"Agricoltura Alessandrina" luglio/agosto 2022

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COLDIRETTI ALESSANDRIA Anno 69° numero 7 21 LUGLIO-AGOSTO 2022 Prezzo €2.00 www.alessandria.coldiretti.it - Poste italiane spa - Spedizione in a.p. D.L. 353/03 (conv. L. 46/04) art.1 Comma 1, DCB - Alessandria

Peste dei cinghiali: irrilevante il numero di animali abbattuti. Stop vuoto stalla

Emergenza siccità: il piano piccoli invasi di Coldiretti per conservare l’acqua nei bacini

Oscar Green Piemonte: premio all’azienda “Società Agricola San Lorenzo” di Ponzone


CAIAGROMEC

Confederazione Agromeccanici e Agricoltori Italiani

ASSOCIAZIONE PROVINCIALE TREBBIATORI E MOTOARATORI

via Pontida, 18 Alessandria - Tel. 0131 252871 - info@assotrebbiatorial.it


COLDIRETTI ALESSANDRIA Anno 69° numero 7 21 LUGLIO-AGOSTO 2022 Prezzo €2.00 www.alessandria.coldiretti.it - Poste italiane spa - Spedizione in a.p. D.L. 353/03 (conv. L. 46/04) art.1 Comma 1, DCB - Alessandria

n.7 - LUGLIO-AGOSTO 2022 3

Peste dei cinghiali: irrilevante il numero di animali abbattuti. Stop vuoto stalla

COLOPHON PERIODICO EDITO DA Impresa Verde Alessandria DIRETTORE AMMINISTRATIVO Roberto Bianco DIRETTORE RESPONSABILE Ilaria Lombardi GRAFICA, IMPAGINAZIONE Media srl HANNO COLLABORATO A QUESTO NUMERO Daniela Colombini, Don Ivo Piccinini, Alberto Pansecchi, Gianni Mario Stoppini, Valerio Scarrone, Gian Carlo Bassi, Davide Biglia, Emanuele Sconfienza. FOTOGRAFIE Archivio Coldiretti REDAZIONE ED AMMINISTRAZIONE Corso Crimea 69 - 15121 Alessandria Tel. 0131 235891 - Fax. 0131 252144 RE G I S T R A Z I O N E TR I B U N A L E di Alessandria n.69 del 21.1.1953 STAMPA Nuova Grafica Confederazione Nazionale Coldiretti Federazione Provinciale Coldiretti Alessandria UFFICI PROVINCIALI Corso Crimea 69 - 15121 Alessandria Tel. 0131 235891 - Fax. 0131 252144 alessandria@coldiretti.it www.coldiretti.it/alessandria

Coldiretti Alessandria

6 7 8 9 10 11 12 14 15 19 22 24 27 30

Oscar Green Piemonte: premio all’azienda “Società Agricola San Lorenzo” di Ponzone

LETTERA APERTA SULLA FAUNA SELVATICA, LE RICHIESTE DI COLDIRETTI

EMERGENZA CINGHIALI!

IRRILEVANTE IL NUMERO DI ANIMALI ABBATTUTI

SICCITÀ, CINGHIALI E SPECULAZIONI, TROPPE IMPRESE A RISCHIO CHIUSURA

AGRISOLARE SUI TETTI DI CASCINE E STALLE, PUBBLICATO IL BANDO IN GAZZETTA

SICCITÀ,

NEI CAMPI FRUTTA E VERDURA USTIONATA. PERDITE SINO AL 70%

PIANO PICCOLI INVASI,

LA RICETTA DI COLDIRETTI PER CONSERVARE L’ACQUA

GARANZIA U35 ISMEA SU MUTUI AGRICOLI, AL VIA LE DOMANDE

SETTORE ZOOTECNICO.

MANGIMI MEDICATI, NOTA DEL MINISTERO DELLA SALUTE

SETTORE VITIVINICOLO,

TRA SCADENZE E PROROGHE ASPETTANDO LA VENDEMMIA

POMODORO,

SCATTATA LA RACCOLTA MA SICCITÀ BRUCIA L’11% DELLA PRODUZIONE

AGRICOLONIE,

DOPO IL MARE VINCONO GLI SPAZI APERTI DELLE FATTORIE DIDATTICHE

“OSCAR GREEN 2022”,

PREMIATE LE AZIENDE REGIONALI PIÙ INNOVATIVE

PATRONATO EPACA,

AGRICOLTURA LABORATORIO PER UN INVECCHIAMENTO “ATTIVO”

MERCATINO

ORARIO ESTIVO - UFFICI COLDIRETTI DAL 1° AGOSTO AL 30 SETTEMBRE gli uffici di Coldiretti Alessandria osserveranno l'orario estivo :

twitter.com/@ColdirettiAL Coldiretti Alessandria

Emergenza siccità: il piano piccoli invasi di Coldiretti per conservare l’acqua nei bacini

COLDIRETTI ALESSANDRIA

LUNEDÌ MARTEDÌ MERCOLEDÌ GIOVEDÌ VENERDÌ

mattino

8.00 - 13.00 8.00 - 13.00 8.00 - 13.00 8.00 - 13.00 8.00 - 13.00

pomeriggio

14.00 - 16.30 14.00 - 16.30

Per URGENZEe ar contatt i ar i Segret a n Zo di

Gli uffici saranno CHIUSI per la pausa di FERRAGOSTO da martedì 16 a venerdì 19


Editoriale Presidente

Questi mesi di guerra hanno segnato l’economia spingendo inflazione e costi alle stelle

PRODURRE CIBO, PRIMA RICCHEZZA DEL PAESE, PER NON CADERE VITTIME DI RICATTI E SPECULAZIONI 4

M

entre scrivo questo editoriale mi rendo conto che sono così tanti i problemi che sta affrontando il mondo agricolo, e la società intera, che faccio fatica a mantenere la determinazione a vedere il bicchiere sempre mezzo pieno. E, visto che la situazione non è abbastanza ingarbugliata, i nostri politici hanno pensato bene di far cadere il Governo e di andare a fine settembre a nuove elezioni. A questo punto io dico ‘basta’, non ne possiamo più! Quanti Ministri dell’Agricoltura abbiamo cambiato negli ultimi anni? Ho perso il conto !!! La foto che accompagna questo testo la reputo particolarmente significativa della nostra rappresentanza e reputazione, il grazie di Coldiretti al Presidente Mario Draghi per aver condiviso importanti iniziative per la crescita del Paese e la tutela del Made in Italy: lo scatto rappresenta il momento in cui il Premier ha partecipato e autorizzato l’uso del logo del Consiglio dei Ministri sulle scatole contenenti generi di prima necessità che Coldiretti ha donato in beneficenza su tutto il territorio in più occasioni. E’ stato un momento molto concreto di vicinanza nei confronti dei più bisognosi, dei meno fortunati. Non so quale autunno ci aspetterà ma non serve la sfera di cristallo per capire che saranno mesi di grande impegno per le nostre aziende, in difesa del reddito e alla ricerca di quella

sovranità alimentare che costituisce la nostra forza. Produrre cibo, prima ricchezza del Paese, per non cadere vittime di ricatti e di speculazioni. Sì, proprio così ricatti e speculazioni. Questi mesi di guerra hanno segnato l’economia spingendo inflazione e costi alle stelle, impoverendo il carrello della spesa e costringendo tante aziende sull’orlo del fallimento. A partire dai costi energetici che, non è escluso, nei prossimi mesi possano avere ulteriori rialzi. Basti pensare che nei primi mesi della guerra, per i fitosanitari, l’aumento è stato del 180% ora è arrivato al 228%, con il timore di non averne la disponibilità per le semine autunnali. Bene, quindi, il via libera all’impiego del digestato! E’ importante poter disporre di una sostanza 100% naturale e che deriva dalla lavorazione dei reflui che può supplire alla mancanza del prodotto per almeno il 30% di quello che l’agricoltura utilizza. E bene anche il raddoppio delle risorse per gli impianti di biogas fino a 300 Kw anche se resta forte la preoccupazione sui rischi di ulteriori aumenti del gas mentre le risorse alle aziende arrivano a rilento per i nodi burocratici. Altro risultato importante è stato raggiunto sul fotovoltaico: entro settembre si potranno presentare le domande e le aziende potranno attivare subito gli investimenti. Ciò che serve con urgenza è una programmazione anche per gestire la siccità: bisogna pianificare una soluzione definitiva per risolvere il problema e non dimenticarsi dell’emergenza appena torna la pioggia. Siamo in prima linea sui contratti di filiera lavoriamo sul bando e abbiamo realizzato progetti per 900 milioni che puntano sulla valorizzazione dal campo alla tavola, non solo le aziende agricole, ma anche quelle di trasformazione. E questo continueremo a fare come Coldiretti Alessandria nei prossimi

Nuove elezioni, quanti Ministri dell’Agricoltura abbiamo cambiato negli ultimi anni? Ho perso il conto!!!

Mauro Bianco

mesi, scommettendo soprattutto sui rapporti con il mondo dell’industria agroalimentare che ha scelto di esser virtuoso, di non delocalizzare e di non cedere all’omologazione. Per intenderci, mentre il cioccolato della Pernigotti viene fatto a pezzi, la Novi-Elah-Dufour firma rinnovi di contratto con le nocciole del Monferrato! Come avrete notato, volutamente, non ho parlato di emergenza peste dei cinghiali: le prime pagine del giornale sono dedicate proprio a questa tematica e a tutti gli approfondimenti. Lascio a voi ogni considerazione… e, anche in questo caso, il rimando alla classe politica di cui parlavamo all’inizio non è casuale…


Editoriale Direttore

A TAPPETO, DAGLI INCONTRI SUL TERRITORIO CON I SOCI ALLE INSEGNANTI, DALLE FAMIGLIE AGLI ALUNNI

LOTTA AL CIBO SINTETICO, IN PRIMA LINEA IN UN’ALTRA GUERRA DI CUI SI PARLA, VOLUTAMENTE, MOLTO MENO

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o abbiamo già detto in diverse occasioni, ma voglio puntare l’attenzione su un’altra guerra, di cui si parla volutamente meno, ma che sta già facendo danni immensi: è la guerra totale sul cibo sintetico che non si può vincere solo con la comunicazione. Servono volti, di donne e uomini, che trasmettano i valori del cibo. Perché il cibo sintetico è una minaccia letale che porterebbe alla fine dell’agricoltura mondiale. Non possiamo permetterlo perché vorrebbe dire far sparire anche paesaggio e turismo. Un dato emerge su tutti: da un’indagine effettuata da Coldiretti il 95% degli italiani non mangerebbe mai carne sintetica se questa arrivasse sul mercato. Interrogati sui motivi principali per i quali bocciare la bistecca fatta in laboratorio, gli italiani mettono in cima il fatto di non fidarsi delle cose non naturali (68%), mentre al secondo posto ci sono i consistenti dubbi sul fatto che sia sicura per la salute (60%). Rilevante anche la considerazione che la carne artificiale non avrà lo stesso sapore di quella vera (42%) ma c’è anche chi teme per il suo impatto sulla natura (18%) e chi fa notare, soprattutto tra i vegetariani e i vegani, che si tratta comunque di prodotti ottenuti dagli animali, peraltro con sistemi particolarmente cruenti. Il 96% degli italiani continua a mangiare carne, secondo il rapporto Coldiretti/Ixe’, con una frequenza media di consumo di 2,7 volte a settimana e la convinzione che la giusta quantità di carne, bianca e rossa, sia una componente fondamentale della buona dieta. In testa alle caratteristiche che il consumatore considera prima di acquistare c’è il fatto se la carne proviene da un allevamento italiano, seguita dalla presenza di un’etichetta con informazioni dettagliate e se arriva da un’azienda del proprio territorio.

Prezzo e convenienza si piazzano solo al quarto posto, subito davanti ai marchi ad indicazione di origine. La carne italiana nasce da un sistema di allevamento che per sicurezza e qualità non ha eguali al mondo, consolidato anche grazie a iniziative di valorizzazione messe in campo dagli allevatori, con l’adozione di forme di alimentazione controllata, disciplinari di allevamento restrittivi, sistemi di rintracciabilità elettronica e forme di vendita diretta della carne, sottolineando che scegliere carne Made in Italy significa anche sostenere un sistema fatto di animali, di prati per il foraggio e soprattutto di persone impegnate a combattere lo spopolamento e il degrado spesso da intere generazioni, anche in aree difficili. Ne abbiamo già parlato in diversi contesti e anche sulle pagine di “Agricoltura Alessandrina” ma il tema è talmente delicato e in gioco c’è così tanto che non possiamo permettere che si distolga l’attenzione da questa vera propria minaccia per l’agricoltura italiana e la sua biodiversità. Una campagna di informazione che vedrà coinvolte direttamente anche scuole, insegnanti, famiglie come anticipato dal nostro Segretario Nazionale Vincenzo Gesmundo durante l’ultimo Coordinamento Nazionale di Donne Impresa. Educare i futuri consumatori è prioritario per evitare che fake news indeboliscano la Dieta Mediterranea, patrimonio dell’Unesco. Ancora una volta saranno loro, i consumatori, i nostri alleati più preziosi: sono stati al nostro fianco anche nei mesi più difficili del lockdown, non abbiamo mai smesso di incontrarli in piazze e Mercati Coperti ed ora, dopo oltre due anni di stop forzato, torniamo ad organizzare i Villaggi Coldiretti, la sintesi perfetta della nostra progettualità. Si “riparte” da Milano con tante

Educare i futuri consumatori è prioritario per evitare che fake news indeboliscano la Dieta Mediterranea

Roberto Bianco

novità e altrettante certezze, tre giorni di saperi e sapori, per una manifestazione che ad ogni appuntamento sa regalare novità ed emozioni. Non solo una fattoria a cielo aperto, per tutti, ma anche luoghi dove poter assaporare piatti della tradizione cucinati dai cuochi contadini, dove poter acquistare direttamente dai produttori le specialità della nostra bella Italia. Momenti di approfondimento, di riflessione ma anche di creatività con i laboratori didattici e del gusto. Risultato di quella parola magica che è “multifunzionalità”, uno degli esempi della “visione” di Coldiretti che si è trovata da sola, vent’anni fa, a combattere per condurre al traguardo la Legge di Orientamento. Quella Legge che ha consentito di trasformare l’innovazione e la creatività in imprese competitive e all’avanguardia.

