Spazio Italia Magazine no. 128

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ottobre-novembre 2016 / october-november 2016 n N° 128

Sulle ali del Barone Rosso On the wings of the Red Baron



Cari Passeggeri,

editoriale Editorial

voglio presentarvi in questo editoriale una realtà che ha molte affinità con la nostra compagnia e che come noi desidera mantenere saldi i suoi valori. Sto parlando di Automobili Lamborghini, una leggenda come casa automobilistica, famosissima, che ha fatto la storia del made in Italy, e del suo Amministratore Delegato Stefano Domenicali, alla guida dell’azienda da marzo 2016. Lamborghini è sinonimo di dinamicità, tecnologia, qualità, design e sport. Ciò che fin da subito mi ha stupito è come le nostre realtà si assomiglino: entrambe parte di una gestione italo-tedesca dove la creatività, l’artigianalità, l’ispirazione all’arte e l’estro tutto italiano si combinano perfettamente con la precisione, la pianificazione e il rigore tedesco. Il giusto mix di queste peculiarità ha dato origine a due storie di successo. Lamborghini, in questo contesto, ha saputo mantenere il suo stile italiano che da sempre la rende riconoscibile in tutto il mondo. Così anche Air Dolomiti, che grazie alla stabilità e solidità della casa madre, ha continuato ad operare godendo dei benefici che l’appartenenza ad un grande gruppo comporta. Due aziende che seguono una logica industriale guardando alle performance e ai risultati, ma dove non mancano originalità, passione ed orgoglio. “Automobili Lamborghini - afferma Stefano Domenicali - sta attraversando un periodo di forte consolidamento con l’obiettivo di proseguire il suo straordinario ciclo di crescita, grazie al progetto industriale del nuovo SUV. Tutto questo è stato reso possibile grazie alle sinergie tecniche e industriali del nostro Gruppo e al rilevante sostegno da parte del Governo e della Regione Emilia Romagna. Questo connubio rappresenta un’esperienza utile a creare fiducia nel futuro, a stimolare altri esempi virtuosi e innalzare il livello di competitività del nostro Paese”. Automobili Lamborghini e Air Dolomiti accompagnano i loro clienti: i primi nella scelta dell’auto che sappia assecondare sogni e desideri, i secondi durante il viaggio, rendendolo piacevole e unico. Entrambe mettendo al centro le richieste di chi si rivolge a loro. Anche per questo, insieme, #Voliamoconte.

Dear Passengers, in this editorial I want to talk about a company that has a lot in common with Air Dolomiti, not least in its desire never to compromise on its acknowledged high standards. The company is Lamborghini, a legendary marque, synonymous with dynamism, technology, quality, design and sports; part of that list of famous names that has made Italy Da sinistra: il presidente di Air Dolomiti, Joerg Eberhart, con Stefano Domenicali, amministratore delegato a by-word for quality, and my guest today is Stefano Domenicali, who di Automobili Lamborghini has been CEO of Automobili Lamborghini since March 2016. The president of Air Dolomiti Joerg Eberhart (left) with What struck me immediately was how much our two companies had in Stefano Domenicali, CEO of Automobili Lamborghini common: both German-Italian joint ventures where Italian creativity, craftsmanship, artistic inspiration and brio combine perfectly with rigorous German planning and precision. Exactly the right mix of these qualities has led to two success stories. Lamborghini has known how to preserve its unique sense of Italian style that makes its cars instantly recognisable worldwide. And Air Dolomiti, anchored by the solid stability of its parent company, has continued its operations with all the benefits that accrue from being part of a big group. Two companies undoubtedly driven by a desire for performance and results, but with that extra special dash of originality, passion and pride. “Automobili Lamborghini is currently being strongly consolidated” explains Stefano Domenicali “with the aim of continuing its incredible growth cycle with our new SUV project. All this thanks to the technical and industrial synergies in our Group and support from the Italian government and the Emilia Romagna regional council. A combination that will hopefully create faith in the future and lead to other positive experiences, raising the level of competitiveness in this country”. Automobili Lamborghini and Air Dolomiti are always there for their customers: Lamborghini to help them choose the car of their dreams and Air Dolomiti to provide a uniquely smooth, enjoyable travel experience. Both are driven by a customer-centred philosophy. Another reason for #Voliamoconte. Joerg Eberhart, Presidente / The President october-november 2016 number 128

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sommario / Contents

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in viaggio

Alpe Cimbra, non solo sci Skiing plus in Alpe Cimbra 04 Caccia al tesoro ad Aquileia / Aquileia treasure hunt 10 Vacanze in montagna con famiglia Family holidays in the mountains 15 FASCINO Sulle ali del Barone Rosso On the wings of the Red Baron 20 Ford Edge, a misura di Valle d’Aosta Ford Edge, just the job for the Valle d’Aosta 26

A TAVOLA Merano WineFestival, 25 anni di eccellenza Merano WineFestival, celebrating 25 years of excellence 30 Cantina Bolzano, in alto i calici A toast to Cantina Bolzano 32 Il Prosecco secondo Balbinot Prosecco according to Balbinot 36 Masi, ora anche lo spumante è da uve appassite Masi, spumante from uve appassite 43 Vignalta, figlia dei Colli Euganei Vignalta, daughter of the Colli Euganei 46

IN VIAGGIO ALLA “SCOPERTA” DI AQUILEIA La città che fu prima degli antichi Romani e poi dei Patriarchi medioevali è ancora in parte sepolta. Ma un soggiorno nello straordinario sito archeologico friulano è in grado di offrire emozioni forti Part of the city founded by the ancient Romans and then governed by the medieval Patriarchs remains to be excavated. But it is still a treasure well worth a visite hills of Maranello

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CULTURA

Il fotografo dei sogni The man who photographs dreams 54 Immagini del mondo fluttuante / The floating world 60

TEMPO LIBERO

Verona Run Bike / Verona Run Bike 65

affari Quando le idee fanno un salto di qualità A winning idea for the future of our Planet 68 Da cluster a moderno ecosistema From cluster to modern ecosystem 72

RUBRICHE

La mia Italia / My Italy 19 Cantina a bordo / Cellar on board 48 In vino veritas 53 L’operativo di Air Dolomiti / Air Dolomiti’s time table 77 Informazioni passeggeri / Passenger information 78 I nostri partner / Partnership 80 Spazio Italia magazine Anno XXV - n. 128 Ottobre/novembre 2016 / Numero 128 Autorizzazione Tribunale di Verona n.1900 del 21/01/2011 Proprietà Air Dolomiti spa Direttore responsabile Claudia Palamini

Direttore editoriale Giovanni De Luca (deluca.spazioitalia@gmail.com) In redazione Alessandro Amadei (amadei.spazioitalia@gmail.com) Coordinamento pubblicità Paolo Belloni - tel. 335.614.1976 (paolo.belloni@blnet.it) Progetto grafico MV Consulting - Roma

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A TAVOLA WINEFESTIVAL A Merano torna la storica manifestazione che celebra il meglio dell’enogastronomia italiana e internazionale Elegant Merano, in the heart of the Italian South Tyrol, is again hosting the event showcasing the best in Italian and International food and wine

Ecco la storia di Gabriele Fiolo, il fotografo cui non bastava più il mondo della moda o del reportage Photographer Gabriele Fiolo felt the world of fashion and journalism just wasn’t enough. He wanted to plumb people’s souls

Copertina / cover: ph. Giovanni De Luca

Grafica Garden di Lorena Lombroso Editore Sca srl via G. Tomassetti 9 00161 Roma Tel. 06.8545.1226 Stampa Omnimedia srl Piazza della Ferriera, 1 00015 Monterotondo Scalo - Roma

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cultura MAMMA AFRICA

Stampato realizzato in carta certificata, di pura cellulosa ecologica, con elevato contenuto di riciclo selezionato. Pubblicità inferiore al 45%. Non si restituiscono testi e materiali illustrativi non espressamente richiesti. Riproduzione, anche parziale, vietata senza autorizzazione scritta dall’Editore. L’elaborazione dei testi, anche se curata con scrupolosa attenzione, non può comportare specifiche responsabilità per eventuali involontari errori o inesattezze. Ogni articolo firmato esprime esclusivamente il pensiero di chi lo firma e pertanto ne impegna la responsabilità personale. Le opinioni e più in genere quanto espresso dai singoli autori non comportano responsabilità alcuna per l’Editore. Tutti i diritti sono riservati. È vietata la riproduzione dell’opera o di parti di essa, con qualsiasi mezzo, compresa stampa, copia fotostatica, microfilm e memorizzazione elettronica, se non espressamente autorizzata dall’editore. Per quanto riguarda le immagini, l’editore è a disposizione degli aventi diritto con i quali non è stato possibile comunicare, nonché per eventuali omissioni o inesattezze nella citazione delle fonti.

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in viaggio Travel

Alpe Cimbra, non solo sci La montagna trentina di Folgaria-Lavarone-Luserna è l’indirizzo giusto per chi desidera trascorrere le vacanze invernali in famiglia, all’insegna dello sport e del divertimento SKIING PLUS IN ALPE CIMBRA. The Trentino Folgaria-Lavarone-Luserna mountains are the perfect place for family winter holidays, with sports and fun for all Storia/story Rossella Gottlieb Foto/ photo courtesy Azienda per il turismo di Folgaria-Lavarone-Lusèrn

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randi aperture e orizzonti sconfinati, dove fitti boschi si alternano a candide distese innevate. Benvenuti sulla montagna di Folgaria, Lavarone e Lusèrn, luogo di vacanza ideale per tutti gli amanti degli sport invernali e del divertimento all’aria aperta. Sì, perché in questo soleggiato ma

Sweeping views with dense forests dappling gleaming white swathes of snow. Welcome to the mountains of Folgaria, Lavarone and Lusèrn, the ideal holi-

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nevosissimo lembo meridionale del Trentino a soli 20 minuti di auto da Rovereto e a mezz’ora dalla pianura vicentina, a solleticare gli appassionati non ci sono soltanto i 100 chilometri di piste da sci o gli 80 chilometri di piste da fondo, tutte preparate a puntino e, se necessario, innevate artificialmente.

day choice for lovers of winter sports and outdoor activities. This southern corner of the Trentino is just a 20 minute drive from the town of Rovereto and

half an hour from the plain of Vicenza. Renowned for its winter snows, but also for its sun, it offers enthusiasts 100 km of well-maintained ski slopes and

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Fascino garantito That special something A sinistra: da non perdere una visita al magnifico paese di Serrada. Sotto: a soddisfare gli amanti della buona tavola ci pensano le baite e ristoranti gourmet diffusi sull’Alpe Cimbra Left: A visit to wonderful Serrada is a must Below: Foodies can enjoy the delights of the mountain huts and gourmet restaurants dotted around Alpe Cimbra

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Noleggiabili in loco For hire Con le fatbike sulla neve l’emozione è garantita A destra: oltre che all’interno del palasport di Folgaria, è possibile pattinare all’aperto sul lago di Lavarone ghiacciato Fat bikes on the snow: excitement guaranteed Right: skate indoors at the Folgaria Palasport rink or outdoors on Lake Lavarone

Quassù chi ha voglia di godersi la neve a 360 gradi, cimentandosi in una delle tante discipline alternative allo sci e allo snowboard, non ha che l’imbarazzo della scelta. Ecco in primis le ciaspole, ideali per chi vuole immergersi nella natura in silenziosa solitudine o accompagnati dalle guide alpine. Da provare, nei pressi di Luserna, il “sentiero dell’im80 km of cross-country skiing track with snow cannons to make sure visitors enjoy their winter sports whatever the vagaries of the weather. But it’s not just about skiing and snowboarding up here; there are plenty more snow-themed

maginario”, percorso naturalistico di 7 chilometri che si sviluppa tra ampi nevai e il folto bosco di abeti di cimbrica memoria. Per gli amanti delle emozioni forti ci sono invece le fat bike, le speciali mountain bike che con i loro pneumatici “oversized” consentono di pedalare e scendere sui pendii innevati; per chi vuole cimentarsi nelle due ruote invernali

activities to enjoy. One which is rapidly gaining popularity is snow-shoe hiking, ideal for enjoying a solitary excursion through the mountains or with a one of the expert local alpine guides. The “Path of the Imagination” near Luserna wends its

way for seven kilometres through the natural beauties of the snows and thick forests of the birch trees always associated with the Cimbrian Alps. If you’re looking for something a little less contemplative and a little more energising you might

Sled-dog / Dog sledding Oltre che paradiso del fondo, l’Alpe Cimbra offre l’opportunità di correre tra i boschi con le slitte trainate dai cani Skim through the woodlands of Alpe Cimbra on cross country skis or dog sleds

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7 Dream team Le piste dell’Alpe Cimbra sono il terreno di allenamento della nazionale austriaca di sci alpino The Austrian alpine ski team train in Alpe Cimbra

sono disponibili tragitti di oltre 30 chilometri, praticabili di giorno e di notte sotto la guida di un istruttore. Sull’Alpe Cimbra c’è poi spazio anche per lo sled-dog: nei pressi di passo Coe (Folgaria) e della malga Millegrobbe (Lavarone) grandi e piccini possono cimentarsi in emozionanti

escursioni sulle slitte trainate dai cani, sotto la guida degli esperti maestri federali. Infine ecco i programmi fitness sulla neve, l’animal watching, il pattinaggio su ghiaccio, le camminate in notturna (da non perdere quella alle cascate dell’Offentol), o le cavalcate sulla neve fresca. Per gli ospiti più piccoli Kids’ play L’ospitalità dei bambini è da sempre un must per l’Alpe Cimbra con family hotel, numerose iniziative di animazione e programmi dedicati nelle scuole sci Children have always been to the forefront of hospitality in Alpe Cimbra with special family. Hotels, kids’ ski school and plenty of entertainment clubs

like to take a fat bike out for a spin. These special mountain bikes have oversized tyres to enable you to pedal down snowy slopes with relative ease and this area has over 30 kilometres of specially prepared tracks for you to explore by day or even,

guided by an instructor, by night. Another unusual activity is dog sledding near the Coe Pass in Folgaria and the Millegrobbe Malga in Lavarone, where children and adults alike can revel in exciting excursions in dog sleds under the aegis of

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expert federal trainers. Just in case you get bored, there are also fitness programmes on the snow, wildlife watching, ice skating, night-time rambles (an absolute must is the excursion to the Offentol waterfall), or horse riding through the fresh snow.

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Fuori pista / Off-piste Con gli sci o con la tavola il divertimento è assicurato Thrills and spills on skis or snowboards

Senza naturalmente dimenticare quello che è uno dei marchi di fabbrica dell’offerta vacanziera, invernale e non, dell’Alpe Cimbra: le proposte di ospitalità per i bambini e le famiglie. A cominciare dai baby park, che offrono ai piccoli la possibilità di avvicinarsi alla neve attraverso il gioco e in tutta sicurezza, alla presenza di scuole di sci sempre alla ricerca

di nuove metodologie di insegnamento, alla costante presenza di animatori professionisti che organizzano attività di custodia in spazi dedicati, e infine alle passeggiate accessibili con i passeggini, la proposta family dell’altopiano di Folgaria, Lavarone e Luserna è tra le migliori dell’intero arco alpino. Provare per credere. n

Vademecum Per informazioni e prenotazioni: www.alpecimbra.it Info and bookings: www.alpecimbra.it

All this in addition to that special family-friendly welcome you can be sure of whatever the season in Alpe Cimbra, with a wide range of services for parents and kids. Like the baby park service, for example, which helps your Tutti in sella / Saddle up I maneggi della zona offrono la possibilità di intraprendere splendide cavalcate nella neve fresca Local stables organise rides through fresh snow

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mini-me to get to know the snow through play without any risk involved and the ski schools always in the vanguard of the latest teaching techniques, the play groups and entertainment clubs in specially organised areas and the

pushchair-friendly walks. All thoughtful touches which have gone into making the Folgaria, Lavarone and Luserna plateau one of the best family holiday destinations in the whole of the Alps. One to try. n



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in viaggio Travel

Caccia al tesoro ad Aquileia

La città che fu prima degli antichi Romani e poi dei Patriarchi medioevali è ancora in parte sepolta. Ma un soggiorno nello straordinario sito archeologico friulano è in grado di offrire emozioni forti AQUILEIA TREASURE HUNT. Part of the city founded by the ancient Romans and then governed by the medieval Patriarchs remains to be excavated. But it is still a treasure well worth a visit Storia/story Rossella Gottlieb Occhio ai dettagli Close up Particolari dei mosaici della Basilica di Aquileia (ph. Gianluca Baronchelli) Detail of the mosaics in the Aquileia Basilica (ph. Gianluca Baronchelli)

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n autentico concentrato di arte e storia, per essere stata prima una delle città mediterranee più importanti dell’Impero Romano, e poi, nel primo Medioevo, il centro propulsore del Cristianesimo nell’Europa centrale e balcanica. Parliamo naturalmente di Aquileia, dal 1998 nella lista dei siti dell’Unesco e senza dubbio uno Aquileia was one of the most important Mediterranean cities in the whole of the Roman Empire and subsequently the hub of Christianity in central Europe

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dei poli archeologici più affascinanti (ma anche, forse, meno noti al grande pubblico) del Bel Paese. Il foro, le terme, il circo, l’anfiteatro, il sepolcreto, il porto fluviale: come potrete scoprire anche voi osservandone i resti e facendovi aiutare da un pizzico di immaginazione, nell’Aquileia romana – fondata nel 181 a.C.

and the Balkans during the early Middle Ages. On the list of Unesco Heritage Sites since 1998, Aquileia is undoubtedly one of the most fascinating, but

also one of the lesser-known, archaeological sites in the whole of Italy. As is obvious from the ruins of the forum, the baths, the ra-

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Monumenti simbolo / Icons Piazza Capitolo con la torre campanaria, la Basilica patriarcale e i resti del Battistero. L’interno della Basilica ha nascosto per secoli uno dei mosaici pavimentali più estesi e importanti del mondo (ph. Gianluca Baronchelli) Sotto: l’antico foro della città romana (ph. Gianluca Baronchelli) Piazza Capitolo with the campanile, patriarchal Basilica and the remains of the Baptistery. Inside the Basilica one of the largest and most important mosaic floors in the world lay concealed for centuries. Below: the Roman town’s ancient forum (ph. Gianluca Baronchelli)

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C’era una volta Persepoli La notizia è ormai certa: sarà prolungata fino alla fine del 2016 la splendida mostra dedicata ai tesori dell’antica Persia che dallo scorso 25 giugno è ospitata presso il Museo archeologico nazionale di Aquileia. Un’esposizione organizzata dalla Fondazione Aquileia nel quadro del ciclo “Archeologia ferita” perché dedicata ai preziosi reperti rinvenuti nei pressi di Shiraz (Iran) laddove sorgeva Persepoli, la capitale del regno persiano distrutta nel 330 a.C. dalla furia devastatrice dell’esercito di Alessandro Magno. Un destino dunque, quello di Persepoli, analogo a quello di Aquileia, che nel 452 d.C. fu messa a sacco dalle orde di Attila. I preziosi reperti in mostra coprono un arco temporale assai lungo e sono testimonianza di due dinastie fondamentali dell’Iran preislamico: gli Achemenidi e i Sasanidi. Ma come sapranno apprezzare i visitatori più attenti, al di là del loro enorme valore storico e artistico, sono anche oggetti di rara bellezza.

