve their ambitions. InfiniteArea helps create the team and offers ongoing support to help these firms achieve their objectives. When each project reaches its tipping point, the critical mass it needs to stand on its own two feet, the results the team has produced are grafted onto the superstructure of the mother company, adding value. A programme that allows firms to develop know-how, skills and innovation without having to

pull their own HR off other vital tasks. A bridge built above all at a cultural level and one that requires a high level of awareness with regards the factors that can either help or hinder the synergies between an established company and a team or start-up. The info graphics illustrating this article go into greater depths on a number of these themes to explore the advantages this approach can bring your company. Have a nice trip and get ready to take off. n

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affari Business

Air Dolomiti fa rete con le imprese del territorio L’ultimo appuntamento con gli “Aperitivi in Azienda” di Confindustria Verona è stato ospitato presso il Training Center della nostra compagnia aerea. Una scelta non casuale… Storia/story CLAudia Palamini AIR DOLOMITI NETWORKS WITH LOCAL ENTERPRISE. It was no coincidence that the latest Verona Confindustria “Company Aperitif” was hosted at the Air Dolomiti Training Centre…

“C

on i nostri aerei voliamo alti nel cielo, ma siamo sempre molto attenti a quel che accade a terra, sul territorio veronese”. In queste parole del presidente di Air Dolomiti Joerg Eberhart c’è tutto il significato dell’attivo coinvolgimento della nostra compagnia aerea negli “Aperitivi in Azienda”, una serie di incontri ideati e realizzati da Confindustria Verona – e in particolare dalla Piccola Industria e dai Giovani Imprenditori – per favorire la reciproca conoscenza e il networking tra le imprese del territorio, e per promuovere nuove occasioni di business.

La serata che si è recentemente svolta presso il nostro Training Center ha visto la partecipazione di una cinquantina di imprenditori locali e per Air Dolomiti è stata l’occasione per far conoscere la sua realtà, l’attività svolta nei suoi primi 25 anni di vita e di lavoro nei cieli d’Europa, e naturalmente per meglio apprezzare l’importanza dell’attività svolta dagli altri imprenditori presenti a favore dell’economia e della crescita del territorio veronese. Un tema che ci sta particolarmente a cuore, anche se passiamo le nostre giornate a 10mila metri di quota. n I tre Presidenti Three Presidents Il presidente di Air Dolomiti Joerg Eberhart (al centro) insieme al presidente dei giovani imprenditori di Confindustria Verona, Michele Lovato (a destra), e al presidente della Piccola Industria, Paolo Errico The president of Air Dolomiti, Joerg Eberhart (centre), with the president of the Verona Confindustria Young Enterprise Association, Michele Lovato (on the right), and the president of the local Small Industries Association, Paolo Errico

The president of our airline, Joerg Eberhart, summed it up nicely: “Our aircraft might fly high in the sky, but we always like to keep a close eye on what’s happening down here on the ground in and around our Verona homebase”. Which is exactly why Air Dolomiti is very much on board the Verona Confindustria “Company Aperitif” initiative, a series of

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meetings particularly welcomed by the local Small Industries and Young Enterprise associations, which is designed to foster networking and the exchange of ideas among local businesses while also offering them potential opportunities. The evening event recently held in our Training Centre attracted around fifty local business people and was the ideal opportunity

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for Air Dolomiti to showcase the airline and its work over the last 25 years crisscrossing the skies of Europe. It was also an occasion to get a better insight into the world of the other managers who attended the event and the role they play in Verona’s economy and growth. An issue we care a lot about, even if we do spend our days at thirty thousand feet! n

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Fashion and comfort are our main objectives...


