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La vita secondo Oliviero Toscani, fotografo e sperimentatore Rebel genius Life according to photographer and experimenter Oliviero Toscani
GENIO RIBELLE
dicembre-gennaio 2011/2012 / december-january 2011/2012 n
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in viaggio Travel
Michael Kraus Presidente & Ceo Air Dolomiti Air Dolomiti, President & Ceo
Cari Passeggeri,
l’anno nuovo è alle porte ed Air Dolomiti si appresta ad affrontarlo con determinazione e grinta: un’importante novità operativa è il volo Milano Orio-Francoforte con il quale metteremo in collegamento le due città tre volte al giorno, tutti i giorni a partire dal 21 dicembre. Il volo, operato con codice EN, è un’ottima chance per i passeggeri della catchment area bergamasca e milanese che potranno così raggiungere un grande hub europeo come Francoforte e da qui collegarsi a tutto il mondo grazie alla capillare offerta dello scalo tedesco. L’operazione va ad aggiungersi alla nostra già proficua attività su Malpensa dove offriamo sei frequenze giornaliere sullo scalo di Monaco di Baviera. In occasione del nuovo volo abbiamo pensato ad un piano tariffario innovativo per offrire ai nostri 2012 is just round the corner and here at Air Dolomiti we are looking forward to the New passeggeri l’opportunità di scegliere tre diversi tipi Year with all our usual drive and determination. We are delighted to announce a brand new service connecting Milan Orio airport directly to Frankfurt with three daily flights di tariffa: Light, Plus ed Emotion. La prima garantisce starting from 21 December. These EN call sign flights will give passengers from the Bergamo i servizi standard di qualità (servizio di bordo, quoand Milan catchment areas convenient access to destinations around the world through tidiani e un bagaglio a mano), la seconda propone in Frankfurt, one of Europe’s main hubs. The new link will run alongside our consolidated route offering 6 flights daily between Milan Malpensa and Munich. To mark the launch of our new aggiunta il bagaglio in stiva e la partecipazione al route and make booking Air Dolomiti flights even easier, we have put together a new, at-aprogramma Miles & More; la terza offre il massimo glance fare system with 3 user-friendly tariff bands: Light, Plus and Emotion. The Light fare comfort a bordo (front seat, due bagagli a mano, uno includes in-flight services, newspapers and carry-on hand baggage; with Plus you add stowed in stiva, etc.). Per volare, per esempio, da Milano Orio luggage and air miles with our Miles & More programme, while the Emotion fare guarantees red carpet treatment all the way, front seat, 2 items of hand baggage, stowed luggage and a Francoforte il passeggero può scegliere una tariffa so forth. If you are flying from Milano Orio to Frankfurt for example you can opt for our Light (a partire da € 30 solo andata), Plus aggiungenLight fare from € 30 one way, our Plus with just €15 more or Emotion an extra €45. Check do 15 € od Emotion con 45 € in più. Per ulteriori detout our new website www.airdolomiti.it for details and the best deal for your next Air tagli vi invito a navigare sul nostro nuovo sito www. Dolomiti flight. As you will see, our portal has recently had a complete face lift to highlight services linked to the flight experience and continue to provide passengers with information airdolomiti.it. Il portale è stato da poco rinnovato on all our destinations, including events, guides and maps. This move is in line with our per dare maggiore attenzione ai servizi legati all’einnovative territorial marketing policy and the new graphic layout aims to make access to sperienza del volo ma con l’intenzione di continuare resources even more intuitive. As usual we are hosting a special event on board to celebrate Christmas: this year our customers are invited to sample the delicious wines from the Badia a fornire informazioni ai passeggeri con guide, eventi a Passignano Estates owned by the Marquis of Antinori. If you are flying with us from 15 to e mappe delle destinazioni servite. In questo modo 31 December you can choose between Badia a Passignano Chianti Classico Docg Riserva, manteniamo il nostro orientamento al marketing terScabrezza Toscana IGT, and Marchesi Antinori Brut Nature. Great wines to toast Christmas ritoriale in una veste più innovativa e intuitiva. Nel and wish you all seasonal greetings and a wonderful 2012. I look forward to being with you again in the next edition of our magazine and hope you have a pleasant flight. periodo natalizio non può mancare un evento speciale a bordo: è per questo che offriremo in volo i vini della Tenuta Badia a Passignano di proprietà dei Marchesi Antinori. La tenuta si trova in una della aree più belle e produttive del Chianti Classico. Se state quindi volando dal 15 al 31 dicembre potrete scegliere tra le seguenti proposte: Badia a Passignano Chianti Classico Docg Riserva, Scabrezza Toscana IGT o Marchesi Antinori Brut Nature. Grandi vini per festeggiare con voi le Feste e per auguravi un sereno Natale e un Buon 2012. Rimandandovi al prossimo numero della nostra rivista vi auguro buon volo.
Dear Passengers,
Il Presidente
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SOMMARIO Contents
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FASCINO
Oliviero il rivoluzionario 04 Oliviero the rebel A Venaria è sempre di moda l’eleganza 11 Venaria celebrates fashion and elegance IN VIAGGIO Uno scatto per volare lontano 20 Flying far off with a click Appena si varca il cancello della tenuta settecentesca, una di quelle che ritraggo IN VIAGGIO presidenziale di Castelporziano (Roma) no il giovane viaggiatore dell’epoca impe Tutti i butteri del Presidente 26 sembra che il tempo si sia fermato. La sen- gnato nel classico “gran tour” attraverso All the President’s herdsmen sazione è quella di entrare in una stampa l’Europa, con tappa obbligata a Roma Nel regno della maiolica 32 As soon as you go through the gates of the Italian President’s country estate of Castelporziano In the kingdom of maiolica just outside Rome, you feel as if you have been caught in a time warp. It’s rather like finding
VACANZE A CASTELPORZIANO
yourself in one of those 18th century prints showing young aristocrats visiting the Eternal City on their “grand tour” of Europe
A TAVOLA
La Badia di Passignano e le sue “sorelle” toscane 40 Passignano abbey and its Tuscan “sisters” Innamorati di Matilde, fra castelli e culatelli 44 Matilde of Canossa, castles and culatello Fresco come una rosa 50 Fresh as a rose Il giardino dei limoni 52 Lemon groves
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TEMPO LIBERO
I guerrieri del ghiaccio 57 Ice warriors
CULTURA Realismi socialisti, arte e ideologia 62 Socialist realisms, art and ideology La solidarietà fa volare alto 66 Solidarity flying high In viaggio con Van Gogh e Gauguin 68 Travels with Van Gogh and Gauguin
tempo libero
HOCKEY SU GHIACCIO
cultura
ARTE SOCIALISTA
Il campionato italiano di hockey è in pie- Il Palazzo delle Esposizioni di Roma no svolgimento, e chi trascorre le vacan- ospita una ricca mostra sull’arte e la fotoze invernali sulle Alpi può approfittarne grafia sovietica dal 1920 al 1970. Un’oc RUBRICHE per andare a godersi una partita dal casione per conoscere aspetti meno noti La mia Italia/My Italy 39 vivo. Il divertimento è garantito di un periodo storico controverso Cantina di bordo/Cellar on board 54 The Italian hockey championship is in full swing Rome’s Palazzo delle Esposizioni is hosting a lapis Mostre/Exhibitions 73 and anyone spending a winter holiday in the Alps exhibition of Soviet art and photography from 1920 Shopping on line 74 should take advantage to go and enjoy a live game. to 1970. The event takes an unconventional look at Entertainment guaranteed a controversial historical period Informazioni passeggeri/Passenger information 76 L’operativo di Air Dolomiti/Air Dolomiti’s time table 78 I nostri partner/Partnership 80 Foto di copertina / Photo cover Orazio Truglio - courtesy Oliviero Toscani Spazio Italia magazine Anno XXI - n. 99 - dicembre-gennaio 2011/2012 Autorizzazione Tribunale di Verona n.1900 del 21/01/2011
Direttore editoriale Giovanni De Luca (deluca.spazioitalia@gmail.com)
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Oliviero il rivo luzionario Fotografo, allevatore di cavalli, produttore di olio e sperimentatore. Per Oliviero Toscani l’importante è mettersi alla prova: senza limiti e senza puntare al facile consenso, PUR DI SFUGGIRE ALL’OMOLOGAZIONE
Oliviero the Rebel. Photographer, horse breeder, olive oil producer and experimenter extraordinaire. Oliviero Toscani is always on the lookout for the next challenge, the tougher and more outrageous the better. Anything goes as long as it’s outside the box servizio/story Paolo Briscese foto/photos courtesy Oliviero Toscani
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rriverente e provocatore. Oliviero Toscani è uno dei fotografi italiani più apprezzati e discussi di sempre, perché con la sua fotografia continua a raccontare la realtà rompendo gli schemi convenzionali, spingendosi oltre il racconto, percorrendo strade non ancora battute. “Perché – sono parole sue - essere rivoluzionario, oggi, vuol dire sperimentare senza essere sicuri del risultato.” A tu per tu, con un creativo fuori “dalle righe”. © Oliviero Toscani
Abile comunicatore, esperto d’immagine, ma soprattutto un fotografo unico nel suo genere. Com’è è approdato nel mondo della fotografia? “Sono figlio del primo fotoreporter del Corriere della Sera e per me che sono cresciuto in mezzo alla fotografia, è stato naturale fare questo mestiere”. Lei appartiene a una generazione interessante, quella dei Beatles, dei Rolling Stones. Ma ha vissuto anche la guerra. Qual è il ricordo più significativo di quel periodo? “Sicuramente il periodo della guerra. Ero ragazzino e nella casa in montagna sulle Prealpi bergamasche, dove la mia famiglia ed io eravamo sfollati, ricordo ancora il momento in cui abbiamo visto arrivare l’energia elettrica…”
Irreverent and provocative, Oliviero Toscani has long been one of Italy’s best-loved and most controversial photographers. His pictures are always an unconventional take on reality, probing beneath the surface and boldly going where no man has gone before. Or in his own words: “Being a rebel today means taking risks, trying out new things without being sure of the results.” We interview an artist who thinks outside the box. An expert in communications and image, but above all a unique photographer. How
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did you first get involved in photography? “My father was the Corriere della Sera newspaper’s first photo reporter, so it’s the world I grew up in. I just naturally followed in his footsteps”. You belong to an interesting generation, the generation of the Beatles, the Rolling Stones. But you also lived through the war. What do you remember best? “The war. I was a little boy and in the house in
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7 anni. Questo sottolinea il potere evocativo e la forza propria del racconto per immagini. Ho fatto cadere dei tabù in una società molto convenzionale toccando temi di sensibilità etico sociale particolari. Ogni immagine deve sorprendere ed emozionare, senza emozioni non c’è arte”.
“Ho una famiglia numerosa, sei figli avuti da 3 mogli. Dall’ultima moglie Kirsti, con la quale vivo da 30 anni ho avuto 3 figli. È stato un vero e proprio colpo di fulmine, ci siamo conosciuti a Parigi. Dopo due matrimoni ero rassegnato. Invece ho conosciuto lei, una donna straordinaria ed è cambiato tutto”.
La tecnologia ha cambiato il modo in cui lavora? “La tecnologia ha sicuramente cambiato il mio lavoro, senza di essa non ci sarebbe la fotografia. Credo che il seme della creatività dipenda o sia condizionato dalla tecnologia che è un mezzo, come il martello e lo scalpello lo sono per uno scultore”.
Quali sono le sue passioni e come trascorre il suo tempo libero? “Non ho tempo libero a mia disposizione e se lo avessi, sarebbe per me un problema, vorrebbe dire che non ho sfruttato bene il mio tempo. Per essere libero devo incatenarmi ad un progetto, in questo modo mi libero dei miei complessi, dai miei dubbi, dalla mia pigrizia, dai complessi umani… Quello che faccio è per me un piacere e diventa un lavoro. Sono un privilegiato perché faccio ciò che
Un uomo solido e impegnato come lei avrà alle spalle una famiglia importante?
Non solo moda Fashion and more Sopra: una immagine realizzata da Toscani per una copertina di Elle del 1998 Above: a Toscani picture for an Elle cover in 1998
© Oliviero Toscani
Il suo approccio alla fotografia ha rappresentato un punto di rottura non solo nella comunicazione pubblicitaria, ma anche nella vita sociale. È stata una scelta, un’esigenza o più semplicemente un modo di essere?
Fuori dagli schemi Out of the box Sopra: era il 1973 quando Toscani realizzò questo scatto per la campagna Jesus Jeans Above: Toscani took this picture for the Jesus Jeans campaign in 1973
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“Mio padre usava la fotografia per raccontare la storia, quindi, per me esiste quel tipo di fotografia. La fotografia deve essere la memoria storica dell’umanità in qualsiasi campo,
the foothills of the Alps outside Bergamo we had been evacuated to I remember the first time we got electricity…” Your approach to photography has given both advertising and society many a jolt. Was that what you set out to do, what you felt needed to be done, or is it just the way you are?
architettura, pubblicità, o reportage. Tutto è documento storico ed io documento la realtà del nostro tempo. La fotografia è immagine, è arte moderna”. Le sue immagini della campagna pubblicitaria Benetton hanno segnato un’epoca. Quale pensa che sia stato il loro peso nell’evoluzione del linguaggio pubblicitario e della comunicazione in generale? “Tutti si ricordano di quelle foto dopo 20
“My father recorded history in pictures, so that’s what photography is for me. Photography is mankind’s historic record in whatever field: architecture, advertising or covering events. It’s all a record, and that’s what I do, I record the world we live in. Photography is imagery, it’s modern art”. Your adverts for Benetton
were epoch-making. How far do you think they shaped the evolution of advertising and communication in general? “After 20 years everybody still remembers those photos. Which just shows how effect pictures are. I took on some of an extremely conventional society’s taboos by spotlighting sensitive social
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“La mano con i chicchi di riso, uno scatto che rappresenta l’essenzialità, il rapporto-natura-uomo-condizione umana. E poi sicuramente il mio autoritratto, la foto del bambino con il cordone ombelicale, una foto così primaria, è l’autoritratto di tutti. Siamo nati tutti così…”. Parola di OlivieroToscani / “The hand with the grains of rice, a picture that represents what is truly essential, the relationship between man and nature and the human condition. And then my self-portrait, the photo of the newborn baby with the umbilical chord. It’s a primitive image, our own self-portrait; we were all born like this…”.
issues. Every picture has to surprise you and move you. Art is emotion”.
fatalistic. But then I met her and she changed my whole life. A marvellous woman”.
Has technology changed the way you work? “Technology certainly has changed my work, without it there would be no photography. I think that the seed of creativity depends on, or is at least conditioned by, technology because it is a tool, just as a chisel and a hammer are a sculptor’s tools”.
What are your passions and how do you spend your free time? “I haven’t any free time, if I had I’d be upset, because it would mean that I wasn’t using my time constructively. I need to chain myself to a project to feel free; it’s the only way to shake off my complexes, my doubts, my idleness… What I do has to be a pleasure for me and then it becomes a job. I’m very lucky because I do what I’ve always wanted to do. My work is my dream”.
Does a man as active and successful as you have a solid family life behind him? “I’ve got a big family. Six children from three marriages. I’ve had three children with my current wife Kirsti. We’ve been together for 30 years. It was a case of love at first sight when we met in Paris. With two failed marriages under my belt I was
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Is that why you breed horses? “Exactly. I breed American horses, quarter horses, a breed used on American ranches. It’s a huge commitment, very hard
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Le immagini che più mi rappresentano / Which pictures best represent the essential Toscani?
work and takes up a large slice of my time, but I’m satisfied because my stable is one of the best in Europe. But I don’t just breed horses, I’ve started to make quality olive oil, and I sell most of it abroad. Now I’m involved in wine-making under my own OT label. I make it from grapes grown in a vineyard on the Maremma coastal plain near Pisa, a truly enchanting spot”.
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Sopra: Una celebre campagna pubblicitaria realizzata per Benetton nel 2000 e, a fianco altre due campagne studiate da Toscani a favore delle scarpe italiane e per il marchio Relish Above: the famous 2000 advertising campaign for Benetton and other two campaigns for Italian shoes and Relish brand
ho sempre desiderato fare. Il mio lavoro è il mio sogno”. E così anche per il suo allevamento di cavalli? “Esattamente. Allevo cavalli americani, quarter horse, una razza che si trova nelle fattorie americane. Si tratta di un impegno importante, un vero e proprio lavoro che mi da un
bel da fare, ma sono soddisfatto, anche perché il mio allevamento è uno dei migliori in Europa. Ma non mi sono fermato ai cavalli e ho anche iniziato a produrre olio di oliva molto pregiato, in gran parte distribuito all’estero. Adesso mi dedico anche alla produzione di vino che porta il marchio OT. Lo produco in un vigneto che si trova nella Maremma pisana, un posto fantastico”.
Nella Maremma pisana / The Pisa Maremma Sotto: l’attività di fotografo non gli bastava e Toscani ha deciso di dedicarsi anche all’agricoltura producendo vino e olio nelle colline toscane / Below: being a photographer wasn’t enough, so Toscani turned farmer, making wine and oil in the Tuscan hills
Would you say you were more of an idealist or a cynic? “I don’t think I’m either an idealist or a cynic, I think life has to be lived to the full, you
have to savour each day as if it were your last”. Getting back to photography, which has been
your most controversial picture? “It depends who you ask and which country you ask them in, but on the whole I think the
Più idealista o cinico? “Non credo di essere né idealista né cinico, credo invece che si debba vivere intensamente la vita, ogni giorno come se fosse l’ultimo”. Tornando alla fotografia, qual è il suo scatto più controverso? “Dipende dalla gente, dal paese, tuttavia credo che quello più controverso sia stato quello della modella francese anoressica. Una fotografia che denunciava un tema sociale importante”. Per comunicare meglio le parole o le immagini? “Le immagini non hanno bisogno di traduzione, però bisogna avere la capacità di saper-
most controversial picture was the one of the French model with anorexia. It was a photo that brought an important social issue out into the open”.
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In terms of communication do you think words or pictures are more effective? “Pictures never need translation, but you do need to know how to read them.
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le leggere. Dietro la lettura delle immagini ci vuole una cultura specifica”. Chi è veramente rivoluzionario oggi e cosa è secondo lei davvero moderno? “È rivoluzionario che rifugge dall’omologazione, chi percorre strade non ancora battute, chi non segue le regole…rivoluzionario è chiunque voglia sperimentare e non è sicuro del risultato. La ricerca del consenso crea mediocrità”.