Once upon a time in Persepolis

It is now certain that the splendid exhibition dedicated to the treasures of ancient Persia that has been on display in the National Archaeological Museum in Aquileia since 25 June will be extended until the end of 2016. The exhibition was organised by the Aquileia Foundation as part of the “Wounded Archaeology” cycle and dedicated to the precious finds discovered near Shiraz (Iran), on what was once the site of the ancient city of Persepolis, the capital of the kingdom of Persia destroyed in 330 BC by Alexander the Great’s invading army. The fate of Persepolis was similar to that of Aquileia, sacked by Attila’s Huns in 452 AD. The precious artefacts on display cover a span of years covering the two most important dynasties of pre-Islamic Persia: the Achaemenids and the Sassanids. But as discerning visitors will immediately realise, apart from their historic and artistic value, these finds are also objects of rare beauty.

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come avamposto militare contro i barbari e distrutta nel 452 d.C. dagli Unni di Attila – non mancava proprio niente. Di quella ricca metropoli romana gli scavi archeologici non hanno ancora riportato del tutto alla luce le rovine, ma quelle trovate costituiscono comunque una delle testimonianze meglio conservate dell’antica grandiosità. Senza poi dimenticare che nel Museo archeologico nazionale sono conservati ed esposti al pubblico tutti i reperti risalenti all’epoca romana – statue, suppellettili, oggetti preziosi – che a partire dall’800 sono riemersi nel corso degli scavi. Un tuffo davvero suggestivo e intenso nella quotidianità dei nostri antenati. Leggermente decentrati rispetto alle rovine romane sorgono invece i simboli di quell’Aquileia dei Patriarchi che dal quarto secolo dopo Cristo e fino al 1420 ha visto la città come importante centro ecclesiastico con un potere temporale che durante il Medioevo si estendeva a tutto il Friuli e all’Istria; ecco, infatti, la Basilica patriarcale con il suo campanile e con i resti del Battistero. La Basilica è il risultato del radicale restauro di un complesso religioso risalente al quarto

cetrack, the amphitheatre, the cemetery and the river port, Roman Aquileia, founded in 181 BC as a military outpost against the barbarians and razed to the ground by Attila’s Huns in 452 AD, believed in doing itself well. The wealthy Roman metropolis has not yet been completely excavated, but there is enough for visitors to appreciate one of the best-preserved, and imposing, scenarios of the ancient world. Another must is the National Archaeological Museum where all the Roman finds are on display – a treasure trove of statues, objects and jewellery brought to light during digs from the 19th century onwards. A fascinating portrait of what life must have been like for our ancestors. Next to the Roman ruins lie the

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secolo d.C. danneggiato prima dalle invasioni barbariche e poi dai terremoti. Rimangono, di questo originario complesso, le aule paleocristiane fatte costruire dal vescovo Teodoro e uno splendido mosaico pavimentale raffigurante scene tratte dall’Antico Testamento. Interessante sapere che questo eccezionale tesoro è stato scoperto soltanto all’inizio del 20esimo secolo, quando fu rimossa la pavimentazione posizionata in epoca successiva, che copriva i mosaici. Da non perdere anche i mosaici e i resti della “Cripta degli scavi”, mentre la “Cripta degli affreschi” conserva opere di gusto bizantino. D’obbligo anche una visita al Battistero e alla sua sala sud (Südhalle) dove spiccano lo splendido mosaico del pavone ed alcuni sarcofagi del periodo tardo antico. Ma a chi intende unire al fascino della storia e dell’arte il piacere di scoprire il magnifico territorio del Friuli Venezia Giulia, giovi sapere che Aquileia non è certo una cattedrale nel deserto: siamo a pochissimi chilometri dalla laguna di Grado, ma anche da alcune delle più attrezzate località sciistiche della regione o dalle bellezze di Udine e Trieste. Buon viaggio! n

symbols of Aquileia under the Patriarchs. From the 4th century AD until 1420 the city was an ecclesiastical hub endowed with temporal power which saw it govern medieval Friuli and Istria. What remains is the patriarchal Basilica with its bell tower and the ruins of its baptistery. The Basilica we see today is a radical restoration of the 4th century AD original, damaged originally by barbarian invasions and subsequently by earthquakes. The early Christian body of the church built by the bishop Theodore and one of the splendid mosaics showing scenes from the Old Testament are all that survive of the original complex. Interestingly this unique treasure was only discovered at the beginning of the 20th century, when a la-

ter layer of flooring covering the mosaics was removed. An essential part of any tour has to be the mosaics and ruins of the “Crypt of the Excavations”, while the “Crypt of the Frescoes” houses Byzantine works. Another must is the Baptistery and its southern wing, or Südhalle, with a splendid mosaic of a peacock and a number of sarcophagi from the late classical period. Visitors eager to explore the natural beauties of the magnificent Friuli Venezia Giulia region are spoiled for choice; just a few kilometres away lies the Grado lagoon and the Adriatic sea, heading towards the Alps takes you to some of the region’s famed winter sports centres, while the charming towns of Udine and Trieste are also just a short drive away. Buon viaggio! n

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The Natissa river Aquileia era dotata di un importante porto fluviale (ph. Gianluca Baronchelli) Aquileia was home to an important fluvial port (ph. Gianluca Baronchelli)

Restauro premiato Award-winning restoration A fianco: la narrazione della storia di Giona sul pavimento dell’aula sud della Basilica (ph Gianluca Baronchelli) Sotto: il progetto di valorizzazione dei mosaici paleocristiani del complesso basilicale di Aquileia (nella foto il recupero della Südhalle) è stato selezionato tra i vincitori dell’edizione 2015 del Premio per il patrimonio culturale dell’Unione europea/Europa Nostra Awards (ph. Gianluca Baronchelli) Left: the story of Jonah in mosaic on the floor of the southern apse of the Basilica Below: the restoration and display of the early Christian mosaics from the Basilica complex of Aquileia (in the photo the restoration of the Südhalle) was among the winners of the 2015 edition of the European Union/Our Europe Award for cultural heritage

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Vacanze in montagna con famiglia

in viaggio Travel

Il Cavallino Bianco di Ortisei (Val Gardena) è l’indirizzo giusto per tutti coloro che questo inverno vogliono godersi una pausa di totale relax, all’insegna del benessere personale, di coppia e dei propri figli FAMILY HOLIDAYS IN THE MOUNTAINS. The Cavallino Bianco in Ortisei (Val Gardena) is the place to head for this winter if you want to switch off and enjoy being pampered. Single parents, couples with kids and extended families all welcome! Storia/story Rossella Gottlieb

Resort fiabesco Fairy tale resort L’Hotel Cavallino Bianco, recentemente riconfermato come miglior albergo per famiglie al mondo, si trova nella zona pedonale di Ortisei e dispone di 104 spaziose suite familiari, la maggior parte delle quali completamente rinnovate di recente The Hotel Cavallino Bianco was recently reconfirmed as the best family hotel in the world. It is in the pedestrianised area in the centre of Ortisei and offers guests 104 spacious family suites, most of them recently renovated

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Salus per aquam L’albergo è dotato di 4 piscine riscaldate, di cui due al coperto e due all’aperto, per lo svago e il riposo di adulti e bambini The hotel has four heated swimming pools, two indoor and two outdoor, to keep parents and kids happy and entertained

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n albergo di lusso, concepito e realizzato per soddisfare le esigenze delle famiglie con figli a seguito, nel cuore delle Dolomiti gardenesi. Dove i genitori possono finalmente trovare tempo per se stessi, per la loro vita di coppia e per dedicare le giuste attenzioni ai propri pargoli. Sono questi, in estrema sintesi, i tratti distintivi del Cavallino Bianco, il Family Spa Grand Hotel localizzato nel centro pedonale di Ortisei (Alto Adige/ Südtirol) che anche quest’anno si è aggiudicato il titolo di miglior struttura per famiglie al mondo conferito da Trip Advisor. Dunque una vera oasi di pace e di relax inserita in un A luxury hotel, designed with families and children in mind, in the heart of the Gardena Dolomites. The ideal destination for parents who want to dedicate some quality time to themselves, their partners and their kids. Which is what the Cavallino Bianco, the Family Spa Grand

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contesto alpino di rara bellezza, dove gli ospiti possono trascorrere una vacanza all’insegna della più totale tranquillità, ma anche del divertimento in famiglia. Durante la stagione invernale ci si può infatti cimentare sulle famose piste da sci della Val Gardena, un comprensorio di circa 175 chilometri tra discese e percorsi di fondo, costellato di cime e rifugi incantevoli. Spazio, dunque, a sci e snowboard, ma anche alle tantissime attività all’aria aperta che una famiglia può affrontare in alta montagna, dalle classiche passeggiate sulla neve alle ciaspolate, o alle discese con bob e slittini.

Hotel on the pedestrianised high street of Ortisei in Alto Adige is all about, considering it managed to pip the award for top family hotel in the world this year on Trip Advisor. An oasis of peace and quiet in a stunning alpine setting where guests can enjoy a truly relaxing holiday and still

have a fun time with the family. During the winter season visitors can take to the famed Val Gardena slopes with their 175 kilometres of downhill and cross country skiing, dotted with alluring peaks and charming alpine refuges. So there’s plenty for ski and snowboard enthusiasts, but the-


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I vostri figli sono ancora troppo piccoli per giocare sulla neve insieme a mamma e papà? Nessun problema: il Cavallino Bianco nasce proprio per far divertire anche i più piccoli e per permettere ai loro genitori di godersi una vacanza al top. Ecco dunque scendere in campo il preparatissimo staff multilingue dell’albergo, che dalle 8.30 del mattino fino alle 9 di sera può seguire anche i neonati mentre mamma e papà sono fuori a fare sport oppure si godono gli altri servizi dell’albergo: dalle piscine riscaldate con idromassaggio all’area sauna, dal beauty center alla palestra, dalle zone relax alla Stube dell’albergo - dove è possibile re’s also a lot on offer for family excursions, from the classic trek through the snow on snowshoes to downhill thrills on bobsleighs or toboggans. If your kids are still too young to get out there into the snow with mum and dad the Cavallino Bianco is on hand to make sure you still get the most

consumare una romantica cenetta a due - non c’è che l’imbarazzo della scelta. E quando si decide di stare tutti insieme niente paura, al Cavallino Bianco i bimbi sono i benvenuti ovunque. Senza dimenticare che agli ospiti più giovani è interamente dedicata “LinoLand”, la grande area giochi. Qui, per i piccoli di età compresa tra il primo mese di vita e i 3 anni, c’è “BabyLino”, una sorta di asilo dotato di ogni comfort dove le “tate”, da sole o in compagnia con i genitori, possono provvedere a pappe, nanne e intrattenimenti vari. Per i bambini dai 3 agli 11 anni c’è invece “Ju-

out of your holiday. The hotel has a perfectly trained multilingual staff on hand to take over parenting duties from 8.30 am to 9 pm, they can even cater for small babies if mum and dad want to enjoy some of the winter sports on offer or just simply chill out enjoying the hotel’s heated

Baby-sitting Nell’area “BabyLino” le educatrici professioniste possono seguire gli ospiti più giovani dando il cambio ai genitori desiderosi di qualche ora di svago The “BabyLino” area’s trained nannies can take over for mum and dad when they want to enjoy a few hours of well-earned down time

swimming pools, hydro-massage, saunas, beauty centre, gym, relaxation area or traditional Stube, where you can also enjoy a romantic dinner a deux. But when parents and children decide to enjoy some family time the Cavallino Bianco welcomes children everywhere. Younger guests will Al top / Top knotch Cucina tipica, cuochi stellati, servizio al tavolo impeccabile: anche sul fronte della ristorazione l’offerta del Cavallino Bianco è di primissimo ordine Traditional fare, chefs with Michelin stars, impeccable waiting staff: food is another Cavallino Bianco speciality

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Respirare / Deep breath! Il comprensorio della Val Gardena, con i suoi 175 chilometri di piste e le tantissime soluzioni alternative allo sci, è quanto di meglio si possa desiderare per una vacanza sulla neve The Val Gardena complex, with its 175 km of slopes and myriad alternatives to skiing, is just what you want from a winter holiday in the mountains

niorLino”, un munitissimo reparto giochi che offre innumerevoli opportunità di svago: dalla casetta di Heidi con cucinino e falegnameria, al laboratorio per le arti creative, e poi la casa delle bambole, il pingpong, il mini-biliardo e, non ultimo, il ristorante per bambini. Infine il “Teenie’s club”, lo spazio ricreativo e

di socializzazione per i ragazzi dagli 11 anni in su, con l’immancabile play station, televisione e giochi di società. Ma per gli sciatori del domani è anche a disposizione il Baby Park dell’hotel e una succursale della rinomata scuola di sci di Ortisei, riservata ai clienti dell’hotel. Peccato non approfittarne! n

Vademecum Il Family Spa Grand Hotel Cavallino Bianco ****S vi aspetta a Ortisei (Bolzano), in via Rezia 22 Per informazioni: +39 0471 783333; info@cavallino-bianco.com; www.cavallino-bianco.com; skype: cavallino.bianco.grand.hotel The Family Spa Grand Hotel Cavallino Bianco **** is in Ortisei (Bolzano), in Via Rezia 22 Info: +39 0471 783333; info@cavallino-bianco.com; www.cavallino-bianco.com skype: cavallino.bianco.grand.hotel

be delighted to discover the hotel’s “LinoLand”, a large, dedicated play area. For 0 – 3 year olds there’s “BabyLino”, where a staff of nannies is on hand to take care of babies and toddlers with games and meals, or simply give mum and dad a helping hand. For the 3 - 11 year olds there’s the “Ju-

niorLino”, a very well-equipped play area with plenty to keep junior busy, from the Heidi play house complete with a kitchen to the carpenter’s shop, creative arts laboratory, dolls house, table tennis, mini-billiards and special kids’ restaurant. The “Teenie’s club” caters for teenagers, provi-

ding them with a space to socialise fully equipped with the inevitable play station, television and board games. But budding skiers can also unfurl their wings in the hotel’s BabyPark with its branch of Ortisei’s famous ski school, specially reserved for hotel guests. A pity to miss it! n

Divertimento assicurato Guaranteed fun Nell’area “JuniorLino” i bambini dai 3 agli 11 anni possono trovare tanti motivi di svago In the “JuniorLino” area 3 - 11 year olds can play to their hearts’ content

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la mia italia My Italy

In viaggio con Ulrich Ritter (*) Travels with Ulrich Ritter (*)

Orvieto, capitale del “buon vivere” Camminata autunnale nella città umbra, alla scoperta dell’operosa lentezza Qualità della vita, rispetto della natura e tanta bellezza. Ad Orvieto, sospesa sulla sua rupe che la solleva al cielo non si corre e ci si gode la visita autunnale scoprendo la città a piedi. Mi perdo tra le viuzze pittoresche del centro ed arrivo domenica mattina al duomo con la sua splendida facciata gotica per assistere alla Messa solenne, impreziosita dalla musica del famoso organo. Prima di lasciare il duomo ammiro gli affreschi di Beato Angelico e Luca Signorelli, prima di entrare in un’altra delle chiese più belle di Orvieto, San Giovenale, esempio classico dello stile romanico. Ma c’è anche una millenaria città sotterranea da scoprire, quella del Pozzo di San Patrizio, che mi fa pensare sempre a un girone infernale, pieno di fascino e mistero. C’è poi l’arte del legno, che ad Orvieto attinge alle radici di una tradizione antichissima, che si può ammirare nella bottega Michelangeli e nel bar storico Montanucci, dove insieme agli amici orvietani prendiamo l´aperitivo prima di andare a cena all´antica trattoria La Palomba, in pieno centro storico. Il proprietario Giampiero Cinti ci consiglia una frittata di tartufo nero per iniziare. Eccezionali i secondi: palomba e piccione alla leccarda, preparati con un sugo delizioso, a base di vino rosso e olive. Brindiamo, naturalmente, con vini bianchi e rossi orvietani. www.comune.orvieto.tr.it

Orvieto, capital of the good life An autumn stroll through Orvieto in Umbria admiring the art of being busy slowly Quality of life, respect for nature and beauty. In Orvieto, perched on its towering rock rising starkly from the surrounding countryside, no one is in a hurry and I set out to explore the town at a suitably leisurely pace on foot. On Sunday morning I wander through the winding picturesque streets of the centre and fetch up in the cathedral with its superb Gothic façade for mass, accompanied by music from the justly-famous organ. Having admired the cathedral’s frescoes by Beato Angelico and Luca Signorelli, I visit another of Orvieto’s loveliest churches, San Giovenale, a classic example of Romanesque architecture. Then there is the honeycomb of caves in the centuries-old underground city to explore, together with the mysterious, fascinating St Patrick’s well, which always reminds me of a circle of hell. Another deep-rooted tradition in Orvieto is carpentry and wood-carving. Visitors can admire local craftsmen’s work in Michelangeli’s bottega and in the historic Montanucci café, where we join our local friends for an aperitif before dinner in the Antica Trattoria La Palomba, in the heart of Orvieto’s historic centre. Mine host Giampiero Cinti suggests omelettes with black truffles as a first course and we follow these up with simply spectacular spit-roast pigeons basted in a red wine and olive sauce. All washed down with a local red and a local white. What else?

