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Comincio oggi questo resoconto sulla mia word su Youtube che è di un You “ES-A.U.”, Tu sei Romano A. nell'ultima U vocale. Questa parola per il mondo, iniziò il 13 giugno e compie i 6 anni. Essa iniziò senza che lo sapessi e lo facessi apposta, in quel giorno in cui la Chiesa Cattolica d'Egitto celebra l'Ascensione di Gesù, e la Romana invece solo Sant'Antonio il mio nome 2°. Il Cristo salì in cielo proprio da questa “terra d'Egitto” che è retta dal potere di ogni “World's LORD” che “farà” ONE, n.1, ogni GIU'. L'ord. of the World l'ordinatore della parola del mondo è quel 1° che Giù séppe lo schiavo ebreo, lo seppe giù ma lo “farà” ONE, farà di lui IL REGGENTE! Così farà del suo povero nome proprio quell paterno di un G.è sù . Non così fece in seguito ogni Faraone mancato che, nonostante la sua parola, terrà GIU' sottomesso ogni suo erede che GIU'séppe. Il 13 giugno 2013 mi ritrovai io pure, digiuno da 33 giorni, in Terra d'Egitto, e – proprio per l'Ascensione di Gesù, nei 33 anni compiuti, della sua vita, che era celebrata colà – posi termine ad una fame patita ormai inutilmente da ben 81 giorni, per causa di un Papa che si atteggiava a Faraone, e – tra tutti coloro che erano parte del Popolo di Dio – dava credito solo a chi voleva lui. Interpretava a modo tutto suo la parola di quel Gesù che pone su chiunque sia giù, e ne fa l'oggetto totale del suo risollevarlo. Invece Papa Francesco fa, di testa sua, “figli e figliastri”. Si è trovato nelle mani la petizione di 4 sacerdoti e 460 persone che di “mia mano” imbucai nella cassetta della posta in Vaticano che mi assicuravano finiva dritta dritta nelle sue, senza che nessuno si intromettesse come un filtro... e fece lui da filtro! Che tutti costoro chiedessero “pura pietà umana” per chi si era messo a digiuno – stimolato a farlo da un Papa al fine di poter
superare l'emarginazione – e rischiasse di ammalarsi o di morire, non fu considerato argomento valido per “rispondere finalmente lui” usando quella “carità” non usata prima da altri. Accettare che “un povero cristo” ritenuto fuori di testa si ammalasse e morisse, e lasciarlo a digiuno per 81 giorni, perché “era lui che lo voleva” significava da parte di Papa Francesco che accettava la malattia e la morte di uno saputo “fuori di testa”. Il Papa che si credeva “uno che ragionava perfettamente e Cristianamente” accettava la malattia e la morte di quell'altro, solo perché “colui non ragionava”! Non riteneva “doveroso, almeno Cristianamente” chi aveva il solo torto (nella sua ragione) di aver messo la sua vita nelle sue mani, di Pietro che non aveva alcuna voglia di “dargli udienza”. Sono terribili questa parole, per chi fa della RAGIONE PROPRIA un fattore discriminate. E – dopo che lo ha fatto ed ha concluso che tu NON RAGIONI – ti lascia morire ben sapendo che nella tua follia pura tu hai messo la tua salute e la tua vita NELLE SUE MANI. Ora Papa Francesco non dà gran peso a queste cose, seguitando a credere di AVER RAGIONE LUI. Ma ha torto in pieno e ha fatto CONTRO GESU' e il Cristianesimo tutto quell'affamare un povero cristo che ha avuto la sola colpa di aver fiducia cieca in lui. Ecco l'involontaria RAGIONE per la quale il Signore mi ha spinto a prendere PAROLA, WORD, su Youtube in quella precisa data, di un evento non ancora accaduto. Perché con questo strumento che non discrimina PER PARTITO PRESO nessuno, fosse a disposizione dell'intero mondo tutto quello che ha riguardato LA PAROLA di Dio. Non a caso è FARAONE, questa parola! Il “farà ONE” è chiunque farà PRIMO uno che egli seppe giù, lo seppe schiavo, come il Popolo di Dio e nonostante che lo seppe GIU' nel nome lo volle
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1,2RAsit 2RA Mihlà
Alef, BRASIT BRA ALHIM è l'interpretazione che oggi io faccio delle prime tre parole del Libro Sacro Bibbia. Il primo numero (1=Alef) è quello indicante il versetto, che solitamente non entra nel gioco cabalistico indicato nel testo, ma che qui rivela 12 nomi in una coppia di A. In essi c'è il 1°, R.A. (Romano Amodeo) che si proietta interamente nel suo gemello (B.A. Benito Amodeo) tanto da attivare un sostanziale secondo R.A... La terza parola, ALHIM, “trascende” HALLAHIM, il nome Allah, letto da destra dopo Mih, che – se è letto tutto in modo inverso – rivela un MI H LA (un MILA' Milano avente nel suo mezzo la “fine” di Allah). Sono i 12 nomi seguenti, che diventano 11 mettendo in mezzo il cognome comune ai due, e che hanno questi 12 valori numerici: 66=ROMANO 78=ANTONIO 26=ANNA 51=PAOLO 113=TORQUATO per un totale di 333+1 47=AMODEO, per il totale 381 lunghezza dell'Arca di Noè 59=BENITO 116=VITTORIO 26=ANNA 83=GIOVANNI 95=VINCENZO per un tot. 426, somma della serie divina 18 +48 +66 +114 +180 = 426 381+426=807, è tutta l'opera in 7 unità di un 100 a D. 2^3.
