La storia, con la sua lunga scia di conflitti e potere, ha spesso intrecciato la geopolitica con momenti tanto tragici quanto grotteschi. Un esempio di questa commistione paradossale è la proposta di Donald Trump di annettere Gaza, un'idea che, seppur distante nel tempo e nello spazio, evoca inquietanti parallelismi con la storia del gangster Lucky Luciano e il suo progetto di “conquistare” la Sicilia per conto degli Stati Uniti. Gaza, oggi simbolo di sofferenza e oppressione, è molto più di un semplice conflitto territoriale: è il centro di una battaglia per l’anima della politica internazionale. L’idea di Trump, pur respinta dalla maggior parte del mondo, è espressione di un’ideologia che ha attraversato secoli di interventi imperialisti. È la visione della geopolitica come gioco a somma zero, dove ogni mossa del grande potere provoca sofferenza per chi non ha voce in capitolo.
In un contesto storico e culturale completamente diverso, ma con sorprendenti analogie nei meccanismi, il gangster italo-americano Lucky Luciano propose un piano che avrebbe suscitato ilarità, se non fosse stato tanto tragico. Luciano, uno dei più potenti boss mafiosi degli Stati Uniti, non solo dominava gli affari criminali, ma si trovò a progettare una trattativa con il governo americano durante la Seconda Guerra Mondiale. La sua “idea geniale” era quella di sfruttare il controllo delle mafie italiane per influenzare l’esito della guerra e, potenzialmente, “vendere” la Sicilia agli Stati Uniti.
La proposta di Trump e quella di Luciano, seppur emerse da contesti e motivazioni differenti, si intrecciano attraverso un filo sottile che connette l’ambizione americana di dominio con un doppio gioco tra il tragico e l’assurdo, dove le vite delle persone diventano merce di scambio: un concetto che attraversa la storia americana, dalla sua lunga tradizione di espansionismo fino alle alleanze scomode, come quella con la mafia, pur di ottenere vantaggi strategici.
Che si tratti di un presidente degli Stati Uniti o di un gangster, l’idea di dominio passa attraverso la stessa lente: la presunzione di piegare territori e popoli ai propri voleri.
“No Value for Money”
Steve Kamper, Ministro per le Terre e la Proprietà del NSW nonché Ministro per il Multiculturalismo ha escluso che il suo dicastero possa impegnarsi economicamente per l'acquisto del Centro Culturale dell’Italian Forum ad una cifra di 11 milioni di dollari. A seguito di una rappresentanza scritta della parlamentare italo-australiana Stephanie Di Pasqua, il ministro ha offerto una prima risposta scritta. A questa si aggiungono altre interpellanze, dei membri Kobi Sherry e Nathan Hagarty, per le quali si attende ancora un riscontro da parte del governo. Malgrado nel-
Grim rise in bulk billing pain for patients
A new report has found it's getting harder to find a GP who bulk bills.
The survey focused on 151 federal electorates checking in on nearly 7000 GP clinics.
It found there are now 15 electorates where GPs no longer bulk bill, which means you have to part pay for your visit.
The president of the Australian Medical Association, Dr Danielle McMullen, said the Cleanbill report provided a "limited" snapshot and said more patients are delaying GP visits due to cost.
Trump reveals he's already talked with Putin
Donald Trump has revealed that he has already had a phone conversation with Russian President Vladimir Putin. Trump spoke with a New York Post reporter on Friday whilst onboard Air Force One, saying of Putin “he wants to see people stop dying."
Trump added: "Every day people are dying. This war is so bad in Ukraine. I want to end this damn thing. ”The US president said he wouldn't reveal how many times he has spoken with Putin but added that they have a "good relationship."
la sua lettera Kamper abbia riconosciuto “il significato culturale che il Centro ha per la comunità e riconosco il suo valore come punto di riferimento per attività culturali e artistiche,” il ministro ha escluso che alle condizioni di vendita della struttura chieste dal Co.As.It, si possa dare seguito con un intervento pubblico di salvaguardia del Forum. Kamper avrebbe espresso chiari dubbi sull'effettivo valore del Centro Culturale, indicando come “le agenzie del Governo della NSW sono tenute a rispettare rigorose linee guida finanziarie e normative aziendali per garantire che le infrastrutture e i servizi vengano forniti dove sono più necessari e rappresentino un buon rapporto qualità-prezzo.” Aquistato per 2.8 milioni di dollari a seguito del fallimento di Italian Forum Ltd nel 2014, l'attuale proprietario chiede un prezzo di vendite quasi quattro volte il valore di acquisto in dieci anni. A questo si aggiunge il degrado in cui versa l'intero Italian Forum, più volte oggetto di varie inchieste giornalistiche e interpellanze parlamentari, sia a livello statale che federale. “Per questa ragione”, ha concluso il Ministro nella sua nota, “Property and Development NSW (PDNSW) non può acquistare la proprietà.”
Detto ciò il lavoro di lobby continua, anche attraverso il Ministro delle Arti John Graham e l'agenzia Create NSW a cui i parlamentari avrebbero sottoposto l'acquisto per mantenere in mano pubblica la struttura e salvaguardarne gli scopi artistici e culturali a favore dell'intera comunità multiculturale, non solo di quella italiana la cui gestione dal 1988 a oggi si è rivelata chiaramente fallimentare.
BIMBI TIME Italian Playgroup dal 14 febbraio 2025 Bossley Park 22 febbraio 2025 Liverpool Catholic Club VIVA ITALIA SHOW 8pm
Settimanale degli italo-australiani
Anno IX - Numero 5 - Mercoledì 12 Febbraio 2025
San Valentino Storia e Tradizioni National Multicultural Festival
Marco Zacchera: Ipocrisie Energetiche
Nuove attività per la Federazione Siciliani
Bilingualism for adults in 2025 Il Degrado del Dibattito Politico
Settimanale degli italo-australiani
testata fruisce dei contributi
Turismo delle Radici, un fenomeno in crescita:
notizie istituzionali
Italea a Firenze con Confcommercio
Firenze, 5 febbraio 2025 – Si è tenuto oggi a Firenze a Palazzo Strozzi Sacrati, sede della Regione Toscana, il convegno “Turismo delle radici. Riscoprire le origini, valorizzare le tradizioni, ricon-
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nettersi al futuro”, organizzato da Italea Toscana e Confcommercio Toscana. L'evento ha rappresentato un'importante occasione di riflessione sul tema, offrendo uno spazio privilegiato per delineare le prospettive di crescita di questo particolare settore del turismo. Sempre più persone nel mondo cercano di tracciare le linee della propria genealogia, ritornando nei luoghi d’origine delle proprie famiglie. Una tendenza che diventa opportunità perché il Turismo delle Radici rilancia territori in crisi, contrasta il fenomeno dello spopolamento, genera introiti e sostiene l’occupazione. Oggi riveste un’importanza cruciale per l’Italia dove l’operazione Turismo delle Radici è entrata nel vivo con Italea, il programma lanciato dal Ministero
degli Affari Esteri e della Cooperazione Internazionale all’interno del progetto PNRR e finanziato da NextGenerationEU. Sono intervenuti al convegno, tra gli altri, il presidente della Regione Toscana Eugenio Giani, l'assessore regionale all’Economia e Turismo Leonardo Marras, il presidente di Confcommercio Toscana Aldo Cursano, il vicedirettore generale Confcommercio Imprese per l'Italia Renato Mattioni, il Responsabile del Progetto Italea per la Farnesina Giovanni Maria de Vita, il presidente di Italea Toscana Pasquale Iervolino. Italea ha costruito una rete sul territorio capillare e dinamica con 20 gruppi regionali e 16 coordinatori; sono oltre 4.500 le richieste di viaggi o ricerche genealogiche e oltre 1 milioni di accessi a italea.com. Italea Card - che offre tanti vantaggi, sconti e agevolazioni per chi viene in Italia a scoprire le sue origini – conta oltre 650 partner, 55.000 utenti attivi e oltre 11.000 iscritti al programma. E ancora: 833 Comuni delle Radici e 742 eventi già organizzati. Oltre 60 eventi di sensibilizzazione in Italia organizzati dalle Italee regionali per favorire le occasioni di collaborazione e confronto; 19 missioni all’estero in 13 Paesi con una partecipazione stimata di oltre 1,5 milioni di persone.
Evento a Pinzolo per l’ultimo libro di Goffredo Palmerini “Ti racconto così”
L’AQUILA - Sarà presentato giovedì 13 febbraio alle 17:30, presso la Biblioteca comunale di Pinzolo, l’ultimo libro del giornalista e scrittore Goffredo Palmerini “Ti racconto così” (One Group Edizioni, 2024). All’incontro, oltre all’Autore, parteciperanno con i loro interventi l’avv. Loreto Leone, aquilano che da oltre trent’anni vive nella splendida cittadina turistica della Val Rendena – già funzionario del Comune di Pinzolo e Giudice onorario a Trento -, e la direttrice della Biblioteca civica dr. Carla Maturi. Il volume, con fine veste grafica, racconta storie di vita, le bellezze del Belpaese, dell’Abruzzo e dell’Aquila – città Capitale italiana della Cultura 2026 cui è dedicato -, reportage di viaggi, eventi straordinari, personaggi che hanno lasciato un’impronta significativa o che nel mondo rendono onore all’Italia. Un libro denso di speranza, di coraggio e di ottimismo. Goffredo Palmerini, nato a L’Aquila nel 1948, è stato dirigente
Rapporti tra Italia
e Australia
nella regione indo-pacifica
Il 28 febbraio lezione pubblica dell’Ambasciatore
italiano Paolo Crudele all’Università di Adelaide
CANBERRA – Parlerà dei rapporti tra Italia e Australia nella regione indo-pacifica nella lezione pubblica che l’Ambasciatore italiano Paolo Crudele terrà all’Università di Adelaide il 28 febbraio. L’appuntamento: ore 18.00, Forum Bradley, Livello 5, Hawke Building, Università dell’Australia meridionale, Campus City West, 55 North Terrace, Adelaide. Italia e Australia hanno una lunga storia di cooperazione. Dalle prime ondate di inizio XX secolo, fino al massiccio afflusso di cittadini italiani dopo la seconda guerra mondiale, l’Italia ha contribuito a plasmare l’identità dell’Australia contemporanea in molti settori: enogastronomia, arti e cultura, sport, infrastrutture, solo per citarne alcuni. I nostri rapporti bilaterali sono comunque in
continua evoluzione: aumentano gli scambi di studenti, ricercatori e scienziati, 250 aziende italiane investono e operano Down Under mentre la cultura italiana continua a suscitare alto interesse nel pubblico australiano.
Italia e Australia hanno trovato basi e interessi comuni anche nella regione indo-pacifica, dove cooperiamo per garantire libertà di navigazione e commercio, rispetto dei diritti umani. Siamo uniti su principi comuni e valori condivisi, a sostegno del sistema multilaterale internazionale anziché del pericoloso unilateralismo. Ma c’è un potenziale inespresso tra le due nazioni? Esiste un vuoto di comunicazione che ostacola una comprensione reciproca più profonda? (Inform)
dell’esercizio nelle Ferrovie dello Stato e all’inizio della carriera ha lavorato proprio a Trento, per poi essere trasferito a Roma, presso la Direzione Generale, e infine a L’Aquila. Dal 1975 per quasi trent’anni amministratore comunale, è stato più volte assessore e Vice Sindaco dell’Aquila. Scrive su giornali e riviste in Italia e sulla stampa italiana all’estero. Suoi articoli sono ospitati su molti giornali e riviste in Argentina, Australia, Brasile, Canada, Cile, Germania, Gran Bretagna, Messico, Repubblica Dominicana, Spagna, Stati Uniti, Svizzera, Sud Africa, Uruguay e Venezuela. È in redazione presso numerose testate giornalistiche in Italia e collaboratore della stampa italiana all’estero.
Com.It.Es. o Partito?
La sovrapposizione di ruoli che mette a rischio l'indipendenza della Comunità Italiana a Sydney
Per anni, nel dibattito pubblico della comunità italiana a Sydney, si sono susseguite affermazioni come “siamo una lista civica” o “al Com.It.Es. non si fa politica”. Dichiarazioni che, alla luce degli ultimi sviluppi, suonano ormai come battute di cattivo gusto.
Fino a pochi mesi fa, il presidente del Com.It.Es. del NSW era anche segretario della locale sezione del Partito Democratico. Un doppio incarico che, anche secondo le istituzioni, non rappresentava alcun conflitto d'interesse. Storcendo il naso, la cosa poteva anche passare. Tuttavia, con il recente rinnovo dei vertici della sezione di Sydney del PD, il quadro ha assunto tinte ancora più controverse.
A guidare sezione locale del PD, infatti, è ora Gianfranco Giuntoli, nuovo segretario politico, che prende il posto di Luigi Di Martino, presidente del Com. It.Es. Ma c’è di più: Giuntoli ricopre anche il ruolo di revisore dei conti “indipendente” del Com. It.Es. NSW.
Spunta inoltre il nome di Luciano Gerry Gerardi, che oltre a essere stato eletto recentemente alla carica di presidente del PD di Sydney, mantiene l’incarico di segretario del Com.It.Es. NSW. Un intreccio che solleva più di un interrogativo sulla reale indipendenza dell'organismo che
dovrebbe rappresentare tutti gli italiani all’estero, senza connotazioni partitiche.
Le preoccupazioni aumentano considerando che il Com.It.Es., finanziato con fondi pubblici italiani, ha il compito di tutelare gli interessi dell’intera comunità italiana, indipendentemente dalle appartenenze politiche.
La sovrapposizione con un ruolo dirigenziale all’interno della sezione del PD lascia aperti dubbi sulla trasparenza e sull’equilibrio delle decisioni prese, soprattutto quando si configurano interessi politici e favoritismi sui pareri obbligatori per i contributi ad enti che operano all’estero, tra cui questa testata giornalistica.
Un altro aspetto critico riguarda il ruolo dei revisori dei conti, che dovrebbero garantire indipendenza e rigore nella gestione delle risorse, confermando l'adeguatezza delle spese sostenute. La loro effettiva autonomia è fondamentale per dissipare ogni ombra di favoritismo e garantire che il Com.It.Es. continui a operare nell’interesse dell’intera collettività.
Resta da chiedersi: la comunità italiana accetterà senza riserve questa sovrapposizione di ruoli o inizierà a pretendere maggiore distanza da un Com. It.Es. che non può fino in fondo definirsi super partes?
Young Italian-Australians, the Community Needs You!
The Italian-Australian community stands at a crossroads. For too long, self-appointed “leaders” have clung to power, claiming to represent us without ever earning that right. Meanwhile, young Italian-Australians are told to “get involved,” only to be sidelined and treated as assistants rather than decision-makers. Enough is enough. The future belongs to those willing to build it, not those who simply refuse to step aside.
If you care about your heritage, don’t just show up—take control. Challenge outdated leadership. Refuse to be relegated to a supporting role. Create your own initiatives, organise events, and take leadership in clubs, organisations, and advocacy.
Ricordando chi disse: "Non voglio essere fotografata
in quella merda di giornale"
Nel mondo dell'informazione locale, soprattutto in una comunità come quella italiana in Australia, ogni pubblicazione ha i suoi sostenitori e i suoi detrattori. Ci sono lettori affezionati, che apprezzano il lavoro di chi si impegna a raccontare storie, eventi e notizie, e ci sono quelli che, con meno diplomazia, non perdono occasione per criticare.
Tra questi ultimi, una nota professoressa universitaria aveva trovato un'espressione colorita per rigettare il lavoro di questa testata davanti ad un pubblico in occasione di una triste cerimonia che avrebbe dovuto ufficialmente dare a Leichhardt in nome Little Italy.
A voce alta e con parole ben scandite esclamò: "Non voglio essere fotografata in quella merda di giornale!" Un'etichetta non certo lusinghiera, che però, a suo modo, era diventata parte della nostra storia. Perché? Perché, paradossalmente, anche chi ci definiva così ci leggeva, ci commentava e, forse, in fondo in fondo, ci riconosceva un ruolo.
Il giornalismo comunitario non è mai perfetto. È fatto di passione, di impegno volontario, di ore rubate al tempo libero per dare voce a una collettività. È fatto di articoli che informano, ma anche di opinioni che inevitabilmente dividono. È fatto di scelte e ogni scelta, si sa, porta con sé critiche e polemiche.
A volte, però, le critiche non nascono solo da divergenze di vedu-
te, ma anche da qualcosa di più sottile: la gelosia e voler difendere a tutti i costi uno status quo fallimentare. Ce lo ha insegnato bene la stessa professoressa, che, insieme al marito, non si è limitata a storcere il naso davanti alle nostre pagine, ma si è persino attivata per farci negare i contributi ministeriali, scrivendo al Com. It.Es. locale e all’addetto consolare dell’epoca, con toni indignati, quasi il nostro lavoro fosse una minaccia all’ordine costituito. Oggi, guardando indietro, il soprannome “merda” ci strappa un sorriso. Perché significa che siamo riusciti a smuovere qualcosa, a lasciare un segno, nel bene o nel male.
Chi ci chiamava così ci ha dato involontariamente una conferma: non eravamo irrilevanti. E forse, semmai avessimo il piacere di incontrarla di nuovo, le direm-
mo affettuosamente: “Nessun pericolo, le merde non le pubblichiamo per non sporcare le nostre pagine.”
Dopotutto, il ruolo di un giornale non è quello di piacere a tutti, ma di informare, provocare riflessioni e, se necessario, scuotere le coscienze. Le critiche, anche le più aspre, fanno parte del gioco. Se nessuno avesse mai avuto qualcosa da ridire, probabilmente non avremmo fatto bene il nostro lavoro.
E se quella lettrice, così accanita nel suo disprezzo, tornasse oggi a sfogliare le nostre pagine, chissà… forse troverebbe qualcosa che, pur non ammettendolo mai, la renderebbe più erudita.
In quella lugubre sala del comune di Leichhardt, però, i fatti ci diedero ragione. La targa di Little Italy sparì e l’ospite d’onore si defilò.
Learn the language, connect with others, and bring fresh energy into a community that desperately needs it. Italian-Australians have always been a force to be reckoned with—don’t let that change now. This is your heritage, your community, your future. Don’t wait for permission—step up, take action, and make sure that Italian-Australian identity thrives on your terms, not on the terms of those who cling to relevance without earning it.
If young Italian-Australians don’t take charge now, the legacy built by our ancestors risks fading under those who refuse to move forward. It’s time to act. The community needs you— now.
Lo scontro di Vance e Trump con la Chiesa Cattolica sui migranti
di Domenico Maceri *
“È semplicemente scurrile. Veramente brutto”. Questa la reazione del Cardinale Timothy Dolan di New York mentre reagiva a una dichiarazione di JD Vance. Il vice di Donald Trump aveva concesso un'intervista alla Cbs in cui accusava i vescovi di “ricevere 100 milioni di dollari per assistere i migranti” chiedendosi se le loro accuse al governo miravano a proteggere “i loro affari” e non riflettevano la dichiarata preoccupazione per la loro deportazione.
La reazione del Cardinale Dolan, che ha offerto preghiere in ambedue gli insediamenti di Trump nel 2017 e 2025, riflette i valori tradizionali della Chiesa verso i poveri che contrasta con l'aspra politica del 47esimo presidente, specialmente la sua gestione dell'immigrazione.
Durante il primo mandato di Trump Papa Francesco aveva opposto la politica del muro alla frontiera col Messico classificandolo come una “vergogna”. La deportazione di massa proposta e attualmente messa in atto dal presidente americano è stata di nuovo etichetta come “una vergogna” dal Papa il quale ha anche messo in rilievo la tragica situazione dei poveri migranti costretti a fare le spese per gli “squilibri” economici globali.
La Chiesa Cattolica in America ha cercato di assistere i migranti con programmi che hanno beneficiato di fondi del governo. Un'analisi del Washington Post ha concluso che nel 2023 la Chiesa
ha ricevuto 123 milioni di dollari per assistenza ai migranti e ne ha spesi 134 milioni. Quando Vance accusa la Chiesa, dunque, si sbaglia poiché i dati ci suggeriscono che non ci sono stati affatto guadagni ma perdite dalle casse della Chiesa.
Al di là delle aspre e offensive parole di Vance lo Stato del Texas ha anche attaccato la Chiesa denunciando alcune parrocchie di offrire alloggi a migranti, proteggendoli dalle autorità. Il procuratore generale del Lone Star ha chiesto ai tribunali di chiudere alcuni centri e di consegnare tutti i documenti alle autorità. Il caso continua per gli appelli in corso.
Il direttore esecutivo della Catholic Charity di San Diego Appaswamy Pajanor ha difeso la Chiesa esprimendo la sua frustrazione. Pajanor ha continuato dicendo che i suoi collaboratori sono visti da Vance come dei cattivi quando infatti l'unica cosa che fanno è di assistere gente che probabilmente sarebbe costretta a vivere in strada.
Difendere i poveri e i migranti inevitabilmente non è popolare né con Trump né con i suoi sostenitori. Ne sa qualcosa Marianne Budd, vescova alla National Cathedral di Washington, la quale ha difeso i poveri nel suo sermone durante la preghiera inaugurale della nuova presidenza di Trump, che abbiamo discusso in queste pagine. La vescova ha esortato il presidente con toni molto pacati ad avere “pietà” per i poveri migranti, i gay, e tanti altri che provano una forte pau-
ra per il clima creatosi con il risultato politico del 2024. La destra non ha gradito le sue parole caritatevoli e un parlamentare della Georgia ha dichiarato che la vescova meriterebbe di essere “deportata” dimenticando che è nata negli Usa. Seguirono le tipiche minacce alla vescova alle quali siamo abituati a chiunque osi criticare Trump.
Se la Chiesa esibisce idee diverse sui poveri e i migranti, il voto dei cattolici nell'elezione del 2025 ha però sorriso a Trump. Gli elettori cattolici americani hanno preferito Trump invece di Kamala Harris (56% vs. 41%).
Ciò si deve in buona misura alla posizione in comune della Chiesa e Trump sull'aborto e anche sulla questione dei transgender. Infatti la Chiesa, nonostante avere dissentito dagli ordini esecutivi di Trump sui migranti, ha favorito la posizione dell'amministrazione sulla questione dei transgender. Sia Trump che la Chiesa vedono miopemente solo due generi, uno maschile e l'altro femminile, incapaci di riconoscere l'esistenza di un gruppo minoritario.
