MEDICINA ESTETICA
Dr.ssa Paola Molinari Specialista in Chirurgia Generale - Modena Rappresentante SIES Emilia Romagna Direttrice della Scuola CPMA - VALET Bologna Membro del Comitato Scientifico SIES Dr.ssa Chiara Faso Medico Chirurgo - Modena
SMOKER FACE: QUANTO TI CAMBIA LA SIGARETTA?
Questo è il secondo di tre appuntamenti che ci porteranno ad analizzare più nel dettaglio lo smoker journey, cioè quali sono i danni provocati dal fumo di sigaretta sul benessere in generale e della pelle in particolare e come poter proporre ai fumatori delle valide alternative per migliorare il loro stato di salute
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on so se capiti anche a voi, ma ogni tanto mi ricompare sui social la famosa linea temporale sugli effetti della sospensione del fumo a 30 minuti, 1 giorno, 1 anno… Geniale per certi versi, ma completamente astratta e di scarso impatto sul fumatore medio: da medico ho potuto “toccare con mano” le conseguenze di ipertensione, aterosclerosi, tumore polmonare – tutti concausati dal fumo – di cui spesso e volentieri la persona fumatrice ma sana non si preoccupa, in quanto non tangibili e nascosti. Più impressionante, a mio avviso, è lo studio condotto su gemelli identici per identificare il reale effetto del fumo, a parità di altri fattori di rischio [Okada et al. “Facial Changes Caused by Smoking: A Comparison Between Smoking and Nonsmoking Identical Twins”, Plast Reconstr Surg 2013]: su 79 coppie di gemelli, in cui solo uno dei due fumava attivamente, lo studio ha evidenziato nel fumatore un numero maggiore di rughe e un colorito cutaneo più spento, oltre a segni caratteristici quali pelle cadente, borse alle palpebre e labbra e occhi circondati da rughe. Inoltre, i medici hanno giudicato in media cinque anni più vecchi i fratelli fumatori. Stessa inquadratura, stesso sfondo, stessa posa, in modo da fare emergere le sole differenze legate al fumo cronico. Fumare sigarette, quindi, conferisce un aspetto caratteristico, cambia il colorito cutaneo, da roseo e sano a pallido e grigiastro; anche le rughe assumono un aspetto particolare e divengono profonde e strette, meglio definite. Riesco spesso a stupire i pazienti al primo incontro indovinando le loro abitudini di vita e in 47