In vino veritas Sotto: il vino prodotto da Toscani, in gran parte venduto all’estero, viene commercializzato con il marchio OT Below: Toscani’s wine is mainly sold abroad under his own OT label
Cos’è la creatività oggi? “La creatività è la conseguenza di un lavoro di ricerca e di sperimentazione che deve produrre qualcosa di nuovo mai fatto prima”. n
You need to have a specific cultural background to be able to read a picture”. Who is truly a rebel today and what do you think is really modern? “You’re a rebel if you refuse to let yourself be labelled, if you boldly go where no man has gone before, if you don’t follow the rules…a rebel is someone
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Oltre la morte / Beyond death
who dares experiment when they’re not sure of the results. The search for approval leads to mediocrity”. How do you see creativity today? “Creativity is a consequence of research and experimentation; it has to produce something totally new that has never been done before”. n
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servizio/story OMBRETTA TAGLIAVINI foto/photos CONSORZIO LA VENARIA REALE
a Venaria è sempre di moda l’eleganza Un’affascinante mostra per raccontare i 150 anni dell’Unità d’Italia attraverso gli abiti e gli stilisti che hanno reso grande il nostro Paese nel mondo. Sino all’8 gennaio l’appuntamento è a Torino Venaria celebrates fashion and elegance A fascinating exhibition telling the tale of the 150 years since the Unification of Italy through the clothes and the designers who have made Italy such a leader in fashion worldwide. Open until 8th January 2012 in Turin
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on c’è nulla di più passeggero della moda. Ma è proprio questa sua innata caratteristica a farne uno strumento prezioso per osservare i cambiamenti della società. E quando si raccontano gli ultimi 150 anni d’Italia attraverso gli abiti e le creazioni sartoriali l’effetto è ancora più dirompente, perché alla curiosità storica di vedere in opera crinoline e tessuti dal sapore antico usciti dagli armadi del XIX secolo, si aggiunge, nella se-
zione dedicata alla moda di fine ‘900, un velo di nostalgia per gli anni di una non lontana gioventù. Una magia che va in scena sino all’8 gennaio alla Venaria Reale, alle porte di Torino, dove si festeggia l’Unità d’Italia parlando di moda. Più di 200 gli abiti in mostra, una rassegna che merita una visita, non solo per la ricchezza delle collezioni esposte, ma anche per la bellezza della Reggia che le accoglie.
Nuovo splendore / The new look Sotto: dopo anni di abbandono e degrado, grazie ad una gigantesca opera di restauro e riqualificazione oggi la Venaria Reale è tornata agli antichi fasti ed è sede di mostre temporanee e permanenti / Below: after years of neglect and decay the Venaria Reale has been restored to its ancient splendours thanks to a vast renovation project. It now hosts temporary and permanent exhibitions
Nothing is as ephemeral as fashion. Which is why it is such a marvellous way of tracking the changes in society. And the story of the last 150 years of Italian
history told through its dresses and sartorial creations has a particular impact, combining as it does all the curiosity aroused by the crinolines and quaint co-
stumes of the 19th century with a vague feeling of nostalgia for the youth of yesterday when we get to the section dedicated to the end of the 20th century.
Una mostra capace di toccare le corde dell’animo, dove dall’abilità di sarti e stilisti prende forma il genio italico, a cui è consacrata l’ultima sala della rassegna, con la ricostruzione del set di una sfilata di moda, animata dalle creazioni e dalle immagini dei principali stilisti che hanno reso famoso lo stile italiano nel mondo, da Armani a Versace, da Ferrè a Dolce&Gabbana, tanto per
A unique event open to the public until 8th January 2012 at the Venaria Reale, just outside Turin, where Italian Unification is being celebrated through fashion. With over 200 dresses on display, this event is a must not only for the gorgeous clothes, but also for the stunning backdrop of the majestic Reggia palace. This is an exhibition that packs an emotional punch, where the
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citarne qualcuno. L’idea nasce da un incontro fra Alberto Vanelli, direttore della Venaria Reale, e Dino Trappetti, presidente dell’allora nascente Fondazione Tirelli Trappetti. “Vanelli espresse il desiderio di realizzare un evento con la Tirelli Costumi – ricorda Dino Trappetti - per celebrare il 150° anniversario dell’Unità d’Italia data l’immensa quantità di abiti autentici della Collezione Tirelli, ora
sheer craftsmanship and creative spirit of countless dressmakers and stylists embody that peculiarly Italian genius for fashion. The last room of the exhibition is dedicated to “Made in Italy”, with a reconstruction of a catwalk graced by some of the creations and images of those designers who have made Italian style a byword for excellence throughout the world:
Vitino da vespa Wasp waist Sopra: l’abito indossato da Claudia Cardinale durante le riprese del Gattopardo di Luchino Visconti Above: the dress Claudia Cardinale wore to shoot Luchino Visconti’s Gattopardo
from Armani to Versace, Ferrè and Dolce&Gabbana, just to name a few. The idea for the event was born from a meeting between Alberto Vanelli, director of the Venaria Reale, and Dino Trappetti, president of the then fledgling Tirelli Trappetti Foundation. “Vanelli said he wanted to organise something with Tirelli Costumes” explains Dino Trappetti “an event to cele-
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Grandi volumi Wide open spaces Sopra: oltre al restauro dei palazzi che compongono Venaria, anche i giardini della reggia sono stati oggetto di intervento Above: not just the buildings; the gardens of Venaria have also undergone restoration work
passata alla Fondazione Tirelli Trappetti. La prima cosa che mi venne in mente fu l’abito del 1867 circa appartenuto alla Contessa di Castiglione che Tirelli acquistò ad un’asta a Parigi. Vanelli esultò: era la partenza per la mostra. Chiesi a Gabriella Pescucci (costumista cinematografica e premio Oscar n.d.r.),
cresciuta alla scuola di Tirelli e Tosi, di esserne la curatrice. Accettò con entusiasmo, ma insieme pensammo che, per la moda dal 1970 in poi, ci volesse una personalità di grande conoscenza ed esperienza. Chiesi quindi la collaborazione di Franca Sozzani (direttore di Vogue Italia n.d.r.) che accettò di essere la
Moda in Italia, 150 anni di eleganza - Reggia di Venaria, Sale delle Arti - Venaria (To) Sino all’8 gennaio 2012. Info tel. +39 011 499 2333, prenotazioni@lavenariareale.it, www.lavenariareale.it Orari: martedì, mercoledì, giovedì, venerdì dalle ore 9 alle 18, sabato e domenica dalle ore 9 alle 20, lunedì chiuso Fashion in Italy, 150 years of Elegance at the Reggia di Venaria, Sale delle Arti - Venaria (To) until 8 January 2012 Info tel. +39 011 499 2333, prenotazioni@lavenariareale.it, www.lavenariareale.it Opens: Tuesday, Wednesday, Thursday and Friday from 9 am to 6 pm. Saturday and Sunday from 9 am to 8pm, closed Monday
brate the 150th anniversary of Italian Unification, given the vast number of authentic dresses in the Tirelli Collection, which now belong to the Tirelli Trappetti Foundation. The first thing that flashed into my mind was the 1867 dress that had once belonged to the Contessa di Castiglione, which Tirelli bought in an auction in Paris. Vanelli was enthusiastic at the idea. The exhibition was launched. I asked Gabriella Pescucci (cinema co-
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stume designer and Oscar winner), who had learnt her trade with Tirelli and Tosi, to be the curator. She was delighted, but we both felt that for the section dedicated to 1970 onwards we needed a high-profile personality with a wealth of experience. So we asked Franca Sozzani (editor of Vogue Italy) whether she would be interested in curating the part of the exhibition that covered the 70s to 2010. For an event like this we really couldn’t
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Pillole di storia History in small doses Molti abiti in mostra a Venaria provengono dalla Collezione Tirelli, ora passata alla Fondazione Tirelli Trappetti Many of the clothes exhibited at Venaria are from the Tirelli Collection, now part of the Tirelli Trappetti Foundation
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curatrice della mostra per la parte dagli anni ’70 al 2010. Per un evento di questo tipo è il massimo che si possa avere”. Il resto vi aspetta a Torino per un viaggio nel tempo che interpreta la moda secondo diverse chiavi di lettura, passando con disinvoltura dagli abiti appartenuti a personaggi storici ai costumi di scena di alcune fra le pellicole più famose della filmografia nazionale. Le emozioni
sono garantite, ma non chiamatelo feticismo. La tunica da ricevimento in velluto di seta stampato in polvere oro e argento realizzata negli anni ’20 da Maria Monaci Gallenga per Eleonora Duse, è difficile da dimenticare per la sua sensualità, soprattutto se immagini la “Divina” mentre la indossa. Allo stesso modo quando si è davanti all’abito bianco da ballo ideato da Piero Tosi per le riprese
Zampilli danzanti / Dancing spouts A fianco: il Teatro d’Acqua della fontana del Cervo si anima con straordinari effetti scenografici, nella magica cornice della Corte d’onore / Left: the Deer Fountain’s water play lights up to stunning effect in the magic setting of the Court of Honour
have asked for more”. The rest is there waiting to be discovered in Turin, a journey through time that examines fashion from different angles, with dresses that
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once belonged to famous people and costumes used to make some of Italy’s most famous films. The result is certainly sensational, a hairsbreadth from flirting
with fetishism. The sensuality of the haute couture tunic in velvet silk printed in powdered gold and silver that Maria Monaci Gallenga made for Eleonora
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del Gattopardo di Luchino Visconti balza agli occhi l’immagine di una giovanissima Claudia Cardinale, strizzata in un bustino da vespa letteralmente mozzafiato. Difficile non guardare con trasporto gli abiti da sera tutti paillette e tubini in vetro della belle epoque, così come si resta estatici davanti ad alcuni pezzi di alta sartoria, più vicini all’opera d’ar-
te che alla funzionalità intrinseca dell’abito. Non esistono infatti parole in grado di descrivere “Oceano” la scultura tessile di Roberto Capucci realizzata nel 1998 per l’Expo universale di Lisbona: un trionfo di taffetà di seta plissé in 37 gradazioni di azzurro. Un motivo in più per non perdere una mostra irripetibile. n
Alta sartoria Designer gear Sopra: un abito da sera firmato da Armani Above: an evening dress designed by Armani
Alta sartoria / Bespoke tailoring A fianco: l’ultima sala della mostra è stata allestita come se il pubblico stesse assistendo ad una sfilata di moda alla quale idealmente partecipano i grandi stilisti del made in Italy / Opposite: the last room in the show recreates the ultimate catwalk, with a fashion show featuring all Italy’s top designers
Duse in the 20s is difficult to forget, especially if you imagine “La Divina” wearing it. Just as it is difficult to banish the thought of a very young Claudia Cardinale tightly corseted into the white ball dress Piero Tosi designed for her in Luchino
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Visconti’s famous Gattopardo. Then there are all those delicious belle epoque evening dresses with their sequins and glass beads, and designer exclusives that are more works of art than clothes anyone would actually contemplate wearing. Words alone can-
not describe “Oceano” the sculpture in fabric Roberto Capucci made in 1998 for the Lisbon universal Expo: a triumph in silk plissé taffeta in 37 different shades of blue. Yet another reason not to miss this must-see, one-off event. n
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Fascino Glamour
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Uno scatto per volare lontano Imparare dai professionisti l’arte della fotografia. Così FotografiSenzaFrontiere offre un concreto aiuto alle popolazioni delle aree più sfortunate del pianeta Flying far off with a click. Learning the art of photography from the professionals. FotografiSenzaFrontiere (Photographers Without Borders) offers concrete help to populations in disadvantaged areas of the planet
servizio/story Camillo Mammarella foto/photos courtesy FotografiSenzaFrontiere (FSF)
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ella storia della onlus FotografiSenzaFrontiere (FSF) la fotografia non è solo un mezzo di espressione artistica e di comunicazione: ora, dopo quasi 15 anni di attività (FSF svolge un primo progetto pilota nel 1997 con i laboratori fotografici realizzati in Nicaragua dall’ideatore dell’organizzazione senza fini di lucro, il fotografo romano Giorgio Palmera, che ne è anche il presidente), si può ben dire che attraverso gli scatti i
Throughout the history of the non-profit organisation FotografiSenzaFrontiere (FSF or Photographers Without Borders) photography has not just been a means of artistic and communicative expression: FSF carried out its first pilot project in 1997 when Giorgio Palmera, photographer from Rome
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giovani allievi dei laboratori hanno acquisito consapevolezza di sé, delle proprie capacità creative e professionali e della realizzazione di qualcosa che rimane impresso nella vita sia di chi ha elaborato il lavoro, sia di chi lo giudica e lo osserva, anche da mondi e culture lontanissime. La fotografia quindi come mezzo per il superamento di molti muri - concreti ed a volte impalpabili - culturali, ideologici,
and founder and president of the non-profit organisation, held photographic workshops in Nicaragua. Fifteen years later, it can be said that, through photography, the young pupils taking part in the workshops have gained an awareness of themselves, of their own creative and professional ability and
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the realization of something that remains impressed on the lives of those organising the work as well as those judging and observing it, even from far-off worlds and cultures. Photography is a way of overcoming many concrete and sometimes impalpable barriers – be they cultural, ideological, historical
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23 Somoto, dopo aver ottenuto in Italia una borsa di studio all’Istituto europeo del design di Milano, concludendo con successo nel 2008 il proprio ciclo di studi a Roma. Alla positiva esperienza nicaraguese FSF ha aggiunto la creazione di una serie di laboratori in città di diversi Paesi, tra le quali Gaza e Betlemme in Palestina, nel campo profughi Saharawi di El Aijun, nel deserto algerino
(dov’è nato il primo laboratorio autonomo), in un campo che ospita nomadi Rom nella Capitale, e a Kalongo, nel nord dell’Uganda. Quest’ultima missione di FSF è parte integrante del progetto triennale “Fondazioni4Africa 2008-2011”, promosso da Compagnia di San Paolo, Fondazione Cariparma, Cariplo e Monte dei Paschi di Siena in collaborazione con alcune ong italiane tra le qua-
Per tutte le età / For all ages Sotto: il presidente di FSF Giorgio Palmera in Palestina, con i bambini di Gaza / Below: Giorgio Palmera, president of FSF, with Children from Gaza in Palestine
Somoto, after obtaining a scholarship to the European Institute of Design in Milan and successfully finishing his studies in Rome in 2008.
Backstage dal deserto Backstage in the desert Sopra: un’immagine del laboratorio attivato presso il campo dei profughi Saharawi di El Aijun, in Algeria Above: an image of the workshop set up at the El Aaiun Saharawi refugee camp in Algeria
storici e sociali. Nel mondo globalizzato forse anche il concetto di frontiera va continuamente ripensato: può essere intesa come linea di confine fisica, ma anche come obiettivo mentale di popoli che per propria definizione sono (o sono stati) “di frontiera”, o sono rinchiusi in confini che la storia e la geopolitica non riescono ancora a definire, oppure (come i popoli di pastori nomadi) di genti per le quali la frontiera è un’idea astratta, molto lontana dai significati occidentali. Il merito che si può ascrivere a FotografiSen-
or social ones. In a globalised world even the concept of borders should perhaps be reconsidered: it could be understood as a physical boundary line, but also as the mental aim of peoples that by their own definition are (or have been) “border populations”, or are enclosed by confines that history and geopolitics are still unable to define, or even (like
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To this positive Nicaraguan experience, FSF has added the creation of a series of workshops in cities in different countries, including Gaza and Bethlehem
in Palestine, the El Aaiun Saharawi refugee camp, in the Algerian desert (where the first autonomous workshop was set up), a Gypsy camp in the capi-
zaFrontiere è quello di aver messo in piedi, in pochi anni di attività, progetti concreti che hanno già portato a risultati tangibili: è il caso – spiega Giorgio Palmera, che incontriamo a Roma in uno dei suoi rari passaggi in città – dell’allievo Saùl Palma Cruz che ha continuato ad insegnare fotografia a bambini lavoratori del suo paese, il Nicaragua. Infatti, nello Stato centroamericano nel quale Giorgio Palmera è tornato nel 2004, a seguito della prima esperienza del 1997, Saùl è ora responsabile del laboratorio di fotografia di
nomadic shepherds) people for whom the frontier is an abstract idea, a far cry from the western definition. The merit that can be ascribed to FotografiSenzaFrontiere is that of having set up, in just a few years, concrete projects that have given tangible results: Giorgio Palmera, who we met in Rome during one of his rare visits to
the city, explains that this is the case of his pupil Saùl Palma Cruz, who has continued to teach photography to children working in his country, Nicaragua. In fact in the Central American state, which Giorgio Palmera returned to in 2004 after a previous experience in 1997, Saùl is now responsible for photographic workshops in
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: a i s n e p a s u a p i g g Se le
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li Cesvi, Amref e Coopi. Nell’ambito della missione, queste ultime tre organizzazioni non governative hanno affidato a FotografiSenzaFrontiere il compito di documentare attraverso laboratori multimediali (FSF non promuove solo la fotografia, ma anche cineriprese, progetti editoriali e mostre) rivolti a studenti della scuola secondaria St. Charles di Kalongo – il tema complesso del ritorno
nei villaggi di provenienza degli sfollati a seguito dei pesanti conflitti nel Paese. Tutto ciò per rendere le testimonianze stesse con l’occhio (e l’obiettivo fotografico) degli stessi protagonisti, che hanno raccolto testimonianze che costituiranno il punto di partenza per lo sviluppo di iniziative di informazione, sensibilizzazione ed educazione promosse in Italia. n
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In Centroamerica / In Central America
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Sotto: un laboratorio fotografico a Panama / Below: a photographic workshop in Panama
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tal, and in Kalongo, in northern Uganda. This latest FSF mission is an integral part of the three-year project “Foundations4Africa 2008-2011”, promoted by
the Compagnia San Paolo, the Cariparma Foundation, Cariplo and Monte dei Paschi di Siena together with some Italian NGOs, among them Cesvi, Amref and Coopi. As part of
this mission, these last three non-governmental organisations have entrusted FotografiSenzaFrontiere with the task of documenting the complex theme of evacuees returning to their villages of origin following heavy conflicts in their country. This is done through multimedia workshops (FSF doesn’t just promote photography, but also filming, publishing projects and exhibitions) aimed at students of St Charles secondary school in Kalongo. All this to give accounts through the eyes (and the camera lens) of the protagonists themselves, who have gathered accounts that will be the springboard for developing informative, awareness and educational projects promoted in Italy. n
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! o t s u g , o t s u g , o t s Gu ciole o cioccolato ovare la carica noc er ritr p i l a Cocco, e r simi ce s i t n a t con
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servizio/story GIOVANNI DE LUCA
Tutti i butteri del Presidente Un polmone verde di 6mila ettari a pochi minuti dal centro di Roma. È la tenuta di Stato di Castelporziano, una riserva naturalistica ricca di tradizioni e di storia, dove il Presidente della Repubblica Giorgio Napolitano si rilassa e fa conoscere ai suoi ospiti il bello dell’Italia All the President’s Herdsmen. A palatial 6000 hectare spread just a few minutes from the centre of Rome with a wealth of history and tradition. The state-owned Castelporziano country estate is where Italian President Giorgio Napolitano can relax and show his guests Italy at its best Spazio
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ppena si varca il cancello della tenuta presidenziale di Castelporziano (Roma) sembra che il tempo si sia fermato. La sensazione è quella di entrare in una stampa settecentesca, una di quelle che ritraggono il giovane viaggiatore dell’epoca impegnato nel classico “gran tour” attraverso l’Europa, con tappa obbligata a Roma. Sullo sfondo ruderi della latinità, pini e bovini al pascolo. Bene, è esattamente quello che trovate a Castelporziano ancora oggi. Con l’aggiunta di una cura
As soon as you go through the gates of the Italian President’s country estate of Castelporziano just outside Rome, you feel as if you have been caught in a time warp. It’s rather like finding yourself in one of those 18th century prints showing young aristocrats
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assoluta per il verde, l’ambiente e i reperti romani che punteggiano la tenuta, compreso un tratto di un antico acquedotto e le imponenti mura di quella che viene chiamata la villa di Commodo. Un’area suggestiva che, dopo la fine dell’Impero romano, passerà di mano sino al 1872 quando Quintino Sella la acquista per lo Stato italiano. Oggi la tenuta è a disposizione del Presidente della Repubblica, che spesso vi trascorre i fine settimana o la utilizza
visiting the Eternal City on their “grand tour” of Europe. The obligatory background always depicted Roman ruins, Mediterranean umbrella pine trees and grazing cattle; exactly the scene at Castelporziano today. Although the grounds are now manicured,
the land carefully husbanded and the Roman ruins dotting the estate, which include a stretch of Roman aqueduct and the imposing walls of a villa reputed to have belonged to the Emperor Commodus, are immaculately tended. This charming rural retreat came
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per motivi di rappresentanza. Ma aldilà di questa sua funzione ufficiale, soggetta ad un protocollo rigoroso, Castelporziano ha una doppia anima perché è diventata negli anni una preziosa riserva naturale ricca di flora e fauna selvatica, pur continuando ad essere un’azienda agricola in regime biologico, dove le bovine di razza Maremmana sono
padrone assoluta della scena. Da queste parti anche i butteri, i mandriani a cavallo che si trovano dalla Maremma all’alto Lazio, sono dipendenti del Quirinale e fa un certo effetto vederli ritratti in giacca e cravatta nel tesserino di riconoscimento rilasciato dalla Presidenza della Repubblica. Sono senz’altro più a loro agio in sella ai loro Maremmani, Una storia affascinante
Album di famiglia / Snapshots La tenuta si estende sino al mare ed è dotata di una spiaggia riservata al Presidente della Repubblica e al suo staff. Ma all’interno di Catestelporziano ci sono anche i resti di un grande complesso romano, detto la “villa Commodo” / The estate runs all the way down to the sea, with a private beach for the President and his staff. Also within the grounds of Castelporziano are the extensive Roman ruins known as “The Villa of Commodus”
under various ownerships after the fall of the Roman Empire, until Finance Minister Quintino Sella bought it for the nation in 1872. Today Castelporziano is the official country residence of the Italian President, who often uses it for weekends or to host official occasions. But apart from its official business, governed by strict protocol, Castelporziano also plays
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a vital role as a nature reserve, where a wealth of wildlife and native flora lives side by side with the organic home farm. The farm is mainly dedicated to raising Maremma cattle, expertly herded by traditional “butteri”, the mounted cowboys typical of the Maremma coastal plain that stretches from Tuscany to northern Lazio. The butteri employed on the estate are all on the
presidential payroll, and look rather out of place photographed in formal suits and ties for their presidential staff badges. They are obviously far more at ease in the saddle, wearing their uniform waistcoats and boots as they herd the cattle in an age-old rite tinged with all the pride of working at Castelporziano. The Castelporziano cattle are branded with a distinctive
Comprensibili motivi di sicurezza non rendono possibile la visita al pubblico di Castelporziano, salvo occasioni particolari e comunque sempre su appuntamento e per un numero limitato di gruppi organizzati. Ma il sito del Quirinale (www.quirinale. it) è ricco di notizie storiche sulla tenuta presidenziale e sulle altre bellezze artistiche o naturalistiche affidate alla Presidenza della Repubblica.
