RISTORANTE PIZZERIA PRIMAEPOI TORINO - Via Lagrange, 43 Tel. 011 5178698 www.primaepoiristorante.it giuseppe.dragna@gmail.com
RISTORANTE PIZZERIA PRIMAEPOI TORINO - Via Lagrange, 43 Tel. 011 5178698 www.primaepoiristorante.it giuseppe.dragna@gmail.com
amcsrls@yahoo.it GIORNALE DEI TIFOSI DI JUVENTUS E TORINO - Anno VI - N. 24 - 21 MAGGIO 2017 - Copia omaggio 3 domande a BB
Coppa Italia
La Partita/Il Punto
Controcorrente
“Poche squadre europee hanno il DNA Juve. Ora occorre spingere ancora più forte sui pedali”
La conquista della 12a coccarda tricolore. Una serata di passione all'insegna del 'fair-play'
Ultima allo Stadium: è giunta l'ora del secondo balzo! L'hombre del momento è Dani Alves
Come acchiappare lo scudetto, ma all'ultimo respiro. Nel calcio mai dare nulla per scontato
a pag. 2
a pag. 4
a pag. 5 e 7
a pag. 6
È QUI LA FESTA?
DOPO LA CONQUISTA DELLA TERZA COPPA ITALIA CONSECUTIVA, È L'ORA DI ENTRARE NELLA LEGGENDA VINCENDO IL SESTO SCUDETTO DI FILA JUVENTUS-CROTONE | DOMENICA 21 MAGGIO ORE 15
Il RE delle COZZE a TORINO
Il primo locale a Torino specializzato nella preparazione delle cozze in 24 modi diversi. Inoltre pizza tipica napoletana e cucina mediterranea di terra e di mare
RISTORANTE PIZZERIA PRIMAEPOI TORINO - Via Lagrange, 43 • Tel. 011 5178698 www.primaepoiristorante.it • giuseppe.dragna@gmail.com Orario: 12-15 / 19-24 • Gradita la prenotazione
2
www.juvetoro.it
amcsrls@yahoo.it
3 domande a... Bruno Bernardi
“Poche squadre europee hanno il DNA Juve” “La scuola bianconera sa tirare fuori il meglio dal gruppo. Ora sotto con scudetto della leggenda e Champions...”
B
runo Bernardi, mercoledì scorso a Roma la Juve ha vinto la terza coppa Italia consecutiva: non era mai accaduto nella storia del calcio italiano... È vero, mai nessuno lo aveva fatto. È il primo obiettivo realizzato da un gruppo di giocatori di qualità e di quantità. Tre coppe consecutive vinte sono un risul-
tato apparentemente meno importante di altri ma in realtà è la dimostrazione di quanto la scuola-Juventus sappia tirar fuori dal serbatoio del gruppo-squadra, di quanto sappia tirar fuori tutta l'energia, lo spirito di sacrificio, la caparbietà nell'inseguire obiettivi. Poche altre società europee hanno nel loro dna queste caratteristiche. La Lazio, alla vigilia, sembrava molto più affamata della Juve, più tonica e in forma. Ma poi, di fronte alla squadra che aveva perso sulla stessa erba dell'Olimpico capitolino una gara delicata come quella contro la Roma, gli aquilotti hanno dovuto arrendersi. Sento parlare di 'tripletta': obiettivo non impossibile. Ma i conti, nel calcio, si fanno solo alla fine ed è giusto che la Juve guardi a occhi bene aperti sul fu-
turo iniziando dalla gara di domenica prossima contro il Crotone. Infatti contro i calabresi, ancora in corsa per la salvezza, Higuain e compagni saranno chiamati ad una sorta di seconda finale in
quattro giorni, questa volta per aggiudicarsi uno scudetto che sarebbe veramente leggendario: il sesto tricolore vinto consecutivamente... Un'altra delle tappe che bisogna affrontare sapendo che occorre ancora spingere forte sui pedali. Perché il Crotone si batterà sino alla fine per provare a centrare l'obiettivo salvezza, obiettivo che sino a poche settimane fa sembrava impresa impossibile. Gli uomini allenati da Davide Nicola stanno dimostrando che
anche una neo-promossa può sperare sino all'ultimo di non dover tornare subito in B anche se per larghi tratti del torneo parevano già condannati. Ma la Juve non può fare concessioni anche se il rischio è di dare tutto per scontato. Madama non può che puntare alla vittoria, a quei tre punti che chiuderebbero il discorso scudetto. La Juve ha quindi davanti a sé un solo obiettivo: quello di centrare un'impresa leggendaria, quella della mezza dozzina di magnifici scudetti inanellati uno dopo l'altro, conquistati con ampi meriti. Tutti hanno fatto la loro parte e tutti la faranno anche nell'ultimo atto di fronte al popolo juventino che affollerà domenica pomeriggio lo Juventus Stadium. E poi ci sarà la sfida di Cardiff contro il Real Madrid, terza e ultima 'finale' per i bianconeri... Eh sì, un traguardo di grandissimo prestigio, un trofeo che i tifosi della Vecchia Signora aspettano da ben 21 anni. Un trofeo che vedono sempre più vicino anche se il Real Madrid è un'avversaria di altissima levatura tecnica, tattica e di personalità. I madrileni si troveranno però di fron-
te una Juve che non è soltanto 'affamata' ma anche 'assetata' di gloria. Sarebbe splendido che l'avventura continentale si concludesse con Buffon che alza la 'coppa delle grandi orecchie' nel cielo di Cardiff. Buffon, oltre a questa coppa, meriterebbe anche il 'Pallone d'oro' alla carriera. Sarebbe un premio strameritato, non ho dubbi. Roberto Grossi
FERRO BATTUTO ACCIAIO INFERRIATE SCALE CANCELLI STUDIO CONSULENZA Via Genova, 257 - TORINO - Tel. 011 6051245 - 011 6057330 torinolingotto@libero.it
Tel. 3475928839 - E-mail: mifer.matteosoccio@gmail.com Facebook: Mi Fer
PROGETTAZIONE D'INTERNI - SERRAMENTI PORTE - PARETI Via dei Mille, 30 - Torino - Tel. 011 8123689 Via Cibrario, 44 - Torino - Tel. 011 4274953 Cell. 334 3571130 E-mail: info@mastrocasa.eu www.mastrocasa.eu
FORMAGGI
CESARETTO
CLAUDIO e ANNA Qualità • Tradizione e Cortesia
FORMAGGI - SALUMI GASTRONOMIA
I più caratteristici generi alimentari e le specialità provenienti da tutto lo stivale in una location storica Piazza della Repubblica 30 - Torino - Stand n. 6 340.2981982 - Facebook Alimentari Cesaretto
Vettura Sostitutiva - Soccorso Stradale - Recupero Danni - Lucidatura Via Tommaso Gulli, 42 - 10147 Torino Tel. 011.6989819 - 389.4485182 carrozzeriatommycar.it - carrozzeria.tommycar@gmail.com
4
www.juvetoro.it
amcsrls@yahoo.it
La Conquista della 12a Coppa Italia
Una serata di passione all'insegna del 'fair-play' Stadio Olimpico pieno come un uovo. Vip a go-go, tante famiglie e tifo sano. E alla fine il grande successo bianconero
E
ra da molto tempo che non si vedeva uno stadio Olimpico con tanta affluenza di gente. Forse dall'anno scorso, quando nello stesso impianto si affrontarono, sempre per la finale di coppa Italia, la Juventus e il Milan. Mercoledì scorso l'Olimpico era strapieno in ogni ordine di posto e anche le zone antistanti lo stadio erano invase
da migliaia di tifosi che in un mercoledì di avanzata primavera dividevano le passioni tra il calcio e gli internazionali di tennis. Un catino rovente (anche per l'elevata temperatura) per una serata come da tempo non si vedeva. La storica curva nord, quella riservata ai laziali, esponeva una scenografia da applauso a scena aperta dove su un
lenzuolo tinto di bianco e celeste imperava una gigantesca aquila simbolo della gloriosa società capitolina. Non era da meno la curva sud, casa abituale dei tifosi giallorossi romanisti, dove invece una scenografia di un tricolore acceso nei colori copriva totalmente il settore riservato agli juventini. La tribuna Tevere e quella monte Mario,
anch'esse zeppe all'inverosimile, e dove in qualche settore si vedevano gruppi mescolati delle opposte fazioni. Una bella sensazione di tifo coniugato alla sportività, merce rara nell'Italia violenta e ignorante di oggi. D'altronde tra laziali e juventini c'è rivalità sportiva ma non quell'astio che a tratti sfocia nell'odio come accade tra romanisti e seguaci della Vecchia Signora. La sensazione era che in occasione dei goal ma specialmente nei cori - e al di là, ripetiamo, della coreografia laziale bellissima per impatto visivo - il tifo della Juventus dominasse a tratti in forma più evidente. Oltre al Presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, che si sarà anche lui divertito in questa serata di sano sport, c'era la tribuna dalle poltroncine blu gremita di personaggi del mondo dello spettacolo. Ci siamo soffermati sulla coppia delle donne famose in collegamento con la Rai formata dalla super laziale doc Anna Falchi (in un vestito a tubino in tinta az-
zurra come la sua Lazio) a cui rispondeva la sua rivale sportiva, la bella giornalista di "Uno mattina" Francesca Fialdini, vestita interamente con una casacca
della Juventus. Ai due goal della Juve la Fialdini si lasciava andare ad esultanza da vera tifosa ultrà mentre
il cammino verso la 'tripletta' è appena iniziato: "Il merito della vittoria della coppa Italia – ha di-
la bellissima Anna Falchi rimaneva impietrita davanti allo strapotere bianconero. Più giù il tifosissimo Massimo Giletti, torinese e a suo volta uomo-Rai a trecentosessanta gradi: il buon Massimo, elegante come sempre ma non per questo meno acceso dei compagni di tifo, osservava anche lui con grande partecipazione l'andamento della gara. Alla fine baci e abbracci tra tutti. Come dovrebbe essere sempre in uno stadio di calcio.... E a fine partita, dopo la premiazione che lo ha visto coinvolto come poche altre volte, Massimiliano Allegri ha ricordato a tutti che
chiarato il trainer livornese – è di questi ragazzi straordinari, di un gruppo di professionisti seri e di una società alle spalle dove l'organizzazione è una sicurezza per lavorare bene. Ma ora dobbiamo subito concentrarci sul Crotone: domenica pomeriggio abbiamo un solo risultato a cui pensare per chiudere il discorso campionato. Nel calcio ne succedono di tutti i colori, bisogna tener sempre le antenne ben dritte specie quando ci si avvicina ai risultati..." Appuntamento a domenica, quando la Juve, chissà, potrebbe entrare nella leggenda del calcio italiano... Marco Venditti
