M O M’ S C A N C E R
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Quando l’abbiamo scoperto, Mom’s Cancer era ancora un fumetto in corso di pubblicazione su internet e la Double Shot era ancora lontana dal nascere. Ma da subito abbiamo pensato che doveva apparire I N T RinOItalia. DUZIONE ALL’EDIZIONE AMERICANA Dal giorno in cui abbiamo letto online il lavoro di Brian Fies ad oggi, molta acqua è passata sotto i ponti: Mom’s Cancer ha avuto un’enorme diffusione, ha vinto il primo Eisner Award dedicato al fumetto digitale ed è stato pubblicato in America dalla Abrams con grande successo. Anche la Double Shot ha iniziato il suo percorso e fin da subito, tra i primi titoli che abbiamo richiesto, c’è stato Mom’s Cancer. Dopo quasi due anni di trattative, con alcuni momenti in cui abbiamo pensato di non farcela, ecco a voi questo volume. Per altre opere avremmo rinunciato prima, ma la voglia di presentare al pubblico italiano questo capolavoro era grande, e per questo ci preme ringraziare l’amico Simone Guglielmini per l’enorme aiuto che ci ha dato. Questo volume è importante. Parla al cuore e all’anima di tutti noi.
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Alessio, Lorenzo e Stefano
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MOM’S CANCER BRIAN FIES
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storia e disegni Brian Fies Prima edizione: aprile 2007
traduzione Stefano Visinoni
Seconda edizione: settembre 2009 Mom’s Cancer versione italiana è copyright © 2007 Bottero Edizioni Stampato nel settembre 2009 presso GENESI GRUPPO EDITORIALE – Città di Castello (PG)
lettering e adattamento Alessio D’Uva supervisione Lorenzo Corti
Double Shot e il logo Double Shot sono copyright © 2009 Lorenzo Corti e Alessio D’Uva Il logo Double Shot è opera di Fabio Lai Il font utilizzato per l’edizione italiana è copyright © 2009 di Fabio Lai Copyright © 2009 Brian Fies First published in the English language in 2006 By Abrams Image, an imprint of Harry N. Abrams, Incorporated, New York Original English title: Mom’s Cancer (All rights reserved in all countries by Harry N. Abrams, Inc.) associazione culturale
Nessuna parte di quest’opera può essere riprodotta o trasmessa (se non a scopo di recensione) in qualsiasi forma o mezzo senza il preventivo consenso scritto da parte dell’editore.
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Associazione Culturale DOUbLe SHOt Via Macia, 21 59015 - CARMIGNANO (PO) info@doubleshot.it www.doubleshot.it
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A Karen, Robin e Laura E a Elisabeth, Brenda e Barbara Molte persone mi hanno aiutato ben più del dovuto nella stesura di Mom’s Cancer. Tra queste Jennifer Contino, Otis Frampton, Michael Fry, Joey Manley, Malcolm McGookin, Wiley Miller, Ronnie Pardy, Mike Peterson, Ted Slampyak, Patricia Storms e Arnold Wagner. Alcuni di loro potrebbero obiettare di avere fatto molto poco, ma anche una piccola cosa al momento giusto può fare una grande differenza. Papà, grazie per avermi stupito. Un ringraziamento speciale all’editor Charlie Kochman. –––––––
Lo dedichiamo a tutti coloro che non ce l’hanno fatta. E a coloro che ce la faranno. A Milena e a tutti quelli che tentano di smettere di fumare: in bocca al lupo! Stefano A Donato e Doretta, che avrei voluto conoscere. Lorenzo Ad Alvaro e Franca. Un’anima lunga
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INTRODUZIONE ALL’EDIZIONE AMERICANA Mamma. Cancro. L’associazione tra queste due parole non può che catturare la nostra attenzione. Mom’s Cancer è una miscela potente, fatta di parole e immagini che potrebbero sembrare scomode ma che nelle mani di Brian Fies diventano ricche di ispirazione. La leggenda dei fumetti Will Eisner, in un’intervista del 2001 con Stefano Goria, disse: “Racconto quello che conosco e quello che ho provato sulla mia pelle. Questo mi rende uno scrittore ‘sincero’”. Mom’s Cancer è un’opera esageratamente sincera (anche per gli standard che Eisner ha introdotto nel mondo dei fumetti) e di sicuro Brian Fies racconta ciò che conosce. La sua storia non è solo sincera, ma anche intelligente, divertente, catartica e coraggiosa. Ed è originale, nel vero senso della parola. Quello dei fumetti è un mondo in continua evoluzione e cambiamento. Fin dalla sua nascita con Hogan’s Alley di Richard F. Outcault (1895), artigiani come Windsor McCay, Harvey Kurtzman e Alan Moore hanno contribuito nel corso degli anni a rinnovarlo. Nel 1978, la pubblicazione della capostipite tra le graphic novel, Contratto con Dio di Will Eisner, ha aperto la strada a molte opere: Maus di Art Spiegelman (1986), Our Cancer Year di Harvey Pekar e Joyce Brabner (1994), Figlio di un preservativo bucato di Howard Cruse (1995), fino al più recente Persepolis di Marjane Satrapi (2000) hanno contribuito a mettere alla prova il medium e a ridefinire le sue specificità.
