Allora! 15 Gennaio 2025

Page 1


A l lor a!

Una notte di festa che fa paura

Ogni anno, la notte di Capodanno diventa un rito collettivo di esplosioni e fuochi d'artificio, destinato a simboleggiare l'arrivo di un nuovo anno, ma anche a portare con sé il bilancio tragico di feriti, danni e morti, che si sarebbero facilmente evitati. Piuttosto che celebrare la vita, questa tradizione dimostra come l'irresponsabilità possa trasformare il divertimento in tragedia.

Quest’anno, secondo i dati ufficiali, sono stati, in Italia, ben 309 i feriti, un numero che segna il picco degli ultimi dieci anni. Tra questi, ci sono 90 minori. Gravi incidenti, come il ragazzo di 16 anni che ha perso due dita a Latina, o un bambino che ha rischiato la vista a Torino, testimoniano la vera follia che si cela dietro a questi "festeggiamenti". E se il dato dei feriti in Italia non fosse già abbastanza allarmante, le statistiche mostrano anche incendi e incidenti da colpi d'arma da fuoco, a dimostrazione di quanto i botti possano sfuggire di mano.

Non si tratta di un problema solo italiano. In Germania, cinque persone hanno perso la vita a causa di esplosioni di fuochi d'artificio, e la tragica scia di feriti continua a crescere ogni anno, in una spirale di inutili sofferenze. Le immagini dei feriti durante i festeggiamenti sono ormai un triste copione ricorrente che non accenna a finire.

In alcune città, come Napoli, si sono verificati anche ferimenti da colpi di arma da fuoco sparati durante i festeggiamenti, contribuendo a rendere ancor più caotica una notte che dovrebbe essere di festa.

Ciò che davvero dovremmo chiederci è se questi festeggiamenti valgano davvero il prezzo che paghiamo. Perché non celebrare l’arrivo del nuovo anno in modo più sano e consapevole?

Perché non rimanere a casa, godersi una serata tranquilla e magari vedere l’alba del nuovo anno, al sicuro e senza danni? È una scelta che potrebbe salvare vite umane, proteggere gli animali e, soprattutto, restituire un senso più autentico e riflessivo alla nostra cultura.

Il Capodanno non è solo un momento di esplosioni e rumori. È un momento per riflettere, per fare il punto della nostra esistenza. Forse, per il prossimo anno, potremmo davvero cominciare a festeggiare con maggiore responsabilità, scegliendo la pace e la sicurezza anziché il rumore e il rischio.

Affittasi e Vendesi

Anno nuovo, commedia nuova? Dove una volta riecheggiavano risate, melodie italiane e discorsi accesi sul contributo degli italiani al tessuto culturale australiano, oggi regna un silenzio interrotto solo dai passi di potenziali affittuari o compratori armati di brochure e sguardi da valutatori immobiliari.

Sì, avete capito bene: il Centro

Canada's Trudeau resigns as Liberal Party leader

Canadian Prime Minister Justin Trudeau has announced his resignation in the face of rising discontent over his leadership, and after the abrupt departure of his finance minister signalled growing turmoil within his government.

"I don't easily back down faced with a fight, especially a very important one for our party and the country. But I do this job because the interests of Canadians and the well being of democracy is something that I hold dear," he said. AP

Culturale dell’Italian Forum, o meglio il Ground 30A, è ufficialmente sul mercato in cerca di un affittuario o meglio ancora di un compratore. Non per essere un luogo di cultura viva e vibrante, ma per diventare l’ennesima "location esclusiva", “un'opportunità unica nella vita” con "cucine commerciali completamente attrezzate" e fino a "23 parcheggi

Trump critic to be Archbishop of Washington, DC

Pope Francis has appointed Cardinal Robert McElroy, a vocal defender of migrants and critic of Donald Trump’s first administration, as the next archbishop of Washington, DC. Cardinal McElroy, 70, is a strong supporter of Francis’ priorities on refugees, the environment. Francis also appointed on Monday the first female leader of a Vatican department. Sister Simona Brambilla will become prefect of the Holy See’s religious life office, which has responsibility for nuns, monks and friars. CNN

sotterranei". Forse un'altra sala per matrimoni alla moda? O una chiesa protestante? O una palestra boutique? Le opzioni sono infinite, tranne quella di restituirlo alla comunità italiana che lo ha ispirato, sognato e realizzato. Ma ve le ricordate voi quelle promesse? Nel 2013 sembrava che il futuro dell’Italian Forum

continua a pagina 3

Meta makes major changes to policies

Meta will be making major changes to its content moderation policy on Facebook and Instagram, getting rid of fact checkers and replacing them with user-generated “community notes,” similar to Elon Musk’s X, CEO Mark Zuckerberg announced Tuesday. The announcement comes amid a broader apparent ideological shift to the right within Meta’s top ranks, and as Zuckerberg seeks to improve his relationship with Trump before the president-elect takes office later this month.

Domenica 26 gennaio 2025 Club Marconi Australia Day inizio ore 12.00

Sabato 18 gennaio 2025 Marco Polo - The Italian School of Sydney, Open Day

Zacchera: Meloni anno terzo

notizie istituzionali

Il discorso di fine anno del presidente della Repubblica

Durante il suo discorso di fine anno, il presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, ha toccato temi centrali come la pace, la violenza contro le donne e il patriottismo. Mattarella ha ribadito l'urgenza della pace, richiamando il valore irrinunciabile di questo obiettivo sancito dalla Costituzione italiana e sottolineando l'importanza della difesa dei diritti umani e della dignità dei popoli. Il presidente ha anche sottolineato l'importanza della libera informazione e il rischio che molti giornalisti corrono per do-

Allora!

Published by Italian Australian News

National (Canberra)

1/33 Allara Street Canberra ACT 2601

New South Wales (Sydney)

1 Coolatai Crescent Bossley Park NSW 2176

Victoria (Melbourne)

425 Smith Street Fitzroy VIC 3065

Phone: +61 (02) 8786 0888

E-Mail: editor@alloranews.com

Web: www.alloranews.com

Social: www.facebook.com/alloranews/

Direttore: Franco Baldi

Assistenti editoriali: Marco Testa, Anna Maria Lo Castro

Servizi speciali e di opinione

Emanuele Esposito

Eventi sociali e articoli comunitari Maria Grazia Storniolo Asja Borin

Redattore sportivo: Guglielmo Credentino

Pubblicità e spedizione: Maria Grazia Storniolo

Amministrazione: Giovanni Testa

Rubriche e servizi speciali: Alberto Macchione, Rosanna Perosino Dabbene Pino Forconi

Collaboratori esteri:

Aldo Nicosia Università di Bari

Antonio Musmeci Catania Roma

Angelo Paratico Editore in Verona

Marco Zacchera Verbania

Ketty Millecro Messina

Agenzie stampa: ANSA, Comunicazione Inform NoveColonneATG, News.com

Euronews, RaiNews, aise

The New Daily, Sky TG24, CNN News

Disclaimer:

The opinions, beliefs and viewpoints expressed by the various authors do not necessarily reflect the opinions, beliefs, viewpoints and official policies of Allora!

Allora! encourages its readers to be responsible and informed citizens in their communities. It does not endorse, promote or oppose political parties, candidates or platforms, nor directs its readers as to which candidate or party they should give their preference to.

Servizio Civile in Kenya: un'esperienza di Solidarietà e Crescita

di Francesca Lippi

cumentare le guerre. Inoltre, ha richiamato l'attenzione sull'anno giubilare, avviato dal Papa, come un simbolo di speranza e fiducia per il futuro, nonostante i conflitti globali e le contraddizioni sociali che segnano il presente. Infine, ha riflettuto sul significato di patriottismo, che per lui si manifesta nel quotidiano impegno di medici, insegnanti, imprenditori, volontari e cittadini, e nell'integrazione di chi, pur provenendo da altre culture, contribuisce con il proprio lavoro al benessere della società italiana.

FIRENZE - Lorenzo Toninelli, giovane psicologo di Borgo San Lorenzo, ha scelto di dedicare un anno al Servizio Civile all'Estero in Kenya, dove sta collaborando con l’associazione VACK (Voluntary Action for Change in Kenya). La sua missione è supportare la comunità locale, principalmente attraverso attività educative con bambini e donne, e progetti di empowerment.

Lorenzo si trova a Diani, un'area turistica a sud di Mombasa, dove, insieme a un team di volontari, sta cercando di costruire progetti che possano perdurare nel tempo. "La mentalità qui è molto diversa dalla nostra. Le persone vivono alla giornata e non sempre capiscono l'importanza di un impegno a lungo termine," racconta Lorenzo. "Ma vedere i bambini e le donne correre

Dai friulani di Lione un orgoglioso saluto!

Ormai lo sapete quasi tutti, la città di Lione è una Ravenna francese per la numerosa presenza di mosaici realizzati dai friulani, tutti da Sequals naturalmente, si chiamavano Mora, Facchina, Patrizio, Pasquali e via avanti un vero elenco telefonico del paese, ma questo era una volta, quando non c’era ancora il telefono!

Emigrati italiani-friulani, abbiamo la fierezza a fior di pelle, e vediamo quello che gli italiani-friulani rimasti in patria non vedono, sono troppo vicini, occorre un po’ di distanza !

In viaggio per le feste in famiglia che risiede in lontani Paese anglofoni, cado su un prestigioso articolo in lingua inglese: 5th Symposium for Contemporary Mosaic Art

The international meeting was about new ways for this art with Giulio Menossi as organizer...

Perbacco! Ma Giulio Menossi é membro del Fogolâr Furlan di Lione!

La missione del Fogolâr Furlan di Lione, è la continua valorizzazione della nostra gente, eravamo emigranti con valigie e scatoloni in cartone, legati con lo spago, ma abbiamo evoluto, credo che anche in Italia vi siete resi conto del cambiamento, non occorre fare riferimento a Darwin!

verso di noi ogni giorno, è una ricompensa enorme."

Tra le principali difficoltà c’è la scarsa partecipazione alle attività, dovuta a priorità economiche immediate, come il lavoro nei campi, piuttosto che a corsi che non offrono un ritorno immediato. Nonostante ciò, Lorenzo sottolinea l'importanza di costruire relazioni di fiducia e promuovere il cambiamento culturale, seppur gradualmente.

L’esperienza di Lorenzo si svolge principalmente nell’orfanotrofio Upendo, un luogo che ospita circa 50 bambini, e nelle comunità locali dove si insegnano l’inglese e altre competenze. Sebbene il lavoro sia complesso, il giovane psicologo ha trovato una grande soddisfazione nel fare la differenza, anche con piccoli gesti.

"L'invito che faccio a tutti i giovani italiani è di vivere questa esperienza. È un'opportunità unica, che ti permette di fare la differenza in un contesto che ha davvero bisogno di aiuto," afferma Lorenzo.

A Lione, la Ravenna francese, vogliamo mettere in evidenza questa ‘’nostra’’ straordinaria capacità di realizzare opere d’arte, stupefacenti di bellezza, e di dimensioni, meglio ancora, con il nostro Giulio Menossi realizziamo, ed insegniamo da missionari migranti il mosaico ‘’dinamico’’, certo diverso di quello dei mosaicisti di Sequals ma con lo stesso talento!

Dagli anni 1850 fino ad oggi, i mosaicisti friulani sono i campioni del mondo! Neanche i cinesi riescono ad imitarci.

Giulio Menossi è una bandiera italiana-friulana che sventola su ogni continente, per i lavori eseguiti come a Dar es Salaam in Tanzania, in California o in Patagonia, ma Giulio brilla anche come ‘’direttore artistico’’ in simposi internazionali, il prossimo è previsto a Gravatai non lontano da Porto Alegre in Brasile.

A Lione è il nostro dovere, e la nostra fierezza, seguire Giulio Menossi, come lo facciamo con l’Udinese, in ogni sua trasferta, visitiamo cosi il mondo e con Giulio siamo sicuri di vincere sempre.

‘’Passione’’ è il titolo dell’opera dell’allievo polacco di Giulio Menossi, ed è con inalterata passione che salutiamo la nostra gente! Mandi!

Danilo Vezzio Fogolar Furlan di Lione

Come Aiutare: L'associazione VACK si impegna fortemente per il miglioramento

delle condizioni di vita in Kenya, ma affronta difficoltà nel reperire fondi. Chi volesse contribuire, anche con una piccola donazione, può farlo visitando il sito: https://vakjitolee.org/. Le coordinate bancarie per effettuare una donazione sono:

Nome: Volunteer Action for Change Kenya

Banca: Cooperative Bank of Kenya

Codice IBAN: 22100201952200

Anche un piccolo gesto può fare la differenza per chi ha bisogno.

Italian Forum: Affittasi e Vendesi

fosse in mani sicure, o almeno così ci avevano fatto credere. Quando Italian Forum Limited (IFL) si ritrovò a chiedere l’amministrazione controllata straordinaria, SV Partners prese il timone come liquidatore, e subito iniziò una vivace danza di dissenso con il Consiglio Comunale di Leichhardt per chi doveva accaparrarsi il Centro Culturale. Il sindaco di Leichhardt, Darcy Byrne, con tanto di bandiera dell’interesse pubblico, si lanciò in dichiarazioni appassionate: “Tutelare l'interesse pubblico è la nostra priorità!” disse, probabilmente stringendo il pugno in aria per sottolineare il punto. E poi, con il cuore gonfio di speranza, dichiarò ai media: “Il Co.As.It. è il baluardo della comunità italiana. Questa vendita assicurerà che la comunità italiana rimanga a Leichhardt per sempre.”

Per sempre? Forse sarebbe meglio non controllare troppo da vicino cosa significhi "per sempre" nel dizionario di certi politici locali, visto che il 31 marzo 2023, il Co.As.It., divenuto proprietario del centro culturale con l’offerta più bassa di appena 2.8 milioni, ha annunciato che il Forum sarebbe stato venduto alla compagnia di sviluppo edile "Redstone".

In un comunicato ufficiale, il Co.As.It. aveva rassicurato la comunità che ci sarebbe stata una "consultazione comunitaria trasparente e aperta" per decidere il futuro della struttura. Trasparente, forse, ma aperta forse soltanto al miglior offerente.

E parlando di offerte, passiamo quindi ai numeri che contano. L’immobile è ora disponibile in affitto per la modica cifra di $380,000 Netti + GST all’anno.

Preferite qualcosa di più permanente? Nessun problema: il prezzo di vendita parte da $11 milioni + GST, e, come ciliegina sulla torta, ci sono 40+ parcheggi inclusi nel titolo (perché si sa, il parcheggio è più raro della pasta al dente a Leichhardt).

Come se non bastasse, la presenza di "Actors Centre Australia" - che nel 2014 aveva ottenuto dal liquidatore SV Partners un contratto di affitto di 20 anni - sembrava garantire una parvenza di attività culturale continua. Tuttavia, anche loro hanno abbandonato il Forum l’anno scorso, trasferendosi nel più moderno Wentworth Park Sporting Complex a Glebe. Ora, il Centro Culturale resta vuoto, una cattedrale nel deserto culturale di Leichhardt, pronto per essere trasformato in qualunque cosa il miglior offerente desideri.

Eppure, tra lo sgomento e la rassegnazione, non si intravedono incontri comunitari per discutere le prospettive del centro, né azioni concertate di lobby presso i politici locali per difendere gli interessi della comunità.

Ancor più assordante è stata l'assenza di cordate di associazioni, di giornalisti di lunga carriera e di conosciuti promotori di iniziative legate agli aspiranti santi, che un tempo univano la comunità in eventi di grande partecipazione.

Saranno tutti troppo impegnati a scrollare nostalgiche foto d’archivio su Facebook o lamentarsi di chi osa sottolineare la drammaticità della situazione?

La sensazione generale è che le decisioni siano state già prese, lontano dalla gente, per piazzare grazie ad un “agente esclusivo” le strutture all'avanguardia, dotate di eccellenti arredi del Centro

Culturale, ovviamente con nessuna considerazione per l’importante patrimonio culturale che andrebbe salvaguardato “per sempre”. Anche il famoso "Covenant" che obblighi il probabile affittuario o acquirente a rendere disponibili i locali al pubblico sembra sparito nel nulla.

D’altronde, chi ha tempo per l’insidioso cavillo governativo quando puoi "arrangiare una visita privata" e discutere di "zoning" e "fit out"?

Il centro culturale, una volta progettato come il cuore pulsante della vita italiana a Sydney, ora sembra più un cuore da trapiantare nel torace di una corporate anonima. Con i suoi "350 posti a sedere" e "un’area espositiva", potrebbe ospitare spettacoli teatrali, mostre d’arte e incontri comunitari.

Ma perché accontentarsi di attività così poco redditizie quando si possono attirare imprenditori pronti a servire brunch con avocado a 60 dollari a porzione o pacchetti di matrimoni a 200 dollari a testa? A parte farne un club o un bordello, lo “zoning” permette un’ampia scala di usi. Meglio approfittarne subito!

C’è qualcosa di poeticamente ironico nel leggere che il Centro Culturale dell’Italian Forum si trova "nel cuore di Leichhardt", il quartiere che un tempo era il bastione della cultura italiana.

Oggi, forse, il vero cuore batte più forte in qualche ristorante familiare o club sociale in zone ben distanti dalla Norton Street, dove gli anziani non discutono più animatamente del passato e neanche i giovani riescono più a decifrare come si sia arrivati a questo punto.

La promessa di preservare l’identità culturale del Forum sembra ora un lontano miraggio, tradita dall’inerzia e dall’apparente predominio di interessi economici su quelli culturali e sociali.

Il vuoto lasciato dall’assenza di iniziative concrete per rilanciare il centro come polo culturale ha alimentato un senso di disillusione tra i membri della comunità italiana.

Ma non preoccupatevi. Mentre il futuro del Centro Culturale si decide tra le proposte commerciali, nulla sa di epico come un'icona sacrificata definitivamente sull’altare della speculazione.

8.2 milioni in 10 anni?

L’Italian Forum di Leichhardt, nato come centro culturale per promuovere la cultura italiana, ora si attinge a generare un profitto di 8,2 milioni di dollari in dieci anni per il Co.As.It., l’organizzazione senza scopo di lucro che lo acquistò nel 2014. Tuttavia, nonostante il successo finanziario, l’operazione è stata accompagnata da polemiche che continuano a dividere la comunità locale.

Nel 2014, il sindaco di Leichhardt, Darcy Byrne, sostenne con forza la vendita del Forum al Co.As.It., per 2.8 milioni, affermando che l’organizzazione avrebbe garantito competenza, visione e un legame culturale con l’Italia. “La posizione unificata del consiglio è che Co.As.It. sarà un acquirente formidabile per il centro,” dichiarò Byrne. Tuttavia, il Co.As.It. era considerato il candidato meno finanziariamente sicuro, e la decisione sollevò critiche da parte della comunità imprenditoriale e di SV Partners, che la definirono una scelta poco sostenibile.

Nick Vinier, amministatore del gruppo Facebook "Italian Forum, Leichhardt" ha sottolineato che il centro fu costruito con fondi pubblici su un terreno donato alla comunità italiana. Secondo Vinier, Byrne assicurò che il Co.As.It. acquistasse la proprietà, ignorando offerte più alte da altri acquirenti. “Promisero che il centro sarebbe

stato accessibile a ogni scuola nella LGA, ma questa promessa non è mai stata mantenuta,” ha affermato.

Le controversie si sono intensificate nel 2023, quando il Co.As.It. ha tentato di vendere la proprietà dopo che l’inquilino principale aveva lasciato il sito. Secondo Lou Steer, questa gestione rappresenta “uno scandalo”. “Il Cultural Centre è un eccellente spazio teatrale, pagato dai contribuenti, e dovrebbe essere gestito dal consiglio municipale per il beneficio di tutti,” ha dichiarato.

Critiche dure sono arrivate anche da Perry Scarfe, che ha definito la vendita iniziale “una bugia”. “Hanno scritto un piano aziendale fittizio per rimuovere il centro dalla lista dei problemi del consiglio. È un imbarazzo per tutti loro.”

Bianca Biggibilla Bonino, teatrante di origini italiane, ha espresso una profonda delusione: “Co.As.It. e Byrne hanno fallito miseramente. La gestione del centro è stata un disastro.”

Nonostante il successo finanziario di un centro in vendita per 11 milioni, il futuro dell’Italian Forum rimane incerto. La proprietà è attualmente sul mercato, ma un vincolo sul titolo del terreno richiede che l’accesso alla comunità sia garantito.

Tuttavia, resta aperta la questione se questa struttura iconica possa ancora servire il ruolo di faro culturale.

continua dalla prima pagina

Comunicato Stampa del Circolo PD di Sydney

Sydney, 14/12/2024 – Il Circolo del Partito Democratico di Sydney è lieto di annunciare l'elezione del nuovo Segretario, Gianfranco Giuntoli, durante l'ultima assemblea degli iscritti. Giuntoli, che ha precedentemente ricoperto il ruolo di Presidente del Circolo, assume ora questa importante responsabilità con entusiasmo e determinazione.

Gianfranco è Senior Research Fellow presso il Social Policy Research Centre, UNSW Sydney (University of New South Wales). La sua attività di ricerca, motivata dalla profonda convinzione che ogni individuo meriti un'opportunità equa, mira a migliorare l’inclusione sociale e la qualità della vita dei gruppi svantaggiati, offrendo un contributo alle politiche e alle pratiche volte a ridurre lo stigma, potenziare l’accesso ai servizi di supporto e incrementare le opportunità lavorative per persone con disabilità, individui con esperienza di malattie mentali e comunità multiculturali.

In questa occasione, il nuovo Segretario ha espresso il proprio sincero ringraziamento al Segretario uscente, per l’impegno e il contributo fornito al Circolo negli ultimi sei anni.

“La nuova squadra direttiva comprende anche il Presidente Luciano Gerry Gerardi e il Tesoriere Martino Masini, figure di grande esperienza e da sempre attive all’interno del Circolo PD di Sydney.

Il Segretario Giuntoli invita tutti coloro che condividono i valori del Partito Democratico a unirsi al Circolo, rinnovando o sottoscrivendo la tessera per

il prossimo anno. “La partecipazione attiva è fondamentale per rafforzare il nostro impegno comune verso una società più giusta e solidale.

Le porte del nostro Circolo sono sempre aperte per nuove idee e contributi,” ha concluso.

Nota del Direttore

Onestamente, sapevo di un circolo inventato da Antonio ad uso elettorale… l’ultimo conto mi dissero avesse una decina di aderenti. Più volte ho sarcasticamente menzionato il suo segretario, più per affermare l’inutilità che altro. Ora, invece, con tanto di carta intestata mi giunge un comunicato! Caso disperato oppure apertura democratica?

Un cambio dirigenziale può solo giovare alla causa, perché un partito segreto non credo stesse facendo un granché… né di buono, né di male… praticamente in versione bonaccia perenne.