Via Andrea Costa, 26 - 10093 Collegno (TO) Tel. 011 78.04.249 www.haircolourfashion.it
(Dall'alto in basso curva Juve all'Olimpiico; premiazione squadra; il nostro inviato Marco Venditti con Anna Falchi e Francesca Fialdini; la curva nord laziale)
amcsrls@yahoo.it
5
www.juvetoro.it
Juve-Crotone/La Partita
Vecchia Signora, è ora di entrare nella leggenda! L
a grandezza di una squadra e della società che sta alle spalle si misurano certamente dagli obiettivi centrati, dalla durata nel tempo delle prestazioni al top, dalla continuità della supremazia sulla concorrenza. Sicuramente però è la capacità di saper metabolizzare le vittorie, ponendole immediatamente nel cassetto delle cose passate, per tuffarsi in una nuova sfida, ciò che sancisce l'aspetto epico di tale squadra. Questo è il fattore a cui la Juventus deve attingere se vuole porre la parola “fine” alla rincorsa allo scudetto, iniziata nell'estate scorsa, proseguita con buona costanza, ma rallentata nelle ultime fasi soprattutto per il prezzo obbligato da pagare agli impegni sui vari fronti. Sulla carta la gara contro il Crotone non è neppure
proponibile, visto il divario abissale tra le due compagini. Eppure chi ha esperienza delle pallonare cose sa che il vecchio detto “mai dire mai” si cala sul campo quando meno lo si attende. È lo scontro tra una corazzata costruita per vincere tutto ed un piroscafo alla sua prima navigata nelle acque del massimo campionato. Tutto apparentemente scontato, se non fosse che entrambi i “natanti” hanno priorità molto concrete da
rispettare. Per il bene dello spettacolo e per la regolarità della partita. La Juventus, fresca vincitrice della Coppa Italia centrata per la terza volta consecutiva, prima ed unica volta nella storia, è all'inseguimento di un sogno. E se la finale di Roma di mercoledì è stato il primo gradino di una scala dalla salita esaltante, la gara col Crotone ha il sapore non tanto di un match di campionato, ma di una nuova, seconda finale in pochi
giorni. I ragazzi di Allegri sono chiamati a chiudere il discorso scudetto una volta per tutte. Troppe le occasioni rimandate. Il distacco in classifica ha permesso di centellinare le energie, ma collezionare 2 punti nelle ultime 3 giornate non è da Juve. Soprattutto alla luce della sconfitta patita nello scontro diretto con la Roma domenica scorsa e che mette i giallorossi in posizione di vantaggio in un ipotetico arrivo a pari punti. Dal canto suo il Crotone sta onorando a testa altissima la sua prima partecipazione alla serie A. Gli uomini di Nicola stanno vendendo cara la pelle su tutti i campi togliendosi notevoli soddisfazioni, sono imbattuti da 7 giornate, nelle quali hanno collezionato 17 punti. Vittorie esterne contro Chievo e Sampdoria, vittoria interna contro Inter e pari col Mi-
lan: un ruolino non certo da pericolante. La marcia balbettante di Empoli e Genoa autorizza i calabresi a sperare nell'impresa miracolosa. Resta comunque il divario stridente tra le due squadre, unito alla dose immensa di entusiasmo (bandita l'euforia per volere di mister Allegri!) per la Coppa Italia n° 12 della storia di Madama. Per la Juve è
il 2° gradino da salire per consacrarsi alla leggenda. Per conseguire qualcosa che solo a pensarlo fa tremare i polsi: 6 scudetti di fila, mai visto, mai raggiunto, mai concepito. E di infilata, il “sogno”. Perché, triplete o non triplete, da domenica sera si possa tutti cantare: “Ce ne andiamo a Cardiff”. Marco Sanfelici
6
www.juvetoro.it
amcsrls@yahoo.it
ControCorrente
Come acchiappare lo scudetto, ma all'ultimo respiro Nella fase finale della stagione la Juve è calata, il vantaggio diminuito e non è scontata neppure la vittoria con il rinato Crotone di ENRICO HEIMAN
utto bene quello che finisce bene. Lo diceva Shakespeare, più o meno 500 anni fa. Se finisce bene, però. Discorsetto che sembra fatto apposta per fotografare la situazione della Juventus all’indomani della sconfitta di Roma in campionato. Una battuta d’arresto (3-1 ineccepibile) che non solo rinvia la festa scudetto, ma al tempo stesso pone più di un interrogativo sulle effettive possibilità di vincere il campionato. Che secondo i tifosi era già vinto e stravinto da due mesi. D’accordo, a due giornate dalla fine restano 4 punti di vantaggio sulla Roma e 5 sul Napoli, come recita la
risultati del giorno prima, cioè delle partite di Roma e Napoli. Col rischio, pressoché scontato, di trovarsi i giallorossi a un punto e i partenopei a due. Come reagirà sul piano psicologico madama Juve? Di fronte, nel pomeriggio del 21 maggio, avrà il Crotone che lotta per salvarsi ma con 31 punti è risalito a una lunghezza dall’Empoli e a due da Genoa. La squadra calabrese allenata da Nicola, ex terzinotto battagliero che ha trascorso gran parte della carriera al Genoa e il rateo finale nel Torino, viaggia a ritmi scudetto: nelle ultime 7 partite ha conquistato 17 punti, frutto di 5 vittorie e 2 pareggi. Al contrario la Juve appare in vistoso rallentamento. In campionato nelle ultime 3 gare ha messo insieme 2 soli punti, grazie ai pareggi a Berga-
classifica: 85-81-80. Ma il dato aritmetico non è tutto. Si da il caso che sabato 20 maggio la Roma (ore 18) sia attesa a Verona dal Chievo di cui farà probabilmente un sol boccone, mentre nella tiepida serata partenopea (20.45) il Napoli divorerà i resti di una disarmante e disarmata Fiorentina che domenica ha faticato per superare le seconde linee della Lazio, con i biancocelesti già con la testa alla finale di Coppa Italia con la Juve. Mentre scriviamo queste note non solo non sappiamo l’esito del mercoledì di Coppa, ma quando questo giornale verrà distribuito allo Stadium e in altri luoghi della città si conosceranno già i
mo con l’Atalanta (2-2) e nel derby col Torino (1-1). A Roma, sotto l’arrembaggio giallorosso, sono emersi problemi che si credevano superati. La banda Spalletti ha marcato una netta superiorità atletica, con slancio e velocità superiori. Hanno anche picchiato quelli della Roma, senza che l’arbitro livornese Banti intervenisse con energia. Troppo tardi ha messo mano ai cartellini, inoltre ha ignorato nel finale un grave fallo di Paredes su Dybala. Era da rigore, ma sul 3-1 non avrebbe comunque cambiato l’esito della sfida. E anche la conclamata saldezza difensiva della Juventus ha mostrato lacune e scricchiolii. Non è più a prova di bomba, basta
T
poco per metterla in crisi. Si dirà che il necessario tornover implica la rinuncia a titolari importanti. Che Asamoah non vale Alex Sandro, comunque più efficace come ala che come terzino, che Lichsteiner non regge il confronto con Dani Alves, entrato nel 2° tempo. E che Dybala lo si è visto troppo tardi, solo nell’ultimo quarto di gara. Ma quando ha giocato si è ogni volta intestardito nel voler fare tutto da solo. Sarebbe opportuno ricordargli che il calcio è un gioco collettivo, non un fatto individuale. Contro i poderosi difensori giallorossi ha fatto la fine di un topolino in gabbia. Esistono però altre ragioni per spiegare il calo della Juve. Proprio nella giornata in cui Allegri, anziché i soliti due, ha deciso di schierare un centrocampo a tre, con Lemina (autore del gol), Pijanic e Sturaro. Di fronte si è trovato un reparto con De Rossi, alla miglior prestazione degli ultimi anni, Paredes, Nainggolan e il “finto nueve” Perotti che di fatto si è rivelato un centrocampista aggiunto. Ma non solo 4 contro 3. I giallorossi hanno lanciato nella mischia il furore atletico di Rudiger, picchiatore tedesco di nazionalità ma che ci rimanda a coreografiche immagini dell’Africa nera. E poi tutti correvano il doppio, anticipavano il doppio, menavano il triplo. Non serve lo psicologo per spiegare che in coda a una stagione dispendiosa la Juve paga il peso dell’impegno di Champions. Senza contare che le variabili tattiche di Allegri hanno trasformato un attaccante come Mandzukic in mediano sinistro, Higuain da goleador in centravanti tuttofare, con faticosi rientri per andarsi a recuperare la palla. Che la lentezza di Khedira e Pijanic alla lunga penalizza il gioco dell’intera squadra. Ci sono stati momenti bellissimi, vittorie entusiasmanti. Il 3-0 al Bar-
cellona allo Stadium, il duplice successo sul Monacò. Ma ci sono anche 5 sconfitte in campionato, contro Inter, Milan. Genoa, Fiorentina e Roma. Ecco perché
la Juve, idolatrata da quelli che la amano e spesso sovrastimata dalla critica per inderogabili motivi di “audience”, 12 o 13 milioni di tifosi, a due giornate dalla
fine si trova a dover fare i conti con una situazione imprevista. Mentre pensava che il campionato fosse finito da tempo. Invece, per cucirsi il 6° scudetto consecutivo, che sarebbe record assoluto da quando esiste il calcio in Italia, sarà ancora costretta a soffrire. Mancano due gare, Crotone e poi a Bologna. Ma a questo punto nulla è scontato. Per acchiappare questo scudetto la Juve dovrà lottare e combattere fino all’ultimo respiro. Chi l’avrebbe mai detto.
