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Nel 1949 iniziò a realizzare i “libri illeggibili”, libri dove le parole spariscono per lasciare spazio alla fantasia di coloro che sapranno immaginare altri discorsi leggendo carte di colori diversi, strappi, fori e fili che attraversano le pagine.La serie dei libri illeggibili continuò fino al 1988, mentre del 1954 è la sua fontana per la Biennale di Venezia. Negli anni sessanta, grazie all’adozione di tutte le nuove tecnologie disponibili al grande pubblico (proiettori, fotocopiatrici, cineprese), l’attività artistica di Munari divenne un’enciclopedia dell’arte fai-date, dove ogni opera conteneva l’implicito messaggio per l’osservatore “prova anche tu”: xerografie, studi sul movimento, fontane, strutture flessibili, illusioni ottiche, film sperimentali (“I colori nella luce”, del 1963, comprendeva musiche di Luciano Berio). Nel 1962 organizzò la prima esposizione di arte programmata, presso il negozio Olivetti di Milano. Nel 1969 Munari preoccupato della errata considerazione critica del suo lavoro artistico, tuttora spesso confuso con altri generi (didattica, design, graphic design) ha scelto la storica d’arte Miroslava Hájek per curare una selezione delle sue opere d’arte più importanti. La raccolta, strutturata cronologicamente, illustra la sua


Mercatino degli uccelli

Anche questo pappagallo predilige le foreste pluviali dell’America Latina e conduce una vita tranquilla tra gli alberi. Questi uccelli sono sedentari, ossia vivono nella stessa zona per periodi piuttosto lunghi. Durante il giorno si spostano alla ricerca di cibo, ma rimanendo sempre in prossimità del nido odei posatoi dove trascorrono la notte. Sono animali gregari e formano degli stormi molto numerosi. All’avvicinarsi della stagione riproduttiva il maschio e la femmina vivono uno accanto all’altro. Probabilmente il legame chesi crea è molto forte, forse per tutta la vita. I partner si prendono cura reciprocamente delpiumaggio e si nutrono l’un l’altra.I richiami del pappagallo sono rumorosi, striduli e veramente poco musicali. Questo splendido uccello costruisce il nido in qualche cavità degli alberi.

Origini medievali La manifestazione affonda le sue radici nell'antico "Mercato di San Lorenzo" di origine popolare: il 10 agosto gli abitanti delle campagne e dei paesi circostanti si riunivano nello spazio antistante le mura della città, ove prendeva vita un mercato spontaneo incentrato sulla compravendita di uccelli da canto e da richiamo. L’importanza assunta dal commercio di tali esemplari è probabilmente riconducibile al loro utilizzo nell’ambito dell’uccellagione, pratica allora diffusa anche a livello popolare, e che riprendeva in concomitanza con la fine dell’estate e l’avvio dell’autunno

Vittorio Veneto (TV) Serravalle Piazza Flaminio Info: alberto.giallo@libero.it Tel.0438552039 Fax.0438551283

26/27 Maggio Piazza Flaminio Vittorio Veneto


Nel 1949 iniziò a realizzare i “libri illeggibili”, libri dove le parole spariscono per lasciare spazio alla fantasia di coloro che sapranno immaginare altri discorsi leggendo carte di colori diversi, strappi, fori e fili che attraversano le pagine.La serie dei libri illeggibili continuò fino al 1988, mentre del 1954 è la sua fontana per la Biennale di Venezia. Negli anni sessanta, grazie all’adozione di tutte le nuove tecnologie disponibili al grande pubblico (proiettori, fotocopiatrici, cineprese), l’attività artistica di Munari divenne un’enciclopedia dell’arte fai-date, dove ogni opera conteneva l’implicito messaggio per l’osservatore “prova anche tu”: xerografie, studi sul movimento, fontane, strutture flessibili, illusioni ottiche, film sperimentali (“I colori nella luce”, del 1963, comprendeva musiche di Luciano Berio). Nel 1962 organizzò la prima esposizione di arte programmata, presso il negozio Olivetti di Milano. Nel 1969 Munari preoccupato della errata considerazione critica del suo lavoro artistico, tuttora spesso confuso con altri generi (didattica, design, graphic design) ha scelto la storica d’arte Miroslava Hájek per curare una selezione delle sue opere d’arte più importanti. La raccolta, strutturata cronologicamente, illustra la sua