Dall’alto: il duomo, uno dei capolavori dell’architettura italiana (ph. Claudio Caravano); il palazzo del Capitano del Popolo (ph. Claudio Caravano); la vita tranquilla e operosa in città. Sotto: l’insegna della trattoria “La Palomba” From above: the cathedral, a masterpiece of Italian architecture (ph. Claudio Caravano); the Palazzo del Capitano del Popolo (ph. Claudio Caravano); here life is slow-paced but productive; “La Palomba”

www.comune.orvieto.tr.it

* Ulrich Ritter è stato per 25 anni direttore del programma italiano della radio tedesca „Deutschlandfunk“ e inviato della Radiotelevisione tedesca per l´Italia * Ulrich Ritter was head of the Italian programme on the German radio „Deutschlandfunk“ for 25 years and the Italian correspondent for the German radio and TV corporation

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fascino Glamour

Sulle ali del Barone Rosso

Duelli nel cielo Duels in the sky Lo splendido Fokker Dr.1, un triplano che evoca duelli immortali The splendid Fokker Dr.1, a triplane that starred in countless dogfights

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A Nervesa della Battaglia (Tv), gli aerei più famosi di inizio ‘900 rivivono grazie alla passione di Giancarlo Zanardo e dei soci della Fondazione Jonathan Collection. Un luogo immerso nel verde dove il cielo è solcato da triplani e biplani, ricostruiti da mani abili e filologicamente corrette On the Wings of the Red Baron. Perfect replicas of triplanes and biplanes streak through the skies over the quiet countryside around Nervesa della Battaglia, in the province of Treviso, where Giancarlo Zanardo’s shared passion with the other members of the Jonathan Collection Foundation has brought to life a stunning collection of early 20th century aircraft Storia & foto / story & photo GIOVANNI DE LUCA

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Il Piave parla The tale of the Piave Su questi cieli perse la vita Francesco Baracca, storico pilota militare italiano Where Italian World War I ace Francesco Baracca was shot down

Progetti originali Original projects Pagina a destra in alto: alcune delle realizzazioni di Zanardo davanti all’hangar Bessonneau Sotto: il De Havilland DH.82A Tiger Moth, uno degli aerei più famosi della storia dell’aviazione Right page, above: some of Zanardo’s oeuvre in front of the Bessonneau hangar Below: a De Havilland DH.82A Tiger Moth, one of the most famous aircraft in aviation history

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Giancarlo Zanardo è sempre piaciuto pensare in grande. E mentre si affermava nel mondo dell’industria chimica come imprenditore di successo ha deciso parallelamente di dar sfogo alla sua passione per il volo, sia come pilota che come costruttore di aeroplani. Ma evidentemente i “modellini” non gli bastavano perché Giancarlo è andato a cercare i disegni originali degli aerei a cui voleva ridare vita e con grande pazienza ha iniziato a costruire da zero i suoi miti aereonautici. Tecnicamente sono dei “prototipi”, perché in nome della sicurezza e delle normative vigenti la strumentazione di volo è stata aggiornata agli standard attuali, ma per il resto sono identici agli originali. Nel corso della sua carriera di costruttore Zanardo ha fatto volare decine di aerei e di elicotteri, che oggi sono ospitati all’interno di un preziosissimo hangar Bessonneau recuperato in Inghilterra ed utilizzato durante il primo conflitto bellico. Giancarlo Zanardo has never been one to do things by halves, so while he was intent on cutting a swathe through the chemical industry as a successful entrepreneur, he was also busy indulging his passion for flying, both as a pilot and aircraft constructor. Making model aeroplanes simply wasn’t enough for Giancarlo; he tracked down the original blueprints of the aircraft he was interested in and patiently reconstructed replicas from scratch. Technically they have to be catalogued as prototypes, because today’s regulations and safety standards require them to be equipped with modern flight

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Il tutto a Nervesa della Battaglia (Tv), a pochi metri dal Piave in uno dei luoghi simbolo della Grande Guerra, dove ha sede la Fondazione Jonathan Collection, che gestisce l’aviosuperficie Francesco Baracca. L’emozione di salire a bordo alla replica di un triplano Fokker Dr.1 (quello del Barone Rosso per intenderci) è indescrivibile, anche perché le ali e la carenatura del velivolo sono realizzate come agli esordi. Unica differenza l’aver utilizzato al posto della tela di lino di un tempo un materiale plastico moderno, ma talmente sottile da poter essere sfondato con un piede se non si sta attenti nel salire a bordo. Per il nostro volo Zanardo ha scelto un biplano. Poche indicazioni al passeggero, poi, indossato il caschetto in cuoio e gli occhialoni in vetro che un tempo usavano i piloti si decolla dal prato dell’aviosuperficie. Dall’esterno dell’aeroplano la luce filtra all’interno della carlinga e ad ogni virata senti il

instruments, but everything else is identical to the original versions. Zanardo has built and flown dozens of aircraft and helicopters during his career as an aeronautical constructor, and these are now housed in a historically significant Bessonneau hangar imported directly from the UK, where it had seen service during World War I. The hangar is sited at Nervesa della Battaglia in the province of Treviso, just a stone’s throw from the Piave river which played such a large part on the Italian front of World War I. This is also home to the Jonathan Collection Foundation, which runs

the airfield named after Italian World War I ace Francesco Baracca. It’s quite a thing to climb on board a perfect replica of a Fokker Dr.1 triplane (as flown by the Red Baron). The body and wings are as flimsy as they were back in the Baron’s day, although the linen used then has been substituted by modern wafer-thin plastic sheeting, but you still have to be careful not to put a foot through it as you clamber into the cockpit. Zanardo has decided to give me a spin in a biplane. After a few laconic instructions we pull on Biggles-style leather flying helmets with goggles and take off

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24 Pilota e costruttore Pilot and aircraft constructor Giancarlo Zanardo pronto per il volo Giancarlo Zanardo ready for take off

vento che ti sferza il viso, mentre alle spalle del passeggero Giancarlo Zanardo si gode la sua creatura e ti porta lungo il Piave ad ammirare dall’alto i luoghi in cui, dopo lo sfondamento di Caporetto si combattè la tristemente celebre battaglia del Solstizio, durante la quale Francesco Baracca venne abbattuto. Panorama grandioso, storie di guerra che lasciano il segno, mentre sul prato sottostante alcuni aerei della Fondazione Jonathan sono schierati uno vicino all’altro. Di ognuno Giancarlo può raccontare la storia, le difficoltà nel trovare i disegni originali, le migliaia di ore passate insieme ai suoi compagni di avventure nel costruire il velivolo e l’emozione di ogni collaudo. Poi ci sono i grandi progetti, come quelli legati al mastodontico trimotore Caproni, che occupa buona parte del grande hangar e che Zanar-

do vorrebbe dotare di tre motori più potenti, quanto costosi, per migliorarne le prestazioni in volo. Schierato c’è anche il biplano De Havilland DH.82A che ha partecipato alle riprese del film “Il Paziente inglese”, ma infrattandosi nei recessi più remoti dell’hangar spuntano fuori piccoli elicotteri monoposto, repliche ridotte di aerei della seconda guerra mondiale e una infinita serie di tesori nascosti. Il tutto a disposizione di tutti coloro che sono interessati a conoscere la storia sotto un’ottica diversa da quella consueta. Perché la Fondazione è aperta a scolaresche, gruppi aziendali o semplici appassionati per condividere la grande passione del suo fondatore. Prossimo passo la realizzazione di un museo permanente per rendere ancora più fruibile questo tesoro aeronautico. n

Ci vediamo al Campo Baracca / The Baracca Airfield La Fondazione Jonathan Collection si trova in Via Fra Giocondo a Nervesa della Battaglia (Tv) www.jonathanaereistorici.it, tel +39 340 399 8101 The Jonathan Collection Foundation is in Via Fra Giocondo in Nervesa della Battaglia (Treviso) www.jonathanaereistorici.it, tel +39 340 399 8101

Tecnologia / Technology In nome della sicurezza tutta la strumentazione degli aerei non è d’epoca, ma contemporanea In alto: sono i particolari costruttivi a rendere unici gli aerei della Fondazione Jonathan Collection Today’s safety regulations impose modern flight instruments Above: the painstaking attention to detail is what makes the aircraft of the Jonathan Collection Foundation unique

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from the airfield’s grass runway. Light filters through the fuselage, and the wind whips across your face at every turn, while from the pilot’s seat behind me Giancarlo Zanardo is evidently revelling in his creation. We fly along the Piave river for a bird’s eye view of the battlefields of the Great War, where after the terrible Italian defeat at Caporetto they successfully fought the Second Battle of the Piave River, dubbed the Battaglia del Solstizio by the famous Italian poet Gabriele D’Annunzio, during which ace Francesco Baracca was shot down and killed. The view is superb, just as the memories of the wars fought

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below are evocative, an effect heightened by the aircraft belonging to the Jonathan foundation lined up on the airfield below. Giancarlo can tell you the tale of each and every one of them, from the difficulties in finding the original blueprints, to the thousands of hours he and his fellow enthusiasts spent patiently reconstructing them and the thrill of each first test flight. Then there are the big projects, like the huge three-engine Caproni that is currently taking up a large portion of the hangar, and which Zanardo wants to equip with three much more powerful, and extremely expensive, engines to improve its flight performance. Another

inhabitant of the hangar is the De Havilland DH.82A biplane that was used to shoot “The English Patient”, but poking around this Aladdin’s cave we also come across some Lilliputian single-seater helicopters, smaller scale replicas of World War II planes and a host of other hidden treasures. Visitors interested in approaching history from a different angle are welcome, the Foundation is open for school trips, corporate parties and private enthusiasts who share its founder’s passion. The next step is to create a museum in order to render this unique aeronautical heritage more easily accessible. n

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Luoghi storici / Historical sites A sinistra e in alto: il campo di volo di Nervesa della Battaglia. L’attività della fondazione si basa sulla disponibilità di un gruppo di appassionati piloti veneti Left and above: the Nervesa della Battaglia airfield. The Foundation is run by a group of local enthusiasts

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fascino Glamour

Ford Edge, a misura di Valle d’Aosta

Una piccola regione ricca di fascino e storia, scoperta alla guida di un piccolo grande SUV a trazione integrale Ford Edge, Just the Job for the Valle d’Aosta Exploring a small corner of Italy rich in history and charm in a great little 4-wheel drive SUV

Storia/story GUIDO CASETTA (Twitter: @casettagui) Foto/photo courtesy ALESSANDRO ALTAVILLA per autoappassionati.it

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Storia e tecnologia History and technology In alto: la nuova Ford Edge davanti al Castello di Fenis. Sono più di 70 i castelli di cui è ricca la Valle d’Aosta A destra: grazie all’Intelligent All Wheel Drive, lo slittamento di ogni ruota viene controllato elettronicamente garantendo la massima trazione su qualsiasi superficie Above: the new Ford Edge parked in front of the castle of Fenis. There are more than 70 castles in the Valle d’Aosta Right: thanks to the Intelligent All Wheel Drive each wheel is electronically controlled to guarantee an excellent grip whatever the conditions

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Semplicità integrata Integrated simplicity Il touchscreen da 8 pollici, cuore del sistema di infotainment Ford The 8� touchscreen lies at the heart of the Ford infotainment system

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Dappertutto Go anywhere Anche le strade di montagna si percorrono in relax e sicurezza grazie all’Adaptive Steering Wheel The car’s Adaptive Steering Wheel makes mincemeat of mountain roads

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n mezzo agli splendidi panorami che offrono le Alpi, spicca una regione, nota per il fascino dei suoi paesaggi, in tutte le stagioni. La Valle d’Aosta è infatti una regione speciale, non solo per il suo statuto, ma perché rappresenta (e ha rappresentato nella storia) un punto strategico di passaggio, trovandosi al confine con Francia e Svizzera, cioè con alcuni valichi importanti, come, ad esempio, il Traforo del Monte Bianco. Nota a tutti per le sue mete sciistiche, quest’area offre ben di più che semplici, benché molto apprezzate, località invernali. Infatti, durante il resto dell’anno, è possibile godere di molte attrazioni che permettono di vivere un’esperienza paragonabile a pochi altri luoghi italiani. Nonostante la stagione ancora mite, abbiamo

deciso di visitare alcuni dei magnifici luoghi valdostani con uno dei SUV più interessanti, la nuova Ford Edge, una vettura lunga 4,81 metri, che si posiziona al top della gamma fuoristrada. Arrivata quest’anno sul mercato ha subito colpito per il suo design ben riuscito, fresco e mai banale. Uno stile “globale”, pronto a incontrare i gusti e le esigenze di un pubblico molto ampio. Dopo Ecosport e Kuga arriva quindi la terza proposta per il mercato italiano, capace di ospitare comodamente cinque persone e i loro bagagli, pronta a portarli in viaggio in tutte le situazioni di guida, in maniera agevole e nel più totale silenzio, grazie all’Active Noise Control, una serie di microfoni che rileva e genera onde sonore specifiche, capaci di abbassare il rumo-

Potenza sotto controllo / Power check Per la Ford Edge è prevista una sola motorizzazione, 2.0 TDCi, ma con due configurazioni di potenza, 180 o 210 CV, accompagnate sempre dalla trazione integrale The Ford Edge is only available with a 2.0 TDCi engine, but in a choice of the 180 or 210 bHp versions, both, obviously, with four-wheel drive

In the midst of the magnificent scenery generally on offer in the Alps the Valle d’Aosta region is special. Special not just because it is achingly beautiful all year round, or because it has a devolved form of largely independent government, but also because of its uniquely strategic position on the cusp of Italy, France and Switzerland, which makes it one of history’s great highways of European communication, a fact exemplified by the tunnel under Mont Blanc. Well known for its popular ski

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resorts, it has much to offer in other seasons too, giving visitors an experience few other places in Italy can equal. Warm though the temperatures might still be, we opted to explore the glorious highlights of the Valle d’Aosta in one of the most interesting SUVs currently on the market, the new Ford Edge, which at 4.81 metres long tops Ford’s range of off-road vehicles. When the Edge arrived on the Italian market this year it immediately attracted attention thanks to its design, which avoid

being banal and manages to come across as fresh. It definitely has a global appeal, aimed at pleasing as broad a market as possible in looks and specs. After the Ecosport and Kuga this is the third SUV Ford has launched on the Italian market. It can comfortably accommodate five people and their luggage for journeys whatever the driving conditions, and all in total silence, thanks to the Active Noise Control system, a series of microphones that pick up and generate specific sound waves to eliminate

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Nuova Maserati Quattroporte: il salotto del Tridente

re. L’unità di controllo è in grado di distinguere i suoni piacevoli, come una conversazione o una canzone, da quelli sgradevoli. Nella Fort Edge la trazione integrale si chiama Intelligent All Wheel Drive, un sistema che controlla automaticamente lo slittamento di ogni ruota e applica la coppia necessaria per ottenere la massima trazione su qualsiasi superficie, in modo da non risultare un peso durante la guida quotidiana, ma garantendo sicurezza e consumi contenuti. Abbiamo potuto notare l’efficacia di questo sistema lungo i tanti passi di montagna che impreziosiscono i paesaggi valdostani. Sicurezza ed efficienza quindi, ma anche un’ottima dinamicità, caratterizzata dal brio del motore e dallo sterzo adattivo (Adaptive Steering Wheel) che regola costantemente il rapporto e la risposta di sterzata in base alla velocità del veicolo. Impossibile perdersi nelle stradine che si “arrampicano” sui monti grazie all’efficiente sistema di navigazione, ospitato all’interno del

noise. The smart control unit can even distinguish between “good” sound, such as conversation or music, and “bad” sound. The Fort Edge also boasts an Intelligent All Wheel Drive system governing the torque delivered to each individual wheel to provide maximum traction no matter what the surface. This makes the four-wheel drive unobtrusive on the daily round and keeps consumption down, while guaranteeing safety. We were able to confirm that this system actually worked as we made our way over the many mountain passes that are one of the attractions of the Valle d’Aosta. In fact

grosso schermo touchscreen da 8 pollici del SYNC 2, ultra connesso infotainment all’avanguardia, fiore all’occhiello del marchio Ford. Abbiamo attraversato la Valle D’Aosta a bordo della Edge cercando di cogliere l’essenza di questa terra, fatta di piccoli, incantevoli paesi che sembrano usciti direttamente dal mondo delle favole, frequentemente impreziositi da uno splendido castello (in regione ce ne sono oltre 70, tra forti, manieri e dongioni). Il più famoso è il Castello di Fénis, situato nell’omonimo comune, noto per la sua maestosità e per la sua architettura, ornata dalle numerose torri e dalla doppia cinta muraria merlata che racchiude l’edificio centrale. La sua storia inizia nel XIV secolo e, ancora oggi, si conserva in uno stato invidiabile. Tappa obbligata prima di dirigerci verso il Passo del Gran San Bernardo che raggiunge l’altezza di 2.473 m. s.l.m, collegando l’omonima valle con la Svizzera. Insieme alla nostra Ford Edge, si intende. n

we were more than happy with the car’s safety and efficiency, and equally pleased with its lively engine and Adaptive Steering Wheel feature that self-regulated with changes in speed. It was even impossible to get lost in the maze of mountain roads, thanks to the efficient navigation system housed in the generous 8-inch SYNC 2 touchscreen, Ford’s hyper-connected, cutting-edge infotainment system. As we travelled through the Valle D’Aosta in our Edge we tried to capture the essence of the region, dotted with enchanting little villages that look as though they are straight out of a fairy tale and

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often crowned with a splendid castle (the whole Valle d’Aosta actually boasts over 70 castles, fortresses, keeps and manors). The most famous of these is Fénis Castle in the village of the same name, noted for its majestic splendour and intriguing architecture, topped by a myriad of towers and bound by a doubled circle of crenulated walls. The castle’s history goes back to the 14th century, but it is still perfectly preserved. An absolute must see before we head off to the Gran San Bernardo Pass at 2473 metres asl, linking the valley of San Bernardo to Switzerland. With our faithful Ford Edge, of course. n

Maserati ha da poco presentato la nuova Quattroporte, l’ammiraglia che dopo 3 anni e mezzo si è rinnovata tramite un restyling di sostanza. Nel Centro Stile Maserati di Torino si è lavorato per “rinfrescare” le linee senza stravolgere l’aspetto della vettura, come in un consueto restyling, portando però il design ad un livello di totale identità con il nuovo corso di Maserati. La concept Alfieri ha dettato le linee guida, il SUV Levante le ha seguite fedelmente e ora è stata la Quattroporte a percorrere la stessa strada. Oltre al design, tra le novità ci sono innovativi dispositivi di sicurezza, il sistema di infotainment Maserati Touch Control Plus con funzione mirroring per smartphone e una cura quasi maniacale per dettagli e finiture dell’abitacolo con utilizzo di materiali di pregio. La gamma motori offre tre scelte, dal 3.0 V6 diesel da 275 CV al 3.8 V8 prodotto da Ferrari, passando per il 3.0 V6 benzina da 410 CV. Cura, tecnologia, ma anche tanto piacere di guida, per un’ammiraglia confortevole che è capace anche di far divertire.

The new Maserati Quattroporte: the Tridente’s lounge Maserati recently presented its new flagship Quattroporte, which three and a half years after its initial debut has undergone a complete restyling. The Maserati Style Centre in Turin has come up with a new look that doesn’t impinge on the car’s original style, but does take the design up to a level of total identification with the new Maserati philosophy. The guidelines are underwritten by the Alfieri concept, the Levante SUV followed these faithfully and now the Quattroporte has gone down the same path. Apart from the design, novelties include innovative safety features, the Maserati Touch Control Plus infotainment system with a mirroring function for smartphones and an almost obsessive attention to detail and the finish on the interior, with top quality materials throughout. There are three different versions to choose from, from the 275 bhp 3.0 V6 diesel to the 3.8 V8 produced by Ferrari, and the 3.0 V6 petrol 410 hp. A combination of painstaking care, technology and sheer driving pleasure makes this comfortable top of the range Maserati which can also give you a run for your money a go-to option.

