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MEDICINA ESTETICA E FISIOLOGICA: DALLA VISITA ALLA TERAPIA

La vera essenza della Medicina Estetica? Quella di essere una branca medica che ottimizza lo stato di salute psicofisica del paziente, sia portando i suoi sistemi biologici a una funzione naturale, sia armonizzando l’apparire del suo corpo per avvicinarlo al naturale stato di bello

La Medicina Estetica unisce alla parola Medicina l’appellativo Estetica per indicare una branca medica utile a migliorare l’apparire del corpo del paziente. Può sembrare strano questo abbinamento, visto che l’essenza propria della parola medicina indica una scienza deputata al mantenimento dello stato di salute del paziente. Stato di salute che, secondo la definizione dell’Organizzazione Mondiale della Sanità, corrisponde a uno stato di completo benessere fisico e mentale. Questo ci fa comprendere subito che la vera medicina non si deve interessare semplicemente di risolvere l’eventuale malattia o infermità, ma deve ottimizzare le funzioni del corpo e della psiche del paziente per portarlo in uno stato di reale benessere. Ci sembra ovvio che ottenere lo stato di benessere del corpo e della psiche dei nostri pazienti richieda la normalizzazione e la corretta attivazione di tutti i meccanismi biologici e, meglio, fisiologici, che mantengono la normalità delle nostre funzioni. Il termine fisiologia deriva dal greco Physis che indica sia il concetto di natura che quello più poetico di aspetto, forma naturale, apparire del corpo, di ciò che evoca fascino. Ecco che ora comprendiamo la vera essenza del binomio Medicina-Estetica, dove estetica deriva sempre dal greco αἴσθησις , cioè sensazione, percezione, capacità di sentire, sensibilità. Cioè un termine che, innanzitutto, indica quel particolare tipo di sensazione che proviamo quando giudichiamo “bello” qualcosa. E ovviamente la vera bellezza è la bellezza della natura: la bellezza naturale. Comprendiamo così la vera essenza della Medicina Estetica, cioè quella di essere una branca medica che si interessa di ottimizzare lo stato di salute psicofisica del paziente, sia portando i suoi sistemi biologici a una funzione naturale, sia armonizzando l’apparire del suo corpo per avvicinarlo al naturale stato di bello.

D A Vitruvio Alle Statue Greche

La bellezza naturale fu descritta da Vitruvio nel Primo secolo a.C. e rappresentata, materialmente, dalle sculture greche di Fidia, Mirone e Policleto.

Vitruvio afferma che un corpo è bello quando ogni sua parte ha una dimensione proporzionata all’intera figura. Queste proporzioni furono poi definite come Proporzioni Auree o Costante di Fidia; furono calcolate matematicamente da Fibonacci nel 1200 e inserite materialmente, nel corpo umano e nelle sue opere d’arte, da Leonardo da Vinci nel 1400. Fechner nel 1800, nella sua Psicofisica, affermò che l’osservazione di un oggetto che conserva le Proporzioni Auree induce una sensazione di piacere in coloro che l’osservano, indicando all’industria quale debba essere la struttura di un prodotto, che deve piacere al pubblico per essere venduto. Il pacchetto delle sigarette, la carta di credito, l’iPad, rispettano le Proporzioni Auree. Oggi le neuroscienze ci dicono che l’osservazione di un corpo che rispetta le Proporzioni Auree stimola la corteccia prefrontale orbito-mediale (MOPFC) con liberazione di Dopamina a livello del Centro del Piacere (Nucleus Accumbens). Quindi la vera bellezza è la bellezza naturale, la bellezza che troviamo nella natura che ci circonda, la bellezza che rispetta le Proporzioni Auree. Aristotele nel Quinto secolo a.C. definiva fisiologi gli studiosi della natura e delle sue funzioni (Fisiologia).

LA VERA FUNZIONE

Da ciò, oggi, non parliamo più solo di Medicina Estetica, ma di Medicina Estetica e Fisiologica per far comprendere la vera funzione di questa importante branca medica che può, con un corretto operato, consentire al paziente di raggiungere uno stato di completo benessere fisico e mentale attraverso la normalizzazione delle funzioni fisiologiche (naturali) dell’organismo e attraverso l’armonizzazione (Proporzioni Auree) dell’apparire del suo corpo. Infatti, una scienza recente, la PNEI (PsicoNeuro-Endocrino-Immunologia), ci dice che consentire al paziente di osservarsi con un aspetto estetico armonico, induce in lui una sensazione di piacere che si evidenzia, organicamente, con una normalizzazione delle funzioni nervose, endocrine e immunitarie.

Questo ci fa comprendere l’importanza di esercitare la Medicina Estetica nel rispetto di quanto esposto, cioè con la finalità di ottimizzare lo stato di salute del soggetto normalizzando la sua fisiologia e armonizzando il suo aspetto estetico. Armonizzazione dell’aspetto estetico che deve rispettare in ogni sua parte una dimensione proporzionata all’intera figura, secondo le Proporzioni Auree, e non rincorrendo le transitorie mode estetiche che non mirano alla vera bellezza, ma trasformano la vera estetica del corpo. Compresa l’essenza filosofica dell’esercizio della professione di medico estetico, passiamo alla pratica.

