La Fine del Mondo, 17-02-4.631 dCh

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Ai posteri, il dono del Dio Padre, di avere comunicato agli uomini 2.610 anni prima che avvenisse, il dì esatto della Fine del Mondo. Scritto in modo da lasciare capire a tutti per quanti ragionevoli e plurimi percorsi io abbia potuto e saputo prevederlo essendo io stesso stato generato in questo supremo segno.


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La Fine del mondo? Così viene dalla “c” La velocità della luce così risulta essere, da una sua misurazione nel vuoto: 299.792.458 metri percorsi in ogni minuto secondo. Questo numero è – come tutti i numeri decimali – un indice di quante volte esiste il ciclo 10 ed interagisce con se 299.792.458 stesso. 10 lo esprime in modo compiuto. Ora lo spazio è interamente compiuto soltanto quando è 300.000.000 nella forma del 10 , per cui la velocità della luce implica la sua misurazione unitaria in base ad un principio unitario preciso, che ne ha determinato quel numero. 300.000.000

207.542

299792458

10 : 10 = 10 rivela in modo preciso che l’unità della luce, sulla cui base unitaria è poi determinato il numero delle colte con cui tale unità esiste, è data dall’indice 207.542 del ciclo numerico 10. Ora, sulla base di questo dato totalmente certo, la divisione seguente, tra gli indici della base 10: 299792458 : 207.542 = 1.444,4905513100 riduce la velocità misurata a ciascuna delle 207.542 unità indicate nell’indice. Il calcolo, in base 10, è la potenza 299792458 della potenza 10 , elevata a 1/207.542. +1.444,49055131 è il valore unitario che, quando agisce per le 207.542 volte, determina lo spazio percorso dalla luce in 1 secondo.


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Ora dobbiamo determinare – a partire unicamente dal ciclo 10 su cui si basa tutta la misurazione decimale – quale forma matematica abbia una progressione unitaria, basata sul ciclo 10. 10x10=100 mette in atto la basse di calcolo 10 e la fa agire moltiplicandola per il suo numero. Si ottiene l’avanzamento 100 che esprime il 100% dell’avanzamento quando riguarda i 100 centesimi che lo riportano all’unità. Ciò è conforme al principio fisico di Azione x azione reciproca, e – partendo dall’unità del tempo 1/100 – possiamo determinare avanzamento unitario quello di un 100 che è unitario solo in 100/100. Dobbiamo poi fare agire questo 100 unitario ricorrendo 3 al tempo ¼ del volume 10 =1.000, presenza quarta che vale 250 come linea di flusso che, per avere valenza di volume avente quel numero può solo moltiplicarsi per una area unitaria data da 1x1. Tenere conto del valore lineare, 250+1+1=252 considera le lunghezza che, quando si moltiplicano, danno ¼ del volume 1.000. Poiché noi – in relazione alla dimensione-tempo stiamo misurando ogni cosa in pura lunghezza di parametri, 252 parametri – relativi al volume 1.000 – sono unitari solo se sono espressi nel valore reciproco al 1.000, dato dal millesimo di 252. Da ciò risulta che 0,252 quantifica in linea il tempo di presenza lineare di ¼ del volume (quello della sola presenza-tempo, sulle 4 dello spazio-tempo). Ora dobbiamo fare anche l’esame complesso riferito ad 3 3 1.000.000 di unità, quella data da 10 x10 . Anche la sua presenza passa ora da ¼ a 1/8, e 1.000.000/8=125.000. Nella misurazione del tempo complesso entra in gioco l’unità dello spazio 111.111 sommato al piano a lati 1.000 e 1000, il che porta a 113.111 il modello unitario della sua misurazione.