La partenza del segretario è un fatto positivo, nonostante la ragione. Ovvio che questa è la mia opinione. Conosco di vista il suo nuovo presidente e, nonostante sia anche segretario di una istituzione poco nota e di dubbia utilità, ha le capacità di fare bene. Spero solo che ne abbia il tempo da dedicare. Del nuovo Segretario, Gianfranco Giuntoli, non so nulla, ma dalle roboanti qualifiche sembra un pezzo grosso.

Ora, terminate le presentazioni e che abbiamo messo i manifesti in piazza, mi aspetto il programma e di capire se c’è voglia di fare o solo di apparire.

Il malcostume della “Visita a due Prezzi”: La salute

non deve costare la dignità

di Antonio Musmeci Catania

Negli ultimi anni, è diventato sempre più diffuso un fenomeno che sta minando il rapporto di fiducia tra medici e pazienti e, più in generale, tra il cittadino e il sistema sanitario: la prassi di chiedere al paziente se preferisce pagare una visita medica in "contanti" o con "carta".

Questa semplice domanda, che può sembrare innocente, cela un malcostume che in molti casi porta a una vera e propria differenza di prezzo tra il pagamento in contante (spesso inferiore) e quello con carta (più elevato). Il risultato? A fronte di una visita che dovrebbe essere una prestazione universale e accessibile a tutti, chi si trova in difficoltà economica è costretto a rinunciare a cure o a subire un trattamento che incide pesantemente sul proprio bilancio familiare.

Il Problema:

Salute e Dignità

L’andamento inflazionistico degli ultimi anni e la costante erosione del potere d'acquisto stanno mettendo a dura prova le famiglie italiane. In un contesto del genere, il costo delle cure, che spesso già non è accessibile, si trasforma in un ulteriore ostacolo, privando i cittadini della possibilità di ricevere assistenza medica senza dover rinunciare ad altri beni essenziali.

La scelta tra pagare in contante o con carta non è solo una questione di convenienza economica per il medico, ma anche una questione di dignità per il paziente che si trova a dover "negoziare" un diritto fondamentale come quello alla salute.

Tra le Cause:

Un Sistema Fiscale

Impreciso e Ingiusto

Uno degli aspetti che alimentano questa situazione è il sistema fiscale che regola le detrazioni per le spese sanitarie. Attualmente, infatti, è possibile detrarre solo una piccola parte delle spese sanitarie (il 19%) e solo per le somme che superano una franchigia di 129,11 euro. Questo significa che una fami-

glia che ha speso 500 euro in visite mediche e farmaci potrà recuperare solo una parte minima di tale importo (circa 70 euro, se si applica il calcolo dell’esempio fornito). Un sistema che, oltre a non incentivare un comportamento corretto da parte dei cittadini, crea una disparità tra chi ha la possibilità di detrarre le spese e chi invece non ha nemmeno la possibilità di pagare il prezzo pieno per le visite.

Il Pregiudizio: La Mancanza di Controlli

Il sospetto che molte delle pratiche illegali nel settore sanitario restino impunite è alimentato dalla percezione che i controlli siano scarsi o inefficienti. Le voci che circolano, spesso fantasiose ma non prive di un fondo di verità, suggeriscono che alcune figure professionali, comprese quelle fiscali, chiudano un occhio su situazioni che avvantaggiano i propri familiari o amici. Se a ciò si aggiunge la pressione fiscale che grava sulle famiglie italiane (46% di aliquota sul reddito medio), è facile comprendere come la tentazione di eludere il fisco diventi una strada percorribile, almeno per chi non ha paura di incorrere in sanzioni.

Le Proposte per Risolvere il Problema

Per affrontare questa problematica, sarebbe necessaria una serie di interventi coordinati su più fronti:

1. Semplificazione del sistema fiscale: Un sistema fiscale più chiaro e comprensibile ridurrebbe le opportunità di evasione. La burocrazia e la complessità spesso spingono le persone a cercare scorciatoie, come il pagamento in nero.

2. Detrazioni fiscali più vantaggiose: Aumentare il rimborso delle spese sanitarie detraibili, soprattutto per quelle somme che vanno a incidere sul budget delle famiglie, renderebbe il si-

stema più equo e incentiverebbe comportamenti fiscali corretti.

3. Aumento dei controlli: Intensificare i controlli, sfruttando anche strumenti informatici e l’analisi dei dati, permetterebbe di individuare in tempo reale eventuali pratiche illecite e disincentivare i medici a richiedere pagamenti in nero.

4. Maggiore trasparenza nei costi delle prestazioni: La pubblicazione dei tariffari medici sarebbe un passo importante per favorire la trasparenza e l’equità nel sistema sanitario. I cittadini devono essere consapevoli dei costi reali delle prestazioni, senza doversi affidare al “passaparola” o a pratiche poco chiare.

5. Educazione fiscale: Investire nell’educazione fiscale dei cittadini è fondamentale. Un popolo informato sui propri diritti e doveri, e consapevole delle implicazioni delle proprie scelte economiche, è meno propenso ad aderire a comportamenti illeciti.

6. Sanzioni più severe: L'introduzione di sanzioni più pesanti contro chi evade le tasse nel settore sanitario potrebbe avere un effetto deterrente. In un contesto dove l’evasione fiscale è stimata in circa 80 miliardi di euro, punire con severità i trasgressori potrebbe finalmente dare il segnale che lo Stato non tollera l’illegalità.

Conclusioni

Il fenomeno dei pagamenti “in contante o con carta” non è solo una questione di evasione fiscale, ma un vero e proprio ostacolo all’accesso equo e trasparente alla salute per tutti i cittadini. È necessario che tutte le istituzioni coinvolte – dal Governo, alle Regioni, agli Ordini professionali – lavorino insieme per rendere il sistema sanitario più giusto, equo e trasparente. Solo con un sistema più semplice e controllato, che offra incentivi fiscali a chi segue le regole, potremo evitare che la salute diventi un lusso per pochi e un'incognita per molti. La salute è un diritto di tutti e deve essere trattata come tale, senza differenze di trattamento o di prezzo.

Toglietevi il cappello

Il tema di oggi lo affrontiamo con un elogio a Giorgia Meloni, che è volata in Florida, a Mar-a-Lago, per incontrare Donald Trump. Iniziamo col dire che esistono due tipi di politica estera.

La prima è quella teorica, costruita sui manuali di diritto internazionale: la politica dei leader immortalati nelle fotografie mentre parlano al telefono, circondati da un entourage di 25 persone pronte a consigliarli. In sostanza, la politica dei burocrati, degli incapaci, dei “turisti del potere”.

Poi c’è la vera politica estera, quella praticata dai leader autentici, come Silvio Berlusconi, per citare un esempio recente.

Ma potremmo parlare anche di Andreotti o Craxi, figure che, al confronto con i politici degli ultimi anni, appaiono come giganti. E questo solo per restare in ambito italiano.

Da questo punto di vista, Giorgia Meloni merita solo complimenti. Nei suoi rapporti internazionali dimostra di sapere cosa fare e come muoversi. La visita a Donald Trump è un chiaro esempio di questa strategia e riflette la sua capacità di gestire la politica estera. Sento però alcune persone stupirsi per un presunto voltafaccia del nostro premier, che avrebbe prima intrattenuto buoni rapporti con Biden per poi “tradire” gli Stati Uniti a favore di Trump.

Ma questi discorsi non meritano nemmeno una risposta, poiché provengono da individui che probabilmente non saprebbero gestire neanche un condominio. È un interesse primario dell’Italia mantenere ottimi rapporti con la Casa Bianca, indipendentemente da chi la occupi.

La politica estera come strumento di potere, non solo di visibilità

La politica internazionale, infatti, non si fa con i selfie o con le strette di mano. Non è una questione di immagine, ma di contenuti. Eppure, troppo spesso, vediamo come la politica estera italiana si misuri solo sulla base della visibilità di un incontro o del risultato mediatico di una conferenza.

Se un governo, per esempio, si trova a voler "capitalizzare" ogni incontro con un leader internazionale, rischia di cadere nell'errore di concentrarsi troppo sulle apparenze, dimenticando che un’azione concreta sulla scena globale si costruisce attraverso il tempo, la coerenza e l'affermazione di interessi chiari e condivisi.

acque tempestose della geopolitica.

E Trump, piaccia o meno, è un altro leader autentico, uno che la politica estera la sa fare. Pertanto, consolidare rapporti con lui è una scelta logica e strategica. Prima si riesce a stabilire un dialogo proficuo, meglio è, sia negli incontri ufficiali sia nei vertici internazionali. Possiamo giustamente criticare il governo Meloni sulla politica interna. Tuttavia, dopo due anni di questo esecutivo e oltre un decennio di governi di sinistra, non credo che si potesse fare molto meglio. A quanto pare – e non lo dico io – i mercati internazionali ed economici stanno premiando la politica del nostro governo. Basta osservare lo spread, il famoso spread che costrinse Berlusconi a dimettersi nel 2011. La storia, grazie a Dio, ci ha dato le risposte. Altro che Italia in fallimento! Vi ricordate le risatine? Ebbene, quelli che ridevano ieri oggi piangono (vedi il sig. Sarkozy). Ma lasciamo questo aspetto alla storia, che col tempo darà le risposte giuste. Tuttavia, quando accadono episodi come l’incontro tra Trump e Meloni – e aggiungiamo anche quello con Elon Musk – non posso che togliermi il cappello davanti a questo esecutivo. Musk, nel bene e nel male, sta portando avanti una rivoluzione nel campo tecnologico e spaziale. Un dialogo con lui è senza dubbio strategico. Spero che il governo Meloni resti in carica il più a lungo possibile. Perché, almeno sul piano internazionale, è il primo governo da molti anni a restituire al Paese una parvenza, quantomeno, di esistenza e rilevanza. E questo, pur essendo poco, è già moltissimo. Quindi, viva Giorgia Meloni. Esposito Emanuele

Certamente, gli incontri ad alto livello sono importanti. Il dialogo con gli Stati Uniti, ad esempio, è imprescindibile per l'Italia, che ha bisogno di rafforzare la sua posizione all'interno dell'Occidente. Tuttavia, questi incontri devono essere inseriti in una strategia complessiva che tenga conto delle dinamiche globali e delle necessità interne del Paese, senza cedere alla tentazione di rispondere solo alla logica delle "alleanze a breve termine".

Quando si parla di politica estera, non si può ignorare l’idea che una leadership autentica debba essere capace di andare oltre la ricerca del consenso facile. In Italia, da troppo tempo, la politica estera sembra essere dominata da una logica di opportunismo. Sembra che troppo spesso si scelgano alleanze o rapporti internazionali in base a un tornaconto immediato, piuttosto che con una visione chiara di dove si vuole posizionare l'Italia nel futuro.

Se la politica estera diventa un semplice gioco di "scelte giuste al momento giusto", in cui si tende a "sposare" la parte vincente senza una vera progettualità, il rischio è che si perda la capacità di navigare in modo indipendente nelle

Inoltre, va ricordato che la politica estera non è un campo dove si può ragionare solo in termini di utilità immediata. Si costruisce, piuttosto, su una solida rete di valori, interessi e alleanze che devono essere alimentati nel tempo, attraverso un'attenta gestione dei rapporti e un impegno costante nel difendere gli interessi nazionali. Non basta essere visibili o avere una personalità carismatica per imporsi sulla scena internazionale. Le scelte di un governo devono fondarsi su una visione a lungo termine, su un progetto che sappia fare fronte alle sfide globali in modo responsabile.

La verità è che, oggi più che mai, l’Italia ha bisogno di un approccio nuovo alla politica estera. La politica internazionale, in un mondo sempre più interconnesso e complesso, non può essere affidata solo alle decisioni di pochi leader carismatici o a incontri occasionali con i potenti del momento. È necessario un progetto nazionale che ponga l’Italia come protagonista credibile, in grado di interagire con gli altri Paesi non solo sulla base della propria visibilità, ma anche attraverso l’affermazione di un ruolo strategico.

Non si tratta solo di entrare nelle alleanze giuste, ma di farsi sentire, di proporre soluzioni originali ai problemi globali. Si pensi ai temi emergenti, come

la sostenibilità, la gestione dei flussi migratori, la sicurezza internazionale e le nuove sfide geopolitiche legate al confronto con superpotenze come la Cina e la Russia. L’Italia deve essere in grado di esprimere un punto di vista che sappia unire l’impegno per la pace e la stabilità con la capacità di difendere i propri interessi in modo incisivo. Il punto cruciale per l’Italia oggi non è tanto come apparire sulla scena internazionale, ma come inserirsi in un contesto globale sempre più competitivo, complesso e interdipendente. Non possiamo permetterci di ridurre la politica estera a un gioco di facciata. La nostra nazione ha bisogno di un governo che metta al centro delle proprie politiche internazionali non solo il successo mediatico, ma la costruzione di un’influenza duratura, attraverso scelte strategiche, valori chiari e una capacità diplomatica che vada oltre le alleanze di comodo.

In questo senso, la visibilità non è mai un obiettivo in sé, ma un effetto collaterale di una politica estera solida, costruita passo dopo passo.

Solo così, l’Italia potrà davvero essere protagonista sulla scena mondiale, non solo per le sue apparenze, ma per il valore reale che è in grado di esprimere.

Dall’Antartide a Canberra: Franco Barilaro e i preparativi per l'ACT Multicultural Festival

Dall’estremo sud del pianeta, il presidente del Comites di Canberra e ACT, Franco Barilaro, non perde occasione per dedicarsi ai preparativi del National Multicultural Festival 2025, in programma dal 7 al 9 febbraio a Canberra.

Nonostante si trovi attualmente impegnato in un’espe-

ItaloWorld:

le

rienza unica in Antartide, Barilaro resta connesso con il team organizzativo, sottolineando l’importanza di celebrare la diversità culturale con entusiasmo e impegno. L’edizione 2024 del festival ha fatto registrare numeri da record: oltre 417.000 partecipanti, 170 culture rappresentate, 300 grup-

iniziative

nel

pi di performance, e 264 stand gastronomici e artigianali.

L’impatto economico è stato significativo, con un introito di 21,2 milioni di dollari australiani e quasi 34.000 notti di soggiorno generate dai visitatori. Anche i trasporti pubblici gratuiti hanno avuto un grande successo, con oltre 41.000 viaggi in light rail durante l’evento, il doppio rispetto a un normale weekend.

Per l’edizione 2025, Barilaro punta a un’aggiunta di grande prestigio: il ritorno degli Sbandieratori di Arezzo, che non si esibiscono in Australia dal 2004, quando si esibirono a Perth. Questo celebre gruppo toscano è un simbolo dell’eccellenza italiana nell’arte del “maneggiar l’insegna”, una tradizione risalente al Rinascimento.

Barilaro ha dichiarato: “Portare gli Sbandieratori di Arezzo al Multicultural Festival rappresenta un’opportunità per rafforzare i legami culturali.”

2024 per promuovere la cultura italiana sulla Gold Coast

“Il 2024 è stato un anno straordinario per ItaloWorld Inc., un vero risveglio di un gigante gentile che ha saputo emergere dalle ceneri del Covid per offrire nuove ed entusiasmanti opportunità alla comunità locale.

Grazie all’impegno instancabile dei suoi organizzatori e volontari, ItaloWorld ha trasformato la Gold Coast in un centro pulsante

di cultura e lingua italiana, coinvolgendo migliaia di persone in attività gratuite e aperte a tutti coloro interessati a scoprire la ricchezza del Bel Paese”. Lo sottolinea Armando Cristofori, cofondatore di ItaloWorld segnalando che “nel 2024 ItaloWorld Inc. ha organizzato una serie di iniziative di grande successo”: 48 eventi sociali “Incontriamoci per

Nel

QLD un

registro

pubblico per i molestatori sessuali

Il governo del Queensland si prepara a introdurre nel 2025 la "Legge Daniel", una normativa che istituirà un registro pubblico per i molestatori sessuali condannati, con l’obiettivo di garantire maggiore sicurezza ai bambini e alle loro famiglie. La legge prende il nome da Daniel Morcombe, il tredicenne rapito e assassinato nel 2003 mentre aspettava un autobus sulla Sunshine Coast.

A oltre vent’anni dalla tragedia, i genitori di Daniel, Bruce e Denise Morcombe, continuano la loro battaglia per la protezione dei minori e auspicano che questa iniziativa diventi un modello nazionale.

un drink e una chiacchierata”. Organizzati in serate infrasettimanali e il sabato, questi incontri “hanno permesso agli amanti della cultura italiana di fare rete, stringere amicizie e approfondire la conoscenza della lingua e cultura italiana in un contesto informale e accogliente”; 20 workshop di cultura e 20 di lingua. “Tenuti per 20 sabati consecutivi nelle biblioteche della Gold Coast, questi workshop, dalle 14:00 alle 16:00, hanno offerto ai partecipanti strumenti concreti per migliorare le loro competenze linguistiche e culturali. Ogni workshop è stato arricchito da materiali didattici completi distribuiti gratuitamente ai partecipanti.

Il registro sarà articolato su tre livelli: un sito web pubblico per identificare molestatori che violano gli obblighi di segnalazione, la possibilità per i cittadini di verificare la presenza di criminali ad alto rischio nelle loro comunità e un sistema che permetterà ai genitori di informarsi su adulti che trascorrono del tempo non supervisionato con i loro figli.

Bruce Morcombe ha dichiarato che, sebbene il registro non possa prevenire tutti i crimini, rappresenta un passo fondamentale nella direzione giusta.

Iniziative simili sono già in vigore in South Australia e Western Australia, ma la “Legge Daniel” mira a catalizzare l’adozione di un registro pubblico su scala nazionale.

Tuttavia, Bruce Morcombe ha sottolineato le difficoltà nel

coordinamento a livello federale, spiegando che ogni stato e territorio deve agire autonomamente.

“Speriamo che gli altri stati riconoscano i meriti di questa misura e la implementino rapidamente”, ha affermato.

La famiglia Morcombe è attivamente impegnata nella prevenzione e nella sensibilizzazione attraverso la Daniel Morcombe Foundation, fondata nel 2005.

La fondazione promuove programmi educativi per la sicurezza dei bambini in tutta l’Australia, con nuovi progetti in arrivo nel 2025. Bruce Morcombe ha sottolineato l’importanza di combinare queste iniziative con la responsabilità individuale, invitando i genitori a rimanere vigili, specialmente nel monitorare l’attività online dei propri figli.

Il vicepremier del Queensland, Jarrod Bleijie, ha confermato che la "Legge Daniel" sarà parte del prossimo ciclo di riforme promosse dal governo liberale nazionale, che include anche l’inasprimento delle pene per reati contro i minori. Bleijie ha lodato il coraggio della famiglia Morcombe e il loro impegno nel trasformare un dramma personale in un’eredità duratura per la sicurezza dei bambini australiani.

"Onoriamo la memoria di Daniel - ha concluso Bleijie - e ci impegniamo affinché nessuna famiglia debba affrontare un dolore simile".

L'impegno del Com.It.Es

Victoria e Tasmania con due ricerche strategiche

Il presidente del Com.It.Es., Ubaldo Aglianò, ha recentemente condiviso i dettagli dei piani per il 2025 in un’intervista, delineando un quadro chiaro delle priorità strategiche dell’organizzazione.

Durante l’incontro esecutivo dell’8 gennaio, il focus è stato sulla programmazione accurata e tempestiva, con un’attenzione particolare a due progetti di ricerca fondamentali che mirano a rafforzare la comprensione e il supporto della comunità italo-australiana.

Tra febbraio e marzo, il Com. It.Es. presenterà due ricerche cruciali, commissionate dall'ente e finanziate dal MAECI (Ministero degli Affari Esteri e della Cooperazione Internazionale).

La prima, in collaborazione con la Monash University, analizzerà il livello di conoscenza linguistica e politica della seconda e terza generazione di italo-australiani.

“Vogliamo capire quanto profondamente comprendano i meccanismi della politica italiana, come i referendum, che a volte possono risultare complessi per via della formulazione invertita, come nel caso di votare 'sì' per opporsi,” ha spiegato Aglianò.

Parallelamente, in collaboratzione con la Swinburne University si indagherà circa la risposta e la resilienza della comunità italiana durante il periodo del Covid-19. Questa ricerca si concentrerà sul supporto offerto alle persone più vulnerabili, come gli

anziani e gli isolati. "Capire come le organizzazioni comunitarie hanno agito in quel momento critico ci permetterà di identificare le lacune e proporre soluzioni migliorative per il futuro,” ha aggiunto.

Entrambe le ricerche culmineranno in una serie di raccomandazioni operative che saranno inviate al MAECI. “Non si tratta solo di analizzare, ma di proporre interventi mirati basati sui dati raccolti,” ha sottolineato il presidente. Gli studi forniranno anche spunti su come incentivare l’uso della lingua italiana tra le nuove generazioni, promuovendo la cultura e il senso di appartenenza.

L’intervista ha messo in evidenza la visione del presidente Ubaldo Aglianò: un approccio collaborativo che integra il lavoro delle università, il supporto delle istituzioni italiane e l’impegno della comunità locale.

"Programmare bene e per tempo è essenziale per affrontare le sfide e per un anno profiquo per la comunità italiana del Victoria e Tasmania," ha concluso il presidente.

Le ricerche, le raccomandazioni e gli interventi che ne scaturiranno rappresentano un passo importante verso un maggiore coinvolgimento delle nuove generazioni e un rafforzamento delle reti di supporto comunitario, consolidando il ruolo del Com.It.Es. come punto di riferimento per gli italo-australiani.

Veneto Club lancia campagna pro-sangue

Un nuovo anno, una nuova iniziativa solidale.

Il Veneto Club di Bulleen, punto di riferimento per la comunità italiana a Melbourne, ha lanciato una campagna per incentivare la donazione di sangue e plasma in collaborazione con l’Australian Red Cross Lifeblood.

La squadra, denominata “Veneto Club - Women’s Circle & Men’s Shed Lifeblood Team”, è aperta non solo ai membri del club, ma a chiunque voglia contribuire. L’obiettivo è promuovere la cultura della solidarietà e incrementare le scorte di sangue, una risorsa fondamentale per salvare vite umane.

“Questa iniziativa non riguarda solo i nostri gruppi,” spiegano gli organizzatori, “ma è un invito esteso a tutta la comunità. Donare sangue è un piccolo gesto che può fare una grande differenza.”

Chi desidera unirsi alla squa-

dra può registrarsi online o semplicemente comunicare la propria adesione al personale del centro di donazione più vicino. Il sito ufficiale di Lifeblood (www. lifeblood.com.au) fornisce informazioni utili per prenotare un appuntamento e verificare i livelli di scorte per ciascun gruppo sanguigno.

Non è necessario essere un donatore esperto: anche chi non ha mai donato può approfittare di questa opportunità per iniziare. Il Veneto Club invita tutti a cominciare il 2025 con un gesto altruistico: "Unirsi alla nostra squadra significa contribuire a una causa importante"

Una campagna di solidarietà!

