JuveToro n. 16 - anno VI

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RISTORANTE PIZZERIA PRIMAEPOI TORINO - Via Lagrange, 43 Tel. 011 5178698 www.primaepoiristorante.it giuseppe.dragna@gmail.com

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amcsrls@yahoo.it GIORNALE DEI TIFOSI DI JUVENTUS E TORINO - Anno VI - N. 16 - 28 FEBBRAIO 2017 - Copia omaggio 3 domande a BB

La Partita

Conferenza Stampa

Squadra Ospite

“Stadium, fortino che fa tremare gli avversari. La 'tripletta' è un'impresa possibile”

Caccia alla 3a coccarda tricolore consecutiva. La forza di una 'rosa' di grande qualità

Allegri: “Sarà un Napoli rabbioso. L'importante, in casa, è non prendere gol. Marzo mese decisivo”

Dopo l'addio-scudetto e l'Europa compromessa la Coppa Italia è l'ultima spiaggia per gli azzurri

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FOTO STEFANO GNECH

JUVE, VINTE 30 FAI 31!

QUESTA SERA ALLO STADIUM CONTRO IL NAPOLI I BIANCONERI VOGLIONO ALLUNGARE LA STRISCIA POSITIVA DI VITTORIE TRA LE MURA AMICHE PER IPOTECARE L'ACCESSO ALLA FINALE DI COPPA ITALIA JUVENTUS-NAPOLI | MARTEDÌ 28 FEBBRAIO ORE 20.45

Il RE delle COZZE a TORINO

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3 domande a... Bruno Bernardi

“Stadium, fortino che fa tremare gli avversari” “La 'tripletta' è possibile! L'esperienza del recente passato servirà per distribuire al meglio le energie”

B

runo Bermardi, vincendo sabato scorso contro l'Empoli la Juve è arrivata in cifra tonda: 30 vittorie consecutive allo Stadium. Un rullino di marcia terrificante per gli avversari. Questa sera è la volta del Napoli calpestare l'erba dell'impianto torinese: 'fatto 30 si faccia 31' urlano i tifosi bianconeri...

Un dato assolutamente impressionante. Una striscia vincente di quelle che fanno tremare le vene dei polsi agli avversari che escono dal tunnel per provare a fermare la corazzata bianconera. Un autentico fortino dove fare punti, per le rivali, sembra diventata un'impresa proibitiva. Ma, come tutti i record, anche questo è fatto per essere battuto o per essere interrotto e la Juve sa di non potersi permettere il lusso di alzare il piede dall'acceleratore. Gli uomini di Allegri sanno di dover continuare a imporre la legge del fattore campo a chi è di turno. Questa volta c'è la semifinale di Coppa Italia che ha caratteristiche particolari: andata e ritorno offrono agli ospiti la possibilità di rimediare ad un eventuale passo falso

di questa sera. Ma il Napoli sa che non può permettersi di sbagliare l'approccio con i campioni d'Italia e dovrà giocare la partita dell'anno, almeno sino a questo momento, davanti al pubblico torinese. Napoli che già ha un piede e mezzo fuori dalla Champions League ed è molto distanziato nella lotta scudetto dopo il passo falso interno contro l'Atalanta. La Coppa Italia potrebbe rappresentare, per i partenopei, l'unico trofeo da sollevare in questa stagione... Sì, questa sera per Insigne e compagni è solo il primo aperitivo di coppa. Perché poi ci sarà l'altra, ben più importante e prestigiosa coppa, che rappresenta una opportunità di riscattare queste ultime prestazioni

Higuain

altalenanti che la squadra di Sarri ha offerto ultimamente. Contro il Real Madrid non tutto è ancora perduto. Perdere in casa con l'Atalanta è stato un brutto

colpo e potrebbe aver fatto accumulare rabbia nei giocatori azzurri. Ma non so fino a che punto la rabbia eventualmente accumulata può rappresentare un'energia positiva. Allegri sa comunque bene che il Napoli venderà cara la pelle questa sera e dovrà schierare una squadra intelligente sia sotto l'aspetto tattico che tecnico-agonistico. Ci vorrà una squadra che sappia capitalizzare, come ha fatto finora, il fattore campo per poi presentarsi al San Paolo, nella gara di ritorno, con una base forte sulla quale costruire la qualificazione alla finale. E le motivazioni, per Higuain e compagni, non mancano... La Juve invece sembra viaggiare con il vento in poppa in tutte le competizioni. È esagerato parla-

re di possibile 'tripletta'? Possono i bianconeri vincere tutti e tre i trofei ai quali stanno partecipando? La Juve ha certamente come l'ha avuta due anni fa, svanita poi a Berlino - l'opportunità di provare a centrare una storica 'tripletta'. L'esperienza del recente passato servirà ai bianconeri per distribuire le energie al meglio e prepararsi a scrivere altre pagine storiche in aggiunta a quelle che sono già riusciti a confezionare. Questo vale per la qualificazione in Champions, che è ampiamente a portata di mano dopo il 2-0 dell'andata; vale per la gare di coppa Italia e per lo sprint finale per entrare nella leggenda con il sesto scudetto consecutivo.

IL FITNESS DEL FUTURO? A TORINO È GIÀ ARRIVATO!

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elettronica, l’EMS consente un’intensificazione selettiva di stimoli elettrici naturali. Questo tipo di allenamento è più efficace perché l’ausilio dell’attrezzatura elettronica consente di lavorare sul corpo in maniera diversa rispetto al tradizionale allenamento con i pesi, in quanto l’allenamento coinvolge tutto il corpo attivando, contemporaneamente, fino all’ 80% delle fibre muscolari ad ogni ciclo di contrazione. L’intensità della contrazione muscolare, inoltre, è superiore perché le contrazioni prodotte dall’EMS sono più forti e più intense di uno sforzo volontario. Infine, con questo tipo di allenamento, vengono reclutate anche le fibre profonde, il che porta ad un migliore coordinamento intra ed inter muscolare, oltre che ad una tonificazione superiore. Tali caratteristiche di allenamento consentono di ottenere risultati altamente efficaci in un periodo di tempo minore rispetto agli allenamenti tradizionali. Con EMS avete bisogno di soli 15-20 minuti 1 o 2 volte alla settimana per ottenere risultati paragonabili a diverse ore di allenamento convenzionale. Da ora anche a Torino è possibile svolgere questo tipo di allenamento innovativo! Da pochi giorni, in Corso Sviz-

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Roberto Grossi

REDAZIONALE

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ControCorrente

Caro Allegri, c'è un 'vaffa' di troppo: il tuo! Il furibondo litigio con Bonucci ha messo a nudo l’asprezza di carattere del tecnico juventino di ENRICO HEIMAN

