Allora! 29 Gennaio 2025

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A l lor a!

Tra Torre, silenzi, e un tramezzino

La scorsa settimana è stato freso pubblico l'importo esatto dei fondi raccolti in Australia per L'Aquila: $4.904.000. È la prima volta che la cifra viene divulgata e i soldi sono già depositati su un conto presso la Fondazione Cassa di Risparmio della Provincia di L'Aquila, con altri 100.000 euro di interessi che si aggiungeranno alla ricostruzione della Torre Civica.

Fino a quel momento, il dato era stato tenuto nascosto dietro silenzi istituzionali. Un passo importante, che arriva dopo anni di incertezze e nebbie amministrative.

Perché ci sono voluti 15 anni per renderlo pubblico?

La risposta è semplice: più attenzione alla "vetrina" che alla sostanza, più impegno a far sembrare che qualcosa stesse cambiando, piuttosto che fare un passo reale avanti.

Nessun comunicato invece dal "Trustee For Australian Abruzzo Earthquake Appeal Fund", che ha gestito i fondi per 15 anni. Nessuna risposta alle richieste di chiarimenti, nessuna informazione sulla gestione del denaro raccolto. È inaccettabile che una comunità che ha donato con generosità sia stata esclusa da qualsiasi comunicazione su una questione così delicata. Questa mancanza di trasparenza ha alimentato sospetti e minato la fiducia, creando un vuoto difficile da colmare.

Anche l'incontro con la delegazione aquilana a Sydney ha sollevato dubbi. Quello che doveva essere un confronto reale si è trasformato in una passerella per pochi, in un evento senza anima, con un "modesto rinfresco" in un centro culturale semi-deserto. La comunità abruzzese di Sydney sembrava all'oscuro di tutto. Se l’evento fosse stato meglio organizzato, forse ci sarebbe stata più partecipazione e qualche volto in più al rinfresco. Il vero nodo è la mancanza di un cambiamento reale. La ricostruzione non è solo fisica, ma anche sociale e culturale. Mentre la Torre Civica verrà ricostruita, sarebbe ora di ricostruire anche la fiducia perduta in questi 15 anni di silenzi e promesse infrante. La vera sfida oggi è ridare vita a una comunità, partendo dalla verità e dalla trasparenza, che ormai sembrano un lusso in una comunità che fatica a fare i conti con le proprie ombre.

2025 Australia Day Australian Honours List

Mrs Joan Pellegrino OAM

Abbotsbury resident and longtime community advocate and volunteer Mrs Joan Pellegrino has been recognised for her work in the 2025 Governor General’s Australia Day Australian Honours List. Joan has been awarded the ‘Order of Australia’ Medal.

The announcement of Joan’s

Demerit points removed for one million safe drivers in NSW

Over a million well-behaved drivers in NSW will have a demerit point knocked off of their licence tally from May, the NSW Government said on Tuesday. The scheme now enters its third year, but with a few twists, including a change to the length of the good-behaviour period. There were just over 1.5 million drivers who were eligible for the scheme at the beginning of 2024, but nearly five million copped a fine in the 12 months that followed

award is in recognition of her dedication to the communities in which she has lived, worked and volunteered in since the 1970s.

Spanning 50 years of dedicated community service Joan has been a NSW Justice of the Peace, President of the Wentworthville

Football great Neale Daniher named Australian of the Year

The 63-year-old was bestowed the honour at a ceremony in Canberra. The former player and coach's diagnosis of MND in 2013 that led him to become a tireless campaigner for a cure for the disease. Neale Daniher’s diagnosis of motor neurone disease came with an expectancy he would have a little more than two years left to live on average. Twelve years later, the AFL legend has united the nation in the fight against the debilitating condition.

Chamber of Commerce, Committee Member of the Aeolian Association, Vice President of the Federation of Sicilians in Australia and the President of the Ladies Auxiliary and President of the Italian Seniors of Club Marconi, Bossley Park.

Joan’s talents rest in her ability to unite people, break community isolation, promote and maintain Italian traditions to be passed on to the next generation of Italian Australian children. Overall, she is a community harmoniser like no other.

Over the decades Joan was instrumental in the organisation of the Wentworthville Chamber of Commerce Christmas Parades which encouraged the involvement businesses, schools, sports clubs and charities. In her role as the Chair of the Chamber of Commerce she always listened to the concerns of shopkeepers and saw it her responsibility to seek solutions to issues.

Joan’s true passion has been her involvement at Club Marconi since 1995 as a member of the Ladies Auxiliary. In 2011 she assumed the role as President of the Ladies Auxiliary until today.

Joan is a naturally gifted organiser of events. During her tenure as the President of the Club Marconi Ladies Auxiliary she has hosted memorable events such as the Debutantes Ball, mem-

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Settimanale degli italo-australiani
Anno IX - Numero 3 - Mercoledì 29 Gennaio 2025
La pagina della donna di Maria Grazia Storniolo
Stanziato 1 miliardo per la 15th Avenue
Anche l'Austria vira a Destra
nero e rosso ... La verità assoluta
La scelta stilistica di Melania Trump
Trump sospende aiuti a Kiev ...

notizie istituzionali

Associazione ODV “Angeli senza Frontiere” Premio nazionale di Poesia “Sulle ali della libertà”

BARI - Un premio di poesia in nome e in memoria di Alessandro Fariello, giovane di Grumo Appula affetto da SMA, scomparso il 9 marzo 2021 a soli 36 anni. Alessandro è stato un ragazzo dalla sensibilità fuori dal comune, definito “il poeta guerriero” per la capacità di poter sfidare anche la sua crudele malattia con quella sensibilità stessa, esplicitata con il ricorso ai versi.

Il concorso letterario è sembrato il modo più giusto di ricordarlo, in rispetto della sua personalità, del suo cuore, delle sue enormi capacità espressive.

Alessandro comunicava con lo sguardo, con la potenza del suo pensiero che diventava parola e poesia.

Grazie proprio a questo pre-

Allora!

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Sydney, Australia

mio, il Comitato organizzatore del concorso si augura che l’espressività di Alessandro trovi ancora terreno fertile, magari attraverso la creatività e la fantasia di chi parteciperà alla speciale ‘gara’ ed eternerà il suo ricordo. L’evento è a cura dell’Associazione Angeli senza Frontiere OdV di Bitonto e del comitato organizzatore messo a punto per dare concretezza ad un’idea subito sembrata quasi naturale agli amici di Alessandro, a chi negli ultimi anni gli è stato vicino.

Il premio si compone di una sezione senior, denominata “Poesia inedita”, con un unico testo in lingua italiana avente per tema “IL SILENZIO”. Su questo concetto si eserciteranno i partecipanti maggiorenni, in un premio aperto a tutti gli autori, senza alcun tipo di distinzione culturale ed economica. E’ prevista anche una sezione “Junior”, con un unico testo in lingua italiana avente per tema “LA SPERANZA”, dedicata ai ragazzi dagli 11 ai 17 anni.

L’iscrizione è gratuita, non essendoci vincite in denaro. Il testo dovrà essere tassativamente inedito (fino al giorno della cerimonia di consegna), cioè

non aver ricevuto regolare pubblicazione editoriale, né essere stato premiato in altri concorsi letterari, pena l’esclusione. Ogni autore, inoltre, potrà partecipare con una sola poesia in lingua italiana (versi liberi o in metrica), che dovrà attenersi al tema proposto. Le poesie dovranno essere inviate, a premioalessandrofariello5@gmail.com e/o angelisenzafrontiere2018@gmail. com. Altri aspetti tecnici, quali il regolamento, la scheda iscrizione e liberatoria per minorenni sono reperibili su: https://www. facebook.com/premioalessandrofariello.

Il comitato organizzatore e l’Associazione Angeli senza Frontiere OdV lasciano libertà di espressione, chiedendo comunque il rispetto del senso civile e pertanto si riservano il diritto (a loro insindacabile giudizio) di rifiutare poesie a contenuto blasfemo o non conformi alla propria morale. La giuria valuterà e selezionerà le opere vincitrici. La cerimonia di premiazione si svolgerà venerdì 19 dicembre 2025 alle ore 17:30 nella città di Sannicandro di Bari nel Castello Normanno-Svevo. Condurrà la serata Chiara LONGO. Componenti della Giuria

Presidente

Mario SICOLO - docente, giornalista, direttore del notiziario mensile Da Bitonto

Membri

Francesca MISASI - Poetessa e scrittrice

Rossella GIUGLIANO - attrice, regista

Antonio CALISI - Dottore in teologia, Diacono della Chiesa cattolica di rito bizantino

Caterina FALCIGLIA - Autrice di libri per l’infanzia, poetessa Vito PLANTAMURA - docente, Presidente Associazione Angeli senza Frontiere.

Società Dante Alighieri: al via “Canzoni Ambasciatrici d’Italia”, edizione 2025

ROMA - Nel nuovo anno appena iniziato, la Società Dante Alighieri ha diffuso nella sua rete globale un nuovo questionario online sulle canzoni italiane. L’indagine, rivolta a studenti e a docenti d’italiano nel mondo, è curata dal prof. Fabio Caon, docente dell’Università Ca’ Foscari di Venezia, direttore del Laboratorio di comunicazione interculturale e didattica LABCOM presso la stessa Università e membro del Comitato scientifico della Società Dante Alighieri. Il progetto si intitola “Canzoni ambasciatrici d’Italia” e intende identificare le canzoni italiane più amate, ascoltate e utilizzate, anche a scopo didattico, nel

2025 Australia Day Australian Honours List Mrs Joan Pellegrino OAM

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ber’s social outings and bus trips to Canberra, Hunter Valley, Forster, Gold Coast, and Port Macquarie.

Her love of travel has also seen the coordination of the Senior’s Group on aeroplane trips to Cairns, Perth, and Adelaide. The travel has also seen Joan coordinate a pilgrimage to Rome and the sacred sites of Italy. The seniors members have also been fortunate to have had the opportunity to cruise to Cairns and the Pacific Islands.

Many other notable events have been: “Love Me Tender” Dinner Dance for St Valentine’s Day; Mother’s Day and Father’s Day dinners acknowledging the Club Marconi Father and Mother of the Year; New Year’s Eve Gala Dinner Dance and Carols Under the Stars.

Every year Joan and the Ladies Auxiliary volunteers and their respective partners contribute towards the cutting of 1.4 tonnes of chestnuts for the Chestnut and Wine Festival. A successful event which seeks to maintain the Italian Chestnut and Wine tradition.

Since 2014 to present Joan has been President of the Circolo Anziani (Marconi Seniors) hosting weekly Bingo and luncheons for seniors to assist the breaking of social isolation and the maintenance of mental health. On many occasions Joan goes to great personal expense to purchase raffle prizes for the weekly Tuesday Bingo.

Another highlight for the seniors is the annual pilgrimage to North Sydney on the Feast Day of St Mary of the Cross MacKillop. Joan possesses a strong sense of social justice; this can be seen in her support of the annual Club Marconi ‘Biggest Morning Tea’ for the NSW Cancer Council and the collection of yearly funds which are donated to Fairfield and Braeside Hospitals.

In her own words, “I enjoy being a part of these activities to bring people together. It doesn’t matter who you are or where you come from, I always encourage people to get together and have fun”.

Congratulations Joan Pellegrino OAM the community which you serve is very proud of proud of you.

mondo. Le canzoni, infatti, sono messaggere di cultura e, nel caso del nostro Paese, dell’italsimpatia che lo contraddistingue. Come per le precedenti edizioni, il progetto si servirà di due diversi questionari online: uno è stato inviato agli studenti d’italiano della Società Dante Alighieri nel mondo, con la richiesta di indicare quali sono le canzoni italiane da loro più amate e ascoltate; il secondo è rivolto ai docenti, cui viene chiesto di indicare quali canzoni, nella loro esperienza, sono le più adatte all’insegnamento dell’italiano. La raccolta dei dati terminerà lunedì 10 febbraio 2025. Alcune delle canzoni più conosciute e ascoltate nel mondo saranno didattizzate e messe a disposizione gratuitamente via web su www.Dante. global.

Per restare aggiornati sul progetto, seguire la piattaforma www.dante.global i social della Società Dante Alighieri e la pagina Instagram @caon_fabio_ caon. (Inform)

Terremoto e amnesia: che fine hanno fatto i leader della comunità italiana?

Lo scorso 22 gennaio, al Centro Culturale dell'Italian Forum, aperto apposta per l’occasione, si è tenuto un evento a ricordo della solidarietà per le vittime dei terremoti di L’Aquila.

Un appuntamento importante, un’occasione per ribadire il legame con la madrepatria. Eppure, a dispetto delle grandi parole spese nel passato, i volti storici della comunità italiana di Sydney erano quasi del tutto assenti.

Appena una quindicina di partecipanti, e se escludiamo gli

addetti ai lavori, ne restavano a malapena dieci.

Il maestro di cerimonia e presidente del locale Com.It.Es. ha almeno riconosciuto che lui “non c’era nel 2009” in Australia. Per gli altri noti, qualche scuse ma per il resto una presenza che grida assenza, soprattutto se si pensa a quanto accadde nel 2009, quando il devastante terremoto dell’Aquila scatenò un'ondata di mobilitazione senza precedenti.

All'epoca, molti leader del-

la comunità si misero in prima linea, guadagnandosi perfino menzioni nei trascritti del parlamento. C'erano appelli, raccolte fondi, dichiarazioni solenni. Ma oggi, quegli stessi nomi, dove sono? All’evento ufficiale tenutosi all’Italian forum non c’erano. Ad essere riconosciuti, non si sa per quale motivo, anche i signori della raccolta fondi di Amatrice, che all’epoca di L’Aquila ci misero poco o niente.

Le domande, che comunque non ve ne sono state in questa occasione, non andavano poste al sindaco di turno o a chi adesso si è adoperato per portare a compimento il contributo dei connazionali d’Australia, ma proprio a questi signori che nel 2009 furono nominati membri del Comitato statale del NSW, sotto la guida dell’ex premier Morris Iemma.

All’epoca furono paladini della causa, oggi sembrano svaniti nel nulla.

La comunità italiana di Sydney merita coerenza, non solo passerelle. Se la solidarietà non è più di moda, meglio ammetterlo apertamente. Ma il silenzio, quello no, non si può accettare.

Domande???

di Esposito Emanuele

Ci sono domande e domande. Tuttavia, quando in un incontro pubblico si chiede se ci siano domande, può essere difficile porle se gli interlocutori principali non sono presenti. Durante l’incontro con il Sindaco dell’Aquila, a margine della vicenda legata ai fondi per il terremoto – già ampiamente trattata in altri articoli di questo giornale – mi limito a porre pubblicamente la domanda che avrei voluto fare.

Va riconosciuto al Presidente del COMITES di Melbourne il merito e il coraggio di aver preso in carico questa iniziativa, anche se ritengo che a doverlo fare sarebbero dovute essere state le persone che, nel 2009, avevano organizzato la raccolta fondi per il terremoto dell’Aquila. Evidentemente, però, erano impegnate in altre faccende ritenute più importanti. Si sa, “passato il santo, passata la festa”.

Ricordo bene quei giorni del 2009, quando tutti si appuntavano medaglie sul petto e si mostravano fieri per questa iniziativa, che – va detto e sottolineato – fu davvero lodevole. Tuttavia, non riesco a capacitarmi del perché, dopo 15 anni, queste stesse persone non si siano assunte il merito di partecipare a un incontro che finalmente ha concluso la vicenda.

Va dato atto al COMITES di Melbourne di aver avuto il coraggio di sbloccare i fondi, ma è anche doveroso chiedersi: perché ci è voluto tanto tempo? Mi sarei aspettato che, in un incontro tanto atteso, venisse fornita una cronistoria dettagliata di questa

vicenda, tanto meritoria quanto singolare.

Ecco la domanda che avrei voluto porre: Come mai i fondi raccolti nel 2009 si sono ridotti nel corso degli anni?

Consultando il sito "Australian Charities and Not-for-Profits Commission" e analizzando i dati disponibili, ho notato alcune discrepanze. Secondo le informazioni pubbliche, nel 2014 i fondi ammontavano a 4.277.423 $ (primo dato disponibile, poiché i dati precedenti non risultano visibili). Tuttavia, sempre nel 2014, il fondo netto si riduceva a 3.571.583 $, registrando una differenza di circa 700.000 $.

Io non sono un economista né un commercialista, ma mi domando: come mai, ogni anno, il fondo registrava spese di circa 150.000 $?

Un’altra domanda, di natura più tecnica: consultando il sito e i documenti relativi alla costituzione del fondo, risalenti al 21 aprile 2009, ho notato che nelle ultime pagine manca l’elenco completo del comitato e le relative firme, oscurate senza una spiegazione evidente. Mi chiedo: perché questa mancanza di trasparenza? Se si tratta di un’iniziativa nata con lo spirito di far del bene, perché nascondere nomi e dettagli?

Nel sito risultano due nomi come responsabili del fondo. Mi rivolgo a loro: sarebbero così gentili da fornire una spiegazione dettagliata? Ormai la vicenda si è conclusa, ma credo che la comunità italiana in Australia abbia il diritto di sapere perché ci sia-

Trump ha sospeso gli aiuti a Kiev per 90 giorni

Uno degli ordini esecutivi firmati dal presidente degli Stati Uniti blocca il sostegno dei paesi stranieri

Il nuovo capo della Casa Bianca, Donald Trump, ha firmato un decreto che sospende per 90 giorni gli aiuti all’Ucraina e ad altri paesi stranieri. Secondo il Los Angeles Times, la nuova amministrazione sta verificando se il sostegno è coerente con gli obiettivi politici degli Stati Uniti. Dopo essere entrato in carica come presidente degli Stati Uniti, Donald Trump ha firmato diverse dozzine di documenti. La prima ha annullato 78 decisioni prese sotto Joe Biden. Questi includono memorandum, ordini esecutivi e altre misure. Trump ha anche introdotto una moratoria normativa. Vieta alle agenzie federali di emanare nuove normative finché la nuova amministrazione non avrà il pieno controllo sul governo.

no voluti 15 anni per risolvere la questione e perché il fondo non abbia generato profitto, bensì abbia registrato costi annuali significativi.

Ovviamente, queste sono domande da profano, ma sono dubbi che tanti, come me, vorrebbero chiarire. Sarebbe utile che qualcuno si prendesse la responsabilità di fare chiarezza e di dissipare ogni sospetto.

In conclusione, rinnovo i miei complimenti a chi si è impegnato per questa iniziativa, che finalmente ha trovato una svolta. Tuttavia, auspico che anche a noi venga fornita una spiegazione dettagliata su come si sono svolti i fatti.

Spero che il Comune dell’Aquila utilizzi questi fondi con serietà e trasparenza, evitando che questa storia, già piena di luci e ombre, conosca un secondo capitolo triste.

Un altro decreto ha ritirato gli Stati Uniti dall’Organizzazione Mondiale della Sanità. Il neo-presidente ha fornito i dati sui contributi: durante il suo primo mandato presidenziale, gli Stati hanno trasferito all’OMS 500 milioni di dollari ogni anno con una popolazione di 350 milioni di persone. Allo stesso tempo, la Cina, che ospita 1,4 miliardi di persone, ha pagato 39 milioni di dollari. Trump ha avviato la procedura per lasciare l’organizzazione durante la sua prima presidenza. Ma Joe Biden, salito al potere, ha ribaltato questa decisione, restituendo gli Stati Uniti all’OMS con i loro precedenti diritti.

Si prevede presto l’uscita degi USA dall’OMS eda altri organismi globali.

Trump inizia il secondo mandato con la revoca 78 Decreti di Biden

Il primo giorno del secondo mandato di Donald Trump alla presidenza degli Stati Uniti è stato caratterizzato da una serie di provvedimenti significativi.

Trump ha revocato 78 decreti dell’amministrazione Biden, con impatti in vari ambiti. Trump ha sancito l'uscita degli Stati Uniti dall'Organizzazione Mondiale della Sanità (OMS) e dall'Accordo sul clima di Parigi. Ha annullato decreti sulla crisi climatica, la promozione di energie pulite e la protezione ambientale, così come provvedimenti legati alla pandemia di Covid-19 e alla salute pubblica. Ha cancellato politiche su immigrazione, inclusione e non di-

scriminazione, compresi provvedimenti a favore della diversità razziale e di genere.

Ha imposto il blocco temporaneo di assunzioni federali, obbligato il rientro in presenza dei dipendenti pubblici e concesso una proroga alle attività di TikTok negli Stati Uniti, dopo il rischio di un divieto imposto dal governo precedente.

Ha concesso la grazia a molte persone coinvolte nell'assalto al Congresso del 6 gennaio 2021 presentando questi provvedimenti come il ritorno alla "grandezza" degli Stati Uniti, dimostrando di aver mantenuto le promesse fatte durante la campagna elettorale.

La scelta stilistica a sorpresa di Melania Trump per la seconda

inaugurazione del marito Donald Trump

Melania Trump ha sorpreso tutti con una scelta stilistica inaspettata in occasione della cerimonia di inaugurazione per il secondo mandato del marito, Donald Trump. Per questa occasione speciale, Melania ha optato per un elegante cappotto in lana navy e una gonna a tubino, entrambi realizzati a mano dal designer americano Adam Lippes. Tuttavia, un accessorio in particolare ha catturato l'attenzione: il suo cappello a tesa larga.

Melania ha scelto di indossare un cappello coordinato, di colore scuro, creato dal celebre millinery di New York, Eric Javits. Ciò ha fatto sì che l'intero outfit fosse realizzato da designer americani.

La grandezza della tesa del cappello ha reso difficile per Donald Trump baciarsi con la moglie durante la cerimonia. Il presidente ha cercato di darle un bacio sulla guancia, ma è stato costretto a eseguire un "bacio nell'aria", non riuscendo a raggiungere il volto di Melania a causa della larghezza del cappello.

Questo look inaugurale di Melania rappresenta un cambiamento rispetto alla scelta stilistica del 2017, quando indossò un elegante abito blu polvere con una giacca bolero abbinata, firmato dal designer americano Ralph Lauren. In quell'occasione, abbinò il suo outfit con guanti coordinati e scarpe stiletto di Manolo Blahnik.

I cappelli sono stati un accessorio comune per le First Lady nelle cerimonie di inaugura-

zione. Jacqueline Kennedy, ad esempio, indossò un cappello pillbox, diventato un'icona del suo stile, creato dal milliner Halston nel 1961 in occasione dell'inaugurazione del marito John F. Kennedy. Questo accessorio era stato progettato appositamente

per farla risaltare tra la folla. Il cappello blu di Hillary, abbinato a un completo a quadretti con giacca e gonna, era stato creato dalla designer di Southport Darcy Creech.