"Vinello e Pennello" con l’arte della ceramica

Melbourne si prepara ad accogliere un evento all’insegna della creatività e della convivialità: il 18 gennaio, presso il CO.AS.IT. di Carlton, si terrà “Vinello e Pennello”, un laboratorio unico che combina l’arte della ceramica con la cultura italiana.

Guidato dall’artista Sabrina Talarico, l’evento invita i partecipanti a sperimentare la modellazione dell’argilla in un’atmosfera rilassata, accompagnata da deliziosi stuzzichini e bevande.

L’evento offre due sessioni distinte. La prima, in inglese, si svolgerà dalle 11:00 alle 13:00 e includerà la possibilità di imparare alcune parole e frasi italiane mentre si crea.

La seconda, interamente in italiano, si terrà dalle 14:00 alle 16:00, offrendo un’esperienza immersiva per chi desidera esercitare la lingua mentre dà forma alla propria creatività. Entrambe le sessioni, aperte a un massimo di 15 partecipanti, sono pensate per chiunque voglia mettersi in gioco, anche senza esperienza artistica.

L’evento è riservato ai maggiorenni (18+), e i partecipanti sono

incoraggiati a portare un grembiule, perché “sporcarsi le mani” è parte del divertimento!

L’artista Sabrina Talarico, fonde funzionalità e scultura nelle sue creazioni. La sua arte riflette le sue radici italiane, utilizzando argilla terracotta tipica del Mediterraneo, arricchita da dettagli in porcellana blu, ispirati ai suoi viaggi e mescolando tecniche tradizionali, come la costruzione

a spirale, con approcci moderni, creando pezzi unici.

L’evento, che segna l’inizio di una serie di laboratori simili previsti per il 2025, rappresenta un’occasione perfetta per immergersi nell’arte e nella cultura italiana in un contesto accogliente e creativo. Per prenotazioni e maggiori informazioni, visitare il sito del Co.As.It.

Un anno di successo per il Centro di Berkeley: Celebrazione Natalizia con i Volontari

di Maria Grazia Storniolo

Un anno ricco di impegno, generosità e successi si è concluso con una toccante celebrazione lo scorso 22 dicembre 2024 presso il Berkeley Sports Club, dove i volontari del Centro di Berkeley sono stati calorosamente ringraziati per il loro instancabile lavoro a favore della comunità. Maria Di Carlo, manager del centro, ha voluto dedicare a loro il Pranzo di Natale come simbolo di riconoscenza e gratitudine per il prezioso contributo dato nel corso del 2024.

“Grazie a tutti per la vostra generosità e per il fantastico lavoro che fate per la comunità al centro. I programmi che offriamo sono un successo grazie a voi e al vostro impegno,” ha dichiarato Maria Di Carlo durante il suo discorso. Le sue parole hanno toccato i cuori di tutti i presenti, sottolineando l'importanza della collaborazione e dello spirito di solidarietà che anima il centro.

Il pranzo è stato un momento di condivisione e celebrazione, con i volontari riuniti attorno a tavole splendidamente decorate e arricchite da un menù natalizio preparato con cura. Risate, abbracci e ricordi di un anno pieno di sfide affrontate e traguardi raggiunti hanno reso l’atmosfera ancora più speciale.

Oltre al momento conviviale, sono stati ricordati alcuni dei progetti più significativi portati avanti durante l’anno: dai programmi di sostegno agli anziani, alle iniziative per i giovani e le famiglie della comunità. Ogni progetto ha lasciato un segno, grazie all’inestimabile impegno dei volontari, che con dedizione hanno trasformato le idee in realtà.

Maria Di Carlo ha anche sottolineato l’importanza della formazione continua e del supporto reciproco tra i volontari, elementi chiave per garantire il successo delle attività future. “Siete la spina dorsale di questa comunità. Senza il vostro contributo, nulla di tutto questo sarebbe possibile,” ha aggiunto, invitando tutti a guardare al 2025 come un’opportunità per crescere e rafforzare ulteriormente il legame con la comunità.

“Buon Natale e un felice e sicuro anno nuovo a tutti! Non vedo l’ora di rivedervi nel 2025,” ha concluso Maria Di Carlo, guardando con ottimismo al futuro e all’opportunità di continuare a fare la differenza nella vita di molte persone.

Con gratitudine e lo sguardo rivolto al nuovo anno, il Centro di

Berkeley si prepara a rinnovare il suo impegno per la comunità, certa che con l’aiuto dei suoi straordinari volontari ogni obiettivo sarà raggiungibile.

La festa si è conclusa con un brindisi collettivo, accompagnato dall’augurio di un futuro ancora più luminoso e pieno di soddisfazioni per tutti.

Un Capodanno indimenticabile: al Club Marconi una serata speciale per accogliere il 2025

di Maria Grazia Storniolo

La notte del 31 dicembre 2024, la prestigiosa sala Boheme della Doltone House presso il Club Marconi si è trasformata in un vero e proprio scrigno di eleganza e festa per celebrare l’arrivo del nuovo anno. L’evento ha attirato 350 ospiti, tutti accolti in un ambiente incantevole, dove ogni dettaglio è stato curato con estrema attenzione per creare un’atmosfera di lusso e allegria.

La sala Boheme, conosciuta per la sua raffinatezza, è stata addobbata con decorazioni scintillanti e sofisticate, creando un’ambientazione perfetta per accogliere il nuovo anno. Tavoli elegantemente apparecchiati con tovaglie pregiate, centrotavola da eleganti candelabri e dettagli dorati hanno aggiunto un tocco di magia alla serata. Le luci soffuse e i toni caldi hanno contribuito a creare un clima accogliente e festoso, dove ogni ospite si è sentito coccolato e speciale.

Gli chef della Doltone House hanno superato se stessi nella preparazione di un menù straordinario, ideato per deliziare i palati più esigenti. La cena è stata un viaggio gastronomico tra sapori raffinati e autenticità, con piatti che hanno combina-

to tradizione e innovazione. Ad accompagnare la cena, una selezione di vini pregiati provenienti dalle migliori cantine, insieme a spumanti di alta qualità per il brindisi finale.

La serata è stata animata dalla straordinaria Nick Bavarelli Showband, che ha saputo coinvolgere il pubblico con un repertorio musicale vario e coinvolgente. Dai classici italiani agli ultimi successi internazionali, la band ha trasformato la sala in una pista da ballo, con ospiti di tutte le età che si sono lasciati trasportare dal ritmo e dalla musica.

A rendere la serata ancora più speciale, la presenza di bellissime ballerine brasiliane, vestite con colorati e scintillanti costumi tradizionali, che hanno portato un tocco esotico e di pura energia alla festa. Le loro performance hanno affascinato e fatto scatenare il pubblico, Allo scoccare della mezzanotte, tutti gli ospiti si sono uniti in un caloroso brindisi per dare il benvenuto al 2025. Tra abbracci, sorrisi e un tripudio di auguri, la sala si è riempita di un’energia positiva e di speranza per l’anno nuovo.

Il presidente del Club Marconi, Morris Licata, ha preso la parola

per ringraziare tutti i presenti e augurare loro un anno pieno di salute, gioia e prosperità. In un discorso sentito e caloroso, ha voluto esprimere la sua gratitudine a Joan Pellegrino, presidente delle Lady Auxiliaries, e all’intero comitato organizzativo, il cui impegno instancabile ha garantito il successo della serata.

Mentre i festeggiamenti si protraevano fino alle prime ore del mattino, molti ospiti si sono fermati a riflettere sul significato di questo momento di passaggio. Il Capodanno rappresenta non solo un’occasione per festeggiare, ma anche un momento di bilanci e nuovi inizi.

Il 2025 arriva con la promessa di nuove opportunità e sfide, ma anche con la speranza di costruire comunità più forti e unite. Serate come questa, al Club Marconi, ricordano quanto sia importante celebrare insieme i momenti speciali della vita, creando ricordi che restano nel cuore di tutti.

Con il cuore pieno di gratitudine e occhi rivolti al futuro, gli ospiti hanno lasciato la sala Boheme con il sorriso sulle labbra e la promessa di un anno migliore, accompagnati dal calore e dalla gioia di una notte indimenticabile.

notizie comunitarie

SHOSJ continua a raccogliere fondi per le vittime di violenza domestica

La mattina del 20 novembre, il meraviglioso gruppo di donne che partecipa al gruppo artigianale SHOSJ (Sovrano Ordine Ospedaliero di San Giovanni di Gerusalemme) Cavalieri di Malta ha organizzato un elegante high tea presso La Casa, nell'auditorium del Club Five Dock.

Il gruppo artigianale ha lavorato instancabilmente durante l’anno, realizzando a maglia e all'uncinetto una vasta gamma di indumenti con l’obiettivo di raccogliere fondi e sensibilizzare l’opinione pubblica su Open Support. Quest'ultima è un'organizzazione che si impegna a fare la differenza nella vita delle persone vittime di violenza domestica. L’evento è stato organizzato per fare un ulteriore passo avanti, unendo la comunità e incrementando la consapevolezza e i fondi per questa causa importante.

L’evento ha registrato il tutto esaurito, e l'amore e il sostegno manifestati all'interno della sala nei confronti di questo splendido gruppo di donne sono stati straordinari. Grazie a questa generosità, sono stati raccolti ben $20.811,60, una cifra che ha superato di gran lunga le aspettative.

Il gruppo SHOSJ Craft è un’organizzazione senza scopo di lucro fondata nel 2018 da Tina Bonanno-Macaluso, membro del SHOSJ, che l'anno precedente aveva ricevuto la diagnosi di un cancro terminale e che è scomparsa nel 2019. Tina era spinta dal desiderio di restituire qualcosa alla comunità e lasciare il mondo un po' migliore di come lo

aveva trovato. I genitori di Tina, Mariarosa e Anthony Bonanno, aprono ogni settimana la loro casa, accogliendo circa 25 donne che si riuniscono, condividono le loro competenze e lavorano con uno scopo comune per mantenere vivo il sogno di Tina.

Lunedì 9 dicembre, il gruppo si è ritrovato per la sua sessione settimanale, che si è conclusa con la consegna ufficiale dell’assegno a Open Support. Erano presenti Ruth Molloy e Caroline Donohue, rappresentanti dell’organizzazione. Ruth ha espresso il suo profondo ringraziamento al gruppo, rimanendo visibilmente commossa dalla generosità ricevuta. Ha parlato apertamente del numero crescente di persone colpite da violenza domestica, molte delle quali cercano un supporto concreto e una via di fuga da una situazione che per molti è diventata la "normalità". Ha inoltre sottolineato come Open Support offra un rifugio sicuro, con alloggi e un supporto continuo altamente specializzato.

Il denaro raccolto, ha affermato Ruth, sarà fondamentale per continuare a sostenere questa causa vitale.

Liverpool Hospital to participate in Nsw Government’s Body Worn Camera Trial

Liverpool Hospital will soon participate in the NSW Government’s body worn camera trial.

It comes as the NSW Government has announced that a 12-month trial of body worn cameras for NSW hospital security staff has now commenced at Royal North Shore in North Sydney, to improve safety for staff, patients and visitors.

It will see all security staff in participating hospital equipped with body-worn cameras. They will be able to activate these cameras in response to incidents involving aggression and violence in the hospital, where there is risk of harm to staff, patients or others.

The trial will determine how effective the technology is at deterring and de-escalating violent incidents and will be independently evaluated once completed.

A date for the commencement of the body worn camera trial at Liverpool Hospital will be announced in due course.

Body worn cameras are one strategy intended to keep everyone safe in NSW public hospitals. NSW Health facilities also have a number of other key strategies in place to ensure the safest possible environment for staff, patients and visitors. These include:

• Ongoing risk assessments to identify and manage emerging security risks.

• Safety huddles to share information on patient related safety risk with incoming workers.

• Patient management plans that set out specific arrangements to keep both the patient and healthcare workers safe when providing care.

• Multi-disciplinary Code Black (duress) response teams. This includes the use of NSW Health security staff/Health and Security Assistants to assist clinical staff with the management of incidents.

• Workplaces designed to enhance line of sight for staff, including dual egress at staff stations and in treatments rooms.

• Lockdown arrangements including secure entry points between public and clinical areas

and secure perimeters for facilities, particularly after hours.

• Personal mobile and fixed duress alarms for staff to ensure they can summon assistance when necessary.

• Closed circuit television (CCTV) and effective lighting to ensure visibility.

• Procedures to enhance car park security, including regular security patrols.

This trial is part of the ongoing implementation of recommendations from the Anderson Review of Hospital Security and follows implementation of other recommendations by the NSW Government to improve hospital security.

These include the establishment of the Safety and Security Improvement Unit within the Ministry of Health, the standardising of code black procedures, and enhanced support for patient experience officers.

Member for Liverpool, Charishma Kaliyanda said:

“The trialling of body-worn cameras is a key step in our goal to give staff, patients, and visitors every assurance that they are safe and secure at our hospitals.

“Liverpool is one of the largest hospitals in our state. I am very pleased that it will be one of the first to implement this key safety measure.

“The Government has been clear: aggression toward healthcare staff cannot be tolerated. I look forward to the results of this trial, which will inform how we can reduce violent incidents in our public hospitals.”

Member for Leppington, Nathan Hagarty said:

“This trial highlights the Government’s commitment to protecting our frontline hospital staff, who work tirelessly to care for the community.

“Body-worn cameras will provide another layer of safety and accountability.

“We need to ensure our hospitals are safe spaces for staff, patients, and visitors.”

Nathan Hagarty, Member for Leppington; Daniel Mookhey, NSW Treasurer; Charishma Kaliyanda, Member for Liverpool; Sonia Marshall, CEO of South Western Sydney Local Health District

notizie comunitarie

Festosa Celebrazione Natalizia della CNA Care Services

La CNA Care Services conclude un anno di attività e successi con una festosa celebrazione natalizia presso il Community Precinct Centre di Carnes Hill, riunendo la comunità in un clima di gioia e condivisione. L’ultimo appuntamento del 2024 delle attività ricreative promosse dalla CNA è stato un evento memorabile, ricco di calore e allegria, che ha lasciato un ricordo indelebile nei cuori dei partecipanti.

La grande sala del Community Precinct Centre è stata allestita con cura e attenzione per riflettere lo spirito del Natale. I colori rosso e bianco dominavano l’ambiente, conferendo un tocco di eleganza e tradizione. Al centro di ogni tavolo, una bellissima stella natalizia risplendeva, circondata da palloncini e accessori in tinta che completavano la decorazione festiva.

Gli instancabili volontari della CNA hanno preparato e servito un pranzo delizioso, all’altezza delle aspettative di tutti i presenti. Il menù ha incluso un antipasto raffinato, seguito da un piatto di lasagne ricche e gustose, e un

secondo piatto a base di pollo accompagnato da peperonata, che ha deliziato i palati degli ospiti. Il tutto è stato accompagnato da una selezione di vini, birra e dell’immancabile prosecco, ideale per il brindisi augurale durante il momento culminante del taglio della torta.

L’atmosfera è stata resa ancora più speciale grazie alle melodie del maestro Tony Gagliano, che con il suo vasto repertorio ha saputo coinvolgere il pubblico e trasformare la giornata in una festa indimenticabile. Le sue musiche hanno invitato i presenti a lasciarsi andare e a scendere in pista per ballare, creando un clima di allegria contagiosa.

A sorpresa, l’arrivo di Babbo Natale ha portato un ulteriore tocco di magia all’evento. Oltre a regalare caramelle a tutti i presenti, Babbo Natale ha posato per foto ricordo, regalando sorrisi e momenti di gioia a tutti i presenti.

Come segno di gratitudine e per sottolineare l’importanza della musica nel creare legami tra le persone, ogni partecipan-

te ha ricevuto un CD di canzoni natalizie, realizzato da Nick Speciale, volontario e membro attivo della CNA.

L’evento ha inoltre offerto l’opportunità di celebrare due compleanni speciali: quelli di Venera Maimone e dello stesso Nick Speciale, entrambi volontari di lungo corso che hanno contribuito in modo significativo al successo delle attività della CNA nel corso degli anni.

Giovanni Testa, Public Officer della CNA, ha preso la parola per ringraziare calorosamente tutti i partecipanti, sottolineando l’importanza di mantenere vive le tradizioni e la cultura della comunità italiana. Ha espresso la sua profonda gratitudine ai volontari per il loro impegno instancabile, che ha reso possibile un anno di attività ricche di successi. Nel suo discorso, Giovanni ha voluto anche augurare a tutti un Buon Natale e un prospero anno nuovo, colmo di amore, salute e pace.

La celebrazione natalizia della CNA Care Services ha rappresentato un momento di unione e condivisione che ha suggellato un anno di attività intense e gratificanti. In un clima di amicizia e tradizione, i partecipanti hanno vissuto una giornata speciale, resa indimenticabile grazie all’impegno dei volontari e all’entusiasmo della comunità. Con l’augurio di un futuro ancora più luminoso, la CNA si prepara a continuare la sua missione di supporto e inclusione nel nuovo anno.

notizie comunitarie

La Macquarie University

al centro di nuove polemiche a seguito di post anti-Israele

La Macquarie University di Sydney è di nuovo nell’occhio del ciclone dopo una serie di post controversi pubblicati sui social media dalla professoressa Randa Abdel-Fattah, docente presso l’università e figura di spicco in eventi culturali e accademici. Tra questi, un messaggio che definisce come obiettivo per il nuovo anno la "fine di Israele".

James Macpherson, noto giornalista di Sky News, ha duramente criticato il post, affermando: “Molte persone iniziano l’anno con buoni propositi: perdere peso, leggere di più, alzarsi presto la mattina. Ma ci sono anche sogni più inquietanti, come quelli della professoressa Abdel-Fattah.

Il suo proposito, pubblicato su Twitter, recita: ‘Che il 2025 segni la fine di Israele’. Non credo che i 7,2 milioni di ebrei che vivono in Israele possano condividere questa visione.”

Il tweet, pubblicato il 26 dicembre 2024, non si limitava a dichiarazioni contro Israele. Abdel-Fattah ha scritto: “Che il 2025 segni la fine del flagello imperialista USA-Israele sull’umanità. Che vediamo l’abolizione del culto della morte del sionismo e la fine dell’Impero USA, per un mondo dove lo sterminio, l’annientamento e la tortura dei palestinesi non siano più una routine quotidiana.”

Il messaggio si concludeva con un riferimento ai bambini palestinesi vittime del conflitto: “Che ogni bambino massacrato nel genocidio del sionismo perseguiti coloro che lo sostengono apertamente o lo permettono con il loro

silenzio codardo.”

Le dichiarazioni della docente hanno suscitato critiche accese, non solo per il contenuto dei messaggi, ma anche per il suo ruolo pubblico. Abdel-Fattah è stata presidente della giuria dei Multicultural NSW Awards e ha ricevuto finanziamenti pubblici per un totale di 870.000 dollari australiani per ricerche accademiche. Molti si interrogano su come tali dichiarazioni possano essere compatibili con la sua posizione e l’ambiente multiculturale che l’università afferma di sostenere.

Un genitore di uno studente ha espresso il proprio disappunto: “Come può l’università essere un luogo sicuro per gli studenti ebrei quando accademici di spicco sostengono apertamente la distruzione di Israele?”

Non è la prima volta che Abdel-Fattah è al centro delle polemiche.

In passato è stata indagata per aver coinvolto minori in proteste anti-Israele e ha accusato la polizia del NSW di agire nell’interesse di Israele.

Sky News ha messo in discussione anche il ruolo dell’università. “Non è solo una questione della professoressa Abdel-Fattah, ma dell’intera istituzione. Come può un’università giustificare simili retoriche sotto il pretesto della libertà accademica?”

In una dichiarazione ufficiale, la Macquarie University ha assicurato che le accuse sono oggetto di un’indagine interna e ha ribadito l’impegno per garantire un ambiente sicuro e rispettoso per tutti gli studenti.

Entrano in vigore le nuove misure governative federali a sostegno di welfare e lavoro

Con l’inizio del 2025, oltre un milione di australiani hanno visto cambiamenti significativi nei pagamenti governativi e nelle politiche del lavoro, con l’obiettivo di alleviare le difficoltà economiche e creare nuove opportunità. I sussidi per molti beneficiari sono aumentati: i destinatari dell'assegno giovanile con figli a carico ricevono ora 30,60 dollari in più per pagamento, mentre per i giovani senza figli a carico l'incremento è di 24,30 dollari.

Anche l’indennità per assistenti familiari è salita di 5,80 dollari, portando il totale a 159,30 dollari ogni quindici giorni.

Alcune limitazioni sull’idoneità ai sussidi sono state rimosse. I beneficiari che non possono lavorare per motivi medici hanno ora diritto a esenzioni dai requisiti lavorativi per il periodo necessario, in base al parere del proprio medico. Questo cambiamento garantisce un sostegno più mirato e continuo per chi affronta difficoltà temporanee. Nel campo della formazione e del lavoro, il governo ha introdotto nuove misure per contrastare la carenza di manodopera qualificata.

Sono stati resi disponibili 100.000 nuovi posti gratuiti nei TAFE, inclusi 10.000 per il settore edile, con l’obiettivo di sostenere la costruzione di 1,2 milioni di nuove abitazioni entro il 2029. Inoltre, 8.600 posti gratuiti nei

programmi di preparazione universitaria sono ora disponibili per facilitare l’accesso all’istruzione superiore, un passo importante per molti australiani in cerca di nuove opportunità educative e di inserimento.

Nel settore sanitario, i prezzi dei medicinali inclusi nel Pharmaceutical Benefits Scheme (PBS) non sono aumentati per la prima volta in oltre 25 anni, generando un risparmio di quasi mezzo miliardo di dollari entro il 2030. Parallelamente, i limiti di spesa per accedere a rimborsi più elevati tramite Medicare sono stati adeguati all’inflazione, garantendo un accesso più equo ai servizi medici.

Anche l’ambiente è stato al centro delle riforme. Dal 1° gen-

naio, circa 1.800 aziende sono tenute a divulgare obbligatoriamente le proprie emissioni di gas serra, contribuendo a una maggiore trasparenza e responsabilità ambientale.

Nel settore dei trasporti, nuovi standard di efficienza per i veicoli stanno già aiutando a ridurre le emissioni delle auto vendute in Australia.

Sul fronte dei diritti dei lavoratori, i datori di lavoro che non pagano correttamente il proprio personale rischiano ora conseguenze penali, grazie all’entrata in vigore delle nuove leggi contro il furto salariale.

Si tratta di una misura che rafforza la tutela dei lavoratori e promuove condizioni più eque nei luoghi di lavoro.

Calano i prezzi delle case nel 2025

Il mercato immobiliare australiano ha registrato il primo calo in due anni a dicembre 2024, con un ribasso dello 0,17% a livello nazionale. Nonostante questa flessione, i prezzi delle abitazioni rimangono più alti del 4,73% rispetto all’anno precedente. Gli esperti prevedono che il 2025 sarà un anno di ulteriore rallentamento, con la possibilità di stabilizzazioni e variazioni contenute.