Living history For obvious security reasons Castelporziano is not open to the public, except on exceptional occasions, and only by appointment, to a limited number of organised groups. But ample information on the history of the estate and the other treasures of art and nature entrusted to the care of the President of Italy is available on the presidential Quirinale website (www. quirinale. it).
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Attenzione per i particolari Attention to detail Sopra: dagli edifici storici a quelli che ospitano gli uffici, dalle scuderie ai giardini, ogni dettaglio è curato in funzione di un ordine assoluto Above: from the historical buildings to those that house the offices, from the stables to the gardens, everything always has to be in perfect order
stivali e gilet d’ordinanza, mentre spostano le vacche con sapienza antica e con l’orgoglio di lavorare a Castelporziano. Inconfondibile il marchio con cui viene contrassegnato il bestiame della tenuta: la stella a cinque punte. La stessa che compare anche nell’emblema della Repubblica italiana, uno dei simboli più antichi del patrimonio iconografico nazionale, sempre associata alla personificazione dell’Italia, sul cui capo splende raggiante.
Vedere le Maremmane muoversi in gruppo, con le corna a lira perfette e i vitelli al seguito è il miglior modo per descrivere il paesaggio dell’agro romano, che in Castelporziano trova uno degli ultimi angoli in cui l’antico splendore sia stato preservato. A favore di caprioli, poiane, nibbi e rare tartarughe d’acqua dolce, specie animali che continuano, secoli dopo secoli, a vivere fra questi alberi secolari ricchi di fascino. n
Come in un film / Like a movie Sotto: visitare la tenuta di Castelporziano permette di immergersi nella campagna romana e godere di questo paesaggio così come doveva essere in un passato ormai lontano / Below: a visit to the Castelporziano estate is like being on a film set, a step back in time to the Roman countryside of the past
5-pointed star. The same star appears in the emblem of the Italian Republic, and is one of the oldest symbols of its nationhood, shining over the head of Italia herself. To see the Maremma cattle moving as a herd, with their perfectly lyre-shaped horns and their calves trotting at their heels, is to capture the quintes-
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sence of the Roman countryside, and Castelporziano is one of the last places where its traditional splendours have been preserved. All to the advantage of the roe deer, buzzards, kites and rare pond turtles, who have lived for centuries in the shade of its gigantic trees amidst its lush acres. n
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in viaggio Travel
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servizio/story Alessandro Amadei
Nel regno della maiolica
Un museo tutto da scoprire A museum waiting to be discovered Sopra: Museo internazionale della ceramica, sala del ’900 italiano A destra: boccale con ritratto di Bella (Faenza, inizio secolo XVI: Museo internazionale della ceramica) Targa raffigurante la salita al calvario (Urbino, Nicola da Urbino, 1525: Museo internazionale della ceramica)
Above: International Museum of Ceramics, the twentieth century Italian room. Right: Jar with portrait of Bella (Faenza, early sixteenth century: International Museum of Ceramics) Plaque portraying the ascent to Calvary (Urbino, Nicola da Urbino, 1525: International Museum of Ceramics)
Per una piacevole full immersion nel mondo della ceramica artistica, non c’è niente di meglio che una visita a Faenza, alla scoperta di musei ed atelier In the kingdom of maiolica. To completely immerse yourself in the world of artistic pottery, there’s nothing better than a trip to Faenza in search of museums and ateliers Spazio
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35 Un mondo pieno di attrattive e in continuo divenire, capace di entusiasmare anche profani ed allergici allo shopping compulsivo di vasellame e affini. E per dare avvio a una piacevole full immersion in questo appassionante microcosmo, non c’è niente di meglio che una visita al centralissimo Museo internazionale delle ceramiche (www.micfaenza.org), dove viene riccamente documentato il percorso compiuto dall’“argilla lavorata” lungo i secoli e nei cinque Continenti. Il museo, da poco riorganizzato e dotato di due nuovi padiglioni dedicati alle opere devozionali e all’Estremo Oriente, offre anche l’occasione per prendere confidenza con la complessa terminologia utilizzata da-
gli addetti ai lavori. E così, tra una brocca di “faenza ingobbiata e graffita”, un “bianco di Faenza in stile compendiario” e una targa “in stile istoriato”, il visitatore può familiarizzare anche con i diversi generi artistici e soprattutto conoscere i grandi interpreti di fama internazionale. Come quelli che hanno movimentato il panorama culturale del ’900, e che hanno confermato la notorietà di Faenza quale polo nevralgico della ceramica artistica. Conclusa la visita al museo e dopo una rapida ricognizione nei negozi del centro storico, dove vengono ovviamente riproposti i modelli di maggior successo commerciale (come ad esempio quelli ispirati al “genere d’amore” di sapore rinascimentale), si può
Antichi miti Ancient myths Sotto: boccale istoriato raffigurante il mito di Fillide e Aristotele (Faenza, fine del quattordicesimo secolo: Museo internazionale della ceramica) Below: storiated jar depicting the myth of Phyllis and Aristotle (Faenza, late fourteenth century: International Museum of Ceramics)
Rinascimento italiano / Italian Renaissance Sotto, da sinistra: coppa raffigurante il sacrificio di Marco Curzio (Faenza, Pietro Bergantini, 1529: Museo internazionale della ceramica) Calamaio monumentale raffigurante la pietà (Urbino, fine secolo XVI: Museo internazionale della ceramica) Below, from the left: cup portraying the sacrifice of Marcus Curtius (Faenza, Pietro Bergantini, 1529: International Museum of Ceramics) Monumental inkwell depicting the Pieta (Urbino, late sixteenth century: International Museum of Ceramics)
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Autori famosi Famous artists Sopra: una coppia di piatti di Marc Chagall, 1950 e 1952 (Museo internazionale della ceramica) Above: a pair of plates by Marc Chagall, 1950 and 1952 (International Museum of Ceramics)
e è vero, come scrisse qualcuno, che gli italiani sono un popolo di scienziati, poeti, artisti, trasmigratori e molto altro ancora, allora i faentini possono essere considerati l’espressione più pura dell’italico genio. È infatti in questo piccolo centro della pianura romagnola bagnato dalle acque del Lamone che ha avuto origine quella particolare tecnica di lavorazione dell’argilla grazie alla quale principi e contadini, ricchi e plebei hanno potuto finalmente nutrirsi ed abbeverarsi da piatti e boccali “a prova di batterio”, ovvero
costituiti da materiale completamente impermeabile, lavabile ed igienizzabile. Una tecnica, quella della maiolica, poi divenuta mezzo di espressione artistica, che ha reso i faentini ricchi e famosi nel mondo. Inducendoli ad aprirsi ad altre genti e ad altre culture, per scambiare oggetti, apprendere nuovi saperi e acquisire nuove sensibilità. Ed è questo lo spirito che ancora anima le tante botteghe artigiane, le boutiques e gli ateliers attivi in città e che si occupano di ceramica artistica nelle sue molteplici sfaccettature.
Artisti contemporanei/ Contemporary artists A fianco: il “NapoleonCentaurOntano” di Luigi Ontani (2003)/ Left: the “NapoleonCentaurOntano” by Luigi Ontani (2003)
If it’s true, as some have written, that the Italians are a nation of scientists, poets, artists, migrants and much more, then the people from Faenza can be considered the purest expression of Italian genius. It is here, in this small centre in the Romagna plain,
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watered by the Lamone river, that the extraordinary technique of working clay came into being. It meant that princes and peasants, rich and commoners alike could finally eat and drink from “bacteria proof” plates and mugs, made from completely im-
gain new knowledge and expertise. And this is the spirit that still inspires the many artisan shops today, the boutiques and ateliers active in the city that deal with artistic pottery in all of its aspects. It is an appealing world in continuous evolution,
able to thrill even the profane and those allergic to compulsive shopping of earthenware and the like. The best place to start off a pleasant full immersion in this fascinating microcosm is the central International Museum of Ceramics (www.micfaenza.
org), which documents the history of “worked clay” through the centuries in five continents. The museum, which has recently undergone reorganisation and has two new pavilions dedicated to devotional works and the Far East, also gives you the chance
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permeable, washable and sanitized material. The technique for making maiolica then became an art, making the people from Faenza rich and famous all over the world. This induced them to open up to other peoples and cultures, to exchange objects and
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37 Glossario minimo Ceramica: termine generico derivato dal greco antico kéramos (“argilla”) per indicare un materiale composto inorganico, non metallico, molto duttile allo stato naturale ma rigido dopo la fase di cottura. Con la ceramica si producono diversi oggetti, quali stoviglie, oggetti decorativi, materiali edili (mattoni e tegole), rivestimenti per muri e pavimenti. Maiolica o faenza smaltata: prodotto ceramico a pasta porosa, con un rivestimento vetroso bianco detto smalto. A volte a tale smalto viene aggiunto ossido di cobalto per conferire una tonalità grigio azzurra (maioliche cosiddette “berettine”). Biscotto: oggetto foggiato e cotto una sola volta, atto però ad essere successivamente rivestito con smalto (faenza smaltata), con ingobbio (faenza ingobbiata) oppure con vernice trasparente (faenza verniciata), e quindi ricotto (da cui il termine bis-cotto). Faenza ingobbiata e graffita: prodotto ceramico a pasta porosa, con un rivestimento di argilla bianca finissima detto ingobbio. Sulla superficie viene incisa la decorazione (graffitura) e infine l’oggetto viene ricoperto con un sottile strato di vernice trasparente, spesso variegata con tocchi di colore. Terraglia: prodotto ceramico a pasta porosa, solitamente rivestito con una vernice piombifera trasparente. Inventata dai vasai inglesi dello Staffordshire nel diciottesimo secolo, la terraglia si diffuse poi largamente in molte altre officine europee. Porcellana: prodotto ceramico a pasta compatta, di color bianco madreperlaceo più o meno traslucido. Antico prodotto dell’Estremo Oriente, esso fu introdotto in Europa soltanto agli inizi del diciottesimo secolo.
Small glossary
Effetto onda / Wave effect In alto e a sinistra: le onde in ceramica e le vetrate artistiche sono tra le opere più celebri di Goffredo Gaeta (foto Elena Bandini e Gian Franco Banzola) L’atelier di Goffredo Gaeta è ospitato in un’ex centrale idroelettrica (foto Elena Bandini e Gian Franco Banzola) Top left: ceramic waves and artistic glass partitions are some of Goffredo Gaeta’s most famous works (photos by Elena Bandini and Gian Franco Banzola) Goffredo Gaeta’s atelier is housed in an ex hydroelectric power station (photos by Elena Bandini and Gian Franco Banzola)
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Ceramic: a general term derived from the ancient Greek kéramos (clay) to indicate an inorganic, non-metallic compound material, which is very pliable in its natural state but becomes hard after firing. Ceramic is used to make different objects, such as kitchenware, decorative objects, building materials (bricks and tiles) and floor and wall coverings. Maiolica or glazed faience: a porous ceramic product, with a glossy opaque glaze called enamel. Sometimes cobalt oxide is added to this enamel to give it a blue-grey hue (the so-called maiolica berettino-ground). Bisque: an object moulded and fired just once, suitable for subsequent glazing with enamel (glazed faience), with slip (slip glazed faience) or with varnish (varnished faience) and then fired again (thus the term bis-cuit or ’cooked twice’). Faience with slip and sgraffito: Porous ceramic product, with a whitish clay glaze called slip. The decoration is engraved (sgraffito) and then the object is covered with a fine layer of clear varnish, often with touches of colour. Earthenware: a porous ceramic product, usually covered with a clear lead glaze. Invented by the English Staffordshire potters in the eighteenth century, earthenware became widespread in many other European workshops. Porcelain: compact ceramic product, with a mother-of-pearl white colour with various levels of translucency. An ancient product from the Far East, it was only introduced into Europe at the start of the eighteenth century.
imboccare la statale che porta a Firenze per una sosta nello studio di Goffredo Gaeta, uno degli artisti più famosi ed apprezzati del momento a livello internazionale. Qui, nei locali di un’ex centrale idroelettrica e affidati alle amorevoli cure delle figlie del “professore” o del maestro Boschi, è possibile venir introdotti alla tecnica “del biscotto” che ha reso Faenza famosa nel mondo, prender posto nell’aula didattica per una breve lezione sui vari generi dell’arte ceramica, e infine visitare il museo in cui sono esposti i pezzi unici creati dal professor Gaeta. Celeberrime le sue onde, o le composizioni ad effetto riflesso, ma anche le straordinarie vetrate artistiche, assemblate con una tecnica di stuccatura del tutto originale (vedi anche www.goffredogaeta.com). Ma il nostro tour per Faenza non può avere degna conclusione senza una puntata alla Bottega d’arte ceramica Gatti (www.ceramicagatti.it), unico atelier cittadino sopravvissuto alle distruzioni della seconda guerra mondiale e alle successive, ricorrenti crisi economiche. Tra i tratti distintivi della famo-
sa bottega, fondata nel 1928 dal ceramista e scultore Riccardo Gatti, le collaborazioni con generazioni di artisti emergenti. Motivo per cui nel museo Gatti, attiguo al negozio di via Pompignoli, è possibile ammirare le maioliche dipinte dai futuristi Marinetti e Balla. O per cui nel soprastante laboratorio, a fianco dei manufatti da boutique, è possibile gustarsi in anteprima le opere che Luigi Ontani, poliedrico scultore e pittore contemporaneo, esporrà di qui a breve in giro per il mondo. n
Imparare in bottega / Learn in the workshop Sopra: nella bottega d’arte ceramica Gatti è possibile seguire tutte le fasi della produzione delle maioliche Above: in the Gatti ceramics workshop you can follow all the production phases of maiolica
to get familiar with the complex terminology used by experts. Thus between a jug of “Faience with slip and sgraffito”, a “white Faience in compendiario (sketchy) style” and a “storiated” plaque, the visitor can also familiarise himself with different artistic genres and learn about the internationally famous great artists: like those who animated the cultural setting in the twentieth century and who confirmed Faenza’s fame as a nerve centre of artistic pottery. When you have completed your visit to the museum and a trip round the shops in the centre, where the most successful models are obviously on sale (like those with a Renaissance flavour inspired by “the love genre”), you can take the State road to
Florence to see Goffredo Gaeta’s studio, one of the most famous and successful artists of the moment on an international level. Here in the rooms of an ex hydroelectric power station and entrusted to the loving care of the “professor’s” (Master Boschi’s) daughters, you can learn about the “bisque” technique that has made Faenza famous all over the world, attend a short lesson on the different genres of the ceramic art and finally visit the museum where some of Professor Gaeta’s unique works are on display. There are his famed waves and compositions with lustre effect, but also the incredible artistic glass partitions assembled using an original stucco technique (see www.goffredogaeta.com). But our tour of Faenza is not com-
plete without a stop at Gatti’s artistic ceramics shop (www.ceramicagatti.it), the only atelier in the city that has survived the destruction of the second world war and the successive, recurring economic crises. The famous shop, founded in 1928 by the potter and sculptor Riccardo Gatti, is distinctive because of its collaboration with budding artists. This is why in the adjacent Gatti museum, in Via Pompignoli, you can admire maiolica works painted by the Futurist artists Marinetti and Balla. Or why in the overhead workshop, next to the boutique’s products, you can get a preview of the works that the eclectic contemporary sculptor and painter, Luigi Ontani, will shortly be displaying round the world. n
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La mia Italia My Italy
in viaggio con Ulrich Ritter (*) Travels with Ulrich Ritter (*)
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Toscana, la ribollita di Donna Grazia Tuscany and Donna Grazia’s Soup Conosciamo veramente la Toscana? Per esempio in una giornata d’inverno? Quando l’aria è fresca e la luce limpida si posa sulla valle dell’Arno. Qui, sulla collina di San Donato in Fronzano a Reggello (Fi) si trova, immerso negli uliveti, l‘agriturismo Podere Picciolo di Grazia e Riccardo Busso. Donna Grazia si dedica con amore alla preparazione di pietanze tipiche toscane e in queste giornate d‘inverno il piatto preferito dagli ospiti è la “ribollita”. Minestra antica preparata con pane stagionato e verdure fresche, condita con l’olio extravergine d’oliva, proveniente dai 1000 ulivi, che Riccardo coltiva con sudore e passione. Seduti di fronte al camino dell’antica casa colonica Donna Grazia ci rivela il segreto della sua ribollita: “Servo ai miei ospiti la ribollita soltanto dopo aver raccolto nel mio orto il cavolo nero, che arricchisce di profumo e sapore questa antica pietanza della cucina povera toscana”. Brindiamo con un buon Chianti classico a Donna Grazia ed alla sua arte culinaria.
