amcsrls@yahoo.it GIORNALE DEI TIFOSI DI JUVENTUS E TORINO - Anno VIII - N. 12 - 18 FEBBRAIO 2018 - Copia omaggio Forum Giornalisti
Punto Toro
Punto Juve
L'Intervista: Fossati
“Madama costretta a vincere ma è derby da tripla”. Mondonico: “Troppa negatività sui bianconeri”
Belotti e compagni dovranno essere 'affamati' come i cugini. Dubbio sul modulo
Parola d'ordine: dimenticare la Champions. Ma l'infermeria non concede tregua
“Una gara tattica ma la Juve ha molta più pressione. I granata devono vincere i duelli”
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MEZZOGIORNO DI GIOCO
DERBY DELLA MOLE ALL'ORA DI PRANZO. GRANATA CON L'OBIETTIVO EUROPA E PER DARE UNA GIOIA AI LORO TIFOSI. I BIANCONERI, ALLA CACCIA DEL 7° SCUDETTO CONSECUTIVO, COSTRETTI A VINCERE PER non perdere terreno dalLA CAPOLISTA napoli TORINO-JUVENTUS | DOMENICA 18 FEBBRAIO ORE 12.30
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Forum Giornalisti
“Juve costretta a vincere ma è derby da tripla” I
l forum giornalisti di questo numero di 'JuveToro' ha ovviamente come focus il terzo derby di questa stagione. Un forum che abbandona i confini torinesi per allargarsi ad un ambito internazionale. La prima opinione raccolta, davvero d’eccezione, arriva infatti dalla lontana Svezia ed è quella di Glenn Stromberg,
indimenticabile bandiera dell’Atalanta tra gli anni '80 e '90, attualmente inviato dalla tv svedese: “Il derby sarà una partita difficile per la Juve, ma credo che lo sarà ancora di più quella che i bianconeri dovranno affrontare tra qualche settimana allo Stadium contro la mia Atalanta. Per quanto riguarda lo scudetto mi aspetto una lotta serrata fino all’ultima giornata fra Juve e Napoli”. Martedì Stromberg era a Torino per commentare la sfida di Champions fra i bianconeri e il Tottenham ed è scattata quindi l’inevitabile domanda sulle prospettive dei bianconeri nel match di ritorno con gli inglesi a Wembley: “Sono rimasto impressionato dal modo in cui la squadra di Pochettino è riuscita a capovolgere le sorti del match dopo il 2-0 inflitto dalla Juve dopo meno di dieci minuti. Penso che poche altre squadre sarebbero riuscite in un’impresa di questo tipo, questo
dimostra la forza della formazione londinese. Se alla vigilia il mio pronostico riguardo al passaggio del turno era 60-40% a favore degli italiani, dopo il match di andata direi che le quote si sono invertite”. Tornando ai volti noti del giornalismo torinese, per Antonio Paolino di Mediaset Premium (è la voce tifosa delle partite dei bianconeri) il derby di domenica avrà una doppia valenza per la Vecchia Signora: oltre all’importanza dei tre punti, in chiave lotta per lo scudetto, la stracittadina contro il Toro servirà anche a verificare la reazione della squadra di Allegri dopo la mezza doccia fredda con gli inglesi: “La rimonta del Tottenham può rischiare di scalfire la fiducia dei bianconeri in vista della partita di ritorno ma potrebbe avere degli effetti negativi anche in campionato, a cominciare dalla prossima sfida che attende la Juve e che sarà altrettanto complicata. Un Toro che viceversa ha ritrovato fiducia grazie alla cura di Mazzarri. A mio giudizio il merito principale del nuovo allenatore del Toro è stato quello di aver messo i singoli giocatori di fonte alle proprie responsabilità, facendo capire loro
che è arrivato il momento di fare qualcosa di importante per il Torino e per la propria carriera. Le belle prestazioni fornite da Niang nelle ultime partite confermano la mia opinione. Domenica mi aspetto comunque un derby equilibrato, come del resto lo sono state la maggior parte delle sfide negli ultimi anni, anche se in qual-
che circostanza i bianconeri sono riusciti ad imporsi con più reti di scarto”. Guido Vaciago, prima firma 'juventina' di Tuttosport, si aspetta invece una Juve ancora più determinata dopo la partita con gli inglesi: “La squadra di Allegri sarà ancora più arrabbiata dopo la rimonta subita dal Tottenham, rimonta subita più per demeriti propri che per merito degli inglesi. La Juve ha interpretato male la gara dopo essere andata in vantaggio 2-0, ma penso che i bianconeri abbia-
no ancora buone chance di strappare la qualificazione a Wembley. Il derby sarà comunque una partita completamente diversa, perché non credo che il Torino cercherà di imporre il proprio gioco, come hanno fatto gli inglesi ma cercherà di spezzare il gioco dei bianconeri, come del resto è sempre stato l’atteggiamento tenuto dalle squadre di Mazzarri quando affrontava la Juve”. Infine, per Luca Catuogno, giornalista della tv La7, anch'esso presente allo Stadium martedi sera, la Juve ha patito anche le assenze e dovrà stare molto attenta nel derby: “Higuain e soci sono partiti bene ma poi il calo ha permesso al Tottenham di venir fuori dimostrando che il calcio inglese rispetto a quello italiano sembra un altro sport. Ma la Juve si è presentata senza giocatori importanti come Matuidi (che ha costretto Allegri a cambiare disposizione in campo) e Dybala: si sente la mancanza della fantasia dell'argentino in queste partite. Il derby sarà una gara molto difficile ma la Juve deve assolutamente vincere per non perdere contatto dal Napoli che affronterà un turno più agevole contro la Spal. Mi aspetto una gara dura e aspra contro un Torino in ottima salute, forse il migliore della stagione. Mazzarri sta dando continuità di risultati alla squadra che è diventata molto solida e con un ottimo stato di forma e anche il morale è a mille. La Juve dovrà fare una grande partita per rimanere aggrappata alla capolista e giocarsi magari tutto nello scontro diretto”. Giovanni Rolle / Marco Venditti
3 domande al... Mondo! Bianconeri, troppa negatività. Mazzarri? Lui sa cosa fare...
