Quanti Cortina - brochure

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AMBRA PICCIN - LUCA MENARDI RUGGERI E POLO VALBOITE


IL PROGETTO

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on è possibile contenere tutto ciò che rappresenta QuantiCortina in poche righe… QuantiCortina è molte cose messe assieme, un progetto innovativo, un movimento culturale, una corrente di pensiero, un percorso

didattico…un’ispirazione nata dalla fantasia degli architetti cortinesi Ambra Piccin e Luca Menardi Ruggeri. Una caleidoscopica fucina di idee sorta con l’intenzione di dimostrare come la città di Cortina possa far convivere valori, visioni, scenari e prospettive innumerevoli e diversi fra loro, con il sostegno e la guida di una teoria che ha le sue fondamenta proprio nei concetti di condivisione e scambio, la teoria quantistica. I quanti, entità infinitamente piccole, sono contenuti nel nostro mondo infinitamente grande ed è dal continuo contatto e dalla continua interazione di queste due dimensioni opposte che la nostra realtà si crea e ricrea incessantemente. Cortina simboleggia alla perfezione questo movimento ricorrente, riuscendo a far coesistere e tenendo in equilibrio le sue mille e spesso contraddittorie sfaccettature, fatte di passato e futuro, tradizione e attualità, solitudine e mondanità, particolarismo e globalizzazione, un insieme eterogeneo che dà origine ad un modo di essere unico e speciale. QuantiCortina vuole celebrare Cortina in tutti suoi aspetti, ed ha voluto prendersi questo impegno ascoltando innanzitutto i punti di vista dei suoi giovani abitanti. Il progetto ha preso avvio infatti dal contatto tra i due architetti e gli studenti delle scuole del Polo Scolastico Valboite, per estendersi successivamente a tutta la città e al territorio bellunese, assieme agli artigiani di Cortina, a varie aziende ed imprese, al Centro di Ricerca MultiPhysicsLab di Vallesella di Cadore. I ragazzi hanno partecipato ad una serie di workshop formativi per approfondire le loro materie scolastiche collegandole alla teoria quantistica, al fine di realizzare progetti ed organizzare eventi che promuovano QuantiCortina a livello sia territoriale che nazionale, con l’aiuto dei professionisti e degli esperti di numerosi settori lavorativi. QuantiCorti-

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LA TEORIA QUANTISTICA na chiama a raccolta tante realtà circoscritte che, lavorando fianco a fianco, vogliono diffondere un messaggio dal valore universale, assoluto: grazie alla condivisione di idee, gesti ed esperienze è possibile costruire ogni giorno la realtà che ci circonda con tolleranza, apertura all’altro, rispetto. Un messaggio importante, espresso con forza dall’opera corale che simboleggia QuantiCortina: la Fontana Quantistica, una vera fontana realizzata con l’aiuto e il contributo di tutti i protagonisti di questo progetto sorprendente che riesce a mettere d’accordo la cultura, la tecnologia, la scienza, l’arte… tanti mattoni differenti per costruire, con piglio da architetti, l’edificio multiforme di QuantiCortina. Nelle pagine seguenti riportiamo i lavori delle classi coinvolte nel progetto, elaborati durante i workshop con gli architetti e con i professionisti che hanno preso parte a QuantiCortina.

S

econdo questa affascinante teoria nata nel 1900, la materia dei corpi è costituita dai

quanti, minuscole particelle indivisibili di energia, dotate di una duplice natura: esse sono sia corpuscolari che ondulatorie. In seguito a numerosi studi ed esperimenti in corso ancora oggi, è stato scoperto che i quanti sono in grado di interagire fra loro ed è questo continuo scambio a fare in modo che gli invisibili pacchetti di energia compongano tutta quanta la realtà. Il potenziale di ogni particella rimane inespresso e sottoforma di onda di energia fino al momento in cui la materia viene osservata e quindi còlta nella sua concretezza. La differenza fra le due condizioni dei quanti passa quindi attraverso l’osservazione, lo sguardo che noi stessi gettiamo sul mondo circostante. È la nostra coscienza dunque a determinare gli stati della realtà, che risultano per questo motivo in perenne movimento e mutamento.

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AMBRA PICCIN

A

mbra Piccin, da vent’anni, è uno degli architetti più prestigiosi, firma moderna delle case vip di Cortina. Il suo percorso di studio e ricerca, insieme alla carriera e alla naturale propensione alla progettazione, fanno

di Ambra Piccin uno dei nomi più noti nella località ampezzana, dove è titolare di uno studio di architettura che opera in importanti progetti in Italia e all’estero. Ma è a Cortina che la vocazione dell’architetto trova al meglio la sua voce, attraverso la rivisitazione attenta degli edifici, la ricerca dell’armonia con l’ambiente circostante, la ridistribuzione degli spazi e in una cura rigorosa degli arredi. Una vera filosofia guida il suo lavoro e mostra come in tutte le realizzazioni dell’architetto le esigenze territoriali e storiche della città siano sapientemente coniugate con attitudini contemporanee e d’avanguardia, un mix di tradizione e innovazione. Ma Ambra Piccin ama a 360° la sua città, tanto da diventare negli anni una delle più appassionate sostenitrici della vita culturale della conca ampezzana. La celebrazione del talento e delle risorse di Cortina emerge soprattutto dall’approccio dell’architetto al suo lavoro, forte della sinergia che lega i suoi progetti all’attività degli artigiani ampezzani. L’architetto è un personaggio eclettico, la sua creatività fluisce inarrestabile da attività e opere svariate e innumerevoli, ma tutte legate dall’amore per la sua città: architettura, libri, percorsi con le scuole, eventi. Suoi sono importanti progetti culturali che negli utlimi anni hanno coinvolto istituzioni, scuole, artigiani, workshop formativi ed eventi mondani, dimostrando l’estrema importanza che il territorio cortinese, nei suoi diversi aspetti, riveste per l’architetto. In particolare vanno sottolineati il progetto “Details of Excellence”, che ha coinvolto il Liceo Artistico e gli artigiani di Cortina nella realizzazione di oggetti legati alle dodici arti tipiche della terra ampezzana esaltate nell’ultimo libro dell’architetto, e appunto QuantiCortina, il movimento scientifico e culturale che in questo caso ha accolto le scuole del Polo Scolastico Valboite ed abbracciato, ancora una volta, tutta la conca ampezzana.

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LUCA MENARDI RUGGERI

L

uca Menardi Ruggeri ha Cortina nel cuore. Attivo da circa dieci anni nell’architettura e nel design, Luca Menardi Ruggeri si è diplomato all’Istituto statale d’Arte di Cortina, prima di scegliere Venezia come sede

per conseguire la propria laurea. Una volta completato il percorso di formazione, la passione per la progettazione edilizia e di interni, la volontà di pensare e ridisegnare spazi e soprattutto l’amore per la sua terra lo hanno spinto a tornare a Cortina per aprire lo studio “Architettura e Design”. Qui gli esterni e gli interni della Regina delle Dolomiti prendono forma prima nelle idee e poi nei progetti dell’architetto Menardi Ruggeri. Sono realizzazioni che coniugano rispetto per la tradizione e desiderio di innovazione, sempre con un particolare occhio di riguardo per le ultime novità del design. Perché è Cortina stessa a essere così. L’anima della città più glamour delle Dolomiti è da sempre sospesa tra tradizione e innovazione, rustico e design, in un continuo interscambio che genera uno stile inimitato e inimitabile. E Luca Menardi Ruggeri aggiunge in questo contesto così carico di spunti il suo stile, sia che si tratti della realizzazione di arredi in legno sia del restauro di rustici, fienili e altri edifici. L’opera dell’architetto non si limita al contesto ampezzano. Il talento e l’esperienza in lavorazioni che richiedono una particolare cura del dettaglio e un’attenzione esclusiva per la gestione degli spazi hanno portato Luca Menardi Ruggeri a lavorare anche al di fuori della sua città, arrivando ad aprire uno studio a Milano. Ma, come abbiamo anticipato, è Cortina a occupare un posto speciale nel cuore dell’architetto. Oltre ad essere vice presidente dell’APE (Associazione Professionisti Edili) di Cortina, Luca Menardi Ruggeri è da sempre attivo nello sviluppo culturale della sua città. È del 2009 il progetto “Totem. Innovazione e tradizione”, voluto in collaborazione con Ambra Piccin: un concorso di idee per un espositore nella Regina delle Dolomiti, ma anche un momento di confronto per la creazione di un marchio territoriale di qualità. Oggi, con “QuantiCortina”, Luca Menardi Ruggeri e Ambra Piccin sono impegnati ancora una volta in un progetto che coinvolge tutte le anime di Cortina: anche quelle del futuro.