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Diritto ed Economia Scienze d.Terra e biologia Ed.Fisica Religione o alternative

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Diritto ed Economia Scienze integrate -SdT/B Scienze motorie Religione o alternative

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Area Indirizzo

20 ore/sett. 15 ore/sett. 15 ore/sett. Materie di Area Comune

Materie di Area Comune Lingua e lett. Italiana Lingua Inglese Storia Matematica

Primo biennio Secondo biennio Quinto anno

Elettrotecnica Elettronica Controlli elettrici e sistemi Disegno tecnico Sistemi di automazione e organizz. della produzione

Tecnologia idraulica Macchine termiche Meccanica applicata

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Nel 1949 iniziò a realizzare i “libri illeggibili”, libri dove le parole spariscono per lasciare spazio alla fantasia di coloro che sapranno immaginare altri discorsi leggendo carte di colori diversi, strappi, fori e fili che attraversano le pagine.La serie dei libri illeggibili continuò fino al 1988, mentre del 1954 è la sua fontana per la Biennale di Venezia. Negli anni sessanta, grazie all’adozione di tutte le nuove tecnologie disponibili al grande pubblico (proiettori, fotocopiatrici, cineprese), l’attività artistica di Munari divenne un’enciclopedia dell’arte fai-date, dove ogni opera conteneva l’implicito messaggio per l’osservatore “prova anche tu”: xerografie, studi sul movimento, fontane, strutture flessibili, illusioni ottiche, film sperimentali (“I colori nella luce”, del 1963, comprendeva musiche di Luciano Berio). Nel 1962 organizzò la prima esposizione di arte programmata, presso il negozio Olivetti di Milano. Nel 1969 Munari preoccupato della errata considerazione critica del suo lavoro artistico, tuttora spesso confuso con altri generi (didattica, design, graphic design) ha scelto la storica d’arte Miroslava Hájek per curare una selezione delle sue opere d’arte più importanti. La raccolta, strutturata cronologicamente, illustra la sua


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Nel 1949 iniziò a realizzare i “libri illeggibili”, libri dove le parole spariscono per lasciare spazio alla fantasia di coloro che sapranno immaginare altri discorsi leggendo carte di colori diversi, strappi, fori e fili che attraversano le pagine.La serie dei libri illeggibili continuò fino al 1988, mentre del 1954 è la sua fontana per la Biennale di Venezia. Negli anni sessanta, grazie all’adozione di tutte le nuove tecnologie disponibili al grande pubblico (proiettori, fotocopiatrici, cineprese), l’attività artistica di Munari divenne un’enciclopedia dell’arte fai-date, dove ogni opera conteneva l’implicito messaggio per l’osservatore “prova anche tu”: xerografie, studi sul movimento, fontane, strutture flessibili, illusioni ottiche, film sperimentali (“I colori nella luce”, del 1963, comprendeva musiche di Luciano Berio). Nel 1962 organizzò la prima esposizione di arte programmata, presso il negozio Olivetti di Milano. Nel 1969 Munari preoccupato della errata considerazione critica del suo lavoro artistico, tuttora spesso confuso con altri generi (didattica, design, graphic design) ha scelto la storica d’arte Miroslava Hájek per curare una selezione delle sue opere d’arte più importanti. La raccolta, strutturata cronologicamente, illustra la sua



Nel 1949 iniziò a realizzare i “libri illeggibili”, libri dove le parole spariscono per lasciare spazio alla fantasia di coloro che sapranno immaginare altri discorsi leggendo carte di colori diversi, strappi, fori e fili che attraversano le pagine.La serie dei libri illeggibili continuò fino al 1988, mentre del 1954 è la sua fontana per la Biennale di Venezia. Negli anni sessanta, grazie all’adozione di tutte le nuove tecnologie disponibili al grande pubblico (proiettori, fotocopiatrici, cineprese), l’attività artistica di Munari divenne un’enciclopedia dell’arte fai-date, dove ogni opera conteneva l’implicito messaggio per l’osservatore “prova anche tu”: xerografie, studi sul movimento, fontane, strutture flessibili, illusioni ottiche, film sperimentali (“I colori nella luce”, del 1963, comprendeva musiche di Luciano Berio). Nel 1962 organizzò la prima esposizione di arte programmata, presso il negozio Olivetti di Milano. Nel 1969 Munari preoccupato della errata considerazione critica del suo lavoro artistico, tuttora spesso confuso con altri generi (didattica, design, graphic design) ha scelto la storica d’arte Miroslava Hájek per curare una selezione delle sue opere d’arte più importanti. La raccolta, strutturata cronologicamente, illustra la sua