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SERVONO RISPOSTE CONCRETE

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a peste dei cinghiali è solo la punta dell’iceberg di una situazione insostenibile per la società e per il mondo agricolo. Dal 7 gennaio, giorno in cui è stato trovato il primo caso di PSA, ad oggi sono state fatte solo tante parole. Il paradosso? Il numero di cinghiali è raddoppiato mentre non si è fatto nulla per aiutare le aziende suinicole che si sono viste obbligate ad abbattere e distruggere centinaia di capi sani. Nonostante le

QUINDI

se “L’Italia è una Repubblica democratica, fondata sul lavoro” chiediamo che sia data la possibilità agli agricoltori di continuare a svolgere la loro attività sul territorio con la garanzia di poter coltivare e raccogliere non sperare di ricevere indennizzi. Per salvare gli allevamenti l’unica strada percorribile è il contenimento del numero di cinghiali e risarcimenti immediati alle aziende che sono state costrette ad abbattere i loro animali, vittime di un atteggiamento di scaricabarile che va a danneggiare l’anello debole della catena: il mondo agricolo, chi produce per concorrere a quell’autosufficienza alimentare che pandemia e guerra in Ucraina hanno drammaticamente messo in evidenza.

tante denunce ed iniziative messe in campo da Coldiretti non ci sono risposte concrete, solo immobilismo da parte delle istituzioni. Si parla tanto di clima e sostenibilità. Ma serve equilibrio. Chi dice che non c’è problema? Chi dalla sua scrivania non vede i campi distrutti e continua a ricevere la busta paga tutta intera, non dimezzata dalle incursioni della fauna selvatica.

STABILITO CHE

la presenza massiccia nella provincia di Alessandria della specie del cinghiale è comparsa agli inizi degli anni ’80: oggi è palese che la situazione sia sfuggita nettamente di mano! Non possiamo delegare solo ai cacciatori il compito del depopolamento quando è evidente che nel “fare caccia” ci sono di mezzo soldi pubblici che vengono messi a disposizione per mantenere i problemi. Sappiamo bene che nella società moderna la caccia è praticata soprattutto per sport e divertimento ma, chi la pratica, non può decidere tempi e metodi solo in base alle proprie necessità.

PERTANTO

chiediamo la modifica immediata del- A causa dei cinghiali, sono già stati persi circa 80 mila ettari che, se fosl’art. 19 della legge 157/1992 per semplificare le procedure per l’ado- sero tutti coltivati a frumento tenero, corrisponderebbero a 600 milioni zione dei piani di abbattimento approvati dalle regioni e il rafforzamento di kg di pane non prodotto. In Piemonte, ad oggi, dopo 6 mesi dal primo delle competenze dell’ufficio commissariale previsto dal Decreto Legge caso di PSA e 3 dalla firma dell’ordinanza regionale che aveva dato il 17 febbraio 2022, n.9. La fauna selvatica non può continuare ad essere via libera a contenuti innovativi e misure straordinarie, sono stati abbatpatrimonio indisponibile dello Stato, tutelata nell’interesse della comu- tuti solo poco più di 2.000 cinghiali quando l’obiettivo è quello di arrivare almeno a 50 mila. nità nazionale ed internazionale (art.1 L.157/1992).

Alla luce della situazione sopra descritta Coldiretti Alessandria

CHIEDE AZIONI IMMEDIATE E CONCRETE PER UN EFFETTIVO DEPOPOLAMENTO DELLA SPECIE CINGHIALE Tutto questo perchè la sopravvivenza del mondo agricolo, la sicurezza alimentare, l’incolumità pubblica e la tutela dell’ecosistema, sono condizioni imprescindibili che spettano di diritto ad ogni cittadino. Il Direttore Roberto Bianco

Il Presidente Mauro Bianco


Emergenza

cinghiali

PRESENTATE IN REGIONE DAL PRESIDENTE BIANCO CRITICITÀ SU CUI INTERVENIRE CON URGENZA

PESTE CINGHIALI: IRRILEVANTE IL NUMERO DI ANIMALI ABBATTUTI, RIPARTIRE SUBITO CON ALLEVAMENTO SUINI

P

este suina africana, danni provocati dalla fauna selvatica e ricadute sul mondo agricolo, oltre che sull’intero territorio piemontese, tutela dell’incolumità pubblica. Sono stati questi i punti toccati da Mauro Bianco, Presidente Coldiretti Alessandria durante il su intervento in rappresentanza di Coldiretti Piemonte, al Consiglio regionale aperto sull’emergenza Peste Suina Africana, a Palazzo Lascaris. “La questione fauna selvatica, come più volte abbiamo fatto presente, porta con sé vari aspetti ed uno su cui non possiamo passare oltre è sicuramente quello dei risarcimenti dei danni alle produzioni agricole – ha spiegato il Presidente Coldiretti Alessandria Mauro Bianco nel suo discorso -. A fronte dell’aumento dei costi di produzione, causato dalla guerra ucraina, vanno rivisti i parametri economici utilizzati dai periti per quantificare i danni. Se, infatti, la metodologia introdotta con il provvedimento della Giunta regionale, lo scorso dicembre 2021, poteva essere adeguata in una condizione di normalità, adesso è necessario attualizzarla al mercato di oggi, adeguando anche le perizie già predisposte. Questo va ad aggiungersi alla richiesta di semplificare, nel complesso, le procedure per richiedere l’indennizzo dei danni, procedendo con tempi più rapidi ed agendo nella logica del «tempo reale». Passando poi

alle problematiche relative alla Peste Suina, ricordiamo che, ad oggi, manca un effettivo risarcimento a favore delle imprese, in zona di restrizione, che hanno subito l’abbattimento/macellazione dei capi allevati. Quanto previsto dalla Regione non è sufficiente poiché non tiene conto delle effettive capacità che hanno le aziende di generare valore aggiunto: bisogna, quindi, prevedere un’azione di sostegno legata all’effettivo mancato reddito e creare le condizioni per fa sì che possano continuare ad operare nel tempo, considerando anche quelle che insistono nella zona buffer. Infine, è fondamentale dare alle imprese la possibilità, al termine del divieto di ripopolamento, di riprendere l’attività allevatoriale, pur nel rispetto delle misure di biosicurezza. Solo così possiamo preservare e mantenere la biodiversità dei nostri territori, garantire la sovranità alimentare e portare avanti l’allevamento delle razze storiche che tradizionalmente alleviamo in Piemonte”. Oltre alla drammatica situazione causata dalla PSA restano ancora aperte questioni sulle quali Coldiretti continua a puntare l’attenzione. “La Regione non può continuare a far finta di nulla, in primis è necessario avviare un processo di riforma degli Atc e dei Ca per evitare situazioni incancrenite negli anni e superare l’attuale impostazione – ha sottolineato il Direttore Coldiretti Alessandria Roberto Bianco -. Come per la caccia di selezione, è opportuno che la Regione attui un puntuale monitoraggio per rendere trasparenti i dati relativi agli abbattimenti effettuati, oltre ad ampliare l’orario

Con aumento costi per guerra ucraina vanno rivisti parametri economici per quantificare danni

durante il quale è possibile esercitare l’attività venatoria. Per quanto riguarda la Peste Suina, ribadiamo quanto siano ancora irrisori i numeri degli abbattimenti dei cinghiali: parliamo di qualcosa di più di 2.000 capi circa quando l’obiettivo è quello di arrivare ad almeno a 50mila”.

AGGIORNAMENTO DATI Secondo l’ultimo report dell’Osservatorio epidemiologico dell’IZS del Piemonte, Liguria e Valle d’Aosta, con i dati aggiornati dei cinghiali campionati per PSA dal 27/12/2021 al 14/7/2022, su 1.433 cinghiali campionati, di cui 927 in Piemonte e 506 in Liguria, sono stati riscontrati i seguenti casi: •

169 sono positivi, di cui 109 in Piemonte e 60 in Liguria (erano 164 una settimana fa);

1.213 sono negativi, di cui 775 in Piemonte e 438 in Liguria (erano 1.136 una settimana fa);

51 sono da testare, di cui 43 in Piemonte e 8 in Liguria.

Tutti i 169 casi positivi sono all’interno della Zona Infetta (ora denominata Zona di restrizione II) e che comprende i 114 comuni tra Piemonte e Liguria.

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Emergenza

cinghiali

COLDIRETTI ALESSANDRIA HA PARTECIPATO ALL’INCONTRO CON IL GOVERNATORE ALBERTO CIRIO

ECONOMIA: A RISCHIO CHIUSURA 1 IMPRESA SU 3 CON SICCITÀ, CINGHIALI E SPECULAZIONI 8

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ischia la chiusura 1 impresa agricola su 3 in Piemonte a causa dei costi di produzione e dell’energia alle stelle, della siccità, dei danni da selvatici, delle speculazioni lungo le filiere e, non da ultimo, dei due anni di pandemia. È quanto emerge dall’analisi di Coldiretti che, nell’ambito del Consiglio regionale della Federazione, a Torino, ha incontrato il Governatore Alberto Cirio. Presenti, oltre al Presidente regionale Roberto Moncalvo e al Delegato confederale Bruno Rivarossa, il Presidente provinciale Mauro Bianco e il Direttore Roberto Bianco per Coldiretti Alessandria. Al centro degli interventi, la profonda crisi che vive l’agricoltura sul territorio piemontese fra rincari, pratiche sleali e siccità, i cui danni, visto il protrarsi della crisi idrica, sono saliti ad oltre 1 miliardo e mezzo in Piemonte, oltre 300 milioni di euro per la provincia alessandrina, poiché tocca tutti i comparti causando una diminuzione dei raccolti fino al 50% del mais, fino al 30% del grano, dal 30 al 100% dei foraggi per il bestiame, e un calo del 20-30% della produzione di latte, tipico durante l’estate ma non di questa entità. “E’ prioritario ristorare i danni provocati dalla fauna selvatica – ha affermato il Presidente Coldiretti Alessandria Mauro Bianco –. Una situazione disastrosa denunciata a giugno nell’indagine ‘Ungulati, emergenza sul territorio’ realizza-

ta dal giornalista Stefano Rogliatti. Dalla peste dei cinghiali agli incidenti stradali, l’ultimo mortale della settimana scorsa a Villanova Mondovì, alle problematiche ambientali: è ora di agire senza ulteriori indugi, cavilli burocratici e strumentalizzazioni, incrementando gli abbattimenti che sono appena di 2.000 capi in Piemonte quando l’obiettivo è di 50.000 poiché, oltretutto, a causa dei cinghiali, sono già stati persi circa 80.000 ettari”. Stessa situazione drammatica legata al perdurare della siccità: ottenere lo stato di calamità per il Piemonte consentirebbe almeno lo sgravio alle imprese agricole dei contributi nell’immediato e, altrettanto fondamentale, “accelerare sulla realizzazione di un piano per i bacini di accumulo dell’acqua, poiché solo in questo modo sarebbe possibile garantire stabilmente in futuro le riserve idriche necessarie, senza dover agire sempre e solo in emergenza - ha aggiunto il Direttore Coldiretti Alessandria Roberto Bianco-. In un momento critico a livello internazionale, in cui è essenziale raggiungere maggiore autosufficienza per la produzione di risorse alimentari, Coldiretti punta sulla necessità di generare contratti di filiera per poter garantire prezzi equi alle imprese, che non scendano mai sotto i costi di produzione come prevede la nuova legge di contrasto alle pratiche sleali”. Proprio in riferimento al Decreto legislativo che attua la Direttiva UE sulle pratiche commerciali sleali, fortemente voluto da Coldiretti e in vigore dal dicembre 2021, il Capo Area Legale di Coldiretti Raffaele Borriello, in collegamento video, ha sottolineato come “finalmente si definiscono quegli elementi

Il Presidente Bianco ha illustrato in Regione Piemonte la drammatica situazione legata alla PSA

caratteristici dei contratti affinché venga disciplinata la relazione commerciale fra acquirenti e fornitori di prodotti agricoli e alimentari. Non solo, però. Il decreto, infatti, istituisce un’authority dedicata in tema di monitoraggio, prevenzione e lotta alle pratiche sleali. Prima i rapporti contrattuali erano regolati dall’Antitrust. Ora il compito è passato all’Ispettorato centrale della tutela della qualità e della repressione frodi dei prodotti agroalimentari, l’Icqrf che fa capo al Mipaaf. Per difendere gli agricoltori dallo strapotere delle grandi catene distributive si interviene anche sui ritardi di pagamento delle forniture e sulle modifiche non concordate dei contratti, fino ai mancati pagamenti per i prodotti invenduti. E’ stato introdotto nel provvedimento anche l’anonimato di chi denuncia tali vessazioni e viene data alle associazioni di rappresentanza la possibilità di presentare le denunce per conto dei propri soci. A tal proposito, Coldiretti è pronta a presentare le denunce contro pratiche sleali per tutelare il lavoro e la dignità delle imprese agricole, in un momento in cui sono già costrette ad affrontare pesanti rincari dei costi produttivi”.


