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02 „Wirtskeller“ Refrigerio & cantine

02_Refrigerio & cantine

Sorbo degli uccellatori Lungo il sentiero che collega Prato Isarco e Presule si trova il cosiddetto Wirtskeller, la „cantina dell‘oste“. Questa veniva usata come dispensa dalla locanda di Presule, ex Gasthof Rose, in cui stivare e conservare vino, speck e formaggio, disponendo di un „sistema di raff reddamento naturale“. Grazie alla sua posizione la cantina divenne presto uno spartano, ma molto apprezzato luogo di ristoro, dotato persino di una pista per birilli. Nel corso degli anni tuttavia, l‘edifi cio decadde e oggi non rimangono che poche mura in rovina. Durante il recente ripristino del sentiero dei masi, questi muri sono stati in parte restaurati, rendendo nuovamente percepibile, specie nei mesi più caldi, l‘effi cacia di questo stupefacente frigorifero naturale.

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Dagli anfratti di una antica frana fuoriescono getti di aria

fredda. Il fenomeno è riconducibile alla struttura a camino ed al maggior peso specifi co dell‘aria fredda che attraverso esso scende a quote inferiori. Gli interstizi tra i massi della frana infatti, presentano diversi sbocchi, posti a quote diverse del pendio. Se l‘aria in essi contenuta è più fredda di quella circostante, essa scende per gravità, richiamando aria calda attraverso le aperture superiori. Nel passaggio sotterraneo l‘aria assorbe anche vapor acqueo che viene ceduto in seguito per condensazione, producendo un ulteriore raff reddamento dovuto al calore latente di condensazione. L‘aria fredda, più pesante, fuoriesce dagli sbocchi a quota più bassa e presenta una temperatura

Il „Wirtskeller“ presso Presule; sullo sfondo si vede la struttura riedificata, in primo piano a sinistra sono riconoscibili i fori di uscita dell‘aria fredda

Circolazione d‘aria

Circolazione d‘aria Wirtskeller

media annuale di 12-15° C. Laddove la circolazione dell‘aria nel sottosuolo è particolarmente veloce, la temperatura può essere ancora più bassa, producendo il fenomeno delle buche di ghiaccio.

Come funzionano le buche di ghiaccio

Presso le buche di ghiaccio è possibile trovare alberi di castagno vicino ad arbusti tipici di quote alpine più elevate come il rododendro

Questo fl usso continuo di aria fredda genera un particolare microclima locale, in cui proliferano licheni, muschi e felci (indice di elevata umidità). Inoltre le basse temperature consentono l‘insediamento di specie particolari come il rododendro, altrimenti diff uso solo a quote superiori. Una vera lezione di ecologia applicata! Alcuni contadini utilizzano ancora oggi le buche di ghiaccio come frigorifero naturale.

Deposito di frana con vegetazione tipica; sullo sfondo è riconoscibile il „Wirtskeller“

03_Media montagna & Mediterraneo

L‘elegante stipa pennata, detta anche erba delle fate, è comune nelle formazioni erbose steppiche e viene utilizzata dagli “Schützen” e dai musicisti della banda di Fiè e di Aica per ornare i propri cappelli

Il sentiero dei masi di Presule è caratterizzato da boschi misti e da margini boschivi ad elevata biodiversità. I margini del bosco rappresentano un prezioso confi ne ecologico tra vegetazione forestale a fusto ed arbustiva e le ampie aree coltivate a prato e pascolo.

La presenza di copertura e l‘abbondanza di cibo data da fi ori e frutti è apprezzata sia dagli animali del bosco che da quelli che prediligono i prati. Nelle ore notturne i caprioli escono dalla

Capriolo e Roverella

foresta per brucare l‘erba, così anche i rapaci, i corvi e le averle dipendono dalla vegetazione arborea per crescere i loro piccoli, poiché trovano cibo solo negli spazi aperti. Castagni, faggi, noci, frassini, sorbi e tigli off rono al picchio ottime possibilità

di creare un nido nel cavo dei tronchi. Tra le conifere troviamo abeti rossi, pini silvestri e larici. Il bosco

misto di media montagna

si completa con salici, betulle e pioppi tremoli.

Proseguendo lungo il sentiero dei masi, da Gemoaner in direzione Aica di Fiè, si costeggia un arido costone porfirico esposto al sole, sul quale prevale il bosco di roverella, una quercia dalle esigenze mediterranee. In primavera è

Picchio

Orniello

Limite tra boschi e prati

possibile ammirare le infi orescenze bianche dell‘orniello; del prugno spinoso e del ciliegio canino. Accanto all‘orniello ed alla roverella, sono diff usi lo scotano, la vescicaria ed il corniolo. I boschi radi di arbusti ospitano invece molte specie vegetali

submediterranee quali la lattuga rupestre; il vincetossico, il lilioasfodelo maggiore, l‘eliantemo maggiore, il tamaro, il citiso peloso, la clematide eretta ed il geranio sanguigno.

Geranio sanguigno

Dove i pendii sono troppo ripidi o strapiombanti, si insediano formazioni erbose aride con numerose specie tipiche della steppa. Così come sono diff use molte specie vegetali tipiche delle basse latitudini, il bosco di roverella è popolato anche da una fauna mediterranea, presente in questa zona considerata il confi ne di distribuzione settentrionale. Tra i rettili vanno citati il saettone comune, la lucertola muraiola ed il ramarro. Sugli steli d‘erba delle formazioni erbose steppiche è facile trovare la mantide religiosa, così come tra i fi ori multicolori non è raro imbattersi in numerose farfalle, tra cui la zigena, il podalirio e il macaone.

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