Ma a quel punto la situa-

da Allegri né dalla società,

di

smisurate,

meno che anche lui non si

zione tra i due è precipi-

intesa come Marotta e Ned-

abbia detto a Marotta “O

decida a rispondere ai ripe-

tata. Bonucci, con gesti e

ved. L’indomani, cioè sabato

lui, o io”. Non risulta che

tuti richiami di Conte, per il

parole ha insistito: per tutta

mattina, c’è stato l’inevita-

neppure Napoleone (sicu-

suo Chelsea, o di Guardiola

risposta Allegri, con voce e

bile confronto a Vinovo. Da

ramente più importante di

che vedrebbe benissimo il

atteggiamento visibilmente

una parte Allegri e Bonuc-

Allegri) si sia mai espresso

roccioso

dimensioni

difensore

viter-

alterati, gli ha risposto: “Tu

ci, per nulla rappacificati,

in questo modo. Pare che

bese nelle file del Manche-

lla Juve tutto si ampli-

stai zitto e pensa a giocare,

dall’altra Marotta, Paratici

a fine stagione il tecnico

ster City. Si vedrà, come si

A

fica. Basta un qualun-

testa di cazzo”. E sono vola-

e Nedved. Per riparare al

potrebbe lasciare la Juve,

suol dire. Ma sicuramente

que litigio tra il tecnico e

ti altri “vaffa” da una parte

fattaccio la Juventus non

attratto da sirene inglesi,

la rissa con Bonucci mac-

un giocatore, stavolta furi-

e dall’altra. Da notare che

poteva non intervenire con

cioè l’Arsenal, che sta per

chia l’immagine di Allegri,

bondo e avvenuto in campo

in quel momento la Juven-

mano pesante. Quindi mul-

giubilare dopo vent’anni il

il quale ha già avuto diversi

sotto gli occhi di tutti, per-

tus stava vincendo 3-0, poi

ta al calciatore che a Porto

vetusto Wenger. In tal caso

scontri (chiamiamoli dissa-

ché si trasformi in un “ca-

sarebbe arrivato il 4° gol,

è stato spedito in tribuna,

Bonucci potrebbe rimane-

pori) con i giocatori della

sus belli”. Motivo di guerra.

con doppietta di Dybala, in-

multa o automulta (questo

re a puntellare una difesa

Juventus. Allenatore

Esattamente quanto acca-

con

vano mitigata dalla rete del

rimarrà un mistero) anche

non più verde. Ma se inve-

scarsa diplomazia? Sicura-

duto la sera di venerdì 17

Palermo realizzata negli ul-

ad Allegri che ha detto in

ce Allegri dovesse rimane-

mente alla Farnesina non lo

(toh, la cabala) sul finire

timi istanti del recupero dal

tivù che devolverà il dena-

re, allora sarebbe Bonucci

prenderebbero.

dell’anticipo di campionato

bulgarotto Chochev. Per la

ro in beneficenza. Oltre a

a dover fare le valigie. A

col Palermo. Prima d’intra-

cronaca, Marchisio è stato

ripetere 3 o 4 volte che il

L'arbitro di Juve-Napoli ai raggi X

caso è chiuso. Bonucci, in camera caritatis, avrebbe chiesto scusa ma la frattura tra i due rimane ed è

VALERI Paolo Nato a Roma 16/05/1978 Sezione Roma 2 / Internazionale

calcisticamente insanabile. Certo, sono molto più gravi i 29 morti per la valanga che in Abruzzo ha distrutto l’hotel Rigopiano e i 299 morti causati dai terremoti che hanno funestato l’Italia Centrale a partire dal 24

Assistenti: ASS1: Costanzo Alessandro - Sez. Orvieto (TR) ASS2: Passeri Matteo – Sez. Gubbio (PG) IV°: Rocchi Gianluca - Sez. Firenze

agosto. Quelle sono le vere tragedie. Non i rabbuffi dei nostri divi del pallone. Divi prendere la felice (e fortu-

sostituito poco dopo da Rin-

secondo la morale dei tifosi,

nata) trasferta in Portogal-

con, ma ormai, per dirla con

non certo per il sottoscritto.

lo nel match di Champions

linguaggio da marciapiede,

La gente però si chiede: chi

contro il Porto. Riepiloghia-

la frittata era fatta. La ris-

ha ragione dei due? Bonuc-

mo i fatti, divenuti materia

sa, perché tale va definita,

ci che per serietà professio-

dettagliata per giornali e

è proseguita in spogliatoio,

nale suggerisce una mossa

televisioni. Quando man-

raggiunto subito da Bonuc-

al tecnico. O Allegri che,

cava circa un quarto d’ora

ci furibondo senza il ritua-

evidentemente

alla fine della partita Le-

le saluto al pubblico con

dall’atteggiamento del suo

onardo Bonucci, un mam-

i compagni di squadra. E

giocatore, in breve perde le

masantissima della difesa

quando ci è arrivato anche

staffe e lo insulta in modo

bianconera, ha chiesto ri-

Allegri, che tutto sembra

vergognoso. Nella grotte-

petutamente al tecnico di

ma non il conte Max (così

sca vicenda c’è un “vaffa”

sostituire Marchisio perché

lo definiscono i giornali, con

di troppo. Definiamolo così.

lo vedeva stanco. Natural-

enorme ed eccessivo sussie-

Ma è il “vaffa” del signor

mente Allegri non ha dato

go) i due si sono affrontati

Allegri, che per il suo ruolo

retta a Bonucci. Caspita,

di nuovo con spirito più che

dovrebbe essere al di sopra

avrà pensato, l’allenatore

bellicoso. I “rumors” riferi-

delle parti. Saper gestire

sono io. Decido io quando

scono che stavano per ve-

anche in contrasti minimi,

e chi sostituire. Ma Bonucci

nire alle mani, prima che

non scendere a livelli di

ha insistito un paio di vol-

alcuni giocatori (pare Buf-

rissa da strada. Se c’è una

te, avvicinandosi al tecnico

fon, Barzagli e qualche al-

morale, non può essere

che, com’è noto, sta quasi

tro) evitassero il peggio. Li

questa. Il dissidio, calcisti-

sempre in piedi a dirigere

hanno separati a forza. Un

camente parlando, appare

le operazioni. Raramente

episodio

sgradevole, non

insanabile. Riferiscono che

va a sedersi in panchina.

raccontato interamente né

Allegri, punto nell’orgoglio

Partite dirette in A: 139 Vittorie interne: 52 Pareggi: 45 Vittorie esterne: 42 Rigori: 53 Espulsioni: 54

Precedenti con Juventus: 22 Vittorie: 14 Pareggi: 5 Sconfitte: 3 Precedenti con Napoli: 18 Vittorie: 12 Pareggi: 4 Sconfitte: 2 1 Precedente in Supercoppa Italiana (finale Doha) 22/12/2014 Juventus-Napoli 1-1; dts. 2-2; dcr. 7-8

(a cura di Ermanno Vittorio)

infastidito

Giornale sportivo per i tifosi di Juventus e Torino

Direttore Responsabile Roberto Grossi rogro@inwind.it Hanno collaborato Bruno Bernardi, Alessandro Costa, Enrico Heiman, Ezio Maletto, Paolo Rachetto, Giovanni Rolle, Marco Sanfelici, Alessandro Vaccaneo, Marco Venditti, Ermanno Vittorio Segreteria di redazione Cristina Zecchino Tel. 011 0371291 amcsrls@yahoo.it Impaginazione e grafica Silvana Scarpa Servizi fotografici Agenzia Domus Images Stefano Gnech ONE+NINE Images Giuliano Marchisciano

Editore AMC - Art Media Communication Direttore Editoriale Gianni Castaldo amcsrls@yahoo.it Pubblicità amcsrls@yahoo.it Stampa I.T.S. SpA Distribuzione gratuita agli ingressi esterni degli stadi torinesi, eventi e canali commerciali Autorizzazione Trib. di Torino n. 30 del 27/11/2015. Tutti i diritti riservati Responsabile del trattamento dei dati personali: Gianni Castaldo