Mister Emiliano Mondonico, dopo le polemiche post Tottenham che Juve vedremo al derby? “Di solito si dice che dopo una scontitta la squadra vada in campo più arrabbiata per dimostrare che è stato solo un episodio e non altro. Penso che la Juve entrerà in campo con questo spirito sapendo di essere più forte del Toro ma di fronte si troverà una squadra carica sotto il piano agonistico ed è chiaro che lì non dovrà tirarsi indietro. Se la Juve vincesse, le polemiche post-Champions verrebbero messe in disparte ma in caso contrario si salvi chi può...” Considera il derby un crocevia importante per la corsa scudetto? “Questo è un momento di grande attività tra campionato, coppa Italia, Champions e dunque la condizione dovrebbe essere ottimale. Diciamo che con il Tottenham
non l’abbiamo vista questa condizione ottimale dal punto di vista fisico e anche tattico e perciò è chiaro che si comincia ad avere un po’ di timore. La possibilità di passare il turno europeo c'è ancora però ho notato che c’è anche molta negatività attorno alla Juve: questa è la cosa peggiore perché questo stato ti porta ad essere costretto a vincere e quando sei costretto spesso rischi di sbagliare...” Invece come arriva il Toro di Mazzarri a questo scontro? Rispetto a Mihajlovic, notoriamente più impulsivo, il toscano è un allenatore più pragmatico. Quando cambiano gli allenatori i giocatori si sentono più responsabili e danno tutto quello che sono in grado di dare. Poi è chiaro che la figura del nuovo allenatore prende il sopravvento e allora si valuta se il cambio sia stata veramente una cosa positiva. Penso comunque che nell’immediato futuro la teoria e la filosofia di Mazzarri possano diventare determinanti. Lui sa che deve giocare contro una squadra più forte, quale è la Juve, e sa anche come deve fare... Marco Venditti
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Punto Toro
Granata affamati come i cugini C
i sono poche cose nella vita di un tifoso del Toro che valgono più che vincere il derby. Anzi no, non ne esiste nessuna. Una gioia vissuta solo una volta negli ultimi 23 anni, ma 75 in totale ed anche molti pareggi, in rimonta o rocamboleschi, sono annoverati nella Leggenda Granata.
JUVE NON SI SCANSA In alcuni derby recenti (quello vinto nel 2015, quello pareggiato un anno fa con gol di Ljajic, espulsione di Acquah e pareggio di Higuain nell'extra-time) Allegri aveva fatto ampio turnover perché si giocava tra
rà? Insomma dubbi di formazione non mancano. Ma sarà dura anche per Allegri ipotizzare schemi e idee del Walter granata.
fine aprile ed inizio maggio, la Juve aveva lo scudetto in tasca e la testa alla Champions. Oggi invece la Juve ha più fame di punti del Toro. I Mazzarri-boys inseguono l'Europa League (4 squadre per 2 posti) e lo faranno verosimilmente fino al 20 maggio. Gli juventini se perdessero il derby, perderebbero anche di vista il Napoli in classifica, dopo aver pregiudicato martedì la Champions. No, la Juve non si scanserà. IL PRIMO DI MAZZARRI Ventura ne ha persi 8 su 9, Mihajlovic ne ha persi 3 su 4, Sonetti invece ha vinto i primi 2, Radice i primi 3. Ecco forse a Radice assomiglia Mazzarri. Molto serio, meticoloso, grande tattico, ottimo comunicatore con i giocatori. Come Allegri è toscano, ma dal carattere ben differente. Diverso anche da Aldo Agroppi e Cereser, con cui è grande amico anche per motivi di vicinato (casa a San Vincenzo). Ma Mazzarri può davvero imbrigliare, con il suo Toro tatticamente camaleontico, la Juventus. Anche tenendo alto il ritmo che i bianconeri, Pochettino insegna, soffrono se particolarmente intenso. ULTIMO DI BELOTTI? Nell'autunno del 2016 Belotti aprì le danze nel derby. Poi Higuain e gli scellerati cambi di Mihajlovic (4 attaccanti e tre sostituzioni al minuto 85) ribaltarono il punteggio. Ma il Gallo all'Olimpico Grande Torino saprà fare a sportellate con i difensori juventini, molto più di quanto solitamente
abbia fatto allo Stadium, dove Belotti è parso più timido nei corpo a corpo. Un gol che vale il derby consegnerebbe Belotti alla storia granata. Senza pensare troppo che potrebbe essere l'ultimo derby del Gallo con la maglia del Toro… SINDROME ROSSA Allo Stadium i derby il Toro li termina spesso in dieci: Glik, Molinaro, Acquah, Baselli, gli ultimi tre per somma di ammonizioni. Mihajlovic fu espulso a poche ore dall'esonero nel derby di gennaio in Coppa Italia. I tifosi granata dicono che è un cronico complotto arbitrale.
Quelli juventini ribattono che i granata non sanno mantenere sangue freddo. Forse sono vere entrambe le opzioni. Però nel suo stadio, quasi interamente granata, per i Mazzarri-boys sarà piu facile tenere i nervi a posto. Sangue freddo e cuore caldo. Vale soprattutto nel derby. QUALE MODULO DIFENSIVO? Mazzarri ha costruito un Toro camaleontico nel modulo. In parte per disorientare l'avversario, molto perché Mihajlovic, nella costruzione della squadra, non aveva certo ponderato il 3-5-2, e i giocatori non sono totalmente adatti al modulo marchio di fabbrica mazzarriano. Anche se si sono adattati con grande abnegazione. Ma vedremo un Toro muscolare (Acquah-Rincon-Obi a centrocampo, Baselli avanzato) per prendere possesso del centrocampo, o ammireremo il Toro casalingo col tridente? E Ansaldi giocherà dall'inizio? Esterno di fascia o a centrocampo? E Niang sarà confermato? E il tuttofare Iago dove gioche-
LJAJIC, DA BOMBER A RISERVA Sembra invece impossibile vedere in campo Adem Ljajic. Strana parabola la sua. Nel derby di 9 mesi e mezzo fa, segnò una splendida rete su punizione che i compagni difesero in dieci fino all'extra-time. E in estate Mihajlovic gli aveva costruito la squadra intorno, mettendolo al centro e sdoganando un 4-2-3-1 a volte davvero troppo spregiudicato. Poi il ritorno al 4-3-3 e dopo l'esonero di Mihajlo-
vic, Adem non ha piu visto il campo. 5 partite, 5 esclusioni. E lo Spartak Mosca, il cui mercato chiude la prossima settimana, corteggia lui e Cairo. Proprio in Russia a giugno ci saranno i mondiali. E Adem con la bella Sofia potrebbe anticipare il viaggio. Chissà se il destino potrebbe invece regalare ad Adem il canto del Cigno proprio nel derby. Difficile, non utopistico. Alessandro Costa
(Da sinistra a destra in senso orario: Acquah, Belotti, Mazzarri, Ljajic e il Presidente Cairo con il piccolo fan granata Lorenzo)
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Punto Juve
Parola d'ordine: dimenticare (per ora) la Champions Testa rivolta al campionato. L'infermeria non concede tregua. Ma Dybala potrebbe giocare uno spezzone di gara
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i fa più in fretta a contare gli abili ed arruolabili, in casa Juve. L'elenco, tra infortunati lungo degenti, freschi, in via di guarigione, appena reinseriti nel gruppo e quelli con minutaggio limitato, è più numeroso della rena del mare (per dirla con espressione biblica). Non si concedono a cuor leggero titolari come Cuadrado, Dybala, Matuidi,