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125.000 (ottava parte di 10 ) risulterà misurato dall’unità data da 113.111, tramite la differenza tra gli indici che la rimanda alla divisione tra le potenze in base 10: 125.000

113.111

11.899

10 : 10 = 10 Da cui: 100 0,252 0,00001189 100,25201189 10 x 10 x 10 = 10 è tutto il moto dell’unità, indicato dall’indice 100,25201189. +1.444,49055131 moto dell’unità della luce; +0.100,252011899 moto complessivo del ciclo 10 =1.544,74256321 l’ha aggiunto sull’unità della luce. 8

1.544,74256321 x 2,99792458 x10 m/s= 4631,02170001 La quantità 4631,0217 espressa dalla velocità della -8 8 luce alla dimensione 10 di quella unitaria in 10 metri, rivela il ciclo esatto di 4.631 anni, secondo mese e giorno 17 del secondo mese, proprio in quello stesso giorno!!! così ben sottolineato in Bibbia come vedete.

Al ribaltamento del corpo terrestre in quel giorno, si spaccò il mantello e dalle profondità del grande abisso il magna fuso eruppe ovunque; gli oceani passarono sui continenti invasi dalle rocce liquefatte e sollevarono in atmosfera tanto vapore acqueo che poi occorsero 40 giorni di pioggia continua per riportarli su un suolo plastico e livellato dalle acque, che lo sommersero totalmente... Ma quando? È accaduto o... accadrà?


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Oh cari lettori, è già accaduto ma a voi tutti accadrà di vederlo realmente in una pura parvenza di Futuro! Noi possiamo vedere realmente il Futuro solo se esso è per davvero il Passato! La visione di tutte le cose che sono nel mondo reale è puramente relativa. La Relatività Generale di Einstein vi dovrebbe insegnare che vediamo un treno tornare al suo binario morto solo se esso è prima partito di lì. Ebbene, vedendo il ritorno lì, verso quella fine, stiamo solo assistendo alla partenza del treno da lì, ma nel totale rovesciamento della verità dei fatti, trasformata nella falsa apparenza di un Satana che “realmente” possiede il mondo! Dio poteva darvi l’impressione del dominio pieno e del libero arbitrio sulla vostra vita, e della Natura sull’Universo, solo determinando una discesa dal passato originale, fatta da lui, e che a voi apparisse realmente come una libera e volontaria salita verso il futuro... e proprio davvero libera, ma solo nell’apparenza della realtà relativa a tutto ciò che va verso ciò che sembrerà finire... e ché invece ebbe inizio!


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Una sola cosa necessita ancora da conoscere, che in 4631,0217 le 4 cifre decimali indichino esattamente il mese 02 nel suo giorno 17. Accade che quando la realtà intera basata sul ciclo 10 e sulle 4 dimensioni indicate con 1, nel tempo e con 3 nello 4 spazio, 10 quantifica l’unità della realtà in 10.000 anni. 10 Essa deriva dall’intero 10 come l’intero volume basato sul ciclo 10, quando è composto da dieci 10 interattivi, secondo la comunicazione del Dio “Io sono colui che sono” e quando 10 è il Padre Unico di tutti i numeri decimali, allora questo Padre 10 è colui che è dato da dieci 10 interattivi. 10 10 10 : 1 diventa una area = 10 . 10 0,5 5 (10 ) è la sua radice quadrata che ne dà 10 come tutta la lunghezza 100.000 del lato. Essa, esistendo nel suo 4 decimo uguale a 10 , è l’unità della nostra realtà, data da 5 10 : 9 = 9999,9999 nelle 8 dimensioni della realtà complessiva, reale in 9999 e immaginaria in 0,9999. Ora, quando lo 0,9999 è posto in tutto il suo periodo infinito, è 1. Ciò porta le 9999,99999999... unità e essere 10.000. Ebbene, il suo valore reciproco è lo 0,0001 che mostra nel suo valore decimillesimo la realtà unitaria 10.000. Infatti la vera unità è data da 10.000/10.000 e noi possiamo affermare che vale 10.000 solo basandoci sul suo valore reciproco dato dal decimillesimo. Ora quando l’unità riguarda l’anno, ed è un valore intero, anche la sua realtà di 1 giorno è data dal decimillesimo dell’anno. Le due ultime cifre sulle 10.000 unità totali decimillesime rivelano il numero del giorno. Le prime due cifre, che esprimono centesimi dell’anno, enumerano il relativo mese in 01, 02... 12. Accade che il 100 si riferisce a tutto il complesso unitario 3 dato da 2 =8, tanto che 1/8 di 100 vale 12,5, ossia i 12 mesi nell’unità del tempo data da ½.