CHIUSO IN REDAZIONE ALLE ORE 17 DI LUNEDÌ 27 FEBBRAIO 2017


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La Partita

Juve, caccia alla terza coccarda tricolore consecutiva Bianconeri in gran spolvero, giocano anche per la Storia. Napoli con l'acqua alla gola

Buffon

S

e c'è una competizione snobbata dalle grandi squadre e ritenuta di seconda fascia nella considerazione del valore intrinseco, questa è la Coppa Italia. A meno che diventi l'ultima spiaggia per salvare una stagione o si giunga agli atti finali con uno schieramento di pretendenti che possano dare vita a due semifinali

di autentico interesse. È il caso dell'edizione in corso che può presentare un derby capitolino in cui Roma e Lazio si disputeranno l'accesso alla finale oltre alla solita supremazia cittadina e, se vogliamo, una sorta di “clasico” tra Juventus e Napoli, squadre che da anni incrociano le loro strade inseguendo traguardi comuni. Juventus e Napoli sono in corsa per la qualificazione ai quarti di finale della Champions League, anche se le rispettive partite di andata hanno dato verdetti notevolmente differenti, con i partenopei costretti ad una rimonta assai problematica nei confronti di quei marpioni di merengues madridisti, mentre sotto la Mole il ritorno contro il Porto appare più agevole dopo il blitz in Portogallo. In campionato pare ormai che alla capolista si

opponga solo più la Roma che ospiterà proprio il Napoli nella prossima giornata in uno scontro che sa tanto di eliminazione diretta. Le speranze di Sarri ed i suoi sono ridotte praticamente a zero, dovendosi guardare oltretutto da un'Atalanta in vena di miracoli e la batosta al San Paolo fa ancora male. Ecco allora che la Coppa Italia diventa un obbiettivo di grande importanza all'ombra del Vesuvio. Potrebbe essere una competizione che darebbe un senso alla stagione, nata con ben altri auspici e certezze. Proprio la sconfitta interna subita dagli atalantini di Gasperini ha aperto un periodo delicatissimo, nel quale il Napoli si potrebbe trovare fuori da tutte le competizioni a marzo, mese in cui altri programmano il rush finale. La Juve è tranquilla, ma deter-

minata a conseguire qualcosa che non ha precedenti in Italia e forse nel resto del mondo. Giacché ripetere per tre anni consecutivi l'accoppiata campionato e coppa nazionale aprirebbe una nuova finestra sulla leggenda. E che a Torino ci credano lo testimonia il turnover massiccio impiegato nella gara contro l'Empoli. La semifinale è cosa seria e la formazione, con ogni probabilità, eccezion fatta per Neto, sarà la migliore possibile. Allegri può contare sulla forza del gruppo, sulla sua sovrabbondanza in termini numerici e di qualità e su un momento in cui tutti stanno bene e la rosa è completa. Marzo è ormai alle porte, evocato a più riprese dal tecnico bianconero come lo snodo topico del cammino verso gli obbiettivi ed a cui presentarsi al meglio della

Dybala

forma. La Juve appare in sintonia completa con i dettami del mister e questo non può che fare bene. Si gioca in anticipo rispetto al derby romano di domani, per una richiesta della società partenopea che ha molto le sembianze di un artificio da 'commedia dell'arte'. A Napoli non sono per nulla abituati a giocare serie di

partite di alto livello in breve tempo e ci si aiuta come si può. Fintanto che alla voglia di crescere, si preferisca la strada dell'arrangiarsi. Con la Lega connivente e su questo aspetto stendiamo un velo pietoso. La Juve non fa una piega e non chiede nemmeno di portare il pallone. A Torino siamo avanti. Marco Sanfelici


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Conferenza Stampa

Allegri: “Napoli arrabbiato, l'importante in casa è non prendere gol...” Sul suo futuro: “Studiare spagnolo? A scuola faticavo con l'italiano ma ho imparato il torinese... Triplete? Parliamo di cose serie”

V

igilia di Juve-Napoli, semifinale di coppa Italia. In conferenza stampa, a Vinovo, Massimiliano Allegri mette in guardia la platea sulla difficoltà della gara: “Ci teniamo a giocare la terza finale di seguito di coppa Italia, sarebbe bello. Ma attenzione, il Napoli sarà rabbioso per la scon-

fitta contro l'Atalanta di sabato scorso. Inoltre non è che in tre giorni i partenopei hanno perso tutto quanto di buono fatto in questi anni. La cosa più importante è non prendere gol visto che giochiamo la prima in casa. Turn-over? Ci saranno dei cambi ma devo ancora valutare bene ”.

Si passa a tessere gli elogi di Dybala e Neto: “Dybala ci permette di raccordare i due centrocampisti con gli attaccanti. Con lui abbiamo più qualità e linee di passaggio, questo è ovvio, ma l'argentino non può giocare sempre. Senza di lui si gioca magari un po' meno bene ma l'importante è non perdere di solidità di squadra, di ordine. Neto? Gioca di sicuro. Ha fatto sempre ottime gare quando è stato chiamato in causa. È secondo portiere alla Juve solo perché davanti ha uno come Buffon ma in altre squadre sarebbe sicuramente titolare... Sugli esterni posso dirvi che giocheranno Lichsteiner e Asamoah. Higuain? Le emozioni di vedere il Napoli

le ha già superate in campionato... Siamo molto contenti di lui, più gioca e più entra in forma”. Tocca ad un argomento da prendere con le molle, la possibile conquista della 'tripletta'. Ma qui Allegri fa un passo indietro con la consueta ironia livornese: “Parliamo di cose serie per favore. Intanto sarebbe bello arrivare in fondo a tutte le competizioni per riempire il calendario, sarebbe noioso trascorrere le settimane senza giocare alcuna partita... Ho sempre detto che marzo sarebbe stato un mese decisivo per decollare come squadra e devo dire che ci arriviamo con 7 punti di vantaggio sulla seconda in campionato che è la Roma, che è diventata

una squadra seria e tosta; ci arriviamo con la vittoria di Porto in Champions League e con la semifinale di coppa Italia. Penso che siano risultati importanti. La squadra inoltre è migliorata molto nei singoli, nello sviluppo collettivo, nell'entusiasmo”. Infine un accenno di futu-

ro. Ma anche qui l'ironia prevale su tutto: “Se sto studiando l'inglese o lo spagnolo? A scuola facevo fatica ad imparare l'italiano, figuratevi un pò... Però ho imparato il torinese discretamente bene...”. (r.c)

(Foto in alto Allegri, a sx Lichsteiner che giocherà titolare questa sera)


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Forum Giornalisti

A colloquio con le 'firme' celebri che seguono la Juve L

o Juventus Stadium si prepara a ospitare un'altra nottata di gala. Stasera è in programma infatti la semifinale di andata di Coppa Italia che vedrà di fronte Juventus e Napoli. Sui temi di questa sfida che vedrà di fronte due grandi rivali che hanno caratterizzato il calcio italiano degli ultimi anni abbiamo interpellato alcune firme prestigiose del giornalismo sportivo torinese. Una di queste è Antonio Barillà, penna di spicco del 'Corriere dello sport-Stadio' ed inviato al seguito della Vecchia Signora sui campi d’Italia e d’Europa. Antonio, che partita ti aspetti tra Juve e Napoli? Innanzitutto sarà una sfida molto sentita, in quanto si affrontano due squadre che specie negli ultimi anni sono state protagoniste di una rivalità molto accesa in diverse competizioni. Il fatto che entrambe siano squadre di vertice non può che aumentare i motivi di interesse di questa gara.