Barzagli, Lichtsteiner seppure mister Allegri si sforzi di far passare per normale contingenza ciò che normale non è. Per non citare l'ectoplasma Hoewedes che assomiglia tanto al trucco del prestigiatore: c'è ma non si vede. In una situazione simile, ogni sentore di dolorino, disagio fisico, minimo accenno di zoppia allarmano in misura subito preoc-
cupata. La truppa bianconera messa a disposizione di Allegri è sì numericamente pari a due squadre, ma non sempre le seconde linee sono di uguale valore dei titolari. Non mettiamoci l'anello al naso, ci sono campioni e comparse che indossano la sacra casacca. Il copione può essere lo stesso, ma un conto è se recitato da un grande interprete, un conto da un buon gregario. Sempre che il mister non sia costretto a cambiare spartito, che è peggio. La stagione è ancora lunga ed incombono impegni da far tremare i polsi. Tutto perduto, dunque? Nemmeno per scherzo. A Vinovo sono abituati a giocare su più fronti, senza battere ciglio davanti a qualche burla del destino. E poi, intendiamoci, le seconde linee juventine sarebbero stabilmente nelle formazioni tipo di almeno
tre quarti delle altre squadre italiane. Perciò non si molla niente. Il derby della Mole capita a fagiuolo. Non c'è tempo di ragionare troppo sulla strana andata degli ottavi di finale Champions, un concentrato singolare di cosa possa accadere nel calcio. Da un possibile triplo vantaggio ad una rete subita, da un terzo goal prima dell'intervallo al pareggio per un errore di posizionamento della barriera e conseguente errore di quel monumento che è Buffon. Ovviamente, dietro l'altalena del risultato, ballano elogi e critiche, è matematico. Difficilmente la Juve si fa condizionare da questi andazzi, ma bene non fanno. Il derby è la gara adatta a voltare pagina e mettere da parte la mezza delusione. Per la cronaca, nulla è ancora deciso, anche se terribilmente complicato. Nel
frattempo è cambiato anche il Toro. La cura Mazzarri pare stia facendo effetto, la Juve si troverà di fronte 11 granata assai più motivati e concreti di quelli incrociati all'andata, in una gara che non ha preso la direzione della debacle storica solo per le parate di Sirigu e la “clemenza” degli attaccanti bianconeri. Madama recu-
pera parzialmente Dybala, un'arma in più. È certo comunque che il pranzo apparecchiato alla “mezza” all'Olimpico non sarà facile da digerire. E il ritmo del Napoli non permette passi falsi. Si prevedono coronarie in disordine. Marco Sanfelici
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L'intervista: Natalino Fossati
“Una gara tattica ma la Juve ha molta più pressione” a tutto campo. Polmoni a mantice e tanta qualità.
IL TREMENDISMO DI FOSSATI 2 Coppa Italia vinte, qualche scudetto sfiorato, 327 presenze e 14 gol, titolare
inamovibile per dieci anni (1964-74), battaglie in tutto il mondo con la maglia del Toro addosso. I numeri, comunque maestosi, da soli non bastano a spiegare perché Natalino Fossati da Mandrogne, sia così legato alla maglia granata. Bisogna aver vissuto quegli anni per capirlo. Bisogna conoscere Natalino Fossati per capire che per lui davvero il granata è una seconda pelle. Gli juventini avevano sempre paura di lui: non solo per la sua grinta ma anche per la sua grande tecnica. Un fluidificante
PRESSIONE SOLO PER LA JUVE “Innanzitutto non ritengo giusto accusare Buffon puntualizza Fossati -. Può aver fatto un mezzo errore, ma merita rispetto. Certamente a livello psicologico la Juve avrà qualche problema in questo derby, perché la Champions lascerà strascichi: passare dal quasi 3-0 al 2-2 può essere una batosta. Anzi pensavo che nel finale la Juve avrebbe rischiato di perdere”. Fossati spiega anche perché la
Juve sentirà tanta pressione in questo derby: “Il Napoli gioca con la Spal e credo vincerà, la Juve se non vince rischia di distanziarsi molto dai partenopei”. TORO MASCHIO “Il Toro deve fare gara da Toro, se la fa da femmina, finisce male. I granata devono rendere pan per focaccia ai bianconeri, e cercare di vincere piu duelli possibili. La Juve è ovviamente superiore tecnicamente. Ma il Toro se gioca come deve questo derby, può davvero fare una grande partita”.
GARA TATTICA Due toscanacci come Mazzarri ed Allegri come preparanno questa sfida? Fossati spiega: “Vista la posta in palio, la voglia di vincere di entrambe le squadre e le capacità dei due allenatori, rischiamo di vedere una gara molta tattica, un poco bloccata, almeno fino al primo gol. Ma sarà un derby di alto livello”.
ARBITRI ANNI '70? Fossati spiega che ai suoi tempi le polemiche arbitrali non erano pesanti come
adesso: “Nei derby del mio periodo gli arbitri erano molto attenti a non compiere errori gravi. Sono onesto, non ricordo di derby condizionati dall'arbitraggio”. Speriamo sia cosi anche domenica... Alessandro Costa
(Da sinistra a destra: Fossati con i compagni di squadra 1971/72 e insieme a Ferrini; nello studio televisivo di GRP TV nella trasmissione 'Orgoglio Granata'; insieme a Eva, Miss JuveToro di questo numero)
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Storia / Febbraio Juve di Ermanno Vittorio
Quando Sivori trascinava la Vecchia Signora 16 febbraio 1992 La Juve s’impone sull’Atalanta 2-1 al Delle Alpi grazie ai gol di Schillaci e Baggio. Simpatica dichiarazione dell’Avvocato Agnelli, presente alla partita: “Se Baggio gioca sempre così tenga pure il codino e magari anche le trecce…”.
17 febbraio 2005 Muore in Argentina a San Nicolas, suo paese d’origine, Omar Enrique Sivori. Nell’estate del 1957, segnalato da Cesarini, lascia il River Plate per approdare alla Juve di Umberto Agnelli che sborsa 160 milioni di lire. Lascerà un segno indelebile nelle 8 stagioni bianconere, “El cabezon” (per il suo testone): serpentine, tunnel e colpi da autentico solista della “pelota”. Forma con Boniperti e Charles un trio-meraviglia. Nel 1961 (primo giocatore Juve) viene premiato con il Pallone d’oro. Come oriundo vestirà l'azzurro 9 volte segnando 8 reti, partecipando a Cile 1962. Lascerà la Juve in
disaccordo con l’allenatore Heriberto Herrera nel 1965 approdando al Napoli dove darà ancora spettacolo in coppia con Altafini. Tornato in Argentina, dal 1994 collabora con la Juve come osservatore sudamericano. Palmares Juve: 3 campionati (1958, 1960, 1961), 3 coppe Italia (1959, 1960, 1965), Capocannoniere 1959/60 (27 gol). Presenze in campionato con la Juve: 215 e 135 gol; 15 nelle coppe europee e 8 Gol; 23 in coppa Italia e 24 gol.
tre a Carrera sono presenti i bianconeri Roby Baggio (autore di un doppietta) e Casiraghi autore di un gol.
18 febbraio 2010 La Juve stende l'Ajax 2-1 in trasferta. II brasiliano Amauri ad Amsterdam segna la doppietta che ipoteca la qualificazione agli ottavi di Europa League. I bianconeri vincono in rimonta, replicando al vantaggio iniziale di Sulejmani, e chiudendo in 10 per l'espulsione nel recupero di Salihamidzic. Prima di Amauri l'unico giocatore di una squadra italiana capace di segnare una doppietta ad Amsterdam contro l'Ajax era stato Crespo nella prima fase a gironi di Champions League 2001-02.