Agrisolare/Biogas

PER INSTALLARE PANNELLI FOTOVOLTAICI SENZA CONSUMO DI TERRENO FERTILE

ENERGIA: CON PUBBLICAZIONE IN GAZZETTA AL VIA AGRISOLARE SUI TETTI DI CASCINE E STALLE

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a pubblicazione in Gazzetta del Decreto Agrisolare apre alla possibilità di installare pannelli fotovoltaici sui tetti di circa 20mila stalle e cascine senza consumo di suolo, contribuendo alla transizione green e alla sovranità energetica del Paese con cittadini e imprese in difficoltà per i rincari di elettricità scatenati dalla guerra in Ucraina. E’ quanto esprime Coldiretti nel commentare positivamente l’annuncio del ministro delle Politiche Agricole Stefano Patuanelli sul provvedimento che destina 1,5 miliardi ai bandi per aumentare la sostenibilità, la resilienza e l’efficienza energetica del settore. “Un’opportunità che consente l’installazione di pannelli fotovoltaici sulle coperture degli edifici agricoli e zootecnici ma senza consumare terreno fertile. Un sostegno per le imprese agricole e zootecniche che possono avvantaggiarsi del con-

tenimento dei costi energetici ma anche per il Paese che può beneficiare di una fonte energetica rinnovabile in una situazione di forti tensioni internazionali che mettono a rischio gli approvvigionamenti”, ha affermato il Presidente Coldiretti Alessandria Mauro Bianco. Una risposta anche alla petizione lanciata, già nella scorsa estate, da Coldiretti Giovani Impresa a tutela del suolo agricolo per chiedere alle istituzioni di investire nelle fonti alternative di energia senza dimenticare il ruolo fondamentale dell’agricoltura e la bellezza unica dei nostri territori, che andrebbero compromessi senza una programmazione territoriale degli impianti fotovoltaici a terra. “L’agricoltura italiana è green, variegata, punta sempre più a progetti di filiera volti a valorizzare i prodotti locali, al biologico, alla difesa e alla tutela della biodiver-

Una risposta anche alla petizione lanciata l’estate scorsa da Coldiretti Giovani Impresa sità e sostenibilità e su questa scia è necessario continuare a lavorare offrendo sempre più possibilità ai giovani di incrementare l’economia dei territori – ha aggiunto il Direttore Coldiretti Alessandria Roberto Bianco -. Per proteggere la terra e i cittadini che vi vivono, dobbiamo difendere il patrimonio agricolo e la disponibilità di terra fertile puntando a una forma di sovranità alimentare in grado di creare le condizioni di autosufficienza”. Per info e bando: https://www.politicheagricole.it/ flex/cm/pages/ServeBLOB.php/L/ IT/IDPagina/18319

BIOGAS: ENTRO IL 7 SETTEMBRE DOMANDE AL GSE PER GLI INCENTIVI

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ia al quarto bando indetto dal Gse che prevede incentivi per impianti di produzione del biogas agricolo. Si rivolge a impianti con potenza non superiore a 300kW. Le domande vanno presentate entro il 7 settembre. Grazie all’impegno di Coldiretti il “Milleproroghe” ha rinnovato per il

2022 gli incentivi, secondo le modalità e le tariffe del D.M. 23/06/2016, per nuovi impianti a biogas con potenza elettrica non superiore a 300 kW, facenti parte del ciclo produttivo di una impresa agricola e/o di allevamento con determinate caratteristiche. Il contingente di spesa annua è pari

a 25 milioni di euro per gli impianti che risultano in graduatoria a Registro. Complessivamente il contingente di potenza disponibile è pari a 48,680 MW. Per info e bando: www.gse.it/servizi-per-te/news/ online-il-bando-2022-per-l-iscrizione-al-registro-impianti-biogas

PROCEDURE PRODUTTORI MATERIALI FORESTALI

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ul Bollettino Ufficiale della Regione Piemonte n.27 del 7 luglio scorso è stata pubblicata la DD 30 giugno 2022, n. 319 Regolamento regionale ‘’Disciplina della produzione e commercializzazione di materiali forestali di moltiplicazione in attuazione dell’articolo 23 della legge regionale 10 febbraio 2009 n. 4’’ - art. 8. D. Lgs. 386/2003 - art.

4. Licenze per la produzione e la commercializzazione dei materiali forestali di moltiplicazione. Il Decreto stabilisce che il commercio e la distribuzione a qualsiasi titolo di materiale siano subordinati al conseguimento di apposita licenza, rilasciata dall’organismo ufficiale e che gli organismi ufficiali debbano istituire registri ufficiali dei fornitori di materiale

forestale di moltiplicazione e ne diano comunicazione al Ministero. Per l’ottenimento della licenza sono essenziali i seguenti requisiti: iscrizione dell’azienda all’Anagrafe agricola del Piemonte; iscrizione al Registro Ufficiale degli Operatori Professionali (RUOP), rilasciata dal Settore fitosanitario.

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Siccità

DANNI IRREVERSIBILI SULLE PRODUZIONI ORTOFRUTTICOLE, DALLE ANGURIE ALLE MELANZANE

CALDO: NEI CAMPI FRUTTA E VERDURA USTIONATA CON PERDITE CHE ARRIVANO AL 70% DEI RACCOLTI 10

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Il caldo torrido sta “bruciando” la frutta e verdura nei campi con ustioni che provocano perdite che in alcune zone arrivano al 70% del raccolto, dai meloni alle angurie, dalle albicocche e susine ai pomodori alle melanzane che non riescono neppure a crescere. E’ l’allarme lanciato da Coldiretti Alessandria in relazione alle alte temperature con conseguenze sulle persone ma anche sulle coltivazioni in sofferenza per la grave siccità. “La morsa del caldo sta facendo danni a macchia di leopardo in tutta la provincia alessandrina. Le scottature da caldo – ha affermato il Presidente Coldiretti Alessandria Mauro Bianco – danneggiano in maniera irreversibile frutta e verdura, fino a renderle invendibili. Si cerca di anticipare il raccolto quando possibile o si provvede al diradamento dei frutti sugli alberi, eliminando quelli non in grado di sopravvivere, per cercare di salvare almeno parte della produzione”. Una situazione che aggrava l’impatto devastante della siccità e del caldo sulle produzioni alessandrine con danni che superano ormai i 250 milioni di euro a livello provinciale e i 900 a livello regionale. Si registrano cali del 50% per il mais e i foraggi che servono all’alimentazione degli animali, del 20% per il latte nelle stalle e di oltre 40% della produzione di frumento tenero. Ai danni procurati dal meteo si devono poi aggiungere quelli da cornacchie, gazze e topi che stanno rovinando colture da campo oltre alle attrezzature. Un’altra calamità naturale che si aggiunge a quella della fauna selvatica. “Riescono a sradicare le piantine, bucare e rovinare meloni, angurie e

altri colture da campo e le attrezzature come le manichette per l’irrigazione, piuttosto che i teli per la pacciamatura – ha aggiunto il Direttore Coldiretti Alessandria Roberto Bianco -. Problemi che vanno ad aggiungersi quelli legati alla sfera igienico igienico-sanitaria, relativamente alla potenziale trasmissione di patologie agli allevamenti zootecnici. È ormai un problema cronico che colpisce molte aziende. Agricoltori e allevatori subiscono ogni anno danni che neppure i risarcimenti, quando ci sono e arrivano, possono coprire le perdite e comunque non rimediano all’impossibilità di poter programmare le produzioni”. In questa situazione drammatica più di 1 impresa agricola su 10 (11%) è in una situazione così critica da portare alla cessazione dell’attività ma ben circa 1/3 del totale nazionale (30%) si trova comunque costretta in questo momento a lavorare in una condizione di reddito negativo per effetto dell’aumento dei costi di produzione. “I cambiamenti del meteo obbligano gli imprenditori a modificare le tipologie di quanto coltivato, per questo le angurie anche in provincia di Alessandria stanno diventando sempre più diffuse. Ciò ha portato però a dover fare i conti con un aumento di cornacchie e gazze, una presenza che negli anni è tornata in maniera prepotente mettendo in difficoltà i tanti frutticoltori già alle prese con annate critiche per via delle condizioni climatiche e, ovviamente, anche a causa dell’aumento materie prime. Un problema avvertito su tutto il territorio provinciale, senza distinzione, dalla collina alla pianura”, ha continuato il Presidente Mauro Bianco. Uno scenario drammatico in un

Ai danni procurati dal meteo si devono poi aggiungere quelli da cornacchie, gazze e topi 2022 che si classifica nel primo semestre come l’anno più caldo di sempre con una temperatura addirittura superiore di 0,76 gradi rispetto alla media storica, secondo le elaborazioni Coldiretti su dati Isac Cnr. “Sui campi pesano anche rincari per gli acquisti di concimi, imballaggi, gasolio, attrezzi e macchinari: si registrano aumenti dei costi che vanno dal +170% dei concimi al +90% dei mangimi al +129% per il gasolio, a cui si aggiungono rincari di oltre il 30% per il vetro, del 15% per il tetrapack, del 35% per le etichette, del 45% per il cartone, del 60% per i barattoli di banda stagnata, fino ad arrivare al 70% per la plastica”, ha concluso il Direttore Roberto Bianco.


Siccità

IL PIANO INVASI DI COLDIRETTI E ANBI PER CONSERVARE L’ACQUA IN BACINI DI ACCUMULO

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na visione lungimirante. E’ il tratto della Coldiretti confermato ancora una volta dal progetto per la realizzazione di bacini di accumulo realizzato con l’Anbi nel “lontano” 2017. Ora con una siccità che sta devastando il nostro Paese l’iniziativa sembra essere finalmente arrivata in porto. Il “piano laghetti” che prevede 10mila strutture per conservare l’acqua piovana è stato al centro dell’assemblea nazionale dell’Anbi. “Tutti parlano oggi di accumulo – ha spiegato il presidente della Coldiretti, Ettore Prandini – ma quando abbiamo lanciato questo progetto di largo respiro che avrebbe aiutato oggi a superare la situazione di criticità legata ai cambiamenti climatici, pochi ci credevano”. E’ arrivato il momento, ha sottolineato Prandini, di superare la logica delle emergenze e di avviare una seria programmazione. Bisogna investire nelle infrastrutture idriche non le grandi dighe perché i tempi si allungherebbero troppo. La soluzione sono i laghetti, l’abbiamo proposta in tempi non sospetti e allora “oggi non resta che attuarla”. Il Paese non si può permettere ulteriori ritardi. La competitività alimentare è una priorità, ma sen-

za disponibilità di acqua si riduce la capacità produttiva e si mette a rischio l’autosufficienza con un impatto sui consumatori e i cittadini. Usi civili e agricoltura devono essere in primo piano. Prandini ha fatto particolare riferimento alla zootecnia: senza irrigazioni in campo non c’è disponibilità di fieno e insilato e dunque gli allevatori sono costretti ad abbattere i capi. Con il risultato di ulteriori aumenti dei costi. Il presidente ha anche ricordato che la Coldiretti ha chiesto l’istituzione di una cabina di regia e la nomina di commissarie sub commissari per le tematiche agricole con il coinvolgimento di tecnici. Non bisogna consentire che prevalgano gli egoismi degli amministratori locali e la priorità va data all’uso dei cittadini e dell’agricoltura. Una funzione multifunzionale dei laghetti, realizzati senza uso di cemento, non solo vasche di stoccaggio per l’acqua ma anche sedi per pannelli fotovoltaici galleggianti per produrre agro energie senza consumo di suolo. Inoltre dai laghetti può arrivare anche energia idroelettrica. Bisogna dunque investire nelle strutture idriche per le quali l’Italia sconta una arretratezza storica, oggi infatti si colloca al terzultimo posto nell’U-

nione europea. E’ stata l’occasione per sfatare un altro luogo comune e cioè che l’agricoltura è una forte consumatrice d’acqua: è vero, ma la stessa acqua viene restituita e va a rimpinguare le falde. L’ampliamento delle zone irrigue rappresenta un argine all’abbandono delle zone interne: sono stati persi 800mila ettari anche per la carenza di risorse idriche e per la presenza della fauna selvatica che ha provocato ingenti danni ai canali. Con i fondi del Pnrr si può procedere subito con le nuove opere ma poi servono altri stanziamenti per le iniziative di più lungo termine. E’ anche indispensabile che si proceda a una sburocratizzazione per rendere subito disponibili gli stanziamenti perché oggi sono coinvolti troppi enti per rilasciare le autorizzazioni.