In attesa della vittoria di Donald Trump, Melania aveva già dato un assaggio di quale sarebbe stato il suo stile durante il secondo mandato da First Lady.

Infatti, in occasione di una cerimonia di deposizione della corona, aveva indossato un look sofisticato, realizzato da alcuni dei designer più rinomati.

Indossava un cappotto nero di Dior, stivali al ginocchio di Christian Louboutin e guanti di pelle, dimostrando ancora una volta la sua eleganza e raffinatezza.

Il ritorno di Melania Trump alla Casa Bianca sembra portare con sé una nuova stagione stilistica, che coniuga l'americanità dei designer con un tocco di classe e modernità.

La risposta di Medvedev alle minacce di Trump

Le relazioni tra Stati Uniti e Russia sono indubbiamente al centro delle discussioni globali. Il presidente degli Stati Uniti, Donald Trump, ha minacciato nuove sanzioni contro la Russia qualora non si raggiunga un accordo per porre fine al conflitto in Ucraina. Trump, attraverso la piattaforma Truth Social, ha dichiarato: “Possiamo farlo nel modo facile o difficile, ma è ora di fermare questa ridicola guerra”, sottolineando che tale conflitto non sarebbe mai iniziato sotto la sua presidenza. Dmitri Peskov, portavoce del Cremlino, ha commentato che non ci sono “elementi nuovi” nelle minacce di sanzioni avanzate da Trump, evidenziando però la disponibilità della Russia a un dialogo “in condizioni di parità e rispetto reciproco”. Nonostante questo, segnali concreti da Washington per una ripresa dei contatti non sono ancora arrivati. Nel frattempo, Vladimir Putin ha ribadito l’apertura al dialogo con la nuova amministrazione sta-

tunitense, ma ha posto l’accento sulla necessità di affrontare le cause profonde della crisi.

“Una pace duratura deve rispettare gli interessi legittimi di tutte le parti coinvolte”, ha affermato il leader russo. Il segretario generale della NATO, Mark Rutte, ha accolto positivamente la posizione di Trump, sottolineando l’importanza di nuove sanzioni per indebolire ulteriormente l’economia russa. Tuttavia, ha espresso preoccupazione per l’attuale andamento del conflitto sul campo, con il fronte che si muove in direzione opposta alle aspettative occidentali.

Parallelamente, Dmitry Medvedev, vicepresidente del Consiglio di Sicurezza russo, ha risposto agli “ultimatum” ucraini, sostenendo che la migliore risposta siano le operazioni militari in corso, dove la Russia avanza inesorabilmente. Medvedev ha ribadito che Mosca resta disposta al dialogo, ma solo sulla base degli accordi di Istanbul del 2022 e della “realtà sul terreno”.

Candidato agli Oscar 2025: il documentario palestinese sulla lotta a Masafer Yatta

Il documentario No Other Land, co-diretto da Yuval Abraham e dall'attivista palestinese Basel Adra, è stato recentemente candidato al Premio Oscar 2025 nella categoria miglior documentario.

Il film affronta il tema dell'espropriazione delle terre a Masafer Yatta, una regione della Cisgiordania occupata, dove la comunità palestinese è costantemente minacciata da sgomberi e violenze.

Già premiato con il miglior documentario internazionale alla Berlinale, No Other Land è stato accolto con entusiasmo dal pubblico, ma ha suscitato anche dure polemiche. In particolare,

i registi hanno subito minacce di morte e sono stati accusati di antisemitismo, in seguito al loro discorso di accettazione del premio, in cui Abraham denunciava l'apartheid in Israele e chiedeva uguaglianza politica e libertà per i palestinesi.

Il documentario, prodotto da un collettivo palestinese-israeliano, rappresenta un coraggioso atto di testimonianza e denuncia contro le politiche israeliane di occupazione e trasferimento forzato dei palestinesi.

Nonostante le difficoltà e le accuse ricevute, Abraham e Adra continuano a lottare per portare il loro messaggio a una visibilità internazionale.

La solita falsa Sinistra La verità assoluta secondo la Destra

In Italia, per attaccare la Meloni, si usa anche Elon Musk. Nei giorni scorsi, il fondatore di Tesla e SpaceX è stato al centro delle polemiche per un presunto accordo tra il governo italiano e Starlink, la rete satellitare del magnate del Sud Africa.

Tuttavia, il Presidente del Consiglio, in conferenza stampa, ha immediatamente chiarito ogni dubbio, smentendo l’esistenza di un simile accordo.

Cioè, precisiamo ci sono delle trattative in corso, che tra l’altro sono iniziate con il precedente governo.

Inoltre, ha ricordato che qualsiasi intesa riguardante la sicurezza nazionale deve passare attraverso il vaglio delle agenzie di intelligence e del Parlamento, e non può essere decisa unilateralmente dal governo.

Starlink è già comunque presente sul territorio nazionale, infatti per i cittadini comuni che abitano nelle zone remote il servizio satellitare può essere già attivato, anche in Australia, il discorso come ha detto la Meloni riguarda invece ben altro e parliamo una rete militare “criptata”.

Per essere onesti diciamo anche che ad oggi la rete Cloud, cioè l’archivio digitale della pubblica amministrazione e’ nelle mani di Microsoft, Oracle, Google e nei prossimo mesi si inserirà anche Amazon, quindi i nostri dati sono già di fatto nelle mani di aziende private, eppure la sinistra quando han-

no fatto questi accordi nessuno ha gridato allo scandalo.

Le polemiche, quindi, sembrano avere un unico scopo: confondere l’opinione pubblica e insinuare che la Meloni stia lavorando “sottobanco”. Ma chi alimenta queste narrazioni propagandistiche forse pensa che siamo tutti degli ingenui. O, più probabilmente, considera i propri elettori degli ingenui.

Si attacca Musk, ma nessuno si scandalizza se George Soros, il filantropo statunitense di origini ungheresi, ha elargito generosi finanziamenti a un partito politico italiano, Più Europa, guidato da Emma Bonino. Un tempo radicale, oggi la Bonino rappresenta tutt’altro. La sinistra si indigna se Musk finanzia campagne elettorali, come quella di Donald Trump, ma chiude un occhio – anzi, forse entrambi – quando Soros finanzia partiti di sinistra in tutta Europa. Guai, però, a parlarne: si rischia di essere accusati di antisemitismo, visto che Soros è di origine ebraica.

E allora la domanda è: perché questi miliardari finanziano partiti esteri? Musk, almeno ad oggi, non ha mai dato un solo euro a un partito italiano.

Ho verificato sul sito del Parlamento nella sezione relativa alla trasparenza dei finanziamenti politici e non risulta alcun contributo da parte del magnate americano. Diversamente, però, Soros e altri imprenditori, anche australiani, hanno finanziato partiti italiani. E la domanda rimane: perché?

Va sottolineato che questi finanziamenti sono legittimi. Dal 31 gennaio 2019, infatti, i partiti politici non possono più ricevere direttamente donazioni da soggetti privati o esteri. Tuttavia, il divieto non si applica ai singoli candidati. Insomma, fatta la legge, trovato l’inganno. Soros, ad esempio, ha finanziato Più Europa prima dell’entrata in vigore della normativa, donando 99.789 euro, seguiti da un identico importo versato pochi giorni dopo dalla moglie di Soros, Tamiko Bolton. La vera questione non è tanto chi finanzia i partiti, ma perché. Perché Soros e non Musk? Perché i finanziamenti stranieri sono accettabili quando provengono da un certo schieramento e scandalosi quando, ipoteticamente, potrebbero arrivare da altri? Perché, in definitiva, ci si indigna contro presunte “ingerenze” straniere solo se non provengono dagli “amici”?

La sinistra italiana, con le sue ipocrisie, dimostra ancora una volta di essere selettiva nelle battaglie che sceglie di combattere. Si straccia le vesti per il rischio di ingerenze straniere da parte di Musk, ma non si fa problemi quando i finanziamenti provengono da miliardari come Soros. “Pecunia non olet”, verrebbe da dire, ma evidentemente l’odore del denaro dipende da chi lo porta. In questo contesto di doppie morali, il vero interesse nazionale sembra essere l’ultimo pensiero. E allora, diffidate da chi si proclama paladino contro le “ingerenze straniere”. Perché, a ben vedere, chi è senza peccato scagli la prima pietra.

La contraddizione è evidente: una sinistra che si presenta come il terminale delle tecnocrazie sovranazionali, oggi si riscopre sovranista. Tutti contro Musk, dunque. Ma chiediamoci davvero: perché un candidato al Parlamento dovrebbe ricevere donazioni da imprenditori e aziende? Qual è il reale scopo?

Ogni riferimento è puramente casuale. Ma si sa, dietro ogni dubbio si cela sempre un po’ di verità.

Esposito Emanuele

Ah, la destra, il faro della verità in un mondo corrotto da fake news, complotti e, soprattutto, dalla sinistra ipocrita. La Meloni, la nostra eroina indiscussa, è di fronte a un’accusa tanto infamante quanto imbarazzante: l'uso di Elon Musk per i suoi scopi politici. Ma non temete, ha prontamente smentito tutto. Che sollievo! Musk? Chi è? Un semplice genio miliardario con la presunzione di voler aiutare le persone nelle aree remote del mondo con la sua rete satellitare. Ma, come dice il nostro amato Emanuele, tutto ciò è solo fumo negli occhi. Un "accordo" con Musk? Assolutamente no, perché come tutti sappiamo, le trattative che si svolgono tra governi e magnati privati sono sempre limpide e trasparenti. Nessun gioco di potere dietro le quinte, mai! Ma non fermiamoci qui. I veri veri problemi sono altri! Soros, quel malvagio filantropo, ha osato finanziare Più Europa! Ma perché mai un uomo così ricco e influente dovrebbe intromettersi in politica, finanziando partiti italiani? Beh, rispondete a me, sinistra, rispondete! Ah, certo, tutto legale. Si tratta di una donazione fatta prima che la legge cambiasse, una piccola astuzia legale, niente di più. Nel frattempo, nessuno si preoccupa delle gigantesche aziende americane (Microsoft, Oracle, Google, Amazon) che gestiscono i nostri dati pubbli-

ci, ma eh, quello è giusto perché è fatto con la massima etica capitalista.

Ovviamente, nessun scandalo. Si parla di "grandi aziende" che operano sempre nel nostro interesse nazionale, giusto? Ma Musk, che nemmeno ha dato un soldo a un partito italiano, è l’apocalisse. Perché, si sa, è sempre più pericoloso un miliardario che non finanzia direttamente la politica italiana, rispetto a quelli che ci fanno diventare una bella "colonia digitale".

Ed ecco il bello: i "veri patrioti", che difendono la nostra sovranità con ogni fibra del loro essere, si preoccupano dell’ingerenza esterna solo quando quella esterna non viene dal loro club esclusivo. Soros sì, Musk no. Ma chi non l’avrebbe capito, no?

La moralità della destra è una stella polare, sempre orientata verso la verità assoluta. A differenza di quella sinistra che, come tutti sappiamo, si perde tra i meandri della doppia morale e delle sue contraddizioni. Ma non preoccupatevi, la Meloni non fa niente di nascosto. Le cose, a quanto pare, si fanno sempre alla luce del sole: trattative con Musk o no, ci sono sempre trasparenti! Del resto, in un governo dove i "patrioti" sono quelli che sanno cosa è meglio per l'Italia, come potrebbero esserci dubbi?

E allora, amici lettori, prendiamo tutti un bel respiro e prepariamoci. La vera battaglia non è tra destra e sinistra, ma tra chi vede e chi è cieco. La sinistra si straccia le vesti per un accordo con Musk, ma al di là del sarcasmo, è solo per nascondere ciò che sta davvero accadendo: la melma di un sistema che ormai è così perfetto che perfino i "buoni" sono disposti a chiudere un occhio. Se non è cinismo questo, cos’è?

Perché, come si sa, dietro ogni dubbio si nasconde una grande verità... ma solo se la verità la dice la destra.

Franco Baldi

Happy Australia Day 2025

di. Tom Padula

Il lavoro dei Club e delle Associazioni italiane di Melbourne hanno attratto tantissime famiglie italiane e non durante il percorso della loro esistenza.

In questo frattempo hanno delineato i loro membri con belle serate, buon cibo e tanta musica. Manca qualcosa in questi Club ed Associazioni?

Ci sono molte lamentele su come invogliare i giovani figli d’italiani a partecipare più assiduamente alle attività ricreative del proprio Club paesano o regionale o altro.

Ci vuole qualcosa in più’? Ma cos'è’? Da un po’ di tempo c'è un movimento a riguardo la continuità per Lingua e Cultura.

La necessità di far fronte al sempre più grande bisogno di avere l’uso della lingua Italiana e dell’Inglese, lingua nazionale in questo Paese multiculturale.

Il Bilinguismo non è un'abilità da ignorare. Dobbiamo avere sempre più passione per incoraggiare di fatto l’uso delle due lingue… ed è proprio questo che ho notato su Allora News da qualche settimana che ne sono venuto a conoscenza. Ci sono in questo giornale articoli di una varietà di temi italiani che vengono anche scritti e pubblicati in Inglese. La varietà di scrittori è anche evidente e di provenienza locale e di oltremare. Siamo sulla giusta via per salvaguardare l’uso linguistico del Bel Paese qui in Australia.

Mi auguro un sempre più grande impegno da parte di tutti I Club e le Associazioni di dare quest’anno 2025 più importanza a ‘Lingua e Cultura’ nei propri programmi.

Incoraggio i nostri lettori di AlloraNews di andare su TomPadulaTV su YouTube e guardare i vari PlayList sulla vostra Smart TV. Specialmente il Playlist di Italian Community and Club Series… e Subscribe. Troverete anche la Serie Australia Day Celebration Week e Australia Day 2017 Series.

A Tutti Auguro Happy Australia Day 2025… sperando che la Celebrazione Annuale di Australia Day sia per tutti di una settimana! Così ci includiamo anche noi come Comunità Italiana/ Australiana a fianco ai primi abitanti aborigeni di questo vasto continente. Oggi Nazione “Australia” che include tutti i suoi cittadini… dalla prima all’ultima Comunità di provenienza.

Happy Australia Day to All Australians whether you become an Australian Citizen today or were born from ancestors of the First Nation People.

We have come to realize since the No Vote that our National, State and Local Governments need to work together to give everyone a Fair Go and Equal opportunities.

One of the great challenges for Governments is to look after all our vast Continent. We are in the right direction with our Roads

Program and the greater awareness of closing the Gap in Health, Education, Community Safety and much more in the areas of the Economy, Living Standards and Work Opportunities. The Australia Day Festivities could begin before and continue after the 26 January so that All Communities that have connections of Language and Culture with Countries of origin can celebrate the Birth of Modern Australia from the date of European invasion. We owe much to those who have suffered and progressed to the current state of progress as a Nation. Yes there was an invasion, yes there were the colonisers, yes we are now in a melting pot situation.

How do we get out of this impass? The No Vote gave us the answer, even though I voted yes in the referendum. Sometimes we need to look at the reality in the various areas of Australia and provide the necessary answers for a united future for all in our diversities. This of course includes all that we can do for our indigenous communities. We all need to work together rather than complain about the adverse events of history. Peace was never achieved with peace policies. Peace can only come if we forgive past wrong and move forward with achievable solutions. Inequalities need to be identified and resolved with a positive trajectory towards the future. Happy Australia Day to this Lucky Country. Viva l’Australia.

Covid nelle case di riposo

A Melbourne ci sono molte persone affette dal Covid. Apprendiamo dall'Australian Department of Health che ci sono 64 case di riposo contagiate da questa epidemia con 263 colpiti dal virus e 71 addetti ai lavori infettati. Il 55 per cento dei residenti nelle case di riposo sono stati vaccinati durante gli ultimi sei mesi. Da non sottovalutare questo ritorno del Covid-19 poiché nella prima settimana del

2025 sono stati registrati 191 casi e 9 di essi sono stati addirittura portati al Pronto Soccorso. Questo tipo di Covid-19 è un variante identificato e reso pubblico col nome XS 1.1 e KP 3.3.

I sintomi sono: tosse, congestione o naso colante, diarrea e pure febbre. Colpisce i più deboli, i più vulnerabili e naturalmente gli anziani, le persone con patologie. Mariano Coreno

Occorrono più Poliziotti nel Victoria

La Victoria Police ci fa sapere che a dicembre dello scorso anno contava 16,210 poliziotti mentre nel 2023 erano 16,367, cioè una perdita di 157 in 12 mesi. Tutto questo considerando che le richieste d'ammissione al corpo della Polizia sono state circa 7000 nelle ultime settimane. Le forze dell'ordine avevano avuto dal governo statale fondi necessari per sostenere le spese per 17,020 poliziotti; ma, invece, non è stato possibile reclutare la quota prefissata. Il guaio è che ci sono elementi che vanno in pensione ed altri che lasciano per le difficoltà connesse

con il lavoro. Numerosi sono anche i giovani che non superano gli esami. Si sa che la disciplina di questi tempi piace poco. E se tutto ciò non bastasse, 640 poliziotti sono stati sotto la Work Cover l'anno scorso. Alcuni per causa della "salute mentale". Per finire, la polizia del Victoria chiede un aumento paga adeguato al Governo Statale; ma fino a oggi non ha avuto successo. Il governo, come si sa, ha debiti e non vorrebbe aumentare il salario ai poliziotti. La situazione non cambia, tutto come prima.

Mariano Coreno

L’Aquila

Missione Australia: Incontro con la città gemellata di Hobart

HOBART - Il sindaco dell’Aquila, Pierluigi Biondi, e una delegazione della Fondazione Carispaq, composta dal vicepresidente Pierluigi Panunzi e dal segretario generale David Iagnemma, ha incontrato il primo cittadino della gemellata Hobart, Anna Reynolds, alla presenza del console generale di Melbourne, Chiara Mauri, e delle associazioni che curano l’amicizia con il capoluogo abruzzese. Il legame tra le due città è stato formalizzato nel 1997, quando l’allora sindaco Antonio Centi si recò in Australia con l’obiettivo di avviare relazioni e contatti con le comunità abruzzesi del luogo.

“Mai come in questa fase di rigenerazione e rilancio dell’Aquila e delle aree interne d’Abruzzo, con il Giubileo e il cammino verso Capitale italiana della Cultura 2026, è importante rinsaldare i legami di amicizia tra L'Aquila e gli altri paesi, in particolare con l'Australia dove esiste una tra le più grandi comunità di emigranti italiani e abruzzesi del mondo. È stato emozionante incontrare e confrontarci con gli amministratori di Hobart e con le associazioni dei nostri fratelli residenti dall'altra parte del pianeta eppure così vicini alla nostra comunità in un rapporto di reciproca condivisione” ha dichiarato il sindaco Biondi.

Il CO.AS.IT. di Melbourne accoglie la delegazione guidata dal sindaco dell’Aquila Pierluigi Biondi

da sinistra: David Iagnemma, segretario generale della Fondazione Carispaq, Vincent Volpe, presidente del CO.AS.IT., Pierluigi Biondi, sindaco dell’Aquila, Ubaldo Aglianò, presidente del Comites, Pierluigi Panunzi, vicepresidente della Fondazione Carispaq, Marco Fedi, direttore del CO.AS.IT.

Il CO.AS.IT. di Melbourne ha recentemente ospitato il sindaco dell’Aquila, Pierluigi Biondi, accompagnato da una delegazione che includeva Pierluigi Panunzi e David Iagnemma, vicepresidente e segretario generale della Fondazione Carispaq.

Agliano, ha permesso a Iagnemma di illustrare nel dettaglio il progetto di ristrutturazione e consolidamento della Torre Civica del Palazzo Margherita, gravemente danneggiata dal sisma.

La comunità italiana d’Australia ha contribuito in modo significativo alla raccolta di fondi dopo il terremoto del 2009.

Nel corso dell’incontro, il direttore del CO.AS.IT., On. Marco Fedi, ha ribadito l'importanza di supportare iniziative che valorizzino il patrimonio culturale italiano e rafforzino i legami tra la comunità italiana in Australia e quella abruzzese.

Scuola: 90 studenti al giorno sospesi per comportamenti inaccettabili

L’incontro, organizzato con la collaborazione del COMITES di Victoria e Tasmania e con l’iniziativa del presidente Ubaldo

La visita, avvenuta nei giorni scorsi, si è concentrata sull’espressione di gratitudine della città dell’Aquila per il sostegno ricevuto dalla comunità italiana d’Australia.

Al termine della visita, il presidente del CO.AS.IT., Volpe, ha consegnato al sindaco Biondi il libro “Per l’Australia: the Story of Italian migration” e ha accompagnato la delegazione in una visita al Museo Italiano di Melbourne, dove sono stati accolti dalla direttrice Elizabeth Triarico.

Aggressioni negli Ospedali di Melbourne

Veniamo a conoscenza che in molti ospedali di Melbourne si verificano aggressioni al personale sanitario, in particolare al

Pronto Soccorso. Si contano già 680 casi di violenza contro gli addetti ai lavori. Il sistema sanitario del Vic-

Ambulance Victoria ancora sotto accusa

Ambulance Victoria, secondo la Victorian Equal Opportunity, ha messo in pratica solamente 5 raccomandazioni delle 25 ricevute dalla Humans Rights Commission lo scorso anno. È dal 2020 che le ambulanze di questo Stato hanno problemi di personale e di mezzi e spesso quando vengono chiamate per soccorrere malati o feriti incappano in ritardi eccessivi. Perché non riescono ad ammaliare le rimanenti 20 raccomandazioni? 5 sono troppo poche!

Un esecutivo dell'Ambulance

Victoria, Andrew Crisp, interrogato, ha detto: "Abbiamo fatto progresso in alcuni settori, lo ha constatato anche la Commissione Human Rights; ma siamo sulla strada giusta anche se ovviamente, c'è ancora da fare".