21 febbraio 1962 Al Bernabeu la Juve di Parola sfida il Real Madrid. Quarti di Coppa Campioni. A Torino all'andata ha vinto il Real 1-0, alla Juve si chiede l'impresa. In campo campioni come Santamaria, Di Stefano, Gento e Puskas, tra i bianconeri Omar Sivori. La prestazione è da incorniciare, la ciliegina sulla torta è la sua rete, abile a sfruttare una sponda di testa di Charles. L’episodio gela i tifosi madrileni, convinti di vincere facile. Il primo tempo si chiude 1-0 Juve. Nella ripresa il Real domina ma negli ultimi minuti la Juve sfiora il 2-0. Al fischio finale l'entusiasmo è quello di una storica impresa. Segue lo spareggio decisivo per la qualificazione, perso 3-1 a Parigi, ma resta il ricordo di una grande partita disputata in uno stadio mitico.
19 febbraio 1992 Esordio In Nazionale per Massimo Carrera: amichevole a Cesena, l’Italia s’impone a San Marino (4-0), ol-
20 febbraio 2012 Per la sesta volta negli ultimi 10 anni la Juve vince il Viareggio: 2-1 in finale contro la Roma grazie alle marcature di Beltrame e Padovan. Con questo successo la Juve raggiunge Milan e Fiorentina a quota 8 vittorie, per la squadra allenata da Marco Baroni una grande soddisfazione.
22 febbraio 1986 Il dottor Francesco La Neve colpito da infarto muore a Torino. Con una punta d’orgoglio amava definirsi “Il medico più scudettato d’Italia”. Arrivato alla Juve nel 1965, vinse 9 scudetti. Nato a Torino il 14/12/1933 da famiglia calabrese, La Neve si
la partita è Fiorentina-Juventus 1-1 gol bianconero di Boninsegna. Verza raccoglierà in totale tra campionato e coppe 60 presenze ed 11 gol. Due scudetti 1978 e 1981 ed una coppa Italia 1979 le sue vittorie con la maglia bianconera.
era laureato nel 1959 (specializzazione in fisiochinesiterapia ortopedica e medicina sport). Nel 1965 alla Juve come assistente, nel 1970 dottore a tempo pieno. Prima di allora non esisteva questa figura, divenne così un precursore. Diresse la rivista “Italian Journal of sport Traumatology”, allestì il centro medico alla Sisport, divenne medico di Mennea, Sara Simeoni e della squadra di basket femminile Campione d’Europa.
23 febbraio 1950 La 26ª giornata è disputata nella settimana: 2 partite di mercoledì, altre 8 di giovedì, tra cui Venezia-Juve: partita combattuta con lagunari che terminano il primo tempo in vantaggio 1-0; nella ripresa i campioni della Juve impongono la loro classe: finisce 4-1 con gol di Marti-
no (3) e Muccinelli. Da ricordare l’espulsione proprio di Muccinelli al 64’ ma un super Martino fa in modo che non ci si accorga minimamente dell’assenza dell’ala. 24 febbraio 1960 La Juve recupera la partita sospesa per nebbia il 14 febbraio contro il Padova, quando i bianconeri vincevano per 4-2. Il risultato è ancor più netto del precedente, si chiude sul 5-1 con una giornata da ricordare per le finezze di Sivori che sigla tre gol (uno su rigore), le altre marcature sono di Charles e di Leoncini con una gran botta dai venti metri. 25 febbraio 1962 La Juve recupera a San Siro contro l’Inter una partita che sembrava oramai compromessa. Nella ripresa, sotto di due gol, Sivori riapre il match al 79’ con un gol di classe siglato d’esterno sinistro; il pareggio (22) arriva a tre minuti dal termine con una gran botta dell’ala Stacchini. Da ricordare l’ottima prova fornita da Charles, schierato in mediana. 26 febbraio 1978 Esordio nella Juve ed in serie A per Vinicio Verza, talento del settore giovanile,
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27 febbraio 1985 Ritorno Ottavi di Coppa Italia a Torino, la Juve affronta il Campobasso che all’andata si era imposto 1-0; dopo soli 15 minuti i gol da rimontare sono 2 grazie al vantaggio del Campobasso con Perrone. Rimonta e passaggio turno grazie a Platini, Brio, Briaschi e Vignola. 28 febbraio 1990 E’ disputata a Torino la finale d’andata di Coppa Italia tra Juve e Milan, il ritorno sarà poi giocato ad Aprile. La gara termina con un nulla di fatto, che comunque consentirà alla Juve di aggiudicarsi la Coppa, dopo aver vinto la partita di ritorno a Milano 1-0. L’allenatore bianconero Dino Zoff festeggia in panchina il suo 48° compleanno. 29 febbraio 1948 Una Juve senza molti titolari affronta al Comunale il Genoa quart’ultimo in classifica: davanti al portiere Sentimenti IV si schiera la quasi inedita coppia di terzini Dalmonte e Caprili. Nonostante diverse assenze la Juve vince 2-1 grazie ai gol di Sentimenti III e un’autorete del genoano Verdeal. (Nella prima colonna l'avvocato Agnelli con Evelina Christillin e Sivori all'entrata in campo di Real-Juve 1962; nella quarta colonna la formazione bianconera che sfidò il Real e il dottor Francesco La Neve insieme a Carlo Parola)
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L'Analisi
Niente passi falsi. L'Italia anti-bianconera aspetta solo quello... G
li impegni incalzano con il loro carattere sempre più esiziale, e gli infortuni muscolari, purtroppo, ma assai poco inopinatamente, pure. Però, per quanto difficile possa essere, e lo è già davvero per chi guarda, figuriamoci per i veri protagonisti, occorre, anzi, è cogente, che la Juve accantoni mentalmente la pessima figura rimediata a domicilio dalla quinta squadra inglese (a testimonianza di quanto sia mediocre il Palio delle Contrade tricolori) e si proietti sul derby con
la consapevolezza che d'ora in avanti un passo falso può trasformare una stagione numericamente quasi in linea con le attese, nell'annata sportivamente fallimentare che oltre mezza Italia disperatamente anela. L'antagonista proposta dal calendario, storia molto antica a parte, è un'abbordabilissima formazione di centroclassifica con la solita e peraltro unica pretesa e speranza di nobilitare l'anonima partecipazione al torneo in virtù della vittoria sulla concittadina bene-
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stante; il cambio di gestione tecnica le ha sicuramente giovato e non sarà così friabile come nel girone d'andata o nel trofeo Tim, ma la differenza di valori rimarrà comunque enorme. In ogni caso, nulla di nuovo sotto il sole, giacché non v'è avversaria italiana che nutra intenti diversi, ed è ormai scontata anche la condotta di gara che ragionevolmente ci si può attendere dai Campioni in carica: dieci minuti circa discretamente propositivi e poi un progressivo arretramento del baricentro, volto a difendere un auspicabile vantaggio conseguito a seguito di una prodezza individuale e preparatorio alla progressiva e immancabile erezione delle barricate finali. Esattamente quel che accade pressoché sistematicamente; esattamente com'è successo in Coppa, quella con la “C” maiuscola, con gran sorpresa di chi ha finalmente realizzato che la rinuncia