I punti in comune fra Trump e la Chiesa potrebbero servire da ponti ma due nomine ci fanno pensare che la détente sarà solo temporanea. Papa Francesco ha nominato Robert McElroy a cardinale della prestigiosa e influente Catholic Church di Washington D.C. McElroy, che dal 2015 ricopriva la carica di vescovo di San Diego, si è spesso scontrato con Trump sulla questione dei migranti. Trump, da parte sua ha nominato Brian Burch, un attivista conservatore e critico di Papa Francesco ad ambasciatore al Vaticano.
Il presidente americano ha giustificato la nomina di Burch asserendo che l'attivista gli ha fatto guadagnare più voti cattolici di qualunque altro candidato presidenziale. Non è vero ovviamente. Il presidente John F. Kennedy non fu solo il primo cattolico a conquistare la Casa Bianca ma ricevette anche il numero maggiore dell'elettorato cattolico (78%).
* Domenico Maceri, PhD, è professore emerito all’Allan Hancock College, Santa Maria, California.
208, 29-31 Lexington Drive, Bella Vista, Sydney, NSW 2153, Australia
Freephone: 1800 BELOKA or Telephone: (02) 8882 8088
E-mail: info@belokawater.com.au
Il modismo dell’inclusività che esclude
di Giuseppe Arnò *
Un tempo nobile vessillo di giustizia sociale, oggi spauracchio da barzelletta: la cultura woke sembra aver percorso l’intera parabola dell’ascesa e della caduta a velocità supersonica. Nata per rendere il mondo più equo, ha finito per trasformarsi in una sorta di tribunale inquisitorio, dove il minimo scostamento dall’ortodossia del momento equivale a una condanna senza appello. Negli Stati Uniti il termine è ormai un insulto da talk show, un sinonimo di fanatismo iper-moralista con una spolverata di censura creativa. In Italia, invece, il fenomeno sembra ancora godere di una certa considerazione – o almeno di generosi finanziamenti pubblici. Ma facciamo un passo indietro.
Da virtù a vizio: cronache di un fenomeno che si è preso troppo sul serio
C’era una volta il “wokeness”, la sacra consapevolezza delle ingiustizie sociali. Poi è arrivata la politica, Donald Trump l’ha bollata come l’ideologia dei “losers”, e la parabola discendente ha avuto inizio. Il termine è passato dall’essere un simbolo di coscienza civile a un manifesto dell’intolleranza con pretese pedagogiche.
Negli USA, gli stessi giganti della Silicon Valley che fino a ieri dispensavano sermoni sull’inclusività hanno cominciato a prendere prudentemente le distanze. La nuova moda è sembrare neutrali, perché il vento sta cambiando e, si sa, il capitalismo si adatta più in fretta delle ideologie.
Curiosamente, il ritorno a un’etica meno woke non è stato privo di ironie. Donald Trump, durante il suo secondo mandato, ha evocato il passato eroico dell’America con tanto di promesse di espansionismo e industrializzazione. “Renderemo l’America grande di nuovo, trivellando di nuovo!”, ha esclamato, con Elon Musk al suo fianco che applaudiva sognando bandierine a stelle e strisce su Marte. Nel suo discorso “in bianco e nero” – maschi maschi, femmine femmine, niente sfumature – Trump ha sintetizzato perfettamente il rifiuto delle complessità
che la cultura woke ha cercato di affrontare, anche se talvolta con maldestra presunzione. E così, come in una tragicommedia, mentre una parte del mondo tenta di cancellare il passato con colpi di bianchetto ideologico, l’altra rispolvera nostalgicamente i decenni d’oro in cui tutto era più semplice – o almeno, così sembra nei racconti elettorali. Inclusività selettiva: il paradosso del wokismo
In teoria, la cultura woke mirava a includere tutti. In pratica, ha sviluppato un raffinato talento per l’esclusione. La caccia ai peccatori del passato ha portato a riscritture di classici, a riabilitazioni postume e a vere e proprie purghe culturali, con l’unico risultato di rendere il dibattito ancora più sterile e manicheo. Roma Caput Mundi (del finanziamento woke)
Mentre oltre oceano il fenomeno sembra avviarsi a una pensione anticipata, in Italia il wokismo trova nuova linfa, e soprattutto nuovi fondi. A Roma, ad esempio, il sindaco Gualtieri ha stanziato 240mila euro per progetti sull’affettività nelle scuole. Nulla di male, certo. Peccato che le stesse scuole abbiano infiltrazioni d’acqua, muri che si sbriciolano e strutture che farebbero invidia alla scenografia di un film post-apocalittico. Ma l’importante è che i bambini sviluppino la giusta sensibilità, anche se devono farlo sotto un tetto che potrebbe crollare da un momento all’altro.
Il fascino discreto della polarizzazione
Il vero problema non è tanto la cultura woke, ma l’incapacità collettiva di affrontare qualunque tema senza trasformarlo in una guerra di religione. Da una parte i paladini dell’inclusività totalitaria, dall’altra i nostalgici del “si stava meglio quando si stava peggio”. In mezzo? Il nulla. Perché il compromesso e il buon senso, oggi, non fanno notizia. E così, tra censure, anatemi e financo finanziamenti strategici, il mondo continua a girare. Forse nel verso giusto, forse no. Ma, come direbbe qualcuno, tutto scorre.
*direttore de La Gazzetta italo brasiliana
The Palestinian people are not illegal immigrants to be deported to other lands
A letter to Donald J. Trump from Prince Turki bin Faisal Al Saud, a Saudi prince and former government official who served as the head of Saudi Arabia's General Intelligence Presidency from 1979 to 2001. He is a grandson of Saudi's founder King Abdulaziz and son of King Faisal.
Dear President Trump,
The Palestinian people are not illegal immigrants to be deported to other lands.
The lands are their lands and the houses that Israel destroyed are their homes, and they will rebuild them as they have done after previous Israeli onslaughts on them.
Most of the people of Gaza are refugees, driven out of their homes in what is now Israel and the West Bank by the previous Israeli genocidal assault on them in the 1948 and 1967 wars.
If they are to be moved from Gaza, they should be allowed to return to their homes and to their orange and olive groves in Haifa, Jaffa and other towns and villages from which they fled or were forcibly driven out by the Israelis.
Mr President, many of the tens of thousands of immigrants who came to Palestine from Europe and other places after the Second World War stole Palestinian homes and land, terrorised the inhabitants and engaged in a campaign of ethnic cleansing.
Alas, America and the UK, the victors of the war, stood by and even facilitated the murderous evictions of the Palestinians from their homes and lands.
America and the UK did not want to receive the victims of Adolf Hitler’s Holocaust, so they were content with sending them to Palestine.
In the book Eight Days at Yalta, the author Diana Preston refers to a conversation between then US president Franklin Roosevelt and his Russian counterpart Joseph Stalin.
Preston writes: “Conversation turned to the subject of Jewish homelands. Roosevelt said he was a Zionist… When Stalin asked Roosevelt what present he
Il Degrado del Dibattito Politico: Quando la Politica Diventa Insulto
Negli ultimi giorni, il dibattito parlamentare in merito alla vicenda Alamari, il generale libico liberato dal governo italiano nonostante la richiesta di arresto della Corte Penale Internazionale, ha sollevato una serie di polemiche e insulti che più che arricchire il confronto, hanno contribuito a depotenziarlo.
Il protagonismo delle parole si è tradotto in un’incessante diatriba che ha visto figure politiche di primo piano, da destra a sinistra, cimentarsi in attacchi poco eleganti e di bassa levatura. Ma ciò che più colpisce non è solo la gravità dei contenuti, ma l'assenza di argomenti sostanziali dietro di essi.
Le parole usate dai vari esponenti politici sono state, a dir poco, volgari. La leader di sinistra Elly Schlein ha ironizzato su Giorgia Meloni definendola come una figura da "scuola elementare". Non solo un’offesa che non fa giustizia al livello di confronto che ci si aspetta da chi guida un partito di rilievo, ma una battuta di una trivialità tale da non aggiungere nulla al dibattito politico.
un tentativo di ridicolizzare l’avversario, riducendo una figura di governo a una caricatura.
Anche in questo caso, non si fa altro che abbassare il livello del dibattito, anziché concentrarsi sui fatti, sugli argomenti, sulle soluzioni da proporre.
Un capitolo a parte merita Matteo Renzi, che da ex presidente del Consiglio ha definito la Meloni "l'Omino di burro" in contrapposizione alla sua immagine di "Lady di ferro".
La politica ha bisogno di idee, di visioni, di discussioni sulla società, sul futuro e su come risolvere i problemi del Paese, ma invece si è trasformata in una specie di circo dove le battute facili, gli scherni e le offese sembrano prendere il sopravvento.
In una democrazia sana, le divergenze ideologiche sono inevitabili, ma dovrebbero essere un’occasione di crescita e approfondimento.
planned to make (Saudi king) Ibn Saud, he replied his only concession might be to give him six million Jews…”
Fortunately, when Roosevelt did meet Ibn Saud, the king disabused him of that offer and suggested that the Jews should be offered the best lands in Germany as compensation for the Holocaust.
Alas, Harry Truman, Roosevelt’s successor, wholeheartedly supported Jewish immigration to Palestine and eventually became instrumental in the creation of Israel.
The violence and bloodshed we witness today are the result of that action and the previous British complicity with Zionist ambitions from 1917 until then.
Mr President, your declared intent to bring peace to Palestine is much lauded in our part of the world.
I respectfully suggest that the way to do that is to give the Palestinians their inalienable right to self-determination and a state with its capital in East Jerusalem, as envisaged in UN General Assembly Resolutions 181 and 194 and Security Council Resolutions 242 and 338, and the Arab Peace Initiative.
All the Arab and Islamic countries, as well as the Palestinian Authority, accept the terms of the Arab Peace Initiative to end hostilities and establish relations with Israel.
One hundred and forty-nine countries recognise the Palestinian state.
Please make your country the 150th. No peace in the Middle East will be realised without addressing this noble issue justly and fairly.
Be remembered as the peacemaker.
Prince Turki Al Faisal
In politica, la capacità di criticare le idee degli avversari in modo lucido è fondamentale, ma ridurre il tutto a frasi da scuola media o peggio ancora da oratorio denota un assoluto scollamento dalla realtà delle questioni.
Un altro esempio di un simile atteggiamento è quello di Nicola Fratoianni, che ha definito il governo di Meloni "imbroglione".
Un'accusa grave, che però appare stranamente vuota se si pensa che, proprio sotto il suo stesso schieramento, sono emersi scandali legati ad esponenti come Aboubakar Soumahoro. Riferimenti come questo, seppur giustificati dalla necessità di mostrare incoerenze politiche, rischiano di appiattirsi su un livello di polemica personale che non fa onore alla politica.
Lo stesso accanimento personale è visibile nelle parole di Paolo Li Gotti, che in diretta su Carta Bianca ha definito la Meloni "una buffoncella". Quest’ultimo non è solo un insulto, ma
Le sue parole, oltre ad essere un insulto, sono anche il paradosso di una politica che non ha più la lucidità di distinguere tra il confronto sulle idee e il ricorso a critiche superficiali.
Renzi, che da leader di governo è stato spesso oggetto di critiche simili, dovrebbe evitare di abbassarsi al livello di commenti tanto futili, specialmente in un contesto dove la politica dovrebbe essere fatta di contenuti e visioni concrete.
Il Fallimento di una Politica Costruttiva
Ciò che emerge da questo scenario è l’incapacità di costruire un vero e proprio dibattito politico. Invece di rispondere con argomentazioni e proposte, il panorama politico italiano è afflitto da uno scontro tra attacchi personali che danneggiano gravemente l’immagine delle istituzioni.
L’insulto, che diventa la cifra della discussione, annulla qualsiasi forma di confronto utile e produttivo.
I cittadini si aspettano dai propri rappresentanti un linguaggio che sappia innalzare il livello del dibattito, non che lo faccia precipitare nel fango.
Si può contestare una politica, fare opposizione, ma farlo con educazione, rispetto e senza ricorrere a battute da "oratorio". La politica non può essere il palcoscenico di un circo dove l'insulto è l'unica forma di riscatto.
A questo punto, una riflessione diventa necessaria. Il confronto politico deve tornare a essere serio e rispettoso, non trasformandosi in una corrida dove chi urla di più o si mostra più scorretto ha la meglio.
Le forze politiche, a prescindere dal loro schieramento, devono riscoprire l’importanza del rispetto e della serietà nelle discussioni.
La società italiana merita un dibattito dove la qualità dei contenuti prevalga sull’ormai diffusa ricerca del sensazionalismo facile.
In questo modo, la politica potrà riacquistare quella dignità e credibilità che oggi sembra aver perso.
Bilingualism for adults in 2025
by Tom Padula
This week our Victorian School system begins another year for all children. This week also begins another year for Adults wanting to join the many institutions and community groups that offer continuing instructions in many subjects.
Our interest here is the teaching and learning of languages and in particular Italian. The question that comes to mind is the learning of Italian by adults in need of a different approach to how we teach school age children?
As an ex school teacher and now teacher of Adults, especially in these past few years, I have noted that Adults want quick results.
They want to speak fluent Italian after only a few months of learning. The results are not always there even for the most diligent of students.
So what are the answers and how do we approach both the teaching and learning of Italian to adults?
Let’s start with the learning of Italian. My order for the four languages skills are listening, reading, writing and finally speaking.
For listening activities there many ways of approaching this. My main activity initially is to listen to songs with the lyrics of these in front of you.
Along with the listening is a first attempt to sing along with the singer of the song. The program Spotify has a huge variety of singers and their songs.
I have joined Spotify with my TomPadulaTV Series. There are currently 25 Italian Programs with 12 songs in each. Just follow these programs initially.
I will come on how to use these in later articles. Listening to new content in other ways is highly recommended.
The second skills involves the reading of Italian in a fair loud way in order to learn the phonetics of this language. Correcting the phonetic and intonation of the reading is an important way to prepare for our eventual mastery of Italian.
There is a great variety of content available for this task.
A reading of this newspaper Allora News is a good way to access a great variety of content. Much more is also available online, with books, sketches, plays, poetry and other materials.
After having done listening and reading for a while, we come to the writing.
Identify and use vocabulary, phrases and sentences from the songs and the reading material, get an exercise book and begin writing short sentences, then some brief paragraphs and more. The ability to write content does not need to be perfect right away. Try writing some conversations or sketches.
All these activities are a preparation to begin and extend your ability to speak in Italian.
The best people who can help you in beginning to speak are your fellow students, also joining a theatre group or an Italian speaking friend or other.
There is a lot more to say about what we can do to learn Italian as an adult. Planning a trip to Italy for an adult student of Italian is a great personal reward for yourself.
Becoming bilingual is a real challenge. Make listening to Italian songs a companion in those home activities like cooking or even when gardening or doing other chores around the house. More to come by me from Melbourne on Bilingualism in Allora News.
Storia della Canzone Napoletana - Part 2
di Tom Padula
Questo secondo articolo sulla Storia della Canzone Napoletana mi fa riflettere su come dalle prime canzoni popolari li’ sul Vomero dalle lavandaie e dalla reazione negativa del Clero e delle Autorita’ Feudali, continuiamo oggi ad amare ed apprezzare un ricco repertorio di canzoni in lingua popolare napoletana. La musica di tanti strumenti tipicamente usati nelle canzoni napoletane piu’ celebri come il Mandolino, la Tammorra, il Putipu’, la Scetavajasse, il Triccaballacche, i Cembali sopravvivono fino ai nostril giorni. Alcuni di questi strumenti usano la pelle di animali e danno suoni molto particolari.
I balli come le tante forme della tarantella (originalmente fusione del Fandango spagnolo e del Moresque francese), - danno a chi vuole partecipare attivamente alle musica e fare un po’ di esercizio fisico. Come si sa, ballare fa bene alla salute e arricchisce la nostra vita sociale. C'è un altro Gruppo di persone che usano queste canzoni per promuovere la gioia di vivere con la partecipazione a Cori. Cantare insieme le belle canzoni in lingua napoletana fa parte del nostro patrimonio culturale italiano. Ecco come il cantare e la musica ci accompagnano durante i nostri giorni più lieti. Voglio menzionare la facilità con cui si può arricchire qualche altra attività con l’avere un tele-
fonino moderno ed accedere alle canzoni avendo il programma Spotify. Ho messo insieme fino ad adesso 25 programmi di 12 canzoni in cui si possono ascoltare molte di queste canzoni napoletane… ed italiane. Andate su Spotify TomPadulaTV e troverete un vasto repertorio di canzoni anche in altre lingue. Mi diverto con questo metodo anche nell’insegnamento dell’Italiano. Canta che ti passa…
History of Neapolitan Songs
Part 2
The themes of the villanellas were the usual of love, betrayal, irony, spite, drama, nostalgia and other. During the 13th Century ballads, nonsense and polemic songs were added to enrich an already burgeoning musical culture. The villanellas were played and sung everywhere in Italy and were able to entertain the poor and the rich, the peasants and the nobles. These popular melodies and songs were played in the
La Polizia sta trovando l'accordo con il Governo
La polizia del Victoria è vicino ad un accordo con il governo guidato dalla Premier, Jacinta Allan, dopo numerosi tentativi falliti. Un portavoce della polizia ha detto che questa volta l'accordo dovrebbe trovarsi poiché ci sono le condizioni per farlo. Stando a quello che sappiamo, lo Stato sarebbe disposto ad offrire 450 milioni di dollari per la durata di 4
anni, cioè un aumento del 4,5 per cento.
Adesso, i dettagli del possibile accordo, verranno spiegati ai membri della polizia in una speciale riunione. Sicuramente verrà mossa una mozione per decidere l'approvazione o la disapprovazione della proposta. Sembra questa la volta giusta.
Mariano Coreno
ACCA, CO.AS.IT. and University of Essex present Italian Mafia Stigma
& Calabrian Identities and negative stereotypes
Date: Friday 28 February 2025
Time: 6:30pm-8:00pm
Location: CO.AS.IT.
199 Faraday Street Carlton Free Event - Booking Required
streets and squares of Naples in the 14th and 15th Centuries. They were later emulated in the streets and squares of all major European cities. The only difference was the fact that in Naples the villanellas or song/dance type entertainment were enough to attract and satisfy people’s expectations, whereas in the rest of Europe these were only a part of the public festivals and circus circuit. Tourists reporting about life in Naples in the 16th Century speak of the festive atmospheres existing there whilst mentioning that the melodrama was very popular indeed! At this time there developed the reproduction of music sheets to be used by musicians and the people who wished to learn the words and the tune to the songs. Moreover, by this time, songs containing irony and double meanings became popular and so was the study of the Neapolitan song. By the 17th Century, the introduction of songs with tears accompanied by the musical instrument called the ‘Calascione’- literally a fat-bellied guitar- will be presented to the public by the Commedia dell’Arte character called Pulcinella. And while tears abounded on stage and on the faces of the singers, there were few fountains in Naples to satisfy the people’s thirst for water. However outside visitors to the city of song report that in the streets of Napoli there was plenty of laughter and fun.
Unitevi a noi per un evento che approfondisce le complessità della mafia italiana da una prospettiva critica e diversa. La 'ndrangheta, l’onorata società, infligge danni sociali a varie comunità, ma spesso i danni subiti dai calabresi-australiani e, per estensione, dagli italiani in Australia, passano inosservati. In questo incontro esploreremo come le attività e le narrazioni mafiose perpetuano stigma e influenzano l'identità collettiva all'interno della comunità calabrese, esaminando sia il contesto storico che le sfide contemporanee nella comprensione della 'ndrangheta calabrese-australiana. La 'ndrangheta può essere considerata un trauma intergenerazionale per molti calabresi lontano da casa, e nutre ambiguità e incertezze riguardo ai valori culturali nella diaspora, così come in Calabria. Attraverso storie personali, analisi basate su un decennio di ricerca sul campo e dialogo aperto, in questo evento miriamo a promuovere la comprensione del fenomeno mafioso a fronte di percezioni sociali spesso imprecise.
Cercheremo, in questo evento, di proporre una nuova narrazione per contestare lo stereotipo negative e mettere in evidenza i contributi culturali dei calabresi in Australia, riconoscendo al contempo come la resilienza della 'ndrangheta sia il prodotto di complessi enigmi sociali ed economici, sia in Italia che all’estero.
Speakers: Dr Anna Sergi is Professor of Criminology and Organised Crime Studies at the University of Essex, in the UK.
Vincent A. Morfuni KC is a barrister with extensive experience in both legal practice and academia.
Carlo Oreglia is Senior Producer and Broadcaster at SBS Italian in Melbourne.
Anna and Carlo’s Road trip for the podcast in Summer 2024
Vincent at the Diaspore Italiane conference in December 2024.
notizie comunitarie
Non lasciate i bambini nelle automobili
Se è vero che ogni giorno nel Victoria vengono lasciati chiusi nelle macchine 2 bambini mentre il genitore (più spesso la madre) fa la spesa, la situazione ci sembra allarmante. Ma come si può fare una cosa del genere quando fa caldo? Inaccettabile. Ambulance Victoria ha fatto sapere che hanno ricevuto 230 chiamate da persone che hanno avvisato bambini soli chiusi nelle auto! E in alcuni casi i bambini sono stati portati al pronto soccorso. I paramedici, infatti, hanno assistito e curato 1211 ragazzini-ne dal mese di dicembre del 2023 al mese di novembre del 2024. L'AV Director Regional
Sobborghi dove si sta meglio
Secondo una ricerca della Monash University's School of Public Health and Preventive Medicine, le zone del Victoria dove si sta meglio di salute sono 36 su 400, prese in considerazione dai ricercatori esperti. Tra le migliori figurano Belgrave, Olinda, Emerald, Mount Eliza, Rosebud, Flinders. la Mornington Peninsula e la Bellarine Peninsula nei pressi della Great Ocean Road e Gippsland. Una residente di Belgrave, Emily Collins, ha dichiarato: " Da qui noi possiamo avvertire l'aria fresca e pulita e ammirare le colline circostanti specialmente quando il cielo e' chiaro . È veramente una bellez-
and Clinical Operation, Steve Doyle, ha detto che la statistica parla da sola ed i genitori devono stare più attenti a non chiudere i propri figlioletti nelle auto anche perché quando fa caldo può finire male.