Ma, quando si tratta di salvaguardare la salute dei cittadini, questi ritardi non sono accettabili. Questa situazione dura fin dal periodo del Covid 19, dai famosi e numerosi Lockdowns. Mariano Coreno

Assegnazioni Fondi per la Comunità

Il comune di Merri-bek (Moreland City Council) mette a disposizione dei cittadini della comunità fondi per progetti mirati al miglioramento dei residenti delle varie contrade del comune: Coburg, Brunswick, Pascoe Vale, Glenroy e Fawkner. Il progetto si chiama Community Grants Program. Occorre, per partecipa-

re, avere una chiara idea di cosa offrire e poi eventualmente di svilupparla. Gli interessati possono chiedere più informazioni rivolgendosi a: merri-bek-vic.gov.au/ my-council/grants-and-awards/ community-grants-program

Le applicazioni bisogna mandarle prima del 26 febbraio 2025.

toria non gode di buona salute: manca di infermieri, dottori, specialisti, camere disponibili e copertura finanziaria sufficiente.

Le liste d'attesa sono esagerate ed i pazienti spesso sono costretti a fare lunghe file al Pronto Soccorso con la conseguenza di perdere la pazienza e di reagire anche con le maniere cattive. Infatti, un paziente ha aggredito un infermiere con una verga di ferro ed una donna ha minacciato un medico con un coltello! In altri casi il personale sanitario viene insultato verbalmente oppure preso a calci e pugni.

Di questa incresciosa situazione si sa poco poiché c'è la tendenza a non svelare tutta la realtà.

Il problema e' evidente e bisognerebbe subito trovare un rimedio. Perché non chiamare le guardie per ogni reparto? Certo, verrebbe a costare una discreta somma di dollari; ma non si può tollerare la violenza negli ospedali! La sanità deve "sanare" e "non ferire".

Mariano Coreno

di Mariano Coreno Veniamo a sapere, con grande sorpresa, da una fonte sicura, che dal 2019 al 2023, ben 90 studenti al giorno sono stati sospesi dalle scuole primarie e secondarie del Victoria per comportamenti inaccettabili: violenza verbale e fisica, totale mancanza di rispetto. Una situazione allarmante ! Abbiamo anche ascoltato il parere di alcuni insegnanti e hanno confermato i fatti. Certamente, non è proprio così per tutte le scuole: ci mancherebbe altro! Ma, siamo a conoscenza dei nomi delle scuole dove sono accaduti questi misfatti a partire dal 2019 fino al 2023.

Mt Ridley P-12 College, sospesi 1844; Greater Shepparton Secondary College, sospesi 1353; Melton Secondary College, sospesi 1256; Phoenix P-12 Community College, sospesi 1148; Hume Central Secondary College, sospesi 1104; St Albans Secondary College, sospesi 904; Copperfield College, sospesi 895; Roxburgh College, sospesi 893; Northern Bay P-12 college, sospesi 891; Cranbourne East Secondary College, sospesi

875; North Geelong Secondary College, sospesi 852; Cranbourne Secondary College, sospesi 834; Kurnai College, sospesi 832; Bacchus Marsh College, sospesi 830; Hazel Glen College, sospesi 796. L'elenco non finisce qui; ma consideriamo inutile allungarlo. I numeri, come potete vedere, parlano da soli.

Cosa vuol dire Scuola?

Scuola è l'atto dell'insegnare da parte del maestro (professore) e di apprendere da parte dell'alunno; insegnamento; il luogo dove si insegna; istituzione scolastica, La presidente dell'Australian Primary Principals Association, Angela Falkenberg, ha detto che insegnanti, professori e dirigenti delle scuole, sono preoccupati dal fatto che così numerosi studenti usino violenza in classe mettendo in difficoltà il sistema educativo.

Non abbiamo dati disponibili dello scorso anno. Speriamo soltanto di vedere un miglioramento sostanziale. Il sapere è conoscenza e serve per vivere correttamente e bene.

Abruzzo Club inizia le attività 2025

Giovedì, 13 febbraio: Pranzo delle donne. Menù di tre portate con bicchiere di vino. Inizio a mezzogiorno, Costo $50 a persona, Prenotazioni 8539 3377.

Venerdì, 14 febbraio: Festa di San Valentino. Il ristorante sarà aperto per pranzo e cena. Menù a' la carte con alcuni piatti del giorno. Bicchiere di spumante, omaggio incluso.

Prenotazioni: 8539 3377.

Giovedì, 20 febbraio, ore 12 pm. Spaghettata. Spaghetti e antipasto da condividere. Costo: $15 per soci e $20 non soci.

Si invita pure a partecipare ogni terzo giovedì del mese. Prenotazioni: 8539 3377. In questa occasione potrete incontrare anche il corrispondente da Melbourne del settimanale Allora!, L'Abruzzo Club si trova al 377 Lygon St,, Brunswick East, Vic. Mariano Coreno

a cura di Mariano Coreno e Tom Padula

Giorno dell'Australia 2025: celebrazioni e fuochi d’artificio al Porto di Wollongong

Il Giorno dell'Australia 2025 è stato festeggiato in grande stile a Wollongong, con un evento comunitario che ha trasformato il porto

della città in un luogo di festa, allegria e riflessione. Adatto a famiglie e persone di tutte le età, l'evento ha richiamato un vasto pubblico pronto a cele-

brare la diversità e lo spirito della nazione.

Le celebrazioni hanno preso il via alle 17:00 presso il porto di Wollongong, con attività distribuite tra Osborne Park e Belmore Basin.

Tra le attrazioni principali, i partecipanti hanno potuto godere di musica dal vivo, mercatini, aree gioco per bambini e punti ristoro con una varietà di cucine internazionali, che hanno riflettuto la multiculturalità della città.

Un momento speciale è stato dedicato al riconoscimento dei popoli delle Prime Nazioni, con un’esibizione culturale che ha messo in luce la loro ricca eredità storica e artistica. La danza e la musica tradizionale hanno catturato l'attenzione del pubblico, offrendo un’occasione per riflettere sull'importanza della riconciliazione e della valorizzazione delle culture indigene.

I giovani hanno trovato ampio spazio per divertirsi, grazie alle attività interattive e agli spettacoli dal vivo, mentre Osborne Park si è trasformato in un’oasi per il relax e il picnic, con famiglie che si sono radunate per godere della splendida atmosfera all'aperto.

L’evento ha raggiunto il suo apice alle 21:00 con uno spettacolare spettacolo pirotecnico sopra le acque del porto. Le luci colorate dei fuochi d’artificio hanno illuminato il cielo e il riflesso sulle onde ha regalato un’esperienza mozzafiato agli spettatori. I giochi di luce e i disegni creativi nel cielo hanno suscitato applausi e ammirazione da parte di tutti i presenti.

Le celebrazioni si sono concluse lasciando nei partecipanti il ricordo di una serata memorabile, all’insegna dell’unità e dell’orgoglio nazionale.

L’evento ha ribadito l’importanza di questa giornata come momento di riflessione sul passato e sul futuro della nazione, sottolineando i valori di inclusione, rispetto e resilienza che caratterizzano la comunità di Wollongong.

Con una partecipazione così calorosa, il Giorno dell’Australia 2025 ha dimostrato ancora una volta come eventi ben organizzati possano unire persone di tutte le età e provenienze, creando un forte senso di appartenenza e un’occasione per celebrare l’identità australiana in tutte le sue sfaccettature.

Nonna’s Cucina

un valido modello da seguire

Lo scorso 15 gennaio, la comunità di Adelaide ha celebrato l’inaugurazione della nuova sede di Nonna’s Cucina, il servizio no-profit di consegna pasti a domicilio, che ha trovato una nuova casa nell’ex tribunale di Holden Hill.

Dopo un anno di lavori di ristrutturazione, l’edificio, che un tempo ospitava quattro aule di tribunale, è stato trasformato in tre moderne cucine commerciali e un accogliente caffè, pronto ad aprire nelle prossime settimane.

La missione di Nonna’s Cucina è chiara: supportare gli anziani e le persone in difficoltà, aiutandoli a mantenere l’indipendenza grazie alla consegna di pasti nutrienti e gustosi.

"Siamo un’organizzazione di beneficenza e il nostro obiettivo principale è fornire pasti alle persone nelle loro case", ha dichiarato un portavoce dell’associazione. "Abbiamo recentemente lasciato la nostra sede di Royal Park per trasferirci a Holden Hill, dove ora disponiamo di

più spazio per ampliare il nostro servizio".

L’inaugurazione ha visto la partecipazione di volontari, membri della comunità e rappresentanti delle autorità locali, tutti uniti nel celebrare questo importante traguardo.

Con quasi 100 volontari dedicati, Nonna’s Cucina non si limita solo a preparare pasti, ma offre anche un servizio di controllo del benessere degli utenti, rafforzando così il senso di comunità e solidarietà.

Il nuovo caffè, non solo offre deliziosi dolci e caffè italiani, ma contribuisce anche a finanziare il servizio di consegna pasti. Inoltre, lo spazio potrà ospitare eventi, riunioni e pranzi per la comunità.

Nonna’s Cucina è sempre alla ricerca di nuovi volontari per le consegne. Chiunque desideri offrire il proprio aiuto può contattare l’associazione all’indirizzo info@nonnascucina.com.au oppure chiamare il numero 8240 3491.

Stanziato $1 miliardo di dollari per la Fifteenth Avenue

Nella mattina di domenica 19 gennaio, a West Hoxton, si è tenuto l’annuncio ufficiale dell’importante investimento infrastrutturale.

L’evento si è svolto nel piccolo parco di fronte alla rinomata macelleria italiana Campisi, ormai divenuto epicentro delle interviste alla comunità locale sullo stato della viabilità.

Alla presenza di membri del governo statale e federale, tra cui il Primo Ministro Anthony Albanese e il Premier Chris Minns, è stata comunicata la decisione di finanziare l’opera congiuntamente.

Il governo federale e quello del New South Wales hanno annunciato un investimento congiunto di 1 miliardo di dollari per l’ammodernamento della Fifteenth Avenue, un’arteria fondamentale che collegherà Liverpool al nuovo Western Sydney International Airport.

Il progetto, che prevede un finanziamento equamente suddi-

viso tra i due livelli di governo, rappresenta un cambiamento epocale per la viabilità della regione. L’annuncio è stato fatto dal Primo Ministro Anthony Al-

banese e dal Premier del NSW Chris Minns a West Hoxton, alla presenza di Anne Stanley MP (deputata federale per Werriwa) e Nathan Hagarty MP (parlamentare statale per Leppington), entrambi sostenitori di lungo corso dell’opera.

All’evento erano inoltre presenti Catherine King MP, Ministro federale per le Infrastrutture, Charishma Kaliyanda, parlamentare statale per Liverpool, Prue Car, Deputy Premier del New South Wales, John Graham, Ministro per le Strade, e Dr Mike Freelander MP, deputato federale per Macarthur.

Anne Stanley ha sottolineato il lungo percorso che ha portato a questa svolta: “Abbiamo lavorato su questo progetto sin da quando ero Consigliera. Sono davvero felice che siamo riusciti a garantire un miliardo di dollari per l’adeguamento di questa strada. I governi laburisti mantengono le promesse per la nostra comunità e questa collaborazione tra governo federale e statale è la chiave di questo importante risultato”.

Nathan Hagarty ha enfatizzato l’impatto trasformativo dell’investimento: “È stato un piacere avere il Primo Ministro e il Premier a West Hoxton per annunciare questo straordinario progetto. L’aggiornamento della Fifteenth Avenue ridurrà drasticamente i tempi di percorrenza per residenti e imprese locali, migliorando sicurezza e accessi-

bilità. Ma questo progetto è più di una semplice strada: rappresenta un’opportunità per posti di lavoro, alloggi e istruzione per la nostra comunità in continua cre-

scita. Mi ero impegnato per questo progetto quando sono stato eletto e oggi è una grande vittoria per tutti noi”.

Attualmente, oltre 22.000 veicoli percorrono la congestionata Fifteenth Avenue ogni giorno e si prevede che entro il 2041 la popolazione della zona crescerà di altre 63.000 persone.

Il progetto non solo migliorerà la viabilità, ma contribuirà a rendere il sud-ovest di Sydney un punto nevralgico per il commercio e i trasporti. Il Primo Ministro Albanese ha definito l’investimento un tassello fondamentale per rendere il Western Sydney un “gateway per il resto del mondo”.

L’iniziativa segna un altro passo avanti nella realizzazione delle infrastrutture necessarie per supportare il nuovo aeroporto e il rapido sviluppo della regione, dimostrando l’impegno concreto dei governi laburisti per la crescita e il benessere delle comunità locali.

Intervista al Sindaco di L’Aquila Pierluigi Biondi in visita a Sydney

In occasione della visita istituzionale del Sindaco di L’Aquila Pierluigi Biondi a Sydney, Marco Testa ha avuto l’opportunità di intervistarlo per approfondire il significato di questo viaggio e il legame tra la città abruzzese e la comunità italiana in Australia.

A 15 anni dal devastante terremoto del 2009, la ricostruzione continua a essere un tema centrale, così come l’utilizzo dei fondi raccolti all’epoca dagli italiani d’Australia.

In questa conversazione, il Sindaco Biondi chiarisce lo stato attuale dei lavori, le principali sfide da affrontare e il motivo della riallocazione dei fondi originariamente destinati al Parco Urbano di Piazza d’Armi. Un dialogo aperto per comprendere il rapporto tra memoria, solidarietà delle comunità italo-australiane e lo sviluppo futuro di L’Aquila.

Sindaco, qual è l’obiettivo principale della sua visita in Australia?

L'obiettivo principale di questa visita è esprimere un sentimento di gratitudine nei confronti delle comunità, delle associazioni e dei gruppi che hanno raccolto una cifra considerevole per la città dell'Aquila e più in generale per il suo territorio.

Anche perché non ho la certezza, ma una certa dose di probabilità me lo conferma, che questa sia la donazione privata dall’estero, diffusa, più importante, fatta a ridosso del terremoto e anche successivamente.

Il terremoto del 2009 ha segnato profondamente L’Aquila e gli aquilani. Come procede oggi la ricostruzione e quali sono le principali sfide ancora da affrontare?

La ricostruzione ormai è avviata su un binario molto preciso. Ci sono regole e procedure ormai codificate; ci sono anche le risorse naturalmente che servono, al netto di qualche aggiustamento, che magari avremo bisogno di fare più in avanti.

Le sfide principali sono quelle di costruire una città che non sia soltanto un luogo molto bello architettonicamente, e artisticamente, perché vediamo palazzi rinnovati, restaurati, monumenti e luoghi.

Bisogna completare sicuramente la ricostruzione privata, ma la sfida che bisogna fare è evitare, come è accaduto in passato e come temo possa accadere ancora, che la ricostruzione edilizia fisica non sia accompagnata da una ricostruzione sociale, civile, economica.

Da questo punto di vista credo che l'Aquila stia vincendo la sfida, perché sono state messe in campo iniziative importanti in favore dei giovani, soprattutto, in favore delle imprese, del commercio, di chi vuole investire, in favore di chi vuole innovare e ci sono progetti importanti.

Penso alla Scuola Nazionale dei Vigili del Fuoco, penso alla Scuola della Pubblica Amministrazione, penso al Villaggio della Gioventù, penso agli investimenti che stiamo facendo sui

centri sociali, sui luoghi delle comunità, penso agli investimenti sull'impiantistica sportiva.

Insomma, stiamo concentrando le nostre attenzioni in questo preciso momento, non soltanto sull'accompagnamento della fase di rilancio del territorio dal punto di vista della sua esteriorità, dei suoi volumi, ma anche dal punto di vista dei suoi significati più profondi.

I fondi originariamente destinati al Parco Urbano di Piazza d’Armi ora vengono destinati per la Torre Civica. Potrebbe spiegarci quanti fondi verranno stanziati (se tutti dall’Australia e quanti esattamente) e i motivi e l’iter di come si è arrivati a questa ricollocazione di fondi da Piazza d’Armi alla Torre Civica?

Abbiamo scelto di destinarli alla Torre Civica perché inizialmente queste risorse molto importanti erano messe in un progetto più ampio di cui risultava una porzione significativa ma non predominante, che era il Parco Urbano di Piazza d'Armi.

Parco Urbano di Piazza d'Armi che mi sono ritrovato con un procedimento molto compromesso dal punto di vista burocratico, tanto è vero che non moltissimo tempo fa abbiamo dovuto scindere e rescindere il contratto con la ditta incaricata.

Abbiamo, quindi, fatto delle valutazioni. Primo, non è giusto far attendere tanto tempo a delle persone che magari hanno messo anche risorse proprie per vedere il frutto della propria generosità.

Secondo, non ci piaceva il fatto che le comunità italo-australiane non avessero l'esclusività sull'intervento e terzo perché ritenevamo che magari fosse più importante individuare un intervento che avesse un suo significato ancora maggiore, non che Piazza d'Armi non sia importante, però la Torre Civica è il luogo principale della città, è la torre che affianca il Palazzo Municipale dove c'è la residenza del Sindaco, dove si svolgono le sedute di giunta, dove si svolgono le sedute del Consiglio Comunale.

La Torre Civica è il cuore della comunità, è il cuore della democrazia, è il cuore della sovranità popolare e soprattutto la Torre Civica è un simbolo perché ha conservato per decenni la bolla di Papa Celestino V con cui nel 1294 è iniziata la Perdonanza celestiniana, caratterizzante l’identità cittadina.

I fondi saranno esclusivamente destinati alla Torre Civica e il restauro della Torre Civica sarà effettuato esclusivamente con questo fondo donato dalle comunità italo-australiane e dal governo australiano (AUD $4.904,000, ndr), con delle aggiunte garantite dalla Fondazione Carispaq che oggi è il soggetto attuatore dell'intervento che in questo periodo ha fatto fruttare queste risorse. Addirittura abbiamo avuto un incremento di oltre 100 mila Euro.

Sindaco, siamo lieti di averla in Australia, anche se a molti anni dal terremoto del 2009. Come mai gli italiani d’Australia hanno do-

vuto attendere 15 anni per una visita di ringraziamento dell’amministrazione comunale?

Bisognerebbe chiederlo a chi mi ha preceduto. Prima di questa esperienza ho fatto il sindaco di un piccolo comune, ho avuto gesti di generosità da parte delle comunità italo-americane, italo-venezuelane e sono andato a restituire la generosità attraverso visite istituzionali nell'immediato, tra il 2010 e il 2011. Credo che la grande mole di risorse che sono arrivate hanno fatto un po' perdere di vista il significato profondo di chi da molto lontano, non soltanto ha condiviso le preoccupazioni, le ansie, il dolore, ma ha voluto dare un segno tangibile di vicinanza. L'importante oggi è che questa

Console Gianluca Rubagotti, Sindaco Biondi e Console Chiara Mauri
Con la Sindaca di Hobart Anna Reynolds, città gemellata con L'Aquila
Insieme al Presidente del Com.It.Es. di Melbourne, Ubaldo Aglianò
In visita all'iconico ristorante italiano "Alfredo" con Alfredo Bovier

cosa sia avvenuta, che si possa sancire l'inizio di nuovi rapporti tra la città dell'Aquila e le comunità locali, naturalmente tenuto conto che le miglia che ci separano sono parecchie, che il viaggio non è esattamente di quelli più semplici.

Quando furono raccolti i fondi, alcuni gruppi di Sydney avevano chiesto che si intervenisse subito, utilizzando le somme per un sostegno immediato alla popolazione colpita dal sisma piuttosto che alla ricostruzione di immobili e strutture pubbliche che avrebbero impiegato anni. Crede che questa seconda opzione fosse valida e la popolazione di L’Aquila avrebbe apprezzato? Se no, per quale motivo?

Io credo che fortunatamente i territori colpiti dal sisma hanno incontrato in quel preciso mo-

mento storico un governo molto attento che ha condiviso le preoccupazioni, i timori e le necessità delle popolazioni e degli sfollati.

Devo anche aggiungere che, a distanza di 16 anni, se dovessimo fare un bilancio rispetto alle attenzioni ricevute, non possiamo lamentarci di nulla.

Non c'è stata una sola persona che non sia stata accolta, accudita, curata, assistita. Abbiamo avuto rimborsi per i beni immobili persi, rimborsi per le aziende che hanno visto ridotto il loro fatturato - magari non sufficientemente adeguati - per tutte quelle attività che a causa dell'inagibilità dei locali non hanno potuto continuare a svolgere la propria professione o la propria attività commerciale.

Abbiamo avuto fondi significativi per lo sviluppo socioeconomico, tra risorse spese program-

mate e da programmare parliamo complessivamente di una cifra che supera i 400 milioni di Euro che sono stati impegnati sullo sviluppo turistico, sulle risorse ambientali, sullo sviluppo tecnologico, sulla ricerca, sulla cultura, sull'innovazione.

Devo dire che forse all'epoca non c'erano certezze anche rispetto alla ricostruzione pubblica, motivo per cui ci fu la famosa lista di nozze presentata ai grandi della terra attraverso cui sono stati restaurati Palazzo Ardinghelli, un pezzo del Castello Cinquecentesco, la chiesa delle Anime Sante, la chiesa di San Gregorio Magno nella frazione di San Gregorio dell'Aquila, la chiesa di San Pietro in Onna, con la costruzione di strutture per la comunità, credo che se noi avessimo utilizzato quelle risorse senza i dovuti strumenti per sostenere la popolazione oggi non potremmo segnare un momento significativo come quello del riavvio del restauro della torre civica.

Sindaco, la ringraziamo per il suo tempo e la sua disponibilità. Prima di lasciarla, avrebbe altro da aggiungere?

Devo aggiungere solamente il rinnovo della mia gratitudine agli italo-australiani, di queste genti che in varie generazioni si sono succedute qui nei loro percorsi di emigrazione e soprattutto devo rilevare che in questi giorni ho respirato l'Italia profonda e le identità più genuine di cui solo la nostra nazione è capace.

Chi è Carispaq e cosa ha spiegato in merito al restauro della Torre Civica

La Fondazione Cassa di Risparmio della Provincia dell'Aquila (Carispaq) è un ente che promuove iniziative culturali, sociali ed economiche nel territorio aquilano.

Il 13 dicembre 2023, Carispaq ha siglato un protocollo d'intesa con il Comune dell'Aquila e il Trustee for Australian Abruzzo Earthquake Appeal Fund per garantire il restauro della Torre Civica, simbolo storico della città. La firma del protocollo ha visto la partecipazione del sindaco dell'Aquila, Pierluigi Biondi, del presidente della Fondazione Carispaq, Domenico Taglieri, e del segretario generale, David Iagnemma.

Presenti anche Giancarlo Martini Piovano, in rappresentanza del comitato australiano, e Doug MacColl dello Scalabrini Village. Carispaq, che ha curato la procedura amministrativa e i rapporti con il comitato australiano, ha assunto il ruolo di soggetto at-

tuatore dell'intervento.