a giocare, sì premiante sui terreni della Penisola, ma per acclarata modestia della concorrenza, si svela invece un autentico harahiri al cospetto di appartenenze extra peninsulari, del tutto refrattarie al football delle caverne rappresentato da catenaccio e contropiede, quello che certi “clienti” e tanti giornalisti/opinionisti servili definiscono ed esaltano, allorché produce ancora qualche risultato, come “Capolavoro tattico”. Addurre a pretesto che in questo momento conta solo il risultato è una mistificazione di tutta la storia juventina, dato che il club sabaudo non ha mai considerato accettabile un esito conclusivo diverso dal successo; propugnare il teorema che giocando bene non si vince, solo perché chi tenta di farlo con interpreti appena discreti non vi riesce, significa invece propagandare la menzogna o, nel migliore dei casi, essere rimasti fermi al tempo
in cui si credeva che la Terra fosse piatta. In punta di fatto è comunque corretto precisare che quanto passato dal convento non consentirebbe a prescindere la realizzazione di certe velleità; sarebbe però altrettanto intellettualmente onesto ammettere che tra una prestazione invereconda e la scelta di andare al Circo deve pur esistere una soluzione compromissoria. In parole povere, una squadra che non tenda ad abbassar-
si troppo per paura o eccesso di prudenza. Vero quanto sopra, e stante l'inerzia delle competizioni, anche chi si contenta a dispetto di tutto purché sul televideo compaia il risultato desiderato, rischia seriamente di veder tradite le proprie aspettative; soprattutto se a maggio dovesse prevalere la squadra che, pur con meno qualità, detiene attualmente il primato. Eupalla, ancora una volta, pensaci tu! Augh. Ezio Maletto
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Numeri e Statistiche di Massimo Fiandrino
'Gallo' contro 'Pipita': chi vincerà? L
a sfida fra i numeri 9 assume un'importanza strategica. Belotti sta ritornando decisivo, il gol contro l'Udinese ha sbloccato definitivamente il giovane attaccante in prospettiva derby. Il 'Gallo' ha vissuto un momento di difficoltà causa fastidioso infortunio e poi ricaduta e non segnava dal 16 dicembre scorso. Troverà di fronte Gonzalo Higuain che attualmente sta vivendo uno dei suoi migliori momenti in bianconero. Al Torino mancano i gol del 'Gallo' (5 contro i 17 di un anno fa) e per il bomber questo potrebbe essere il palcoscenico giusto per ritornare in auge e proprio contro Buffon: nel 2016 realizzò un gol che spezzò l'imbattibilità record del portierone Bianconero e gli fermò il cronometro a 974' minuti. Dal canto suo il Pipita ha realizzato 3 gol nei 2 derby del 2016/2017 compresa una doppietta nel suo esordio nella stracittadina datata 11/12/2016 e non ha mai perso questa gara (3 vittorie e 1 pareggio).
BELOTTI: FEBBRAIO MESE PREFERITO 8 I gol segnati da Andrea Belotti nel mese di febbraio in serie A su 43 con la maglia del Torino, il suo mese preferito; poi c'è aprile con 7. 1 Il suo primo gol in maglia granata è arrivato il 28/11/2015, alla 14a giornata contro il Bologna e dopo un “digiuno” di 549 minuti 2 Le sue prime reti in serie A con la maglia del Palermo, non solo una rete ma addirittura una doppietta il 24
settembre 2014 in NapoliPalermo 3-3. 140 Il 5 novembre 2016, Belotti ha realizzato il suo gol più veloce in carriera, in gol dopo 140 secondi dal via in Torino-Cagliari 5-1. 974 Belotti su rigore il 20 marzo 2016 ha interrotto l'imbattibilità di Buffon che durava da ben 974 minuti, interrotta così la striscia record del portiere della Nazionale. 2017 Il 27 agosto 2017 l'incredibile gol di Belotti in rovesciata in Torino-Sassuolo 3-0, il gol del momentaneo 1-0 granata che resterà indelebile nella storia del campionato. 19 Ha colpito 19 avversarie diverse: 5 reti al Bologna, 4 Napoli, Sassuolo, Udinese, 3 Cagliari, Crotone, Fiorentina, Palermo, Roma, Sampdoria, 2 Frosinone, Inter, Juventus, Milan, Pescara, 1 Empoli, Genoa, Lazio, Verona. Triplette: 2 (Bologna e Pescara); Doppiette: 7 (Cagliari, Crotone, Fiorentina, Frosinone, Napoli, Sampdoria, Pescara).
23 I portieri battuti: 5 Mirante, 3 Bizzarri, Consigli, Cordaz, Posavec, Rafael C., Tatarusanu, 2 Buffon, Donnarumma, Handanovic, Leali, Reina, Scuffet, Skorupski, Storari, Szczesny, Viviano, 1 Benussi, Lamanna, Marchetti, Karnezis, Pegolo, Puggioni. HIGUAIN RE DEI BOMBER: 36 RETI NEL 2015-2016 36 reti Higuain (Napoli) nel 2015/2016; 35 Nordahl (Milan) 1949/50; 34 Nordahl (Milan) 1950/51; 33 Angelillo (Inter) 1958/59; 31 Meazza (Ambrosiana) 1929/30; 31 Borel II (Juve) 1933/34; 31 Nyers (Inter) 1950/51; 31 Toni (Fiorentina) 2005/06; 30 Nyers (Inter) 1940/50; 30 Hansen (Juventus) 1951/52. GLI ARGENTINI PIÙ PROLIFICI IN UNA SOLA STAGIONE 36 Higuain (Napoli) 2015/16; 33 Angelillo (Inter) 1958/59; 28 Guaita (Roma) 1934/35; 27 Santos (Torino) 1949/50; 27 Sivori
Foto Glinni
(Juventus) 1959/60; 26 Batistuta (Fiorentina) 1994/95; 26 Crespo (Lazio) 2000/01. GONZALO DOMINA ANCHE ALL'ORA DI PRANZO 10 I gol segnati da Higuain alle 12.30, nessuno come lui in questa speciale classifica, precede a quota 9 Toni, Cavani e Mertens. 109 I gol di Higuain in A fra Napoli e Juve (14 in questo torneo), ha raggiunto Boffi e insegue Bettini, Galli C., Giordano e Baldini a 110. 78
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gol di destro, 23 di sinistro, 7 di testa e 1 rimpallo. 77 Le partite nelle quali è andato a segno in serie A con 4 triplette e 24 doppiette con il Napoli e la Juve; con i suoi gol le sue squadre hanno conquistato 62 vittorie, 10 pareggi e 5 ko. 101 I gol dopo 153 gare in A, record per un giocatore dal 1994 in poi, Trezeguet aveva raggiunto quota 100 dopo 155 gare, Shevchenko in 162, Crespo in 168, Montella in 170. 65 Le reti segnate da Higuain in casa e 44 in trasferte sulle sue 109 complessive in A, di queste 56 decisive per la vittoria e 11 per il pareggio. 26 Ha colpito 26 squadre diverse: 12 reti Lazio, 8 Sassuolo, 7 Atalanta, Chievo, Torino, 6 Cagliari, Fiorentina, Milan, Sampdoria, 5 Bologna, Frosinone, Genoa, 4 Inter, Verona, 3 Empoli, Palermo, 2 Cesena, Napoli, Pescara, Roma, Udinese, 1 Benevento, Carpi, Crotone, Juventus, Spal. (Ha collaborato Davis Reineri)