Sicuramente la squadra di Allegri si presenta a questo appuntamento in condizioni migliori del Napoli, visti i risultati dei partenopei contro Real Madrid e Atalanta. Vedi pertanto la Juve in vantaggio sugli azzurri? I bianconeri dovranno cercare di far pesare l’effetto dello Juventus Stadium in vista della gara di ritorno al san Paolo. Quest’anno allo Stadium tutte le squadre italiane hanno pagato pegno, le uniche a strappare un pareggio sono state due formazioni straniere, ovvero Lione e Siviglia. A meno 12 dalla Juve in campionato e con un piede virtualmente fuori in Champions League, la Coppa Italia rischia di rimanere l’unica competizione alla portata del Napoli? È ancora prematuro affermarlo. Anche se 12 punti rappresentano uno svantaggio consistente, il discorso per lo scudetto non può ancora dirsi chiuso. Lo stesso vale per la Champions.

Ribaltare il 3-1 di Madrid non sarà facile, ma al San Paolo il Napoli potrebbe riuscire a centrare l’impresa. Di diverso avviso su quest’ultimo argomento è Gianluca Oddenino de 'La Stampa'. Gianluca, credi che il Napoli possa ancora essere una rivale dei bianconeri per lo scudetto oppure la sfida è aperta soltanto in Coppa Italia? Per quanto riguarda lo scudetto penso che per il Napoli la situazione sia ormai compromessa. Anche in Champions sarà durissima ribaltare la sconfitta del Bernabeu, pertanto il Napoli dovrà approfittare della Coppa Italia per provare a portare a casa un trofeo, anche se in questo momento la Juve sta decisamente meglio dei partenopei. A proposito degli azzurri, le polemiche tra De Laurentiis e Sarri rischiano di rompere il giocattolo? Le critiche fatte da De Laurentiis dopo la partita di Madrid hanno sicuramente

scosso l’ambiente degli azzurri e contribuito a togliere serenità alla squadra e all’allenatore. Tocca quindi ad una firma storica del giornalismo sportivo torinese e non solo. Salvatore Lo Presti è infatti l’unico giornalista italiano che ha lavorato per tutti e quattro i quotidiani sportivi nazionali. Calcisticamente paragonabile solo ad Aldo Serena, che nella sua carriera militò nelle 4 squadre di Milano e Torino. Ricordiamo inoltre che Lo Presti fu il fondatore del famoso annuario del calcio mondiale. Salvatore, doppio confronto di coppa Italia tra Juve e Napoli. Alla luce della vittoria della Juve contro l’Empoli e del pesante k.o. partenopeo contro l’Atalanta che idea ti sei fatto? Troveremo sicuramente un Napoli ferito e arrabbiato. Se vogliamo la sconfitta contro l’Atalanta di Gasperini non ci voleva per la Juve. Il Napoli sa molto bene che il campionato è ormai compromesso, la Juve è

troppo lontana, altrettanto dicasi per la gara di ritorno di Champions League contro il Real Madrid dove servirebbe l’impresa. Dunque a questo punto rimane solo la Coppa Italia come unico obiettivo rimasto a disposizione. Analizziamo dunque questa doppia sfida di coppa Italia. Non si chiede un pronostico ma un’analisi sul doppio confronto. La Juve, inutile dirlo, è superiore al Napoli. Pronta e in grado di poter portare a termine tutti gli obiettivi a sua disposizione. Per quanto riguarda i partenopei Sarri ha un gioco che mette-

rà in condizione i bianconeri di poter esprimere tutte le proprie potenzialità. Pertanto Juve favorita? Sarà un doppio confronto molto appassionante. La Juventus deve aggiudicarsi la gara di andata per poi amministrare con lucidità la partita di ritorno dove, ripeto, il Napoli come obiettivo ha solo la coppa Italia. L’ultima domanda riferita a un singolo della Juve: Marko Pjaca. Pjaca deve giocare, deve avere più continuità. Allegri gli ha chiesto di fare la fase di non possesso. Giovanni Rolle Marco Venditti

Il Punto

Nell'attesa de 'I giardini di Marzo' occorre asfaltare gli Aureliani N

emmeno il tempo di metabolizzare (non è detto sia un male) il fatto d'avere un 'perone' già nel prossimo turno della Uefa Champions League e il progressivo sfilacciamento della presunta concorrenza in campionato, che già si profila un altro impegno da preparare in fretta e furia, quello che opporrà Madama alla brigata Pulcinella nel primo atto della semifinale di Tim Cup; trofeo che detiene, con tutte le migliori intenzioni di suggellare uno storico tris consecutivo. Da osservatori potrebbe essere naturale chiedersi se i calciatori, durante certi tour de force, quando la fatica obnubila la lucidità, sappiano per quale competizione stiano giocando, ma

Allegri

la domanda sarebbe retorica, giacché un pedatore di bianconero vestito sa bene che tanto, il suo obbligo di vincere, a prescindere dal prestigio e dalla risonanza del trofeo per cui incrocia

i bulloni, rimarrebbe comunque tale. Alla luce di una stagione in cui sono evaporati quasi del tutto i sogni di gloria a più alta gradazione lirica, la compagine partenopea, già normalmente ostica e ora costretta a puntare tutte le sue residue fiches sull'unico obiettivo teoricamente perseguibile, dovrà essere maneggiata con cura dalla miglior Juventus possibile. All'uopo, poiché nell'economia degli equilibri zebrati il prodotto non è suscettibile di variazioni significative anche cambiando gli alfieri del pacchetto arretrato, a differenza, invece, di quanto accadrebbe nella terra di mezzo e sulle piazzole di sparo, è ragionevole attendersi una

Signora in versione deluxe, scevra di ogni picadillo, con l'unica probabile eccezione del 'predestinato' in luogo di Cuadrado e con l'irrinunciabile, “insostituibile” sacripante croato di Slavonski Brod a fungere da mediano d'offesa nell'ormai consolidato 4-23-1 spurio. La missione, impegnativa, ma tutt'altro che impossibile, richiederà, per il suo felice compimento, l'assoluzione di due condizioni fondamentali: massima concentrazione nell'applicazione delle diagonali, sui cambi di versante d'attacco operati dagli aureliani, loro punto di forza e allo stesso tempo limite di una manovra monocorde, quasi ossianica, e minor narcisistico com-

piacimento nel procrastinare a oltranza la finalizzazione di triangolazioni, talvolta sublimi, effettuate all'interno dell'area ostile. È sostanzialmente il vero miglioramento tecnico a cui la Göeba “italiana” deve tendere; quanto al ritmo, alla superiore velocità di circolazione della palla e a una mentalità meno orientata al contentrarsi del minimo sindacale, requisiti la cui elusione non è ammessa dal calcio praticato oltre confine, sono fiori, secondo il verbo del corifeo livornese, destinati a sbocciare ne “I giardini di marzo”. La discrepanza fra una composizione e un mazzolino è piuttosto sensibile, tuttavia, i termini di consegna sono abbastanza

ristretti, pertanto entro il 20 del prossimo mese, quando il football che conta si fermerà per una comparsata delle rappresentative territoriali, la qualità e ridondanza degli addobbi con i quali guarnire la corrente annata agonistica, saranno in larga parte svelate. Per adesso, sarà pur vero che a Carnevale ogni scherzo vale, ma è meglio stare dalla parte di chi lo pratica, anziché subirlo e rimanerci male... Quanto alle frattaglie, tranquilli; la regola del delubro sarà scrupolosamente ottemperata dai penitenti; si mormora con genuflessioni in risposta ai richiami e palpatine di cortesia a sostituzioni avvenute. Augh! Ezio Maletto


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Tutte le informazioni commerciali riportate su questo inserto potrebbero non essere piĂš attuali in quanto trattasi di ristampa del nostro archivio storico.