COMUNE

É

per me un grande piacere poter scrivere l’introduzione alla presentazione del la-

F

a sempre piacere vedere che gli studenti si interessino ad argomenti che esulano dal contesto scolasti-

voro conclusivo della prima fase del progetto

co. Con il progetto “QuantiCortina” è accaduto questo e,

“QuantiCortina” 2011, innovativa iniziativa

come preside del Polo Scolastico Valboite, non posso che

che nasce da un’idea di Ambra Piccin e Luca

esserne orgoglioso. I ragazzi del Liceo Artistico, dell’ITC,

Menardi Ruggeri con l’intento di esaltare le

dell’IPSSAR e del Liceo Scientifico hanno sostenuto fin

molteplici peculiarità di Cortina, dove tutto

dall’inizio il progetto “QuantiCortina”, una bella iniziativa

è movimento.

didattica, culturale e scientifica che in un modo nuovo è

Dalla collaborazione tra gli ideatori

riuscita ad avvicinare gli studenti al mondo del lavoro.

dell’evento del 2010 “Details of Ex-

È molto importante che i giovani riescano a trovare

cellence in Cortina d’Ampezzo”

uno spiraglio verso la dimensione lavorativa, un

ed alcuni ragazzi del Polo Scola-

punto di osservazione da dove guardare verso le

stico Valboite appartenenti al Liceo

risorse che aziende, imprese, e centri di ricerca del

Scientifico, al Liceo Artistico,

territorio hanno da offrire al loro futuro. I ragazzi

all’Istituto Tecnico Commerciale

hanno accolto con entusiasmo questo progetto,

e all’Istituto Alberghiero è nata

partecipando ai workshop e imparando a lavo-

questa

particolare

iniziativa,

rare sul campo per realizzare diversi progetti

che ha visto coniugare l’espe-

legati a “QuantiCortina”. Un modo insolito

rienza ed il mondo del lavoro

ed efficace per responsabilizzarsi, diventare

di Cortina oggi con quello che

autonomi, indipendenti, in una parola, per

sarà il futuro di Cortina, e che

diventare grandi. Questo è anche l’obiettivo

trova la sua concretizzazione

della scuola, insegnare come realizzare le

nel progetto e nella possibile

proprie aspirazioni con consapevolezza, e

realizzazione della “Fontana

in questo senso “QuantiCortina” ha dato un

Quantistica”.

contributo significativo. Vorrei ringraziare in-

Mi auguro quindi che simili ini-

nanzitutto proprio loro, i ragazzi, che hanno

ziative, segno tangibile della

dimostrato che la passione per la conoscen-

continuità tra il presente ed il

za, le idee e l’impegno esiste ancora, e poi

futuro di Cortina, possano tro-

gli insegnanti, le scuole, le istituzioni, i pro-

vare sempre maggior spazio,

fessionisti e le aziende che hanno lavorato

in un’ottica di concreta colla-

assieme per la buona riuscita di un progetto

borazione tra Istituzioni, Scuo-

tanto importante per il presente e il futuro del-

le, Professionisti ed Aziende.

la nostra città.

Andrea Franceschi Il Sindaco

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POLO VALBOITE

Renzo Zagallo Il Dirigente Scolastico


AL MULTIPHYSICSLAB

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uantiCortina offre l’occasione importante di conoscere aspetti inediti della scienza, della filosofia, della matematica, dell’arte, materie che fanno parte della cultura più alta. Come ha dimostrato il seminario del 16

marzo 2011 al centro ricerche MultiPhysicsLab di Vallesella di Cadore, dove circa settanta ragazzi “quantistici” hanno assistito ad una lezione affascinante e dal profondo valore scientifico che li ha portati nell’universo della fisica, arricchendo di nuovi spunti il loro percorso. Durante il seminario - fortemente voluto dai professori del Polo Scolastico Valboite, che ne hanno finanziato personalmente l’organizzazione esperti e docenti provenienti anche dal mondo universitario hanno svolto una lezione sulla ricerca nel campo della fisica, esaminata da svariati punti di vista, dalla teoria fino all’impiego nella vita quotidiana. Il MultiphysicsLab è il luogo ideale per ospitare QuantiCortina, un grande centro che si trova in un piccolo paese del Cadore, un luogo eclettico dove l’eccellenza nasce dalla collaborazione di una pluralità di soggetti che lavorano insieme per promuovere innovazione, tecnologia, qualità della vita, sviluppo sostenibile applicati alla fisica e guidati da una squadra di esperti, ricercatori e giovani talenti.

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LICEO SCIENTIFICO "Applicazioni della meccanica quantistica nella quotidianità"

"N

on è affatto sorprendente che il nostro linguaggio sia incapace di descrivere i processi che avvengono negli atomi, visto che ce lo siamo inventato per descrivere le esperienze della vita quotidiana e queste

riguardano oggetti di grandi dimensioni. Per di più, è molto difficile modificare il nostro linguaggio in modo tale da renderlo adatto a descrivere i processi atomici, visto che le parole possono solo descrivere cose di cui possiamo formarci immagini mentali… e anche questa è una capacità che ci viene dall’esperienza quotidiana. Per fortuna la matematica non ha queste limitazioni ed è possibile inventare uno schema matematico - la teoria quantistica - che sembra del tutto adatta alla trattazione dei processi atomici; per quel che riguarda la visualizzazione, quindi, ci dobbiamo accontentare di due analogie incomplete, l’immagine ondulatoria e quella corpuscolare.” Di seguito vi proponiamo il lavoro fatto da noi ragazzi di terza.

COLLEGAMENTI E APPLICAZIONI SCIENTIFICOTECNOLOGICHE DELLA FISICA QUANTISTICA La teoria quantistica, o meccanica quantistica (o fisica quantistica) è una disciplina scientifica nata per spiegare la struttura fine della materia. Essa, pur risultando - assieme alla Teoria della Relatività - il paradigma scientifico di riferimento del XX secolo, non è mai riuscita a superare in modo significativo la ristretta cerchia degli addetti ai lavori. Questo fatto risulta tanto più sorprendente se si pensa che le più rilevanti innovazioni tecnologiche, le più importanti teorie Scientifiche che si occupano dell'indefinitamente piccolo o dell'infinitamente grande si basano su effetti squisitamente quantistici. Tali effetti riguardano l'energia atomica (e purtroppo anche le armi nucleari), la moderna microelettronica (sfruttata nei Computer "classici" e quantistici), gli orologi digitali, i laser, i sistemi superconduttori, le celle fotoelettriche, le apparecchiature per la diagnostica e la cura medica e tante altre applicazioni che riguardano i settori scientifico-tecnologici più disparati.

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CLASSE III NANOTECNOLOGIA DELLA NATURA Il fiore di loto pulisce i suoi petali grazie al cosiddetto effetto loto. Il nasturzio mantiene pulite le sue foglie grazie all’effetto “loto”. Il microscopio elettronico a scansione ESEM ci mostra il modo in cui le goccioline d’acqua scorrono via dalla superficie delle foglie senza aderirvi. Questo fenomeno è dovuto alla superficie rugosa delle foglie che fa rapidamente scivolare via l’acqua ma anche la sporcizia. L’effetto loto è già stato utilizzato in una gamma di prodotti, come le pitture per esterni su cui l’acqua scivola via portando con sé lo sporco. È molto facile mantenere pulite le ceramiche sanitarie dotate di una struttura a loto.

SONDE A SCANSIONE Le sonde a scansione, simili ad occhi che esplorano il nanocosmo, anche se a prima vista possono sembrare meno spettacolari, non sono da meno, tant’è che il microscopio a scansione a effetto tunnel, il progenitore di tutte le sonde a scansione, ha ottenuto il premio Nobel. Nelle sonde elettroniche a scansione alcuni piezocristalli dirigono una testa di scansione sull'oggetto esaminato, ad esempio dei campi atomici. I movimenti sono minimi e la distanza tra la testa e il campo atomico è generalmente inferiore al diametro dell’atomo. In quest’area succede qualcosa: a volte passa una corrente, altre volte si individuano piccolissimi campi magnetici. I calcolatori interpretano le misure graficamente su una superficie creando un’immagine esatta su scala atomica e subatomica, in funzione del principio di misurazione.

SPINTRONICA O MAGNETOELETTRONICA

Complessi come una città: i circuiti di rame di un chip visti al microscopio a scansione elettronica. I chip moderni hanno fino a nove livelli di circuiti. (Chip tridimensionali)

Arte moderna: strutture sperimentali per memoria principale spintronica.