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Invece i 30 giorni relativi ad ogni mese dipendono da 100-10=90, dal solo moto di 10 in 100, che si divide nel solo flusso dato da 90/3. Vi provo come dallo spazio+tempo relativo a tutti i giorni compresi in 4 anni, si scenda solo al tempo dei 365,25x4=1.461. O – meglio ancora – vi mostro come dall’indice 1.461 del solo tempo espresso in giorni si risalga allo spazio+tempo. 1.461

10

3.333+(3+3)

x 10

5.000 –(100 +100)

= 10

L’indice 3.333 +(3+3) è il modello lineare dello spazio il cui flusso intero è 3.333 ed è quello dell’area i cui due suoi lati sono lunghi 3 e 3. Come vedete bene, questo modello cubico del solo spazio, sommandosi al solo tempo espresso dai 1.461 giorni li porta a presentarsi nello spazio+tempo che 4 deriva dal solo tempo ½ dell’indice 10 (lato base della realtà 4 3 10 ) espresso in tutte le unità di 10 , che, togliendosi i due 2 2 lati unitari in 10 e 10 , si rivela nel solo flusso 4.800. Pertanto 4.631,0217 sta considerando i valori decimali nella dimensione dello spazio+tempo. In tal modo ogni mese ha 100 giorni in spazio-tempo, e un anno intero ne ha 1.200, e i 4 ne hanno i 4.800 visti sopra. Poiché il 100 è il lato complessivo dell’area 10.000, unitaria della realtà, i suoi centesimi sono tenuti a presentarsi in tempi ottavi di 100, e dunque in 12 mesi. 22 volte 8 vale 96, esattamente quanto tutto il flusso delle 4 dimensioni della realtà in 100, che si estrapolano come un valore posto in principio di presenza eterna di spazio-tempo. Ciò posto, solo il 96 che è esattamente 6 volte la carica 4x4 della realtà a 4 dimensioni, si divide per 8 determinando esattamente solo il ciclo ottavo di 12 mesi.


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La via più semplice che porta al ciclo. Possiamo allora trovare la via più semplice tra tutte che porta al ciclo di 4631,0217 della Terra, ricavandolo esattamente dall’unità della realtà intera, data da +09.999 +00.001 = 0,99999999...infinito =10.000,0000. Il suo dimezzamento si rivela: -5.000,0000 e diventa -4.631,0217 sottraendo =..368,9783 = 365,256369+3,526639 Si tratta di: +365,256369... che è 1 anno siderale; +003,526639, indice che “indica”: +003, unità dello spazio +000,526639 1 anno curvo a vincolo 7 sferico da 364/7 +000,0066 9 realtà dell’energia di 1 ciclo 10 sui 6 versi +000,000039 terna di 13, tempo ¼ delle 52 settimane. Quando un anno siderale, che ha questa quantità, si muove per tutto questo indice lineare 3,526639 ed occupa un ingombro totale di 368,9783 anni, che sono l’anno siderale, compreso tutto il suo dinamismo, nella presenza ½ della realtà 10.000. Così contenuto in 5.000, questa presenza dinamica dell’anno si muove per tutto lo spazio lineare in anni, mesi e giorni che sono determinati dal puro calcolo di: 5.000 meno 368,9783 = 4631,0217. +