Anne Flaherty, economista senior del gruppo REA, ha spiegato: “Il 2025 potrebbe portare una stabilizzazione nei valori immobiliari, dato il rallentamento iniziato a marzo 2024.

L’aumento dell’offerta e l’accessibilità limitata continueranno a

BREAKFAST - BRUNCH - LUNCH - COFFEES - CAKES

influenzare il mercato.” Sydney, nonostante una contrazione dello 0,6% a dicembre 2024, mantiene il valore mediano delle abitazioni più alto in Australia, pari a 1,19 milioni di dollari. Tuttavia, l’accessibilità rimane una sfida cruciale per il 2025. “Con tassi d’interesse ancora elevati, la domanda potrebbe rallentare ulteriormente, pur mantenendo Sydney al vertice,” ha aggiunto Flaherty.

Perth potrebbe continuare a distinguersi per la sua resilienza. Nel 2024, i prezzi delle abitazioni nella città sono aumentati del 17%, ma un ulteriore rallentamento è previsto per quest’anno. Flaherty ha commentato: “L’aumento dell’offerta sta equilibrando il mercato, lasciando prevedere una crescita moderata.”

Al contrario, Melbourne, che ha subito un calo del 2,5% nel

2024, potrebbe affrontare ulteriori difficoltà. Tim Lawless, direttore delle ricerche di CoreLogic, ha dichiarato: “Il 2025 potrebbe vedere Melbourne rimanere indietro rispetto alle altre capitali, con la pressione fiscale e l’aumento dell’offerta che continueranno a limitare la crescita.”

Anche le aree regionali australiane potrebbero registrare dinamiche contrastanti nel 2025. “I mercati regionali rifletteranno quelli urbani, con una crescita differenziata tra gli stati.”

L’impatto di eventuali tagli ai tassi d’interesse, previsti nel 2025, rimane incerto. Sebbene una riduzione del tasso di cassa possa sostenere la domanda, CoreLogic avverte che ciò potrebbe non innescare una nuova fase di forte crescita dei prezzi, bensì contribuire a una maggiore stabilità del mercato.

Recco Lab: Un Angolo di Liguria a Rozelle-Balmain

Da otto anni, Recco Lab è un punto di riferimento a Rozelle-Balmain per chi desidera assaporare i sapori autentici della cucina ligure. Il locale, fondato nel 2016 da Antonio Zambarelli, offre un’esperienza culinaria unica, con una specialità che ha conquistato i palati australiani: la Focaccia di Recco col formaggio.

Antonio Zambarelli, in Australia dal 1987, ha alle spalle una lunga carriera nell’industria del divertimento notturno. DJ, manager di nightclub e organizzatore di eventi, Zambarelli ha visto la sua carriera trasformarsi con l’introduzione delle rigide leggi "lockout" del Comune di Sydney nel 2014, che portarono alla chiusura di molti locali notturni.

“Tutti quelli della mia industria si sono reinventati. Io ho avuto l’idea di aprire un ristorante ligure. Sono passato dal 'bere e ballare' al 'mangiare e bere'. Da questo progetto è nato Recco Lab”, racconta Zambarelli.

Il nome Recco è un omaggio al suo paese natale, famoso per la focaccia col formaggio e per la sua squadra di pallanuoto, detentrice del maggior numero di trofei al mondo.

La Focaccia di Recco col formaggio, riconosciuta come prodotto IGP dalla Comunità Europea nel 2001, è il fiore all’occhiello di Recco Lab. Preparata con un impasto semplice a base di farina, olio extravergine di oliva, acqua e sale, viene farcita con formaggio fresco a pasta molle, offrendo un gusto che richiama la tradizione ligure.

Zambarelli spiega: “Volevo portare qualcosa di diverso nel mercato. La focaccia di Recco è

una novità che ci distingue.” Nel ristorante, l’impasto lievita per 48 ore e viene cotto in un autentico forno a legna, garantendo una qualità straordinaria.

Nel 2024, Recco Lab ha partecipato all’evento Flavours of Italy organizzato dal Consolato Generale d’Italia e dalla Camera di Commercio presso l’Italian Forum di Leichhardt, conquistando migliaia di partecipanti con le sue famose focacce classiche del mattino. La partecipazione all’evento ha ulteriormente consolidato la reputazione di Recco Lab come ambasciatore della cucina ligure in Australia.

Recco Lab si sviluppa in due aree: una dedicata al ristorante e una seconda, situata all’angolo tra Terry Street e Nagurra Place, che si presta alla vendita di prodotti da panetteria e focacceria. Antonio crede nel potenziale di offrire anche lievitati freschi, pane e focacce. Guardando al futuro, nel 2025 Zambarelli spera di animare l’area con eventi musicali e un’atmosfera da “Sunset Mode”, con aperitivi, stuzzichini e, ovviamente, le immancabili focacce.

Con Recco Lab, Antonio Zambarelli non solo ha portato un pezzo della Liguria in Australia, ma ha anche dimostrato come la passione per la tradizione e l’innovazione possano trasformare le sfide in opportunità, conquistando il cuore di Rozelle-Balmain e oltre. Zambarelli continua a sognare e a lavorare per espandere il progetto, immaginando nuove collaborazioni e iniziative per far conoscere ulteriormente la richhezza della cultura culinaria ligure.

Il Console Rubagotti celebra il Maestro Cillario insieme al Prof. Stephen Mould

Lunedì 6 gennaio 2025, il Consolato Generale d’Italia a Sydney ha ospitato un incontro speciale tra il Console Generale Gianluca Rubagotti e il professor Stephen Mould, docente presso il Conservatorio di Musica di Sydney e l’Università di Sydney. Al centro dell’evento, la presentazione del libro Carlo Felice Cillario: Italian Maestro of the Australian Opera, un’opera che celebra la straordinaria carriera di uno dei più grandi direttori d’orchestra italiani del ventesimo secolo.

Il volume, frutto di anni di ricerche condotte dal professor Mould, ripercorre la vita e la carriera di Carlo Felice Cillario, che scelse l’Australia come sua seconda casa e contribuì in maniera determinante allo sviluppo dell’opera lirica nel Paese. Fondatore e direttore musicale della Australian Opera per oltre tre decenni, Cillario guidò più di mille rappresentazioni, regalando interpretazioni memorabili di Verdi, Puccini, Wagner e Mozart. Tra i successi più significativi, le sue collaborazioni con artisti leggendari come Maria Callas, Tito Gobbi, Montserrat Caballé e Luciano Pavarotti, che contribuirono a consolidare la reputazione dell’Australia come palcoscenico internazionale per l’opera. Il libro del professor Mould non solo documenta l’impatto di Cillario sull’opera australiana, ma ne esamina anche il percorso artistico in Europa e nelle Americhe, restituendo un ritratto completo di un uomo che dedicò la sua vita alla musica.

Durante l’incontro, il Console Rubagotti ha sottolineato l’im-

portanza di preservare la memoria di figure come Cillario, ambasciatori culturali che hanno rafforzato i legami tra Italia e Australia.

Eventi come questo dimostrano quanto profonda e duratura sia l’influenza della cultura italiana nel mondo. Rubagotti ha ringraziato il professor Mould

per il suo impegno nel raccontare una storia così significativa. L’evento si è concluso con un sentito ringraziamento al professor Mould per aver contribuito a riportare alla luce l’eredità di Carlo Felice Cillario, un gigante della musica lirica il cui lavoro ha lasciato un segno indelebile nella storia culturale australiana.

‘Core Team’ di Recco Lab: Antonio, Marco, Fabrizio e Armando
Recco Lab è ubicato presso lo Shop A4/120 Terry St, a Rozelle

Una nuova tappa per Oran Park: prende forma l'Hotel del Momento Hospitality Group

Dicembre 2024 ha segnato un momento significativo per Oran Park, con l'inaugurazione ufficiale di una parte del nuovo Hotel, un progetto ambizioso che mira a trasformare l'area in un punto di riferimento per ospitalità e intrattenimento. Situato strategicamente all'incrocio tra Dick Johnson Drive e Central Avenue, questo nuovo spazio rappresenta un passo avanti nell'evoluzione del sobborgo.

La struttura, che sarà completata in fasi, comprende già alcune delle sue attrazioni principali. Uno dei punti forti è il giardino interno, un'oasi verde progettata per offrire relax e tranquillità agli ospiti. L'ambizioso progetto prevede un cocktail bar sul tetto, una steakhouse di lusso e un cinema dal design esclusivo con vetrate dorate, pensati per offrire esperienze memorabili.

Tra gli spazi già operativi, si trovano due cinema con una capienza di 40 posti ciascuno e alcune sale multifunzionali al primo piano, ideali per eventi e corsi di formazione. Al piano terra, invece, sono già disponibili alcune delle opzioni culinarie promesse, tra cui una cafeteria, uno sports bar, pizzeria con forno a legna e il bistrot.

Il progetto dell'Hotel è il risultato di una collaborazione tra il Momento Hospitality Group, la famiglia Perich, Greenfields e il Consiglio di Camden. Marcello Colosimo, CEO del Momento Hospitality Group, ha elogiato la sinergia tra i partner coinvolti: “Lavorare con un team così innovativo è stato incredibile.

Il Consiglio di Camden si è dimostrato altamente efficiente, permettendoci di realizzare una destinazione unica per cibo e intrattenimento in uno dei sobborghi in più rapida crescita del NSW,” ha affermato.

Sebbene non tutte le aree siano ancora operative, l'Hotel ha già suscitato grande entusiasmo tra i residenti e i visitatori della regione.

Questo progetto rappresenta non solo un nuovo spazio, ma una dichiarazione d’intenti per il futuro di Oran Park, rafforzandone il ruolo di centro in espansione nel panorama urbano australiano.

Con una visione chiara e un design che combina lusso e funzionalità, l'Hotel promette di diventare un luogo dove eventi, incontri e celebrazioni si trasformano in ricordi indimenticabili.

MGS

Nuove scritte Antisemite a Sydney Est

Nel fine settimana, nuove scritte antisemite sono state scoperte a Sydney Est, suscitando una forte condanna da parte del Primo Ministro Anthony Albanese, che ha definito l’incidente "non australiano".

Secondo la polizia, la frase è stata scritta con vernice nera su un lato di un'auto parcheggiata a Queens Park, tra le 7:00 di domenica e le 5:45 di lunedì. Il proprietario del veicolo, Stuart Veron, ha dichiarato di non essere ebreo, ma ha comunque definito l'autore dell'atto come una "rata". "I miei vicini sarebbero disgustati, non c'è posto per questo nella nostra comunità o in qualsiasi parte dell'Australia", ha dichiarato a ABC.

In una conferenza stampa tenutasi lunedì, Albanese ha descritto l'antisemitismo come una "piaga". "Ogni evento del genere, che prende di mira persone per ciò che sono, non è conforme ai valori australiani che io e gli

australiani riteniamo cari", ha affermato il Primo Ministro. David Ossip, presidente del NSW Jewish Board of Deputies, ha espresso profondo sgomento per l'incidente. "È inaccettabile che gli australiani ebrei e gli australiani di ogni origine debbano svegliarsi ancora una volta e vedere messaggi di odio esposti in modo prominente nel loro quartiere", ha dichiarato in un comu-

L'Economia notturna di Western Sydney supera il Centro Città

Nuove informazioni rivelano che le aree regionali e suburbane stanno superando l'area centrale di Sydney in termini di crescita delle attività commerciali e spesa notturna, con Western e South-Western Sydney che stanno rapidamente diventando destinazioni preferite per il tempo libero serale. Le zone di St Marys e Bringelly, ad esempio, hanno registrato una crescita del 21% nella spesa per cibo, bevande, svago e intrattenimento, mentre Merrylands-Guilford e Parramatta si attestano intorno al 14%.

Dietro questa tendenza c'è la crescita della popolazione e gli investimenti in infrastrutture nella Greater Western Sydney.

Secondo Michael Rodrigues, Commissario per l'Economia 24 Ore, "Vogliamo che le persone si alzino dal divano e escano la sera. Questi dati dimostrano che non è necessario andare troppo lontano per vivere una serata divertente, indipendentemente da dove si viva nel New South Wales."

Questi dati provengono dalla piattaforma Data After Dark lanciata dal governo Minns, uno strumento innovativo che traccia la crescita e i cambiamenti nell'atti-

vità economica che avvengono tra le 18:00 e le 6:00 del mattino.

La piattaforma fornisce a decisori pubblici e governativi una comprensione più dettagliata dell'andamento dell'economia notturna, offrendo i primi dati completi, comparabili e coerenti sull'economia notturna a livello statale.

nicato. Questo è il terzo episodio segnalato di scritte antisemite a Sydney Est negli ultimi mesi. A fine novembre, un'auto è stata incendiata e tre edifici e nove veicoli sono stati vandalizzati con le parole “f*ck Israel” e “PKK is coming”. Un altro veicolo è stato dato alle fiamme e altre strutture sono state danneggiate con messaggi antisemiti l'11 dicembre.

Due uomini sono stati accusati di oltre 20 reati legati al primo episodio di graffiti, ma nessun arresto è stato effettuato in seguito all’incidente di dicembre.

L’Executive Council of Australian Jewry ha documentato un aumento del 316% degli incidenti antisemiti nello stesso periodo, mentre il registro dell’Islamofobia ha segnalato un incremento del 600% degli attacchi d’odio in un anno. Tuttavia, entrambi i gruppi fanno notare che questi incidenti rappresentano solo una piccola parte di quelli effettivamente accaduti.

Sicurezza Stradale a Liverpool: 57 Multati per Guida Pericolosa

La Liverpool City Highway Patrol ha accusato 57 trasgressori di un totale di 106 reati dopo aver condotto un'indagine sulla guida pericolosa.

Nel corso degli ultimi mesi, si sono tenuti numerosi eventi automobilistici organizzati in aree come Greenway Plaza a Wetherill Park, The Grove a Liverpool e nel complesso Len Water Estate. Questi eventi hanno attirato grandi folle e veicoli, ma alcuni di questi hanno iniziato a mettere in atto comportamenti di guida pericolosa al momento della partenza.

Le infrazioni sono state documentate grazie alle telecamere di sorveglianza e ai dispositivi mobili, che hanno fornito molteplici angolazioni per un'analisi approfondita da parte della polizia.

Gli agenti sono riusciti a identificare i responsabili, ai quali è stato notificato un avviso di comparizione in tribunale, dove dovranno giustificare le loro azioni davanti a un magistrato. In collaborazione con Transport for New South Wales (TfNSW), sono stati emessi altri 90 verbali per difetti riscontrati su veicoli non idonei alla circolazione o pesantemente modificati. Le indagini sono ancora in corso e potrebbero esserci ulteriori accuse in arrivo.

Questo intervento è un chiaro avviso che la Liverpool City Highway Patrol continuerà a monitorare e a prendere provvedimenti contro comportamenti di guida rischiosi, in particolare in luoghi che frequentemente attirano tali pratiche.

Fast-Tracked Italian Citizenship Sparks Outrage

The decision of the Italian government to grant Argentinian President Javier Milei and his sister Karina Italian citizenship through a fast-tracked process has ignited a fierce debate about equity and the bureaucratic hurdles faced by others seeking citizenship.

The announcement, reported by ANSA, has been met with criticism from opposition politicians and civil society groups.

Riccardo Magi, a lawmaker from the opposition party +Europa, voiced strong disapproval, labelling the decision as “intolerable discrimination.” In a video shared on social media, he highlighted the struggles of millions of young Italians born and raised in the country who must navigate a labyrinth of bureaucracy to achieve the same status.

Musk e l’interferenza nelle elezioni tedesche

La decisione di Elon Musk di ospitare una diretta streaming su X con Alice Weidel, leader della destra tedesca, ha sollevato un’ondata di indignazione tra i leader dell’Unione Europea, portando molti a chiedere a Bruxelles di intervenire con la massima forza legale possibile. L’episodio, avvenuto a poche settimane dalle elezioni tedesche del 23 febbraio, mette alla prova il nuovo Digital Services Act (DSA), la normativa europea che regola le piattaforme digitali.

Under current Italian law, foreigners are required to reside in the country for 10 years before they can apply for citizenship.

For Argentinians, the wait time for Italian citizenship can be up to ten years. This is because of the long waiting lists and difficulty booking appointments at the Italian Consulate in Argentina.

Even children born in Italy to foreign parents must wait until their 18th birthday to begin the process. These policies, critics argue, are in stark contrast to other EU countries like France and Germany, where pathways to citizenship are more accessible.

The controversy has been further exacerbated by the introduction of an increased €600 fee for recognition processes in the 2025 Budget Law.

Ukrainian Soldiers Defect in France Amid Allegations

Dozens of Ukrainian soldiers from the 155th Mechanised Brigade, named after Anna of Kyiv, have reportedly defected while undergoing military training in France. The confirmation comes from a French military official who spoke to Agence FrancePresse (AFP).

“There were a few defections, but they remain very marginal compared to the number of participants in the training,” the official stated. He clarified, “They were stationed in French barracks and had the right to leave.” The brigade, currently deployed on the front lines near Pokrovsk, had been sent to France as part of a specialised training program.

The 155th Mechanised Brigade has been at the centre of criticism for alleged poor management. The unit is part of a key initiative in which Ukraine’s allies provide advanced military training and heavy equipment

to bolster the country's defence against Russian aggression.

Comprising approximately 5,800 soldiers, the brigade sent around 2,000 personnel to undergo training in France. However, reports of issues have surfaced, including significant casualties and instances of soldiers going absent without leave due to dissatisfaction with the unit’s command and organisation.

Ukrainian news outlet Censor. net reported that the brigade, now stationed near Pokrovsk, has faced high attrition rates.

Journalist Yurii Butusov revealed that about 50 soldiers defected during their time in France, adding to hundreds who left their posts before the brigade was deployed to the front lines.

Butusov estimated the total number of deserters to be as high as 1,700, attributing the issue to insufficient vetting of recruits.

La controversia riguarda il presunto uso di algoritmi da parte di Musk per amplificare il messaggio dell’Alternative für Deutschland (AfD), partito noto per le sue posizioni populiste e anti-immigrazione.

Secondo alcuni parlamentari europei, tra cui Alexandra Geese dei Verdi tedeschi, l’algoritmo di X starebbe “inondando le timeline tedesche di propaganda di estrema destra, soffocando i contenuti progressisti”.

L’AfD, attualmente al secondo posto nei sondaggi, è accusato di minimizzare i crimini nazisti e di promuovere politiche divisive. Per molti, il supporto implicito di Musk rappresenta una minaccia alla stabilità democratica dell’Europa.

Il portavoce della Commissione Europea, Thomas Regnier, ha annunciato che il caso sarà esaminato per determinare se X abbia concesso un vantaggio sleale all’AfD. Un tavolo di discussione con regolatori tedeschi e rappresentanti della piattaforma è previsto per il 24 gennaio, anche se i tempi per l'UE rimangono stretti.

La Francia si è già espressa duramente. Il presidente Emmanuel Macron ha accusato Musk di “intromettersi direttamente nelle elezioni di un alleato europeo”, definendo la sua azione un segnale inquietante per la democrazia globale. Anche l’ex commissario Thierry Breton ha ammonito Musk, ricordandogli che le violazioni del DSA potrebbero portare a multe fino al 6% del fatturato globale o al blocco temporaneo della piattaforma. Nonostante le pressioni politiche, gli esperti sostengono che ci siano margini per un’azione legale. Felix Kartte, della Mercator Foundation, afferma che, se Musk ha amplificato discorsi

di odio o minato il pluralismo mediatico, X potrebbe essere ritenuta responsabile di non aver rispettato gli obblighi di mitigazione dei rischi previsti dal DSA. Il caso Musk-Weidel rappresenta un test cruciale per l’Eu-

ropa e il suo approccio alla regolamentazione delle piattaforme digitali. La domanda è se Bruxelles avrà il coraggio politico di affrontare una delle figure più influenti e controverse del panorama tecnologico globale.

Millions of Records Stolen in Cyber Attack

A large-scale cyberattack targeting Infocert, a key provider of Italy’s Public Digital Identity Service (SPID), has exposed millions of personal records, according to a report by the tech publication TecnoAndroid.

The breach, which occurred on in the final week of 2024, compromised approximately 5.5 million records, including 1.1 million phone numbers and 2.5 million email addresses.

The stolen data, now at risk of being sold or misused, could have significant implications for those affected.

Infocert, part of the Italian tech group Tinexta, is a major player in digital identity and cybersecurity, with around 10 million customers and an annual turnover of €140 million.

The breach was reportedly linked to an external supplier of the company. Despite the severity of the attack, Infocert has reassured users that its core systems remain intact.

The company, which manages 1.8 million active digital identities and handles 64 million accesses annually, said in a statement that while the incident is serious, critical internal systems were not compromised.

Cybersecurity expert Claudio Sono, from the monitoring service Ransomfeed, warned of the potential fallout.

"All that data now has value,” Sono stated. He highlighted risks such as phishing campaigns, identity fraud, and online scams stemming from the stolen information."

a scuola

Preparativi per l’Open Day della Marco Polo a Bossley Park il 18 gennaio

La Marco Polo - The Italian School of Sydney aprirà le sue porte sabato 18 gennaio 2025, dalle 11:00 alle 13:00, per l’Open Day, un evento che celebra la lingua e la cultura italiana.

L’appuntamento, presso la sede di Bossley Park al numero 1 di Coolatai Crescent, offre un’occasione unica per conoscere i programmi formativi dedicati a studenti di tutte le età e livelli.

Durante la giornata, i partecipanti avranno l’opportunità di incontrare gli insegnanti, scoprire i percorsi educativi per bambini, ragazzi e adulti e approfondire le possibilità offerte dai programmi universitari ICoN e Unistrasi.

Inoltre, saranno presentati due nuovi corsi di certificazione CILS nei livelli A2 e B1, specificamente pensati per studenti di scuola media e superiore, offrendo loro un’opportunità concreta per attestare le proprie competenze linguistiche.

Per le famiglie interessate ai percorsi scolastici, saranno disponibili 48 posti sovvenzionati per corsi dedicati agli studen-

ti dal Kindergarten al Year 12. Sarà anche possibile esplorare il sistema di borse di studio "Mazoni" e premi della scuola "Marco Polo Award", partecipare a laboratori interattivi con giochi e ascoltare le testimonianze di studenti e alumni che hanno beneficiato dei corsi che da un decennio la Marco Polo eroga localmente.

L’Open Day non sarà solo un’occasione informativa, ma

anche un’esperienza di immersione nella cultura italiana.

Gli ospiti potranno gustare un autentico barbecue italiano, gelato artigianale e godersi un intrattenimento pensato per tutta la famiglia, con omaggi speciali e attività per grandi e piccoli.

I bambini potranno divertirsi con giochi italiani e laboratori artistici, mentre gli adulti avranno la possibilità di esplo-

rare risorse didattiche e materiali per l’apprendimento linguistico utilizzati dalla scuola per i propri corsi.

