Spazio Italia Magazine no. 129

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dicembre 2016 - gennaio 2017 december 2016 - january 2017 n N° 129

La magia di Casa Perbellini Something special from Casa Perbellini



editoriale Editorial

Cari Passeggeri, anche il 2016 sta giungendo alla sua conclusione e vorrei condividere con voi i risultati di un anno molto importante per noi, anno in cui abbiamo festeggiato 25 anni di attività. Un traguardo significativo che ha visto volare sui nostri 10 Embraer più di 1,7 milioni di passeggeri. Quello appena trascorso è stato un periodo di sfide per il settore, dove la marcata competizione non ci ha colto impreparati, anzi ci ha spinto a migliorarci sempre più. Nel nostro piccolo abbiamo lavorato intensamente per offrirvi servizi più smart e accattivanti che potessero andare incontro alle sempre crescenti necessità: è stato inserito il servizio eJournals, con un’ampia gamma di testate da consultare quotidianamente. Questo permette di offrire un servizio più ricco e allo stesso modo di risparmiare un notevole quantitativo di carta salvaguardando l’ambiente. Vi abbiamo intrattenuto - e continueremo a farlo - con originali eventi a bordo. Proprio nel periodo natalizio, dal 22 dicembre al 6 gennaio, vi offriremo i piatti del veronese chef stellato Giancarlo Perbellini che firma le ricette delle Feste e porta in volo la sua filosofia che unisce tradizione e contemporaneità, classicità ed estro. Ad accompagnare le sue proposte gli straordinari vini Aneri. Nel 2016 abbiamo siglato importanti accordi di partnership come quello con l’Hellas Verona FC, la squadra di calcio della nostra città, di cui potrete leggere un articolo a pagina 66. Anche per il 2017 l’obiettivo rimane quello di accompagnarvi a destinazione e di arricchire il vostro viaggio con nuove esperienze. Perché il momento del volo possa essere molto più di quello che immaginate. Colgo l’occasione per farvi i miei migliori auguri di Buone Feste e vi auguro un buon volo!

Dear Passengers, 2016 is drawing to a close and I would like to share the results of a year that has been very important for us, the year we celebrated our first 25 years of business, a significant landmark that saw over 1.7 million passengers fly on our 10 Embraers. A year that has also been a challenge for the whole sector, characterised by extreme levels of competition that we have managed to weather with flying colours, a challenge that has only spurred us on to offer our customers better service. We have done our best to provide smart services that meet emerging needs, one example being our new eJournals service, with a range of newspapers and magazines updated daily for our passengers. A service which sees more choice for customers and a considerable saving in paper, making it an eco-friendly option. We have also striven, and will continue to strive, to entertain you with original events on board. Over the Christmas period, from 22 December to 6 January, we will be serving a special festive menu by Verona’s Michelin-starred chef Giancarlo Perbellini, who brings you his vision of tradition with a contemporary flavour; classic cuisine with a twist. And to accompany Giancarlo’s culinary delights we will also be serving a range of simply stunning Aneri wines. In 2016 we signed up to an important partnership with Hellas Verona FC, our hometown’s local football team. You can read all about Hellas in an article on page 66. Now we are looking forward to 2017 and a new year committed to getting you to where you want to go in style, because we aim to make each journey a very special experience. So a very Happy Christmas to you all and I hope you enjoy your flight!

Joerg Eberhart, Presidente / The President

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sommario / Contents

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a tavola

Casa Perbellini, che lo spettacolo abbia inizio Casa Perbellini, let the show begin 04 C’è più gusto se il marrone è Dop Chestnuts… and Pdo marron 10 L’Amarone abbraccia il Brunello a Casisano Amarone encounters Brunello at Casisano 16 Dolomiti gourmet / Gourmet Tour of the Dolomites 20

in viaggio

Vendicari, fragile meraviglia Vendicari, fragile wonderland 28 Una cartolina inviata dagli dei A postcard from the gods 34

fascino

Il plastico delle meraviglie Magical model world 42 Giaguaro in salsa sabauda Royal Jaguar 48

IN VIAGGIO SICILIA VERDE Alla scoperta della Riserva di Vendicari, un gioiello naturalistico a poca distanza da Siracusa Just along the coast from the Sicilian town of Siracusa lies the Vendicari Nature Reserve, a perfect microcosm of Mediterranean fauna and flora

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CULTURA

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Palazzo Chiericati scrigno di tesori Palazzo Chiericati treasure trove 58 Maya, bellezza senza tempo / Maya, timeless beauty 60

TEMPO LIBERO Al Bentegodi a tifare Hellas Rooting for Hellas at Bentegodi stadium 66 Sulla neve senza sci Fun on the snow with or without skis 70

affari

Un progetto in cui credere A project to love 74

RUBRICHE

Cantina a bordo / Cellar on board 24 In vino veritas 27 La mia Italia / My Italy 41 L’operativo di Air Dolomiti / Air Dolomiti’s time table 77 Informazioni passeggeri / Passenger information 78 I nostri partner / Partnership 80 Spazio Italia magazine Anno XXV - n. 129 Dicembre 2016-Gennaio 2017 Autorizzazione Tribunale di Verona n.1900 del 21/01/2011 Proprietà Air Dolomiti spa Direttore responsabile Claudia Palamini

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Grafica Garden di Lorena Lombroso Progetto grafico MV Consulting - Roma Editore Sca srl via G. Tomassetti 9 00161 Roma Tel. 06.8545.1226

CULTURA PALAZZO CHIERICATI

tempo libero forza hellas!

Tre superlative esposizioni festeggiano il completamento dei lavori di restauro della magnifica dimora palladiana, sede della Pinacoteca civica di Vicenza Restoration work of this magnificent Palladian palazzo housing Vicenza’s art gallery has just been completed. An event marked by three superlative exhibitions

La squadra veronese, tra i cui sponsor vi è anche Air Dolomiti, è uno dei club dalla storia più avvincente del panorama calcistico italiano The Verona soccer team sponsored by Air Dolomiti is a club with an enthralling history in Italian football

Copertina / cover: ph. Giorgio Marchiori

Stampa Omnimedia srl Piazza della Ferriera, 1 00015 Monterotondo Scalo Roma

Stampato realizzato in carta certificata, di pura cellulosa ecologica, con elevato contenuto di riciclo selezionato.

Pubblicità inferiore al 45%. Non si restituiscono testi e materiali illustrativi non espressamente richiesti. Riproduzione, anche parziale, vietata senza autorizzazione scritta dall’Editore. L’elaborazione dei testi, anche se curata con scrupolosa attenzione, non può comportare specifiche responsabilità per eventuali involontari errori o inesattezze. Ogni articolo firmato esprime esclusivamente il pensiero di chi lo firma e pertanto ne impegna la responsabilità personale. Le opinioni e più in genere quanto espresso dai singoli autori non comportano responsabilità alcuna per l’Editore. Tutti i diritti sono riservati. È vietata la riproduzione dell’opera o di parti di essa, con qualsiasi mezzo, compresa stampa, copia fotostatica, microfilm e memorizzazione elettronica, se non espressamente autorizzata dall’editore. Per quanto riguarda le immagini, l’editore è a disposizione degli aventi diritto con i quali non è stato possibile comunicare, nonché per eventuali omissioni o inesattezze nella citazione delle fonti.

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The great place to chill, far from the madding crowds of popular resorts! MONTEGROTTO TERME (PD)

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a tavola Food & wine

Casa Perbellini, che lo spettacolo abbia inizio Nel ristorante due stelle Michelin di Giancarlo Perbellini, ci si sente subito a proprio agio, certi di gustare una cucina dove la freschezza degli ingredienti è il primo segreto di uno chef casual e di lunga esperienza Casa Perbellini, Let the Show Begin. One feels immediately at ease in Giancarlo Perbellini’s Michelin two-star restaurant, sure in the knowledge of tasting cooking where this informal and highly experienced chef’s main secret is the freshness of the ingredients

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Storia/story ROLANDO CRUSCO / Foto/photo GIORGIO MARCHIORI

iancarlo Perbellini è bravo e sa di esserlo, ma, come accade con quelli veramente bravi, non se la tira. Nè si cristallizza nel ruolo di celebrato chef, anche se ne avrebbe tutti i diritti, forte delle due stelle Michelin di cui può fregiarsi da anni. Lo incontriamo a pochi passi da San Zeno, nel cuore di Verona fra le mura di “Casa Perbellini”, il suo nido. Locale elegante, ma dal clima familiare: cucina a vista, una ventina di coperti e la voglia di creare un ambiente unico con la sala, dove è il discreto scambio di sguardi fra chi è ai fornelli e chi serve ai tavoli a dare il ritmo.

Giancarlo Perbellini is a great chef and he knows it, yet, as is often the case with those who have achieved greatness, he doesn’t show it. Neither has he settled into the role of celebrated chef, although he would have every right to do so, given the two Michelin stars he has held for years. We met him near the Basilica of San Zeno, in the heart of Verona, inside the walls of his lair

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Mix delicatissimo a cui Perbellini riesce a dare eleganza e funzionalità partendo dal rispetto reciproco, dalla definizione dei ruoli e dalla mancanza di un “retro” dove gli attori possano dare sfogo alle proprie intemperanze. La sua è una brigata di 8 professionisti, tutti giovani e rodati, in cui la presenza del direttore d’orchestra è percepibile anche quando il capo non è presente. Si parla senza urlare, si risponde con un grazie sincero quando dalla “sala” una voce chiede quanti caffè preparare per la “cucina” e soprattutto si è consapevoli di essere tutti protagonisti di questo spettacolo portato in scena due volte al giorno di

- Casa Perbellini. It’s an elegant restaurant with a homely feel: an open-plan kitchen, it seats about twenty and reflects the wish to create a single open space, where the discreet exchange of glances between those in the kitchen and those waiting the tables sets the tone. Perbellini adds elegance and efficiency to this highly delicate mix, through mutual respect, clearly defined roles and no

back area where the players can vent their moods. He has a crew of 8 professionals, all young and experienced, where the conductor’s presence is perceptible even when the boss isn’t there. They talk without shouting, respond with a sincere thank you when a voice from the “dining room” asks how many coffees they want in the “kitchen” and, above all, everyone is aware of their roles as key players in this

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Un’allegra brigata A merry crew Lo staff di cucina e di sala di Casa Perbellini The cooks and waiters at Casa Perbellini

fronte ad una platea frequentemente sold out. Mentre parliamo Giancarlo Perbellini mostra le sue diverse anime, perché a fianco dello chef di successo c’è l’imprenditore, il curioso, lo sperimentatore, il contabile, l’appassionato della vita. Il tutto con la consapevolezza che per arrivare a questi livelli e soprattutto per mantenere gli standard di eccellenza a cui sono abituati i clienti di Casa Perbellini ci si deve mette in gioco ogni giorno, come se fosse la prima volta. Sia in terra che in cielo. Dal 22 dicembre al 6 gennaio i passeggeri business di Air Dolomiti potranno infatti gustare 4 ricette messe a punto dallo chef veronese per la compagnia aerea per festeggiare insieme le feste di Natale. “Abbiamo scelto quattro proposte - spiega Perbellini – in grado di unire il nostro modo di intendere la cucina. Volevamo infatti creshow that is staged twice a day and frequently sold out. As we chat, Giancarlo Perbellini reveals his many sides: alongside the successful chef, there’s the entrepreneur, the inquisitive one, the alchemist, the bookkeeper and the lover of life. And all in the knowledge that, to reach such heights and above all to maintain the standards of excellence that the customers at Casa Perbellini are accustomed to, one must challenge oneself every day, as if it were the very first time. From 22 December to 6 January, Air Dolomiti business passengers will be able to celebrate Christmas enjoying 4 recipes

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are la piacevole sensazione di ritrovarsi in un ambiente familiare, dove sentirsi coccolati, dove ritrovare i piaceri del gusto più genuino con i sapori delle feste che ciascuno di noi si porta dentro nel tempo. E’ proprio questo che ho cercato di realizzare nel menu di bordo proposto. Ho voluto creare dei piatti con ingredienti rigorosamente di stagione, facilmente trasportabili, perché questa era l’esigenza, ma che nel contempo dessero l’idea del calore evocando i simboli del nostro Natale a tavola”. Da questa collaborazione nasce l’insalata di pasta, fagioli, lenticchie e pomodoro confit, l’insalata di faraona, topinambur, castagne e melograno, il “Risino” e la Crostata di zuppa inglese. “Declinazioni diverse di una cucina regionale, ricca di stimoli, che propongo anche a Casa Perbellini”.

created for the airline by the chef from Verona. “We have chosen four dishes that bring together our culinary interpretations,” explained Perbellini. “What we have tried to do here is create a cosy atmosphere that reminds you of home, a space to feel pampered in, a space to rediscover and savour that unique flavour of Christmas we all have our own precious memories of. That’s the vision I had for this menu. So I chose dishes made solely from seasonal foods, things which would travel well, obviously, but which absolutely had to be evocative of a real Italian Christmas. This proposal includes pasta

salad with beans, lentils and tomato confit; Guinea-fowl salad with Jerusalem artichokes, chestnuts and pomegranate; ‘Risino’ (a small cake from Verona); and trifle tart. “Variations on the regional cuisine of Veneto, full of inspiration, which I also serve at Casa Perbellini.” For this taste adventure, Chef Perbellini’s dishes will be paired with equally renowned wines from Cantina Aneri, including Pinot Blanc, Pinot Noir and Prosecco N° 5 – exclusively for Air Dolomiti passengers. “Ours is always a seasonal cuisine,” explains Giancarlo Per-

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7 Senza rete / No safety net Lavorare in una cucina a vista impone una ineccepibile preparazione della linea Working in an open kitchen requires exemplary line preparation

Sapori unici / Unique flavours Da sinistra: scampo, insalata di calamari, vinaigrette di prezzemolo e fasolari; mazzancolla fritta con il proprio carapace, taleggio, mandarino e polvere di salvia From left: langoustine, calamari salad, parsley vinaigrette and smooth clams; fried king prawn in its shell, Taleggio cheese, tangerine and sage powder

Intesa / An understanding Giancarlo Perbellini fra il sous chef Giacomo Sacchetto e la responsabile di sala Barbara Manoni Giancarlo Perbellini, between sous chef Giacolo Sacchetto and maĂŽtre Barbara Manoni

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Palmares A soli 28 anni Perbellini vinse il titolo di Chef Europeen du poisson Awards At just 28, Perbellini was awarded Chef Européen du poisson

Un viaggio nel gusto che vedrà in abbinamento ai piatti dello Chef veronese vini altrettanto celebri, prodotti della cantina Aneri, fra i quali Pinot Bianco, Pinot Nero e Prosecco N° 5, un incontro di eccellenze ad esclusiva disposizione dei passeggeri Air Dolomiti. “La nostra - spiega Giancarlo Perbellini – è sempre una cucina stagionale e anche nel definire i piatti che voleranno durante le feste natalizie abbiamo privilegiato legumi come le lenticchie, che tutti consumiamo abitualmente in questo periodo o si è scelto di reinterpretare carni nobili come quelle di faraona in una versione agrodolce che vede anche le castagne fra gli ingredienti, sulla scia di una antica tradizione”. Chi conosce Casa Perbellini potrà leggere nel menù di

bordo la stessa cifra stilistica del locale veronese, uno spazio in cui far tornare al centro della scena il cuoco e far vedere la genesi di un piatto, senza ricorrere alle parole: “è una sfida quotidiana che richiede una preparazione maniacale di ogni dettaglio, perché la cucina è a vista e tutto si svolge davanti agli occhi del cliente in diretta. Il resto lo fa la passione di ogni persona che lavora qui dentro, disposta a sacrifici continui per arrivare ad obiettivi altrettanto impegnativi. Poi è la curiosità del singolo a fare la differenza e a far emergere il genio che c’è in ognuno di noi, ma questa è senz’altro un’esperienza di livello e ricca di stimoli, sia per chi crea in cucina sia per chi siede ai tavoli”. Parola di Giancarlo Perbellini. n

Maestri di vita / Life mentors “Nel corso della vita - ricorda Giancarlo Perbellini - ho avuto tanti maestri, ma Valentino Marcattilii del San Domenico di Imola mi ha aperto nuovi orizzonti, facendomi fare il vero salto di qualità. Poi l’esperienza francese mi ha forgiato sotto il profilo della maniacalità e l’aver lavorato a Parigi con Bernard Pacaud, all’Ambroisie, mi ha fatto capire quanto l’assoluta freschezza delle materie prime sarebbe stato l’aspetto centrale di una cucina come quella che proponiamo a Casa Perbellini”. (www.casaperbellini.com)

“I’ve had many mentors in my life,” recalls Giancarlo Perbellini, “but Valentino Marcattilii from San Domenico (a restaurant) in Imola opened up new horizons for me, leading me to make a quantum leap in quality. Then, my experience in France shaped me in terms of attention to detail, and, having worked in Paris with Bernard Pacaud at L’Ambroisie, it made me realise how the absolute freshness of the raw ingredients had to be central to a cuisine such as the one we offer at Casa Perbellini.” (www.casaperbellini.com)

bellini. “And, when choosing the dishes to be served on board during the Christmas period, we have favoured legumes such as lentils, which we always eat at this time of year in Italy. We also decided to give a new twist to fine meats such as Guinea fowl in a sweet and sour version that includes chestnuts, following ancient recipes. Those who know Casa Perbellini will note

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in the on-board menu the same style used at his restaurant in Verona. This is a space where the chef returns to centre stage and that shows the origins of a dish, without the need for words: “It’s a daily challenge requiring meticulous attention to detail, since the kitchen is open plan and everything unfolds live before the customer. The rest comes from the passion

of each person who works here, willing to make personal sacrifices every day to achieve equally challenging goals. The curiosity of the individual makes all the difference and brings out the genius in all of us, but this is undoubtedly an inspiring and classy experience, both for those who create in the kitchen and for those seated at the table.” So said Giancarlo Perbellini. n

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V I G N A LTA ®

Volcanic Wines

I Colli Euganei sono un gruppo di colline di origine vulcanica che sorgono isolate nella pianura veneta. Grazie al clima mite ed alla particolarità dei suoli la vite vi è coltivata sin dall’antichità. Vignalta è stata fondata nel 1980, passando dagli iniziali 3 ettari di vigneto ai 40 ettari attuali. La cantina, scavata nella roccia, presenta condizioni ideali per la maturazione dei vini. Attraverso un’attenta viticoltura ed un approccio minimalista in vinificazione Vignalta produce vini di qualità che rappresentano l’eccellenza del territorio Euganeo. The Euganean Hills are an outcrop of volcanic hills in the Venetian plain. Thanks to the mild climate and the peculiar soil the vine has been grown here since ancient time. Vignalta, founded in 1980, grew from the initial 3 hectares vineyard to the actual 40 hectares. Our entirely underground winery offers ideal conditions for wines ageing. Vignalta produces premium wines that represent the excellence of the Euganean territory.