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La Tattica
Mazzarri prepara un Toro camaleontico
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ante sono le variabili e tantissime le incognite che fluttuano nella testa di un allenatore nella settimana che precede un derby. Mazzarri non avrà lesinato input continui, mirati, dedicati ad ogni singolo giocatore. Sa bene quali tasti toccare, anche quelli più dolenti. Proprio su questi ultimi è stato fatto il lavoro maggiore ed è soprattutto dalla gestione di questi che dipenderà l’esito finale del match. Intensità, grinta, occupazione degli spazi e solidarietà
tra i reparti non potranno prescindere da una attenzione particolare a quella foga molto spesso deleteria. Nelle ultime partite il Toro ha dimostrato di saper correre di più ma soprattutto meglio; disponibilità nei movimenti offensivi più ricercata, fisicità nei contrasti, una difesa bunker e il rientro di Belotti hanno riportato alcuni dati relativi alle prestazioni singole e di squadra a valori consoni e accettabili. Nel cuore del gioco, il centrocampo, dove tutto o
molto si decide; l’assenza di Matuidì nello scacchiere bianconero, toglie ad Allegri una possibilità importante. Spesso l’allenatore livornese ha alternato la mediana a 2 o 3 uomini cambiando le opzioni nella costruzione del gioco. Metronomo, cervello e geometra, quel Pjanic ago della bilancia dai cui piedi (e testa) passano molte delle invenzioni illuminanti, sarà oggetto di particolare attenzione. Pressing coordinato, mai scriteriato e soprattutto “irruento” saranno condizioni che avranno bene in
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testa gli incontristi granata; in fase di non possesso palla a turno, Baselli e Ansaldi (o Acquah), avranno il compito di “mordere” lo spazio e soprattutto togliere la luce al fantasista bosniaco. Serviranno sacrificio senza dimenticare la lucidità nel far ripartire l’azione, non abbassare il baricentro troppo a ridosso della linea maginot il cui ultimo baluardo, Rincon , non potrà dedicarsi esclusivamente a compiti di rottura. Le possibilità che venga riproposto Baselli nella posizione vista
a Marassi sono molto alte; da lui, Mazzarri si aspetta il cambio di passo e gli inneschi per i punteros granata ma da lui si aspetta anche una prova di carattere e personalità anche quando l’inerzia della gara richiederà pazienza e sofferenza (l’espulsione nel derby del 2017 dovrà fungere da insegnamento prezioso) Il derby va giocato, abbassare le proprie pretese accettando di aspettare le mosse bianconere, sarà un errore che WM non vorrà permettersi; la qualità di Iago Falque (determinante e in crescita costante) e l’importante ritorno del Gallo ad infastidire il fortino bianconero saranno i presupposti per una fase offensiva che potrà e dovrà sfruttare le occasioni (poche o tante dipenderà molto dall’approccio mentale) che sicuramente si presenteranno nei ’90 . Ci si aspetta un Torino camaleontico, che saprà adattarsi alle
varie fasi della partita, senza snaturare le proprie caratteristiche e senza dimenticare l’essenza del calcio: il gioco, non necessariamente bello, senza il quale però arrendevolezza e sottomissione prenderanno il sopravvento. Questo non lo si potrà accettare, soprattutto in un derby. La trappola è pronta, basterà? Emiliano Latino (Da sx a dx: esultanza di gruppo, Baselli contro la Samp e Rincon)
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Numeri e Statistiche di Massimo Fiandrino
Primo derby della Mole per WM, Allegri da record L
'attuale mister Toro per la prima volta affronterà il derby di Torino, invece per Allegri sarà la stracittadina n° 10 fra Campionato e Coppa Italia e diventerà cosi il mister che vanta più derby della Mole da quando il campionato di A premia la vittoria con i 3 punti (dal 1994 in poi). Allegri è anche il mister che in questo periodo ha vinto più stracittadine: 7, invece l'ex C.t. Ventura è quello che ha subito più ko: 8 su 9 derby e addirittura 20 gol subiti. Un primato spetta ad Antonio Conte: in 4 derby in panchina ha sempre vinto e non ha mai subito reti; il derby è nel dna di questo mister, che da giocatore aveva esordito in bianconero proprio in questa partita.
MAZZARRI VS. JUVE: ULTIMA VITTORIA FINALE COPPA ITALIA 2012 21 Sono 21 i precedenti ufficiali di Mazzarri contro la Juve, il bilancio non è positivo: solo 5 vittorie, 8 i pareggi e 8 sconfitte.
389 Le panchine in A: 156 vittorie, 122 pari e 111 ko. Miglior risultato il 2° posto nel 2012/2013. 1 Ha vinto una finale di Coppa Italia 2011/2012 alla guida del Napoli, in quell'edizione ha inflitto il primo ko alla Juve di Conte che prima di quella finale era imbattuta. Ha perso una finale (08/09) alla guida della Sampdoria contro la Lazio (ai rigori). 2 Il miglior risultato in A è il secondo posto ottenuto nel torneo 2012/2013. Un esonero da mister Inter nel 2014/2015 e una promozione nel 2003/2004 con il Livorno in serie A. Inoltre ha vinto un torneo di serie C1 con il Modena 1989/90.
ALLEGRI OK CONTRO GRANATA E MAZZARRI 10 Le vittorie di Allegri contro il Toro in 14 partite, 3 pari e 1 sola sconfitta (33 punti su 42). 10 I precedenti contro Mazzarri, la tradizione sorride al mister bianconero con 3 vittorie, 2 ko e 5 pareggi.
Allegri non vince però contro Mazzarri dal 2011 (poi 3 pareggi e 2 ko) e nel derby di Milano una vittoria per Mazzarri (1-0) il 22/12/2013 (in quel torneo Allegri subì l'esonero). 4 Insegue il suo 4 scudetto consecutivo, nella storia del calcio italiano solo Carcano negli anni 30, unico allenatore italiano ad aver vinto 4 titoli consecutivi in Italia. Conte ha sommato 3 titoli Juve più Premier 16/17, in mezzo era C.t. azzurro. Allegri è anche l'unico ad aver fatto doppietta scudettocoppa Italia per 3 stagioni di fila (14/15; 15/16; 16/17) 201 Le panchine alla guida della Juve dal 2014 in poi: 142 vittorie, 33 pareggi e 26 ko (389 reti fatte e 139 reti subite).