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Una via lo estrapola dai 1.461,0254 dì di 4 anni. - 1.461,0254 sono 4 anni siderali +3.169,99625836 =4.631,0217. In ciò: 3.169,99625836 sono 4 anni siderali che si caricano dello spazio corrispondente a questo valore, per divenire il ciclo dei 4.631,0217 dello spazio-tempo. In questo modo lo spazio+tempo totale in 48.000 (4 anni di 1.200 giorni di spazio-tempo ciascuno) divenendo 4631,0217 ha perso quanto è indicato dalla sottrazione degli indici indicante una divisione tra le loro potenza in base 10 (paterna per tutti i numeri decimali) : -4.800,0000 -4.631,0217 =..268,9783 è lo spazio eliminato poiché legato al suo vincolo sferico, come dato da 1/0,2689783=3,7177720 =3,06+3,7777720 in cui 3,06 è 1,0 il ciclo di 10 decimi che va in tutti i versi dati dai 6/100, sommato alle 0,77777 che sono 5 dimensioni (Elettro-Magnetiche) sottoposte a curvatura -7 7, più il piano a lati (10 + 10) x10 . In esso: 260 è il ciclo “Padre” 10 combinato con il DIO=26 che crea un anno con le 7 giornate date da 52 curve settimane (26 presenti e 26 di spostamento). 8,9783 indica 217 decimillesimi della realtà 10.000 che si muovono nel 9 che indica tutto il moto di 1 in 10. La data del 17 febbraio indica i 48 giorni dell’anno che corrispondono (come i suoi interi e unitari decimillesimi) ai 4.800 anni di intero spazio+tempo.


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La Fine del mondo? Così inizia in Bibbia

Dall’inizio assoluto di Adamo nato nel 10 anteposto a tutto, Noè nacque nel 1.066, come così risulta in Bibbia:

Così è possibile datare il Diluvio, dal Principio Assoluto posto nel 10, Padre di ogni numero decimale, e in unità di anni: 1.066,0000 nascita di Noè, sommati alla sua età 1.600,0217 nel dettaglio del mese 2 e giorno 17 1.666,0217 Posto 10 in principio, c’è 100 come il piano e c’è l’ordinale del 10° n. primo. 100x29=2900 è il loro concorso. Ad esso va aggiunto anche il 13x5 che moltiplica per il tempo unitario di 10/2 solo la parte dal tempo ¼ dell’anno di 365,25 dì medi, senza 1,25 giorni dati da (10+1+1)/(10x1x1). Solo ¼ del le 52 settimane, curvate dal vincolo 7, sferico. 2.900+65=2.965 è la relativa premessa uguale anche al tempo di 10/2 moltiplicato per il n. primo 108° che ordina 3 (in base al 3 x4=108) il numero naturale 593; e 593x5=2.695. +2.965,0000, il 33 ordinato x4 dall’ordinale 108° poi x5, +1.666,0217, l’anno del Diluvio +4.631,0217 dopo Cristo è la data che ne risulta. 4.631 anni è anche il totale in anni da Bibbia 1,1,1.


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Risulta esattamente dal 1° versetto di Genesi, il 1° libro della Bibbia. Qui ho rovesciato l’ordine letto da destra dagli ebrei in come a noi lo leggiamo da sinistra. La 1 parola è la prima a sinistra e l’ordine è quello della lettura ebraica, nell’ordine con cui le lettere sono lette. Le lettere ebraiche sono numeri e qui vi mostro il loro valore:

