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06 Masi ed arte Architettura & Arte
06_ Architettura & Arte
Chi percorresse con occhio attento e consapevole il variegato paesaggio naturale e colturale che circonda Aica di Fiè, non si soff ermerebbe solo sulle particolarità storico-artistiche note e risapute, ma sarebbe colpito anche dalle antiche (e nuove) dimore della gente. Ciò che aff ascina è il carattere sparso di questi insediamenti, posti a quote diverse, nell‘intento di sfruttare ogni angolo di questo paesaggio colturale e naturale, a costo di un notevole isolamento eppure raggiunti da una fi tta rete vie d‘accesso e poderali.
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Il Fronthof posto sul ripido pendio e interamente edificato in lastre di pietra omogenee è il più grande maso risalente ad epoca gotica presente in Alto Adige
Retro del Federerhaus. L‘annessa scala a chiocciola di epoca gotica è perfettamente conservata fino al secondo piano. Non è visibile esternamente la torre romanica inglobata Gli archeologi hanno individuato molte tracce di insediamento risalenti ad epoche preistoriche. Gli storici e studiosi di archivi hanno potuto ricostruire la presenza di alcune famiglie e di alcuni masi fi no al primo medioevo. In quel tempo la strada che conduceva a Tires era dotata di numerose torri, aventi funzione di difesa, che in seguito furono inglobate nella costruzione di edifici rurali. Particolare importanza ebbero all‘epoca i
masi a vocazione vitivinicola
e ciò sviluppò una notevole tradizione edilizia.
Non sorprende quindi, ma è architettonicamente interessante notare la presenza in molti masi, di resti di strutture edili antichissime, tra cui le fondamenta, la volta delle cantine, gli archi d‘ingresso, così come gli aff reschi di corridoi e stanze abitative.
Presso il maso Fingerhof una bassa pensilina posta sopra l‘ingresso ad arco, protegge un affresco risalente al 13° sec., rafigurante S. Giorgio, S. Margherita e S. Floriano
Sebbene questi elementi siano in parte poco vistosi e di modesta fattezza, questi masi rappresentano dei monumenti di inestinguibile valore culturale e scrigni di bellezza celata. Alcuni di questi cimeli rimangono nascosti all‘occhio del visitatore attento, perché appartenenti alla sfera intima familiare oppure perché distanti dal percorso segnato. Ciò nonostante, oltre alla curiosa disposizione frammentata degli insediamenti rurali sul territorio, molti di questi dettagli storico-artistici possono essere ammirati da vicino. Le antiche stanze rivestite in legno, come ad esempio quelle di maso Gemoaner, invitano nei mesi autunnali alla tradizione locale del „Törggelen“.
Meritevole d‘attenzione è la cantina di maso Fronthof dotata di colonna in pietra arenaria e quattro imponenti arcate
Particolare dell‘impressionante stube gotica del maso Unterpsenn