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a tavola Food & wine

C’è più gusto se il marrone è Dop Il dolce frutto dei castagneti di San Zeno di Montagna (Verona) è un’altra perla dell’agroalimentare made in Italy. Una produzione di nicchia certificata “bio” che durante i mesi invernali diventa protagonista assoluta nei ristoranti alle pendici del monte Baldo CHESTNUTS… AND PDO MARRON. The sweet chestnuts from the woods around San Zeno di Montagna (Verona) are yet another Italian delicacy. A niche organic product which dominates the menus in the restaurants on the slopes of Monte Baldo during the winter months Storia/story Piero Garian

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Tra lago e monti Lake shores and mountain slopes A sinistra: i castagneti si trovano all’interno una fascia altimetrica compresa tra i 250 e i 900 metri slm e affacciata sul Lago di Garda In alto: un aperitivo a base di vino rosÊ e marrone di San Zeno sciroppato Left: the chestnut woods lie between 250 and 900 m asl on the mountain slopes overlooking Lake Garda. Above: an aperitif with rosÊ wine and San Zeno marron glace

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12 Non solo dolci Sweet and savoury Gli “sfilacci di guancia di manzo al Bardolino Classico con soffice di castagne, fave di cacao e spugna di marroni” proposti dalla Taverna Kus “Ox cheek in Bardolino Classico with chestnut purée, cacao beans and marrons” from the Taverna Kus

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Monumento / Monumental Pagina a destra, in alto: a San Zeno di Montagna, località Lumini, un castagno di oltre 500 anni di età Sotto:nel loro complesso le aziende iscritte al Consorzio coltivano una superficie boschiva di circa 2.000 ettari, per una produzione 200-400 quintali di marroni all’anno Right page, above: San Zeno di Montagna, Lumini: a 500 year old chestnut tree Below: overall the members of the consortium cultivate woodlands covering roughly 2000 hectares, producing between 200 and 400 hundredweight of marrons a year

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i colore chiaro con sottili zebrature nere, di pezzatura grande e dal gusto decisamente dolce, prodotto secondo metodi naturali e certificato biologico: è questo l’identikit del marrone di San Zeno di Montagna Dop, una delle primizie più nobili e apprezzate, ma forse anche meno conosciute al grande pubblico, della sponda veronese del Lago di Garda. Perché è qui, alle pendici del monte Baldo, in una fascia compresa tra i 250 e i 900 metri di altitudine, che si trovano i castagneti donatori del prelibato frutto. Castagneti secolari, puliti e potati con cura da un pugno di piccoli agricoltori, soliti ad integrare l’allevamento del bestiame con la coltivazione del marrone. E parliamo di una varietà locale, selezionata in tempi remoti e adattata nel corso dei secoli al terreno e al clima di questo straordinario giardino botanico compreso tra monti e Lago. “Siamo in tutto una trentina di produttori – spiega Simone Campagnari, l’agricoltore che presiede il Consorzio di tutela della Dop – per una superficie complessiva di circa 2.000 ettari di bosco, anche se altrettanti San Zeno di Montagna PDO marrons are large, light in colour and slightly veined with black, characteristically sweet-tasting, their production is wholly organic. They are probably one of the lesser-known noble fruits of the Verona shore of Lake Garda, but come from the chestnut woods between 250 and 900 m asl on the slopes of Monte Baldo. The woods themselves are kept immaculately by a small group of farmers who combine animal husbandry with marron production. The chestnuts here are a

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vorremmo recuperarne in un prossimo futuro. La produzione annuale oscilla tra i 200 e i 400 quintali, di cui circa il 70% è oggi certificata bio. Ma contiamo di arrivare al 100% entro il 2018”. Nessun tipo di irrigazione, concimazione esclusivamente naturale con le deiezioni dei ruminanti lasciati liberi di pascolare nei castagneti, ricorso esclusivo ai metodi di lotta biologica contro i patogeni: ecco gli elementi che connotano il marrone bio, differenziandolo da quello convenzionale prodotto in altre parti d’Italia e d’Europa. “La nostra – sottolinea a questo proposito Campagnari – è sempre stata una produzione del tutto naturale, conforme ad antiche consuetudini, a interventi rigorosamente manuali e senza trattamenti chimici. Tutti aspetti ampiamente verificati e che ci sono valsi il riconoscimento retroattivo del periodo di conversione”. Dunque, per la maggior parte della produzione il passaggio al regime biologico e la possibilità di certificare i marroni come bio sono stati immediati, senza la necessità di at-

local strain, whose origin is lost in the mists of time, which has adapted perfectly to the climate and terrain between the hills and lake over the centuries. “There are roughly thirty producers”, explains Simone Campagnari, the farmer who presides over the consortium responsible for the PDO appellation. “We harvest the chestnuts from about 2000 hectares of woodland, although we’d like to double that in the future. We harvest between 200 and 400 hundredweight of chestnuts a year, 70% of which is

certified as organic, although we aim to bring that up to 100% by 2018”. The woods aren’t irrigated and are only fertilised by the animal droppings of the herds they provide grazing for, while pests are kept under control using purely natural remedies, all elements which distinguish local products from their more conventional rivals from other parts of Italy and Europe. “We’ve always produced chestnuts that are 100% natural”, claims Campagnari, “using traditional remedies. Everything is

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Disfida golosa Culinary challenge Anche quest’anno i ristoranti più rinomati della zona si sono sfidati per stabilire chi offre il migliore “minestrone tradizionale di marroni di San Zeno Dop”. A destra: fuori stagione occorre “accontentarsi” della birra Castanea e dei vasi di marroni sciroppati, entrambi prodotti e reperibili in loco Once again this year the local restaurants vie to see who can make the best “traditional San Zeno PDO marron minestrone”. Right: during the months when the marrons are not in season the alternatives are Castanea beer and jars of marron glace, both made and sold locally

La “rissara” / The “rissara” L’accumulo dei ricci raccolti ancora chiusi rappresenta una delle due tecniche utilizzate per favorire una leggera fermentazione dei frutti e preservarli così da funghi, muffe e parassiti (foto per gentile concessione di Giovanni Gondola) The heaps of chestnuts, still in their prickly cases, is one of the two traditional techniques used to encourage light fermentation to preserve the chestnuts from fungi, mould and parasites (photo Giovanni Gondola)

tendere i 3 anni “di transizione” abitualmente richiesti agli agricoltori. Un’altra caratteristica tipica, che al marrone di San Zeno è valsa il conferimento della Dop da parte dell’Unione europea, riguarda il fatto che i frutti vengono sottoposti a un processo di prima trasformazione del tutto particolare: “se è piuttosto raro trovare un marrone di San Zeno bacato – spiega il presidente del Consorzio – è perché ricorriamo alla novena o alla rissara, due tecniche tradizionali che favoriscono una leggera fermentazione del frutto, inducendolo ad aprirsi e a proteggersi così da funghi, muffe e parassiti. La novena consiste nel far riposare i marroni in acqua fredda per 9 giorni, cambiando parte o tutta l’acqua ogni due. La rissara consiste invece nel raccogliere i ricci ancora chiusi dalle

Da segnare in agenda / Save the date L’occasione migliore per gustare i marroni di San Zeno Dop è offerta dalla tradizionale mostra mercato che ogni anno si tiene a San Zeno di Montagna (Verona), nei 3 week-end tra fine ottobre e inizio novembre. Ma fino a Natale i ristoranti della zona (tra gli altri: taverna Kus e ristoranti Al Cacciatore, Bellavista, Costabella e Sole) propongono raffinati piatti a base della Dop The best time to savour San Zeno PDO marrons is during the traditional market held every year in San Zeno di Montagna (Verona) over the three weekends that mark the end of October and the beginning of November. But until Christmas local restaurants (for example the Taverna Kus and the Al Cacciatore, Bellavista, Costabella and Sole restaurants) will be serving specialist dishes all based on the famous PDO marrons.

done by hand, with no chemicals whatsoever. And that’s all been inspected and acknowledged in our organic certification with immediate effect”. Which means that in most cases the organic certification has been issued immediately, without having to wait the usual three-year transitional period.Another characteristic that earned the San Zeno marron its PDO certification from the EU was the traditional way the chestnuts are treated as soon as they are harvested. “You won’t often find a bad San Zeno marron”, says the President of

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estremità degli alberi e di conservarli all’aperto in grandi cumuli per 8-15 giorni”. Una volta selezionato per dimensioni, il prodotto viene infine sistemato in confezioni sigillate, a cui viene apposta un’etichetta con dicitura e logo: a questo punto tutto è pronto per la vendita e per il successivo, cruciale passaggio in cucina. E qui scendono in campo gli chef dei ristoranti locali, che ogni anno, da ottobre fino a Natale, propongono il marrone di San Zeno come attore protagonista di raffinati menù tematici, alternativi alle tradizionali caldarroste o all’ancora più tradizionale “minestrone di castagne”. Verdure dell’orto a pezzettini più marrone di San Zeno al posto della patata: ecco i semplici ingredienti di base di questo straordinario toccasana per l’inverno. n

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the consortium proudly, “because we use two traditional techniques to encourage a slight fermentation of the chestnuts which encourages them to open and ward off fungi, mould and parasites. The first is the “novena”, which sees the marron soaked in cold water for nine days, changing all or part of the water every two days. The second is the “rissara”, which involves harvesting the chestnuts directly from the trees when they are still wrapped in their prickly cases and leaving them in heaps in the open air for a week or two”. The chestnuts are then graded

by size and packaged into sealed nets, each labelled with a date. The marrons are now ready to be sold and grace the kitchens of the area’s top chefs. Every year from October to Christmas, the local restaurants prepare mouthwatering menus featuring the San Zeno marron in original recipes which see imaginative alternatives to the traditional roast chestnuts or chestnut soups. One dish sees seasonal vegetables diced in a pan with San Zeno marrons instead of potatoes, simple ingredients guaranteed to keep winter ailments at bay. n

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a tavola Food & wine

L’Amarone abbraccia il Brunello a Casisano

Con l’acquisto della tenuta di Montalcino i Tommasi, storici viticoltori della Valpolicella, hanno aggiunto un altro prezioso tassello al loro progetto di valorizzazione delle eccellenze vitivinicole italiane AMARONE ENCOUNTERS BRUNELLO AT CASISANO. With the purchase of a Montalcino estate the wine producing Tommasi family, well-known for their Valpolicella, have added another jewel to their crown of top Italian wineries Storia/story Annalisa Armani Quiete assoluta Total quiet Brunello e Rosso di Montalcino riposano e si affinano nella cantina, in grandi botti di rovere di Slavonia Brunello and Rosso di Montalcino mature in large Slovenian oak casks in the absolute silent of the underground cellars

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i chiama Casisano, il prestigioso investimento della famiglia Tommasi, storica realtà di viticoltori dal 1902 nella Valpolicella Classica, Verona. In uno splendido contesto, tra le silenziose colline di Montalcino, circondata da vigneti e boschi secolari, sorge il Podere Casisano. La superficie totale è The latest high-profile investment of the Tommasi family, who have been producing the prestigious Valpolicella Classica in Verona since 1902, is called Podere

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di 53 ettari, di cui 22 a vigneto tra Brunello e Rosso e 12 a oliveto. Casisano è una splendida terrazza naturale che domina la zona sud-est del territorio di Montalcino, di fronte all’Abbazia di Sant’Antimo. I preziosi vini, dal Brunello al Rosso di Montalcino, riposano e si affinano nella quiete as-

Casisano. Set among the silent hills of Montalcino, surrounded by vineyards and woods, the Podere Casisano estate covers a total of 53 hectares, 22 hectares

of vineyards producing Brunello and Rosso di Montalcino and 12 hectares of olive groves. Casisano perches on a splendid natural terrace overlooking the

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Missione compiuta Mission accomplished Con Casisano la famiglia Tommasi ha coronato il suo progetto Tommasi Family Estates, partito nel 1997 Casisano rounds off the Tommasi Family Estates project, launched in 1997

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18 Qualità a tavola / Top quality Brunello di Montalcino e Rosso di Montalcino: questi i due grandi rossi prodotti nel Podere Casisano Pagina a destra: la sala dedicata alle degustazioni Brunello di Montalcino and Rosso di Montalcino: the two great red wines produced by the Podere Casisano Right: the estate’s special tasting room

soluta della cantina in botti grandi di rovere di Slavonia, una garanzia della tradizione e dello stile classico di questo meraviglioso territorio. Con Casisano, si corona il progetto Tommasi Family Estates, partito nel 1997, con l’ingresso in azienda della quarta generazione della famiglia. La piena maturità, dunque, di un Giuste sinergie Successful synergies Podere Casisano rappresenta la perfetta unione tra la secolare tradizione di terre vocate e l’esperienza enologica maturata dalla famiglia Tommasi Podere Casisano is a perfect match between the embedded excellencies of centuries of wine making and the Tommasi family’s generations of expertise

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south-east area of Montalcino, the Abbey of S. Antimo and the Orcia valley. The prestigious wines, from Brunello to Rosso di Montalcino, mature in large Slovenian oak casks in the absolute silent of the underground cellars, a process refined by tradition in the classical style of this magical corner of Italy. The purchase of

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progetto e di un percorso di crescita e valorizzazione delle eccellenze vitivinicole italiane, fortemente voluto dalla famiglia e segnato da importanti investimenti in zone altamente vocate. È iniziato con il consolidamento e l’espansione dell’azienda di famiglia, Tommasi Viticoltori, in Valpolicella Classica con il vi-

Podere Casisano marks another step forward for the Tommasi Family Estates project, launched in 1997 when the fourth generation of the family joined the business. An ambitious project now nearing full maturity following a period of substantial growth. The idea has been to put together a number of top quality estates

producing the crème de la crème of Italian wines. The process started close to home with the addition of the prestigious Amarone-producing “La Groletta” and “Conca d’Oro” vineyards to the Tommasi family Valpolicella Classica estates and winery. The next step was the purchase of the Poggio al Tufo

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19 Elegante ed equilibrato Elegant equilibrium Il Brunello di Montalcino del Podere Casisano si distingue per i tannini vellutati e per le note fruttate e speziate The Podere Casisano Brunello di Montalcino is rich in velvet-smooth tannins with fruity, spicy notes

gneto “La Groletta” e “Conca d’Oro”, prestigiosi cru per la produzione dell’Amarone; per passare alla tenuta Poggio al Tufo in Maremma Toscana, nei comuni di Pitigliano e Scansano, per scendere poi in Puglia a Manduria a produrre il Primitivo con Masseria Surani; risalendo lo Stivale con Tenuta Caseo, nell’Oltrepò Pavese patria del Pinot Nero e concludere con Paternoster, in basilicata, con l’Aglianico del Vulture. Una cavalcata senza soste, segnata da sacrificio, impegno e passione per la qualità e l’eccellenza. “La nostra filosofia e volontà - af-

ferma l’enologo Giancarlo Tommasi - è quella di dare prestigio e risalto ad ogni territorio, mantenendone l’identità e cercando di esprimerne il potenziale al meglio, integrandoci con le realtà presenti, facendo sistema. Oggi abbiamo circa 570 ettari vitati in diverse zone viticole italiane, da Nord a Sud. Vogliamo rappresentare il meglio del made in Italy nel nostro Paese e nel mondo”.Con l’acquisizione di Casisano l’Amarone abbraccia il Brunello e si completa il quadro della famiglia Tommasi, ambasciatori nel mondo del vino italiano. n

Vademecum Il Podere Casisano è a Montalcino (Siena) in località Casisano, 52 Per visite e degustazioni: tel. +39 0577 835540; info@casisano.it Podere Casisano is in Montalcino (Siena), località Casisano, 52. To book tours and tastings please contact: tel. +39 0577 835540; info@casisano.it

Estate in Tuscany’s Maremma between Pitigliano and Scansano, followed by the Masseria Surani in Manduria, home to the well-known Primitivo wine. After that the Tommasi looked north again and snapped up the Tenuta Caseo, in Lombardy’s “Oltrepò Pavese”, home to the famed Pinot Nero, soon joined by yet another southern purchase, the Paternoster estate in Basilicata which produces Aglianico

del Vulture. A rollercoaster of a ride marked by sacrifice, commitment and passion for quality and excellence. Master wine-maker Giancarlo Tommasi explains the family’s vision: “Our philosophy is to develop each territory’s fullest potential, safeguarding the heritage value of each wine’s individual identity. We want to cooperate with other local wine producers to promote mutual growth and progress.

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Note fruttate Fruity smoothness Il Rosso di Montalcino prodotto nella tenuta presenta un bouquet complesso con note di ciliegia, prugna e piccoli frutti, ed un gradevole equilibrio tra tannini e acidità The estate’s Rosso di Montalcino has a complex bouquet with overtones of cherry, plums and berries, combined with a palatable balance between tannins and acidity

Today we own about 570 hectares of vineyards in different winegrowing areas of Italy, scattered from north to south. We want to represent the best of Italian wine at home and abroad”. With the purchase of Podere Casisano, Amarone embraces Brunello and the Tommasi family can rest on their laurels, secure in their status of standard bearers for fine Italian wines worldwide. n

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A TAVOLA Food & wine

Dolomiti gourmet Grazie ai consigli della guida Venezie a Tavola di Luigi Costa andiamo alla scoperta di alcuni dei ristoranti e dei prodotti più interessanti che si possono trovare su queste montagne incantate Gourmet Tour of the Dolomites. Armed with a copy of Venezie a Tavola by Luigi Costa, we set off to discover some of the most interesting restaurants dotted around the enchanting Dolomites Storia/story Chiara Andreola Foto/photo courtesy GUIDA VENEZIE A TAVOLA

L’

inverno è una delle stagioni più magiche per scoprire le Dolomiti. Un viaggio che può avere anche piacevoli declinazioni gastronomiche, specialmente se ci si affida alla guida Venezie a Tavola (VeneziePost, Post Editori), visto che in questa zona di montagna si trovano molti dei 130 ristoranti segnalati.

Tra questi il St. Hubertus di San Cassiano, premio Ristorante dell’Anno, il cui chef Norbert Niederkofler ha elaborato il progetto “Cook the mountains”, ottenendo il riconoscimento per “aver dimostrato capacità di reinventarsi” ben espressa dai menù “Le nostre radici” e “Quo vadis”, ovvero “i piatti del futuro”.

Le creazioni degli chef Chefs’ creations A destra: Locanda Margon, “Patate, patate, patate” Pagina a destra, in alto: Auener Hof, “Costata di manzo di razza grigia frollata 30 giorni” Sotto: La Siriola, “Spaghetto freddo a km 4925” Right: Locanda Margon “Potatoes, potatoes, potatoes” Right page, above: Auener Hof, local Razza Grigia sirloin which has been hung for 30 days Below: La Siriola, “Spaghetto freddo a km 4925”

Winter is a wonderful season to explore the Dolomites. And you can make your tour even more alluring when armed with a copy of the guide “Venezie a Tavola” (VeneziePost, Post Editori), considering that many of the 130 of the restaurants it reviews are here in the mountains.

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One is the St. Hubertus in San Cassiano, proud winner of the “Restaurant of the Year” award, where chef Norbert Niederkofler has evolved an eccentricallynamed “Cook the Mountains” project, which netted his restaurant the coveted prize thanks his innovative streak, brilliantly

demonstrated in his “Our Roots” and “Quo vadis” menus, the “dishes of the future”. Gourmets are spoilt for choice in San Cassiano, which is also home to La Siriola, with its young chef Matteo Metullio, which offers guests five different menus, four of them named af-

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Grandi chef Celebrity chefs A sinistra: a Sappada, Fabrizia Meroi è l’anima creativa del ristorante Laite A destra: San Cassiano, Norbert Niederkofler alla guida del St. Hubertus Sotto: Sarentino, l’Auener Hof, il ristorante stellato Michelin più alto in quota Left: Fabrizia Meroi is the creative soul at Restaurant Laite, Sappada Right: San Cassiano, Norbert Niederkofler at the St. Hubertus Below: Auener Hof, the highest Michelin-starred restaurant

Ma in paese c’è anche La Siriola, con il giovane chef Matteo Metullio, che propone cinque menù di cui quattro onorano il territorio anche nel nome – Cirmolo, Abete, Pino e Larice. A Sarentino troviamo poi l’Auener Hof, ristorante stellato Michelin più alto in quota (1622m); e ad Appiano il Zur Rose, il cui chef Herbert Hintner è stato uno di quelli che più hanno contribuito alla crescita dalla cucina altoatesina nell’ultimo ventennio. Da non mancare anche il Kuppelrain di Castelbello, con un’offerta assai varia che spazia dalle Alpi al Mediterraneo; una “duplice filosofia” – tradizione montana e mediterranea – seguita anche da la Stüa De Michil a Corvara e dal Trenkerstube di Tirolo. I villeggianti di Madonna di Campiglio potranno inoltre deliziarsi al Gallo Cedrone, dove provare il risotto in una delle tante proposte – ad esempio alle “bubbles” di Franciacorta su letto di scampi – o al Dolomieu. ter local trees – Cirmolo, Abete, Pino e Larice. Moving on to Sarentino we come to the Auener Hof, the highest Michelin-starred restaurant in Europe (1622m); then at Appiano there is the Zur Rose, whose chef Herbert Hintner has made a substantial contribution to the Renaissance of the South Tyrol’s cuisine over the last 20 years. Another absolute must is the Kuppelrain in Castelbello, with a wide range of fare sourced from the Mediterranean to the Alps; a double act – traditions from the mountains and the Med – also favoured by both the Stüa De Michil in Corvara and the

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Mentre per gli sciatori di Moena è d’obbligo la sosta a Malga Panna per un piatto di canederli al celebre Puzzone, per quelli di Cavalese è essenziale una tappa a El Molin, dove 25 anni di ricerca dello chef Alessandro Gilmozzi sono condensati nel menù “Le Essenze”. Per chi si trova a Trento non si può mancare la Locanda Margon, fra i vigneti della celeberrima maison di vini trentini, che propone il menù “Suggestioni di bollicine” con piatti rielaborati o abbinati a grandi bottiglie di Ferrari. Molto da offrire ha anche il Bellunese: a Sappada ad esempio troviamo il Laite, premio “La Cucina che Onora il Territorio” grazie al sapiente lavoro di Fabrizia Meroi, dove grandi classici come la tartara di capriolo con caviale vengono affiancati a proposte più innovative; ma ad essere premiato per “Il Gusto del Dolce” è stato anche il giovane Oliver Piras del ristorante Aga di San Vito di Cadore,

Trenkerstube in Tirolo. If you happen to be on holiday in Madonna di Campiglio make sure a meal at the Gallo Cedrone is on your agenda; the risottos are one of their star turns, with options including one made from the very palatable local fizz Franciacorta on a bed of scampi, to local speciality Dolomieu. When skiing in Moena take some time off for a leisurely plate of local canederli dumplings served with the famous Moena Puzzone cheese at the Malga Panna, while if you’ve chosen to ski in Cavalese then head for El Molin, where chef Alessandro Gilmozzi’s 25 years of professional lore has been distilled into

his “Le Essenze” menu. If Trento is on your itinerary try the Locanda Margon, nestling amidst the vineyards of the celebrated local label of the same name. Here the menu is themed to their famed Ferrari fizz, featuring dishes with a dash of bubbles or simply paired with some of their best bottles of the stuff. The Bellunese area is another happy hunting ground for foodies. Sappada, for example, is home to the Laite, winner of this year’s award for “Local Cuisine” thanks to the skill of Fabrizia Meroi, where classics like Venison Tartare with Caviar are to be found side by side with more innovative combina-