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A tavola Food & wine

Merano WineFestival, 25 anni di eccellenza Dal 4 all’8 novembre, nell’elegante cittadina liberty nel cuore dell’Alto Adige, torna la storica manifestazione che celebra il meglio dell’enogastronomia italiana e internazionale Merano Wine Festival, Celebrating 25 Years of Excellence Elegant Merano in the heart of the Italian South Tyrol, noted for its Liberty-inspired architecture, is again hosting the international event showcasing the best in Italian and international food and wine from 4 - 8 November Storia/story LUISA NERINI Foto/photo courtesy MERANO WINEFESTIVAL

Selezionati / Selection Nella grande sala per scoprire il top delle produzioni enologiche italiane e internazionali The cream of Italian and international wine is sampled in the Great Hall

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ella parete di fondo della sala di degustazione solo i prodotti che hanno vinto il Merano Award - Wine and Culinaria possono entrare a far parte della Selezione ufficiale Merano WineFestival (Mwf), il primo evento in Europa a presentare esclusivamente prodotti selezionati da commissioni di degustazione. Questa formula ha permesso al Mwf di diventare, negli anni, un appuntamento irri-

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nunciabile ed esclusivo per addetti del settore e appassionati. Quest’anno, la tradizionale selezione enologica bio&dynamica del venerdì (4/11), verrà arricchita da quella Wine International. Sabato 5 domenica 6 e lunedì 7 novembre, il cuore della manifestazione: gli oltre 300 produttori della Selezione ufficiale Merano WineFestival, Wine and Culinaria, Cooking Farm nella Gourmet Arena, MasterClasses

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all’Hotel Terme. Martedì 8/11, dopo il successo del 2015, torna Catwalk Champagne, dedicata agli appassionati di bollicine francesi. Il biglietto d’ingresso alla manifestazio-

ne include la degustazione libera degli oltre 1000 vini presenti, showcooking stellati (previa prenotazione), portabicchiere (a partire da € 80,00). n

Degustazione / Tasting In alto a sinistra: lo spazio dove la birra è la protagonista assoluta. A destra: Master class, per gli appassionati che vogliono saperne sempre di più A sinistra e sopra: la scoperta dell’alta cucina Above left: the section dedicated to beer. Right: Master class for foodies in the know. Left and above: discover haute cuisine

Per molti, non per tutti / Many are called, but not all are chosen Il lavoro di selezione portato avanti per scegliere le eccellenze da presentare al Merano WineFestival garantisce l’altissimo livello dei partecipanti. Per vivere da protagonisti questo evento unico basta collegarsi al sito www.meranowinefestival.com The painstaking tastings and selection to choose only the best for the Merano WineFestival guarantees the very high level of the products taking part in the event Enjoy your own personal foretaste of what’s on offer at www.meranowinefestival.com

Only products which have won Merano Food and Wine Awards can be on the official Merano WineFestival (Mwf) list, because this is the first event in Europe that presents fare exclusively selected by commissions of experts. A formula that over the years has seen the Mwf become a firm favourite with trade professionals and food and wine enthusiasts ali-

ke. This year the traditional Friday (4/11) appointment with wine in the bio&dynamica section will be flanked by a Wine International event. The heart of the event takes place on Saturday (5/11), Sunday (6/11) and Monday (7/11), with the over 300 producers from the Merano WineFestival Wine and Culinaria Official Selection, a Cooking Farm in

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the Gourmet Arena and Master Classes at the Hotel Terme. Tuesday 8/11 sees a return of 2015’s very successful Champagne Catwalk, dedicated to lovers of French bubbly. Tickets for the event start at €80 and include free tastings of the thousand plus wines present, show cooking by Michelin-starred chefs (bookings only) and coasters. n

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A tavola Food & wine

Cantina Bolzano, in alto i calici Vigneti che si estendono tra i 200 e i 900 metri di quota, 220 appassionati produttori e una passione per i vini di qualità, alcuni dei quali si sono collocati al top nei principali concorsi nazionali A Toast to Cantina Bolzano. Vineyards planted at between 200 and 900 metres asl, 220 producers and a passion for quality wines, some of them topping the rankings at prestigious national wine competitions Storia/story CATERINA PINNER - Foto/photo courtesy CANTINA BOLZANO

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Passione / Passion Lagrein e Santa Maddalena, i due vini sui quali si è storicamente costruito il successo della Cantina Bolzano Lagrein and Santa Maddalena, twin pillars of Cantina Bolzano’s success

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a Cantina Bolzano è annoverabile tra le cantine più moderne e significative dell’Alto Adige e tra le aziende di punta a livello nazionale. Le caratteristiche dei vigneti e le aree di coltivazione che si estendono tra i 200 e i 900 metri sul livello del mare si traducono in uno straordinario e vasto assortimento di eccellenti vini di qualità. L’assolata conca bolzanina e i ripidi e soleggiati vigneti terrazzati di Santa Maddalena, Santa Giustina, Leitach e Rencio, con i loro terreni di detriti morenici d’era glaciale e porfido disgregato ad alto assorbimento di calore, costituiscono il fulcro della Cantina Bolzano e da sempre sono considerati tra i

Cantina Bolzano is one of Alto Adige’s most important, goahead wineries and, indeed, a leading contender on the national scene. The different characteristics of the vineyards, stretching between 200 and 900 meters above sea level, translate into a broad selection of superb quality wines. Bolzano’s sunny basin and the steep terraced vineyards of Santa Maddalena, Santa Giustina, Leitach and Rencio,

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migliori dell’Alto Adige. La qualità dei vini altoatesini è soprattutto il frutto dell’operato dei 220 viticoltori della Cantina Bolzano: con passione e secondo tradizione, gli agricoltori lavorano con dedizione, competenza e impegno instancabile per ottenere la massima qualità. Dopo le zelanti cure dei viticoltori, è l’enologo Stephan Filippi a prendere il timone e a trasformare i grappoli in raffinati vini con passione e sensibilità. L’armonioso ciclo si conclude con nobili nettari che affascinano con la loro originalità e qualità. I vini della Cantina Bolzano premiati a livello internazionale si distinguono per la loro tipicità individuale e il carattere inconfondi-

with their moraines from previous ice ages and chipped porphyry which soak up the heat of the sun’s rays, supply the Cantina Bolzano with some of what have always been considered the best quality grapes in the South Tyrol. But the quality of the Alto Adige wines stems above all from the labour of love dedicated to their vineyards by Cantina Bolzano’s 220 producers. It is their passion and commitment,

their untiring, unceasing work, that produces such superb results. Once the grapes leave the jealous care of the estate managers it is up to wine maker Stephan Filippi to transform them into fine wines with equal passion and skill. A harmonious yearly cycle which yields noble wines conspicuous for their quality and originality. Cantina Bolzano wines have also won international awards

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Panorama unico Unique setting Dietro alle vigne il Catinaccio A sinistra: dai bianchi, ai rosati, dai rossi ai passiti: qualitĂ per ogni gusto. Vineyards against the backdrop of the Catinaccio Mountains Left: quality whites, rosĂŠs, reds and dessert wines for all tastes

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Massima cura / Preservation La viticoltura altoatesina è ha valorizzato un territorio che richiede una gestione premurosa dell’ambiente Sotto: La vendemmia, un momento chiave del ciclo produttivo Wine-growing in Alto Adige has enhanced and helped preserve a landscape and territory that needs careful management Below: the grape harvest is always a critical stage in the production cycle

bile. Produrre buoni vini è un mestiere, creare grandi vini è un’arte: ispirandosi a questo motto, la Cantina Bolzano convince esperti e amanti del vino dell’importanza della qualità rispetto alla quantità. Nell’ambito del concorso internazionale “La Selezione del Sindaco”, organizzato dall’associazione nazionale “Città del vino”, il Gewürztraminer Kleinstein 2015 della Cantina Bolzano è stato premiato con la medaglia d’oro. Inoltre, con il S. Maddalena Huck am Bach 2015, la Cantina Bolzano ha otte-

nuto una “Golden Star” dalla rinomata guida vinicola “Vinibuoni d’Italia”, assicurandosi così un piazzamento al top tra i migliori produttori di vino italiani. Il composito terroir, con le sue varietà autoctone e le condizioni di crescita uniche, caratterizzate dal connubio di ambiente alpino e mediterraneo, così come i numerosi e importanti riconoscimenti ottenuti dai vini di punta contribuiscono a fare della Cantina Bolzano uno dei produttori vinicoli italiani di eccellenza sul mercato internazionale. n

C’è dell’arte in quel bicchiere / Art in a glass La Cantina Bolzano vi aspetta per farvi conoscere le sue produzioni in Piazza Gries 2 a Bolzano Tel. +39 0471 27 09 09, www.cantinabolzano.com Discover Cantina Bolzano wines at Piazza Gries 2 in Bolzano Tel. +39 0471 27 09 09, www.cantinabolzano.com

thanks to their distinctive character. Making good wines is a profession, creating great wines is an art; a maxim Cantina Bolzano holds dear and one which convinces experts and wine buffs alike of the importance of quality over quantity. At the international competition “The Mayor’s Selection”, Paesaggio / Countryside I vigneti nella zona di Santa Maddalena Vineyards in the Santa Maddalena area

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organised by the Italian “Città del Vino” Association, Cantina Bolzano’s Gewürztraminer Kleinstein 2015 won a gold medal, while its S. Maddalena Huck am Bach 2015 notched up a “Golden Star” in the prestigious “Vinibuoni d’Italia” wine guide, earning the winery a well-deserved place on the list

of top Italian wine producers. The local terroir, with its native strains of grapes and unique Alpine and Mediterranean climate, together with the number of important awards won by its top wines all contribute to making Cantina Bolzano one of the Italian winemakers of excellence on the international market. n


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A TAVOLA Food & wine

Il prosecco secondo Balbinot I 72 ettari di vigne de Le Manzane non sono solo il cuore della cantina trevigiana, ma rappresentano un modo moderno e sostenibile di intendere la viticoltura e la passione per un territorio unico come quello che si estende fra Conegliano e Valdobbiadene. Parola di Ernesto Balbinot, vignaiolo Prosecco According to Balbinot. The 72 hectares of Le Manzane vineyards are not only the heart of the Treviso-based winery, they also represent a sustainable, modern take on growing grapes and a passion for that unique stretch of land that lies between Conegliano and Valdobbiadene. You can take winegrower Ernesto Balbinot’s word for it Storia & foto / story & photo GIOVANNI DE LUCA

Vignaiolo / Wine maker Ernesto Balbinot nel suo ambiente naturale, il vigneto Ernesto Balbinot in his natural habitat

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Panorama unico Landscape to die for La vista dei vigneti dalla terrazza di Ca’ del Poggio wView over the vineyards from the terrace at Ca’ del Poggio

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Sostenibilità Sustainability Le Manzane puntano ad una viticoltura rispettosa e in simbiosi con il territorio Le Manzane cultivate their vineyards in harmony with the surrounding countryside

Settimo cielo Seventh heaven Pagina a destra, in alto: in volo con Elifriulia Sotto: fra cielo e terra nei vigneti vicino a Cartizze Right page, above: flying with Elifriulia. Below: the steep vineyards near Cartizze

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el biglietto da visita di Ernesto Balbinot, patrón de “Le Manzane”, c’è scritto “vignaiolo”. Visti i titoli roboanti di cui molti suoi colleghi del mondo del vino amano fregiarsi, potrebbe quasi apparire “snob” questo riferimento alla terra, ma basta fare una passeggiata insieme ad Ernesto fra le splendide vigne dell’azienda agricola trevigiana per rendersi conto che mai termine fu più giusto. Perché Balbinot le sue vigne le conosce da vicino, ne interpreta l’umore, l’esposizione e il terreno prima ancora di pensare al vino che da quelle uve dovrà venir fuori. E quando parla con i suoi “vignaioli” lo fa con l’autorevolezza di chi sa con esattezza cosa fare, filare per filare, pianta per pianta, giorno dopo giorno. Perché non basta essere in una delle zone italiane più vocate alla produzione di Prosecco per avere successo, ma occorre partire dal basso, dalla terra, per arrivare in alto. Una strada che prima di Ernesto è stata battuta da papà Osvaldo e che in futuro saranno i suoi figli a Ernesto Balbinot, patron of “Le Manzane” describes himself as a “winegrower” on his business card. Considering the resounding titles many of his colleagues in the world of wine like to flaunt, this emphasis on the soil might seem like a touch of inverted snobbery. But a stroll through the magnificent vineyards of his Treviso winery with Ernesto soon reveals just how appropriate the description is. Because Balbinot really knows his vines; he knows how they’re feeling, whether the soil is right and how much sunlight they’re getting, long before he starts thinking about the wine he’s going to make from those grapes. And when he has a word with his

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percorrere, con la voglia di crescere e di far conoscere i vini de “Le Manzane” in tutto il mondo. Il primo impatto con le dolci colline del Prosecco è dall’alto, a bordo di un elicottero di Elifriulia, che con i suoi 40 anni di attività e 15 velivoli operativi è una delle realtà di spicco del settore aereonautico italiano. In pochi istanti decolliamo dal piazzale de Le Manzane in direzione Valdobbiadene, passando dalla zona di Conegliano per poi spostarci verso ovest e incontrare la parte più eroica, quella della collina di Cartizze con i suoi terrazzamenti e le vigne che nei secoli hanno reso produttive aree altrimenti destinate all’abbandono. “Nonostante ciò – ci fa notare Balbinot – restano ancora ampie zone di macchia e bosco che vengono protette con la stessa energia spesa per coltivare la vite, perché il paesaggio non perda la sua identità”. Poi, una volta atterrati Ernesto ci porta a visitare una delle vigne di cui a Le Manzane tutti vanno fieri e che copre interamente una delle colline prospicienti

labourers tending the vineyard he does it with all the authority of someone who knows what has to be done to every row of vines every day. Because just having your vineyards in one of Italy’s most prestigious Prosecco production areas is simply not enough. You have to start from the bottom, from the soil, if you want to get to the top. A path already well-trodden by Ernesto’s father Osvaldo, and one Ernesto’s sons will tread after him, driven by the desire to excel and make “Le Manzane” wines a household name worldwide. I first catch a glimpse of the gently-rounded hills of the Prosecco growing area from the skies, on board one of Elifriulia’s helicop-

ters. Elifriulia has been flying for forty years and, with its fleet of fifteen choppers, it is a force to be reckoned with in the Italian civil aviation sector. We take off from the pad at Le Manzane and fly off towards Valdobbiadene, passing the Conegliano zone and then moving west to the Cartizze hills, where over the centuries heroic hard work has carved productive terraced vineyards out of hillsides that would otherwise have been barren. “But there are still vast stretches of woods and undergrowth which is protected with the same energy we dedicate to the vineyards” Balbinot assures us, “No one wants the landscape to lose its identity”. Once we land Ernesto takes us

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40 Creatività / Creative flare Marco Stocco, lo chef di Ca’ del Poggio A destra: le geometrie dei vigneti nella zona del Prosecco Marco Stocco, the chef at Ca’ del Poggio Right: geometrical vineyards on the Prosecco area

Tre generazioni a confronto Il primo a credere in un futuro scandito dalle bollicine fu Osvaldo Bertinot nel 1958, poi nel 1984 Ernesto, da poco diventato enologo, segue le orme del padre dando vita ad una propria azienda vitivinicola. Al suo fianco Silvana, compagna di vita e di successi, donna di marketing capace di cogliere gli umori di un mercato in costante evoluzione. Oggi Le Manzane vedono impegnato anche Marco, figlio di Ernesto e Silvana, a cui i genitori hanno trasmesso la stessa sana passione per il vino e per il buon vivere.

San Pietro di Feletto, dove ha sede la cantina. E immediatamente lo spirito del viticultore viene fuori con passione perché molti dei vini che presto degusteremo nascono qui, su questi terreni e non si può capire il lavoro dell’enologo senza dare spazio a quello del vignaiolo. Il tesoro della famiglia Balbinot si estende per 72 ettari, quasi tutti posti in zona collinare tra Conegliano e Valdobbiadene. Ma oltre al Glera, vitigno principe per la produzione del Prosecco, vengono coltivati vitigni autoctoni come Verdiso, Manzoni Bianco, Bianchetta e Marzemino e vitigni internazionali quali Cabernet, Merlot, Chardonnay e Pinot Bianco. Da queste uve vengono prodotte 900mila bottiglie, il 65% delle quali viene esportato in tutto il mondo per soddisfare sia gli amanti

del Prosecco, sia i palati di chi vuole provare emozioni nuove, magari degustando un calice di Springo Blue, una delle nuove creazioni dell’azienda trevigiana. È un prosecco spumante con un residuo zuccherino di appena 5 g/l, vivace e brioso come “springo” il termine dialettale veneto da cui trae il nome. Tiratura limitata a 8mila bottiglie e la voglia di sperimentarne il carattere anche in ambiti nuovi, come nella cucina di Ca’ del Poggio, ristorante e ristoro di pregio nel cuore di San Pietro di Feletto, dove lo chef Marco Stocco prepara una tartare di ostriche, salmone e gamberi rossi marinata nello Springo, che merita ogni possibile attenzione da parte del popolo dei golosi. Perché il Prosecco è un mondo infinito. Tutto da scoprire. n

Info: www.lemanzane.it

Three generations The first to bet on the future of bubbly was Osvaldo Bertinot in 1958. Osvaldo handed over to his son Ernesto, who had just qualified as an oenologist, in 1984 and Ernesto founded the current winery. His partner Silvana, by his side at home and at work, has an exceptionally sensitive nose for how the markets are evolving and marketing skills to match. And now their son Marco has joined Ernesto and Silvana at Le Manzane, brimming with the same passion for wine and life as his redoubtable parents. Info: www.lemanzane.it

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to visit a vineyard that everyone who works at Le Manzane is proud of. It covers a whole hill just outside the little town of San Pietro di Feletto, where the winery is. And it is here that Ernesto’s passionate winegrowing spirit really comes to the fore, because many of the wines we are going to try shortly are born here, from grapes grown in this soil, and it is impossible to appreciate the work of the wine maker, the oenologist, without an understanding of what the wine grower, the farmer, does. The Balbinot family estate covers 72 hectares, the vast bulk of

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it in the hills between Conegliano and Valdobbiadene. Together with Glera grapes, considered the best for making Prosecco, they also cultivate other native strains such as Verdiso, Manzoni Bianco, Bianchetta and Marzemino, together with international vines like Cabernet, Merlot, Chardonnay and Pinot Bianco. These grapes produce 900,000 bottles of wine, 65% of them exported all over the world to satisfy the demand for traditional Prosecco and for those in search of something new, which could well be a glass of Springo

Blue, one of Le Manzane’s new creations. Springo Blue is a spumante prosecco with a sugar residue of just 5 g / l, as lively and full of brio as its name implies (“springo” means lively in local dialect). Only 8000 bottles of Springo are produced each year, but it is making its mark. At the renowned Ca’ del Poggio restaurant and resort in San Pietro di Feletto, chef Marco Stocco prepares a tartare of oysters, salmon and prawns marinated in Springo which will have gourmets swooning. Because Prosecco is a world of its own. Waiting to be explored. n

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41 Idee chiare / Charted course La famiglia Balbinot, quando la passione unisce Sotto: le etichette di alcune linee di prodotto sono stampigliate in rilievo per i consumatori non vedenti The Balbinot family, united by a shared passion Below: some of Le Manzane’s wines have Braille labels

Essenzialità / Essentials Buona parte della cantina è stata scavata nella roccia delle colline circostanti Much of the winery has been hacked out of the rock of the surrounding hills

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A tavola Food & wine

Masi, ora anche lo Spumante è da uve appassite Dal 13 al 26 ottobre i passeggeri dei voli Air Dolomiti avranno la possibilità di degustare i grandi vini “AppaXXImento” della cantina veronese, tra cui Moxxé MASI, SPUMANTE FROM UVE APPASSITE. From 13 to 26 October passengers flying Air Dolomiti will have a chance to try Masi’s much-praised “AppaXXImento” wines, including their innovative Moxxé

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ella parete di fondo della sala di degustazione tecnica, nella sede storica di Masi a Gargagnago (Verona), campeggia una targa di ottone con la scritta “Masi Expertise AppaXXImento” e la firma del presidente Sandro Boscaini. Una targa importante ma anche estremamente impegnativa sia per il metallo che per le dimensioni. Tutto questo a significare che l’expertise di cui si parla è davvero nel Dna di Masi: il 75% dei suoi

There is a large, imposing, brass plate on the wall of the Masi technical tasting room in Gargagnago (Verona). It bears the portentous legend “Masi Expertise

vini hanno a che fare con l’ancestrale e curiosa tecnica dell’appassimento e tutti portano in retro-etichetta il logo rappresentato nella targa. “AppaXXImento” in evidenza con la doppia “X” in luogo della doppia ““S”: semplicemente un gioco di parole? “Affatto - ci spiega il presidente - questo logo sancisce la nostra expertise oggi, cioè nel XXI secolo, e consiste nell’esaltare sapori e gusti nei vini ottenuti da totale o parziale appassimento delle

AppaXXImento” and is signed by the winery’s president Sandro Boscaini. So what does it mean? “AppaXXImento” is spelt with a double “X” instead of the usual

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Storia/story FRANCESCO RINALDI

Italian double “ss”. The reference is presumably to the fact that 75% of Masi’s production are raisin, or appassito wines, made from grapes that have been dried

