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STuDENTI
3. Questionario di ricognizione con gli studenti
In primavera 2019 è stato reputato necessario coinvolgere gli studenti attraverso un questionario, redatto dalla studentessa milena Bianchi, sotto la supervisione della professoressa Beate Weyland, per comprendere in quale direzione muoversi. Al questionario hanno partecipato 131 studenti; I tre campi d’indagine che sono stati analizzati sono: • Comfort; • Arte e bellezza; • piante/natura e cura
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Dalla domanda su cosa potesse far star meglio negli spazi comuni della facoltà, è emerso che: Il 48,1% degli studenti ha risposto “più comfort”; Il 34,4% ha risposto “più natura”; Il 16% ha risposto “più bellezza”; mentre il restante 1,5% delle risposte si è diviso tra “più praticità” e “un setting più adeguato per i lavori di gruppo”.
È interessante notare che oltre il 93,1% (121 su 130) degli studenti che hanno risposto al sondaggio ha ritenuto che fossero necessari alcuni interventi di miglioramento dell’edificio e dell’arredamento, ma che per fare ciò sarebbe bastato solamente qualche piccolo sforzo, mentre solamente il 6,9% (9 studenti) ha risposto negativamente alla necessità di migliorare l’ambiente (selezionando la voce “No, vanno già bene così come sono”).
Primo campo di indagine: il comfort
Il questionario proseguiva chiedendo agli studenti cosa desiderassero aggiungere nelle aule studio, nei foyer (piano terra e primo piano) e nelle terrazze attraverso delle domande a scelta multipla. le voci più selezionate, relativamente a ogni spazio, sono state:
1) Aulestudio (131risposte): • a. Ne dedicherei una allo studio in silenzio e una alle attività di gruppo a voce alta (73,3% delle scelte); • b. Ci metterei delle sedie più comode ed ergonomiche (55,7%); • c. Ci metterei delle piante (48,1%); • d. Ci metterei dei pouf o dei divanetti (36,6%).
2) Foyer
• a. vorrei che fosse una zona incontro e scambio, con tavoli, pouf, poltrone e divanetti (54,4%); • b. mi piacerebbe che fosse un’estensione della mensa, con tavoli e zone per mangiare e chiacchierare (40%) • c. vorrei che fosse organizzato a isole tra loro distanti e separate, per rendere l’atmosfera più conviviale (29,6%); • d. vorrei che fosse uno spazio espositivo, per gli artefatti degli studenti (29,6%) al piano terra (125 risposte):
3) Foyer
• a. vorrei che fosse più colorato e personalizzato/abile (33,1%); • b. vorrei che fosse un posto dove trovarsi per i lavori di gruppo o chiacchierare e stare al primo piano (130 risposte): insieme (23,1%); • c. mi piacerebbe che ci fossero più arredi informali come pouf e divanetti (21,5%). 4)
4) Terrazze (131risposte): • a. Metterei delle piante e dei fiori (68,7%); • b. metterei degli ombrelloni (63,4%); • c. metterei delle sdraio o poltrone sacco (57,3%); • d. Aggiungerei qualche tavolo (anche più piccolo) (44,3%)
È interessante come la maggior parte delle risposte mettano in evidenza il desiderio di avere spazi informali con pouf o sedie ergonomiche, più colorati e con qualche pianta in più.
I risultati mostrano un forte interesse da parte degli studenti a rendere gli spazi più fruibili, conviviali e accoglienti.
Cosa ti farebbe stare meglio negli spazi comuni della facoltà (foyer ingresso, foyer primo piano, sale studio, terrazze)? • 131 risposte
Secondo campo d’indagine: la concezione di arte
Il secondo campo d’indagine del questionario riguardava il tema “Arte e bellezza”. la concezione dell’arte emersa da 128 studenti è la seguente:
• l’arte arricchisce il nostro bagaglio culturale e ci permette di incontrare mondi diversi dal nostro (55,5%); • I quadri negli ambienti danno un senso di calore e ispirazione (46,9%); • l’arte rende belli gli spazi (41,1%); • l’arte mi incuriosisce e mi fa stare bene (34,4%); • l’arte arricchisce il nostro senso estetico (32%).