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Attualità

GARANZIA U35 AL VIA: LIQUIDITÀ DELLE PMI IN DIFFICOLTÀ PER I RINCARI ENERGETICI

GARANZIA ISMEA U35 SUI MUTUI AGRICOLI: AL VIA LE DOMANDE 12

Si rinnova la garanzia ISMEA sui mutui di PMI agricole: è, infatti, attivo il portale per la presentazione delle domande di nuova Garanzia ISMEA U35. Si tratta delle novità previste dal DL Aiuti (Articolo 20 DL 50/2022) in considerazione dei rincari energetici, nel rispetto dei limiti previsti dal Quadro Temporaneo UE per gli aiuti di Stato concessi per la guerra e la crisi energetica.

condizioni operative. Dalla lettura del report si evince con chiarezza che i settori che presentano maggiori irregolarità sono il settore vitivinicolo, l’ortofrutticolo, il miele e gli oli e grassi con percentuali che oscillano tra l’8% e il 12% ogni anno.

In cosa consistono le novità? U35 è rilasciata a fronte di finanziamenti bancari destinati alle PMI agricole e della pesca colpite dai rincari energetici, del carburante e delle materie prime. U35 copre al 100% le operazioni di credito di importo fino a 35mila euro e comunque entro il valore dei costi per l’energia, carburante e materie prime registrato nel 2021, della durata fino a 10 anni comprensivi di un periodo di preammortamento di almeno 24 mesi. U35 è gratuita e cumulabile con le altre garanzie rilasciate da ISMEA ed è automatica, ottenuta con le stesse modalità sperimentate per le operazioni L25 COVID. Funziona così: l’azienda che ha subito l’aumento di costi chiede un finanziamento alla banca. Questa dopo la conclusione positiva dell’istruttoria segnala a Ismea il finanziamento accordato. L’Ismea, dopo aver effettuato i controlli, attiva le garanzie U35 previste dell’ambito del Quadro temporaneo Ucraina. A questo punto l’impresa riceve il finanziamento con garanzia al 100%.

L’Operazione 10.2.1 “Sostegno per conservazione, uso e sviluppo sostenibili delle risorse genetiche vegetali” del PSR 2014-2020 si propone di sostenere e promuovere l’attività di recupero, caratterizzazione e conservazione ex situ delle risorse vegetali locali del Piemonte. La dotazione finanziaria è pari a € 335.134,23 ed il sostegno previsto per le attività progettuali è un contributo in conto capitale in base ai costi realmente sostenuti. Sono ammessi a partecipare al presente Bando Gruppi di cooperazione composti da organismi di ricerca; enti dell’UE; scuole agrarie e istituti superiori agrari; orti botanici; organizzazioni non governative; altri soggetti che riportino, tra gli scopi statutari, la conservazione ex situ o che abbiano maturato esperienza nella conservazione ex situ. Gli stessi soggetti possono presentare singolarmente domanda di sostegno.

Controlli Icqrf: in calo dal 2019 i prodotti irregolari È stato pubblicato il Report 2021, riepilogo significativo delle attività svolte dal Dipartimento Icqrf nell’ambito delle filiere agroalimentari italiane. Come ogni anno il rapporto pone in evidenza anche l’importante attività di controllo svolta per il comparto dell’agricoltura biologica. Per l’agricoltura biologica nel 2021 l’Icqrf ha effettuato 6.097 controlli (4.574 ispettivi e 1.523 analitici), sottoponendo a verifica 3.355 operatori e 5.040 prodotti, controlli che si vanno ad aggiungere a quelli svolti dagli enti di certificazione riconosciuti e vigilati dal MIPAAF. L’attività di polizia giudiziaria dell’Ispettorato nel settore Bio per l’anno 2021 si è conclusa con 25 notizie di reato, 311 contestazioni amministrative, 143 diffide e 22 sequestri per un totale di 215.499 kg di prodotti a cui corrisponde un valore di 315.763 €. I controlli totali effettuati nel 2019 sono stati 6.689 (5.131 ispettivi e 1.558 analitici), mentre durante il 2020 sono stati 7.420 (+11% rispetto al 2019). Durante il 2020 i controlli sono aumentati a seguito della continua crescita del settore e del costante aumento delle vendite dei prodotti biologici. L’attività nel 2021 ha avuto necessariamente un rallentamento, anche a causa delle difficili

Risorse genetiche vegetali: scadenza bando 30 settembre 2022

Arriva la polizza multirischi dedicata agli agriturismi Dalla partnership tra Green Assicurazioni, la società di intermediazione assicurativa, e Terranostra, l’associazione nazionale per l’agriturismo, l’ambiente e il territorio di Coldiretti, nasce la polizza esclusiva riservata alle aziende agrituristiche associate a Coldiretti, Campagna Amica e Terranostra. Una gamma completa di coperture assicurative per avere la possibilità di scegliere, grazie ad un ampio ventaglio di proposte, la formula più adatta alle proprie esigenze e necessità tra quella Base, Estesa e Top. Le garanzie prestate e i valori assicurati sono fissi per ogni formula e variano in base a quella prescelta e al premio pagato. Una scelta sicura che copre i danni derivanti da Responsabilità Civile verso terzi, compresa l’attività di ristorazione, Incendio, Furto e altri eventi. La polizza ti permette di proteggere la tua attività dai rischi del settore. Ottieni copertura da danni diretti e indiretti ai beni. Affronti serenamente anche la richiesta di risarcimento danni da terzi. La giusta protezione per gli imprenditori con attività agrituristica comprensiva di ristorazione, per proteggere i beni e l’attività gestita con facilità e completezza. Premi di polizza altamente competitivi rispetto ad analoghe coperture assicurative multirischio sul mercato. Per ricevere maggiori informazioni puoi contattare convenzioni@greensrl.com


Insetti Alieni

APERTO IL BANDO PER IL CONTRASTO ALLA POPILIA JAPONICA. ENTRO IL 2 SETTEMBRE

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perto il bando 2022 a sostegno delle aziende vivaistiche piemontesi che intendono richiedere contributi per l’acquisto di reti anti insetto e dispositivi analoghi finalizzati a prevenire la diffusione di Popillia japonica N. e Anoplophora glabripennis. Il bando regionale sull’ Operazione 5.1.1 “Prevenzione dei danni da calamità naturali

di tipo biotico” del Programma di sviluppo rurale 2021-2022 ha una dotazione finanziaria complessiva di 813mila euro. Il termine ultimo per la presentazione delle domande di contributo è il 2 settembre 2022. Il contributo all’80% è destinato agli agricoltori attivi su tutto il territorio piemontese, con priorità per chi svolge l’attività vivaistica ed opera

in zone tampone e infestate dagli insetti definite dal Settore Fitosanitario della Regione Piemonte. A fine maggio il Settore Fitosanitario e servizi tecnico-scientifici della Regione Piemonte in collaborazione con Ipla ha avviato il Piano di controllo 2022 che ha lo scopo di abbassare il livello della popolazione dell’insetto.

POPILLIA JAPONICA: AVVIATO IL PIANO DI CONTROLLO 2022

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a Popillia japonica è un coleottero, originario del Giappone, che si sta diffondendo sul nostro territorio, e infesta foglie, fiori e frutti di diverse varietà di piante. In particolare in questo periodo gli esemplari adulti iniziano a emergere dai prati e attaccano le piante. Dal 2014 il Settore Fitosanitario della Regione Piemonte, in collaborazione con Ipla, interviene con un costante monitoraggio del territorio e azioni concrete, concordate a livello nazionale e in raccordo con la Regione Lombardia: da maggio è operativo il Piano di controllo 2022, attivato dal Settore Fitosanitario e servizi tecnico-scientifici della Regione Piemonte in collaborazione con IPLA che ha lo scopo di abbassare il livello della popolazione dell’insetto e di contenerne la diffusione. Sono state posizionate 3000 trappole “attract and kill” con forma a ombrello con una rete impregnata di

insetticida che attirano il coleottero con esche specifiche e lo eliminano. Le trappole hanno un cartello informativo ed è importante non spostarle o distruggerle. In alcune aree sono presenti trappole per il monitoraggio settimanale per valutare la popolazione del coleottero. Sono anche iniziati i monitoraggi nella zona cuscinetto dove l’insetto non è ancora stato segnalato. Uffici Coldiretti Alessandria a disposizione per informazioni. COSA FACCIO SE LA TROVO? In giardini, orti e frutteti è bene evitare un uso ripetuto di insetticidi chimici, visto l’impatto negativo ambientale e tossicologico in genere associato a queste molecole. Inoltre, eliminando spesso i limitatori naturali presenti, hanno effetti collaterali indesiderati: i piretroidi, ad esempio, se ripetuti possono favorire gli attacchi di ragnetto

rosso o di altri fitofagi secondari. Contro le larve che vivono in tappeti erbosi è riconosciuta l’efficacia di formulati a base di nematodi entomopatogeni della specie Heterorhabditis bacteriophora Formulati: Nematop (Biogard-CBC), Larvanem (Koppert), Nemax H (Serbios), Nemopak H (Bioplanet). Occorre accertarsi che i prodotti siano stati conservati in frigorifero dal rivenditore e vanno conservati in frigorifero (non in congelatore) fino alla distribuzione. Quando: questi prodotti, assolutamente innocui per l’uomo e gli animali, possono essere distribuiti sulla superficie dei tappeti erbosi (previo sfalcio e irrigazione) da fine agosto a metà settembre (periodo in cui le larve sono più sensibili e sono localizzate a pochi centimetri di profondità). Vanno distribuiti in soluzione acquosa, a cui va fatta seguire una ulteriore bagnatura.

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Settore Zootecnico

ANCHE PER GLI ALLEVATORI CHE PRODUCONO MANGIMI MEDICATI PER AUTOCONSUMO UTILIZZANDO MEDICINALI VETERINARI

MANGIMI MEDICATI: NOTA DEL MINISTERO DELLA SALUTE CON PRESCRIZIONI REGOLAMENTO

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• REQUISITI Decadono gli obblighi previsti dalla norma nazionale, ad esempio i requisiti del personale (c.d laureato responsabile), le frequenze minime di campionamento richieste in autocontrollo, i requisiti relativi alle registrazioni della produzione, l’etichettatura dei Medicati e dei prodotti intermedi. In proposito, il Ministero si riserva di fornire indicazioni più dettagliate.

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l Ministero della Salute ha fornito chiarimenti in merito all’applicazione del Regolamento (UE) 4/2019 relativo alla fabbricazione, all’immissione sul mercato e all’utilizzo di mangimi medicati. Dal 28 gennaio scorso, infatti, è direttamente applicabile il Regolamento (UE) 4/2019 sui mangimi medicati e la normativa nazionale, dove incompatibile, va già disapplicata, mentre le disposizioni nazionali compatibili con le prescrizioni del Regolamento restano vigenti e necessitano di una specifica abrogazione. Il Ministero della Salute, nelle more dell’approvazione dei Decreti Legislativi a recepimento dello stesso Regolamento (UE) 4/2019, ha fornito agli operatori le seguenti indicazioni: • PROCEDURE PER L’AUTOCERTIFICAZIONE E IL RICONOSCIMENTO DEGLI OPERATORI DEL SETTORE DEI MANGIMI MEDICATI (OSMM) Devono essere riconosciuti anche gli allevatori che producono mangimi medicati per autoconsumo utilizzando medicinali veterinari. Sono esclusi, invece, gli allevatori che acquistano, stoccano e usano mangimi medicati presso la propria azienda. Gli OSMM già autorizzati potranno continuare la loro attività se, entro il 28 luglio 2022, presenteranno una dichiarazione alla ASL in cui autocertificano la loro conformità ai requisiti previsti dal regolamento (art.15). Per quanto riguarda i nuovi riconoscimenti, il Ministero ritiene opportuno che fin da adesso le Regioni e Province autonome siano individuate come autorità competenti per il riconoscimento. Gli elenchi degli OSMM sono già stati pubblicati sul sito della Ricetta Elettronica Veterinaria (Rev) che origina dal Sistema informativo SINVSA (Sistema Informativo Nazionale Veterinario per la Sicurezza Alimentare). Il SINVSA verrà, a breve, modificato per permettere di inserire le nuove attività previste dal regolamento (trasporto, deposito/stoccaggio, vendita al dettaglio, somministrazione ad animali da pelliccia, distributori e miscelatori mobili).

PRESCRIZIONE DI MANGIMI MEDICATI E PRODOTTI INTERMEDI La prescrizione dei mangimi medicati e dei prodotti intermedi avviene attraverso il sistema REV, sia per l’acquisto che per l’autoproduzione aziendale. Il sistema, fermo restando la validità della REV di 5 gg (medicati con antimicrobici) o 3 settimane (animali DPA), è stato modificato per permettere il ritiro frazionato (consegna multipla) del mangime medicato prescritto. Il ritiro frazionato del mangime medicato prescritto, utile in caso di grandi quantità, è ammesso fino a 14 giorni dal primo ritiro se il mangime medicato contiene antibiotici e fino a 30 giorni negli altri casi. Si sta verificando come permettere la produzione di mangime medicato per autoconsumo e l’acquisto del medicinale veterinario da parte dell’allevatore con un’unica prescrizione unificata. Per produzione per autoconsumo aziendale si intende anche la fornitura a diversi allevamenti non contigui, ma aventi identico proprietario, di mangimi medicati preparati presso uno di tali allevamenti autorizzato alla produzione di mangimi medicati per autoconsumo. A differenza da quanto avviene per i medicinali veterinari, la somministrazione di un medicato che contiene antimicrobici a scopo profilattico è sempre vietata. Pertanto, anche qualora sia strettamente necessario, la somministrazione di un antimicrobico a scopo profilattico non potrà mai avvenire attraverso il mangime medicato. • SISTEMA DI FARMACOVIGILANZA E RACCOLTA DATI SUL CONSUMO DI MEDICINALI VETERINARI Verranno effettuati utilizzando la modulistica e le procedure già in essere per i medicinali veterinari.