a

Bibbia pone “in principio” (la 1 parola, BRASIT che comincia con Beith=2, e continua con Reish=200, Aleph=1, Shin=300, Yod =10, Tav=400 a fine parola) nel valore somma dato da 913 e mostra di conoscere come (8+1+1)/(8x1x1==10/8=1,25 debba essere estrapolato da un anno solare. Infatti 365,25 (valore medio dei giorni dell’anno) esteso per i 2,5 anni che sono ¼ di presenza nel ciclo spazio-temporale di 10 anni, porta 365,25x2,5 al risultato di 913,125 dal quel loro estrapolano chiaramente il tempo decimo di 1,25. Ciò pone chi ha scritto la Bibbia a un livello di conoscenza cui la scienza moderna ancora non è giunta, incapace di distinguere tra la pura curvatura 7 delle 52 settimane che danno 364 giorni e la relazione oggettiva tra il valore puro lineare 8+1+1 (che dà il ciclo lineare 10) e quel prodotto 8 che ne determina invece il volume, tanto che 10/8=1,25 ne quantifica solo quello reale e unico che ha tutti e tre i parametri di x, y e z, solamente positivi.


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Fine del Mondo da Bibbia e da costanti matematico-fisiche Da ‫ בראשית‬In principio=913. 913 x (5+10/138,2877) =4631,0217 913, è il flusso unitario di ¼ dei giorni di 10 anni di S/T: 1. nell’unità del tempo data da 10/2; 2. nella presenza 10 espressa nell’unità del 138 che è il valore unitario della Costante di Boltzman, dei gas; 3. nei centesimi dei 7+7+7+7 vincoli sferici della realtà; 4. nella realtà decimillesima (di quell’intera in 10.000), espressa da 77

Dalla nascita di Noè=1.066. 1.066 x 4,3442981=4.631,0217 Posta la nascita di Noè in quella del nome Romano di cui Noè è l’ultimo terzo del nome (che in No è), e posto in principio l’intera 3 presenza di 10 , la data è ottenuta moltiplicando questo 1.066 messo in principio per 4,3442981= 2837 x 15313 x 10-7. Sono il prodotto tra due numeri primi: il 412° configurante il piano a lati 1 e 1 il cui flusso è dato da 10+(10+30)x10, e il primo, ordinale n 1789°, configurante in 2000 -211 il flusso 11 del piano a 3 3 lati 100 e 100 presente nel 10 avanzante interamente, di 10 . 4,3442981 è un numero che vale anche quanto il valore unitario costante della massa 4,444 meno 0,1 (il che indica il moto unitario del tempo 1/10 nell’unità della massa reale data da 4,444), 7 più 2981/10 uguale a 11x271/107 di accorpamento unitario dato dal 5° numero primo moltiplicato per il 58°, prodotto che tra gli ordinali realizza con 290 il prodotto x10 del 10° numero primo 29


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Dall’Inizio Diluvio=1.666,0217. 8

1.666,0217 x 2,7797 -1129/10 =4.631,0217. 1.666 anni pone il Diluvio nel tempo ½ di 3.332/1 unità date dal flusso 1/3 dell’intera realtà di 10.000 anni, questi devono esistere per le 2,77972491 volte che sono date da: 2,7797=2,002+0,7777, che sono le volte indicanti con 3 2+2/10 il piano a lati 1 e 1, che fluisce nel tempo di 2 millesimi e che sono le volte indicanti con 4 7777/10 le volte che mettono in atto il vincolo 7, sferico, su tutte le 4 dimensioni della realtà unitaria date dai tempi unitari decimi, centesimi, millesimi e decimillesimi 8 8 -1129/10 =(1111+9+9)/10 che indica in tutto quanto posto sopra, tutto il flusso quadridimensionale e unitario 1111 del piano a lati 9 e 9 nel tempo di 8 tutto il complesso unitario dato da 1/10

Dal tempo ¼ di 66x101=1.666,5. 1.666,5 x (2,7788+6/66.000)=4.631,0217 esatto Laddove 101 è la presenza 1 di 10x10, quando 101 esiste in tutta l’energia 66 della costante di Planck, vale 6.666, ed è quella del piano a lati 3.333 e 3.333 contenuto nell’Unità della realtà 4 10.000=10 . La sua sola presenza è nel tempo ¼, e vale 1.666,5. Determinata da 66, (per la presenza 1 di 100) la presenza 1.666,5 esiste tutta quando si realizza nel numero di volte date da: 1+1, che è il piano dell’unità in linea; +66+66/6 nei 77 centesimi (del 100 che esiste in 1), 4 +66+66/3 negli 88 decimillesimi della realtà 10.000=10 ; +6/66.000 nel periodo eterno 0,0000909090...


