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I “PIATTI FORTI” DEL CONGRESSO
from Numero 68
Il livello scientifico delle relazioni presentate, le “live” dal Poliambulatorio Multimed, il Cadaver Lab, l’Open Square, la medicina culinaria...
Maurizio Priori: «Le novità, come sempre, sono state diverse. Una che voglio citare è stata la sessione in diretta dal Poliambulatorio Multimed quando abbiamo presentato dal vivo diverse dimostrazioni sia di preparazioni cosmetiche sia di preparazioni antiaging. Poi vorrei citare quelle su base culinaria, per un’alimentazione adeguata. Impossibile trascurare la sessione sul Cadaver Lab dal vivo, con infiltrazioni fatte attraverso endoscopia, ovvero attraverso una sonda endoscopia, per dimostrare la penetrazione e la posizione dei filler nei diversi tessuti, sia attraverso i legamenti sia attraverso le tessuto adiposo. Questa è stata forse la più seguita dell’intero Congresso»
Paola Molinari: «Piatti forti del Congresso? Tanti: numero uno, la novità della medicina culinaria, una sessione dedicata a come ci si può curare per la bellezza e la salute anche mangiando e quindi piccole chicche, piccole suggerimenti di alimenti da poter utilizzare e di ricette da poter realizzare per ottenere lo scopo. Numero due, l’uso dei social network. Diciamo che per la prima volta, in un congresso scientifico, sono entrati pure i pazienti, anche se non fisicamente, perché credo che questo contesto debba mantenere un’aura di nicchia, di scientificità legata ai professionisti. Ma i pazienti intervistati e in collegamento dall’esterno tramite i social, hanno seguito quattro sessioni in cui abbiamo sviscerato argomenti di interesse per i pazienti dal punto di vista medico e dal punto di vista del paziente stesso».
Il Congresso D I Numeri
1997 Anno in cui si è svolto il primo Congresso Internazionale di Medicina e Chirurgia Estetica organizzato dalla SIES.
220 I medici che parteciparono al primo Congresso Internazionale di Medicina e Chirurgia Estetica SIES del 1997.
4382 I medici accreditati alla ventiquattresima edizione del Congresso Internazionale SIES.
411 Le relazioni selezionate dal Comitato Scientifico SIES per la discussione pubblica.
236 I medici chiamati a discutere le proprie relazioni durante la tre giorni congressuale.
23 Le Live Sessions che si sono tenute durante il 24° Congresso, in collegamento televisivo diretto con la sala operatoria del Poliambulatorio MULTIMED.
103 I medici provenienti dall’estero che hanno partecipato al Congresso SIES.
119 Le Aziende del settore che hanno esposto i loro prodotti all’interno dei saloni del Palazzo dei Congressi di Bologna.
Nicolò Scuderi: «Mi verrebbe da dire che i piatti forti sono i soliti, nel senso che il Congresso ormai ha una tradizione consolidata di aggiornamento, novità e interdisciplinarità. Le varie branche della Medicina Estetica si confrontano e trovano nel Congresso un appuntamento importante, addirittura imperdibile»
Carlo Giuseppe Bonuccelli: «Per prima cosa segnalo la costanza, diciamo così, nell’ottima organizzazione del Congresso. Poi mi hanno sicuramente colpito alcuni nuovi tipi di trattamento, l’integrazione, ad esempio, di alcuni aspetti un pochino al di fuori di quella classicamente concepita, tipo la medicina culinaria, che era una novità di questa edizione. Ovviamente è stata evidenziata sempre di più una Medicina Estetica di precisione, che emerge con un sempre più ampio uso anche dell’ecografia. Sottolineerei anche la nuova location, rinnovata un pochino rispetto alle ultime edizioni. Ha dato ancora più aria e bellezza, diciamo così, al Congresso stesso» ◼
Lucia Calvisi: «Il Congresso SIES ha avuto tantissimi piatti forti. Abbiamo iniziato dal giovedì mattina con tre interessantissimi corsi congressuali, uno dei quali è stato tenuto anche da me, ossia l’inquadramento da un punto di vista del dermatologo della Medicina Estetica. A seguire, le relazioni sulle labbra, poi hanno interessato molto i temi medico-legali, un focus sulle complicanze e tantissimi altri argomenti, per cui c’era veramente l’imbarazzo della scelta»
Maria Cristina D’Aloiso: «Sono stati numerosi, in realtà, i piatti forti del Congresso, perché molte sono state le novità. Nell’anno dell’Open Square, in cui i relatori si sono confrontati tra loro in una sorta di piazza aperta e fruibile da tutti, quindi i pazienti per la prima volta sono potuti entrare in live streaming all’interno del Congresso. Un’altra bella novità è stato il corso precongressuale di dermatologia, quindi la Medicina Estetica dal punto di vista del dermatologo. E infine il corso che ho avuto il piacere di organizzare, dedicato agli Assistenti di Studi di Medicina Estetica, nel quale proprio noi docenti ci impegniamo a illustrare vari aspetti del ruolo dell’assistente di Medicina Estetica».