Gli insegnanti saranno a disposizione per rispondere a domande e offrire consigli su come personalizzare il proprio percorso di studio di apprendimento della lingua e della cultura italiana.

Giovanni Testa, CEO della Marco Polo - The Italian School

of Sydney, ha evidenziato il valore dell’apprendimento della lingua italiana sia per i bambini che per gli adulti.

“La lingua italiana è un ponte verso la nostra eredità culturale,” ha spiegato Testa. “Per i bambini, esso rappresenta una grande opportunità, unica di crescita cognitiva e accademica, mentre per gli adulti è un modo per riconnettersi con le proprie radici familiari. L’Open Day è un invito aperto a chiunque voglia intraprendere questo viaggio.”

Nel 2024, il primo Open Day organizzato dalla scuola ha visto oltre 40 famiglie prendere parte attiva all'iniziativa. Per partecipare all’evento, è possibile registrarsi sul sito www.cnansw.org.au/openday inviando un’email a learning@ cnansw.org.au.

La Marco Polo - The Italian School of Sydney, come ogni anno, vi aspetta per una giornata all’insegna della scoperta e del divertimento, pronta a ispirare nuove generazioni di appassionati della lingua e della cultura italiana.

Al lora! a scuola

Allora! partecipa attivamente alla divulgazione della lingua e della cultura italiana all’estero, attraverso la pubblicazione di articoli e di periodiche attività didattiche. La rubrica “Ambasciatori di Lingua” si rinnova per fornire ai lettori delle nozioni sem-

NUOVE LEZIONI D’ITALIANO N. 101

plici, veloci e pratiche di base per imparare la lingua italiana.

L'italiano è una lingua con un ricchissimo vocabolario, espressioni idiomatiche e sfumature semantiche che riportiamo volentieri in queste pagine, con la speranza che al termine dell’an-

no la comunità abbia appreso qualcosa in più sulla Bella Lingua e quanti sono ancora indecisi, si possano impegnare per conoscere più a fondo l’Italiano. La rubrica è realizzata in collaborazione con la Marco Polo - The Italian School of Sydney.

Cecco Angiolieri

Un'infanzia trascorsa a Siena nel mezzo delle lotte tra Guelfi e Ghibellini

Cecco Angiolieri nasce nel 1260, a Siena, in una famiglia più che benestante, agganciata agli ambienti illustri e politicamente determinanti del tempo: suo padre è il banchiere di papa Gregorio IX, è guelfo, cavaliere e priore della città senese.

Della sua infanzia sappiamo poco, ma probabilmente passò quegli anni a Siena e cominciò poi, in gioventù, a combattere nell’esercito guelfo nelle numerose battaglie contro i ghibellini, senza mai distinguersi, però, come soldato e anzi procurandosi diverse multe e accuse come disertore.

Importante è, in questo periodo, la battaglia di Campaldino, uno scontro decisivo per le sorti della Toscana che ebbe luogo nel 1289. È uno degli scontri campali determinanti nelle guerre che dei guelfi contro ghibellini che si scontravano soprattutto per il controllo di Firenze e dei suoi possedimenti, e in seguito alla quale cominciò l’inarrestabile avanzata guelfa sul territorio.

In questa battaglia Cecco Angiolieri partecipò attivamente e, come racconta in uno dei suoi componimenti, è qui che incontrò anche Dante Alighieri, combattente insieme a Cecco per l’esercito guelfo.

Con Dante, Cecco intrattiene in seguito un rapporto interessante e comune per i letterati del tempo: i due si scambiano poesie, spesso in forma di tenzoni, un tipo particolare di componimento attraverso il quale due poeti portano avanti quasi uno scambio epistolare in versi e ingiurioso. Per cause che non conosciamo dopo pochi anni l’amicizia con Dante si rompe. Nel 1289, Cecco Angiolieri è costretto ad allontanarsi da Siena, perché messo al bando e negli anni successivi, di cui si sa pochissimo, il poeta si trova spesso a soggiornare fra Roma e Verona. Le pochissime notizie che possediamo di questi anni vengono dalle sue poesie e da fonti indirette: Cecco Angiolieri ebbe sicuramente cinque figli, a Roma lavorò sotto la protezione del cardinale Petroni, e nel 1312 poté tornare a Siena. Non sappiamo altro. È a Siena, dopo essere rimpatriato, che Cecco Angiolieri muore fra il 1312 e il 1313. Nonostante la grande ricchezza in cui versava la sua famiglia, pare che al tempo della sua morte Cecco Angiolieri fosse ricoperto di debiti, tanto che i suoi figli non vollero accettare la sua eredità: avrebbe comportato il pagamento di grandi tasse.

Anno Giubilare

La vigilia di Natale, Papa Francesco ha aperto la Porta Santa di San Pietro, inaugurando ufficialmente il Giubileo ordinario 2025, annunciato lo scorso maggio con la bolla "Spes non confundit." Il pontefice ha descritto questa occasione come un momento di rinnovamento spirituale e unità con la Chiesa universale. "Attraversare la Porta Santa ci ricorda che siamo tutti pellegrini, chiamati a un'unione più profonda con Cristo e alla trasformazione della nostra vita tramite la sua grazia", ha affermato recentemente.

Le altre Basiliche papali seguiranno: il 29 dicembre sarà la volta di San Giovanni in Laterano, il 1° gennaio 2025 toccherà a Santa Maria Maggiore, e il 5 gennaio a San Paolo fuori le Mura.

Il Giubileo prevede oltre 30 eventi già programmati, con circa 32 milioni di pellegrini attesi a Roma. Monsignor Rino Fisichella, responsabile dell’organizzazione, ha sottolineato: “Il banchetto è pronto, ora attendiamo gli invitati”.

Il primo evento sarà il Giubileo della Comunicazione (24-26 gennaio), con momenti di riflessione e una messa presieduta dal Papa. A febbraio si terranno i Giubilei delle Forze Armate, degli artisti e dei diaconi, mentre marzo sarà dedicato ai volontari e ai Missionari della Misericordia.

Ad aprile, spazio ai malati, agli adolescenti e alle persone con disabilità. Maggio vedrà i Giubilei dei lavoratori, degli imprenditori, delle famiglie e delle Confraternite. Giugno sarà ricco di incontri per movimenti ecclesiali, seminaristi, vescovi e sacerdoti. Luglio accoglierà influencer cattolici e missionari digitali, con un grande evento giovanile a Roma dal 28 luglio al 3 agosto. Dopo la pausa estiva, settembre e ottobre saranno dedicati a giustizia, catechesi, migranti e vita consacrata. Il calendario si chiuderà a dicembre con il Giubileo dei detenuti (14 dicembre). Nuovi appuntamenti potrebbero essere aggiunti per i milioni di pellegrini attesi a Roma.

Come cambierà il Collegio dei Cardinali nel 2025?

Nel corso del 2025 saranno quattordici i Cardinali di Santa Romana Chiesa a raggiungere l’80° anno di età, perdendo così, come previsto dal codice di diritto canonico, la possibilità di partecipare a un futuro conclave.

Al 1° gennaio 2025, il Collegio cardinalizio contava 253 membri, di cui 139 aventi diritto di voto e 114 non elettori. Se non vi saranno decessi o nuovi concistori, entro la fine dell’anno gli elettori scenderanno a 125, mentre i non elettori saliranno a 128.

Il primo cardinale a celebrare l’80° compleanno sarà Christoph Schönborn, Arcivescovo metropolita di Vienna e presidente della Commissione cardinalizia di vigilanza dell’Istituto per le Opere di Religione. Il prelato austriaco, insignito della porpora da Giovanni Paolo II il 21 febbraio 1998, compirà gli anni il 22 gennaio.

Seguirà il Cardinale spagnolo Fernando Vérgez Alzaga, Presidente del Governatorato dello Stato della Città del Vaticano, che spegnerà 80 candeline il 1° marzo. Appartenente alla congregazione dei Legionari di Cristo, è stato nominato cardinale da Papa Francesco il 27 agosto 2022. Il 6 aprile toccherà al Cardinale Celestino Aos Braco, frate cappuccino originario della Spagna e naturalizzato cileno. Già Arcivescovo di Santiago del Cile e Presidente della Conferenza Episcopale cilena, è stato creato cardinale da Papa Francesco il 28 novembre 2020.

Pochi giorni più tardi, il 19 aprile, il Cardinale indiano Geor-

ge Alencherry, Arcivescovo Maggiore emerito di Ernakulam-Angamaly dei Siro-malabaresi, raggiungerà la medesima soglia. La sua nomina risale al concistoro del 18 febbraio 2012, voluto da Papa Benedetto XVI. Un altro cardinale spagnolo, Carlos Osoro Sierra, Arcivescovo emerito di Madrid, compirà 80 anni il 16 maggio. Egli fu elevato alla porpora nel concistoro del 19 novembre 2016 da Papa Francesco.

Il 15 giugno sarà il turno del Cardinale guineiano Robert Sarah, già Prefetto della Congregazione per il Culto Divino. Ordinato arcivescovo a soli 34 anni da Papa Paolo VI, è stato insignito della berretta rossa da Papa Benedetto XVI il 20 novembre 2010.

Il 4 luglio segnerà il passaggio a non elettore del Cardinale polacco Stanisław Ryłko, Arciprete della basilica di Santa Maria

Maggiore, creato cardinale il 24 novembre 2007 da Benedetto XVI.

Il 12 luglio toccherà al Cardinale pakistano Joseph Coutts, già Arcivescovo di Karachi, nominato cardinale da Papa Francesco il 28 giugno 2018.

Il 22 agosto sarà l’80° compleanno del Cardinale inglese Timothy Radcliffe, elevato alla porpora nell’ultimo concistoro del 7 dicembre scorso.

Ex Maestro generale dell’Ordine dei Predicatori, ha ricevuto una dispensa dall’ordinazione episcopale, un’eccezione alla norma introdotta da Giovanni XXIII nel 1962.

Infine, l’8 settembre, il Cardinale bosniaco Vinko Puljić lascerà il novero degli elettori. Creato cardinale da Giovanni Paolo II il 26 novembre 1994, a soli 49 anni, è stato Arcivescovo di Sarajevo fino al 2022.

Monsignor Robert Barron boccia senza appello il nuovo film "Conclave"

Il vescovo Robert Barron, figura di spicco nella comunità cattolica e fondatore dell’apostolato mediatico "Word on Fire", ha espresso la sua ferma condanna nei confronti del film "Conclave". In un post pubblicato sulla piattaforma X, Barron ha dichiarato: “Se cercate un film sulla Chiesa cattolica che sembra scritto dal comitato editoriale del New York Times, questo è il vostro titolo ideale”.

La pellicola, adattamento cinematografico del romanzo di Robert Harris pubblicato nel 2016, è uscita negli Stati Uniti il 25 ottobre. Racconta le tensioni ideologiche e teologiche tra cardinali cattolici durante un con-

clave per eleggere un nuovo papa. Secondo Barron, il film dipinge la gerarchia ecclesiastica come un luogo di ambizione sfrenata, corruzione e vanità. “I conservatori vengono rappresentati come estremisti xenofobi, mentre i liberali sono tratteggiati come intriganti presuntuosi. Un panorama desolante senza vie di uscita”, ha commentato il vescovo. Un elemento particolarmente controverso è l’inclusione di un personaggio immaginario, un cardinale con caratteristiche intersessuali, che alla fine viene eletto papa. “Il film soddisfa tutti i criteri del politicamente corretto: diversità, inclusione e indifferenza verso la dottrina”, ha

dichiarato Barron, sottolineando il suo disappunto per l’agenda progressista della trama.

La Catholic League for Religious and Civil Rights si è unita alle critiche, definendo il film “propaganda anticattolica”. In una nota ufficiale, ha evidenziato come il progetto cinematografico cerchi deliberatamente di rappresentare la Chiesa sotto una luce negativa, nonostante le sequenze visivamente accattivanti e un cast di alto profilo.

Padre Carter Griffin, rettore

del seminario Giovanni Paolo II a Washington, ha inoltre criticato l'idea di un papa con cromosomi femminili, ribadendo che una chiara identità sessuale è fondamentale per il sacerdozio.

Edward Berger, regista del film, ha respinto le accuse di voler demolire l’immagine della Chiesa cattolica. In un’intervista a Yahoo Entertainment, ha affermato: “Il mio obiettivo era ritrarre i personaggi come esseri umani. Se il film suscita dibattiti, è una cosa positiva. La controver-

sia può stimolare il dialogo e la comprensione reciproca”. Nonostante le polemiche, il film ha incassato finora oltre 15 milioni di dollari su un budget di 20 milioni, ricevendo recensioni contrastanti. Su Rotten Tomatoes, il 92% dei critici e l’84% degli spettatori hanno espresso pareri positivi, mentre su IMDb la pellicola ha ottenuto un punteggio di 7,7 su 10. La discussione su "Conclave" continua ad alimentare il dibattito sulla rappresentazione della Chiesa cattolica nei media.

Alla ricerca del Passaggio A Nord-Ovest

500 anni fa il navigatore Giovanni da Verrazzano approdò sulle coste

di Generoso D'Agnese

Misteriosa la nascita, misteriosa la vita e misteriosa la morte. Tutto, del passaggio terreno di Giovanni da Verrazzano contribuisce a dare il tono del vago e dell'indefinito, tutto fuorché l'esplorazione compiuta dal navigatore italiano sulle coste atlantiche di quelle che secoli dopo diverranno le spiagge di metropoli come New York o Boston.

Giovanni da Verrazzano nel cuore degli americani è l'uomo che si è spinto per la prima volta alle latitudini corrispondenti agli attuali stati del Maine, del New Hampshire, del New England e al Canada, ma per il resto il grande mistero avvolge come un sudario i suoi passi umani. Le poche notizie sulla nascita del navigatore pongono all'anno1485 la sua data di nascita. Incerti i genitori. Secondo alcuni Giovanni nacque a Firenze figlio di Pietro Andrea di Bernardo e Fiammetta Capella, secondo altri sarebbe nato nella città francese di Lione da Alessandro di Bartolomeo di Verrazzano e da Giovanna Guadagni. Il suo nome, legato probabilmente alla vita itinerante di una famiglia mercantile, scompare dalle carte ufficiali per ricomparire soltanto nel 1508, quando accompagnerà l'esploratore Jean Aubert di Dieppe verso l'estremo nord del continente americano.

Stimato professionista della navigazione, viene assoldato dai reali del Portogallo per molte spedizioni in terre d'Oriente. Diverse corrispondenze lo descrivono come un novello Vespucci oppure raccontano della sua amicizia con Magellano. Il Cairo, la Siria, il Mozambico vedranno più volte approdare i vascelli capitanati dal fiorentino "marittimo". E la sua fama crebbe a tal punto, tra gli esperti del mare, da divenire elemento fondamentale dello scacchiere politico-economico della Francia.

Nel febbraio del 1522 il navigatore italiano ricevette i suoi primi fondi per una spedizione al servizio del re di Francia. Nel 1523 lo stesso Giovanni da Verrazzano costituì una società d'affari insieme con altri otto mercanti (Tommaso Guadagni, Guglielmo Nasi, Roberto Albizzi, Antonio

della futura New York

Gondi e Giuliano Bonaccorsi, Johan e Francois Le Buatier e Anthoine de Martigny), per realizzare un'attività commerciale con il Catai.

Nell'Archivio del Dipartimento Seine-Maritime ancora oggi custodito il documento comprovante il viaggio da intraprendere verso le coste delle Indie e del Catai.... ovvero verso quelle che erano i territori americani appena scoperti. Francesco I, re di Francia contava sui mercanti fiorentini e sulla loro influenza nei traffici marittimi per ribaltare i pesi delle potenze marinare avversarie.

Giovanni da Verrazzano partì quindi per il continente americano nel 1524 forte di un appoggio incondizionato da parte del re francese, e garantito nelle sue spese finanziarie da un nutrito gruppo di benestanti connazionali.

Tornò in Francia nello stesso anno, alquanto avvilito per non aver trovato il tanto agognato

passaggio per le Indie Orientali. Il navigatore scrisse tuttavia una relazione dettagliata sulle sue spedizioni ed ottenne un nuovo finanziamento per proseguire nella ricerca; Francesco I fu in realtà alquanto lusingato dai toponimi scelti dal navigatore italiano per denominare i luoghi appena visitati. Il suo primo viaggio verso le coste dell'America è entrato nella storia delle esplorazioni.

Salpato da un isolotto dell'arcipelago di Madera il 17 gennaio del 1524 con la sola nave Delphina (l'unica superstite di una flotta comprendente quattro navi e poi ridotta a due per via delle guerre anglo-francesi), il navigatore navigò verso le coste americane con il vascello di 100 tonnellate e 50 uomini di equipaggio, per approdarvi dopo cinquanta giorni presso l'attuale Cape Fear nel South Carolina.

Puntata la prua verso la Florida, la nave tornò dopo poco tempo indietro per evitare di finire

nelle mani degli spagnoli. Tornati al punto di approdo, denominato "Selva Lauri", il 23 marzo la spedizione raggiunse la zona dell'attuale Cape Hatteras e nello specchio d'acqua prospiciente la striscia di terra che forma l'istmo il navigatore credette di individuare finalmente l'Oceano Indiano.

Questo errore di valutazione si sarebbe trascinato negli anni seguenti condizionando numerose altre spedizioni ed entrò nella carta geografica del genovese Vesconte Maggiolo del 1527, nel globo di Girolamo da Verrazzano realizzato nel 1529 e in numerose altre cartografie dell'epoca. Convinto in buona fede della sua scoperta il viaggiatore italiano navigò lungo una costa americana che si apriva agli europei per la prima volta in tutta la sua bellezza. Il paesaggio fiabesco incise a tal punto sul capitano della Delphina da indurre lo stesso a battezzare Arcadia quello che attualmente tutti conoscono come Maryland.

La nave si spinse poi fino all'attuale baia di Hudson, toccando per la prima volta la terra su cui sarebbe sorta dopo decenni la cittadina coloniale olandese di New Amsterdam, destinata a raggiungere i giorni nostri con il nome di New York.

Altra tappa della Delphina fu la baia di Narragansett nella quale Verrazzano fondò la località del Refugio, ovvero l'attuale Newport.

Alla ricerca del mitico passaggio il navigatore fiorentino costeggiò poi il Massachussetts, e oltrepassò Capo Cod per approdare nel Maine. In questa terra avvenne il primo contatto ostile con gli indigeni ("la mala gente" li avrebbe poi nominati nel suo diario il capitano) e poco dopo

ebbe termine la spedizione con l'arrivo alla Terra di Bacalaos, conosciuta oggi come Terranova. Da qui, finite anche le scorte di viveri, la nave francese salpò alla volta dell'Europa per fare ritorno a Dieppe nel mese di luglio.

Accolto con tutti gli onori, il navigatore ottenne il finanziamento per una seconda spedizione. Verrazzano si diresse verso l’Asia circumnavigando l’Africa. A causa di una tempesta solo una delle tre navi raggiunse il Capo di Buona Speranza. Le altre due dovettero riparare in Brasile, dove poterono procurarsi legnami pregiati.

Nel 1528 Verrazzano partì nuovamente per il Brasile con cinque navi. Di questa spedizione si sa solo che approdò in Florida per poi puntare verso sud, passando per l’America Centrale, dalle parti delle Isole Bahamas. Arrivato sulle coste del Darién, del navigatore italiano non si seppe più nulla.

Il fratello Girolamo, che aveva partecipato alla spedizione, raccontò che Giovanni era stato ucciso dagli indigeni, che ne avevano anche mangiato il corpo. Altri sostennero che era stato catturato da navi spagnole e impiccato come pirata. Non rimasero neppure i suoi diari di bordo e le carte nautiche, per cui, se si eccettua la lettera a Francesco I, sui suoi viaggi si conosce ben poco. Vi fu chi dubitò addirittura dell’autenticità delle sue imprese.

Oggi però non ci sono dubbi sul fatto che egli scoprì la baia di New York e fu il primo navigatore a costeggiare l’America settentrionale fino alla Nuova Scozia. Nel 1964 la città di New York gli ha reso omaggio dedicandogli il ponte che congiunge Brooklyn a Staten Island, all’imbocco della baia da lui scoperta.

Dalle parti di Trapani c'è una pianta infestante che si può trovare un po' dappertutto. In italiano si chiama acetosella, ma in dialetto è conosciuta col nome di acìto, aceto, per il sapore acidulo.

Ha il gambo lungo e stretto, i fiori gialli e non è particolarmente odorosa. È ancora comune vederla nelle zone incolte e quando ricopre i campi dà un bel colpo d'occhio.

Per i bambini costituiva un divertente passatempo, anzi era proprio il massimo dello sballo. Infatti dopo averne staccato il fiore si può succhiare l'estremità verde biancastra del lungo gambo come se fosse una cannuccia.

Il sapore leggermente acidulo dà forza, quasi quanto manciari acito ca furchetta. E in realtà forse un minimo di fondamento scientifico c'è dato che la pianta è molto ricca di calcio e di vitamina C. Il sapore acidulo deriva dall'alto contenuto di acido ossalico, che se ingerito in grandi quantità, può essere pericoloso, ma più che per questo motivo la sconsigliamo perché in città si trova sui marciapiedi, ai bordi delle strade e nei posti dove è probabile siano passati cani, gatti, topi, gabbiani e chissà quali altri animali. Quindi scegliete voi se rischiare...

ORAN

Estate 1889, Saint-Rémy:

Notte stellata

di Angelo Basile*

Manca poco all’alba. Le fiammelle delle candele alle spalle dell’uomo tremano, scosse da una brezza leggera che dalla campagna soffia attraverso la finestra aperta.

Lui è scalzo, la camicia lisa e imbrattata dai colori che si sono seccati, aperta sul petto magro.

Ha in mano una tavolozza e dei pennelli, di fronte una tela appoggiata su un cavalletto. Le pennellate che passa sulla trama bianca della tela sono brevi, ora oblique, ora curve, poi vorticose, come i suoi pensieri.

È immerso nel buio di una notte stellata.

Sono troppe le inquietudini che si rincorrono nella testa per esprimerle in parole. Le dipinge, assieme ai tetti, i cespugli, gli alberi, le montagne. Un grande cipresso, più simile a una fiammata scura. Sopra tutto, il cielo animato da vortici di stelle luminose e vento. Una falce di luna gialla affogata in un cielo blu. Sorride.

Un malinconico incresparsi di labbra sul viso trafitto da una barba rossiccia.

Ricorda quando, prima di innamorarsi perdutamente dell’arte e della natura, bruciava di misticismo religioso. Allora si definiva afflitto, ma sempre lieto. Ecco, adesso, in questa stanza grigia di un manicomio, si sente così. Sofferente, ma improvvisamente felice. Quando era a Nuenen, al nord, l’avevano chiamato imbrattatele. Ne aveva sofferto, ma qui, nella cella di quello che in passato fu un convento, solo di fronte all’infinito, si domanda che importanza possa avere il giudizio degli altri.