6° tricolore ok, ma c'è anche la magia del numero 7 L
a numerologia è una disciplina molto interessante e si dice che la matematica governi il mondo. Ora, guardando alle nostre umane vicende, e alle nostre passioni come la squadra del cuore, non possiamo non notare come 7 anni fa l’Inter ha vinto la coppa dalle grandi orecchie (sappiamo come, ovvero anche per merito di arbitraggi discutibili…), 7 anni prima (2003) aveva vinto il Milan, andando indietro di altri 7 anni la Juventus… Orbene, ricorre il numero 7. Un numero molto importante che viene sviscerato in tutte le religioni e in tutte le discipline esoteriche. 7 erano le fanciulle e i fanciulli che venivano offerti dalla città di Atene a Minosse. 7 sono le virtù: 3 teologali (fede, speranza, carità) e 4 cardinali (giustizia, temperanza, prudenza, fortezza). 7 sono i peccati capitali: gola, accidia, superbia, avarizia, invidia, ira e lussuria. 7 sono i bracci del candelabro ebraico Menorah. 7 sono gli attributi fondamentali di Allah: vita, conoscenza, potenza, volontà, udito, vista e parola. Secondo il Corano 7 sono i cieli creati da Dio, 7 le terre, 7 i mari, 7 gli abissi dell'inferno, e 7 le sue porte. 7 sono i versetti della prima Sûra del Corano, la Fâtiha, la più recitata dai fedeli. 7 i gradi di interpretazione dei significati allegorici del Corano (come disse il Profeta). 7 sono le parole arabe della dichiarazione di fede, pronunciando la quale si diventa musulmani. 7 sono le pratiche obbligatorie durante il Pellegrinaggio alla Mecca, 7 i giri
che si compiono attorno alla Kaaba, 7 le corse tra le collinette di Safâ e Marwâ. 7 sono gli Dei della felicità del buddhismo e dello shintoismo. Le lettere dell’alchemico V I T R I O L sono 7: Visita, Interiora, Terrae, Rectificando, Invenies, Occultam, Lapidem: visita l’interno della terra (il proprio intimo, la Psiche) e rettificando scoprirai la pietra nascosta. Il numero 7 rappresenta il tutto, poiché il 7 è il numero della creazione. Il numero 7 esprime la globalità, l’universalità, l’equilibrio perfetto e rappresenta un ciclo compiuto e dinamico. È considerato fin dall’antichità un simbolo magico e religioso della perfezione. Prima di Cardiff bisogna chiudere il discorso scudetto e il prossimo scoglio (si spera l’ultimo per non soffrire fino all’ultima giornata) si chiama Crotone, che ha avuto tra i suoi cittadini illustri il grande Pitagora (foto sopra), famoso per il suo teorema geometrico, ma che
è una delle figure più importanti per tutte le discipline del sapere. Dai Pitagorici il 7 fu considerato simbolo di santità. Secondo questa scuola il 7 era “amitor” (senza madre) in quanto non era un prodotto fattoriale ma generato solo dall’unità. Pitagora, che è stato lo studioso per eccellenza ed il promulgatore della scienza dei numeri applicata anche alla numerologia, sceglieva i suoi discepoli tra quelli che avevano il 7 nel loro profilo numerologico, in quanto persone riservate ed introspettive, con un forte intuito e una predisposizione al misticismo. Platone definiva il 7 anima mundi. Presso gli Egizi simboleggiava la vita. Il numero 7 rappresenta il perfezionamento della natura umana allorché essa congiunge in sé il ternario divino con il quaternario terrestre. Essendo formato dall’unione della triade con la tetrade, esso indica la pienezza di quanto è perfetto, partecipando alla duplice natura fisica e spirituale, umana e divina. È il centro invisibile, spirito ed anima di ogni cosa. Il 7 è il numero della piramide in quanto formata dal triangolo (3) su quadrato (4). Chissà se gli Dei del calcio si conformeranno alla numerologia che tanto stava a cuore al nostro Pitagora e in questo caso il destino sembra essere già scritto negli astri. Tuttavia la palla è rotonda e l’avversario è di quelli tosti, ma si sa che per le grandi imprese serve tutto e allora affidiamoci anche ai numeri. Alessandro Vaccaneo
amcsrls@yahoo.it
www.juvetoro.it
7
Il Punto
Ultima allo Stadium: è giunta l'ora del secondo balzo! L'hombre del momento è il 'gerovitalizzato' Dani Alves l primo balzo di quello che può diventare un salto triplo da urlo è stato compiuto e, tanto per restare in tema, centrando un trittico a sua volta storico: la terza Coppa Italia o, come la chiamano adesso, Tim Cup, consecuti-
va, in capo a una prestazione all'insegna di un canto brasileiro, flautato, fatato e, per gli Inzaghi boys, presto fatale. Inutile negare che la vacanza romana della Signora avesse destato ap-
prensioni, soprattutto alla luce della languida serata domenicale, ma spavento iniziale a parte, si è capito subito che il vernissage di congedo dalla Capitale era improntato alla rivisitazione di un classico del repertorio capitolino e, infatti, Madama non solo si è guardata bene dal fare la “stupida”, ma ha divorato in meno di mezz'ora una Lazio apparentemente più tenera della panna, salvo poi limitarsi a
controllare che la stessa non montasse. Volitiva e nuovamente cattiva, come si deve essere nelle prove senza ulteriori appelli, nella Juve che ha spalmato una mano di vernice fresca sulla coccarda tricolore si è stagliata
la classe fulgida e adamantina dell'hombre del momento, del partido, delle finali: il gerovitalizzato Dani Alves che non perde occasione, quando i margini d'errore sono pari a zero, per ob-
nubilare definitivamente l'appellativo di mr. I.N.P.S cucitogli addosso, peraltro giustamente, nel malinconico autunno in cui trascinava la sbiadita, mesta e irritante controfigura del meraviglioso campione ammirato con la maglia blaugrana. La sua tendenza ad accentrarsi, forse un po' troppo, fa di lui, a tratti, l'autentico regista offensivo della squadra, ma va bene così; un terzino con piedi da trequartista è quan-
to di meglio possa desiderare una compagine opulenta di talento individuale, ma arida di schemi. Cosa fatta, capo ha e, per quanto possa apparire strano e inopinato, anche il terzultimo appuntamento di stagione è assurto a dimensioni da “dentro o fuori”. Strano perché, in questi anni, raramente i bianconeri si sono ridotti alla penultima giornata per scrivere l'epitaffio di un torneo incessantemente dominato; inopinato per le ripetute circostanze in cui, pur umanamente distratti dalla malia continentale, hanno disatteso le occasioni di griffare l'italico libro dei record con il leggendario sesto scudetto di fila. Il segno del comando, a questo punto una sorta di Godot, è atteso per domenica pomeriggio. A recapitarlo dovrebbe essere il Crotone, una compagine data prematuramente per estrusa dal massimo torneo che, sorprendentemente, ha saputo rimettere in discussione certezze che parevano inscalfibili. Però, pur con il dovuto rispetto che chiunque merita, anche solo immaginare gli uomini che hanno accompagnato il Barcellona alla porta d'uscita della Champions League, in difficoltà al cospetto di Falcinelli e soci (nonostante le casacche siano simili), è davvero un esercizio estremamente acrobatico nel quale, anche il più spericolato dei pessimisti non oserebbe cimentarsi. Quindi, è giunta l'ora del secondo balzo, probabilmente senza annessa coriandolata, ma poco cale. L'importante è poter orientare la mente, sgombra e limpida, verso Cardiff. “Ama il tuo sogno seppur ti tormenta”, diceva il Vate. Il terzo, definitivo salto, richiederà appunto di porvi fine. Augh! Ezio Maletto
Universo Capsule Torino Tutto un mondo di caffè.
presenta questa copia del giornale presso qualsiasi delle 3 sedi Universo Capsule, avrai diritto ad uno sconto del 15% su qualsiasi degli oltre 500 prodotti, ad esclusione dei prodotti originali Nespresso.
I
Se vuoi gustare comodamente nella tua casa il buon espresso italiano, contattaci per ogni marchio e tipo di miscela, in capsule in cialde e in grani, sapremo in tempi rapidissimi soddisfare ogni vostra richiesta competitivamente. Siamo una realtà torinese che opera nel favoloso mondo del caffè, in capsula, in cialda e in grani, in grado di selezionare oltre che tutti i prodotti dei più diffusi marchi internazionali e nazionali, tutti i migliori prodotti compatibili con i sistemi più diffusi di macchine per il caffè espresso domestico e per l’ufficio.
ACQUISTA NELLE NOSTRE SEDI Corso Monte Grappa 74/a 10154 Torino - Tel. 011 5363062 Corso Francia 264/b 10146 Torino - Tel. 011 18981213 Via San Marino 106/b 10136 Torino - Tel. 011 19701831 visita il nostro sito troverai oltre 500 prodotti
www.universocapsule.it email.: info@universocapsule.it
8
www.juvetoro.it
Accadde il
amcsrls@yahoo.it
17 febbraio 2007
di Ermanno Vittorio
2006-2017: da Crotone a Crotone... Juventus-Crotone 5-0 23a giornata Serie B 2006/2007 Sabato 17 febbraio 2007 Stadio Olimpico Juventus: Buffon, Birindelli, Zebina (82° Boumsong), Chiellini, Balzaretti, Camoranesi (68° Marchisio), Zanetti (40° Paro), Giannichedda, Nedved, Trezeguet, Del Piero. (Mirante, Piccolo, Bojinov, Zalayeta). All. Deschamps Didier
CROTONE: Soviero, Maietta, Fusco, Zamboni, Morabito, Piocelle (61° Veron), Tisci, Espinal (46° Cariello), Sedivec, Dionigi, Giampaolo (78° Lopez). (Pagotto, Borghetti, Bonomi, Palmieri) All. Carboni Guido Arbitro: Damato Sez.. Barletta Marcatori: 17° Nedved, 23° Balzaretti, 44°, 65°, 78° Del Piero Ammonito Zanetti, angoli 13-1 Juve, possesso palla 62% Juve, 38% Crotone Spettatori 15.508
L
a squadra bianconera si ritrova nella seconda divisione cambiando mentalità, calciatori e stadio: si passa dal 'Delle Alpi' allo stadio 'Comunale-Olimpico', in parte rifatto per l’Olimpiade 2006, ridotto di posti per permettere l’ inserimento dei seggiolini in tutti i posti, che ora sono numerati. L’approccio alla Serie B è stato traumatico anche per la partenza ad handicap di -17 poi ridotta a -9. Nonostante ciò la squadra si adatta, anche se con difficoltà, alla mentalità ed alla durezza del torneo, annaspa, si riprende ma non molla mai. La china la risale a poco a poco, arrivando in testa alla classifica. La vetta la ottiene alla 19.a giornata recuperando la 16.a giornata con il Cesena, in testa alla pari con il Napoli, i punti sono 35. Non mollerà più il comando. La 23.a giornata vede i bianconeri affrontare il Crotone, regolato all’andata con un secco 3-0 con una doppietta del bulgaro Bojinov ed una incornata di Boumsong. La partita è a senso unico, la squadra bianconera spinge sull’acceleratore ed il 4-4-2 voluto da Deschamps ottiene i suoi frutti; gioco arioso ed azioni da gol a grappoli, inizia Nedved colpendo di sinistro dal limite dell’area, Fusco portiere crotonese forse anche spiazzato da una leggera deviazione è battuto. Gran gol di Balzaretti al 23° con un pallone a giro che da cross diventa imparabile spegnendo la sua corsa in fondo alla rete. A fine tempo inizia il suo show Alex Del Piero, rasoterra in diagonale di sinistro dal limite della area, poi nella ripresa Alex continua a far impazzire la difesa dei rossoblù: prima
conclude in gol una bella azione personale battendo di sinistro l’incolpevole Fusco. Chiude la sua personale tripletta dialogando con Trezeguet e chiudendo di destro in gol. Lo stadio è tutto in piedi ad applaudire il suo capitano-condottiero che non ha abbandonato la sua nave, anzi la porta a destinazione. Destinazione Serie A! La stagione terminerà con la Juventus capolista con punti 85, (da aggiungere i -9): 28 vittorie, 10 pareggi, 4 sconfitte, 83 gol fatti, 30 subiti. Per il Crotone sarà una stagione da non ricordare: il cambio di allenatore da Gustinetti a Guido Carboni non portò i frutti sperati, sarà retrocessione in C1 assieme all’Arezzo ed al Pescara. In campionato il Crotone chiude con 7 vittorie, 11 pareggi, 24 sconfitte, 36 gol fatti e 67 subiti. Con più presenze in campionato troviamo Sedivec (37) e come miglior marcatori con 6 gol a testa sempre Sedivec assieme a Cariello. Stagione comunque che era iniziata più che bene per il Crotone, con una impresa da ricordare in Coppa Italia: secondo turno, 23 Agosto, allo 'Scida' arriva il Torino, club di Serie A, clamoroso il risultato (21); vantaggio granata con Rosina, pareggio al 69° di Giampaolo e gol vittoria che qualifica il Crotone al turno successivo con Sadivec al 90°; impazzisce di gioia lo Scida e tutto il crotonese per questa impresa. Il cammino del Crotone si chiude al terzo turno perdendo in casa nei supplementari il derby con la Reggina (1-0). Ricordiamo che lo stadio del Crotone è intitolato al calciatore del Crotone Ezio Scida, perito tragicamente nel 1946, in trasferta con
la squadra, il pulman-autocarro si ribalta in un incidente stradale ed il giovane calciatore classe 1915 viene schiacciato nell’urto perdendo la vita. La squadra ed i dirigenti ed il Sindaco di Crotone dell’epoca Messinetti, anche presidente del club, decisero di intitolare l’impianto sportivo allo sfortunato calciatore. Sono passati 11 anni, vittorie, delusioni, scudetti, coppe vinte ed altre perse, ricordiamo comunque i protagonisti di quella stagione di Serie B, di quel folto gruppo di calciatori e tanti giovani sono rimasti in tre: Buffon, Chiellini e Marchisio.