Pensate che il 58 per cento dei casi i bambini lasciati in auto avevano meno di 3 anni. Ricordiamo che un povero bambino ha perso la vita per questo motivo lo scorso 17 dicembre a Cobram. I tre sobborghi più colpiti da questa tragedia sono: Hoppers Crossing 26; Frankston, 22; Pakenham, 21. Cari genitori, fate attenzione!
Mariano Coreno
La Premier del Victoria vuole legge più severe per combattere la criminalità giovanile
La premier del Victoria, Jacinta Allan, ha dato ordine ai suoi collaboratori di rafforzare con misure adeguate la legge contro la criminalità giovanile che invece di diminuire aumenta giorno dopo giorno.
Essenziale, prima di tutto, rendere più difficile la concessione della libertà provvisoria su cauzione.
Non si possono lasciare liberi individui che dopo aver ottenuto la libertà su cauzione, continuano a rubare e danneggiare ogni cosa a portata di mano solo per il gusto di farlo, di provare quella emozione terribile che rende pia-
cevole anche la violenza. E molti misfatti di tale portata vengono pure filmati e messi su You Tube come se si trattasse di una vittoria contro le leggi e contro la società.
Conscia di tutto ciò, finalmente Jacinta Allan, ha deciso di intervenire in maniera decisiva chiedendo aiuto alla ministra della Giustizia, Sonya Kilkenny ed al ministro della Polizia, Anthony Carbines, di rivedere e migliorare le leggi attuali che riguardano la criminalità con lo scopo di arrestare quest'ondata di violenza giovanile.
Mariano Coreno
za". Invece, le zone classificate con il punteggio sotto 70 , sono quelle meno salutari , più inquinate e rumorose, come: Mildura North, Melbourne Airport, Melton West e la Melbourne Centrale dove adesso ci sono molti edifici addirittura vuoti poiché molti individui lavorano ancora da casa dai tempi del Covid--19. Tutto questo senza considerare il pericolo di viaggiare di notte e i numerosi orribili graffiti. Insomma, Melbourne è una grande e bella City, ma potrebbe diventare molto più bella se i suoi abitanti la rispettassero. Ma, oggi, parlare di rispetto è inutile.
Mariano Coreno
Venuta fuori la verità che riguarda
il Suburban Rail Loop a Melbourne
È appena venuta a galla la verita' che concerne un complotto di alcuni "bosses" della Suburban Rail Loop, di nascondere la verità, di non svelare certe informazioni poco gradite, come il costo e la disposizione dei fondi. Si tratta di un documento del 2020 che il governo statale ha tenuto segreto per tre anni cercando di evitare critiche imbarazzanti su quel progetto mirante di costruire la prima sezione, della galleria di 26 km. da Cheltenham a Box Hill con il pericolo di portarla a termine come aveva promesso il Premier Daniel Andrews nel 2018 durante le elezioni. L'allora capo esecutivo, Nick Foa, che ha poi consegnato il documento al
"chair" James Mackenzie raccomandandogli di mantenere segreti i costi. Il governo ha cercato di assicurare i cittadini del Victoria di stare tranquilli poiché con la costruzione di 70,000 abitazioni lungo le stazioni della ferrovia avrebbe potuto incassare i soldi per coprire le spese. Infatti, vi è pure stato un modesto investimento, effettuato nel 2021, ma non sufficiente a risolvere il problema delle case e del trasporto alternativo mentre si doveva lavorare. Il primo Ministro, Anthony Albanese, ha promesso 2,2 miliardi di dollari per terminare il progetto, ma ha spiegato che lo farà soltanto dopo le elezioni. Mariano Coreno
Toscana Social Club, Festa di Carnevale
Sabato 22 febbraio iniziano le attività del noto Club Toscano di Melbourne per il 2025 e ha in programma la Festa di Carnevale. Menù ricco di 4 portate. Birra, vino e soft drinks inclusi. Musica di Kato. Si può partecipare in costume oppure in maschera. In palio premi per i migliori costumi e la migliore maschera. Costo: $65 adulti e $30 bambini sotto i 5 anni di età.
Per le prenotazioni non esitate a contattare: Betty al numero: 0404 460 378 o Loretta: 0414 670 171.
Circolo Pensionati di Fawkner
Domenica, 23 febbraio, ore 12 pm - Ballo con pranzo presso la Sport Hall del Fawkner Community Centre, Jukes Road, Fawkner. Menù di 4 portate; bevande da acquistare al bar. Musica di Joe La Greca. Costo: soci $ 30; non soci $ 35.
Per prenotazioni, contattare: Tony Stante al n. 9350 1779, oppure Gaetano Ferla, al n. 9367 1682.
Italian Clubs Dinner Dances
Sabato 15 Febbraio 2025
Festa di San Valentino
ICKA Club
Italian Social-Club Altona Inc.
Monte Lauro Social Club
San Marco in Lamis Social Club
La Festa di San Valentino e’ la Festa degli Innamorati. Va celebrate sia in pubblico che in privato.
Ci fa ricordare quanto importante è mantenere le buone relazioni interpersonali.
Quindi Evviva San Valentino. Un Brindisi per celebrare questa benedetta ricorrenza annuale. Febbraio è anche il Mese del Carnevale e molti Club ed Associazioni celebrano quest’altra ricorrenza con Balli in Maschera e divertimenti di ogni genere. Per me le Maschere della Commedia dell’Arte Italiana di tanti secoli fa va riveduta con un più ampio apprezzamento.
a cura di Mariano Coreno e Tom Padula
La comunità di Berkeley esplora i servizi locali in un evento speciale
La scorsa settimana, il centro comunitario di Berkeley ha ospitato un evento speciale dedicato alla scoperta e all’approfondimento dei servizi locali essenziali, offrendo ai residenti l’opportunità di conoscere meglio le risorse disponibili per la loro quotidianità. L’iniziativa ha visto la partecipazione di numerosi enti e organizzazioni, tra cui Syd-
ney Water, fornitori di elettricità, il programma di prestito NILS (No Interest Loan Scheme), St Vincent de Paul Society (St Vinnies), Services Australia e molte altre realtà impegnate nel supporto alla comunità.
L’evento è stato un’occasione unica per i cittadini di ricevere informazioni, consulenze personalizzate e assistenza pratica su
vari aspetti della vita quotidiana, come la gestione delle bollette, i finanziamenti senza interessi e i servizi sociali. Molti residenti hanno potuto chiarire dubbi su questioni amministrative, ottenere supporto per accedere a sussidi governativi e scoprire nuove opportunità per migliorare la propria condizione economica.
Ad arricchire ulteriormente l’incontro, è stato organizzato un barbecue in segno di ringraziamento per il prezioso contributo dello staff e dei volontari che ogni giorno si dedicano al benessere della comunità. L’atmosfera conviviale ha favorito il dialogo tra i partecipanti e gli operatori dei servizi, rendendo più accessibili e comprensibili le informazioni fornite.
Fondamentale è stato anche il supporto dei Centri di Vita di Berkeley, che hanno collaborato all’organizzazione dell’evento, dimostrando ancora una volta il loro impegno nel favorire il benessere collettivo e nel promuovere iniziative di inclusione sociale. Grazie alla loro esperienza e alla rete di contatti consolidata, i Centri di Vita hanno facilitato la connessione tra i residenti e gli enti di supporto, rendendo l’evento un vero successo.
Molti partecipanti hanno sottolineato quanto sia stato utile poter ricevere risposte dirette alle loro domande e accedere a servizi che spesso sembrano complessi o difficili da raggiungere. Alcuni hanno anche condiviso le loro esperienze personali, raccontando come le informazioni ricevute potranno aiutarli a gestire meglio le sfide quotidiane, soprattutto in un periodo di difficoltà economica per molte famiglie.
L’evento ha rappresentato un importante momento di aggregazione, rafforzando il senso di comunità e creando nuove opportunità di collaborazione tra cittadini e istituzioni. Numerosi partecipanti hanno espresso il desiderio che iniziative simili vengano riproposte regolarmente, sottolineando quanto sia cruciale avere accesso diretto a risorse fondamentali.
I residenti hanno espresso grande soddisfazione per l’opportunità di ricevere informazioni dirette dai professionisti del settore, sottolineando l’importanza di eventi di questo tipo per rafforzare la coesione sociale e migliorare la qualità della vita nella comunità. Con iniziative come questa, il centro comunitario di Berkeley conferma il suo ruolo fondamentale nel supporto ai cittadini, offrendo occasioni di crescita, informazione e solidarietà.
L’auspicio è che eventi simili possano diventare un appuntamento fisso, contribuendo a costruire una rete e rafforzando così il tessuto sociale della comunità di Berkeley.
Il Salisbury Fringe Carnival torna più grande e spettacolare che mai
Uno degli eventi comunitari gratuiti più grandi del nord di Adelaide, il Salisbury Fringe Carnival, torna a Carisbrooke Park questo febbraio con un fine settimana ancora più ricco di spettacoli e nuove attrazioni.I residenti potranno vivere l'atmosfera del Fringe direttamente nel proprio quartiere con ingresso libero, parcheggio gratuito e un'ampia varietà di intrattenimento per tutta la famiglia.
Tra i momenti più attesi, spicca l'esibizione degli Incredibles Band, una delle migliori cover band di Adelaide, che porterà per la prima volta nel nord il loro acclamato Queen Tribute Show. "Siamo davvero entusiasti di esibirci per la prima volta al Salisbury Fringe Carnival! È un grande onore e non vediamo l'ora di portare il nostro Queen Tribute Show nel nord, dove abbiamo un pubblico straordinario. Il nostro primo set includerà brani da festa, mentre il secondo sarà interamente dedicato ai Queen: ci sarà qualcosa per tutti! Non vediamo l'ora di vedervi lì!" ha dichiarato Sam Raciti, cantante e manager degli Incredibles Band. Lo spettacolo internazionale di HEROMACRO stupirà il pubblico con incredibili acrobazie e un'affascinante fusione di cultura giapponese tradizionale e moderna. Altri artisti in programma includono i Boomstars, Stuntman
Jim, mangiatori di fuoco, artisti itineranti e numerosi spettacoli in puro stile Fringe all'interno del tendone Rastelli.
L'edizione di quest'anno promette divertimento per tutte le età con un numero maggiore di giostre, spettacoli in due diverse aree, una silent disco, giochi gonfiabili, attrazioni da luna park, una zona dedicata ai bambini, uno spazio sensoriale e il dinamico Riot City Wrestling Ring. Non mancheranno food truck e un'area bar per rilassarsi tra un'esibizione e l'altra.
Dal 2014, il Salisbury Fringe Carnival è un appuntamento fisso nel calendario della comunità, attirando ogni anno oltre 15.000 visitatori da tutto il nord di Adelaide.
L'evento gratuito si terrà a Carisbrooke Park per due giorni ricchi di emozioni: venerdì 21 febbraio dalle 18:00 alle 21:30 e sabato 22 febbraio dalle 12:00 alle 21:30. "Il Salisbury Fringe Carnival continua a crescere in dimensioni e popolarità, e sono entusiasta di vederlo nuovamente nel bellissimo Carisbrooke Park. È il modo perfetto per iniziare l'anno e vivere l'energia vibrante della nostra città. Unisciti a noi per un weekend di intrattenimento gratuito e spirito comunitario nella City of Salisbury!" ha affermato Gillian Aldridge OAM, sindaca della città di Salisbury.
Nuovo Sentiero Pedonale sulla "Great River Walk" di Penrith
Il popolare percorso "Great River Walk" di Penrith, che collega i ponti lungo il fiume Nepean, è ora un'esperienza più sicura e ben collegata grazie al completamento del nuovo sentiero pedonale sulla Nepean Avenue. Questo sentiero, che include paletti di protezione e illuminazione sotterranea, migliora significativamente la sicurezza di migliaia di pedoni che ogni settimana percorrono la "Great River Walk" e rappresenta una tanto attesa aggiunta a questo amato percorso.
Il sindaco Todd Carney ha celebrato la conclusione del progetto insieme alla deputata di Penrith, Karen McKeown OAM, (nella foto) durante una visita sul posto.
“Ogni anno vediamo sempre più persone che visitano il nostro bellissimo fiume Nepean e percorrono questo popolare giro, e per tanto tempo sono state costrette a camminare sulla strada in questa sezione del percorso, cosa che non era ideale", ha dichiarato il sindaco Carney. "Questo progetto è stato una priorità per il Consiglio e la nostra comunità sin dallo sviluppo del nostro piano 'Our River Master Plan' e dalla premiata Penrith Green Grid Strategy."
"È fantastico vedere realizzato il nostro obiettivo condiviso per un'area del fiume Nepean percorribile, collegata e sicura."
Il ministro per la Pianificazione e gli Spazi Pubblici, Paul Scully, ha dichiarato che il governo del New South Wales ha investito 1,25 milioni di dollari nel progetto tramite il Metropolitan Greenspace Program.
"La 'Great River Walk' di Penrith è una delle destinazioni più iconiche e pittoresche di Sydney Ovest, con bellissime
Nuove attività per la Federazione Siciliani d’Australia: Assemblea Generale e Concerto
Il 2025 si prospetta come un anno ricco di iniziative per la Federazione Siciliani d’Australia, che continua a promuovere e valorizzare la cultura siciliana.
Due sono gli appuntamenti già fissati nel calendario, che vedranno la comunità siciliana riunirsi per celebrare tradizioni, cultura e momenti di condivisione.
Il primo importante evento in programma è l’Assemblea Generale, che si terrà venerdì 22 febbraio 2025 alle ore 12.30 presso il Club Marconi di Sydney. Questo incontro rappresenta un’occasione fondamentale per i membri della Federazione per riunirsi, discutere le attività svolte e pianificare le iniziative future.
L’Assemblea sarà un momento di confronto e dialogo, con l’obiettivo di rafforzare ulteriormente i legami all’interno della comunità siciliana e di promuovere nuove idee per il futuro.
In occasione della Giornata Internazionale della Donna, la Federazione Siciliani d’Australia organizzerà un evento speciale per celebrare le donne e il loro
contributo alla società. Protagonista della serata sarà la talentuosa pianista siciliana Giuseppina Torre, che si esibirà in un concerto di pianoforte lunedì 3 marzo 2025, con inizio alle ore 19.30. Maggiori dettagli sull’evento saranno disponibili a breve.
La musica di Giuseppina, con le sue melodie evocative e la sua maestria tecnica, promette di regalare al pubblico un’esperienza indimenticabile, unendo tradizione e innovazione in un omaggio alla cultura siciliana e all’universalità dell’arte femminile.
Il Presidente della Federazione Siciliani d’Australia, Cav. Uff. Tony Noiosi, ha espresso grande entusiasmo per il nuovo anno di attività: “Il 2025 sarà ancora un anno di grande impegno e passione per la nostra comunità. L’Assemblea Generale rappresenta un momento cruciale per riflettere sui traguardi raggiunti e per guardare al futuro con ottimismo e determinazione. Siamo inoltre orgogliosi di ospitare un’artista del calibro di Giuseppina Torre, che con la sua musica saprà portare un pezzo di Sicilia in Australia. Invito tutti a partecipare a questi eventi, per condividere insieme la bellezza della nostra cultura e rafforzare i legami che ci uniscono.”
La Federazione Siciliani d’Australia dimostra ancora una volta il suo impegno nel mantenere viva la cultura siciliana e nel creare occasioni di incontro e condivisione per la comunità. Restate sintonizzati per ulteriori aggiornamenti e preparatevi a vivere un 2025 all’insegna della cultura, della musica e della comunità!
viste sul fiume Nepean e sulle Blue Mountains," ha affermato il ministro Scully. "I finanziamenti per questo progetto rendono questa passeggiata comunitaria più sicura per i pedoni e i ciclisti. Inoltre, migliorano la connettività con il vicino Tench Reserve e lo Yandhai Nepean Crossing."
La deputata McKeown ha aggiunto che il tanto atteso sentiero offre un migliore flusso del traffico e migliora l'esperienza per gli utenti della "Great River Walk".
"La 'Great River Walk' è una delle passeggiate più sceniche di Sydney, e questo nuovo sentiero la rende ancora migliore", ha dichiarato. "La comunità locale desidera che l'area del fiume Nepean diventi una destinazione di classe mondiale per la natura e il tempo libero. Un percorso più sicuro e connesso della 'Great River Walk' è parte di questa visione."
Il progetto ha anche incluso la creazione di bande di pavimentazione per ridurre la velocità del traffico, creando un ambiente più sicuro e tranquillo, che supporta e incoraggia i ciclisti sulla strada. Sono stati piantati nuovi alberi per migliorare l'amenità, fornire ombra e contribuire a raffreddare la città.
Questo progetto è stato finanziato orgogliosamente dal Consiglio Comunale e dal Governo del New South Wales. Il Consiglio ha ottenuto una sovvenzione di 1,25 milioni di dollari tramite il Metropolitan Greenspace Program, e questa somma è stata abbinata dal Consiglio con ulteriori fondi provenienti dal Piano delle Contribuzioni per gli Spazi Pubblici del Distretto e dal Reddito Generale del Consiglio.
Griffith accoglie nuova consulente giovanile
Il Consiglio Comunale di Griffith ha accolto Charli Scott come nuova Consulente Giovanile, che subentra a Ellie Andreazza, la quale ha guidato con successo il Gruppo Consultivo Giovanile (YAG) negli ultimi 12 mesi.
Ellie Andreazza ha riflettuto sul suo tempo in questo ruolo, definendolo un'esperienza incredibilmente gratificante.
"Essere la Consulente Giovanile nell'ultimo anno è stata un'opportunità straordinaria per avere un impatto reale sulla vita dei giovani di Griffith" ha dichiarato.
"Uno dei miei risultati di cui vado più fiera è stato organizzare l'evento del drive-in nel 2024, che ha unito la nostra comunità in modo divertente e coinvolgente. Guidare l'YAG è stato un privilegio, e non vedo l'ora di vedere cosa riserverà l'anno prossimo sotto la leadership di Charli."
Charli Scott, che ha appena completato il suo anno 12 a scuola, è entusiasta di intraprendere questo ruolo e di promuovere iniziative incentrate sui giovani.
"Sono davvero impaziente di incontrare e lavorare con il Grup-
po Consultivo Giovanile e di iniziare a pianificare gli eventi per l'anno a venire. Ci sono così tante opportunità per unire i giovani e non vedo l'ora di farle accadere," ha dichiarato.
Uno dei primi eventi principali già in fase di pianificazione è una "Colour Fun Run", che si terrà nella prima metà dell'anno. In una dichiarazione, il Consiglio ha affermato che è felice di supportare Charli nel suo nuovo ruolo e di continuare a coinvolgere i giovani in modi significativi durante il 2025.
La sua dedizione e passione per i giovani, unita all'orgoglio della sua eredità culturale, hanno avuto un impatto positivo su numerosi eventi, portando la sua esperienza personale a diventare un esempio per tanti giovani italo-australiani.
Il suo impegno ha contribuito a unire diverse generazioni e culture, valorizzando la diversità che caratterizza Griffith.
Storia di Grazia Spiritosanto dall'Italia all'Australia, tra famiglia e volontariato
La signora Grazia Spiritosanto ci accoglie con un sorriso e una voce carica di emozione mentre racconta la sua storia di vita, fatta di viaggi, sacrifici, amore e dedizione al prossimo.
Originaria di Messina, la signora Grazia ha lasciato la sua terra natale 63 anni fa. Ho sposato mio marito in Sicilia, lo avevo conosciuto perché lui era tornato dall’Australia, da Melbourne, con l’intento di trovare una moglie e rientrare nella sua nuova patria, racconta. Dopo il matrimonio, appena due settimane dopo, siamo partiti per l’Australia. Mio marito, insieme a suo fratello, aveva un'azienda di mobili, la 'Spiritosanto Brothers'. Realizzavano mobili di pregio, esponendo anche alla fiera di Melbourne e guadagnandosi una solida reputazione nel settore.
Dopo un periodo a Melbourne, la coppia ha deciso di trasferirsi a Sydney, città che ha conquistato subito il cuore della signora Grazia. Siamo venuti in vacanza, ma mi è piaciuta così tanto che mio marito ha impacchettato tutto e ci siamo trasferiti definitivamente, spiega.
A Melburne nasce la loro prima figlia, Patrizia, seguita poi da Daniele. Tuttavia, il legame con l'Italia era ancora forte, e il marito di Grazia aveva promesso ai suoceri che, dopo cinque anni, sarebbero tornati a far visita alla famiglia. "Quando finalmente siamo tornati, però, i miei genitori non c’erano più. È stato difficile, tutto sembrava estraneo, impossibile da accettare. Nel frattempo, ero incinta di
Davide, e ho dovuto attendere la sua nascita a Messina prima di poter rientrare in Australia. Una volta tornati a Sydney, la famiglia ha dovuto ricominciare da zero. Abbiamo lottato, ma grazie a Dio siamo riusciti a farcela. Oggi ho tre figli, sette nipoti e vivo ancora qui.
La perdita del marito, avvenuta sei anni fa, ha lasciato un grande vuoto nella sua vita. Abbiamo trascorso 56 anni insieme, ed è difficile abituarsi alla solitudine. I miei figli ci sono, ma hanno le loro famiglie, e io devo comprenderlo. Per anni ho pianto, sentendomi persa, finché ho deciso di dedicarmi a qualcosa di significativo.
La signora Grazia ha trovato una nuova missione nel volontariato, un'attività che le riempie le giornate di gioia e soddisfazione. Ogni settimana, dalle 10 alle 13, servo pasti a 200-250 persone. Sono poveri e bisognosi. Torno a casa stanca, ma felice di aver aiutato chi ne ha bisogno. Nonostante l’età, la signora Grazia non ha intenzione di fermarsi. Continuerò fino a quando potrò. Se avessi avuto la possibilità di farlo da giovane, l’avrei fatto con altrettanto entusiasmo. Ma la vita aveva altri piani per me, ho dovuto crescere i miei figli e prendermi cura di mio marito, malato per tanto tempo. Non mi sono mai lamentata e non ho rimpianti.