IL DERBY PIÙ 'ANZIANO' 238 I derby già disputati. Sono 101 le vittorie della Juve, 75 le vittorie del Toro, 62 pareggi. 176 le sfide in Campionato, 75 vittorie Juve, 52 Toro e 49 pareggi. 1 È il Derby che ha la mag-
gior anzianità fra quelli della storia moderna, il primo si disputò infatti il 13/1/1907 al “Motovelodromo Umberto I” e vinse il Torino per 2-1. 3 le rimonte più clamorose. La prima il 7/3/1982, la Juve dopo 20 minuti perdeva 2-0, i bianconeri vinsero per 4-2 con 2 reti di Scirea, gol di Brady e Tardelli. La seconda il 27/3/1983, la Juve a 20 minuti dal termine vinceva 2-0, reazione granata con 3 reti in 5 minuti con Dossena, Bonesso e Torrisi. L’ultima datata 14/10/2001 in Juve-Toro 3-3, rimonta del Toro dallo 0-3 al 3-3. È stata la prima volta che una squadra riesce a rimontare tre gol all’altra. 3 Gli autori di una tripletta nei derby di A: Virgili, Combin e Vialli. Il primatista di doppiette è Boniperti (5). Il record del derby è del granata Kempher che segnò 4 reti il 3/2/1907.
NUMERI TORO 868 I giorni per ritrovare i granata con 3 vittorie
consecutive in casa (Bologna, Benevento e Udinese) e allo Stadio Grande Torino nessun gol subito. Il 27/9/2015 il Toro vinse contro il Palermo dopo aver battuto Fiorentina e Sampdoria e conquistò la terza vittoria casalinga consecutiva. 11 I punti conquistati dal Toro di Mazzarri con 3 vittorie in casa (Bologna 3-0; Benevento 3-0 e Udinese 2-0) e 2 pari in trasferta. 10 gol fatti e solo 2 subiti (zero in casa). 4 Le sconfitte del Toro (Juve, Roma, Forentina e Napoli) in questo torneo, solo 3 squadre hanno subito meno ko: Napoli 1, Juve e Inter 2. Tutte le squadre davanti hanno subito più ko: Roma 5; Lazio 6; Sampdoria 7; Milan 8 e Atalanta 7. 1 Un punto in più rispetto allo scorso anno. Per l'attuale Toro 20 punti in casa e 16 in trasferta, 10 gol in meno e 7 reti subite in meno. 12 I pareggi del Toro (5 in casa e 7 in trasferta). Per trovarne così tanti in A per
i granata a questo punto bisogna risalire a 10 anni fa (2007/2008), allora 14 “ics”.
NUMERI JUVE 2 I punti in più della Juve rispetto allo scorso anno, 62 contro 60. 8 Le vittorie consecutive (Bologna, Roma, Verona, Cagliari, Genoa, Chievo, Sassuolo, Fiorentina), primato stagionale dei bianconeri. Anche il Napoli capolista ha aperto una serie di 8 vittorie consecutive. 15 Le partite su 24 senza subire gol per la Juve e solo 15 gol subiti (miglior difesa come il Napoli) contro i 16 di un anno fa. 481 La Juve non subisce gol in campionato da 481 minuti (gol di Caceres a Verona). 61 i gol segnati dalla Juve, miglior attacco del Torneo. Dopo 24 turni da 58 anni una squadra non segnava così tanto. (Ha collaborato Davis Reineri)
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Miss JuveToro - Eva Mbaye Miss 'JuveToro' di questo numero del nostro settimanale dedicato al derby è Eva Mbaye, 23enne modella senegalese, "la perla nera" di 'Orgoglio Granata' su Grp Televisione. Eva ormai è diventata tifosissima del Toro, non solo perché ci gioca il suo connazionale Niang: "Il Toro con Mazzarri - ci racconta Eva - ha trovato identità e solidità. E Belotti è in grande forma. Sono fiduciosa per il derby: il Toro disputerà una grande partita, poi dipenderà dagli episodi. Niang sta tornando in forma, ma l'uomo derby sarà Iago Falque, se lo merita".
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L'Oroscopo
13 A cura di Elis
ARIETE (21/03-20/4) Non date troppo peso a quello che pensate sia giusto fare: agite e basta. Anche perché il pensiero razionale non è mai stato la vostra carta vincente. Qualcuno vicino a voi potrebbe avere dei problemi e potrebbe quindi avere bisogno del vostro aiuto. TORO (21/04-20/05)
Non abbiate paura di parlare apertamente con le persone. All'inizio l'onestà potrebbe rivelarsi spiacevole, ma può capitare che una bugia anche se detta a fin di bene risulti una pessima scelta e che perdiate solo un'occasione.
GEMELLI (21/05-21/06)
Potrà esserci qualche incomprensione o problema con gli altri. Anche se non si tratta di nulla di particolarmente grave, non sottovalutate la situazione. Non siate testardi. Ascoltate attentamente altri pareri e siate aperti ad altre soluzioni.
CANCRO (22/06-22/07) Nel mese di febbraio irradierete energia positiva e la diffonderete anche a chi vi è vicino. Ecco perché sarà facile per voi mantenere rapporti sociali. Vivrete dei momenti interessanti che non potrete dimenticare. LEONE (23/07-23/08)
In tempi difficili vi aspetterete l'aiuta della famiglia. Riusciranno a sollevarvi il morale. Mostrate riconoscenza ai vostri cari e restituite a loro i favori. Evitate spiacevoli incomprensioni. Non siate remissivi: dite ciò che vi infastidisce.
VERGINE (24/08-22/09) Cercate la compagnia della vostra famiglia o degli amici più stretti. Non restate in un angolo a isolarvi. Le persone possono sollevarvi il morale. Passerete a un periodo stabile, in cui la vostra responsabilità si svilupperà e diventerete più maturi. BILANCIA (23/09-22/10) Non siate aggressivi e non puntate il dito solo verso gli errori degli altri: prima di tutto riflettete sui vostri. L'amico/a di un tempo vi aiuterà e vi sosterrà e in questo momento potrete trovare consigli utili e comprensione. SCORPIONE (23/10-22/11)
Questo sarà un periodo di stabilità e finalmente smetterete di essere distratti. Potrete così dedicare più tempo alle attività che vi appassionano. Cercate però di mantenere un ritmo ragionevole senza strafare.
SAGITTARIO (23/11-21/12) Cercate di non prendere tutto troppo sul serio cercando di discutere ogni minimo problema nei dettagli. Eviterete così di rovinare qualche rapporto. Per un po' fate uscire i problemi dalla vostra testa. CAPRICORNO (22/12-20/01) Purtroppo potreste andare incontro a qualche problema, ma non lasciatevi sopraffare e prendetevi un po' di tempo per voi stessi. Rivelate doti che avete tenuto nascoste e provate qualcosa che vi ha sempre attirati ma che avete temuto di mostrare. ACQUARIO (21/01-19/02) Non lasciatevi tentare dalla passività. Siete intelligenti e capaci, quindi non abbiate paura di mostrarlo: chi vi sta intorno lo apprezzerà. In questo periodo avrete più tempo a dedicare a conoscenti e alle relazioni, e questo vi farà dimenticare per un po' le preoccupazioni. PESCI (20/02-20/03)
Finite tutto ciò che avete lasciato incompiuto, oppure in seguito potreste avere dei problemi. Esaminate la vostra coscienza. Non prendete decisioni irrealistiche che non possono essere portate a termine.
