Bianchi
interni nel bosco
Amore per la tradizione e per i paesaggi dolomitici nel progetto di Ambra Piccin, in cui il tema della natura caratterizza con elegante originalità ogni stanza di questa meravigliosa casa nel cuore di Cortina
L’idea
Il passavivande diventa l’occasione per far filtrare la luce dalla finestra della cucina verso la sala da pranzo. È anche un bellissimo elemento decorativo grazie ai motivi del vetro legato a piombo, che alleggeriscono la parete a boiserie.
In cucina il tema della montagna
è presente attraverso il bellissimo dipinto delle ceramiche dello schienale, raffigurante lo skyline delle Dolomiti Ampezzane.
L’area living viene definita attraverso un differente motivo decorativo del soffitto rispetto al salotto. Travi dipinte per la sala da pranzo, mentre nella zona divani si incontra un meraviglioso soffitto cassettonato.
Le spettacolari cime dolomitiche con i suoi riflessi rosati unici al mondo sono l’incantevole cornice di questa meravigliosa casa situata nell’esclusiva cittadina di Cortina d’Ampezzo. E proprio questi luoghi così affascinanti, ricchi di storia e atmosfere suggestive, ispirano il design d’interni studiato dall’architetto ampezzana Ambra Piccin.
Qui il tema della natura e del mondo artigianale tradizionale traspare in ogni angolo e dettaglio della casa, dove anche il più piccolo particolare è stato scelto con attenzione e cura meticolosa dalla progettista.
La casa segue così un’impronta caratterizzata da un arredamento più tradizionale in cui le meravigliose boiserie finemente decorate con cornici, i soffitti travati o a cassettoni e i pavimenti in legno rivestono ogni stanza della casa, regalando ai suoi ospiti la sensazione di essere avvolti da un’atmosfera di calore tipica delle case alpine.
L’impiego del legno di abete piallato a mano e rifinito solo con patine e cere antiche conferisce un effetto di bianco naturale ai rivestimenti, esaltando la scelta della progettista di dedicare ogni stanza a un elemento del bosco alpino, quasi a raccontarne la storia e racchiudendola tra le mura di una abitazione.
L’area living, fortemente dedicata ai temi del design alpino, si caratterizza per le essenze pregiate e i preziosi intarsi eseguiti a mano sui rivestimenti del controsoffitto della zona divani e dell’area occupata dal pranzo dove, accanto al meraviglioso tavolo
Assieme ad arredi e rivestimenti, un altro aspetto molto importante è quello dell’illuminazione. Faretti a incasso sono inseriti nelle travi e fra le mensole di nicchie, mentre applique in ferro battuto diventano un elemento decorativo che completa la stanza.
L’avorio e il marrone dei tessuti si coniugano alle tonalità
del legno e sono ripresi dalla meravigliosa stufa in maiolica
con sedie pirografate a mano dall’artigiano artistico Bruno Palatini, un imponente portabastoni da passeggio a forma di albero con orsi ci suggerisce il racconto della storia del bosco.
Per illuminare gli ambienti si è giocato con elementi chiari, come nei tessili dei cuscini della panca, nei rivestimenti delle poltrone e del grande divano ad angolo, ma anche nelle tende e nell’elegante tappeto antico a motivi floreali. Un’armonia di colori ripresa altresì nella tradizionale stufa in maiolica il cui color burro dialoga alla perfezione con l’ambiente del salotto, integrandosi con arredi e decori.
In una piccola stanza adiacente alla sala da pranzo è sistemata la cucina realizzata in legno color avorio. Nonostante le piccole dimensioni della stanza l’architetto ha studiato dettagli capaci di impreziosirla come nello splendido schienale in ceramica dipinta a mano in cui è raffigurato lo skyline delle Dolomiti ampezzane.
Il tema della natura lo si incontra stanza dopo
DIY
Il gufetto di stoffa
Se amiamo il cucito proviamo a cimentarci nella creazione di un piccolo gufo portafortuna che, se riempito di sabbia fine, potrà fungere anche da fermaporta.