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dove lui e la compagna mettono in tavola la ricerca fatta in cucine di mezza Europa. A onorare l’Alpago, paradiso degli scialpinisti, è poi la Locanda San Lorenzo di Puos d’Alpago, con proposte come l’agnello d’Alpago alle lumache croccanti. Spostandoci sulle Alpi Giulie, a Tarvisio, troviamo Iljia, un ristorante che vuol essere “senza confini” unendo sensibilità provenienti da nord, sud ed est Europa data la sua posizione. Ma il viaggio comprende anche i vini – tra questi l’Appius 2011 Alto Adige Bianco Doc della storica Cantina San Michele e l’Unterebner 2014 Pinot Grigio della Cantina Tra-

min, senza dimenticare e le birre artigianali, fra le quali da provare assolutamente è la dark ale Aquila del Birrificio Pejo e l’intera gamma di basse fermentazioni di Zahre. Il viaggio si completa con la scoperta di alcuni prodotti tipici: su tutti il Formaggio Piave, nel 2003 selezionato tra i 100 migliori prodotti del mondo dalla rivista statunitense “Saveur” e che ha conquistato la Denominazione d’origine protetta. Ma c’è anche il Tantifrutti della Rigoni di Asiago, nettare di mirtillo nero di montagna o l’asparago Margarete, pregiata produzione di nicchia su appena dieci ettari di terreno in Alto Adige. n

Corvara & Cavalese gourmet A sinistra: alla Stüa De Michil, a Corvara, tradizione montana e mediterranea vanno a braccetto A destra: tappa obbligata a Cavalese da El Molin per conoscere la cucina di Alessandro Gilmozzi Left: mountain and mediterranean traditions reign at the Stüa De Michil, Corvara Right: Cavalese, Alessandro Gilmozzi’s El Molin is a must

Vademecum La nuova edizione di Venezie a Tavola, la guida enogastronomica di Luigi Costa (VeneziePost, Post Editori), ha i numeri giusti per piacere: 130 ristoranti, 20 vini, 12 birre artigianali, 21 prodotti, 26 eventi, 53 eccellenze. Info: www.venezieatavola.it The new edition of Luigi Costa’s foodie bible, Venezie a Tavola, published by Venezie Post, Post Editori, says it in numbers, with 130 restaurants, 20 wines, 12 craft beers, 21 specialist products, 26 events and 53 local specialities. Check it out at www.venezieatavola.it

tions. Winner of the “A Taste for Something Sweet” award was young Oliver Piras at the Aga restaurant in San Vito di Cadore, where he and his partner showcase the results of their research, pursued relentlessly through the restaurants of half Europe. In Alpago, famed for its Alpine skiing, the Locanda San Lorenzo in Puos d’Alpago does the honours, with succulent specialities such as Alpago Lamb with Crispy Snails. Moving on to the Giulia Alps, Tarvisio, on the cusp of Italy, Austria

and Slovenia, is home to Iljia, a restaurant whose cosmopolitan philosophy, with dishes from the north, south and east of Europe, reflect its location. Our tour would hardly be complete without mentioning wines, among them an Appius 2011 Alto Adige Bianco DOC from the justly-renowned Cantina San Michele and the Unterebner 2014 Pinot Grigio from the Cantina Tramin. Beer is also popular hereabouts and craft beers you should definitely not miss are the Birrificio Pejo’s Aquila Dark Ale and Zahre’s

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whole range of lagers. Round off your trip by stocking up on some local goodies. First and foremost is Piave cheese, which the US magazine “Saveur” rated as one of the top 100 products in the world in 2003 and which now enjoys European PDO status. Another one to try is Tantifrutti from Rigoni in Asiago, a nectar of mountain blueberries, while it’s also worth seeing if you can get hold of some extremely rare Margarete asparagus, a niche product grown on a tiny ten-hectare patch of land in the South Tyrol. n air dolomiti in-flight magazine

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cantina a bordo Cellar on board Dai pendii del Triveneto, passando sulle dolci colline toscane, attraverso il tacco pugliese fino all’assolata terra siciliana: questo ed altri affascinanti scenari ospitano alcune delle tenute più suggestive che abbiamo selezionato per voi. Lasciatevi emozionare da questi vini, dalla loro storia, dal loro sapore e dalla tradizione della terra che rappresentano, chiedendo ai nostri assistenti di volo i vini in rotazione

From the mountain slopes in the Triveneto to the sweet tuscan hills, by way of the heel of Italy in Apulia and as far as sunny Sicily: this and other fascinating scenarios are home to some of the most evocative estates we have selected for you. Be enticed by these wines, their history, their taste and the traditions of the lands they represent. Ask our cabin crew about the wines in rotation

Gli spumanti / Sparkling wines

BOSCO DI GICA BRUT VALDOBBIADENE PROSECCO SUPERIORE ADAMI Glera 95-97%, Chardonnay 3-5% 11%; 7-8 °C Colore giallo paglierino. Spuma fitta e perlage fine e persistente, il profumo è ampio e fruttato. Di buona pienezza, rotondità e lunghezza, ha completa corrispondenza con il profumo e grande armonia. Eccellente aperitivo ma anche spumante “a tutto pasto” con pesce, crostacei e frutti di mare. Si abbina con tutti i primi piatti leggeri e delicati.

Straw yellow. Creamy mousse and delicate, long-lasting bead. Rich, with excellent fruit, releasing scents. Generous, lingering flavours nicely mirror the nose and achieve perfect balance. It’s ideal as an aperitif, but also a wine to be enjoyed throughout a meal. Excellent with fish, shellfish, and other seafood. Goes well with any light, delicate dish.

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EMILIA ROMAGNA

Spumante (sparkling wine) owes its name to the froth (spuma) caused by the sudden release of part of the gas dissolved in the wine following the drop in pressure once the cork is pulled. The characteristic effervescence of sparkling wines is the outcome of a rather complex production process. The development of carbon dioxide that gives the wine its sparkle is achieved after vinification by means of refermentation in a controlled environment with the addition of sugars. There are essentially two sparkling wine production methods: the classic method, as used to produce Champagne with refermentation in the bottle, and the Charmat method that involves refermentation in sealed recipients.

TOSCANA

Gli spumanti devono il loro nome alla spuma che si produce al momento dell’apertura della bottiglia, come conseguenza dell’improvviso sprigionarsi di una parte di gas che si trova disciolto nel vino, e che si libera a causa della diminuzione di pressione provocata dalla stappatura. Per ottenere la caratteristica effervescenza dei vini spumanti occorre un processo di produzione complesso. Lo sviluppo dell’anidride carbonica che rende frizzante il vino, viene ottenuta dopo la vinificazione tramite una seconda fermentazione alcolica, detta “presa di spuma”o spumantizzazione, in ambiente controllato con aggiunta di zuccheri. I metodi di spumantizzazione sono essenzialmente due: il metodo classico, detto Champenois, con rifermentazione in bottiglia, ed il metodo Charmant che prevede la rifermentazione in recipienti chiusi.

VENETO

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CUVEÉ ROYALE FRANCIACORTA DOCG ANTINORI

AVENIR SAN PATRIGNANO

78% Chardonnay, 12% Pinot Nero, 10% Pinot Bianco 12,5%; 7-9 °C

Chardonnay, Pinot Noir 12,5%; 8-9 °C

Colore giallo scarico, spuma cremosa con perlage fine e persistente. A livello aromatico si colgono note di pesca a polpa bianca, crosta di pane e lieviti. Notevole equilibrio e di vivacità tipica del Brut.

AA light yellow in color with a creamy bubbling and an elegant and persistent sparkle. The aromas recall white peaches, bread crusts, and yeast. The notable balance and liveliness are typical of a well made Brut. Referenze/Reviews: Wine Advocate – 2015/2016 – 88/100

Originale e di forte carattere, con succosi ritorni fruttati di mela Golden e intensi richiami speziati di lievito e crosta di pane, che esprimono nel complesso un naso ampio ed etereo. In bocca è suadente rivelando una splendida vena acida che dona grinta. La persistenza gustativa è compatta e con un bell’equilibrio sul finale. Ha grande mineralità ed è versatile nell’abbinamento. La spuma è fine, vivace e raffinata.

Original and with a strong character, offering fruity and juicy suggestions of Golden Delicious apples and intense spicy hints of yeast and crusty bread, expressing overall a broad and heterogeneous bouquet. Persuasive in the mouth, revealing a splendid touch of acidity that adds determination to its elegance. Compact persistence of flavours, with a finely balanced finish. It has a distinct minerality, and great versatility in pairings. Its sparkle is fine, lively and refined.

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I vini rossi / red wines

SICILIA

VIE CAVE MAREMMA TOSCANA IGT FATTORIA ALDOBRANDESCA

LA GROLA ALLEGRINI

PASSO DELLE MULE DUCA DI SALAPARUTA

90% Corvina, 10% Oseleta 13,8%; 16-18 °C

90% Corvina, 10% Oseleta 13,8%; 16-18 °C

Nero d’Avola 13,5%; 17-18 °C

Il vino si presenta di colore rosso rubino, intenso e profondo. Al naso è complesso, si avvertono note di frutta nera matura che sfumano lasciando spazio alla liquirizia e alle note speziate e di vaniglia. In bocca il vino risulta morbido e avvolgente, con una buona persistenza. Il retrogusto, dominato da sentori di frutti neri maturi, è accompagnato da lievi note di caffè e cioccolato amaro.

L’ottima esposizione dei vigneti con buona insolazione e della fresca brezza che giunge dal vicino lago di Garda, permette alle uve di esprimere il meglio delle loro potenzialità. Il sapiente affinamento in cantina consegna un rosso di grande eleganza e armonia, raffinato e capace di evolvere positivamente per oltre un decennio. È indicato per piatti a base di carni rosse; delizioso con funghi stufati o alla griglia e con formaggi stagionati non piccanti. The excellent exposure of the vineyards, which enjoy the sun’s warm rays and the cool breezes that come from nearby Lake Garda, allows the grapes to produce their very best. Careful, craftsman-like ageing in the cellar yields a red wine with great elegance, harmony and finesse that can evolve positively for over a decade. It’s excellent paired with red meat dishes, stewed or grilled mushrooms and mild, aged cheeses.

Un Nero d’Avola in purezza nato sulle sinuose e ventilate colline della Tenuta di Suor Marchesa, nell’entroterra della Sicilia del sud dove le uve maturano pienamente al sole di fine settembre. Un vino avvolgente, complesso e strutturato che matura in barriques e affina lungamente in bottiglia. Eccelle in abbinamento con piatti a base di carni rosse e con formaggi mediamente stagionati.

A deep and intense ruby red in color, the wine’s fruity aromas mingle and leave ample space to spicy notes, particularly of cloves and vanilla. The palate is balanced and supple, long and with polished, velvety tannins. The finish and aftertaste, dominated by flavors of blueberries and ripe black fruit, are accompanied by subtle notes of dark chocolate. Referenze/Reviews: Wine Spectator 92 points

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The colour scale for red wines ranges from purple to ruby, garnet or orange-red (with intermediate shades). In general, purple is the characteristic colour of a young wine; as the wine gradually ages, it loses some of its red to become more brick-coloured. All this is equally joined by the bouquets and flavours the wine develops through ageing in barrels. Wines are best enjoyed and appreciated by paying careful attention to the serving temperature: depending on the ageing period, the serving temperature ranges from 16 °C for a young red wine through to 20 °C for a well-aged wine.

veneto

TOSCANA

Per i vini rossi la scala cromatica va dal porpora, al rubino, al granato o aranciato (con sfumature intermedie). In genere il porpora è il colore di un vino giovane, man mano che il vino invecchia perde parte del rosso per acquistare più color mattone. A tutto ciò si sommano poi gli aromi ed i sapori che vengono donati al vino dall’invecchiamento in botti. Per godere al massimo della bontà di un vino, bisogna essere attenti alla temperatura di servizio, a seconda del periodo di invecchiamento bisognerà adottare una temperatura di servizio diversa che va dai 16° per un vino rosso giovane, fino ai 20° per un vino lungamente invecchiato.

Referenze/Reviews: James Suckling (93) – Jancis Robinson (17/20) – Vini Buoni d’Italia: Golden Star – Guida Oro I Vini di Veronelli (92)

A single varietal wine produced from Nero d’Avola grapes, first produced on the sinuous and well-ventilated hills of the Suor Marchesa estate, in the hinterland of the southern part of Sicily, where grapes reach full maturity under the late September sun. An embracing, complex and well-structured wine, it is matured in barriques at first and then aged at length in bottles. Excellent served with red meat dishesand mediumaged cheeses.

occhio al logo / A look at the logo Air Dolomiti ha sempre fatto della propria cantina di bordo un vanto. La collaborazione ultra-ventennale con alcune tra le più importanti realtà vitivinicole italiane ha permesso di allietare negli anni milioni di passeggeri. La scelta delle etichette periodicamente offerte si basa su opinioni di enologi, su proposte di importanti produttori e da qualche anno anche su un meccanismo di selezione interna. Air Dolomiti riceve continuamente campioni di vini da cantine di tutta Italia e su base periodica vengono organizzate degustazioni il cui panel giudicante è composto proprio da dipendenti della compagnia provenienti da ogni reparto: amministrazione, marketing, operazioni, servizi informatici e così via. Dunque non necessariamente ‘esperti’, ma semplici consumatori rappresentativi della platea dei passeggeri a bordo, che partecipano con lo scopo di contribuire a eleggere il vino più buono tra quelli assaggiati. I vincitori di queste selezioni sono spesso vini che non sono conosciuti dal grande pubblico, ma che Air Dolomiti ha deciso di proporre ai passeggeri perché valutati come prodotti di qualità ed eccellenza nazionale, meritevoli di farsi conoscere e apprezzare da un maggior numero di persone, curiose e capaci di apprezzare le novità ben consigliate. Da oggi potrete identificare i vini selezionati attraverso questo sistema dal bollino “Staff Selection” che viene apposto sulla rivista e sulla nuova sezione del sito dedicata alla “Cantina a Bordo”. Salute!

Air Dolomiti has always been proud of its selection of wines. It has worked for over 20 years with some of Italy’s top wine producers to bring millions of passengers the pleasure of a good glass of wine. Over the years our choice of labels has been based on the opinion of experts, wineries’ premium selections and, more recently, our in-house panel of wine tasters. Air Dolomiti receives a constant flow of wines to try from all over Italy, and periodically organises tastings with a panel of staff from a whole range of departments, from administration to marketing, operations, ITC and so on. Not necessarily “experts”, but a sort of consumer focus group representing our passengers, who help choose the wine they like best. Often the wines selected by this process may not be household names, but are picked for their quality and acknowledged status in Italy. These are wines which deserve to be better known to a wider public of discerning consumers, capable of appreciating something new under expert guidance. We have now flagged the wines chosen through this system with a “Staff Selection” logo in our in-flight magazine and the new section of our website dedicated to our selection of wines. Cheers!

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i vini bianchi / White wines White wines are made from white grapes following delicate pressing of the bunches exclusively to produce must without marcs. This is the main characteristic distinguishing white wines from red ones. Pressing is followed by fermentation and maturing, usually in steel containers for wines with a fresher and more delicate personality, or wooden barrels for wines intended for longer ageing to achieve a more distinctive character. White wines range from a more or less intense yellow colour, with greenish, amber or golden reflections depending on the wine. The bouquet is delicate and fruity and taste is fresh and aromatic. Particularly delicate tastes and pale colours depend on the production process.

toscana

PIEMONTE

TRENTINO ALTO ADIGE

I vini bianchi sono ricavati dalla raccolta delle uve a bacca bianca, a cui segue una leggera pressatura dei grappoli, in modo tale da ottenere esclusivamente il mosto, privo di vinacce. Questa è la principale caratteristica che distingue i vini bianchi da quelli rossi. Alla pressatura segue la fermentazione e la maturazione, solitamente effettuata in contenitori di acciaio per i vini dalle note più fresche e delicate, e in contenitori di legno per i vini destinati ad un invecchiamento più lungo, dalle note più decise. I vini bianchi si presentano di colore giallo, più o meno intenso, con riflessi verdognoli, ambrati o dorati a seconda del vino. Il profumo è delicato e fruttato e il sapore è fresco e aromatico. Il colore e il gusto particolarmente tenui e leggeri, dipendono dal processo di produzione.

PIETRAGRANDE TRENTINO LUNELLI

ROERO ARNEIS DOCG PRUNOTTO

ORIOLUS BINDI SERGARDI

Chardonnay 80%, Sauvignon, Incrocio Manzoni e Pinot Bianco 20% 13%; 7-8°C

Arneis 13%; 7-10 °C

Trebbiano, Malvasia toscana, Chardonnay 12,5%; 12 °C

Giallo lucente. Fruttato e dolce nei profumi, concede fresche percezioni di fiori bianchi alternate a note di frutta a pasta bianca ed erbe aromatiche a contorno. In bocca è vivace per freschezza e sapidità, il sorso avvolgente e morbido, piacevoli i ritorni agrumati ed elegante il finale con accenni minerali.

Brilliant yellow. Fruity and mellow on the nose, it displays fresh sensations of white flowers that alternate with notes of apples and pears and hints of aromatic herbs. It is lively, refreshing and tangy; mouth-filling, rounded fruit on the front palate gives way to appealing citrus-like notes and mineral hints on the finish.

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Colore giallo paglierino con leggeri riflessi verdi. Intenso profumo floreale e fruttato. Struttura molto buona in equilibrio con l’acidità ed un lungo retrogusto. Si abbina molto bene con tutti i piatti di pesce e gli antipasti.

Light yellow in colour with green reflexes. Intense flower and tropical fruit aroma. A good structure well balanced with acidity. A perfect match with antipasti and all fish based dishes. Referenze/ Reviews: award 90 points James Suckling award 86 points I vini di Veronelli

Ha un colore giallo paglierino con riflessi dorati, un bouquet intenso, con sentori di frutta a polpa dolce come pesca e pera. In bocca è fresco, sapido, con una bella acidità e mineralità data dalla zona di provenienza. È perfetto sia come aperitivo che in abbinamento a pietanze a base di pesce. It has a greenish yellow color with golden highlights, an intense bouquet with hints of sweet pulp fruit like peach and pear. It has a fresh and sapid taste, high acidity and minerality are given by the area of origin. It is perfect both as an aperitif and together with fish dishes.

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in vino veritas Antonello Maietta, Presidente AIS - Associazione Italiana Sommelier, www.aisitalia.it Antonello Maietta, President AIS - Italian Sommelier Association, www.aisitalia.it

Un passito è per sempre Ogni regione italiana è ricca di proposte da scoprire Nelle festività è consuetudine mettere in tavola i dolci della tradizione e prelevare dalla cantina i vini più adatti per accompagnarli, si tratta quasi sempre di passiti, tipologie prodotte tradizionalmente proprio per celebrare le ricorrenze della comunità. Si sceglievano accuratamente le uve più adatte per concentrare gli zuccheri e raggiungere un’adeguata dotazione alcolica, prerogative di una lunga conservazione. Dai Recioto del Veronese e del Vicentino ai Verduzzo e Picolit friulani, al Moscato di Pantelleria o alla Malvasia delle Lipari, passando per il Vin Santo di Toscana e Umbria, per fare qualche esempio, non c’è regione che non abbia i suoi gioielli.