Domenico D’Angelo: «Direi che, come ogni anno, i piatti forti sono molteplici. Abbiamo avuto parecchi relatori preparati che hanno espresso le loro opinioni, il loro saper fare nel proprio ambulatori. Quindi me la caverei dicendo che, come ogni anno, si è ripetuta la qualità di questo Congresso».
Dora Intagliata: «L’Open Square, secondo me, è ciò che ha fatto la differenza. Dare la possibilità sia ai medici che ai visitatori che agli assistenti di ascoltare le varie tematiche, dal punto di vista scientifico, è assolutamente una strategia vincente. Un’altra cosa che mi è molto piaciuta sono stati sempre gli open social, quindi fatti nel luogo, per quanto virtuale, dove è possibile unire anche il pubblico del web e dei social direttamente con i professionisti»
Maurizio Cavallini: «Il messaggio più importante, il piatto forte appunto, è stato assolutamente la scientificità del contenuto delle relazioni che sono state fatte. Proposte serie, supportate, che ci hanno portato veramente a un livello qualitativo molto alto».
Giuseppe Maria Izzo: «Ho notato anche in questa nuova sistemazione che tutti i partecipanti erano molto attenti e le relazioni ormai hanno raggiunto un livello scientifico eccezionale».
Fabio Marini: «Come al solito, il Congresso SIES ha proposto nuovissimi temi, confermandosi all’avanguardia per quanto riguarda le novità. Naturalmente la mia è una posizione privilegiata dal punto di vista delle tecnologie e sicuramente due tecnologie mi hanno colpito particolarmente, parlando del mondo dei laser: la prima è una tecnologia non invasiva per il ringiova- nimento del viso. La caratteristica di questa tecnologia è che non ha tempi di recupero da parte del paziente, quindi dà un risultato veloce, senza che il paziente abbia le crosticina sul viso, in modo da poter riprendere immediatamente la sua attività lavorativa e la sua vita sociale. L’altra tecnologia, sempre in campo laser, sconvolge quelle che sono le caratteristiche di tutti i laser, dove per ogni patologia abbiamo necessità di un solo laser. Con questa nuova tecnologia, approvata negli Stati Uniti con tanto di legge, con un solo dispositivo riusciamo a trattare addirittura 37 indicazioni terapeutiche diverse, 37 indicazioni, tra l’altro, date appunto dalla FDA statunitense»
Giorgio Maullu: «Non è una novità, ma anche quest’anno ho notato grande attenzione a tutti i temi proposti. I “piatti”, rimanendo nella metafora, sono stati conditi con scrupolo, puntualità scientifica, grande disponibilità di relatori e soprattutto grande attenzione del pubblico».
Antonella Quaranta: «Come da tradizione, il Congresso SIES è stato molto stimolante. Essere qui è un modo per incontrare colleghi e scambiare informazioni, è un bellissimo confronto. Che cosa mi ha colpito di questo Congresso? L’affluenza, perché ritrovare tutti i colleghi è stato molto bello».
Andrea Corona: «Ho provato enorme entusiasmo nel vedere un Congresso così ricco. E dico ricco sotto ogni aspetto: ricco nell’organizzazione della scientificità e nella presenza dei colleghi. Questo confronto consente sempre un apprendimento a 360 gradi, che non farà altro che giovare a tutte le nostre pazienti per quello che è il risultato finale del nostro lavoro». ◼