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LA MEDICINA PUÒ SOVRAPPORSI ALLA CHIRURGIA?

Il dibattito, per niente banale, è attualissimo e coinvolge tutti...

Maurizio Priori: «Oggi la Medicina Estetica ha una sovrapposizione con la chirurgia in quanto i pazienti vogliono un effetto naturale, senza cicatrici e senza lunghi periodi di degenza. Quindi possiamo dire che la Medicina Estetica, con diverse tecniche che sono microchirurgia, riesce addirittura a superare alcune terapie chirurgiche che avevano il sopravvento una quindicina d’anni fa»

Paola Molinari: «No, secondo me Medicina Estetica, Chirurgia Plastica e Chirurgia Estetica vanno a braccetto in maniera sempre più integrata, ma non sono l’una sovrapponibile all’altra come branche scientifiche. Diciamo che effettivamente alcuni procedimenti che fino a un po’ di tempo fa noi utilizzavamo soltanto in chirurgia per creare condizioni nuove per i nostri pazienti, adesso hanno lasciato spazio alla medicina, ad esempio il famoso e tanto richiesto filler. La correzione della gibbosità, dei piccoli difetti del naso, in alcuni casi adesso viene fatta con l’utilizzo di filler o di presidi ambulatoriali. Fino a qualche tempo fa, solo la chirurgia poteva dare questo tipo di correzione. Non sono invece d’accordo nella correzione spinta di questi inestetismi: la correzione spinta esagerata, quando l’indicazione è soltanto chirurgica, deve essere fatta mediante la chirurgia

Nicolò Scuderi: parlare di sovrapposizione, perché – come tutte le specialità chirurgiche – la Chirurgia Estetica si sta av vicinando alla medicina. Sempre più procedure che una volta erano considerate solo chirurgiche, adesso diventano miste o mediche. Quindi direi che è un’in terdisciplinarità medico-chirurgica che vediamo in tutti i campi, anche in cardiologia, in chirurgia toraci ca e anche in chirurgia generale

Carlo Giuseppe Bonuccelli: andare a coprire alcune situazioni lievi, moderate, in cui però tutt’oggi la Chirurgia Estetica senza ombra di dubbio rappresenta il gold standard. Basti pensare al classico lifting. Esistono tutta una serie di tecnologie o comunque approcci combinati che possono andare ad aiutare il paziente a posporre comunque quello che può essere un intervento chirurgico

Maria Cristina D’Aloiso: biti ancora prettamente chirurgici, parlo in particola re del corpo e anche, perché no, di alcune specifiche indicazioni del viso, blefaroplastica e lifting, che ri mangono ancora di pertinenza del chirurgo plastico

Domenico D’Angelo: «Secondo me no, penso che siano due ambiti completamente diversi che possono comunque lavorare insieme. Però ci sono alcuni ambiti in cui la Chirurgia Estetica non può assolutamente essere sostituita dalla Medicina Estetica, altrimenti si creano false illusioni tra i nostri pazienti».

Dora Intagliata: «Sono due mondi che si incontrano, che collaborano, ma che comunque è bene mantenere ben distinti».

Giuseppe Maria Izzo: «Parlo come dermatologo, medico estetico e padre di chirurgo plastico. Posso dire che le due discipline sono in sinergia, non in sovrapposizione, nel senso che il chirurgo plastico deve oggi conoscere bene le tecniche estetiche».

Fabio Marini: «L’approccio medico estetico ha delle proprie indicazioni, ma a volte c’è necessità di un approccio chirurgico, quando la Medicina Estetica non riesce a ottenere un risultato efficace per il nostro paziente»

Giorgio Maullu: «Assolutamente no. Sono due discipline che si integrano perfettamente, non più con limiti netti, ma soprattutto con sinergie consolidate. Direi quindi che una migliora l’altra». ◼

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