L'ente si occuperà della gestione del progetto, supervisionato da un Comitato di Garanzia composto da personalità di alto profilo, tra cui il Rettore dell'Università dell'Aquila Edoardo Alesse, il Dottor Giovanni Pasqua, il Dottor Guglielmo Calvi Moscardi, l'Ingegnere Elio Masciovecchio e il Presidente dell'Ordine dei Medici della Provincia dell'Aquila, Maurizio Ortu, oltre ai rappresentanti del comitato australiano.

La Torre Civica segue un percorso di restauro diverso rispetto a Palazzo Margherita, già ristrutturato e sede del Comune. Presenta gravi lesioni strutturali, in particolare sul basamento e sulle volte interne. L'intervento prevede il consolidamento delle fondamenta e delle murature portanti, il restauro delle superfici lapidee e decorative, e l'inserimento di una struttura interna in acciaio con scala d'ispezione.

Durante l’incontro a Sydney,

erano presenti rappresentanti della Fondazione che hanno spiegato l’iter dell’opera. Il vicepresidente della Fondazione Carispaq, Dott. Pierluigi Panunzi, ha sottolineato che "le promesse sono finite, stiamo passando ai fatti", aggiungendo come "il risultato della programmazione e la capacità di inserirsi in contesti diversi è frutto del successo". Ha inoltre evidenziato che "se non fosse per l’ottimo lavoro dell’amministrazione e del nostro programma, probabilmente nei lunghi anni la vostra pazienza sarebbe venuta meno".

Infine, ha affermato che "la cittadinanza ha posto delle istanze che possono essere riportate anche a livello nazionale affinché possano avere delle risposte".

Il segretario generale della Fondazione Carispaq, Dott. David Iagnemma, ha illustrato i dettagli tecnici del progetto, spiegando che "parliamo di un monumento il cui primo impianto risale al 1200, con un valore storico e culturale importantissimo".

Ha chiarito che "l'intervento ha un duplice obiettivo: il consolidamento sismico per garantire la resistenza a futuri eventi tellurici e il restauro architettonico".

Ha poi aggiunto che "essendo sotto la vigilanza del Ministero della Cultura e della Sovrintendenza, il progetto sarà attentamente monitorato da più enti".

Iagnemma ha inoltre evidenziato le complessità aggiuntive legate alla separazione della torre dal palazzo, specificando che "la

torre, essendo stata separata dal palazzo, ha richiesto indagini approfondite dal punto di vista geologico e dei materiali".

Un aspetto innovativo dell'intervento riguarda "l'introduzione di un monitoraggio satellitare della torre in collaborazione con l'Università dell'Aquila".

Inoltre, "è stato realizzato un rilievo con laser scanner e sono state valutate le interferenze con strutture circostanti, come lo smart tunnel che passa vicino alla torre".

Il segretario generale ha infine spiegato che "abbiamo completato la fase di studio preliminare, comprendente l’analisi geologica e dei materiali. Ora possiamo procedere con le fasi operative del restauro".

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Il Segretario Generale di Carispaq durante il suo intervento a Sydney

notizie comunitarie

Il respiro di Shlomo di Ruggero Gabbai

Giovedì 30 gennaio, in occasione della Giornata della Memoria, l'Istituto di Cultura di Sydney proietterà Il respiro di Shlomo, documentario prodotto dalla Fondazione Museo della Shoah in collaborazione con Rai Cinema. Il film sarà in italiano, sottotitolato in inglese e racconta la testimonianza di Shlomo

Venezia (1923-2012), deportato e membro del Sonderkommando ad Auschwitz, raccolta quasi 30 anni fa dallo storico della Shoah

Marcello Pezzetti e dal regista

Ruggero Gabbai, oggi conservata presso l’Archivio della Memoria del Centro di Documentazione Ebraica Contemporanea (CDEC). Attraverso il racconto di Shlo-

Europa! Europa! 2025

An Iranian director creates a remake of the classic 1948 film Bicycle Thieves (Ladri di biciclette), a former shipyard worker struggles to pay for his daughter's wedding and Anna fights to keep her area in Sardinia free from developers and tourism.

So are the premises of just some of the award winning Italian films in an upcoming film festival coming to Sydney and Melbourne.

Europa! Europa! Is a film festival which acts as a celebration of European cinema.

Organizers describe it as ‘a place for extraordinary cinema, vibrant storytelling and discussion, and bustling community congregation, Europa! Europa gives national audiences a kaleidoscopic window into the ex-

periences of a diverse continent and people.’

The festival runs from 12 February to 12 March at Lido and Classic Cinemas in Melbourne, and Ritz Cinemas in Sydney. This year's program includes films from Romania, Sweden, Spain, Bulgaria, Belgium, France, Switzerland and beyond.

Italian films featured in the festival include multi award winning Anna starring Rose Aste, A Hundred Sundays, a Drama featuring superstar Antonio Albanese who Directs and Stars, Anywhere, Anytime about an illegal immigrant trying to survive Turin (Torino) and Emilie Noblet’s Latin For All which is spoken in 4 languages with English subtitles. The full program and tickets are available now online and in participating cinemas.

mo, sopravvissuto grazie all’aiuto di altri deportati e alla propria determinazione, il documentario esplora le tappe della sua tragica esperienza: dalla natia Salonicco, una delle comunità ebraiche più importanti del Mediterraneo, fino all’orrore dei campi di sterminio di Auschwitz, Birkenau, Ebensee e Mauthausen, per poi giungere alla liberazione in Italia, a Udine e infine a Roma.

La narrazione affronta temi profondi come la perdita della propria comunità, il dolore della separazione dai propri cari e la necessità di sopravvivere in condizioni disumane. In modo toccante, il documentario fa emergere l'importanza della memoria, rivelando come lo stesso Shlomo abbia faticato a raccontare la sua storia, persino ai propri figli, che ne vennero a conoscenza solo da adulti. Un'opera essenziale per comprendere il valore della testimonianza e ricordare una delle pagine più oscure della storia contemporanea.

Ruggero Gabbai è fotografo, laureato al Rochester Institute of Technology, e regista con laurea in Cinematografia alla Columbia University di New York, dove ha collaborato con registi come Milos Forman, Martin Scorsese, Paul Schrader ed Emir Kusturica. Nato ad Anversa e cresciuto a Milano, si è specializzato in documentari su tematiche storiche e sociali, concentrandosi sulla memoria della Shoah, la mafia e le realtà marginali. Ha diretto oltre 25 documentari girati in Italia e nel mondo, tra cui Memoria (1997), presentato al Festival di Berlino e vincitore di numerosi premi internazionali, e Io Ricordo, docu-film sulla memoria delle vittime di mafia in Sicilia, prodotto da Gabriele Muccino e Marco Cohen. Tra le sue opere anche The Longest Journey, sulla deportazione degli ebrei italiani di Rodi ad Auschwitz, trasmesso dalla RAI per la Giornata della Memoria 2014, CityZEN sul quartiere Zen di Palermo, Starting Over Again (2016) sull’esodo degli ebrei d’Egitto e Libia: l'ultimo esodo (2017) sulla comunità ebraica di Tripoli fino all’ascesa di Gheddafi. Il suo lavoro più recente, LILIANA, racconta la testimonianza della senatrice a vita Liliana Segre.

Only Labor will finish the NBN, and keep NBN Co in public hands

Families and businesses in Werriwa need reliable, high speed internet at an affordable price, and the Albanese Government will deliver that as we build Australia’s future.

The Albanese Government will make an equity injection of up to $3 billion to expand full-fibre NBN upgrades, finishing the upgrades from deteriorating copper, which is a key part of our economic plan.

This upgrade means more than an additional 1,000 homes and businesses in Werriwa will get access to world class full-fibre upgrades.

This is in addition to the more than 16,000 premises in Werriwa already able to access higher speed broadband this year under the Albanese Government’s fibre upgrade program.

All up, about 99.2% per cent of premises in Werriwa’s fixed line footprint will be able to get speeds of up to 1 gigabit per second once all upgrades are complete.

And the Albanese Government will deliver this upgrade while keeping the NBN in public hands.

In contrast, Peter Dutton wants to privatise the NBN, re-

ducing service and making high speed internet more expensive for Australians.

This was the Coalition’s position in government, and Peter Dutton instructed his Party to vote against our legislation to keep the NBN Co in public ownership late last year.

The Deputy Liberal leader Sussan Ley called Labor’s plan to finish the NBN and keep it in public hands a “complete joke”.

This underscores why the election presents a clear choice between Labor building Australia’s future, or going backwards and paying more under an increasingly reckless Peter Dutton.

“NBN is a vital necessity to Australian households and businesses, including many in the electorate of Werriwa. The Albanese Government’s investment in upgrading the national FTTN network and retain NBN Co in public ownership, shows our commitment in ensuring that Australians continue to receive fast, affordable, and reliable internet I’m proud to be part of a Government that’s upgrading the NBN and building Werriwa’s future” said the Member for Werriwa, Anne Stanley MP.

Assemblea Generale Annuale

L'Associazione Maria SS Delle Grazie e San Vittorio Martire Inc. ha annunciato che l'Assemblea Generale Annuale (AGM) si terrà martedì 4 febbraio 2025, alle ore 18:30, presso il Club Marconi di Bossley Park, nella Sala Riunioni 1. Durante l'evento, si svolgeranno le elezioni per i membri del Comitato Direttivo e l'elezione degli ufficiali dell'associazione.

L'AGM è un'opportunità importante per i membri dell'associazione di partecipare attivamente alla vita dell'organizzazione e di contribuire alle decisioni strategiche

per il futuro. Tutti i membri della comunità sono invitati a partecipare e a prendere parte a questa riunione fondamentale, che rappresenta un'occasione di crescita e di coinvolgimento per tutti i partecipanti.

L'evento è aperto a chiunque voglia partecipare, sia membri dell'associazione che non, ed è un momento di incontro e di condivisione per la comunità. Per ulteriori informazioni, si invita a seguire gli aggiornamenti sulla pagina Facebook dell'associazione.

Istituto di Cultura di Sydney - Giornata della Memoria

Una celebrazione di diversità, resilienza e unità a Liverpool per festeggiare Australia Day

Domenica 26 gennaio 2025, il Comune di Liverpool ha festeggiato l'Australia Day con una serie di eventi che hanno celebrato la ricca diversità culturale, la resilienza e lo spirito di unità della comunità locale. Questa giornata ha offerto un'opportunità per riflettere sulla storia condivisa del Paese, rendere omaggio ai contributi dei popoli delle Prime Nazioni e abbracciare i valori che rendono Liverpool una comunità straordinaria.

Le celebrazioni sono iniziate con la tradizionale cerimonia di cittadinanza presso la Civic Place Council Chambers alle 10:00. L'evento è stato presieduto dal Sindaco di Liverpool, Ned Mannoun, accompagnato dai parlamentari federali e statali, Anne Stanley MP per Werriwa, Nathan Hagarty MP per Leppington e Charishma Kaliyanda MP per Liverpool. Durante la cerimonia, i nuovi cittadini sono stati accolti con calore, simboleggiando il le-

game inclusivo che caratterizza la città.

Nel pomeriggio, il Bigge Park si è trasformato in un vivace centro di divertimento per famiglie. Dalle 17:00, i visitatori hanno potuto godere di giostre, bancarelle, BBQ, gelato, face painting e giochi di squadra. Un palco allestito al centro del parco ha ospitato un fantastico concerto che ha animato la serata. Uno dei momenti più apprezzati è stato l'intrattenimento offerto da due acrobati travestiti da canguri giganti, che hanno incantato grandi e piccini con le loro straordinarie esibizioni e sessioni fotografiche.

L'Australia Day a Liverpool ha unito persone di ogni provenienza in un clima di festa, riflessione e celebrazione. Eventi come questo sottolineano l'importanza di riconoscere le radici comuni, valorizzare la diversità culturale e costruire un futuro condiviso fondato sull'inclusione e sul rispetto reciproco.

Festa dell’Australia Day al Club Marconi: Una giornata di musica, balli e tradizione

Il Club Marconi la scorsa Domenica 26 gennaio 2025, ha celebrato l’Australia Day con una giornata sobria e accogliente, ricca di sapori, musica e convivialità. L’evento, iniziato alle ore 12.00, ha attirato numerosi partecipanti, tutti desiderosi di trascorrere una giornata all’insegna della comunità e della tradizione. Il punto focale della festa è stato il classico barbecue preparato nel cortile del club, un simbolo immancabile dell’Australia Day. Salsicce e carne alla griglia, accompagnate da cipolle caramellate e una selezione di salse per tutti i gusti, hanno deliziato i presenti, creando un’atmosfera di calore e condivisione.

A rendere ancora più speciale l’evento è stato il duo musicale Conny e Umberto, che con la loro energia e il loro repertorio coinvolgente hanno conquistato il pubblico. Le note delle loro canzoni hanno trasformato la sala in una vivace pista da ballo, dove giovani e meno giovani si sono lasciati trascinare in danze spensierate e sorrisi contagiosi. La giornata si è conclusa con una ricca lotteria, che ha premiato diversi partecipanti con omaggi e sorprese. L’emozione e la gioia dei vincitori hanno aggiunto un ulteriore tocco di felicità a un evento già di per sé memorabile. Il Club Marconi, ancora una volta, si è confermato un punto di riferimento per la comunità, capace di unire tradizione, intrattenimento e spirito di appartenenza. Con questa celebrazione, l’Australia Day 2025 è stato un’occasione speciale per rafforzare i legami comunitari e ricordare il valore dell’unione in una giornata di festa nazionale.

dall'Italia e dal Mondo

“A Calata Du Circu” Antica Tradizione per Festeggiare Santi Venerati a Cerami

di Carmelo Loibiso

A Cerami, l’antica Kèramos (nome greco della stupenda cittadina) la pluri-rassegna delle festività popolari religiose, sopravvissute nei secoli, ricade e si concentra, con solennità processionali e grande sfarzo folkloristico, soprattutto nel ciclo estivo; periodo assecondato dal clima dolce temperato, che segna il post raccolto dei frutti della terra e la libertà dai lavori campestri, opportunità attraverso la quale concedersi e dare sfogo alla vitalità della tradizione festiva che onora i santi maggiormente venerati dai ceramesi: (San Michele Arcangelo, Sant’Antonio Abate, Madonna del Carmine, San Sebastiano, Madonna della Lavina).

Se questi antichissimi riti sono giunti ai giorni nostri e continuano indenni ad essere vissuti con grande partecipazione da tutta la comunità, si deve al grande impegno profuso dagli aderenti iscritti alle varie confraternite (“ordo fraternitas”) e alla loro devozione verso il proprio santo protettore.

Le caratteristiche comuni sono il senso di appartenenza, di espressione della credenza cristiana, di esaltazione delle tradizioni, conservazione e promozione del patrimonio (materiale e immateriale), nel rispetto della storia del territorio e dell’identità della comunità locale.

Nonostante la venerazione verso i santi sia più curata nella

appeso con delle corde tra due cantonali. Quindi viene abbassato e alzato in continuazione per l’“assalto” dei ragazzi che con destrezza fanno a gara per accaparrarsi qualcosa di ciò che vi è attaccato.

Vi è anche l’usanza di lanciare, dalla sommità del campanile della chiesa e verso la folla di persone accorse per vedere il tramandato rito del “Circu, fazzoletti ripieni di confetti e caramelle che fanno la gioia dei bambini.

stagione estiva, è consuetudine, radicata in tempi antichi, festeggiare i venerati protettori anche nel ciclo invernale, in coincidenza puntuale con gli anniversari di calendario dedicati ai rispettivi santi.

In tale contesto, rimanendo nel calendario cristiano, il 17 gennaio viene commemorato il taumaturgo Sant’Antonio Abate. Come ogni anno, particolari iniziative, organizzate dall’omonima confraternita di Sant’Antonio, rendono omaggio al santo eremita.

Nel programma liturgico vi è compreso il rito di benedizione dei prodotti della Terra, dell’Aria, del Fuoco e degli Animali (domestici) per ringraziare Dio, con l'intercessione di Sant'Antonio Abate, per la generosità del Creato e allo stesso tempo, per esprimere speranza e desiderio per l’anno a venire, chiedendo protezione, abbondanza e crescita.

Per molti, la luce del Fuoco è anche un modo per celebrare il rinnovamento interiore, purificando la mente e lo spirito.

Al culto di Sant’Antonio è anche abbinata la consueta offerta del “Circu”, una struttura a forma di cono, costruita in legno, ricoperta di rami di alloro e riccamente guarnita di arance e “cuddùri” (ciambelline di pane a forma di corona) da spartire ai fedeli, dopo averli fatti benedire dal prete. “U circu”, una volta addobbato, viene portato nel piazzale antistante la chiesa e

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Più che “albero della cuccagna” o “Trofeo di pane e arance”, “U Circu” rievoca, sull’esempio dell’agape cristiana e sotto l’occhio benevolo del Santo, l’abitudine della carità ai poveri, un momento di convivialità, dove famiglie e amici si riunivano per condividere abbondanza e gioia.

Gli eventi della tradizione invernale ceramese, particolarmente simbolici, carichi di fede e significato, proseguono il 20 gennaio, scandite da iniziative culturali e caritative, campane a festa e rullo di tamburi per convocare i fedeli alle celebrazioni liturgiche devozionali in onore di San Sebastiano Martire, protettore del paese.

La festività trovava poi il suo culmine con l’usanza tramandata e opportunamente conservata ancora oggi della “A calata du Circu” che si svolge presso l’omonima piazza San Sebastiano, con modalità simboliche coinvolgenti identiche a quelle già prima descritte per Sant’Antonio Abate.

A seguire, il 3 Febbraio, ci si appresta a celebrare e a rendere omaggio alla figura di San Biagio, protettore della gola.

Anche in tale ricorrenza è racchiusa l’offerta votiva della “Calata du Circu” e della distribuzione di ciambelle di pane (“cuddùri”) e arance benedetti. Il tratto emblematico comune alle feste sono tradizione, fede, occasioni di socialità e commensalità, ma anche occasioni per puntare un faro sull’antico folklore, sullo straordinario patrimonio cittadino, da sempre particolarmente apprezzato, dentro e fuori i confini comunali.

La

Patata del Fucino Igp si

afferma

al Marca come Prodotto Vetrina D'Abruzzo

Celano (AQ) 16 gennaio - Con la partecipazione al Marca, la più grande fiera a livello europeo che vede la presenza delle migliori marche dell’agroalimentare, la Patata del Fucino IGP si afferma essere di grande richiamo per i tanti operatori economici che affollano la due giorni della kermesse.

Con uno stand rappresentativo di 36 mq l’AMPP - Associazione Marsicana Produttori Patate – continua la sua azione di promozione, grazie anche ai fondi del F.E.A.S.R. – CSR Abruzzo, che porta la Patata del Fucino IGP ad essere un prodotto sempre più richiesto sul mercato italiano.

“Il 2025 è per l’AMPP un anno di grandi prospettive - dichiara Alessandro Steven D’Ovidio - direttore commerciale dell’Associazione – grazie innanzitutto alla forza dei nostri produttori impegnati a conseguire risultati che

esaltano la qualità del prodotto. Il resto viene dall’ingente investimento in promozione sempre più mirata e diversificata”.

Negli ultimi anni l’AMPP ha conseguito una crescita su tutti i fronti con numeri significativi in termini di estensione della produzione, di aumento della base associativa che conta oltre 400 realtà produttive.

Il Fucino, oggi scala ai primi posti come produttore di patate, segno che anni di politiche di coltivazione condotte dall’AMPP, basate sulla sostenibilità, sulle buone pratiche agronomiche, sulla gestione attenta di tutta la filiera, dalla semina alla commercializzazione, stanno dando i propri frutti.

Il binomio “prodotto & territorio” risulta essere la formula vincente per la crescita economica e sociale delle aree interne dell’Abruzzo.

Tornelli della metro diventano turbine eoliche

Iberdrola ha sviluppato un sistema innovativo che trasforma i tornelli della metropolitana in turbine eoliche capaci di generare energia pulita grazie al passaggio dei passeggeri. Durante un test nella stazione Miromesnil di Parigi, i tornelli hanno convertito il movimento in oltre 2.300 watt giornalieri, sfruttando una tecnologia ispirata ai meccanismi degli orologi automatici.

Il progetto, chiamato "Turnstile Turbines", è stato realizzato in collaborazione con la scuola di

ingegneria Junia HEI e potrebbe essere esteso a tutto il sistema metropolitano parigino per alimentare un'intera linea e ridurre oltre 30.000 tonnellate di CO² all'anno.

Oltre all'impatto ambientale positivo, l'iniziativa ha suscitato grande interesse mediatico e tra gli utenti, con piani per una possibile implementazione anche nella metropolitana di Madrid, rafforzando così l’impegno di Iberdrola verso soluzioni sostenibili per gli ambienti urbani.

Alcuni Razzi non volano più

Doveva essere una trasferta trionfale, ma si è trasformata in una clamorosa fregatura. Antonio Razzi, ex senatore noto per il suo stile sopra le righe e le sue mirabolanti imprese diplomatiche, era certo di assistere all’insediamento di Donald Trump come 47º presidente degli Stati Uniti. Invece, alla fine è rimasto a Roma.

A raccontare il retroscena è stato lo stesso Razzi, intervistato a Un Giorno da Pecora su Rai Radio 1. «Sono stato contattato dall’associazione di italoamericani Noi con Trump per raggiungerli in America e assistere all’insediamento di Donald Trump». Non un invito qualunque: «Mi hanno detto che dovevo esserci perché sono molto amato negli States». E chi può dubitarne? Fin qui tutto bene, se non fosse che c’era una piccola clausola nel pacchetto VIP: «Dovete provvedere voi al volo e all’hotel». Razzi, pensionato e senza rimborsi, ha accettato senza problemi. Ma qualcosa non torna. Per sicurezza, decide di controllare di persona la prenotazione: «Mi sono fatto dare il nome dell’hotel che mi avevano detto di aver riservato. Ho chiamato per sapere se era così, e sapete come mi hanno

risposto? “Lei chi è? Qui non c’è nessuna camera…”».

Ma non è finita. Razzi aveva già un piano B: se anche l’hotel fosse saltato, con le sue conoscenze tutto si sarebbe risolto. «A Mar-a-Lago conosco, a Washington ho amici, sono in contatto con imprenditori italoamericani in Florida». Insomma, sembrava tutto sotto controllo.