MICROSCOPI A EFFETTO TUNNEL, ELETTRONICO E A FORZA ATOMICA

LITOGRAFIA OTTICA ED ELETTRONICA La superficie di un semiconduttore viene ricoperta con uno strato fotosensibile sul quale viene proiettata l’immagine del circuito mediante illuminazione con un fascio di luce laser o un fascio di elettroni. Le zone illuminate si impressionano (come una pellicola fotografica) e vengono rimosse attraverso un attacco chimico. I “buchi” lasciano scoperte zone del wafer le cui proprietà elettriche vengono modificate mediante processi specifici (impiantazione ionica, deposizione). La densità dei transistor è giunta ad un livello tale che mezzo milione di transistor potrebbero stare sul puntino tracciato da una matita.

BIOTECNOLOGIE E CHIMICA COMPUTAZIONALE Nanotecnologie ancora più ambiziose sono quelle previste per i lab-on-a-chip (laboratori miniaturizzati). Secondo i ricercatori più avanzati, questi laboratori conterranno milioni di nanodispositivi che opereranno in maniera coordinata per svolgere i loro compiti. I chip avranno una superficie di alcuni centimetri quadrati, una dimensione gigantesca rispetto alle nanomacchine che contengono, dovuta al fatto che tra di esse dovranno circolare dei fluidi. Nel nanocosmo, questi fluidi sono vischiosi come il miele e hanno bisogno di spazio per scorrere. Se in futuro si riuscirà ad utilizzare questi nanolaboratori per seguire passo passo quello che accade nelle cellule, i lab-ona-chip rivoluzioneranno la biologia.

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LICEO SCIENTIFICO "Applicazioni della meccanica quantistica nella quotidianità"

OPTOELETTRONICA E ILLUMINOTECNICA Il laser è forse la tecnologia che meglio rappresenta il XX secolo. Il termine "laser" è un acronimo inglese di Light Amplification by Stimulated Emission of Radiation ("amplificazione di luce attraverso emissione stimolata di radiazione"). Leggendo l'acronimo, sorge dunque una domanda: cos'è l'emissione stimolata di radiazione? La fisica quantistica ha illustrato il meccanismo secondo cui gli atomi emettono radiazione elettromagnetica. Se un atomo è eccitato, ossia ha un elettrone a un livello E2 di energia più elevato del livello minimo possibile (chiamiamolo E1), esso si rilassa portando l'elettrone al livello energetico inferiore ed emettendo un fotone che sottrae l'eccesso di energia, in un processo denominato emissione spontanea. L'emissione spontanea, in un insieme di atomi eccitati, avviene in modo disordinato, in quanto i fotoni emergono in tutte le direzioni e in istanti diversi. Arrivando al nocciolo della domanda, la meccanica quantistica prevede tuttavia anche un ulteriore meccanismo di emissione: l'emissione stimolata (idea introdotta da Einstein nel 1917), appunto. Se l'atomo eccitato viene colpito da un fotone della "giusta energia", cioè pari alla differenza tra i 2 livelli energetici (E2E1), allora, nel rilassarsi, esso emette istantaneamente un altro fotone della stessa energia e nella stessa direzione del primo! Questa è la base del funzionamento di un laser.

FLUORESCENZA E FOSFORESCENZA • Fluorescenza: è un processo che trasforma luce UV in luce visibile, e cessa non appena si spegne la sorgente. Un elettrone sale di parecchi livelli e scende velocemente (nella foto lampada di Wood). • Fosforescenza: è simile alla fluorescenza, ma l’elettrone finisce per trovarsi su un livello da cui non può scendere, a causa della conservazione del momento angolare. È necessario che salga ancora fino a un livello da cui una transizione è possibile. Dura a lungo (nella foto polvere di fosforo). • Bioluminescenza: tipica di alcuni animali (nella foto una medusa).

ENERGIE ALTERNATIVE Dei molti materiali impiegabili per la costruzione dei moduli fotovoltaici, il silicio è in assoluto il più utilizzato. Se si limita l'analisi ai soli prodotti commerciali, le tecnologie di realizzazione più comuni sono: - Moduli cristallini Silicio monocristallino, in cui ogni cella è realizzata a partire da un wafer la cui struttura cristallina è omogenea (monocristallo), opportunamente drogato in modo da realizzare una giunzione p-n; Silicio policristallino, in cui il wafer di cui sopra non è strutturalmente omogeneo ma organizzato in grani localmente ordinati (policristallo); - Moduli a film (Silicio microsferico montato su modulo flessibile) Silicio amorfo, in cui gli atomi silicei vengono deposti chimicamente in forma amorfa, ovvero strutturalmente disorganizzata, sulla superficie di sostegno. Questa tecnologia impiega quantità molto esigue di silicio (spessori dell'ordine del micron). I moduli in silicio amorfo dimostrano in genere di una efficienza meno costante delle altre tecnologie rispetto ai valori nominali, pur avendo garanzie in linea con il mercato. Il dato più interessante riguarda l'EROEI, che fornisce valori molto alti (in alcuni casi arrivano anche a 9), il che attesta l'economicità di questa tecnologia.

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LASER - LED Un diodo laser è un LASER in cui il componente attivo è un semiconduttore simile quelli impiegati nella produzione di LED (Light Emitting Diode). a tipologia più pratica e comune di diodo laser è formata da una giunzione p-n alimentata da corrente elettrica iniettata. Questi dispositivi vengono spesso chiamati diodi laser a iniezione per distinguerli da quelli pompati otticamente, che sono più facili da produrre in laboratorio. Le applicazioni sono le più varie: • lettori CD utilizzano diodi laser infrarossi, DVD rossi visibili, mentre i nuovi formati Blu-ray e HD_DVD fanno uso di laser blu-violetti. • come sorgenti luminose nelle fibre ottiche. • in strumenti di misurazione e analisi. • nei lettori di codici a barre. • puntatori laser (vengono utilizzati laser visibili di colore rosso, verde, giallo, viola e blu). • mouse ottici laser per computer.

LIVELLI ENERGETICI DEGLI ELEMENTI CHIMICI

ENERGIE RINNOVABILI MIGLIORARE L'EFFICIENZA CON I "QUANTUM DOTS" In parte, i ricercatori hanno migliorato le prestazioni delle celle solari ibride "regolando" le proprietà dei nanomateriali in modo tale da fargli svolgere al meglio una particolare applicazione, come ad es. l'assorbimento della luce. Quando la dimensione di un materiale diventa comparabile con l'estensione spaziale degli elettroni che lo occupano, tali materiali esibiscono effetti di "confinamento quantistico": in pratica, proprietà ottiche ed elettriche particolari. Per esempio, certi nanocristalli semiconduttori inorganici permettono di assorbire fotoni di luce di bassa energia (ad es. luce ultravioletta) e di convertirli in qualche modo in fotoni di energia più alta, in grado di dar luogo al normale processo fotovoltaico che si svolge in una cella polimerica. I materiali con tali proprietà sono comunemente noti come "punti quantici" (o quantum dots), a indicare che sono confinati dal punto di vista quantistico in tre dimensioni. L'utilizzo dei nanomateriali quantistici permette, quindi, di migliorare l'efficienza di una cella. Pensiamo ad esempio agli effetti quantici. Quando le loro dimensioni si avvicinano al nanometro, le particelle acquisiscono nuove proprietà. Così i metalli diventano semiconduttori o isolanti. Alcune sostanze, come il tellururo di cadmio (CdTe), nel nanocosmo sono fluorescenti in tutti i colori dell’iride a seconda delle dimensioni delle particelle. L’oro stesso da giallo assume un colore rosso quando le sue dimensioni diventano nanometriche.


CLASSE III MEMORIE NON VOLATILI Una nuova applicazione della meccanica quantistica potrà rendere molto più veloce ed efficiente la lettura di dischi ottici come CD e DVD. Usando la luce quantistica è possibile migliorare enormemente le prestazioni di memorie digitali. La luce è quantistica quando viene considerata come un insieme di pacchetti di particelle, chiamate fotoni. Rispetto alla luce normale, dove prevale la natura ondulatoria e non corpuscolare della radiazione, ha delle caratteristiche speciali, prima fra tutte l’entanglement (o intrecciamento) quantistico, secondo la quale i componenti di un sistema si influenzano a vicenda anche a distanza e senza un’interazione diretta, permettendo così delle straordinarie applicazioni nell’ottica, nell’informatica e nel calcolo.