Presenze e gol in campionato: Belardi Emanuele Buffon Gianluigi Mirante Antonio Balzaretti Federico Birindelli Alessandro Boumsong Jean Alain Chiellini Giorgio Kovac Robert Legrottaglie Nicola Piccolo Felice Tudor Igor Urbano Orlando Zebina Jonathan Bianco Raffaele
- 37 7 37 37 33 32 17 10 7 -- -- 24 4
-2 1 2 3 ------1
Camoranesi Mauro De Ceglie Paolo Giannichedda Giuliano Marchionni Marco Marchisio Claudio Nedved Pavel Paro Matteo Venitucci Dario Zanetti Cristiano Bojinov Valeri Del Piero Alessandro Giovinco Sebastian Lanzafame Davide Palladino Raffaele Trezeguet David Zalayeta Marcelo
33 7 20 25 25 33 28 5 25 18 35 3 1 28 31 16
4 1 -1 -11 1 -2 5 21 --8 15 4
Squadra ospite
Nicola: "Serve una sana pazzia..."
C
’è il Crotone tra la Juve e la festa scudetto. Per poter festeggiare lo storico traguardo del sesto tricolore consecutivo davanti ai propri tifosi i bianconeri di Massimiliano Allegri dovranno piegare la resistenza della formazione calabrese, alla sua prima storica presenza allo Juventus Stadium. Quella tra la Vecchia Signora e la matricola rossoblù solo fino a poche settimane fa sembrava una sfida dall’esito scontato, opponendo i campioni in carica ad un’avversaria che sembrava inesorabilmente condannata all’immediato ritorno fra i cadetti. E invece per poter stappare lo spumante nel proprio stadio, con una settimana di anticipo rispetto alla conclusione del torneo, i bianconeri dovranno fare i conti con l’orgoglio della squadra di Davide Nicola, che con 5 vittorie (e due pareggi) nelle ultime 7 partite hanno rilanciato alla grande le proprie ambizioni di salvezza, riducendo il gap dal quartultimo e quintultimo posto, occupati rispettivamente da Empoli e Genoa, ad una e due lunghezze. La formazione pitagorica è, insieme al Napoli, la squadra più in forma di questo finale di campionato: soltanto i partenopei di Sarri sono riusciti infatti a mantenere lo stesso ritmo dei calabresi e ad incamerare 17 punti nelle ultime 7 gare. Gran parte del merito dell’exploit dei rossoblù spetta a Davide Nicola, l’allenatore che in questa stagione ha raccolto il timone lasciato da Ivan Juric, il tecnico della storica promozione dei calabresi nella massima serie. L’ex allenatore di Livorno e Bari è riuscito a mantenere compatta la squadra, che all’inizio della stagione
aveva pagato lo scotto dell’inesperienza nella massima serie, come dimostrano gli 11 punti che i pitagorici hanno visto sfumare nei finali di gara. Nonostante la formazione di Allegri sembri un ostacolo insormontabile per i calabresi, che nell’ultima giornata affronteranno la Lazio, il tecnico nato a Luserna San Giovanni (provincia di Torino) sogna ugualmente un’impresa allo Juventus Stadium per mantenere acceso il sogno salvezza. “A Torino servirà una sana pazzia. – ha spiegato Nicola – Mi piace pensare che in questo momento tutto può accadere. Nel girone di ritorno siamo riusciti ad avere un cambio di passo e a raccogliere qualcosa in più. È stata la continuità di prestazioni a permetterci di fare tanti punti nel girone di ritorno. Penso che i ragazzi meritino davvero questa salvezza”. Il pensiero dell’allenatore è condiviso da Gianni Vrenna, il presidente il cui nome rimarrà inciso per sempre nella storia del Crotone, per avere portato per la prima volta il club pitagorico in serie A, il cui merito in questa stagione è stato quello di mantenere Nicola al timone, nonostante l’inizio difficoltoso: “Speravo in un pareggio della Juve a Roma perché in questo modo potevamo sperare di incontrare un’avversaria con meno stimoli, anche se quella di Allegri è una squadra abituata a non concedere regali a nessuno. Ora sarà più difficile, ma ci proveremo ugualmente. Andiamo a Torino consapevoli di affrontare una super squadra. Speriamo di riuscire a rovinare la festa scudetto”. Giovanni Rolle
Carrozzeria ARCA VERNICIATURA A FORNO - RIPARAZIONI ACCURATE PONTE RISCONTRO - DIMA UNIVERSALE GLOBALJIG
Auto Sostitutiva - Recupero Danni Assistenza Legale - Traino Gratuito Via Castelgomberto, 91 - 10137 Torino - Tel. 011.30.90.410 - Fax 011.30.74.13 - info@arcacarrozzeria.it
SSMS - SocietĂ Sanitaria di Mutuo Soccorso Piazza Vittorio Veneto, 12 - 10123 Torino - info@mutuaprivata.com - www.mutuaprivata.com
Per ulteriori informazioni chiama il numero verde
10
www.juvetoro.it
amcsrls@yahoo.it
Maggio Tricolore La Juventus ha vinto matematicamente 22 scudetti nel mese di maggio dei suoi 34 titoli di Campione d’Italia: 4° scudetto 1931/32 29 maggio 1932 Juventus-Brescia 3-0 8° scudetto 1949/50 14 maggio 1950 Juventus-Bologna 3-2 10° scudetto 1957/58 4 maggio 1958 Juventus-Fiorentina 0-0 11° scudetto 1959/60 15 maggio 1960 Juventus-Milan 3-1 14° scudetto 1971/72 28 maggio 1972 Juventus-L.R.Vicenza 2-0 15° scudetto 1972/73 20 maggio 1973 Roma-Juventus 1-2 16° scudetto 1974/75 18 maggio 1975 Juventus-L.R.Vicenza 5-0 17° scudetto 1976/77 22 maggio 1977 Sampdoria-Juventus 0-2 19° scudetto 1980/81 24 maggio 1981 Juventus-Fiorentina 1-0 20° scudetto 1981/82 16 maggio 1982 Catanzaro-Juventus 0-1 21° scudetto 1983/84 6 maggio 1984 Juventus-Avellino 1-1 23° scudetto 1994/95 21 maggio 1995 Juventus-Parma 4-0 24° scudetto 1996/97 23 maggio 1997 Atalanta-Juventus 1-1 25° scudetto 1997/98 10 maggio 1998 Juventus-Bologna 3-2 26° scudetto 2001/02 5 maggio 2002 Udinese-Juventus 0-2 27° scudetto 2002/03 10 maggio 2003 Juventus-Perugia 2-2 28° scudetto 2004/05 22 maggio 2005 Livorno-Juventus 2-2 29° scudetto 2005/06 14 maggio 2006 Reggina-Juventus 0-2
30° scudetto 2011/12 6 maggio 2012 Cagliari-Juventus 0-2 31° scudetto 2012/13 5 maggio 2013 Juventus-Palermo 1-0 32° scudetto 2013/14 4 maggio 2014 Catania-Roma 4-1 Senza disputare il turno la Juventus si aggiudica il titolo 33° scudetto 2014/15 2 maggio 2015 Sampdoria-Juventus 0-1 Juventus mateticamente Campione d’Italia con quattro turni anticipo, Campioni alla 34a giornata Le altre vittorie nel mese di maggio: Coppa Campioni/Champions League 1984/85 29 maggio 1985 Juventus-Liverpool 1-0 1995/96 22 maggio 1996 Juventus-Ajax 1-1 dcr 4-2
Coppa COPPE 1983/84 16 maggio 1984 Juventus-Porto
2-1
Coppa UEFA 1976/77 18 maggio 1977 A.Bilbao-Juventus 2-1 1989/90 16 maggio 1990 Fiorentina-Juventus 0-0 1992/93 19 maggio 1993 Juventus-Borussia D. 3-0 Coppa ITALIA 1937/38 8 maggio 1938 Juventus-Torino 2-1 2014/2015 20 maggio 2015 Juventus-Lazio 1-1 2-1 dts. Finale unica a Roma Serie B 2006/2007 19 maggio 2007 Arezzo-Juventus 1-5 Nelle finali andata ritorno si intende solo la partita di ritorno, cioè quella decisiva per l’aggiudicazione del trofeo.