Aveva cercato la luce, attratto dalle tinte mediterranee, era arrivato ad Arles.

Al sud, aveva trovato il suo posto. Non gli sembrava vero di abitare in una casa gialla. L’aveva dipinta proprio così, con uno dei suoi colori preferiti, e anche la sua stanza, e poi i campi di grano mossi dal vento e i girasoli.

Dipingeva in maniera forsennata, ogni volta che poteva en plein air, come aveva imparato dai maestri impressionisti che aveva ammirato. A differenza loro, però, non immortalava la luce in un singolo istante. Lo si poteva vedere uscire di casa al mattino presto armato di cavalletto, tele e colori e tornare solo alla sera. Si riparava dal sole cocente con un cappello di paglia e dalla pioggia con un ombrello, e continuava a dipingere.

Riusciva a cogliere ciò che normalmente gli occhi non vedono. Nella sua stanza affollata di tele, osservava a lungo un paesaggio campestre che aveva ritratto. Percepiva il profumo dei fiori di campo nel quale era rimasto immerso per ore, il calore del sole che scottava la pelle, l’aria che muoveva i filari di grano e qualche volta gli scalzava il cappello dalla testa. Ma tutte queste cose,

per quanto impalpabili, appartenevano al mondo materiale. Lui voleva andare oltre. Inseguiva un sogno. Lui bramava dipingere le sensazioni. Su quelle spighe, quei fiori, quei campi, quei volti anche, era adagiata la speranza luminosa della sua felicità, della serenità tanto inseguita, quasi con testardaggine, fin da bambino, quando aveva iniziato a disegnare incontrando già le prime critiche, da parte di suo padre.

Suo fratello, invece, lo aveva capito, sostenuto, amato. E lui lo aveva sempre ricambiato, con tutto l’amore che riusciva a comunicare. Gli inviava i suoi quadri e le sue lettere.

Poi i colori erano esplosi nella testa, abbagliandolo e lasciando un’impronta nera che lo aveva terrorizzato. Come fosse diventato improvvisamente cieco. Rabbia, dolore, tristezza.

Paura. Il sentimento che l’ha guidato fino a qui. La paura di deludere l’unico essere su questa terra che avesse mai creduto incondizionatamente in lui.

Per suo fratello, per non dargli altri motivi di preoccupazione, ha deciso volontariamente di rinchiudersi in questo posto, lontano da tutti. Solo, con i suoi colori improbabili.

Questa notte, la paura si è sciolta nell’urgenza di trovarsi di fronte a una tela bianca, riempirla con i colori che sente. Quelli che ha dentro.

Davanti alla finestra aperta ricomincia a fare l’amore con la sua arte, scosso dal desiderio. Non ne è geloso, sa che è solo sua. Gli altri non la comprendono o addirittura ne sono turbati. Il suo modo di dipingere non è per i contemporanei, questo l’ha capito. Chi verrà dopo, ne è sicuro, lo apprezzerà.

Ogni volta che prende in mano un pennello, rinasce. A dispetto di tutto.

È così ostinatamente appagante la smania che muove la sua mano che potrebbe non mangiare, non dormire neppure.

Dipingere. Solo questo brama. Se potesse scegliere come e quando morire, vorrebbe che fosse con un pennello in mano, in un campo, all’aperto. Forse riuscirebbe perfino a ritrarla, la morte. Potrebbe coglierla nel volo disordinato di corvi neri che si alzano da un campo di grano prima che venga scosso dalla tempesta, o magari quando quegli uccellacci vengono partoriti da nubi cupe che offuscano il cielo.

Ferma la mano a mezz’aria, turbato dall’immagine che ha spiato tra i complicati labirinti della sua mente. Sbatte un momento gli occhi, per liberarli da un peso invisibile.

Come spesso gli accade, tenta di ricacciare quei pensieri lontano da sé. Ne subisce il fascino ma ne riconosce il pericolo, come il canto delle sirene di Ulisse. Tuffa il pennello nel verde e nel marrone, li mescola tra loro

e li trasferisce rapido sulla tela, a sinistra, dall’alto in basso. I due cipressi scossi dal vento sono fiamme che ardono ai suoi occhi e uniscono il cielo e la terra. Li sente fremere, ne percepisce l’odore resinoso. Li accarezza, con movimenti fluidi e sinuosi, dissimulando il terrore che gli trasmettono. Sono scuri, bui, gonfi del vento prima di un temporale. Sono colpe, forse rimorsi, o ancora presagi indicibili, giganteschi e vibranti, capaci di nascondere il resto alla vista. O magari sono dei portali che trasportano l’anima fino alle stelle, attraverso la morte. Ma lui li doma e li costringe a un lato.

La sua notte non è ferma. Fugge di continuo. È carica di mistero e inquietudine.

Deve fare presto a catturarla, prima che svanisca.

Dietro agli alberi si stende il ricordo del suo villaggio natale. Il calore delle braci che si consumano nei camini in inverno gli arrossa il viso.

Le pennellate si fanno affettuose, più leggere. L’azzurro tenue disegna i tetti delle casette e la guglia della chiesa inginocchiata e raccolta in preghiera. La punta del pennello sulla tavolozza si sporca di giallo. L’uomo lo preme sulla tela a disegnare piccole e sparute finestre. Dietro una di esse, una madre sta cullando il suo bambino. Un brutto sogno lo ha svegliato all’improvviso. Nel silenzio può udire la cantilena della ninna nanna sussurrata dalle labbra materne che soffiano baci sulle palpebre per riaccompagnarlo nel sonno, al sicuro.

Lui non è al sicuro, non lo è mai stato.

Colline immerse nell’oscurità e ulivi vegliano a loro volta sul

piccolo villaggio, ma le dipinge come se incombessero, quasi onde ribollenti di un mare in tempesta.

La brezza porta alle sue orecchie l’ininterrotto frinire dei grilli.

Sotto i piedi nudi, l’erba gli solletica la pelle, soffice e umida di brina.

Quando cerca il blu sulla tavolozza, lo stempera in decine di gradazioni, dalla più scura e impenetrabile fino all’azzurro turchese e ruota il pennello sulla tela. Nulla nel suo cielo è immobile.

Poi, all’improvviso, carica le setole del giallo più brillante che ha e lo esplode nel mezzo del firmamento, creando stelle vorticanti e di una bellezza terribile, disperata.

La luna, fatta di linee curve, s’ingigantisce. Tutto pulsa, palpita, trabocca di vita, deformata dalle lacrime che invadono gli occhi dell’uomo, eccitato e stravolto dalla vista del quadro che prende forma attraverso le sue mani, ancora incredulo di essere riuscito a imprimere le proprie sensazioni sulla tela.

Rimane a guardare, incapace quasi di respirare. Fa un passo indietro e inclina la testa per osservare meglio. La brezza rinforza, diventa un vento più caldo che spegne le candele con un’improvvisa folata.

Se ne riempie i polmoni. Davanti a lui la finestra si allarga e il cielo brilla degli stessi colori con i quali l’ha dipinto.

Si solleva dal pavimento di pietra e inizia a volare in alto, leggero come un sogno.

Si accorge del pennello che stringe nella mano e quando arriva vicino a una stella, prova a in-

tingerlo nel giallo e lo stempera nel bianco zinco che ha tracciato intorno, creando una gradazione di arancio.

Galleggia nel blu cobalto del cielo e di nuovo stende il colore, denso come una crema in alcuni punti, alleggerendolo in altri, grattandolo fino a lasciare intravedere il vuoto.

Chiude gli occhi. Il profumo degli oli e dei solventi lo inebria quanto l’assenzio che lo aveva dolcemente avvelenato a Parigi. Quando li riapre, i suoi piedi si stanno posando nuovamente sul pavimento della stanza.

Davanti a lui il quadro che ha dipinto. In quel blu cobalto, ultramarino, i gialli indiani e lo zinco, l’uomo riconosce con chiarezza la propria solitudine, lo smarrimento e la fragilità che lo hanno accompagnato per tanto tempo. È convinto ora di poter esorcizzare quei demoni.

Si asciuga gli occhi col dorso della mano, lasciando sul viso una traccia di olio colorato.

Spedirà anche questo dipinto a suo fratello. La galleria che ha a Montmartre brulica dei suoi lavori.

Rimane così. In bilico. Tra sogno e realtà.

Domani dipingerà ancora, incurante delle critiche, dell’indifferenza, dello scherno.

E vorrebbe che fosse già domani.

«Osservo negli altri che anch’essi durante le crisi percepiscono suoni e voci strane come me e vedono le cose trasformate. E questo mitiga l’orrore che conservavo delle crisi che ho avuto […] oso credere che una volta che si sa quello che si è, una volta che si ha coscienza del proprio stato e di poter essere soggetti a delle crisi, allora si può fare qualcosa per non essere sorpresi dall’angoscia e dal terrore […] Quelli che sono in questo luogo da molti anni, a mio parere soffrono di un completo afflosciamento. Il mio lavoro mi preserverà in qualche misura da un tale pericolo».

(Lettera a Theo Van Gogh, 25 maggio 1889)

* Angelo Basile è uno scrittore di Milano. Propongo una sua storia che ha vinto il premio speciale della giuria al premio letterario "La Quara" nel 2022 ed è stata premiata alla nona edizione del concorso letterario Liberi di Scrivere e alla XXIV edizione del Premio Letterario Antonianum. È stata pubblicata in un'antologia brasiliana di racconti dedicati a Vincent Van Gogh, l'unica selezionata in italiano.

I Teppisti dei sogni, realtà internazionale

Salvo Romano, storico cantautore, comincia a raccontarsi. È stato il suo gruppo a scoprire lui e a farlo diventare il leader del gruppo, ci precisa, poiché mentre gli altri giovani cantavano canzoni edite, lui scriveva le parole e la musica. Quest’anno ricorre il 50’ (1974-2024) di “Piccolo fiore dove vai”, la canzone- trampolino di lancio internazionale

Rievocare le canzoni di qualche anno fa, aiuta a non dimenticare gli artisti più famosi del periodo anni ‘70, tanto in auge oggi nel mondo. C’è un gruppo che non è stato mai obliato, anzi più i loro brani si ascoltano, più c’è il desiderio di sentirli e rivederli in TV.

In questa intervista siamo in collegamento Zoom con il cantante del gruppo “I Teppisti dei sogni”. Ore 18,00 puntuale e preciso, Salvo Romano di Ravanusa, prov. di Agrigento, ci accoglie caloroso, da Ravanusa, provincia di Agrigento. È raggiante all’idea di dover parlare dei suoi compagni di una vita ed andare nelle pagine di giornali di tutto il mondo in Italia, America, persino in Australia.

L’intervista è nata da un ponte culturale con l’America, con la collaborazione della Presidente AIAE, Association of Italian American Educators, la giornalista Cav. Josephine Buscaglia Maietta, Radio Host e Producer del programma radiofonico “Sabato Italiano” di Radio Hofstra University di New York. È stato tramite il messinese Ross Zagami che I Teppisti dei sogni hanno conosciuto la speaker Maietta. La giornalista italoamericana ha sempre apprezzato i successi dei connazionali all’estero, diffondendo radiofonicamente i loro successi.

Salvo Romano, storico cantautore, comincia a raccontarsi. È stato il suo gruppo a scoprire lui e a farlo diventare il leader del gruppo, ci precisa, poiché mentre gli altri giovani cantavano canzoni edite, lui scriveva le parole e la musica. All’epoca si

chiamavano solo “Teppisti”, con Angelo Avarello, Salvo Romano, Giuseppe Falletta, Gigi Formica e Ignazio Volpe. Poi il gruppo, dal 1977, ha qualche cambiamento nella formazione. Va via Formica ed entra Tonino Cannarozzo, tuttavia nel 1979 esce Salvatore Romano e fonda "Salvo e la rosa di cristallo”, ma rientra 1986. Il gruppo in un giornale legge un annuncio: Come incidere la vostra voce su un 45 giri. Era il 1974, quando i ragazzi al Bar Saraceno del paese fanno una colletta di un milione di lire. Giungono a Milano in treno alla Casa discografica New Star in Galleria al n. 4. Si sono fatti conoscere ed autoprodotti, poiché era il periodo delle radio libere, andavano addirittura in spiaggia a vendere i 45 giri. Dal 1974 al 1976 si autoproducevano, poi nel 1977 vengono scoperti

dalla MIA RECORDS di Michele Armetta.

Salvo riincide le 8 canzoni che aveva già inciso in precedenza con i ragazzi e un LP, Tu amore mio, dove c’era anche la canzone “Piccolo fiore dove vai”. Da qui Armetta vende 2 milioni di copie. Nasce la tournée, il gruppo parte per America con lo stesso produttore. Vengono acclamati con standing ovation, così il successo viene celebrato dagli italiani all’estero. Quest’anno ricorre il 50’ (1974-2024) di “Piccolo fiore dove vai”, la canzone- trampolino di lancio internazionale. Ripercorrendo con un flash-back la sua carriera Salvo Romano, che è stata la mente, la voce e accompagnamento del gruppo, si emoziona.

Figlio d’arte possiamo definirlo, perché la sua grande passione è stata ereditata dal padre che suonava la chitarra. In uno dei suoi compleanni, lo chiamò, invitandolo ad andare a vedere una bella sorpresa. Aveva otto anni e trovò una magnifica chitarra in camera da letto dei genitori. Quella chitarra, ancora molto cara, la tiene sempre con sè. È stata con la stessa, che papà gli ha insegnato i primi accordi. Dopo i primi 4 accordi scrisse la prima canzone per “I Teppisti”.

Un periodo che si trova custodito nel cuore di Romano, che diventa il film della sua vita, dove ciascun ricordo è impresso nella memoria. Gli anni passano, ma gli anni ‘70 sono quelli dei complessi più famosi, I Pooh, Dik Dik, Camaleonti, Giganti, insomma quelli per cui le ragazzine di allora urlavano e piangevano.

Tante le canzoni passate nella penna di Salvo, dove l’arte di geniale cantautore lo fa emergere con la canzone “Piccolo fiore dove vai”. Sono due manager che lo spronano a modificare il nome del complesso “I Teppisti” in “I Teppisti dei sogni”. Chi può dimenticare la dolcezza delle canzoni con un timbro, che esalta la straordinarietà del falsetto che alterna magistralmente. “I Teppisti dei sogni” sono stati ospiti ad un Sanremo, premiati come miglior gruppo per le tournée all’estero, riferisce. Persino i

Pooh, che “sfondarono” con “Tanta voglia di lei”, si meravigliavano di questi giovani siciliani. Raggiunsero in breve il culmine del successo con “Piccolo fiore”, un amore che non è “andato in porto”. Circa 28 album, dei quali l’ultimo intitolato: I sogni volano, in cui è presente un brano dedicato a Falcone e Borsellino ed uno dedicato a Mia Martini. È da rilevare che non ancora in pubblicazione ci sono due brani per Giulia Cecchettin, con lato A, “Dedicato a tutte le Giulie” e lato B, “Perdonami”. Sono canzoni che esprimono la ricca sensibilità di Salvo, che fonde emozioni e sentimenti, che si sovrappongono alla realtà odierna, tanto impregnata da grandi problemi. È lui che manifesta una titanica percezione della vita, che a suo dire nasce dalle difficoltà insite nelle famiglie, un amore che porta dentro.

“La famiglia numerosa, dove solo un padre porta da mangiare ad otto bocche, è l’imput che regala il dono dell’affetto, la fusione incomparabile con la realtà immensa e spesso sleale”, riferisce. È l’umanità presente in Salvo Romano che lo contraddistingue tra i migliori artisti italiani al mondo. Per il 21 marzo 2025 partiranno in Tournée americana e stanno anche progettando il viaggio per l’Australia. Grazie all’impresario, Mimmo Scuderi, Elio Russo e Michael Colomba si auspica prossima la tournée, dove gli italoaustraliani li accoglieranno con la gioia nel cuore verso i loro beniamini.

C’è il desiderio di encomiare il gruppo siciliano, che nobilita con le proprie canzoni la bandiera italiana, tanto edificata e mai dimenticata dagli italiani all’estero.

Al lora! la pagina

Donne di oggi: carisma e ambizione al servizio del cambiamento globale

In un'epoca di cambiamenti rapidi e sfide globali, molte donne stanno emergendo come figure di spicco, catalizzatori di progresso e modelli di leadership innovativa. Attraverso il loro carisma e le loro ambizioni, stanno ridefinendo i confini di settori tradizionalmente dominati dagli uomini e ispirano intere generazioni.

Jacinda Ardern: politica con

empatia

.Jacinda Ardern è una politica neozelandese conosciuta per essere stata la 40ª Primo Ministro della Nuova Zelanda dal 26 ottobre 2017 al 25 gennaio 2023. È una figura di spicco della politica internazionale per il suo stile di leadership empatico, progressista e pragmatico'

Durante la sua carica, ha dimostrato che governare con cuore e pragmatismo non solo è possibile, ma può essere una forza potente per unire una nazione. La sua risposta alla tragedia di Christchurch e la gestione della pandemia di COVID-19 sono state elogiate per il loro equilibrio tra decisioni rapide e umanità.

Malala Yousafzai: l'icona dell'istruzione femminile

Malala Yousafzai Malala Yousafzai è un'attivista pakistana per il diritto all'istruzione e la più giovane vincitrice del Premio Nobel per la Pace.

Nata il 12 luglio 1997 a Mingora, nella valle dello Swat in Pakistan, Malala è diventata famosa per il suo coraggio e il suo impegno nel promuovere l'istruzione femminile in una regione dove i talebani cercavano di impedirla. Il 9 ottobre 2012, Malala è stata vittima di un attentato talebano. Sopravvissuta a un attentato talebano, Malala ha trasformato la sua esperienza in una missione globale, ispirando milioni di giovani donne a non arrendersi davanti alle difficoltà.

Con il suo lavoro attraverso il Malala Fund, sta garantendo opportunità di studio in paesi dove l'istruzione femminile è ancora un privilegio.

Ngozi Okonjo-Iweala: una pioniera nell'economia globale

Ngozi Okonjo-Iweala è un'economista, politica e diplomatica nigeriana, nata il 13 giugno 1954 a Ogwashi-Uku, nello stato del Delta, in Nigeria. È una figura di rilievo globale grazie al suo contributo in ambito economico e al suo ruolo pionieristico come la prima donna e la prima africana a ricoprire la carica di Direttrice Generale dell'Organizzazione Mondiale del Commercio (OMC). Ngozi Okonjo-Iweala rappresenta una svolta storica in un'istituzione chiave per l'economia globale. La sua visione strategica e il suo impegno per il commercio equo e inclusivo stanno riformando le dinamiche internazionali.

Zendaya:

la voce delle nuove generazioni

Zendaya Maree Stoermer Coleman, conosciuta semplicemente come Zendaya, è un'attrice, cantante e modella statunitense nata il 1º settembre 1996 a Oakland, California.Zendaya è molto più di una stella di Hollywood.

È nota per il suo talento poliedrico e per essere una delle personalità più influenti nel mondo dello spettacolo e della moda.

Attraverso il suo lavoro, promuove la diversità, la rappresentazione autentica e l'emancipazione delle giovani donne di tutto il mondo.

Amal Clooney: giustizia per i diritti umani

Amal Clooney, nata Amal Alamuddin il 3 febbraio 1978 a Beirut, in Libano, è una rinomata avvocata, attivista per i diritti umani e docente. È conosciuta per il suo lavoro in casi legali internazionali di alto profilo e per il suo matrimonio con l'attore George Clooney. Amal avvocato specializzata in diritti umani, dedica la sua carriera a difendere le voci degli

oppressi e a portare giustizia in tribunali internazionali.

Il suo lavoro ha avuto un impatto tangibile su questioni delicate come la libertà di stampa, i diritti delle donne e la lotta contro i crimini di guerra.

Jennifer Doudna:

Nata il 19 febbraio 1964, è una biochimica e genetista statunitense, nota soprattutto per il suo ruolo nello sviluppo della tecnologia CRISPR-Cas9, un sistema rivoluzionario per l'editing genetico. Questo strumento consente di "tagliare" e modificare il DNA con una precisione senza precedenti, aprendo nuove frontiere nella ricerca biomedica, nella terapia genetica e nell'agricoltura.

Doudna ha lavorato insieme alla microbiologa francese Emmanuelle Charpentier, nel 2020, Jennifer e Emmanuelle hanno ricevuto congiuntamente il Premio Nobel per la Chimica per il loro lavoro su CRISPR-Cas9.

Queste donne dimostrano che il carisma e l'ambizione possono essere utilizzati per guidare trasformazioni profonde, ispirare comunità e affrontare le sfide globali. In settori diversi come la politica, l'economia, l'istruzione e l'arte, stanno costruendo un futuro più equo e sostenibile. La loro eredità non è solo nei risultati raggiunti, ma nel percorso che tracciano per le generazioni a venire.

Un augurio speciale per un nuovo anno di ispirazione e successo!

Care lettrici, mentre diamo il benvenuto al 2025, è con immensa gioia che dedico un pensiero a tutte voi, custodi e protagoniste di storie straordinarie. Questa pagina è il nostro spazio per celebrare le donne che hanno fatto la storia, che la stanno scrivendo oggi e che la plasmeranno domani.

Ogni settimana, qui rendiamo omaggio a figure femminili che, con il loro coraggio, talento e visione, hanno illuminato il mondo: da chi ha rotto barriere culturali e sociali a chi ha guidato il cambiamento con passione e determinazione. Sono loro la nostra ispirazione, e attraverso le loro storie vogliamo ricordare che ogni donna porta dentro di sé la forza per fare la differenza. Il 2025 sarà un anno per continuare a raccontare e celebrare queste eroine.

Guarderemo al passato per riscoprire le radici delle nostre conquiste, dalle scienziate alle artiste, dalle leader politiche

alle attiviste che hanno aperto la strada.

Ci concentreremo sul presente, dando voce a chi oggi sta costruendo un mondo più giusto, più inclusivo, più consapevole.

E volgeremo lo sguardo al futuro, incoraggiando ogni donna a credere in sé stessa e a seguire i propri sogni.

Che questo nuovo anno vi porti ispirazione, forza e fiducia. Che vi dia il coraggio di perseguire le vostre ambizioni e la gratitudine per ogni passo fatto, grande o piccolo che sia.

Ricordate che, come le donne di cui raccontiamo qui, ognuna di voi può lasciare un segno indelebile nella propria vita e in quella degli altri.

Grazie per accompagnarmi in questo viaggio di scoperta e celebrazione.

Continuate a leggere, condividere e far parte di questa meravigliosa comunità di donne straordinarie.