INFORMATICA E TELECOMUNICAZIONI Computer quantistici più vicini. Lo spin di un elettrone rappresenta l'unità fondamentale di informazione Alcuni scienziati sono riusciti a manipolare e controllare lo spin di un singolo elettrone in un ordinario transistor su un chip di silicio APPROFONDIMENTI L'informatica quantistica ha fatto un nuovo passo in avanti. Gli scienziati sono riusciti a invertire lo spin di un singolo elettrone in un normale transistor su un chip di silicio, e a determinare il cambiamento di corrente elettrica associato al fenomeno. In passato, gli scienziati sono già riusciti a manipolare milioni di spin elettronici in un transistor: adesso, però, ne hanno controllato uno solo. Ora si è dimostrato che un transistor ordinario, come quelli usati nei PC o nei telefoni cellulari, può essere adattato per effettuare calcoli quantistici". Lo spin di un singolo elettrone (immagine sotto a destra) rappresenta un bit quantistico, la base fondamentale per un computer quantistico. Molti scienziati ritengono che per ottenere una potenza di calcolo quasi illimitata e comunicazioni più sicure sarà necessario un nuovo tipo di tecnologia, ma secondo Jiang, non ci sarà da stupirsi se i computer quantistici verranno fabbricati ancora con la tecnologia basata sul silicio (wafer di silicio a sinistra).

TELETRASPORTO E CRITTOGRAFIA QUANTISTICA L’entanglement è una proprietà dei sistemi quantistici, quei sistemi formati da particelle subatomiche che hanno un comportamento che non si può relegare all’interno delle leggi della fisica classica. Per esempio, il fatto che un oggetto quantistico possa essere contemporaneamente sia un’onda che una particella e mostrare comportamenti caratteristici di entrambi gli stati, oppure che i parametri che lo descrivono, chiamati in meccanica quantistica semplicemente osservabili come velocità ed energia, rimangono indeterminati fintantoché non venga effettuata una misura del parametro in questione sull’oggetto studiato. Nei sistemi quantistici formati da più oggetti, gli stati quantistici degli oggetti stessi sono legati fra di loro in modo che un singolo oggetto non può essere descritto senza tener conto della sua controparte, anche se gli oggetti singoli che compongono il sistema sono separati spazialmente e non sono in contatto. È lo stato complessivo del sistema che conta, non i singoli componenti. Questo concetto molto elusivo e controintuitivo e, in modo molto semplificato, l’entanglement.L’entanglement ha molte applicazioni e permette di affrontare dei compiti altrimenti impossibili. Per esempio il teletrasporto, la crittografia quantistica e la creazione di computer quantistici. Naturalmente offre lo spunto per interessanti e accese discussioni di carattere filosofico.

COMPUTER QUANTISTICI I computer quantistici potrebbero essere molto più facili da costruire rispetto a quanto si pensasse, perché possono già lavorare con un gran numero di componenti difettosi o addirittura mancanti, secondo uno studio pubblicato oggi sul Physical Review Letters. Questa sorprendente scoperta porta gli scienziati un passo avanti verso la progettazione e la costruzione di reali sistemi di computazione quantistica – i dispositivi che potrebbero avere un potenziale enorme in una vasta gamma di settori, dalla progettazione di nuovi farmaci, all’elettronica, fino alla decrittazione di messaggi cifrati. Gli scienziati sono stati a lungo affascinati dalla costruzione di computer che funzionano a livello quantico – con parti fatte solo di singoli atomi o elettroni. Invece di ‘bit’, i blocchetti di costruzione normalmente utilizzati per memorizzare le informazioni in forma elettronica, i sistemi quantistici usano bit quantici o ‘qubit’, costituiti da una combinazione di atomi correlati (entangled). I materiali si comportano in modo molto diverso a scale atomiche rispetto a ciò a cui siamo abituati nella nostra vita quotidiana – le particelle quantistiche, per esempio, possono esistere in due posti contemporaneamente. “I computer quantistici possono sfruttare questa stranezza per eseguire potenti calcoli, e in teoria, potrebbero essere progettati per rompere codici crittografici a chiave pubblica o simulare sistemi complessi molto più velocemente rispetto ai computer tradizionali”, ha detto il dottor Sean Barrett, l’autore principale dello studio, che è un Royal Society Research Fellow dell’Università presso il Dipartimento di Fisica dell’Imperial College di Londra.

ENTANGLEMENT QUANTISTICO L'entanglement quantistico è una caratteristica fondamentale della fisica quantistica e coinvolge le correlazioni tra i componenti di un sistema fisico che non possono essere descritte dalla fisica classica. Si tratta di un fenomeno per il quale lo stato quantico di un sistema dipende dagli stati di ciascuno dei componenti. Per un sistema quantistico entangled non esistono realtà fisiche oggettive per le proprietà del sistema: un sistema entangled contiene simultaneamente possibilità multiple per le sue proprietà. Il concetto di entanglement viene spesso reso con i termini italiani di "non-separabilità", per comodità di trattazione continueremo ad usare i termini "entanglement" ed "entangled". Nell'informatica quantistica il fenomeno dell'entanglement risulta di importanza fondamentale, poiché è alla base di uno dei suoi principi, ovvero la possibilità di codificare l'informazione quantistica per mezzo di correlazioni non-locali tra parti differenti di un sistema fisico. In altre parole: il fenomeno dell'entanglement quantistico mantiene un "legame" tra due fotoni anche quando questi non sono fisicamente vicini tra loro. Grazie all'entanglement quantistico è possibile impiegare una tecnica, denominata teletrasporto quantistico, che consente in presenza di determinate condizioni, di trasferire uno stato quantistico in un punto arbitrariamente lontano. Per cercare di comprendere quale sia la scoperta effettuata dall'Università di Calgary è opportuno fare un parallelismo con le attuali reti di comunicazione, dove l'informazione viene codificata tramite impulsi di luce su fibre ottiche. Spiega ancora Tittel: "Anche nelle comunicazioni quantistiche si ha la necessità di stoccare e ricevere informazioni ma nel nostro caso l'informazione viene codificata non tramite impulsi di luce ma negli stati entangled dei fotoni. Quando i fotoni entangled mantengono questo stato anche quando sono lontani tra loro, ed in un certo senso possiamo dire che comunicano anche quando si trovano a notevole distanza. La difficoltà sta nell'evitare la rottura di questo fragile collegamento quantistico". Allo scopo di riuscire a superare questo problema i ricercatori hanno impiegato come guida d'onda un cristallo di litio drogato con niobo, raffreddato alla temperatura di 270°C. A tali livel li le proprietà fisiche del materiale cambiano, permettendo ai ricercatori di stoccare e ricevere fotoni senza alcuna degradazione misurabile. Prosegue Tittel: "Abbiamo dimostrato l'entaglement tra un fotone e gli atomi del cristallo. Il prossimo passo sarà quello di impiegare queste interazioni con un terzo fotone per teleportare il suo stato all'interno della memoria solid state in virtù dell'entanglement quantistico. Questo permetterà di avvicinarsi sensibilmente alla concretizzazione di reti quantistiche per comunicazioni ultra-sicure a lungo raggio". Secondo quanto affermato, sarà possibile impiegare tecnologie di produzione standard per poter realizzare un dispositivo di memoria basato sulle caratteristiche alle quali ha lavorato il gruppo di ricerca dell'Università di Calgary. Come sottolineato anche da Tittel si tratta di un elemento di estrema importanza nel momento in cui si dovrà affrontare il passaggio dalle attività di ricerca a quelle di applicazione pratica.

CHIMICA QUANTISTICA Simulato il calcolo quantistico delle energie fondamentali di molecole specifiche. Un algoritmo simula i calcoli di un'importante proprietà fondamentale di due piccole molecole da parte di un computer quantistico. APPROFONDIMENTI Ricercatori dell’Università della California hanno simulato il processo con il quale un computer quantistico calcolerebbe con grande precisione un'importante proprietà fondamentale di due piccole molecole. La simulazione dei calcoli quantistici delle energie delle stato fondamentale dell'acqua (formula di struttura in basso a destra) e dell'idruro di litio (formula di struttura in basso a sinistra) è la prima di questo genere mai effettuata per molecole specifiche. Si è arrivati allo sviluppo un algoritmo di calcolo quantistico che può essere eseguito su un computer classico per dimostrare come i computer quantistici costituiti soltanto da poche decine o centinaia di qubit (bit quantici) possano calcolare con grande precisione informazioni significative di sistemi molecolari reali. Un computer quantistico relativamente piccolo, pertanto, potrebbe superare le capacità di calcolo dei più potenti supercomputer classici oggi esistenti. "Quello che abbiamo fatto - spiega Aspuru-Guzik - è stato dimostrare che il calcolo quantistico può fornire soluzioni pratiche e molto precise ai problemi chimici."