(Qui sopra, da sx a dx: medaglia celbrativa 1973; tifosi in piazza S. Carlo a Torino anni '70; maglia 1960-61; Juve 1976-77. In alto: Juve anni '30; cartolina 1957-58; Juve 1959-60)
Foto e testi di Ermanno Vittorio
ASILO NIDO
LA CASA SULL’ALBERO Crediamo nell’importanza dei primi tre anni di vita per la formazione del bambino, nel rispetto delle norme quale garanzia di benessere, nel confronto con le famiglie per assicurare continuità nel percorso di crescita NUOVA SEZIONE LATTANTI
ASILO NIDO LA CASA SULL’ALBERO - VIA MONFERRATO, 4 - 10131 TORINO TEL. 011.2640888 - www.lacasasullalberotorino.it
11
www.juvetoro.it
amcsrls@yahoo.it
Il Ricordo
Grazie Oliviero, grazie di tutto… La scomparsa di Beha ci rende più poveri di informazione. Fu uno dei pochissimi a cercare di approfondire 'Calciopoli'
L
’improvvisa morte di Oliviero Beha di qualche giorno fa, come tutti sanno, ha colpito il mondo dell’informazione, ma è successa una cosa interessantissima nelle prime ore dopo la sua morte. I forum bianconeri del web hanno lasciato aperte le discussioni (tecnicamente si chiamano “Topic”) che ne riportavano la notizia, addirittura nella loro sezione principale, ossia dove si parla solo di Juventus a 360°. Il motivo di questa strana scelta è evidente. Si tratta di un grande segno di riconoscimento collettivo verso un giornalista che ha sempre
fatto il suo lavoro onestamente e liberamente, con forte senso civico, e che pur essendo un tifoso viola ha saputo mantenere l'equilibrio mentale necessario per capire, discutere e diffon-
dere la verità sul Calciopoli. E non solo, ne ha pagato anche le conseguenze di persona al TG3, da dove fu allontanato per ciò che di scomodo diceva; e bisogna anche ricordare che si beccava spesso insulti da qualche tifoso (viola e non) per questo. Ma lui non si faceva condizionare. Mente davvero libera la sua, non acquistabile al mercato per qualche spicciolo o per un po’ di fama effimera. Gravissimo il fatto che non avesse qualche programma televisivo sempre presente in tv, per fare un po' di informazione e riflessione (su qualunque argomento) su larga scala. E la cosa grave è che ce ne sono pochi giornalisti così, e quelli che ci sono, appena
toccano tasti sensibili, vengono emarginati immediatamente o il “sistema Italia” gli fa la guerra. La sua vera forza era il suo approccio, l’apertura mentale. Sicuramente gli piaceva “sfrucugliare” nel lato storto delle cose, un po’ di tutti i generi, e nel farlo nella sua lunga carriera qualche volta avrà forse anche sbagliato, come capita a tutti gli esseri umani di tanto in tanto. Ma il punto è che quando sbagliava, era solo perché gli mancava ancora qualche pezzo del puzzle, e non per malafede. Del resto è ovvio che, fatte salve le opinioni personali, comunque non si può mai conoscere sempre tutto di tutto su tutti gli argomenti. C'era però
sempre la possibilità che in un secondo tempo egli potesse accedere ad altri dati o informazioni che potevano cambiare la sua visuale, il quadro complessivo, e a quel punto non aveva paura di renderli noti per paura di perdere la faccia o altro. Anzi. Per esempio, fu proprio lui che nel 2006 coniò inizialmente il termine “Moggiopoli”, ma non appena cominciò a capire che qualcosa nello scandalo non quadrava, cambiò immediatamente termine (Calciopoli). E con il tempo, continuando a seguire gli eventi e le relative vicende collegate, processi penali in particolare (ma non solo!) arrivò a mettere in discussione tutta l’inchiesta per intero e tutto il calcio italiano per intero (quest’ultimo in realtà quasi da sempre). Fa ancora impressione agli Juventini, oggi, rivedere i video su Youtube che lo riguardano. I suoi piccoli, brevi e affilatissimi interventi nello spazio del TG3 della domenica sera di alcuni anni fa, sono un cult per tutto il tifo bianconero seriamente controinformato su Calciopoli, così come i tanti video di dibattiti pubblici e le conferenze a tema.
Ma oltre al TG3, e agli articoli, ha partecipato anche con delle interessantissime riflessioni all’unico vero serio film su Calciopoli che sia stato girato, intitolato “Nel Paese di Giralaruota” - (a chi interessa saperne di più, può cercare sul web o contattare il regista, Stefano Grossi, attraverso Facebook). E ha anche dato la sua disponibilità, previa conoscenza della data e della location, e compatibilmente ai suoi impegni già presi in precedenza, a partecipare ai dibattiti ad eventuali proiezioni in giro per l'Italia del film. Gli interessava molto che la nostra verità, ossia quella bianconera, fosse diffusa e che la gente ci si confrontasse. È stata davvero una brutta notizia per gli Juventini questo lut-
to. Se mai un giorno, appena sbarcati gli alieni sulla terra, la Juve dovesse avere giustizia, e riottenere indietro scudetti e onore, tutti noi gobbi dovremo avere la forza di ricordarci di lui, come di tutti quei piccolissimi gruppi di tifosi che hanno combattuto mille battaglie per la verità. Quel po' di verità che si è riusciti a diffondere, nel triste paese di Machiavelli, è quasi solo grazie a loro. Senza saperlo, non nella forma, ma nella sostanza, Beha era uno di noi. Oliviero forse da lassù non condividerà questa definizione, questa curiosa classificazione, forse egli giustamente si sentiva solo un semplice bravo giornalista che lavorava con lo spirito del serio cittadino di un paese democratico, e poi non era per niente un tifoso della Juve; ma per noi rimasti quaggiù poco importa perché, per via del suo lavoro su Calciopoli, Beha ormai era assolutamente uno di noi. Grazie Oliviero, davvero grazie di tutto.
Antonio Catapano 'Crazeology' Giùlemanidallajuve.com
Giornale sportivo per i tifosi di Juventus e Torino
Direttore Responsabile Roberto Grossi rogro@inwind.it
Segreteria di redazione
Direttore Editoriale
Cristina Zecchino
Gianni Castaldo
Tel. 011 0371291
amcsrls@yahoo.it
Hanno collaborato Bruno Bernardi Antonio Catapano Enrico Heiman Ezio Maletto Paolo Rachetto Giovanni Rolle Marco Sanfelici Alessandro Vaccaneo Marco Venditti Ermanno Vittorio
amcsrls@yahoo.it
Pubblicità
Impaginazione e grafica
amcsrls@yahoo.it
Silvana Scarpa
Stampa I.T.S. SpA
Servizi fotografici
Distribuzione gratuita agli ingressi esterni
Archivio JuveToro
degli stadi torinesi, eventi e canali commerciali Autorizzazione Trib. di Torino n. 30 del 27/11/2015.
Editore
Tutti i diritti riservati
AMC - Art Media Communication
Responsabile del trattamento dei dati personali: Gianni Castaldo
CHIUSO IN REDAZIONE ALLE ORE 16 DI GIOVEDÌ 18 MAGGIO 2017
12
www.juvetoro.it
amcsrls@yahoo.it
L'Ex Condottiero Juve
Antonio Conte, sempre il numero uno! C
on grande dolore e con grande imbarazzo dei piani alti della Torino bene, e di una buona metà del popolo bianconero (quella credulona e sempliciona che ancora si beve la favola del celebre e inaspettato tradimento del nostro grande ex), Conte ha centrato un nuovo grande risultato: conquista della Premier League con il Chelsea. 'L'agitato mattacchione' in questione, quando era sulla panchina della Juve, prese la squadrotta (non proprio uno squadrone, ma neanche troppo squadretta) e la portò da due settimi posti consecutivi al 1° posto per 3 anni di fila, con annessi record invidiabili (fatti salvi alcuni doverosi grandi innesti, tipo Tevez, ecc). E ottenne quei risultati non senza problemi creati ad hoc dalla FIGC e dalla solita giustizia Italiota pasticciona che ben conosciamo. Scusate se è poco. In Inghilterra invece, ha preso il Chelsea addirittura dal 10° posto (uno dei peggiori piazzamenti nella storia del club) e lo ha portato al 1° posto. Con una squadra non costruita con il suo totale assenso. Del
resto Abramovic negli ultimi anni non è più il ricco spendaccione di un tempo. A dir la verità, ricco lo è ancora, ovviamente, ma i soldi non li butta più dalla finestra come faceva all'inizio della sua avventura calcistica. Il campionato inglese, tra le altre cose, in questa stagione vedeva su altre panchine importanti gente come Guardiola, Mourinho, Pochettino, Wenger, ecc. E, detto molto brutalmente, ancora una volta la squadra che ha vinto, sulla carta non era la più forte. Scusate se è poco. Poi, certamente, va detto che l'anno prima ancora del 10° posto (20142015, Mourinho in panchina) il titolo lo vinse sempre il Chelsea, e molti giocatori sono rimasti gli stessi. Ma la differenza, ancora una volta, l'ha fatta lui, Conte, e i tifosi Blues lo hanno capito, infatti lo adorano. Anche perché ha portato una dose di energia positiva a tutto l'ambiente nel complesso (come al solito). Durante i festeggiamenti post partita contro il West Bromwich, allo stadio un ruggito si levava nel cielo “Antonio! Antonio!” (mentre i giocatori
lo lanciavano per aria). Ma i cori pro Conte tra i tifosi Blues sono consuetudine da mesi e mesi. In mezzo a queste due fasi (Juve-Chelsea), c'è stata la nazionale italiana, dove Conte ha preso una nazionale oggettivamente e mediamente 'brocca' (forte solo in difesa), e l'ha portata a confrontarsi dignitosamente contro nazionali molto più forti e complete. E non solo, ma a quella nazionale è pure riuscito a fargli credere che avrebbe potuto vincere il titolo, tanto che all'uscita dal torneo alcuni grandi campioni piangevano come bambini. Erano davvero convinti di vincere. Se un paio di ragazzotti un po' sbruffoni avessero tirato
meglio quei rigori contro la Germania, chissà come sarebbe andata a finire... Detto ciò, allo stato dell'arte, si può dire dunque che Antonio Conte migliora all'ennesima potenza praticamente tutto ciò che tocca. E a quelli come noi, che conoscono pregi e difetti di Antonio e pregi e difetti della proprietà e della dirigenza della Juventus, non può che fare piacere se quello Juventino leccese sempre grintoso e 'agitato' ha conseguito un nuovo titolo e ha esportato la mentalità 'Contiana' e anche un po' della mentalità Juventina all'estero. Per quelli come noi, di cui del Chelsea non può fregare di meno, è comunque un grande orgoglio.
