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I TRATTAMENTI LIVE RAPPRESENTANO SEMPRE UN PUNTO DI FORZA DEL CONGRESSO?

La SIES li ha introdotti per prima tanti anni fa e li potenzia edizione dopo edizione...

Maurizio Priori: «Come sempre, ormai non è una novità. I Live Treatment, attraverso il Poliambulatorio Multimed della Valet, proietta direttamente al SIES e questa è ormai una tradizione che porta a risultati notevoli, riempiendo le aule e facendo crescere l’attenzione della platea con l’interattività tra il pubblico in sala e l’operatore in ambulatorio. I trattamenti live li abbiamo introdotti noi, abbiamo ottenuto grande successo e ovviamente continueremo a farli»

Paola Molinari: «Io amo i trattamenti live, che secondo me sono la nostra forza e anno dopo anno sempre di più ne faremo e sempre di più daremo spazio proprio a questo tipo di approccio. Il medico che arriva nel nostro ambiente vuole vedere come vengono fatti i trattamenti, e questo ha effettivamente una grande importanza, anche perché spesso invece la ricerca della spiegazione su una comunicazione scientifica porta ad aspetti teorici. Veder lavorare in diretta il medico ci dà molto di più il senso di quello che si può ottenere con quella pratica»

Nicolò Scuderi: «Sì. Ormai il medico non vuole soltanto avere una partecipazione passiva, ma vuole essere coinvolto. Se così non fosse, allora potremmo fare tutto attraverso i computer o attraverso internet. In realtà non è così. La bellezza dell’incontro sta anche nella partecipazione diretta, quindi ben vengano questi trattamenti, dove si può chiedere di intervenire e vedere quello che accade veramente in una realtà per niente virtuale»

Carlo Giuseppe Bonuccelli: «Questa è una delle caratteristiche peculiari del Congresso di Bologna che ormai è ben consolidata. E i riscontri sono sempre ottimi, perché permettono di andare a vedere direttamente quello che è il trattamento, senza limitarsi semplicemente alla visione di qualche slide più teorica».

Lucia Calvisi: «I trattamenti live sono sicuramente un valore aggiunto, consentono di vedere appunto dal vivo quello che in sala viene raccontato e ci consentono di portare a casa un suggerimento in più da applicare immediatamente nella nostra pratica quotidiana» ◼

Maria Cristina D’Aloiso: «Direi che più che punto di forza sono proprio fondamentali, perché consentono ai docenti e ai colleghi che si approcciano per la prima volta alla Medicina Estetica, ma anche ai senior, di confrontarsi con tecniche nuove e di prendere spunti interessanti da portare poi nei rispettivi studi. Il Poliambulatorio Multimed è il fiore all’occhiello di CPMA-VALET, essendo l’ambulatorio multimediale della scuola»

Domenico D’Angelo: «I trattamenti live sono un punto di forza del Congresso, certo. Io mi occupo fondamentalmente di laser, e purtroppo questi strumenti non sono ancora alla portata di molti, sia per l’elevato costo, sia perché occorre un’adeguata preparazione, che cerchiamo di trasmettere ai nostri discenti nei corsi della Scuola di Bologna»

Dora Intagliata: «Quest’anno ho fatto diverse live. Quando rientravo al Palazzo dei Congressi erano tante le domande che mi venivano rivolte dai colleghi che avevano seguito la live durante la sessione. Quella dei trattamenti live è un’altra strategia vincente perché ti permette di far vedere dal vivo il trattamento e anche far conoscere che tipo di principio attivo e di prodotto stai adoperando»

Maurizio Cavallini: «Io credo che questo sia sempre stato un punto di forza quello del Congresso, perché abbiamo sempre voluto trasformare la teoria in pratica»

Giuseppe Maria Izzo: «Ormai da un quarto di secolo facciamo così e credo che questo sia stato il primo Congresso scientifico a fare questo tipo di trattamento. Ora lo fanno tutti per far capire che cosa si può fare e come»

Fabio Marini: «Questo è un aspetto importante del nostro Congresso, perché ci permette di trasmettere ai colleghi che sono nelle aule quella che effettivamente è la pratica clinica quotidiana. E anche in questo caso credo sia necessario fare i complimenti all’organizzazione VALET: trasmettere contemporaneamente da tre ambulatori in diretta è stato un lavoro molto impegnativo, ma loro l’hanno svolto con altissima precisione»

Giorgio Maullu: «Non potrebbe essere diversamente, perché i colleghi vedono in diretta, soprattutto quelli che hanno meno esperienza, come devi affrontare il caso. La diretta trasforma un’azione, o un’idea, in azione. Impagabile». ◼

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