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IN VACANZA CON UN CLIC Per organizzare la vostra visita a Monaco di Baviera basta collegarvi al sito www.airdolomitiholiday.it, valutare i suggerimenti offerti e prenotare ON HOLIDAY AT A CLICK. If you’re from Munich and looking to travel to Italy for some rest and relaxation, visit the website www.airdolomitiholiday.de

Cuore della Baviera la centralissima Marienplatz Pagina a destra: l'Englisher Garten e la Chiesa dei frati teatini (Theatinerkirche)

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M

onaco di Baviera, si sa, è una grande metropoli ed è al tempo stesso una delle più affascinanti e attraenti città europee. Davvero innumerevoli i motivi che possono suggerire di trascorrere un week end o una vera e propria vacanza nella capitale della Baviera: da una delle tante mostre d’arte a una

visita ai monumenti del centro storico, dalla partecipazione a un evento sportivo a un tour delle birrerie storiche della città. Collegandovi a www.airdolomitiholiday.it è possibile trovare l’ispirazione giusta, ma anche prenotare direttamente voli e hotel. Monaco è vicina, basta un clic. n

Il Bel Paese From left: the Venice’s Grand Canal and the Teatro Petruzzelli in Bari Left page: Florence at sunset

Indirizzi utili / Useful addresses Per Monaco di Baviera: www.airdolomitiholiday.it. Per ulteriori informazioni e prenotazioni: tel. 045 2886165, enholidayit@airdolomiti.it From Munich to Italy: www.airdolomitiholiday.de. Further information/booking: +39 045 2886165 From Germany: 089 97580497; enholidayde@airdolomiti.it

Who wouldn’t want to spend a romantic weekend away in Venice, take time out to relax in Verona or on Lake Garda, or stroll through the streets of Florence in search of artistic revelations? Not to mention those

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of you who would rather throw off the mantle of rain, wind and snow and head straight for Bari and the Mediterranean sun, to discover the riches of the fertile lands of Apulia. Today, all this is just a click

away, on www.airdolomitiholiday.de, where travellers directly can book flights from Munich to Venice, Verona, Bologna, Florence and Bari, along with hotels to stay in. Italy is now just a click away... n

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W W W. D E G U S T I B U S . O R G


Aeroporto di Monaco

air news

Aeroporto di Monaco

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La forza della partnership

Destinazioni 2016 Destinations 2016

Lufthansa ha individuato in Air Dolomiti il partner ideale sul mercato italiano per le sue caratteristiche di serietà, affidabilità e qualità, nell’ambito della sua politica di alleanze per affrontare il mercato globale. La partnership con Lufthansa ha consentito ad Air Dolomiti di collaborare con i membri della Star Alliance, nata nel 1997, che rappresenta oggi una delle più importanti alleanze a livello mondiale, annoverando compagnie di tutto il mondo. L’offerta di voli in code sharing garantisce ai passeggeri tutti i vantaggi derivanti dall’appartenenza a un grande network internazionale come tariffe particolarmente favorevoli per i voli in prosecuzione, l’assistenza e l’utilizzo delle strutture di terra dei partner della Star Alliance.

Grazie all’innovativo piano tariffario, i passeggeri che viaggiano sul network Air Dolomiti hanno l’opportunità di scegliere la tariffa più consona alle loro esigenze tra le proposte Light, che garantisce i servizi standard di qualità (servizio di bordo, quotidiani, un bagaglio a mano), Plus, con l’aggiunta del bagaglio in stiva ed Emotion che offre il massimo comfort a bordo. Per maggiori informazioni sui voli offerti, tariffe e orari: www.airdolomiti.it oppure Sales Center, tel. 045 2886140

AIR DOLOMITI’S FARE PLAN

Thanks to the innovative fare plan, passengers travelling on Air Dolomiti network can choose the fare best suited to their needs from 3 different options: Light, which ensures standard quality services (on-board service, newspaper, hand luggage), Plus, with the addition of hold luggage and Emotion, offering maximum on-board comfort. For further information on flights, schedules and fares go to www.airdolomiti.it or contact our Sales Centre on +39 045 2886140 (from Germany 089 97580497)

The Strength of Partnership In a global network of alliances Air Dolomiti’s professionalism, reliability and quality make it the ideal partner for Lufthansa in the Italian market . And with Lufthansa, Air Dolomiti is also part of Star Alliance, founded in 1997 and today one of the world’s most important carrier alliances. An extensive choice of flights in code-sharing gives our passengers all the benefits of being part of a big international network, with advantageous fares for ongoing connecting flights andthe use of Star Alliance partners ground assistance facilities.