Ora, la domanda provocatoria è: questo tipo di riflessioni mettono in dubbio o in cattiva luce ciò che stanno facendo Allegri e la squadra da lui capeggiata? La risposta è NO. E si può continuare coi quesiti: questo tipi di riflessioni, hanno lo scopo, o possono servire, ad alimentare le velleità, le ambizioni e le nostalgie del partito dei nostalgici di Conte, o magari quelle del partito che ancora oggi non prova simpatia per Allegri? La risposta è NO. E' tutto molto più semplice. Dare i giusti meriti, sempre e comunque, a chi ce li ha e se li è guadagnati, senza tenere volutamente i propri occhi foderati di salame. Questa libertà di pensiero, senza preconcetti e senza stupide questioni sotterranee, sono il lusso che noi ci possiamo e ci vogliamo concedere. Altri invece no (giornali, siti e tv). Loro non possono o non vogliono, perché magari hanno altre... 'convenienti esigenze'. In questi giorni si parla di un possibile Conte all'Inter, anche se sembra difficile come operazione, visto che ora il Chelsea potrà giocare nuovamente la CL, e magari
Abramovic potrebbe aver voglia di metter mano al portafogli per migliorare la squadra. Comunque, nel caso dovesse capitare una disgrazia di tale portata, ne prenderemo atto e gli daremo, ancora una volta, i meriti (e i demeriti) che gli spettano. Così come se andrà ad allenare squadre come Barcellona o simili. Alcune malelingue dicono che Conte per un po' di tempo avrà qualche difficoltà ad allenare in Italia, soprattutto su panchine di squadre che hanno dei buoni rapporti con la Juve. È difficile dire se è davvero così, perché correre dietro a tutti i pettegolezzi è tempo perso. Per ora si sa solo che l'anno prossimo, se non si sposta, potremmo ritrovarcelo come avversario in Champions. Chiudiamo con una certezza: Antonio Conte è uno dei migliori (o forse il migliore) allenatore del globo terracqueo. E scusate se è poco.
Antonio Catapano 'Crazeology' Giùlemanidallajuve.com
Allenatori: 'Italians do it better' È
tornata di moda, in questo periodo di fine campionato, la celebre frase provocante/provocatoria scritta su una maglietta passata alla storia per essere stata indossata dalla cantante Madonna in un video degli anni '80, che recitava “Italians do it better” (gli italiani lo fanno meglio). Ed è ritornata di moda su media e social, e riconvertita nel suo utilizzo, grazie agli allenatori italiani che stanno facendo cose buone in giro per il mondo. Lo scorso anno, la sorpresona del Leicester di Claudio Ranieri che ha vinto al primo colpo la
Premiere League (giunto solo qualche anno dopo il titolo vinto con il Manchester City da Roberto Mancini). Quest’anno, il titolo è passato al Chelsea di Antonio Conte al primo colpo, per la felicità del proprietario Abramovic (che invece quando Roberto Di Matteo vinse FA Cup e Champions League nel 2012, pare fosse contento, ma sorpreso, e non del tutto convinto delle qualità dell’allenatore in questione). Anche in Bundesliga Carlo Ancelotti ha vinto il titolo al primo colpo con la corazzata Bayern Monaco che ha
stradominato per tutta la stagione (ma anche solo un paio di anni prima, nel suo periodo Real Madrid,
Carlo ha vinto trofei nazionali e internazionali, compresi Champions League e mondiale per club). E anche colui che fu il vice di Conte nel periodo sulla panchina bianconera, ossia Massimo Carrera, da poco si è tolto una grande soddisfazione in Russia, riportando lo Spartak Mosca al titolo dopo 16 anni di digiuno. Per non farci mancare nulla, come contorno, si può mettere nel conto anche le buone cose che stanno facendo l'Honved di Marco Rossi in Ungheria e lo Sheriff Tiraspol di Roberto Bordin nel campionato moldavo.
A dire la verità è da molto tempo che gli allenatori italiani hanno cominciato a muoversi in ambiti non solo più nazionali (ricordiamo Vialli, Trapattoni, Capello, Spalletti) e alcuni di loro hanno vinto titoli importanti, ma questo forse è il primo anno in cui la storica scuola italiana degli allenatori si è fatta notare a livello internazionale come mai prima. All’appello di questo fine stagione ormai manca solo Max Allegri, che per consacrarsi oltre patria deve provare a conquistare un grosso trofeo internazionale. Ma
comunque vada la finale di Champions League del 3 giugno 2017 possiamo ugualmente dire che forse non è dato sapere con certezza se “gli italiani lo fanno meglio”, ma di sicuro gli italiani si stanno facendo valere. E non poco. L’unica vera differenza sta nelle nostre emozioni, perché per gli ex Juve, ma Juventini anche nel cuore, generalmente siamo molto molto più contenti. Nevvéro? Antonio Catapano 'Crazeology' Giùlemanidallajuve.com (Nella foto Massimo Carrera in maglia Juve)
amcsrls@yahoo.it
www.juvetoro.it
13
ALESSIA FERRANTE, Miss Juve L
a incontro all’uscita dallo stadio di Monaco. La partita è appena terminata con l’ennesima stupenda prestazione della Juventus ed una vittoria che mette la squadra al sicuro da sorprese. “Lei” è in mezzo ad un nutrito gruppo di tifosi juventini ma la si nota subito per la chioma biondissima e il corpo slanciato da fotomodella. In effetti, è una fotomodella: dalle nevi della Marmolada dove ha appena terminato di fare un servizio di moda per una nota Azienda italiana, si è letteralmente catapultata nel Principato a portare il suo tifo alla squadra del cuore, a mescolarsi nella “curva” con i suoi amici. Si chiama Alessia Ferrante e mentre la intervisto, tra una risposta e l’altra, continua a partecipare ai cori urlati dai suoi compagni. Perché lei fa parte del gruppo di supporters 'Tradizione' e da anni non perde una partita. Mi confessa che non è la prima volta che passeggia per le strade del Principato e che è stata qui parecchie altre volte, in altri salotti, per sfilare per una nota casa di moda milanese. Ma ora, con i jeans strappati e consumati, con la immancabile sciarpa bianconera al collo urla la sua gioia per un’altra indimenticabile e sontuosa prestazione della Signora. Sogna già la sua presenza a Cardiff: “In quella città c’è il nostro
appuntamento con la storia” dice con un leggero moto di commozione. Le chiedo quale è il suo giocatore preferito e la sua risposta mi lascia stupito: “Non ho un giocatore preferito, ho sposato una fede, una maglia che non ha un numero e neppure un nome, ma solo un colore, anzi due: il bianco ed il nero!”. Le chiedo se si trova bene con i supporter con cui si accompagna ogni domenica: “La cosa più importante è il gruppo, all’interno del quale c’è tanta amicizia. È come una grande famiglia dove si può cantare, urlare la propria gioia per una vittoria o la propria rabbia per un goal subito. Si soffre e si gioisce tutti insieme. Nessuno ti chiede chi sei, cosa fai o da dove vieni. Non interessa a nessuno se sei un magazziniere o una modella e neppure quanto guadagni. Siamo tutti uguali, tutti con la stessa fede, siamo NOI: questo per me è il calcio, questo mi spinge ogni domenica ad essere presente con LORO in CURVA. Perché questo è il tifo leale e pulito per la squadra, questa è la CURVA, il tifo della Juve”. La provoco con una domanda imbarazzante: vista la tua bellezza e la tua simpatia che proposta indecente faresti al mitico Gigi Buffon? E anche qui la sua risposta mi sorprende: “La richiesta più indecente che gli potrei fare è quella di non lasciarci mai e comunque non prima di aver clonato un altro Gigi…”. Con un malizioso sorriso mi porge la mano per un saluto e continua la strada con i suoi amici ad urlare la felicità di una bellissima serata ottenuta per la sua più grande passione: la JUVE!!! (Foto Gnech)
14
www.juvetoro.it
amcsrls@yahoo.it
Spettacoli e cultura
Il Salone del Libro va 'Oltre il Confine' Da giovedì 18 a lunedì 22 maggio, al Lingotto, la XXX edizione della kermesse letteraria
U
n Salone «Oltre il Confine». Questo il significato della XXX edizione del Salone Internazionale del Libro di Torino, che si aprirà nei padiglioni del Lingotto Fiere da giovedì 18 a lunedì 22 maggio: manifestazioni, libri, editori, mostre, food per una kermesse che va oltre. Si parte dall'immagine simbolo, un libro che scavalca un muro.
Una programmazione culturale a tutto tondo che caratterizzerà per cinque giorni il territorio torinese. Questi i numeri del salone: 45 mila metri quadri di superficie espositiva e 5 padiglioni, 11
mila i metri quadri commerciali (il 10% in più rispetto allo scorso anno), occopati da 450 titolari di stand (nel 2016 erano 338), a cui si sommano i 9 stand dei progetti speciali. Complessivamente il trentesimo Salone del Libro propone ad oggi 1.060 case editrici, dando vita a un programma che conta circa 1.200 appuntamenti disseminati nelle 30 sale a disposizione del pubblico, che vanno dai 600 posti della più grande, la Sala Gialla, ai 20 dei laboratori didattici. Il totale delle case editrici è rappresentato dalle 390 con stand proprio, da altri 360 editori italiani e
stranieri ospitati da stand di colleghi, dalle presenze di 10 fra case discografiche ed editori musicali accolti nell’area ad essi dedicata e da quelle
inserite nei 12 spazi regionali di Piemonte, Toscana regione ospite), Basilicata, Calabria, Friuli, Lazio, Marche, Puglia,
La 1a social network tv del Piemonte
È
nata a Torino la prima Social Network Television del Piemonte. Si chiama Torino Web TV ed è una vera e propria televisione, solo che trasmette esclusivamente su Facebook. Nata da un'idea della Video Digital Pixel di Sergio Sapino, Torino Web TV è il primo esempio piemontese di televisione del futuro. L'emittente infatti trasmette in diretta esclusivamente su Facebook sfruttando lo streaming del social net-
work. Non è in onda 24 ore su 24 tutti i giorni, ma ha un palinsesto composto da trasmissioni settimanali. Le produzioni di Torino Web TV si possono vedere in diretta, ma rimangono on demand per tutta la settimana. «In Piemonte l’emittenza televisiva locale sta subendo una grossa crisi da quando siamo passati dal sistema
Sardegna, Sicilia, Umbria e Valle d’Aosta , oltre all’area di Matera 2019, e nei tre stand internazionali di Cina, Romania e Marocco, che insieme accolgono ulteriori 300 realtà editoriali dei loro territori. Entrando nello specifico, sarà il pubblico stesso ad essere condotto “Oltre il confine”: per scoprire il volto autentico degli Stati Uniti
con la sezione “Another side of America”; per incontrare donne che stanno cambiando il mondo o lasciarsi sorprendere dai reading di “Festa Mobile”; per affacciarsi sul futuro con gli appuntamenti de “L’età ibrida”; per conoscere l’Italia, che risorge dal terremoto. Non mancherà lo spazio al cibo e dell’alimentazione negli spazi di Gastronomica”, in collaborazione
con Slow Food. Poi, ci sono settantuno festival culturali italiani riuniti nel “Superfestival”. I confini della fantasia saranno le iniziative per J.R.Tolkien e Spephen King. Le mille lingue del Salone, celebraranno grandi personaggi ed eventi del passato di cui ricorrono gli anniversari, per fermarsi ad ascoltare l’autore più amato, per approfondire gli argomenti di chi ha fatto dell’editoria il proprio mestiere. Non mancheranno gli stand istituzionali del Piemonte e dello Stato. Al di fuori del Lingotto nell'l’intero territorio cittadino il Salone Off, con una fitta serie di incontri, concerti, reading, esibizioni e feste, per animare ogni giorno e fino a tarda sera le location più suggestive del capoluogo subalpino. Oltre il Salone, “Festa Mobile”, reading sulla la mongolfiera di Borgo Dora o
il Sommergibile Andrea Provana al Parco del Valentino Fra gli eventi fuori sede anche le “Narrazioni Jazz” organiz-
zate con la Città di Torino. Infine, l'L’Ibf - International Book Forum, l’area professionale per la compravendita dei diritti editoriali, occuperà quest’anno le sale del Museo Carpano di Eataly dove i 370 gli operatori dell’editoria ad oggi iscritti – di cui 128 stranieri da 29 Paesi, daranno vita a contrattazioni e appuntamenti commerciali. Iniziative per tutti i gusti da vedere in questo week end. Paolo Rachetto (Foto Salone Internazionale del Libro)
Al Teatro Regio 'Il flauto magico' analogico al digitale lasciando un buco enorme nell’offerta al pubblico. Le dirette facebook rappresentano un’opportunità per raggiungere nuovamente le persone, per questo motivo abbiamo deciso di cercare i nostri telespettatori direttamente sui social. Andremo in onda dove c’è il pubblico, anche perché un progetto editoriale si misura in base al numero di persone che lo seguono» - dice Sergio Sapino, l'editore di Torino Web TV.Torino Web TV può essere vista da smartphone, tablet, pc e smart tv collegandosi alla pagina Facebook di Torino Web TV. Attualmente le trasmissioni in diretta settimanale sono tre: CuriosiTO in onda il lunedì, TOBook in onda il mercoledì e TOMove in onda il giovedì. Tutte dalle 19.00 alle 19.30. Tanti però sono gli speciali andati in onda fino a oggi come i pre-partita degli appuntamenti di Champions League della Juventus e nel futuro anche il Toro potrà contare su dirette dedicate al mondo granata.