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Variante su tema Variations on a theme Il Campofiorin, rosso prodotto con la tecnica della doppia fermentazione Campofiorin, a double fermentation red

uve. Dunque un sistema produttivo che trova il suo fondamento nella produzione del Reticum dei Romani, che proveniva appunto dalle colline valpolicellesi, considerato il padre nobile degli attuali Recioto e Amarone; ad essi il metodo antico, rivisitato e attualizzato, dona personalità e successo globale”. L’azienda veronese ha più di 250 anni di vita e nasce nei pregiati vigneti del “Vaio dei Masi” da cui deriva il marchio internazionalmente conosciuto. Profondamente radicata in Valpolicella Classica, Masi è uno dei massimi interpreti dell’Amarone, un grande rosso di lunga storia ma di inaspettata attualità e… alla moda! Come ci spiega Sandro Boscaini durante la visita al suo fruttaio con le arele di canne di bambù dove riposa l’uva nei mesi invernali (foto a fianco), negli ultimi decenni il Gruppo Tecnico Masi ha impiegato l’appassimento in maniera innovativa per creare la più ampia e qualificata gamma di Amaroni e Recioti proposta al mercato internazionale, ma

anche per vini emblematici il capostipite dei quali è il Campofiorin, simbolo di una nuova categoria per i vini veronesi. Dalla sovramaturazione delle uve bianche si ottengono il classico Masianco e ora anche il MoXXé, il primo spumante con un tocco di appassimento. Il riuscito matrimonio tra la freschezza del Pinot Grigio, vinificato fresco, e l’aromaticità del Verduzzo appassito, già apprezzato nel Masianco, si declina infatti ora con il Moxxé in versione mossa. Il risultato è un vino delicato e piacevole ma anche frizzante e allegro, con note di mele e agrumi e dal finale secco e pulito. E poi ci sono i progetti già effettuati o ancora in corso utilizzando l’appassimento con uve e territori del tutto nuovi per questa tecnica: in Argentina, dove Masi ha una sua azienda biologica e firma con “Masi Tupungato” vini di grande fascino, ma anche Brasile, Nuova Zelanda, Oregon e Ungheria con sorprendenti risultati di vini sperimentali inediti di grande piacevolezza. n

Vademecum La Masi Agricola Spa si trova a Gargagnago di Valpolicella (Verona), in via Monteleone 26 Per informazioni: tel. (+39) 045 683 25 11; masi@masi.it; www.masi.it Masi Agricola Spa is in Via Monteleone 26, Gargagnago di Valpolicella (Verona) Info: tel. (+39) 045 683 25 11; masi@masi.it; www.masi.it

Spumante innovativo Innovative spumante Moxxé, frutto della sovramaturazione di uve bianche Moxxé, from over-ripened white grapes

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to concentrate their juice. All these bear the same “Masi Expertise AppaXXImento” logo on their labels, but is the double x merely a play on words? “Absolutely not” explains Boscaini “the logo wants to emphasize our expertise today, in the 21st, or XXI, century. The art of making wines from slightly or completely dried grapes comes down from the Romans with their Reticum wines, which were produced right here in the hills of Valpollicella, and are considered the direct ancestor of today’s Recioto and Amarone. It’s this ancient practise, updated in the light of today’s know-how and tastes, that gives these wines their personality and global success”. Masi can boast a tradition stretching back over 250 years, centred on the prized “Vaio dei Masi” vineyards which gave the

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winery its name. Deeply rooted in Valpolicella Classica, Masi is considered one of the top producers of Amarone, the outstanding red with an impeccable pedigree which is so unexpectedly modern and very much in the forefront of fashion. Sandro Boscaini takes us to visit the winery’s drying room with bamboo racks, where the grapes are stored during the winter months (photo opposite), and explains how Masi experts have used the appassito technique in an innovative way over recent decades to create one of the broadest ranges of top quality Amarone and Recioto wines on the international market, as well as some signature wines, starting from Campofiorin, symbol of a new category of Veronese wines. The winery’s classic Masianco, from over-ripened white

grapes, has now been joined by its MoXXé, the first slightly appassito spumante. Moxxé is a successful blend of freshness from Pinot Grigio grapes, pressed as soon as they are harvested, and aromatic bouquet from appassito Verduzzo grapes. The result is a wine that is both pleasantly delicate yet cheerfully bubbly, with notes of apple and citrus fruit and a dry, clean finish. Then there are Masi’s new ventures, applying the appassito technique in territories where it is a novelty. In Argentina, where Masi has organic vineyards and produces a range of very interesting wines under the “Masi Tupungato” label, but also in Brazil, New Zealand, Oregon and Hungary, where the winery is experimenting with some very drinkable new wines.n

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Foto: Davide Da Ponte | Gerhard Wolkersdorfer

“La salute come scelta, non come destino!, questo è il motto di Villa Eden e questo è il messaggio che ogni giorno ci impegniamo a comunicare ai nostri ospiti.”

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A tavola Food & wine

Vignalta, figlia dei Colli Euganei

Ogni vite richiede un terreno particolare per dare il meglio di sé. Ecco perché la cantina veneta ha scelto questa antica zona vulcanica per dar vita a vini dalla spiccata personalità Vignalta, Daughter of the Colli Euganei. Each and every vine has its ideal terroir. Which is why this Veneto winery has chosen a range of historic volcanic hills as home to wines with a very decided personality Storia/story CARLO RAVELLO Foto/photo courtesy VIGNALTA

Inconfondibili Standing proud I Colli Euganei escono fuori dalle nebbie autunnali The Colli Euganei emerge from the autumn mist

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Colli Euganei, oggi Parco Regionale, sono un gruppo di colline vulcaniche che sorgono isolate nella pianura veneta. Qualunque sia il modo in cui si arriva in Veneto, autostrada, aereo o mare, si può scorgere in lontananza il loro profilo caratteristico. Sin dall’antichità vi si è praticata la coltivazione della vite e dell’ulivo che qui trovano un ambiente ideale per la particolare natura

The Colli Euganei, now a Regional Park, is a group of volcanic hills that rise in splendid isolation from the Veneto plain. Whichever way you arrive, by car, plane or boat, you can’t miss their characteristic profile

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del terreno e per il clima mite che nella parte a mezzogiorno è certamente di tipo mediterraneo, basti pensare che tra le piante spontanee si trovano orchidee, ginestre e persino una varietà indigena di fico d’india. Le eruzioni che li hanno generati avvennero circa trenta milioni di anni fa, facendoli emergere dal fondo del mare che allora occupava tutta l’area della pianura padana.

etched against the skyline. Vines and olives have been grown here in this perfect, fertile soil since ancient times; flourishing in the mild, Mediterranean climate of the southern slopes, where orchids, broom and even an in-

digenous variety of prickly pear grow wild. The hills were formed during volcanic eruptions roughly 30 million years ago, rising from the bed of the sea which then covered the whole of what is today

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Le colline che derivarono dalle eruzioni sono sostanzialmente di due tipi: • cono vulcanico, formatosi da una colata di lava fuoriuscita dal fondo marino, con il caratteristico profilo scosceso che può raggiungere i 600 m di quota. • collina calcarea, formatasi quando il magma non è fuoriuscito ma ha sollevato il fondale marino, creando una collina dal profilo più dolce e con elevazione più modesta. Ovviamente i due tipi collinari hanno terreni con caratteristiche differenti, gli uni con il terreno più sciolto, gli altri, aridi e brulli, ricoperti da marne o da scaglie calcaree. Questa ricchezza di terreni diversi si traduce nella preziosa opportunità di coltivare le diverse varietà di vite nelle condizioni che ne esprimono al meglio il carattere. Questa op-

portunità ha costituito l’obiettivo perseguito in Vignalta sin dalla sua origine, all’inizio in modo empirico e poi avvalendosi di strumenti scientifici quali mappe geologiche, analisi fogliari delle viti ed analisi dei vini prodotti. Questo lavoro di ricerca ha portato alla valorizzazione di vari “cru” tra cui primeggia il vigneto di Monte Gemola. Vignalta può vantarsi di essere stata fra pionieri nel piantare vigneti ad alta densità nei Colli Euganei, sino a raggiungere i circa 35 ettari attuali in produzione. Vignalta è stata fondata nel 1980 e dal 1994 vinifica nella nuova cantina di Arquà Petrarca, completamente scavata nella roccia che consente un ottimale affinamento dei vini in botti di rovere. Un modo diverso per apprezzare un territorio unico e ricco di sapori. n

Dentro alla roccia Rock solid La nuova cantina di Arquà Petrarca consente un ottimale affinamento dei vini in botti di rovere. A sinistra: oggi sono 35 gli ettari di vite in produzione The new Arquà Petrarca winery guarantees the wines in their oak barrels mature perfectly. Left: Vignalta cultivates 35 hectares of vines

Sentori vulcanici / Under the volcano Per conoscere Vignalta, la sua storia e il lavoro di ricerca portato avanti con passione: www.vignalta.it Discover Vignalta, its history and the research at www.vignalta.it

the Po valley. They can be divided into two distinct types: • volcanic cones, formed by an eruption of lava from the sea bed and characterised by a craggy profile. They can be up to 600 metres high. • limestone hills, formed when the magma did not erupt, but pushed the sea bed upwards, creating lower hills with a softer outline. Naturally the two different types of hills have different characteristics in terms of soil; the former looser, finer soil, the latter

more arid and barren, covered with marl or limestone flakes. This wealth of different soils translates into a perfect opportunity to cultivate different vine varietals in the conditions that allow them to thrive. A factor that the Vignalta winery has exploited since its inception, initially in a somewhat empiric style, but then in an increasingly scientific fashion, with the help of geological maps, analysis of the vine leaves and of the wines produced. Research which has paid off with a definite en-

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hancement of the quality of their various “cru”, starting from their prime vineyard of Monte Gemola. Vignalta also led the way as one of the pioneers of high density vineyards in the Colli Euganei, and today have 35 hectares of vines under cultivation. Founded in 1980, since 1994 Vignalta has been making their wines in their new winery hacked out of the rock in Arquà Petrarca, which guarantees the wines in their oak barrels mature perfectly. A different take on a sumptuous land rich in flavour. n

Progetto impegnativo Challenge Vignalta è stata fondata nel 1980 e da allora sta sperimentando nuove soluzioni per la coltivazione della vite Vignalta was founded in 1980 and constantly experiments new methods to cultivate vines

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cantina a bordo Cellar on board Dai pendii del Triveneto, passando sulle dolci colline toscane, attraverso il tacco pugliese fino all’assolata terra siciliana: questo ed altri affascinanti scenari ospitano alcune delle tenute più suggestive che abbiamo selezionato per voi. Lasciatevi emozionare da questi vini, dalla loro storia, dal loro sapore e dalla tradizione della terra che rappresentano, chiedendo ai nostri assistenti di volo i vini in rotazione

From the mountain slopes in the Triveneto to the sweet tuscan hills, by way of the heel of Italy in Apulia and as far as sunny Sicily: this and other fascinating scenarios are home to some of the most evocative estates we have selected for you. Be enticed by these wines, their history, their taste and the traditions of the lands they represent. Ask our cabin crew about the wines in rotation

Gli spumanti / Sparkling wines

PROSECCO ANERI ANERI

MAXIMUM BRUT FERRARI

PROSECCO ASOLO SUPERIORE DOCG BRUT Soc. Agricola Giusti Dal Col

Prosecco 11%; 6-8 °C

Chardonnay 12,5%; 6-8 °C

Glera 11,5%; 5-8 °C

Spumante profumato, ammaliante che prelude a qualcosa di speciale; adatto sia come aperitivo, sia per accompagnare un pasto intero. This enchanted and fragrant spumante wine preludes to something special; excellent either as an aperitif or ideal accompaniment for a fish meal.

Luminoso giallo paglierino e perlage di notevole persistenza. Sensazioni di mela sostenute da toni di biscotto e cedro. Nelle note di frutta matura si riconoscono piacevoli sentori di crosta di pane conferiti dagli oltre tre anni sui lieviti. Impianto gustativo fresco e vitale, impreziosito dalla morbidezza vellutata delle bollicine. Alle note fruttate tipiche dello Chardonnay si accostano fragranze di lievito.

Questo Prosecco proviene dalle colline del Montello, contraddistinte da un ambiente naturale ancora integro. La denominazione è caratterizzata dalle norme produttive più stringenti e severe. Lavorato e vendemmiato esclusivamente a mano. Colore giallo paglierino, fruttato all’olfatto ed al palato. Ottimo sia come aperitivo che per accompagnare un intero pasto. This Prosecco comes from the Montello hills, an area of natural unspoiled countryside. The designation is characterised by the toughest, most stringent production standards. The grapes are tended and harvested by hand only. Pale yellow colour, fruity on the nose and palate. Excellent both as an aperitif and throughout a meal.

A brilliant straw yellow, with remarkably persistent perlage. Sensations of apple, underpinned by tones of biscuit and citron. Amidst the notes of ripe fruit one finds pleasant hints of crusty bread, deriving from its more than three years’ageing on the yeasts. A fresh and lively flavour, enhanced by the velvety softness of the bubbles. The typical fruity notes of Chardonnay combine with fragrances of yeast. Reviews: The Champagne & Sparkling Wine World Championship

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VENETO

Spumante (sparkling wine) owes its name to the froth (spuma) caused by the sudden release of part of the gas dissolved in the wine following the drop in pressure once the cork is pulled. The characteristic effervescence of sparkling wines is the outcome of a rather complex production process. The development of carbon dioxide that gives the wine its sparkle is achieved after vinification by means of refermentation in a controlled environment with the addition of sugars. There are essentially two sparkling wine production methods: the classic method, as used to produce Champagne with refermentation in the bottle, and the Charmat method that involves refermentation in sealed recipients.

TRENTINO ALTO ADIGE

Gli spumanti devono il loro nome alla spuma che si produce al momento dell’apertura della bottiglia, come conseguenza dell’improvviso sprigionarsi di una parte di gas che si trova disciolto nel vino, e che si libera a causa della diminuzione di pressione provocata dalla stappatura. Per ottenere la caratteristica effervescenza dei vini spumanti occorre un processo di produzione complesso. Lo sviluppo dell’anidride carbonica che rende frizzante il vino, viene ottenuta dopo la vinificazione tramite una seconda fermentazione alcolica, detta “presa di spuma”o spumantizzazione, in ambiente controllato con aggiunta di zuccheri. I metodi di spumantizzazione sono essenzialmente due: il metodo classico, detto Champenois, con rifermentazione in bottiglia, ed il metodo Charmant che prevede la rifermentazione in recipienti chiusi.

VENETO

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Reviews: The Drink Business: silver; Decanter Asia Wine Award: commented; Gilbert & Gaillard: 87/100

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I vini rossi / red wines

ROSSO DI MONTALCINO DOC biologico (organic) COL D’ORCIA Sangiovese 14%; 18 °C Rosso rubino intenso, con riflessi violacei. Profumo fruttato, ampio e complesso, con le tipiche note di frutti rossi maturi accompagnate dalle spezie donate dall’affinamento in legno. Il sapore è piacevole ed equilibrato, presenta una buona struttura. I tannini morbidi conducono ad un retrogusto sapido, fruttato e persistente. Deep ruby red colour with violet hues. Aromas of red ripe fruits combined with the oak scents originated by ageing in barrels. Pleasant and well balanced, it has a good structure. The soft tannins lead to a sapid, fruity and persistent aftertaste.

PIAN ROMUALDO PRUNOTTO Barbera 13,5%; 15-17 °C Colore rosso violaceo con riflessi rubino scuro. Profumo ampio, di frutta nera matura e spezie. Sapore pieno ed armonico. Si abbina agli arrosti di carne, alla selvaggina ed a formaggi stagionati. Violet with ruby red hues. It has a taste with hints of blackberries and spices. On the palate full and harmonic. A perfect match for roasted meats, game dishes and seasoned cheeses.

Reviews: Wine Spectator: 90/100

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The colour scale for red wines ranges from purple to ruby, garnet or orange-red (with intermediate shades). In general, purple is the characteristic colour of a young wine; as the wine gradually ages, it loses some of its red to become more brick-coloured. All this is equally joined by the bouquets and flavours the wine develops through ageing in barrels. Wines are best enjoyed and appreciated by paying careful attention to the serving temperature: depending on the ageing period, the serving temperature ranges from 16 °C for a young red wine through to 20 °C for a well-aged wine.

FRIULI VENEZIA GIULIA

TOSCANA

piemonte

Per i vini rossi la scala cromatica va dal porpora, al rubino, al granato o aranciato (con sfumature intermedie). In genere il porpora è il colore di un vino giovane, man mano che il vino invecchia perde parte del rosso per acquistare più color mattone. A tutto ciò si sommano poi gli aromi ed i sapori che vengono donati al vino dall’invecchiamento in botti. Per godere al massimo della bontà di un vino, bisogna essere attenti alla temperatura di servizio, a seconda del periodo di invecchiamento bisognerà adottare una temperatura di servizio diversa che va dai 16° per un vino rosso giovane, fino ai 20° per un vino lungamente invecchiato.

REFOSCO DAL PEDUNCOLO ROSSO TENUTA Sant’Helena Refosco dal Peduncolo Rosso 13,5%; 18-20 °C Un colore rosso granato prefigura un ampio bouquet che, grazie alla maturazione in botti di rovere, rivela assoluta intensità. Al palato è sapido, tannico, di corpo, con un finale piacevolmente amarognolo. Un vino di grande personalità che accompagna perfettamente carne alla griglia e selvaggina. A garnet red colour foreshadows a wide bouquet that, thanks to the ageing in oak barrels, reveals an absolute intensity. To the palate it is savoury, tannic, well-structured, with a pleasantly bitter ending. A wine with a great personality that perfectly accompanies grilled meat and game. Reviews: James Suckling: 91/100 (vintage 2010)

occhio al logo / A look at the logo Air Dolomiti ha sempre fatto della propria cantina di bordo un vanto. La collaborazione ultra-ventennale con alcune tra le più importanti realtà vitivinicole italiane ha permesso di allietare negli anni milioni di passeggeri. La scelta delle etichette periodicamente offerte si basa su opinioni di enologi, su proposte di importanti produttori e da qualche anno anche su un meccanismo di selezione interna. Air Dolomiti riceve continuamente campioni di vini da cantine di tutta Italia e su base periodica vengono organizzate degustazioni il cui panel giudicante è composto proprio da dipendenti della compagnia provenienti da ogni reparto: amministrazione, marketing, operazioni, servizi informatici e così via. Dunque non necessariamente ‘esperti’, ma semplici consumatori rappresentativi della platea dei passeggeri a bordo, che partecipano con lo scopo di contribuire a eleggere il vino più buono tra quelli assaggiati. I vincitori di queste selezioni sono spesso vini che non sono conosciuti dal grande pubblico, ma che Air Dolomiti ha deciso di proporre ai passeggeri perché valutati come prodotti di qualità ed eccellenza nazionale, meritevoli di farsi conoscere e apprezzare da un maggior numero di persone, curiose e capaci di apprezzare le novità ben consigliate. Da oggi potrete identificare i vini selezionati attraverso questo sistema dal bollino “Staff Selection” che viene apposto sulla rivista e sulla nuova sezione del sito dedicata alla “Cantina a Bordo”. Salute!