Sono vini ricchi e strutturati, dalle tonalità che spaziano dal giallo oro all’ambrato fino al mogano. Emanano profumi di miele, mandorle e spezie, fichi e albicocche essiccate, agrumi canditi e regalano sapori decisi, vellutati e persistenti, ma ciascuno ha un proprio carattere e segue una vinificazione particolare. Perfetti con la pasticceria secca o con dolci di accentuata consistenza, sono ottimi con i formaggi lungamente stagionati o erborinati, oppure serviti a fine pasto come vini da conversazione, mentre quelli dal residuo zuccherino più lieve sono ideali al momento dell’aperitivo. Ispirano allegria e convivialità e rappresentano un ottimo suggerimento come regalo. Nati per sfidare il tempo, si conservano per molti anni. n Dal formaggio stagionato a quello erborinato, dalla pasticceria secca al dolce è sempre il momento per un passito Mature cheeses, cheeses with herbs, biscuits and puddings all go very well with a passito wine

A passito wine is forever

Each and every Italian region has its treasures During the seasonal festivities puddings and sweets play a primary role in Italy, and traditionally people pull a wine up from the cellar to match. That wine is almost always a passito, entrenched in local custom as the wine to celebrate special occasions with. A passito wine comes from a careful choice of grapes able to concentrate their sugar content and achieve a reasonable level of alcohol content, a prerogative of wines laid down to mature. From Vicenza and Verona’s Recioto to Friuli’s Verduzzo and Picolit, Pantelleria’s Moscato and Lipari’s Malvasia, via the Vin Santo of Tuscany and Umbria, just to mention a few, each Italian region can boast of its own speciality passito wine. Rich, full-bodied wines ranging in colour from a golden yellow to amber and almost mahogany

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brown, they are redolent with the scent of honey, almonds and herbs, figs, dried apricots and candied citrus fruits. All are generally smooth on the palate and persistent in taste, each has its own signature flavour, the result of varying local methods of wine-making. Their perfect accompaniment are homemade biscuits or other swets with a good consistency, although they also go superbly well with mature or herb-flavoured cheeses. The fuller-bodied passito wines make interesting conversation wines to be savoured slowly after meals, while their lighter, less sweet, cousins can be excellent aperitif wines. Passito wines inspire fun and conviviality and can be a very good idea for a gift. Born to withstand the test of time, they can be laid up to mature further for many years. n

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In viaggio Travel

Vendicari, fragile meraviglia

Agrumi perduti Lost citrus groves Nella campagna a pochi passi dal mare, ci sono ancora alcuni alberi di agrumi di pregiate varietà locali ormai non piÚ coltivate Abandoned citrus trees in the countryside a stone’s throw from the sea

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29 Sulla costa, a poca distanza da Siracusa, la Riserva Naturale di Vendicari è un gioiello naturalistico che accoglie la testimonianza di un passato perduto in un contesto straordinario di fauna e flora mediterranea VENDICARI, FRAGILE WONDERLAND. Just along the coast from the Sicilian town of Siracusa lies the Vendicari Nature Reserve, a perfect microcosm of mediterranean fauna and flora full of fascinating insights into the lost past of the island Storia / story ENZO VALENTI

La tonnara abbandonata The former tuna fish processing plant L’antica tonnara di Vendicari accoglie molti uccelli migratori che fanno tappa qui nel loro viaggio fra l’Africa e il Nord Europa Vendicari’s former tuna fish processing plant provides a temporary home to flocks of migrating birds on their annual pilgrimage between Africa and northern Europe

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Paesaggio da proteggere Protected landscapes Enormi carrubi secolari emergono dalle praterie in fiore durante l’inverno e la primavera Huge, centuries’ old carob trees stand proud amidst the flowering meadows in winter and spring

Spiagge selvagge Unspoilt beaches Pagina a destra in basso: i percorsi nella Riserva di Vendicari si svolgono su antichi sentieri e passerelle disposte per non danneggiare la delicata macchia costiera. In alto: ulivi secolari a due passi dal mare The paths through the Vendicari nature reserve follow traditional rights of way over wooden walkways designed to prevent damage to the delicate Mediterranean macchia. Above: ancient olive trees fringe the nearby seashore

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na sintesi meravigliosa del paesaggio siciliano, un mare incantevole, un passato di storia e un futuro di agricoltura biologica: pochissime sono le zone che possono vantare tanta bellezza e tanto interesse nella pur straordinaria isola. è l’Oasi di Vendicari, gioiello fragilissimo che occupa una piccola zona tra Siracusa e Catania. La zona mostra con chiarezza la sua lunga storia, con siti archeologici di varie epoche e culture diverse: ellenistici, bizantini, medievali e moderni, con l’antica tonnara abbandonata e oggi popolata soprattutto da uccelli migratori che occupano anche le saline, anch’esse abbandonate. In quest’angolo di Sicilia, che solo dal 1989 è diventata effettivamente fruibile come oasi e zona umida di importanza internazionale, ancora oggi convivono ambienti diversi: quello marino e costiero, la macchia mediterranea selvatica, gli ambienti agricoli con campi e agrumeti, alcuni dei quali oggi gestiti con cri-

Sicily is famed for its beauty, yet few of its marvels can rival Vendicari, a fragile coastal nature reserve south of Siracusa, a distilled microcosm of the island’s wonders, redolent with history against the dramatic background of its wine-dark sea and a future focused on organic farming. Archaeological sites from various eras and cultures – ancient Greek, Byzantine, Medieval and Modern – illustrate the long history of human activity in the area. Today both the former salt pans and tuna fish processing plant, where the freshlycaught fish were once preserved under olive oil, have largely been

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teri biologici; e poi olivi, mandorli, pistacchi e carrubi giganteschi e secolari. La vegetazione è quindi molto varia, dai gigli delle sabbie che crescono in spiaggia ai profumatissimi finocchi di mare, dal timo alle palme nane piantate dall’uomo, e ancora mirto, canne, fillirea, ginepro, fichi d’India, rosmarini, oleandri e fiori selvatici di ogni tipo che inondano la campagna in primavera per poi sparire, bruciati dal caldo e dal sole. Il valore dell’ambiente di Vendicari è dovuto proprio alla multiformità del suo habitat ripartito in diversi ecosistemi: costa rocciosa, costa sabbiosa, macchia mediterranea, pantani (salmastri e d’acqua dolce), saline, garighe e aree coltivate. Questo ha consentito nei secoli la creazione e conservazione di condizioni particolari che accolgono l’uomo, con le sue attività, e la fauna selvatica, rappresentatata soprattutto da uccelli migratori che hanno reso Vendicari famosa nel mondo per gli appassionati del birdwatching. Sembra incredi-

colonised by vast flocks of migrating birds. One of the attractions of this corner of Sicily, which only gained full international status as a wetlands nature reserve in 1989, lies in the variety of its landscapes: the sea and coast, the untamed Mediterranean macchia, the farms and citrus groves, many of them now organic, and then the olive and almond groves and the huge, centuries’ old pistachios and carob trees. The vegetation is equally varied, with sea daffodils on the sandy beaches, fragrant samphire, thyme, dwarf palm trees betraying the hand of man, myrtle, reeds, flowering

phillyrea, juniper, prickly pears, rosemary, oleanders and wild flowers of all kinds carpeting the countryside in spring, only to wither under the burning heat of the summer sun. The true environmental value of Vendicari lies in its numerous habitats and different ecosystems, with its rocky and sandy coasts, Mediterranean macchia, brackish and freshwater wetlands, salt marshes, scrubland and farms. Over the centuries man has managed to co-exist harmoniously here with nature and an abundance of wildlife, especially the migratory birds which make Vendicari a magnet for bird watchers from all over

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Pausa siciliana Sicilian rendezvous Innumerevoli uccelli scelgono Vendicari come oasi di riposo o di sosta, nel corso delle migrazioni; vengono da Russia, Polonia, Ungheria, Francia, Svezia, Finlandia... Vast flocks of migrating birds congregate at Vendicari for a rest on their journeys between Africa and Russia, Poland, Hungary, France, Sweden, Finland and a host of other north European countries

Nell’antico casale, a un passo dal mare Il complesso di antichi edifici rurali, risalenti al 1762, che oggi ospitano l’Agriturismo Il Roveto sono affacciati sulla costa, nel cuore dell’Oasi di Vendicari. Dai tetti il paesaggio è meraviglioso, lo sguardo coglie la diversità di ambienti fino al mare. Il caseggiato, oltre ad essere il nucleo vitale di una attiva azienda agricola biologica di 50 ettari, offre ristorazione e ospitalità agrituristica nei saloni ottenuti dal suggestivo restauro dei vecchi granai. Info: www.roveto.it, +39 338 742 6343

The ancient farmhouse by the sea A complex of converted 18th-century rural buildings now houses Il Roveto, an agritourism in the heart of the Vendicari nature reserve. There is a marvellous view from the roof, embracing the different landscapes down to the sea. The farmhouse is the nerve centre of a 50-hectare working organic farm, as well as offering hospitality and a restaurant in the spacious venues sensitively created from its former barns and granaries. Info: www.roveto.it, +39 338 742 6343

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bile, ma nelle acque salmastre alle spalle della linea costiera e nel mare che circonda l’antica tonnara arrivano uccelli da tutt’Europa: Russia, Svezia, Finlandia, Ungheria, Polonia, Francia... I trampolieri, gli aironi cinerini, le cicogne, i fenicotteri, il germano reale, i gabbiani, i cormorani e il cavaliere d’Italia sostano qui nel loro viaggio dall’Africa ai luoghi di nidificazione nel Nord Europa. I mesi invernali sono i migliori per il birdwatching. La fauna locale comprende anche anfibi, tartarughe, volpi, ricci, istrici; esistono anche alcuni coleotteri particolari che dimostrano, con la loro stessa presenza, la qualità e l’integrità dell’ambiente. Ed è sempre l’inverno il momento migliore per l’escursionismo, fra ripide scogliere, mare incontaminato, pantani e boschi di ginepro. Le pendenze non sono rilevanti; i percorsi sono tutti costeggiati da

spiaggia rocciosa intervallata da alcune cale, tra cui Calamosche, nel 2005 insignita del titolo “Spiaggia più bella d’Italia” dalla Guida Blu della Legambiente. Oggi l’Oasi di Vendicari accoglie il visitatore con alcuni capanni dai quali è possibile ammirare le zone salmastre frequentate dagli uccelli, e con una serie di passerelle in legno che consentono di osservare la delicata macchia costiera. Ma ancora ciò non è sufficiente a proteggere un luogo così delicato: in luglio e agosto le spiagge vengono prese d’assalto e il numero di turisti è tale da mettere in crisi l’ecosistema. L’obiettivo oggi è quello di migliorare i criteri di protezione ambientale, creando un presidio di salvaguardia territoriale per questo gioiello di cui siamo custodi, nel quale entrare in punta di piedi, per lasciarlo intatto a chi verrà dopo di noi. n

Vademecum La Riserva di Vendicari si trova nel territorio di Noto, in provincia di Siracusa Info www.riserva-vendicari.it The Vendicari Nature Reserve is near Noto, in the province of Siracusa Info www.riserva-vendicari.it

the world. Here the sea washing the former tuna-fish processing plant and its surrounding coastal wetlands is alive with waders, herons, storks, flamingos, mallards, gulls, cormorants and black-winged stilts winging their way back from their winter homes in Africa to their breeding grounds in Russia, Sweden, Finland, Hungary, Poland, France and other parts of Northern Europe. Winter is the best time of year for bird watching, while local fauna includes various amphibians, turtles, foxes, hedgehogs and porcupines and flourishing

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colonies of beetles bearing mute witness to the unspoilt quality of the environment. Winter is also the best time for excursions along the steep cliffs above the transparent, uncontaminated sea or amidst the wilderness of the wetlands and the juniper forests. There are no dizzy heights to scale and most of the paths run along the rocky coastland dotted with sandy coves, among them the Calamosche cove, which won the Legambiente Blue Guide’s coveted “Most Beautiful Beach” award in 2005. Vendicari now has a few hides for bird watchers intent

on catching a glimpse of the many species thronging its wetlands and a series of wooden walkways protecting the delicate coastal Mediterranean macchia. But more still needs to be done to protect an area whose beaches are inundated with hordes of tourists in July and August, seriously endangering its fragile ecosystem. The goal now is to improve the environmental protection criteria by creating a territorial protection service to monitor and preserve this invaluable heritage we have a duty to hand down intact to future generations. n

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Grande cru A destra: da questi vigneti si produce il Cartizze, punta di eccellenza del Prosecco Superiore Docg (ph. Col Vetoraz) Right: the vineyards that produce Cartizze, one of the jewels in the crown of Prosecco Superiore Docg wines (photo courtesy of Col Vetoraz)

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IN VIAGGIO Travel

“Una cartolina inviata dagli dei”

Così il poeta Andrea Zanzotto descriveva Rolle, uno dei borghi incantati che fanno delle colline del Prosecco Superiore Docg un’oasi di bellezza. Andiamo insieme alla scoperta di un territorio magico, che a breve sarà candidato a Patrimonio universale dell’umanità “A POSTCARD FROM THE GODS”. Was how the poet Andrea Zanzotto described Rolle, one of those enchanting villages which make the hills producing Prosecco Superiore Docg such a beauty spot. Spazio Italia explores this magic corner of Italy, soon to be a candidate for Unesco heritage status Storia/story Vittorio MONTENERI

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Borgo incantato Enchanted village Il paese di Rolle, situato nel cuore delle colline del Prosecco Superiore Docg Rolle, in the heart of the Prosecco Superiore Docg hills

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all’alto di un elicottero sembra un morbido tappeto verde, in cui il fitto dei boschi cede improvvisamente il posto alle regolari traiettorie dei filari e a piccoli borghi dal campanile a punta. Eccoci nelle terre del Prosecco Superiore Docg, in quella straordinaria enclave del “giardino di Venezia” compresa tra Conegliano e Valdobbiadene dove la tenacia e l’intraprendenza dell’Uomo, unita alla generosità della Natura, hanno saputo dare luogo a un vino meraviglioso, apprezzato in tutto il mondo, ma anche a un territorio straordinariamente ricco e affascinante, tutto da scoprire e a breve candidato come Patrimonio universale dell’umanità. Un territorio di cui è facile innamorarsi. Vi basterà, infatti, prendere un’auto o, se avete fiato e gamba, una bicicletta, e percorrere la strada del Prosecco, il più antico degli itinerari del vino di cui è dotato il Bel Paese. Qui inizierete col perder-

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vi tra vigneti e cantine, regalandovi emozioni visive, olfattive e gustative di alto livello. Caldamente consigliata, ad esempio, una sosta a Santo Stefano di Valdobbiadene, dove ha il suo quartier generale Col Vetoraz, una delle cantine di spicco della zona, e dove sorge l’ormai famosa “osteria senza oste”, regno dell’assaggio fai-da-te. Oltre a centellinare dell’eccellente Prosecco Superiore e magari anche un bicchiere di Cartizze, autentica e meravigliosa cru della Docg, quassù potrete apprezzare la peculiarità di questi vigneti, impiantati su ciglioni fragili e in vertiginosa pendenza. Motivo per cui qualsiasi operazione – dalla potatura e dallo sfalcio della vegetazione che cresce tra i filari, fino alla vendemmia – deve essere fatta a mano, senza l’aiuto dei macchinari diffusi in pianura. A mano e con grande fatica: qualcuno l’ha chiamata, non a caso, viticoltura “eroica”. Un

By night La facciata del Duomo di Conegliano (ph. Consorzio di tutela del Prosecco Superiore Conegliano Valdobbiadene Docg) Façade of Conegliano Cathedral (photo courtesy of Consorzio di Tutela del Prosecco Superiore Conegliano Valdobbiadene Docg)

From a helicopter it looks like a soft green carpet, with the dense forest suddenly giving way to the regular rows of vines and small villages clustered around their steeples. This is the land of Prosecco Superiore Docg, the so-called “garden of Venice” between Conegliano and Valdobbiadene, where on the one hand man’s enterprise and tenacity has united with nature’s bounty to produce a truly extraordinary wine, much-appreciated worldwide, and on the other has also moulded a lavish, fascinating landscape just waiting to be explored; a landscape shortly to be

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a candidate for Unesco Heritage status. A land it is easy to fall in love with. Just try a gentle drive or, for the more energetic, a bike ride, along the Strada del Prosecco, the oldest wine route in Italy. The perfect opportunity to revel in vineyards and wineries, a rich feast for the eyes, nose and palate. We definitely recommend stopping off at Santo Stefano di Valdobbiadene for example, headquarters of the Col Vetoraz winery, one of the largest hereabouts, and home to what is now the famous “inn without an innkeeper”, where visitors can help themselves in a self-service

wine-tasting experience. Apart from a few sips of excellent Prosecco Superiore and possibly a glass of Cartizze, another superb local Docg wine, from up here you begin to appreciate how very special these vineyards are, perched on fragile terraces on dizzy slopes. Which is why everything here has to be done by hand, from pruning the vines to weeding the vineyards and harvesting the grapes, all without the farm machinery generally used down in the plains. A labour of love, coaxing nectar from the hills; some have called it “heroic” wine-making. Pro-

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Viticoltura eroica Heroic harvest A sinistra: nei vigneti del territorio le attivitĂ agricole vengono realizzate rigorosamente a mano su terreni fortemente impervi e fragili (ph. Consorzio di tutela del Prosecco Superiore Conegliano Valdobbiadene Docg) Left: everything has to be done by hand in the fragile, difficult vineyards of the area, which require constant maintenance work (photo courtesy of Consorzio di tutela del Prosecco Superiore Conegliano Valdobbiadene Docg)

Storico mulino / Ancient mill A sinistra: il famoso Molinetto della Croda, in Comune di Refrontolo (ph. Consorzio di tutela del Prosecco Superiore Conegliano Valdobbiadene Docg) Left: the famous Molinetto della Croda in Refrontolo (photo courtesy of Consorzio di Tutela del Prosecco Superiore Conegliano Valdobbiadene Docg)

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38 Stile neoclassico Neoclassic style Conegliano, panoramica di Piazza Cima (ph. Consorzio di tutela del Prosecco Superiore Conegliano Valdobbiadene Docg) Conegliano, view of Piazza Cima (photo courtesy of Consorzio di Tutela del Prosecco Superiore Conegliano Valdobbiadene Docg)

modello produttivo che certamente comporta costi più sostenuti che altrove, ma anche un impatto ambientale moderato e un risultato finale straordinario e caratteristico. “I nostri vigneti – spiegano infatti al Consorzio di tutela del Prosecco Superiore Conegliano Valdobbiadene Docg – si sviluppano su tre creste parallele di colline, che si estendono in direzione est-ovest. Le pareti che guardano a nord, ripidissime, sono ricoperte da boschi di castagni e di ciliegi selvatici, mentre i declivi a sud, esposti al sole, sono occupati dai filari. L’accentuata escursione termica contribuisce a dare quel particolare bouquet che ha il nostro Prosecco, mentre i terreni sabbiosi e ciottolosi gli conferiscono quella particolare mineralità”. Aromi complessi e raffinati, uniti a una particolare cremosità al palato: è questo, suggeriscono gli esperti, ciò che dà la marcia in più al Prosecco Superiore Docg. Ma non ci sono soltanto le famose bollicine a rendere di grande soddisfazione una escursio-

secco production is certainly more costly than that of other wines, but it also has a much lower environmental impact and the final results make all that effort worthwhile. “Our vineyards are on three parallel ridges running east-west”, the people at the Prosecco Superiore Conegliano Valdobbiadene Docg Consortium explain. “The very steep northfacing slopes are cloaked in forests of chestnut trees and wild cherry trees, while the vineyards are all planted on the sunny south-facing slopes. The sharp contrast in temperatures helps

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ne da queste parti. Gli amanti dell’arte e della storia avranno infatti di che entusiasmarsi di fronte a capolavori assoluti, come l’Abbazia di Follina – da non perdere, nella chiesa, la Madonna copta in pietra arrivata, pare, dal Sudan nel quinto secolo dopo Cristo e il chiostro costruito dai benedettini nel lontano 1268 – o come il chiostro dell’Abbazia di Santa Bona a Vidor, altro dono dei benedettini. Ma vale la pena visitare anche il Molinetto della Croda in Comune di Refrontolo, settecentesco mulino che costituisce un’ulteriore testimonianza di come il lavoro sapiente dell’Uomo (in questo caso mugnaio) è riuscito a sfruttare con intelligenza le risorse offerte da madre Natura (una spumeggiante cascata). E che dire, poi, di Castelbrando, a Cison di Valmarino, che dopo essere stato la residenza di grandi condottieri della Serenissima, oggi ospita un hotel a quattro stelle, dotato di ristorante da gourmet e di una rinomata spa? La salita in funicolare e il panorama sulla vallata

give our Prosecco its signature bouquet, while the sandy, stony soil gives it that particular hint of mineral flavour”. A wine which is creamy on the palate with a complex, sophisticated bouquet, these are the factors the experts claim make Prosecco Superiore Docg stand out from the crowd. But a trip around Prosecco country isn’t necessarily only about bubbles. Art lovers and history buffs will find plenty to get enthusiastic about too. Masterpieces like the Abbey of Follina, with a Coptic Madonna

in its church apparently carved from stone from Sudan, imported as long ago as the fifth century AD and cloisters built by the Benedictines in 1268, or the cloisters at the Abbey of Santa Bona at Vidor, another Benedictine heritage. The Molinetto della Croda in Refrontolo, an 18th-century mill, is also well worth a visit, another example of how man has harnessed nature’s resources, here a rushing stream, in this part of the world. Then there is Castelbrando in Cison di Valmarino, a former

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39 Luoghi di culto Ecclesiastical retreats Tra le opere d’arte da visitare, il chiostro dell’Abbazia di Santa Bona a Vidor (ph. Consorzio di tutela del Prosecco Superiore Conegliano Valdobbiadene Docg) Among the works of art to be seen locally are the cloisters of the Abbey of Santa Bona in Vidor (photo courtesy of Consorzio di Tutela del Prosecco Superiore Conegliano Valdobbiadene Docg)

sottostante rende la visita ancora più stimolante. Senza infine dimenticare che circa un secolo fà il territorio del Prosecco superiore Docg è stato investito dai combattimenti della Prima guerra mondiale, che hanno seminato morte e devastazione, ma che oggi regalano al turista un motivo di interesse in più. Ecco allora, a Susegana, il Castello di San Salvatore, le cui rovine prodotte dai cannoneggiamenti sembrano uscite da un dipinto neoclassico (parimenti da residence of the great condottieri who defended Venice, it is now a four-star hotel complete with gourmet restaurant and spa. The access by cable car and the magnificent view of the valley below make a meal or a stay here even more special. On a more sombre note, the Prosecco Superiore Docg area was once bitterly fought over during

visitare, però, le parti restaurate del castello e la splendida tenuta circostante). E gli appassionati delle vicende belliche non possono che finire in bellezza con una visita alla vicina Vittorio Veneto, cittadina famosa per la battaglia con cui ebbe termine, quanto meno in Italia, il primo conflitto mondiale, ma che presenta un patrimonio storico-architettonico di immenso valore, ancor oggi sconosciuto ai più. n

the First World War, which brought death and destruction in its wake, but today adds a further element of interest for visitors. One must-see site is the Castle of San Salvatore in Susegana, which was heavily bombed during the First World War and now has all the romantic air of a Neo-classic painting, although the restored portion of

the castle and its magnificent estate are also well worth a visit. But for true military history enthusiasts the highlight of any visit has to be the nearby battlefield of Vittorio Veneto, a little town whose struggle marked the end of the Great War in Italy, but also a delightful little place, still very much off the beaten track in terms of tourism. n Da non perdere / Must-see Un tour delle colline del Prosecco superiore Docg non può non includere una visita alla vicina, splendida cittadina di Vittorio Veneto (ph. Consorzio di tutela del Prosecco Superiore Conegliano Valdobbiadene Docg) A tour of the Prosecco Superiore Docg hills should definitely include a visit to the stunning nearby town of Vittorio Veneto (photo courtesy of Consorzio di Tutela del Prosecco Superiore Conegliano Valdobbiadene Docg)