Nel 1949 iniziò a realizzare i “libri illeggibili”, libri dove le parole spariscono per lasciare spazio alla fantasia di coloro che sapranno immaginare altri discorsi leggendo carte di colori diversi, strappi, fori e fili che attraversano le pagine.La serie dei libri illeggibili continuò fino al 1988, mentre del 1954 è la sua fontana per la Biennale di Venezia. Negli anni sessanta, grazie all’adozione di tutte le nuove tecnologie disponibili al grande pubblico (proiettori, fotocopiatrici, cineprese), l’attività artistica di Munari divenne un’enciclopedia dell’arte fai-date, dove ogni opera conteneva l’implicito messaggio per l’osservatore “prova anche tu”: xerografie, studi sul movimento, fontane, strutture flessibili, illusioni ottiche, film sperimentali (“I colori nella luce”, del 1963, comprendeva musiche di Luciano Berio). Nel 1962 organizzò la prima esposizione di arte programmata, presso il negozio Olivetti di Milano. Nel 1969 Munari preoccupato della errata considerazione critica del suo lavoro artistico, tuttora spesso confuso con altri generi (didattica, design, graphic design) ha scelto la storica d’arte Miroslava Hájek per curare una selezione delle sue opere d’arte più importanti. La raccolta, strutturata cronologicamente, illustra la sua



Nel 1949 iniziò a realizzare i “libri illeggibili”, libri dove le parole spariscono per lasciare spazio alla fantasia di coloro che sapranno immaginare altri discorsi leggendo carte di colori diversi, strappi, fori e fili che attraversano le pagine.La serie dei libri illeggibili continuò fino al 1988, mentre del 1954 è la sua fontana per la Biennale di Venezia. Negli anni sessanta, grazie all’adozione di tutte le nuove tecnologie disponibili al grande pubblico (proiettori, fotocopiatrici, cineprese), l’attività artistica di Munari divenne un’enciclopedia dell’arte fai-date, dove ogni opera conteneva l’implicito messaggio per l’osservatore “prova anche tu”: xerografie, studi sul movimento, fontane, strutture flessibili, illusioni ottiche, film sperimentali (“I colori nella luce”, del 1963, comprendeva musiche di Luciano Berio). Nel 1962 organizzò la prima esposizione di arte programmata, presso il negozio Olivetti di Milano. Nel 1969 Munari preoccupato della errata considerazione critica del suo lavoro artistico, tuttora spesso confuso con altri generi (didattica, design, graphic design) ha scelto la storica d’arte Miroslava Hájek per curare una selezione delle sue opere d’arte più importanti. La raccolta, strutturata cronologicamente, illustra la sua



Nel 1949 iniziò a realizzare i “libri illeggibili”, libri dove le parole spariscono per lasciare spazio alla fantasia di coloro che sapranno immaginare altri discorsi leggendo carte di colori diversi, strappi, fori e fili che attraversano le pagine.La serie dei libri illeggibili continuò fino al 1988, mentre del 1954 è la sua fontana per la Biennale di Venezia. Negli anni sessanta, grazie all’adozione di tutte le nuove tecnologie disponibili al grande pubblico (proiettori, fotocopiatrici, cineprese), l’attività artistica di Munari divenne un’enciclopedia dell’arte fai-date, dove ogni opera conteneva l’implicito messaggio per l’osservatore “prova anche tu”: xerografie, studi sul movimento, fontane, strutture flessibili, illusioni ottiche, film sperimentali (“I colori nella luce”, del 1963, comprendeva musiche di Luciano Berio). Nel 1962 organizzò la prima esposizione di arte programmata, presso il negozio Olivetti di Milano. Nel 1969 Munari preoccupato della errata considerazione critica del suo lavoro artistico, tuttora spesso confuso con altri generi (didattica, design, graphic design) ha scelto la storica d’arte Miroslava Hájek per curare una selezione delle sue opere d’arte più importanti. La raccolta, strutturata cronologicamente, illustra la sua