Solo i 10 nomi (senza il cognome) rappresentano il flusso di 2A. Valgono per 807 -47 -47 = 713, in cui BRASIT è 913. Abbiamo dunque in tal modo il flusso di questi 10 nomi nel piano a due valori assoluti 100 e 100, lati del piano divino:
713 +100 +100 = 913 = BRASIT Romano Antonio Anna Paolo Torquato Benito Vittorio Anna Giovanni Vincenzo sono i 10 “nomi” di un DIO a “cognome” Amodeo. In questa accezione, il libro della Bibbia comincia con questo sorprendentissimo “sit”, che è un SIA ROMANO:
1) SIA (Romano) Allah, nel gemellaggio di 2 RA, a Milano. Romano/Benito, i loro due primi nomi, sono infatti il gemellaggio riguardante Bibbia 1,25, essendo in somma 66+59=125 uguale a 100 volte il libro 1,25 della Sacra Bibbia, e in 66/59=1,1186440, - nel “principio” posto a 1.000 volte e come intero – essendo 1,118 millesimi delle sue 1118 migliaia che lo rendono quanto 1,25^0,5 (il gemello espresso in potenza) che è lo stesso 1,118... limitatamente al “principio” posto in per 1.000. Fermo restando il valore “intero” posto nelle migliaia, risulta allora che
3 la sezione aurea, che ha questa formulazione:
è uguale a ossia a
Somma di e di
0,5 + 1,25^0,25 0,5 + (125 -49) : (125 -66) 0,5 + Romano : Benito = 1,6180 0,618 +0,381 (nel valore intero 1) 0,618 (nel valore decimale)
Poiché tutto il nome di Romano Amodeo vale 381 che è lo 0,381 a dimensione moltiplicata per 1.000, ci sono tutti gli estremi per crederlo con convinzione. Uno dei due gemelli, quello che esiste in radice quadrata di 1,25, esiste nello stesso modo quando il valore 66 del nome ROMANO si esprime nell'unità di quel 59 che è il valore del nome BENITO. Questi due valori sono proprio messi – tra di loro – in modo tale che la loro somma (250) sta al 66 del 1° nome così come il 1° nome del 1°, sta a tutta la dimensione dell'opera divina. Infatti:
10^125 : 10^66 come 10^66 : 10^7 10^59 = 10^59 Dal che risulta che 10^66 è il medio proporzionale tra la potenza su base 10 dell'indice dato da (10^3)/8 = 125 e l'indice 7 che esprime i 7 totali giorni in cui Dio ha creato il mondo. Laddove la combinazione 125×7=875 è il 125 sottratto al 10^3 posto esistente “in Principio”, e laddove 125 : 7 = 17,857 avvalora
una nascita del 2° nel giorno 17 del mese 2, e nel tempo di 857 millesimi che sono l'inverso 125×7=875 -18 (il 1° termine della serie divina 18 +48 +66 +114 +180 =426=2°. AMODEO Benito Vittorio Anna Giovanni Vincenzo vale 426, comprende 18 come il 1° termine ed è nato esattamente il 17 del mese 2 dell'anno 1941, che, nella somma 19+41=60 indica esattamente la quantità dei minuti secondi corrispondenti ad un minuto primo. In questo modo è raccontato l'inizio del Diluvio Universale, in Bibbia, 1,7-11 (da cui il 17 del mese 2 espresso nel suo valore binario) Bibbia 1,7, 11
11 nell'anno seicentesimo della vita di Noè, nel secondo mese, il diciassette del mese, proprio in quello stesso giorno, eruppero tutte le sorgenti del grande abisso e le cateratte del cielo si aprirono.