17 Ora mi accade che – dando valore alla cabala, ossia al valore numerico dei nomi – per quanto vi ho mostrato a pagina 2: +0.001,9967 è 1 Allah, 99 nomi, di cui 1 di 66=Romano è anche in anni il moto di 33/104 in 1+1 anni, e Gesù ebbe 33 anni nel 4 4 (Dio Figlio 104+Dio Padre10 )/ Dio S.S.10 ... +0.753,0000 anni dal Natale di Roma a quello di Gesù Cristo +1.938,0125 anni in mese e giorno di me come Romano +1.938,0125 anni in mese e giorni di me come Cristiano =4.631,0217 dettagliano esattamente il ciclo del tempo! Poi abbiam visto che 101 x 66 combina 6666 ma anche combina Luigi Amodeo=10+19+9+7+9 +1+11+13+4+5+13 = 101 con Romano=16+13+11+1+12+13 = 66 ove Luigi Amodeo è il Padre di Romano, 0ve la presenza ¼ di nome del padre x nome del figlio porta esattamente al 1.666,5 che se si moltiplica per: 2 (che sono padre e figlio) +66+66/6 in centesimi (è tutto dato dal Figlio) +66+66/3 in decimillesimi (è tutto dato dal Figlio) +6/66.000 in periodo infinito (sempre nel T del Figlio) 1666,5 x 2,778890909090... infinito = 4.631,0217 esatto !!!

‫אדם‬

Ora Amodeo è MDA in CF e Mem Daleth Aleph= = l’Adamo che si trasmise nel figlio 3° di nome SET (e L.Am. Luigi Amodeo è nato 7-7-7, mentre Lamech visse 777 anni e fu il padre di Noè). Credete possibile che LAMèch fu l’Amodeo=Adamo padre di un nome trino Ro-ma-NO, e che in Noè ... è il 3°? È per caso che trascendendo il Nome arabo di Allah 1°! poi seguito dal GIA trino di Giacobbe e all’Edom drizzato in MODE’ ciò porti al Luigi Amodeo ch’èLAM in LAMèch è che è l’Is LAM? Il Co R.ano è con Romano?


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In questo libro vi descrivo e spiego in una ventina di modi differenti con calcoli scientifici e riferimenti biblici .... una cosa che lo stesso Gesù Cristo disse che era nota solo al Padre:

LA FINE DEL MONDO. C’è il Padre su di me?


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La Fine del mondo? In questo libro compio qualche cosa che è creduto impossibile (specie 2.610 anni prima dell’evento): predire il giorno esatto della “Fine” di “quel Mondo” a noi noto, in questa generazione.

Infatti la Terra seguiterà il suo corso, ma l’emisfero celeste oggi posto relativamente a Nord, apparirà a Sud, per il capovolgimento avvenuto – nel solo 17 febbraio del 4.631 dopo Cristo – dell’asse della rotazione terrestre. Ciò che accadrà al nostro pianeta è simile a quanto è avvertito avvenire nel mondo atomico. In esso ogni atomo è una sorta di piccolo sistema solare, attorno a cui orbitano elettroni dotati di una rotazione – chiamata spin – che è assimilabile a quella della Terra intorno al suo asse. Ebbene nel mondo atomico ci sono delle discontinuità che, molto ampliate, ci permettono di misurare il tempo. Ci sono certamente. Altrimenti noi non avremmo alcunché cui aggrapparci per distinguere in un tutto assolutamente continuo l’esistenza reale di cicli misurabili. La sola cosa prevedibile sta dunque nel fatto che, dopo un massimo numero di spin, ogni elettrone sia costretto da ragioni unitarie insuperabili a ribaltare l’asse della sua rotazione. È proprio l’unitaria presenza di un ciclo che porta al fatto che – dopo N/1 rotazioni del piano attorno al suo asse – ne segua un’ultima ennesima, orientata 1/N. Visto dalla nostra reale dimensione (quella lineare del metro, 1010 volte più lunga di quella unitaria atomica dell’Angström) questo ciclo dell’elettrone, unitario in N/1x1/N, dura pressappoco un minuto secondo e mostra prima tutti i giri N sulla base di 1 solo, e poi l’ultimo, in base a tutte le rotazioni N.