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nr. 2 | Inverno - Winter 2016

Appuntamento sulle Dolomiti Wild

Let us save ouerselves now

Interviste | Interview

Dolomitische Kontraste Chef Cracco Carolina Kostner

MAGAZINE in uscita a dicembre | Exit in December


la mia italia My Italy

In viaggio con Ulrich Ritter (*) Travels with Ulrich Ritter (*)

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Valle Aurina, sciare con classe Fra piste da sogno e hotellerie di alta scuola Arrivando da Brunico, appena entrati in Valle Aurina si trova la località sciistica di Speikboden (Monte Spicco), un’area ricca di alcune fra le piste più belle e lunghe dell’Alto Adige. Fra le mie preferite c’è la Sonnklar, sempre molto soleggiata, che ci porta da 2400 a 900 metri di quota. Dopo aver fatto un paio di volte questa pista, con una splendida neve fresca ci fermiamo nella frazione di Gisse in uno dei migliori alberghi del Sudtirolo: l’Alpenpalace Deluxe Hotel e Spa Resort. Dopo una lunga sauna alle erbe alpine ci rechiamo a cena in una Stube con pareti di legno di larice. Il giovane patron Jonas Mairhofer ci consiglia come primo piatto degli ottimi Schlutzer (una specie di ravioli ripieni con spinaci e ricotta) e come secondo oca arrosto con cavolo rosso e canederli. Il tutto accompagnato da un rosso eccezionale, un Col de Rey 2010 della cantina regionale di Laimburg. I tipici dolci di Natale con frutta candita vengono serviti insieme ad un Gewürztraminer 2011. Il giorno dopo Jonas ci presenta la nota guida alpina e maestro di sci Artur Kirchler, che ci accompagna nel comprensorio sciistico di Klausberg a Cadipietra nel cuore della Valle Aurina. Facciamo delle bellissime discese su diverse piste nere come la Steinhaus e la celebre Sattelhorn. Finiamo quindi la giornata con un grappino nella baita Innerhoferalm. www.alpenpalace.com

Valle Aurina, skiing in style Superb slopes and superlative hotels From Brunico the first ski resort you come to in the Valle Aurina is Speikboden, or Monte Spicco in Italian, which boasts some of the best slopes in South Tyrol. One of my personal favourites is the sunlit Sonnklar, which descends from 2400 metres asl to 900 metres. Having enjoyed a couple of runs down perfect fresh snow on Sonnklar we head for one of the best hotels in the whole of South Tyrol, the Alpenpalace Deluxe Hotel and Spa Resort in the hamlet of Gisse. After a luxurious long sauna with Alpine herbs we go down to dinner in the hotel’s Stube with its wood-panelled walls. The young patron Jonas Mairhofer suggests a first course of mouthwatering Schlutzer (a local take on ravioli stuffed with spinach and ricotta cheese) with a main course of roast goose served with red cabbage and canederli dumplings. All washed down with an outstanding red wine, a Col de Rey 2010 from the regional Laimburg winery. To follow we indulge in some traditional Christmas puddings featuring copious quantities of candied fruit and accompanied by a very drinkable Gewürztraminer 2011. Next day Jonas introduces us to celebrated local alpine guide and ski instructor Artur Kirchler, who takes us out for a day on the Klausberg slopes in Cadipietra, in the heart of the Valle Aurina. We revel in skiing down a number of black slopes like the Steinhaus and famous Sattelhorn. The day comes to a fitting end with a glass or two of “grappa” at the Innerhoferalm baita. www.alpenpalace.com * Ulrich Ritter è stato per 25 anni direttore del programma italiano della radio tedesca „Deutschlandfunk“ e inviato della Radiotelevisione tedesca per l´Italia * Ulrich Ritter was head of the Italian programme on the German radio „Deutschlandfunk“ for 25 years and the Italian correspondent for the German radio and TV corporation december 2016-january 2017 number 129

Dall’alto: le piste della Valle Aurina; all’Alpenpalace Deluxe Hotel e Spa Resort, relax in un ambiente raffinato e ospitale. In alto a sinistra: la giovane, ma esperta brigata a cui è affidata la ristorazione From above: Valle Aurina slopes; Alpenpalace Deluxe Hotel and Spa Resort is a luxurious, hospitable refuge for body and soul. Above left: a youthful, but very professional team runs the hotel restaurant. Interpreting traditional local fare with a creative flare

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fascino Glamour

Il plastico delle meraviglie Un gruppo di ferromodellisti, dieci anni di lavoro, duecento metri quadrati di superficie. Un gioiello in scala 1:87 che a breve sarà montato a due passi dal Duomo di Firenze per la gioia di tutti gli appassionati di trenini in miniatura Magical Model World. A group of enthusiasts, ten years of work and 200 m² to produce a perfect model railway on a 1:87 scale, shortly to be assembled just a stone’s throw from the Duomo in the centre of Florence Storia/story ANDREA SCHILLACI

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Sapore mitteleuropeo Mitteleuropa La grande stazione è l’elemento principale del plastico The station is the focal point of the model railway

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Affiatati / Meet the Team Il primo da sinistra è Carlo Brandolini d’Adda, il quarto Giuseppe Paternò di San Giuliano, insieme ad alcuni collaboratori nel mezzo del grande plastico fiorentino First left Carlo Brandolini d’Adda, fourth left Giuseppe Paternò di San Giuliano, together with some of their helpers in the middle of their model railway

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Copie dal vero Cast in the same mould Le rocce sono riprodotte basandosi sull’aspetto della pietra delle Apuane The rocks are modelled on the Apuan Apennines

Come nella realtà / True to life Pagina a destra: il ponte è stato realizzato da ingegneri svizzeri specializzati in questo tipo di progetti. Sotto: l’occhio del profano difficilmente coglierà la precisione di ogni dettaglio tecnico, ma tutto è esattamente come sarebbe in un impianto ferroviario vero The modern bridge was made by the Swiss engineers who are specialists in the real thing. Below: Non-experts may not notice, but every single technical detail faithfully mirrors a real-life railway

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a stazione è molto moderna, tutta a vetri e su più piani. Intorno parcheggi per le auto e più indietro una grande costruzione antica. In collina, un paese dal sapore vagamente austriaco. E poi le montagne, il mare con un cantiere navale, la caserma dei vigili del fuoco e anche un morto in un campo con la polizia che fa i rilievi. Sembra una scena di vita reale e invece è un plastico ferroviario di oltre 200 metri quadri. Siamo a Scandicci, paese alle porte di Firenze. È qui che due amici di nobili origini, Giuseppe Paternò di San Giuliano e Carlo Brandolini d’Adda hanno realizzato il sogno della loro infanzia. In realtà, all’inizio i due più che amici erano “nemici”, infatti si servivano dallo stesso commerciante di modellini e spesso facevano a gara per acquistare per primi le novità in arrivo. Poi, cavallerescamente, hanno deciso di unire le forze e lavorare ad un progetto coThe station is über-modern, all gleaming glass arranged over several floors. It is surrounded by car parks, but a large historic building looms in the background. In the hills nestles a village with a vaguely Austrian air. There are mountains, the sea with a bustling dockyards, the fire brigade station and even a corpse in the fields, with the police busy investigating the scene. It all looks so lifelike, this huge model railway sprawling over

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mune. Il risultato è un’opera incredibile, un plastico di 220 metri quadri che ha richiesto oltre dieci anni di lavoro e che, volutamente, non è ancora completamente finito. “Il bello è proprio la realizzazione – racconta l’ingegner Brandolini d’Adda – per questo troviamo ogni scusa per abbellire o perfezionare qualche particolare”. I trenini utilizzati sono della Marklin, in scala 1:87, e per questo i paesaggi ricordano l’Europa centrale e la Germania in particolare, anche se non mancano riferimenti alla Toscana, come i tanti olivi, le vigne o un cimitero che si rifà a quello dei Falciani che si vede dalla strada Firenze-Siena. Ma ciò che più affascina sono i particolari messi a punto dai due ideatori e dalla squadra di tecnici che con tanto entusiasmo hanno contribuito a concretizzare questa opera. Per esempio, c’è un lungo ponte moderno che unisce il modulo del porto alle

more than 200 square metres. We are in Scandicci, a town just outside Florence, where two noble friends, Giuseppe Paternò di San Giuliano and Carlo Brandolini d’Adda, have brought their childhood dreams to life. Originally rivals, jockeying for first place in the queue to buy new model trains from the same shop, the pair then chivalrously decided to bury the hatchet and work on a joint project. The result is an incredible scale model railway covering a sur-

face area of 220 square metres which took over ten years to build and is still deliberately incomplete. “The fun part is actually making it, which is why we’re always finding excuses to add a bit here or perfect a detail there” explains engineer Brandolini d’Adda. The model trains themselves are made by Marklin to a 1:87 scale, which is why this miniature world is reminiscent of central Europe and Germany in particular, although there are touches

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Stili diversi Heterogeneous styles Il paese è di gusto tedesco, ma alcuni angoli ritraggono scene del paesaggio toscano. A destra: in ogni plastico che rispetti non può mancare la stazione dei pompieri. Sotto: particolari della stazione e del plastico The village might be German in inspiration, but several parts of the landscape are very Tuscan in flavour. Right: every selfrespecting model railway has to have its fire station Below: the railway station and the landscape

catene montuose: per la sua realizzazione è stato interpellato un team di esperti di Zurigo che costruiscono veri ponti con travi di acciaio in tutto il mondo e loro si sono offerti di progettarlo. Le rocce sono state fatte con carta e gesso da ortodonzia, su un calco preso da rocce vere delle montagne Apuane. “Mentre stavamo prendendo un calco della parete rocciosa in silicone - continua Brandolini – arrivò la

In carrozza, si parte… / All aboard! Il plastico oggi è visitabile solo su appuntamento Per informazioni e prenotazioni basta collegarsi al sito www.plasticosangiuliano.it The model railway is currently accessible by appointment only For info and bookings www.plasticosangiuliano.it

of Tuscany – olive groves, vineyards and a cemetery inspired by the Falciani cemetery on the road between Florence and Siena. But perhaps the most fascinating thing about this whole miniature world is its precise technical detail. There is, for example, a long modern bridge which links the port to the mountains. Paternò di San Giuliano, Brandolini d’Adda and their fellow enthu-

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polizia, e non fu facile spiegare cosa stavamo facendo”. Il plastico, visitabile su prenotazione, è costruito su una piattaforma ad un metro e 80 centimetri di altezza per permettere di lavorare ai vari addetti e tutti i tratti sono monitorati da telecamere collegate ad un computer. Ma entro breve tempo l’impianto verrà smontato e rimontato in un ex cinema nel centro di Firenze, a due passi dal Duomo. n

siasts contacted a team of experts in Zurich who make real bridges using steel hawsers all over the world and they offered to design it for them. The rocks are made from paper and orthodontic plaster from a mould taken from real rocks in the Apuan Apennines. “The police turned up while we were taking a silicon mould of a portion of a cliff face” reminisces Brandolini “it wasn’t

easy to explain exactly what we were doing!” To see the model railway you currently have to make an appointment. It is laid out on a 1.8m-high platform to enable access for ongoing work and is monitored by computercontrolled cameras. But the whole thing will shortly be dismantled and reconstructed in a former cinema in the centre of Florence, just a stone’s throw from the Duomo. n

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fascino Glamour

Giaguaro in salsa sabauda Alla guida delle Jaguar All Wheel Drive nel cuore del Piemonte per scoprire i plus di una vettura che unisce comfort, eleganza ed una insospettabile voglia di fuoristrada Royal Jaguar We take the Jaguar All Wheel Drive for a spin in Piedmont to discover whether its stylish comfort really does conceal an off-road soul

Stile e comfort Style and comfort La Jaguar XF davanti alla Palazzina di Caccia di Stupinigi di proprietà della Fondazione Ordine Mauriziano A sinistra: la Xf porta dentro di sé due anime diverse, molto da città, ma sempre pronta ad impegnarsi su terreni difficili The Jaguar XF in front of the Stupinigi hunting lodge, owned by the Fondazione Ordine Mauriziano Left: the XF is perfect for the road, but handles tricky terrains with equal aplomb

Storia/story FEDERICO FERRERO (Twitter: @Federico988) Foto/photo courtesy ALESSANDRO ALTAVILLA e GABRIELE BOLOGNESI per autoappassionati.it

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Sartoriale Sartorial splendour In alto: gli interni della Xf, lussuosa sobrietà A sinistra: la Xf è stata la prima ad essere dotata del sistema All Wheel Drive Above: luxurious sobriety is the keynote for XF interiors Left: the XF was the first Jaguar with their All Wheel Drive system

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Inconfondibile / Iconic Il Giaguaro, emblema della casa britannica A destra: alla guida la Jaguar F-Pace mostra in parte la parentela con Land Rover Sotto: assetto azzeccato, rollio contenuto e uno sterzo piuttosto diretto. Ecco alcuni pregi della F-Pace The iconic jaguar mascot, symbol of the British car manufacturer Right: the Jaguar F-Pace has Land Rover in its family tree Below: The F-Pace has a solid trim, low roll factor and straightforward steering

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er questo nostro nuovo appuntamento con Spazio Italia abbiamo deciso di avventurarci tra i territori Sabaudi partendo dalla Palazzina di Caccia di Stupinigi, splendido esempio di architettura Juvarriana. L’inverno è arrivato portando con sé tutte le insidie climatiche tipiche di questa stagione e per non farci trovare impreparati abbiamo scelto di affidarci alle doti di vetture 4x4 che abbiamo scelto all’interno della gamma Jaguar che in soli tre anni è riuscita ad offrire varianti AWD, quindi con trazione integrale, sia per il SUV F-Pace che per la sportiva F-Type, passando per le più classiche berline XE, XF e XJ. Ed è proprio con la XF che abbiamo deciso di prendere le mosse da Stupinigi, ispirati dal design dell’auto inglese che ben si sposa con l’eleganza della Palazzina di

Caccia, che dal 1997, al pari delle altre Residenze Sabaude, è patrimonio dell’umanità Unesco. Ma torniamo alla nostra vettura che nel 2012 ha aperto la strada del sistema All Wheel Drive del Giaguaro. Per essere esatti i tecnici di Coventry la considerano una trazione posteriore con un plus di sicurezza piuttosto che un’auto a trazione integrale pura. Infatti, a livello tecnico il tutto può essere spiegato che in condizioni di normale aderenza la coppia è indirizzata al 95% alle ruote posteriori, intervenendo quindi solo in caso di necessità o di fondi sdrucciolevoli tipici del periodo invernale e rispettando così il DNA Jaguar che ha sempre visto nascere auto a trazione posteriore. All’occorrenza si arriva ad una ripartizione

In nome della sicurezza / Safety is sovereign Se molti considerano il 4x4 un sistema prettamente utile per il fuoristrada potranno ora intuire come questo su una berlina quale la Jaguar XF possa essere un supplemento di sicurezza intervenendo on-demand in condizioni critiche, permettendo di mantenere la traiettoria senza sbandate. If you think a 4x4 is useful for an off-road vehicle, it’s easy to understand what a safety feature it is on car like the Jaguar XF, kicking in when conditions get critical and making sure you stay firmly on the road without a swerve in sight

For this edition of Spazio Italia we decided to enjoy a trip to Piedmont exploring the cradle of the Italian royal Savoy family, former rulers of Piedmont and Sardinia. We set off from the royal Stupinigi hunting lodge, a magnificent example of early 18thcentury architecture designed by Filippo Juvarra. Because winter was beckoning, we thought we’d better go for a four-wheel drive

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Jaguar, who have managed in just three years to add this option to their SUV F-Pace, their sporty F-Type and their classic XE, XF and XJ models. We lined up with an XF at our Stupinigi starting line, inspired by a design which blended in well with the supreme elegance of the royal hunting lodge, a UNESCO Heritage site since 1997, together with the other royal Sa-

voy residences and palaces. The XF was the pathfinder for Jaguar’s All Wheel Drive system in 2012. What the Coventrybased company’s engineers had actually come up with was a rear-wheeled drive plus, rather than an outright 4x4. Technically speaking under normal conditions 95% of the torque goes to the rear wheels, a typical Jaguar feature, and the system only kicks

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Con la Lamborghini in aeroporto

della trazione 50-50 sui due assali. Un plus di sicurezza, quindi, che abbiamo apprezzato alla guida di XF, in grado di prevenire sottosterzo e sovrasterzo rendendo la guida più intuitiva e facile oltre che sicura. Dirigendoci verso le terre Sabaude situate nelle Alpi tra Valle d’Aosta e Piemonte, ricche di strade impervie e bianche, abbiamo deciso di affidarci alle prestazioni della SUV F-Pace che tra le curve ed i tornanti montani non delude, anzi, principalmente per merito di un assetto azzeccato, un rollio contenuto e uno sterzo piuttosto diretto. Con l’Adaptive Dynamics, gli ammortizzatori si regolano per irrigidire i moti di cassa e, se escludiamo l’ESP, sentiamo la trazione che lavora bene, in maggioranza al posteriore, creando un leggero e piacevole sovrasterzo a metà curva quando si spalanca il gas, con il Torque Vectoring elettronico che collabora al risultato. Nel fuoristrada, complici gli sbal-

in when necessary, for example on slippery roads in winter. When necessary it can provide evenly distributed torque to the front and rear wheels. A safety feature we certainly appreciated on the XF, preventing under and over steer and making the cart intuitive and easy to drive. Heading towards the Savoy heartlands in the Alps between Piedmont and the Aosta Valley, the ideal spot for dirt mountain roads and challenging conditions, we swap into a Jaguar SUV FPace, which takes the hairpin bends and dizzy heights totally in its stride, thanks to its excellent trim and straightforward steering. With the car’s Adaptive

zi ridotti, fondamentali per avere il massimo angolo di attacco e dosso (rispettivamente di 25,5° e 26,0°), la Jaguar F-Pace mostra in parte la parentela con Land Rover. L’altezza da terra di 213 millimetri e la capacità di guado che arriva a 525 mm, permettono un offroad sensibilmente più spinto rispetto alla media dei SUV, a patto di non montare gomme ultraribassate. Per i guidatori più esigenti è disponibile il Configurable Dynamics: utilizzato per la prima volta sulla F-Type, questo sistema consente di avere impostazioni personalizzate per acceleratore, cambio automatico, sterzo e Adaptive Dynamics. Se su F-Pace la trazione AWD può essere destinata anche al piacere di guida offroad, su F-Type l’integrale è utile alle performance, ma vi lasciamo la curiosità destinando magari in futuro l’approfondimento della ruspante sportiva ad una nostra prossima avventura. n

Dynamics the shock absorbers get us over the worst of the bumps smoothly, and if we exclude the ESP we can hear the four wheel drive doing its job, with most of the torque to the rear. This adds to the fun by giving a bit of over steer as you accelerate at full throttle out of a bend, ably assisted by the electronic Torque Vectoring feature. Off-road you can feel that the Jaguar F-Pace has Land Rover in its family tree, it gets over the ground well with a good approach angle (25.5°) and ramp breakover angle (26°). With a height above ground of 213 mm and a wading depth of 525 mm, this is a car that can handle

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more adventurous off road driving than many other SUVs, as long as you don’t have ultra-low profile tyres on it. Demanding drivers can opt for Jaguar’s Configurable Dynamics, which was used for the first time on the F-Type. This system gives you customised settings for throttle, automatic transmission, steering and the Jaguar Adaptive Dynamics system. On the F-Pace the AWD traction goes a long way to making your off road driving more of a pleasure, while on the F-Type it has a telling effect on performance, but unfortunately we’re going to have to leave test driving Jaguar’s iconic sports car for a future issue. n

Automobili Lamborghini e l’Aeroporto Gugliemo Marconi di Bologna confermano la collaborazione, avviata nel 2013, con l’inaugurazione del rinnovato spazio espositivo Lamborghini in prossimità della main entrance al piano terra del Terminal passeggeri. Caratterizzato da uno stile essenziale e dai toni luminosi, il nuovo corner si arricchisce di un grande videowall, che proietta filmati di modelli ed eventi Lamborghini, con una Huracán e una Aventador in rappresentanza delle due gamme. Completano l’area una vetrina, che espone i capi e accessori più richiesti della Collezione Automobili Lamborghini, e un desk informativo a disposizione dei visitatori interessati a visitare il Museo e lo stabilimento produttivo di Sant’Agata Bolognese.

Lamborghini’s runway appearance Automobili Lamborghini and Bologna’s Gugliemo Marconi airport confirm their partnership, which dates back to 2013, with the inauguration of a renovated Lamborghini exhibition area next to the main entrance on the ground floor of the passenger terminal. The style is bright and pared down to essentials, with a new video-wall playing footage of Lamborghini cars and events and a Huracán and Aventador representing the marque’s two ranges. The new area also boasts a display case with popular items from Collezione Automobili Lamborghini merchandising and a help desk for anyone interested in visiting the Lamborghini museum and factory in Sant’Agata Bolognese.