INCENDI BOSCHIVI In Piemonte massima pericolosità dal 21 luglio al 31 dicembre 2022. Con lo stato di massimo rischio la combustione di residui vegetali agricoli e forestali è sempre vietata.


Settore

vitivinicolo

RISTRUTTURAZIONE VIGNETI: PROROGA DOMANDE A SALDO

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na nota della Regione Piemonte, a seguito delle disposizioni AGEA, conferma la possibilità di proroga per le domande di saldo campagne 2018/19 e 2019/20 con anticipo già erogato al 20 giugno 2022, fino al prossimo 31 dicembre. La proroga sarà resa automatica per tutti coloro che

non hanno presentato la domanda di saldo entro la data dell’originale scadenza dello scorso 20 giugno 2022. Si ricorda che l’inosservanza rispetto i tempi della domanda di saldo comporta la decadenza della domanda di contributo con il conseguente mancato pagamento e l’applicazione del regime sanzionatorio.

SPUMANTI: DEROGA SU CONFEZIONE

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elle more dell’uscita dell’atteso decreto sull’etichettatura, che dovrà recepire i dettami del Regolamento UE 33/2019, il Ministero ha emanato una circolare di chiarimento in merito alla possibilità di applicare la deroga prevista dalle norme comunitarie per l’etichettatura e la presentazione dei prodotti vitivinicoli ai fini dell’espor-

tazione e la commercializzazione su aeromobili. La deroga riguarda in particolare gli spumanti: se esportati in Paesi Terzi, qualora non sia espressamente richiesto, o se serviti su aerei, possono presentarsi in confezioni prive della cosiddetta “lamina” che copre interamente il tappo a fungo.

CAMPAGNE INFORMATIVE E DI COMUNICAZIONE: ENTRO L’8 SETTEMBRE 2022

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anno presentati entro le ore 12 dell’8 settembre 2022 i progetti del settore vitivinicolo che beneficiano dei contributi previsti dal decreto del Ministero delle politiche agricole alimentari e forestali del 23 marzo 2022, n. 138367, «Interventi per la filiera vitivinicola ai sensi dell’articolo 1, comma 128, della legge 30 dicembre 2020, n. 178 che istituisce il ‘Fondo per lo sviluppo e il sostegno delle filiere agricole, della pesca e dell’acquacoltura’». Il decreto direttoriale del 7 luglio indica le modalità per accedere agli aiuti per le iniziative finalizzate a sviluppare “azioni di informazione, formazione e promozione per migliorare la conoscenza, favorire la divulgazione e sostenere lo sviluppo dei prodotti viti-

vinicoli contraddistinti dal riconoscimento Ue”. I progetti devono sostenere e incrementare la commercializzazione dei vini fornendo un’adeguata informazione ai consumatori su regimi di qualità e consumo responsabile, e sviluppare la divulgazione su proprietà, caratteristiche e qualità dei vini. I finanziamenti sono concessi a campagne di informazione, in particolare sui sistemi delle denominazioni di origine e delle indicazioni geografiche, azioni di divulgazione, informazione e formazione rivolte ad operatori del settore della distribuzione e del canale HO.RE. CA.; formazione professionale presso le scuole alberghiere; azioni in materia di promozione e pubblicità veicolate attraverso i principali mezzi di comunicazione tradizionale e i canali digitali, partecipazioni a fiere ed esposizioni. Il contributo non può superare il 90% delle spese ammissibili. Il decreto precisa che i progetti devono avere un importo minimo di 100.000 euro, mentre il contributo massimo è di 500.000 euro. I progetti devono essere completati entro il 31 luglio 2023. L’aiuto può essere erogato in una unica soluzione oppure in un anticipo pari al 50% del contributo concesso, previa presentazione domanda di pagamento in anticipo, corredata da fideiussione bancaria o assicurativa, mentre il restante 50% è concesso a conclusione delle attività e deve essere corredato dalla rendicontazione delle spese. I soggetti interessati possono recarsi presso gli uffici della Coldiretti per informazioni e supporto per la presentazione delle iniziative.​

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Attualità

TERRE DEL GIAROLO: ACCOLTA LA CANDIDATURA PROMOSSA DALLA REGIONE

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erre del Giarolo è una delle due nuove aree interne piemontesi: il Ministero della Coesione territoriale ha dato il proprio via libera alla candidatura presentata dalla Regione. Insieme all’Area interna della Valsesia, si aggiungerà alle altre quattro già riconosciute sul territorio del Piemonte: Valli Maira e Grana, Valli dell’Ossola, Valle Bormida e Valli di Lanzo. Un traguardo importante che grazie a un primo stanziamento di 8 milioni di euro (quattro da parte del Governo e altri 4 dalla Regione attraverso il Fondo europeo di sviluppo regionale) consentirà di mettere in campo interventi di digitalizzazione ed efficientamento energetico, ma anche progetti su cultura, sanità, istruzione e trasporti per

una comunità che coinvolge 29 Comuni: Albera ligure, Alolasca, Berzano di Tortona, Borghetto di Borbera, Brignano-Frascata, Cabella Ligure, Cantalupo Ligure, Carrega Ligure, Casasco, Castellania Coppi, Costa Vescovato, Dernice, Fabbrica Curone, Garbagna, Gremiasco, Grondona, Momperone, Mongiardino Ligure, Monleale, Montacuto, Montegioco, Montemarzino, Pozzol Groppo, Roccaforte ligure, Rocchetta ligure, San Sebastiano Curone, Stazzano, Vignole Borbera, Volpeglino. A queste risorse potranno in futuro aggiungersi anche altri fondi del Fondo sociale europeo e del Fondo europeo agricolo per lo sviluppo rurale.

80 MILIONI ALLA ZOOTECNIA: PRIME INDICAZIONI DA AGEA AGEA ha fornito le prime indicazioni operative, propedeutiche alla presentazioni delle domande di aiuto previste dal Decreto che ha stanziato 80 milioni di euro a sostegno delle filiere zootecniche (suinicola, ovicaprina, cunicola, avicola, bovini da carne). Nelle indicazioni si specifica che: • gli aiuti dovranno essere concessi entro il 31/12/2022 (come previsto già dal Decreto), pertanto le domande saranno precompilate sulla base dei dati messi a disposizione dalla BDN (anagrafe zootecnica). • la stessa AGEA, al massimo entro il 1° settembre 2022, dovrà ottenere lo scarico dalla BDN dei dati necessari a precompilare le domande. Pertanto, per evitare spiacevoli inconvenienti, si raccomanda agli allevatori di verificare la correttezza dei dati del proprio allevamento presenti in BDN, rettificando eventuali errori entro il 1°settembre 2022. In particolare: • nel caso di aiuti calcolati in base alla consistenza degli allevamenti, verificare la correttezza dei dati presenti in BDN; • nel caso di aiuti calcolati in base ai capi macellati, verifica-

re che i propri macelli di riferimento registrino correttamente i dati delle macellazioni in BDN. Sempre AGEA segnala che, in base alle anticipazioni, i dati necessari a precompilare le domande potrebbero riguardare: • i suini nati, allevati e macellati in Italia nel periodo dal 1° marzo 2022 al 31 maggio 2022; • le scrofe allevate al 30 giugno 2022; • le pecore e le capre allevate nel periodo dal 1° aprile 2022 al 31 maggio 2022; • i conigli macellati nel periodo dal 1° aprile 2022 al 31 maggio 2022; • le galline ovaiole, i tacchini e i polli presenti in allevamento dell’ultimo ciclo utile al 30 aprile 2022; • I bovini di età inferiore agli 8 mesi, allevati da almeno 4 mesi e macellati in Italia nel periodo dal 1° aprile 2022 al 30 giugno 2022; • i bovini da carne (vitelloni e vacche) iscritti ai Libri Genealogici delle razze autoctone presenti in allevamento. Tutte le predette condizioni, inclusa l’iscrizione ai Libri Genealogici per i bovini da carne, sono oggetto di registrazione nella BDN.


La maturazione delle gemme

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Scheda

    

tecnica

Formazione gemme ibernanti Perfetto agostamento Equilibrio vegetativo Equilibrio fisiologico Accorciare ciclo fenologico

|

a cura di

Alberto Pansecchi

scheda vite n°69 17

La fenologia vegetale studia le fasi ricorrenti nel ciclo vitale delle piante (germogliamento, fioritura, maturazione dei frutti, caduta delle foglie, etc.) in relazione ai fattori ambientali, in particolare a quelli meteoclimatici (temperatura, umidità, radiazione, etc.). La conoscenza dei dati fenologici è importante per le diverse pratiche agricole, in quanto alcuni interventi (trattamenti fitosanitari, concimazioni, potature verdi, etc.) per essere pienamente efficaci, debbono essere effettuati (o evitati) in corrispondenza di specifiche fasi di sviluppo della vite. Le viti, da parte loro, mostrano poi differenti sensibilità agli agenti esterni (gelate, ondate di caldo, grandine, attacchi di insetti, di funghi, etc.) in relazione alle fasi fenologiche durante il quale l'evento si verifica. Un momento di sviluppo delle viti molto importante ma spesso non tenuto nel dovuto conto, è quello nel quale le gemme maturano e si preparano alla produzione dell’anno successivo.

Da germoglio erbaceo a tralcio maturo Ogni anno a partire dal germogliamento e nel corso della prima metà dell’estate, il germoglio erbaceo completa il suo sviluppo. Dal momento in cui viene raggiunta la corretta dimensione della chioma, in relazione allo sviluppo radicale e alle riserve accumulate e/o alla disponibilità di elementi nutrizionali, si avvia la fase definita di maturazione o d’agostamento. Da questa fase avvengono trasformazioni tramite le quali si accumulano le risorse necessarie per le attività fisiologiche della prossima primavera. La formazione del legno accelera e procede in misura evidente e attraverso i processi di suberificazione si forma la corteccia, meglio definita come ritidoma. Le gemme, ora in pre-dormienza, completano la loro formazione preparandosi alla quiescenza vera e propria. Il nuovo tralcio è quindi pronto ad affrontare l’inverno ed il lungo riposo.


Scheda

tecnica

Partire presto per accumulare tanto... Nel corso della sua formazione, il germoglio si accresce con la formazione di internodi successivi. I primi internodi che si formano e che noi definiamo come “basali”, sono i più vecchi mentre identifichiamo come apicali quelli di recente costituzione.

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La lignificazione del tralcio avviene secondo questa scalarità e le parti distali del tralcio risultano sempre quelle di lignificazione più tardiva. I momenti in cui ciò accade non sono comunque sempre i medesimi e può accadere che, in relazione all’andamento climatico del periodo autunnale, il ciclo vegetativo si completi con diversi livelli di agostamento. Un prolungato rigoglio vegetativo nel mese di agosto induce la formazione di nuovi internodi e questo evento è certamente assai negativo in quanto la vite, nel momento in cui riprende l’attività vegetativa, non provvede adeguatamente alle operazioni di accumulo delle sostanze zuccherine e di riserva né nei grappoli, né nel legno e nelle gemme: nuovi tessuti differenziati non avranno così più il tempo sufficiente per completare la propria maturazione. Nel primo periodo della caduta foglie, si accumulano nei tralci sostanze di riserva utili alla schiusura delle gemme nella primavera successiva. Il primo sviluppo della vegetazione avverrà quindi prioritariamente grazie alle sostanze già disponibili nella pianta.

Imparare a riconoscere una buona maturazione del legno Un semplice sistema per evidenziare un’avvenuta buona maturazione di legno e gemme, è quello di sezionare il tralcio in autunno per valutare la quantità di midollo che in caso di buon agostamento, è di dimensioni assai ridotte; altro metodo, unitamente al precedente, consiste nell’osservare la sezione di un tralcio a livello di un internodo: l’eventuale comparsa di piccole goccioline di linfa è segno inequivocabile di un arresto non ancora completato.

Netta separazione tra fasi le vegetative e di accumulo Per una soddisfacente formazione del legno come presupposto imprescindibile per un ottimale ciclo vegetativo e produttivo nell’annata successiva, è quindi necessario che l’attività vegetativa debba essere ultimata prima delle fasi di accumulo e lignificazione in quanto la vite, dovendo modificare la propria fisiologia, non è nelle condizioni di assolvere correttamente due compiti tra loro contrapposti nello stesso momento. Il risultato sfavorevole non lo si noterebbe nella quantità dei grappoli presenti nella campagna seguente in quanto gli abbozzi dei grappoli nelle gemme si formano ad inizio estate, ma la loro perfetta riuscita dipenderà dall’andamento climatico dell’inverno che, se sfavorevole, potrebbe compromettere la schiusura di parte delle gemme. Presentandosi queste condizioni, i viticoltori potrebbero ridurre questo pericolo adottando specifiche tecniche di potatura: nel caso di piante particolarmente deboli, potrebbe essere indicata quella a speroni lunghi, in modo da eliminare le parti di tralcio meno lignificate privilegiando i primi internodi. Nella quasi totalità dei casi, invece, si potrebbe lasciare un’abbondanza di gemme con l’intento di selezionarle dopo il germogliamento, quando sarà possibile rilevare la presenza dei frutti.


