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Incentivi per un parco mezzi più sostenibile
Oltre al PNRR, non si può parlare di decarbonizzazione e di transizione ecologica del settore senza parlare di rinnovo del parco veicolare. Caratteristica delle flotte italiane è infatti proprio una certa obsolescenza che le rende fra le più vecchie se confrontate con la media europea. Per questo da alcuni anni sono state avviate campagne di incentivazione in questa direzione con contributi finalizzati a favorire la diffusione di alimentazioni meno impattanti, di rimorchi e semirimorchi più moderni e sostenibili. Nelle stesse misure sono contenuti, in realtà, anche fondi per veicoli adatti all’intermodalità per favorire lo shift dalla strada al mare e al ferro.
Fra le ultime in ordine di tempo, il Decreto Ministeriale del 12 maggio 2020 con il quale l’allora ministero delle infrastrutture e dei Trasporti ha definito il riparto delle risorse disponibili per il biennio 20202021 (circa 122 milioni di euro in tutto) per l’acquisto di: • veicoli per il trasporto merci a trazione alternativa (CNG, LNG, diesel/ elettrico e full electric) con massa superiore o uguale alle 3,5 tonnellate; • dispositivi per il retrofit elettrico; • veicoli Euro 6 con massa superiore o uguale alle 7 tonnellate, con contestuale rottamazione di veicoli con massa superiore o uguale alle 11,5 tonnellate; • veicoli commerciali leggeri Euro 6d-Temp con massa da 3,5 alle 7 tonnellate, anche in questo caso con contestuale rottamazione; • per rimorchi e semirimorchi per il trasporto combinato ferroviario (rispondenti alla normativa UIC 596-5) e per il trasporto combinato marittimo (dotati quindi di ganci nave sulla base della normativa
IMO) dotati di dispositivi innovativi; • rimorchi e semirimorchi o equipaggiamenti per autoveicoli specifici con massa superiore alle 7 tonnellate e allestiti per trasporti in regime
ATP, rispondenti a criteri avanzati di risparmio energetico e rispetto ambientale. Incentivi, infine per l’acquisto di casse mobili e rimorchi/ semirimorchi porta casse per il trasporto intermodale.
La riduzione compensata dei pedaggi
Sempre nel 2020, il Decreto Fiscale ha stanziato anche 12,9 milioni per il 2019 e altrettanti per il 2020 per il sostegno degli investimenti nel settore dell’autotrasporto, fi nalizzati alla rottamazione e contestuale acquisto di veicoli per il trasporto merci fi no ad Euro 6 e di massa superiore o uguale alle 3,5 tonnellate.
A essere fi nanziati anche in questo caso i mezzi a motorizzazione termica e di classe Euro 6 o a trazione alternativa, CNG, LNG, ibrida (diesel/elettrico) e full electric.
Chi è in possesso di veicoli di ultima generazione, più sicuri e meno inquinanti, accede anche a una serie di meccanismi premiali volti a incentivare ulteriormente lo svecchiamento delle fl otte.
Funziona così anche il sistema che regola la riduzione compensata dei pedaggi autostradali gestita dal Comitato Centrale dell’Albo Nazionale degli Autotrasportatori.
La riduzione dei pedaggi è un ristoro economico riconosciuto a partire dal 1996 e divenuto strutturale nel 2000. Da allora il ministero dei Trasporti ha iniziato a vincolare la concessione delle riduzioni a fi nalità ambientali. Un meccanismo che ha escluso da subito i veicoli più inquinanti (cioè gli Euro 0) e che nel corso degli anni ha rafforzato questa logica introducendo coeffi cienti di premialità e andando a riconoscere una maggiore percentuale di riduzione in base alla classe ambientale dei veicoli. Il sistema di calcolo fi nale, quindi, si differenzia non solo in funzione al fatturato delle imprese (uno dei criteri) ma anche a criteri emissivi.
Per quest’anno (e relativamente ai transiti effettuati nel 2020), possono accedere ai rimborsi anche i mezzi Euro 3. In base alla direttiva emanata dal Ministro delle Infrastrutture e Mobilità Sostenibili Enrico Giovannini che fi ssa le regole per il 2021 a favore delle imprese di autotrasporto, però, dal prossimo anno il benefi cio sarà riconosciuto solo ai veicoli Euro 4 o superiori con l’obiettivo di incentivare l’uso di mezzi più nuovi e quindi ecologicamente più sostenibili.
emanata dal Ministro delle Infrastrutture e Mobilità Sostenibili Enrico Giovannini che fi ssa le regole per il 2021 a favore delle imprese di autotrasporto, però, dal prossimo anno il benefi cio sarà riconosciuto solo ai veicoli Euro 4 o superiori con l’obiettivo di incentivare l’uso di mezzi più nuovi e quindi ecologicamente più sostenibili.