IL PIANO TARIFFARIO DI AIR DOLOMITI

SEMINARI PER VOLARE RILASSATI Air Dolomiti insieme all’agenzia Texter-Millot di Monaco di Baviera e Lufthansa organizza i seminari per volare rilassati. Nella tranquilla atmosfera di un gruppo di 6-12 persone è possibile apprendere, con la guida di esperti, nuove strategie per combattere lo stress e la paura grazie ad un programma di rilassamento mirato e metodi di autocontrollo. A fine corso, le conoscenze acquisite vengono messe in pratica nella realtà di un volo insieme al trainer. I prossimi seminari si terranno a Milano Malpensa il 25-26 giugno e a Bologna il il 23-24 luglio. Ulteriori informazioni su: www.paura-di-volare.it

FLY IN RELAX SEMINARIES Air Dolomiti, in cooperation with Texter Millot agency in Munich and Lufthansa, organizes “Fly in relax seminaries”. In a quiet atmosphere of a group of 6-12 people and with the help of experts, it is possible to learn new strategies to face stress and fear thanks to a special relax program and self-control methods. At the end of the program you will have the possibility to practice what you learned, in a flight together with your trainer. Next seminaries will be organized in Milan Malpensa on 25-26 June and in Bologna on 23-24 July. More info on: www.paura-di-volare.it

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informazioni passeggeri Passenger information Per garantire la vostra sicurezza ed il massimo comfort a bordo dei nostri aerei, Vi invitiamo a seguire le seguenti procedure Air Dolomiti For safety reasons and for your comfort on board, we kindly ask you to follow the Air Dolomiti procedures ph. Aleksandr Dal Cero

Bagaglio a mano Cabin baggage è consentito 1 solo bagaglio a mano (max 55 x 40 x 20 cm) del peso di massimo 7 kg per la tariffa Light, con le tariffe Plus ed Emotion il peso consentito per il bagaglio a mano è di 10 kg. Il bagaglio a mano può essere posizionato nella cappelliera o sotto il sedile di fronte a voi; aprite i vari spazi con cautela affinché non cada nulla.

One piece of hand baggage per passenger (max 55x40x20cm) weighing not more than 7 kg is allowed for Light fares. With a Plus or Emotion fare the maximum weight allowed on board is 10 kg for 1 piece of hand baggage. The hand baggage

can be stowed in the overhead bin or under the seat in front of you; please be careful when opening the compartments so that nothing falls out.

bici, coltelli tascabili e lime per unghie. Informazioni dettagliate sugli oggetti pericolosi sono esposte in aeroporto (zona check-in).

Oggetti pericolosi Dangerous articles Norme internazionali di sicurezza proibiscono di trasportare armi o altri oggetti pericolosi sia nel bagaglio spedito che in quello a mano. Sono compresi: gas compressi, corrosivi, liquidi e solidi infiammabili come ad esempio i fiammiferi.* Vi preghiamo di tener inoltre presente che, secondo le disposizioni locali, alcuni oggetti che possono provocare lesioni non vengono accettati a bordo; tra questi rientrano anche for-

*Tranne armi e munizioni da caccia o sportive. Per ulteriori informazioni si prega di verificare direttamente con la compagnia.

International safety regulations prohibit the transportation of weapons or any other dangerous item in carry-on or checked baggage. These includes: compressed gases, corrosives, explosives, flammable liquids and solids such as matches.* Please be aware that, depen-

ding on local regulations, certain items which may cause injuries may not be taken on board; this includes scissors, knives and nail files. Detailed information about prohibited items is displayed at the airport (check-in area). * Except arms and ammunitions for hunting or sporting. For further information please contact directly the Airline. DISPOSITIVI elettronici Electronic devices Tutti i dispositivi elettronici mobili devono rimanere spenti o in modalità “uso aereo” dal momento della chiusura del portellone dopo l’imbarco fino alla riapertura al termine del