In ciò, l'avvento del 2° FATTORE, il 17 di febbraio riferito alla vita del 1° FATTORE (Noè) espressa in 600 anni, quando il 1° FATTORE è nato il 25 gennaio 1938 presenta la nascita del secondo quando il 1° aveva esattamente 1119 giorni di vita, collocandola in tal modo a quel TERMINE del 1° fattore che avendo il numero di 1119 meno 6 =1113, al termine di: 66782651113 pone in atto questa esatta proporzione “intima”: 6678265 : 1113 = 6.000 che vale il 600 della vita di Noè, una volta che sia stato posto “in principio lineare” il <per 10>. Se calcolate la distanza dei giorni che intercorrono dalla nascita del 1° FATTORE: Romano Antonio Anna Paolo Torquato AMODEO (25-1-1938)
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e il 17 del mese 2 del 1941 del 2° FATTORE chiamato: AMODEO Benito Vittorio Anna Giovanni Vincenzo, vedete che la distanza esatta è di 1119 giorni. Essendo il 1° un nome impostato sul 6, vanno tolti 6 giorni per riportare il secondo soltanto al primo. Infatti un 66 formato da 1 minuto primo e da secondi, contiene 6 minuti secondi nei 60 +6 secondi. Per questo occorre togliere 6 giorni ai 1119 del secondo, per riportarlo esattamente ai 1113 del TERMINE del 1° FATTORE e solo relativamente al nome, come appare evidente in 66782651113, che termina quando ai 1113 dì finali del 1° si sommano 6 reali per il 2° e diventano esattamente i 1119 che ci sono realmente tra il 25-1-38 e il 17-2-41 Le prime 4 cifre del numero 66782651113, ripartite su tutte le 111,9 decine di giornate della vita del primo “gemello” si rivelano essere quel 59 uguale al 1° nome Benito, del 2° gemello. Divise invece per <AMODEO, Benito> espresso come 47,59 determinano l'intero 140+0,323. Questo 140 computa tutte le dimensioni presenti in 126/14, che sono 126+14=140 nel totale delle quantità in rapporto. Ebbene, 140,323 sta nelle sue quantità intere al flusso 126 riguardante una area i cui due lati siano 7 e 7. Infatti 140 : 126 = 1,1111111111.... = 10/9
6678 sta a 47,59 come 140,323 sta a 1 fisso 140,323 sta a 1,113 come 126,0 sta a 1 fisso 140 sta a 126,0 (in interi) come 1 “eterno” sta a 1 fisso <Romano Antonio> sta ad <Amodeo, Benito> come il solo intero 140 sta all'intero 126, ossia come un UNO “ETERNO”.
Laddove 126 : 14 = 9 esatto è vero che 126 : 13/1 = 9 + 9/13 laddove è vero che (9+9)/13 = 1,38 Riguarda esattamente Bibbia, 1,38
lega il primo termine 18 dell serie divina al libro 1,38 della sacra Bibbia, in cui è descritto un nuovo parto gemellare riguardante i due figli di BaratTA MARiannina e di LuiGI Amodeo, descritti nati da uomini i cui “estremi” erano TAMAR e GiudA. Da essi nascono due gemelli i cui estremi saranno espressi nei nomi di ZERACH e di PEREZ. ZERACH=54 è il 66=Romano -(6 + 6), i lati del piano. PEREZ=61 è il 59=Benito +1+1 (liti del piano). Benito=59, nome del 2° occupa 1 s in 1 minuto primo e si sposta per 59 nel secondo. Sicché PEREZ=61 +59=Benito sono i 120 minuti secondi posti in 2 primi. Nel totale dato di ZERACH+PEREZ dato da 54+61=115 abbiamo rappresentati Romano+Benito=125 se il 115 è espresso NEL PRINCIPIO posto in linea-tempo, del +10 che è sempre il prodotto dato da 10^115 × 10^10 = 10^125. Quello che va considerato, in relazione a questi due FATTORI PRIMI, è che le 4 dimensioni del 1°, date da <Romano Antonio> messo in ordinata sequenza come il sol numero 6678, divise per il puro tempo dello 47,59, espresso da <AMODEO, Benito> determina 140,323 unità come se fosse una velocità che compie tutto questo percorso. Questo percorso, diviso per 1,113 (che sono le migliaia di giorni vissuti dal 1°, prima che nasca il 2°), ne spalma di fatto una su
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ogni giorno e 126 per ogni mille giorni. Otteniamo lo stesso 126 dal valore indice delle 426 unità totali del secondo, quando gli si toglie tutta l'espansione 300. Infatti la differenza data da 426 – 300 = 126 è, in potenza:
10^426 : 10^300 = 10^126
I infatti l'indice 300 indica quanto volte l'indice 126 si deve espandere nello spazio tridimensionale a dimensione assoluta 100, per ottenere il 426 di tutta la serie divina. Si elimina tutto questo spazio dividendo <Romano Antonio> 6678 per il 47,59 di <Amodeo, Benito> quando il suo reale avvento sia “spalmato” su tutte le 111 decine di giorni, più 3/10, della vita vissuta fino a quel tempo, da Romano, che, nelle migliaia poste “in principio” sono 1,113 migliaia di giorni che valgono 126 in ogni mille giorni. E abbiamo anche che tutti questi 1.113 giorni si pongano a base stessa del numero indicante Romano Antonio Anna Paolo Torquato, uguale a 66782651.113 in un modo talmente significativo che ne occorrono per 6.000 volte intere, le più piccole date da 1.113, per determinare il 6678 iniziale posto come suo multiplo. Infatti 1.113 × 6.000 = 6.678.000 senza 265 Il valore a tre cifre, 265, baricentrale, vale 2×132+1, o 3×88 +1, o 4×66 +1, o 5×53, o 6×44 +1, o 7×37+6, o 8×33+1, o 9×29+4, o 10×26+5, o 11×24+1 o 12×22+1, o 13×20+5. il 264 è esattamente divisibile per 2, 3, 4, 6, 8, 11, 12 e di dimostra essere il valore medio 66 nelle 4 dimensioni dell'Unità e Trinità di Dio. Posto nel bel mezzo di 4 dimensioni iniziali e 4 finali, che esistono nel rapporto esatto di 6.000 ad 1, quando questo baricentro esiste
nel segno del 6 allora vale 44=UNO in ciascuno, laddove esprime l'unità data dalle 4 della Realtà, combinate con le 11 della presenza posta in 10/1 valori di presenza. La cosa straordinaria, in questo numero 66782651113
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78
è che si divide in 5 nomi in questi 3 tagli:
26
51.
113
Romano Antonio Anna Paolo Torquato In ciò la realtà a 4 cifre posta in ultimo come 1.113 spezza in due, in 50+1, il valore 51 del quarto nome Paolo, assegnando alla sua unità, quella del PRINCIPIO posto in 1.000. Nel mentre la prima quaterna rappresenta in linee questo perfetto volume: 6666 come il flusso lineare di un piano a lati 6+6. Infatti: 6666+ 12 -----6678.
LA SEZIONE AUREA
In essa abbiamo una unità che si divide in 0,5 +0,5. Il loro combinarsi cubico, dato da 0,5^3 = 0,125. Ma quando esiste nel Principio lineare che vale per 10, allora assume il valore di 1,25 dato immediatamente da 10/8. Laddove Dio crea tutto l'universo dividendo il 10 per 9, e lo scompone in un infinito 1,1111 nella linea del flusso, e di un altrettanto infinito lato 3,3333... della sezione corrispondente a ciascuna dimensione (il che genera poi l'immagine FRATTALE in un
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divenire apparente), quando non dividiamo il 10 per 9, ma per 8, allora ne deriva un assetto ben definito nell'unità sommata al suo tempo ¼. 4/4 +1/4 = 1,25 è la realtà unitaria dello SPAZIO-TEMPO. Ora se ci basiamo su questa presenza unitaria, e facciamo l'impostazione definita in: 0,5 +1,25^0,5 aggiungiamo a ½ il lato dei 10/8 considerati come l'area di un piano di spazio-tempo presente, per quanto vale il suo lato. Infatti 1,118033988 che otteniamo come quel lato, se si moltiplica per se stesso porta all'area della presenza 1,25. Quando noi abbiamo scomposto l'unità in due mezzi, l'abbiamo considerata come la lunghezza 1, composta dai due lati 0,5 e 0,5. Sommare il valore puro lineare di ½ al lato della presenza 1,25 – considerato che sono indici dimensionali della base 10 – significa combinare i due modi di vedere l'unità, una volta in quello puramente lineare, e l'altro che parte dall'unità 1+1/4 = 5/4 dello spazio-tempo, considerato come sezione trasversale, area avanzante di 0,5, nella nostra realtà avente due versi, nel calcolo: 10^0,5 × 10^1,118 =10^1,618 = 10^0,618^2 ×10^0,381 Così 10^0,618^2 è area e moltiplica 10^0,381 ch'è flusso. La somma 0,6180... +0,618... + 0,381... dà 1,618033988...