E invece arriva la mazzata finale: il visto negato. «Nel richiedere all’ambasciata americana il mio visto, il presidente di questa associazione ha detto che io ero stato in Siria e in Corea del Nord, per non farmi avere il visto». Insomma, da ospite d’onore a presunto agente segreto in un attimo! «Questa persona, che non voglio nominare – ha aggiunto –è un furbacchione, praticamente mi ha truffato».

Nonostante la batosta, Razzi non si scompone. Alla fine, con la sua solita leggerezza, ha chiuso l’intervista con un colpo di classe: «Per me l’importante è che ci sia andata la mia amica Giorgia Meloni».

E niente, alla fine il vero vincitore è sempre lui. Chissà, magari al prossimo insediamento ci riproverà… stavolta con una prenotazione verificata!

Sempre meno figli...

Negli ultimi decenni, il tasso di fertilità in Australia è in costante declino. Nel 2004, il Tesoriere Peter Costello esortava gli australiani a fare più figli con il celebre invito: "Uno per il marito, uno per la moglie e uno per il Paese".

Oggi, il tasso di fertilità è sceso a 1,4 figli per donna, ben al di sotto del livello di sostituzione della popolazione di 2,1.

Viviamo nell'era del "non-commitment", dove le nuove generazioni, pur avendo più opportunità, sono meno propense a impegni a lungo termine. Il costo

Italian Nationals in Australian Prisons

As of January, 2025, 47 Italian nationals are incarcerated in Australia, with an imprisonment rate of 29.9 per 100,000 Italian residents.

While the number is relatively low, recent high-profile cases have shed light on the nature of crimes involving Italians in the country and the collaborative efforts of Australian authorities to combat serious criminal activity.

In November 2024, an 18-yearold Italian national was arrested at Sydney Airport by Australian Border Force (ABF) officers. Authorities allegedly discovered 15 kilograms of methamphetamine concealed in his luggage.

He was charged with importing a commercial quantity of a border-controlled drug, an offense that carries a maximum penalty of life imprisonment. The case highlights Australia's stringent border security measures and the ongoing fight against the illicit drug trade.

Earlier last year, in January 2024, a 34-year-old Italian citizen and Australian resident was detained at Sydney International Airport by the Australian Federal Police (AFP). He was charged with engaging in sexual activity with a minor in Indonesia after evidence was reportedly uncovered by U.S. authorities on his mobile phone. This arrest demonstrates the importance

Come

of international cooperation in addressing transnational crimes involving foreign nationals.

In August 2024, Frank Madafferi, a well-known figure in Melbourne's Italian organised crime scene, completed a sentence for high-level drug trafficking. Upon his release, he was immediately detained by ABF officers and transferred to an immigration detention facility. Madafferi, classified as an unlawful non-citizen, now faces deportation to Italy. His case underscores Australia’s commitment to cracking down on organised crime and enforcing strict immigration laws.

The Italian prison population in Australia is geographically concentrated, with Victoria

holding the largest number at 16 inmates. New South Wales and Western Australia follow with nine each, while smaller numbers are reported in Queensland and South Australia. No Italians are currently incarcerated in Tasmania, the Northern Territory, or the Australian Capital Territory. While these cases illustrate serious breaches of the law, it is important to note that the majority of Italian nationals in Australia are law-abiding residents who contribute positively to society. The recent incidents, though concerning, reflect the effectiveness of Australian law enforcement agencies in maintaining national security and collaborating with international partners to uphold justice.

piace la pizza agli Italo-Australiani?

Per gli italo-australiani, la pizza è più di un semplice piatto: è un legame con le proprie radici, un rituale familiare e una questione di orgoglio culturale. Tuttavia, il panorama della pizza in Australia è segnato da contaminazioni gastronomiche che rendono difficile un ritorno alla pura tradizione italiana. L’influenza locale, che ha modellato i gusti con combinazioni e ingredienti lontani dai canoni classici.

Se da un lato le pizzerie gestite da italiani propongono fedelmente le ricette classiche: dalla Margherita, simbolo di semplicità ed equilibrio, alla Diavola, con il suo salamino piccante, dall’altro, il mercato australiano è abituato a gusti più audaci e meno vincolati alla tradizione. La Capricciosa, con prosciutto, funghi, carciofi e olive, e la Quattro For-

maggi restano scelte amate, ma è impossibile ignorare il successo di varianti più "moderne", come la BBQ Chicken Pizza, con pollo e salsa barbecue. Un capitolo a parte merita la Hawaiian Pizza. Sebbene sia nata in Canada, il suo abbinamento di ananas e prosciutto si è diffuso anche downunder. Per molti italo-australiani è soltanto un’innocua reinterpretazione. Ma la sua

popolarità dimostra quanto sia difficile "italianizzare" completamente i gusti della comunità. La pizza ai frutti di mare, poi, con gamberi e calamari, è un esempio di come si possa adattare la tradizione italiana ai gusti australiani senza snaturarla. La sfida è mantenere vivo il legame con l’Italia senza rinunciare alla realtà di un paese che ama sperimentare. Forse...

della vita, la precarietà lavorativa e la difficoltà di accesso alla casa scoraggiano la pianificazione familiare.

Le conseguenze economiche sono rilevanti: nel 1997 c'erano 5,5 lavoratori per ogni cittadino over 65; oggi sono 3,7 e saranno 2,5 entro il 2050. Le politiche di sostegno alla natalità finora non hanno dato risultati significativi.

L'Australia dovrà adattarsi, favorendo l'occupazione degli over 50 e rimuovendo gli ostacoli economici che impediscono alle persone di costruire una famiglia. Il tempo per agire è ora.

a scuola

"Chi dorme non piglia pesci"

The Italian proverb "Chi dorme non piglia pesci" translates to "Those who sleep don’t catch fish." It conveys a universal truth: success comes to those who act, stay alert, and seize opportunities.Originating from the world of fishing, the saying highlights the importance of waking up early and staying active.

Fishermen who sleep in miss the best opportunities to catch fish, much like individuals who hesitate or procrastinate risk losing valuable chances in life.

In a broader sense, this proverb encourages proactivity and hard work. Similar to the English proverb "The early bird catches

the worm," it encourages people to be proactive. Whether in business, academics, or personal ambitions, waiting too long or failing to act can lead to missed opportunities.

Italians use this expression to motivate others, reinforcing the cultural importance of diligence and determination. Today, this proverb remains as relevant as ever.

Italians often use this phrase to motivate others, reinforcing the cultural emphasis on diligence and seizing opportunities.

So next time you’re tempted to delay a task, remember: chi dorme non piglia pesci!

Le università dove studiare l'italiano nel NSW

Il Nuovo Galles del Sud offre diverse opportunità per chi desidera studiare la lingua e la cultura italiana a livello universitario. Ecco tre istituzioni accademiche di spicco dove è possibile intraprendere questo percorso.

Situata nel cuore di Sydney, la University of Sydney è una delle università più prestigiose d’Australia. Attraverso la School of Languages and Cultures, offre un programma completo di studi italiani, con corsi di lingua, letteratura, cinema e storia. Il programma prevede anche opportunità di scambio con atenei italiani, permettendo un’esperienza immersiva.

Ubicata a Kensington, nella parte orientale di Sydney, la University of New South Wales include l’italiano nei suoi corsi di Lingue e Studi Europei. L’università propone programmi flessibili che permettono di combinare lo studio della lingua con altre discipline come Relazioni Internazionali o Storia. Inoltre, vi sono collaborazioni con istituzioni italiane per esperienze di studio all’estero.

Situata nella città di Armidale, nel nord del NSW, University of New England è rinomata per i suoi programmi a distanza.

Offre corsi di lingua e cultura italiana accessibili online, permettendo a studenti di tutto il NSW di seguire le lezioni da remoto. Questo la rende una scelta ideale per chi lavora o vive lontano dai grandi centri urbani.

Queste tre università rappresentano eccellenti opportunità per chi desidera apprendere l’italiano nel NSW, sia per interesse personale che per sbocchi professionali nel settore dell’educazione e delle relazioni internazionali.

Al lora! a scuola

Allora! partecipa attivamente alla divulgazione della lingua e della cultura italiana all’estero, attraverso la pubblicazione di articoli e di periodiche attività didattiche. La rubrica “Ambasciatori di Lingua” si rinnova per fornire ai lettori delle nozioni sem-

NUOVE LEZIONI D’ITALIANO N. 102

plici, veloci e pratiche di base per imparare la lingua italiana.

L'italiano è una lingua con un ricchissimo vocabolario, espressioni idiomatiche e sfumature semantiche che riportiamo volentieri in queste pagine, con la speranza che al termine dell’an-

no la comunità abbia appreso qualcosa in più sulla Bella Lingua e quanti sono ancora indecisi, si possano impegnare per conoscere più a fondo l’Italiano. La rubrica è realizzata in collaborazione con la Marco Polo - The Italian School of Sydney.

Riassunto di vita e opere

Ugo Foscolo nasce nel 1778 a Zacinto, piccola isola del Mar Ionio che all'epoca si trovava sotto il dominio di Venezia pur facendo parte del mondo greco. Il poeta muore solo, senza nessun affetto, in esilio in Inghilterra nel 1827. È ateo. Il padre forse era un aristocratico veneziano decaduto e diventato medico. La madre è Diamantina Spatis, greca. La nascita in un’isola greca, da madre greca, ha un grande significato nella vita del Foscolo. Quando ha 10 anni muore il padre e Foscolo è costretto a diventare responsabile della madre e dei fratelli. Si trasferisce a Venezia con tutta la famiglia, dove inizia a studiare soprattutto come autodidatta. Rimane colpito dalla letteratura e dalla filosofia classica, ma studia anche le tematiche approfondite dagli illuministi contemporanei. Desideroso di gloria e di successo, amante del lusso e dei piaceri, attratto e affascinato dall’aristocrazia, ha storie d’amore con bellissime nobildonne. Questi amori diventano però la causa di inquietudine interiore e di un vagabondaggio sfrenato in tante città d’Italia, Francia e Inghilterra.

La sua prima poesia viene scritta dopo la Rivoluzione Francese, quando prende il potere Napoleone. Foscolo continua a comporre capolavori soprattutto durante il dominio francese nel Nord Italia. Nei suoi testi domina l’autobiografismo che permette di capire facilmente il contesto storico in cui viene scritta la poesia. Foscolo è prevalentemente un poeta. Ma la poesia pur dando gloria non dava ciò di cui sfamarsi. Per questo motivo Foscolo diventa un militare dell’esercito di Napoleone Bonaparte. Lo stipendio che riceve non è comunque sufficiente a far fronte a tutti i vizi che si permette: conseguenza di tutto ciò è l’esuberante

indebitamento in cui vive tutta la vita.

Foscolo è stato un uomo profondamente inquieto e questo lo riversava nelle sue opere ma anche nel suo vivere quotidiano. Non si sentì mai parte di nessun posto, viaggiava costantemente. Scrisse tantissimo per lasciare traccia di sé, un ricordo per i posteri, ed infatti considerava la poesia una forma d’arte, una creazione capace di rendere immortali.

Nel 1808 tenta di arricchire le sue entrate con lo stipendio di professore universitario a Pavia ma pochi mesi dopo la sua cattedra viene soppressa. Nel 1814 crolla l’Impero Napoleonico. Nel 1815 con il Congresso di Vienna le potenze che hanno sconfitto Napoleone si dividono l’Europa dando inizio all’Età della Restaurazione. In Italia tornano gli austriaci: Foscolo sceglie l’esilio prima in Svizzera e poi in Inghilterra. Gli Inglesi lo accolgono con simpatia ma illudendolo: per la sua natura non riusce mai ad integrarsi e viene abbandonato: muore poverissimo in uno squallido quartiere di Londra da solo con la figlia.

Quando nel 1861 nasce l’Italia le sue ceneri vengono depositate a Firenze, nella chiesa di Santa Croce. In Inghilterra visita anche Manchester, nel Lankshire, e ne rimane inorridito a causa dell’inesistenza dell’aristocrazia, del dominio dei borghesi che avevano come unico obiettivo il massimo risultato economico sfruttando i lavoratori al massimo.

Nuove Linee Guida per la Formazione nei Seminari

Dal 9 gennaio è entrata in vigore "ad experimentum" la nuova edizione della "Ratio per i Seminari", il documento che definisce gli orientamenti e le norme per la formazione dei presbiteri nelle Chiese italiane. La decisione è stata presa in occasione della 78ª Assemblea Generale della Conferenza Episcopale Italiana (CEI), svoltasi ad Assisi nel novembre 2023.

Questo aggiornamento, che si applicherà per un periodo di tre anni, mira a rispondere alle sfide e ai cambiamenti del contesto sociale e culturale odierno.

Uno dei temi centrali della nuova Ratio è la formazione affettivo-sessuale dei seminaristi, considerata cruciale per l'efficacia del ministero presbiterale. Viene ribadito che la castità nel celibato non è solo un controllo dei desideri sessuali, ma un'espressione di libertà dall'osses-

sione del possesso, che favorisce un amore autentico e fecondo. In questo contesto, si sottolinea la necessità di formare i seminaristi a vivere relazioni libere da possessività e competizione, capaci di rispettare i confini dell'intimità reciproca.

Controverso è il trattamento delle tendenze omosessuali. Sebbene il documento riaffermi che la Chiesa non può ammettere al seminario chi pratica l'omosessualità o sostiene la "cultura gay", viene introdotto un approccio più ampio: non si riduce il discernimento alla sola sessualità, ma si valuta il candidato nel suo complesso, cercando di integrare la sua dimensione umana e vocazionale.

I vescovi affermano che l'obiettivo è che ogni candidato giunga a una "armonia generale" della propria personalità, capace di vivere la castità responsabilmente.

San Tommaso d'Aquino

San Tommaso d'Aquino, nato intorno al 1225 e morto il 7 marzo 1274, è uno dei pilastri della teologia cattolica e viene considerato uno dei principali maestri della Chiesa.

La sua opera più famosa, la 'Summa Theologica', è un trattato teologico che cerca di esporre l'intera dottrina cattolica in modo sistematico e razionale.

Uno dei fatti più sorprendenti è che Tommaso interruppe improvvisamente il lavoro sulla 'Summa Theologica' poco prima della sua morte, dopo aver vissuto un'esperienza mistica durante la celebrazione della Messa.

Dopo quell'evento, affermò che tutto ciò che aveva scritto gli sembrava 'come paglia' rispetto

Affidarsi al Catechismo per non essere ingannati

di Domenico Bonvegna

Che fine ha fatto il Catechismo della Chiesa Cattolica? Una bella domanda, che dovrebbe interessare chi ha a cuore la Chiesa. Da tempo ci si domanda in certi ambienti cattolici perché il Catechismo, voluto fortemente da San Giovanni Paolo II e dall’allora cardinale Joseph Ratzinger viene sistematicamente ignorato, non conosciuto e studiato. E’ un mistero a cui dovrebbero rispondere i religiosi, ma anche i semplici fedeli.

Porsi la questione non significa voler dividere o mettere in discussione certi equilibri ecclesiali del nostro tempo. Casualmente mi sono imbattuto in un magnifico testo, che non conoscevo e che ho letto in queste vacanze natalizie. Si tratta di “Fede alla deriva. No lasciatevi ingannare (I Cor 15,33). Idee moderne a confronto con il catechismo della Chiesa Cattolica”, scritto da Savino Bernardo Cazzaro o.s.m. Vescovo, pubblicato in proprio, indicato con l’imprimatur del 7 aprile 2013 da parte della Curia della Provincia Veneta dell’Ordine dei Frati Servi di Maria.

Cazzaro ha constato il calo della cultura cattolica, la diminuzione della fede, una gioventù che stava abbandonando la Chiesa. Soprattutto è stato colpito, come scrive nella prefazione, dallo sbandamento di idee sulla Dottrina della fede cattolica e soprattutto un sottile disprezzo, con la scusa che era superato, del Catechismo della Chiesa Cattolica.

Il Vescovo si è sentito provocato da questa situazione e così ha deciso di difendere la verità cristiana attraverso la pubblicazione di un libro, uno studio sintetico di contrasto delle idee moderne più in voga attraverso e soprattutto il Catechismo, con la speranza che faccia un po’ di bene a qualche anima desiderosa di camminare alla luce del Magistero della Chiesa.

Il Catechismo, per monsignor Cazzaro “è un regalo che la provvidenza ha preparato per aiutare la Chiesa ai tempi difficili della crisi di fede. E’ uno strumento moderno di cultura dottrinale e crescita spirituale alla portata di qualsiasi buon ‘cercatore di Dio’”. San Giovanni Paolo II che aveva ordinato la pubblicazione, si era espresso con queste parole sul Catechismo:“E’ un’esposizione della fede della Chiesa e della

dottrina cattolica, attestate o illuminate dalla Sacra Scrittura, dalla Tradizione apostolica e dal Magistero della Chiesa. Io lo dichiaro norma sicura per l’insegnamento della fede e quindi valido e legittimo strumento al servizio della comunità ecclesiale”. Nel 2010 è stato pubblicato il Compendio del Catechismo della Chiesa Cattolica per facilitare la lettura del poderoso volume del Catechismo del 1992. Una sintesi fedele e sicura del Catechismo, con approvazione di Papa Benedetto XVI. E’ probabile che anche il Compendio è stato stimato ostico e per questo il vescovo veneto ha avuto l’idea di questo suo progetto, che non è altro che una esposizione di catechesi dei principali temi della Dottrina della Chiesa. Dalla presentazione del Vangelo, ai Novissimi, l’origine del peccato, del Male, la presenza del demonio, l’esposizione dei Sacramenti, la Santa Messa, l’importanza della preghiera, fino all’importanza del culto di Maria, con i vari messaggi mariani, in particolare quelli di Fatima e di Medjugorje.

Il libro presenta una grafica originale, accattivante, che non ho trovato in altri libri, forse per facilitare la lettura e lo studio: utilizza tre colori (il rosso, il nero e l’azzurro)

Un testo che meriterebbe una divulgazione maggiore e soprattutto una casa editrice per diffonderlo. Monsignor Cazzaro, procede e sviluppa gli argomenti seguendo lo stesso metodo: in rosso gli errori, le idee contrarie alla Chiesa; in nero, il commento agli errori attraverso la Dottrina di sempre della Chiesa; in azzurro, il Catechismo, il Compendio

o il Concilio Vaticano II. Il testo è formato di ben 64 capitoli, per 381 pagine, ma non scoraggiatevi, sono brevi capitoli. “Fede alla deriva”, è un testo che risponde ad una profonda esigenza nella Chiesa cattolica contemporanea e quindi può diventare un utile strumento per tanti fedeli che cercano un orientamento secondo verità, nel mondo contemporaneo. Il confronto tra le idee distorte più diffuse tra il popolo cristiano e il Catechismo della Chiesa cattolica è un lavoro non solo doveroso, ma anche necessario per vivere la fede cristiana in spirito e verità. Scorrendo l’indice del libro mi colpiscono gli ultimi due capitoli dedicati a Fatima e a Medjugorje.

Qui il vescovo veneto smaschera alcuni luoghi comuni di certa teologia modernista che non crede o perlomeno diffama le apparizioni, definendole sciocche e infantili, simili alle telenovele. Supponendo che esistono due tipi di Madonne, quella del Vangelo e quella delle apparizioni. Ricordo sempre dell’osservazione che una insegnante di Religione mi ha fatto perché io presentavo ai miei alunni la Madonna di Fatima o di Lourdes. Mi diceva che sbagliavo perche la Madonna è quella del Vangelo. Infine nell’ultimo capitolo (La Verità va cercata senza offendere) il vescovo fa un encomio al fenomeno Radio Maria diretta da padre Livio Fanzaga, “un uomo ben fornito di sana dottrina cattolica, saggio, coraggioso e rispettoso nell’esporla”. Già questo sarebbe sufficiente per comprare e diffondere l’ottimo lavoro del vescovo veneto.

alle rivelazioni ricevute. Nonostante la sua morte prematura, la sua eredità intellettuale ha avuto un impatto immenso, tanto che il suo pensiero è stato riconosciuto da numerosi papi.

San Tommaso è stato proclamato santo nel 1323 da Papa Giovanni XXII e dichiarato Dottore della Chiesa nel 1567 da Papa Pio V. La sua festa fissata al 7 marzo. Oggi lo si festeggia il 28 gennaio, che ricorda la traslazione del 1368, in obbedienza alle disposizioni del concilio Vaticano II che ha raccomandato di spostare le feste liturgiche dei santi dal periodo quaresimale e pasquale. È considerato il patrono delle scuole cattoliche.

Il compositore Enrico Brion dà vita

“La scala capovolta” è il nuovo disco del compositore veneziano Enrico Brion con l’AstroCo(s) micOrk, in uscita il 20 maggio su tutte le piattaforme digitali, distribuito dall’Angapp Music.

Liberamente ispirato a Le Cosmicomiche di Italo Calvino, il disco è stato concepito nel 2023, anno del centenario della nascita dello scrittore. In merito alle influenze che confluiscono nel progetto musicale, l’autore afferma: "Nel lavoro ritroviamo la scrittura orchestrale, un po’ di Jazz, un’incursione nel Free. Emerge anche la mia aspirazione lirica e un po’ di grottesco. Forse una sintesi dei miei primi 30 anni di musica".

Un’orchestra, l’AstroCo(s) micOrk, formata da legni, ottoni, archi, batteria/percussioni, organico a cui si aggiungono alcuni ospiti solisti, fra cui la voce. Descrittivi ed evocativi i momenti orchestrali, che prendono molto spazio dei 54 minuti dell’album, fra temi che si rincorrono e alcuni giochi ritmici, ma non mancano anche brevi episodi di improvvisazione libera: alcune fulminee incursioni del duo fagotto-percussioni (Matteo Mingotto e Davide Michieletto), che segnano il passaggio in scena di personaggi grotteschi a spezzare la narrazione lirica; ma anche un’improvvisazione libera di trombone (Giulio Tullio) e batteria.