Regole di Sicurezza negli Aeroporti dell’Unione Europea per i bagagli a mano safety measures for hand luggage at European Union Airports Da lunedì 6 novembre 2006 l’Unione Europea (UE) ha adottato nuove regole di sicurezza che limitano la quantità di sostanze liquide che è possibile portare attraverso ed oltre i punti di controllo di sicurezza aeroportuale. A tali regole sono soggetti tutti i passeggeri in partenza dagli aeroporti dell’Unione Europea, compresi i voli nazionali e sui voli in coincidenza dall’Europa. Ai punti di controllo di sicurezza aeroportuale ciascun passeggero ed il relativo bagaglio a mano saranno controllati per individuare, oltre agli altri articoli già proibiti dalla normativa vigente, anche eventuali sostanze liquide. Nel bagaglio a mano è consentito il trasporto di liquidi e prodotti in gel (articoli da toilette e cosmetici) in piccola quantità e alle seguenti condizioni:

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• dovranno essere contenuti in recipienti aventi ciascuno la capacità massima di 100 millilitri (1/10 di litro) o equivalenti (es: 100 grammi); • i recipienti dovranno essere inseriti in un sacchetto di plastica trasparente e richiudibile, di capacità non superiore ad 1 litro (ovvero con dimensioni pari ad esempio a circa cm 18 x 20); • dovrà essere possibile chiudere il sacchetto con il rispettivo contenuto (cioè i recipienti dovranno poter entrare comodamente in esso); • per ogni passeggero (infanti compresi) sarà permesso il trasporto di una busta; • possono essere trasportati al di fuori del sacchetto, e non sono soggetti a limitazione di volume, le medicine ed i liquidi prescritti a fini dietetici, come gli alimenti per bambini. Tali articoli dovranno comunque essere presentati al controllo di sicurezza;

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veg & gluten free Fabrizio Berni - PSC

volo. Dispositivi quali cellulari, lettori di eBook, videogiochi e tablet possono essere tenuti con sé durante il decollo e l’atterraggio, mentre i laptop devono essere riposti nella cappelliera o sotto il sedile di fronte nelle fasi di rullaggio, decollo e atterraggio. I dispositivi elettronici per i quali la funzione trasmittente non può essere disabilitata (es. giocattoli telecomandati) devono rimanere spenti per l’intera permanenza a bordo. Vi preghiamo di prestare la massima attenzione a tutti gli avvisi del personale di cabina.

from door closing after boarding, until reopening at the end of the flight. Devices such as cell phones, eBook readers, e-Games and tablets, may be held during take off and landing. During taxi, take off and landing phases, laptops must be stowed in the overhead bin or under the seat in front. Devices without a transmission disabling function, such as remote control toys, must be switched off for the entire time on board. Please pay attention to crew announcements.

All transmission modes of mobile devices must be switched off (flight/airplane mode ON)

Alcolici e superalcolici Alcohol Il consumo di bevande alcoli-

che acquistate a terra non è consentito a bordo. Ci riserviamo inoltre il diritto di non servire alcolici e superalcolici a passeggeri minorenni o a persone che ne hanno già fatto uso. Passengers are not permitted to consume alcohol they purchased on ground. We reserve the right to refuse to serve alcohol to young passengers (under 18 years) or to intoxicated passengers. Divieto di fumare Smoking Tutti i voli Air Dolomiti sono “non-smoking flights”.

A bordo dei voli Air Dolomiti sono disponibili, salvo esaurimento scorte, snack vegetariani e gluten free da richiedere al personale di cabina durante il servizio di bordo. Per i passeggeri di business class il pasto speciale può essere richiesto in fase di prenotazione.

Please ask our cabin crew for vegetarian and gluten free snacks during meal services. These are available on Air Dolomiti flights while stocks last. Business Class passengers are kindly requested to specify any particular dietary requirements when booking.

All Air Dolomiti flights are “non-smoking flights”.

Vi auguriamo “Buon Volo”! / Air Dolomiti wishes you “Buon Volo”!

• gli articoli di duty free acquistati negli aeroporti europei o a bordo di aeromobili registrati nell’UE possono essere trasportati a bordo in una busta sigillata, a condizione che venga prodotta una prova d’acquisto con la data di quel giorno (non applicabile sui voli in codeshare). La busta viene sigillata nel punto vendita. Al fine di agevolare i controlli è obbligatorio: • presentare agli addetti ai controlli di sicurezza tutti i liquidi trasportati come bagaglio a mano, affinché siano esaminati; • estrarre dal bagaglio a mano i computer portatili e gli altri dispositivi elettrici ed elettronici di grande dimensione.