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L’inversione magnetica e il ribaltamento dell’asse, potenziata al massimo nel suo segnale, giunge fino a noi e in base alla costanza di questa sorta di orologio elettronico, possiamo tarare a perfezione anche il nostro tempo. N/1 e 1/N sono come le due facce N1 e N-1 di una stessa moneta, di cui se ne vede solo la N se l’altra, N-1, è sottratta alla visione. Però – prima che nella rotazione della moneta appaia quella nascosta – c’è quel momento particolare 1/N che corrisponde alla distanza ennesima tra le due facce, le quali in quell’attimo fuggente sono disposte di taglio... e sono tagliate totalmente alla visione. L’inversione dell’asse terrestre in un solo giorno, è questo momento di trapasso che esisterà anche nella reale visione delle due facce opposte dell’esistenza planetaria ed è un giorno preciso che oggi nessuno scienziato al mondo sa prevedere... tranne me. Questa affermazione è così tanto categorica da ingenerare su di voi tutti l’immediato giudizio di avere a che fare con un visionario. E credete che costui sia così tanto esaltato nelle sue capacità, da essere vittima evidente di una sindrome di megalomania e di superiorità. Questo è il giudizio dei contemporanei su di me, e i più affezionati – convinti della mia buona fede nei miei principi e del mio accanimento nel voler giungere alla verità – hanno più volte vagheggiato anche di ricondurmi alla loro ragione, magari tramite cure psichiatriche che riportassero anche me – che così secondo loro presumerei di sapere a sproposito – alla disarmata normalità di tutti loro che non sanno. Poiché io ho poche speranze sulle capacità della Ragione dei contemporanei, scrivo questo libro per raccontare ai posteri (diffusamente, prolissamente, ma melius abundare quam deficere) tutte le serie e vere ragioni che hanno potuto portare me a prevedere questo evento ancora così lontano dal 2.021 come lo è Roma, 162 anni dopo la sua fondazione.


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Ora è evidente che – se anche nella rotazione della Terra dopo un ben preciso numero di N/1 rotazioni di 1 giorno c’è qual suo giorno speciale 1/N in cui il piano della rotazione e il suo asse si ribaltano totalmente – chi fosse sul pianeta in quel giorno assisterebbe ad un vero e proprio finimondo.

Siamo in presenza di un corpo la cui struttura differente reagirà in modi dissimili al ribaltamento, tanto che il mantello terrestre si spaccherà, si apriranno quelle che in Bibbia furono descritte come le “sorgenti dell’abisso” infuocate e tali da far ribollire gli oceani, addensare quantità così enormi di vapore acquei in cielo da far piovere poi incessantemente per i 40 giorni descritti, mentre i mari più lenti a mettersi in rotazione rispetto al corpo magnetico del pianeta si vedranno scorrere al di sotto le terre emerse. L’effetto sui continenti


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sarà simile a quello di una onda marina più grande delle altre che arriva sull’ondulata sabbia asciutta e la leviga. In tal modo, con una simile abrasione, spariscono tutte le terre emerse, e sembrerà che sia stata la pioggia di quei 40 giorni ad alzare il livello dei mari fino a coprire anche l’Everest. Invece saranno stati proprio i continenti, con fuoriuscite sparse ovunque di magma infuocato, ad essere livellati dagli oceani, tanto da esserne infine totalmente sommersi. Vivere quel giorno sul suolo del pianeta sarà proprio impossibile. Così la Bibbia descrive questo evento futuro.