OCCORRENTE: ✔scampoli di stoffa nei toni del grigio e marrone ✔forbici ✔filo in tinta ✔macchina per cucire ✔ovattina sintetica o sabbia ✔carta per modelli ✔gesso per sarta ✔spillini
Per la realizzazione delle varie parti del gufetto possiamo scaricare uno dei tanti cartamodelli presenti ad esempio su Pinterest, ingrandendoli fino alla misura desiderata. Riportiamo le varie sezioni del cartamodello sulla stoffa messa doppia duplicando le zampette e le ali. Ritagliamo, quindi, il tessuto col quale realizzeremo il corpo e la testa calcolando un margine di 3 o 4 millimetri per le cuciture. Cuciamo le varie sezioni sul rovescio lasciando delle piccole aperture e rivoltiamo poi al diritto. Sulla testa cuciamo due occhi ritagliati in uno scampolo color bianco. Possiamo dipingere le pupille con un colore nero o applicare due bottoni. Per il becco ritagliamo nella stoffa messa doppia un triangolo che applicheremo con la punta all’ingiù. Inseriamo, ora, all’interno delle due sezioni, corpo e testa, l’ovattina per imbottiture. Cuciamo allo stesso modo le ali e le zampette che riempiremo con l’ovattina sintetica per dar loro più consistenza e fissiamole al corpo con punti nascosti. Sempre con una cucitura a mano uniamo la testa al corpo. Se vogliamo realizzare un fermaporta possiamo, invece, riempire gli interni con la sabbia che renderà l’animaletto molto pesante.
All'ingresso è stato ricavato un piccolo ripostiglio destinato ad armadiatura, con una scaffalatura per le scarpe e appendiabiti a muro in ferro battuto finemente decorati.
è quello della stella alpina, un motivo che ispira gli intagli del legno, i decori delle porte, ma anche le lampade in ferro battuto di abat-jour e applique realizzate a mano.
Trovare un tema per caratterizzare le stanze è un modo che aiuta a coordinare colori, materiali e motivi decorativi facilitando la resa più armoniosa dell’ambiente.
I tessuti scelti per la camera degli ospiti portano una nota di colore in casa. Il rosso è ripreso sia nella testiera del letto, sia nel tappeto e nelle tende. Il tema è quello del bucaneve, proposto per lampade e decori sul legno.
1 come dipingere un pannello vedi pagina seguenteI bagni seguono il tema decorativo della stanza che li precede. Come nel caso del bucaneve per il bagno degli ospiti o del cervo in quello vicino allo studio, coordinandosi con armonia alle stanze vicine.
stanza. La camera padronale, ad esempio, racconta con delicatezza il tema della stella alpina, che viene proposto negli intagli del soffitto, nei decori delle porte, nelle abat-jour e nelle applique in ferro battuto lavorate a mano e persino nelle antine del mobile bagno.
Ne risulta così un insieme armonico e divertente, ma, al contempo, profondamente radicato nella cultura locale dove le leggi della natura condizionano le esistenze degli uomini.
Con sapiente leggerezza, l’architetto Piccin riprende forme, colori e temi della tradizione alpina e dolomitica, per caratterizzare questo interno all’insegna della natura, seppur con materiali e professionalità di altissimo livello.
La camera degli ospiti parla del bucaneve, fiore che annuncia la primavera, proponendolo su preziose lampade in ferro battuto lavorato artigianalmente, o nei decori, dipinti a mano, dell’armadio e della porta.
Un altro tema che si incontra in questa sorprendente casa è quello del cervo, il quale è stato utilizzato nei decori delle porte e nelle applique in ferro battuto dello studio, ma anche nelle antine e negli accessori del bagno attiguo.
Una casa contraddistinta da soluzioni realizzate su misura grazie alla sensibilità e all'esperienza dell’architetto Piccin che ha progettato con minuzia ogni dettaglio e in cui la mano sapiente di artigiani locali ha contribuito a creare un interno dal sapore caldo e autentico, ricco di dettagli artistici che rendono unico il progetto di questa meravigliosa casa di montagna.
Il pannello in legno dipinto
OCCORRENTE:
✔ mobile da dipingere o pannello di legno
✔ carta vetrata
✔ fondo gesso ad acqua o vernice chalk bianca
✔ pennelli
✔ pigmenti naturali e terre
✔ legante per pigmenti
✔ schema da dipingere
✔ carta grafite e matita
✔ spray acrilico satinato
✔ cera neutra
✔ cera invecchiante
Se amiamo dipingere perché non provare a personalizzare un mobile della nostra casa, anche semplicemente abbellendone un’anta con colori e soggetti adatti all’ambiente che lo ospita. In questo breve tutorial vi mostriamo come, attraverso trucchi e passaggi, riusciremo a ottenere un dipinto su legno che richiami l’antica tecnica della pittura d’ornamento caratterizzata da elementi di tipo naturalistico, come fiori e foglie, e da una palette di tinte invecchiate.