Sino al 28 maggio il capolavoro dell'Illuminismo musicale creato da Mozart "Die Zauberflöte" (Il flauto magico) di Wolfgang Amadeus Mozart, 'singspiel' pieno di magia e di mistero, va in scena al Teatro Regio dal 16 al 28 maggio 2017 nel fiabesco allestimento con la regia di Roberto Andò. Sul podio dell'Orchestra e Coro del Teatro Regio, salirà il maestro Asher Fisch, direttore israeliano già acclamato dal pubblico del Regio per la Carmen del 2016. Nel cast solisti Ekaterina Bakanova, Antonio Poli, Olga Pudova e Markus Werba. La Prima dell'opera è stata trasmessa in diretta
da Rai-Radio3 martedì 16 maggio e inserita all'interno del circuito Euroradio. Per i diciottenni che desiderano utilizzare il Bonus cultura al Regio il costo del biglietto è di €25 con la possibilità di un ulteriore biglietto a €1. I biglietti per tutte le recite de 'Il flauto' magico sono in vendita presso la Biglietteria del Teatro Regio di piazza Castello. (p.r.) (Foto Ramella & Giannese)
amcsrls@yahoo.it
www.juvetoro.it
15
Spettacoli e cultura
'Playlist', la nuova stagione del Teatro Stabile di Torino Grandi numeri per un Teatro Nazionale che si piazza al 2° posto in Italia. Mille abbonamenti alle fasce più deboli
I
l Teatro Stabile di Torino Teatro Nazionale, ha presentato ufficialmente la stagione teatrale 2017-2018. La campagna per la nuova stagione è "Playlist", come “elenco di riproduzione”, una lista di “contenuti preferiti” siano essi testi, musica, immagini o spettacoli. Perché Play vuol dire spettacolo. Una stagione che si avvalora di 6 produzioni, di cui 5 nuove, 6 nuove coproduzioni e 5 riprese, 29 spettacoli ospiti e 24 spetta-
coli programmati per Torinodanza 2017, suddivise tra Teatro Carignano, Gobetti e Fonderie Limone Moncalieri. Numeri significativi. Il Teatro Stabile di Torino, tra l’altro, si conferma saldamente al secondo posto tra i Teatri Nazionali, prestigioso riconoscimento ricevuto dal Ministero per i Beni e le Attività Culturali. La nuova proposta dello Stabile è variegata e capace di proporre agli spettatori amanti del palcoscenico molti spunti di riflessione sulla complessa situazione in cui si configura la realtà che ci circonda. Un programma che passa attraverso la drammaturgia contemporanea, la nuova rilettura dei classici, con uno sguardo verso i risvolti futuri. Il Teatro Stabile ha deciso di incrementare il suo impegno internazio-
nale con la produzione di due spettacoli di grande levatura: la nuova stagione si inaugura con il pluripremiato “Disgraced” di Ayad Akhtar, con la regia di uno dei maestri della scena europea, l’austriaco Martin Kušej direttore del Residenz Theater di Monaco di Baviera, e con la messa in scena di “Les Trois Soeurs” da Anton Cechov, con la regia e l’adattamento dell’australiano Simon Stone, che vede fra gli interpreti Valeria Bruni Tedeschi. Tra le produzioni il “Don Giovanni di Molière”, diretto da Valerio Binasco, “Le baruffe chiozzotte” di Carlo Goldoni affidato a Jurij Ferrini, L’ “Illusion Comique” di Pierre Corneille, portato in scena da Fabrizio Falco e “Le Baccanti” di Euripide secondo Andrea De Rosa.
La drammaturgia contemporanea è testimoniata dalla messa in scena de “Il Sindaco del rione Sanità” di Eduardo De Filippo con la regia di Mario Martone, “Il nome della rosa” di Umberto Eco messo in scena da Leo Muscato, L’ “Arialda” di Giovanni Testori, diretto da Valter Malosti, “Galois” di Paolo Giordano ed “Emone.
La traggedia de Antigone seconno lo cunto de lo Innamorato” di Antonio Piccolo. Continua la collaborazione con le compagnie e le associazioni indipendenti del teatro torinese: si coproduranno “Lear, schiavo d’amore” dei Marcido Marcidorjs, con la regia di Marco Isidori e “Mistero Buffo” di Dario Fo con il Teatro della Caduta. Ci saranno, inoltre, gli spettacoli affidati a Valter Malosti e Jurij Ferrini. Marco Lorenzi del Mulino di Amleto dirigerà “Alice nel paese delle meraviglie” da Lewis Carroll e sempre per i più giovani verrà ripresa “La bella addormentata nel bosco” da Charles Perrault per la regia di Elena Serra. Continua la programmazione della rassegna “Il cielo su Torino”, con 69 spettacoli programmati. Una playli-
st con una grande offerta di titoli di registi, attori e coreografi che si sono affermati sulla scena nazionale e internazionale. Inoltre si rinnova l’iniziativa “Un posto per tutti” per la quale la Fondazione CRT ha stanziato un fondo che permette di offrire gratuitamente 1.000 abbonamenti alle fasce più deboli. Ad inaugurare la nuova stagione dello Stabile sarà “Disgraced” di Ayad Akhtar, con la traduzione di Monica Capuani, la cui messinscena sarà affidata a Martin Kušej (9-29 ottobre). Paolo Rachetto
(Nelle foto da sx il direttore artistico Mario Martone Foto Mario Spada; il manifesto della stagione 20172018 - Foto Andrea Guermani)
Sotto la Mole penultima tappa del 'Neymar Jr’s Five' Il torneo di calcio a 5 più grande e divertente del mondo si disputa in 53 paesi. Si gioca sui campi del CUS Torino
A
Torino, domenica 21 maggio, arriva il 'Neymar Jr’s Five', il torneo di calcio a 5 più grande del mondo, organizzato per la seconda volta da Red Bull. Sui campi del CUS Torino (Via Panetti, 30) si terrà il penultimo appuntamento della manifestazione che permetterà di assegnare l’ottavo pass per la Finale Nazionale del 3 giugno e provare a vincere il sogno
brasiliano. A pochi giorni dal fischio di inizio sono oltre 30 i team iscritti, tutti di età compresa tra i 16 e i 25 anni, come prevede il regolamento che concede al massimo due fuori quota. Il torneo, realizzato in collaborazione con il CUS Torino, vedrà la mattinata dedicata alle qualificazioni e nel pomeriggio si svolgeranno le finali. In palio non solo la vittoria del torneo regionale e l’acces-
so alla Finale Nazionale del Neymar Jr’s Five, che si terrà il 3 giugno a Milano, ma la realizzazione di un sogno: volare in Brasile, a Santos, all’Instituto Projeto Neymar Jr, dove sarà lo stesso attaccante blaugrana ad ospitare le squadre partecipanti alla Finale Internazionale nella struttura che aiuta a far studiare e giocare i giovani brasiliani meno fortunati. Infine, il team campione del mondo vincerà un viaggio a Bar-
cellona, al Camp Nou, dove potrà incontrare e vedere all’opera Neymar Jr. La spettacolarità del torneo nasce da una formula unica ispirata al calcio di strada con cui lo stesso Neymar Jr è cresciuto. Si parte 5 contro 5, ogni match dura 10 minuti; a ogni gol segnato gli avversari perdono un giocatore. Porte piccole ma niente portiere, per la massima velocità di gioco. Infine nesuna disparità di genere: possono
partecipare squadre miste o solo di ragazze che comunque giocheranno contro i colleghi maschi. Del resto il gioco del pallone dovrebbe unire e non dividere, come accade nelle favelas brasiliane dove ha iniziato a tirare i primi calci Neymar. Nel 2016 il 'Neymar Jr’s Five' coinvolse 65 mila giocatori di 43 paesi. Un successo che ha colpito lo stesso giocatore del Barcellona: “Nessuno
si aspettava così tante persone nella prima edizione – ha dichiarato Neymar - e spero che questo numero cresca ancora. Il ricordo più bello coincide con l'ultimo giorno della fase finale: essere lì con tutti i giocatori, vederli giocare felici e divertiti, mi sono sentito come un loro compagno di squadra. È stato fantastico”.
Da oltre 30 anni... la nostra esperienza... la vostra serenità
Via Borgomanero 25/F 10145 Torino Tel. 011.7933879 - Cell. 348.411.22.14 Email: faillaebognandi@gmail.com COLLINA T.SE - STRADA S. VITO
vendiamo in palazzina molto signorile con videocitofono e ampio giardino condominiale (con aree giochi per bambini) splendido appartamento, in ottimo stato interno, di ampia metratura, al secondo e ultimo piano con ascensore, composto da: ingresso, salone, 3 camere, ampia cucina abitabile, bagno, sala da bagno, ripostiglio, 2 terrazzini, 2 posti auto, cantina. Molto panoramico... da vedere!!!