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LICEO SCIENTIFICO - CL. IV "La Teoria dei Quanti: aspetti storico-filosofici"

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oi ragazzi delle classi IV e V del Liceo Scientifico ci siamo dedicati allo studio della fisica quantistica sia dal punto di vista teorico, collegando alla materia la storia e la filosofia, sia da un punto di vista più concreto,

legato alla fisica, alla matematica e soprattutto alla simulazione di un vero esperimento di meccanica quantistica. Durante il ciclo di workshop cui abbiamo preso parte siamo stati divisi in gruppi di lavoro, ognuno dei quali si è applicato all’analisi di un determinato aspetto della questione quantistica. La classe IV ha esaminato la storia della teoria quantistica e la sua evoluzione fino ai nostri giorni: dalle prime scoperte fatte nella prima metà del XX secolo da Max Planck, Niels Bohr, Albert Einstein, Peter Debye e Arnold Sommerfeld, che diedero origine alla “vecchia meccanica quantistica”, fino alla nuova impostazione data, tra il 1924 e il 1927, da Werner Heisenberg e Erwin Schrödinger, Paul Adrien Maurice Dirac, John Von Neumann e Hermann Weyl, gli studiosi che hanno gettato le basi della futura fisica atomica. L’approfondimento filosofico ha messo in luce concetti e implicazioni, spesso complessi, della rivoluzione che la teoria quantistica ha attuato non soltanto nella scienza, ma anche e soprattutto nell’intero pensiero umano. Il modo di guardare la natura ha subìto un cambiamento radicale, e la visione del mondo dell’uomo di oggi ha visto mutare i propri orizzonti e spostare le proprie prospettive. Certezze scientifiche ritenute incrollabili sono state messe in discussione, come l’esistenza di leggi immutabili che governano il mondo naturale o la continuità dei suoi processi. La teoria quantistica ha dimostrato che gli elettroni hanno un comportamento instabile, i fondamenti delle cose non sono eterni, le grandezze non sono determinabili contemporaneamente, la natura ha un’essenza fondamentalmente dinamica e non statica come si credeva in passato. La teoria quantistica ha stravolto il macrocosmo naturale e il microcosmo umano: la coscienza e le

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Il quinto Congresso Solvay (Bruxelles, 24-29 ottobre 1927) su “Elettroni e Fotoni”


LICEO SCIENTIFICO - CL. V "Esperimenti sulla fisica quantistica"

modalità della conoscenza dei fenomeni sono state stravolte, il soggetto che conosce non coincide più con l’oggetto conosciuto, è la coscienza a stabilire i limiti dell’applicabilità della scienza. La classe V, invece, ha affrontato un vero esperimento di fisica quantistica, verificando i fenomeni di interferenza tra onde, con lo scopo di contribuire alla definizione della forma della Fontana Quantistica, la quale dovrebbe riprodurre gli effetti dell’attuazione di alcuni concetti quantistici al mondo reale. I ragazzi hanno ripetuto uno dei pochi esperimenti di fisica quantistica alla portata di un laboratorio scolastico, quello della “cancellazione quantistica”. Con pochi oggetti facilmente reperibili è possibile replicare questo esperimento che permette di cancellare le informazioni del percorso di un oggetto e di conseguenza di compiere azioni che modificano la nostra interpretazione di un evento passato. L’esperimento sfrutta le caratteristiche e la natura della luce per osservare la cosiddetta “sovrapposizione di stati”, cioè l’esistenza di due o più comportamenti di un oggetto, come l’alternativa fra stato corpuscolare e ondulatorio. La luce è composta da singole particelle, i fotoni, ciascuno dei quali, come un’onda, può avere una direzione di oscillazione. Per sapere quale percorso ha seguito un fotone è necessario stabilire la sua posizione. Ma, per il principio di indeterminazione di Heisenberg, se misuriamo la quantità di moto del fotone perdiamo l’informazione sulla posizione e viceversa. La risposta alla domanda “quale percorso ha seguito il fotone” dipende da cosa facciamo del fotone molto tempo dopo che esso è passato: sembra che quello che facciamo con il fotone influenzi quello che è stato fatto in precedenza. L’esperimento dimostra questa stranezza quantistica, una delle “tracce” del funzionamento bizzarro del nostro mondo.

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ITC - CL. II "Elementi di marketing applicati al progetto"

N

oi ragazzi della classe II dell’Istituto Tecnico Commerciale abbiamo partecipato ai workshop il 22 febbraio, il 15 marzo e il 29 marzo 2011. Siamo stati i primi studenti che hanno affrontato i workshop del

progetto e siamo davvero felici che QuantiCortina, questa vera e propria fucina culturale e scientifica ispirata alla teoria quantistica, abbia debuttato proprio con noi. Analizzando il progetto QuantiCortina, abbiamo sviluppato il tema “Guerriglia Marketing”, con l’obiettivo di ideare e realizzare un piano di marketing teso alla promozione del progetto QuantiCortina. Seguiti dagli architetti Ambra Piccin e Luca Menardi Ruggeri e da professionisti di vari settori del mondo del lavoro, come Francesca Cresta, direttore di Edizioni Filò, e Loris Zanol, presidente degli Arti-

giani di Cortina d’Ampezzo, abbiamo analizzato la nascita e lo sviluppo del progetto QuantiCortina dal “nostro” punto di vista, ossia quello del marketing. Attraverso questo studio abbiamo ideato e pianificato il tema “Guerriglia marketing” che ci ha portati, nei successivi due appuntamenti, a mettere in cantiere un progetto di marketing originale che ha l’obiettivo di divulgare QuantiCortina sul territorio. Aver assistito a questi workshop ci ha permesso di imparare a lavorare assieme e di fare una reale esperienza sul campo. QuantiCortina ha tra i suoi scopi quello di dare attenzione a noi ragazzi di Cortina e al nostro futuro, e noi ragazzi dell’Istituto Tecnico Commerciale ne abbiamo avuto la prova tangibile grazie alla partecipazione ai workshop formativi. Attraverso un modo nuovo e coinvolgente, infatti, ci siamo avvicinati alla dimensione del mercato e delle imprese, che un giorno potrebbero diventare il nostro futuro mestiere. Se davvero qualcuno di noi tenterà questa strada, grazie a QuantiCortina avrà una marcia in più, dal momento che abbiamo studiato queste materie sfruttando l’approccio originale della fisica quantistica applicata al marketing e all’imprenditoria. QuantiCortina ha certamente arricchito il nostro bagaglio culturale e tecnico e speriamo che qualcuno di noi possa poter dire, un giorno, di essere diventato un “imprenditore quantistico”!

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IPSSAR - CL. V "La programmazione dell'evento"

D

urante i workshop del 28 febbraio, del 14 marzo e del 4 aprile 2011, abbiamo pianificato un programma volto a realizzare un piano di gestione, promozione e

diffusione del progetto didattico-culturale QuantiCortina. Assieme agli architetti Ambra Piccin e Luca Menardi Ruggeri che ci hanno seguito, siamo stati coinvolti in uno studio di marketing territoriale per capire come strutturare e simulare un piano di costi, di programmazione e di promozione in modo da pubblicizzare QuantiCortina, e in particolare l’evento di presentazione del progetto del 31 maggio 2011 all’Alexander Girardi Hall, nel modo più efficace e capillare possibile, pensando ai soggetti da coinvolgere e da raggiungere, analizzando tempi e modalità organizzative, studiando i vincoli delle strutture e dei mezzi finanziari, anche in base alle potenzialità del nostro gruppo classe. La novità che ci ha interessati maggiormente durante le giornate di workshop è stata l’aver condotto le analisi dei vari argomenti alla luce della teoria dei quanti. Una prospettiva coinvolgente, inconsueta per il mondo della scuola e nuova per noi ragazzi. Non sempre infatti, nelle ore di studio, abbiamo il tempo o l’opportunità di conoscere materie complesse come la fisica quantistica, che si rivelano molto interessanti e spesso importanti, anche, e forse soprattutto, quando vengono applicate alla realtà di tutti i giorni. Il nostro obiettivo era realizzare varie operazioni, organizzate interamente dal nostro istituto, volte a promuovere la presentazione di QuantiCortina alla comunità il 31 maggio, come la pubblicizzazione dell’evento attraverso un’apposita pagina di Facebook, la richiesta di 200 magliette “quantistiche” con il logo del progetto, l’organizzazione di uno spettacolo di danza per intrattenere il pubblico durante l’evento, la preparazione del buffet, il calcolo dei costi e del numero di persone presenti alla manifestazione e la gestione del personale che collabora all’evento. Queste nostre iniziative culmineranno con la partecipazione, assieme agli altri ragazzi, all’inaugurazione del movimento QuantiCortina, ma l’invito è aperto ed esteso a tutti, istituzioni, scuole, genitori, associazioni e giornalisti e a chiunque voglia conoscere questo prezioso progetto.