How well do you really know Tuscany? Have you ever been there in winter? When there’s a chill in the air and the Arno valley is bathed in soft sunlight. Here Grazia and Riccardo Busso’s Podere Picciolo agritourism perches in the midst of olive groves on the San Donato in Fronzano hills near Reggello (Florence). Donna Grazia is passionate about Tuscan cooking and her guests’ favourite winter dish is her “ribollita”. This traditional soup is made from fresh local vegetables and served with toasted garlic
bread and a hearty dash of olive oil from the 1000 olive trees that are Riccardo’s pride and joy. Sitting cosily in front of an open fire in the Busso’s historic farmhouse, Donna Grazia reveals the secret of her “ribollita”. “I only make ribollita for my guests when I pick the black cabbages we grow in our vegetable garden, because they give the soup that special flavour so typical of this traditional Tuscan peasant dish”. We toast Donna Grazia and her culinary skills in a glass of excellent Chianti classico.
Podere Picciolo Via Picciolo, 72 Reggello (Firenze) Tel. +39 055 865.2165 www.agriturismopoderepicciolo.com info@agriturismopoderepicciolo.com
* Ulrich Ritter è stato per 25 anni direttore del programma italiano della radio tedesca „Deutschlandfunk“ e inviato della Radiotelevisione tedesca per l´Italia. * Ulrich Ritter was head of the Italian programme on the German radio „Deutschlandfunk“ for 25 years and the Italian correspondent for the German radio and TV corporation
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41 Disseminate tra le province di Firenze e Siena, le abbazie, che per secoli hanno accolto i pellegrini impegnati lungo la via Francigena, sono ancor oggi straordinari luoghi d’arte e di cultura. Custodi di saperi millenari… PASSIGNANO ABBEY AND ITS TUSCAN “SISTERS” THE ABBEYS STANDING BETWEEN THE PROVINCES OF FLORENCE AND SIENA FOR CENTURIES OFFERED HOSPITALITY TO PILGRIMS TRAVELLING THE VIA FRANCIGENA AND ARE STILL TODAY EXTRAORDINARY PLACES OF ART AND CULTURE. CUSTODIANS OF MILLENNIAL KNOWLEDGE...
LA BADIA DI PASSIGNANO E LE SUE “SORELLE” toscane servizio/story Francesca De Rossi Foto/photos courtesy Cantine Antinori
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e prime abbazie toscane risalgono al quarto secolo dopo Cristo, ma è durante l’Alto medioevo che in questa regione viene fondata la maggior parte di questi edifici i quali, costruiti per lo più in zone rurali, diventano presto luoghi di fermento economico e culturale, oltre che di potere essendo spesso gli unici centri organizzati in zone scarsamente popolate. La semplicità, caratteristica alla base della vita dei mo-
The first Tuscan abbeys date from IV century A.D. Yet it was during the high Middle Ages that this region saw the foundation of most such complexes which, generally built in rural areas, soon became places of economic and cultural ferment – as well as power, sin-
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naci, si rispecchia anche nella sobrietà dell’architettura delle abbazie. A volte però la semplicità esteriore nasconde al suo interno preziose opere d’arte quali testimonianze del lavoro e della cura che i loro tenutari hanno dedicato per secoli a questi luoghi, esempio di armonia tra Uomo e Natura. La Toscana ospita ancora oggi molti monasteri, spesso ancora abitati da monaci e frati, e concentrati soprattutto nelle pro-
ce they were often the only organised centres in under-populated areas. Simplicity, the characteristic underlying the life of monks, is also reflected in the austere architecture of these abbeys. Yet external simplicity at times hides precious works of art inside witnessing
the work and care that monks dedicated for centuries to these places exemplifying harmony between Man and Nature. Tuscany is still today home to many monasteries, where monks and friars often still live, especially in the provinces of Florence and Siena.
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43 vince di Firenze e Siena. È proprio grazie alla ricchezza di queste costruzioni che la Toscana è stata attraversata in passato da molti pellegrini, tra cui gli stessi monaci. Il percorso principale era costituito dalla via Francigena, che partendo da Canterbury in Inghilterra portava fino a Roma attraversando le varie regioni d’Europa e anche la Toscana. Il ruolo fondamentale ricoperto dalle abbazie incontrate dai pellegrini lungo il loro tragitto era legato non soltanto alla funzione di mera
accoglienza e ristoro, ma era bensì parte integrante del cammino spirituale che portava a Roma: in questi luoghi di fede il pellegrino poteva infatti raccogliersi in preghiera o partecipare alle celebrazioni liturgiche e alle ricorrenze religiose. Le tappe di questo viaggio, che si svolgeva solitamente in gruppo, diventavano inoltre occasione per intensi scambi culturali e commerciali. Fra le più belle abbazie fiorentine c’è senza dubbio la Badia di Passignano, un
Vigne generose / Generous vineyards A sinistra: il Marchese Antinori Nature è prodotto selezionando le migliori uve di Pinot Nero e Chardonnay, ha un colore oro chiaro e brillante, è rotondo al palato ed esprime sentori di crosta di pane / Left: Marchese Antinori Nature is made using only the best Pinot Noir and Chardonnay grapes. It has a light, bright gold colour with a round palate with hints of crusty bread
It was precisely thanks to the wealth of such centres that Tuscany was crossed in the past by many pilgrims, including the monks themselves. The main route was the Via Francigena, starting from Canterbury, in England, unwinding its way to Rome through various regions in
Europe and also Tuscany. The fundamental role played by the abbeys encountered by pilgrims on their long travels was not only a question of mere hospitality and refreshment but also and especially an integral part of the spiritual path leading to Rome: in these places of faith,
pilgrims could stop to pray or take part in liturgical celebrations and religious festivals. The stop-offs along the way, usually travelled in groups, were also an occasion for intense cultural and commercial exchanges. One of the finest Florentine abbeys is without doubt Badia di
antico monastero situato nel cuore del Chianti Classico, al confine tra il comune fiorentino e quello senese, e che, proprio per questa posizione strategica, è stata spesso guardata con particolare attenzione da entrambe le città toscane. L’anno di fondazione dell’abbazia è tutt’ora sconosciuto; secondo i documenti la datazione più sicura risulta l’891 dopo Cristo. Nella prima metà dell’undicesimo secolo l’abbazia fu tra le prime ad accogliere la riforma monastica di Vallombrosa ed è attualmente abitata dai monaci dell’ordine istituito da San Giovanni Gualberto, le cui reliquie si trovano nella chiesa dell’abbazia sin dalla sua morte, avvenuta nel 1073. I monaci Vallombrosani e la Badia di Passignano sono noti sin dal Medioevo per la loro
attenzione nei confronti della cultura, della scienza e della cura per il territorio, realizzata attraverso le coltivazioni, soprattutto di vite, e le meticolose opere di rimboschimento. Le antiche cantine dell’abbazia, situate sotto all’omonimo monastero, ospitano oggi circa duemila barriques di rovere francese: i soffitti a volta e i grossi muri le rendono un ambiente perfetto per l’invecchiamento del vino perché mantengono umidità e temperatura costanti per tutto l’anno. È proprio qui che viene affinato il Badia a Passignano Chianti Classico Riserva, il vino prodotto con le uve dei vigneti circostanti il monastero, che dal 1987 sono di proprietà della famiglia Antinori, a cui da allora sono state date in uso anche le cantine. n
Selezione speciale / Special selection A destra e in basso: lo Scabrezza Toscana Igt e il Badia a Passignano Chianti classico Docg riserva sono fra le produzioni più celebri della famiglia Antinori. In particolare il secondo è un “cru” prodotto esclusivamente con le migliori uve Sangiovese provenienti dall’omonima proprietà / Right and bottom: Scabrezza Toscana IGT and Badia a Passignano Chianti Classico DOCG Riserva are two of the most famous wines made by the Antinori family. In particular, the latter is a “cru” made exclusively from the best Sangiovese grapes grown on this estate
Passignano, an ancient monastery in the heart of the Chianti Classico area on the border between Florence and Siena. In view of this strategic position, it was often observed very closely by both these Tuscan cities. The date of the abbey’s foundation is still unknown. Available documents suggest that most likely date was 891 A.D. In the first half of the XI century, the abbey was one of the first to welcome the Vallumbrosan monastic reform and is curren-
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tly home to monks of the order set up by St. John Gualbert, whose reliquaries were placed in the abbey church on his death in 1073. The Vallumbrosan monks and Badia di Passignano were renowned from the Middle Ages for their attention to culture, science and caring for the land by growing crops, especially vines, and meticulous forest replanting. The ancient cellars of the abbey, underneath the monastery itself, are home today to about two
thousand barriques in French oak: the vaulted ceilings and the huge walls make it a perfect place for ageing wine because humidity and temperature remain constant all year round. It is precisely here that Badia a Passignano Chianti Classico Riserva is refined – a wine made with the grapes from the vineyards surrounding the monastery, owned since 1987 by the Antinori family, when the concession to use the wine cellars was also granted. n
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Innamorati di Matilde fra castelli e culatelli A Canossa si è scritta una pagina importante della storia d’europa e, fra le mura del suo castello, è nato il mito legato a questa figura femminile, ancora oggi ricordata con rispetto dalle genti reggiane. Ecco perché un viaggio nelle terre matildiche arricchisce l’animo, ma soddisfa anche gli amanti della buona tavola Matilda of Canossa, castles and culatello Canossa is where an important page of history was written in the first century of the second millennium and where its castle cradled a woman who was to become a legend in her own time: Matilda of Canossa. Matilda is still a figure of respect for local people and a visit to the lands that were once hers is a fascinating historical and culinary experience servizio/story GIOVANNI DE LUCA
Semplici emozioni Simple pleasures Sopra: il castello di Carpineti A fianco: il culatello di Canossa e le tagliatelle al tartufo nero delle colline reggiane Above: the castle of Carpineti Right: Canossa culatello and tagliatelle with black truffle from the Reggio hills
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uando Matilde di Canossa divenne protagonista della storia correva l’anno 1077 e, nonostante siano passati più di 9 secoli dagli eventi che l’hanno vista in prima linea, il fascino che la sua figura riesce ancora oggi ad emanare non si è mai offuscato. Difficile dire se l’ammirazione sia più legata alla sua Matilda of Canossa held centre stage on the international political scene as a primary mover in the stirring events of 1077, and 900 years later she is still very much an iconic figure. It’s hard to say whether she is most
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epopea personale, ai castelli che ha lasciato in provincia di Reggio Emilia o al fatto che l’espressione “andare a Canossa” sia entrata nell’uso comune non solo della lingua italiana, ma anche di quella tedesca o francese con lo stesso significato: “ammettere di aver sbagliato”. Di certo Matilde è passata alla storia e
admired for her role in history, the series of imposing castles she built in the province of Reggio Emilia or the fact that the expression “to go to Canossa” has become a common expression in Italian, French and German,
synonymous of admitting one’s mistakes. What is sure is that Matilda made her mark in life and is still commemorated today in exhibitions and processions celebrating her intervention in the tormented relationships between
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I magnifici tre The magnificent three Sopra, da sinistra / Above, from the left Fattoria Rossi Via Giacomo Leopardi, 18 42020 Montecavolo di Quattro Castella (RE) Tel. +39 0522.886.813 fattoriarossi@fattoriarossi.it www.fatt.itoriarossi.it Salumificio Gianferrari Via Val d’Enza Nord, 145 42026 Ciano d’Enza di Canossa (Re) Tel. +39 0522.878.185 info@gianferrari.it www.gianferrari.it Sotto / Below Ristorante del Castello delle Carpinete Via Castello delle Carpinete, 26 42033 Carpineti (RE) Tel. +39 0522.813.640 info@castellodellecarpinete.it www.castellodellecarpinete.it
l’affetto con cui viene celebrata in feste, rievocazioni e mostre è la migliore testimonianza del suo passaggio terreno e dell’importanza che ebbe nei tormentati rapporti fra i potenti del suo tempo. Ed è chiaro che il nostro viaggio nel mondo di Matilde debba iniziare davanti al castello di Canossa, lì dove la tradizione vuole che l’imperatore Enrico IV di Svevia, in un gelido inverno del 1077, abbia aspettato per tre giorni, scalzo e vestito di un semplice saio, prima che papa Gregorio VII lo ricevesse e lo perdonasse, revocando la scomunica con cui era stato colpito per il suo atteggiamento antipapale. Il tutto con l’intercessione dell’abate Ugo di Cluny e di Matilde, che durante il periodo della cosiddetta “lotta per le investi-
the powerful figures of her time. Our journey through Matilda’s world starts before the ruins of
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ture”, non ebbe certo un ruolo da comparsa. Del castello di Canossa restano poche tracce, ma la rupe sulla quale era costruito e i ruderi di altri edifici che sorsero sulla sua roccia testimoniano ancora oggi il suo ruolo strategico all’interno del sistema viario e militare dell’epoca, una vera e propria rete di castelli e fortificazioni che comprendeva, fra gli altri, il castello di Bianello, il castello di Rossena e il castello di Carpineti. Un percorso che colpisce per la bellezza dei luoghi e per gli ampi panorami di cui si gode dalle finestre dei castelli, ancora oggi visitabili, testimonianza concreta della loro antica funzione difensiva. Ma non di sola arte vive l’uomo e il tour nelle terre matildiche può diventare una piacevole occasione per scoprire
Canossa Castle, where tradition holds that a penitent Emperor Henry IV stood barefoot, clad only in a rough robe, for 3 freezing days in the depths of the harsh winter of 1077. Henry was seeking pardon for his anti-papal attitude from Pope Gregory VII, who finally consented to receive him and lift the bull of excommunication. The whole affair was mediated by Abbot Hugh of Cluny and Matilda, who played a leading role in the so-called “conflict of investitures”. Little remains today of the once mighty castle of Canossa, but the hill it perched on and the ruins of the buildings that clustered around it bear eloquent
witness to its strategic importance in the chain of fortifications and castles that dominated trade routes and held military sway over the lands of the time. Other strongholds include the castles of Bianello, Rossena and Carpineti. Visitors to the area admire its beauty and the sweeping views from its castles, which are open to the public, help appreciate their defensive role. But man does not live by art alone and any tour to Matilda’s ancestral lands should include its gastronomic treasures. An obvious starting point is Parmesan cheese, which achieves heights of excellence around these parts. To taste this king of cheeses at its best stop off
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i sapori locali, cominciando dal Re dei formaggi, che da queste parti raggiunge livelli qualitativi di eccellenza. Per rendersene conto si faccia sosta a Montecavolo (Re) alla Fattoria Rossi, un’azienda agricola a conduzione familiare il cui valore aggiunto sta proprio nel profondo legame con il territorio, dove ad un Parmigiano Reggiano d’elite (provate la riserva speciale e non ve ne pentirete) si uniscono salami stagionati, salse, marmellate e vini
dal sapore sincero. Per entrare nel mondo del culatello bisogna invece spostarsi verso Ciano d’Enza, dove Fernando Gianferrari iniziò nel 1951 a trasformare le carni dei suini reggiani in salumi e affettati della tradizione. Una passione di famiglia che oggi vede impegnata la terza generazione di Gianferrari, nel rispetto delle tecniche di lavorazione utilizzate da sempre. Il vero problema è scegliere, perché al culatello in vescica (il top del-
Luoghi d’incanto Places of enchantment Sopra, da sinistra: il castello di Canossa e il salone principale del castello di Bianello Sotto: una ricostruzione del castello di Canossa in un disegno di Tiziano Dorta Above, from the left: the castle of Canossa And the main hall at the castle of Bianello Below: a reconstruction of the castle of Canossa in a drawing by Tiziano Dorta
Per conoscere la Provincia di Reggio Emilia in ogni suo ambito, culturale, economico, naturalistico, agricolo, l’indirizzo è www.provincia.re.it Per qualsiasi informazione turistica basta invece collegarsi al sito http://reggioemiliaturismo.provincia.re.it To find out more about culture, economics, countryside and farming in the Province of Reggio Emilia, the right place to check out is www.provincia.re.it, while if you’re planning to visit try http://reggioemiliaturismo.provincia.re.it
at the Fattoria Rossi in Montecavolo (Re). This family-run farm has deep-rooted links to the land and as well as producing superb quality Parmesan cheese (their Parmigiano Reggiano special reserve is not to be missed) they also make salami, sauces, jams and wines redolent of the earth they spring from. The place to discover the delights of culatello ham is Ciano d’Enza, where Fernando Gianferrari has been curing local pork since 1951, transforming it into the delicious salamis and hams this region boasts such a long tradition in. Today the third generation of the Gianferrari family work in the business that is their passion, respecting tho-
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se traditional techniques that are part of their heritage. The real problem is which ham to choose, because alongside the famous culatello in its traditional bladder (considered the top of the range) are other unique products such as the
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48 Qualità della vita La provincia di Reggio Emilia è terra di eccellenze, fascino e suggestioni, una terra di qualità altissima, da sempre caratterizzata dalla discrezione e dalla concretezza un po’ ritrosa di noi reggiani. Una sorta di “scrigno nascosto”, che però ora ha deciso di farsi scoprire. Per questo la Provincia di Reggio Emilia ha avviato una riflessione sul marketing territoriale finalizzata a sostenere la competitività delle imprese e ad accrescere la capacità del territorio di attrarre visitatori e turisti, perché anche in questo modo si può contrastare la crisi e dare opportunità di lavoro – e quindi di futuro – ai giovani. Siamo riusciti a coinvolgere i migliori rappresentanti del mondo reggiano delle imprese, della cultura, dell’enogastronomia, della creatività, della scuola, del turismo e della comunicazione e insieme a loro abbiamo individuato tre parole-chiave in grado di rappresentare la caratteristica e la forza del nostro territorio: accoglienza, civiltà e qualità. Senza dimenticare la forza della nostra storia, a partire dall’eredità lasciataci da Matilde di Canossa, la ricchezza delle nostre proposte culturali ed il fascino della nostra natura e del nostro paesaggio, dall’Appennino al Po. Reggio Emilia è tutto questo ed è tutto questo che fa di Reggio Emilia una provincia bella non solo da vivere, ma anche da visitare. Sonia Masini Presidente della Provincia di Reggio Emilia
la gamma) si affiancano altri prodotti unici come il Canossello (culatello con cotenna), il Rossenello, lo strolghino, i guanciali, le coppe, il lombetto e altre chicche difficili da non assaggiare. Dopo tanta fatica è tempo di una sosta. Ovviamente al castello di Carpineti, nel cuore del territorio matildico, dove il cuoco reggiano Silvano Mazzoli ha voluto approdare dopo una ventina d’anni passati all’estero e dopo aver coronato la sua carriera nel Regno Unito come personal chef di Tony Blair. La sua è una cucina dagli ingredienti semplici, che Silvano va ad acquistare personalmente ogni mattina, seguendo le stagioni
e la disponibilità dei fornitori locali, una scelta di vita che lo ha riportato nella sua terra in cerca di ritmi più rilassati e di materie prime a chilometro zero. Il risultato è una carta ricca di suggestioni dove sono i sapori a giocare un ruolo da protagonisti, uniti ad un servizio ineccepibile e ad una location ricca di storia dove è possibile pranzare guardando la valle sottostante, così come dovevano fare i castellani di qualche secolo fa. È il fascino di una provincia unica come quella di Reggio Emilia, che riesce a guardare avanti, senza dimenticare le origini e la storia del suo territorio. n
The Quality of Life The province of Reggio Emilia is a fascinating land of excellence, a land where quality has always counted, characterised by the discretion and old-fashioned realism that distinguish us Reggiani. A sort of hidden treasure that has now decided to put itself on the map. Which is why the Reggio Emilia Provincial Council is actively sponsoring territorial marketing to help our businesses stay competitive and increase the number of visitors and tourists the area attracts. It’s one more way to fight the crisis and create job opportunities for our young people to give them a future. We have managed to involve Reggio Emilia’s leading exponents from the worlds of enterprise, culture, food and wine, creativity, education, tourism and communications and together we have identified three key words that represent our territory: hospitality, courtesy and quality. Without forgetting our long history, going back to Matilda of Canossa’s heritage, our wealth of culture and our superb countryside, from the Apennine Hills down to the river Po. Reggio Emilia is all this and it is what makes it such a wonderful place to live and such a wonderful place to visit. Sonia Masini President of the Province of Reggio Emilia
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Architettura militare / Military architecture Sopra: il castello di Rossena è dotato di una torre di avvistamento, detta Rossenella che serviva per potenziare le difese locali Above: the castle of Rossena has a lookout tower known as the Rossenella, part of its defence works
Canossello, Rossenello (culatello with skin) and strologhino hams, guanciale bacon, coppa pork sausage, lombetto ham made from pork fillet and a host of other goodies that are all impossible to resist. After a tiring day a break is welcome. An excellent choice is the castle of Carpineti, in the heart of Matilda territory, where local chef Silvano Mazzoli has settled after 20 years
working abroad, crowning his career in the United Kingdom as personal chef to Tony Blair. Silvano likes cooking simple dishes made from the freshest local ingredients that he buys personally every morning, following the seasons and what his strictly local suppliers can provide. This lifestyle choice has taken him back to his native land and a more relaxed pace using eco-friendly local produce.