0,6180 Così pure --------- dà il tutto 0,6180 +0,618+0,381=1,6180 0,381 Il maggiore, diviso per il minore, somma il maggiore a tutti e due.
0,6180 +0,381 Ove ---------------- dà il tutto 0,6180 +0,618+0,381=1,6180 0,6180 Maggiore e minore, divisi per il maggiore, aggiungono tutti e due al maggiore.
0,6180 è maggiore di 0,381, ed è certamente il più forte dei due che valgono come 1 solo... ...ma il maggiore si lascia DIVIDERE dal più piccolo tanto da ripristinare il valore totale, di una area a due lati lunghi 0,6180 e 0,6180 (e ciascuno dei due più lunghi del flusso che è esattamente 0,381) e si conserva con ciò la stessa relazione
0,381 Nel mentre --------- dà il divisore 0,6180... 0,6180 Il minore diviso per il maggiore, dà il maggiore. In Bibbia, 1,25 così aveva risposto il Signore ad una FATTRICE di nome REBECCA, che aveva in cantiere DUE GRANDI FATTORI che contrastavano tra loro mentre erano in costruzione e le davano disturbo. Genesi 25,23 Il Signore le rispose: «Due nazioni sono nel tuo seno e due popoli dal tuo grembo si disperderanno; un popolo sarà più forte dell'altro e il maggiore servirà il più piccolo».
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esistente nella terna. Infatti il lato 0,6180, diviso per il flusso 0,381, riproduce l'area di lato 0,618 nella somma dei due generatori dell'area, e dello 0,381 che ne quantifica il flusso. Questo 381 che è nel principio 1.000 di quello 0,381 che fluisce è disaggregato nella sequenza dei nomi Romano Antonio Anna Paolo Torquato Amodeo. 0,6180 + 0,6180 = 1,236067977 è la lunghezza dei due lati dell'area, che quando si moltiplicano tra di loro sono 0,6180 × 0,6180 = 0,381, uguale al flusso
Tanto che il maggiore, moltiplicato per se stesso dà il minore! Quando la lunghezza dei due lati si moltiplica per 344,64123960 vale il 426 di: Amodeo Benito Vittorio Anna Giovanni Vincenzo. L'intero 344 è 333+5,5+5,5, il modello tridimensionale del flusso spaziale di una sezione i cui due lati siano l'11 che esiste nella velocità 10/1 di spazio 10 e tempo 1. Oppure è il tempo assoluto 100, che esiste in 111+333=444 e si muova interamente di 344,64123960... il cui valore decimale esprime i 64/100 in cui la potenza di 2^6=64 si esprime nelle 100 poste in principio di puro riferimento relativo. 2^6 è una forma potenziata del 26=DIO. Quello che esiste nel 426 di Amodeo Benito Vittorio Anna Giovanni Vincenzo e che si somma al 100+300 dell'Unità assoluta di Dio valendo per tutti i numeri della scala divina
18 +48 +66 +114 +180 = 426. Ecco, quando l'area a lunghezza 1,236067977 data dai due lati lunghi 0,618033... ciascuno si moltiplica per le ideali 344,64123960 volte raggiunge il totale della CAUSA SECONDA. Partendo da questa, ossia dal totale espresso da 426, per ottenere la lunghezza dell'area il cui flusso sia il valore mille di 0,381, deve essere dato dal 2°genito, il fratello gemello minore che a conti fatti vale di più. 426 = 344,64123960... = 1,236067977 è un valore di area la cui radice quadrata sarebbe 1,111785940, nel mentre, divisa per due lati porta al complemento di 0,381 rispetto all'unità. Infatti sia 1:0,6180 = 1+0,6180, sia 1 -0,6180 =0,381... che è il soggetto reale che esiste in 1 e semplicemente si muove per lo 0,6180 di spazio che rimane. Se – invece di dividere 426 per 1,236067977 dividiamo 381 per quel numero, otteniamo 308 in valore dell'intero che espande totalmente di 300 il valore 2^3. Insomma noi abbiamo che le quantità esatte rappresentate dalla Sezione aurea sono state tradotte in queste due dimensioni lineari: 66782651113 è il 334 del 1° Fattore, ch'è 381 col cognome 344 è il divisore del 2° fattore che è 47 +381 -2 = 426 Il 1° con il cognome è 381 Il 2° senza cognome è il 379 che leva l'area 1+1 da 381.