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LABORATORIO LINGUISTICO "Traduzione della brochure"

I

l nostro lavoro comincia ora, a partire da questa brochure dedicata al progetto QuantiCortina che ci impegnamo

a tradurre in lingua inglese. Il nostro intento è poter rendere il messaggio di QuantiCortina - l’importanza della scienza, dello studio e del confronto, la bellezza dell’arte e della condivisione - comprensibile ad un numero di persone, e

London

perché no, di culture, il più variegato possibile, utilizzando una lingua diventata ormai universale, l’inglese. Il Polo Valboite si è sempre dimostrato all’avanguardia nello studio delle lingue perché incoraggia e promuove numerosi scambi culturali e gemellaggi che permettono agli studenti, in partenza e in arrivo, di venire a contatto con culture, modi di vita, mondi diversi da quelli che si conoscono. Per questo ci sentiamo coinvolti fortemente nel progetto QuantiCortina, volendo dare a questa iniziativa formativa e culturale il nostro “significato”, non solo attraverso la trasposizione in inglese della brochure, ma anche cercando di promuovere l’attività

Paris

vera e propria della traduzione perché, come dice l'insegnante Mary Gino “comunicare è anche usare un linguaggio verbale in una varietà di termini ed espressioni proprie di una lingua per trasmettere informazioni, evocare sentimenti e sensazioni, esprimere opinioni e desideri, raccontare tutto ciò che fa parte dell’aspetto relazionale e intimo dell’essere umano. La lingua, dunque, come attività personale e strumento di cultura e di diffusione di culture attraverso dati e contenuti i più diversi e praticamente illimitati. La versione inglese dei testi italiani è portatrice di cultura e mezzo per

Chicago

allargare la sfera delle relazioni nell’intento di aiutare a capire, imparare, sentire e comunicare attraverso i suoni e i segni di un’altra lingua”.

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Beijing


LICEO ARTISTICO CLASSI III E IV

C

ome classi appartenenti ad un liceo artistico, durante il ciclo di workshop promossi dagli architetti Ambra Piccin e Luca Menardi Ruggeri, ci siamo occupati dello studio e della progettazione di tutti gli aspetti artistici

e creativi del progetto formativo, scientifico e culturale QuantiCortina: dall’ideazione del logo alle caratteristiche grafiche del materiale informativo. Abbiamo inoltre studiato anche la mappatura tridimensionale della Fontana Quantistica all’interno della città. Sono state giornate di workshop davvero interessanti, che ci hanno permesso di approfondire aspetti delle nostre materie, e anche della nostra città, inaspettati e sconosciuti. Una lezione molto stimolante è stata quella tenuta da Virginio Piccin, promotore del Progetto 3D sulla mappatura tridimensionale delle Dolomiti Bellunesi. Proprio con Virginio Piccin abbiamo parlato del progetto e della realizzazione della Fontana Quantistica, e assieme a lui abbiamo analizzato la mappatura tridimensionale della posizione della fontana all’interno della città. Noi poi ci siamo divisi in gruppi di lavoro e abbiamo esaminato le zone storiche di Cortina, abbiamo studiato i vari aspetti degli odierni sistemi cartografici digitali e le modalità di modellazione tridimensionale applicate al territorio. Come giovani aspiranti artisti, abbiamo anche impegnato le nostre energie creative per ideare, abbozzare e realizzare le brochure promozionali di QuantiCortina. Un momento emozionante è stata la scelta del logo definitivo, anch’esso frutto dei nostri sforzi, che nasce innanzitutto dall’ammirazione e poi dalla rivisitazione di un’opera di Pablo Picasso. Non pensavamo che l’universo dei quanti fosse vicino alla dimensione artistica, poetica e creativa del mondo che ci circonda. Un mondo che abbiamo visitato virtualmente attraverso lo studio e l’analisi delle caratteristiche, delle forme e dell’aspetto di alcune fontane sparse nei quattro angoli del globo, un lavoro illustrato in modo chiaro e “d’effetto” nelle pagine seguenti.

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LICEO ARTISTICO studio del logo e metodologia

Studio per il Logo del Progetto QuantiCortina Iter progettuale Allievo: Simone Cesco Cancian Classe terza

Lo studio del logo ha seguito un iter progettuale rigoroso partendo dall'analisi di alcune opere di Picasso. Attraverso un percorso di lettura dell'opera d'arte sono state individuate delle matrici grafiche che, rielaborate, hanno condotto ad una sintesi grafica e cromatica. Agli iniziali bozzetti di indagine della forma e del colore sono seguite numerose elaborazioni realizzate al computer fino a giungere alla proposta finale.

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LICEO ARTISTICO "Fontane: percorso emozionale tra ricordi e immagini"

LICEO ARTISTICO STATALE CORTINA D’AMPEZZO FONDATO NEL 1846

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TIVOLI - VILLA D'ESTE "Fontane: percorso emozionale tra ricordi e immagini"

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TIVOLI - VILLA D'ESTE "Fontane: percorso emozionale tra ricordi e immagini"

“Il cardinale Ippolito d'Este dopo le delusioni per la mancata elezione pontificia, fece rivivere qui i fasti delle corti di Ferrara, Roma e Fointanebleau e rinascere la magnificenza di Villa Adriana. Governatore di Tivoli dal 1550, carezzò subito l’idea di realizzare un giardino nel pendio dirupato della “Valle gaudente”, ma soltanto dopo il 1560 si chiarì il programma architettonico e iconologico della Villa, ideato dal pittore-archeologo-architetto Pirro Ligorio e realizzato dall’architetto di corte Alberto Galvani.” Testo tratto dal sito ufficiale di Villa d'Este Disegni di Jessica Nassivera

www.villadestetivoli.info

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PROVENZA - FONTAINE DE VAUCLUSE "Fontane: percorso emozionale tra ricordi e immagini"

    “Chiare fresche e dolci acque” …           

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PROVENZA - PERNES-LES-FONTAINES "Fontane: percorso emozionale tra ricordi e immagini"

Pernes – les – Fontaines Francia Marzo 2000 Viaggio di studio Un piccolo villaggio in Provenza in cui tutto è silenzio… solo il rumore di quaranta antiche fontane ll villaggio di Pernes - les - Fontaines si trova nel dipartimento di Vaucluse in Provenza ed ha lontanissime origini storiche. Il primo documento in cui si cita Pernes risale al 994 quando il sito era denominato Patemis Villa, un nucleo originario organizzato intorno alla chiesa. Successivamente, nell'XI secolo, il piccolo insediamento originario evolve e si sviluppa sulla riva sinistra del fiume Nesque secondo una struttura urbanistica costituita da un gruppo organico di abitazioni fortificate. Da questo nuovo assetto le deriva la successiva denominazione di Patemensis Castri e solo qualche secolo più tardi assume l'attuale denominazione di Pernes. Le prime fontane risalgono al XVIII secolo quando fu scoperta la sorgente di Fonte de Beauvery e un sindaco dell' epoca iniziò la costruzione delle prime fontane dalle importanti dimensioni e dagli elaborati elementi decorativi scolpiti. Seguirono nel tempo altre costruzioni che accompagnarono lo scorrere della storia del villaggio e testimoniano ora l'evolversi degli stili artistici e del gusto estetico.

Passeggiando per le strade silenziose del villaggio si incontrano numerose fontane che furono costruite a partire dal XVIII secolo. Un susseguirsi di piccoli gioielli in pietra spesso ricoperti da un manto di verde muschio che testimoniano un passato ricco di storia ed arte. È interessante quanto scrive Robida nel suo volume dedicato alla Provenza. “... Pernes est un joli È chantillon de ces petites villes de Provence... De petites places avec de vieilles fontaines moussues se rencontrent Á a et l‡, ‡ la coupure de rues, sous de grands b‚ timents rÈ barbatifs, sous de vieux hÙ tels sombres et massifs, semblables ‡ des palais d'antiques petites villes italiennes ...î

Disegni di Jessica Nassivera www.ville-pernes-les-fountaines.fr

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VERSAILLES "Fontane: percorso emozionale tra ricordi e immagini"

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GRANADA - ALHAMBRA "Fontane: percorso emozionale tra ricordi e immagini"

Granada Spagna Progetto Internazionale Ottobre 1999 L'Alhambra

Nel complesso palaziale dell'Alhambra, la “Fortezza rossa” di Granada, la presenza dell'acqua è costante. Numerose le fontane, le vasche, i canali con acqua corrente, a testimoniare l'importanza di questo elemento nella cultura araba. Molteplici le funzioni dell'acqua all'interno della cittadella. Dalla funzione più elementare, quella biologica, strettamente legata alle necessità di vita dell'uomo e degli animali, a quella produttiva, acqua come fonte di energia per l'attività di laboratori e officine. La funzione rituale, fortemente connessa alla necessità di purificazione dell'uomo, e quella ludico – estetica, sono presenti con grande forza espressiva. Passeggiando nei giardini dell'Alhambra le acque appaiono come elemento fondamentale del paesaggio, strumento di sintesi e di lettura, di indagine e di riflessione.