As of Monday, 06 November 2006 the European Union has adopted new security rules that

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restrict the amount of liquids that you can take through security checkpoints. They apply to all passengers departing from airports in the EU, included domestic flights, and on connecting flights from Europe. At the security checkpoints, all passengers and their hand luggage must be checked for liquids in addition to other prohibited articles. In the hand baggage only small quantities of liquids and gel-based products (healthcare products and cosmetics) are allowed with the following regulation: • liquids must be in containers with maximum capacity of 100 millilitres each (1/10 litre) or equivalent; • all containers must be carried in a transparent, re-sealable plastic bag with a maximum capacity of one litre (e.g. a bag with dimensions cm 18 x 20);

• only one bag per passengers (included infant) is permitted; • medication and special foodstuffs needed during the flight can be carried outside the plastic bag. However they must still be checked at the security point; • duty-free articles purchased in a European airport or on board an aircraft registered in the EU may be carried on board inside a special bag that must be sealed by the duty-free shop staff. To ensure smooth checkpoint procedures passengers are required to: • present all liquids at the checkpoint for examination; • remove laptop computers and large electrical devices from hand baggage for security screening.

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I nostri Partner Partnership Parco Natura Viva, il viaggio del Mondo in 250 specie Parco Natura Viva, all around the world through 250 species Il Parco Natura Viva è un grande giardino zoologico situato tra Verona e il Lago di Garda, nel comune di Bussolengo. Si estende su 42 ettari di colline moreniche e ospita 1.500 animali appartenenti a 250 specie diverse. Mentre il Percorso Faunistico vi condurrà a piedi alla scoperta degli animali dei cinque Continenti, il Safari vi farà scoprire a bordo della vostra auto gli animali dell’Africa, tra giraffe, leoni e ghepardi. Un parco meraviglioso, ricco di emozione. Per conoscere il passato, incontrare il presente e capire come proteggere il futuro della nostra meravigliosa natura. Parco Natura Viva: Ricerca, Tutela, Educazione. Perchè ogni specie è speciale. Parco Natura Viva – Bussolengo, Verona www.parconaturaviva.it

Parco Natura Viva covers about 40 hectares of land and is a natural zoological garden which homes some 1.500 specimens belonging to over 250 wild species. The Park is divided into two main areas to visit: the Safari Park, in which the visitor stays in his vehicle, and the Fauna Park, which is pedestrian’s. The Park’s predominant activity involves the breeding of wild animal species, in coordination with leading zoological institutions in Europe. A fantastic park, alive and full of emotion, where knowing and understanding the past and present of Nature is how we can protect and lead those into the future. Parco Natura Viva: Research, Conservation, Entertainment. Because all species are special. Parco Natura Viva – Bussolengo, Verona www.parconaturaviva.it

Uno sguardo al futuro dell’autonoleggio con Air Dolomiti Looking to the future of car rental with Air Dolomiti Se chiedessimo alla gente che cosa vorrebbe trovare nelle auto a noleggio del futuro, quali risposte potremmo aspettarci? Auto senza conducente che portano i passeggeri ovunque desiderino? Guide turistiche virtuali a bordo? O magari automobili a energia solare? Queste sono solo alcune delle preferenze selezionate da coloro che hanno contribuito al report annuale di CarTrawler dedicato ai clienti dei servizi di autonoleggio. In una nuova sezione intitolata “Il futuro dell’autonoleggio”, il report mostra che la sicurezza e la connettività hanno ricevuto il massimo punteggio da parte dei quasi 2.000 intervistati, con una media del 58% delle preferenze per il Wi-Fi, seguito dalla richiesta di veicoli più sicuri (55%). Per fare un confronto, solo il 34% degli intervistati considera le auto ecologiche una priorità per il futuro, mentre il 22% vorrebbe auto a energia solare. Tra le altre caratteristiche innovative auspicate dagli intervistati troviamo auto senza conducente che parcheggiano da sole (21%), rilevatori dello stato di salute integrati (20%) e addirittura automobili anfibie (10%). È interessante notare che l’8% degli intervistati vorrebbe delle macchine per il caffè integrate nelle auto! Chissà se queste innovazioni diventeranno realtà, in futuro... Per il momento puoi contare sulla ricchissima offerta di servizi di autonoleggio proposta da Air Dolomiti, promossa da CarTrawler. I clienti (aziendali e non) di Air Dolomiti hanno ora a disposizione più soluzioni di autonoleggio di quante se ne possano trovare altrove. Visita il sito di Air Dolomiti www.airdolomiti.it e prenota l’auto che preferisci.