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Capolavoro / Masterpiece Sotto: all’interno del Palazzo è stata ricomposta l’antica Chiesa di San Bartolomeo, con i suoi altari e con le sue grandiose pale Below: the Church of San Bartolomeo, complete with its altars and majestic altarpieces, has been reconstructed in the Palazzo

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Riuscito restauro / Restoration In alto: i lavori di ripristino dell’ala novecentesca sono durati più di 8 anni Above: work to renovate the 20th-century wing of the Palazzo took over eight years

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cultura Culture

Palazzo Chiericati scrigno di tesori Sono stati recentemente completati i lavori di restauro dell’ala novecentesca della magnifica dimora palladiana, sede della Pinacoteca civica di Vicenza. Un traguardo festeggiato da tre superlative esposizioni PALAZZO CHIERICATI TREASURE TROVE. Restoration work on the 20th-century wing of this magnificent Palladian palazzo housing Vicenza’s art gallery has just been completed. An event marked by three superlative exhibitions Storia/story Rossella Gottlieb Foto interni di Palazzo Chiericati / Ph. Palazzo Chiericati interior photos: Luca Girardini

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e fosse ancora tra noi, il Palladio sarebbe certamente felice. Perché Palazzo Chiericati, sontuosa dimora nobiliare del centro di Vicenza da lui progettata nel lontano 1550 e oggi sede della Pinacoteca civica, sta ritornando, passo dopo passo, agli antichi splendori. Dopo un meticoloso If Palladio were still here today he’d certainly be pleased. Because Palazzo Chiericati, the sumptuous noble residence in the centre of Vicenza he designed in 1550 and now the local civic art gal-

restauro durato 8 anni, è stata infatti recentemente riaperta al pubblico l’ala novecentesca del Palazzo, all’interno della quale hanno subito trovato posto opere che per anni sono rimaste chiuse nei depositi della Pinacoteca, giustamente definita la “più importante quadreria di terraferma del Veneto” (Arslan).

lery, is gradually being restored to its ancient splendour. After eight years of meticulous renovation work the 20th-century wing of the Palazzo has now reopened to the public, with wor-

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Star dell’epoca Stars of their day La sala che ospita i sette lunettoni raffiguranti i rettori della città di Vicenza The gallery housing the seven lunettes depicting the rulers of the city of Vicenza

ks on display which have been languishing in storerooms for years, part of a collection that the art critic Arslan called “the most important collection in the Veneto region on terra ferma”.

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Percorso belliniano Bellini treasure hunt Vicenza ospita tre capolavori di Bellini: la Trasfigurazione presso Palazzo Leoni Montanari (a destra), il Battesimo di Cristo presso la Chiesa di Santa Corona (in alto) e il Cristo Crocifisso a Palazzo Chiericati (sotto) Vicenza hosts three of Bellini’s masterpieces: “The Transfiguration” at Palazzo Leoni Montanari (right), the “Baptism of Christ” in the church of Santa Corona (above) and the “Christ Crucified” at Palazzo Chiericati (below)

Nei nuovi spazi sono dunque tornati fruibili autentici capolavori dell’arte pittorica datata tra il Duecento e il pieno Cinquecento: dalle opere di Paolo Veneziano e Hans Memling alle tele di Tintoretto, Veronese e Bassano. Tra le opere più significative, la splendida “Madonna con il Bambino” in terracotta di Jacopo Sansovino e quelle dei grandi maestri della pittura veneta come Jacopo Bassano, Giovanni Antonio Fasolo, Tintoretto e Veronese. Ma il restauro dell’ala novecentesca e i tesori ritrovati del museo vicentino non sono gli unici motivi di attrazione di Palazzo Chiericati: fino al 28 febbraio la pinacoteca ospita infatti altre due esposizioni artistiche, molto differenti tra loro, ma entrambe di grande interesse. Da un lato, infatti, il Cristo Crocifisso di Giovanni Bellini, parte integrante di un percorso espositivo dedicato al grande pittore veneziano, e dall’altro la mostra fotografica sulla Grande Guerra dal titolo “Ferro, fuoco e sangue!”. “La trasfigurazione” alle Gallerie d’Italia-Palazzo Leoni Montanari, il “Battesimo di Cristo” alla Chiesa di

The newly-renovated galleries include authentic masterpieces dating from the 13th to the 16th centuries, from a splendid “Madonna and Child” in terracotta by Jacopo Sansovino to works by Paolo Veneziano and Hans Memling and the Veneto artists Tintoretto, Fasolo, Veronese and Bassano. But the renovated 20th-century wing with its precious heritage of paintings is by no means the only reason to plan a visit to Palazzo Chiericati: until 28 February the Palazzo’s art gallery also hosts two separate exhibitions, poles apart, but both equally fascinating.

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Santa Corona, il già citato “Cristo Crocifisso” a Palazzo Chiericati: queste le tre tappe del percorso belliniano che, nello spazio di una breve passeggiata nel cuore di Vicenza, offre tre grandi capolavori dell’artista. Per la città veneta quello della “Trasfigurazione” rappresenta un atteso ritorno: questo magnifico olio su tavola venne infatti commissionato al Bellini per essere collocato sull’altare della cappella Fioccardo della Cattedrale di Vicenza. Nel 1613 la cappella venne diversamente destinata e l’opera belliniana rimossa. E ad accogliere l’illustre ospite che torna temporaneamente a Vicenza, ci sono gli altri due capolavori belliniani, la grande pala dipinta a olio su tavola raffigurante il Battesimo di Cristo e la tavola del Cristo crocifisso. Quest’ultima rappresenta un’opera unica per il soggetto rappresentato, perchè Bellini colloca il solo Cristo crocifisso in un cimitero ebraico, nel quadro di un paesaggio extraurbano reale e ideale. Assolutamente singolare anche la mostra fotografica collocata nei sotterranei di Palazzo Chiericati e dedicata alla Prima

On the one hand Giovanni Bellini’s “Christ Crucified”, is part of an exhibition dedicated to this great Venetian artist, and on the other a photographic exhibition on the theme of the First World War entitled “Steel, Fire and Blood!”. Visitors to the former can admire “The Transfiguration” at the Gallerie d’Italia in Palazzo Leoni Montanari, the “Baptism of Christ” in the church of Santa Corona and the “Christ Crucified” at Palazzo Chiericati, three great Bellini masterpieces all within a short walk in the heart of Vicenza. For Vicenza “The Transfigura-

tion” in particular represents a homecoming: Bellini was commissioned to paint this magnificent oil on panel as an altarpiece for the Fioccardo Chapel in Vicenza’s Cathedral. In 1613 the chapel was reallocated and Bellini’s masterpiece removed. It now returns to Vicenza temporarily to be reunited with two other Bellini masterpieces, the huge altarpiece, oil on panel, depicting the Baptism of Christ and the panel of Christ Crucified. The latter is a truly unique work in terms of its subject matter, because Bellini painted a real, yet ideal, single figure of

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Perfezione / Perfection Palazzo Chiericati è opera di Andrea Palladio In alto: la sala Pietro Vecchi, con i famosi “testoni” Palazzo Chiericati was designed by Andrea Palladio. Above: Pietro Vecchi room, housing the famous “testoni

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Forziere / Treasure trove La Pinacoteca di Vicenza è stata definita da Arslan “la più importante quadreria di terraferma del Veneto” Arslan called Vicenza’s art gallery “the most important collection in the Veneto region on terra ferma”

Guerra mondiale: nessun intento celebrativo, ma solo potentissime, stranianti immagini di oggi realizzate da Giuliano Francesconi secondo i più sofisticati canoni dello still life, su ciò che i campi di battaglia del Pasubio, dell’Altopiano di Asiago e del monte Grappa

continuano a restituire, disgelo dopo disgelo. Fotografie di oggetti qualunque, esplose in grandissime dimensioni, che trascinano il visitatore in un mondo popolato di potenti, terribili fantasmi di ferro, fuoco e sangue. n

Vademecum Le mostre “Bellini ospite illustre di Vicenza” e “Ferro, fuoco, sangue. Vivere la grande guerra” sono aperte al pubblico fino al 26 febbraio 2017. Informazioni: www.museicivicivicenza.it oppure www.comune.vicenza.it The exhibitions “Bellini, Vicenza’s Honoured Guest” and “Steel, Fire, Blood. Long Live the Great War” are open until 26 February 2017. Info www.museicivicivicenza.it or www.comune.vicenza.it

Grande guerra / Great War Alcuni oggetti fotografati da Giuliano Francesconi Some of the objects photographed by Giuliano Francesconi

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Christ crucified in a Jewish cemetery beyond the city walls. Equally interesting is the exhibition of photographs dedicated to World War I on display in the subterranean galleries of Palazzo Chiericati. Here there is

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no attempt at aggrandisement, merely a set of moving, powerful, still life images by Giuliano Francesconi showing contemporary shots of what the battlefields of Pasubio, the Asiago plateau and Monte Grappa

continue to render up with every spring thaw. Photographs of everyday objects blown up into gigantic dimensions whose ghosts draw visitors inexorably into a world of steel, fire and blood. n

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CULTURA Culture

A beautiful mind C’è tempo fino al 29 gennaio 2017 per visitare la mostra dedicata a Janello Torriani, grande genio dimenticato del Rinascimento italiano A BEAUTIFUL MIND. You have until 29 January 2017 to catch the exhibition on Janello Torriani, forgotten genius of the Italian Renaissance Storia/story Luigi Ambrosetti

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A Cremona / Cremona Il Torrazzo, simbolo della città lombarda, con il suo meraviglioso orologio astronomico datato 1583. Janello Torriani appare per la prima volta nei documenti nel 1529, come restauratore degli orologi che in precedenza si trovavano sul monumento The Torrazzo, symbol of the city, with its wonderful astronomic clock dated 1583. The name of JanelloTorriani is first recorded as a restorer of the clocks formerly on the tower in contemporary documents in 1529.

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abbro ferraio, orologiaio, ingegnere idraulico, matematico e inventore. Un percorso umano e professionale decisamente unico, quello del cremonese Janello Torriani, autentico genio rinascimentale la cui fama, all’epoca, andava ben oltre le mura della propria città e degli Stati d’Italia, ma il cui nome, oggi, è quasi sconosciuto. E il perché è presto detto: col passare del tempo tutte le sue grandi creazioni – tra cui il più complesso orologio planetario della storia, mosso da circa 1.800 componenti, o “l’ingegno di Toledo”, il ciclopico macchinario che era in grado di innalzare le acque del fiume Tago di circa 100 metri di altezza per una lunghezza

Smith, clockmaker, hydraulic engineer, mathematician and inventor. Cremona’s JanelloTorriani led a truly unique professional and personal life, an authentic Renaissance genius whose contemporary fame stretched far beyond his native city’s walls and Italy’s borders, but who is now largely forgotten. The reason is not far to seek: most of Torriani’s major achievements

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di circa 300 metri – scomparvero, lasciando nella memoria collettiva un ricordo vivido, ma talora tinteggiato con i colori misteriosi e fuorvianti del mito. Ma oggi, grazie a nuove scoperte documentarie, è possibile comporre un quadro finalmente realistico della sua straordinaria parabola creativa: è quanto si propone di fare la mostra in corso a Cremona, presso il museo del Violino, che sarà aperta al pubblico fino al 29 gennaio 2017. Qui è proprio Janello Torriani a condurre il visitatore in un viaggio nel tempo e nello spazio alla scoperta dell’“Età del nuovo” e delle sue straordinarie innovazioni scientifiche. Dallo sviluppo della micro-orologeria

are no longer with us, from the most complex astronomical clock ever made, with roughly 1800 components, to the Artificio de Juanelo, an ingenious mechanism to raise the waters of the Taga river to a height of 100 metres along a 300 metre aqueduct and supply the town of Toledo with water. Works which unfortunately failed to stand the test of time, now mere memories,

some vivid and others veiled in the stuff of legends. But now new documentation has come to light on Torriani, allowing scholars to trace his career with greater accuracy, which is exactly what the Cremona exhibition being held in the Violin Museum until 29 January 2017 proposes to do. Janello Torriani himself guides visitors on a journey through

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alla diffusione degli automi, dalle novità nell’industria dei mulini alla rivoluzione dei sistemi d’approvvigionamento idrico, il visitatore familiarizza con le principali opere di

ingegneristiche del Cinquecento, mettendo per altro a fuoco la figura dell’ingegnere rinascimentale, apprezzata e sviluppata in particolare nel Ducato di Milano. n

Vademecum La mostra “Janello Torriani – Genio del Rinascimento” è in corso a Cremona, presso il Museo del Violino (Piazza Marconi, 5) Per informazioni: tel. 0372 407768/269/784; info@mostratorriani.it; www.mostratorriani.it The Exhibition “JanelloTorriani – Renaissance Genius” is now on in Cremona, at the Museo del Violino (Piazza Marconi, 5). Info: tel. 0372 407768/269/784 info@mostratorriani.it; www.mostratorriani.it

time and space to rediscover the Renaissance “New Age” as a wonderful period of scientific innovation. From the development of tiny, intricate mechanisms for clocks

and watches to the spread of automata, steps forward in water and windmills engineering and revolutionary systems to manage water supplies, visitors discover the most important works and

developments in engineering during the Cinquecento and learn about Renaissance engineers, who were particularly prevalent and valued in the Duchy of Milan. n

Meccanismi precisi Precise mechanisms A sinistra:orologio da tavolo con suoneria delle ore (anno 1560 circa). Al centro: anche i meravigliosi automi prodotti da Torriani suscitavano l’ammirazione e lo stupore dei Nobili dell’epoca. A destra: i contemporanei celebravano Janello chiamandolo “principe degli orologiai”. Tra le sue invenzioni vi sono anche le applicazioni della sospensione “cardanica”, tutt’ora di uso quotidiano Left: chiming clock (circa 1560). Centre: the nobility were also entranced by Torriani’s automata. Right: To his contemporaries Janello was known as the “prince of clockmakers”. Among his inventions are specific applications of gimbals, still widely used today

A confronto / Comparisons A sinistra una sfera armillare di Giovan Battista Divizioli e a destra particolare del punzone della sfera armillare di Torriani, una delle rarissime opere del genio cremonese che ci sono pervenute On the left an armillary sphere by Giovan Battista Divizioli and on the right a detail of a punch on one of Torriani’s armillary spheres, one of the very few of his works which has survived

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CULTURA Culture

Maya, bellezza senza tempo

Il Palazzo della Gran Guardia di Verona ospita sino al 5 marzo l’esposizione dedicata a questa civiltà precolombiana. Un viaggio in cui saranno gli stessi Maya e la loro cultura a guidare il visitatore Maya, Timeless Beauty. The Palazzo della Gran Guardia in Verona hosts an exhibition dedicated to this pre-Colombian civilisation until 5 March 2017. With the Mayas doing the honours Storia/story CLAUDIO FOSSANI - Foto/photo courtesy ARTHEMISIA GROUP e KORNICE

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Patrimonio Unesco Unesco Heritage Site Foto grande: la città Maya di Chichén Itza In alto: Mayapàn – Incensiere di ceramica © A sinistra: Toninà – Il monumento 114 © Left page: the Mayan city of Chichén Itza Above: Mayapán – Pottery incense burner © Left: Toniná – Monument 114 ©

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Palenque In alto: la tavola dei 96 glifi © Sotto: Yucatàn, torso di donna incinta © e Río Hondo, il piatto “Blom” © Above: table of 96 glyphs © Below: Yucatán, bust of a pregnant woman © and Río Hondo, the “Blom” plate ©

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ono passati quasi 20 anni dall’altra grande mostra dedicata ai Maya, allora allestita a Venezia. Oggi il mito di questa civiltà precolombiana rivive a Verona grazie nelle sale del Palazzo della Gran Guardia, dove sino al 5 marzo sarà possibile visitare la mostra e dedicata ai Maya e linguaggio della bellezza. Un importante traguardo reso possibile dalla collaborazione con l’Instituto Nacional de Antropología e Historia, la più importante istituzione del ministero della Cultura del Messico. La mostra di Verona affronta per la prima volta il tema della cultura di questo antico popolo attraverso le parole e i testi degli stessi Maya, utilizzando la più grande rivoluzione antropologica dell’ultimo secolo: la decifrazione della loro scrittura. Parallelamente, l’esposizione offre uno sguardo nuovo, innovativo e sorprendentemente attuale sull’arte maya a partire dall’individuazione dei maestri, delle

Nearly 20 years have gone by since the last major exhibition staged in Venice dedicated to the Maya. Today the myth of this preColumbian civilization lives on in Verona in the imposing rooms of the Palazzo della Gran Guardia, where an exhibition dedicated to the Mayan concept of beauty is being held until March 5. An important milestone achieved

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scuole e degli stili: finalmente si ha la possibilità di rapportarsi alle opere attraverso una lettura storico-artistica e non solo archeologica. Più di 250 i pezzi, provenienti dai principali musei messicani, esposti nella città scaligera. Sculture dalle forme umane e animali, oggetti d’uso comune, maschere, urne funerarie e altri reperti di pregio racconteranno il mondo dei Maya nelle quattro sezioni tematiche della mostra: il corpo come tela, il corpo rivestito, la controparte animale, i corpi delle divinità. Fregi e architravi che ricostruiscono antichi ambienti, frammenti di testi, mappe e simboli di potere ripercorrono duemila anni di storia lungo un articolato percorso espositivo che racconterà la cultura maya attraverso la decorazione dei corpi (i Maya erano molto attenti alla bellezza e per questo ornavano il corpo con interventi temporanei o permanenti come pitture corporali, elaborate pettinature, tatuaggi e decorazioni dentali); gli abiti e gli ornamenti

thanks to cooperation with the Instituto Nacional de Antropología e Historia, the Mexican Ministry of Culture’s leading institution. For the first time the exhibition in Verona deals with the theme of the culture of this ancient people through the words and the texts of the Maya themselves, using the primary anthropological revolution of the last century: the deciphering of their writing.

The exhibition also takes a new, innovative look at the surprisingly modern Mayan art, identifying schools, artists and styles, giving visitors the chance to relate to the works from an art history point of view rather than a purely archaeological stance. More than 250 pieces, all from major Mexican museums, are currently on exhibition in Verona. Sculptures of human and animal forms, everyday objects,

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La pietra parla Witness in stone A sinistra: Portastendardo (particolare) - Chichén Itzá, Yucatán © Dall’alto: Pakal bambino © e viso di uomo © Left: standard bearer (detail) Chichén Itzá, Yucatán © From above: Pakal child © and man’s face ©

Ceramica Ceramics Da sinistra: recipiente con coperchio con scena mitica © e bicchiere con uccello antropomorfo © From left: recipient with lid and mythological scene © and beaker with anthropomorphic bird ©

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38 utilizzati per indicare lo stato sociale; il loro rapporto con gli animali simbolo delle forze naturali, dei livelli del cosmo e degli eventi dei miti cosmogonici; le diverse divinità ed entità sacre adorate da questo popolo, i sacerdoti che le rappresentavano e i paraphernalia dei rituali: per la prima volta si presenta l’arte maya a partire da rigorose e specifiche analisi storico-artistiche che sviluppano la tematica delle attribuzioni e arrivano a individuare i grandi artisti della pittura e della scultura. Temi cari alla curatrice Karina Romero Blanco, già direttrice del Museo archeologico di Cancún, che nel firmare il catalogo della mostra ricorda come “la bellezza sia negli occhi

Cumpich L’adolescente © Sotto: la regina di Uxmal © A destra: Calakmul, maschera funeraria con ornamenti per le orecchie © Adolescent © Right: Calakmul, funeral mask with ear ornaments © Below: the queen of Uxmal ©

Vademecum La mostra dedicata ai Maya resterà aperta sino al 5 marzo 2017. Sede dell’esposizione il Palazzo della Gran Guardia a Verona. Per info e prenotazioni www.mayaverona.it The exhibition dedicated to the Maya is open until 5 March 2017 in the Palazzo della Gran Guardia in Verona. Info and bookings www.mayaverona.it

masks, funerary urns and other valuable artefacts tell the tale of the Mayan world in the four thematic sections of the exhibition: the body as a canvas, the clothed body, animal counterparts, bodies of the deities. Friezes and lintels reconstruc-

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di chi la apprezza. Contemplarla, trasforma le nostre emozioni e migliora la nostra energia. È una percezione concettuale, una nozione astratta e soggettiva legata a tutti gli aspetti dell’esistenza umana e l’arte è una delle forme in cui si esprime: ne è il linguaggio. La mostra I Maya, il linguaggio della bellezza nasce con l’intento di avvicinarsi ai Maya preispanici in modo diverso rispetto alla narrativa cronologica o alla tematica che ruota intorno agli aspetti che li distinguono come gruppo culturale. Qui, i tempi, gli stili e le funzioni si coniugano per offrire una visione dell’arte maya, dei valori estetici nelle sculture, in particolare nelle raffigurazioni di un elemento

ting past glories, fragments of texts, maps and powerful symbols illustrate two thousand years of history in a complex exhibition narrating Mayan culture through body art (the Maya were very conscious of beauty and adorned their bodies

with tattoos and body paint, elaborate hairstyles and dental decorations); clothes and ornaments used to indicate social status; their relationship with animals as symbols of the power of nature, the complexity of the cosmos and cosmological myths;