"In questo disco credo di aver operato, senza nessuna premeditazione, una sintesi fra tre

momenti importanti della mia esperienza musicale: la musica classica, il jazz e, in misura più contenuta, l’improvvisazione libera", spiega Brion. Per quanto riguarda la prima influenza, egli intende la musica classica del ‘900 le cui risonanze emergono in maniera evidente nell’album. Il jazz, invece, affiora nelle armonie di alcuni brani e nel linguaggio dei solisti, come il flautista Beppe Costantini, il trombettista Sean Lucariello e il clarinettista Stefano Gajon. In ultimo, l’improv-

visazione rappresenta per Enrico Brion un momento ludico, libero da vincoli armonici e di struttura. Numerosi, dunque, i musicisti coinvolti nel progetto: Beppe Costantini (flauti), Francesco Socal (clarinetti e sax alto), Lorenzo Ferro (fagotto), Sean Lucariello (flicorno e tromba), Giulio Tullio (trombone), Alberto Azzolini (tuba), Giuseppe Zanella (tuba), Angelica Faccani (violino), Francesca Canova (viola), Gabriele Thai (violoncello), Davide Michieletto (batteria e percussioni), e lo stesso Enrico Brion che, oltre a dirigere l’ensemble, si ritaglia due soli di melodica.

Si aggiungono poi, nel ruolo di ospiti: Stefano Gajon (clarinetto solo e sax soprano solo), Matteo Minotto (fagotto solo), Erica Scapin (violoncello), Franca Pullia (voce).

Enrico Brion inizia negli anni 90' la formazione jazzistica con Paolo Birro e Marcello Tonolo. Nel 2000 vince una borsa di studio per i seminari del Berklee College of Music a Perugia- Umbria Jazz Clinics.

Al Conservatorio Tartini di Trieste, fra il 2003 e il 2006, approfondisce lo studio del jazz con Glauco Venier e soprattutto di composizione contempora-

nea con Fabio Nieder. Frequenta seminari di alta specializzazione con: Kenny Wheeler, Roswell Rudd, Franco D'Andrea, Maurizio Giammarco, Anke Helfrich, John Taylor, Stefano Battaglia, Alberto Mandarini.

Al Conservatorio Venezze di Rovigo, fra il 2021 e 2022, appro-

fondisce la scrittura per orchestra jazz con Massimo Morganti, con il quale prosegue lo studio anche successivamente. Attivo fin dagli anni 90 come pianista e compositore. Come arrangiatore collabora con lo Zvuk Rec Studio (Noale - VE).

È ideatore e organizzatore di Myfavoritìngs, festival di musica originale che, dal 2008 al 2014, ha visto svolgersi nella provincia di Venezia 5 edizioni con la partecipazione di un centinaio di artisti.

Nel 2023 scrive la musica per il lungometraggio E oggi come va? della regista francese Nadine Birghoffer con la sceneggiatura della stessa e dell'attore e regista Adriano Iurissevich. Dal 2000 svolge intensa attività didattica in diverse scuole di musica della provincia di Venezia, Treviso e Padova.

Incide a proprio nome i dischi “Elisewin” (2003), “Quadrivio” (Zone di Musica, 2012), oltre il già citato “La scala capovolta”.

LINK DISCO SULLE PIATTAFOREME DIGITALI

https://ngp.lnk.to/lascala

LINK VIDEO https://www.youtube.com/ watch?v=wSUj5jM5V_U

Al lora!

"La strada" di Fellini: Esistenza, Soggettività e Destino nell’Italia del

La Strada di Federico Fellini è un’opera cinematografica che trascende il suo contesto storico per esplorare temi universali come l’esistenza, la sofferenza e il destino umano. Il film racconta la storia di Gelsomina e Zampanò, due anime perdute in un’Italia ancora segnata dalle cicatrici della guerra.

Attraverso il loro viaggio, Fellini mette in scena una riflessione filosofica sulla condizione umana, con richiami al pensiero esistenzialista e alla tradizione cristiana. L’articolo analizza come i concetti di libertà, responsabilità e sofferenza emergano nel film, facendo dialogare la narrazione con filosofi come Sartre, Kierkegaard e Simone Weil.

Un

viaggio

tra degrado e poesia

Gelsomina, una ragazza fragile e ingenua, viene venduta dalla madre a Zampanò, un brutale saltimbanco che vive di spettacoli itineranti nell’Italia rurale e degradata del dopoguerra. La dolcezza e la vulnerabilità di Gelsomina contrastano con la brutalità di Zampanò, che la sfrutta senza mostrare mai un segno di umanità. Tuttavia, il loro viaggio si incrocia con il Matto, un giovane acrobata che, con la sua leggerezza, sembra dare un senso alla vita di Gelsomina, ricordandole che ogni cosa, anche la più piccola e insignificante, ha un suo valore. Questo breve spiraglio di speranza viene spezzato dalla violenza incontrollabile di Zampanò, che uccide il Matto e, inevitabilmente, conduce alla disintegrazione emotiva di Gelsomina, finendo per abbandonarla. Il film culmina in un tragico senso di vuoto e redenzione mancata, mentre Zampanò rimane solo, schiacciato dal peso del suo stesso abisso interiore.

La trama di La Strada non si limita a narrare il viaggio fisico di due protagonisti, Gelsomina e Zampanò, ma diviene simbolo di un percorso esistenziale che esplora il dolore, la redenzione e la solitudine umana. Gelsomi-

Dopoguerra

na, con la sua fragile ingenuità e bontà, e Zampanò, brutale e privo di empatia, rappresentano due estremi della condizione umana. Come sottolineato dal Matto, “tutte le cose di questo mondo hanno un senso”, ma tale significato è spesso oscurato dalla durezza della vita. Qui si percepisce un’eco delle riflessioni filosofiche di Jean-Paul Sartre: l’uomo è “condannato a essere libero”, costretto a trovare un significato in un universo privo di risposte definitive.

Gelsomina e la fragilità dell’esistenza

Il personaggio di Gelsomina sembra riflettere le idee di Søren Kierkegaard sull’esistenza umana. Kierkegaard, nella sua opera Timore e tremore, analizza l’angoscia esistenziale come il sentimento che emerge quando si è posti di fronte alla libertà e alla possibilità. Gelsomina, sebbene prigioniera delle circostanze, rappresenta l’individuo che cerca

disperatamente un senso, una direzione nella vita. Nonostante la brutalità di Zampanò, continua a seguirlo, non tanto per sottomissione, ma per la speranza che, in qualche modo, esista una redenzione per lui. La sua vicinanza alla sofferenza e all’umiliazione richiama l’idea kierkegaardiana dell'”esistenza religiosa”, dove il senso dell’essere emerge solo attraverso la sofferenza e la fede, in un tentativo di superare la disperazione.

Zampanò: l’uomo solo di Sartre

Se Gelsomina è un simbolo della speranza e dell’amore, Zampanò incarna la disperazione e il rifiuto della libertà. La sua brutalità è la manifestazione di un uomo che ha perso ogni contatto con il significato più profondo della vita. Jean-Paul Sartre, nel suo L’essere e il nulla, sostiene che l’uomo, essendo libero, è responsabile di costruire la propria essenza attraverso le scelte. Zampanò, tuttavia, non esercita questa libertà, rifiuta la responsabi-

lità che essa comporta e si lascia guidare da impulsi primordiali. Non sorprende che, nel momento in cui si rende conto della sua solitudine irreparabile dopo la morte di Gelsomina, Zampanò crolla in una disperazione esistenziale, privo di ogni possibilità di redenzione. In questo senso, rappresenta l’uomo che ha fallito nel compito di “essere per sé”, rimanendo intrappolato nel “nulla”.

Redenzione e Sacrificio

Un’altra chiave di lettura importante è quella fornita dalla filosofia di Simone Weil, per la quale la sofferenza può diventare il mezzo attraverso cui si ottiene una forma di grazia. In L’ombra e la grazia, Weil sostiene che la sofferenza accettata, vissuta con consapevolezza, può avvicinare l’individuo a una comprensione più profonda del significato dell’esistenza. Gelsomina, con la sua purezza e la sua capacità di amare incondizionatamente, diventa simbolo di questa sofferenza redentiva.

Pur essendo vittima di Zampanò, la sua presenza lo cambia, lo scuote nelle fondamenta del suo egoismo e lo porta, alla fine, a un momento di pentimento e consapevolezza. In un mondo in cui la durezza sembra dominare, Gelsomina rappresenta quella “grazia” che illumina brevemente, ma in modo potente, l’oscurità dell’esistenza.

Il destino di Zampanò: una caduta tragica?

Infine, La Strada può essere interpretata attraverso la lente della tragedia classica. Zampanò, come un eroe tragico, è destinato alla caduta, non per un intervento divino, ma per la sua stessa hybris, il suo rifiuto di riconoscere i propri limiti e la sua incapacità di vedere l’umanità in Gelsomina. Come per Edipo o Agamennone, il destino di Zampanò è inevitabile: la sua brutalità lo porta all’isolamento, e solo alla fine comprende l’entità della sua perdita. Il pianto finale, sulla riva del mare, è il segno di un uomo che finalmente si rende conto del vuoto dentro di sé, ma è ormai troppo tardi per la redenzione.

La Strada come allegoria della vita

La Strada di Fellini non è solo un film, ma una riflessione profonda sulla condizione umana. Le vicende di Gelsomina e Zampanò ci pongono di fronte a domande filosofiche fondamentali: qual è il senso della sofferenza? Cosa significa essere liberi? È possibile la redenzione? La “strada” nel film non è solo un luogo fisico, ma una metafora esistenziale. Rappresenta il percorso accidentato e incerto della vita, dove ogni personaggio è costretto a fare i conti con la propria solitudine e vulnerabilità, dove l’individuo è solo di fronte all’immensità del mondo, intraprendendo un viaggio senza garanzie, ma in cui ogni incontro e ogni gesto può essere significativo.

Daniele Onori

Un italiano nel mondo per la solidarietà

Fiorenzo Tommasi, Presidente dell’Associazione Comitato della Croce, noto in Italia e all’estero per il contributo alla solidarietà e fraternità nel mondo.

Il Comitato composto da 9 persone è stato appoggiato dal Vaticano e dalla Polizia di Stato. Fautore del Premio bontà ha fatto premiare tanti italiani all’estero. In Vaticano con Papa Francesco per premiare un barbone

di Ketty Millecro

È singolare come l’atmosfera delle feste natalizie ci porti ad intervistare Fiorenzo Tommasi, Presidente dell’Associazione Comitato della Croce, noto in Italia e all’estero per il contributo alla solidarietà e fraternità.

Emozionato, ma felice di conversare con noi per l’intervista, inizia il nostro amichevole colloquio. Dopo averci dato il permesso di registrazione su piattaforma web Zoom, gli chiediamo come sia nato il Comitato della Croce. Premette che la sua era una famiglia composta da otto figli, dei quali uno è divenuto salesiano ed una sorella suora, che si è adoperata nel sociale.

Ostenta che i suoi genitori siano stati i veri riferimenti. Quella croce installata, nel Trentino in Val di Cembra a quota 2200 m. Sul Monte Cogne, nel comune di Sover, è servita a quel gruppo di meccanici, lontani dalla religione, che tutto facevano tranne che amare Dio.

Una croce di sei metri e cinque quintali che, poterla saldare in acciaio inossidabile e portare in elicottero ad alta quota, è stata una grande impresa.

Oggi quella croce è il simbolo di tutti. È una zona che Tommasi frequentava, con due Padri spirituali, Don Guido Piva, noto esorcista ed il Cardinale Angelo Comastri, vicario di Papa Francesco, Vicario generale per la Città del Vaticano e arciprete della basilica di San Pietro.

C’è sempre bisogno di un aiuto e di avere alle spalle una guida, ci ammonisce: “Siamo umani e da soli non possiamo farcela”. Il Presidente Tommasi vive a Cavarzere a 40 km. da Venezia, in un comune che si chiama Portocavarzere con 14.000 abitanti. In realtà è originario di Chioggia, sposato con due figlie, Valentina di 40 anni che lavora al Pronto soccorso e Veronica di 38 all’aeroporto di Venezia.

Dalla prima figlia sposata sono nati due nipotini, un maschietto ed una femminuccia, mentre Veronica non è sposata. La famiglia è vita, continua, l’italiano della solidarietà universale.

La sua Associazione, composta

da 9 persone, per la sua trasparenza è stata appoggiata nelle sue solidali iniziative dal Vaticano e dalla Polizia di Stato, come ipse dicit.

Il Comitato ha contribuito con aiuti umanitari in tutto il mondo, Sarajevo, Irak, rischiando momenti di tensione, anche scomodo nelle iniziative a favore della lotta alla mafia e droga. Tommasi ci racconta di aver lavorato in municipio a Rosolina, prov. di. Rovigo, poi vincendo un concorso all’Enel, viene mandato all’Ufficio crediti di Venezia, dove resta per 40 anni. In seguito sente sue le cause della povera gente, di chi non poteva pagare la bolletta della luce e con coraggio diventa sindacalista.

C’era la predisposizione per la

solidarietà, anche avendo visto le atrocità della guerra. C’era l’inclinazione per la legalità, nella lotta per la causa Borsellino, per il procuratore De Matteo, Giancarlo Caselli, ma il tutto lo ha messo di fronte a tanti ostacoli, che avrebbero potuto farlo indietreggiare. Importante il suo rapporto con il Vaticano, avendo operato con la Caritas Vaticana per aver conosciuto il Cardinale Marchisano, che gestiva in passato la parte patrimoniale della Basilica di San Pietro, ora in quiescenza, ma che vive in Vaticano.

È felice di essere stato utile con la sua Associazione, anche per questo Natale con dei doni inviati a Roma a persone sotto scorta che si prodigano per dare ausilio ai bambini bisognosi. A

Don Luigi Merola circa 25 kg. di cioccolatini per i piccoli, mentre per i bimbi della periferia di Roma, di Torre Annunziata, nota per spaccio di droga, così ci rivela, altri cioccolatini fatti pervenire a Don Antonio Coluccia. Con il generoso aiuto di una casa dolciaria di Padova ancora cioccolatini per Tiziana Ronzio, che vive sotto scorta e aiuta i bambini privi di mezzi.

Il Comitato della Croce si autogestisce, non ha scopo di lucro e non chiede soldi a nessuno, perché la vera solidarietà è mettere le mani nelle proprie tasche, sottolinea Fiorenzo. La speranza per il futuro è vedere una società migliore, perchè ci sono negativismi nella realtà di oggi che fanno davvero male. Il Presidente Tommasi è anche il promotore e fondatore del Premio Bontà, dove tante persone vengono premiate ogni anno, perché si sono distinte per le loro azioni di unione, sostegno e fraternità.

Ricorda che al Premio bontà due anni fa fu premiato un barbone di Pisa, che raccoglieva le monetine, le scambiava con prodotti alimentari per darli ai propri simili. Avendolo saputo Papa Francesco, ha voluto conoscere la persona in questione, proprio il 17 dicembre, giorno dell'ottantesimo compleanno.

Fiorenzo lo ha incontrato in Santa Marta, quando vedendogli una scarpa rotta si è emozionato, lo ha abbracciato e gli ha dato l’appellativo di grande Papa. Sua Santità guardandolo negli occhi ha proseguito di non dimenticarsi mai dei poveri, parole scolpite nella mente e nel cuore. È importante ricordarsi dei più piccoli di chi soffre il freddo, la fame, la sofferenza, ha proseguito. Il Cardinale Comastri rammentava al Presidente che avendo incontrato in vita Madre Teresa di Calcutta, la Santa rac-

contava che alla fine dei nostri giorni porteremo una valigia contenente tutte le nostre azioni. “L’importante che ciascuno di noi abbia fatto qualcosa di buono per gli altri, perché l’indifferenza è un peccato grave, diceva la Madre, perchè toccare le mani dei poveri, vuol dire toccare le mani di Gesù”.

Il Premio Bontà, divenuto internazionale, ha consentito a Fiorenzo di premiare un italoamericano, Vincent Tummino, ora Vigile a riposo, che fa parte del comitato e vive in Florida. È il vigile alla FDNY che, durante il disastro delle Torri gemelle, ha aiutato tante persone, rischiando la sua vita.

È stato attraverso Tummino che nel 2023 è stata premiata anche la Presidente AIAE, giornalista italoamericana di Castelvetrano, Josephine Buscaglia Maietta, conduttrice Host della trasmissione radiofonica Sabato italiano di Radio Hofstra University di New York, che Tommasi definisce “Ambasciatrice dell’amore” e che tanto contribuisce ogni giorno per il sociale, specie in periodo di Covid.

Alla fine dell’intervista chiediamo al Presidente un pensiero per il Natale e Fiorenzo Tommasi, sommesso, ci ricorda che il Natale dovrebbe essere ogni giorno, quando ciascuno di noi si prodiga e opera per gli altri. Solo così ci potrà essere solidarietà, perché specchiarsi nel fratello che ci sta accanto vuol dire accantonare fama, ambizione e ricchezza e vivere senza angosce le pluridifficoltà della vita.

Si augura di raggiungere a piccoli passi e, senza mai esaltare se stesso, i fratelli che hanno bisogno, dall’Italia, all’Europa, America e persino in Australia, dove tanti italiani da lontano gridano: W l’Italia nel mondo, siamo italiani per sempre.

Cardinale Angelo Comastri con Fiorenzo Tommasi
Presidente Comitato della Croce, Fiorenzo Tommasi con Papa Francesco

Al lora! la pagina della donna

Elizabeth Blackburn: Il nobel che ha cambiato la medicina

Elizabeth Blackburn, vincitrice del Premio Nobel per la Medicina nel 2009, è una figura rivoluzionaria nel campo della biologia molecolare. Nata a Hobart, in Tasmania, il 26 novembre 1948, è cresciuta in una famiglia che valorizzava l'istruzione e la curiosità intellettuale.

La sua carriera straordinaria e le sue scoperte scientifiche hanno lasciato un'impronta duratura sulla comprensione del processo di invecchiamento e delle malattie come il cancro. Dopo il dottorato, si è trasferita negli Stati Uniti per condurre ricerche post-dottorali presso la Yale University, dove ha iniziato a concentrarsi sui misteri dei cromosomi e delle strutture che li proteggono. La scoperta rivoluzionaria di Blackburn riguarda i telomeri, le "cappette" protettive alle estremità dei cromosomi, e l'enzima telomerasi, che svolge

un ruolo cruciale nel mantenimento di queste strutture. I telomeri proteggono i cromosomi dal deterioramento durante la divisione cellulare. Tuttavia, con il tempo, i telomeri si accorciano, un processo che contribuisce all'invecchiamento cellulare e alla morte delle cellule.

Blackburn e il suo team hanno scoperto che la telomerasi, un enzima specializzato, è in grado di aggiungere sequenze di DNA ai telomeri, rallentando il loro accorciamento e potenzialmente prolungando la vita cellulare.

Nel 2009, Blackburn ha condiviso il Premio Nobel per la Medicina con Carol Greider e Jack Szostak per le loro ricerche sui telomeri e sulla telomerasi. Il comitato del Nobel ha riconosciuto l'importanza del loro lavoro per "la comprensione di come i cromosomi sono protetti dai telomeri e dall'enzima telomerasi".

Chloe Esposito: la regina australiana del Pentathlon Moderno dalle origini Italiane

Nel panorama sportivo australiano, il nome di Chloe Esposito brilla come una stella di primo ordine. Nata il 19 settembre 1991 a Camden, una cittadina del Nuovo Galles del Sud, Chloe è diventata un simbolo di dedizione, talento e determinazione nel Pentathlon Moderno, una disciplina che combina cinque sport diversi: tiro a segno, scherma, nuoto, equitazione e corsa campestre con tiro a pistola. La sua impresa più memorabile è stata ai Giochi Olimpici di Rio de Janeiro 2016, dove ha conquistato la medaglia d'oro, entrando nella storia come la prima australiana a vincere il massimo riconoscimento in questa disciplina. La sua vittoria non è stata solo un trionfo personale, ma anche un momento di grande orgoglio per l'Australia, che raramente aveva visto atleti eccellere in uno sport così complesso e multidiscipli-

Mary Reibey: La Pioniera dell’Imprenditoria Australiana

Mary Reibey è una figura leggendaria nella storia australiana, simbolo di riscatto e determinazione. La sua storia è una testimonianza di come, nonostante un inizio difficile, si possano raggiungere traguardi straordinari. Deportata in Australia come condannata, Reibey si è trasformata in una delle più grandi imprenditrici del giovane insediamento, contribuendo in modo significativo allo sviluppo economico e commerciale della colonia.

Mary Reibey, nata Mary Haydock a Bury, in Inghilterra, rimase orfana in giovane età e fu cresciuta da una nonna. A 13 anni, travestita da ragazzo, tentò un furto di cavalli, un reato che la portò davanti alla giustizia.

Condannata, fu deportata nel Nuovo Galles del Sud, in Australia, all’età di 15 anni, arrivando a Sydney nel 1792. Questo evento, che avrebbe potuto segnare la rovina della sua vita, si trasformò invece in un'opportunità per Mary di reinventarsi e costruire un futuro. Nel 1794, Mary sposò

Thomas Reibey, un uomo d'affari di successo impegnato nel commercio marittimo. Dopo la morte prematura del marito nel 1811, Mary prese in mano gli affari di famiglia, dimostrando una straordinaria capacità imprenditoriale.

Si espanse nel settore dei trasporti marittimi, acquistando navi per il commercio lungo le rotte tra la colonia e altre aree del Pacifico.

Gestì anche proprietà immobiliari e investì nel commercio di merci, consolidando la sua posizione come una delle figure economiche più influenti della

colonia. Oltre alla sua attività imprenditoriale, Mary Reibey si distinse per il suo impegno sociale. Partecipò attivamente alla vita comunitaria, sostenendo cause filantropiche e promuovendo l’istruzione. Era una convinta sostenitrice della Chiesa Anglicana e contribuì alla costruzione di numerose scuole e chiese.

La sua visione andava oltre il mero profitto economico: Mary credeva nella costruzione di una società migliore, in cui tutti, indipendentemente dalle loro origini, potessero avere un'opportunità di riscatto.

nare. A Rio, Chloe ha dimostrato la sua straordinaria capacità di mantenere la concentrazione e l’equilibrio psicologico in ogni fase della competizione. Entrando nell'ultima prova, il combined event (corsa campestre con tiro a pistola), Chloe era in terza posizione, ma con una prestazione spettacolare è riuscita a superare le sue avversarie, chiudendo con un punteggio record olimpico di 1372 punti.