Air Dolomiti has always been proud of its selection of wines. It has worked for over 20 years with some of Italy’s top wine producers to bring millions of passengers the pleasure of a good glass of wine. Over the years our choice of labels has been based on the opinion of experts, wineries’ premium selections and, more recently, our in-house panel of wine tasters. Air Dolomiti receives a constant flow of wines to try from all over Italy, and periodically organises tastings with a panel of staff from a whole range of departments, from administration to marketing, operations, ITC and so on. Not necessarily “experts”, but a sort of consumer focus group representing our passengers, who help choose the wine they like best. Often the wines selected by this process may not be household names, but are picked for their quality and acknowledged status in Italy. These are wines which deserve to be better known to a wider public of discerning consumers, capable of appreciating something new under expert guidance. We have now flagged the wines chosen through this system with a “Staff Selection” logo in our in-flight magazine and the new section of our website dedicated to our selection of wines. Cheers!

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i vini bianchi / White wines

EMILIA ROMAGNA

White wines are made from white grapes following delicate pressing of the bunches exclusively to produce must without marcs. This is the main characteristic distinguishing white wines from red ones. Pressing is followed by fermentation and maturing, usually in steel containers for wines with a fresher and more delicate personality, or wooden barrels for wines intended for longer ageing to achieve a more distinctive character. White wines range from a more or less intense yellow colour, with greenish, amber or golden reflections depending on the wine. The bouquet is delicate and fruity and taste is fresh and aromatic. Particularly delicate tastes and pale colours depend on the production process.

TOSCANA

SICILIA

I vini bianchi sono ricavati dalla raccolta delle uve a bacca bianca, a cui segue una leggera pressatura dei grappoli, in modo tale da ottenere esclusivamente il mosto, privo di vinacce. Questa è la principale caratteristica che distingue i vini bianchi da quelli rossi. Alla pressatura segue la fermentazione e la maturazione, solitamente effettuata in contenitori di acciaio per i vini dalle note più fresche e delicate, e in contenitori di legno per i vini destinati ad un invecchiamento più lungo, dalle note più decise. I vini bianchi si presentano di colore giallo, più o meno intenso, con riflessi verdognoli, ambrati o dorati a seconda del vino. Il profumo è delicato e fruttato e il sapore è fresco e aromatico. Il colore e il gusto particolarmente tenui e leggeri, dipendono dal processo di produzione.

MOLINO A VENTO INZOLIA TENUTE ORESTIADI

VIVIA FATTORIA LE MORTELLE

POEM MONTE DELLE VIGNE

Inzolia 12,5%; 10-12 °C

50% Vermentino, 40% Viognier, 10% Ansonica 12,5%; 8-9 °C

Malvasia di Candia aromatica 12%; 10-12° C Colore giallo paglierino carico con riflessi verdognoli. Naso ampio e intenso, su note floreali e balsamiche. Bocca di ottima struttura, morbida ed equilibrata con aromi freschi ed eleganti. Si abbina a salumi dolci e profumati, tartare e carpacci di pesce, scampi e carni bianche. Excellent structure, soft and balanced with fresh and elegant aromas. This wine has a straw yellow colour. An alluring mix of floral and fruit notes. The palate is well-balanced with a soft structure. Best with: Salumi, white meat, fish tartar, prawns and carpaccio.

Intensi aromi che spaziano dai profumi fruttati di mela verde al floreale dell’acacia, uniti ad una complessa struttura minerale. Ben strutturato dal sapore fresco e sapido, con finale lungo e persistente. Abbinamenti con busiate, scampi e gambero rosso di Mazara; risotto alla marinara; pesce spada alla griglia; frittura di crostacei; zuppa di vongole; tartare di tonno; cernia in crosta di sale. Wine with bright straw yellow colour with intense and elegant aromas of green apples and Acacia. Inzolia, Sicilian indigenous grapes, on the palate is well balanced, with good acidity, fresh finish, excellent sapidity and Mediterranean flavor. Pairing with Busiate, with prawns and shrimps; seafood risotto; grilled swordfish; fried shrimps, clam chowder; tuna tartare; grouper in a salt crust.

Vino con profumo fruttato intenso. Le note di pera matura si uniscono a quelle di agrumi e a sentori delicati di fiori bianchi. Al palato è cremoso, vibrante e minerale, con un finale aromatico che ricorda le erbe mediterranee e il limone. Perfetto se abbinato con aperitivi, primi piatti semplici a base di pesce o verdure, insalate di mare, crostacei. The wine is intensely fruity in character with notes of ripe pears which fuse both with those of citrus fruit and delicate hints of white flowers. The palate is creamy, vibrant, and savory with an aromatic finish which recalls Mediterranean herbs and lemons. Perfect when paired with appetizers, simple dishes based on fish or vegetables, seafood salads, shellfish.

Reviews: I vini di Veronelli 2016: 85/100; Gambero Rosso 2016: 2 bicchieri; L’Espresso Vini d’Italia 2016: 16/20

Reviews: Decanter World Wine Awards 2016: bronze medal

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Vino: biologico o biodinamico? Sempre più aziende italiane investono in questo segmento di mercato I prodotti derivanti da agricoltura biologica e biodinamica, pur restando legati a un mercato di nicchia dovuto in buona parte ai prezzi un po’ più alti rispetto ai corrispondenti prodotti convenzionali, stanno riscuotendo un crescente interesse da parte dei consumatori. L’Italia è già uno dei Paesi leader nella produzione biologica europea e mondiale, e molti produttori di vino stanno rapidamente convertendo le proprie aziende a questi sistemi. Entrambi i metodi rifuggono da pesticidi, diserbanti o concimi di sintesi e considerano fondamentale il rispetto dell’ambiente e la riduzione dello sfruttamento del terreno per mantenere la fertilità del suolo. La biodinamica, inoltre, reputa l’impresa

agricola un “organismo vivente autosufficiente”, inserito nel più grande contesto cosmico, che scandisce i ritmi delle attività. A giudicare dai numeri, il nostro Paese si scopre sempre più “verde” nelle produzioni vitivinicole. Ci sarà modo di parlarne a Milano il 29 ottobre, in occasione della presentazione della terza edizione di Vitae, la Guida ai vini dell’Associazione italiana sommelier, nelle cui pagine si registra un incremento del 30% di aziende che sposano questi due orientamenti. La biodinamica e il pensiero del suo riconosciuto ispiratore, il filosofo Rudolf Steiner, saranno invece oggetto di un convegno che si terrà a Trento il 19-20 novembre, nell’ambito del 50° Congresso nazionale Ais. n Per Rudolf Steiner, padre dell’agricoltura biodinamica, l’approccio di tipo energetico ed antroposofico è alla base di ogni interazione fra uomo e creato Rudolf Steiner, father of biodynamic farming, held that an anthroposophist, energetic approach laid at the root of every interaction between man and nature

Wine: organic or biodynamic?

An increasing number of Italian winemakers are investing in this segment of the market Organic and biodynamic products may still be a niche market, thanks mainly to a steeper price tag than their conventionally farmed counterparts, but consumers are increasingly interested. Italy is already a European and world leader in organic products, and now a slew of wine producers are rapidly following suit and converting their vineyards. Both methods eschew pesticides, herbicides and synthetic fertilizers, preach that respect for the environment is paramount and husband soil fertility by banning exploitation of the land they farm. But in biodynamic agriculture a farm is also considered “a self-sufficient living being” in the greater cosmic scheme of things, which dictates its

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natural rhythms of sowing, planting and harvesting. Judging by the numbers, Italy has discovered its ecological vocation in wine making with a vengeance. There will be a chance to catch up with all the latest trends in Milan on 29 October, when the Italian Sommelier Association presents the third edition of its wine guide Vitae, which shows a 30% increase in the number of wine producers espousing the organic or biodynamic cause. A conference on biodynamic agriculture, brainchild of philosopher Rudolf Steiner, is also scheduled to be held at the 50th National Italian Sommelier Association Congress in Trento on 19-20 November. n

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CULTURA Culture

Il fotografo dei sogni A Gabriele Fiolo non bastava più il mondo della moda o del reportage. Sentiva il bisogno di esplorare i recessi più profondi dell’animo umano. Partendo dall’Africa e dalla sua gente The Man who Photographs Dreams Gabriele Fiolo felt the world of fashion and journalism just wasn’t enough. He wanted to plumb people’s souls. Starting from Africa and the Africans Storia/story GIOVANNI DE LUCA Foto/ photo courtesy GABRIELE FIOLO

Clown dottori / Clown doctors Una ventina di ragazzi di strada che oggi, grazie a questo progetto, lavorano nei due ospedali più grandi di Dar es Salaam About twenty street boys today, thanks to this project, work in the two largest hospitals in Dar es Salaam

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Aloice Funga Funga Ha imparato a ballare guardando i video su Youtube Sotto: Albino Revolution, gruppo che grazie al supporto di una fondazione finlandese è spesso in tournée in tutta la Tanzania Aloice learnt to dance by watching videos on Youtube Below: Albino Revolution, the group that tours Tanzania thanks to support from a Finnish foundation

I

l momento in cui Gabriele Fiolo decise che la sua vita sarebbe stata dedicata alla fotografia risale al periodo delle scuole elementari, quando restò folgorato da un’immagine scattata da Mario Rebeschini, uno dei massimi fotogiornalisti italiani dell’epoca. E fu proprio durante un viaggio in auto con Rebeschini, molti anni dopo, che Gabriele ebbe chiara la sua missione: utilizzare la fotografia per conoscere le persone e raccontarne le storie. Sino al 2013 Fiolo si dedica principalmente alla moda e ai reportage dedicati al sociale, poi c’è l’incontro con l’Africa, che darà una nuova dimensione alla sua attività creativa. Il primo servizio lo ha visto percorrere la Tan-

When Gabriele Fiolo decided he wanted to become a photographer he was still at primary school. He was struck dumb by a photo taken by Mario Rebeschini, one of Italy’s leading photo reporters at the time. And it was on a car journey with Rebeschini many years later that Gabriele realised that his mission was to use photography to discover people and their stories. Up until 2013 Fiolo worked mainly on fashion shoots and

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zania in bicicletta insieme ad un atleta disabile in handbike, dormendo nei villaggi e cercando di raccontare con i suoi scatti la vita dei disabili nel cuore del Paese africano. “E da lì – scherza Gabriele – è partito il contagio, perché è impossibile restare indifferenti alle emozioni di un simile viaggio e alle storie che ti porti a casa rientrando in Italia”. L’impegno successivo lo ha visto fra Tanzania e Kenya in un workshop itinerante dove i protagonisti erano 300 ragazzi che provenivano da situazioni vulnerabili alla ricerca di una propria dimensione artistica: “è stata una scoperta ancora più forte, perché abbiamo lavorato con persone senza una formazione specifica, ma

reports dedicated to social issues, then came his encounter with Africa, destined to give him a new lease of life in terms of creativity. His first shoot was cycling in Tanzania with a disabled athlete on a handbike. They slept in the villages and Gabriele tried to describe the life of disabled people in the heart of Africa through his photographs. “That’s when I got the bitten by the bug” he explains jokingly “ you can’t be unmoved by

a journey like that and all the stories you take back to Italy with you”. His next commitment was a series of mobile workshops in Tanzania and Kenya with 300 youngsters from deprived backgrounds who were trying to find ways of expressing themselves through art. “That was an even bigger eye-opener, because we were working with people who had no training as such, but who were absolutely brilliant at art, music and dance. And I

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Produttori di sorrisi /Smile therapy Tanzania, Dar es Salaam, momenti delle attivitĂ dei clown dottori Tanzania, Dar es Salaam, the clown doctors

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Tunaweza Celebre gruppo musicale composto da disabili, selezionato al Sauti sa Busara a Stone Town, il più grande festival musicale dell’east Africa A famous group of disabled musicians who won a place at the Sauti sa Busara in Stone Town, the biggest music festival in the whole of East Africa

incredibilmente abili non solo nelle arti figurative, ma anche nella danza e nella musica. E insieme a loro abbiamo creato dei composit fotografici per ogni singolo artista, come si fa nella moda. Sono entrato nelle loro famiglie, li ho seguiti nelle sale di prova estemporanee in cui i gruppi suonavano e per tre mesi ho vissuto la loro vita. Parlare dell’energia che band , composte solo da artisti disabili, come i “Tunaweza”, parola che in lingua swahili vuol dire “ce l’abbiamo fatta”, mettono nella loro musica è impossibile e forse solo le immagini scattate a Dar es Salaam e Stone Town (durante il festival Sauti sa Buzara) riescono a farti percepire la loro carica umana. C’è la storia di Aloice Funga Funga, oggi diventato un danzatore capace di coniugare alla potenza fisica una capacità interpretativa altrettanto dirompente”. Altrettanto forti i reportage realizzati al seguito di un gruppo di “doctor clown” impegnati a portare la loro simpatia negli ospedali, ragazzi di strada che hanno trovato in questa modalità espressiva una forma di vero riscatto e che oggi lavorano come animatori

anche nelle scuole internazionali. Ma quello che Gabriele non potrà mai dimenticare è l’esperienza vissuta con gli “Albino Revolution”, un gruppo di artisti albini in costante tournee nei villaggi della Tanzania per portare la loro musica: “persone incredibili in un Paese in cui gli albini sono vittime di ataviche superstizioni, cacciati spesso dalle loro comunità o a rischio di essere addirittura uccisi e diventare talismani contro le malattie”. Se fosse un cantastorie Gabriele Fiolo avrebbe materiale per ore di spettacolo, ma da fotografo si è spinto oltre i classici schemi e ha recentemente ultimato un lavoro carico di poesia in cui ha chiesto ai suoi protagonisti di raccontare in 4 scatti gioia, emozione, paura e sogno, realizzando una serie di ritratti di grande forza che esposti recentemente a Dar es Salaam e al Brafa Tour&Taxis di Bruxelles e che oggi sono diventati mostra itinerante in giro per l’Europa. Perché, come scriveva Shakespeare nel ‘600, “siamo fatti della stessa sostanza dei sogni”. Una legge assoluta che vale ancora oggi. Africa compresa. n

Emozioni digitali / Digital emotions A cosa serve una grande profondità di campo se non c’è un’adeguata profondità di sentimento? (Eugene Smith). Per scoprire il mondo di Gabriele Fiolo: www.gabrielefiolo.it There’s no point in a wide-angled shot if you can’t engage with wide-angled emotions (Eugene Smith). Discover the world of Gabriele Fiolo at www.gabrielefiolo.it

Cantastorie / Minstrel Gabriele Fiolo, fotografo e giornalista Gabriele Fiolo, photographer and journalist

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helped each one of them create a photographic book, just like you do in the fashion world. I went to visit their families with them, I went to the makeshift rehearsal rooms the groups used with them and I lived their lives with them for three months.” “The energy bands , whose members are disabled artists, like “Tunaweza”, which means “we made it” in Swahili, put into their music is indescribable, probably the only way to understand their charisma is through the photos taken in Dar es Salaam and Stone Town during the Sauti sa Buzara festival. Then there’s the story of Aloice Funga Funga, now a dancer who combines a sense of sheer physical power with an equally potent ability

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to communicate”. Equally moving are the photographs taken in the train of a group of clown doctors as they toured the hospitals to cheer patients up. These were all former street urchins who have managed to turn their lives around through this form of expression and now work as animators in international schools. But for Gabriele the truly unforgettable experience was with the “Albino Revolution”, a group of albino artists who travel around the villages of Tanzania with their music. “These people are incredible, in a country where albinos are victims of superstitious dread. They are often driven out of their own communities or even risk being killed and transfor-

med into talismans to ward off disease”. If Gabriele Fiolo were a minstrel he would have collected enough material for hours of performances, but as a photographer he has pushed beyond the traditional boundaries of his trade, recently completing a project of pure poetry by asking his protagonists express happiness, emotion, fear and dream. The result was a series of very powerful portraits which have been exhibited in Dar es Salaam, at the Brafa Tour&Taxis in Brussels and is now on tour around Europe. Because, as Shakespeare proclaimed in the 16th century, “We are such stuff as dreams are”. A rule which still holds good today. In Africa as well as elsewhere. n

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59 Babawatoto e Cocodo Band Babawatoto and Cocodo Band In Tanzania il gruppo di artisti Babawatoto lavora con i bambini di strada insegnando loro acrobazie, musiche e balli Sotto: la Cocodo Band, come in un videoclip In Tanzania the Babawatoto group of artists teach street urchins acrobatics, music and dance Below: the Cocodo Band, like a video clip

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CULTURA Culture

IMMAGINI DEL MONDO FLUTTUANTE È in corso a Milano una splendida mostra sui grandi maestri dell’ukiyo-e, genere artistico nipponico approdato in Occidente a fine Ottocento e ancora oggi in grado di influenzare la produzione grafica internazionale THE FLOATING WORLD. A splendid exhibition in Milan details the work of the grand masters of Ukiyo-e, the Japanese art that reached the West in the late 19th century and still has a strong influence on international publishing and art forms today Storia/story Rossella Gottlieb

Opera cult / Iconic works “La grande onda presso la costa di Kanagawa” di Katsushika Hokusai (1830-1832 circa). “Great Wave off Kanagawa” by Katsushika Hokusai (circa 1830-1832)

“I

mmagine del mondo fluttuante”. Questo il significato letterale di ukiyo-e, il genere artistico nato e sviluppato in Giappone durante la prima metà dell’Ottocento, che fino al 29 gennaio del 2017 sarà al centro di una interessantissima mostra attualmente in corso a Palazzo Reale di Milano, che

“Images from the floating world”. This is the literal translation of Ukiyo-e, the artistic genre which was born and grew

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è stata organizzata nel quadro delle celebrazioni per i 150 anni delle relazioni tra il Paese del Sol Levante e l’Italia. Più di 200, tra xilografie policrome e volumi illustrati, le opere esposte, realizzate tra fine Settecento e prima metà dell’Ottocento dai tre grandi maestri della stampa artistica giapponese: Hokusai e Hiroshige,

in Japan during the first half of the 19th century, now featured in a fascinating exhibition being held at the Palazzo Rea-

le in Milan until 29 January 2017. The exhibition is part of a calendar of events being held in Italy to celebrate the 150th

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Parla la Natura The strenght of the Nature In alto da sinistra: “La cascata di Yoshino nella provincia di Yamato dove Yoshitsune lavò il suo cavallo”, di Katsushika Hokusai (1832-1833); “La cascata di Amida in fondo alla via di Kiso” di Katsushika Hokusai (1832-1833 circa) Above, from the left: “The Waterfall at Yoshino in the Province of Yamato where Yoshitsune Washed his Horse”, by KatsushikaHokusai (18321833); “The Amida Waterfall in the Depths of the Kiso Mountains,” by Katsushika Hokusai (circa 1832-1833)

Vedute celebri / Famous views In alto: “La cascata Rôben a Ôyama nella provincia di Sagami” di Utagawa Hiroshige (1843). A sinistra: “Kawasaki. Il traghetto di Rokugô” di Utagawa Hiroshige (1848-1849 circa) Top: “Rôben Waterfall at Ôyama in Sagami Province” (1843). Left: “Kawasaki. The Rokugô Ferry” by Utagawa Hiroshige (circa 1848-1849)

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autori di celeberrime vedute sul monte Fuji e su altri luoghi divenuti simbolo del Giappone, nonchè di stampe su fiori, uccelli, pesci e insetti (un vero e proprio soggetto “classico” per gli artisti nipponici), e Utamaro, con le sue raffinate opere dedicate alla bellezza femminile. E se da una parte la mostra mette in luce l’abilità e le peculiarità tecniche dei tre artisti – tra le opere esposte svettano i 15 manuali divulgativi, pieni di schizzi e disegni, vergati da Hokusai: i famosi Manga – dall’altra essa sottolinea anche il ruolo esercitato dagli editori, che chiedevano agli artisti di trattare soggetti precisi, luoghi e volti noti al grande pubblico, temi e personaggi alla moda. Sì, perché occorre considerare che nella società giapponese dell’epoca le stampe d’arte erano prodotti di massa, e dovevano quindi