La sua storia è un esempio di forza, resilienza e amore per la comunità. La signora Grazia ci saluta con una frase che racchiude il senso della sua vita: Ho fatto ciò che dovevo fare, e lo rifarei senza esitazione.
2025 NSW State Master Snooker Championship al Marconi
Il NSW State Master Snooker Championship, uno degli appuntamenti più attesi nel mondo dello snooker australiano, si svolgerà quest’anno al Club Marconi dal 28 febbraio al 2 marzo 2025. Questo torneo, che vanta il patrocinio della NSW Billiards & Snooker Federation, è considerato uno dei principali eventi del calendario annuale di snooker, richiamando talenti di spicco e appassionati da tutta la regione. Un torneo inclusivo e di alta qualità
Una delle caratteristiche più innovative di quest'edizione del campionato è l'inclusività: uomini e donne gareggeranno insieme, offrendo un'opportunità unica di vedere sfidarsi i migliori atleti senza distinzioni di genere.
Le iscrizioni per partecipare sono già aperte, con la data di chiusura fissata per il 20 febbraio. Il costo di partecipazione è di $110 per gli uomini e $55 per le donne, rendendo l'evento accessibile a un ampio spettro di giocatori.
Montepremi e ambizione: una competizione di alto livello
L'evento non è solo una sfida tecnica, ma anche un'opportunità per gli atleti di mettersi in gioco con un montepremi interessante.
Sebbene la somma totale non sia ancora stata rivelata, il torneo è noto per attirare un buon numero di partecipanti di alto livello, grazie alla visibilità e alla reputazione che ha acquisito negli anni.
Il Club Marconi: Storico Partner e Ospite d’Onore
Il Club Marconi, uno dei principali centri sportivi della zona, ospita l'evento con grande orgoglio, sostenuto dalla NSW Billiards & Snooker Federation.
Il club ha una lunga tradizione nel campo dello snooker e in questi anni ha visto crescere il suo impegno nell'organizzare eventi di rilevanza internazionale.
La federazione, d'altra parte, svolge un ruolo fondamentale nella supervisione del torneo, garantendo che ogni dettaglio sia curato alla perfezione per mantenere alta la qualità dell’evento.
Roger Fairbrother: Il Campione del Club Marconi in cerca del sesto titolo
Un nome che risuona con forza nel panorama del torneo è quello di Roger Fairbrother, un giocatore di punta del Club Marconi che ha vinto il NSW State Master Snooker Championship ben cinque volte. La sua costante eccellenza e abilità hanno fatto di lui una figura ammirata e rispettata, ma la domanda che tutti si pongono è: Riuscirà Fairbrother a conquistare il suo sesto titolo?
La sfida sarà certamente interessante, perché ogni anno emergono nuovi talenti che possono rivelarsi delle vere e proprie sorprese. Se Fairbrother riuscirà o meno a mantenere il suo dominio, dipenderà dalla sua capacità di fronteggiare i giovani e audaci rivali che potrebbero provare a prendersi il suo posto nella storia del torneo.
Un’occasione
da non perdere: atmosfera unica
e competizione elevata
Questo evento non è solo un’occasione per gli appassionati di snooker di assistere a competizioni di altissimo livello, ma anche un'opportunità per godere di un'atmosfera vibrante, ricca di emozioni e spirito sportivo. Le sfide tra i migliori giocatori locali sono destinate a offrire spettacolo e a incantare il pubblico, creando un ambiente unico, dove la passione per il gioco si mescola con il fair play e la rivalità sana.
Gli appassionati di snooker, quindi, hanno una data da segnare sul calendario: dal 28 febbraio al 2 marzo, il NSW State Master Snooker Championship al Club Marconi sarà il palcoscenico perfetto per assistere a uno dei tornei più emozionanti e prestigiosi del circuito locale.
Non resta che mettersi comodi e godersi la competizione.
Spettacolo di Ross Manicini, Elvis Impersonator al Club Marconi
Lunedì 17 febbraio, il Club Marconi ospiterà un evento imperdibile: lo spettacolo di Ross Manicini, un talentuoso impersonatore di Elvis. L’evento si terrà nella sala Michelini ed è completamente gratuito.
Le porte si apriranno alle 18:30
e lo spettacolo avrà inizio alle 20:00. Si tratta di un evento senza biglietti, ma con posti limitati, quindi si consiglia di arrivare presto per assicurarsi un posto. Non mancate a questa serata dedicata alla musica e all'energia di Elvis!
I Sindaci di Sydney chiedono la fine della violenza religiosa
I sindaci che rappresentano più della metà della popolazione di Sydney hanno firmato oggi una dichiarazione congiunta chiedendo la fine della violenza religiosa e impegnandosi a lavorare insieme per portare armonia e comprensione.
Tra i 21 sindaci presenti all'evento storico organizzato al Bondi Pavilion, c'erano i sindaci di Liverpool (sindaco Ned Mannoun), Waverley (sindaco Will Nemesh) e Inner West (sindaco Darcy Byrne), che sono rispettivamente musulmani, ebrei e
cristiani. I sindaci hanno firmato congiuntamente la seguente dichiarazione sulla coesione sociale:
“Come sindaci siamo uniti nel condannare la violenza, l'odio e l'estremismo. Le nostre comunità sono accoglienti e connesse, e diventano più forti grazie alla diversità delle nostre opinioni, fedi, origini, culture e identità. Gli atti di odio e violenza che si sono verificati a Sydney devono essere condannati con la massima fermezza, e questi atti sfacciati e vigliacchi richiedono l'azione legale con tutta la forza della legge.
Questi atti criminali mirano a creare paura, caos e divisione. Chiediamo alle nostre comunità di rimanere unite, così come noi siamo uniti, per supportarsi reciprocamente in questi tempi difficili. Condanniamo senza riserve l'allarmante aumento degli attacchi antisemiti e riconosciamo l'escalation generale del razzismo e della violenza contro le comunità razziali e religiose, comprese quelle musulmane, cristiane, ebree, induiste e buddiste. Non c'è posto per l'odio nella nostra società.
Sydney è una città vibrante, orgogliosamente multiculturale e multireligiosa. La sua popolazione diversificata è riflessa in tutta la città, creando una comunità inclusiva di cui siamo orgogliosi. Ogni livello di governo e ogni persona della nostra comunità ha un ruolo da giocare nel mantenere la nostra comunità pacifica e armoniosa a Sydney. Il governo locale gioca un ruolo cruciale
nel promuovere questa inclusività tra le comunità multiculturali, dove tutti si sentono al sicuro, rispettati e valorizzati. Sosteniamo fermamente che il governo locale si occupi di problemi locali e che la politica estera non sia di competenza o expertise dei consigli comunali.
Siamo impegnati a essere promotori della coesione sociale, utilizzando la nostra leadership e conoscenza per combattere il razzismo e promuovere la sicurezza della comunità. Le nostre comunità meritano di vivere libere dalla paura e dall'odio e lavoreremo insieme per sostenere questi valori e promuovere il supporto necessario per realizzarli.
Oggi chiediamo ai governi del New South Wales e federale di prendere misure urgenti agendo su vari fronti tra cui: riconoscere il governo locale come un livello vitale di governo nella creazione e nel mantenimento della coesione sociale; Collaborare con i consigli per combattere il flagello dell'antisemitismo e proteggere tutte le comunità da diffamazione, intimidazione e violenza; Investire in programmi educativi multiculturali e interreligiosi per rafforzare la comprensione e l'unità tra le comunità; migliorare la legislazione per combattere i crimini d'odio e la discriminazione e garantire una protezione più forte per tutti; sostenere i consigli locali nello sviluppo di strategie e politiche contro il razzismo, l'inclusione e la coesione sociale; e fornire infrastrutture e risorse di sicurezza dove necessario per proteggere le comunità a rischio, inclusa una polizia forte ed efficace, per individuare e perseguire i colpevoli dei crimini d'odio. Continueremo a collaborare come rappresentanti eletti per sostenere le nostre comunità, condividere le migliori pratiche, coordinare e promuovere iniziative, attività e la sicurezza della comunità. Intendiamo formalizzare questo lavoro attraverso quadri strategici. Il nostro obiettivo è creare una società più forte, più sicura e più unita, dove tutti si sentano rispettati e valorizzati.”
Al termine dell'incontro, il sindaco Mannoun ha dichiarato che la dichiarazione rappresentava
un livello di accettazione, accordo e azione che può essere raggiunto solo in Australia.
"L'accordo rapido di tutti i sindaci sulla dichiarazione congiunta ha dimostrato il livello di armonia e cooperazione che possiamo raggiungere," ha detto.
"Chiamiamo quello che è successo un evento multiculturale, ma in realtà è stato un evento australiano, un prodotto della vita in quella che è la società multiculturale di maggior successo al mondo."
"All'estero ci sono nazionalità che sono in disaccordo violento tra di loro. Qui in Australia, dobbiamo semplicemente dire un forte 'NO'."
La conferenza dei sindaci ha accolto con favore il rafforzamento della legislazione contro la diffamazione etnica a livello statale e federale, ma ha affermato che bisogna fare di più a livello di comunità.
"I sindaci sono nella posizione unica di unire le comunità. Come dice la dichiarazione congiunta, il nostro obiettivo è creare una società più forte, più sicura e più unita, dove tutti si sentano rispettati e valorizzati" ha dichiarato il sindaco Mannoun.
“Lavorando insieme in tutta Sydney, possiamo costruire ponti, promuovere la comprensione e creare un futuro più forte e unito, indipendentemente dal tuo codice postale."
I consigli hanno concordato di condividere strategie, avviare programmi, organizzare eventi pubblici e celebrazioni e lavorare per creare una maggiore comprensione tra le diverse credenze religiose nelle loro aree di governo locale.
"Le persone dovrebbero concentrarsi nel celebrare ciò che ci accomuna, prendendosi il tempo per parlarsi, godersi la compagnia reciproca e – soprattutto –fermare gli altri dal coinvolgersi in diffamazione religiosa e violenza."
"Che si tratti di Australia Day, ANZAC Day o una delle nostre celebrazioni multiculturali, il consiglio di Liverpool è orgoglioso di celebrare la composizione diversificata della nostra città in rapida crescita, che ospita più di 150 nazionalità," ha dichiarato il sindaco Mannoun.
Al lora! notizie comunitarie
Celebrazioni a Canberra per i dieci anni di CNA
Lo scorso weekend a Canberra, si è aperto ufficialmente il decimo anniversario della CNA Multicultural Services Inc., un traguardo importante che segna il consolidarsi dell’associazione come punto di riferimento per la comunità italiana e non solo.
Fondata nel 2015 a Wollongong, la CNA (Community and Not-for-Profit Association) si è rapidamente affermata come una realtà importante per la comunità italo-australiana e multiculturale locale, a sud-ovest di Sydney e non solo.
La sua missione principale è promuovere l'integrazione culturale e sociale, supportando attività che favoriscono l'inclusività e la crescita attraverso servizi al cittadino, eventi, corsi di lingua e cultura italiana e programmi di assistenza sociale. Con una forte attenzione verso le famiglie e gli anziani, la CNA ha costruito una rete solida di membri attivi e partner che collaborano in vari settori, dall'educazione alla cultura, dalla salute al supporto sociale. Il suo impegno verso il rafforzamento dei legami interculturali l'ha resa un punto di riferimento per tutti coloro che desiderano
contribuire positivamente alla comunità e vivere in armonia con le diversità.
Il Board della CNA, insieme ad alcuni collaboratori, ha partecipato a due significativi momenti di incontro, che hanno permesso di riflettere sul percorso svolto finora e di tracciare le direzioni future.
Il sabato è stato dedicato a una serie di eventi che hanno arricchito le celebrazioni. La giornata ha visto la visita alla mostra Pompei, un incontro con gli sbandieratori di Arezzo e un saluto all’addetto scolastico dell’Ambasciata d’Italia, che ha rafforzato il legame tra la CNA e le istituzioni italiane in Australia.
Questi momenti hanno rappresentato non solo un’occasione di arricchimento culturale, ma anche un'opportunità per discutere del futuro dell’associazione.
Bruno Lopreiato, Presidente della CNA, ha sottolineato con orgoglio i risultati ottenuti in questi dieci anni: "Abbiamo cominciato da una visione, dieci anni fa, e oggi siamo una realtà importante nella nostra comunità. Vogliamo continuare a cre-
scere e, quest’anno, abbiamo già avviato un’attività di playgroup che avvicina le famiglie e i bambini alla nostra cultura e alla nostra lingua. Non posso che essere fiero del lavoro svolto e ringrazio tutti per la collaborazione."
John Gullotta, membro del Board, ha celebrato l’importanza di questo anniversario, evidenziando il ruolo cruciale della CNA nella comunità italiana: "I dieci anni della CNA sono un traguardo straordinario, non solo per la nostra comunità, ma anche per chi, nel mondo, segue il nostro lavoro. La CNA è un ‘one-stop-shop’ per le necessità della nostra gente. Siamo apprezzati anche grazie alla comunicazione portata avanti da ‘Allora!’ e dal suo direttore Franco Baldi, che permette alla CNA di essere conosciuta. Essere qui a Canberra, insieme al Board, è stato fondamentale per fare il punto e pianificare il futuro."
Giuseppina Auteri, anch’ella componente del Board, ha condiviso il suo orgoglio per i risultati ottenuti: "Ogni settimana vediamo come la CNA aiuti la nostra comunità, dai più giovani agli anziani. Non posso che essere fiera del lavoro svolto e di come l’associazione si prenda cura delle necessità di tutti, soprattutto dei più vulnerabili."
Giovanni Testa, Executive Officer della CNA, ha concluso la giornata con un messaggio di gratitudine e speranza: "Un grazie al Board per la fiducia e per aver creduto in questa idea che è la CNA. Andiamo avanti con determinazione per continuare
a venire incontro alle esigenze della comunità tutta, non solo quella italo-australiana."
La giornata di domenica ha visto la conclusione delle celebrazioni con una toccante visita al War Memorial, un momento di raccoglimento in ricordo dei soci, sostenitori e amici che sono venuti a mancare, ma il cui contri
buto continua a vivere nei valori e nelle azioni della CNA. Mentre le celebrazioni del decimo anniversario continueranno con altri eventi durante il 2025, la CNA si prepara a intraprendere un nuovo capitolo, con l’obiettivo di continuare a servire e rafforzare la comunità, per i prossimi dieci, cento anni e oltre.
Nu vagabundu chi girau u mundu...
Gemelli Carreri: Il giudice viaggiatore che ispirò Jules Verne
di Generoso D’Agnese Era nato in un piccolo borgo calabrese. Troppo piccolo per i suoi sogni che spaziavano al di là dell’Orizzonte. E che Giovanni Francesco Gemelli Carreri decise di trasformare in realtà. Dei suoi viaggi sono rimaste poche tracce, in parte perse nelle nebbie del tempo e tra il silenzio della storiografia ufficiale ma lui potrebbe essere stato tranquillamente l’ispiratore per Jules Verne del romanzo “Il Giro del Mondo in 80 giorni”. Nato tra il 15 e il 17 ott. 1648 a Radicena, un borgo situato nel territorio dell’Aspromonte e attualmente inglobato nel comune di Taurianova, Giovanni Francesco Gemelli Carreri compì i suoi studi nel collegio dei Gesuiti di Napoli e si laureò in Giurisprudenza. Deciso a intraprendere l’attività di avvocato, il giovane rimase a Napoli ed entrò nella Giudicatura del Regno, svolgendo funzioni giudiziarie presso l'amministrazione del Vicereame, dal 1671 al 1685. In quest'ultimo anno, per gravi contrasti, abbandonò l'impiego dando inizio al suo
primo viaggio al di fuori dei confini del Regno e visitando in soli sei mesi l'Italia, la Francia, l'Inghilterra, i Paesi Bassi e la Germania. Nel 1686 partecipò alla guerra contro i Turchi in Ungheria dove, nel corso della battaglia per la presa di Buda (2 sett. 1686), rimase ferito. Tornato a Napoli nel 1687, il giurista decise di lasciare traccia scritta della sua esperienza di guerra e dei suoi viaggi europei, pubblicando in collaborazione con l’archeologo napoletano Matteo Egizio “Relazione delle Campagne d'Ungheria” (1689) e “Viaggi in Europa” (1693). Dopo una breve parentesi ripartì alla volta dell'Ungheria distinguendosi, sotto il comando del duca Carlo V di Lorena, durante la battaglia di Mohács del 12 ag. 1687. Apprezzato per il suo valore militare dal giovane principe Eugenio di Savoia, dall'ambasciatore spagnolo Carlo Emanuele d'Este marchese di Borgomanero e dall'imperatore d'Austria Leopoldo I. , Carreri venne reintegrato nella magistratura del Regno di Napoli ma solo per un tempo limitato, due
bienni come Auditore. A conclusione dei quattro anni (tra il 1689 e il 1693) che lo avevano visto operare a Lecce e all'Aquila, lasciando di sé, soprattutto nella città abruzzese, un ottimo ricordo, Gemelli Carreri si ritrovò senza un lavoro soddisfacente.
Chiuso nella sua scalata alla carriera professionale dall’assenza di origini aristocratiche, Careri non resse alla frustrazione di dover rinunciare al suo futuro nei tribunali e decise di abbandonare l’Italia. Il 13 giugno del 1693 partì da Palmi. Al fratello, un ecclesiastico, prima di partire aveva riferito che il suo obiettivo era quello di visitare la Terrasanta e il grande Impero cinese. Preso congedo dai suoi più stretti amici e collaboratori, giunse, dopo aver toccato Malta e Alessandria, al Cairo, dove venne accolto dal console francese in Egitto. Dopo aver ammirato le piramidi e altri luoghi antichi, si recò a Gerusalemme. Rientrato ad Alessandria, ripartì per Costantinopoli. Nella capitale dell'Impero turco fu però arrestato dalle autorità locali che lo accusarono di spionaggio, mentre visitava i navigli che venivano equipaggiati in vista della guerra contro Venezia. Ottenuta la scarcerazione grazie all'immediato intervento del console francese Gemelli Carreri si imbarcò per poi raggiungere Trebisonda, dopo aver attraversato l'Armenia e la Georgia. Il 17 luglio 1694, giunse in Persia a Isfahan, dove poté assistere alla salita al trono del nuovo scià Husain ibn Sulaiman, aggregandosi, per espresso invito dell'ambasciatore polacco, al seguito diplomatico di quella nazione. Durante il suo soggiorno in Persia visitò quelle che sembravano essere le rovine dell'antica città di Persepoli per poi raggiungere una località che il indicata come Bander-Congo, sul Golfo Persico e da lì salpò alla volta dell'India, approdando a Daman il 10 gennaio del 1695. Arrivato in un territorio infestato da numerosi conflitti tra i principi del Sud dell'India e il Gran Mogol, riuscì comunque ad ottenere da quest'ultimo udienza privata e rifiutata la proposta dello stesso di restare al suo servizio, ripartì per Goa, dove incontrò il viceré portoghese per circa due ore. Da Goa, via mare, il 4 agosto 1695 raggiunse Macao, dove fu accolto nel convento dei
padri agostiniani spagnoli. Quindi, si recò a Canton, il 19 agosto, tra la meraviglia sia dei francescani spagnoli, sia dei gesuiti portoghesi, i quali erano convinti, malgrado le ripetute smentit, che fosse un inviato segreto del papa mandato in Cina a prendere informazioni tanto sugli ordini religiosi quanto sui problemi attinenti la giurisdizione episcopale. I frati lo aiutarono a trovare una guida e un domestico per raggiungere Pechino, dove fece il suo ingresso il 6 novembre 1695, tra lo stupore dei padri gesuiti presenti in città. Il viaggiatore calabrese entrò in buoni rapporti con il superiore dei missionari portoghesi, Filippo Claudio Grimaldi, il quale ricopriva l'ufficio di presidente del Tribunale delle matematiche che lo introdusse alla presenza dell'imperatore in occasione della presentazione del nuovo calendario per l'anno 1696. Dopo aver visitato la Grande Muraglia, il 24 gennaio 1696 rientrò a Canton e qualche mese più tardi, l'8 aprile, lasciò la Cina per recarsi nelle Filippine. di cui visitò l'interno e nel quale ebbe spesso contatti con il governatore. Imbarcatosi ancora una volta su un galeone spagnolo, raggiunse il Messico
Nel suo viaggio intorno alla Terra, Carreri riservò una tappa fondamentale all’esplorazione della terra americana. Il solitario viaggiatore calabrese ha infatti lasciato ai posteri la prima descrizione esauriente delle terre della California e dell’estremo lembo nord che in seguito sarebbe divenuto lo stato dell’Oregon. Nei suoi sei volumi pubblicati e dedicati all’impresa, quello dedicato all’esperienza americana riveste ancora oggi un grandissimo significato geografico, etnologico e antropologico, per le accurate descrizioni e le osservazioni attente sulle popolazioni native.
Terminata la sua personale esplorazione, Carreri si imbarcò alla volta de L'Avana, da dove partì infine per fare rientro in Europa. Giunse a Cadice il 9 giugno 1698, e dopo aver attraversato la Francia e l'Italia , concluse il suo giro a Napoli il 4 dicembre 1698. Descritto dai suoi concittadini come « nu vagabundu, chi tantu vagabundu chi girau u mundu... » Careri viene spesso considerato l’inventore del turismo, per la capacità di saper viaggiare senza vincoli culturali e scientifici e spinto soltanto dalla immensa curiosità
di conoscere e condividere le esperienze.
Stabilitosi Casalnuovo, provincia di Napoli, nel 1699 pubblicò il resoconto dei suoi viaggi in sei volumi dal titolo Giro del Mondo del dottor D. Gio. Francesco Gemelli Careri.
La pubblicazione in 6 volumi del suo racconto di viaggio avvenne a Napoli fra il 1699 e il 1700. Il libro ebbe un grande successo e alla prima edizione ne seguirono altre cinque in lingua italiana, una prima traduzione inglese nel 1704 e due edizioni in francese nel 1719 e nel 1727, incappando però in diverse critiche che portarono il pubblico a considerare l'intera opera di Gemelli Careri come un'opera di fantasia o un plagio. Se però numerose descrizioni sono frutto di furti letterari, è indubbio che l'intera opera riposa su una reale esperienza di viaggio dell'autore.