The result is an enticing menu where flavour is king, combined with impeccable service and a unique venue. Guests can dine while enjoying the superb view of the valley below, just as the nobles who lived in the castle centuries ago must have done. The magic of the province of Reggio Emilia lies in its ability to look ahead without forgetting its origins and the history of its lands. n
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servizio/story SANTE BONELLI foto/photos courtesy ESSEOQUATTRO
Fresco come una rosa Per vincere l’oscar dell’imballaggio la ricetta è semplice: occorre un’azienda padovana specializzata in packaging alimentare, aggiungere un’idea vincente e non smettere mai di sognare. Parola di Renata, Silvia, Roberta, Mara e Valeria Ortolani Fresh as a Rose Winning the Oscar in the packaging industry is simple: all you need is a Padua-based company specialised in food packaging, a bright idea and a dream. Take it from Renata, Silvia, Roberta, Mara and Valeria Ortolani
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una storia tutta italiana quella della famiglia Ortolani. Una squadra al 100% femminile composta da Renata e dalle figlie Silvia, Roberta, Mara e Valeria, che hanno continuato con successo la strada indicata dal padre. Perché prima di morire, Giuseppe Ortolani, fondatore della Esseoquattro era riuscito a mettere a punto un innovativo brevetto per l’imballaggio degli alimenti, capace di formare una barriera protettiva da raggi UVA e UVB, aria, luce e calore, i fattori responsabili del precoce deterioramento dei cibi. Giuseppe ha trasformato i sacchetti salvafreschezza dotando di innovazione tecnologica, un prodotto apparentemente banale, accoppiando alla carta una pellicola brevettata capace di allungare la vita del prodotto, ma al tempo stesso a basso impatto ambientale. Il consumatore può infatti separare i componenti di base al momento di smaltire la confezione e consentire il recupero della carta. Ed è la svolta. I grandi gruppi della distribuzione organizzata provano i sacchetti della linea “Ideabrill”, ne testano i positivi effetti sulla durata degli alimenti, facendo prendere il volo
all’azienda di Carmignano di Brenta (Pd). Ma le sorelle Ortolani non si fermano qui e trasformano i sacchetti prodotti da Essoquattro in un innovativo strumento di marketing a disposizione dei loro clienti. Poi arriva l’Oscar 2011 per l’imballaggio, il massimo riconoscimento per le aziende del settore, vinto con un prodotto destinato all’incarto del pesce, perchè l’innovazione non ha confini. n
Materiali hi-tech Hi-tech materials I sacchetti salva freschezza della linea Ideabrill consentono di allungare la vita dei prodotti alimentari confezionati al loro interno The fresh food bags in the Ideabrill line keep food fresher longer
Come in un film / Screen hits Per tuffarsi nel mondo della rosa basta collegarsi al sito www.ideabrill.it o fare un salto su Facebook, dove è anche disponibile il backstage degli ultimi spot pubblicitari realizzati da Esseoquattro / Discover la vie en rose at www.ideabrill.it or check out Facebook, with all the backstage action from Esseoquattro’s latest adverts
The story of the Ortolani family is a very Italian tale. An allfemale team comprising Renata and her daughters Silvia, Roberta, Mara and Valeria, who have successfully followed in their father’s footsteps. Before his death the founder of Esseoquattro, Giuseppe Ortolani, managed to register a patent for an innovative food packaging idea capable of forming a protective barrier against UVA and UVB rays, air, light and heat, the factors responsible for the
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rapid deterioration of foodstuffs. Giuseppe transformed simple paper food bags by adding a layer of high tech film which kept food fresh, but had a low environmental impact. All the consumer had to do is separate the paper from the film before throwing the bag away so that the paper could be recycled. This proved a turning point. The major retail groups were quick to grasp the advantages of “Ideabrill” bags and the way they kept food fresher for longer,
launching Esseoquattro in Carmignano di Brenta (Pd) on the road to rapid growth and success. But the Ortolani sisters were not going to rest on their laurels, so they added extra value to their bags by transforming them into an innovative marketing tool for their clients. In 2011 they won the packaging Oscar, the highest award in the industry. The winning product was for packaging fish, because innovation knows no boundaries. n
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servizio/story SANTE BONELLI
Il giardino dei limoni Se pensate che vendere succo di limone in Cina sia una passeggiata fate due chiacchiere con la famiglia Polenghi. Loro i limoni sanno spremerli talmente bene da aver appena vinto all’Anuga di colonia un premio per il packaging innovativo, 100% made in Italy Lemon Groves. If you think selling lemon juice in China must be child’s play try having a word with the Polenghi family. They are past masters at squeezing lemons, with a recent award for innovative packaging 100% made in Italy from the Cologne Anuga Fair to prove it
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hi opera nel settore del food conosce bene l’Anuga di Colonia, una delle principali fiere mondiali dedicate al comparto alimentare, vero e proprio banco di prova per qualsiasi azienda che voglia far breccia sul mercato internazionale. Una rassegna alla quale il gruppo Polenghi, azienda lodigiana che ha costru-
People in the food industry are all familiar with the Cologne Anuga. It is one of the biggest food fairs in the world, a must for any company that wants to make its mark on the international market. The Polenghi group,
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ito la propria fortuna sul succo di limone, partecipa da tempo. Ma l’edizione 2011 verrà ricordata a lungo perché il loro succo di limone biologico, confezionato in una speciale bottiglia realizzata in plastica vegetale, ha vinto il premio per il packaging innovativo nella sezione condimenti. E la soddisfazione
a company in the province of Lodi that has built its fortunes on lemon juice, has had a stand there for years. But the 2011 edition will remain a red letter event for some time, because it was here that their organic lemon
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juice packaged in a special eco-sustainable bioplastic bottle won the award for packaging in the condiments section. And Marco Polenghi’s satisfaction as he shows us the trophy won in Germany is well-deserved, be-
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di Marco Polenghi mentre mostra il trofeo conquistato in Germania è più che meritata, perché corona quarant’anni di impegno in un settore di nicchia, che ha permesso però alla famiglia Polenghi di farsi conoscere in tutto il mondo. Oggi il 90% della produzione è indirizzata all’export, dall’Europa al nord Africa, dal medio al lontano oriente, Cina e Corea comprese, senza dimenticare il continente americano. Scherzando, Marco Polenghi parla dell’azienda come di una “multinazionale tascabile”, abituata a lavorare rapidamente e in profondità. D’altro canto, oltre allo stabilimento di San Rocco al Porto (Lo) dove si produce e si confeziona il succo di limone, in
Francia è sorta la Polenghi Coltivia (prodotti alimentari in aerosol), mentre in Belgio c’è la Meroso Food, che ha costruito il proprio successo nella produzione di tartufi di cioccolato. Ma il limone resta la vera passione della famiglia Polenghi, che si è affidata allo chef pasticcere Luca Montersino per creare una linea di prodotti chiamata “il giardino dei limoni” composta da creme spalmabili, crostate, torroni, scorzette, marmellate, biscotti e preparati per torte realizzati utilizzando limoni femminelli di Sicilia, il massimo della qualità oggi disponibile sul mercato. Un modo diverso dal solito per far conoscere il genio italico ai golosi di tutto il mondo. n
A tavola con i Polenghi / Fine dining with the Polenghi family Siete in cerca di ricette creative? Se vi collegate al sito www.polenghigroup.it ci sono anche gli spaghetti alla crema di limone che vi attendono / Looking for an unusual recipe? Check out the www.polenghigroup.it website and have a look at their version of spaghetti in lemon cream
Squadra vincente Winning team
cause it is the crowning glory of 40 years’ hard work in a niche industry that has made Polenghi a familiar name worldwide. Today the company exports 90pc of its production to Europe, North Africa, the Near and Far East - including China and Korea - and the Americas. Marco Polenghi jokingly refers to the family business as a “pocketsized multinational”, used to working quickly and efficiently. The company has now branched out from its original factory in San Rocco al Porto near Piacenza, where it produces and packa-
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ges its lemon juice, into France, where it founded Polenghi Coltivia (aerosol food sprays), and Belgium, home to Meroso Food, which bases its success on the production of chocolate truffles. But lemons remain the true passion of the Polenghi family, who have entrusted pastry chef Luca Montersino with the task of creating a line of products under a new “Lemon Grove” label. The range will include lemon curds, lemon pies, nougat, candied peel, marmalades, biscuits and cake mixes, all using Sicilian femminello lemons, the best on the
market today. An unusual way of popularising Italian genius to foodies worldwide. n
Sotto: lo staff della Polenghi al completo dopo la vittoria all’Anuga Below: the Polenghi staff line up after their Anuga victory
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cantina a bordo Cellar on board
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Chiedi alle nostre assistenti di volo l’attuale rotazione e degusta uno di questi vini, lasciandoti coccolare dallo stile italiano per eccellenza. Ask our flight assistants about the current rotation and taste one of these wines. Let yourself be pampered by par excellence Italian style.
ANITA Falesco Aleatico - 12% vol - 6-8°C Il suo colore rosato introduce alla sua fragranza e freschezza con aromi tipici della varietà Aleatico. è un vino spumante brioso, piacevole da gustare come aperitivo o da accompagnare ad antipasti di salumi e formaggi. Aleatico - 12% vol - 6-8 °C Its pink colour hints at the fragrance, freshness and typical bouquets of the Aleatico variety. This is a vivacious sparkling wine enjoyable as an aperitif or with hors d’oeuvres of cured meats and cheese.
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Maximum Brut Ferrari Chardonnay - 12,5% vol - 6-8 °C Il suo colore è giallo paglierino, dalle note di frutta matura fino a sentori di nocciola e crosta di pane, con un marcato bouquet floreale. Il suo gusto secco ed elegante lo rendono un perfetto abbinamento con crostacei e molluschi. Chardonnay - 12.5% vol - 6-8 °C It straw yellow colour has notes of ripe fruit through to hints of hazelnut and crusty bread, with an evident floral bouquet. Its dry and elegant taste makes it a perfect accompaniment for crustaceans and molluscs.
Cuvee Brut Costaripa Chardonnay - 12,5% - 6-8°C Il suo colore è giallo paglierino con leggeri riflessi verdognoli. Ha un intenso ed ampio profumo di frutta fresca, che lo rende armonico e di ottima complessità. Adatto a poter accompagnare pietanze a base di pesce, o formaggi di media stagionatura. Chardonnay - 12.5% - 6-8 °C It straw yellow colour has delicate greenish reflections. It has an intense yet broad bouquet of fresh fruit, for harmonious yet optimal complexity. An ideal accompaniment for fish dishes or medium-mature cheese.
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Cabernet Sauvignon Beltrame Cabernet Sauvignon - 14% - 18-20°C Vino dal colore rosso rubino, e dai profumi intensi tipici di questo uvaggio. In bocca è di impatto con una spiccata freschezza, e morbidezza e presenta una discreta persistenza in bocca. Si abbina molto bene ad arrosti, goulash, carni rosse e formaggi a pasta dura. Cabernet Sauvignon - 14% - 18-20 °C Wine with a ruby red colour and the intense perfumes typical of this grape. Taste assures impact with striking freshness and softness, as well as fair persistence. An ideal accompaniment for roasts, goulash, red meat and hard cheese.
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Chianti Classico Bindi Sergardi Sangiovese ed uve complementari 13,5% vol - 18°C Vino dal colore rubino intenso , con bouquet ampio e complesso, con marcate note speziate e di frutta fresca. Il suo sapore morbido ed elegante, lo rende un perfetto abbinamento a carni rosse, selvaggina e formaggi stagionati. Sangiovese and complementary grapes 13.5% vol - 18 °C This wine has an intense ruby red colour, with a broad, complex bouquet and evident notes of spices and fresh fruit. Its soft and elegant taste makes it a perfect accompaniment for red meat, game and mature cheese.
The colour scale for red wines ranges from purple to ruby, garnet or orangered (with intermediate shades). In general, purple is the characteristic colour of a young wine; as the wine gradually ages, it loses some of its red to become more brick-coloured. All this is equally joined by the bouquets and flavours the wine develops through ageing in barrels. Wines are best enjoyed and appreciated by paying careful attention to the serving temperature: depending on the ageing period, the serving temperature ranges from 16 °C for a young red wine through to 20 °C for a well-aged wine.
veneto
toscana
Per i vini rossi la scala cromatica va dal porpora, al rubino, al granato o aranciato (con sfumature intermedie). In genere il porpora è il colore di un vino giovane, man mano che il vino invecchia perde parte del rosso per acquistare più color mattone. A tutto ciò si sommano poi gli aromi ed i sapori che vengono donati al vino dall’invecchiamento in botti. Per godere al massimo della bontà di un vino, bisogna essere attenti alla temperatura di servizio, a seconda del periodo di invecchiamento bisognerà adottare una temperatura di servizio diversa che va dai 16° per un vino rosso giovane, fino ai 20° per un vino lungamente invecchiato.
friuli venezia giulia
lombardia
Spumante (sparkling wine) owes its name to the froth (spuma) caused by the sudden release of part of the gas dissolved in the wine following the drop in pressure once the cork is pulled. The characteristic effervescence of sparkling wines is the outcome of a rather complex production process. The development of carbon dioxide that gives the wine its sparkle is achieved after vinification by means of refermentation in a controlled environment with the addition of sugars. There are essentially two sparkling wine production methods: the classic method, as used to produce Champagne with refermentation in the bottle, and the Charmat method that involves refermentation in sealed recipients.
trentino alto adige
Gli spumanti devono il loro nome alla spuma che si produce al momento dell’apertura della bottiglia, come conseguenza all’improvviso sprigionarsi di una parte di gas che si trova disciolto nel vino, e che si libera a causa della diminuzione di pressione provocata dalla stappatura. Per ottenere la caratteristica effervescenza dei vini spumanti, è necessario seguire un processo di produzione piuttosto complesso. Lo sviluppo dell’anidride carbonica che rende frizzante il vino, viene ottenuta dopo la vinificazione tramite una seconda fermentazione alcolica, detta “presa di spuma”o spumantizzazione, in ambiente controllato con aggiunta di zuccheri. I metodi di spumantizzazione sono essenzialmente due: il metodo classico, o anche detto Champenois, con rifermentazione in bottiglia, ed il metodo Charmant che prevede la rifermentazione in recipienti chiusi.