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BARCELLONA - PARCO GüELL "Fontane: percorso emozionale tra ricordi e immagini"

Barcellona Spagna Visita di studio Marzo 2011 Parco Güell di Antoni Gaudì La salamandra

Espressività nella forma, nel cromatismo, nella spazialità. I materiali si rinnovano, si frantumano, si colorano in un nuovo mosaico tridimensionale disegnando curve e volumi che superano la tradizionale bidimensionalità della tecnica. La fontana a forma di salamandra, con i suoi colori, dal blu all'azzurro al bianco, evoca la fluidità dell'acqua. Una struttura elaborata, ma nel contempo semplice e funzionale, che rappresenta una sintesi tra un complesso decorativismo e il richiamo alla natura affidato alla forma dell'animale che diviene fontana.

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LAND ART "Fontane: percorso emozionale tra ricordi e immagini"

LAND ART Workshop Maggio 2011 Spazi Emozionali Strutture in contesti naturali Percorsi, immaginazione, ricerca visiva

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LA FONTANA QUANTISTICA

L

a sinergia fra i ragazzi, gli artigiani, i professionisti e le istituzioni si concluderà con la costruzione della Fontana Quantistica, uno dei progetti più audaci e originali che la “fabbrica” di QuantiCortina si pre-

para a realizzare. La Fontana Quantistica è un’installazione, il simbolo concreto e tangibile di QuantiCortina, che richiama allo stesso tempo, con la sua materialità, gli ideali di bellezza e condivisione, concetti principali dell’intero progetto. La Fontana Quantistica è una fontana reale e speciale che, posta in posizione strategica in un’aiuola di Corso Italia, andrà ad abbellire una zona della città, ma diventerà anche e soprattutto un’attrazione per abitanti e i turisti. Questa fontana futuristica vuole simulare un effetto reale dell’applicazione della teo-

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CORSO ITALIA, CORTINA

bozza numero 1

bozza numero 2

ria dei quanti alla realtà, grazie ad una serie di congegni messi in moto dall’applicazione di concetti legati alla quantistica e all’uso di materiali innovativi con particolari caratteristiche di densità e forma. I suoi giochi di acqua e di luce potranno essere azionati e ammirati dai passanti ed offriranno, come la magia di un prestigiatore, uno spettacolo sceno-

bozza numero 3

grafico e di grande impatto visivo. I meccanismi della fontana saranno azionati in base ad esperimenti che riproducono l’effetto reale di alcuni fenomeni quantistici, come la struttura atomica e l’emissione di fotoni legata al rilassamento elettronico, i salti energetici… a dimostrazione che anche gli aspetti quantistici della fisica emergono nella vita di tutti i giorni, grazie ad un elemento urbano decorativo come una semplice fontana, un’opera che rappresenta il divenire di Cortina, il punto di partenza e quello di arrivo, una sintesi tra passato e futuro.

bozze numero 4

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MILANO FUORISALONE MEETIN'CORTINA

I

l 14 aprile 2011 Ambra Piccin e Luca Menardi Ruggeri hanno portato un pezzo di Cortina al Salone del Mobile di Milano, una delle rassegne internazionali di architettura, arte e design più prestigiose. Presso la

Galleria Pace di Brera, i due architetti hanno presentato Meetin’Cortina, uno degli appuntamenti del FuoriSalone, dedicato, appunto, alla città di Cortina. Uno spazio dove conoscere Cortina e la sua realtà, attraverso lo scambio di informazioni, il passaggio di idee e testimonianze, un luogo che è diventato un omaggio allo spirito, al lavoro, all’artigianato e alla tradizione della terra ampezzana. Tutte tematiche che sono entrare a far parte del vasto mondo di QuantiCortina, la cui nascita è stata festeggiata proprio durante l’incontro di Meetin’Cortina, dove il progetto/movimento culturale è stato presentato con grande successo, guadagnandosi un posto rilevante all’interno dell’immensa vetrina d’eccellenza del Salone del Mobile di Milano. Nell’ammaliante cornice della Galleria Pace di Brera, di fronte ad un pubblico numeroso ed entusiasta, appassionato di architettura, cultura e scienza, Ambra Piccin e Luca Menardi Ruggeri hanno mostrato i volti più disparati e i lineamenti più intriganti della loro città. Una bella sfida e una grande soddisfazione per i promotori di QuantiCortina, che dopo Meetin’Cortina sono sempre più motivati a diffondere i suoi valori scientifici, artistici ed educativi.

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QUANTICORTINA PRESS HANNO

PARLATO DI NOI:

Il Corriere delle Alpi - 8 aprile 2011

Il Corriere delle Alpi - 19 dicembre 2010

Il Gazzettino - 8 aprile 2011

Il Gazzettino - 23 febbraio 2011

Il Gazzettino - 13 aprile 2011

Il Corriere delle Alpi - 25 febbraio 2011

Il Corriere delle Alpi - 19 aprile 2011

Il Corriere delle Alpi - 1 marzo 2011 E

Il Gazzettino - 16 marzo 2011

Bellunodolomiti.it - 15 dicembre 2010

Il Corriere delle Alpi - 22 marzo 2011

Bellunopress.it - 15 dicembre 2010

Il Gazzettino - 22 marzo 2011

22 febbraio 2011

2night Milano - aprile 2011

28 febbraio 2011

Cortina Top Living - aprile 2011

14 marzo 2011

Filò - aprile 2011

6 aprile 2011

Zero (guida del Fuorisalone) - aprile 2011

18 aprile 2011

TOP.WORLD GIOVANI�TALENTI RACCONTATO�DA FRANCESCA�CRESTA FOTO ARCHIVIO �CORTINA E DIEGO�GA SPARI�BANDION

I NELLA NUOVI PROGETT

QUANTE�C NEL�����? ORTINA� A�SCOPRIRLO�UN’INIZ IATIVA CHE�PAR� DI�SCIENZA CIRCA ��� PERSONE� �E�DI�ARTE. COINVOLTE� OLTRE �� MESI�DI UN�PROGETTO� �VORO� PER A�FIRMA�DEGLI ARCHITETTI�AMBRA�P MENARDI�RUGGERI� ICCIN�E�LUCA CHE�SARÀ PRESENTATO�IN�OCC SALONE�DEL�MOBILE ASIONE�DEL �DI�MI�NO� ASPETTANDO � COSTRUZI ONE DI�UNA�RIVOLUZIONA RIA “FONTANA�QUANTIST ICA”.

U

���  movimento culturale, una particolarissim a iniziativa corale dall'archite�o dire�a Ambra Piccin e dal collega Luca Menardi Ruggeri, QuantiCortina nasce con lo scopo principi quantistici di creare una similitudine tra i bra a tu�i gli aspe�i molto più vicini di come sempiccola e immensa della realtà - e Cortina stessa, al contempo.

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SUL WEB:

Il Corriere delle Alpi - 16 marzo 2011

lavorativa, cultuCortina, scolastica, la affascina da anni possono comporre a teoria dei quanti rale, scientifica, Ne sa qualcosa città che, con le sue le menti dei creativi. grandezza di una Piccin, architetto saputo interagire sfaccettature, ha la poliedrica Ambra che, assie- mille dando origine a di Cortina d’Ampezzo con il mondo esterno, Menardi Ruggeri, e futuro, tradiziome al collega Luca quel misto di passato città nel progetto mondanità e solitudine ha coinvolto la sua ne e innovazione, culturale vasta la sua multiforme QuantiCortina, corrente che oggi compongono appunto alla teoria a vuole celebraQuantiCortin e articolata, ispirata realtà. in è nata dal succesperennemente quantistica. L’idea re questo aspetto scorso dall’iniziativa sua città, con i valori so ottenuto l’anno movimento della nella quale gli i che la caratterizza"Details of Excellence", e le contraddizion dalle idee degli d’Arte di Cortina ora allievi dell’ex Istituto e vuole farlo partendo una serie di no, Liceo Artistico, seguendo abitanti più giovani. da Ambra Piccin, work-shop tenuti dell’artiLAVORO hanno appreso l’arte SCUOLE E AZIENDE AL sono locale. Proprio dalle le scuole protagoniste gianato locale nuovo Quest’anno ValBoite, scuole parte questo del Polo Scolastico quelle poi mesi una progetto, che vuole seguendo in questi la città. che stanno destinati allo estendersi a tutta nuova serie di work-shop Il messaggio è chiaro: studio e all’approfoncome i quanti, infinita-