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Febbraio Juve

L'esordio azzurro di Carrera, i gol di Charles 15 febbraio 1948 Goleada al Comunale, Alessandria travolta 6-1. Goleador l’ala Ermes Muccinelli autore di 3 gol, altre marcature Boniperti (2) e Magni. L’Alessandria schiera tre ex: Lustha (gol della bandiera), Coscia e Tortarolo.

19 febbraio 1992 Esordio in Nazionale per Massimo Carrera: amichevole a Cesena, l’Italia s’impone a San Marino (4-0); oltre a Carrera sono presenti in campo i bianconeri Baggio (doppietta) e Casiraghi autore di un gol.

15 febbraio 1967 Ottavi Coppa Italia, Lanerossi Vicenza-Juve al “Menti” in partita unica. Match spettacolare, 2-2 nei regolamentari (gol bianconeri di De Paoli e Menichelli). Ai supplementari la Juve sigla 3 reti (Stacchini, Menichelli, De Paoli) chiudendo 5-2.

20 febbraio 1944 Nel girone ligure-piemontese del campionato di guerra la Juve affronta al Comunale il Liguria, partita ricca di spunti con altalena di gol, finisce 4-3 per la Juve con gol di Bo, Spadavecchia (2), Capaccioli.

16 febbraio 1993 Amichevole a Lecce contro la nazionale del Giappone. 3.500 spettatori applaudono il rientro in campo di Julio Cesar a 4 mesi e 12 giorni dal grave infortunio di Napoli (frattura tibia destra dopo uno scontro fortuito con Thern). Vittoria bianconera 3-1 (Conte, Vialli e Ravanelli)

munale di Torino i campioni d’Italia della Juve 4-2, i gol dello storico successo sono di Prato, Fernando (2) e Burgnich, per la Juve salva l’onore Charles (doppietta). Da parte rosanero gran prestazione degli ex Mattrel, Fernando e Burgnich.

20 febbraio 2012 Per la sesta volta negli ultimi 10 anni la Juve sbanca il Viareggio. Finale Juve-Roma 2-1 grazie alle marcature nel I tempo di Beltrame e Padovan. Per la Primavera juventina si tratta del 6° successo nelle ultime 7 edizioni. 21 febbraio 1960 La Juve espugna il campo della Spal imponendosi con un tennistico 6-3, protagonista John Charles autore di tre gol, le altre marcature sono di Sivori (2) e Leoncini

17 febbraio 1982 La Juve a Basilea ad affrontare la squadra locale in amichevole, 15.000 spettatori applaudono la vittoria Juve (2-0) grazie ai gol di Virdis e Bonini.

perti (2), Hansen J. (2), Carapellese (2), Praest, Vivolo. Questa partita dopo il 9-1 sull’Inter 1960/61 è la maggior vittoria in campionato a girone unico da parte della Juventus.

lento del settore giovanile, la partita è Fiorentina-Juve 1-1 (Boninsegna). Verza raccoglierà tra campionato e coppe 60 presenze e 11 gol, 2 scudetti (1978, 1981) e coppa Italia 1979.

25 febbraio 1992 Inter-Juve, quarti di Coppa Italia, all’andata 1-0 Juve. Partita emozionante, 90° Inter in vantaggio 1-0. Supplementari e doppietta di Roby Baggio al 99° e 115°. Da elogiare la prova del portiere Peruzzi che ha giocato con il naso rotto dal 40° del 1° tempo dovuto ad una scarpata di Bergomi.

27 febbraio 1991 Amichevole della Juve a Corbetta contro la squadra locale del comico Ezio Greggio che disputa l’ultimo quarto d’ora; risultato finale 4-1 (Schillaci, De Agostini, Di Canio e Baggio).

26 febbraio 1961 La Juve espugna il Cibali di Catania 2-1, gol di Stacchini e Charles, per il Catania gol di Prenna su rigore. Il Cibali era imbattuto dal 22 febbraio del 1959. 26 febbraio 1978 Esordio nella Juve ed in serie A per Vinicio Verza, ta-

28 febbraio 1968 Ritorno quarti Coppa Campioni, Juve-Eintracht Braunsweig (che aveva vinto all’andata 3-2). Nonostante l’orario pomeridiano 40.000 spettatori al Comunale. Nella ripresa assedio al fortino tedesco con 3 punte (Magnusson, De Paoli, Zigoni) ma solo a 180 secondi dal termine su rigore c'è la possibilità di pareggiare i conti (all’epoca non valeva la regola del gol

29 febbraio 1948 Una Juve senza molti titolari affronta al Comunale il Genoa, davanti al portiere Sentimenti IV si schierano la quasi inedita coppia di terzini Dalmonte-Caprili; nonostante le assenze la Juve vince 2-1 (Sentimenti III e autorete del genoano Verdeal).

Foto e testi di Ermanno Vittorio

(In alto una foto e un libro con protagonista John Charles, a sinistra biglietto JuveEintracht, a sinistra Massimo Carrera in maglia bianconera)

22 febbraio 1953 Sulla Fiorentina a Torino si abbatte l’uragano Juve che travolge i viola 8-0: Boni-

18 febbraio 1962 Il Palermo travolge al Co-

doppio in trasferta in caso di parità). Sul dischetto Bercellino, silenzio glaciale, si sente il colpo netto sulla sfera di cuoio, botta centrale terrificante che gonfia la rete! Lo spareggio si disputerà a Berna.

Gli ex Juve - Napoli Vecchina Giovanni Vojak I Antonio Vojak II Oliviero Mihalic Marcello Buscaglia Carlo Borel II Felice Lustha Riza Menti I Umberto Astorri Mario Mariani Amos Rosa Humberto Garzena Bruno Emoli Flavio Hamrin Kurt Sivori Omar Altafini Josè Burgnich Tarcisio Simoni Luigi Zoff Dino Carmignani Pietro Damiani Oscar Penzo Domenico

att/All. att/All. cen. cen. cen. att/All. att. att. att. att. cen. dif. dif. att. att. att. dif. cen/All. por. por. att. att.

1902 1904 1906 1907 1909 1914 1916 1917 1920 1931 1932 1933 1934 1934 1935 1938 1939 1939 1942 1945 1950 1953

Mauro Massimo Fusi Luca Carrera Massimo Padovano Michele Luppi Gianluca Ferrara Ciro Di Canio Paolo Buso Renato Fonseca Daniel Corini Eugenio Francesconi Gianluca Pecchia Fabio Fresi Salvatore Cannavaro Fabio Baldini Francesco Amoruso Nicola Zanini Nicola Zamboni Marco Ametrano Raffaele Belardi Emanuele Trotta Ivano Zalayeta Marcelo

cen. cen. dif. att. cen. dif. cen. att. att. cen. dif. cen. dif. dif. dif. att. att. dif. cen. por. cen. att.