I vini rossi / red wines
trentino alto adige
Gli spumanti / Sparkling wines
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Terre di San Leonardo tenuta san leonardo Merlot - 13% vol - 18°C Di colore rosso rubino brillante, ha profumo di buona ampiezza e discreta persistenza Il gusto è asciutto, morbido, equilibrato con fine bocca piacevolmente amarognolo. Classico da tavola, sia su primi piatti con salse rosse o scure, e paste ripiene, sia con secondi piatti a base di carni alla griglia, carni bianche e formaggi a pasta tenera. Merlot - 13% vol - 18 °C A bright ruby red colour is matched by a full bouquet and discrete persistence. Taste is dry, soft and balanced, with a pleasantly bitter persistence. A classic wine at table alongside first courses with red and dark sauces or filled pasta, as well as main courses based on grilled meat, white meat and soft cheese.
Valpolicella Superiore Corte Figaretto Corvina, Rondinella, Molinara, Oseleta, Corvinone e Croatina - 14,5% vol -16-18°C Colore rosso rubino intenso, con ampio bouquet, note di frutta rossa e sentori speziati dovuta alla permanenza in legni francesi. è indicato con secondi piatti robusti, e formaggi di media stagionatura. Corvina, Rondinella, Molinara, Oseleta, Corvinone and Croatina 14.5% vol - 16-18 °C Intense ruby red colour with a big bouquet, hints of red fruit and spices thanks to refinement in French wood. Ideal for rich main courses and mediummature cheese.
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i vini bianchi / White wines
Arbiola Saia Agricola Sauvignon Blanc,Chardonnay 14,5% vol - 12°C Di colore giallo dorato pieno, profumi intensi di fiori, pesca e frutta matura con eleganti note minerali. Si abbina perfettamente ad antipasti, primi piatti e pesce azzurro. Sauvignon Blanc, Chardonnay 14.5% vol - 12 °C - Full golden yellow colour with intense perfumes of flowers, peaches and ripe fruit with elegant mineral notes. A perfect pairing for hors d’oeuvres, first courses and blue-fish.
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Soente Falesco Viognier e altre qualità - 13%vol - 10-12°C Vino dal colore giallo paglierino con riflessi verdognoli che preannunciano la freschezza del suo gusto. Note di agrumi e gusto avvolgente lo rendono un perfetto abbinamento con pietanze leggere, preferibilmente a base di pesce. Viognier and other varieties 13% vol - 10-12 °C Wine with a straw yellow colour and greenish reflections matched by a delightful fresh taste. Hints of citrus fruit and an embracing taste make it a perfect accompaniment for delicate dishes, preferably based on fish.
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San Giovanni della Sala castello della sala Grechetto, Procanico, Pinot Bianco, Viognier, Riesling - 12% vol Temperatura di servizio: 8-10°C Dal colore giallo paglierino, è al profumo floreale ma con note calde che ricordano la frutta matura. Sapido con un finale lungo, è ideale per pietanze a base di verdure, primi piatti e crostacei. Grechetto, Procanico, Pinot Blanc, Viognier, Riesling - 12% vol Serving temperature: 8-10 °C Straw yellow colour and a floral bouquet with warm notes recalling ripe fruit. Sapid, with a long after-taste, it is an ideal wine for vegetable dishes, first courses and crustaceans.
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White wines are made from white grapes following delicate pressing of the bunches exclusively to produce must without marcs. This is the main characteristic distinguishing white wines from red ones. Pressing is followed by fermentation and maturing, usually in steel containers for wines with a fresher and more delicate personality, or wooden barrels for wines intended for longer ageing to achieve a more distinctive character. White wines range from a more or less intense yellow colour, with greenish, amber or golden reflections depending on the wine. The bouquet is delicate and fruity and taste is fresh and aromatic. Particularly delicate tastes and pale colours depend on the production process.
umbria
lazio
piemonte
I vini bianchi sono ricavati dalla raccolte delle uve a bacca bianca, a cui segue una leggera pressatura dei grappoli, in modo tale da ottenere esclusivamente il mosto, privo di vinacce. Questa è la principale caratteristica che distingue i vini bianchi da quelli rossi. Alla pressatura segue la fermentazione e la maturazione, solitamente effettuata in contenitori di acciaio per i vini dalle note più fresche e delicate, e in contenitori di legno per i vini destinati ad un invecchiamento più lungo, dalle note più decise. I vini bianchi si presentano di colore giallo, più o meno intenso, con riflessi verdognoli, ambrati o dorati a seconda del vino. Il profumo è delicato e fruttato e il sapore è fresco e aromatico. Il colore e il gusto particolarmente tenui e leggeri, dipendono dal processo di produzione.
Solo Sole poggio al tesoro Vermentino - 14%vol - 16°C Colore solare che rispecchia il carattere del vitigno dal quale proviene. Bianco con intensa nota di fiori e frutta gialla. Al palato risulta corposo, ma allo stesso tempo di grande piacevolezza ottimo come abbinamento per crostacei, pesce e formaggi freschi. Vermentino - 14% vol - 16 °C The sunny colour reflects the character of the grapes used to make this wine. White with intense hints of flowers and yellow fruit. It has a full-bodied yet extremely pleasant taste and is excellent when paired with crustaceans, fish and fresh cheese.
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servizio/story Alessandro Amadei foto/photos Lega italiana hockey sul ghiaccio
I guerrieri del ghiaccio Il campionato italiano di hockey è in pieno svolgimento, e chi trascorre le vacanze invernali sulle Alpi può approfittarne per andare a godersi una partita dal vivo Ice warriors. The Italian hockey championship is in full swing and anyone spending a winter holiday in the Alps should take advantage to go and enjoy a live game
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Chi l’ha visto? Spot the puck Il gioco è talmente veloce che può capitare che uno spettatore alle prime armi perda di vista il puck. Ma annoiarsi è impossibile The game is so fast that first-time spectators sometimes lose sight of the puck. But you can’t get bored
P
er chi ha avuto modo di leggere “La versione di Barney” o di apprezzarne la versione cinematografica, si ricorderà certamente che oltre ai sigari di marca Montecristo e ai generosi cicchetti di whisky, tra le grandi passioni nutrite dall’estroso protagonista vi erano gli adorati Canadiens di Montreal. Parliamo infatti di hockey sul ghiaccio, uno sport che vuoi per l’elevato tasso di spettacolarità intrinseca, vuoi per la vivace (ma leale) rivalità tra le squadre e le tifoserie, non può assolutamente lasciare indifferenti. E ciò vale tanto per le sfide della mitica Nhl, la lega
professionistica nordamericana nelle cui file milita anche il team preferito dal leggendario Barney Panofsky, quanto per le partite del campionato italiano. Anzi, dei campionati italiani, visto che tanto la serie A quanto la A2 offrono match di grande impatto emotivo e di ottimo livello tecnico, disputati da giocatori in prevalenza italiani e, in misura minore, stranieri (soprattutto nordamericani). Le squadre e i campi di gioco sono distribuiti lungo l’intero arco alpino, dal Friuli al Piemonte (vedi box), non lontani dalle piste delle stazioni sciistiche più rinomate. Insomma,
Rete! / Goal! Sotto: Il momento del gol è vissuto con la stessa incontenibile esultanza delle partite di calcio / Below: the moment a goal is scored the crowds let rip with the same enthusiasm as football games
If you have ever read “Barney’s Version”, or seen the film, you will no doubt remember that one of the main character’s greatest passions, apart from Montecristo cigars and generous shots of whisky, were his beloved Montreal Canadiens. We are talking about ice hockey, a sport that can’t leave you indifferent, because of its highly spectacular nature and the heated (but loyal) rivalry between teams and fans. And this is not just true for the challenges of the legendary Nhl,
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the professional North American league where Barney Panofsky’s favourite team play, but also for the games in the Italian championship. In fact, in the Italian championship, the A as well as the A2 series both offer exciting and highly technical matches played by mostly Italian players and, to a lesser extent, foreign ones (mainly North American). The teams and hockey rinks are scattered all along the Alps, from Friuli to Piedmont (see box), not far from the most famous ski slo-
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per chi approfitta della vacanza invernale per andare a vedersi una partita, il divertimento è garantito. Anche perchè le regole del gioco risultano di facile comprensione anche al neofita: in 60 minuti di tempo effettivo, suddivisi in tre tempi, i sei giocatori di una squadra (5 più il portiere) devono infilare il puck (il disco) nella rete avversaria più volte di quanto riescano a fare i loro sei antagonisti. Il pareggio è proscritto: in caso di parità si va ai tempi supplementari ed eventualmente ai rigori. Il tutto evitando irregolarità sanzionabili, quali ostruzioni, trattenute, colpi di
pes. In short, anyone who wants to take advantage of a winter holiday to go and see a game is guaranteed to be entertained. The game rules are really easy to understand, even for a novice: the 60 minutes of game time are divided into three periods; the six players on each team (5 plus the goaltender) must shoot the puck into the opponent’s net more times than their six adversaries. Draws don’t exist: in case of a draw you go to extra time and then penalties. All of this while avoiding penalty-giving fouls, such as obstructing an opponent, holding, colliding and hooking. But physical fouls are the norm: “hockey”, as Nilo Riva, president of the Italian Ice Hockey
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bastone e agganci. Ma gli scontri fisici sono la norma: “l’hockey – ci ricorda infatti il presidente della Lega italiana hockey su ghiaccio, Nilo Riva - è uno sport duro, come può esserlo il rugby o il football americano, e molto intenso e faticoso. Non a caso, portieri esclusi, i giocatori che scendono in campo vengono cambiati di continuo. Ma di qui a sostenere che l’hockey è violento ce ne passa. È vero, possono capitare casi isolati di giocatori che trascendono, ma poi vengono pesantemente puniti. Quanto alle eventuali intemperanze degli spettatori, posso assicurare che non c’è
League, reminds us, “is a tough sport, just like rugby or American football, and very intense and tiring. It’s no coincidence that all the players on the rink, except the goaltender, are substituted continuously. But there’s a long way to go before you can call it a violent game. It’s true that there may be isolated cases of players who go too far, but they are very heavily penalised. As for any intemperance on behalf of a spectator, I can assure you that it’s a far cry from the behaviour of football hooligans, and more often than not, at the end of a game rival fans meet up in a bar for a beer.” Therefore, what guarantees the spectacular nature of the games
is firstly the ability and speed of the players, talents that so forcefully hit the headlines during the recent national championships. So much so that today the Italian national team are in the A series, where there are the 16 strongest and most victorious national teams in the world. So, to see some good hockey, just go to any of the games on the bill. “The A series championship,” says Adolf Insam (the mainstay of the Italian hockey movement, first of all as a player, then later as coach for the national team and for various other clubs, and currently coach of H.C, Bolzano), “has so far been distinguished by a great balance, althou-
Le squadre di A e A2 The teams in A and A2 SERIE A / A SERIES • Ice Hockey Aquile Pontebba (Udine) • Hafro S.G. Cortina (Belluno) • Alleghe Hockey Tegola Canadese (Belluno) • Supermercati Migross Asiago (Vicenza) • S.H.C. Val di Fassa (Trento) • H.C. Bolzano (Bolzano) • Renon/Ritten Sport Renault Trucks (Bolzano) • Lupi Fiat Professional Val Pusteria/Pustertal (Bolzano) • S.S.I. Vipiteno/Sterzing Weihenstephan (Bolzano) • H.C. Valpellice Banca di Cherasco (Torino) SERIE A2 / A2 SERIES • A.H.C. Appiano/Eppan Sparer Geruste (Bolzano) • S.V. Caldaro/Kaltern Rothoblaas (Bolzano) • H.C. Egna/Neumarkt Riwega (Bolzano) • E.V. Bozen 84 (Bolzano) • H.C. Gherdeina (Bolzano) • H.C. Merano/Meran Junior Nils (Bolzano) • Hockey Pergine Solarplus (Trento) • Hockey Milano Rossoblu (Milano)
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Adrenalina assicurata Pure adrenalin Sopra, da sinistra: le partite della serie A2 non sono meno avvincenti di quelle della massima serie. Nella foto la squadra del Caldaro (in divisa bianco-nera) contro i cugini dell’Appiano (in blu) Above left: A2 series games are no less exciting than the top series games. In the photo Caldaro (in black and white) are playing against Appiano (in blue) Un’immagine di una recente partita della massima serie tra i campioni in carica dell’Asiago (in giallo blu con lo scudetto tricolore) e i piemontesi del Valpellice An image from a recent top series game between the reigning champions Asiago (in yellow and blue with the tricolour shield) and Valpellice from Piedmont
nulla in comune con i comportamenti degli ultras del calcio, e che non è raro che a fine partita le opposte tifoserie si ritrovino al bar a bersi insieme una birra”. Dunque, a garantire la spettacolarità delle partite ci sono prima di tutto le capacità tecniche e la velocità dei giocatori in campo, doti che nel corso degli ultimi campionati nazionali sono prepotentemente balzate all’onore delle cronache. Al punto che oggi gli Azzurri sono tra le rappresentative del gruppo A, a cui appartengono le 16 nazionali più forti e blasonate del mondo. Per vedere del buon hockey, dunque, basta assistere a una qualsiasi delle partite in cartellone. “Il campionato di serie A – osserva a tale proposito Adolf Insam, colonna del movimento hockeistico italiano prima come giocatore e poi come allenatore della Nazionale e di
vari club, ed oggi coach dell’H.C. Bolzano – è stato finora caratterizzato da un grande equilibrio, anche se credo che alla fine emergeranno le squadre che si sono distinte negli ultimi anni, come l’Asiago, il Val Pusteria, il Valpellice, il Renon, o noi del Bolzano. Difficile individuare un team che pratica un hockey più spettacolare e votato all’attacco di altri; certo, l’Asiago ha in forza giocatori di notevole stazza e quindi tende a puntare molto sull’aspetto fisico”. E se invece dello sforzo corale, preferite ammirare le stoccate del grande campione, allora segnatevi questo nome: Rob Sirianni. Gioca nel Valpellice, ed è il goleador (pardon, il “top scorer”) dello scorso campionato. “Ma di fuoriclasse ce n’è in ogni squadra”, avverte coach Insam. Non c’è che fidarsi, e recarsi al palaghiaccio più vicino. Buon divertimento! n
Per raccogliere informazioni sul calendario delle partite di serie A e A2 è sufficiente visitare il sito internet della Lega italiana hockey su ghiaccio (www.lihg.it, alla voce competitions/caledario-risultati); per conoscere l’indirizzo dei campi di gioco, l’orario delle partite e le modalità d’acquisto dei biglietti occorre connettersi ai websites delle singole squadre ospitanti, reperibili all’indirizzo www.lihg.it (alla voce club) For information about the games schedule for the A and A2 series, go to the Italian Ice Hockey League’s website (www.lihg.it, click on competitions/calendario-risultati); to find out about venues, the times of the games and how to get tickets, go to the websites of the individual teams playing at home, which you can find at www.lihg.it (click on the heading ‘club’)
gh I think that eventually teams that have stood out in recent years will emerge, like Asiago, Val Pusteria, Valpellice, Renon and ourselves, from Bolzano. It is difficult to pinpoint a team that plays more spectacular and
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attacking hockey than others; Asiago certainly has players of notable stature and so tends to play a very physical game.” But if you’d rather admire the lunges of a great champion rather than teamwork, take note
of this name: Rob Sirianni. He plays for Valpellice and was the top scorer in last year’s championship. “But there is a worldbeater in every team,” says coach Insam. Just trust him and go to the nearest ice rink. Have fun! n
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Realismi socialisti, arte e ideologia Socialist realisms, art and ideology Rome’s Palazzo delle Esposizioni is hosting a lavish exhibition of Soviet art and photography from 1920 to 1970 until 8th January 2012. The event takes an unconventional look at a controversial historical period dense with events to reveal its lesser known facets
servizio/story GIOVANNI DE LUCA
Il Palazzo delle Esposizioni di Roma ospita sino all’8 gennaio una ricca mostra sull’arte e la fotografia sovietica dal 1920 al 1970, che offre Una chiave interpretativa diversa dal solito per conoscere aspetti meno noti di un periodo storico controverso e denso di eventi
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Al servizio del popolo At the people’s service Sopra: un’opera grafica del fotografo Aleksandr Rodcenko Above: a work by photographer Aleksandr Rodcenko
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65 di aver portato in Italia pittori che difficilmente avrebbero varcato i confini del Paese di provenienza. E questo spiega perché vicino a nomi noti, i curatori abbiano deciso di inserire altri protagonisti della scena di quegli anni, caratterizzati da una forte personalità, non sempre in sintonia con le esigenze del potere. Perché, se il Realismo socialista è una realtà storica, sotto il profilo artistico si possono cogliere cifre stilistiche fortemente diverse fra loro che la mostra riesce a mettere in luce con chiarezza. Inevitabili i riferimenti all’arte di regime che in Italia ha scandito il periodo littorio perché la forza del tratto, al pari delle linee fortemente grafiche e della retorica legata al lavoro e al sacrificio dell’uomo per il progresso comune traggono energia dalla stessa linfa, anche se modulate talvolta in maniera diversa. In fin dei conti, specialmente all’inizio degli anni ’20, l’estetica sovietica puntava ad un arte che doveva agire sullo spettatore tramite un coinvolgimento biomeccanico diretto: colori vivaci, ritmi serrati,
Tele giganti / Big pictures
Sopra, da sinistra: Dimitrij Zilinskij Ginnasti dell’Urss, 1964-1965 Above, from the left: Dimitrij Zilinskij USSR Gymnasts 1964-1965
Pavel Kuznetsov, Pushball, 1931 Pavel Kuznetsov, Pushball, 1931 Sotto: Viktor Popkov Costruttori di Bratsk, 1960-1961 Below: Viktor Popkov Bratsk labourers, 1960-1961
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on liquidatela come “pittura di regime”, perché sarebbe un grave errore. D’altro canto il merito di “Realismi socialisti”, la mostra allestita al Palazzo delle Esposizioni di Roma sta proprio nella capacità dei curatori di aver raccolto in un solo luogo tele capaci di raccontare la storia sovietica di un cinquantennio frenetico e sanguinario come quello che va dal 1920 al 1970. Periodo spesso tragico e difficile da definire, tali sono state le profonde modificazioni della società russa, causate dal rapido mutare della scena politica e dall’alterno destino di molti artisti, spesso passati dai fasti della scena pubblica all’oblio (che talvolta si è concretiz-
zato in un rapido invio al fronte) nel giro di pochi istanti. La mostra, in calendario sino all’8 gennaio 2012, segue lo sviluppo della pittura del Realismo socialista dalle ultime fasi della Guerra civile all’avvio della stagione brezhneviana, arrestandosi all’apertura degli anni Settanta, data oltre la quale le tendenze dell’arte ufficiale sovietica seguiranno direzioni varie e incoerenti, tali da far tramontare definitivamente il dominio culturale delle correnti realiste-socialiste. Certo, è impossibile non sottacere l’aspetto ideologico di questi quadri, molti dei quali traggono potenza dal gigantismo delle loro misure, ma la rassegna romana ha il pregio
To dismiss Soviet art as mere “regime painting” would be an error. And on the other hand one of the merits of the “Socialist Realisms” exhibition at the Palazzo delle Esposizioni in Rome is the way the curators have managed to concentrate under one roof paintings able to illustrate Soviet history during that frenetic and ferocious half century from 1920 to 1970. A
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period that was often tragic and difficult to define, so deep were the changes in Russian society caused by the rapidly changing political scene and so frequent the ups and downs of many an artist, who were often victims of a headlong fall from grace and public acclaim, left to sink into oblivion or even in some cases packed off to the front. The exhibition, open until 8th January
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l’immagine di un corpo prestante o un volto sorridente erano visti come fattori sostanzialmente migliorativi della vita dell’uomo, con evidenti similitudini alla storia italica. Un’occasione unica di godersi le opere di Deineka, Malevic, Adlivankin, Laktionov, Plastov, Brodskij, Korzhev inquadrate temporalmente nel periodo storico in cui sono realizzate, approfondendo in chiave artistica pagine dell’epopea russa sulle quali troppo spesso non c’è il tempo di soffermarsi. n
C’è festa a Palazzo / Palazzo party Realismi socialisti è allestita al Palazzo delle Esposizioni, in via Nazionale 194, Roma. Domenica, martedì, mercoledì e giovedì: dalle 10.00 alle 20.00. Venerdì e sabato: dalle 10.00 alle 22.30. Lunedì chiuso. Informazioni e prenotazioni tel. 06.3996.7500; www.palazzoesposizioni.it - Costo del biglietto: intero € 12,50; ridotto € 10,00 Socialist Realisms is on exhibition at the Palazzo delle Esposizioni, in Via Nazionale 194, Rome. Open Sunday, Tuesday, Wednesday and Thursday from 10 am to 8 pm. Friday and Saturday from 10 am to 10.30 pm. Monday closed. Info and bookings tel. +39(0)6.3996.7500; www.palazzoesposizioni.it - Tickets € 12.50; reduced € 10,00
2012, tracks the development of Socialist Realism painting from the dying throes of the Civil War to the start of the Brezhnev era, halting as the seventies begin because after that date the trends in official Soviet art started to branch off into different and inconsistent directions, which were to lead in the end to the definitive demise of the cultural domination exercised by Socialist Realism. Obviously it is impossible to ignore the ideological aspect of these paintings, many of them drawing power from their very size, but the Rome exhibition has bought painters to Italy who otherwise would probably never have left their native lands. Which is why the curators have juxtaposed well-known names with other painters from those years, all characterised by their distinctive personalities, but who did not necessarily always toe the official party line. Because although Socialist Realism is a historical fact, from an artistic point of view it produced a broad variety of responses that the exhibition highlights
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extremely successfully. Inevitably there are links with the art produced under the Fascist regime in Italy. The bold lines and forceful imagery, dealing prevalently with the themes of work and the sacrifices made for the sake of the common good and progress, are rooted in the same soil, although they may have found different interpretations. After all, what Soviet art was aiming to do, especially at the beginning of the twenties, was produce art that struck an instant chord: full of bright colours and energy. Pictures of powerful bodies or smiling faces were seen as factors that improved people’s lives, with evident parallels in Italian history. This is a unique chance to enjoy the works of Deineka, Malevic, Adlivankin, Laktionov, Plastov, Brodskij and Korzhev, set in chronological order according to the period they were painted in. An in-depth look from an artistic point of view at pages in a period in Russian history that are all too frequently only briefly glanced at. n
Estetica di Stato State aesthetics Boris Kustodiev Il bolscevico, 1920 Boris Kustodiev The Bolshevik, 1920
Gli scatti di Rodcenko Insieme a “Realismi socialisti” il Palazzo delle Esposizioni ospita anche una rassegna di fotografie di Aleksandr Rodcenko (18911956), uno dei principali generatori della straordinaria stagione creativa e intellettuale nota come “avanguardia russa”, rispecchiandone perfettamente lo spirito e l’aura mitica. Pittura, design, teatro, cinema, grafica e fotografia, sono gli ambiti in cui il talento di questa affascinante figura d’artista si è cimentato, aprendo nuovi percorsi creativi per lo sviluppo successivo di ciascuno di essi. Ma fu particolarmente nel campo della fotografia che Rodcenko introdusse i principi del Costruttivismo, la più rivoluzionaria tra le avanguardie, sviluppando metodiche e strumenti per la sua applicazione.