Tra i suoi scritti appaiono infatti numerose tracce riferite ad aspetti poco edificanti della vita ecclesiale nobiliare lontano da Roma e questo probabilmente è tutto quel che resta di una produzione letteraria compromettente e invisa alla società del suo tempo seppur ricca di ben sei volumi incentrati sul suo straordinario viaggio intorno al Mondo.
Nonostante il grande successo del Giro, il G. non ottenne mai la tanto anelata promozione, anche a causa della confusa situazione politica di quegli anni. Nominato giudice della Vicaria, Gemelli Carreri visse a Napoli fino alla sua morte, il 25 luglio 1724.
Giro Intorno al Mondo" (1699) e "Voyage du Tour du Monde" rappresentano ancora oggi il suo tributo alla letteratura da viaggio, oltre a essere lo spunto per il popolare romanzo scritto due secoli dopo da Jules Verne.
Italy rejects motion on ICC
Italy has chosen not to join the 79 countries that signed a declaration of support for the International Criminal Court (ICC), following sanctions imposed by the United States against its officials.
The declaration, signed by two-thirds of the ICC member states, reaffirmed "steadfast and unwavering support for the independence, impartiality, and integrity of the ICC," calling it "an essential pillar of the international justice system." The signatories also condemned the U.S. sanctions, arguing that they could undermine ongoing investigations and threaten the rule of international law.
Tensions with the ICC escalated after President Donald Trump signed an executive order imposing economic sanctions and travel restrictions on the court's officials, accusing them of unfairly targeting the United States and Israel. The move came after a meeting at the White House
La striscia di Gaza tra assurdità e futuro
Recentemente, il presidente americano Donald Trump ha avanzato una proposta sorprendente: gli Stati Uniti dovrebbero prendere il controllo della Striscia di Gaza, trasformandola nella "Riviera del Medio Oriente" e trasferendo permanentemente i palestinesi altrove. Questa idea ha suscitato reazioni contrastanti a livello internazionale.
with Israeli Prime Minister Benjamin Netanyahu.
The American initiative was linked to arrest warrants issued by the ICC against Netanyahu, former Defense Minister Yoav Gallant, and Hamas commander Mohammed Deif, for war crimes and crimes against humanity.
The warrants related to the violence of October 7, 2023, and the subsequent war in Gaza.
Washington described the ICC’s decision as a "shameful moral equivalence" between Israel and Hamas, asserting that it set a dangerous precedent for U.S. sovereignty.
Italy's decision not to sign the declaration comes amid rising tensions between Rome and the ICC over the case of Libyan police chief Osama Almasri. Arrested in Italy last month on the ICC’s request, Almasri was later released and repatriated to Libya. The Italian government justified its decision, claiming that the arrest warrant was flawed.
Jubilee, Anglicans & The King
King Charles III and Queen Camilla will undertake a state visit to Italy and Vatican City in early April 2025. During their stay, they will be received by Pope Francis to celebrate the Jubilee, a highly significant event for the Catholic Church that takes place every 25 years.
In addition to their meeting with the Pontiff, the itinerary includes official engagements in Rome and Ravenna, aiming to strengthen bilateral relations between Italy and the United Kingdom.
Although King Charles III is the supreme head of the Anglican Church, his participation in the Jubilee is not unusual. Back in 2000, Queen Elizabeth II met with Pope John Paul II for that year's Jubilee. Such encounters
highlight the importance of ecumenical dialogue and the desire to foster mutual understanding among different Christian denominations.
King Charles III has repeatedly expressed his commitment to promoting interfaith dialogue and understanding among various religious communities.
In September 2022, shortly after becoming monarch, he pledged to "protect the faith," assuring religious leaders that he would support the many "faiths, cultures, traditions, and beliefs" across the nation.
The Tudor era is long gone: while Henry VIII’s break from Rome in the 16th century marked the birth of Anglicanism, today, the British sovereign actively engages with Vatican initiatives.
L'idea che Gaza diventi un territorio americano appare irrealistica e problematica sotto diversi aspetti. Innanzitutto, la rimozione forzata dei palestinesi violerebbe il diritto internazionale e i principi fondamentali dei diritti umani.
Inoltre, la trasformazione di Gaza in una destinazione turistica di lusso ignora le profonde radici storiche e culturali della popolazione locale, oltre a sottovalutare le complesse dinamiche geopolitiche della regione.
Critici hanno paragonato questa proposta a fantasie letali di spostamento forzato di popolazioni, evidenziando i pericoli insiti in tali idee.
Attualmente, però, la Striscia di Gaza è terra di nessuno oltre ad essere una zona di crisi umanitaria. Dopo anni di conflitto, l'infrastruttura è devastata, i servizi essenziali sono carenti o inesistenti, e la popolazione civile soffre enormemente, le abitazioni sono ridotte in macerie da rimuovere. Le recenti difficoltà nella distribuzione degli aiuti umanitari, nonostante il cessate il fuoco, evidenziano la complessità della situazione.
Hamas, che ha governato Gaza per anni, è indebolito, ma la possibilità di un suo riarmo e di una conseguente escalation con Israele rimane una preoccupazione costante. In questo contesto, la mancanza di uno stato sovrano, democratico e legittimato dal voto della popolazione aggrava ulteriormente le sofferenze dei cittadini palestinesi.
Per garantire un futuro di pace e sostenibilità economica per i palestinesi di Gaza, è fondamentale l'istituzione di un'amministrazione civile.
Questa amministrazione dovrebbe concentrarsi in primo luogo sulla ricostruzione delle infrastrutture, sul ripristino dei servizi essenziali e sulla promozione dello sviluppo economico. Un approccio del genere offrirebbe alla popolazione locale l'op-
portunità di costruire una vita dignitosa, riducendo al contempo le tensioni nella regione.
Nonostante le numerose criticità, la proposta di Trump ha un aspetto positivo: esclude l'annessione della Striscia di Gaza da parte di Israele, il che potrebbe aprire la strada a nuove soluzioni internazionali, con vari partner arabi che rispettino i diritti dei palestinesi e promuovano una pace duratura.
La situazione a Gaza richiede
soluzioni pragmatiche e rispettose dei diritti umani. Sebbene la proposta di Trump presenti numerose problematiche, essa evidenzia la necessità di un intervento dell’intera comunità internazionale per affrontare la crisi umanitaria e politica nella Striscia di Gaza.
Solo attraverso un impegno concertato si potrà garantire un futuro di pace e prosperità per la popolazione di Gaza e l'intera regione mediorientale.
Le neuroscienze spiegano perché è difficile mantenere i buoni propositi
"Anno nuovo, vita nuova."
Ogni gennaio fissiamo obiettivi ambiziosi, ma spesso li abbandoniamo. Perché?
Le neuroscienze spiegano che la forza di volontà dipende dal cervello. Lo striato, attivato dalla dopamina, ci spinge a ripetere comportamenti gratificanti. La corteccia cingolata anteriore e la corteccia prefrontale aiutano nell'autocontrollo e nella pianificazione, ma la gratificazione immediata resta una forte tentazione.
La motivazione è cruciale: livelli elevati di dopamina favoriscono la perseveranza. Tuttavia, la forza di volontà si può allenare. Resistere alle tentazioni rafforza i circuiti neurali dell'autodisciplina. Obiettivi chiari e realistici aiutano a mantenere la determinazione.
Meglio piccoli passi costanti anziché cambiamenti drastici. La chiave è la continuità: come nell'allenamento fisico, la forza di volontà si sviluppa nel tempo con costanza e consapevolezza.
National Multicultural Festival un successo senza
Dal 7 al 9 febbraio 2025, la città di Canberra ha ospitato il National Multicultural Festival, un evento che ha confermato ancora una volta la sua importanza nel panorama degli appuntamenti culturali australiani.
L’edizione del 2025 è stata particolarmente significativa, poiché ha segnato un’espansione del festival ben oltre il distretto cittadino, abbracciando una porzione più ampia del Glebe Park e coinvolgendo un numero record di partecipanti.
La cerimonia inaugurale, tenutasi venerdì 7 febbraio presso il palco principale del South Glebe Park, ha dato ufficialmente il via ai festeggiamenti. L’evento ha visto la straordinaria esibizione dei Muyngu Koekaper, ballerini tradizionali dell’isola di Saibai nello stretto di Torres, che hanno incantato il pubblico con le loro danze evocative e ricche di simbolismo culturale. La loro performance ha rappresentato un omaggio alle tradizioni indigene australiane, dando un tono autentico e coinvolgente all’apertura del festival.
Grazie alla sua crescente popolarità, il National Multicultural Festival 2025 si è esteso ulteriormente, toccando non solo il Civic Square e il City Walk, ma anche Bunda Street, Akuna Street e gran parte del Glebe Park. Questa espansione ha permesso a un numero maggiore di persone di partecipare, offrendo un’esperienza più sicura e confortevole per tutti i visitatori.
Con oltre un chilometro di bancarelle gastronomiche e una partecipazione record di 270 stand, il festival ha offerto un autentico viaggio culinario intorno al mondo.
Gli amanti del cibo hanno potuto gustare piatti tipici di ogni angolo del pianeta, scoprendo sapori nuovi e prelibatezze tradizionali. Tra gli stand più apprezzati si sono distinti quelli dedicati alla cucina italiana, thai, libanese e messicana, confermando la straordinaria varietà dell’offerta gastronomica.
Uno degli aspetti più attesi del festival è stato senza dubbio il ricco programma di esibizioni musicali e spettacoli dal vivo. Sul palco si sono alternati oltre 200 artisti, tra cui nomi di spicco del
panorama musicale internazionale e australiano.
Tra le performance più acclamate spicca quella di Thelma Plum, l’artista principale del festival. La cantautrice di origine Gamilaraay ha incantato il pubblico con la sua voce straordinaria e il suo stile inconfondibile, confermando il suo status di icona musicale indigena.
Non meno apprezzata è stata l’esibizione di Frank Yamma, vincitore del prestigioso Deadly Award, che ha portato sul palco il suo inconfondibile folk aborigeno, toccando il cuore degli spettatori con testi profondi e sonorità evocative.
Il pubblico ha potuto inoltre
godere della performance dell’artista R&B Thndo, nato in Zimbabwe ma cresciuto a Canberra, che ha proposto una selezione dei suoi brani più amati. La scena reggae è stata rappresentata dalla big-band Black Bird Hum, che ha portato energia e positività al festival con il suo sound coinvolgente.
Infine, la band congolese di rumba e soukous, The Seben Brothers, ha trasportato i presenti in un viaggio musicale attraverso le sonorità africane.
Uno degli elementi distintivi di questa edizione del festival è stata la presenza dell’area dedicata alle ambasciate presenti sul territorio della capitale au-
Al lora! speciale centrale
straliana. L’Ambasciata Italiana ha avuto un ruolo di primo piano, promuovendo la cultura e le bellezze del Bel Paese attraverso una guida completa alla scoperta delle mete turistiche più affascinanti d’Italia. Il pubblico ha potuto immergersi nell’arte, nella storia e nelle tradizioni italiane grazie a materiali informativi e presentazioni interattive.
Particolarmente apprezzata è stata la partecipazione di sette sbandieratori provenienti da Arezzo, in Toscana, che hanno regalato una performance esclusiva e suggestiva. Il loro spettacolo, caratterizzato da un perfetto sincronismo e da coreografie mozzafiato, ha conquistato il pubblico, regalando momenti di pura magia e riportando in vita le antiche tradizioni medievali italiane.
Uno degli appuntamenti più attesi del festival è stata la spettacolare sfilata Smartraveller, che si è tenuta nella giornata di sabato 8 febbraio. Questo evento iconico ha visto la partecipazione di gruppi e artisti provenienti da tutto il mondo, i quali hanno sfilato lungo il percorso che attraversava London Circuit, Akuna Street e Glebe Park. La sfilata ha incantato il pubblico con un’esplosione di colori, costumi tradizionali, danze e musiche etniche, offrendo un viaggio straordinario attraverso le culture del mondo. La partecipazione dei gruppi musicali e delle comunità locali ha reso la sfilata un’esperienza unica, rafforzando il senso di appartenenza e condivisione tra le diverse culture rappresentate.
L’edizione 2025 del National Multicultural Festival ha superato ogni aspettativa, registrando un’affluenza straordinaria e consolidandosi come il più grande festival multiculturale mai organizzato nella capitale australiana.
La varietà di eventi, la qualità delle esibizioni artistiche e l’ampia partecipazione della comunità hanno reso questa edizione memorabile, sottolineando l’importanza della diversità culturale come valore fondante della società australiana.
Con il successo straordinario di quest’anno, il National Multicultural Festival si conferma un appuntamento imprescindibile nel panorama culturale di Canberra, lasciando il pubblico con la promessa di un’edizione futura ancora più spettacolare e coinvolgente. MGS
by ROLAND MELOSI
a scuola
Difesa delle lingue etniche in Australia
L'importanza della promozione delle lingue etniche nelle scuole australiane è un tema sempre più discusso, grazie anche all'impegno di figure locali come Nathan Hagarty, membro del parlamento di Leppington, e istituzioni educative come la Marco Polo - The Italian School di Sydney. Recentemente, grazie alla sensibilizzazione di Hagarty, è stato portato all'attenzione delle autorità educative il tema della valorizzazione delle lingue, in particolare nel contesto del Vi-
ctorian Certificate of Education (VCE) e del New South Wales Higher School Certificate (HSC).
In una lettera inviata alla Marco Polo lo scorso 5 febbraio 2025, Hagarty ha aggiornato sulla sua discussione con il Ministro per l'istruzione e l'apprendimento precoce del New South Wales, Prue Car. Il parlamentare aveva precedentemente sollevato la questione della scalabilità delle lingue nell'ambito delle qualifiche scolastiche statali, prendendo come esempio il sistema
del VCE. La risposta ricevuta dal Ministro Car, pur confermando che al momento non sono previsti aggiustamenti per le lingue nel calcolo dell'ATAR (Australian Tertiary Admission Rank), ha comunque riconosciuto l'importanza dell'insegnamento delle lingue, ribadendo il sostegno del governo alle opportunità offerte dal curriculum delle scuole del New South Wales.
La risposta del Ministro ha sottolineato l'importanza di continuare a incoraggiare gli studenti a scegliere materie che li appassionano, incluse le lingue, per garantire il loro coinvolgimento e successo accademico. Nonostante il Ministero non preveda modifiche immediate al sistema di calcolo dell'ATAR, la discussione sollevata da Hagarty verrà presa in considerazione nelle future consultazioni con i Ministri dell'Istruzione a livello nazionale.
La Marco Polo, riconosciuta per il suo impegno nella promozione della lingua e cultura italiana, è stata una delle principali sostenitrici di questa causa. L'i-
stituzione ha da sempre messo al centro della sua offerta formativa l'apprendimento delle lingue, contribuendo a mantenere viva la tradizione linguistica e culturale della comunità italiana in Australia. Il suo impegno, insieme al supporto di figure politiche come Hagarty, sta contribuendo a sensibilizzare il governo e le autorità educative sull'importanza di un'educazione plurilingue, che non solo arricchisce il profilo accademico degli studen-
ti, ma rafforza anche la coesione sociale e culturale nella società australiana.
Il dibattito sul valore delle lingue etniche nelle scuole è dunque destinato a proseguire, con la speranza che il supporto istituzionale continui a crescere, favorendo l'integrazione delle lingue straniere nel percorso educativo degli studenti australiani e garantendo loro opportunità di successo sul piano accademico e professionale.
Al lora! a scuola
Allora! partecipa attivamente alla divulgazione della lingua e della cultura italiana all’estero, attraverso la pubblicazione di articoli e di periodiche attività didattiche. La rubrica “Ambasciatori di Lingua” si rinnova per fornire ai lettori delle nozioni sem-
NUOVE LEZIONI D’ITALIANO N. 104
plici, veloci e pratiche di base per imparare la lingua italiana.
L'italiano è una lingua con un ricchissimo vocabolario, espressioni idiomatiche e sfumature semantiche che riportiamo volentieri in queste pagine, con la speranza che al termine dell’an-
no la comunità abbia appreso qualcosa in più sulla Bella Lingua e quanti sono ancora indecisi, si possano impegnare per conoscere più a fondo l’Italiano. La rubrica è realizzata in collaborazione con la Marco Polo - The Italian School of Sydney.
Saba
Umberto Saba, pseudonimo di Umberto Poli, nasce a Trieste il 9 marzo del 1883, da un agente di commercio veneziano e un’ebrea triestina. Il carattere difficile della madre e l’assenza del padre, che aveva abbandonato la madre prima che lui nascesse, lo fanno affezionare in maniera particolare alla sua tutrice, e ne segnano in maniera negativa l’infanzia ed il resto della vita, in cui sarà vittima di periodiche crisi depressive.
La sua formazione avviene essenzialmente da autodidatta, attraverso la lettura di Petrarca, Alfieri, Parini ed anche di autori più moderni come D’Annunzio e Carducci.
L’uso dello pseudonimo Saba da parte del poeta non ha una certa giustificazione: si può far risalire al nomignolo che gli aveva dato la balia o ad una storpiatura infantile del nome stesso della balia, Gioseffa Schober, oppure al fatto che “saba” in ebraico significhi nonno, una figura cui era molto affezionato.
Tra il 1905 e il 1906 Umberto Saba è a Firenze, dove ha rapporti molto marginali con il gruppo de La Voce che, essenzialmente, lo respinge. La scarsa sintonia con questo gruppo e con i suoi componenti riemerge in due occasioni: nel 1910, quando i vociani recensiscono malamente Poesie, la sua prima raccolta di versi, e più tardi, sempre nello stesso anno quando propone ai vociani la pubblicazione di un suo articolo, Quel che resta da fare ai poeti, in cui polemizza con l’ideologia del poeta-vate e la poesia eccessivamente estetica e decorativa.
Tra il periodo fiorentino e la pubblicazione della sua prima raccolta, c’erano stati gli anni del militare ed il matrimonio con la Carolina Wölfler. Nel 1912
pubblica la sua seconda raccolta di poesie, divenuta poi nota col nome di Trieste e una donna, accolta con freddezza dalla critica; nel frattempo legge Nietzsche e Freud, due pensatori che avranno un’influenza notevolissima sulla sua produzione successiva. Sebbene Trieste fosse città dell’Impero austro-ungarico, Umberto Saba ha cittadinanza italiana ed esprime posizioni fermamente interventiste.
Allo scoppio della guerra viene chiamato alle armi per il Regio esercito ed opera in diverse funzioni ma rimanendo sempre nelle retrovie. Alla fine del conflitto ritorna a Trieste dove acquista una libreria, e nel 1921 pubblica la prime edizione del Canzoniere, in questo periodo mantiene rapporti epistolari con scrittori del rango di Palazzeschi e Montale.
Nel 1938, anno della promulgazione delle leggi razziali del fascismo, inizia un periodo particolarmente difficile nella vita di Saba: costretto a vendere la libreria si trasferisce in Francia, ma ritorna a Trieste per l’inizio del secondo conflitto mondiale, che trascorre spostandosi in varie città del nord Italia.
È solo nel dopoguerra che si afferma come poeta: nel 1946 collabora con il Corriere della sera e pubblica Scorciatoie e raccontini, una raccolta di prose che gli vale il Premio Viareggio, e nel 1948 pubblica la terza edizione del Canzoniere.
Gli anni ’50 sono segnati dall’acuirsi delle sue crisi depressive, per le quali decide di farsi ricoverare in clinica. Queste crisi, e la malattia della moglie ne segnano dolorosamente gli ultimi anni di vita. Umberto Saba si spegne a Gorizia nell’agosto del 1957.
Umberto
Hamburger in chiesa: perché non in sala parrocchiale?
Il caso dell’"hamburger party" organizzato nella chiesa di San Pietro a Trissino, in provincia di Vicenza ha scatenato un acceso dibattito tra fedeli e opinione pubblica. Da un lato, i promotori dell’iniziativa la vedono come un’opportunità per avvicinare i giovani alla comunità parrocchiale; dall’altro, i critici parlano di profanazione.
Partiamo da un dato di fatto: oggi i giovani frequentano sempre meno le chiese. La scristianizzazione, la mancanza di attrattiva della vita parrocchiale e il bombardamento di stimoli esterni rendono difficile il loro coinvolgimento. In questo contesto, qualsiasi iniziativa che miri a riportarli in chiesa non può essere liquidata con superficialità. L’idea di condividere un pasto non è di per sé sbagliata: il cibo è da sempre un elemento di aggregazione e la Chiesa, nella sua missione evangelica, deve trovare strade efficaci per avvicinarsi ai giovani. Tuttavia, la questione dello spazio sacro non può essere
Poco conosciuti:
ignorata. La chiesa è un luogo di preghiera e di raccoglimento, e servire hamburger tra le sue mura, seppur lontano dall’altare, appare quantomeno inopportuno. Non sarebbe stata una soluzione più sensata utilizzare la sala parrocchiale? L’accoglienza dei giovani non implica necessariamente la desacralizzazione degli spazi liturgici. La critica di chi vede in questo evento una mancanza di rispetto per il luogo di culto ha dunque una sua legittimità.
E Gesù, approverebbe? Il Vangelo ci racconta di un Cristo che partecipava ai banchetti e condivideva il pasto con i peccatori, ma ci narra anche del giorno in cui scacciò i mercanti dal tempio, indignato per la profanazione del luogo sacro. Se avesse voluto accogliere i giovani con un hamburger, forse avrebbe scelto il sagrato o una sala adiacente alla chiesa. In ogni caso, il dibattito resta aperto e pone una questione più ampia: come la Chiesa deve adattarsi ai tempi senza snaturare la propria identità?
Santa Verdiana
Santa Verdiana nacque a Castelfiorentino nel 1182 dalla nobile famiglia Attavanti. Fin da giovane si dedicò alla preghiera e alla carità, vivendo per alcuni anni come governante, dedita alla preghiera e all'astinenza. Secondo la tradizione, san Francesco d’Assisi la ammise nel Terz'Ordine Francescano. Divenne amministratrice per un parente facoltoso, ma usò le sue risorse per aiutare i poveri. Un miracolo racconta che, dopo aver donato tutte le scorte alimentari durante una carestia, Dio le reintegrò il giorno successivo. Pellegrina a Santiago di Com-
Non c'è due senza tre: Papa Francesco e Fazio, tra i due Papi vince quello laico
di Tommaso Scandroglio
@La Nuova BQ
E tre. Domenica scorsa Papa Francesco si è fatto nuovamente intervistare da Papa Fazio in collegamento da Santa Marta.