Il suo trionfo è stato un esempio di resilienza, costruito con anni di allenamenti intensi sotto la guida del padre e allenatore, Daniel Esposito, anch’egli ex atleta olimpico nel Pentathlon Moderno. Chloe Esposito ha origini italiane. La sua famiglia paterna è di discendenza italiana, e questo legame culturale ha sempre avuto un significato importante per lei e la sua famiglia. Il padre di Chloe, Daniel Esposito, che è stato anche il suo allenatore, ha rappresentato l'Australia nel Pentathlon Moderno alle Olimpiadi di Los Angeles 1984, consolidando la tradizione sportiva nella famiglia.

Le radici italiane della famiglia Esposito si riflettono non solo nel loro cognome, ma anche nei valori di dedizione, resilienza e spirito competitivo che Chloe ha dimostrato durante la sua carriera.

Queste qualità, spesso associate alle comunità di emigrati italiani, hanno certamente contribuito al suo successo nel rappresentare l'Australia ai massimi livelli dello sport.

di Angelo Paratico

Mosca 1980. Gli atleti delle forze armate

vennero “boicottati” e mai risarciti

di Angelo Paratico

Quarantacinque ’anni fa si tennero le Olimpiadi di Mosca. L’attesa era stata grande in tutto il mondo, con migliaia di atleti che da anni si preparavano a gareggiare.

Poi, nel giorno di Natale del 1979, arrivò come un fulmine a ciel sereno l’invasione sovietica dell’Afghanistan. Quello fu un errore enorme che segnerà

la fine di quel colosso nel giro di pochi anni. L’ordine d’invasione fu dato da Leonid Breznev, ormai alcolizzato cronico, durante uno dei suoi frequenti parossismi emotivi. L’Afghanistan, già nell’Ottocento, fu un punto di frizione fra Russia e l’impero britannico, una sorta di scacchiera sulla quale si era svolto il “Grande Gioco”.

Il 20 gennaio del 1980 il presidente americano Jimmy

Carter inviò un ultimatum al governo sovietico: se entro un mese non avessero ritirato le proprie truppe dall’Afghanistan, gli Stati Uniti avrebbero boicottato le Olimpiadi di Mosca. Il 21 marzo 1980 confermò ufficialmente la sua decisione, ormai avallata dal Congresso. La decisione di partecipare o meno alle Olimpiadi non spettava al governo americano, bensì al Comitato Olimpi-

co Statunitense (USOC), che inizialmente aveva sostenuto l’idea di partecipare e di dare una lezione ai sovietici dentro agli stadi.

Nella Grecia classica per le Olimpiadi si sospendevano le guerre, ma nell’epoca moderna si militarizzano anche i giochi olimpici. Quello fu un grave sbaglio fatto dall’ex venditore di noccioline, Jimmy Carter. Il 12 aprile anche il Comitato olimpico statunitense si piegò alla decisione di Carter, ufficializzando il boicottaggio. La decisione degli Stati Uniti venne adottata da 64 Paesi tra cui Canada, Germania Ovest, Norvegia, Giappone, Corea del Sud, Cile, Argentina, Israele e Cina. Boicottò le Olimpiadi di Mosca anche il blocco delle nazioni arabe – tra cui l’Iran, nonostante le tensioni con gli Stati Uniti – in seguito alla condanna dell’invasione sovietica da parte dell’Organizzazione della cooperazione islamica e delle Nazioni Unite.

Si aggiunse all’ultimo anche un sessantacinquesimo Paese, la Liberia, che decise per il boicottaggio solo dopo aver partecipato alla cerimonia di apertura.

Alla cerimonia di chiusura dei giochi, quando si issò la bandiera della nazione che avrebbe ospitato le successive Olimpiadi, al posto di quella statunitense fu issata quella di Los Angeles, città dove si sarebbero svolti i giochi nel 1984 e che l’Unione Sovietica e 13 Paesi suoi alleati decisero successivamente di boicottare, in risposta allo sgarbo statunitense.

Pilatescamente l’Italia non partecipò ufficialmente, ma permise a certi atleti di gareggiare sotto alla bandiera olimpica, e lo stesso fecero Andorra, Australia, Belgio, Danimarca, Francia, Gran Bretagna, Irlanda, Lussemburgo, Paesi Bassi, Portogallo, Porto Rico, San Marino, Spagna e Svizzera.

alle stampe un meraviglioso libro, intitolato “Quei dieci giorni oltre alla vita” nel quale narra di una sua avventura nel deserto del Sahara, che lo portò vicino alla morte.

Il Coni seguì la linea della partecipazione, mentre il governo italiano decise di impedire la partenza degli atleti tesserati con le forze armate.

A Mosca si vide un’Italia che aveva escluso i pentatleti Masala, Massullo e Prosperi, il nuotatore Guarducci, il judoka Mariani, mentre Gamba riuscì in extremis a congedarsi dai Carabinieri e a volare verso l’oro di Mosca.

Quando vinceva un italiano veniva suonato l’inno olimpico, non quello di Mameli e saliva sul pennone la bandiera del CONI. Pare che tutti gli esclusi non ricevettero neppure una parola di ringraziamento dalle nostre autorità, neppure una pacca sulla spalla, o uno scatto nello stipendio, dato che avevano obbedito in silenzio e accettato l’enorme delusione. L’unico a ricordarsi di loro fu Pietro Mennea, il quale dichiarò che la sua medaglia d’oro era anche loro.

Il nuotatore Marcello Guarducci, che si trovava a Zermat il 4 luglio 1980, dopo l’allenamento del mattino, alle 9 e 30, apprese dal notiziario della RAI che ufficializzava il boicottaggio dell’Italia.

L’allora ministro della difesa Lagorio (primo ministro era Francesco Cossiga) con un fonogramma inviato al CONI aveva comunicato che gli concedeva di partecipare ma in forma privata, senza inno e senza bandiera, e che i militari erano esclusi.

Riportiamo qui i loro nomi, tardivamente ringraziandoli per il sacrificio.

L’Italia, anche se sotto alla bandiera olimpica e con la forzata assenza degli atleti militari, ottenne il quinto posto nel medagliere, e fu prima tra i Paesi del blocco occidentale.

Tra i migliori risultati degli atleti italiani si ricordano la vittoria nei 200 metri di Pietro Mennea, e quella nel salto in alto di Sara Simeoni.

I nostri atleti che gareggiavano per le forze armate seppero all’ultimo momento, dai giornali e dalla televisione, che sarebbero rimasti a casa.

Ce lo ricorda con profonda amarezza il pentatleta Mauro Prosperi, che ha appena dato

Atletica: Arena, Bellucci, Bianchini, Buccione, Caravani, Di Giorgio, Grecucci, Pezzantini, Scartezzini. Basket: Zampolini. Canoa: Manfredini. Canottaggio: Baldacci, Perri. Ciclismo: Callari, Giorlando, Gradi. Equitazione: R. D’Inzeo, P. D’Inzeo. Judo: Beccacese, Daminelli, Mariani, Rosati. Nuoto: Guarducci, Quadri. Lotta: Marotta. Penthatlon: Masala, Massullo, Prosperi. Pallanuoto: Galli. Pallavolo: Rebaudengo, Negri. Soll. Pesi: Meneguzzo, Oberburgher. Pugilato: Caso. Scherma: Borella, Dal Zotto, Dalla Barba, Numa, C. Montano, T. Montano, Scuri. Tiro: Cini, Comazzetto, Gnagnarelli, Tondo. Tuffi: Rinaldi. Vela: Migliacci, Ghirardi.

la pagina di Marco Zacchera

SPACE X

La notizia che il governo italiano starebbe in qualche modo trattando un accordo con Elon Musk per aderire al sistema satellitare di comunicazioni “Starshield” di SpaceX ha comprensibilmente scatenato un’infinità di commenti. L’accordo riguarderebbe i sistemi di crittografia per le comunicazioni governative per un valore di 1,5 miliardi di euro e – se attuato - sarebbe il più grande del suo genere in Europa. Immaginarsi Elon Musk nel ruolo del “grande fratello” che osserva, controlla e spia tutti per conto della CIA e di Trump è una spy-story suggestiva, fa rivoltare le viscere ai sinistri, ma è decisamente uno scenario prematuro.

Già attivo in Italia dal 2021, Starlink serve già ad oggi migliaia di clienti italiani, ma potrebbe espandere i suoi servizi per includere le comunicazioni pubbliche

Si moltiplicano gli attacchi alle Forze dell’Ordine, pur minimizzate dai media, e sottolineano il montare di un vero odio verso chi porta una divisa e cerca di salvaguardare la sicurezza di tutti. NEL 2024 CI SONO STATE 12.000 DIMOSTRAZIONI DI PIAZZA CON 273 FERITI tra Carabinieri e Polizia. Va in piazza gente che VUOLE lo scontro, qualsiasi sia la scusa. A volte c’è poi anche una montatura sconsiderata dei casi ad opera di media vergognosi, come pubblicando l’audio dei carabinieri dell’inseguimento del 24 novembre a Milano stravolgendolo dal contesto. Ma cosa dovevano fare i militari dopo 20 minuti di inseguimento contromano a seguito di una rapina, se non cercare di fermare chi fuggiva, “chiudendo” lo scooter? Comodo giudicare seduti in poltrona, vivete voi la realtà delle notti milanesi dalla parte di chi vorrebbe tutelare un minimo della NOSTRA sicurezza (e che si stuferà di farlo, andando avanti così). Tra l’altro se i malviventi si fossero fermati all’alt

per le emergenze, come in caso di disastri o attacchi terroristici.

L'Europa sta lavorando a un suo sistema alternativo, ma ci vorranno tempi lunghi (10-15 anni) con un investimento UE di 11 miliardi per creare una rete satellitare multi-orbitale sicura per i governi e le imprese europee e per ridurre così la dipendenza proprio da sistemi come lo SpaceX di Musk o la rete Kuiper di Jeff Bezos e contribuendo così anche a comunicazioni militari più sicure.

C’è quindi il rischio di una duplicazione dei costi e di servizi?

Il problema è che SpaceX offre capacità immediate, anche se l'Italia svolge un ruolo importante nello sviluppo di Iris2 ed è destinata a ospitare il centro operativo principale del progetto presso il Centro Spaziale del Fucino, dove già si gestisce il sistema europeo

iniziale non sarebbe successo nulla, ma la “colpa” adesso è del carabiniere autista della “gazzella” inseguitrice, imputato di omicidio volontario! Molto più serio e più saggio – e degno di assoluto rispetto - il padre di Ramy Elgant che ha scongiurato i teppisti che in giro per l’Italia hanno poi seminato il caos (una scusa vale l’altra pur di creare disordini) dicendo di fermarsi e che il modo migliore di ricordare il figlio era appunto di evitare ogni tipo di violenza. Anche perché non capisco come mai quei teppisti non vengano isolati, identificati, denunciati ed arrestati: spesso sono piccoli gruppi e se c’è il

D.A.SPO sportivo (non vai allo stadio se hai creato tumulti) a maggior ragione ci vuole una misura analoga per chi va ad una manifestazione armato o partecipa a violenze. Radunarsi e protestare è un diritto costituzionale, ma farlo con la violenza è reato e bisogna applicare con più severità la legge o ci ritroveremo presto nella situazione della “banlieu” parigina: vedrete.

di navigazione satellitare Galileo e alcune aziende aerospaziali italiane, come Leonardo e la controllata Avio, contribuiscono in modo determinante alla tecnologia di lancio dei satelliti dell'Agenzia spaziale europea (Esa). Per contro l’Italia - pur immettendo capitali molto ingenti nel progetto - non ha ad oggi una effettiva possibilità di controllarlo.

Altra questione delicata è la potenziale gestione di dati sensibili italiani da parte di SpaceX e –tenuto conto anche della posizione politica di Musk schieratosi a fianco di Trump – sono comprensibili le critiche e le perplessità da parte dell’opposizione che già parlano (soprattutto Renzi) di spreco di risorse e di un colpo di mano della premier.

La questione si sposta così dall’aspetto tecnico a quello politico visto come un contratto di queste dimensioni può avere ricadute sui rapporti USA-Italia della nuova amministrazione Trump.

Siamo solo agli inizi della vicenda, ma tutto ancora una volta più gira intorno alla domanda sul perché l’Europa sia così in ritardo rispetto ai gruppi privati americani. Lo aveva già sottolineato anche Mario Draghi nel suo rapporto di questa estate sullo sviluppo europeo: tra troppe divisioni e concorrenze in Europa mentre gli altri sono già in orbita.

ANCHE L’AUSTRIA VIRA A DESTRA

In Austria sta nascendo un inedito governo di destra con l’appoggio dei partiti centristi. È una rivoluzione soprattutto nei confronti della politica di Bruxelles che negli ultimi annisia a livello comunitario che nei singoli paesi – ha cercato in ogni modo di impedire alleanze politiche di centro-destra creando una specie di “cordone sanitario” che – forte perfino nel rifiuto ad un dialogo con queste forze - ha così alimentato e sostenuto le maggioranze “obbligate” tra centro, green e sinistra.

E’ un fatto che in tutta Europa le forze di destra stiano però comunque guadagnato terreno, dalla Francia alla Germania. Oltre a Slovacchia, Ungheria e Paesi Bassi, in Romania la vittoria al primo turno delle presidenziali del candidato nazionalista e definito filorusso Calin Georgescu ha aperto una vera crisi democratica con le elezioni annullate dalla (politicizzata) Corte Costituzionale.

Con un colpo di mano il presidente della repubblica è così

rimasto in carica e lo sconfitto premier uscente – neppure arrivato al ballottaggio! – si è visto riconsegnare la guida del governo. L’Europa ha taciuto, anzi applaudito e tutti hanno fatto finta di niente: vergognoso!

Da davvero “i nazifascisti sono alle porte”? Due anni fa la Meloni era dipinta all’estero come la nipote di Mussolini e si lanciavano allarmi sui rischi per la democrazia italiana, oggi non solo di questo non ne parla più nessuno, ma anzi la Meloni è elogiata in chiave internazionale.

Anche perché chi va al governo diventa una forza politica legittimata, ma di fatto viene anche costretta a prendersi le proprie responsabilità e quindi a ridurre le sue pulsioni populiste o nostalgiche, più o meno “normalizzandosi”.

L’ostracismo non paga, ma i ricchi soci della S.p.A. politica legati ad Ursula Von der Leyen sembrano non volersene accorgere, cercano di perpetuarlo e intanto tirano avanti e pensando agli affari.

Australian Open, Sinner the Winner A Melbourne batte Zverev in tre sets

L’italiano fa il bis alla Rod Laver Arena e mette le mani sul terzo Slam della sua carriera. Il tedesco, battuto 6-3 7-6 6-3, ha lottato ma Sinner non ha lasciato scampo.

Sinner rullo compressore che tutto asfalta. Un'autentica prova di forza quella messa in mostra dal tennista italiano che ha dominato 6-3 7-6 6-3 un Alexander Zverev che lo ha messo in difficoltà soltanto nel secondo parziale. Jannik Sinner si è aggiudicato la finale con la calma del campione e la scioltezza del fuoriclasse.

Era la terza finale Slam per entrambi: Sinner le ha vinte tutte, Zverev invece le ha perse e continua a rimanere a secco di trofei

major. La differenza tra il numero uno e il numero due del mondo sta tutta qui.

Il 27enne della Bassa Sassonia ha provato a logorarlo da fondo campo, ma il divario tecnico è stato davvero troppo grande. Il primo set si sblocca all'ottavo gioco.

La sesta palla break del set è quella giusta per Sinner. Zverev annulla tre palle break ma sulla quarta (nata da un suo errore di rovescio) viene bucato da Sinner con un passante di dritto dopo una grande difesa. 5-3 e Sinner va per il set che chiude in 46'. Zverev paga il break subito nell'ottavo gioco, frutto di scelte sbagliate nel gioco a rete.

Il secondo parziale è lunghissimo: 1h12'e si chiude al tie break. Fantastico il 12esimo game: Tutto ruota attorno al quinto punto: Jannik sul 30-30 vince uno scambio di 21 colpi e dopo 80 metri percorsi gioca un passante con grande lucidità.

Tiebreak decisivo nel secondo set. Decisivo nel tie break anche il net su un incrocio di Sinner che tocca la rete e mette fuori gioco Zverev aprendo le porte per il successo nel secondo parziale all'italiano.

Nel terzo set Sinner subito avanti 1-0. Un super passante di rovescio e un errore di Zverev chiudono il primo game del terzo set. Zverev resta a galla e Sinner ottiene due turni di battuta a zero (3-2 al quinto game per l'azzurro).

Al sesto game arriva il break per l'azzurro che poi chiuderà 6-3 in 2 ore e 45 minuti. Al terzo major in carriera, Sinner diventa l'italiano con più Slam vinti nella storia: superato il mitico Nicola Pietrangeli.

Il sogno di Bolelli-Vavassori sfuma a Melbourne

È ancora rimandato l'appuntamento con il primo successo in un Grande Slam per Simone Bolelli e Andrea Vavassori. I due azzurri hanno perso per il secondo anno di fila la finale del doppio agli Australian Open, questa volta battuti dalla coppia formata dal finlandese Harri Heliovaara e dal britannico Henry Patten. I campioni di Wimbledon si sono imposti in tre set in rimonta con il punteggio di 6-7 (16), 7-6 (5), 6-3 dopo oltre 3 ore di gioco con la

partita finita dopo l'1.00 di notte ora di Melbourne. Grande amarezza per Bolelli e Vavassori alla terza sconfitta in una finale Slam, dopo le due perse l'anno scorso sempre in Australia e al Roland Garros. Heliovaara e Patten si confermano bestia nera per i due azzurri, visto che si erano imposti anche nel primo duello in un major, al primo turno a Wimbledon 2024, lanciando il cammino che li avrebbe portati al loro primo titolo Slam in carriera.

Coppa del mondo di sci: Brignone prima Goggia seconda per un solo centesimo

Una super Federica Brignone compie un'altra impresa in Coppa del Mondo e sulla Kandahar di Garmisch, dove 16 anni fa disputava la sua prima gara di velocità in Cdm, vince una discesa libera incredibile con il crono di 1.35.83 battendo per appena 1 centesimo Sofia Goggia, seconda e di 19 la svizzera Corinne Suter, terza.

Per la campionessa valdostana è quinto successo in stagione e il 32° in Coppa del Mondo che le vale l'allungo in classifica generale a +105 su Camille Rast e anche nella classifica di discesa, ora a +29 su Sofia Goggia.

"Sofia ed io siamo persone molto decise, siamo lavoratrici, cerchiamo la cura del dettaglio e di tutti gli aspetti per essere la migliore versione di noi stesse. Andare forte ci ha aiutato entrambe, lei è sempre stata più forte di me in discesa e credo sia una bella sfida.

Stiamo facendo qualcosa di grande per tutto il movimento". Lo ha detto Federica Brignone nel parterre della pista 'Kandahar' di Garmisch Partenkirchen dopo aver vinto la discesa libera di Coppa del mondo per un centesimo davanti a Sofia Goggia.

Europa League: Lazio-Real Sociedad 3-1

Succede tantissimo nel primo tempo, dominato dai padroni di casa. Passa in vantaggio la Lazio al 5’ con Gila che poi dilaga da li a poco. Annullato anche un gol a Castellanos rivisto al VAR. Dopo l’espulsione di Munoz al 30’, la Lazio non concede regali ed al 32’ e 34’ arrivano i gol di Zaccagni e Castellanos. Secondo tempo dai ritmi bassi e senza

emozioni. La squadra spagnola ha giocato praticamente con un 5-4-0 per tutti i 45 minuti. Obiettivo quello di non subire altri gol da parte della Lazio, la squadra di casa si è divertita ma senza sforzo. La Lazio vince, diverte e convince. Solo nel finale il gol della bandiera di Barrenetxea a macchiare l’ottima prestazione della Lazio.

Europa League: AZ Alkmaar-Roma 1-0

La Roma perde contro Az Alkmaar con il punteggio di 1-0. Dopo un primo tempo disastroso, Ranieri inserisce Soulé per Dovbyk e i giallorossi iniziano a macinare azioni su azioni. Le occasioni pericolose purtroppo rimarranno pochissime alla fine della partita che viene decisa dal

gol in ripartenza di Parrott, a sorpresa non partito titolare. Con questi tre punti preziosi gli olandesi scavalcano la Roma e si avvicinano alla qualificazione, mentre gli uomini di Ranieri hanno bisogno di un risultato positivo con il Francoforte per qualificarsi alla prossima fase.

Redattore Sportivo Guglielmo Credentino

SPECIALE CHAMPIONS LEAGUE

Atalanta spettacolare, 5-0

Calcio-champagne a Bergamo, i nerazzurri travolgono gli austriaci

La Dea travolge gli austriaci e passa aritmeticamente al prossimo turno di Champions League.

Decisive le reti di Retegui, Pasalic, De Ketelaere, Lookman e Brescianini, ora i nerazzurri sfideranno il Barcellona nell'ultimo appuntamento della prima fase per capire se riusciranno ad andare agli ottavi senza passare per i playoff.

Prima vittoria casalinga nel torneo e sblocca subito il risultato Retegui al 12’ per i padroni di casa che producono molto ma non ottengono altro per tutto il primo tempo.

Nella ripresa gli uomini di Gasperini alzano ancora il ritmo di gioco. Al 49’ De Ketelaere segna il raddoppio ma la rete è annulla-

ta per fuorigioco di Lookman. Il secondo gol dell’Atalanta arriva con Pasalic al 58’ e poi al 63’ la rete di De Ketelaere segna la definitiva vittoria dei nerazzurri.

All’80’ gli orobici segnano ancora con Zappacosta ma viene subito segnalata la posizione irregolare dello stesso marcatore nerazzurro.

Anche Lookman mette il suo personale sigillo al 90’ per la quarta rete dell’Atalanta al Gewiss Stadium. Ma non finisce qui: al 4' ed ultimo minuto di recupero è Brescianini a segnare la cinquina. C’e’ gloria per tutti, da Gasperini l’allenatore al magazziniere. Veder giocare l’Atalanta riappacifica con il gioco del calcio.

Grande prova del Bologna

Battuto il Borussia Dortmund

Il Bologna rompe finalmente il ghiaccio in Champions League, ma è troppo tardi. La squadra di Vincenzo Italiano batte in

rimonta il Borussia Dortmund conquistando la sua prima vittoria nel girone. Tre punti che consentono al Bologna di salire a quota 5 ma non bastano per restare in corsa. Per le varie combinazioni i felsinei sono aritmeticamente eliminati, ma escono a testa alta e resta la soddisfazione almeno di questa vittoria contro una delle squadre più blasonate in Europa. Alla fine Bologna - Borussia Dortmund 2-1 è storia e leggenda allo stesso tempo. Dallinga al 71' e Yiling Junior al 72' firmano la vittoria del Bologna in risposta al rigore di Guirassy segnato nel primo tempo. Alla squadra di Vincenzo Italiano bastano due minuti di pura follia per ribaltare i tedeschi.

