Brian wood: Pounded è sicuramente uno dei progetti più divertenti che abbia mai realizzato. è vergognosamente cinico, totalmente fuori di testa e molto, molto cattivo. Come può non essere divertente scrivere qualcosa del genere? Il personaggio di heavy parker è parzialmente basato su un tizio che conoscevo nel periodo in cui mi stavo diplomando. Soprattutto ne avevo paura. era uno skinhead schizzatissimo di nome richie che aveva all’incirca 30 anni. Un vecchio bastardo, in confronto a noi che pazzeggiavamo con lui. E soprattutto in confronto alle ragazze con cui andava a letto, che di solito avevano la metà dei suoi anni. Non era in forma e di classe come heavy, ed aveva una vena di crudeltà lunga un miglio, ma “dominava” sulla scena più di chiunque altro. Scontroso e messo male com’era, sembrava comunque farcela sempre. Questo succedeva intorno al 1990. penso che alla fine sia morto di overdose, accoltellato o alcolizzato. Ma so per certo che per almeno una mezza dozzina di anni ha vissuto come un re. Il commento più comune che ho sentito dai lettori a proposito di pounded è che anche loro avevano conosciuto qualcuno come heavy. Un ragazzo, di solito uno stronzo, che riusciva a tirare avanti con il suo look, i suoi soldi, o con qualche sorta di credibilità, qualunque cazzata facesse. Un falso, un ipocrita. Non piaceva a nessuno, ma era sempre al centro dell’attenzione. La ragazza con cui uscivo mentre scrivevo pounded era così arrabbiata dopo aver letto il primo numero che lo gettò attraverso la stanza, contro la parete davanti a me. Era incazzatissima, mi urlava che un personaggio come heavy non meritava una storia, e allora perché perdevo il mio tempo a scriverla? Venne fuori che da giovane aveva conosciuto un paio di tizi come heavy. La sua reazione significava che ero sulla strada giusta. Il lavoro che steve rolston ha realizzato per la storia è l’altro motivo per cui pounded è stato un progetto così divertente. Ha uno storytelling praticamente perfetto, minimale, stiloso e cristallino. Come steve scrive qua sotto, abbiamo ambientato la storia nella sua città, e l’attenzione che ha dedicato alle ambientazioni e agli sfondi fa veramente spiccare il suo lavoro tra tutti. Non cambierei neanche una tavola di questo libro. Non scrivo molte commedie, nonostante tutto quando lo faccio mi diverto moltissimo. Spero che anche voi vi divertiate quanto me.
Steve Rolston: io spero che questa storia vi piaccia quanto è piaciuto a me disegnarla. Voglio dire, ho dovuto disegnare belle ragazzette punk e sciocchi falliti che rockeggiano e fanno rumore. È un gran bel divertimento. Urrah per brian wood! Ho anche dovuto raffigurare la mia città, dalla vancouver art gallery all’orologio a vapore di gastown al negozio di dolciumi sulla robson. Probabilmente da vecchio finirò a guidare il tour bus della città, indicando i posti che ho disegnato. Non ho potuto raffigurare lo starfish room perché è stato demolito due giorni prima che l’albo uscisse. Ottima idea per un quiz su pounded. Se dovessi criticare qualcosa di pounded, sarebbe la rappresentazione grafica di heavy parker. Non fraintendetemi: penso che il look del personaggio sia perfetto, ma apparentemente tutti i miei personaggi bianchi con grandi nasi e capelli neri corti si somigliano… perché la gente mi chiede di continuo se sono uguali a me. Evidentemente l’acconciatura diversa ed i piercing non sono sufficienti, quindi, beh, heavy non mi somiglia. E se mai dovessi trasformarmi in heavy parker spero che qualcuno mi prenda a calci in culo.
groannnn… che cazzo è?
ehi, john, sei proprio andato, eh?
aahhhhhh! ora va meglio!
ehi, john, non è che stai per morire, vero?
mmmmble mmchecaz? mmummble
buono a sapersi, buono a sapersi.
mumble grumble che cos…?
ottime ingegneria e manodopera tedesche associate a un design industriale alla moda, per fare un caffè davvero ottimo!
ah, bene.
è uno dei piaceri più semplici, vero?
vero, seth?
eh? c’è nessuno là, sethuccio mio?
i piaceri pi첫 semplici.
anche se le forze del male potrebbero cospirare per trasformare questa splendida giornata.
perfetto!
piaceri. semplici.
rendono la vita degna di essere vissuta.
la gente mi chiama heavy parker. se vi chiedete perché, vuol dire che non siete abbastanza intelligenti.
canto in una band. questi sono gli altri membri. ci chiamiamo “heavy parker and the park side loungers”.
non fatevi ingannare dal nome. non siamo uno di quei gruppi da bar fighetto. siamo una fottuta band di bastardi rottinculo punk hardcore che non guarda in faccia a nessuno!
proprio quello di cui ha più bisogno questa città, secondo la mia immodesta opinione.
qualcuno vede soltanto l’auto e l’attico dove vivo, e mi definisce un “wannabe”. un figlio di papà. sono tutte stronzate.
voglio dire, certo, ho un fondo fiduciario e tutto il resto, ma non l’ho mica rubato.
distribuisco la mia ricchezza. la uso per le forze del bene, non del male. chiedete a chi vi capita. lo sanno tutti.
sono il fottuto
re del punk di questa città.
mi sono sempre sforzato di restare single. avere un appartamento, un’auto e cantare in una band, mi ha sempre portato un sacco di figa. non ho mai avuto fame, se capite cosa intendo. poi ho conosciuto missy cheung.
missy è il tipo alla cheerleader. una ragazza delle superiori che ho conosciuto qualche mese fa. va tutto bene, non mi posso lamentare, solo che non riesco a capire come mai esca con me. non che io cerchi di non far funzionare la cosa, o roba del genere‌ ma non sono proprio il suo tipo (e viceversa, a esser sinceri).
ma ho imparato a non fare certe domande. mi piace stare con lei. sono contento. chi non vorrebbe stare con una cheerleader giovane e arrapata?
ehi heavy, hai sentito chi ci farĂ da supporter stasera?
no.
chi?
vuoi dire che non ne hai proprio idea?
oggesĂš, dimmelo e basta.
ti dico solo che spero che la tua ragazza, missy, stasera non venga a vedere il concerto! eheheheh!
non mi dire che‌
cazzo!
“ali cat” è un gruppo punk di ragazze di seattle, roba del tipo post-riot grrl*. vengono in città all’incirca ogni sei mesi.
l’ultima volta che sono state qua, c’è stato un “incidente” tra me e ali mc claw, la leader e cantante della band.
senza entrare nei dettagli più intimi, è stato deviante, e così fottutamente sexy e crudo che non lo potete neanche immaginare.
le cose che mi ha fatto, gente… mi sono innamorato di lei.
almeno fino a quando non se ne andò senza slegarmi. i ragazzi mi beccarono in una posizione molto vulnerabile, che trovarono molto divertente, usando un eufemismo. dopo poche ore, in città lo sapevano tutti.
ma non potevo restare incazzato con lei. è troppo forte.
cazzo. ali mc claw. eh già, spero proprio che missy non si faccia vedere.
* riot grrrl è il nome di un genere musicale - più precisamente una particolare forma di hardcore punk - e movimento sociale emerso nei primi anni ‘90 dalla scena indie rock e conosciuto soprattutto per le sue forti posizioni di femminismo militante e attivismo politico.