Il sodalizio si è ormai consolidato dato che entrambi si collocano nel medesimo ambito culturale, quello progressista, della giustizia sociale, dell’ambientalismo, dell’inclusività, dell’immigrazionismo, dell’irenismo culturale, del pacifismo, dell’omofilia senza confini, della globalizzazione con primato europeo, del pauperismo, della colpevolizzazione dell’etnia caucasica e della vergogna della propria storia e della propria natura.
I temi toccati sono stati la tregua a Gaza, con un fervorino nemmeno adatto al bisticcio tra bambini, il giubileo – dove il Papa life coach dispensava consigli sul ricominciare sempre, sul mettersi in cammino – il perdono – ed abbiamo appreso che Dio perdona anche i peccati contro lo Spirito Santo che per Gesù sono imperdonabili – e poi gli evergreen: i carcerati, i migranti, le guerre, Trump, le nomine femminili in Vaticano, l’immancabile pedofilia, l’olocausto, l’accoglienza di persone transessuali – tema che ha fornito l’occasione a Francesco per spiegare che esiste una nuova categoria di peccati gravi che sono quelli contro l’angelicalità (ad esempio non prendersi cura dei propri genitori).
E poi l’argomento più rilanciato dai media: «L’Italia […] non fa figli, faccia entrare i migranti», come se l’Italia non fosse più una nazione, con un suo popolo, proprie tradizioni e una sua religione al cui vertice, tra l’altro, c’è proprio lui, Papa Francesco, ma solo un orto dove è bene piantare le zucchine dato che nessuno più coltiva le carote.
Un ortaggio val l’altro, un italiano può essere barattato con un magrebino, l’importante è occupare con qualcuno lo spazio vuoto lasciato dalla denatalità. Le parole del Papa sono più fredde, perché agghiaccianti, dell’inverno demografico.
Tra i due Papi, ha vinto quello più laico, con la nuova sede ad Avignone sul Nove, perché costui ha maggiore capacità di orientare i consensi, plasma con più efficacia la coscienza collettiva. Inoltre
Papa Francesco, con questa ennesima intervista, scolora sempre più nel pop, nella figura dell’influencer che però non ha molta presa sugli uditori perché ripete con minor forza quanto media e social con più astuzia e bravura declamano da tempo. La sua voce appare come un’eco indistinta di quanto è già stato scritto con chiarezza nell’agenda di questo mondo.
Il Papa predica nella cattedrale di Che Tempo Che Fa, ma, alla fine, a solo beneficio dei fedeli di Papa Fazio. Ciò a voler dire che nel sodalizio tra i due pontefici trae maggior vantaggio il conduttore, che diventa conduttore di anime, perché offre al dio Auditel la presenza del Pontefice. È stato Francesco a servire alla causa di Fazio e non è stata la trasmissione di quest’ultimo a diventare cassa di risonanza dell’evangelizzazione.
Anche perché non sarebbe mai stata questa l’intenzione del Santo Padre, ben orientato, invece e come sempre, nello sforzo, per lui piano, di tradurre il trascendente nell’immanente, il sacro nel profano, lo straordinario nell’ordinario, il cielo nella terra, la fede in competenze umane, troppo umane.
Un cristianesimo prêt-à-porter e pronto per tutti perché a misura di tutti, customizzato, docile alle esigenze del consumatore di prodotti del benessere individuale.
Dicevamo che Fazio ha usato Papa Francesco. Lo si è visto anche nell’essere riuscito ad incasellare il Papa nel format. Una sorta di reductio ad Fatium. Già la modalità dell’intervista ci comunica che Fazio ha derubricato il ruolo di successore di Pietro ad ospite di un programma televisivo, solo
un gradino più sopra a Cecilia Sala anche lei invitata da Fazio
Poi i doverosi spot per l’ospite, come Tv insegna: ecco promuovere l’ultimo libro del Papa, la sua seconda autobiografia, già lanciata su TikTok (siamo all’autocelebrazione dichiarata e in perenne aggiornamento). Come se l’altra sera ci fosse stato Walter Veltroni in collegamento e non un Pontefice. Per paradosso rimangono nel nostro iperuranio ammantato di sacralità solo Mina e Mattarella, perché mai si sognerebbero di sedersi davanti a Fazio. È solo l’assenza che ormai promette solennità ad alcune figure pubbliche in questo nostro tempo in cui tutti vorrebbero almeno una vetrinetta social per apparire. Infine citiamo gli aneddoti, spesso divertenti, legati alla vita del Papa e raccontati da Fazio, utili per renderlo più simpatico e più commestibile al grande pubblico, quindi più commerciale perché “uno di noi”. Il Papa della porta santa accanto. Un Papa più spiritoso che spirituale. Un Papa che non insegna, ma è solo prodigo di consigli per gli acquisti di buone pratiche per vivere bene.
Ci spiace molto, moltissimo ammetterlo, ma anche questa volta lo spettatore è stato bollito a fuoco lento per quasi un’ora tra luoghi comuni, stereotipi, banalità, soluzioni semplicistiche a problemi complessi e il tutto, poi, presentato con una gravità e sostenutezza davvero urticanti.
«E non perdere senso dell’umorismo!». Questo l’ultimissimo e trascendente invito del Papa ai credenti faziosi. In effetti ce ne vorrà molto in futuro.
postela, tornò a Castelfiorentino e si ritirò in clausura per 34 anni in una celletta presso l’oratorio di Sant’Antonio, vivendo in preghiera e penitenza. Attraverso una finestrella riceveva cibo e parlava con i visitatori. Negli ultimi anni, due serpenti entrarono nella sua cella e, come segno di umiltà e mortificazione, non rivelò mai la loro presenza. Morì il 10 febbraio 1242 e, secondo la tradizione, la sua morte fu annunciata dal suono miracoloso delle campane.
Clemente VII approvò il suo culto nel 1533, e in Toscana è ancora molto venerata.
Domenica scorsa.
Carlo Fusco “regista di alto livello italiano nel mondo”
Agli inizi della carriera a Roma si forma con Domenico( Nico) D’Alessandria. Ha girato parecchi films in Italia e in America, in California, con attori famosi di Hollywood. In principio comparsa e poi attore nella nota serie Incantesimo 3. Con Salvatore Pate, attore, produttore italoamericano e controfigura di Al Pacino e Robert De Niro, è oggi regista in Italia nel film : “Il valore della vita”
di Ketty Millecro
In video intervista o come la definiscono gli americani, in video storytelling, ci troviamo in Zoom web con il regista italiano, Carlo Fusco.
Nativo di Potenza, Basilicata, si mostra interessato ed entusiasta dell’incontro. Ciò che ci colpisce è la sua profonda sensibilità e modestia. Gli chiediamo come sia iniziata professionalmente la sua storia. Un ragazzo, forse cresciuto molto presto con buoni principi, che si inizia a raccontare. Sembra timido, ma molto deferente, quasi da sembrare un uomo d’altri tempi.
Rispetta i tempi in intervista, da attore-regista navigato, ma in
realtà è un regista che sà il fatto suo.
Agli inizi della carriera a Roma si forma con il famoso regista Nico D’Alessandria, tuttavia è stato molte volte in America, in California, per lavoro e girato parecchi films con attori famosi. In principio comparsa e poi attore nella nota serie Incantesimo 3. Stando sul set comprende che preferisce stare dietro la camera che non sul set, quindi intraprende il suo percorso con Nico D’Alessandria e con Silvano Agosti.
Un uomo innamorato della regia, insomma, tanto che ha prodotto films con grandi attori di Hollywood, tra cui John Sauvage,
Danny Glover, Michael Madsen... Si è innamorato della Sicilia girando un lungometraggio: Vento di Sicilia.
Riferisce che i registi italiani sono più tecnici, mentre gli americani sia come regia, che come attori non badano alle cifre e a volte si accontentano di parcelle basse con film interessanti, lavorando con più slancio e meno etichette.
Carlo Fusco produce i suoi films e su Amazon sono delineati tutti i suoi lavori. È ora in contatto con un grande attore-produttore-regista italoamericano, Salvatore Pate, di Belmonte Calabro. Salvatore Pate, da qualche anno si è trasferito in Italia, dopo tantissimi anni in America. Pate è stato la controfigura di due dei più grandi e amati attori della storia del cinema, Robert De Niro e Al Pacino. Non fa sfoggio di vanità dei 300 films da lui interpretati, sia come attore che come Produttore.
Non è possibile, tuttavia, dimenticare che ha fatto parte del cast di “Il Padrino 1 e Il Padrino 2” , capolavori del cinema mondiale. Si ricordano la Trilogia del Padrino di Francis Ford Coppola, “Quei Bravi Ragazzi” di Martin Scorsese, “Donnie Brasco” di Mike Newel. Conosciuti sui social, Carlo e Salvatore hanno rafforzato la loro amicizia. L’italoamericano insiste che la sua
popolarità la deve al produttore che ha creduto in lui, Louis Di Giano. Ora Pate essendo autore e produttore ha voluto il regista Carlo Fusco, che designa come “Star della regia cinematografica”, per un film di alto valore sociale e morale, dal titolo: Il valore della vita. Una storia d’altri tempi di un emigrato in America, che tornando in Italia si scontra con una realtà diversa. Sono presenti dei valori molto importanti, l’onestà, la generosità, l’altruismo. Addirittura nel film gli viene rapita la figlia, storia che poi avrà un esito felice.
Salvatore Pate ha una grinta fortissima, un “vulcano in eruzione”, come lo definisce Carlo Fusco. Spesso il nome dei due rappresentanti del cinema è menzionato nei microfoni del “Sabato Italiano”, trasmissione interplanetaria radiofonica di Radio Hofstra University, di New York, ascoltata in tutto il mondo, presentata dalla giornalista e conduttrice Cav. Josephine Buscaglia Maietta.
La Maietta, che ha conosciuto Carlo tramite Salvatore Pate, non dimentica mai di citare il valore degli artisti italiani. È stato ospite anche a Radio Hofstra University di New York, con una bellissima intervista della conduttrice. Il regista internazionale Fusco la definisce dal suo canto, “donna, intelligente, gentile e perbene". È incredibile come questo studente a Roma di Scienze politiche, poi si innamori del teatro e del cinema, in maniera così forte da abbandonare gli studi.
Ricorda che, un giorno incontrando Silvano Agosti, umile regista all’Azzurro Scipioni, cinema storico di Roma Ottaviano, gli viene regalato un piccolo libro dal titolo: “Come fare un film senza soldi”.
Agosti gli consiglia di leggerlo e di fare un film. Carlo compra una telecamera piccola e dopo un mese consegna il tutto ad Agosti. Meravigliato ed estasiato per il lavoro glielo proietta a Brescia al cinema Paradiso, a Roma e definisce il lavoro: Una buona torta fatta in casa.
Da lì incoraggiato inizia la sua ascesa nel campo.
Fusco non frequentava ambienti mondani, dove poter conoscere la persona giusta che potesse renderlo famoso, dunque si è davvero costruito da solo. Il ponte con l’America è nato casualmente.
Una sua amica, Antonella Fonziani, con cui aveva lavorato in “Il prigioniero di un segreto”, gli propone di presentargli un’amica, che Fusco definisce una manager mercenaria.
È da lei che riesce ad avere attori americani, con la sola richiesta della sceneggiatura in inglese. Danny Glover ed altri parteciperanno con un budget bassissimo.
Ciò che lo ha colpito è stata l’umiltà degli americani sul set. Il mondo del cinema così difficile è la strada che ogni regista vorrebbe percorrere senza intoppi finanziari.
Il progetto per il futuro, ci conferma, è una storia che vedrebbe protagonista un attore di grosso calibro, del quale ancora non vuol dire il nome.
Anche i giovani promettenti possono essere visti come obiettivo, però, ci dice. Ora distribuisce su Amazon direttamente, naturalmente spera di incontrare coloro, che possano credere in lui e dargli l’opportunità di sfondare definitivamente in Italia nel mondo cinematografico.
La nostra intervista con il grande produttore, attore e regista di successo volge all’epilogo. Vogliamo augurargli una lunga vita, dove la fama e la celebrità accresca giorno dopo giorno, attraverso i suoi film-capolavoro, con la gloria mondiale che va dall’Europa, all’America e persino in Australia. È un attore- regista testardo, che spera di trovare la sua chance, poiché guarda in alto verso l’Oscar. È una grande ambizione che lo incornicia, “regista di alto livello italiano nel mondo”. Non bisogna abbandonare i sogni, non mollarli, perché tutti i sogni possano avverarsi, conclude con un sorriso e la gioia dettata dalla speranza nel cuore.
Al lora! la pagina della
Gli Amori leggendari che hanno scritto la storia tra passione, dramma e destino
L’amore, da sempre motore della storia umana, ha influenzato non solo il destino di singoli individui ma anche le sorti di intere nazioni. Dalle corti imperiali ai circoli artistici, dai campi di battaglia ai palazzi reali, le grandi storie d’amore hanno intrecciato politica, cultura e società, lasciando un segno indelebile nel tempo. Alcune di queste relazioni sono diventate simboli di passione e sacrificio, altre sono state segnate dal dramma e dal tradimento, ma tutte hanno ispirato generazioni, alimentando letteratura, arte e memoria collettiva.
Attraverso i secoli, le vicende di celebri amanti hanno affascinato il mondo, diventando immortali grazie a poeti, scrittori e storici. Che si tratti di relazioni consumate da ardenti passioni o di amori idealizzati, questi legami hanno superato le barriere del tempo e continuano a emozionare, offrendo uno sguardo unico sulle complessità del sentimento più universale di tutti.
Romeo e Giulietta:
L'Amore tragico per eccellenza
Nessuna storia d’amore ha lasciato un segno nell’immaginario collettivo quanto quella di Romeo e Giulietta. Nata dalla penna di William Shakespeare, la loro vicenda è il simbolo per eccellenza dell’amore giovane e passionale, ma ostacolato da una società divisa da odi e rivalità. La tragedia della loro morte prematura continua a commuovere e a ispirare rappresentazioni teatrali, film e adattamenti moderni.
Antonio e Cleopatra
La passione che sfida Roma La relazione tra il generale romano Marco Antonio e la regina d’Egitto Cleopatra è una delle più iconiche della storia.
Il loro amore nacque nel contesto di lotte di potere e guerre civili. Dopo la sconfitta contro Ottaviano nella battaglia di Azio (31 a.C.), i due amanti scelsero di togliersi la vita, piuttosto che vivere separati.
La loro storia ha ispirato numerose opere letterarie e teatrali, tra cui la tragedia di William Shakespeare.
Dante e Beatrice
L’Amore ideale Dante Alighieri incontrò Beatrice Portinari per la prima volta da bambino e ne fu affascinato per tutta la vita. Nonostante i due non abbiano mai avuto una relazione, Beatrice divenne la musa ispiratrice della sua opera più celebre, la Divina Commedia. Il loro amore platonico ha incarnato l’ideale dell’amore cortese e spirituale.
Abelardo ed Eloisa
L’Amore intellettuale e il sacrificio Nel XII secolo, il filosofo Pietro Abelardo e la sua allieva Eloisa vissero un amore appassionato ma tragico. Il loro legame scandalizzò la società e portò alla castrazione di Abelardo per ordine dello zio di Eloisa. Nonostante la separazione forzata e la vita monastica a cui furono costretti, i due continuarono a scambiarsi lettere d’amore che oggi sono considerate tra le più belle testimonianze epistolari dell’amore medievale.
Napoleone e Giuseppina
Un legame tra passione e politica Napoleone Bonaparte e Giuseppina di Beauharnais vissero un amore intenso ma tormentato. Dopo averla sposata nel 1796, Napoleone scrisse lettere infuocate alla sua amata, anche durante le sue campagne militari. Tuttavia, l’impossibilità di avere figli e la necessità politica portarono alla loro separazione nel 1810, sebbene l’imperatore non smise mai di amarla.
John e Jackie Kennedy
Il sogno americano infranto John F. Kennedy e Jacqueline Bouvier rappresentarono il sogno americano e la coppia perfetta agli occhi del mondo. La loro storia fu segnata da momenti di grande splendore e tragedie, culminate con l’assassinio di JFK nel 1963. Jacqueline, simbolo di eleganza e dignità, mantenne viva la memoria del marito per il resto della sua vita.
Lady Diana e il Principe Carlo
L’Amore e il dramma reale Il matrimonio tra Lady Diana Spencer e il Principe Carlo fu inizialmente visto come una favola moderna, ma presto emersero le difficoltà e i tradimenti. Nonostante il divorzio e la tragica morte di Diana nel 1997, la sua figura rimane nel cuore di milioni di persone, simbolo di amore, fragilità e umanità.
Queste storie d’amore, pur diverse tra loro, hanno lasciato un segno nella storia e nella cultura. Passione, sacrificio, dramma e devozione hanno reso questi amori immortali, ispirando generazioni e mostrando che l’amore, nel bene e nel male, è una forza che supera il tempo.
San Valentino
storia, tradizioni e significato della festa degli innamorati
Ogni anno, il 14 febbraio, milioni di persone in tutto il mondo celebrano San Valentino, la festa degli innamorati. Tra scambi di regali, cene romantiche e dichiarazioni d'amore, questa giornata rappresenta un momento speciale per molte coppie. Ma qual è la vera storia di San Valentino e perché si festeggia proprio in questa data? San Valentino affonda le sue radici nell'antica Roma. Secondo la tradizione, il 14 febbraio era dedicato a San Valentino, un sacerdote cristiano vissuto nel III secolo d.C. sotto l'impero di Claudio II il Gotico. L'imperatore, convinto che i giovani soldati fossero più valorosi se non legati da vincoli matrimoniali, vietò i matrimoni. Tuttavia, Valentino si oppose a questo decreto e continuò a celebrare matrimoni in segreto, venendo arrestato e successivamente giustiziato il 14 febbraio del 269 d.C. Un'altra leggenda narra che Valentino, durante la sua prigionia, si fosse innamorato della figlia cieca di un carceriere e, prima di morire, le avesse scritto una lettera firmata "dal tuo Valentino", dando così origine alla tradizione delle lettere d'amore.
Nei secoli successivi, la chiesa cattolica proclamò San Valentino patrono degli innamorati, cercando di cristianizzare la festa pagana dei Lupercali, che si teneva proprio a metà febbraio in onore della fertilità. Fu Papa Gelasio I, nel 496 d.C., a istituire ufficialmente il 14 febbraio come giorno dedicato a San Va-
lentino. Durante il Medioevo, la festa si diffuse in Europa e fu rafforzata dalla credenza che in questo periodo dell'anno gli uccelli iniziassero a scegliere il proprio compagno, rendendo febbraio il mese dell'amore.
Oggi, San Valentino è una celebrazione globale, sebbene con sfumature diverse in ogni paese.
In Italia le coppie si scambiano fiori, cioccolatini e cenano a lume di candela.
A Verona, la città di Romeo e Giulietta, vengono organizzati eventi romantici.
In Francia, a Parigi, la "città dell'amore", è una delle mete preferite per le proposte di matrimonio.
Nel Regno Unito e negli Stati Uniti: il giorno è caratterizzato da scambi di valentine (bigliettini d'amore), regali e gesti romantici.
In Giappone: le donne donano cioccolato agli uomini, mentre il 14 marzo (White Day) gli uomini ricambiano il gesto.
Sebbene San Valentino sia ormai un evento commerciale, con milioni di euro spesi in fiori, gioielli e dolciumi, il suo significato più profondo rimane quello di celebrare l'amore in tutte le sue forme.
Che si tratti di una cena speciale, di una lettera scritta a mano o di un semplice gesto di affetto, l'importante è ricordarsi di chi si ama e di esprimere i propri sentimenti, non solo il 14 febbraio, ma ogni giorno dell'anno.
Milano, 1848, lo sciopero del fumo. Milano, 2025, lo sciopero del non-fumo
di Angelo Paratico
Un tempo i milanesi boicottarono il fumo per mostrare agli occupanti austriaci che non accettavano i loro soprusi. Lo stesso dovrebbero rifare con il “conte Sala”, che neppure possiede il calore umano di un Radezky. Al posto degli austrici ci saranno i “ghisa” milanesi che faranno multe, per questo motivo credo che i milanesi dovrebbero uscire fuori con una sigaretta o il sigaro in bocca, come si appresta a fare Vittorio Feltri. Solo così potranno eliminare quella la cappa di follia verde che sta ricoprendo la splendida capitale lombarda. Basta imposizioni per il “nostro bene”. Perché non del fumo delle sigarette dovrebbero temere i milanesi ma piuttosto della violenza diffusa e incontrollata che rende insicure le loro vite, la mancanza di rispetto per i loro costumi e della loro intelligenza. Siamo convinti che il fumo faccia male e andrebbe evitato, ma questo non può essere imposto per legge. Oltretutto il “conte Sala” appartiene a una fazione che vorrebbe ammettere il fumo di hashish e marijuana, non si vede dunque perché dovrebbe vietare il tabacco.
Il Comitato Patriottico Lombardo, verso la fine del 1847 per protestare contro la severa occupazione austriaca nei confronti del Lombardo Veneto, lanciò una campagna di boicottaggio delle entrate imperiali attraverso l’astensione dal gioco del lotto e dal consumo del tabacco. Particolarmente significativa fu la campagna di astensione dal consumo di tabacco, sia da fumo (75 tonnellate annue) che da naso (45 tonnellate annue), che comportava un’entrata erariale notevole per l’Austria.