Pomodoro

SCATTATA LA RACCOLTA DEL POMODORO LA SICCITÀ BRUCIA L’11% DELLA PRODUZIONE

A

ddio quest’anno a più di una bottiglia di passata di pomodoro su dieci con la siccità e le temperature roventi che hanno tagliato dell’11% il raccolto del pomodoro dal salsa destinato a polpe, passate, sughi e concentrato con una produzione nazionale stimata in calo, per un totale di 5,4 miliardi di chili. E’ quanto emerge dallo studio della Coldiretti presentato in occasione dell’avvio della raccolta del pomodoro. Un appuntamento che quest’anno parte in anticipo per le condizioni climatiche che hanno accelerato i processi di maturazione e messo a rischio le produzioni in campo. A livello nazionale il pomodoro per la salsa Made in Italy, per passate, pelati e concentrati è coltivato su circa 70mila ettari per una filiera dove operano 6500 imprese agricole, circa 90 imprese di trasformazione e impiega 10.000 addetti, per un fatturato di 3,7 miliardi di euro di cui più della metà realizzato grazie alle esportazioni all’estero in crescita del 5% nei primi quattro mesi del 2022 nonostante la guerra in Ucraina. L’Italia rappresenta il 15% del raccolto mondiale, è il primo produttore europeo di pomodoro davanti a Spagna e Portogallo e il secondo a livello globale subito dopo la California. A livello alessandrino sono oltre 2.300 gli ettari coltivati a pomodoro da industria, per una produzione totale di circa 1.700.000 quintali. La salsa Made in Italy è trainata dal successo della dieta Mediterranea nel mondo ma è minacciata dall’esplosione dei costi di produzione sulla scia delle speculazioni internazionali, dagli effetti del conflitto scatenato dai russi e delle tensioni internazionali sulle materie prime. Le aziende agricole italiane stanno lottando su tutti i fronti contro aumenti che vanno dal +170% dei concimi al +129% per il gasolio, il vetro costa oltre il 30% in più rispetto allo scorso anno, ma si registra un incremento del 15% per il tetrapack, del 35% per le etichette, del 45% per il cartone, del

60% per i barattoli di banda stagnata, fino ad arrivare al 70% per la plastica, secondo l’analisi Coldiretti. Rincarato anche il trasporto su gomma del 25% al quale si aggiunge la preoccupante situazione dei costi di container e noli marittimi, con aumenti che vanno dal 400% al 1000%. I rincari dell’energia hanno un impatto devastante sulla filiera, dal campo alla tavola. I consumi diretti per le aziende agricole includono i combustibili per trattori e i trasporti mentre fra i consumi indiretti ci sono quelli che derivano da fitosanitari, fertilizzanti e impiego di materiali come la plastica, vetro o tetrapack. Il comparto alimentare richiede invece ingenti quantità di energia, soprattutto calore ed elettricità, per i processi di produzione, trasformazione, conservazione dei prodotti, funzionamento delle macchine e climatizzazione degli ambienti produttivi e di lavoro. Uno scenario drammatico in cui si paga più la bottiglia che il pomodoro in essa contenuto: in una bottiglia di passata da 700 ml in vendita mediamente a 1,3 euro oltre la metà (53%) è il margine della distribuzione commerciale con le promozioni, il 18% sono i costi di produzione industriali, il 10% è il costo della bottiglia, l’8% è il valore riconosciuto al pomodoro, il 6% ai trasporti, il 3% al tappo e all’etichetta e il 2% per la pubblicità. Una situazione in linea in realtà con molti altri prodotti poiché in media per ogni euro speso dai consumatori in prodotti alimentari freschi e trasformati appena 15 centesimi vanno in media agli agricoltori ma se si considerano i soli prodotti trasformati la remunerazione nelle campagne scende addirittura ad appena 6 centesimi, secondo un’analisi Coldiretti su dati Ismea. Nel carrello della spesa degli italiani fra le conserve di pomodoro si trovano al primo posto le passate seguite dalla polpa, pelati e pomodorini e da ultimo i concentrati, per una media di 20 chili a famiglia.

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Settore Fiscale |

a cura di

Daniela Colombini

IMPORTANTI NOVITÀ ENTRATE IN VIGORE DALLO SCORSO 1° LUGLIO

ABOLIZIONE ESTEROMETRO ED EMISSIONE DI FATTURE ELETTRONICHE CON L’ESTERO 20

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er effetto dell’abolizione del cosiddetto Esterometro dallo scorso 1° luglio 2022 è obbligatorio trasmettere all’Agenzia delle Entrate i dati relativi alle cessioni di beni e alle prestazioni di servizi effettuate e ricevute verso e da soggetti non stabiliti nel territorio dello Stato, salvo quelle per le quali è stata emessa una bolletta doganale e quelle per le quali siano state emesse o ricevute fatture elettroniche. Per le operazioni in esame tutti i soggetti interessati dovranno pertanto trasmettere all’Agenzia delle Entrate i relativi dati utilizzando le stesse modalità tecniche attualmente previste per la fatturazione elettronica in Italia. Pertanto, con il nuovo obbligo occorrerà rispettare le regole tipiche della fattura elettronica. Ecco una sintesi.

Per le operazioni attive (vendite): la trasmissione telematica dei dati deve avvenire entro i termini di emissione delle fatture ordinarie o dei documenti che ne certificano i corrispettivi ossia entro 12 giorni dalla data di effettuazione dell’operazione oppure entro il giorno 15 del mese successivo in caso di fattura differita; si dovrà quindi generare un documento elettronico di “tipo documento” TD01, valorizzando il campo codice destinatario con “XXXXXXX” salvo che il destinatario sia in possesso di un proprio codice destinatario o di un indirizzo Pec. Nel caso in cui il cliente estero non sia dotato di codice fiscale italiano e, quindi, non possa accedere ai servizio online dell’Agenzia delle Entrate, diventa indispensabile inviargli una copia analogica e, se possibile, anche il duplicato elettronico della fattura emessa. Quest’ultimo, infatti, essendo un duplicato

informatico, ha la stessa validità giuridica di conformità rispetto all’originale. Per le operazioni passive (acquisti): la trasmissione telematica dei dati riferiti ai documenti ricevuti dovrà avvenire entro il 15° giorno del mese successivo al giorno in cui si è ricevuto il documento oppure al giorno di effettuazione dell’operazione. Pertanto, una volta ricevuta la fattura in modalità analogica dai fornitori esteri, il cliente italiano dovrà emettere l’integrazione o l’autofattura generando un documento elettronico del seguente tipo: TD17 per l’integrazione/ autofattura per acquisto servizi dall’estero. Si tratta di reverse charge esterno dove il fornitore dei servizi è un soggetto estero residente in UE o extra UE e l’acquirente è un soggetto che risiede nel territorio italiano. Il prestatore estero emette una fattura (anche nel formato analogico) che riporta solo l’imponibile (non l’IVA in quanto imponibile in Italia). Quando il soggetto italiano riceve questo documento contabile dovrà optare per integrare la fattura ricevuta con l’indicazione dell’imponibile, dell’aliquota IVA, dell’importo dell’IVA e il totale della fattura, se il fornitore dei servizi appartiene ad un paese UE; è quindi l’acquirente italiano che deve assolvere al conteggio dell’IVA, contabilizzando il relativo valore sia nel registro vendite che acquisti. Se il fornitore è di un paese extra-UE bisogna emettere una autofattura elettronica con l’integrazione dell’imposta. Anche questo documento deve essere registrato negli acquisti e nelle vendite IVA. Documento elettronico TD18 per l’integrazione per acquisto di beni intracomunitari: in questo caso, sempre di reverse charge esterno , l’acquirente italiano deve procedere all’ integrazione della fattura ricevuta dal venditore estero tramite un’annotazione che dichiari l’imponibile, l’aliquota IVA, l’importo dell’IVA e il totale della fattura. Il codice TD18 deve essere utilizzato anche nel caso di acquisti intracomunitari di beni in un deposito IVA. Documento elettronico TD19 per l’integrazione/autofattura per acquisto di beni art. 17, comma 2 del D.P.R. n. 633/1972 (si tratta di operazioni compiute con un soggetto estero privo di stabile organizzazione in Italia): anche in questo caso il soggetto italiano deve applicare il reverse charge sulla fattura, emettendo un’autofattura, se il venditore è extracomunitario, o un’integrazione alla fattura ricevuta, se il venditore è comunitario.


Settore Fiscale

TRA I DIFFERIMENTI ANCHE LA DICHIARAZIONE DELL’IMPOSTA DI SOGGIORNO

DL SEMPLIFICAZIONI: TANTE PROROGHE PREVISTE

I

l Decreto Semplificazioni (DL 73/2022), pubblicato in Gazzetta Ufficiale il 21 giugno scorso, ha introdotto diversi differimenti di importanti ed imminenti scadenze. Imposta di soggiorno È stato confermato il differimento al 30 settembre 2022 (in luogo del 30 giugno 2022) del termine di presentazione della Dichiarazione relativa all’imposta di soggiorno per le strutture ricettive, inclusi gli agriturismi. Autodichiarazione aiuti di Stato Con provvedimento del Direttore dell’Agenzia delle Entrate è stato prorogato al 30 novembre 2022 (prima 30 giugno 2022) il termine di presentazione di un’autodichiarazione degli aiuti di Stato ottenuti. I contribuenti che hanno beneficiato di aiuti di Stato, di natura fiscale e non fiscale, erariale ed extraerariale, previsti ai sensi della Comunicazione della Commissione europea del 19 marzo 2020 e successive modifiche (cosiddetto Quadro temporaneo degli aiuti volti a sostenere l’economia conseguente all’emergenza epidemiologica da Covid-19), sono tenuti a presentare apposita dichiarazione, per consentire alla Pubblica Amministrazione di aggiornare un Registro nazionale degli aiuti di Stato. Dichiarazione IMU Prorogato al 31 dicembre 2022 anche il termine di pre-

Scadenza 730/2022

sentazione della dichiarazione IMU per il periodo d’imposta 2021, al posto della precedente scadenza del 30 giugno 2022. Velocizzazione rimborsi agli eredi Il Decreto ha previsto che (tutti) i rimborsi fiscali di competenza dell’Agenzia delle Entrate spettanti al defunto sono erogati, salvo diversa comunicazione degli interessati (le cui modalità di trasmissione saranno definite con prossimo provvedimento), ai chiamati all’eredità, come indicati nella Dichiarazione di successione da cui risulti che l’eredità è devoluta per legge, per l’importo corrispondente alla rispettiva quota ereditaria. Chi non accetterà il rimborso fiscale potrà riversare l’importo erogato all’Agenzia delle Entrate. Estensione termine registrazione atti Viene esteso a 30 giorni (in luogo dei 20 precedenti) il termine per la richiesta di registrazione, in termine fisso, di tutti gli atti formati in Italia (ad esempio un comodato immobiliare concluso in forma scritta), e non solo, ad esempio, per le locazioni e gli affitti immobiliari, come già avveniva in precedenza. Lo stesso termine deve essere rispettato anche per la denuncia di eventi successivi (avveramento condizione sospensiva, esecuzione dell’atto prima dell’avveramento della condizione, proroga, ecc.). La registrazione deve essere richiesta entro 60 giorni se l’atto è stato formato all’estero.

Il termine è il 30 settembre. L’ultima data disponibile è il 30 novembre con il Modello Redditi.

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Agricolonie

Offrono un’ampia gamma di proposte per l’attività e il benessere di bambini e ragazzi

FATTORIE DIDATTICHE: DOPO IL MARE VINCONO LE AGRICOLONIE, TRA SPAZI APERTI E NATURA 22

Prosegue il lavoro realizzato durante la scuola con il progetto Educazione alla Campagna Amica

Tra chi non ha altre opportunità essendo ancora impegnato con il lavoro e chi punta al recupero della socialità per i più piccoli, che hanno sofferto di più le restrizioni di due anni di pandemia, la risposta si chiama agricolonie. Si tratta dell’attività svolta dai campi estivi organizzati nelle fattorie didattiche che offrono un’ampia gamma di proposte per l’attività e il benessere di bambini e ragazzi. Se il mare resta la soluzione più gettonata dalle famiglie, al secondo posto ci sono proprio le agricolonie, i centri estivi in campagna, che battono montagna e città. Si tratta di una realtà che proprio la pandemia ha fatto esplodere insieme al bisogno di libertà e sicurezza degli italiani che vanno alla ricerca di spazi

aperti e contatto con la natura. Nelle circa tremila fattorie didattiche presenti sul territorio nazionale, oltre 200 in Piemonte e circa 60 in provincia di Alessandria accreditate dalla Regione si impara “facendo”, attraverso attività pratiche ed esperienze dirette come seminare, raccogliere, trasformare, manipolare e creare. “Le attività proposte dalle aziende sono moltissime, si va dal laboratorio del bio pittore per dipingere

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Agricolonie per circa cinquanta classi. “Coldiretti mette a disposizione la sua rete di fattorie didattiche, la propria esperienza, le proprie competenze in ambito educativo e didattico e i propri spazi e aule all’aperto per offrire sostegno ai genitori e ai bambini - ha aggiunto il Direttore Coldiretti Alessandria Roberto Bianco -. In un periodo di svolta

con i colori estratti da foglie, fiori e ortaggi a quello dei baby chef dove imparare a cucinare risparmiando fino a quello dei più esperti dove allenare i sensi dell’olfatto, del gusto, del tatto e della vista ed imparare a riconoscere le piante aromatiche o assaporare i diversi tipi di miele”, ha affermato il Presidente Coldiretti Alessandria Mauro Bianco. Le fattorie didattiche di Coldiretti, in collaborazione con gli enti locali e le altre autorità territoriali coinvolte, possono inoltre rappresentare un valido supporto alle politiche di sostegno dei bambini e delle loro famiglie, dando spazi alla didattica innovativa in campagna, con l’offerta di attività anche per i disabili.