Dalle risposte del questionario emerge particolarmente l’importanza dell’arte negli spazi dell’università come ricchezza culturale e individuale. la maggior parte degli studenti afferma che l’arte potrebbe migliorare la permanenza in università rendendo gli ambienti più stimolanti e accoglienti. Dalle risposte emerge un modesto interesse artistico da parte degli studenti e la volontà di conoscere mondi artistici diversi e ambienti d’arte ricchi di ispirazione. Le altre possibili risposte raccolgono meno del 20% delle preferenze. Può essere però interessante notare che solamente uno/a studente/essa ha selezionato la voce “l’arte non c’entra con la nostra formazione”, mettendo in evidenza come la maggior parte degli studenti, seppur in maniera diversa, vedesse nell’arte una possibilità per arricchire e abbellire gli ambienti. Successivamente è stata rivolta una domanda sulla possibilità di trasformare gli ambienti comuni in spazi espositivi per gli artisti locali. Il 45,7% di 127 studenti ha risposto affermativamente (scegliendo la risposta multipla “Mi piace, ma con una rotazione annuale delle opere”), mentre solamente il 3,9% degli studenti ha affermato di non essere d’accordo. È stata anche chiesta l’eventuale disponibilità degli studenti di mettersi in gioco per collaborare al progetto arte e bellezza; la grande maggioranza si è mostrata interessata nel partecipare all’iniziativa, mentre 2 studenti (su 80 partecipanti a questa domanda) non avrebbero voluto essere partecipi del progetto (2,6%).
Terzo campo d’indagine: piante e natura
Alla prima domanda di questa sezione, che puntava a raccogliere la percezione dell’importanza delle piante nell’edificio, circa il 50% degli studenti (su 130 partecipanti) ha selezionato voci che segnalassero l’importanza della natura per valorizzare l’edificio e nessuno ha evidenziato l’inutilità delle piante, anche se l’8,5% degli studenti ha indicato che la loro cura potesse essere impegnativa. Emerge così come anche le piante possano essere rilevanti per valorizzare questo progetto! la domanda successiva mirava a chiedere agli studenti e alle studentesse gli interventi da loro ritenuti più importanti per valorizzare le piante e la natura nel progetto di Benessere e comfort. le risposte più gettonate indicavano la necessità di mettere nuove piante e di valorizzare quelle già presenti, in particolare (su 123 studenti):
• Mettere nuove piante, belle e grandi, negli spazi comuni (64,2%); • Mettere piante sempre verdi (pino, abete) e rampicanti sulle terrazze (35%); • Scegliere e valorizzare le piante già presenti nella nostra facoltà (26%); • Mettere a posto i vasi e dare alle piante delle nuove allocazioni (26%).
Anche in questo caso sono state raccolte idee e interessi di partecipazione relativamente al progetto piante, ed è emerso l’interesse per workshop su piante/ giardinaggio/qualificazione delle terrazze e per contribuire in maniera attiva come 120oristi per aiutare i custodi a curare le piante (35 studenti su 109), mentre solo 2 risposte negavano l’interesse a partecipare attivamente a eventuali iniziative.
Infine, sono stati raccolti sogni che raccontassero come gli studenti immaginassero l’università un anno dopo. queste immaginazioni hanno messo in luce ancora una volta quei desideri emersi durante lo sportello d’ascolto; tra questi spiccano la voglia di vedere più colori, più esposizione degli artefatti svolti, più luminosità e comodità degli ambienti, con più presenza di piante e natura. Il questionario si è concluso con un’ultima domanda, a cui hanno risposto 128 studenti/studentesse: “Nello spazio in cui ti trovi, qual è l’elemento che più ti fa sentire bene?”.
le tre risposte possibili erano:
• Il COMFORT: divanetti, cuscini, sedute morbide • Le PIANTE e il VERDE • L’ARTE e la BELLEZZA: quadri, sculture, colore
I risultati emersi sono rappresentati nel seguente areogramma.
Da queste risposte si può dedurre che il comfort è l’elemento che influisce maggiormente nel benessere percepito degli studenti (63,3% si 128 studenti), mentre le piante (20,3%) restano più scelte dell’arte e della bellezza (16,4%).
Concludendo l’analisi del questionario si evince che gli studenti raccolgano positivamente le iniziative emerse dal gruppo di lavoro coordinato dalla docente Beate Weyland e che c’è necessità di un intervento per migliorare la percezione di benessere e per dare vita a quei desideri relativi agli spazi messi in luce dagli “abitanti” della struttura universitaria. Dopo un’attenta analisi dei questionari si è passati all’azione; come primo passo si è allestita la stanza del preside con opere d’arte in prestito per gentile concessione di Gregor prugger, scultore altoatesino.
Dopo che hai svolto tutto il questionario, ti poniamo ancora un’ultima domanda: Nello spazio in cui ti trovi, qual è l’elemento che più ti fa sentire bene? • 128 risposte
Lo scultore altoatesino Gregor Prugger con il Preside Paul Videsott