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39 predominante nella sua scultura: il corpo, che i Maya idealizzarono rivelando non solo la loro concezione dell’uomo e i suoi paradigmi della bellezza, ma anche i suoi luoghi nell’armonia cosmogonica. Attraverso le loro manifestazioni artistiche, ricorda Karina Romero Blanco - alcune delle quali di uno squisito realismo e altre con interpretazioni più simboliche e personali, i Maya rivelarono molteplici dettagli degli individui che formavano la loro società, così come degli elementi del mondo circostante, degli animali che consideravano come loro coessenza e delle loro divinità che venivano raffigurate con tratti umani mescolati ad elementi animali, vegetali o immaginari. Oggi possiamo comprendere queste raffigurazioni grazie alla testimonianza di cronisti del XVI secolo, come Frate Diego de Landa che, nella sua “Relación de las Cosas de Yucatán” descrisse le pratiche e i costumi dei Maya della regione dello Yucatan e, soprattutto, grazie ai lavori risultanti dalle ricerche e dalle interpretazioni di archeologi, antropologici e storici dell’arte, e altri gruppi accademici esperti della cultura maya su cui questa mostra si basa”. Un motivo in più per andare a Cremona e ed entrare nello spirito dei Maya, in un confronto senza tempo su un tema eterno come la bellezza. n

the various deities and sacred entities they worshipped, their priests and the paraphernalia of their rituals. For the first time Mayan art is presented through the prism of academic art history in an analysis that investigates its authors and reveals its great artists. Themes dear to the heart of curator Karina Romero Blanco, former director of the Archaeological Museum of Cancún, author of the exhibition catalogue, who recalls that “Beauty is in the eye of the beholder. Those who contemplate it; it transforms our emotions and energizes. It is conceptual, an abstract, subjective notion linked to all aspects of human life and art is one of the forms in which it is expressed: it is the language of beauty. In the Maya exhibition, the lan-

guage of beauty is an attempt to understand pre-Hispanic Maya culture not through a mere chronological narrative or themebased exhibition distinguishing them as a cultural group. Here history, styles and functions combine to offer a vision of the Maya, of the aesthetic values in their sculptures, dominated by the predominant element of the human body, which the Maya idealised, revealing not only their conception of man and his paradigms of beauty, but also his place in the harmony of the cosmos. Through their art”, Karina Romero Blanco reminds us, “some of it of an exquisite realism and the rest more symbolic and personal, the Maya revealed many details of the individuals who formed their society, as well as elements of the surrounding

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Yucatàn L’incensiere di Kukulcán © Sotto: Comitàn, incensiere del periodo classico tardo © Kukulcán incense burner © Below: Comitán, incense burner from the late classical period ©

world, the animals they saw as their fellows and their deities, depicted as humans mixed with animals, plants or imaginary elements. Today we read these representations both through the testimony of the sixteenth century chroniclers, such as Friar Diego de Landa, in his “Relación de las Cosas de Yucatán” in which he described the practices and customs of the Maya of the Yucatan region and, above all, through the research and interpretations of archaeological, anthropological and art historians and other academics, experts in Mayan culture, to whom we owe this exhibition. One more reason to visit the beautiful Verona and explore the spirit of the Maya, in a timeless search for the eternal theme of beauty. n

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TEMPO LIBERO Free time

Al Bentegodi per tifare Hellas La squadra veronese, tra i cui sponsor vi è anche Air Dolomiti, è al momento in lizza per ritornare nella massima serie. Un traguardo all’altezza del blasone di uno dei club dalla storia più avvincente del panorama calcistico italiano Rooting for Hellas at Bentegodi Stadium The Verona soccer team sponsored by Air Dolomiti is currently in the running to return to top-flight serie A. And that’s not a goal too far for a club with an enthralling history in Italian football Storia/story Ettore Grandi

Stagione 2016/2017 Season 2016/2017 Il Verona di oggi, che punta alla Serie A con la forza di oltre diecimila abbonati e 260.000 fan su Facebook Verona today: Serie A in its sights backed by over 10,000 season ticket-holders and 260,000 Facebook fans

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Rinascita / Rebirth L’attuale proprietà dell’Hellas Verona ha anche aperto uno Store ufficiale in via Cattaneo, in pieno centro cittadino The owners of Hellas Verona have opened an official store on Via Cattaneo in the city centre

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68 Storia gloriosa / Past glories Una formazione dell’Hellas dei primi anni del ’900 A Verona Hellas team in the early 20thcentury

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rimavera 1903: un gruppo di studenti del Liceo classico Maffei di Verona fonda un club sportivo per la pratica del gioco del calcio e su suggerimento del professor Decio Corubolo, insegnante di greco antico, lo chiamano “Associazione Calcio Hellas” in omaggio alla mitica Ellade (la Grecia di Omero). Per la casacca scelgono inizialmente il bianco e il nero e come stemma il gonfalone cittadino, ma poco dopo passano alle righe gialle e blu, e nel marchio societario inseriscono la scala, simbolo araldico degli antichi signori di Verona. Ai due lati della scala due possenti mastini che guardano in direzioni opposte, a simboleggiare la volontà di strenua difesa dei colori sociali.

Inizia così la favola dell’Hellas che tra alti e bassi è riuscita emozionare schiere di appassionati, in città e fuori città. L’acmé nel 1985, quando una squadra costituita da ottimi comprimari e guidata dall’indimenticabile Osvaldo Bagnoli, arriva addirittura prima nel campionato di Serie A, strappando lo Scudetto ai soliti grandi club che da sempre dominano il calcio italiano. Un’impresa, questa, riuscita soltanto a pochissime squadre, ma che all’Hellas di Bagnoli vale un’ondata di popolarità che va anche al di fuori del recinto degli appassionati: in Italia come altrove il mito di Davide che batte Golia piace, da sempre. Purtroppo dopo quel campionato di gloria, la vita del club riprende il suo corso abituale, con

Trionfo / Triumph A destra: Osvaldo Bagnoli esulta sul campo dell’Atalanta il 12 maggio 1985: il Verona è campione d’Italia Sotto: una formazione della seconda metà degli anni ‘70 Right: Osvaldo Bagnoli exulting on Atalanta’s home ground on 12 May 1985. Verona players are champions of Italy Below: a team in the second half of the 70s

Spring 1903: a group of students at the Liceo Maffei Classical High School in Verona founded a sports club to play soccer. On the suggestion of their Greek teacher, Decio Corubolo, they called it the ‘Associazione Calcio Hellas’ in homage to legendary Hellas (Homer’s Greece). For the team colours their first choice was the black and white of the city’s arms and their badge the city’s banner. They soon changed

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to yellow and blue stripes, and the club’s emblem became a ladder, the heraldic symbol of the medieval lords of Verona. On each side of the ladder are two bull mastiffs facing in opposite directions, tenaciously defending the club’s colours. This was the beginning, and Hellas has held fast ever since, through thick and thin, enthusing legions of fans both in the city itself and beyond.

The club’s high noon was 1985, when a team of great players captained by the unforgettable Osvaldo Bagnoli won the Serie A championship, snatching the Scudetto away from the usual big-name clubs that dominate Italian football; a feat very other few teams have managed before or since. It earned Bagnoli’s Hellas a wave of popularity that went far beyond its home turf.

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69 Bomber indimenticabile Unforgettable striker Luca Toni, capocannoniere delle Serie A con l’Hellas Verona nella stagione 2014-2015 Luca Toni, top goal-scorer in Serie A for Hellas Verona in the 2014-15 season

stagioni discrete alternate a sofferte retrocessioni nella serie cadetta. Ma nel 2007 il club scivola addirittura nella terza serie dove rimane per quattro stagioni consecutive. Si arriva così all’autunno del 2010: il presidente Giovanni Martinelli affida la panchina a un tecnico poco conosciuto al grande pubblico ma capace ed esperto come Andrea Mandorlini, che in modo rocambolesco agguanta prima la promozione in Serie B e poi, sempre nella serie cadetta, una stagione di inebrianti successi: è l’anno delle 9 vittorie consecutive, del record delle vittorie casalinghe e di quelle in trasferta. Poi, nel campionato successivo (20122013), sotto la guida dell’attuale presidente dell’Hellas Maurizio Setti, è la volta dell’attesa promozione in Serie A. Di lì in poi è il ritorno ai fasti del passato:

In Italy, as elsewhere, the legend of David slaying Goliath is always sure to be popular. Unfortunately, after that glorious high, club life returned to normal, with good seasons alternating with relegation into the lower division. In 2007 the club slipped all the way down to Serie C, and stayed stuck in the doldrums for four consecutive seasons. The turning point came in autumn 2010, when club president Giovanni Martinelli appointed Andrea Mandorlini to the bench. Martinelli was a skilful, experienced manager, albeit little known to the general public.

l’Hellas pratica un calcio divertente, tiene testa alle big del massimo campionato e il bomber Luca Toni segna valanghe di gol, conquistando nella stagione 2014-2015 il titolo di capocannoniere di Serie A. Poi, come in tutti i drammi che si rispettano, un nuovo, inatteso black out: lo scorso campionato la Fortuna è avversa e la squadra retrocede nuovamente in Serie B. Una parentesi negativa che però non ha scalfito quella voglia di riscatto e di “lavoro ben fatto” che ancora si respira all’Hellas Verona. Tanto che oggi i gialloblù sono di nuovo in corsa per il ritorno in Serie A, con la voglia di stupire di un tecnico emergente come Fabio Pecchia e il supporto dei tifosi e di un’intera città. Ma anche di tutti coloro che nutrono la speranza di rivedere, un giorno, Davide che batte Golia. n

The results were dramatic, with the team first sailing effortlessly into Serie B and subsequently enjoying a season of intoxicating successes. This was the year of a 9-game winning streak, with a record number of wins playing at home and away. Finally, in the following season (2012-13), under the leadership of the current president of Hellas, Maurizio Setti, the team made its longawaited return to Serie A. From then on it was a return to all its former glory. Hellas played entertaining football, holding its own against the big teams in the elite division. Striker Luca

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Toni scored an avalanche of goals, ending the 2014-15 season as Serie A’s top scorer. But then, almost like a tale from a Greek tragedy, the team hit a wall. Last season fortune proved fickle and the Verona club was once again relegated to Serie B. But despite this momentary setback Hellas was still hell-bent on making a comeback. Now led by Fabio Pecchia, an emerging manager with fire in his belly, the team is well on course for a return to Serie A, supported by fans and the entire city. Not to mention all those who still dream of seeing David slay Goliath once more. n

Tra i grandi d’Europa Europe’s finest Il Verona schierato a centrocampo nella Champions League 1985/86 The Verona team in midfield in Champions League 1985-86

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tempo libero Free time

SULLA NEVE SENZA SCI Escursioni a piedi e con le ciaspole, slittino, nordic walking, sci nordico, equitazione sulla neve e relax wellness: una vacanza sulla neve anche per chi non pratica sci alpino, nel cuore delle Dolomiti Patrimonio Mondiale UNESCO FUN ON THE SNOW WITH OR WITHOUT SKIS Hiking, trekking with snowshoes, Nordic walking, cross-country skiing, Movimënt Parks and relaxing wellness: holidays on the snow for those not into downhill skiing - and all in the heart of the Unesco Heritage Site Dolomites Storia/story Niccolò patelli

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ciare sulle piste dell’Alta Badia è da molti considerato il meglio nel mondo, ma non tutti praticano sci da discesa e in ogni caso non lo si può fare per 12 ore al giorno. Ed è per questo che negli ultimi anni il comprensorio turistico di quest’area, nel cuore delle Dolomiti dichiarate dall’Unesco Patrimonio Mondiale, ha lavorato molto per rendere possibili molte attività per vivere una memorabile vacanza sulla neve, senza sci. A questo hanno contribuito anche le nuove tendenze che prendono origine da una migliorata sensibilità all’ambiente, con sport che consentono un’immersione nella natura con il minimo di impatto sull’ecosistema.

The Alta Badia ski slopes are widely considered the best in the world, but not everyone loves downhill skiing and certainly not for 12 hours a day. In recent years, this resort in the very heart of the Dolomites – a Unesco

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world heritage site – has boosted its efforts to offer pastimes and memorable winter holidays to nonskiers, spurred on by new trends spawned by greater environmental awareness and sports that immerse visitors in nature with minimal

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Camminare nel silenzio Walking through silence Le escursioni con le ciaspole su neve fresca, oppure a piedi sui sentieri battuti, consentono di apprezzare al meglio l’assoluta bellezza delle Dolomiti invernali Trekking with snowshoes across the fresh snow or hiking along beaten trails bring a true appreciation of the total and utter beauty of the Dolomites in winter

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Kidslope & Safety Park Tunnel di neve, giochi e pendenze ideali per i più piccoli A destra: i cavalli avelignesi, per un’esperienza di equitazione invernale Snow tunnels, games and ideal slopes for young children Right: Haflinger horses, for a winter horseback-riding experience

è il caso dell’escursionismo a piedi, tranquillo o più tonico grazie alle tecniche del nordic walking, o indossando le ciaspole, che consentono di spostarsi agevolmente a piedi sulla neve fresca in itinerari assolutamente suggestivi sui declivi e nei boschi ai piedi delle grandi cime dolomitiche. Passeggiando per prati e boschi innevati, in pochi minuti si lasciano alle spalle i rumori e lo stress. Rimarranno solo la magia delle Dolomiti e le orme sulla neve. Sono disponibili circa 80 km di sentieri, raccolti in una mappa disponibile sul web e presso le sedi del Consorzio Turistico Alta Badia nelle località della valle. Tra i piaceri invernali non mancano quelli offerti da sport come il fondo, con vari percorsi cross country, lo slittino, per il quale sono state predisposte piste naturali con un declivio idoneo, e lo sci alpinismo, per salire e poi riscendere lungo percorsi celebri nel mondo, come la Val Mezdì.

Emozionante, e per certi versi sorprendente, è l'esperienza dell'equitazione invernale. In Alta Badia il cavallo fa da sempre parte della storia della valle: compagno fedele nel lavoro, orgoglio nelle gare e nelle parate. Qui ancora viene allevata la tipica razza di cavalli avelignesi, forti e molto docili, adatti per essere cavalcati anche da principianti nei circuiti di valle; per gli esperti ci sarà il piacere di intraprendere lunghe e spettacolari gite a cavallo sulla neve. Non può mancare il pattinaggio: sul laghetto ghiacciato di Sompunt turisti e locali si incontravano già negli ultimi anni ‘50. Oggi la pista di pattinaggio coperta di Corvara è un’ottima soluzione per praticare questo sport con tutta la famiglia. E proprio ai nuclei familiari con bimbi di ogni età è dedicata la serie di proposte pensate per i piccoli, come il Kidslope Pralongià II, parco per gli sciatori e snowboarder più piccoli, e il Safety

Acqua e benessere

Bagni di fieno, trattamenti alle erbe di montagna, immersioni nelle acque calde, massaggi e saune: la vacanza invernale in Alta Badia è anche un momento di benessere e di coccole per tutti. L’Hotel La Perla di Corvara offre il programma Salus per Aquam, che invita a rilassarsi seguendo il suono armonico del corpo attraverso trattamenti personalizzati mirati al benessere fisico e psichico. Info: www.hotel-laperla.it

Water & Wellbeing

Hay baths, mountain-herb treatments, hot-water immersions, massages and saunas – a winter holiday in Alta Badia is a time for wellness and pampering for all. The Hotel La Perla in Corvara offers the Salus per Aquam programme, encouraging relaxation to the body’s own harmonious sound via personalised treatments centred on physical and mental wellbeing. Info: www.hotel-laperla.it Info: www.hotel-laperla.it

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impact on the ecosystem. Examples are hiking, which can be relaxing or invigorating thanks to Nordic walking techniques, and trekking with snowshoes, which make it easier to walk on the fresh snow along the hugely scenic routes across slopes and through woods at the foot of the great Dolomite peaks. When hiking across meadows and through snow-laden woods, you quickly leave behind the hustle, bustle and stress. All that remains is the magic of the Dolomites and your tracks in the snow. Corvara, Colfosco, San Cassiano and La Villa provide approximately 80 km of trails, all featured on a map that can

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be downloaded from the Internet or picked up from the Alta Badia tourist information offices dotted around the valley. Or experience the action of the Movimënt Parks, with their fitness stations and special workout facilities. Winter treats include sports such as cross-country skiing on the many available runs; sledding on natural slopes with suitable gradients; and ski touring, climbing and descending worldrenowned routes such as Val Mezdì. One exciting and slightly unusual experience is that of winter horseback-riding. Horses have always played a part in Alta

Badia’s history as loyal work companions and proud participants in competitions and parades. They still breed the local Haflingers here, strong but docile horses well-suited to novice riders on the valley trails, while expert equestrians will delight in the long, spectacular treks. We haven’t forgotten skating – visitors and locals first began meeting on an iced-over Sompunt Lake in the late 1950s. Today, the Corvara indoor skating rink is an excellent venue for practising this sport with all the family. And, indeed, families with children of all ages are the focus of numerous activities specially

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Park per i baby sportivi che vogliono sperimentare giochi e percorsi sulla neve. Ma non è tutto: per i bimbi, e non solo, a monte della cabinovia Piz Sorega di San Cassiano c’è una grotta con tante sorprese: una zona con salti e arrampicata per più piccoli, un orso gigante da svegliare, e tanti giochi dedicati a questo animale, di cui sono state qui trovate tracce risalenti a ben 40.000 anni fa. E fino all’8 gennaio ci sono anche i mercatini tradizio-

nali a cui si associa la suggestiva esperienza dei concerti natalizi lungo il “Trú di artisc”, il Sentiero degli artisti, dove sono esposte le opere d’arte di alcuni tra i più importanti artisti locali. L’esposizione è permanente e può essere ammirata durante tutto l’anno da chi passeggia tra i due paesi dell’Alta Badia: il sentiero è battuto e consente una splendida e tranquilla escursione sulla neve, alla portata di tutti. n

Vademecum Per informazioni sulle tante proposte di attività invernali alternative allo sci di discesa in Alta Badia e idee per famiglie e bambini: www.altabadia.org For information on the many winter activities on offer as alternatives to downhill skiing in Alta Badia and ideas for families and children, visit: www.altabadia.org

designed for small children such as the Kidslope Pralongià II, a park for young skiers and snowboarders, and the Safety Park for the very young keen to try out snow games and routes. Nor does it end there – above the Piz Sorega chairlift of San Cassiano, teenagers and children will find a cave concealing many

surprises: a jumping and climbing zone for young children, a giant slumbering bear and a host of games centred on this animal, 40,000-year-old traces of which have been discovered. Until 8 January, you can visit the traditional markets, coupled with the moving experience of the Christmas concerts along

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the Trú di artisc, or “artists’ trail”, exhibiting works of art by leading local artists. This permanent exhibition can be enjoyed all year round by those walking between the two Alta Badia resorts, on a beaten track that provides a spectacular and tranquil snow excursion, suitable for all.n

Cross country e slittino Cross country & sledding A sinistra, una delle pista da fondo cross country In alto: la pista da slittino di Piz Sorega Left: one of the cross-country ski runs Above: the Piz Sorega sled run

in mongolfiera sulle dolomiti

Dal 16 al 22 gennaio le mongolfiere voleranno nei cieli dell’Alta Badia. Un invito a a provare la magia delle Dolomiti viste dall’alto, galleggiando nell’aria. Sarà il vento ad indicare ai piloti professionisti il tragitto da seguire, per un’emozione davvero unica. Info: www.balloonfestival.it

Balloon flights over the Dolomites

From 16 to 22 January, the Alta Badia skies fill with balloons in an invitation to experience the magic of the Dolomites from above, floating through the air. The wind tells the professional pilots which route to take and the thrill is unique. Info: www. balloonfestival.it Info: www.balloonfestival.it

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AFFARI Business

Un progetto in cui credere

Una pedana a montaggio rapido adattabile a qualsiasi velivolo e una carrozzina/sedile universale per il passeggero disabile: questi gli elementi essenziali dell’idea brevettata da un giovane e promettente ingegnere italiano, che oggi è in cerca di partner A PROJECT TO LOVE. A plum partnership opportunity for commercialising a rapid-installation adaptable universal platform and on-board wheelchair/seat for disabled passengers, designed by a promising young Italian engineer Storia/story Innovation&Research Team di InfiniteArea

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n questo numero di Spazio Italia vi presentiamo il progetto di Paolo Berro che potrebbe portare a una innovazione sociale, ancor prima che tecnologica, di grande utilità e impatto. Paolo è alla soglia dei quarant’anni, una persona di grande talento e tenacia, doppia laurea, ingegnere mecca-

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nico e logistico, conseguite dopo l’incidente stradale che 18 anni fa lo ha paralizzato dalle spalle in giù. Lavora con passione per un’importante azienda di telecomunicazioni nel settore di ricerca, sviluppo e progetti finanziati. Ma vediamo qual è l’innovazione da lui brevettata.

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75 Stato dell’arte State of the art Il brevetto è stato attualmente depositato, è stato realizzato un modello tridimensionale e sono state effettuate simulazioni statiche e dinamiche Paolo Berro’s patent has already been realised as a three-dimensional model and has undergone static and dynamic virtual simulations

Paolo, quali sono i problemi che incontrano le persone diversamente abili nel dover prendere un aereo? “Prendere un aereo, come qualsiasi altro mezzo pubblico, per le persone in carrozzina è sempre un problema. Soprattutto quando si tratta di aerei. Le normative internazionali non sono ancora standardizzate e questo crea numerosi problemi di organizzazione delle diverse compagnie nei diversi aeroporti. Le difficoltà che la persona disabile incontra in un viaggio aereo principalmente sono di tipo fisico - problemi nel trasferimento, dalla propria carrozzina al sedile e viceversa, e la durezza del sedile che nei viaggi lunghi potrebbe provocare sofferenze nella zona lombare e sacrale - e di tipo tecnico: dai dati che ho rilevato, almeno il

In this issue of Spazio Italia we present an ingenious project by Paolo Berro, which could have a huge social, as well as technological, impact. Paolo is nudging 40, hugely talented, with a degree in mechanical engineering and another in logistics; both achieved after the accident which paralysed him from the shoulders down 18 years ago. He is passionate about his job for a leading telecommunications company in their R & D department. But today we want to explore the invention he has patented. Paolo, what issues do people with mobility challenges have to face when they fly? “Flying, like any other form of public transport, is always

40% delle carrozzine arriva a destinazione leggermente danneggiate. Per non parlare dell’aspetto della sicurezza, visto che la semplice cintura di sicurezza del sedile non garantisce l’incolumità alla persona paralizzata in caso di virate di un certo tipo o di imbardate del velivolo”. Quale soluzione hai progettato? “Il mio brevetto consiste in un dispositivo universale composto da una pedana a montaggio rapido universale adattabile a qualsiasi tipo di velivolo, che si accoppia con una carrozzina/sedile universale che il passeggero troverà a disposizione sull’aereo, mentre quella personale andrà in stiva con un apposito sistema di protezione che ho progettato. Questa soluzione consentirebbe a più di 50

tricky for people in wheelchairs. But flying is especially challenging. International regulations on the subject are not standardized, which means you might have to face different issues with different companies at different airports. Of course the main obstacles are physical, getting from your wheelchair into an aircraft seat and vice versa, and being anchored to seats which are too firm and give you backache on long trips – and then there are the technical problems: the data I have show that at least 40% of wheelchairs get at least slightly damaged during flights. Not to mention safety issues, given that standard safety belts don’t safeguard people who are paralysed during brusque manoeuvres”.