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Detto tutto questo, possiamo aggiornare il PADRE NOSTRO.
“Padre Nostro che sei nei cieli, è santificato il tuo nome Romano Antonio Anna Paolo Torquato Amodeo, Benito Vittorio Anna Giovanni Vincenzo; viene il tuo regno, è fatta la tua volontà, come in cielo così in terra. Ci dai oggi il nostro pane quotidiano e rimetti i nostri debiti come noi li rimettiamo ai nostri debitori. E non ci induci in tentazione ma ci liberi dal male. Così è” Insomma questo deve essere il nome che deve essere santificato, ora che esso è stato riconosciuto e ricomposto nei due gemelli descritti sia in Bibbia 1,25, sia in 1,38. E debbono essere mutate in certezze, ossia in TU CI DAI, ciò che in “dacci” (e consimili) è espresso solo come una invocazione, una preghiera ed una speranza. No! E' una certezza: TU CI DAI.
Così va aggiornato anche il CREDO APOSTOLICO:
Io credo in Dio, Padre onnipotente, ROMANO, creatore del cielo e della terra; e in GESÙ Cristo, suo unico Figlio, nostro Signore, il quale fu concepito di Spirito Santo, discese da Tamar vedova e da Giuda, nacque da Maria Vergine, patì sotto Ponzio Pilato, fu crocifisso, morì e fu sepolto; discese agli inferi; il terzo giorno risuscitò da morte; salì al cielo, siede alla destra di Dio Padre onnipotente; di là è risalito in Tamar e Giuda, in BaratTA MARiannina e luiGI Amodeo – il 4-6-1940, a giudicare i vivi e i morti. E' stato rapito in cielo alle 2 del 22-12-12 a Gerusalemme, nell'Abominio della Desolazione descritta dal Profeta Daniele. È ritornato, dopo 1260 giorni in cui la Donna è restata in un Deserto in cui Dio le aveva preparato un Rifugio, per come in Apocalisse, ritornando nello stesso 4-6 del 2.016, anno santo della Divina Misericordia, per ascendere assieme a Padre e Spirito santo il 26-7-2016 nella celebrazione di Sant'Anna e San Gioacchino, i due nonni di Gesù. Credo nello Spirito Santo, incarnatosi con il Padre il 25 gennaio del 1938 la santa Chiesa Romana di Romano, Dio dell'Universo, la comunione dei santi, la remissione dei peccati, la risurrezione della carne, la vita eterna. In questo io credo.
9 Vedete descritto, in questo credo, i 1260 giorni intercorrenti tra l'Abominio della desolazione detta dal Profeta Daniele e l'Apocalisse di Giovanni. Essi si sono già compiuti dal 4 giugno di questo Anno santo 2.016. Si tratta del 1260 che è relativo alla struttura stessa del nome non più segreto di Dio, quando, lo ripongo in evidenza attraverso questa proporzione tra <Romano Antonio> e <AMODEO, Benito>
<Romano Antonio> sta a <AMODEO, Benito> 6.678 sta a 47,59 come l'intero 140 sta a 1260 decimi cioè come 1,1111..., un 1 “infinito” sta ad un 1 “definito”
Capito come questi due espressi da R.A sono il BRA che appare nel primo versetto di Bibbia, in: 1) BRAsit BRA ALhIM
La sua reale trascendenza sta nella lettura da destra:
MIhLA A.R(2) T is A.R.(2) che trascende:
MI (io, in milanese) Allah a MILA' in un divin duo, A.R. “IS=è” posto in Croce (dall'IS-IS?)
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Finito di scrivere il 15 giugno 2.016 a 41 giorni dalla mia salita in cielo, ma a 27 soltanto da quel 12 luglio in cui dovrei esse â&#x20AC;&#x153;bloccatoâ&#x20AC;? come dalla paralisi vista in mio padre, per i suoi (e miei) 14 giorni di Via Crucis.