Il boicottaggio si estese anche alle città vicine a Milano, sino a Verona, tanto che le autorità asburgiche, allarmate, reagirono cercando di provocare dei disordini che potessero giustificare un intervento militare repressivo. Così, il primo gennaio 1848, furono pagati dei provocatori che nelle strade invitavano insistentemente i passanti a fumare, gettando loro in faccia il fumo dei sigari. Il giorno seguente, anche i poliziotti e i soldati austriaci ini-
ziarono a provocare e a insultare i passanti e in alcuni casi riuscirono a provocare dei disordini, dato che non tutti i milanesi accettavano passivamente le provocazioni. Così, il 2 gennaio, dei passanti schiaffeggiarono il capitano Neuperg che li insultava. Si ricorda del figlio del maresciallo Radetzky, in abito borghese, che entrò in un bar di Milano e soffiava del fumo in faccia agli avventori. Si alzò l’abate Giani, uno storico nativo di Galliate, che lo redarguì per la provocazione. Il giovane austriaco, offeso, lo sfidò a duello pur vedendo che si trattava di un frate, lasciandogli la scelta dell’arma e del luogo. Al che il Giani gli disse: “IL posto è
questa e l’arma è questa!” e gli assestò un ceffone in faccia che lo stese a terra. L’abate fu arrestato e due giorni dopo fu portato al cospetto di Radezky che gli chiese se era quello il modo di trattare gli ufficiali del suo esercito, al che il Giani gli disse che il ragazzo era in borghese. Il vecchio Maresciallo scoppiò a ridere, pensando alla lezione che aveva impartito al figlio, e lo fece liberare. Quella brutta situazione continuò per un po’ di tempo e il podestà di Milano, il conte Gabrio Casati, andava in giro per la città invitando i cittadini a non reagire alle provocazioni, ma fu lui stesso malmenato in via dei Mercanti da alcuni poliziotti austria-
delle truppe” in caso di necessità. Si appellava cioè ai militari per il mantenimento dell’ordine. Un atteggiamento tipico del governo centrale austriaco che pure dal Lombardo-Veneto traeva grandi profitti.
Senza rinunciare al boicottaggio economico, i milanesi tennero dei comportamenti nonviolenti che indicavano chiaramente la loro avversione per gli Austriaci. In particolare, per molti giorni, in segno di lutto per coloro che erano stati uccisi, non si recarono a teatro e disertarono il corso di Porta Orientale, dove c’era stato il maggior numero di morti e di feriti, e che, per questo motivo, fu chiamato “corso scellerato”.
ci che poi lo portarono nel carcere di Santa Margherita. La notizia dell’arresto del podestà si diffuse rapidamente ed alcuni assessori comunali si recarono dal capo della polizia, il barone De Torresani Lanzefeld, per protestare per il comportamento dei poliziotti e per chiedere la liberazione di Casati, che fu subito concessa. Il 3 gennaio 1848 il capo della polizia fece affiggere un manifesto che riportava un’ordinanza in base alla quale erano considerati “turbatori dell’ordine pubblico”, e quindi perseguibili penalmente, tutti coloro che invitavano ad astenersi dal fumo oppure inneggiavano al papa Pio IX, che in quel periodo aveva assunto un chiaro atteggiamento anti austriaco. Nel pomeriggio, nella Corsia dei Servi, un drappello di dragoni caricò con le sciabole sguainate i passanti, causando numerosi feriti. Gli incidenti più gravi si verificarono al corso di Porta Orientale, dove persero la vita alcune persone, tra le quali il consigliere Manganini, un magistrato di 74 anni, fedelissimo all’Austria, ed il cuoco del conte di Ficquelmont, inviato a Milano dal capo del Governo Metternich per consigliare il viceré, l’arciduca Ranieri, fratello dell’imperatore Ferdinando I°. Il 6 gennaio 1848, l’arcivescovo Romilli, nella sua omelia in Duomo, invitò le autorità ad ascoltare le istanze dei cittadini. Andò anche a trovare i feriti ricoverati negli ospedali, portando loro la solidarietà del clero milanese. Promosse anche delle collette per dare un sostegno economico ad essi ed alle famiglie delle vittime. Il 9 gennaio, il viceré diffuse un nuovo proclama nel quale affermava che le richieste delle Congregazioni centrali sarebbero state accolte dall’imperatore. Lo stesso giorno, però giunse al viceré una lettera dell’imperatore, nella quale affermava che aveva già fatto il possibile per il Lombardo-Veneto per cui non era disponibile a fare ulteriori concessioni. Infine, faceva affidamento “sulla fedeltà e sul valore
A sostegno economico delle famiglie dei feriti e delle vittime fu costituito un Comitato formato da oltre 50 nobildonne, che raccolse fondi anche nel Veneto. Il Comitato patriottico inviò alcune personalità cittadine (il conte Martini e il conte D’Adda) a Torino, dal re Carlo Alberto, per chiedere aiuto; il sovrano sabaudo promise che avrebbe presto dichiarato guerra contro l’Austria e così, maldestramente, fece nel 1849.
La protesta nonviolenta contro agli austriaci si diffuse rapidamente nelle città vicine ed anche nel Veneto, per iniziativa soprattutto dei patrioti Daniele Manin e Nicolò Tommaseo, che furono arrestati il 18 gennaio 1848. Le autorità decisero quindi di procedere alla repressione. Furono arrestati, senza una formale incriminazione, numerosi patrioti, poi deportati nelle carceri di altri Paesi dell’Impero, soprattutto a Lubiana, in Slovenia. Contro gli arresti e le deportazioni, il Municipio di Milano protestò davanti al governatore della Lombardia, il conte Spaur, lamentando anche la illegittimità dei provvedimenti dato che gli arrestati non avevano avuto una formale incriminazione.
Il 9 febbraio 1848, all’Università di Padova e di Pavia (le più importanti del Regno Lombardo-Veneto) ci furono degli scontri tra gli studenti ed i soldati austriaci e gli atenei furono chiusi. Per evitare rivolte dell’Impero asburgico, il 22 febbraio 1848 fu pubblicata una legge, con effetto retroattivo dal 14 novembre 1847, che comminava la pena di morte ai “perturbatori dell’ordine pubblico”. Nonostante questa legge, il 13 marzo 1848 scoppiò la rivolta nella stessa Capitale austriaca, Vienna, su iniziativa degli studenti universitari. L’imperatore Ferdinando I licenziò Metternich, e lo sostituì con il conte di Ficquelmont, abolì la censura sulla stampa, concesse la Guardia civica e promise la Costituzione. La notizia dei fatti di Vienna giunse anche a Milano, dove il 18 marzo iniziò, spontaneamente, la rivolta popolare delle Cinque giornate (18-22 marzo), che portò alla cacciata degli austriaci dalla città, anche se solo per cinque mesi. Sicuramente vi influì l’unità di azione anti austriaca e lo spirito di solidarietà che si erano formati tra la popolazione durante la campagna di boicottaggio economico, in particolare la campagna di astensione dal consumo di tabacco.
la pagina di Marco Zacchera
IPOCRISIE ENERGETICHE
Se apprezzo Giorgia Meloni per molte vicende sono critico sul comportamento del governo verso la situazione in Ucraina e la questione energetica perché tutti presi dalla volontà di “assediare” la Russia con presunte gravi sanzioni per costringerla a ritirarsi ci siamo letteralmente bruciati i ponti energetici alle nostre spalle ritrovandoci ora con il cerino (spento) in mano. Il risultato è che l’Europa da tre anni è in preoccupante deficit energetico e che alcuni paesi – come l’Italia – sono particolarmente spiazzati perché le fonti alternative, soprattutto nelle forniture di gas, si sono rilevate più care del passato per la gioia degli speculatori e nell’impossibilità (o volontà?) dei governi ad intervenire per calmierare i prezzi.
In una crisi energetica dove gli speculatori guadagnano moltissimo e i governi tacciono continuiamo poi ad applaudire Zelensky senza renderci conto dei disastri che sta combinando e – pur avendo da un anno perso ogni legittimazione elettorale ed essere andato ben oltre il suo mandato – godendo di una smisurata dose di baci e abbracci decisamente esagerata. Tra l'altro si addensano su di lui pesanti accuse di corruzione.
La novità sollevata in questi giorni dal Financial Times è l’ipotesi che - in caso di accordi
Trump-Putin - l’Europa potrebbe essere “costretta” a riprendersi il gas russo per finanziare la ricostruzione ucraina il che, francamente, non sarebbe certo un disastro ma semmai una manna dal cielo, ammesso che il prezzo sia competitivo. Il problema è che comunque non sarà facile riprendere la fornitura perché nel frattempo il gasdotto sotto il Baltico è stato distrutto (probabilmente dagli stessi ucraini, ma con l’aiuto di qualche “servizio” occidentale) mentre il signore di Kiev un mese fa ha salutato come un suo successo la fine del passaggio di gas russo per il proprio territorio.
Atteggiamento ridicolo e non solo perché l’Ucraina ha così perso quasi un miliardo di euro per i diritti di passaggio, ma perché allora il gas andava bloccato prima e l’aver atteso quasi tre anni per poi non rinnovare l’accordo è semmai una sconfitta per Kiev visto che la Russia nel frattempo ha avuto così il tempo di costruirsi una rete alternativa di clienti nel mondo e lucra ampi profitti sui nuovi maggiori prezzi mondiali.
Ma questi sono argomenti e ragionamenti tabù nel nostro paese nel crescere dell’ipocrisia generale perché se adesso si “annusa” un ok al nucleare chissà mai quando mai sarà operativo visto che appena si dirà “apriamo qui
una centrale” si darà l’avvio a proteste e ricorsi infiniti. Continueremo quindi a comprare energia elettrica (nucleare) dalla Francia pagandola oltre il 20% di più dei nostri cugini transalpini e lamentandoci poi per i prezzi poco competitivi dei nostri prodotti dimenticando che scontano una quota importante di maggior costo energetico.
Sciocchezze & scelleratezze, ma a noi evidentemente piace così.
Torniamo però all’Ucraina: certo che, se arrivasse finalmente la pace, potremmo (e dovremmo comunque) ricorrere di nuovo al gas russo “diretto”, ma d'altronde (e questa è l’ennesima altra ipocrisia) queste stesse forniture pur facendo un giro più lungo non sono mai state interrotte ed infatti ne è prova che tuttora la Russia è la maggior venditrice di gas all’Italia pur restando ufficialmente sanzionata.
Perché alla fine l’UE ha “bisogno” del gas russo - lo sa Putin come lo sanno a Bruxelles - anche se bisognerebbe avere anche il coraggio di ricordare che un accordo generale e strategico tra Russia ed Europa sarebbe utile per entrambe le parti. Si è fatto finta di dimenticarlo, ma quando paghiamo la bolletta ce ne rendiamo conto in concreto.
RIFLESSIONI SULLA VICENDA ALEMANNO
Gianni Alemanno, già parlamentare, capo corrente di “Destra Sociale” in Alleanza Nazionale, apprezzato ministro dell’agricoltura e poi sindaco di Roma ha un lungo e tormentato passato giudiziario legato alle sue vicende politiche.
Attualmente è detenuto a Rebibbia, arrestato nella notte dell’ultimo dell’anno per aver violato le norme relative ai servizi sociali cui era stato destinato in alternativa alla pena detentiva di 22 mesi per “Traffico di influenze” essendo cadute in Cassazione tutte le altre accuse per le indagini relative all’inchiesta di “mafia capitale”.
Partiamo proprio da qui: alla fine di una lunghissima storia giudiziaria a carico di Alemanno (che nella percezione pubblica è diventato comunque un “colluso” alla malavita della capitale) era rimasto appunto solo un reato “minore” e tra l’altro molto labile, tanto è vero che proprio venerdì 31 gennaio i giudici che indagano sulle mascherine di Arcuri (l’ex commissario ai tempi del Covid) hanno sollevato la questione di incostituzionalità relativa alla formulazione del reato con un esposto alla Consulta e sospendendo quel processo.
Ma una condanna va intanto comunque applicata e per Alemanno la pena (essendo inferiore all’obbligo detentivo, ma non essendo stata curiosamente applicata la condizionale) fu commutata in un lavoro socialmente utile presso la cooperativa “Solidarietà e Speranza”.
Da quanto si sa, Alemannoavrebbe reiteratamente violato gli orari impostigli girando per mezza Italia alla guida del suo movimento “Indipendenza” mentre nel frattempo correvano i mesi e si avvicinava la scadenza della pena. Movimenti mai
nascosti e ampiamente pubblicizzati sui media.
Non si discute sui suoi probabili abusi (anche perché non si conoscono pubblicamente), semmai è discutibile l’irruzione proprio la sera del 31 dicembre a casa sua per arrestarlo, non avendo certamente il soggetto intenzioni d fuga.
Associato a Rebibbia, la scorsa settimana è stato processato per le violazioni ai lavori sociali e condannato a scontare in cella (e neppure ai domiciliari!) non solo l’ultima parte della pena ma – come nel gioco dell’oca - nuovamente da capo tutti i 22 mesi quando lo stesso pubblico ministero aveva proposto di abbuonarne una parte e almeno i 4 mesi iniziali della pena alternativa per i quali non erano emerse irregolarità. Il buon senso avrebbe forse imposto una comunicazione, una diffida preventiva, un avviso sull’evolversi delle circostanze onde richiamare il condannato ai suoi doveri.
Nulla di ciò, soprattutto perché chiamarsi Alemanno forse oggi non aiuta visti i rapporti con il Palazzo di Giustizia di Roma. Mi ha colpito comunque il silenzio glaciale di tutto il centro-destra normalmente “garantista” e che invece non ha espresso neppure una parola non dico di solidarietà ma almeno di attenzione a questo caso, tanto che a parlarne – oltre ad un lungo intervento di Storace su “Repubblica” - è stata praticamente solo “L’Unità” (ex organo ufficiale del PCI, incredibile!) di Sansonetti che - nel caso – si è dimostrato decisamente un “garantista” trasversale.
A destra solo impacciato silenzio: forse anche perché certe posizioni di Alemanno sul conflitto in Ucraina, le OGM e i rapporti con l’Europa non sono piaciute?
Vedere decine di migliaia di napoletani che, come una mandria impazzita e solo ascoltando i suggerimenti di alcuni ”influencer”, sono corsi prima in massa a Roccaraso – intasando la località sciistica - per poi (forse) spostarsi ad Ovindoli sempre solo ascoltando improvvisi “suggerimenti” (non disinteressati) dovrebbe farci ragionare su come la gente
si lasci sempre più trasportare in tutti i campi dall’ opinione del “branco” perdendo individualità, indipendenza, senso critico. Un problema che non è più solo socio-politico, ma etico e culturale, comunque segno di un drammatico degrado generale nel discernimento collettivo, ricordando la novella del “pifferaio magico” dei fratelli Grimm.
Calciomercato - Conclusa la sessione di gennaio, Milan protagonista
La chiusura del calciomercato si tinge di rossonero. I colpi più interessanti, infatti, li piazza il Milan nella giornata di chiusura. Prima Joao Felix. Il 25enne attaccante portoghese che arriva dal Chelsea con un prestito oneroso fino a giugno. E' già a Milano pronto per la firma.
Contestualmente ufficializzato l'arrivo del messicano Santiago Gi-
menez dal Feyenoord: per lui contratto fino al 2029. Per fare cassa, i rossoneri hanno ceduto Bennacer al Marsiglia per 13 milioni di euro. Concluso anche il prestito fino a giugno del difensore Davide Calabria al Bologna. Al Napoli serviva una ala sinistra dopo la partenza di Kvaratskhelia: il solo Neres non poteva bastare a mister Conte. E così dal Milan arriva Noah Oka-
for: 24 anni, esterno. La formula è quella del prestito, ma con la possibilità di riscatto in estate con 2025 milioni di euro. Una spalla forte che, all'occorrenza, l'allenatore degli azzurri può schierare anche a destra per dare modo a Matteo Politano di rifiatare.
Affare Zaniolo, il fantasista non ha convinto Gasperini e in sostanza ritorna alle origini: la Fiorentina ha infatti ufficializzato l'ingaggio di Nicolò Zaniolo, che ha opzionato la maglia numero 17. Nato a Massa il 2 luglio 1999, è cresciuto nel settore giovanile viola. Arriva dal Galatasaray in prestito con diritto di opzione. Anche la Fiorentina si scatena sul mercato e stravolge mezza squadra. Volano basso invece Inter, Roma e Lazio che piazzano alcuni colpi mirati e funzionali. La lista che vi proponiamo include solo le operazioni più importanti e non tutti i trasferimenti sono a titolo definitivo, infatti la maggioranza è con la formula sempre più usata del prestito.
Ferrari, monoposto per il Mondiale F1 2025 debutterà a Fiorano a febbraio
Il 19 febbraio verrà presentata la nuova Ferrari 2025. La data è stata ufficializzata dal team principal Vasseur e l'appuntamento è in programma il giorno dopo l'evento organizzato a Londra in cui verranno svelati i bolidi di tutti i team.
La Scuderia Ferrari HP è pronta a presentare la SF-25, la nuova vettura per il Campionato del
Mondo di Formula 1 2025. La livrea sarà svelata da Charles Leclerc, Lewis Hamilton e Fred Vasseur martedì 18 febbraio durante l’evento F1 75 Live nella O2 Arena di Londra, in uno show di due ore che per la prima volta coinvolge tutti i team, trasmesso in diretta sui canali ufficiali F1 e dalle TV che detengono i diritti F1. La SF-25 farà la sua prima
apparizione in pista a Fiorano il mercoledì 19 febbraio per lo shakedown con Charles e Lewis. In questa giornata non saranno presenti né ospiti esterni né media. Successivamente si entrerà del tutto in clima campionato con il trasferimento in Bahrain per i test in programma dal 26 al 28 febbraio. Il Mondiale avrà invece inizio a marzo, con la prima tappa in Australia nel weekend dal 14 al 16 marzo.
Annunciato anche l’ingaggio del pilota cinese Zhou che condividerà il ruolo di reserve driver con Antonio Giovinazzi, pilota italiano classe 1993 legato alla Scuderia Ferrari ormai dal 2017. Il pilota pugliese continuerà anche a essere impegnato nel World Endurance Championship al volante della Ferrari 499P ufficiale numero 51 con la quale ha vinto la 24 Ore di Le Mans nel 2023.
Milan in semifinale Buona ma fragile la Roma
A San Siro la partita termina 3-1 ora i rossoneri in semifinale se la vedranno con la vincente della sfida tra Lazio e Inter in programma il 25 febbraio. Sblocca il risultato Abraham al 16’, ancora l’inglese per il facile raddoppio al 42’, accorcia le distanze Dovbyk al 54’, poi Joao Felix al 72’, a tu per tu con il portiere in uscita, per la terza rete rossonera.
Incontro piacevole e tutt’altro che noioso, vivace e sostanzialmente corretto. Tante le occasioni da rete degli ospiti sfumate in
fase conclusiva, un episodio per tutti: alla mezzora Pisilli colpisce la traversa di testa. La Roma ci prova nel secondo tempo, inserisce forze fresche e il Milan punta sulle ripartenze di Theo Hernandez e Pulisic. La partita si snoda a viso aperto, le marcature non sono strettissime ed il Milan approfitta proprio di una voragine nella difesa romanista per mettere a segno il 3-1 con il nuovo acquisto Joao Felix che, solo in area, batte Svilar con un “cucchiaio” morbido e preciso.
Bologna in semifinale Atalanta eliminata a sorpresa
Il Bologna trionfa 1-0 contro l'Atalanta, decisiva la rete di Castro al 35' della ripresa che elimina i bergamaschi e manda in semifinale i rossoblù. Si ferma il cammino degli uomini di Gian Piero Gasperini dopo la vittoria contro il Cesena, mentre la squadra di Italiano affronterà la vincente di Juventus-Empoli, match in programma il 26 febbraio. Il 4-23-1 pensato da Vincenzo Italiano ha creato qualche grattacapo ai padroni di casa che hanno fatto fatica a trovare le solite trame di gioco. La prima vera occasione capita al 7' a De Ketelaere, il belga conta i rimbalzi prima di calciare, ma la conclusione è deviata in angolo da Skorupski.
Al 19' arriva la risposta dei felsinei, il tiro di Ndoye termina sul fondo senza impensierire Rui Patricio. Al 42' Hien, dopo un'azione personale, prova a sorprendere tutti con un tiro dal limite impreciso. Nella ripresa la partita rimane equilibrata e combattuta, i padroni di casa provano a sfruttare
le corsie esterne, gli ospiti in attesa cercano di approfittare delle ripartenze: al 51’ un tiro di Bellanova è intercettato ancora una volta da Skorupski. Al quarto d'ora della ripresa Pobega va vicino alla rete del vantaggio, decisivo l'intervento di Rui Patricio, in campo al posto dell'infortunato Carnesecchi (probabile il recupero nella sfida contro il Club Bruges di Champions League). Gasperini mandato in campo Maldini e Posch, i due nuovi arrivati nel mercato invernale: al 29' l'ex Monza, solo davanti a Skorupski, non riesce a concretizzare l'assist di Brescianini. A dieci minuti dal termine il Bologna trova il gol del vantaggio su calcio di punizione di Lykogiannis, Castro anticipato tutti e segna l'1-0 con un gran colpo di testa. Termina cosi’ una bella partita, veloce e ricca di spunti interessanti e forse entrambe meritavano il passaggio del turno ma la partita secca ad eliminazione diretta non lascia scampo, dentro o fuori.
Redattore Sportivo Guglielmo Credentino
Rugby - Sei Nazioni: Italia-Galles 22-15
Allo stadio Olimpico di Roma grande prima frazione degli Azzurri che poi calano nel finale ma vincono pur con qualche apprensione
stadio Olimpico di Roma superando il
Galles per 22-15. Fino al 75' match saldamente nelle mani degli uomini di Quesada con il Galles che riapre l’incontro a due minuti dal termine, ma gli Azzurri difendono in 13 contro 15 l’ultima azione avversaria.
Per la terza giornata, il 23 febbraio sempre all'Olimpico, Lamaro e compagni sfideranno la Francia. Trentatré erano i precedenti tra le due squadre, con un bilancio di quattro vittorie per gli Azzurri, tra cui l'ultimo in ordine cronologico giocato a Cardiff in chiusura di Sei Nazioni 2024, un pareggio e ventotto vittorie per i Dragoni, attualmente guidati da Warren Gatland. Gli uomini di Gonzalo Quesada hanno quindi portato a casa una grande vittoria davanti a un Olimpico sold-out.
NUOTO - Pellegrini è nella Swimming Hall of Fame
Ufficialmente nella Hall of Fame del nuoto grazie ai suoi straordinari traguardi agonistici.