Campagna Amica di Donne Impresa Coldiretti che ha coinvolto negli ultimi venti anni circa 10 milioni di

bambini, praticamente mezzo milione all’anno, di cui il 70% nella fascia d’età compresa fra i 4 e gli 11 anni, dalla scuola materna alla primaria e il 30% studenti più grandi medie e superiori. Sul territorio alessandrino durante l’anno scolastico appena concluso sono stati coinvolti oltre 1.000 bambini delle scuole primarie

Un’opportunità preziosa per integrare i servizi educativi per l’infanzia in una situazione che vede oggi in Italia escluse 3 famiglie su 4 (75%) da questo tipo di possibilità. Nelle agricolonie prosegue il lavoro portato avanti durante la scuola con il progetto Educazione alla

come quello che stiamo vivendo, si afferma sempre più il ruolo strategico dell’agricoltura per l’economia e la società. Nei prodotti e nei servizi offerti non c’è solo il loro valore intrinseco, ma anche un bene comune per la collettività fatto di tutela ambientale, di difesa della salute, di qualità della vita e di valorizzazione della persona”. Le Fattorie Didattiche dalla provincia di Alessandria sono on line nella seziona “Diamo spazio ai bambini” al seguente indirizzo https://donneimpresa.coldiretti.it

Le foto sono state scattate durante i campi estivi organizzati da Stefania Grandinetti a Cascina “Le Piagge”, Agriturismo di Campagna Amica e fattoria didattica, a Ponzone. Al termine di ogni settimana di Summer Camp, i bambini tornano con una valigia piena di amicizie, emozioni, condivisione di esperienze indimenticabili e soprattutto un rapporto più intimo con la natura!

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Oscar Green Piemonte

ALLA “SOCIETÀ AGRICOLA SAN LORENZO” L’OSCAR GREEN CATEGORIA “CUSTODI D’ITALIA”

BIODIVERSITÀ: FORMAGGI 100% CAPRINI IN UN TERRITORIO PURO E INCONTAMINATO 24

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enzione speciale per la categoria “Custodi d’Italia”, che premia le aziende che contribuiscono al presidio delle aree più marginali e più difficili del territorio, a Fedele Lauria, titolare della “Società Agricola San Lorenzo” a Ponzone, zona di Acqui Terme, che ha ricevuto il premio durante la cerimonia di consegna degli “Oscar Green” regionali. Coldiretti Alessandria ha partecipato all’iniziativa che si è svolta nella sede di Coldiretti Piemonte, nel chiostro di Palazzo Asinari di San Marzano a Torino, con una rappresentanza del Comitato Provinciale Giovani Impresa: un momento molto importante di crescita e di

confronto durante il quale, Fedele Lauria, accompagnato dal fratello Davide, ha ricevuto l’ambito riconoscimento. “Riprendiamoci il futuro” il titolo dell’edizione oscar Green 2022 che premia le idee anticrisi, l’innovazione e la tenacia delle imprese condotte da giovani che, in un anno particolarmente difficile tra guerra e rincari, si impegnano per dare risposte concrete ed innovative alle difficoltà che stanno compromettendo il loro futuro. “Dietro ogni formaggio c’è un pascolo d’un diverso verde sotto un diverso cielo”, una frase di Italo Calvino che è diventato il motto

Consegnati i premi a livello regionale: l’azienda si trova a Ponzone in frazione Caldasio dell’impresa “Società Agricola San Lorenzo” che alleva capre e trasforma il latte in diversi tipi di formaggi, rigorosamente 100% caprini, freschi, stagionati o affinati con erbe, fiori e particolarissimi gusti che li rendono ideali per aperitivi, spuntini o anche come dolci a fine pasto. Latte lavorato rigorosamente a crudo per preservarne le caratteristiche e mantenere i sapori inalterati. Un forte credo nel territorio e nei


Oscar Green Piemonte suoi prodotti tipici che ha spinto l’azienda a lottare per far sì che il latte delle valli fosse riconosciuto come qualcosa di unico, sinonimo di biodiversità - ha affermato un emozionato Fedele Lauria -. Grazie all’armonia con il territorio circostante, le nostre capre pascolano felici, alla ricerca delle erbe migliori, e ci donano il latte da cui nascono i nostri prodotti. L’ingestione della moltitudine di erbe verdi arricchisce il latte di tutta una serie di molecole che contribuiscono a determinare la complessità aromatica e nutrizionale del formaggio”. Questa è l’azienda agricola “Società San Lorenzo”, circa 70 ettari tra coltivato e pascolo e 350 capre razza Saanen, Camosciata e Roccaverano che vivono libere in un luogo incontaminato, dalle terre pure e dall’aria pulita. Un’azienda familiare in cui i saperi si trasmettono di generazione in generazione. “Arriviamo da mesi difficili sotto tutti i punti di vista, ma queste aziende sono la testimonianza importante della valorizzazione del territorio portata avanti quotidianamente e

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con la straordinaria voglia di trovare sempre nuove forme di innovazione – ha commentato Mauro Bianco Presidente Coldiretti Alessandria –. In un contesto economico come quello attuale è fondamentale avere dei sogni, ma un sogno da solo non basta, con l’Oscar Green viene premiata la capacità di trasformarlo in un progetto concreto e vincente. E’ il segnale, forte e chiaro che si è creata una continuità, un ricambio generazionale nella conduzione delle nostre aziende agricole.” “I giovani di Coldiretti incarnano le potenzialità e la forza di un territorio dal tessuto produttivo ricco e capillare e Oscar Green rappresenta la forza giovane del Paese, quell’Italia determinata e innovativa che non si spaventa dei cambiamenti - ha aggiunto il Direttore provinciale Coldiretti Alessandria Roberto Bianco -. L’agricoltura alessandrina ha bisogno dell’innovazione e di nuova linfa

che proprio i giovani sanno portare grazie a nuove idee che nascono da esigenze e sperimentazioni, ma che sanno poi concretizzarsi in veri progetti. Per sostenere, però, i progetti imprenditoriali dei nostri giovani è urgente abbattere la burocrazia e l’inefficienza che frenano l’avvio di nuove attività” “Si tratta di una vetrina molto importante. Con Oscar Green, Coldiretti offre una grande opportunità ai giovani agricoltori che implementano ed innovano il patrimonio d’eccellenza. Grazie alle nuove generazioni, il binomio agricoltura e innovazione è diventato sempre più importante: l’esempio l’abbiamo avuto proprio dalle aziende che hanno partecipato a questo concorso con passione, creatività e professionalità”, ha evidenziato Fabio Bruno Delegato provinciale Giovani Impresa.


Censimento Agricolo

CENSIMENTO AGRICOLO: RADDOPPIA LA SAU MEDIA AZIENDALE IMPRESE PIÙ GRANDI E MULTIFUNZIONALI 26

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ultifunzionale, più grande e orientata all’innovazione. E’ l’identikit dell’azienda agricola tracciato dall’Istat nel 7° Censimento dell’agricoltura italiana che ha monitorato l’annata 2019/2020, con il supporto per la prima volta del Caa Coldiretti che ha fornito assistenza alle imprese. L’analisi ha confermato il processo avviato dieci anni fa e che sta portando verso aziende di maggiore dimensione. In 38 anni – ha evidenziato l’Istat – sono scomparse due aziende su tre mentre la superficie media aziendale è raddoppiata da 5,1 ettari a 11,1 ettari medi per azienda. La riduzione è stata più accentuata negli ultimi vent’anni: il numero di aziende agricole si è infatti più che dimezzato rispetto al 2000, quando era pari a quasi 2,4 milioni. Per quanto riguarda la tipologia continua a prevalere l’azienda familiare (93,5% nel 2020), ma aumenta l’incidenza delle società di persone da 2,9% a 4,8% e di capitali (da 0,5% a 1%) caratterizzate da una maggiore estensione rispettivamente 41,6 e 41,5 ettari. Un altro elemento che conferma il processo evolutivo è il ricorso ai terreni in affitto: in termini di superfici, infatti, nel 2020 si registra una forte crescita della quota relativa di terreni gestiti in affitto (da 10,6% a 18,6%).

La maggiore estensione rende le imprese meno fragili: la flessione diminuisce infatti al crescere della classe di superficie. Il calo delle aziende con meno di un ettaro è stato del 30%, per quelle tra 20 e 30 ettari si è ridotto al 3,4%. Oltre i 30 ettari e soprattutto oltre i 100 ettari si registra una crescita. La diminuzione del numero delle aziende è più pesante al Sud (-33%), ma comunque in otto regioni è cresciuta la superficie agricola utilizzata. La Sau è aumentata in particolare per le imprese che coltivano seminativi (+17,4%) e legnose agrarie (36,5%).


Patronato Epaca

FAVORIRE LA PARTECIPAZIONE ATTIVA ALLO SVILUPPO SOCIO-ECONOMICO-CULTURALE DEL CONTESTO SOCIALE

AGRICOLTURA LABORATORIO PER UN “INVECCHIAMENTO ATTIVO” DELLA POPOLAZIONE Garantire alle persone anziane un “invecchiamento attivo” mettendo in campo nuove strategie, ma soprattutto sollecitando una legge quadro nazionale che sostenga questo obiettivo. E’ quanto richiede la Federpensionati Coldiretti al Governo nazionale che considera l’invecchiamento attivo una sfida obbligata in considerazione dell’aumento dell’età che si registra tra la popolazione. Le azioni che la Federpensionati Coldiretti ritiene necessarie partono da un principio fondamentale e cioè dire basta alle discriminazioni basate sull’età. Seguono poi il miglioramento dei servizi di cura e assistenza, ma soprattutto partecipazione alla vita sociale. In una parola si considera indispensabile un cambio culturale che consenta di superare stereotipi sulle persone anziane secondo cui a questa fascia di cittadini andrebbero indirizzati solo interventi di carattere assistenziale, mentre con la nuova legge si intende cambiare radicalmente l’impostazione e la finalità degli interventi. La salute – ricorda la Federpensionati Coldiretti – è un presupposto fondamentale per invecchiare in modo attivo, ma è riduttivo limitare le azioni solo all’assistenza. Investire sulla cosiddetta “economia d’argento” può rappresentare un’opportunità importante se si fonda su un Patto intergenerazionale. Il progetto di legge prevede un piano triennale con finanziamenti dedicati e risorse a valere dal Pnrr con interventi per tutelare i diritti fondamentali alla salute, all’autonomia, alla valorizzazione del ruolo sociale delle persone anziane e alla dignità di vita. In poche parole le finalità della legge sono quelle di favorire la partecipazione attiva allo sviluppo socio-economico-culturale del contesto sociale e del territorio in cui l’anziano opera. Le azioni sono ad ampio raggio e spaziano dalla realizzazione di comunità socio culturali soprattutto nei territori svantaggiati alla ricostruzione di reti di quartiere. Un aspetto primario è rappresentato dalla salute e la leg-

ge, infatti, riafferma il diritto universale alle cure e il rifiuto di un modello di sanità selettiva. Ma, è ugualmente importante il ruolo della formazione e riqualificazione anche con protocolli con istituzioni scolastiche, parti sociali, ordini professionali, associazioni di volontariato. Negli altri stati dell’Unione Europea gli interventi sull’invecchiamento attivo sono in atto già da parecchi anni. In Italia grazie all’azione della Federpensionati Coldiretti si stanno muovendo i primi passi, anche se la situazione non è omogenea su tutto il territorio nazionale, perché alcune regioni sono già avanti con i programmi e hanno stanziato, in modo autonomo, risorse economiche. Ora i tempi sono ormai maturi per avere una legge quadro nazionale che disciplina la materia e che consenta all’Italia di un laboratorio per interventi su misura degli anziani che sia orientata a tutelarne soprattutto i diritti e che aiuti a superare tutta una serie di deficit da quelli tecnologici ai sensoriali e che soprattutto sconfigga il grande nemico, la solitudine. E in questo laboratorio un ruolo di primo piano lo potrebbero giocare gli agricoltori che continuano a lavorare ben oltre l’età pensionabile e che trasferiscono ai giovani i saperi della terra. Soprattutto in questa fase di rilancio dell’agricoltura in cui la sapienza delle persone anziane, affiancate alla spinta delle giovani generazioni, potrebbe davvero fare la differenza. Quattordicesima, pensioni più alte a luglio Assegni più “pesanti” nel mese di luglio per i pensionati grazie non solo all’una tantum di 200 euro stanziata contro il caro prezzi dal Governo, ma anche alla quattordicesima mensilità. Introdotta dalla Legge nel 2007 con l’espressa finalità di aiutare le pensioni basse, sotto forma di somma aggiuntiva nella rata in pagamento a luglio, è calcolata sulla base degli anni di contribuzione versati e dei redditi del soggetto. L’importo varia da un minimo di 336 euro a un massimo di 655 euro. L’Inps ha elencato in una recente nota tutti i requisiti vigenti in presenza dei quali il beneficio è corrisposto d’ufficio, anche se l’Istituto avverte che in alcuni casi potrebbe essere necessario presentare apposita domanda, anche tramite i patronati. Vediamo, dunque, cosa è importante verificare e come si ottiene nel 2022. Nulla cambia per il requisito anagrafico minimo, che rimane fermo a 64 anni di età. Il limite di reddito per l’anno 2022, oltre il quale il beneficio non spetta è 13.633,11, che deve essere incrementato dell’importo del beneficio, diverso in base agli anni di contribuzione. I redditi da considerare in caso di prima concessione sono quelli riferiti all’anno in corso, cioè il 2022, mentre nel caso

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Patronato Epaca |

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a cura di

Gianni Mario Stoppini

in cui il pensionato abbia già conseguito la misura, si guarderà anche ai redditi conseguiti nel 2021. L’Inps precisa anche che la quattordicesima è erogata con la mensilità di luglio 2022 unicamente ai pensionati, che abbiano perfezionato i requisiti reddituali e anagrafici entro il 30 giugno 2022 per la gestione pubblica, entro il 31 luglio 2022 per la gestione privata ed ex-Enpals. Se maturati i requisiti dopo tali date o se neopensionati a decorrere

dal 2022, il pagamento della prestazione avverrà, come di consueto, a dicembre prossimo. Per quanto riguarda le comunicazioni relative al pagamento della quattordicesima, l’Inps informa che quelle cartacee sono abolite, salvo il caso in cui il pensionato abbia percepito somme non spettanti da recuperare. Tutte le informazioni saranno ora reperibili attraverso diversi canali telematici: e-mail, sms, oppure, tramite l’applicazione dei servizi pubblici (App IO).