The Rodcenko photographs Concurrently with “Socialist Realisms” the Palazzo delle Esposizioni is also hosting an exhibition of the photographs of the artist Aleksandr Rodcenko (1891-1956), one of the leading lights of that extraordinary flowering of intellect and creativity known as the “Russian Avant-garde”, whose spirit and mythical aura he so perfectly interpreted. Art, design, theatre, cinema, graphics and photography were all grist to the mill of this fascinating artist, who proved a pathfinder in so many fields. But it was particularly in the field of photography that Rodcenko introduced the principles of Constructivism, the most revolutionary of the avant-garde movements, developing methods and tools to realise it.
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servizio/story CARLO RAVELLO
La solidarietà fa volare in alto Tre aste di opere d’arte per raccogliere fondi destinati al progetto Estate Paideia. L’iniziativa di Air Dolomiti e aeroporto di Monaco si è conclusa positivamente, in attesa di nuove esperienze “Tra cielo e terra”
Solidarity flying high. With three art auctions to raise funds for the Paideia Summer project the Air Dolomiti and Munich Airport joint initiative has proved a great success and the future beckons
“T
ra cielo e terra”, l’iniziativa promossa da Air Dolomiti insieme all’aeroporto di Monaco a favore della fondazione Paideia, ha colto nel segno. Le tre aste benefiche di opere di artisti emergenti organizzate a Bologna, Torino, Firenze, e battute da Christie’s hanno infatti visto la partecipazione di un pubblico generoso quanto attento. Come si ricorderà, da un lato c’era il desiderio di promuovere l’arte contemporanea, dall’altro si voleva raccogliere fondi da destinare a “Estate Paideia” per garantire soggiorni estivi di una settimana per nuclei familiari con figli disabili. Obiettivo centrato grazie alla disponibilità di tutti coloro che hanno acquistato le
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Ricco catalogo An extensive catalogue Da sinistra: Michael Kraus, Presidente e Ceo di Air Dolomiti Left: Michael Kraus, Air Dolomiti President and CEO Le aste sono state organizzate a Bologna, Torino e Firenze The auctions were held in Bologna, Turin and Florence
Battitori esperti / Expert auctioneers La conduzione delle aste è stata affidata a Christie’s, un nome noto nel mondo dell’arte / The auction bidding was in the expert hands of Christie’s, a well-known name in the art world
“Earth and Sky”, the Air Dolomiti and Munich Airport joint initiative to raise funds for the Paideia Foundation, has been a decided hit. The three charity events in Bologna, Turin and Florence saw Christie’s auctioning works by emerging artistic talents were all attended by a public as generous as they were interested. On the one hand the “Earth and Sky” project aimed to promote contemporary art, but on the other its main objective
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opere in catalogo, scegliendo fra le proposte di oltre 30 artisti, raggiungendo quotazioni spesso superiori alle migliori attese. Particolarmente apprezzate nell’asta di Firenze le opere di Guendalina Salini, Giovanni Ozzola e Linjuan Wei, fra gli “emergenti”, senza dimenticare i due ospiti d’onore, il fotografo Gabriele Basilico e il pittore Maurizio Cannavacciuolo, che hanno voluto partecipare alle aste offrendo due loro opere. Per Michael Kraus, Presidente e Ceo di Air Dolomiti, il successo di “Tra cielo e terra” testimonia l’interesse per la cultura e lo stile di vita italiano, due aspetti che la compagnia aerea ha sempre condiviso con i propri passeggeri. n
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was to raise funds for the “Paideia Summer” scheme, which organises one-week summer holidays for families with disabled children. The project met its target successfully thanks to all those who bought the works in the catalogue of over 30 artists and the prices achieved were often well beyond expectations. At the Florence auction the works of emerging talents Guendalina Salini, Giovanni Ozzola and Linjuan Wei were particularly
appreciated, as were those of our two guests of honour, photographer Gabriele Basilico and painter Maurizio Cannavacciuolo, who generously donated two of their works to the auctions. For Michael Kraus, president and CEO of Air Dolomiti, the success of the “Earth and Sky” project proves public interest in Italian culture and way of living, two aspects of the country our airline has always actively promoted with its passengers. n
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Cultura Culture
69 Ma si tratta di un tema largamente visitato anche nelle arti figurative, e in particolar modo nella pittura europea ed americana a cavallo tra il diciannovesimo e il ventesimo secolo. A ricordarcelo è la mostra “Van Gogh e il viaggio di Gauguin” in corso presso il Palazzo Ducale di Genova e che rimarrà aperta fino al prossimo 15 aprile. Un’esposizione, dunque, che punta in primo luogo ad esplo-
rare i sentieri umani ed artistici percorsi dal grande genio olandese e dal suo amico e collega francese, ma che al contempo offre una panoramica assai vasta e di forte impatto emotivo sui viaggi - veri o immaginari, realizzati in giro per il mondo o vissuti all’interno di una stanza o di un giardino - interpretati anche da altri eccezionali artisti, tra cui Hopper, Monet e Kandinsky.
Capolavoro unico A unique masterpiece Pagina precedente: Paul Gauguin: “Da dove veniamo? Chi siamo? Dove andiamo?” (1897-1898) Preceding page: Paul Gauguin: “Where do we come from? What are we? Where are we going?” (1897-1898)
Attraverso le epoche / Through the ages servizio/story Carlo Ravello
Sotto da sinistra: Vincent van Gogh: “Autoritratto al cavalletto” (1888) - Nicolas De Staël: “Figure sulla riva del mare” (1952) Below left: Vincent van Gogh: “Self-Portrait with Easel” (1888) - Below right: Nicolas De Staël: “Figures by the Seashore” (1952)
In viaggio con Van Gogh e Gauguin
le in Genoa and open until 15 April 2012. The exhibition’s main theme is the personal and artistic journeys accomplished by the great Dutch genius and his French friend and colleague,
but it also offers a broad perspective, rich in emotional impact, on journeys in general, whether to far-flung lands or within the narrow confines of a room or garden. Journeys as seen by
other exceptional artists, among them Hopper, Monet and Kandinsky. But as the exhibition’s curator, Marco Goldin, asserts Gauguin’s Journey, his famous “Where do we come from? What
Dal 12 novembre al 15 aprile 2012 il Palazzo Ducale di Genova ospiterà una straordinaria mostra dedicata all’esplorazione, di luoghi e sentimenti. Con 38 opere del genio olandese, un grande capolavoro del maestro francese e i dipinti di tanti altri artisti famosi Travels with Van Gogh and Gauguin. From 12 November 2011 to 15 April 2012 Palazzo Ducale in Genoa hosts an exceptional exhibition on exploring places and feelings. 38 works by the Dutch genius, a masterpiece by the French maestro and numerous paintings by a host of illustrious names
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ella letteratura occidentale il viaggio, inteso come esperienza fisica e spirituale, come occasione di conoscere il mondo esterno, ma anche quello interiore o addirittura ultraterreno, è senza dubbio uno degli elementi più celebrati Western literature abounds with works on the theme of journeys, whether real or spiritual. Travel seen as a chance to explore unknown lands, but equally to metaphorically explore our innermost feelings, or even worlds beyond. Famous examples include the
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e ricorrenti. Basti pensare ai grandi classici dell’antichità, dall’Odissea all’Eneide fino alla Divina Commedia, e alle migliaia di opere che nelle biblioteche d’oggi affollano le scansie della sezione dedicata, appunto, ai viaggi.
classics of antiquity, from the Odyssey to the Aneid and on to Dante’s Divine Comedy, down to the thousands of works that throng the shelves of the travel section in today’s bookshops. But the theme has proved equally popular in the figurative arts, in particular
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in European and American painting at the end of the 19th and beginning of the 20th centuries. As amply demonstrated in the exhibition “Van Gogh e il viaggio di Gauguin” (Van Gogh and Gauguin’s Journey) currently being held at the Palazzo Duca-
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71 Proiezioni interiori Internal musings Sotto: Vincent van Gogh: “Il seminatore” (1888) Edward Hopper: “Sole del mattino” (1952) Andrew Wyeth: “Il mattino di Natale” (1944) Vassily Kandinsky: “Improvvisazione con forme fredde” (1914) Below: Vincent van Gogh: “The Sower” (1888) Edward Hopper: “Morning Sun” (1952) Andrew Wyeth: “Christmas Morning” (1944) Vassily Kandinsky: “Improvisation with Cold Forms” (1914)
Ma come sottolineato dal curatore dell’esposizione, Marco Goldin, il viaggio di Gauguin, ovvero il celeberrimo “Da dove veniamo? Chi siamo? Dove andiamo?”, sarà il pezzo forte della mostra genovese, nonché il trait d’union con tutte le altre opere raccolte nelle stanze del Palazzo Ducale. Concesso in prestito dal museo di Boston ed esposto per la
are we? Where are we going?”, is undoubtedly the star of the show, together with the cleverly contrived theme linking all the other paintings on display in the Palazzo Ducale. The French masterpiece is on loan from the
seconda volta in Europa – dunque, un autentico evento nell’evento – il dipinto realizzato dal maestro francese all’indomani della morte dell’amatissima figlia Aline racchiude infatti tutti gli elementi del viaggio: l’esplorazione geografica, lo spostamento fisico e la proiezione nella propria interiorità. Non solo: esso rappresenta anche la parabola dell’uomo sul-
Boston museum and this is only the second time it has been publicly exhibited in Europe, making it almost an event in its own right. Gauguin painted it soon after the death of his beloved dau-
ghter Aline, and it contains all the essential elements peculiar to journeys: geographical exploration, movement from one place to another and display of one’s inner emotions. It also illustrates man’s earthly journey as he
la terra (nel passaggio dalla fanciullezza alla maturità e alla vecchiaia) e ripropone l’intero tragitto dell’artista Gauguin, venendone così a costituire, sostengono i critici, il suo vero testamento spirituale. Non meno ricche di fascino e inondate di luci e suggestioni le 38 opere di Vincent van Gogh, realizzate tra l’Olanda, Parigi e il Sud della Francia, e a cavallo tra il 1886 e il 1890,
grows from infancy to maturity and on into old age, while encapsulating the whole of Gauguin’s own development as an artist, the true spiritual heritage he has left us according to the critics. Equally fascinating, suffused with light and evocative are the 38 works by Vincent van Gogh, painted during the artist’s wanderings between Holland, Paris and the south of France between
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anno della prematura scomparsa dell’artista. Tra i capolavori esposti, alcuni dipinti celeberrimi come “Scarpe” e “Autoritratto su cavalletto”, o ancora come “Il seminatore”, memorabile testimonianza di quel processo di trasformazione della Natura che avviene all’interno della propria anima. Non manca il contributo degli artisti americani, che in un primo momento esprimono lo stupo-
1886 and 1890, the year of his premature death. Among the various masterpieces on display, some of the most famous include “Shoes” and “Self-Portrait with Easel”, or “The Sower”, that remarkable tribute to the transformation of Nature that takes place within one’s soul. American artists have also made their contribution to the exhibition, with earlier works documenting the amazement they evidently
Brezze marine Sea Breeze Sopra: Vincent van Gogh: “Barche di pescatori sulla spiaggia di SaintesMaries-de-la-Mer” (1888) Above: Vincent van Gogh: “Fishing Boats on the Beach at Les SaintesMaries-de-la-Mer” (1888)
initially felt at the wide open spaces of the continent they had so recently conquered (Maine’s stormy coast, the earthly paradise of the Yellowstone and Yosemite parks), only later, with Edward Hopper and Mark Rothko, did they launch into the theme of the introspective journey. Lastly Monet and Kandinsky, the former plumbing the unexplored depths of the human psyche from the vantage point of
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Mostre Exhibitions
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Natura selvaggia Wild nature Sopra da sinistra: Vincent van Gogh: “Il burrone” (1889) Frederic Edwin Church: “L’isola di Mount Desert” (1863) Sopra da sinistra: Vincent van Gogh: “Ravine” (1889) Frederic Edwin Church: “Mount Desert Island” (1863)
re per i grandi spazi del continente appena conquistato (la burrascosa costa del Maine, il paradiso terrestre dei parchi di Yellowstone e Yosemite), ma che poi, con Edward Hopper e con Mark Rothko, si lanciano nei viaggi introspettivi. Infine Monet e Kandinsky, con il primo che dal suo buen retiro di Giverny getta lo sguar-
his Giverny hideaway and the latter following in his footsteps and beyond to leave earthly re-
do alla profondità della psiche, e il secondo che, ispirato proprio da Monet, decide di astrarsi dalla realtà terrena per intraprendere un viaggio nel tempo interiore. Insomma, una mostra ispirata e stimolante, che ritorna con delicatezza sui grandi interrogativi dell’essere umano di fronte alla complessità e ai misteri del Creato. n
ality behind and journey into inner time. All told, a stimulating, inspiring exhibition that
delicately traces man’s principal perplexities when faced with a mysterious, complex world. n
PABLO PICASSO IN MOSTRA sUL LUNGARNO Esposte a Pisa, nelle sale di palazzo Blu, circa duecento opere del famoso genio spagnolo Sarà aperta al pubblico fino a domenica 29 gennaio “Pablo Picasso. Ho voluto essere pittore e sono diventato Picasso”, la terza mostra del ciclo dedicato ai grandi maestri del secolo scorso le cui radici culturali affondano sulle sponde del Mediterraneo organizzata dalla Fondazione Palazzo Blu di Pisa. L’esposizione offre al visitatore l’opportunità di comprendere come la volontà di essere pittore del giovanissimo artista nella Barcellona degli ultimi anni dell’Ottocento lo abbia condotto, attraverso una continua manifestazione del suo genio
creativo, a esplorare ogni possibile percorso artistico. Fulcro della mostra, che comprende circa 200 opere tra dipinti, ceramiche, disegni, litografie, acqueforti, libri e tapis serie, è la straordinaria collezione di 59 linogravure intorno alla quale si articola il percorso della mostra, con opere datate dal 1901 al 1970. Apertura: fino al 29 gennaio 2012 Open until 29th January 2012 Tel. + 39 050 28515 www.picasso-palazzoblu.it
PABLO PICASSO ON SHOW IN PISA Informazioni utili / Useful information Dove/Where Palazzo Ducale - Piazza Matteotti, 9 - Genova Orari/Opening hours Lunedì-venerdì ore 9-19; sabato e domenica ore 9-20 1 gennaio 2012: ore 10-20 Chiuso 24, 25 e 31 dicembre 2011 Monday-Friday 9am to 7pm; Saturday and Sunday 9am to 8pm 1st January 2012: 10am to 8pm Closed on 24th, 25th and 31st December 2011 Info: +39 0422 429999 - www.lineadombra.it
Approximately 200 works by the renowned Spanish genius exposed in Palazzo Blu “Pablo Picasso. Ho voluto essere pittore e sono diventato Picasso” will be open to the public until Sunday 29 January. It is the third exhibition in a cycle organised by the Fondazione Palazzo Blu in Pisa on great 20th-century masters culturally rooted in
the Mediterranean basin. The exhibition enables visitors to understand how, in the closing years of the 19th century, the desire of a young artist in Barcelona to become a painter led him to explore all possible artistic paths as he continued to manifest his creative genius.