ATTENTA VALUTAZIONE MEDICO-ESTETICA

Questa dovrà prevedere un’attenta valutazione medico-estetica, alla quale seguirà, sulla base del consuntivo diagnostico, la correzione degli errori comportamentali alla base della creazione del danno estetico, con i trattamenti restitutivi e, se necessario, correttivi, utili all’ottimizzazione fisiologica ed estetica del corpo e della psiche del paziente. Un corretto approccio di Medicina Estetica non può prescindere da un inquadramento clinico del paziente per individuare le cause che hanno indotto il problema estetico.

È fondamentale, in questo, ricordare che un problema estetico deriva sempre da un’irregolarità funzionale di un organo o apparato e, da ciò, solo attraverso il riequilibrio fisiologico di questo si potrà risolvere, correttamente, l’inestetismo.

L’inquadramento clinico è basato su una classica visita medica che, evidenziata l’assenza di patologie, si approfondisce nello studio del livello di funzione dei vari meccanismi fisiologici del corpo.

Sulla base dei risultati ottenuti si programmano interventi comportamentali, restitutivi e correttivi, utili a risolvere l’irregolarità fisiologica e ad evitare che questa ricompaia. La visita inizia con un’accurata anamnesi comportamentale, perché è dagli irregolari comportamenti del paziente che nascono le alterazioni funzionali che sfociano nell’inestetismo.

Si studierà:

• L’alimentazione, sia sul piano quantitativo che qualitativo.

• Le supplementazioni integrative.

• Le funzioni digestive e detossicanti.

• L’attività fisica.

• Il sonno.

• L’assunzione di tossici.

Si passerà poi a una serie di valutazioni fisiologiche:

• Valutazione antropometrica.

• Valutazione cutanea.

• Valutazione posturale.

• Valutazione flebo-linfologica.

• Valutazione ematochimica.

• Valutazione genetica.

Le diverse valutazioni ci permetteranno di inquadrare lo stato fisiologico del paziente e le eventuali alterazioni estetiche, che principalmente sono inquadrabili in:

• Eccesso adiposo generalizzato.

• Eccesso adiposo localizzato.

• Cellulite, meglio definita come P.E.F.S.

• Ipotrofia muscolare.

• Lassità cutanee.

• Invecchiamento cutaneo da cronoaging.

• Invecchiamento cutaneo da photoaging.

• Iperpigmentazioni.

Importante è ricordare, parlando di terapia, che, come abbiamo precedentemente definito, le alterazioni estetiche sono conseguenti a irregolarità dei naturali meccanismi biologici tessutali.

Questo ci dice che, per normalizzare queste alterazioni, dobbiamo effettuare trattamenti ad attività biologica, utili a normalizzare le reazioni fisiologiche del nostro corpo.

Protocolli Utilizzati

In Medicina Estetica si usano normalmente dei medical device, sia come prodotti che come strumentazioni. I medical device, per legge, corso teorico-pratico non possono avere azioni biologiche o farmacologiche. Questo ci fa comprendere che, nella nostra impostazione di trattamento medico della normalizzazione funzionale del corpo e della sua armonizzazione estetica, non sono utili questi prodotti che, avendo solo azioni meccaniche, portano a variazioni estetiche e non funzionali.

Nella nostra attività di normalizzazione della fisiologia dei vari tessuti del corpo, necessitiamo di principi attivi che sono presenti nei farmaci della Farmacopea Europea. La limitazione dell’uso dei farmaci pronti è data dal fatto che questi farmaci sono tarati, dal punto di vista molecolare, per organismi del peso di 6070 chili. Noi, al contrario, trattiamo patologie locoregionali e, di conseguenza, dobbiamo diluire i farmaci pronti.

Ne consegue che, per mantenere la sterilità e la sicurezza d’uso, dobbiamo effettuare preparazioni galeniche sterili, con richiesta specifica d’uso per il paziente e preparata da una farmacia provvista di camera sterile.

Ultimamente, a livello mondiale, la richiesta dei pazienti si è spostata dall’armonizzazione dell’aspetto estetico a quella dell’ottimizzazione dello stato di salute, al fine di prevenire i danni dell’invecchiamento patologico.

IL MEDICO ESTETICO: DALLA PRIMA VISITA

AL PERCORSO DI TRATTAMENTO

Obiettivo del corso

Il medico estetico in formazione verrà messo nelle condizioni ideali per effettuare una visita completa, per inquadrare il proprio paziente e saper impostare un corretto programma terapeutico.

DIDATTICA A CURA DI: Prof. Maurizio Ceccarelli

DATA DEL CORSO: 29 Settembre 2023

CREDITI ECM: 8 crediti (previa compilazione del test)

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SEGRETERIA E SEDE: CPMA - VALET Divisione Didattica - Bologna

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Questo ha esaltato l’impostazione estetico-fisiologica della nostra attività, consentendo la messa a punto di programmi individuali di rigenerazione psico-fisica utili alla qualità di vita dei nostri pazienti. Dal 1990, la Medicina Estetica e Fisiologica si interessa di prevenzione di questi danni per consentire una vita più lunga e in salute; trasformando la popolazione vecchia in popolazione anziana, cioè attiva e autonoma, sia sul piano personale che su quello sociale.

Diversi protocolli sono oggi utilizzati con questo scopo. Tra questi, Il Life Quality Medical Program, sviluppato con l’Università di Barcellona, e il Trattamento Individuale di Rigenerazione Psicofisica, sviluppato con l’Associazione Monegasca di Lifestyle Medicine. ◼︎

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