AD OGGI, NON È STATA ANCORA RESA UNA MISURA STRUTTURALE DAL GOVERNO

APE SOCIALE: TUTTE LE NOVITÀ PER IL 2022 Con la Legge di Bilancio 2022 si ampliano i possibili beneficiari per Ape sociale: oltre alla proroga delle domande al 31/12/2022, la legge allarga la platea per disoccupati e gravosi che in parte erano già ricompresi nei precedenti anni. Già in vigore in via sperimentale a partire dal 2017, ha preso piede soprattutto per i lavoratori disoccupati, fornendo un sostegno economico, erogato in 12 rate mensili, fino al raggiungimento dei requisiti per la pensione di vecchiaia. Per il solo 2022 il fondo prevede lo stanziamento di ulteriori 141 milioni di euro. Ape Sociale, ad oggi, non è stata ancora resa una misura strutturale dal Governo (anche se dal 2017 è stara sempre rinnovata ogni anno). L’Inps ha di recente emanato la circolare di riferimento esplicativa delle innovazioni apportate per il 2022. Grazie alla nuova Legge di Bilancio, con la proroga della misura si permette ai ritardatari di correre ai ripari, con la possibilità di inoltrare la domanda anche nel corso del 2022 per ottenere

il beneficio. Inoltre, con la novella alle regole dell’Ape sociale, in relazione ai soggetti disoccupati è stato eliminato tra perfezionamento del requisito e decorrenza dell’erogazione dell’assegno, il cosiddetto trimestre di inoccupazione in cui il soggetto disoccupato, in passato, pur avendo tutti i requisiti non poteva in ogni caso percepire l’assegno. Tale previsione innovativa coinvolge anche gli operai agricoli, per i quali diverranno indennizzabili i tre mesi di disoccupazione agricola antecedenti la decorrenza dell’Ape Sociale. Viene risolto anche il nodo riguardante le categorie di soggetti disoccupati che abbiano cessato l’attività lavorativa a causa della cessazione dell’attività aziendale e coloro che si trovino in tale situazione per mancato superamento del periodo di prova, i quali potranno essere destinatari di Ape Sociale. Importantissima, inoltre, l’estensione (sempre dal 1° gennaio) della platea delle professioni rientranti nella categoria dei cosiddetti “gravosi”. Qui

l’innovazione è duplice: oltre all’incremento dei possibili destinatari della misura in ragione della difficile mansione lavorativa svolta, sarà consentito esclusivamente agli operai edili, ceramisti e conduttori di impianti per la formatura di articoli in ceramica e terracotta di accedere al beneficio con un requisito contributivo ridotto ad almeno 32 anni. Ape sociale è incompatibile con la percezione di pensioni dirette, prestazioni a sostegno del reddito per disoccupazione involontaria, indennizzo per attività commerciale, Rem ed Iscro. È compatibile con il Reddito di Cittadinanza. L’Inps ha stabilito i termini per la comunicazione degli esiti dell’istruttoria: entro il 30 giugno sono stati comunicati gli esiti per le domande presentate entro il 31 marzo 2022; entro il 15 ottobre per le domande presentate entro il 15 luglio 2022; entro il 31 dicembre verrà comunicato il risultato della valutazione delle domande pervenute entro il 30 novembre 2022.

INFORTUNI: INDENNIZZI VARIANO A SECONDA DEL DANNO Sono diverse le prestazioni economiche dell’assicurazione contro gli infortuni sul lavoro e le malattie professionali erogate dall’INAIL. Inabilità temporanea assoluta L’INAIL eroga la prestazione solo se l’evento invalidante viene riconosciuto come professionale e se la lesione subita dal lavoratore ha effettivamente determinato l’impossibilità completa a svolgere il lavoro. La misura dell’indennità è pari al 60% della retribuzione media giornaliera fino al 90° giorno e al 75% dal 91° giorno fino alla completa guarigione.

Indennizzo danno biologico Per averne diritto è necessario aver fatto una causa lavorativa per infortunio o malattia professionale e avere un grado di menomazione dell’integrità psicofisica tra il 6% e il 100%. Qualora il grado di inabilità permanente sia inferiore al 16% l’indennizzo è una tantum, per le menomazioni di grado pari o superiore al 16% viene erogata una rendita mensile permanente. Prestazioni integrative e assistenziali Tra le prestazioni integrative e assistenziali è previsto l’assegno di incollocabilità, assegno mensile erogato dall’INAIL a favore di quei lavoratori, mutilati o invalidi sul lavoro, per cui non è possibile beneficiare dell’assunzione obbligatoria.


Consigliere Ecclesiastico

SAN BENEDETTO L’11 luglio la chiesa celebra la memoria di San Benedetto, proclamato da papa Paolo VI patrono d’Europa. Un tempo era ricordato il 21 marzo, 1° giorno di primavera, giorno della sua nascita al cielo (morte). San Benedetto, patriarca del monachesimo occidentale, è un santo di statura universale e attuale nel XXI secolo, come lo è stato per il VI° secolo, il suo. Era nobile e benestante, nato nel 480 e vissuto fino al 547. Non si è comportato come il giovane ricco che lasciò cadere l’invito di Gesù a lasciare tutto, perchè era molto ricco. Benedetto è padre del monachesimo occidentale perchè ha messo ordine tra le tante comunità di monaci che vivevano in ordine sparso e vagabondando senza arte né parte. Egli scrisse la Regola a Montecassino, che con Subiaco furono le “residenze” della sua attività. La regola benedettina si fonda su due pilastri: 1. la “stabilitas loci”, vale a dire l’obbligo di risiedere per tutta la vita nello stesso monastero 2. la “conversatio”, cioè la buona condotta morale, con l’obbedienza all’abate , considerato un padre più che un superiore

La famiglia monastica ben ordinata scandisce il tempo nelle varie occupazioni della giornata durante la quale la preghiera e il lavoro si alternano. Il motto “ora et labora”, prega e lavora, riempie la vita del monaco benedettino. Benedetto ha lasciato tutto per scegliere la parte migliore che non gli sarà tolta: l’ascolto e la sequela di Cristo. Ha saputo dare risalto alla vita di preghiera e al lavoro in una mirabile sintesi. Oggi ci chiediamo se il cristiano deve curare più la preghiera o le opere di carità. Benedeto, al nostro aut aut, risponde col suo: et et. Se uno prega senza le opere la sua preghiera è vuota, se fa le opere senza preghiera, le sue opere sono sterili. L’Europa ha un grande patrono. Ce la farà a diventare pure lei grande? Grande nella solidarietà, grande nei valori, grande nel rispetto di ogni persona. Oggi, celiando, si sente apostrofare l’Europa con il nomignolo: Europina. San Benedetto prega per noi e per tutta l’Europa. Don Ivo Piccinini

Nella ricorrenza della Trigesima, il figlio Giuseppe ha dedicato riflessioni e pensieri al caro papà recentemente scomparso La Federazione provinciale Coldiretti Alessandria, in particolare l'Ufficio Zona di Tortona e Castelnuovo Scrivia, partecipa al grande dolore di Maria Angela Balza per la scomparsa del caro

PAPÀ

Sentite condoglianze alla famiglia e al Direttore della Federazione Coldiretti di Asti, Diego Furia, per la perdita del caro suocero

la nostra preghiera e il nostro abbraccio

PREGHIERA IN RICORDO DI

GIOVANNI OTTONELLO Presidente onorario Associazione Pensionati Alessandria

Caro Papà, dopo una lunga vita di lavoro e sacrifici, hai raggiunto il premio eterno del Paradiso. In questi mesi di sofferenza per la tua fragilità fisica hai dimostrato fino alla fine la forza per la vita anche quando nel letto d'ospedale mi stringevi la mano. Senza parlare capivo la tua sofferenza per le terapie che ti segnavano nel corpo e nella mente. Caro Papà, avrei voluto dirti che sei stato il regalo più bello che la vita mi abbia potuto fare, ma spero che da lassù, Papà, tu abbia capito tutto e illumina la mia vita nei momenti di dolore per la tua scomparsa. Ti porterò SEMPRE nel mio cuore e pregherò Maria Santissima e Gesù che ti accolgano fra le loro braccia. Con immenso affetto Giuseppe e famiglia

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Mercatino Luglio 2022

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Le richieste di inserzione devono riportare il numero di tessera in corso di validità. Il testo può essere consegnato in tutti gli Uffici Zona di Coldiretti oppure inviato tramite posta elettronica a ufficiostampa.al@coldiretti.it


COLTIVA LA TUA SALUTE TEMA DEL MESE: PREVENIRE L’OSTEOPOROSI La Densitometria Ossea consente la determinazione della densità ossea nei distretti a maggior rischio di frattura (colonna vertebrale e femore) e supporta il Medico nella diagnosi dell’osteoporosi, nella valutazione del rischio di frattura e nel monitoraggio della risposta alla terapia. Questo esame è utilizzato soprattutto nella valutazione dell’osteoporosi, che è una patologia carenziale dell’osso di natura primitiva (postmenopausale o senile) o secondaria (malattie endocrino-metaboliche, disturbi nutrizionali, etc.) che si manifesta in un incrementato del rischio di fratture (le più comuni delle quali sono quelle vertebrali e femorali). La misura della densità ossea può essere eseguita in diversi distretti corporei. Viene generalmente effettuata sul rachide lombare sino all’età di 65 anni, sul femore e/o sul radio oltre tale età. In alcune situazioni cliniche è utile eseguire la misura su diversi segmenti. Per valutare questo rischio e la risposta alle terapie eventualmente instaurate è opportuno monitorare nel tempo la densità dell’osso. DESTINATARI DEL SERVIZIO La Densitometria Ossea è rivolta ai soggetti più a rischio di sviluppare un’osteoporosi: • donne con alterazioni ormonali in grado di provocare un’accelerata perdita di calcio (menopausa, irregolarità mestruali, amenorree, anoressia, alterazioni tiroidee e paratiroidee, etc.) • uomini con alterazioni dell’assorbimento e del metabolismo del calcio e della vitamina D. Questo esame consente di valutare la composizione corporea (massa magra, massa grassa e massa ossea) in determinate condizioni cliniche e di impostare e monitorare i trattamenti dietetici più idonei. La perdita di massa ossea non riguarda esclusivamente la popolazione femminile, ma coinvolge anche la popolazione maschile. Le patologie comuni a entrambi i sessi che possono depauperare l’osso sono: l’intolleranza al glutine o celiachia, l’uso cronico del cortisone per malattie sistemiche come l’artrite reumatoide, l’uso cronico di ormoni tiroidei, l’ipertiroidismo e l’iperparatiroidismo, l’assorbimento ridotto in Pazienti che si sono sottoposti ad intervento per ulcera con rimozione di parte dello stomaco, le sindromi da malassorbimento come le pancreatiti croniche, il deficit cronico di vitamina D e, solo negli uomini, il deficit di produzione di ormoni maschili. L’esame non è soltanto indicato dal punto di vista diagnostico per la definizione dell’osteoporosi conclamata, ma ha anche una funzione preventiva, in quanto l’osteopenia che precede la malattia è un indice predittivo utile all’instaurazione di terapie e alla variazione dell’alimentazione e dello stile di vita.

Per info www.gruppocdc.it - Numero Verde per prenotazioni 800 237380 Alessandria Corso Cento Cannoni, 8 – Casale Monferrato Viale Ottavio Marchino 28/d


TESSERAMENTO2022


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