'Salome' di Strauss al Teatro Regio
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arà in scena dal 15 al 25 febbraio, al Teatro Regio di Torino, "Salome", di Richard Strauss. Sul podio dell’Orchestra Gianandrea Noseda, al suo terzo appuntamento operistico della Stagione del Regio, dopo i successi ottenuti con "Tristano e Isotta" e "Turandot". A causa dei fatti accaduti il 18 gennaio scorso, le macchine di palcoscenico del Regio sono state sottoposte ad una serie di controlli tecnici; di conseguenza, al momento, non è possibile presentare allestimenti che comportino scenografie in movimento. "Salome" viene dunque presentata in forma semiscenica. Questa nuova ver-
sione, a cura di Laurie Feldman, seguirà fedelmente il libretto e porterà in luce gli aspetti essenziali della drammaturgia del capolavoro di Strauss, restituendo a pieno la simbologia contenuta nell’opera. Sul palco, racchiuso tra fondali neri, alcune sedie connoteranno lo spazio scenico all’interno del quale tutti i personaggi dell’opera interagiranno tra loro, compreso Jochanaan, che nelle scene ambientate nella cisterna ove è rinchiuso canterà emblematicamente in buca, affianco all’orchestra. Ogni personaggio indosserà un costume, che ne connoterà il ruolo facendone risaltare la personalità. Le luci sono firmate da Andrea Anfossi, i costumi di Laura Viglione. Nel cast il soprano Erika Sunnegårdh (Salome), il tenore Robert Brubaker (Erode), il soprano Doris Soffel (Erodiade), il baritono Tommi Hakala (Jochanaan). La produzione è il titolo cardine del "Festival Richard Strauss", che dal 2 al 25 febbraio coinvolge le istituzioni culturali to-
rinesi in un omaggio al grande compositore tedesco. Lo spettacolo dura un’ora e 45 minuti. L'opera fu composta tra il 1902 e il 1905, un manifesto della musica del '900 profondamente legato al Regio poiché proprio in questo teatro, nel 1906, Strauss ne diresse la prima italiana. Un’opera in un atto tratta dall’omonimo poema di Oscar Wilde nella traduzione tedesca di Hedwig Lachmann. Paolo Rachetto
Nella foto Gianandrea Noseda (Ph Teatro Regio, Ramella e Giannese)
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Redazionale / Volley
Puglia, terra di racconti… anche sportivi
iamo in Puglia, nella splendida cornice della Murgia al confine con la Valle d’Itria. Insieme alle bellezze naturali ed alle delizie enogastronomiche universalmente riconosciute, questo territorio esprime un movimento sportivo particolarmente vivace ed interessante. In questo articolo descriviamo l’attività di una società di pallavolo, la ASD Volley Santeramo 1990, con quasi 30 anni di attività alle spalle dedicata alla crescita dei giovani del territorio. Il Presidente è il sempre attivo Stefano Sette, la prima
in lei vedono una guida attenta e competente, l’allenatore Lino Paolicchio che infonde nei ragazzi e nelle ragazze uno stile di gioco e di vita improntato alla ricerca del continuo miglioramento psico-fisico, la “chioccia” Rosanna Dimauro che prende in carico i pulcini del mini volley fin dalla più tenera età. Lo staff è completato da un efficiente ed entusiasta pool di dirigenti che curano l’aspetto organizzativo, tra cui Michele Cardinale, Franco Caponio, Raffaele Stano, Giovanni Cristella, Rosalinda Sette, Gabriella Leone. In questo periodo dell’anno si tirano le somme della prima parte della stagione, che ha visto terminare i campionati Under 16 e 18, e si pianifica la seconda che vede impegnata la Società nel proseguimento dei primari campionati di Serie D e dei tornei per i più giovani “reduci” dalle esperienze Under. Le atlete dell’Under 16 femminile si sono distinte, in tutte le partite disputa-
allenatrice Chiara Marsico, molto attenta ai miglioramenti tecnici e professionali dei propri atleti ed atlete ma anche e soprattutto alla crescita ed alla maturazione degli adolescenti che
te, per un’ottima qualità di gioco inframezzata da pause “caratteriali” tipiche dell’età della crescita. In particolare le ragazze di Chiara Marsico, come si può notare dai risultati
Merlyn Anzelmo
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della 3 fasi del campionato nella tabella seguente, hanno vinto “solo” 7 partite ma delle 8 perse ben 7 sono terminate al 5° Set! Si tratta di un chiaro ed evidente sintomo di ottimo potenziale di gioco misto a “contraddizione da crescita”, visto che la squadra ha sempre tenuto il punteggio in equilibrio cedendo solo nel set decisivo. Tutte le giocatrici hanno dato il loro contributo di entusiasmo e volontà, in
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Impaginazione e grafica Silvana Scarpa - Tel. 011 0371291 Servizi fotografici Archivio JuveToro
Hanno collaborato Alessandro Costa, Massimo Fiandrino, Emiliano Latino, Ezio Maletto, Paolo Rachetto, Giovanni Rolle, Marco Sanfelici, Marco Venditti Ermanno Vittorio
Direttore Editoriale Gianni Castaldo - amcsrls@yahoo.it
Segreteria di redazione Cristina Zecchino - amcsrls@yahoo.it
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Autorizzazione Trib. di Torino n. 30 del 27/11/2015. Tutti i diritti riservati Responsabile del trattamento dei dati personali: Gianni Castaldo
CHIUSO IN REDAZIONE ALLE ORE 17 DI GIOVEDÌ 15 FEBBRAIO 2018
particolare abbiamo voluto focalizzarci sul ruolo del Libero, un ruolo importante sia nella fase difensiva che in quella di partenza dell’azione di attacco. Una buona ricezione rappresenta le fondamenta da cui far partire un buon attacco. In questo ruolo si sono distinte il libero titolare Merlyn Anzelmo e la sua valida sostituta Giulia Marzano che ha saputo dare il cambio a Merlyn ogni volta che l’allenatrice lo ha ritenuto opportuno. Merlyn si è distinta con interventi difensivi puliti ed ordinati con alcune azioni di recupero davvero incredibili per tempismo e velocità di esecuzione… dovesse migliorare nella percentuale di grinta ed aggressività avrebbe un grande futuro. Giulia è in continua e progressiva maturazione tecnica, non ha mai fatto manca-
re impegno, determinazione e grinta da veterana! Tra le due si è creata una complicità ed un affiatamento che raramente si vede sui campi di gioco. Entrambe hanno notevoli spazi di miglioramento e di crescita che potranno conquistare, insieme al resto della squadra, nel campionato di Prima Divisione Gio-
vani al nastro di partenza e che seguiremo con grande attenzione ed entusiasmo. L’obiettivo sarà ben figurare nei risultati e nel gioco, ma soprattutto continuare a favorire una crescita sana ed equilibrata dei nostri ragazzi che, non dimentichiamolo, rappresentano il nostro futuro!
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