L

forma alle illimitate potenzialità della un caso, quindi, materia. Non è se la ziativa, fortemente concretizzazione finale dell’inivoluta dagli archite�i Ruggeri, sarà la Piccin e realizzazione di una “fontana quantistica”. Un simbolo di condivisione ogni persona potrà - grazie al quale interagire, azionando do

i giochi di prestigio e ammiran«Dopo la bella creati dall’indetermin dell’acqua, dai atezza - racconta Ambra esperienza dello scorso anno contrasti e dalle simmetrie della Piccin - sono stati - costruito sui luce gazzi di alcune rimandi caleidoscopici proprio i rascuole a chiedere fluida che non della materia un evento simile». di partecipare è mai la stessa, a perché, come diceva Un proge�o che Eraclito «in uno importanza anche conferma stesso fiume è impossibile scendere grazie alla presentazione la sua due volte». ospitata giovedì ufficiale 14 aprile, insieme Una teoria dove a quella del volume Details of excellence, nella Galleria ziare questa visionetu�o è interazione: per evidenoccasione del Salone del Mobile Pace di Brera, in zione della fontana, di partecipativa, alla realizzadi Milano. Secondo la teoria costruita grazie delle associazioni al contributo de in sé un numero quantistica, la materia racchiudegli infinito di possibilità della conca ampezzana artigianali e degli industriali zione e sviluppo di trasforma- in particolare, e acquista corpo olo Barozzi in oltre a Pae concretezza solo quando la si osserva. veste di consulente sidente dell'A diventata il conce�o Un’affascinante prospe�iva, ssociazione artigiani artistico, il prefondamentale Fabbro Zino Loris Zanol e na: ci si chiede collaborano a�ivamente cosa possa essere di QuantiCortine scuole del Polo anche alcurealizzato grazie movimento che scolastico Val al determina gli stati Boite: il Liceo tistico, il Liceo della realtà e dà ArScientifico, l’Istituto l’Istituto Tecnico Alberghiero e commerciale. Un lavoro che pas-

tutmente piccoli, creano le tante ta la realtà, così dimension i di

R EGINA

DELLE

D OLOMITI

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Il legati alla teoria quantistica. dagli dimento di argomenti alcuni progetti, ideati fine è quello di sviluppare del mondo del dei professionisti solo studenti con l’aiuto QuantiCortina non lavoro, vòlti a promuovere dell’importante anche all’interno dedisul territorio, ma il calendario di eventi vetrina di Fuorisalone, Salone in occasione del cati al design organizzato il lancio di per prevista data La del Mobile di Milano. è il 14 aprile capoluogo lombardo QuantiCortina nel Pace, location della Galleria 2011 presso l’esclusiva del design e da sempre il quartiere nel cuore di Brera, viene anche preDurante la serata dell’arte di Milano. fatica editoriale milanese l’ultima sentata al pubblico Excellence in Piccin, "Details of . dell’architetto Ambra Ma torniamo a QuantiCortina Cortina d’Ampezzo". Ruggeri Piccin e Luca Menardi Gli architetti Ambra i docenti, il laboratorio scuole, le e hanno mobilitato di Cadore, l’Associazion PhysicsLab di Vallesella altre realtà lavoFilò, e le numerose Artigiani, Edizioni loro contributo che hanno dato il rative del territorio comuniÉ questa l’idea di entusiasta all’iniziativa. promuovere vuole che si nella cazione e interazione a. L’obiettivo consiste attraverso QuantiCortin condivisiodi nuovo, grazie alla creazione di qualcosa gesti e azioni, e all’interazione di ne delle esperienze di costruire la riescono nel prodigio insieme tutti che alla perfeCome simboleggia realtà che chi circonda. la Fontana di QuantiCortina: zione il prodotto finale con il confontana vera costruita Quantistica, una , ma che nelle e dei professionisti tributo dei ragazzi quasi magica, progettisti sembra intenzioni dei suoi che tutti, una e d’acqua e di luce irreale, fatta di giochi possono una zona della città, volta posta ad abbellire azionare e ammirare. , interazione, bellezScienza, arte, condivisione di più è la fucina di e molto za, idee: tutto questo per la città autentico atto d’amore QuantiCortina, un grande. ma infinitamente di Cortina, piccola

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DANCIN'CORTINA

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uantiCortina coinvolge altri giovani ed altre scuole. Alla presentazione del 31 maggio parteciperanno anche la ballerina Giada Dal Pont di Danzamania e i ragazzi del Gruppo Hip Hop Dance Lab diretto da

Erica Majoni: Alice Colli

Martina Lancedelli

Vanessa Milla

Nicola Zallot

Federica Comarella

Francesca Mastel

Francesca Panciera

Lara Zandanel

Teresa Dipol

Arianna Menardi

Marica Pompanin

Marianna Zandegiacomo

Lara Ghedina

Elisa Michielli

Norma Pompanin

Enrico Zanettin

Lucia Hirschstein

Laura Michielli

Monica Resente

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Associazione Artigiani di Cortina d’Ampezzo

Comune di Cortina d’Ampezzo

via Peziè, 115 - Cortina d’Ampezzo (BL) Cell. 368 7674980

Consorzio Cortina Turismo Via Marconi, 15B - Cortina d’Ampezzo (BL) Tel. 0436 866252 www.cortina.dolomiti.org

Polo Scolastico Valboite Via del Parco - Cortina d’Ampezzo (BL) Tel. 0436 2638 - Fax 0436 868006 www.polovalboite.it - info@polovalboite.it

HANNO PARTECIPATO

LICEO SCIENTIFICO Classe III Ins. Diego Zanolla Ins. Domenico Ciuro Francesca Basso Davide Bortot Arianna Caldara Rocco Catturani Raul Cotic Marianna Delazer Giacomo Del Favero Marika Del Favero Riccardo Fantina Andrea Garaffa Luca Ghedina Elisa Ghiretti Carola Manaigo Arianna Menardi Laura Michielli Alessandro Ossi Marica Pompanin Alice Sovilla Walter Stefani Classe IV Ins. Alessandro Barozzi Katia Brida Matteo Bugatti Ignazia Corroccher Claudia Di Pinto Giulia Dipol

Roberta Franceschi Stefano Fusaro Matias Gaspari Martina Lancedelli Francesca Olivotto Francesca Panciera Camilla Pinto Francesca Polato Alessandra Pordon Simone Santer Classe V Ins. Augusto Vico Alberto Alverà Giorgia Borrelli Antonio Cagnati Clelia Ceccato Alessandro Cesco Bolla Chiara Ciuro Laura Ciuro Laura Dal Pont Andrea Davanzo Roberto De Biasi Giada De Carlo Michael De Zanna Davide Liviero Lavinia Miconi Francesco Pagnini Nicoletta Talamini Luca Vecelio

ITC

LICEO ARTISTICO

Classe II Ins. Giuseppe Benedet Ins. Edi Dal Farra Alessandro Bottacin Francesca Comarella Claudia Da Fies Federico De Zordo Anna Feltrin Giorgio Gaspari Monika Konieczny Lucia Lacedelli Riccardo Lacedelli Maura Menardi Elisa Polito Emanuele Svaluto Ferro Greta Tabacchi Consuelo Tessaro Luca Visentin

Ins. Giuliana Corbatto Ins. Renzo De Pol

IPSSAR Classe V Ins. Edi Dal Farra Fabrice Ambroso Davide Bianchi Cristina Burubù Annabella Meola Michele Milan Timothy Hepp Davide Sposato Vanessa Talamini

Classe III legno Luca Alverà Marco Calligaro Simone Cesco Cancian Andrea Costantini Manuel De Santis Sebastiano Lacedelli Dylan Less Mattia Menardi Jessica Nassivera Nicola Zallot Classe III tessuto Deborah Bellodis Teresa Conte Barbara Lancedelli Ayla Monti Classe IV legno Pietro Albertini Maurizio Alverà Andrea Genova Federico Lacedelli Classe IV tessuto Amy Candeago Lara Ghedina

UNO SPECIALE RINGRAZIAMENTO A Paolo Barozzi Francesca Cresta Roberto Da Forno

Studio di Architettura Arch. Ambra Piccin Via Faloria, 25 - 32043 Cortina d’Ampezzo (BL) Tel. 0436 870052 - Fax 0436 876696 www.ambrapiccin.it - info@ambrapiccin.it

Virginio Piccin Renzo Siorpaes Loris Zanol

Architettura e Design Arch. Luca Menardi Ruggeri Loc. Pian Da Lago, 45/A 32043 Cortina d’Ampezzo (BL) Tel./Fax 0436 878175 - architettolmr@virgilio.it


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