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Associazioni sinergiche di trattamenti combinati in Medicina Estetica
from Numero 67
MEDICINA ESTETICA
ASSOCIAZIONI SINERGICHE DI TRATTAMENTI COMBINATI
Dr. Maurizio Cavallini Specialista in Chirurgia Plastica, Ricostruttiva ed Estetica - Milano IN MEDICINA ESTETICA Vicepresidente SIES - Docente CPMA VALET - Bologna Dr.ssa Raffaella Cremonesi Specialista in Chirurgia Sperimentale e Microchirurgia - Erba (CO) Le proporzioni del viso e il bilanciamento fra le diverse unità estetiche del viso rappresentano un elemento di valutazione estetica di rilevante importanza nell’approccio al paziente che si sottopone a trattamenti estetici correttivi. In questo senso, le sinergie d’azione fra diverse tecniche e modalità di trattamento rappresentano una linea guida da conoscere nelle interazioni sinergiche
Spesso si fa riferimento a un approccio di una singola procedura per ottenere interventi correttivi mirati al miglioramento di un difetto o inestetismo facciale. Però, nel valutare le proporzioni e i difetti correggibili, l’assesment del volto è divenuto globale nel suo insieme e le proporzioni e il profilo del viso, le depressioni, i volumi nei loro cambiamenti nel processo d’invecchiamento, le rughe e il tipo di cute sono elementi da considerare globalmente. I trattamenti e le tecniche attualmente a disposizione devono essere utilizzati in sinergia tra loro e l’azione simultanea di più tecniche deve concorrere al raggiungimento del miglior risultato possibile per la paziente, conoscendo profondamente le caratteristiche dei prodotti e/o degli energy based devices per poter potenziare gli effetti e fare in modo che gli stessi non si contrastino, diminuendo la sinergia d’azione, ma che al contrario possano produrre un potenziamento dei risultati finali. Dopo un corretto inquadramento del viso, è quindi necessario conoscere e valutare la possibile sinergia dei trattamenti da utilizzare.
TERZO SUPERIORE Nel terzo superiore del viso, la tossina botulinica ha sicuramente un ruolo di fondamentale importanza nel miglioramento delle rughe di espressione (fronte, glabella, zampe di gallina), ma le imperfezioni dovute al processo di invecchiamento coinvolgono anche altre unità estetiche, quali ad esempio le depressioni delle aree temporali e le variazioni di forma e altezza dell’arcata sopraccigliare. Queste aree necessitano a volte di interventi combinati di riempimento avvalendosi dell’uso di acido jaluronico e di fili sospensivi per la coda del sopracciglio. Con l’esecuzione di infiltrazioni a boli nell’area temporale viene ripristinata l’armoniosità e la rotondità del terzo superiore nel lato esterno della fronte. I fili sospensivi possono essere associati in un meccanismo di integrazione per il sollevamento del sopracciglio con procedure che mirano a ridare altezza e allineamento della forma generale del sopracciglio. TERZO MEDIO Il distretto medio presenta diverse aree importanti dal punto di vista della correzione estetica. Il passare del tempo e la forza di gravità portano a un cedimento verso il basso dei tessuti cutanei e sottocutanei. Tale cedimento spesso procura un ulteriore approfondimento del solco naso-labiale e a depressioni nell’area della guancia. La regione zigomatico-malare deve essere il nostro punto di forza per riportare volume, sollevamento e tono al viso della paziente. La correzione estetica deve ripristinare il volume con l’utilizzo di acido jaluronico nei punti strategici.
Foto di Orhun Rüzgar ÖZ su Pexels
Obiettivo del corso L’obiettivo formativo del corso è introdurre il discente allo studio di metodiche attualmente disponibili in medicina estetica, finalizzate al trattamento degli inestetismi del volto e il loro impiego sinergico per soddisfare sempre più le aspettative dei pazienti. DIDATTICA A CURA DI: Dr. Maurizio Cavallini DATE DEL CORSO: contatta la Segreteria CREDITI ECM 6 crediti (previa compilazione del test)
RICHIEDI PROGRAMMI DETTAGLIATI SEGRETERIA E SEDE: CPMA - VALET Divisione Didattica - Bologna 051.6388334/051.0216405/051.320170 - www.valet.it - info@valet.it
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Quest’area si presta all’azione complementare di fili di sospensione che, in sinergia con il riempimento, danno un aspetto più fresco e sollevato al volto della paziente con tecniche mirate. Nello studio del distretto medio merita un’attenta valutazione della forma nasale. La correzione può avvenire con piccoli quantitativi (0,1-0,3 ml) per il riempimento della depressione nasale nella regione superiore del dorso, mentre la correzione della punta e del muscolo depressore del setto, nei casi di sua caduta soprattutto durante il sorriso e i movimenti attivi, può avvenire con l’utilizzo della tossina botulinica (off label).
DISTRETTO INFERIORE La correzione del terzo inferiore del viso rappresenta la richiesta di quasi tutte le pazienti over 40. Il cedimento del tessuto e la perdita del profilo mandibolare può essere corretta con l’ausilio di acido jaluronico specifico per queste aree. In particolare, esistono prodotti che associano la sinergia fra acido jaluronico e idrossipatite di calcio che mirano non solo a correggere il profilo della mandibola e il suo angolo esterno, ma anche - sinergicamente - permettono un miglioramento della texture e delle rughe del sorriso grazie all’azione di stimolo sui fibroblasti nella produzione di neocollagene. L’acido jaluronico, inoltre, rappresenta un’opzione nella correzione delle ipoplasie del mento, potendo ridare una corretta proiezione del mento e bilanciando i profili generali. L’utilizzo complementare di fili di sospensione possono dare un aiuto nella ridefinizione secondo vettori ben studiati e pianificati. L’eventuale associazione con energy based devices (come endolaser, ultrasuoni focalizzati e dispositivi a rilascio interno di radiofrequenza possono sensibilmente contribuire al tensionamento e ridefinizione della linea mandibolare e sottomentoniera.
ADIPOSITÀ SOTTOMENTONIERE La possibilità di utilizzare in modo integrato apparecchiature a radiofrequenza e laser apposite per il trattamento del viso, ha contribuito negli ultimi anni al miglioramento della tonicità dei tessuti. Va poi considerato il trattamento delle adiposità sottomentoniere e del prejowl, da trattare per esempio con l’associazione di acido desossicolico e/o ultrasuoni focalizzati. Il medico estetico che mette a disposizione della paziente tali macchinari, utilizzati sinergicamente agli altri trattamenti, dona alla stessa una cura che può fare la differenza nei risultati finali. Infine, la pelle del viso deve risultare elastica e uniforme nel colore. La presenza di eventuali macchie solari e la levigatezza della pelle devono pertanto essere risolte con l’aiuto di peeling chimici o laser specifici, mentre la presenza di cute anelastica e asfittica prevede trattamenti di biostimolazione che possono essere effettuati con cocktail di sostanze che prevedono singolarmente o associate la presenza di acido jaluronico libero, aminoacidi, vitamine, polinucleotidi. Crono e photoaging incidono sull’invecchiamento cutaneo con la stessa intensità. I peeling, in associazione alle altre procedure, permettono invece una presa in carico globale del viso, in quanto efficaci per dare una pelle più uniforme e levigata, oltre a poter intervenire sulla maggiore uniformità di colore e di lucentezza della pelle in generale. ◼︎