1962 1963 1964 1966 1966 1967 1968 1969 1969 1970 1971 1973 1973 1973 1974 1974 1974 1977 1977 1977 1977 1978

Blasi Manuele Pazienza Michele Aronica Salvatore Rinaudo Leandro De Sanctis Morgan Quagliarella Fabio Stendardo Guglielmo Amauri De Oliveira Storari Marco Corradini Giancarlo Allegri Massimiliano Giaccherini Emanuele Higuain Gonzalo

cen. cen. dif. dif. por. att. dif. att. por. dif/All. cen/All. cen. att.

Allenatori che hanno diretto i due club Borel Felice Monzeglio Eraldo Parola Carlo Marchesi Rino Ranierim Claudio Lippi Marcello

1980 1982 1978 1983 1977 1983 1981 1980 1977 1961 1967 1985 1987

Altafini

Emoli

Garzena

Sivori

(Tabella e foto di Ermanno Vittorio)


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Squadra Ospite

La Coppa Italia ultima spiaggia per il Napoli Dopo l'addio-scudetto e l'Europa compromessa, gli uomini di Sarri hanno solo questa chance per alzare un trofeo tare il 7 marzo, per dare un senso al finale della stagione, piazzamento sul podio a parte. Insomma se la Coppa Italia per i top-team di solito è più una seccatura che una occasione, stasera invece per i Sarri-boys diventa un salvagente. Anche perché vincere la Coppa Italia per il Napoli varrebbe anche la possibilità di giocarsi la Supercoppa Italiana. Insom-

Sarri

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edi Bergamo e poi muori. Per il Napoli la squadra orobica è stata la bestia nera(azzurra) della stagione, visto che i Gasperiniboys hanno asfaltato 2 volte i partenopei, infliggendo al Napoli la metà delle sconfitte totali in campionato (le altre contro Roma e Juve). E cosi dopo 6 mesi da assoluto protagonista, il Napoli in pochi giorni rischia di fare 'l'anti-triplete'. Persa

ogni speranza di vincere lo scudetto dopo la sconfitta casalinga di sabato scorso contro l'Atalanta, stasera allo Juventus Stadium il Napoli cerca di rimanere ancorato alla Coppa Italia per giocarsi tutto al San Paolo il 4 aprile. Ma se stasera la sconfitta contro la Juve per i partenopei fosse pesante, ai partenopei resterebbe solo la Champions League, con l'1-3 del Bernabeu da ribal-

Reina

ma, stasera oltre a niente tifosi (vietata la trasferta ai supporters azzurri residenti in Campania) niente turn-over per i partenopei, nonostante tra una settimana ci sarà il Real al San Paolo. Anche perché se De Laurentiis ha sbottato dopo il Bernabeu, chissà cosa farebbe o direbbe in caso di sconfitta rovinosa sotto la Mole. Ecco perché la sfida di stasera, anzi la doppia sfida contro la Juve, teoricamente crea più pressione al Napoli, per quanto ci sarebbe poi da sconfiggere la finalista, comunque una romana, a Roma. Le ultime due sfide di campionato allo Stadium hanno visto i napoletani sconfitti con molto rimpianto. Dalla stoccata nel finale di Zaza dello scorso campionato alla rete del “cuore ingrato” Higuain quest'anno. Stasera per il

Hamsik

Napoli i rimpianti devono lasciare il posto alla speranza. Di poter festeggiare al ritorno al San Paolo l'accesso alla finale. Per ottenere la quale Sarri ha bisogno di trovare la giusta formula in attacco: la punta pesante, oppure il 'falso nueve'? Ma soprattutto una difesa nuovamente solida: sia su palle inattive, che sulla velocità che nei recuperi. Insomma il contrario di quanto si è vi-

sto contro Real ed Atalanta. Perché come si usa dire: 'I grandi attaccanti fanno vendere abbonamenti, i grandi difensori fanno vincere gli scudetti'. E De Laurentiis che ha speso tanti milioni anche per i difensori (25 per Maksimovic, 20 dei quali ancora da saldare), non si accontenta più di vendere solo abbonamenti. Alessandro Costa

Quagliarella, amato solo nella Torino bianconera Finalmente chiusa la vicenda processuale riguardante l'estortore che ha reso infernale la vita del bomber

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egli ultimi anni i reati “virtuali” sono balzati sempre più spesso agli onori, se così si può dire, delle cronache. Reati odiosi proprio per quel loro muoversi nell’anonimato che consente il nebuloso mondo virtuale, senza confini ma spesso anche senza luce. Donne, uomini ma soprattutto i più deboli ed esposti fra loro, ragazzini, adolescenti, hanno visto la loro vita stuprata da sozzi individui senza scrupoli e vili. La Polizia Postale è molto spesso l’unico o l’ultimo baluardo, tra queste vittime e il loro aguzzino anonimo, tra loro e scegliere di sporgersi troppo oltre dalla ringhiera di un balcone. Per questo il reato di cui è stato oggetto l’ex centravanti di Juve e Napoli, Fabio Quagliarella, che la settimana scorsa finalmente ha visto condannato il suo persecutore, ci risulta ancora più odioso, perché

a compierlo è stato chi doveva ergersi a difesa. Chi doveva essere l’attento guardiano della nostra sfera privata, colui in cui confidiamo per sapere custoditi i piccoli grandi segreti che affidiamo all’etere. Invece no. Raffaele Piccolo, questo il nome del poliziotto accusato di avere confezionato ad arte, foto e lettere e messaggi compromettenti, che coinvolgevano oltre al calciatore anche noti professionisti, non solo non ha ottemperato a quei doveri, non solo non ha protetto i loro diritti a non vedere violata la loro sfera privata, ma egli stesso ha reso quell'ambito un inferno. Raffaele Piccolo è stato condannato in primo grado a poco meno di 5 anni a seguito dei reati contestatigli dalla procura di Napoli: stalkeraggio, diffamazione, estorsione; non lesinava nulla il poliziotto che si fingeva amico del calciatore per

intrufolarsi nella sua vita e devastarla. E così, complice anche una dirigenza che forse avrebbe potuto proteggerlo di più, ed il clima sempre facile ad arroventarsi che vivono realtà come quella di Napoli, nel bene e nel

male, il bomber un giorno, senza dare spiegazioni prese la via del capoluogo piemontese. La tifoseria si scatenò, aggiungendo alla sciagurata situazione che stava vivendo per le pesanti e infamanti accuse che gli “anonimi” accusatori gli scaraventavano addosso dai suoi concittadini, il dolore di vedersi odiato da chi fino a poco prima lo celebrava. Che dire. Che giustizia è stata fatta? Vedremo. La prescrizione, si sa, spesso dice l’ultima parola su queste vicende, auguriamoci che non sia così per il centravanti che ci ha regalato tante soddisfazioni, perché una giustizia che non riesce a tradurre in pratica le sue decisioni, non riesce a sembrare tanto giusta. Per il resto noi a quel brutto figuro, se non risultasse proprio impossibile e odioso il solo pensiero, dovremmo quasi dire grazie. Quagliarella in bianconero è

stato un grande centroavanti. Il bomber dei gol impossibili che rimarranno per sempre nella storia della Signora. Solo l’infortunio del 2011 ha potuto mettere una piccola ipoteca sulla carriera di questo portento. Ed oggi che i suoi vecchi tifosi si affrettano a postare scuse e a fare ammenda, noi ancora una volta non possiamo che riconoscere la differenza tra una grande Squadra e le altre. Differenza che in campo non vale neppure la pena di rimarcare ma che quando si manifesta in ambiti “umani troppo umani”, è motivo di orgoglio. Noi juventini lo applaudiremo sempre. Questo è garantito. Lo abbiamo applaudito anche quando ha indossato la maglia del Toro, perché noi abbiamo capito il calciatore e soprattutto l’uomo. Alessandro Vaccaneo