Con affetto e ammirazione, Maria Grazia Storniolo

Il Latino sparisce

dalle scuole popolari britanniche, trasformato in una cosa per pochi

di Angelo Paratico

Il governo laburista sembra determinato a minare l’eccellenza nelle scuole. Il Dipartimento per l’Istruzione ha annunciato che a partire da febbraio interromperà il Programma di studio del Latino, seguito da più di 5.000 alunni. Il taglio arriva un mese dopo che una commissione ha suggerito di eliminare tutti quegli di studi che alimentano i “pregiudizi della classe media” e di sostituirli con “attività di più alto livello”, come le “visite a musei, teatri e gallerie d’arte” e come i laboratori di graffiti. Questa stupida decisione vorrebbe colpire l’elitarismo ma la decisione di porre fine alle lezioni di latino in alcune scuole pubbliche è particolarmente penosa. Il latino aiuta a creare studenti intellettualmente curiosi, interessanti e interessati; offre loro un ricco mondo interiore e l’opportunità di sperimentare in modo fantasioso un’altra epoca così simile e così diversa dalla nostra. Li introduce a una nuova letteratura, alla storia, alla teologia, alla retorica, alla cultura; è brillante nello sviluppare sia la logica che l’acquisizione della lingua.

Proprio perché è una lingua “morta”, e quindi deve essere insegnata attraverso le sue regole grammaticali piuttosto

che attraverso il suo uso parlato, è così utile per comprendere la meccanica e la struttura del linguaggio in generale. Il programma delle scuole di latino era iniziato nel 2022 in 40 scuole statali, in gran parte situate in aree economicamente svantaggiate. Annullarlo a metà dell’anno scolastico sembra inutilmente punitivo e dirompente: quasi 1.000 di questi studenti avrebbero dovuto sostenere il GCSE di latino in estate, e ora potrebbero non poterlo più fare perché il governo vuole recuperare 4 milioni di sterline – un risparmio relativamente piccolo che si registrerà a malapena nel buco nero dei servizi pubblici, ma che farà un’enorme differenza per i bambini che ne beneficiano, invece il programma è stato sacrificato sull’altare dell’austerità e della correttezza politica.

Il latino incarna il piacere di imparare per il gusto di imparare; è piacevole proprio perché “inutile”. L’idea che i classici siano irrilevanti, impenetrabili o poco stimolanti per i giovani di oggi è un’assurdità e un altro esempio del bigottismo di sinistra. Vale anche la pena di notare che, poiché il programma era volontario, questi studenti volevano studiare il latino e non erano costretti a frequentare una materia che non amavano.

“Un Re e il suo Burattino” di Angelo Paratico: come non piacere né a Sinistra né a Destra

Si placherà mai la sete di revisionismo da parte degli italiani?

Il libro di Angelo Paratico, “Un re e il suo burattino“, pubblicato da Gingko Edizioni, offre una nuova e forse dissacrante prospettiva sul complesso rapporto tra Benito Mussolini e Vittorio Emanuele III, evidenziando come la monarchia italiana abbia interagito con il regime fascista.

Paratico sostiene che, a distanza di anni dal ventennio fascista, sia necessario tributare maggiore gratitudine agli alleati anglo-americani e agli altri corpi di liberazione, piuttosto che ai partigiani italiani.

Paratico propone nel libro che la liberazione dell’Italia dovrebbe essere celebrata l’8 maggio, data che segnerebbe con più uniformità internazionale la fine della Seconda Guerra Mondiale in Europa, piuttosto che il 25 aprile, tradizionalmente considerato come il giorno della liberazione.

Paratico sottolinea che il contributo degli alleati stranieri è stato cruciale per la liberazione dell’Italia dal fascismo, senza cancellare ma riducendolo, il merito dei partigiani.

Paratico analizza anche la figura di Mussolini cercando, se non di sfatare, almeno di discutere sui miti legati alle donne frequentate dal Duce, facendo notare che anche sua moglie Rachele fosse coinvolta in relazioni extraconiugali, come del resto raccontato dalla figlia Edda.

Questo aspetto umano del Duce viene messo in risalto per mostrare la complessità delle dinamiche familiari e politiche dell’epoca.

Version 1.0.0

Vittorio Emanuele III è descritto come un re che non comprese appieno la natura totalitaria del fascismo.

La sua decisione di affidare a Mussolini il governo durante la marcia su Roma nel 1922 è vista come un punto cruciale che ha permesso al regime fascista di consolidare il potere.

Nonostante le iniziali tensioni tra i due, il re non si oppose mai apertamente al fascismo fino agli eventi della Seconda Guerra Mondiale.

Molto interessante il capitolo sette “In casa Savoia si regna uno

per volta“, dove anche l’ex re non viene risparmiato nella sua cattiva gestione durante l’ultima fase del fascismo.

Quello che colpisce nel libro di Angelo Paratico è soprattutto la sua verve, lo stile corretto ma non servo di nessuna ideologia. Una qualità, questa, sempre più rara da reperirsi sul mercato. Ma anche il taglio ironico, disin-

cantato, da osservatore dotato di senso dell’umorismo spiccato ne fanno un testo che di certo non annoierà il lettore.

Il libro è agile, appena 119 pagine, tra l’altro stampato in carta di pregio.

In copertina il particolare (da cui il titolo del libro) del dipinto di Mino Maccari, Mussolini trascinato dal re.

Il sacco di Gerusalemme nel altorilievo dell’Arco di Tito a Roma. Al centro è visibile la Menorah che era conservata all’interno del tempio

la pagina di Marco Zacchera

MELONI ANNO TERZO

I sondaggi di fine anno confermano che Giorgia Meloni mantiene un buon indice di gradimento, così come resta immutata la forza dei partiti, nonostante che tradizionalmente i governi perdono “appeal” con il correre del tempo. Il 2025 sarà condizionato dall’avvento di Trump alla Casa Bianca, di probabili crisi in Europa, dalle nuove elezioni in Germania (e quasi sicuramente anche in Francia) e dalla situazione economica generale oltre che dai conflitti in corso, in primis in Medio Oriente ed Ucraina. Sul piano interno terrà ancora banco la questione “Albania” con la Corte di Cassazione che il 19 dicembre ha finalmente emesso una sentenza sulla vicenda. Sentenza un po' pilatesca, ma sostanzialmente chiara e che - se applicata con buonsenso - può risolvere molti problemi in attesa che la Corte di Giustizia Europea faccia a sua volta una scelta che si spera ragionevole, logica e non demagogica.

Ricordato che il numero degli sbarchi è in diminuzione

(66.000 sbarchi nel 2024 contro i 154.000 del 2023 e i 104.000 del 2022) l’idea “Albania” è semplice: far sbarcare lì i migranti e non direttamente in Italia, valutare le singole situazioni,e solo a quel punto accettare in Europa chi chiede asilo motivato avviando invece espulsioni per chi non ha titoli: davanti a questo rischio molti partenti (soprattutto da Egitto e Tunisia) sarebbero demotivati a farlo.

A parte il fatto che la logica vorrebbe che i traghettanti il mare dovrebbero essere fermati, identificati e “filtrati” PRIMA di partire e non allo sbarco (alimentando altrimenti il business di carne umana, rischi di naufragio e le successivi “sparizioni” dei traghettati in Italia ed Europa che restano così in condizioni di illegalità), il problema è nato sui paesi di provenienza, giudicabili sicuri oppure no.

Secondo il governo quasi tutti i paesi di maggiore immigrazione (Egitto, Tunisia, Bangladesh) sono relativamente “sicuri” almeno per la gran parte dei loro cittadini mentre secondo alcuni magistrati, la sinistra, le ONG

RIFLESSIONE POST NATALIZIA

Tra i tantissimi SMS di augurio che ho ricevuto in questi giorni ce n’è stato che mi ha colpito (chi desidera vederlo me lo chieda) ovvero uno… “spedito da Gesù”. È Lui che in poche battute ironizza sul fatto che Natale era la “sua” festa ma (quasi) nessuno più lo nomina, salvo però festeggiarlo: una riflessione serena sulla “scristianizzazione” della nostra società.

Credo sia stato perfetta, in argomento, una riflessione del filosofo Massimo Cacciari che sottolineava come la nostra società non sia solo diventata “laica” ma

ecc. se un paese non è sicuro anche solo per alcune categorie di cittadini (oppositori politici, minoranze religiose, omosessuali) quel paese è allora generalmente “insicuro” e le porte devono aprirsi per TUTTI i migranti che ne sono originari.

Giustamente la Cassazione ha sottolineato invece come il giudice «non può sostituirsi al ministro degli Affari esteri» né «può annullare con effetti erga omnes il decreto ministeriale» che elenca i Paesi sicuri verso i quali è possibile effettuare i rimpatri. Inoltre la sentenza stabilisce che il giudice ordinario non possa «andare al di là del pieno e completo esame del singolo caso». In sostanza, il giudice può sì disporre che un Paese non sia sicuro per il singolo richiedente asilo, ma solo per lui.

Tesi sacrosanta (che tra l’altro è quello che ho sempre sostenuto su IL PUNTO), soprattutto perché è logica. Su questa base si possono quindi aprire le porte dei centri temporanei in Albania con l’opposizione che non potrebbe più protestare per lo spreco nel realizzarli per poi lasciarli vuoti (non certo per colpa del governo).

Tutto a posto? No, perché c’è un “ma” che è legato alla Corte di Giustizia europea – alla quale si sono appellati i magistrati “dissenzienti” – che sarà chiamata a decidere e potrà ragionare come la nostra Corte di Cassazione oppure no, e in questo caso si riaprirebbe il “liberi tutti”, con l’aggravante che una scelta europea in questo senso farebbe cadere sulle spalle dei soli paesi europei del “fronte sud” tutto il peso del fenomeno migratorio.

Un verdetto che dovrebbe arrivare a febbraio, un passaggio fondamentale anche per l’applicazione, dal 2026, del Patto europeo sulla migrazione e l’asilo, che prevede proprio la creazione di centri migranti dislocati in altre nazioni fuori dall’Europa per affrontare i casi con una procedura accelerata, perché l’idea della Meloni - in Italia tanto criticata - è stata invece vista con molto interesse da diversi paesi dell’UE che si trovano ad affrontare i nostri stessi problemi.

TEHERAN E DINTORNI

Non si può che esprimere la massima solidarietà con la collega Cecilia Sala che dal 19 dicembre risulta detenuta in Iran nel carcere di massima sicurezza di Evin, a Teheran, luogo dove sono transitati migliaia di dissidenti iraniani e dove molti, purtroppo, sono spariti nel nulla. In Iran essere giornalista e per giunta una donna è già di per sé motivo di sospetto nonostante – così riportano le agenzie – che Cecilia avesse un visto da giornalista e che quindi non aveva nascosto il motivo del suo viaggio alle locali autorità sciite. Appare evidente come il regime iraniano abbia colto l’occasione solo per avere in mano una pietra di scambio per l’arresto avvenuto in Italia, pochi giorni prima, di un trafficante d’armi iraniano. In Iran si sparisce nelle prigioni e si può essere accusati di tutto senza prove,

dallo spionaggio all’ “attività sionistica” o essere condannati a morte dalle corti islamiche senza nessun scrupolo, salvo –soprattutto nel caso di stranieri – essere poi lasciati a marcire in una cella magari per anni in attesa di qualche scambio o ricatto internazionale.

Ricordiamoci di Ahmadreza Djalali, un docente universitario con nazionalità svedese che ha lavorato a lungo in Italia insegnando terapia medica d’urgenza all’università di Novara e che, rientrato in Iran per salutare i genitori, è stato arrestato e condannato a morte nel 2017 per presunto spionaggio ed è tuttora in attesa della forca.

Da 3.200 giorni Djalali è in galera in condizioni umane terribili, la sentenza capitale è di volta in volta rinviata “sine die” e nonostante gli sforzi diplomatici non si riesce a liberarlo.

Cecilia Sala è rientrata in Italia

ROMA - La giornalista Cecilia Sala, incarcerata il 19 dicembre scorso nel carcere di Evin a Teheran e liberata oggi, è atterrata alle 16,15 all’aeroporto di Ciampino. Ad accoglierla i suoi famigliari, il Presidente del Consiglio Giorgia Meloni, il Vice Presidente

del Consiglio e Ministro degli Esteri Antonio Tajani, il Sindaco di Roma Roberto Gualtieri. “Ciao, sono tornata”: sono le sue prime parole inviate tramite un messaggio vocale ai colleghi di Chora Media. Il Presidente della Repubblica Sergio Mattarella ha espresso al Presidente del Consiglio Giorgia Meloni i complimenti per il ritorno di Cecilia Sala in Italia e ha telefonato alla mamma che aveva incontrato nei giorni successivi all’arresto. (Inform)

stia perdendo anche quei valori evangelici “universali” che non sono “della Chiesa” ma dovrebbero essere di tutti, indipendentemente dalla laicità, dall’ateismo o dalla fede di ognuno. Cadendo quei valori c’è un abbrutimento collettivo, un egoismo dominante, la violenza più cieca, la negazione di rapporti umani indispensabili e prima ancora che precetti o comandamenti religiosi. Una riflessione seria su questi temi che vorrei portare avanti più spesso, coinvolgendovi durante questo nuovo anno.

Sinner, Clostebol?

"Non ho fatto nulla".
Gli "Australian Open speciali, sono qui per lo Slam"

"Melbourne è un posto speciale e il ricordo di quello che è accaduto un anno fa rimarrà sempre nella mia testa. Sono felice di essere di nuovo qui, non so cosa accadrà quest'anno ma sono curioso di sapere cosa mi dirà questo torneo": così Jannik Sinner nel media day di avvicinamento agli Australian Open che prenderanno il via domenica dove si presenta da campione in carica. Il numero 1 al mondo nel primo turno del torneo affronterà il cileno Nicolas Jarry, prima uscita ufficiale dopo un 2024 straordinario.

"Lo scorso anno ci sono state molte prime volte, non solo gli Slam e il numero uno del mondo - ha aggiunto l'altoatesino - Certo, gli obiettivi non mancano, a cominciare dagli altri due Slam. Lo scorso anno avrei potuto gestire meglio qualche situazione ma a 23 anni non sempre sai quali siano le cose giuste da fare. Ho imparato molto e spero di riuscire a gestire meglio alcune situazioni fuori dal campo".

"Ho deciso di non giocare tornei prima di questo - ha spiegato - perché la stagione è molto

lunga. Lo scorso anno ho chiuso l'anno con la Coppa Davis, e il tempo per riposare e resettare a quel punto non è molto".

Le sparate di Kyrgios

Immancabile una domanda su Kyrgios e le sue 'sparate': "Non voglio commentare quello che dicono Nick o gli altri giocatoriconclude il numero 1 del mondo - ; io so come sono andate le cose, so di non aver fatto nulla di male ed è per questo motivo che sono ancora qui e sto ancora giocando.

Per me la cosa che conta davvero è avere al mio fianco le persone che mi vogliono bene".

Clostebol "una cosa che mi accompagna"

"Il caso Clostebol? Mentirei se dicessi che non penso a quello che è accaduto e che ho dimenticato; è una cosa che mi accompagna oramai da qualche mese ma in questo momento siamo in una fase in cui non si sanno molte cose. Io non ne so molto più di voi".

Sci - Discesa libera di St.Anton, per Federica Brignone vittoria numero 30

di Robert Romeo

Successo n. 30 in carriera e primo in discesa per l'azzurra Federica Brignone, l'italiana più vincente della storia, che in 1'16''08 si è imposta nella libera di St. Anton. Per l'Italia c'è' anche l' eccellente quarto posto della trentina Laura Pirovano in 1'16''51. Seconda in 1'16''15 la svizzera Malorie Blanc, terza (1'16''26) la ceca Ester Ledecka. Ottimo 6/o tempo (1'16''66) per la campionessa Usa Lindsey Vonn, 40anni e prima discesa, di cui è stata regina assoluta, a cinque anni dal ritiro dall'agonismo. Sfortunata, mentre era al comando l'azzurra Sofia Goggia, caduta senza danni. L'azzurra si è inclinata un po' troppo dopo un dossetto che l'ha fatta sobbalzare ed è scivolata nelle reti rialzandosi subito da sola.

Mostruosa la discesa di Federica Brignone anche nella prima manche, è tornata l'artista delle nevi, ha incantato, non ha sbagliato nulla, 43 centesimi di vantaggio su Laura Pirovano.

"Per fortuna sto bene, oggi è andata così. Non è stato un problema di pista stretta, ma la neve su cui disputiamo le discese.

Oggi la neve era molto molle e questo definisce la sicurezza della pista", ha commentato Goggia dopo la gara. In testa momentaneamente le altre due azzurre Federica Brignone e Laura Pirovano. "Complimenti all'Italia anche oggi", ha dichiarato Sofia Goggia al termine della prima manche.

Redattore Sportivo Guglielmo Credentino

Tennis - Bolelli e Vavassori trionfano ad Adelaide, il 2025 inizia bene nel doppio

Inizia al meglio il 2025 di Simone Bolelli e Andrea Vavassori. Gli azzurri, rispettivamente numero 9 e 8 del mondo in doppio, battono 4-6 7-6(4) 11-9 i tedeschi Kevin Krawietz e Tim Puetz, numero 10 e 11 nel ranking di specialita', e conquistano ad Adelaide il quarto titolo in carriera dopo quelli conquistati a Buenos Aires, Halle e Pechino l'anno scorso.

Grazie a questo risultato Simone Bolelli migliora il suo best ranking in doppio, che risale all'agosto 2015, e sale alla posizione numero 6.

Il 39enne di Budrio ha raggiunto così i 15 titoli in carriera in doppio nel circuito maggiore, il quarto sul duro dopo il trionfo all'Australian Open 2015 con

Fognini (prima coppia italiana a vincere uno Slam in doppio maschile dopo Pietrangeli e Sirola al Roland Garros 1959), a Dubai nel 2016 con Seppi e Pechino nel 2024 con Vavassori. l torinese ha festeggiato invece il suo settimo titolo Atp in doppio. Gli azzurri, capaci di eliminare i numero 6 del tabellone Edben/Vliegen nei quarti e i numeri 1 del mondo Arevalo/Pavic in semifinale, hanno rimontato da 2-4 nel match tie-break in finale. Arriva cosi' la terza vittoria in 5 confronti diretti contro Krawietz/Puetz, diventata a Torino l'anno scorso la prima coppia tedesca nell'albo d'oro delle Nitto Atp Finals dopo aver battuto peraltro proprio Bolelli e Vavassori nel girone.

Calcio-mercato: il Psg accelera su Kvaratskhelia Conte:" Sono deluso, ha chiesto la cessione"

"Questo mese per noi allenatori è terribile perché tanti giocatori pensano di stare con la valigia in mano e non è facile tenerli concentrati. Io ho molta fiducia in questa rosa, saluto Caprile e Folorunsho, che hanno chiesto di andare via per giocare, abbiamo trovato sostituiti che penso siano all'altezza, li ringrazio per quello che mi hanno dato e gli auguro il meglio. Non vedo l'ora finisca gennaio, perché il mercato di riparazione crea qualche problematica. Domenica ci aspetta una partita tosta, ci sono tante situazioni che ci devo far alzare le antenne, sarà una tappa importante". Sui sostituti di Kvara: "Non ci ho pensato perché è una cosa troppo fresca, un fulmine a ciel sereno, cerco di trasferire la giusta concentrazione anche ai ragazzi. Kvara a oggi è un giocatore del Napoli, domani o il 31 gennaio vedremo, la situazione sarà monitorata ma è giusto lasciare la palla in mano al club, al calciatore e al suo entourage. Ancora Kvara: "In virtù del discorso migliorativo faccio un passo indietro, restare fermi sulle posizioni potrebbe essere peggiorativo. A inizio anno era tabula rasa, oggi sono passati 6 mesi, qualcosa sui fogli bianchi si è scritto e io devo concentrarmi sul discorso calcistico e valorizzare la rosa che abbiamo a disposizione. Se Kvara rimanesse, deve sapere che la situazione non sono riusciti a risolverla lui, il suo entourage e la società: io non c'entro più niente. Non deve pensare che sono stato io e poi mi trovo un giocatore in

È morto Fabio Cudicini: ex portiere di Roma e Milan, aveva 89 anni

È morto a 89 anni Fabio Cudicini, ex portiere di Roma, Milan, Udinese e Brescia e padre di Carlo, anche lui ex-portiere affermatosi nelle fila del Chelsea.

Lo ricorda la società rossonera sui propri profili social: "La tela del Ragno sul nostro cuore rossonero. Per sempre. È scomparso Fabio Cudicini, campione di tutto con il Milan, grande portiere e grande persona. Le condoglianze di tutti i rossoneri al figlio Carlo, cresciuto nel Club, e a tutta la famiglia. Ciao Fabio".

Con la società rossonera ha vinto uno scudetto, una Coppa dei Campioni, una Coppa Intercontinentale, una Coppa delle

Coppe e una Coppa Italia (un'altra l'ha vinta con la Roma con cui ha messo in bacheca anche una Coppa delle Fiere).

È stato uno dei migliori portieri della storia del calcio italiano, grazie ai numerosi successi ottenuti, peraltro in età avanzata, durante la sua permanenza nel Milan. Paradossalmente non ha mai giocato in nazionale.

Nato a Trieste il 20 ottobre 1935, Fabio Cudicini, prima di approdare al Milan, ha vestito le maglie di Udinese (tre stagioni), Roma (otto stagioni) e Brescia (una).

In cinque stagioni con la maglia rossonera ha collezionato 183

meno. Le cifre sono state fatte, bisogna vedere. Lo faccio per il bene del Napoli, lui deve sapere che io non mi sono opposto a niente. Io non concedo mai alibi a me stesso o agli altri. Mi auguro di riuscire a far sì che il Napoli non venga più visto come una squadra di passaggio, questa è la

presenze e ha vinto uno scudetto (1967-68), una Coppa dei Campioni (1968-69), una Coppa Intercontinentale (1969), una Coppa delle Coppe e una Coppa Italia. "Black Spider" (Ragno Nero) venne ribattezzato dalla stampa britannica dopo due grandi eroiche prestazioni a Glasgow e Manchester. Con la Roma, invece, erano arrivate una Coppa Italia e una Coppa delle Fiere, mentre ha ottenuto la salvezza in Serie B, indossando nella sua lunga carriera la casacca del Brescia. Questo il comunicato della Roma ”La Roma piange la scomparsa di Fabio Cudicini. Storico portiere giallorosso, vinse una Coppa delle Fiere e una Coppa Italia in 8 stagioni tra il 1958 e il 1966. Ai familiari vanno le condoglianze e l’abbraccio dell’intera famiglia romanista.”

considerati una società di passaggio non è tra i miei obiettivi e non lo sarà mai. A buon intenditore poche parole".

cosa che cerco di trasferire anche al club. Dobbiamo costruire qualcosa di ambizioso che dia lustro a Napoli e ai napoletani, che renda orgogliosi i tifosi. Essere

In sintesi le partite della 20ª Giornata di Serie A

LAZIO 1 COMO 1

Dominio comasco nei primi 15 minuti: Nico Paz ha diverse chance di gol, ci prova anche Strefezza, ma il suo destro dalla breve distanza è respinto da Provedel. Poi la Lazio inizia a carburare, al 30' Pellegrini impegna Butez e dopo 4' la Lazio passa in vantaggio con Dia: dribbling in area e mancino che s'insacca. Nella ripresa, il Como parte fortissimo e va vicino al gol con i colpi di testa di Kempf e di Dossena, quest'ultimo salvato sulla linea da Gigot. Al 58' la Lazio resta in dieci per la doppia ammonizione di Tchaouna rimediata in soli due minuti. Al 70' Provedel salva il risultato respingendo il rasoterra ad incrociare di Fadera, ma il portiere non può nulla sul colpo di testa di Cutrone al 72’, 1-1 e finale di gara dominati dal Como.