If you asked people what they would like to see available in rental cars of the future, what would you expect to hear? Driverless cars that take you anywhere you want? In-car virtual tour guides? Or how about solarpowered cars? These are just a few of the preferences selected by car rental customers participating in the annual CarTrawler Car Rental Customer Report. In a new section entitled “The future of car rental”, the report reveals that safety and connectivity received the top billing from nearly 2,000 respondents, with WiFi receiving an average of 58% of preferences followed by safe cars (55%). In comparison, just 34% of people viewed eco-friendly cars as a top priority in the future, while 22% wanted solar-powered cars. rs that park themselves (21%), in-car health monitors (20%) and even amphibious cars (10%). Interestingly, 8% of respondents even wanted in-car coffee machines! We will have to see whether these innovations take place in the future, but for now you can be sure of the most comprehensive selection of car rentals from Air Dolomiti, powered by CarTrawler. Air Dolomiti’s business and leisure customers now enjoy more car rental solutions than they will find anywhere else. Just visit the Air Dolomiti site at www.airdolomiti.eu and book your preferred car.

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UNA Hotels & Resorts UNA Hotels & Resorts è una catena alberghiera italiana con 31 strutture nelle più belle città d’Italia, tra cui Firenze, Napoli, Catania, Bari, Roma, Venezia, Milano. In Toscana UNA Hotels & Resorts offre 7 strutture per tutti i gusti. Nel quartiere centrale di San Frediano a Firenze, UNA Hotel Vittoria accoglie gli ospiti in una struttura di design, e nel Mugello, a pochi chilometri dal capoluogo toscano, sorgono Villa Le Maschere, resort a 5 stelle ricavato da una villa rinascimentale, e UNA Poggio dei Medici, resort country con campo da golf a 18 buche. UNA Palazzo Mannaioni, nel pittoresco borgo di Montaione, è l’ideale per visitare San Gimignano e Siena, e gli amanti del mare potranno godersi l’esclusiva costa della Versilia all’UNA Hotel Forte dei Marmi e all’UNA Hotel Versilia. Ai passeggeri con carta di imbarco Air Dolomiti valida sarà riservata una tariffa dedicata (www.unahotels.it/it/partner_AirDolomiti.htm)

UNA Hotels & Resorts is an Italian hotel chain with 31 fourstar hotels and resorts in the most beautiful cities in Italy including Florence, Naples, Catania, Bari, Rome, Venice, Milan. In Tuscany, UNA Hotels & Resorts offers 7 hotels to suit all tastes: UNA Hotel Vittoria is a design hotel located in the central quarter of San Frediano in Florence; Villa Le Maschere, a luxury resort set in a stunning late Renaissance country home, and UNA Poggio dei Medici, a country hotel with a 18-hole golf course, are located in Mugello, just a few km from Florence. UNA Palazzo Mannaioni, a prestigious building in the medieval village of Montaione, is the ideal base for visiting San Gimignano and Siena; sea lovers could enjoy the exclusive Versilia coast in UNA Hotel Forte dei Marmi and UNA Hotel Versilia. Passengers with valid Air Dolomiti boarding card will be benefit from a dedicated fare (www.unahotels.it/en/partners_airDolomiti.htm) Per informazioni / For info www.unahotels.it; reservations@unahotels.it Numero Verde: 800 60 61 62 (Italy) From UK, Germany, Spain, France: 00 800 112 112 33 Other countries: +39 0239996400 GIUGNO-LUGLIO 2016 numero 126




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