Nel 1949 iniziò a realizzare i “libri illeggibili”, libri dove le parole spariscono per lasciare spazio alla fantasia di coloro che sapranno immaginare altri discorsi leggendo carte di colori diversi, strappi, fori e fili che attraversano le pagine.La serie dei libri illeggibili continuò fino al 1988, mentre del 1954 è la sua fontana per la Biennale di Venezia. Negli anni sessanta, grazie all’adozione di tutte le nuove tecnologie disponibili al grande pubblico (proiettori, fotocopiatrici, cineprese), l’attività artistica di Munari divenne un’enciclopedia dell’arte fai-date, dove ogni opera conteneva l’implicito messaggio per l’osservatore “prova anche tu”: xerografie, studi sul movimento, fontane, strutture flessibili, illusioni ottiche, film sperimentali (“I colori nella luce”, del 1963, comprendeva musiche di Luciano Berio). Nel 1962 organizzò la prima esposizione di arte programmata, presso il negozio Olivetti di Milano. Nel 1969 Munari preoccupato della errata considerazione critica del suo lavoro artistico, tuttora spesso confuso con altri generi (didattica, design, graphic design) ha scelto la storica d’arte Miroslava Hájek per curare una selezione delle sue opere d’arte più importanti. La raccolta, strutturata cronologicamente, illustra la sua


MARZO 2013


Nel 1949 iniziò a realizzare i “libri illeggibili”, libri dove le parole spariscono per lasciare spazio alla fantasia di coloro che sapranno immaginare altri discorsi leggendo carte di colori diversi, strappi, fori e fili che attraversano le pagine.La serie dei libri illeggibili continuò fino al 1988, mentre del 1954 è la sua fontana per la Biennale di Venezia. Negli anni sessanta, grazie all’adozione di tutte le nuove tecnologie disponibili al grande pubblico (proiettori, fotocopiatrici, cineprese), l’attività artistica di Munari divenne un’enciclopedia dell’arte fai-date, dove ogni opera conteneva l’implicito messaggio per l’osservatore “prova anche tu”: xerografie, studi sul movimento, fontane, strutture flessibili, illusioni ottiche, film sperimentali (“I colori nella luce”, del 1963, comprendeva musiche di Luciano Berio). Nel 1962 organizzò la prima esposizione di arte programmata, presso il negozio Olivetti di Milano. Nel 1969 Munari preoccupato della errata considerazione critica del suo lavoro artistico, tuttora spesso confuso con altri generi (didattica, design, graphic design) ha scelto la storica d’arte Miroslava Hájek per curare una selezione delle sue opere d’arte più importanti. La raccolta, strutturata cronologicamente, illustra la sua


Sommario Marzo-Aprile 2013

In copertina: Ponte della Paglia a Venezia di Matteo Rossi .

ATTUALITÁ 10 Il cuore dei fatti. La ragazza dello

spazio. Rai, di tutto di più

15 Politici sorprendenti. La Binetti che

76

non ti aspetti. L’altro lato della deputata teodem del Pd 19 Sms. Se perdessi il lavoro, saresti disposta a fare la colf? 25 Il bello dello show. Scandalosa Charlotte. 30 News. Le ultimissime dal mondo di internet MODA 45 Abiti da sera mini. Tutto 10 cm sopra il

ginocchio e niente sopra gli 85 euro

51 Celebrities. A Venezia con Monica 56

Bellucci e Alessandro Pieraccioni Passerelle in casa CUCINA

80

65 Inforniamo nel vetro la tradizione. Le

seppie col nero, le sardelle in saor, i caparossoli in cassopipa 70 Creatività moderna. Il tramezzino veneziano 76 Arte culinaria. Innovazione nei prodotti nei nostri migliori Hotel.



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