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Non sappiamo se Mom’s Cancer entrerà a far parte di questa lista. Ciò che lo contraddistingue maggiormente è il fatto di nascere su Internet. Ogni tavola veniva postata anonimamente su una pagina web e veniva letta da un pubblico on-line, al di fuori del sistema editoriale e attirato da un crescente passaparola. Poco dopo più di un anno (il 15 luglio 2005) Brian Fies fu premiato da Scott McCloud con un Eisner Award, nel corso del San Diego Comic-Con: il primo riconoscimento mai assegnato a un’opera per la categoria Miglior Fumetto Digitale. Mom’s Cancer diventò così il “primo fumetto di successo sul web” e questo ha determinato un cambiamento nel modo di produrre, leggere, persino pubblicare fumetti. La storia di Brian Fies assume ora una nuova forma cartacea e viene venduta attraverso la più abituale arena dell’editoria stampata, anche se avrebbe potuto tranquillamente continuare la sua esistenza nel cyberspazio, raggiunta dal link di un motore di ricerca oppure come allegato di un’e-mail. È nostra intenzione dare a questo fumetto un senso di permanenza nel tempo e magari renderlo ancora più facilmente accessibile, permettendogli di raggiungere un numero più elevato di lettori in modi che l’autore non avrebbe mai potuto immaginare. Se questa è la vostra prima graphic novel speriamo che vi incoraggi a scoprire gli infiniti altri titoli di narrativa a fumetti che aspettano solo di essere letti. Magari questa lettura vi darà l’ispirazione per creare un fumetto tutto vostro. Tutte le storie sincere sono universali. Purtroppo nella vita poche cose sono universali come la malattia. Ogni anno il cancro è diagnosticato a circa 1,5 milioni di persone solamente negli Stati Uniti e in Canada. Questa è la storia di una famiglia, ma in molti modi è anche la somma di tutte le nostre storie. Charles Kochman
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Non siete soli. Ho creato Mom’s Cancer perché avrei voluto che qualcuno l’avesse fatto al posto mio. Ho cominciato a pubblicare Mom’s Cancer su Internet nei primi mesi del 2004, quasi un esempio di giornalismo underground: una serie di corrispondenze dal fronte di una guerra in cui la mia famiglia era rimasta invischiata senza la minima preparazione. Ho lavorato nell’anonimato, per proteggere la privacy della mia famiglia che di certo non avrebbe voluto vedersi trasformata in un fumetto e anche per suggerire che quello che ci stava succedendo poteva capitare a chiunque. Ovunque. Il numero di lettori crebbe sempre più grazie al passaparola. Chi aveva bisogno di questa storia riuscì a trovarla. Mom’s Cancer racconta nello specifico quello che successe alla mia famiglia e la nostra esperienza nella battaglia contro il cancro metastatico polmonare di mia madre. Mi ha colpito molto, tuttavia, scoprire quanto le nostre vicende sembravano specchiarsi in quelle di molti lettori. Ho ricevuto lettere molto gratificanti da parte di medici professionisti e da educatori che mi raccontavano come Mom’s Cancer li avesse aiutati a capire il punto di vista dei loro pazienti e mi chiedevano il permesso di usare il fumetto come testo consigliato.
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Questo è stato per me un privilegio inaspettato, come è adesso inaspettata l’opportunità di raggiungere ancora nuovi lettori attraverso la carta stampata. Quando iniziai a scrivere e a disegnare Mom’s Cancer non sapevo come sarebbe terminata la nostra storia. Ho deciso, come farebbe un buon reporter, di raccontarla nel modo più fedele possibile. Mom’s Cancer non è un manuale medico e non aspira a diventarlo. Questo perché se le analisi e le terapie cambiano nel tempo, gli impatti emotivi e pratici di una malattia grave sono pressoché universali. I membri della mia famiglia ricordano alcuni degli avvenimenti in modo molto diverso da come li ho riportati, e qualche volta il ritratto che faccio di loro non è proprio lusinghiero. Il fatto che ancora oggi Mom’s Cancer riceva il sostegno indulgente o addirittura entusiasta di mia madre, di mio padre e delle mie sorelle significa moltissimo per me. Un altro privilegio inaspettato. Mom’s Cancer rappresenta il tentativo, onesto e sincero, di trasformare una cosa brutta in qualcosa di buono. Non mi fido delle storie che vogliono insegnare una lezione, ma eccone una: nessuno ha a cuore la vostra vita più di voi stessi e nessuno meglio di voi è qualificato per determinarne il corso. Gli esperti siete voi.
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I P E R S O N AG G I
Io
M a m ma
Ha da poco passato la soglia dei sessanta e le viene diagnosticato un cancro ai polmoni con metastasi al cervello. Il tutto dopo una vita da fumatrice. Nonostante questo, è determinata a superare questa grave crisi.
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Sono il figlio maggiore, scrittore e libero professionista sulla quarantina. Vivo con moglie e due figlie adolescenti nella stessa cittĂ di Mamma.
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M i a S o rella
Mia Sorella
I n f e r m iera
Minore
Un anno più giovane di me, single, infermiera con anni di esperienza in pronto soccorso, terapia intensiva e cura dei malati terminali.
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Attrice, scrittrice, grafica video e imprenditrice Web. È di circa mezza generazione più giovane di me e di mia sorella infermiera e divide la casa con mamma.
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