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Spettacoli e cultura

Intrappola.TO: il gioco di fuga è un fenomeno di costume in tutta Europa! La prima escape room a sbarcare, nel 2015, in Italia. Da marzo anche nei centri commerciali. A Torino tripla scelta

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ntrappola.TO è stata la prima Escape Room a sbarcare in Italia, nel 2015. La prima stanza ha aperto a Torino nel maggio 2015 e in pochi mesi il gioco, subito virale sui social e amatissimo dai Millenials, ha saputo trasformarsi in un vero e proprio fenomeno di costume. 29 stanze in Italia, 2 in Spagna ed altre 10 in apertura in Italia e all’estero, oltre 300.000 giocatori in un anno, più di 200.000 followers su Facebook, la conquista dei primi posti nella classifica di Tripadvi-

sor in tutte le città in cui è aperto. I numeri parlano da soli: Intrappola.TO è un format di grande successo. Ma che cos’è Intrappola.TO? A metà tra una caccia al tesoro, un gioco di ruolo dal vivo ed una scena di SawL’enigmista (senza sangue però!), Intrappola.TO è un gioco, un’esperienza coinvolgente, inquietante, appassionante, assolutamente divertente. La squadra (da due a sei giocatori) che si ritrova chiusa in una stanza, ha un’ora di tempo per scoprire indizi, identificare

codici, risolvere combinazioni e aprire un lucchetto dopo l’altro per tentare di riconquistare la libertà. Il gioco, tutto adrenalina, intuizione e cervello, consiste nell’entrare e, accompagnati dall’inesorabile scorrere del tempo, concentrarsi per risolvere una serie di enigmi e giochi di logica e osservazione. I giocatori sono soli sin dal loro arrivo e forse questa è una delle caratteristiche che rendono Intrappola.TO diverso da tutti gli altri giochi di fuga. La porta di ingresso è anonima, non c'è reception né accoglienza, solo un codice di ingresso inviato via mail dopo l'iscrizione on line. Tutti possono giocare e, da 6 a 99 anni, nessuno esce deluso: gruppi di amici, addii al celibato e nubilato, famiglie e colleghi di lavoro... Proprio come hanno fatto giocatori d’eccezione come il calciatore Andrea Pirlo e i PanPers di Colorado Cafè.… Chi ha già provato ha un solo obiettivo…Ritornare! Perché il gioco è complesso, gli enigmi sono tanti e la probabilità di risolverli tutti al primo tentativo oscilla attorno al 2%. Intrappola. TO, nato dalla passione dei suoi creatori per il gioco e le sfide, è molto coinvolgente ed il livello dei giochi, per complessità, quantità e capacità di sorprendere, è davvero molto alto. E per

venire incontro alle richieste degli appassionati i percorsi e le ambientazioni di gioco sono 6, tutti con enigmi differenti: CLASSIC ED EXTENDED Sono i format più giocati e amati dal pubblico di Intrapppola.TO. Una stanza buia, pochi indizi, e un orologio al quarzo che segna, inesorabile, lo scorrere del tempo. La sfida è sempre contro il tempo, ma anche contro i propri avversari. Il gioco è cercare di risolvere tutti gli enigmi in 60 minuti e in quasi tutte le città è possibile anche sfidare una squadra che gioca contemporaneamente nella stanza accanto, per aumentare il divertimento. GREY Evoluzione tecnologica dei classici giochi di fuga, Grey Room è una stanza “viva” che osserva, sente e “reagisce” in base ai comportamenti dei propri ospiti… a volte li aiuta, a volte li sorprende, altre volte li sfida. Il trucco è capire come “far funzionare” la stanza, dialogare con essa per carpirne i segreti. Un percorso step by step alla scoperta di elementi ed indizi dal significato misterioso, spesso ingannevole. Senso pratico e manualità diventano inutili in questa nuova avventura: per capire come aprire la porta e liberarsi servono intuizione, logica, mente matematica e capacità di osservazione… provando ad abbandonare gli schemi spaziali a cui siamo abituati per farsi trasportare all’interno dell’universo parallelo della Grey Room. Per le Escape Room si tratta di una vera e propria rivoluzione: per la prima volta nel mondo questo format di gioco di grande successo introduce una novità significativa, ponendo le squadre dinanzi a nuove ed inedite sfide dove la tecnologia è la nuova, grande protagonista insieme all’ingegno di chi deciderà di cimentarsi con essa! HUNT Enigmi avvincenti, sfide continue, investigazioni serrate, HUNT ROOM è un capolavoro di brivido e

mistero, arguzia ed intelligenza, una gara contro il tempo alla scoperta di un oscuro serial killer. 60 minuti per trasformarsi in detective, lavorare in squadra, raccogliere tutti gli indizi e risolvere il caso. Requisiti indispensabili? Voglia di mettersi in gioco, ragionare, scoprire e divertirsi! PRISON ROOM Una cella da brividi tiene prigioniera la squadra di giocatori

padroni di casa, la squadra ha un’ora di tempo per capire quanto è accaduto e tentare di liberarsi. Durante il gioco, tutto adrenalina, intuizione e cervello, nessuno deve rimanere da solo e tutti sono indispensabili per riuscire a scappare. Una sola la domanda che echeggia nell’aria: riuscirete a fuggire dallo spirito di Sacrilegium? Iscriversi per giocare a Intrappola.TO

che grazie ad intuizione, cervello, logica, capacità di osservazione e lavoro di gruppo dovrà scoprire indizi, identificare codici, risolvere combinazioni e aprire un lucchetto dopo l’altro per tentare di… “evadere” di prigione! SACRILEGIUM Emozionante, coinvolgente, adrenalinica, Sacrilegium è un continuo susseguirsi di colpi di scena, prove da superare, dettagli da scoprire, particolari da osservare ed enigmi da risolvere. Catapultati in un’atmosfera tetra ed inquietante a metà strada tra una cantina e una chiesa sconsacrata, dove tensione e mistero sono i veri

è semplice. Basta compilare il form on line su www. intrappola.to. Il costo per ogni sessione di gioco è di 60€ a squadra ed è possibile iscriversi per giocare in una stanza oppure, per gruppi più numerosi, in due contemporaneamente, per sfide sempre più complesse e adrenaliniche. Ecco gli indirizzi torinesi di Intrappola.TO: Via Principe Tommaso 21 F; Via Governolo 4/a; via Gioberti 8. E da marzo il nuovissimo format INTRAPPOLA.TO IN MAL porterà l’esperienza dell’escape room nei centri commerciali di tutta!