Unica atleta a vincere otto medaglie consecutive nei 200m stile libero ai Mondiali, prima cam-
Marconi Stallions beffati al 95’: finisce 1-1 contro Blacktown City
Sabato sera, nella prima giornata della National Premier Leagues NSW, i Marconi Stallions, campioni in carica, hanno pareggiato 1-1 contro il Blacktown City, al termine di una partita caratterizzata da emozioni contrastanti.
sciando la sua squadra in inferiorità numerica. Nonostante il vantaggio numerico, i Marconi non sono riusciti a raddoppiare. Al 84' Busek ha sfiorato il gol con un potente tiro che ha solo sfiorato il palo.
pionessa a qualificarsi per cinque finali olimpiche consecutive. Federica Pellegrini scolpirà per sempre le sue gesta nella leggenda entrando ufficialmente nella Hall of Fame del nuoto. "E' l'unico nuotatore, maschio o femmina, ad aver vinto otto medaglie di fila nella stessa specialità, i 200 metri stile libero, ai campionati del mondo. Inoltre è la prima campionessa olimpica italiana di nuoto e l'unica nuotatrice italiana ad aver stabilito più record mondiali in più di un evento. Ai Giochi Olimpici di Tokyo 2020 (disputati nel 2021, ndr), è diventata la prima nuotatrice a qualificarsi per cinque finali olimpiche consecutive nello stesso evento, i 200 metri stile libero".
Queste le motivazioni dichiarate dall'International Swimming Hall of Fame (ISHOF) che annuncia la cerimonia durante il 60° anniversario del premio che si svolgerà a Singapore in concomitanza con i campionati mondiali di nuoto, il prossimo lunedì 28 luglio presso la Park Royal Collection, a Marina Bay. "Sono onorata e lusingata di questo prestigioso riconoscimento. Sono felice di entrare a far parte del Tempio della storia del nuoto e di ritrovare tanti grandi atleti italiani e soprattutto il mio maestro Alberto Castagnetti", sottolinea Federica Pellegrini.
Il match si era avviato sotto i migliori auspici per i padroni di casa, che sono passati in vantaggio al terzo minuto grazie a un gol del capitano Marko Jesic. L'azione che ha portato al gol è stata sviluppata da Franco Maya sulla fascia destra, che ha servito Jesic per un tiro preciso che ha battuto il portiere avversario.
Il primo tempo si è concluso con i Marconi Stallions avanti di un gol, mentre il Blacktown City ha cercato invano di creare occasioni per rientrare in partita. Alla ripresa, i padroni di casa hanno avuto altre opportunità con Maya e Trew, ma i loro tiri non sono riusciti a trovare la rete.
La partita ha preso una piega decisiva al 80' minuto, quando Jarred McKinley del Blacktown ha ricevuto un cartellino rosso per un fallo su Matej Busek, la-
Negli ultimi minuti, quando il match sembrava avviarsi verso una vittoria per i padroni di casa, un calcio di punizione in favore del Blacktown ha cambiato il corso della partita. Il subentrato Jacob Mantini ha crossato in area, dove il pallone è finito sui piedi di Nicholas O'Brien. Il suo passaggio ha trovato Jakob Cresnar, che al 95' ha insaccato il pallone in rete, segnando il gol del pareggio.
La partita si è così conclusa con un pareggio 1-1, un risultato che ha deluso i tifosi del Marconi, che avevano sperato in una vittoria dopo aver dominato gran parte della partita.
Prima vittoria per l'Italrugby del ct Quesada al Sei Nazioni 2025. Dopo la sconfitta all'esordio in
Scozia, gli Azzurri sfruttano il debutto nel torneo allo
COMO 1 JUVENTUS 2
Al “Sinigaglia” decide la rete di Kolo Muani su rigore all’88’. Risultato che va stretto ai padroni di casa che hanno prodotto molto più gioco e conclusioni a rete rispetto agli uomini di Motta. Al 91’ il Como ha anche colpito anche una traversa con Dossena. La Juventus va in vantaggio nel momento migliore del Como, al 34’ in contropiede, segna Kolo Muani su suggerimento di Weah. La squadra di Fabregas allo scadere del primo tempo raggiunge il meritato pareggio con Diao su cross in area di Cutrone. Tanto Como anche nella ripresa e solo con Nico Gonzalez al 70’ e ancora al 76’ che la Juve si affaccia in area comasca. All’87’ episodio che decide la partita, uscita fuori tempo del portiere Butez su Gatti, rigore per la Juventus. Il penalty è trasformato un minuto dopo da Kolo Muani che così sigla la sua personale doppietta.
TORINO 1
GENOA 1
Finale incandescente a Torino, nei minuti di recupero grandi proteste da parte dei granata che reclamavano un calcio di rigore per una trattenuta in area da parte di un difensore del Genoa. Feliciani, sostenuto dal VAR, nessun contatto rilevante e dunque, punibile. Al triplice fischio il risultato è 1 a 1 con i grifoni che riescono a pareggiarla nella seconda frazione di gioco grazie a un gol di Pinamonti
VERONA 0 ATALANTA 5
Finisce con un rotondo 0-5 la partita al Bentegodi tra Verona e Atalanta! Dopo un parziale di 0-4 già maturato nel corso del primo tempo, l'Atalanta è stata ancora in controllo del gioco anche nella ripresa, trovando il quinto gol al minuto 56 ancora con Retegui, autore di ben 4 reti! Solo nel finale di gara il Verona ha avuto qualche occasione da gol, ma Rui Patricio si è fatto trovare pronto mantenendo la porta inviolata.
EMPOLI 0 MILAN 2
Il Milan annienta 2-0 l'Empoli e sbanca il Castellani. Conceicao la vince con i cambi, decidono nella ripresa le reti di Leao e la prima in rossonero di Santiago Gimenez che chiude i conti. L'Empoli si morde i gomiti per il palo colpito nel primo tempo da Colombo. La svolta poteva arrivare al 55' quando il Milan è rimasto in dieci per l'espulsione di Tomori, ma dieci minuti dopo anche Marianucci si fa cacciare e una volta ristabilita la parità numerica le bocche di fuoco rossonere si sono sfogate a pieno per strappare tre punti in terra toscana.
LECCE 0 BOLOGNA 0
Finisce 0-0 la sfida tra Lecce e Bologna! Ritmi alti e tanto agonismo in campo, ma il risultato non si è sbloccato nemmeno nel corso del secondo tempo. Pericoloso però il Bologna nel finale con Dallinga! Al minuto 87 gol annullato per fuorigioco dell'attaccante del Bologna, mentre al minuto 95 è da registrare un grande colpo di testa dello stesso Dallinga che però ha trovato la pronta reazione da parte di Falcone!
LAZIO 5 MONZA 1
Dopo un primo tempo che lasciava qualche minima speranza al Monza, la ripresa ha visto la Lazio dilagare nel punteggio e nel gioco. Pedro segna due volte, Castellanos torna alla marcatura personale dopo aver fornito due assist. Il Monza, che è sembrato già con la testa in serie B, non ha saputo reagire. Unico sussulto il rigore messo a segno da Sensi. Poco dopo, però, Dele-Bashiru, entrato al posto di Isaksen, ripristina le distanze. I biancocelesti continuano a giocarsi tutte le loro chance in chiave Champions.
VENEZIA 0 ROMA 1
Ottavo risultato utile consecutivo in campionato per la Roma di Ranieri, che ottiene il secondo successo di fila in trasferta espugnando il Penzo. Ai giallorossi basta un rigore di Dybala per piegare la resistenza di un Venezia che ha avuto maggiori percentuali di possesso palla, senza riuscire però a creare grossi pericoli dalle parti di Svilar. Capitolini che arrivano dunque al meglio alla sfida dei sedicesimi di Europa League contro il Porto, mentre il Venezia incassa un altro KO.
CAGLIARI 2
PARMA 1
Tre punti pesanti in chiave salvezza per il Cagliari che supera 2-1 il Parma. Decisivi nella ripresa l'autogol di Vogliacco causato da Adopo e il destro chirurgico di Coman su invito di Gaetano.
Non basta, per evitare la sconfitta, la reazione di nervi nel finale dei crociati che avevano riaperto la gara con Leoni e provato fino alla fine a farsi vedere in avanti con attacchi piuttosto disordinati.
La truppa di Nicola ritrova la via della vittoria dopo due passi falsi, i ragazzi di Pecchia, invece, incassano la terza sconfitta consecutiva.
NAPOLI 1 UDINESE 1
Il Napoli si fa imbrigliare in casa dall’Udinese e rallenta la sua corsa in testa al campionato. Sterile e poco convinto l’assedio portato dal Napoli nel secondo tempo dove, a parte qualche mischia in area, le conclusioni verso la porta di Sava si faticano a ricordare.
Lo scozzese McTominay va a segno al 37’ ma l’Udinese ha il grosso merito di portarsi subito sul pari tre minuti dopo, al 40’, con Ekkelenkamp.
Conte si gioca tutte le sue carte, inserendo in campo forze fresche ma l’Udinese si accartoccia su se stessa e resiste forte di una difesa ben sistemata in campo.
viaggio in Italia
Agrigento: La perla della Sicilia che racconta storia e bellezza
Agrigento, situata sulla costa sud-occidentale della Sicilia, è una città che incanta con il suo fascino millenario, una combinazione di storia, cultura e bellezze naturali. Fondata nel 582 a.C. dai coloni greci di Rodi e Creta, allora chiamata Akragas, Agrigento è oggi una delle destinazioni più amate dai viaggiatori che desiderano immergersi nella storia antica e godere di panorami mozzafiato.
Il gioiello più famoso di questa meravigliosa città è senza dubbio la Valle dei Templi, un sito archeologico dichiarato Patrimonio dell'Umanità dall'UNESCO nel 1997. Questo parco archeologico ospita i resti di sette maestosi templi dorici, costruiti tra il VI e il V secolo a.C. Tra questi,
il Tempio della Concordia spicca per il suo stato di conservazione eccezionale, considerato uno dei migliori esempi di architettura greca al mondo.
Ogni anno, la Valle dei Templi attira migliaia di visitatori, specialmente durante le celebrazioni della Sagra del Mandorlo in Fiore, un evento che celebra l'arrivo della primavera con danze, canti e manifestazioni culturali.
Nonostante la fama legata alla sua antichità, Agrigento offre un centro storico ricco di fascino medievale. Le sue strette stradine, le chiese barocche come la Cattedrale di San Gerlando e i caratteristici cortili, raccontano la storia di una città che ha saputo fondere le influenze culturali di greci, romani, arabi e normanni.
Il cuore pulsante della città è Via Atenea, una strada vivace e animata, perfetta per una passeggiata tra negozi, ristoranti tipici e caffè storici.
Arte, Cultura e Gastronomia
Agrigento non è solo storia, ma anche cultura e tradizione. Il Museo Archeologico Regionale di Agrigento ospita una ricca collezione di reperti che raccontano la storia della città e del territorio circostante.
La cucina locale è un altro elemento che conquista i visitatori. Piatti come la caponata di melanzane, il cuscus di pesce e i dolci a base di mandorle, come i cannoli e la cassata siciliana,
offrono un viaggio nel gusto che riflette la ricchezza del territorio.
Una Natura Affascinante
Agrigento è circondata da paesaggi naturali spettacolari. La Scala dei Turchi, una scogliera di marna bianca che si tuffa nel mare cristallino, è uno dei luoghi più iconici della costa siciliana. A breve distanza si trovano anche le riserve naturali di Torre Salsa e della Foce del Fiume Platani, ideali per chi ama la natura incontaminata.
Agrigento Oggi
Agrigento è una città in cui passato e presente si intrecciano
armoniosamente. Mentre la Valle dei Templi testimonia la grandezza dell'antica Grecia, il centro cittadino moderno offre tutti i comfort di una città contemporanea. Ogni anno, Agrigento continua a rinnovarsi, attirando non solo turisti ma anche studiosi, artisti e appassionati di cultura. È una destinazione che non lascia indifferenti. Che si tratti di ammirare i templi dorici al tramonto, passeggiare tra le sue antiche strade o rilassarsi sulle spiagge vicine, la città offre un’esperienza unica. Visitare Agrigento significa intraprendere un viaggio nel cuore della Sicilia, dove la bellezza del paesaggio si unisce alla profondità della storia e al calore dell'ospitalità locale.
dal 12 Febbraio al 18 Febbraio 2025
FERRARO MARIA GIOVANNA
(MACRÌ)
nata ad Oppido Mamertina (RC) il 1° giugno 1937 deceduta a Oran Park NSW il 3 febbraio 2023
Cara moglie di Francesco (defunto) nel secondo anno della sua dipartita, i figli Nino con la moglie Mattia Macri, Enzo ( defunto) e famiglia, Paula con il marito Tony Iurlo, Rita Potito, Maria con il marito Nick Murphy, Massimiliano con la moglie Maria Macrì, nipoti e pronipoti, la sorella Nicolina con il marito Nick Severino, la sorella Tota con il marito Vincenzo Vallotta (defunto), il fratello e le sorelle (defunti), i nipoti, parenti ed amici vicini e lontani la ricordano con dolore e immutato affetto. Le spoglie della cara congiunta riposano nel cimitero di Liverpool, 207 Moore Street, Liverpool NSW 2170
ETERNO RIPOSO
Onoranze Funebri
IN MEMORIA
ROSALIA LA DELFA
nata il 19 aprile 1947
deceduta il 1 gennaio 2025
Residente a Bossley Park NSW
Ad un mese dalla sua scomparsa, una messa in memoria verra’ celebrata giovedi’ 6 febbraio 2025 alle ore 19.00 nella chiesa Our Lady of Mount Carmel, 230 Humphries Road, Bonnyrigg NSW 2177. Le spoglie della cara estinta, riposano nel cimitero di Castle Hill, Gilbert Road, Castle Hill NSW 2154. I familiari ringraziano quanti hanno partecipato al loro dolore, al funerale e saranno presenti alla messa in memoria della cara Rosalia.
"Cara Rosalia, la tua gentilezza e il tuo amore hanno toccato tutti quelli che ti hanno conosciuto. Il tuo ricordo vivrà per sempre nei nostri cuori."
PELLEGRINO ANDREA
nato a Oliveri (Messina- Italia) il 10 novembre 1938
deceduto a Fremantle (WA) il 9 febbraio 2023
Promotore e fondatore in Fremantle ( WA ) della festa della Madonna del Tindari, venerata a Tindari (Messina - Italia). Nel secondo anno dalla sua scomparsa, la moglie Bartolina, i figli Graziella, Annalida e Fernando, i fratelli Camillo (deceduto) Margherita (Italia) Franco, Nello e Rito, i cognati Franco Surace (deceduto) Elisa (deceduta), Giovanna, Ina e Anna e le loro famiglie, parenti ed amici vicini e lontani, lo ricordano con dolore e immutato affetto.
RIPOSA IN PACE
IN MEMORIA
COSMAI LUIGI
nato il 12 aprile 1926 deceduto a Sydney (NSW) il 3 febbraio 2024
Caro sposo di Antonietta (defunta), ad un anno dalla sua scomparsa, i figli Gianni e Marzia (defunta), la nuora Shona, le nipoti Megan e Emma, parenti ed amici vicini e lontani lo ricordano con dolore e immutato affetto.
"Le tue impronte resteranno sempre nei nostri cuori, come un faro di amore eterno."
RIPOSA IN PACE
DECESSO
CONNIE CIGNARELLA
( VALLARIO)
nata il 31 ottobre 1951 a Sant’Andrea di Conza (AV) deceduta a Sydney il 24/1/ 2025
nata l’8 settembre 1937 a Marsala (TP – Italia) deceduta il 15 gennaio 2025 a Fairfield West (Sydney)
Cara ed amata moglie di Francesco (defunto), ad un mese dalla sua dipartita, figli Joe, Sergio con la moglie Nadia, Sam con la moglie Rosanna, Vince con la moglie Tina, i nipoti, i pronipoti, il fratello e le sorelle, i cognati e le cognate, nipoti, parenti ed amici vicini e lontani la ricordano con dolore e immutato affetto.
Una messa in memoria verrà celebrata martedì 18 febbraio 2025 alle ore 18.00 nella chiesa di Our Lady of Mount Carmel, 230 Humphries Road, Mount Pritchard NSW.
I funerale è stato celebrato giovedì 23 gennaio 2025 alle ore 10.30 nella stessa chiesa. Le spoglie della cara congiunta riposano nel cimitero Pinegrove Memorial Park, Kington Street, Minchinbury NSW.
I familiari ringraziano quanti si sono uniti al loro dolore e hanno partecipato al funerale della cara estinta.
"In ogni raggio di sole, sentiremo il calore del tuo amore."
UNA PREGHIERA PER LA SUA ANIMA
Io, Sam Guarna, sono disponibile ad aiutare la tua famiglia nel momento del bisogno. Sono stato conosciuto sempre per il mio eccezionale e sincero servizio clienti. So che, per aiutare le famiglie nel dolore, bisogna sapere ascoltare per poi poter offrire un servizio vero e professionale per i vostri cari e la vostra famiglia. Tutto ciò con rispetto, attenzione e fiducia, sempre.
IN MEMORIA
IN MEMORIA
onoranze funebri
Kings Park e il Giardino Botanico il cuore verde di Perth
Nel cuore pulsante di Perth, capitale dell'Australia Occidentale, si estende il maestoso Kings Park e Giardino Botanico, un'oasi urbana che incarna la perfetta fusione tra natura incontaminata e cultura locale. Con una superficie di oltre 400 ettari, questo parco non è solo uno dei più grandi al mondo all'interno di una città, ma rappresenta anche un simbolo di orgoglio per i residenti e una meta imperdibile per i visitatori. Kings Park ospita una straordinaria varietà di flora, con oltre 3.000 specie di piante native dell'Australia Occidentale. Il Giardino Botanico all'interno del parco è un vero e proprio santuario per gli amanti della botanica, offrendo percorsi tematici che illustrano la ricchezza e la diversità delle piante australiane. Durante la primavera, il parco si trasforma in un tripudio di colori grazie alla fioritura di numerose specie endemiche, attirando appassionati da tutto il mondo.
Una delle caratteristiche più affascinanti sono le viste panoramiche sulla città di Perth e sul fiume Swan. Dai vari punti di osservazione, i visitatori possono ammirare lo skyline urbano che si fonde armoniosamente con
le acque scintillanti del fiume e le distese verdi del parco. Questi scenari offrono opportunità fotografiche uniche, soprattutto durante l'alba e il tramonto, quando la luce crea atmosfere suggestive.
Oltre alla sua bellezza naturale è intriso di significato storico e culturale. Il parco ospita il State War Memorial, un monumento dedicato ai soldati australiani caduti in guerra, che funge da luogo di riflessione e commemorazione. Inoltre, l'area è ricca di riferimenti alla cultura aborigena, con installazioni artistiche e percorsi educativi che celebrano la storia e le tradizioni delle popolazioni indigene locali.
Impegnato nella conservazione dell'ambiente, diversi programmi di ricerca e iniziative
educative mirano a preservare le specie native e a promuovere la consapevolezza ambientale tra i visitatori. Il parco funge anche da centro per studi botanici, contribuendo significativamente alla conoscenza e alla protezione della flora australiana.
Kings Park e il Giardino Botanico rappresentano il cuore verde di Perth, un luogo dove la bellezza naturale, la storia e la cultura si intrecciano per offrire un'esperienza indimenticabile. Che si tratti di una passeggiata rilassante, di un'escursione educativa o di una semplice pausa dalla frenesia cittadina, questo parco offre qualcosa di speciale per ogni visitatore, consolidando il suo ruolo come il parco più importante e amato di Perth.
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Shen Yun: in scena cinquemila anni di cultura cinese
di Tom Padula
Shen Yun porta il pubblico in un affascinante viaggio attraverso 5.000 anni di civiltà cinese, intrecciando musica, danza e spiritualità per far rivivere un ricco patrimonio culturale quasi perduto nel tempo.
Al suono del gong e con l’apertura del sipario, gli spettatori vengono trasportati in un mondo di armonia e bellezza divina. Fate eteree emergono da nuvole fluttuanti, cavalieri mongoli sfrecciano attraverso infinite praterie, mentre antiche leggende d’amore, eroismo e umorismo prendono vita. Ogni scena è un tripudio di colori e movimento, rendendo Shen Yun un’esperienza che, come descritto dal Charlotte Observer, rappresenta “la cultura cinese nel suo massimo splendore”.
Ma Shen Yun è più di un semplice spettacolo teatrale: è una missione culturale. Attraverso coreografie impeccabili e una musica che tocca l’anima, gli artisti riportano alla luce la profonda saggezza delle tradizioni cinesi antiche, radicate nelle filosofie buddista e taoista. Lo spettacolo rende omaggio all’età d’oro della civiltà cinese, che ha dato impulso a straordinari progressi
in medicina, arte, architettura e arti marziali. Tuttavia, decenni di regime comunista hanno portato alla sistematica repressione di questo patrimonio spirituale.
Shen Yun si propone di restaurare e celebrare questa cultura perduta, rievocando un’epoca in cui, secondo la leggenda, esseri celesti camminavano tra gli uomini.
Ogni rappresentazione include circa venti scenari distinti, trasportando il pubblico attraverso dinastie, regioni e mondi mitologici. Alcuni numeri raccontano la raffinatezza della vita di corte durante la dinastia Tang o le epiche gesta di generali valorosi, mentre altri affrontano la realtà della Cina contemporanea, mettendo in luce le persecuzioni subite da chi pratica tradizioni spirituali come il Falun Dafa. Questi racconti di coraggio e re-
silienza suscitano spesso profonde emozioni negli spettatori.
Per molti, Shen Yun è più di uno spettacolo: è un’esperienza trasformativa. Gli spettatori lo descrivono come potente, purificante e fonte di speranza, rendendolo un appuntamento imperdibile per chi ama l’arte con significato e profondità.
Il pubblico australiano avrà l’opportunità di assistere a questa straordinaria produzione al Plenary Theatre del Melbourne Convention and Exhibition Centre dal 14 al 16 febbraio. Gli spettacoli si terranno venerdì 14 febbraio alle 19:00, sabato 15 febbraio alle 13:00 e alle 18:00, e domenica 16 febbraio alle 13:00. Un’esperienza di bellezza senza tempo e uno spettacolo che supera ogni immaginazione, Shen Yun è un evento da non perdere.