1 Se intendiamo ridipingere un vecchio mobile è necessario dapprima riportare il legno al suo stato naturale eliminando lo strato di vernici preesistenti. Per farlo possiamo adoperare uno sverniciatore sintetico oppure carteggiare a mano vigorosamente. Quando il legno sarà completamente ripulito, spolveriamo per bene e prepariamo il fondo che accoglierà la pittura a base di terre e pigmenti naturali. Dipingiamo, quindi, dando due mani di fondo acrilico bianco oppure di vernice chalk. Lasciamo sempre ben asciugare tra una mano e l’altra e carteggiamo finemente dopo la seconda mano.
2 Spolveriamo bene la superficie da dipingere. Per la preparazione di un fondo più interessante sul quale poi eseguire la pittura minuziosa, acquerelliamo con
un colore tortora. Applichiamolo, quindi, con una spugna dalla trama abbastanza grande tamponando la stessa su tutta la zona da dipingere. Assorbiamo, poi, l’eccesso di tinta con uno straccio in cotone o con carta da cucina appallottolata in modo da lasciarne solo una leggera velatura. La marezzatura così ottenuta conferirà movimento e profondità al dipinto che andremo a fare.
3 Lasciamo asciugare completamente la pittura. Nel frattempo, se siamo abili nel disegno, realizziamo su carta uno schema da riportare sul nostro mobile o sul pannello che vogliamo dipingere. Possiamo anche scaricare e fotocopiare un’immagine e ingrandirla a misura. Procuriamoci, quindi, della carta grafite (differente dalla carta copiativa) che ci aiuterà nel
ricalcare il disegno sul supporto. Posizioniamo la carta grafite al di sotto dello schema e con una matita ripassiamo tutte le linee del disegno. La carta grafite lascerà sulla nostra superficie solamente un leggero segno che potrà essere facilmente coperto dalla pittura.
4 Una volta riportato l’intero disegno, a mano libera, possiamo aggiungere o togliere elementi semplicemente usando una matita o una gomma per matita. Prepariamo, ora, una palette di tinte. I pigmenti e le terre naturali sono perfetti per ottenere un dipinto dall’aspetto delicato e leggermente invecchiato. Questi sono reperibili in polvere e necessitano di essere stemperati nell’apposito fissativo con l’aggiunta di poche gocce di acqua. Prepariamo diverse tavolozze a seconda delle differenti sfumature di
colore: una per i verdi, una per gli azzurri e una per l’ocra, in modo da avere tutti i toni a nostra disposizione.
5 Cominciamo a dipingere gli elementi che racchiudono il disegno, cornici, linee e volute, utilizzando i gialli e le terre naturali. Adoperiamo pennelli a goccia molto morbidi e di varie dimensioni (a seconda della grandezza delle zone da dipingere). Passiamo poi ai verdi e infine aggiungiamo le tinte più vivaci per delineare i fiori. Ogni volta che adoperiamo un colore procediamo sommando diverse sfumature dello stesso (dalla più chiara alla più scura) l’una sull’altra e mai caricando eccessivamente il pennello così da ottenere un’unica campitura troppo coprente che risulterebbe piatta e antiestetica.
6 Una volta conclusa la fase della pittura, fissiamo ulteriormente i pigmenti con dello spray acrilico satinato. Lo spruzziamo tenendo il pannello su un piano orizzontale. Se stiamo dipingendo l’anta di un mobile occorrerà disporre anch’essa in orizzontale così da evitare delle colature. Spruzziamo la vernice satinata in modo molto leggero. Lo scopo è di fissare nel modo migliore i pigmenti e non di proteggere la superficie del mobile. Per quest’ultima cosa occorrerà stendere, dopo aver lasciato asciugare completamente il tutto, della cera neutra in abbondanza. Se amiamo un aspetto oltremodo invecchiato adoperiamo una cera al mordente noce. Applichiamo sempre la cera in abbondanza e attendiamo che asciughi, quindi “tiriamola” con uno straccetto in cotone.