Rafael Leao regala la vittoria al Milan

Il Milan vince di misura sul Girona e conquista tre punti fondamentali per la classifica del girone unico di Champions League.

I rossoneri approcciano bene il match costruendo subito diverse occasioni da gol.

La traversa di T. Hernandez e il palo colpito da Musah sono il preludio alla rete di R. Leao che arriva al 37', bravo il portoghese a ricevere l'assist di Bennacer, a liberarsi con una doppia finta dell'avversario e a battere Gazzaniga con il sinistro da posizione ravvicinata.

Il Girona, pericoloso anche prima dello svantaggio, sfiora in tre occasioni il gol ma Maignan è decisivo con le sue parate. Nella ripresa poco spettacolo, il Milan gestisce il vantaggio, gli uomini guidati da M. Michel trovano il pareggio con una stupenda conclusione di Gil ma l'assistente

annulla per posizione irregolare millimetrica dell'attaccante, decisione poi confermata dal VAR. Nel finale il Girona costringe il Milan a difendersi nella propria area di rigore, resistono i rosso-

neri che conquistano i tre punti, guadagnano la sesta posizione e un match point nell'ultima giornata per qualificarsi direttamente alla fase ad eliminazione diretta evitando lo spareggio.

Inter, successo di stretta misura

Lautaro Martinez ancora a segno

L'Inter vince 1-0 in trasferta contro lo Sparta Praga e conquista i playoff di Champions League: i nerazzurri balzano in quarta posizione, ma devono aspettare il prossimo turno, l'ultimo contro il Monaco, per capire se riusciranno a posizionarsi nella top 8.

La squadra di Simone Inzaghi impiega 12 minuti per sbloccare il risultato con l'eurogol del proprio capitano: Lautaro Martinez riceve sul secondo palo il cross di Bastoni e calcia al volo sul palo di Vindahl, battuto all'incrocio da posizione defilata. Quasi alla mezz'ora Asllani manca l'appuntamento con il gol dai limiti dell'area di rigore, poco dopo Birmancevic sfiora il pari con un tiro

Per la Juve solo 0-0 in Belgio

al volo rasoterra bloccato da Sommer in due tempi. Al 28' il tiro di Barella da dentro l'area di rigore, sul cross di Asllani, termina alto sopra la traversa. Il ritmo di gioco rallenta considerevolmente nel secondo tempo. Al 55' Birmancevic impegna Sommer sul primo palo, dopo tre minuti risponde Lautaro Martinez che spreca una grande occasione nell'uno contro uno con Vindahl. Il raddoppio di Dumfries del 60' viene annullato dal Var per una posizione millimetrica in fuorigioco di Dimarco. Ultimi 20 minuti di gara congelati dal possesso palla dell'Inter che ci prova anche con Frattesi al 78', ma risponde ancora presente Vindahl.

Bianconeri al risparmio nella trasferta belga, qualificazione ai play-off ottenuta.

Nessuna rete a Bruges tra i padroni di casa e la Juventus, al termine di una gara decisamente noiosa nel primo tempo e animatasi almeno in parte nella ripresa. Contro una rivale comunque ordinata e ben disposta in campo, la formazione di Thiago Motta ha gestito per larghi tratti

il possesso del pallone, faticando però, come già successo in altre occasioni quest'anno, a rendersi pericolosa con continuità. Se la prima frazione non ha offerto la minima emozione, la ripresa ci ha regalato qualche sussulto in più. La Juve ha avuto delle buone chances con Nico Gonzalez, Ko-

opmeiners e Locatelli, ma anche i belgi sono andati vicino alla rete con Jutglà e Nilsson. Lo 0-0 è comunque il risultato più corretto e regala ai bianconeri un punto che vale la matematica certezza di accedere ai playoff, ma complica molto la rincorsa ai primi otto posti.

TORINO 2

CAGLIARI 0

Allo stadio Grande Torino la partita dei granata contro i rossoblù isolani termina sul risultato di 2-0, decide la doppietta di Adams, la sua prima in serie A. Una rete per tempo. Avvio aggressivo nei primi minuti di gioco dei padroni di casa che passano in vantaggio al 6’ con Adams. Nella ripresa padroni di casa sempre maggiormente attivi. Al 48’ la rete di Lazaro per il raddoppio granata ma il gol è annullato per un precedente fuorigioco. Dopo un palo esterno colpito da Adams al 60’, un minuto dopo lo scozzese sigla la sua personale doppietta ribadendo in rete una traversa di Karamoh: Torino-Cagliari 2-0 al 61’.

COMO 1

ATALANTA 2

Al Sinigallia l'Atalanta si aggiudica il derby lombardo vincendo in rimonta 2-1 a Como grazie a una doppietta di Mateo Retegui, sempre più capocannoniere, che ribalta il gol di Nico Paz del 30' con una doppietta al 56' e al 70'.

Partita dai due volti: la seconda frazione della gara ha una Atalanta completamente diversa, maggiormente aggressiva, grazie ai cambi operati da Gasperini.

La formazione bergamasca ritrova il successo in campionato dopo quattro turni senza vittorie.

NAPOLI 2 JUVENTUS 1

Al “Maradona” i padroni di casa rimontano lo svantaggio e ribaltano il risultato in 12’ grazie al colpo di testa di Anguissa al 56’ e al penalty trasformato da Lukaku al 69’ per atterramento di McTominay da parte di Locatelli.

Al 43’ la Juventus va in vantaggio grazie al gol del nuovo arrivato Kolo Muani.

Nella ripresa al 50’ parata eccezionale di Di Gregorio si Lukaku con salvataggio sulla riga. Al 56' azione insistita del Napoli, cross al centro, il colpo di testa di Anguissa riporta la parità al Maradona.

Al 68’ il calcio di rigore trasformato da Lukaku consente ai partenopei di ribaltare il risultato della partita.

EMPOLI 1 BOLOGNA 1

Le reti nella prima frazione di gara, vanno in vantaggio i padroni di casa, pareggiano in chiusura di primo tempo i felsinei.

Emiliani che in tutto il primo tempo hanno avuto il maggior possesso palla ma i toscani sono stati abili a realizzare al primo e unico vero tiro in porta al 24’. I felsinei trovano il pareggio al 44’ grazie a Dominguez.

Nella ripresa la squadra di Italiano alza il ritmo di gioco ma i toscani cercano di rispondere colpo su colpo. Il Bologna sfiora il raddoppio all’80’ con Beukema che calcia al volo ma Vasquez con una prodezza respinge il tentativo.

MILAN 3 PARMA 2

Vittoria al fotofinish per il Milan di Sergio Conceicao, che batte per 3-2 il Parma rimontando nel folle recupero di San Siro. Gara aperta dal vantaggio parmense di Cancellieri, pari di Pulisic su rigore e rete di Delprato a dieci minuti dal 90', con Reijnders al 92’ e Chukwueze al 95’ a siglare la nona vittoria in campionato di Maignan e compagni. Da una vittoria assaporata per quasi tutto il match ad una sconfitta (immeritata) a San Siro. Così è andata a Milano dove i rossoneri hanno pero’ avuto il merito di crederci fino al triplice fischio finale di Abisso.

UDINESE 1 ROMA 2

Pronto riscatto della Roma che dopo la sconfitta in Europa contro l'Az Alkmaar conquista tre punti preziosi in casa dell'Udinese. Il 2-1 è arrivato al termine di una partita tirata, sofferta, ma alla fine ben gestita dai giallorossi che continuano a risalire posizioni in classifica. In un primo tempo molto spezzettato tra infortuni e Var, l'Udinese passa in vantaggio nel finale con un gol del bomber Lucca. Nella ripresa i giallorossi alzano il ritmo e riescono nel giro di un quarto d'ora a ribaltare il risultato. Al 50' pareggia Pellegrini trasformando un rigore e al 64' è invece Dovbyk a realizzare il 2-1 sempre dal dischetto.

LECCE 0 INTER 4

L'Inter vince 4 a 0 come l'anno scorso al Via del Mare e dimostra forza di gioco e volonta’ nei propri interpreti. La vittoria consente agli uomini di Inzaghi di rispondere alla vittoria del Napoli e dimostra di essere una reale candidata alla vittoria finale dello scudetto. Prossima partita il derby e la tensione inizia a salire in casa neroazzurra. Il Lecce gioca una partita sotto molti aspetti coraggiosa, ma alcuni errori in fase di impostazione e la forza dell'avversario si sono dimostrati ostacoli insormontabili. Giampaolo prenda atto della partita e inizi a pensare alla prossima partita alla ricerca della salvezza, vero obiettivo di stagione. A segno per l’Inter, Frattesi al 6’, Lautaro Martinez al 39’, Dumfries al 57’ e Taremi su rigore al 61’.

LAZIO 1 FIORENTINA 2

Dopo il gol del vantaggio viola di Adli e raddoppio di Beltran, la Lazio si trova in casa a dover rincorrere il risultato. La Lazio assedia la porta di De Gea per buona parte del primo tempo ma la difesa viola fa buona guardia. Al 26' Pellegrini calcia da fuori area dopo un tiro di Guendouzi bloccato dalla difesa avversaria. La palla finisce di poco fuori alla sinistra di De Gea.

I padroni di casa, riversati nella metà campo avversaria rischiano il contropiede della Fiorentina. E la squadra di Palladino sfiora il terzo gol al 34’: Dodò crossa per Kean, sponda per Gudmundsson che in rovesciata colpisce il palo.

La Fiorentina imposta il secondo tempo sulla difensiva e concede qualche tiro alla Lazio, oltre al possesso palla che sfiora il 70%. Il forcing finale della Lazio e’ furioso e produce il gol della speranza al 92’ con Marusic ma non basta ad evitare la sconfitta casalinga. Al 98’ l’arbitro sancisce la fine della gara.

Grande serata di gala per il Marconi Stallions: presentata la nuova stagione

Si è svolta presso la sala Michelini una serata di gala dedicata ai Marconi Stallions, all'insegna dell'eleganza e della tradizione. L'evento ha visto la partecipazione di dirigenti, allenatori, giocatori e sponsor, tutti riuniti per celebrare la nuova stagione calcistica.

La serata è iniziata con un raffinato buffet self-service, seguito dagli interventi ufficiali. Ad aprire il momento dei discorsi è

stato Robert Carniato, chairman della sezione calcio del Marconi e vicepresidente del club, che ha preso la parola prima di passare il testimone al presidente Morris Licata. Carniato ha espresso la sua gratitudine verso tutti coloro che contribuiscono al successo del Marconi, ringraziando in particolare la segreteria, il reparto marketing, Biviano, gli allenatori e i giocatori. Anche il presidente, ha espresso parole di gratitudine

per i successi del Club Marconi ed augurato un buon inizio di stagione.

Nel suo discorso, Carniato ha sottolineato come tutte le squadre del campionato tenteranno di battere gli Stallions, freschi vincitori della Gran Finale della scorsa stagione. Tuttavia, si è detto fiducioso che la squadra saprà affrontare le nuove sfide con lo stesso spirito vincente, puntando a un'altra grande stagione.

Uno dei momenti più attesi della serata è stata la presentazione delle nuove divise degli Stallions. La prima maglia segna un ritorno alla tradizione con il classico Sky Blue, accompagnato dal logo originale del club. Le altre divise includono una combinazione navy blue e verde, ispirata ai colori della bandiera italiana. Gli sponsor presenti hanno ricevuto una copia esclusiva della nuova divisa come segno di riconoscimento per il loro supporto.

Carniato ha voluto dedicare un ringraziamento speciale a Maurizio Pagnin e ai giornali La Fiamma e Allora per la loro costante copertura mediatica delle attività del club.

L'evento ha avuto tra i suoi ospiti d'onore Les Scheinflug, figura di spicco del calcio australiano. Tra i dirigenti del Marconi presenti figuravano Noiosi, Paragalli, Di Filippo e Zonta, mentre erano impossibilitati a parteci-

pare per impegni precedentemente presi Ruisi, Vaccaro e Zangari. La serata si è conclusa tra applausi e grande entusiasmo, con la promessa di una stagione ricca di emozioni per i tifosi degli Stallions.

dal 29 gennaio al 4 Febbraio 2024

Onoranze Funebri

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ANTONIO LAGANA

nato il 25 marzo 1929 a Nicotera (Vibo Valentia) deceduto il 25 gennaio 2025 a Sydney (NSW - Australia) residente ad Haberfield NSW

Ne danno il triste annuncio della scomparsa i familiari, i parenti e gli amici vicini e lontani. Il funerale sara’ celebrato il 1st febbraio 2025 alle ore 9.30 nella chiesa Cattolica St. Joan of Arc, 97 Dalhousie Street, Haberfield NSW 2045. Le spoglie del caro congiunto riposeranno nel cimitero di Rockwood NSW. I familiari ringraziano anticipatamente tutti coloro che si uniranno al loro dolore e parteciperanno al funerale del caro estinto.

ETERNO RIPOSO

LAURO CIAMPA

Nato il 14 febbraio 1934 a l’Aquila ( AQ- Italia) Deceduto il 25 dicembre 2024 Residente a Liverpool NSW

Ad un mese dalla sua dipartita, i familiari, i Fratelli, i nipoti e gli amici vicini e lontani lo ricordano con dolore e immutato affetto.

“ Sei stato una fonte di ispirazione e forza per tutti noi. Il tuo ricordo sarà sempre una benedizione "

RIPOSO

Io, Sam Guarna, sono disponibile ad aiutare la tua famiglia nel momento del bisogno. Sono stato conosciuto sempre per il mio eccezionale e sincero servizio clienti. So che, per aiutare le famiglie nel dolore, bisogna sapere ascoltare per poi poter offrire un servizio vero e professionale per i vostri cari e la vostra famiglia. Tutto ciò con rispetto, attenzione e fiducia, sempre.

RAO ALFIO

nato a Macchia di Giarre (CT) il 2 ottobre 1944 deceduto a Liverpool (NSW ) il 30 gennaio 2024

Ad un anno della scomparsa, i familiari, i fratelli defunti Vito con la moglie Alfia, Rosario con la moglie Grazia, il cognato Salvatore e Nella, la sorella Giuseppa, i nipoti Vera, Leonardo, Maria, Michael, Robert, Alfia, Leni, Gracie, Vince, Anna, parenti ed amici vicini e lontani lo ricordano con dolore e immutato affetto.

Le spoglie del caro congiunto riposano nel cimitero di Liverpool, 207 Moore Street, Liverpool NSW.

"I ricordi sono eterni, così come l'amore che porti con te."

IN PACE

CONNY CIGNARELLA (VALLARIO)

nata 31 ottobre 1951 a Sant’Andrea di Conza (Avellino) deceduta il 24 gennaio 2025 a Sydney

Lascia nel profondo dolore il marito Rocco Cignarella, i figli Sonia con il marito Angelo, Angelo con la moglie Maria , Roberto con la moglie Vanessa, le sorelle, i nipoti, parenti ed amici vicini e lontani. Il rosario sara’ recitato oggi mercoledi’ 29 gennaio 2025 alle ore 19.00 nella cappella Liberty Funerals, 101 South Street, Granville NSW. Il funerale sara’ celebrato giovedi’ 30 gennaio 2025 alle ore 10.30, nella chiesa Holy Family Parish, 200 The Trongate South, Granville NSW. I familiari ringraziano anticipatamente quanti si uniranno al loro dolore e parteciperanno al funerale della cara estinta.

RIPOSA IN PACE

ROSALIA LA DELFA

Nata il 19 aprile 1947

Deceduta il 1 gennaio 2025

Residente a Bossley Park NSW

Una messa in memoria verrà celebrata giovedì 6 febbraio 2025 alle ore 19.00 nella chiesa Our Lady of Mount Carmel, 230 Humphries Road, Bonnyrigg NSW 2177. Le spoglie della cara estinta, riposano nel cimitero di Castle Hill, Gilbert Road, Castle Hill NSW 2154.

I familiari ringraziano quanti hanno partecipato al loro dolore, al funerale e saranno presenti alla messa in memoria della cara Rosalia.

"Cara Rosalia, la tua gentilezza e il tuo amore hanno toccato tutti quelli che ti hanno conosciuto. Il tuo ricordo vivrà per sempre nei nostri cuori."

UNA PREGHIERA PER LA SUA ANIMA DECESSO

LENTINI ROSA MARIA (ROSETTA)

nata l’8 settembre 1937 a Marsala (TP – Italia) deceduta il 15 gennaio 2025 a Fairfield West (Sydney)

Cara ed amata moglie di Francesco (defunto), ne danno il triste annuncio i figli Joe, Sergio con la moglie Nadia, Sam con la moglie Rosanna, Vince con la moglie Tina, i nipoti, i pronipoti, il fratello e le sorelle, i cognati e le cognate, nipoti , parenti ed amici vicini e lontani. Il rosario e’ stato recitato mercoledi’ 22 gennaio 2025 alle ore 17.00 nella chiesa di Our Lady of Mount Carmel, 230 Humphries Road, Mount Pritchard NSW. I funerale e’ stato celebrato giovedi’ 23 gennaio 2025 alle ore 10.30 nella stessa chiesa. Le spoglie della cara congiunta riposano nel cimitero Pinegrove Memorial Park, Kington Street, Minchinbury NSW. I familiari ringraziano quanti sis ono uniti al loro dolore e hanno partecipato al funerale della cara estinta. UNA PREGHIERA PER LA SUA ANIMA

RIPOSA
IN MEMORIA

onoranze funebri

Il cimitero di Fremantle memoria storica e cultura del ricordo nel cuore dell’Australia Occidentale

Il cimitero di Fremantle, situato nell’omonima città costiera dell’Australia Occidentale, è il più grande e antico cimitero della regione, un luogo intriso di storia e significato culturale. Esteso su circa 46 ettari, non è solo un sito dedicato al ricordo dei defunti, ma un vero e proprio patrimonio storico, che racconta la vita e le trasformazioni della comunità di Fremantle e dell’Australia Occidentale. Inaugurato nel 1899, il cimitero di Fremantle fu creato per far fronte alla crescente necessità di uno spazio dedicato alla sepoltura, in un’epoca in cui Fremantle era un vivace porto in espansione. Nei suoi oltre 120 anni di storia, il cimitero ha visto il riposo di oltre 40.000 persone, inclusi pionieri, emigranti e figure di spicco della storia australiana. Le lapidi antiche, scolpite a mano, testimoniano le difficoltà dei primi abitanti e le diverse tradizioni culturali che hanno plasmato l’identità locale. È organizzato in sezioni dedicate a diverse fedi religiose e tradizioni culturali, tra cui quelle cattoliche, anglicane, greco-ortodosse, ebraiche e musulmane. Questa suddivisione celebra la diversità della comunità locale, che ha accolto migranti da tutto il mondo, dall’Europa all’Asia,

contribuendo al tessuto multiculturale della regione.

Tra le tombe più celebri, si trovano quelle di personalità storiche come John Curtin, il 14° Primo Ministro australiano, ricordato per il suo contributo durante la Seconda Guerra Mondiale. Il cimitero ospita anche le sepolture di numerosi pionieri italiani, greci e croati, che giocarono un ruolo cruciale nello sviluppo di Fremantle come città portuale. Non mancano aree dedicate a eventi storici, come le sezioni riservate ai veterani di guerra e una commovente sezione infantile, testimonianza delle difficoltà sanitarie dei secoli scorsi.

Oggi, il cimitero non è solo un luogo di sepoltura ma anche un

sito di memoria collettiva. È noto per le sue visite guidate, che conducono i visitatori attraverso le storie delle persone sepolte, rivelando le connessioni tra passato e presente. Tra gli eventi commemorativi più importanti c’è l’ANZAC Day, durante il quale si rende omaggio ai soldati australiani e neozelandesi che hanno perso la vita in guerra. Il cimitero di Fremantle è anche un’oasi di biodiversità, con spazi verdi che ospitano una varietà di flora e fauna tipiche dell’Australia Occidentale. Grazie alla sua gestione sostenibile, il cimitero combina la memoria storica con la tutela dell’ambiente, rappresentando un modello di rispetto sia per i defunti che per il pianeta.

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La Stazione che non c'è: quella di Sant'Ilario

di Maurizio Miglietta

Bocca di Rosa è la protagonista di Fabrizio De Andrè che arrivò con il treno alla stazione di Sant'Ilario, piccola stazione ferroviaria successiva a quella di Genova Nervi verso levante.

La canzone narra la storia di una ragazza che arriva e parte dalla stazione di Sant'Ilario, la stazione che ora non c'è più.

Era una stazione “storica”, costruita nel 1868, ovvero all'epoca della prima ferrovia, fra le stazioni di Nervi e di Bogliasco e venne intitolata come “Sant'Ilario ligure”, con l'aggiunta del riferimento regionale per distinguere

il luogo dall'omonimo comune in provincia di Reggio Emilia.

Il piccolo Sant'Ilario era un comune autonomo, confluito nel 1926 nella “grande” Genova, famoso per aver avuto come studente, presso il locale istituto scolastico per l'agricoltura, l'attore del cinema muto Rodolfo Valentino e per aver dato i natali a Bartolomeo Pagano, anch'egli attore della medesima epoca, che interpretò Maciste e che fu modello per il monumento dei Mille a Quarto.

La stazione, nel 1951, fu relegata ad essere solo una “fermata”, non presidiata dal personale fer-

roviario e, nel 1959, venne chiusa per il limitato traffico riscontrato in quegli anni.

La canzone venne scritta nel 1967 e, già allora, tutti a Genova si domandavano che fine avesse fatto quella stazione portata alla ribalta nazionale da De Andrè. Ed ora che, come l'isola della rivisitazione della favola di Peter Pan (il ragazzo che non voleva crescere), è una stazione “che non c'è”, resta il suo ex edificio “viaggiatori” a futura memoria sia della storia pionieristica delle ferrovie italiane che dell'altra favola, quella di Bocca di Rosa, la quale, cacciata “ufficialmente” malamente ed ivi messa sul treno, scese alla stazione successiva di Bogliasco dove fu acclamata con ovazione unanime e addirittura voluta dal parroco accanto a sé durante la processione. Sant'Ilario, una stazione che più non c'è, mentre l'ipocrisia ancora c'è.

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