The exhibition comprises approximately 200 paintings, ceramics, drawings, lithographs, etchings, books and tapestries and features the extraordinary collection of 59 linocuts around which the exhibition route unfolds. Works dating from 1901 to 1970.
ANCONA, MOLE VANVITELLIANA L’ULTIMA CENA / THE LAST SUPPER “Alla mensa del Signore”. Questo il titolo della mostra organizzata nel quadro del Congresso eucaristico nazionale per offrire una panoramica sul tema dell’Ultima Cena dal Quattrocento all’Ottocento, con opere di Signorelli, Raffaello, Tiziano, Tintoretto, Rubens e tanti altri.
Luci mediterranee Mediterranean warmth A fianco: Vincent van Gogh: “Veduta di Saintes-Maries- de-la-Mer” (1888) Opposite: Vincent van Gogh: “View of Saintes-Maries- de-la-Mer” (1888)
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“Alla mensa del Signore” is the title of an exhibition organised for the Congresso Eucaristico Nazionale to provide an overview on the theme of the Last Supper, from the 15th to the 19th centuries. Works by Signorelli, Raphael, Titian, Tintoretto, Rubens and many more. Apertura: fino all’8 gennaio 2012 Open until 8th January 2012 Tel. + 39 071 285551 - www.congressoeucaristico.it/Eucaristianell’arte
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FERRARA, PALAZZO DEI DIAMANTI Parigi tra le due guerre All’indomani della Grande Guerra e fino primi anni Trenta, Parigi è in pieno fermento: la sua atmosfera cosmopolita, mondana e liberale, attrae le più grandi personalità dell’arte, della cultura, della musica e dello spettacolo. Maestri della modernità, come Mondrian, Picasso, Modigliani e Dalí sono i protagonisti di una grande mostra di Ferrara Arte che racconta per la prima volta in Italia quel periodo aureo della ville lumière. Apertura: fino all’8 gennaio 2012 Open until 8th January 2012 Tel. + 39 0532 244949 www.palazzodiamanti.it
FERRARA, PALAZZO DEI DIAMANTI Paris between the two wars Paris was at a place of great ferment from the end of the Great War to the early 1930s and its cosmopolitan, worldly and liberal mood appealed to leading figures in the worlds of art, culture, music and entertainment. Modern masters such as Mondrian, Picasso, Modigliani and Dalí feature in this large exhibition by Ferrara Arte that narrates the golden era of the City of Light in Italy for the first time.
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informazioni passeggeri Passenger information
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Per garantire la vostra sicurezza ed il massimo comfort a bordo dei nostri aerei, vi invitiamo A seguire le seguenti procedure air dolomiti For safety reasons and for your comfort On board, we kindly ask you to follow the air dolomiti procedures Bagaglio a mano Cabin baggage è consentito 1 solo bagaglio a mano (max 55 x 40 x 20 cm) o 1 portabiti pieghevole (max. 57 x 54 x 15 cm) per passeggero ed il suo peso non può superare gli 8 kg. Il bagaglio a mano può essere posizionato nella cappelliera o sotto il sedile di fronte a voi; aprite i vari spazi con cautela affinché non cada nulla. Sugli aerei di piccole dimensioni (con meno di 70 posti) i bagagli a mano voluminosi dovranno essere consegnati sottobordo al personale aeroportuale: a destinazione vi verranno riconsegnati allo sbarco. One piece of hand baggage (max. 55 x 40 x 20 cm) or a gar-
ment bag (max. 57 x 54 x 15 cm) weighing not more than eight (8) kilos per passenger is allowed on board. The hand baggage can be stowed in the overhead bin or under the seat in front of you; please be careful when opening the compartments so that nothing falls out. On small aircraft (with less than 70 seats) big hand luggage must be leaved to the airport staff just before entering the aircraft: on arrival we will deliver it to you just under the aircraft. Oggetti pericolosi Dangerous articles Norme internazionali di sicurezza proibiscono di trasportare armi o altri oggetti pericolosi
sia nel bagaglio spedito che in quello a mano. Sono compresi: gas compressi, corrosivi, liquidi e solidi infiammabili come ad esempio i fiammiferi.* Vi preghiamo di tener inoltre presente che, secondo le disposizioni locali, alcuni oggetti che possono provocare lesioni non vengono accettati a bordo; tra questi rientrano anche forbici, coltelli tascabili e lime per unghie. Informazioni dettagliate sugli oggetti pericolosi sono esposte in aeroporto (zona check-in).
International safety regulations prohibit the transportation of the weapons or any other dangerous items in carry-on or checked baggage. These includes: compressed gases, corrosives, explosives, flammable liquids and solids such as matches.* Please be aware that, depending on local regulations, certain items which may cause injuries may not be taken on board; this includes scissors, knives and nail files. Detailed information about prohibit items is displayed at the airport (check-in area).
*Tranne armi e munizioni da caccia o sportive. Per ulteriori informazioni si prega di verificare direttamente con la compagnia.
* Except arms and ammunitions for hunting or sporting. For further information please contact directly the Airline.
Apparecchi elettronici Electronic devices A bordo l’uso di alcuni dispositivi può interferire con i sistemi radio e la strumentazione di bordo. Vi invitiamo quindi a seguire le seguenti procedure e le disposizioni comunicate dalle Assistenti di Volo. Una normativa di legge consente l’uso dei telefoni cellulari a terra esclusivamente nelle seguenti modalità: in partenza sino alla chiusura delle porte dell’aereo ed in arrivo dopo l’apertura delle porte stesse. Apparecchiature elettroniche quali videocamera, walkman, lettori CD portatili, laptop, giochi elettronici e simili possono essere utilizzati durante la salita, la crociera e fino all’inizio discesa.
Per chiarimenti vi invitiamo a contattare il personale di cabina. Certain electronic devices may not be used on board as they may interfere with the electronic aviation systems. Please respect the following procedures and Flight Attendants communication/disposition. The law permits the use of cell phones on ground only: on departure until the door closure and on arrival at the door opening. Other devices such as video cameras, walkmans, CD players, laptops, computer toys and etc may be used during climb, cruise and until the beginning of the descent. For further information please
contact the Cabin Staff. Alcolici e superalcolici Alcohol Il consumo di bevande alcoliche acquistate a terra non è consentito a bordo. Ci riserviamo inoltre il diritto di non servire alcolici e superalcolici a passeggeri minorenni o a persone che ne hanno già fatto uso. Passengers are not permitted to consume alcohol they purchased on ground. We reserve the right to refuse to serve alcohol to young passengers (under 18 years) or to intoxicated passengers. Divieto di fumare
Smoking Tutti i voli Air Dolomiti sono “non-smoking flights”. All Air Dolomiti flights are “nonsmoking flights”.
Vi auguriamo “Buon Volo”! Air Dolomiti wishes you “Buon Volo”!
Regole di Sicurezza negli Aeroporti dell’Unione Europea per i bagagli a mano safety measures for hand luggage at European Union Airports Da lunedì 6 novembre 2006 l’Unione Europea (UE) ha adottato nuove regole di sicurezza che limitano la quantità di sostanze liquide che è possibile portare attraverso ed oltre i punti di controllo di sicurezza aeroportuale. A tali regole sono soggetti tutti i passeggeri in partenza dagli aeroporti dell’Unione Europea, compresi i voli nazionali e sui voli in coincidenza dall’Europa. Ai punti di controllo di sicurezza aeroportuale ciascun passeggero ed il relativo bagaglio a mano saranno controllati per individuare, oltre agli altri articoli già proibiti dalla normativa vigente, anche eventuali sostanze liquide. Nel bagaglio a mano è consentito il trasporto di liquidi e prodotti in gel (articoli da toilette e cosmetici) in piccola quantità e alle seguenti condizioni:
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• dovranno essere contenuti in recipienti aventi ciascuno la capacità massima di 100 millilitri (1/10 di litro) o equivalenti (es: 100 grammi); • i recipienti dovranno essere inseriti in un sacchetto di plastica trasparente e richiudibile, di capacità non superiore ad 1 litro (ovvero con dimensioni pari ad esempio a circa cm 18 x 20); • dovrà essere possibile chiudere il sacchetto con il rispettivo contenuto (cioè i recipienti dovranno poter entrare comodamente in esso); • per ogni passeggero (infanti compresi) sarà permesso il trasporto di una busta; • possono essere trasportati al di fuori del sacchetto, e non sono soggetti a limitazione di volume, le medicine ed i liquidi prescritti a fini dietetici, come gli alimenti per bambini. Tali articoli dovranno comunque essere presentati al controllo di sicurezza;
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• gli articoli di duty free acquistati negli aeroporti europei o a bordo di aeromobili registrati nell’UE possono essere trasportati a bordo in una busta sigillata, a condizione che venga prodotta una prova d’acquisto con la data di quel giorno (non applicabile sui voli in codeshare). La busta viene sigillata nel punto vendita. Al fine di agevolare i controlli è obbligatorio: • presentare agli addetti ai controlli di sicurezza tutti i liquidi trasportati come bagaglio a mano, affinché siano esaminati; • estrarre dal bagaglio a mano i computer portatili e gli altri dispositivi elettrici ed elettronici di grande dimensione. Starting from Monday, 06 November 2006 the European Union has adopted new security rules that restrict the amount of liquids that you
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can take through security checkpoints. They apply to all passengers departing from airports in the EU included domestic flights and on connecting flights from Europe. At the security checkpoints, all passengers and their hand luggage must be checked for liquids in addition to other prohibited articles. In the hand baggage only small quantities of liquids and gel-based products (healthcare products and cosmetics) are allowed with the following regulation: • liquids must be in containers with maximum capacity of 100 millilitres each (1/10 litre) or equivalent; • all containers must be carried in a transparent, re-sealable plastic bag with a maximum capacity of one litre (e.g. a bag with dimensions cm 18 x 20);
• only one bag per passengers (included infant) is permitted; • medication and special foodstuff needed during the flight can be carried outside the plastic bag. They must be anyway checked at the security point; • duty-free articles purchased in an European airport or on board an aircraft registered in the EU may be carried on board inside a special bag that must be sealed by the duty-free shop staff. In order to help the checkpoint staff, it is necessary to: • present all liquids at the checkpoint for examination; • remove laptop computers and large electrical devices from the hand baggage for the security screening.
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Aeroporto di Monaco
Aeroporto di Monaco
Air news Aeroporto di Monaco
Milano
La forza della partnership Lufthansa ha individuato in Air Dolomiti il partner ideale sul mercato italiano per le sue caratteristiche di serietà, affidabilità e qualità, nell’ambito della sua politica di alleanze per affrontare il mercato globale. La partnership con Lufthansa ha consentito ad Air Dolomiti di collaborare con i membri della Star Alliance, nata nel 1997, che rappresenta oggi una delle più importanti alleanze a livello mondiale,annoverando compagnie di tutto il mondo. L’offerta di voli in code sharing garantisce ai passeggeri tutti i vantaggi derivanti dall’appartenenza ad un grande network internazionale: • tariffe particolarmente favorevoli per i voli in prosecuzione • partecipazione ad un programma di frequent flyer a livello globale (“Miles & More”) • assistenza e utilizzo delle strutture di terra e dei partner della Star Alliance.
Orio al Se ri
l’operativo di Air dolomiti AIR DOLOMITI’S TIME TABLE
L’operativo di Air Dolomiti è caratterizzato da una forte attività feeder verso gli hub di Monaco di Baviera, Francoforte e Vienna dai principali scali italiani. Grazie all’offerta della Compagnia e ad orari e frequenze appositamente studiati, i passeggeri possono proseguire il loro viaggio e raggiungere la destinazione finale con i collegamenti offerti da Lufthansa e dai partner Star Alliance. The Air Dolomiti’s time-table highlights the strong feeder activity to Munich, Frankfurt and Wien hubs from the main Italian airports. Thanks to frequencies and schedule our passengers can continue their
L’attività di Air Dolomiti evidenzia il carattere business della Compagnia, punto di riferimento all’interno del Gruppo Lufthansa. A Monaco Air Dolomiti conferma la propria importanza di vettore italiano inserito in un sistema planetario da e per 11 città italiane. Per maggiori informazioni sui voli offerti, tariffe e orari: www.airdolomiti.it o Call Center al numero 045 2886140
journey and reach the final destination with Lufthansa and Star Alliance partners. The Air Dolomiti’s activity highlights the business core of the Company that is the Italian benchmark for Lufthansa and
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The strength of Partnership
TRIESTE VENEZIA
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Durante l’operativo invernale (dal 30/10/2011) il network di Air Dolomiti è soggetto a cambiamenti
Air Dolomiti’s network is subject to changes during Winter time–table (from 30/10/2011)
Oltre a Air Dolomiti, alle compagnie del gruppo Lufthansa e ai partner Star Alliance, agli autonoleggi, alle catene alberghiere e alla carta di credito Miles & More Oro, sono sempre di più i partner che in diversi settori contribuiscono a fare di Miles & More il programma per frequent flyer leader in Europa e che ha raggiunto in questi giorni il suo 20 milionesimo socio nel mondo! Tra i nuovi partner anche Trip Advisor e, in Italia, Genialloyd, Boggi e Vodafone. Si iscriva subito e inizi a raccogliere preziose miglia per
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Il mondo di Miles & More
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among the Lufthansa Group. At present, Air Dolomiti connects 11 Italian airports to Munich. For further information: www.airdolomiti.it or Call Center 045 2886140
GENOVA
Lufthansa has identified Air Dolomiti as being its ideal partner in the Italian market, because of it’s professionalism, reliability and quality within its policies of alliances to address the global market. The Lufthansa agreement enabled Air Dolomiti to cooperate with Star Alliance, born in 1997 as the result of a Lufthansa idea and today one of the world’s most important alliance. The offer of flights based on code-sharing gives passengers all the advantages of belonging to a big international network: • Good fares for ongoing connecting flights • Participation in global frequent-flyer programmes (“Miles & More”) • Use of Lufthansa ground assistance and facilities on the routes of Star Alliance partners.
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dicembre-gennaio 2011/2012 numero 99
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Per info e prenotazioni • For info and reservations Tel. +39 045 2886140 - www.airdolomiti.it
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I nostri Partner Partnership I vantaggi di Sixt The Sixt’s advantages Fondata a Monaco nel 1912, Sixt, già azienda leader nel noleggio veicoli sul mercato tedesco ed austriaco, è ormai conosciuta a livello mondiale e continua a svilupparsi progressivamente. La sua filosofia si concentra sulla possibilità per tutti i suoi clienti di poter noleggiare auto dalle massime prestazioni al minor costo possibile. Ha in dotazione il più grande parco macchine BMW e Mercedes Benz, gli ultimi modelli dei migliori veicoli tra auto sportive, jeep, furgoni, tali da soddisfare sempre i desideri e le necessità dei suoi clienti. Tutti i passeggeri Air Dolomiti potranno godere di particolari agevolazioni sul normale prezzo di noleggio: a questo proposito, ogni qual volta si vorrà prenotare un’auto a noleggio con Sixt, si dovrà indicare il codice sconto 9974624 e mostrare la carta d’imbarco che comprovi che si ha appena volato con Air Dolomiti. In aggiunta, tutti i passeggeri Air Dolomiti che si affideranno a Sixt, potranno accumulare 500 miglia all’interno del programma di fidelizzazione Lufthansa Miles & More (ma
non tutte le tariffe di noleggio sono soggette alla possibilità di accumulare miglia). Founded in Munich in 1912, Sixt car rental company today is a worldwide mobility service provider, and still expanding steadily. In Germany and Austria, Sixt is already the market leader. Sixt rents top-class cars to its customers at very low prices. With the world’s largest BMW and Mercedes Benz fleet, the latest models of top car makes, sports cars, convertibles, jeeps and trucks, Sixt meets the requirements of all its customers. Air Dolomiti passengers profit from special rates. When booking, please mention the discount code 9974624 and present your Air Dolomiti boarding pass. Additionally, Air Dolomiti passengers collect 500 Miles & More award miles with every eligible rental worldwide (certain rates may be excluded from mileage collection).
Fashion District Mantova A tutto shopping con la Tourist card Special shopping with the Tourist card
Il Fashion District Mantova Outlet si trova a pochi chilometri da Mantova e a soli trenta minuti d’auto dall’aeroporto di Verona. All’Outlet troverete oltre 110 punti vendita che offrono sconti dal 30 al 70%. Basta una passeggiata tra le eleganti boutique, inserite in un’atmosfera dal sapore rinascimentale, per trovare il capo giusto o l’accessorio che stavate cercando. Promozioni speciali riservate ai turisti che potranno ritirare, presso il Front Office del centro e mostrando la carta d’imbarco Air Dolomiti, la “Tourist Card”, una speciale tessera che dà diritto ad ulteriori sconti. The Fashion District Mantova Outlet is located a few minutes far from Mantova and just 30 minutes from Verona’s Airport. In the shopping village there are more the 110 stores with a 30 to 70% discounted prices. One only needs to take a walk around the elegant boutiques housed in architecture with a renaissance flavour, to find that perfect garment. Discover our special offers for tourists, going to the Outlet’s Front Office, showing Air Dolomiti boarding card, and ask for the “Tourist Card”.
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Hotel Reservation Service Dall’aereo all’hotel in un click! Your hotel in one click! Continua la collaborazione tra Air Dolomiti e HRS.com, Hotel Reservation Service, lo specialista in prenotazioni alberghiere online. Con oltre 250mila hotel in tutte le categorie di prezzo, HRS vi dà la possibilità di prenotare il vostro albergo alla tariffa più bassa e senza alcun pagamento anticipato direttamente dal sito di Air Dolomiti. Non ci sono costi aggiuntivi, la prenotazione è garantita al 100% e i prezzi sono incredibilmente convenienti. Con HRS ovunque vai c’è un letto che ti aspetta! The partnership between Air Dolomiti and HRS.com, Hotel Reservation Service, continues. HRS.com is the online specialist for hotel reservations. With more than 250,000 hotels in all price ranges, HRS gives you now the opportunity to book your dream hotel at the lowest price, without advanced payment, directly on Air Dolomiti website. No hidden costs, 100% guaranteed bookings and great rates!
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