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Spettacoli e cultura

Il 30° Salone Internazionale del Libro è 'Oltre il confine' Dal 18 al 22 maggio al Lingotto. Regione ospite la Toscana. Gli stand dell'anno scorso riconfermati per il 96%

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l 30° Salone Internazionale del Libro, in programma a Lingotto Fiere dal 18 al 22 maggio, ha il suo tema. Si intitola "Oltre il confine", l'immagine guida disegnata da Gipi. I progetti del Salone 2017 presentati alla Cavallerizza Reale di Torino, mer-

coledì scorso, dal Direttore Editoriale Nicola Lagioia e dal Presidente della Fondazione per il Libro, la Musica e la Cultura Mario Montalcini (in collegamento Skype da Roma Massimo Bray). L'immagine guida del Salone, un libro come ponte per

scavalcare un confine di filo spinato, è stata disegnata da Gipi. Di estrema attualità. Le principali novità del Salone sono state presentate dal Direttore Editoriale Nicola Lagioia. Oltre il 95% degli editori dello scorso anno hanno già riconfermato la propria presenza. E gli editori delle località terremotate si potranno iscrivere a condizioni di favore. Già 130 sono le adesioni all'International Book Forum, provenienti da tutto il mondo. Il superfestival invece raccoglierà decine di festival culturali italiani provenienti da 17 regioni. Il tema del Salone sarà declinato in numerose sezioni: dal ritorno delle Anime Arabe, nel nome di Giulio Regeni, a Another Side of America, con tanto di Libreria a Stel-

le e Strisce al Lingotto. Continua la partnership con il Premio Mondello. Per quanto riguarda il food, al Salone di Torino nasce 'GasTrOnomica', area dedicata ai libri sul cibo realizzata insieme a Slow Food. La Toscana sarà la regione ospite della kermesse libraria. Si parlerà di frontiere, flussi migratori, persone in fuga da guerre e carestie. Per il tredicesimo anno il Concorso Nazionale Lingua Madre è protagonista assoluto su questo tema. La sezione "We have one another" sarà una riflessione sulla condizione femminile nel mondo contemporaneo. Scienza e tecnologia cercheranno di rispondere alla domanda 'Come saremo?'. Tornano gli incontri dedicati alla traduzione. E debuttano

le 'Letture ad alta voce' curate da Giuseppe Culicchia. Gli anniversari spaziano dai 100 anni della 'Rivoluzione d'Ottobre' ai 50 dalla scomparsa di don Milani e di Totò, ai 30 della 'diversa presenza' di Primo Levi. Al Salone arriveranno i "Romanzi Impossibili", la Libreria diffusa e condivisa ideata e realizzata con l'apporto di librai, bibliotecari e consulenti editoriali, la nuova sezione M&B - Music&Books dedicata all'editoria musicale e discografia. E dopo le 20, il Salone si sposta in tutta la città con il cartellone di eventi del Salone Off. Infine non poteva mancare il Bookstock Village, il padiglione dedicato a bambini e ragazzi, sostenuto da Compagnia di San Paolo. Molti gli incontri curati da

Fabio Geda ed Eros Miari, fra cui quelli dedicati ai mestieri del libro e i laboratori, dall'arte alla robotica alle diverse abilità. Si ricorderanno fra l'altro i 50 anni di 'Lettera a una professoressa' di Don Lorenzo Milani. Scopriremo com'è fatta un'Aula Digitale. La grande mostra 'Children's Books on Art', con il meglio dei libri d'arte mondiali per ragazzi, selezionati assieme alla Bologna Children's Book Fair. La mostra interattiva 'La règle et le jeu', nata con il progetto europeo Transbook. E ancora, la Libreria internazionale per ragazzi, gli incontri di formazione per docenti, l'Area Famiglie, il Bookblog. Insomma, molti gusti letterari per palati raffinati. Paolo Rachetto

'Tiepolo e il Settecento veneto' al Castello di Miradolo Capolavori della storia dell'arte occidentale: 50 opere presentate dalla Fondazione Cosso

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elle antiche sale del maniero neogotico del Castello di Miradolo (vicino a Pinerolo) ha aperto lo scorso week-end la mostra 'Tiepolo e il Settecento veneto'. L’esposizione è curata da Giovanni Carlo Federico Villa e presentata dalla Fondazione Cosso, in collaborazione con i Musei Civici di Vicenza. La mostra rimarrà aperta al pubblico fino al 14 maggio. Un racconto in quasi 50 opere quello che si svilupperà al Castello di Miradolo, con capolavori assoluti della storia dell’arte occidentale, che permetterà di ammirare anche tele ri-

attraverso dipinti, disegni, acqueforti, incisioni e sculture, che proietterà il visitatore nel Settecento, raccontando dell’importanza avuta dalla pittura veneta, ancora nel XVIII secolo, del ruolo dei Tiepolo, padre e figlio. Saranno presentati i grandi temi del secolo dei lumi, dalla pittura di paesaggio alla natura morta, dalle storie mitologiche alle grandi pale d’altare, attraverso le opere dei protagonisti della stagione pittorica europea Settecentesca. I visitatori potranno ammirare gli incunaboli della scoperte da recenti restauri, come la “Decollazione di San Giovanni Battista” di Giandomenico Tiepolo. Giambattista e Giandomenico Tiepolo sono stati artisti profondamente amati e riconosciuti dalla nobiltà del loro tempo, la cui fama varcò i confini della natia Venezia per renderli immortali e ricercati dalle grandi corti europee e saranno protagonisti di una grande mostra al Castello di Miradolo. La mostra si svilupperà intorno a preziosi capolavori, provenienti dalle sale della Pinacoteca di Palazzo Chiericati di Vicenza. Un viaggio

storia del paesaggio, dalla celeberrima “Prospettiva di rovine con figure”, compiuta verso la metà del terzo decennio da Marco e Sebastiano Ricci, tra le opere più note e studiate del Settecento veneto, al “Paesaggio con arco trionfale e monumento equestre” di Luca Carlevarijs. Opere che introducono ad un affondo sui grandi Maestri veneti, da Aviani a Brisighella a Zais e sulla natura morta. Particolarmente prezioso, all’interno dell’esposizione, il confronto tra due grandi artisti veneti: Giambattista Piazzetta

e Giambattista Tiepolo, di vent'anni più giovane del collega. “L'Estasi di San Francesco” di Piazzetta, dipinta nel 1729 per la Chiesa Conventuale dell'Araceli di Vicenza, che ritrae il Santo svenuto e sfinito, soccorso da un angelo. Vi è poi “L'Immacolata Concezione” di Tiepolo, dipinta nel 17331734. Un’opera che testimonia la raggiunta autonomia del pittore che libero dal pathos tardo barocco e dalla pratica delle luci artificiali è approdato a una pittura di pura luce, che ripudia l'ombra. Con questo dipinto,

ha riportato l’arte della Serenissima Repubblica agli splendori cinquecenteschi, imponendola come l’essenza stessa della modernità a livello europeo. Inolte, saranno presentati “Scherzi e Capricci”, brevi movimenti allegri e veloci, interpretati da Giambattista nelle sue acqueforti, che ci riportano alla tradizione classica con suggestive narrazioni di sacrifici pagani, scene pastorali, paesaggi agresti. (pa.ra)

(Nella foto Giambattista Tiepolo, Capriccio. Ninfa con satiro e due capre in un paesaggio - Vicenza, Musei Civici, Pinacoteca di Palazzo Chiericati


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