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So what’s your solution? “My patent is an adaptable platform that can be set up extremely rapidly on any aircraft and links up with an onboard universal wheelchair/seat for disabled passengers, while their own personal wheelchair is stowed safely in the hold in a special protective packaging I have also designed. A solution which would open air travel up to over 50 million people with mobility challenges who currently, according to the statistics, don’t fly because they fear physical and technical problems”. So what stage is the project at now? “I’ve been granted a patent,

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Talento creativo Creative talent Paolo Berro, 40 anni, ingegnere meccanico e logistico A destra: viaggiare in aereo può diventare più semplice grazie al suo brevetto Paolo Berro, 40, mechanical and logistic engineer Right: flying could become simpler thanks to his invention

milioni di persone con problemi motori di tutto il mondo di affrontare un viaggio in aereo, al quale la maggior parte rinuncia, come evidenziano le statistiche, per non incorrere in problemi di tipo fisico o tecnico”. A che stadio di sviluppo è? “Attualmente il brevetto è stato depositato, sono riuscito a realizzare un modello tridimensionale in Cad e con l’Università di Salerno abbiamo già eseguito simulazioni statiche e dinamiche virtuali”. Quali partner stai cercando? “Cerco partner per la realizzazione del prototipo, la sua certificazione e, di seguito, per la vendita, la distribuzione e la fornitura di servizi di manutenzione. Un partner che creda in questo progetto, non solo per la sua valenza in ambito sociale, ma anche per la

sua effettiva utilità e possibilità di diffusione sul mercato mondiale”. Quali altri brevetti hai all’attivo? Su quali ambiti? “Ho realizzato un brevetto per una carrozzina sdoppiabile utile nei trasferimenti in automobile (il cui prototipo viene utilizzato dal sottoscritto) e altri due, relativi a infrastrutture per l’illuminazione intelligente e controllata di strade e tunnel”. Qual è il tuo prossimo progetto? “La realizzazione di un libro e un documentario sul viaggio-esperienza che inizierò l’8 maggio 2017 alla volta di Santiago di Compostela. Questo perché non potersi più muovere dalle spalle in giù, non implica fermarsi nella vita”. Buon viaggio e get ready to take off. n

Vademecum InfiniteArea è la piattaforma per supportare le imprese a innovare e ripensarsi, valorizzando e moltiplicando talenti, idee e connessioni di valore. Web: www.infinitearea.com; mail: info@infinitearea.com; Twitter: @infinite_area InfiniteArea is the platform that supports businesses and helps them innovate and rethink their game plans, enhancing and multiplying talents, ideas and high value connections For further info check out: www.infinitearea.com; info@infinitearea.com; Twitter: @infinite_area

have developed a three-dimensional CAD project and, in partnership with Salerno University, we’ve run static and dynamic virtual simulations”. What sort of partners are you looking for? “I want partners to help build a prototype, get it certified and then sell it, distribute it and provide after-sales maintenance services. A partner who believes in the project, not just because

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of its social impact, but also because it really can make a difference and be valid on a worldwide basis”. Have you registered any other patents? “Yes, one for a dual-function wheelchair for using on car journeys (and I use the prototype myself), and two other patents in the field of smart lighting systems and monitoring roads and tunnels”.

What’s your next project? “I want to write a book and make a documentary on my planned journey to Santiago de Compostela, scheduled to launch on 8 May 2017. Because not being able to move from the shoulders down doesn’t mean the rest of your life has to come to a halt too”. Enjoy your journey and get ready to take off. n

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Aeroporto di Monaco

air news

Aeroporto di Monaco

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La forza della partnership

Destinazioni inverno 2016-2017 Destinations winter 2016-2017

Lufthansa ha individuato in Air Dolomiti il partner ideale sul mercato italiano per le sue caratteristiche di serietà, affidabilità e qualità, nell’ambito della sua politica di alleanze per affrontare il mercato globale. La partnership con Lufthansa ha consentito ad Air Dolomiti di collaborare con i membri della Star Alliance, nata nel 1997, che rappresenta oggi una delle più importanti alleanze a livello mondiale, annoverando compagnie di tutto il mondo. L’offerta di voli in code sharing garantisce ai passeggeri tutti i vantaggi derivanti dall’appartenenza a un grande network internazionale come tariffe particolarmente favorevoli per i voli in prosecuzione, l’assistenza e l’utilizzo delle strutture di terra dei partner della Star Alliance.

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In a global network of alliances Air Dolomiti’s professionalism, reliability and quality make it the ideal partner for Lufthansa in the Italian market . And with Lufthansa, Air Dolomiti is also part of Star Alliance, founded in 1997 and today one of the world’s most important carrier alliances. An extensive choice of flights in code-sharing gives our passengers all the benefits of being part of a big international network, with advantageous fares for ongoing connecting flights andthe use of Star Alliance partners ground assistance facilities.

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SEMINARI PER VOLARE RILASSATI Air Dolomiti insieme all’agenzia Texter-Millot di Monaco di Baviera e Lufthansa organizza i seminari per volare rilassati. Nella tranquilla atmosfera di un gruppo di 6-12 persone è possibile apprendere, con la guida di esperti, nuove strategie per combattere lo stress e la paura grazie ad un programma di rilassamento mirato e metodi di autocontrollo. A fine corso, le conoscenze acquisite vengono messe in pratica nella realtà di un volo insieme al trainer. I prossimi seminari si terranno a Milano Malpensa il 17-18 dicembre e il 4-5 febbraio; a Verona il 21-22 gennaio. Ulteriori informazioni su: www.paura-di-volare.it

FLY IN RELAX SEMINARIES Air Dolomiti, in cooperation with Texter Millot agency in Munich and Lufthansa, organizes “Fly in relax seminaries”. In a quiet atmosphere of a group of 6-12 people and with the help of experts, it is possible to learn new strategies to face stress and fear thanks to a special relax program and self-control methods. At the end of the program you will have the possibility to practice what you learned, in a flight together with your trainer. Next seminaries will be organized in Milan Malpensa on 17-18 December and 4-5 February; in Verona on 21-22 January. More info on: www.paura-di-volare.it

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informazioni passeggeri Passenger information Per garantire la vostra sicurezza ed il massimo comfort a bordo dei nostri aerei, Vi invitiamo a seguire le seguenti procedure Air Dolomiti For safety reasons and for your comfort on board, we kindly ask you to follow the Air Dolomiti procedures ph. Aleksandr Dal Cero

Bagaglio a mano Cabin baggage è consentito 1 solo bagaglio a mano (max 55 x 40 x 20 cm) del peso di massimo 7 kg per la tariffa Light, con le tariffe Plus ed Emotion il peso consentito per il bagaglio a mano è di 10 kg. Il bagaglio a mano può essere posizionato nella cappelliera o sotto il sedile di fronte a voi; aprite i vari spazi con cautela affinché non cada nulla.

One piece of hand baggage per passenger (max 55x40x20cm) weighing not more than 7 kg is allowed for Light fares. With a Plus or Emotion fare the maximum weight allowed on board is 10 kg for 1 piece of hand baggage. The hand baggage

can be stowed in the overhead bin or under the seat in front of you; please be careful when opening the compartments so that nothing falls out.

bici, coltelli tascabili e lime per unghie. Informazioni dettagliate sugli oggetti pericolosi sono esposte in aeroporto (zona check-in).

Oggetti pericolosi Dangerous articles Norme internazionali di sicurezza proibiscono di trasportare armi o altri oggetti pericolosi sia nel bagaglio spedito che in quello a mano. Sono compresi: gas compressi, corrosivi, liquidi e solidi infiammabili come ad esempio i fiammiferi.* Vi preghiamo di tener inoltre presente che, secondo le disposizioni locali, alcuni oggetti che possono provocare lesioni non vengono accettati a bordo; tra questi rientrano anche for-

*Tranne armi e munizioni da caccia o sportive. Per ulteriori informazioni si prega di verificare direttamente con la compagnia.

International safety regulations prohibit the transportation of weapons or any other dangerous item in carry-on or checked baggage. These includes: compressed gases, corrosives, explosives, flammable liquids and solids such as matches.* Please be aware that, depen-

ding on local regulations, certain items which may cause injuries may not be taken on board; this includes scissors, knives and nail files. Detailed information about prohibited items is displayed at the airport (check-in area). * Except arms and ammunitions for hunting or sporting. For further information please contact directly the Airline. DISPOSITIVI elettronici Electronic devices Tutti i dispositivi elettronici mobili devono rimanere spenti o in modalità “uso aereo” dal momento della chiusura del portellone dopo l’imbarco fino alla riapertura al termine del

Regole di Sicurezza negli Aeroporti dell’Unione Europea per i bagagli a mano safety measures for hand luggage at European Union Airports Da lunedì 6 novembre 2006 l’Unione Europea (UE) ha adottato nuove regole di sicurezza che limitano la quantità di sostanze liquide che è possibile portare attraverso ed oltre i punti di controllo di sicurezza aeroportuale. A tali regole sono soggetti tutti i passeggeri in partenza dagli aeroporti dell’Unione Europea, compresi i voli nazionali e sui voli in coincidenza dall’Europa. Ai punti di controllo di sicurezza aeroportuale ciascun passeggero ed il relativo bagaglio a mano saranno controllati per individuare, oltre agli altri articoli già proibiti dalla normativa vigente, anche eventuali sostanze liquide. Nel bagaglio a mano è consentito il trasporto di liquidi e prodotti in gel (articoli da toilette e cosmetici) in piccola quantità e alle seguenti condizioni:

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• dovranno essere contenuti in recipienti aventi ciascuno la capacità massima di 100 millilitri (1/10 di litro) o equivalenti (es: 100 grammi); • i recipienti dovranno essere inseriti in un sacchetto di plastica trasparente e richiudibile, di capacità non superiore ad 1 litro (ovvero con dimensioni pari ad esempio a circa cm 18 x 20); • dovrà essere possibile chiudere il sacchetto con il rispettivo contenuto (cioè i recipienti dovranno poter entrare comodamente in esso); • per ogni passeggero (infanti compresi) sarà permesso il trasporto di una busta; • possono essere trasportati al di fuori del sacchetto, e non sono soggetti a limitazione di volume, le medicine ed i liquidi prescritti a fini dietetici, come gli alimenti per bambini. Tali articoli dovranno comunque essere presentati al controllo di sicurezza;

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veg & gluten free Fabrizio Berni - PSC

volo. Dispositivi quali cellulari, lettori di eBook, videogiochi e tablet possono essere tenuti con sé durante il decollo e l’atterraggio, mentre i laptop devono essere riposti nella cappelliera o sotto il sedile di fronte nelle fasi di rullaggio, decollo e atterraggio. I dispositivi elettronici per i quali la funzione trasmittente non può essere disabilitata (es. giocattoli telecomandati) devono rimanere spenti per l’intera permanenza a bordo. Vi preghiamo di prestare la massima attenzione a tutti gli avvisi del personale di cabina.

from door closing after boarding, until reopening at the end of the flight. Devices such as cell phones, eBook readers, e-Games and tablets, may be held during take off and landing. During taxi, take off and landing phases, laptops must be stowed in the overhead bin or under the seat in front. Devices without a transmission disabling function, such as remote control toys, must be switched off for the entire time on board. Please pay attention to crew announcements.

All transmission modes of mobile devices must be switched off (flight/airplane mode ON)

Alcolici e superalcolici Alcohol Il consumo di bevande alcoli-

che acquistate a terra non è consentito a bordo. Ci riserviamo inoltre il diritto di non servire alcolici e superalcolici a passeggeri minorenni o a persone che ne hanno già fatto uso. Passengers are not permitted to consume alcohol they purchased on ground. We reserve the right to refuse to serve alcohol to young passengers (under 18 years) or to intoxicated passengers. Divieto di fumare Smoking Tutti i voli Air Dolomiti sono “non-smoking flights”.

A bordo dei voli Air Dolomiti sono disponibili, salvo esaurimento scorte, snack vegetariani e gluten free da richiedere al personale di cabina durante il servizio di bordo. Per i passeggeri di business class il pasto speciale può essere richiesto in fase di prenotazione.

Please ask our cabin crew for vegetarian and gluten free snacks during meal services. These are available on Air Dolomiti flights while stocks last. Business Class passengers are kindly requested to specify any particular dietary requirements when booking.

All Air Dolomiti flights are “non-smoking flights”.

Vi auguriamo “Buon Volo”! / Air Dolomiti wishes you “Buon Volo”!

• gli articoli di duty free acquistati negli aeroporti europei o a bordo di aeromobili registrati nell’UE possono essere trasportati a bordo in una busta sigillata, a condizione che venga prodotta una prova d’acquisto con la data di quel giorno (non applicabile sui voli in codeshare). La busta viene sigillata nel punto vendita. Al fine di agevolare i controlli è obbligatorio: • presentare agli addetti ai controlli di sicurezza tutti i liquidi trasportati come bagaglio a mano, affinché siano esaminati; • estrarre dal bagaglio a mano i computer portatili e gli altri dispositivi elettrici ed elettronici di grande dimensione.

As of Monday, 06 November 2006 the European Union has adopted new security rules that

restrict the amount of liquids that you can take through security checkpoints. They apply to all passengers departing from airports in the EU, included domestic flights, and on connecting flights from Europe. At the security checkpoints, all passengers and their hand luggage must be checked for liquids in addition to other prohibited articles. In the hand baggage only small quantities of liquids and gel-based products (healthcare products and cosmetics) are allowed with the following regulation: • liquids must be in containers with maximum capacity of 100 millilitres each (1/10 litre) or equivalent; • all containers must be carried in a transparent, re-sealable plastic bag with a maximum capacity of one litre (e.g. a bag with dimensions cm 18 x 20);

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• only one bag per passengers (included infant) is permitted; • medication and special foodstuffs needed during the flight can be carried outside the plastic bag. However they must still be checked at the security point; • duty-free articles purchased in a European airport or on board an aircraft registered in the EU may be carried on board inside a special bag that must be sealed by the duty-free shop staff. To ensure smooth checkpoint procedures passengers are required to: • present all liquids at the checkpoint for examination; • remove laptop computers and large electrical devices from hand baggage for security screening.

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I nostri Partner Partnership Hotel Veronesi La Torre, 4*S: SPA, Congress and Wedding Lussuoso hotel di design del gruppo Calzedonia, offre 90 tra camere e suite, tutte arredate dai migliori designer contemporanei come Le Corbusier, Gaetano Pesce e Verner Panton. A pochi minuti dall’aeroporto di Verona, è ideale per coniugare business e relax o per trascorrere vacanze con la famiglia alla scoperta di Verona e del lago di Garda. Offerta speciale per i passeggeri di Air Dolomiti: 10% di sconto per camera e colazione (valido fino al 31/12/2016 mostrando al check-in la carta d’imbarco del 2016). Prenota su www.hotelveronesilatorre.it e inserisci “AIRVERONESI” nel campo “Codice”. Per ulteriori informazioni: Tel. 045 8604811 e-mail: info@hotelveronesilatorre.it

Luxury hotel design of Calzedonia Group, offers 90 rooms and suites, all decorated by the best contemporary designers like Le Corbusier, Gaetano Pesce, and Verner Panton. Located just a few minutes from Verona Airport, it is the perfect venue for business and pleasure or to spend a family holidays in Verona and in the Garda Lake. Special promo for Air Dolomiti passengers: 10% off on our rates in room B&B (valid until 31 dec. 2016, mandatory: show a 2016 boarding pass at hotel’s check-in). Use promo code “AIRVERONESI” on www. hotelveronesilatorre.it Further information: Ph. +39 0458604811; e-mail: info@hotelveronesilatorre.com

Uno sguardo al futuro dell’autonoleggio con Air Dolomiti Looking to the future of car rental with Air Dolomiti Se chiedessimo alla gente che cosa vorrebbe trovare nelle auto a noleggio del futuro, quali risposte potremmo aspettarci? Auto senza conducente che portano i passeggeri ovunque desiderino? Guide turistiche virtuali a bordo? O magari automobili a energia solare? Queste sono solo alcune delle preferenze selezionate da coloro che hanno contribuito al report annuale di CarTrawler dedicato ai clienti dei servizi di autonoleggio. In una nuova sezione intitolata “Il futuro dell’autonoleggio”, il report mostra che la sicurezza e la connettività hanno ricevuto il massimo punteggio da parte dei quasi 2.000 intervistati, con una media del 58% delle preferenze per il Wi-Fi, seguito dalla richiesta di veicoli più sicuri (55%). Per fare un confronto, solo il 34% degli intervistati considera le auto ecologiche una priorità per il futuro, mentre il 22% vorrebbe auto a energia solare. Tra le altre caratteristiche innovative auspicate dagli intervistati troviamo auto senza conducente che parcheggiano da sole (21%), rilevatori dello stato di salute integrati (20%) e addirittura automobili anfibie (10%). È interessante notare che l’8% degli intervistati vorrebbe delle macchine per il caffè integrate nelle auto! Chissà se queste innovazioni diventeranno realtà, in futuro... Per il momento puoi contare sulla ricchissima offerta di servizi di autonoleggio proposta da Air Dolomiti, promossa da CarTrawler. I clienti (aziendali e non) di Air Dolomiti hanno ora a disposizione più soluzioni di autonoleggio di quante se ne possano trovare altrove. Visita il sito di Air Dolomiti www.airdolomiti. it e prenota l’auto che preferisci.

If you asked people what they would like to see available in rental cars of the future, what would you expect to hear? Driverless cars that take you anywhere you want? In-car virtual tour guides? Or how about solar-powered cars? These are just a few of the preferences selected by car rental customers participating in the annual CarTrawler Car Rental Customer Report. In a new section entitled “The future of car rental”, the report reveals that safety and connectivity received the top billing from nearly 2,000 respondents, with Wi-Fi receiving an average of 58% of preferences followed by safe cars (55%). In comparison, just 34% of people viewed eco-friendly cars as a top priority in the future, while 22% wanted solar-powered cars. rs that park themselves (21%), in-car health monitors (20%) and even amphibious cars (10%). Interestingly, 8% of respondents even wanted in-car coffee machines! We will have to see whether these innovations take place in the future, but for now you can be sure of the most comprehensive selection of car rentals from Air Dolomiti, powered by CarTrawler. Air Dolomiti’s business and leisure customers now enjoy more car rental solutions than they will find anywhere else. Just visit www.airdolomiti.eu and book your preferred car.

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Mostra “Antonio Balestra. Nel segno della grazia” Verona, Museo di Castelvecchio, 19.11.2016 – 19.02.2017 Il 12 agosto del 1666, 350 anni fa, nacque a Verona Antonio Balestra. L’anniversario ha costituito lo spunto per ripensare il suo ruolo nello sviluppo della pittura del primo Settecento. Grazie ai soggiorni a Venezia e ai viaggi di formazione a Roma, in Emilia, in Lombardia egli sviluppò uno stile capace di traghettare la cultura figurativa barocca verso l’arte radiosa del pieno Settecento, secondo una personale cifra di grazia, che gli portò immediato e costante successo, in Italia e all’estero. La rassegna, al Museo di Castelvecchio di Verona, presenta dipinti, disegni e incisioni, modelletti preparatori e opere finite, offrendo la possibilità di entrare nel laboratorio di questo «degnissimo soggetto e valoroso pittore» (A.M. Zanetti, 1733). Info: tel. 045.8062611; www.museodicastelvecchio.it

Exhibition “Antonio Balestra. Nel segno della grazia” Verona, Castelvecchio Museum, 19.11.2016 – 19.02.2017 Antonio Balestra was born in Verona on August 12 in 1666, 350 years ago. This anniversary constitutes the cue to recall his role in the development of the painting of the first half of the Eighteenth Century. Thanks to his sojourns in Venice and to his educational journeys to Rome, Emilia and Lombardy he developed a style leading the baroque figurative culture towards the brilliant art of the full Eighteenth Century, according to a personal manner of grace. It brought him immediate and constant success, in Italy and abroad. The exhibition, that takes place at the Castelvecchio Museum in Verona, presents paintings, drawings and prints, preparatory sketches and finished works, offering the possibility of entering into the laboratory of this important painter. Info: ph. +39 (0)45.8062611; www.museodicastelvecchio.it

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