EMPOLI 1

LECCE 3

Scatto salvezza del Lecce che aggancia a quota 20 punti in classifica proprio l'Empoli, battuto nel proprio stadio. Uno-due micidiale dei salentini, a segno con Tete Morente e Krstovic tra il 6' e l'11'. I toscani perdono Ismajli per infortunio muscolare: sostituzione forzata al 21' del primo tempo. I ragazzi di D'Aversa riaprono i conti col tap-in aereo di Cacace in avvio di ripresa, ma è il sinistro a giro di Krstovic al 91' a chiuderli definitivamente.

UDINESE 0 ATALANTA 0

Gran partita dell'Udinese che mette spesso in difficoltà la squadra di Gasperini. Match molto equilibrato: ci prova Thauvin con un tiro da fuori area. Poi Carnesecchi salva i suoi con una gran parata su Bijol. Prima del break doppio palo colpito da Sanchez. Nel primo tempo la squadra di casa avrebbe meritato di piu. Rallenta in classifica l'Atalanta, comunque saldamente in zona scudetto a quota 42.

L’Udinese dimostra di essere in un buon momento di forma e rimane ampiamente in una situazione di classifica tranquilla.

TORINO 1 JUVENTUS 1

Si chiude il derby della Mole e non sono mancate le emozioni. Grande prova di carattere per il Torino, che costringe la Juventus all'ennesimo pareggio stagionale. In ottica classifica, un punto che serve poco ad entrambe le squadre, soprattutto a quella di Thiago Motta che rischia di allontanarsi ancora di più dai quartieri alti. In termini di prestazione, indicazioni tutto sommato positive per entrambi gli allenatori (espulsi per proteste) ma la finalizzazione resta un problema.

Vanoli se l'è giocata senza una prima punta classica, affidandosi allo scozzese Adams, e lo stesso ha fatto il collega, costretto a rinunciare a Vlahovic (rimpiazzato da Nico Gonzalez). Per i bianconeri l'appuntamento con la svolta è ancora rimandato mentre i granata evitano quantomeno un ko patito troppo spesso nelle stracittadine della lunga era Cairo.

MILAN 1 CAGLIARI 1

Le statistiche parlano di un Milan dominante con il 68% di possesso palla e con ben 24 conclusioni a porta contro le 6 dei sardi. Lo scettro di eroe della giornata va al portiere Caprile, autore di ben 11 interventi a protezione della sua rete, la traversa colpita da Pulisic lo ha salvato in una occasione.

Il Milan quindi non ripete, almeno nel risultato, la bella prova di Supercoppa e deve accontentarsi di un punticino mentre il Cagliari, tutto arroccato in difesa, strappa con i denti e con il sudore un pareggio insperato alla vigilia.

Al 51’ Morata porta in vantaggio i rossoneri ma la gioia del vantaggio dura appena quattro minuti. Al 55’ Zortea gela il San Siro e riporta il Cagliari in parità.

GENOA 1 PARMA 0

Il Genoa torna a vincere al Ferraris e ottiene tre punti che gli permettono di allungare in classifica.

Dopo un primo tempo in cui le migliori occasioni erano state proprio dei padroni di casa, all'ora di gioco arriva l'episodio che spezza l'equilibrio. Miretti trova Frendrup nel binario interno, la conclusione non sembra irresistibile ma è la deviazione di Delprato a renderla imparabile per Suzuki.

BOLOGNA 2 ROMA 2

La Roma agguanta il pareggio all'ultimo attacco possibile grazie ad un rigore, contestatissimo, siglato da Dovbyk. Il Bologna gioca una grande partita e può recriminare per come ha concesso il pareggio. Italiano può essere soddisfatto del gioco espresso ma non della maturità della sua squadra che pecca di inesperienza. Ranieri porta a casa un punto preziosissimo e ringrazia la dea bendata per il rigore assegnato all'ultimo respiro.

NAPOLI 2 VERONA 0

Il Napoli capolista colpisce a freddo dopo appena cinque minuti e poi gestisce dominando il possesso-palla.

Primi 45’ dove il Napoli ha indirizzato immediatamente il match grazie ad gol provocato da Di Lorenzo il cui tiro prima ha colpito il palo e poi Montipo' che lo ha ‘accompagnato’ in rete. Poi altre, molte, occasioni per raddoppiare e diverse chance anche per il Verona.

Il raddoppio di Anguissa al 61’ mette il sigillo finale alla partita, il Verona non si rassegna ma nonostante una decisa reazione non riesce a perforare la difesa dei partenopei.

VENEZIA 0 INTER 1

L'Inter strappa un'importante vittoria non senza soffrire, il risultato finale al Penzo tra Inter e Venezia è di 0-1. Nerazzurri che ottengono i tre punti grazie al gol di Darmian al 16', che insacca con un tap-in sulla respinta corta di Stankovic. Il Venezia ha disputato un'ottima gara, soffrendo soprattutto nel primo tempo, ma reagendo nel secondo e sfiorando addirittura il gol del pareggio con il destro di Busio al 74' che ha impattato in pieno il palo a Sommer battuto. L'unica colpa dell'Inter è quella di non essere riuscita a chiudere la gara e ha permesso ai lagunari di crederci fino all'ultimo.

Sara Errani si lancia nel mondo del padel, a Melbourne giocherà con Tathiana Garbin

Leggendo l’entry list del FIP Silver Melbourne Game4Padel Open, un torneo di padel in programma nella capitale dello Stato del Victoria dall’8 al 12 gennaio, secondo appuntamento australiano del CUPRA FIP Tour 2025, si trovano una sfilata di campioni e campionesse. Se Pat Rafter e lo svedese Jonas Bjorkman (in campo come il figlio Max, con compagni diversi) non sono alla prima esperienza con il padel, la novità è la presenza del-

la coppia Sara Errani e Tathiana Garbin. Le due italiane hanno scritto e stanno scrivendo la storia del tennis italiano e non solo: Errani, sconfitta nei giorni scorsi nelle qualificazioni dell’Australian Open di tennis, ha conquistato la medaglia d'oro in doppio agli ultimi Giochi Olimpici di Parigi Errani – attualmente numero 9 del ranking WTA di specialità e vincitrice di sei titoli Slam in doppio, di cui l'ultimo nel 2024.

accadde a gennaio

1 gennaio 2002: L'euro entra in circolazione. Fu una data storica per l'Europa; quel giorno di capodanno entrò in vigore la moneta unica, l'euro, simbolo di un'Europa senza frontiere.

2 gennaio 1960: A soli 40 anni, muore a Tortona Fausto Coppi. Il decesso del "Campionissimo" è dovuto alla malaria, malattia che aveva contratto nel Burkina Faso, dove si era recato per una corsa.

3 gennaio 1954: Dagli studi di Milano l'inizio ufficiale del regolare servizio di trasmissioni televisive in Italia, nasce la televisione italiana: La RAI Radiotelevisione Italiana.

4 gennaio 1643: Nasce Isaac Newton, un matematico, fisico, filosofo naturale, astronomo, teologo e alchimista. È considerato uno dei più grandi scienziati di tutti i tempi.

9 gennaio 1878: Muore a Roma Vittorio Emanuele II di Savoia, ultimo re di Sardegna e primo re d'Italia. Aveva portato a termine il Risorgimento e il processo di unificazione del Regno d'Italia.

11 gennaio 1999: Fabrizio De André muore di carcinoma polmonare, all’Istituto dei Tumori di Milano. Al capezzale, c’erano la moglie Dori Ghezzi, il figlio Cristiano e la figlia Luvi.

12 gennaio 2010: Un catastrofico terremoto ha causato la morte di 230mila persone ad Haiti e lasciato oltre 2 milioni senza casa. Gli effetti furono devastanti a causa dell’estrema povertà del paese.

13 gennaio 2012: Il naufragio della Costa Concordia avvenne quando la nave da crociera impattò contro il gruppo di scogli noti come le Scole, nei pressi dell'Isola del Giglio, in Italia.

19 gennaio 1940: Paolo Borsellino nacque a Palermo. In questa città si è laureato in Giurisprudenza ed è entrato in magistratura a soli 23 anni, diventando il più giovane magistrato d’Italia.

20 gennaio 1920: Nasce a Rimini Federico Fellini, il Maestro del cinema mondiale. Pochissimi artisti sono riusciti a rappresentare l’intera storia del nostro Paese come ha fatto Fellini.

21 gennaio 1950: Muore George Orwell, all'età di 46 anni. Scrittore e saggista di fama internazionale, socialista libertario, combattè contro i fascisti nella guerra civile di Spagna.

23 gennaio 1989: Muore Salvador Dalí, pittore, scultore, scrittore, fotografo, cineasta, designer e sceneggiatore spagnolo. Dalí trovò espressione in svariati ambiti, tra cui il cinema e la scultura.

24 gennaio 1984: Apple lancia il Macintosh: Uno Steve Jobs in versione elegante, con blazer doppio petto blu, camicia bianca e papillon verde chiaro presenta a 2.600 persone il Macintosh.

25 gennaio 1921: Il Comitato Olimpico decise che il paese organizzatore dei Giochi Olimpici, la Francia avrebbe preparato anche una "Settimana internazionale degli sport invernali".

26 gennaio 1905: Viene trovato da Frederick Wells, direttore della Premier Mine a Cullinan, una città del Sudafrica a circa 40 km da Pretoria, il più grande diamante grezzo del mondo.

27 gennaio 2005: Il Giorno della Memoria è una ricorrenza internazionale per commemorare le vittime dell'Olocausto. È stato così designato dell'Assemblea generale delle Nazioni Unite.

28 gennaio 1978: Nasce Gianluigi Buffon: Nato a Carrara (Toscana) è un ex calciatore, considerato tra i migliori portieri di tutti i tempi. Nel 2016 stabilisce il nuovo record di imbattibilità in serie A.

30 gennaio 1873: Giulio Verne pubblica "Il Giro del mondo in 80 giorni" uno dei romanzi più celebri nella storia della letteratura d'avventura, da cui ebbe origine un nuovo concetto di turismo.

31 gennaio 1863: Grazie al tredicesimo emendamento, viene abolita la schiavitù in America. Il Proclama di Emancipazione di Abraham Lincoln, libera gli schiavi negli Stati Uniti.

dall 15 Gennaio al 21 Gennaio 2025
20 gennaio 1752: Iniziano i lavori alla Reggia di Caserta: «Deliciae regis felicitas populi». Così era inciso sulla medaglia sotterrata da re Carlo insieme alla prima pietra del nuovo palazzo reale.

Onoranze Funebri

LINA GULLOTTA

Nata a Caulonia (RC) Italia il 5 febbraio 1941

Deceduta a Sydney il 12 - 1 - 2022

Residente a Huntleys Point precedentemente a Matraville

Nel terzo anniversario della sua dipartita, il figlio John con la moglie Mara, parenti ed amici vicini e lontani la ricordano con dolore e affetto. Lina, donna generosa, cordiale, colta e premurosa verso tutti coloro che hanno avuto la fortuna d’incontrarla ma soprattutto amorevole verso la sua famiglia, amante delle arti, della lettura, della musica e in modo particolare, dell’opera lirica e teatrale. Le spoglie della cara Lina riposano nella cappella di famiglia situata all’Estern Suburbs Memorial Park 12 Military Road, Matraville NSW 2036 (Cappella sita a Cnr Reid Avenue e Lesnie Avenue).

“Il tuo passaggio su questa terra è stato un dono prezioso, ora riposi nell’abbraccio dell’eternità”.

UNA PREGHIERA PER LA SUA ANIMA

RAPISARDA ANTONIO

nato a Catania (Catania -Italia) il 14 febbraio 1941 deceduto a Sydney (NSW) il 31 gennaio 2023 e già residente a Edensor Park

Caro e amato sposo di Carmela, nel secondo anno dalla sua dipartita , la moglie, i figli Lou con la moglie Gabriella, Alfio con la moglie Giovanna, Giovanna Maria con il marito Ross Valenti, i nipoti Andrea, Matthew con la fidanzata Georgia, Andrew con la compagna Isabella, Simone con il marito Aaron, Nadine con il compagno Michael, Adrian, i fratelli, le sorelle, cognati e cognate, parenti ed amici vicini e lontani lo ricordano con dolore e immutato affetto.

Le spoglie del caro congiunto riposano nel cimitero di Liverpool, 207 Moore Street, Liverpool NSW 2170.

“ In questa terra riposi, ma il tuo spirito vive in noi per sempre.”

RIPOSA IN PACE

GATTO VITTORIO

nato a Calatabiano (Catania) l'11 novembre 1939

deceduto a Liverpool (NSW) il 17 gennaio 2024

Residente a Leppington NSW

Caro e amato sposo di Antonina, ad un anno della scomparsa la moglie, i figli Kevin con la moglie Maria, Anna con il marito Stuart, Giuseppina con il marito Mark,Giuseppe (defunto), i nipoti Christie e James,Victor e Paige, Jessica, Giselle, Daniel, Siena, James, i pronipoti Luca,Charlotte, il fratello Martino con la moglie Filomena, il fratello Natale (defunto) con la moglie Rosa, la sorella Carmela (defunta) con il marito Rosario Parisi (defunto), i cognati e le cognate, i nipoti, parenti ed amici vicini e lontani la ricordano con dolore e immutato affetto.

Le spoglie della caro congiunto riposano nel cimitero Forest Lawn Memorial Park, Camden Valley Way, Leppington NSW 2179

“ In ogni petalo di fiore e nei sussurri del vento, la tua memoria vivrà eternamente nei nostri cuori.

ETERNO RIPOSO

MARIA FERELLA

nata a Paganica (L’Aquila) il 13 ottobre 1934 deceduta a Liverpool (NSW) il 2 gennaio 2024 e già residente a Leppington

Cara amata sposa di Luigi (defunto), ad un anno dalla sua scomparsa, i figli Johnny (defunto) con la moglie Santina, Sandro con la moglie Kathryn (defunta), Gino con la moglie Clementina, tutti i nipoti, pronipoti, parenti ed amici vicini e lontani in Australia e Italia la ricordano con dolore e immutato affetto.

Le spoglie della cara congiunta, riposano nel cimitero di Liverpool, 207 Moore Street, Liverpool NSW 2170.

“Le tue impronte resteranno sempre nei nostri cuori, come un faro di amore Eterno”

RIPOSA IN PACE

LAURO CIAMPA

Nato il 14 febbraio 1934

Deceduto il 25 dicembre 2024

Residente a Liverpool NSW

ANNAMARIA LIVOLSI

nata a Sinopoli (Reggio Calabria) il 16 ottobre 1940 deceduta a Fairfield (NSW) l’ 11 gennaio 2024

Residente a Bossley Park NSW

I familiari, ad un anno dalla sua dipartita, la ricordano con dolore e immutato affetto.

Le spoglie della cara congiunta riposano nel cimitero Pinegrove di Minchinbury NSW

“Il tuo passaggio su questa terra è stato un dono prezioso, ora riposi nell’abbraccio dell’eternità.

ROSALIA LA DELFA

Nata il 19 aprile 1947

Deceduta il 1 gennaio 2025

Residente a Bossley Park NSW

Io, Sam Guarna, sono disponibile ad aiutare la tua famiglia nel momento del bisogno. Sono stato conosciuto sempre per il mio eccezionale e sincero servizio clienti. So che, per aiutare le famiglie nel dolore, bisogna sapere ascoltare per poi poter offrire un servizio vero e professionale per i vostri cari e la vostra famiglia. Tutto ciò con rispetto, attenzione e fiducia, sempre.

Contact us 24 hours a day, 7 days a week, our services are always ready and available to support you and your family through difficult times Mobile: 0416 266 530 - Phone: (02) 9716 4404 - Email: office@sgfunerals.com.au

“ Sei stato una fonte di ispirazione e forza per tutti noi. Il tuo ricordo sarà sempre una benedizione " ETERNO RIPOSO

Una messa in memoria verrà celebrata giovedì 6 febbraio 2025 alle ore 19.00 nella chiesa Our Lady of Mount Carmel, 230 Humphries Road, Bonnyrigg NSW 2177.

Le spoglie della cara estinta, riposano nel cimitero di Castle Hill, Gilbert Road, Castle Hill NSW 2154.

I familiari ringraziano quanti hanno partecipato al loro dolore, al funerale e saranno presenti alla messa in memoria della cara Rosalia.

"Cara Rosalia, la tua gentilezza e il tuo amore hanno toccato tutti quelli che ti hanno conosciuto. Il tuo ricordo vivrà per sempre nei nostri cuori."

UNA PREGHIERA PER LA SUA ANIMA

IN MEMORIA
IN MEMORIA
IN MEMORIA
IN MEMORIA
IN MEMORIA
RIPOSA IN PACE

onoranze funebri

Ricordiamo Suor Anna Teresa Troilo nel Secondo Anniversario della Scomparsa

Suor Anna Teresa Troilo, volto iconico del Villaggio Scalabrini di Austral e personaggio conosciutissimo nella comunità italiana di Sydney viene ricordata dalle consorelle Figlie di Sant’Anna, dai familiari, parenti ed amici nel secondo anno dalla sua dipartita con dolore e immutato affetto. Dal 2015 viveva a Martina Franca, in Italia, dopo la scelta di lasciare l’Australia e ritirarsi in una vita di preghiera con le suore che nel 1950 l’avevano accolta, le Figlie di Sant’Anna. Giunta in Australia grazie a Padre Nevio Capra CS che l’accolse nella casa madre di Austral, arrivò dopo un periodo difficile nelle Filippine, dove le temperature tropicali non aiutavano la già settantenne Suora. Per 21 anni ha svolto un proficuo ministero attivo, fino all’età di 89 anni tra gli anziani dei villaggi, diventando la fidata suora che insieme al fondatore dei villaggi almeno una volta al mese faceva visita a tutti i residenti sparsi per la metropoli di Sydney. Lo scalabriniano, nel suo libro. Una Meravigliosa Favola: I Villaggi Scalabrini la ricordavano così: Il terzo membro della comunità di Austral è suor Teresa Troilo: una giovane vecchietta di 80 anni (nessuno glieli dà, ne dimostra sì e no 65) arzilla e mobile come una quarantenne. Il suo lavoro nei villaggi è incredibile. Il suo fisico, il suo aspetto sono tutt’altro che quelli di una donna della sua età. È anche un po’ ambiziosetta. Ci tiene molto alla sua figura (e fa bene), cammina dalla mattina alla sera visitando i residenti, le piace ballare durante le feste. Anche suor Teresa è insostituibile nel suo lavoro. Speriamo che il Buon Dio ce la lasci ancora per tanti anni. I resi-

denti la adorano immensamente, i familiari dei residenti sono arcicontenti della sua missione e lei è contenta di continuare. “Sa padre - mi dice ogni tanto - non ho alcuna voglia di morire presto”. Anche noi siamo d’accordo con lei, perché fa un apostolato che coinvolge la persona nella sua interezza, soddisfando i suoi desideri materiali ed anche quelli spirituali. Che Dio doni una lunga vita a Suor Teresa. L’espe-

rienza a Roma come sacrestana della casa generalizia delle Figlie di Sant’Anna e l’aver conosciuto ben 7 papi avevano fatto di Suor Teresa un amante della liturgia, della bellezza della casa di Dio in una nobile semplicità. E anche da lassù, insieme a Padre Nevio, sicuramente saprà continuare ad essere fonte di ispirazione per quanti vengono chiamati a discernere la vocazione di consacrarsi a Dio.

Make your gift a bunch of flowers... Pino Oppedisano - 0419 822 226 p 02 9602 5931 p 02 9822 9550

Riparazione e Assistenza Macchine da Caffè di Qualsiasi Marca!

Offriamo un servizio rapido e professionale di riparazione e assistenza per macchine da caffè di qualsiasi marca, domestica e industriale, con ritiro e consegna a domicilio!

Per info e Prenotazioni: Damiano - 0487 993 684

Si parla italiano

Riparare la tua macchina da caffè non è mai stato così facile!

Tom Padula si unisce a Mariano Coreno per una nuova collaborazione da Melbourne

Il nostro giornale italo-australiano Allora! rafforza la sua presenza a Melbourne con l’ingresso di Tommaso Carmine Padula, figura conosciuta nella comunità italiana, che si unirà a Mariano Coreno, noto autore, editore e poeta, già collaboratore di questa testata.

Questa partnership promette di arricchire il contenuto editoriale e di ampliare il pubblico del giornale con maggiori notizie e approfondimenti dal Victoria.

Tom Padula, nato a Montemurro, in Basilicata, è arrivato in Australia nel 1963, ha dedicato la sua vita alla promozione della lingua e della cultura italiana.

Educato sia in Italia che in Australia, ha conseguito una laurea in Lettere e un Diploma in Educazione presso l’Università di Melbourne. Con una carriera che spazia dall’insegnamento, al coordinatore scolastico, alla produzione di programmi televisivi, dalla scrittura di opere letterarie alla pubblicazione, Padula porta con sé un bagaglio di esperienze unico.

“Sono onorato di collaborare con Allora!,” ha dichiarato Padula. “La passione per la lingua e la cultura italiana ha sempre guidato

il mio percorso. Attraverso questa partnership, spero di contribuire al successo del giornale e di promuovere ulteriormente il bilinguismo in Australia.”

Padula, fondatore di Insegna Booksellers e produttore di Tom Padula TV su YouTube, è noto per il suo impegno nella diffusione della cultura italo-australiana.

La sua libreria, attiva dal 1975, serve scuole e istituzioni in tutta l’Australia, promuovendo l’insegnamento di oltre trenta lingue. Inoltre, il Teatro Padula da lui diretto, ha ospitato spettacoli teatrali e programmi televisivi che celebrano l’identità multicultura-

le del Paese. Mariano Coreno, collaboratore di Allora!, ha espresso entusiasmo per la nuova collaborazione: “Conosco Tom da anni e sono certo che il suo contributo sarà fondamentale per la crescita di Allora! a Melbourne.”

L’ingresso di Padula segna un importante passo avanti per Allora! che, dal 2016, racconta le storie e celebra le tradizioni della comunità italiana in Australia.

La collaborazione tra Padula e Coreno non solo arricchirà il contenuto editoriale del giornale, ma rafforzerà il legame tra le diverse comunità italiane sparse nel Victoria.

Turn static files into dynamic content formats.

Create a flipbook
Issuu converts static files into: digital portfolios, online yearbooks, online catalogs, digital photo albums and more. Sign up and create your flipbook.