€ 340.000
COLLINA DI SAN MAURO splendida casetta totalmente e finemente ristrutturata, su tre piani fuori terra composta da: ingresso living su soggiorno con camino, cucina abitabile, 2 camere di cui una mansardata, doppi servizi, 2 balconi. Al piano seminterrato ampia tavernetta. posto auto e giardino di proprietà, frontale
€ 139.000
VAL DELLA TORRE
zona residenziale, proponiamo in vendita, villa indipendente, bifamiliare, totalmente e finemente ristrutturata con materiali di altissima qualità, superficie abitativa 180 mq circa, volendo ampliabile con recupero del sottotetto, parco di 3000 mq. circa, con illuminazione notturna, cortile di circa 200 mq, con fabbricato interno con luce e acqua, uso hobbistica /tavernetta
RIVALBA TORINESE
COLLINA DI LAURIANO PO
€ 320.000
colline di Gassino, vendiamo villa libera su 3 lati, con giardino di 1300 mq. Costruzione anni 80, composta: al piano terreno ingresso, salone, 2 camere, cucina, bagno, patio coperto, al piano primo 3 camere, bagno, al piano seminterrato box per tre auto, tavernetta, cantina. La metratura totale complessiva è di circa 300 mq. Dista circa 6 km da Gassino T.se, dove vi si arriva comodamente
€ 280.000
VIA ZUMAGLIA
tra via Medici e via Nicola Fabrizi, in stabile decoroso appartamento sito al 1° piano. Composizione: ingresso, camera da letto, tinello, cucinino, bagno, due balconi e al piano interrato un vano ad uso cantina. L'alloggio, luminoso e con doppia esposizione, si presenta in una posizione comoda alla fermata metro di piazza Rivoli, alla linea del tram n° 13 e a molti servizi come poste, banche scuole e supermercati. Possibilità riscaldamento autonomo, ottimo anche ad uso investimento
€ 59.000
ZONA CAMPIDOGLIO
Corso Lecce ang. v. Nicola Fabrizi, vendiamo in stabile signorile con portineria e video citofono, appartamento molto panoramico e luminoso, piano alto con ascensore, in ottimo stato interno, composto da: doppi ingressi, salone doppio, 4 camere, 2 bagni nuovi di cui uno con vasca idromassaggio, 2 ampi balconi, cantina. Splendido e spettacolare panorama sul centro di Torino, su collina e montagne
€ 390.000
con vista panoramica, villa unifamiliare su due piani fuori terra, indipendente su 4 lati, composta da: piano terra: ingresso, salone doppio con camino, cucina abitabile, bagno con anti bagno, terrazzo con patio di 40 mq, 1° piano: ingresso, 3 ampie camere, bagno, terrazzo con splendida vista su vallata e colline, 2° piano: sottotetto di 60 mq, con colmo molto alto, recuperabile in possibile abitazione collegato con scala interna, riscaldamento con stufa a pellet + pannelli solari, completamente ristrutturata con materiali di altissima qualità
€ 280.000
TORINO NORD
zona Madonna di Campagna via Caluso/via Stampini, vendiamo in bello stabile anni '60 con ascensore, appartamento totalmente ristrutturato spazioso mq. circa 60, composto da: ingresso, camera, cucina, bagno, cantina, balcone, riscaldamento centralizzato con termo valvole.
€ 52.000
€ 53.000
PIANEZZA
proponiamo in vendita in piccola palazzina di due piani, costruzione anni '60, appartamento al secondo e ultimo piano, completamente rimesso a nuovo, con materiali di primissima qualità, composto da: grande ingresso, due camere, ampio soggiorno, cucinotto, bagno, cabina armadio, terrazzo, balcone, cantina. Appartamento di ampia metratura con riscaldamento autonomo
€ 149.000
€ 295.000
via Nilde Jotti, in palazzina di due piani in paramano, costruzione del 2007, in nuova zona residenziale, ben servita dai mezzi pubblici con collegamento al centro di Torino, vicinanze Basilica di San Pancrazio, vendiamo appartamento in ottimo stato interno, con riscaldamento autonomo con caldaia a condensazione, posto al primo piano con ascensore, composto da: soggiorno living con cucina a vista, due camere letto, disimpegno, bagno, cantina, due terrazzini, luminosissimo, ampio box auto
€ 180.000
PARELLA
via Giovanni Servais angolo via Pietro Cossa, affttiamo in prestigioso stabile signorile, appartamento al terzo piano con video citofono, giardino condominiale, vista panoramica, luminosissimo, completamente arredato, composto da: ingresso, salone, due camere letto, cucina abitabile, due bagni, balcone, terrazzo di 40 mq. cantina, box auto, contratto uso abitazione, quattro anni più quattro con cedolare secca
€ 850.00
€ 380.000
ZONA S. SALVARIO
Via Belfiore nelle immediate vicinanze di corso Marconi, in zona ben servita e ricca di negozi, proponiamo in vendita un grande appartamento completamente ristrutturato. L'alloggio, con doppia esposizione, si compone di: ampio soggiorno living con cucina a vista, 3 camere di cui una con camino, doppi servizi, balcone, cantina. Riscaldamento autonomo
€ 255.000
ZONA CROCETTA
adiacenze corso Stati Uniti, vendiamo in nuda proprietà bellissimo e spazioso appartamento in stabile signorile. L'alloggio, sito al secondo piano con ascensore, è composto da: ingresso, tre ampie camere, cucina abitabile, bagno, ripostiglio, due balconi, cantina. Zona molto servita; stazione metropolitana Vinzaglio a 5 minuti a piedi. Ottimo da investimento!!! Politecnico a pochi minuti
€ 195.000
PELLERINA/PARCO CALABRIA
comodissimo all'ingresso della tangenziale di corso Regina Margherita, comodo ai mezzi pubblici con collegamento al centro città, in stabile signorile di recente costruzione, facciata in paramano, riscaldamento autonomo con caldaietta esterna a gas metano, doppia aria, soleggiatissimo e panoramico, al 1° piano, composto da: salone living, 2 camere letto, cucina, bagno, 2 balconi, cantina, box auto al primo piano interrato
€ 168.000
CORSO GROSSETO
Adiacente via Stradella, in bello stabile costruzione del '60, ben servito dai mezzi pubblici con collegamento col centro città, adiacente al mercato rionale di corso Grosseto, appartamento bilocale in buono stato interno composto da ingresso, una camera, tinello, cucinino, bagno rifatto, rispostiglio, balcone, cantina. 5° piano con ascensore, vista panoramica e molto luminoso. Disponibilità box auto stesso stabile
AFFITTO
CASELLE
ZONA CAMPIDOGLIO
C.so Tassoni adiac. v. Cibrario a 5 minuti da piazza Statuto, in stabile molto signorile con video citofono e portineria, bellissimo appartamento, sito al 6° piano con doppi ascensori, composto da: doppi ingressi, 4 camere, salone doppio, cucina abitabile, 2 servizi nuovi, di cui uno con vasca idromassaggio, ripostiglio, 2 ampi balconi (uno verandato). Ottimo panorama ed eccellente luminosità. Dotato di antifurto perimetrale e a fibra ottica interno. Infissi a doppi vetri, insonorizzati. Cantina. Altissimo rapporto qualità/prezzo
Collina di San Mauro
a 5 minuti dalla Basilica di Superga, bellissima villa d'epoca, molto signorile, volendo bifamigliare, su 3 piani fuori terra, totalmente e finemente ristrutturata, mq. 210 abitativi, 2 ampi terrazzi di cui uno molto panoramico, giardino di circa mq.1500 + terreno boschivo di mq 5.000, box auto, passo carraio, ampia cantina
VIA DE SANTIS
adiacente a via Monginevro, vendiamo spazioso e panoramico bilocale. L'appartamento è al quarto piano di uno stabile signorile con ascensore ed è composto da: ampio ingresso, camera, tinello, cucinino, bagno, due balconi, cantina. La stazione metropolitana Pozzo Strada è distante pochi minuti a piedi
€ 78.000
VIA GENOVA
CORSO G. CESARE/P. DERNA
stabile medio signorile, comodissimo collegamento con centro città con metropolitana leggera, appartamento completamente ristrutturato a nuovo, sito al 2° piano composto da: ingresso, 2 camere da letto, cucina abitabile, bagno, 2 balconi, al piano seminterrato un vano ad uso cantina, doppia esposizione, luminoso
€ 139.000
AFFITTO
VIA CIRIÈ
l'appartamento spazioso e panoramico si trova all'interno di un bello stabile del 1938, nella caratteristica zona di torino 'Balon'; è composto da: ampio ingresso, camera, tinello, cucinino, bagno, due balconi, cantina. Posizione comoda a tutti i servizi, piazza Statuto a 5 minutidi distanza
€ 49.000
VENARIA/P.ZZA DE GASPERI
Pressi v. Ventimiglia, fronte Palazzo Vela, vicinissimo alla fermata metropolitana Lingotto e ben servita da altri mezzi pubblici che collegano il centro città, in stabile medio signorile, al 6° piano con ascensore, appartamento molto luminoso e panoramico, in buono stato interno, composto da ingresso, camera, cucina, bagno, 2 balconi (di cui uno fronte collina molto ampio), cantina, meravigliosa vista sulla collina di Torino e Moncalieri
proponiamo in vendita, in stabile decoroso, appartamento completamente e finemente ristrutturato nel 2015. L'alloggio, posto al terzo ed ultimo piano è composto da: ingresso living su soggiorno con zona pranzo, due camere, bagno, ripostiglio, cantina. riscaldamento autonomo facciata e tetto condominio in ottime condizioni.
AFFITTO
AFFITTO
€ 73.000
€ 139.000
torino/v. s. francesco d'assisi
Nel centro storico di torino a due passi da v. Garibaldi e v. P. Micca, affittiamo locale cammerciale composto da: locali fronte strada con ampie vetrine e retro, zona soppalcata, 2 servizi , più altri locali comunicanti interno cortile, per un totale di mq. 300 circa. Per la sua prestigosa posizione e il forte passaggio pedonale , l'immobile era già locato ad un istituto di credito. Vista la posizione il locale è molto indicato per qualsiasi tipo di attività commerciale, anche di grande prestigio. contratto uso commerciale 6 anni+6
TORINO VIA MONTEROSA
affittiamo in via Monterosa, pressi piazza Cerignola, negozio con vetrina, magazzino seminterrato e bagno, collegato con il locale superiore da scala interna. Il negozio si può affittare singolarmente, oppure abbinato con un negozio adiacente di circa 80 mq, dotato di due ampie vetrine
INTERA PALAZZINA
di 3 piani AD USO COMMERCIALE, distante 5 minuti a piedi dalle stazioni della metropolitana Monte Grappa e Pozzo Strada, 400 metri quadri circa (120 per piano + 80 di mansarda), 3 bagni ( uno per piano), grande locale seminterrato ad uso archivio/magazzino. Buono STATO INTERNO
WWW.FAILLAEBOGNANDIIMMOBILIARE.IT