Bellezza femminile / Beauties “La ragazza precoce” e “Koharu and Jihei” di Kitagawa Utamaro (rispettivamente 1802 e 1798-1799) In alto a destra: “Narumi. Negozi che vendono i celebri tessuti shibori” di Utagawa Hiroshige (1848-1849 circa) “The Precocious Girl” (1802) and “Koharu and Jihei” (17981799) by Kitagawa Utamaro Above right: “Narumi. Shop Selling Famous Arimatsu Tie-dyed Fabric” by Utagawa Hiroshige (circa 1848-1849)

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catturare l’attenzione della gente comune. Spazio dunque, alle belle donne, ai protagonisti del sumo e degli spettacoli teatrali, ma anche alle meraviglie del mondo naturale. E furono proprio le vedute del Giappone di Hiroshoge, insieme alle bellezze di Utamaro e ai Manga di Hokusai, a catturare l’attenzione dei primi fotografi occidentali, ma soprattutto degli impressionisti di fine Ottocento, che ritrovarono nell’ukiyo-e quella freschezza e quella semplicità di forme e colori da tempo ricercata. Un fascino, quello della stampa artistica giapponese, che si perpetua ancor oggi, visto che un’ampia fetta della produzione grafica contemporanea – dal manga all’anime, fino al culto dei tatuaggi – si ispira alle “immagini del mondo fluttuante” dei grandi maestri dell’Ottocento. n

Vademecum La mostra “Hokusai, Hiroshige, Utamaro – Luoghi e volti del Giappone che ha conquistato l’Occidente” è in corso a Milano, a Palazzo Reale, fino al 29 gennaio 2017 Informazioni: www.hokusamilano.it. Catalogo edito da Skira The exhibition “Hokusai,Hiroshige, Utamaro – Japanese Places and Faces that Conquered the West” is being held in Milan, at Palazzo Reale, until 29 January 2017 Info: www.hokusamilano.it. Catalogue published by Skira

anniversary of relations between Japan and Italy. On display over 200 polychrome woodblock prints and illustrated books produced between the late 18th and first half of the 19th century by three great Ukiyo-e masters: Hokusai and Hiroshige, authors of famous views of Mount Fuji and other iconic Japanese landmarks, together with prints of flowers, birds, fish and insects (popular subjects for Japanese artists), and Utamaro, famed for his delicate works celebrating the beauty of women.On the one hand the exhibition highlights the three artists’ talent and tech-

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nical ability – among the works on display are 15 exceptional manuals crammed with sketches and drawings by Hokusai: the famous Manga – while on the other it also shows the role of the publishers, who asked the artists to portray people and places familiar to the public, together with fashionable stories and society figures. This was because in Japanese society of the time prints were produced for the masses, and thus had to catch the eye of the ordinary public. Hence the popularity of beautiful women, sumo wrestlers and actors, side by side with the

marvels of nature. Indeed it was Hiroshoge’s landscapes of Japan, together with Utamaro’s beauties and Hokusai’s Manga, which caught the eye both of the first western photographers and, above all, of the late 19th century Impressionists, who found in the Ukiyo the freshness and simplicity of colour and shape they had long sought. Japanese art prints continue to exert their attraction today; a host of contemporary genres, from manga to anime and even tattoos, draw their inspiration from the Floating World of the great 19th century masters. n

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Verona Run Bike Tutti conoscono la città scaligera, ma in pochi l’hanno visitata insieme ad Andrea Hinek per vivere la città sotto un’altra prospettiva. Magari con le scarpette da corsa ai piedi Verona Run Bike . Everyone knows Verona, but few visitors have had the privilege of exploring the city from another point of view with Andrea Hinek. Trainers de rigueur Storia/story CAMILLO MAMMARELLA

Ritmo / Rythm Andrea Hinek e il suo gruppo di turisti fra le bellezze di Verona Sotto: basta un gommone e la voglia di esplorare per immergersi nell’Adige e la sua storia Andrea Hinek and a group of tourists explore Verona’s sights Below: an inflatable dinghy on the river Adige is the ideal way to discover Verona and its history

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’è un modo molto originale per visitare una delle città più belle ed affascinanti d’Italia. Parliamo ovviamente di Verona, una delle perle del Veneto unica per il suo modo di coniugare arte, monumenti, musiche, atmosfere e stile di vita e del “Verona Run Bike”, un vivace gruppo di giovani capitanati da Andrea Hinek che propone

Andrea Hinek and his lively group of young enthusiasts at “Verona Run Bike” are intent on transforming the way visitors can enjoy the sights of superb Verona, one of the loveliest cities in Italy, with its art, historic buildings

un modo nuovo per vivere la città. Parola d’ordine: “Verona ai tuoi piedi”. La patria di Giuletta e Romeo può cambiare davvero volto anche semplicemente andando alla sua scoperta correndo e pedalando. “L’ idea - conferma Andrea - nasce dalla passione di un gruppo di amici per la bicicletta e per la corsa (e, da un po’ di tempo, “novi-

and monuments, music, atmosphere and life style. Password: “Verona at your feet”. The city of Romeo and Juliet can look completely different when you explore it at a run or by bike. “The idea was born among

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a group of friends who adore cycling and running” explains Andrea, “we want to help people discover Verona’s treasures from another point of view”, while the latest addition to the tours on offer is a rafting option along the

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Pronti? Si parte Ready, steady, go! Prima lo stretching sull’argine dell’Adige e poi via di corsa nel cuore della più romantica fra le città italiane First some stretching on the Adige embankment and then off at a run into the heart of one of Italy’s most romantic cities

tà nella novità”, del gommone, poiché si è aggiunta anche la possibilità dell’attività di rafting sul tratto cittadino del fiume Adige), abbinata alla voglia di riscoprire l’autenticità e la bellezza di Verona da un nuovo punto di vista”. Andrea ed i suoi amici sono accomunati dalla loro “spiccata “veronesità” che – spiega il nostro interlocutore – può essere un concetto forse un po’ difficile da tradurre per i visitatori stranieri, ma rende l’idea dell’orgoglio,

dell’appartenenza e dell’amore per una città che vogliamo valorizzare in ogni suo angolo con una forma di turismo “slow” e sostenibile”. Un efficace e significativo slogan che appare nella pagina dei “Verona Run Bike” suona così: “le due cose più importanti al mondo sono la salute e il tempo; il trucco è di approfittare nel miglior modo del secondo quando c’è ancora la prima”. L’invito, allora, è dimenticare la Verona mordi e fuggi per passare decisamente al corri, pedala e rema! n

Emozioni ad ogni livello / Poetry in motion Per conoscere i programmi e proposte di tour alla scoperta di Verona il sito è www.veronarunbike.com Per i follower di Instagram la parola chiave è “veronarunbike”. Tel. +39 348 348 4051 Discover Verona tour programmes and schedules at www.veronarunbike.com or on Instagram keyword “veronarunbike”. Tel. +39 348 348 4051

stretch of the Adige river that runs through the city. Andrea and his friends are true, dyed-inthe-wool Veronese, a concept that can be a bit difficult to explain to foreigners, Andrea admits, but shows plainly in their pride and Su due ruote On ‘yer bikes! Oltre al centro storico Hinek propone visite al territorio circostante la città Hinek also takes visitors on local tours outside the city centre

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love for their native city and their desire to show it off to visitors through a new, sustainable form of tourism. A very effective slogan on the “Verona Run Bike” web page explains that “the two most important things in the world

are time and health; the trick is to use the former as best you can while you still have the latter”. So why not shelve the idea of the usual quickie tour of Verona and pull on your trainers for a run, cycle or row around the city? n


www.tenutasantanna.it


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Affari Business

quando le idee fanno un salto di qualità Spazio Italia ha partecipato a Lexington (Kentucky) al “One - The Alltech Ideas Conference”, simposio internazionale per costruire un domani sostenibile, che ha visto fra gli speaker il co-fondatore di Apple, Steve Wozniak, e altri personaggi come l’astronauta dell’Apollo 13, Jim Lovell A Winning Idea for the Future of our Planet. Spazio Italia went to Lexington in Kentucky for the international “One - The Alltech Ideas Conference” dedicated to building a sustainable future. Among the speakers the co-founder of Apple, Steve Wozniak and other famous names such as Apollo 13 astronaut Jim Lovell Storia /story NIcCOLÒ PATELLI Foto /photo courtesy ALLTECH

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ome nascono le idee vincenti? E come si può guardare al futuro con ottimismo e voglia di crescere? Per capirlo siamo andati in Kentucky per partecipare ad uno dei più visionari simposi mondiali. Stiamo parlando di “One - The Alltech Ideas Conference”, tre giorni di incontri in cui si sono alternati più di 60 relatori di fama internazionale per condividere la loro idea di futuro. Da 32 anni Alltech, una delle aziende leader a livello mondiale nella nutrizione animale, organizza questo momento di incontro che mira a stimolare la nascita e la crescita delle

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idee di successo, quelle caratterizzate da una innovazione che lascia il segno. Tutto nasce dalla volontà di Pearse Lyons, fondatore di Alltech, un irlandese tenace che nel 1980, con un capitale di soli 10.000 dollari, ha cominciato a produrre birre, per arrivare oggi a guidare un colosso multinazionale attivo in vari settori dell’agroalimentare. Nei tre giorni di “One - The Alltech Ideas Conference”, tenutasi a Lexington, in Kentucky, dove Alltech ha la sua casa madre, il grande palco ha accolto personalità di spicco, capaci di trasmettere e comunicare la forza delle idee innovative. A cominciare da Alan

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Mulally, per anni amministratore delegato di Boeing e Ford, un manager che è riuscito a tenere in piedi una grande casa automobilistica in un periodo di crisi, in cui tutte le altre grandi marche statunitensi stavano fallendo. La sua “One Idea”? Unire in un grande team le varie componenti di Ford per lavorare tutti ad uno scopo comune. L’allenatore John Calipari, coach della celeberrima squadra di basket della Kentucky University, ha invece spiegato a Lyons e al pubblico come, alle volte, sia necessario “provare e fallire velocemente”, quando non si hanno seconde possibilità,

How are winning ideas born? And how can we look at the future with optimism and a desire to grow? To get an idea we went to Kentucky to take part in one of the world’s most visionary meetings, the “One - The Alltech Ideas Conference”, three days of talks on the future by over 60 internationally famous speakers.

una “One Idea” diversa dalle altre, ma piena di significato. Fra i relatori più applauditi il capitano della missione spaziale Apollo 13, Jim Lovell, la cui frase “Houston, abbiamo un problema” è oggi divenuta leggendaria. Personaggio carismatico, ha parlato del suo “fallimento di successo”: se la missione avesse raggiunto la Luna come da programma, i tre astronauti sarebbero forse oggi da tutti dimenticati, ma “aiutati dalle difficoltà” hanno potuto guadagnare un successo insperato. Infine, il co-fondatore di Apple, Steve Wozniak: ironico e affascinante, ha saputo

Alltech, a world leader in animal nutrition, has been holding this annual conference dedicated to stimulating the birth and growth of successful, innovative ideas for the past 32 years. It all started with a tenacious Irishman, Pearse Lyons, founder of Alltech, who set the company up in 1980 with a capital of just 10,000 dollars. Initially

dedicated to making beer, Lyons’ company has grown into a multinational giant with interests in a vast range of the food and beverage industry. The three days of the “One - The Alltech Ideas Conference” held in Lexington, Kentucky, where Alltech is based, saw inspirational leaders communicating their innovative ideas. One was Alan

Visionario / Visionary Pearse Lyons, fondatore di Alltech In alto a sinistra: il gruppo di ballo irlandese Riverdance Pearse Lyons, founder of Alltech Above left: the Irish group Riverdance

Ironico / Ironic Steve Wozniak, uno dei padri della Apple Sotto a sinistra: il centro per la produzione di alghe della Alltech Steve Wozniak, one of the founding fathers of Apple Below left: the Alltech seaweed plant production

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Leggenda / Legendary L’equipaggio originale dell’Apollo XIII. Da sinistra Lovell, Mattingly ed Haise A destra: il consumatore finale forse non conosce la Alltech, che contribuisce quotidianamente al successo e alla sostenibilità della filiera alimentare in tutto il mondo The original crew of Apollo XIII. From the left Lovell, Mattingly and Haise. Right: Alltech may not be a household name, but it contributes to successful, sustainable food production world wide

mantenere un ottimo contatto con il pubblico durante l’intervista condotta da Pearse Lyons. La sua carta vincente è stata quella di “produrre qualcosa che lui stesso avrebbe voluto avere in casa”, ed essere stato in grado di creare un gruppo unito e vincente. A concludere il simposio, l’incontro con Padraic Moyles e il suo incredibile gruppo di ballo irlandese Riverdance, un fenomeno mondiale che a tutt’oggi è stato già visto da oltre 25 milioni di persone: una “One Idea” che ha trasformato una danza in declino portandola a un successo sempre crescente.

Ma interventi visionari a parte il simposio ha permesso anche di visitare i futuristici stabilimenti Alltech dove si stanno già sviluppando soluzioni sostenibili per garantire al Pianeta e ai suoi abitanti le risorse alimentari per sfamare una popolazione in costante crescita. Ad esempio producendo alghe per l’alimentazione animale, una risorsa naturale rinnovabile, che non va ad intaccare materie prime nobili destinabili alla nutrizione umana. “Perché il futuro delle idee è tale solo se protegge il pianeta”. Parola di Pearse Lyons, uno che di pensiero innovativo se ne intende. n

Un evento che cresce anno dopo anno / An event that has grown year after year La sede di Alltech è a Lexington, Kentucky. è qui che ogni anno viene organizzato il grande simposio dedicato alle idee che creano innovazione. Info: one.alltech.com Alltech’s headquarters in Lexington, Kentucky is where the annual conference dedicated to ideas that drive innovation is held. Info: one.alltech.com

Alltech in Italia Alltech Italy nasce a Bologna nel 2003 e ha introdotto rapidamente nel mercato italiano le proprie soluzioni naturali per l’industria mangimistica, prodotte attraverso tecnologie testate, sicure e rintracciabili. Alltech Italy offre anche un solido e consistente supporto tecnico e commerciale in campo, per seguire i propri clienti a 360°. Info: global.alltech.com/italy

Alltech in italy

Alltech Italy opened in Bologna in 2003, with their natural solutions for the animal feed industry produced through tried, tested and traceable technologies soon finding a place on the local market. Alltech Italy also offers solid, consistent support on commercial and technical issues to their customers in the field for total back up. Info: global.alltech.com/italy

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Mulally, former CEO of Boeing and Ford, a manager who managed to hold a major automobile manufacturer together through a devastating crisis, while other big American brands folded. Mulally’s strategy, his “One Idea”, was to gather all the various component parts of Ford together in one team, all pulling in unison. John Calipari, coach of the famous Kentucky University basketball team, explained to Lyons and the audience how sometimes you just had to “try to fail quickly”, when there was no alternative, a slightly different “One Idea” from the others, but a very meaningful one. One of the speakers that got the biggest round of applause was the captain of the Apollo 13 space mission, Jim Lovell, whose

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“Houston, we have a problem” became legendary. The extremely charismatic Lowell talked about his “successful failure”, explaining that if the mission had gone to the moon as planned its team of three astronauts would probably be today largely forgotten, but their failure made them famous. Lastly came the co-founder of Apple, Steve Wozniak. Ironic and charming, Wozniak won the audience over completely during his interview with Pearse Lyons. He claims that his winning idea was “to make something I would have wanted to have in my home” and to create a strong, united winning team. The conference wound up with Padraic Moyles and his wonderful Irish Riverdance company, a global success story with a show

that has been seen by over 25 million people all over the world, “One Idea” that transformed a declining dance genre into a runaway success. As well as a chance to listen to some visionary talks, the conference also offered tours around the futuristic Alltech factories, where sustainable solutions to guarantee the planet will be able to feed a constantly growing population are being developed. One example is the use of algae for animal feed, a natural renewable resource that doesn’t detract precious raw materials for human consumption. “Because the future of ideas is the future only if it protects the planet”. And you can take Pearse Lyons’ word for it when it comes to innovative ideas. n

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AFFARI Business

Da cluster a moderno ecosistema

Il modello dei distretti produttivi, che fino ad oggi ha fatto la fortuna del made in Italy, ora deve evolvere. Ecco come FROM CLUSTER TO MODERN ECOSYSTEM. The cluster production district model, which has served Italy so well in the past, must now evolve Storia/story Innovation&Research Team di InfiniteArea

Maturazione lenta Evolution Il passaggio da distretto produttivo a ecosistema è stato il prodotto di un’evoluzione secolare The development from cluster to ecosystem has been a process spanning years

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distretti sono una particolarità tutta italiana, e sono uno dei motivi che hanno reso il made in Italy un marchio unico nel mondo, che ha saputo conquistare e mantenere nel tempo una posizione di leadership a livello globale (Gubitta, 2013). Essi sono espressione delle competenze manifatturiere diffuse in tutto il territorio nazionale. Il clima di cooperazione e competizione che

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caratterizza l’interno dei distretti stessi ha portato allo sviluppo dei vantaggi competitivi che distinguono il made in Italy nel mondo: creatività, design, personalizzazione, attenzione per il particolare e saperi artigiani, elementi apprezzati nella fascia alta del mercato, una clientela volubile e sempre più sofisticata (Micelli, 2011). Il suo successo ha ispirato lo sviluppo di modelli a rete ed ecosistemi come quello

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della Silicon Valley, ma ora deve ripensarsi ed evolvere. Da centro produttivo che esprime la vocazione del territorio nei confronti del proprio prodotto, il distretto deve diventare il nodo di una rete globale, riuscendo ad intercettare le modernità delle tecniche industriali e dei mercati internazionali pur rimanendo immerso nella tradizione (Rullani, 2006). Si passa da un sistema produttivo diffuso e frammentato a una rete distrettuale, un ecosistema eterogeneo che non comprende solo le imprese del territorio, ma anche gli altri attori che possono attivare processi di open

Production districts, or clusters, have long been a distinguishing feature of Italian manufacturing, contributing to that global recognition that a Made in Italy label still confers throughout the world on a product, and which accounts to such a great extent to the country’s leadership in a number of sectors (Gubitta, 2013). These production clusters are scattered all around Italy. Characterised by a conflicting atmosphere of cooperation and competition, they have stimulated many of the features that have proved so invaluable to

innovation (Chesbrough, 2004), cioè le università, centri di ricerca, fornitori, competitor, imprese appartenenti ad altri settori, startup, ma soprattutto i propri clienti. Ne fanno parte anche gli attori istituzionali, che giocano un ruolo importante: le amministrazioni comunali o provinciali, le associazioni imprenditoriali e le organizzazioni sindacali, le banche e le scuole locali, le Camere di commercio e i centri di servizi per le imprese (Camuffo, 2006). Per cogliere queste opportunità, infatti, è necessario far leva sia sulle capacità imprenditoriali che politiche presenti nei diversi territori, poi-

the success of Italian products worldwide, from craftsmanship, creativity and design to bespoke attention to detail, all much appreciated at the high end of the market among a customer base that is both fickle and increasingly sophisticated (Micelli, 2011). A success that has furnished a blueprint for networks and ecosystems like Silicon Valley, but that now needs to evolve. From being a manufacturing hub encapsulating the specialities of that particular area, the clusters need to morph into nodes on a global network, intercepting and applying all the lat-

