CasAntica Speciale Natale

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ATMOSFERA CON UN TOCCO DI CLASSE

UNA DIMORA DI MONTAGNA SI ACCENDE DI ELEGANZA E

DELICATE

ATTENZIONI

Cortina d’Ampezzo (Belluno), rinomata località turistica nota come la “Regina delle Dolomiti”, è una culla privilegiata per l’architettura di montagna d’alto livello. In un contesto storico protetto da rigorosi vincoli, architettonici, urbanistici e paesaggistici, il linguaggio del recupero qui è oggetto di grande attenzione. Vale anche per la splendida dimora di questo servizio (realizzato alla vigilia di Natale), ricavata in un antico fienile dalle dimensioni imponenti: la superficie è di circa 250 metri quadri. L’antica architettura rurale ampezzana qui raggiunge l’eccellenza del recupero. Il progetto di ristrutturazione è opera dell’architetto Ambra Piccin, “addetta ai lavori” ben nota per il suo tocco di classe e per

il connubio tra competenza tecnica e virtuosismo artistico. Ampezzana “doc”, innamorata della propria città, ispirata dalle forme (che sono la sua passione) e dai legni antichi, materiale d’eccellenza a Cortina, Ambra Piccin riesce ad interpretare con eleganza gli ambienti caratteristici della zona. Capace d’imprimere un tocco unico a ogni dimora («come unico è il paesaggio in cui è inserita»), l’architetto tempo fa ci raccontava: «L’architettura a Cortina presenta sempre carattere di eccezionalità, parla il linguaggio delicato e complesso del recupero edilizio e del restauro, adotta i criteri di adattabilità. Non conosce l’innovazione, ragiona sulla base dell’adeguamento. Eppure, muoversi in questo contesto è affascinante». Anche

Il servizio fotogra co è stato realizzato alla vigilia di Natale e lo sguardo corre subito alla tavola delle feste, vestita di lino écru e arricchita da una tovaglia bianca, più piccola, stampata con roselline.

Le sobrie stoviglie bianche giocano a contrasto con una tavola apparecchiata

con tante attenzioni. Dalle candele e dal centrotavola arriva il tocco cromatico rosso e verde. Dalle antiche travi del softto, magistralmente restaurate, pendono dei cuori di fattura artigianale, realizzati con stoffa e altri materiali e appesi a dei chiodini con un semplice giro di spago.

Ai padroni di casa si deve l’idea del salottino (pagina a destra). L’architetto Piccin, che ha materializzato i loro desideri, ci ha raccontato: «È un angolo d’intimità che bilancia l’atmosfera di apertura e convivialità della zona giorno. Sul taglio del soggiorno, i proprietari hanno chiesto la separazione virtuale del living, come se fosse un salotto separato.

Lì c’è un tavolo ricavato da una slitta (meglio ancora: una liosa) destinato al gioco, allo studio, al raccoglimento, al relax».

Recupero d’eccezione per gli splendidi abbaini, riproposti nella forma originaria delle case ampezzane.

questo progetto ha fatto tesoro dei vincoli paesaggistici: «A Cortina la percezione visiva non dev’essere alterata. La trasformazione da naturale a residenziale è appoggiata. Ma è una responsabilità che ci si assume nei confronti di un contesto che è Patrimonio dell’Umanità».

In questa casa, nella zona giorno le antiche travi sono state recuperate, spazzolate, trattate secondo un’antica procedura di restauro (che prevede l’utilizzo della soda) e rifinite con semplice cera d’api. Le asperità della travatura, non levigata, abbracciano una boiserie dalla linea contemporanea, scandita qua e là da lesene, cornici e riquadri, tutti elementi associati alla tradizione ampezzana. Il carico cromatico del legno è bilanciato da pareti intonacate a mano. E l’allestimento speciale per le feste natalizie rende l’atmosfera ancora più affascinante.