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Sistemi a confronto Comparisons Differenze tra modello distrettuale italiano e modello ecosistema The differences between Italian clusters and ecosystem models

est industrial techniques and market strategies, while still remaining steeped in tradition (Rullani, 2006). The idea is to draw fragmentary production units into a single ecosystem that embraces not only manufacturers, but also all the other actors capable of activating open innovation processes (Chesbrough, 2004), from universities to research units, suppliers, competitors, start-ups, businesses from other sectors and, above all, clients. Institutional actors play an equally important role, from local government to business as-

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74 Modello di sviluppo Development models L’ecosistema InfiniteArea fa affidamento a una fitta rete di partner eterogenei per sviluppare progetti basati sulle necessità delle imprese consolidate The InfiniteArea ecosystem is based on an extensive network of partners in order to develop projects based on the needs of consolidated enterprises

ché in grado di produrre beni comuni utili ad una crescita inclusiva e sostenibile (Corò, 2013). Il distretto calzaturiero del montebellunese, al centro del nord-est italiano, è ad esempio un “territorio in azione” (Alaimo, 2008), consapevole degli effetti della compressione delle distanze e dei tempi dovute al processo di globalizzazione e delle opportunità che possono emergere attraverso le rela-

zioni e mettendo in connessione i luoghi (Pasquato, 2008). InfiniteArea nasce all’interno di questo territorio e intende supportare le imprese di oggi che pensano al loro futuro e cercano un’accelerazione sostenibile nello sviluppo di modelli ecosistemici che abbiano lo sguardo rivolto alla dimensione globale, ma le cui basi siano radicate nel territorio. Buon viaggio e get ready to take off. n

Vademecum InfiniteArea è la piattaforma per supportare e attrarre le imprese a innovare e ripensarsi, valorizzando e moltiplicando talenti, idee e connessioni di valore. Per altre info su Infinitearea: www.infinitearea.com; info@infinitearea.com; Twitter: @infinite_area InfiniteArea is the platform that supports businesses and helps them innovate and rethink their game plans, enhancing and multiplying talents, ideas and high value connections For further info check out: www.infinitearea.com; info@infinitearea.com; Twitter: @infinite_area

sociations and trade unions, banks, local schools, chambers of commerce and enterprise service centres (Camuffo, 2006). Local enterprise and political consensus everywhere are essential to exploit these opportunities, well able to drive wealth, inclusive growth and sustainability (Corò, 2013). The footwear manufacturing cluster near Monte Belluno in the centre of Italy’s north-east is a case

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in point; a “territory in action” (Alaimo, 2008) well aware of how the shrinking distances and times of globalisation have compressed time and space, opening windows of opportunity (Pasquato, 2008). InfiniteArea was born within this territory and intends to support businesses contemplating their future who are looking for a sustainable acceleration in the development of ecosystem models

reaching out to a global dimension, but firmly anchored in their native soil. Enjoy your journey and get ready to take off. n

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Friuli

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l vino è un piacere. Figlio della generosità della natura, della maestria e cura umana, diventa un dono. È simbolo di passione, di vita, di terra, di convivialità. Costruisce relazioni ed esalta le emozioni nel fluire della nostra quotidianità.

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Aeroporto di Monaco

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Aeroporto di Monaco

Aeroporto di Monaco

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Destinazioni inverno 2016-2017 Destinations winter 2016-2017

La forza della partnership Lufthansa ha individuato in Air Dolomiti il partner ideale sul mercato italiano per le sue caratteristiche di serietà, affidabilità e qualità, nell’ambito della sua politica di alleanze per affrontare il mercato globale. La partnership con Lufthansa ha consentito ad Air Dolomiti di collaborare con i membri della Star Alliance, nata nel 1997, che rappresenta oggi una delle più importanti alleanze a livello mondiale, annoverando compagnie di tutto il mondo. L’offerta di voli in code sharing garantisce ai passeggeri tutti i vantaggi derivanti dall’appartenenza a un grande network internazionale come tariffe particolarmente favorevoli per i voli in prosecuzione, l’assistenza e l’utilizzo delle strutture di terra dei partner della Star Alliance.

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SEMINARI PER VOLARE RILASSATI Air Dolomiti insieme all’agenzia Texter-Millot di Monaco di Baviera e Lufthansa organizza i seminari per volare rilassati. Nella tranquilla atmosfera di un gruppo di 6-12 persone è possibile apprendere, con la guida di esperti, nuove strategie per combattere lo stress e la paura grazie ad un programma di rilassamento mirato e metodi di autocontrollo. A fine corso, le conoscenze acquisite vengono messe in pratica nella realtà di un volo insieme al trainer. I prossimi seminari si terranno a Milano Malpensa l’8-9 ottobre e a Venezia il 29-30 ottobre. Ulteriori informazioni su: www.paura-di-volare.it

FLY IN RELAX SEMINARIES Air Dolomiti, in cooperation with Texter Millot agency in Munich and Lufthansa, organizes “Fly in relax seminaries”. In a quiet atmosphere of a group of 6-12 people and with the help of experts, it is possible to learn new strategies to face stress and fear thanks to a special relax program and self-control methods. At the end of the program you will have the possibility to practice what you learned, in a flight together with your trainer. Next seminaries will be organized in Milan Malpensa on 8-9 October and in Venice on 29-30 October. More info on: www.paura-di-volare.it

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informazioni passeggeri Passenger information Per garantire la vostra sicurezza ed il massimo comfort a bordo dei nostri aerei, Vi invitiamo a seguire le seguenti procedure Air Dolomiti For safety reasons and for your comfort on board, we kindly ask you to follow the Air Dolomiti procedures ph. Aleksandr Dal Cero

Bagaglio a mano Cabin baggage è consentito 1 solo bagaglio a mano (max 55 x 40 x 20 cm) del peso di massimo 7 kg per la tariffa Light, con le tariffe Plus ed Emotion il peso consentito per il bagaglio a mano è di 10 kg. Il bagaglio a mano può essere posizionato nella cappelliera o sotto il sedile di fronte a voi; aprite i vari spazi con cautela affinché non cada nulla.

One piece of hand baggage per passenger (max 55x40x20cm) weighing not more than 7 kg is allowed for Light fares. With a Plus or Emotion fare the maximum weight allowed on board is 10 kg for 1 piece of hand baggage. The hand baggage

can be stowed in the overhead bin or under the seat in front of you; please be careful when opening the compartments so that nothing falls out.

bici, coltelli tascabili e lime per unghie. Informazioni dettagliate sugli oggetti pericolosi sono esposte in aeroporto (zona check-in).

Oggetti pericolosi Dangerous articles Norme internazionali di sicurezza proibiscono di trasportare armi o altri oggetti pericolosi sia nel bagaglio spedito che in quello a mano. Sono compresi: gas compressi, corrosivi, liquidi e solidi infiammabili come ad esempio i fiammiferi.* Vi preghiamo di tener inoltre presente che, secondo le disposizioni locali, alcuni oggetti che possono provocare lesioni non vengono accettati a bordo; tra questi rientrano anche for-

*Tranne armi e munizioni da caccia o sportive. Per ulteriori informazioni si prega di verificare direttamente con la compagnia.

International safety regulations prohibit the transportation of weapons or any other dangerous item in carry-on or checked baggage. These includes: compressed gases, corrosives, explosives, flammable liquids and solids such as matches.* Please be aware that, depen-

ding on local regulations, certain items which may cause injuries may not be taken on board; this includes scissors, knives and nail files. Detailed information about prohibited items is displayed at the airport (check-in area). * Except arms and ammunitions for hunting or sporting. For further information please contact directly the Airline. DISPOSITIVI elettronici Electronic devices Tutti i dispositivi elettronici mobili devono rimanere spenti o in modalità “uso aereo” dal momento della chiusura del portellone dopo l’imbarco fino alla riapertura al termine del

Regole di Sicurezza negli Aeroporti dell’Unione Europea per i bagagli a mano safety measures for hand luggage at European Union Airports Da lunedì 6 novembre 2006 l’Unione Europea (UE) ha adottato nuove regole di sicurezza che limitano la quantità di sostanze liquide che è possibile portare attraverso ed oltre i punti di controllo di sicurezza aeroportuale. A tali regole sono soggetti tutti i passeggeri in partenza dagli aeroporti dell’Unione Europea, compresi i voli nazionali e sui voli in coincidenza dall’Europa. Ai punti di controllo di sicurezza aeroportuale ciascun passeggero ed il relativo bagaglio a mano saranno controllati per individuare, oltre agli altri articoli già proibiti dalla normativa vigente, anche eventuali sostanze liquide. Nel bagaglio a mano è consentito il trasporto di liquidi e prodotti in gel (articoli da toilette e cosmetici) in piccola quantità e alle seguenti condizioni:

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• dovranno essere contenuti in recipienti aventi ciascuno la capacità massima di 100 millilitri (1/10 di litro) o equivalenti (es: 100 grammi); • i recipienti dovranno essere inseriti in un sacchetto di plastica trasparente e richiudibile, di capacità non superiore ad 1 litro (ovvero con dimensioni pari ad esempio a circa cm 18 x 20); • dovrà essere possibile chiudere il sacchetto con il rispettivo contenuto (cioè i recipienti dovranno poter entrare comodamente in esso); • per ogni passeggero (infanti compresi) sarà permesso il trasporto di una busta; • possono essere trasportati al di fuori del sacchetto, e non sono soggetti a limitazione di volume, le medicine ed i liquidi prescritti a fini dietetici, come gli alimenti per bambini. Tali articoli dovranno comunque essere presentati al controllo di sicurezza;

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veg & gluten free Fabrizio Berni - PSC

volo. Dispositivi quali cellulari, lettori di eBook, videogiochi e tablet possono essere tenuti con sé durante il decollo e l’atterraggio, mentre i laptop devono essere riposti nella cappelliera o sotto il sedile di fronte nelle fasi di rullaggio, decollo e atterraggio. I dispositivi elettronici per i quali la funzione trasmittente non può essere disabilitata (es. giocattoli telecomandati) devono rimanere spenti per l’intera permanenza a bordo. Vi preghiamo di prestare la massima attenzione a tutti gli avvisi del personale di cabina.

from door closing after boarding, until reopening at the end of the flight. Devices such as cell phones, eBook readers, e-Games and tablets, may be held during take off and landing. During taxi, take off and landing phases, laptops must be stowed in the overhead bin or under the seat in front. Devices without a transmission disabling function, such as remote control toys, must be switched off for the entire time on board. Please pay attention to crew announcements.

All transmission modes of mobile devices must be switched off (flight/airplane mode ON)

Alcolici e superalcolici Alcohol Il consumo di bevande alcoli-

che acquistate a terra non è consentito a bordo. Ci riserviamo inoltre il diritto di non servire alcolici e superalcolici a passeggeri minorenni o a persone che ne hanno già fatto uso. Passengers are not permitted to consume alcohol they purchased on ground. We reserve the right to refuse to serve alcohol to young passengers (under 18 years) or to intoxicated passengers. Divieto di fumare Smoking Tutti i voli Air Dolomiti sono “non-smoking flights”.

A bordo dei voli Air Dolomiti sono disponibili, salvo esaurimento scorte, snack vegetariani e gluten free da richiedere al personale di cabina durante il servizio di bordo. Per i passeggeri di business class il pasto speciale può essere richiesto in fase di prenotazione.

Please ask our cabin crew for vegetarian and gluten free snacks during meal services. These are available on Air Dolomiti flights while stocks last. Business Class passengers are kindly requested to specify any particular dietary requirements when booking.

All Air Dolomiti flights are “non-smoking flights”.

Vi auguriamo “Buon Volo”! / Air Dolomiti wishes you “Buon Volo”!

• gli articoli di duty free acquistati negli aeroporti europei o a bordo di aeromobili registrati nell’UE possono essere trasportati a bordo in una busta sigillata, a condizione che venga prodotta una prova d’acquisto con la data di quel giorno (non applicabile sui voli in codeshare). La busta viene sigillata nel punto vendita. Al fine di agevolare i controlli è obbligatorio: • presentare agli addetti ai controlli di sicurezza tutti i liquidi trasportati come bagaglio a mano, affinché siano esaminati; • estrarre dal bagaglio a mano i computer portatili e gli altri dispositivi elettrici ed elettronici di grande dimensione.

As of Monday, 06 November 2006 the European Union has adopted new security rules that

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restrict the amount of liquids that you can take through security checkpoints. They apply to all passengers departing from airports in the EU, included domestic flights, and on connecting flights from Europe. At the security checkpoints, all passengers and their hand luggage must be checked for liquids in addition to other prohibited articles. In the hand baggage only small quantities of liquids and gel-based products (healthcare products and cosmetics) are allowed with the following regulation: • liquids must be in containers with maximum capacity of 100 millilitres each (1/10 litre) or equivalent; • all containers must be carried in a transparent, re-sealable plastic bag with a maximum capacity of one litre (e.g. a bag with dimensions cm 18 x 20);

• only one bag per passengers (included infant) is permitted; • medication and special foodstuffs needed during the flight can be carried outside the plastic bag. However they must still be checked at the security point; • duty-free articles purchased in a European airport or on board an aircraft registered in the EU may be carried on board inside a special bag that must be sealed by the duty-free shop staff. To ensure smooth checkpoint procedures passengers are required to: • present all liquids at the checkpoint for examination; • remove laptop computers and large electrical devices from hand baggage for security screening.

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I nostri Partner Partnership Hotel Parchi del Garda - Congress Center Quattro stelle sulla sponda veronese del Lago di Garda, a soli 500 metri da Gardaland, si presenta come un tipico borgo gardesano con 233 camere di cui 15 suite e 4 camere Experience, 2 sale ristorante e l’esclusiva proposta di “Opera – Arte nel Gusto”. Al suo interno il più grande Centro Congressi della provincia di Verona e del Garda; oltre 2.000 mq di versatili spazi dedicati agli eventi: 9 sale di diverse dimensioni, dotate di luce naturale e con accesso diretto anche dall’esterno, un ampio foyer e due desk per le segreterie organizzative. Comodissimo da raggiungere, è la meta ideale per organizzare eventi fino a 1.000 persone o per suggestivi soggiorni tra relax e divertimento. Per informazioni/Further information: Tel. +39 045 6499611 E-mail: info@hpdg.it www.hotelparchidelgarda.it

Parchi del Garda is a four star hotel located on the eastern shore of Garda Lake just few km from Verona and just 500 meters from Gardaland Park; the hotel structure looks like a traditional village of the Garda Lake area, with 233 rooms including 15 suites and 4 “theme” rooms, 2 restaurants and the original proposal of “Opera – Arte nel Gusto”. The hotel has the largest Conference Center around Verona and Lake Garda area. More than 2000 sqm of versatile spaces dedicated to events: 9 meeting rooms of different sizes, provided with natural daylight and direct access from the outside, a large Foyer area and two desks available for the secretarial staff. Very easy to reach, it is the perfect venue to host events up to 1000 people and the ideal location for a pleasant, funny and relaxing holiday.

Uno sguardo al futuro dell’autonoleggio con Air Dolomiti Looking to the future of car rental with Air Dolomiti Se chiedessimo alla gente che cosa vorrebbe trovare nelle auto a noleggio del futuro, quali risposte potremmo aspettarci? Auto senza conducente che portano i passeggeri ovunque desiderino? Guide turistiche virtuali a bordo? O magari automobili a energia solare? Queste sono solo alcune delle preferenze selezionate da coloro che hanno contribuito al report annuale di CarTrawler dedicato ai clienti dei servizi di autonoleggio. In una nuova sezione intitolata “Il futuro dell’autonoleggio”, il report mostra che la sicurezza e la connettività hanno ricevuto il massimo punteggio da parte dei quasi 2.000 intervistati, con una media del 58% delle preferenze per il Wi-Fi, seguito dalla richiesta di veicoli più sicuri (55%). Per fare un confronto, solo il 34% degli intervistati considera le auto ecologiche una priorità per il futuro, mentre il 22% vorrebbe auto a energia solare. Tra le altre caratteristiche innovative auspicate dagli intervistati troviamo auto senza conducente che parcheggiano da sole (21%), rilevatori dello stato di salute integrati (20%) e addirittura automobili anfibie (10%). È interessante notare che l’8% degli intervistati vorrebbe delle macchine per il caffè integrate nelle auto! Chissà se queste innovazioni diventeranno realtà, in futuro... Per il momento puoi contare sulla ricchissima offerta di servizi di autonoleggio proposta da Air Dolomiti, promossa da CarTrawler. I clienti (aziendali e non) di Air Dolomiti hanno ora a disposizione più soluzioni di autonoleggio di quante se ne possano trovare altrove. Visita il sito di Air Dolomiti www.airdolomiti.it e prenota l’auto che preferisci.

If you asked people what they would like to see available in rental cars of the future, what would you expect to hear? Driverless cars that take you anywhere you want? In-car virtual tour guides? Or how about solar-powered cars? These are just a few of the preferences selected by car rental customers participating in the annual CarTrawler Car Rental Customer Report. In a new section entitled “The future of car rental”, the report reveals that safety and connectivity received the top billing from nearly 2,000 respondents, with Wi-Fi receiving an average of 58% of preferences followed by safe cars (55%). In comparison, just 34% of people viewed eco-friendly cars as a top priority in the future, while 22% wanted solar-powered cars. rs that park themselves (21%), in-car health monitors (20%) and even amphibious cars (10%). Interestingly, 8% of respondents even wanted in-car coffee machines! We will have to see whether these innovations take place in the future, but for now you can be sure of the most comprehensive selection of car rentals from Air Dolomiti, powered by CarTrawler. Air Dolomiti’s business and leisure customers now enjoy more car rental solutions than they will find anywhere else. Just visit the Air Dolomiti site at www.airdolomiti.eu and book your preferred car.

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Al Marco Polo c’è Venice Park Service A special park service in Venice’s Marco Polo Airport Venice Park Service è un parcheggio multiservizio situato a Tessera, a meno di 900 metri dall’Aeroporto Marco Polo di Venezia. Il Venice Park offre ai propri clienti posti auto all’aperto, al coperto e un rapido servizio navetta gratuita da e per l’aeroporto (3 minuti circa). Sono inoltre raggiungibili in circa 10 minuti altre destinazioni come il Porto di Venezia, la stazione ferroviaria di Mestre-Venezia e Venezia Isola. A tutti i passeggeri Air Dolomiti viene garantito uno sconto del 10% calcolato sul preventivo totale della sosta e degli ulteriori servizi offerti e selezionati. Per usufruire della riduzione è sufficiente inserire il codice promozionale “passeggeri” nella sezione prenotazione. Con la sosta è possibile prenotare anche l’autolavaggio, il servizio di protezione bagagli e il Car Valet. Per informazioni: www.veniceparkservice.it

Venice Park Service is a multi-service parking situated in Tessera, less than 900 meters from Venice’s Marco Polo Airport. Venice Park offers covered and uncovered parking, free transfer services to/from the airport (about 3 minutes distance). Other destinations may be reachable in about 10 minutes: Venice harbour, Mestre-Venice railway station and Venice Island. All Air Dolomiti’s passengers will benefit of a 10% discount on the booking by entering the code “passenger” in the online reservation. Many services like car wash, luggage security service and Car Valet parking may be booked by visiting the website. For more information: www.veniceparkservice.it ottobre-novembre 2016 numero 128



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Via Costabella, 9 - 37011 Bardolino (VR) Lago di Garda - Tel. +39 045 7210022 - zeni.it A CAMPAIGN FINANCED ACCORDING TO EC REGULATION N. 1308/13


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