QUANDO TUTTO È ROSE E FIORI

UNA CASA DOVE ASSOLUTAMENTE REGNA L’AMORE PER IL MONDO FLOREALE

La dimora che presentiamo in queste pagine si trova a Cortina d’Ampezzo (BL) e gode di un affaccio straordinario su un paesaggio che è Patrimonio Unesco. Impregnata di un fascino tipicamente ampezzano, è caratterizzata dalla ricercatezza di cornici, riquadri, lesene e di preziosità strutturali. Gli stilemi della tradi -

zione locale sono stati rivisitati alla luce di un approccio cromatico e tematico nuovo, grazie al sapiente tocco dell’architetto Ambra Piccin ( ambrapiccin.it ). Ammirando le dimore scaturite dai suoi progetti, restiamo sempre affascinati dalla creatività applicata a esigenze precise e dalla capacità di tradurle in senso di meraviglia, di sorpresa.

Perché ogni sua dimora è un unicum e la consapevolezza del luogo è parte integrante della magia. Come in questa abitazione. Non si tratta di una casa grande, ma la ristrutturazione formulata dall’architetto Piccin ha saputo valorizzare anche gli spazi, regalando ampia vivibilità all’intero percorso. Le esigenze strutturali sono state

Le preziosità e le ricercatezze, tipiche dello stile ampezzano, dialogano con la semplicità dei pavimenti in larice anticato. La boiserie è in abete spazzolato, piallato a mano e nito a cera. Il design dei mobili è tipicamente alpino, con dettagli artigianali ricercati. Evocano la freschezza di un giardino motivi oreali, disseminati ovunque, dai tessuti agli arredi, ai dettagli lignei. Il cromatismo caldo e luminoso del

rosso domina la scena, intercalato da cenni di verde, colori che accendondono anche la tavola del Natale Sulla tavola apparecchiata e accanto alla stufa scorgiamo due bellissimi lüster sospesi al sof tto. Questi punti luce antropomor , realizzati in legno dipinto e spesso a cavalcioni di palchi di cervo, sono simboli tipici dell’artigianato dolomitico. Secondo la tradizione, vigilano sulla pace domestica.

Il lüster non è solo un lampadario artistico, è anche un simbolo. Realizzato con corna animali (palchi di cervo, ma non solo), di solito appeso sul tavolo del pranzo, è sempre corredato di un “guardiano”: una scultura antropomorfa in legno, con funzione apotropaica e beneaugurante. Questo lüster maschile, appeso sul tavolo accanto alla stufa, è concepito come una cornucopia, simbolo di abbondanza e prosperità.

risolte con espedienti straordinariamente affascinanti. È il caso del living, dove la complessa articolazione “orizzontale” dei vari ambienti è rimarcata, “vertical -

mente”, dagli straordinari soffitti. Quasi a bilanciare il carico decorativo di pareti e soffitti, i pavimenti puntano sulla semplicità del larice anticato. E c’è un filo conduttore

preciso: questa casa, affacciata sui boschi, racconta la passione dei proprietari per il mondo dei giardini e dei fiori, in particolare per le rose rosse. Il riferimento aleggia un po’ ovunque, come un ritornello, a cominciare dalla boiserie. Anche i riquadri che incorniciano il soffitto della zona pranzo sono punteggiati di fiori stilizzati. E così i capitelli. Lo rivela anche il cromatismo. Il rosso, in certi settori, è protagonista assoluto; in altri, troviamo anche cenni di verde. Nel living, il rosso in varie tonalità è l’elemento comune tra la stupenda stufa in maiolica (bianca, con decorazioni rosse), i tessuti, i divani, il bordo del pouf centrale, le applique con decori in vetro e alcuni oggetti esposti nelle bacheche. Sempre rosso è il colore dominante della bellissima tavola apparecchiata per il Natale. Il riferimento al mondo floreale caratterizza anche la camera padronale. A cominciare dalla strabiliante testiera rossa in legno dipinto, con effetto “trapuntato”, incorniciata da un festone intarsiato di foglie e, naturalmente, di rose.

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