La comunicazione Biblica la colloca in quel 711 che è contenuto nel titolo del primo libro, che è poi la prima parola ‫ = בראשית‬BRASIT in cui il SIT (che sia! in latino) vale il 710 (in Genesi 7,10) e si presenta nel tempo 1. Eruppero tutte le sorgenti del grande abisso (e fu il magma uscito dappertutto) e le cateratte del cielo si aprirono (per il vapore acqueo prodotto e insostenibile in cielo). La prima discordanza tra me e i contemporanei è che essi vedono in questo evento quanto sia accaduto nel passato estremo, mentre io lo inserisco tutto nel tempo futuro, attraverso una operazione generale di esatta sovversione, attuata rispetto all’ordine del verso del tempo. Mentre tutti i contemporanei osservano gli effetti prodotti da una causa reciproca rispetto all’effetto, io ne osservo la causa, ed essa anticipa ogni effetto poi apparente nel suo futuro. Noi stiamo risalendo alla causa proprio in ragione di quanto prodotto dalla causa.


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Essa è simile a quanto sia ottenuto da una divisione di un contenuto iniziale e totale come il volume 1.000 dato da 3

10x10x10=10 . Se dividiamo questa origine per un “tutto” che sia ancora superiore e sia 1010, il risultato sarà: 0,0000001. Nel futuro di questa divisione, arriverò a quel piccolo 1 nel momento ultimo del mio calcolo; ma con questo avrò creato non il futuro, in cui esista l’unità, ma in cui esista quella sua parte inversa e reciproca al 1010/103, di un decimo di milionesimo, in cui in pratica inizia il computo crescente, che riporterà (per reazione fisica) ogni cosa al 1.000 iniziale. Poiché noi vediamo il futuro nostro per calcolo decimale, più avanza in nostro calcolo più andiamo verso l’infinitesimo dello spazio. Se dividiamo un volume (che è spazio) per qualsiasi numero, otteniamo sempre e solo lo spazio che tocca all’unità del numero che lo ha diviso. Se ottengo uno spazio decimillesimo dell’unità, da lì risalirà all’unità invertendo il verso ed attuando il contatore del tempo, da zero fino a 10.000. Tempo e spazio sono reciproci, e il reciproco rispetto all’unità di un numero si può attuare in due modi: rispetto a 1, e rispetto alla totalità di quel numero, rovesciandone totalmente il suo ordinamento. A pagina 2 ho mostrato come ci sia il lato che parte dalla 3

realtà complessa 2 =8 100

8

108

10 x 10 in 10 . La somma tra indici combina due qualità diverse aventi lo stesso numero a base (sempre il ciclo numerico 10) e li risolve aggiungendo ai 100 dieci interattivi della prima potenza, gli 8 esistenti nella seconda, tanto da 3

portarli ai 108 della realtà a 4 dimensioni del 27 che è 3 e che sono anche in 27/10 le prime due cifre della base “e” logaritmica che misurano la potenza 3 dello spazio a dimensione 3.


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Quando assumiamo 100 come parametro unitario, e in questo 100 la realtà occupa 4 dimensioni reali, le totali sono date dal 40 riferito al 100 come il 40% uguale a 0,40. 3 Le dimensioni unitarie sono sempre 3 , e di confermano in 27 anche nei decimillesimi della realtà 10.000. Poi il complesso 8 si riferisce al tempo ½ del 100, e si rivelano unitari 58 milionesimi alla dimensione complessa dello spazio di 1000x1000. Segue tutto il moto unitario 9 di questo 8, come 9x8=72 alla dimensione unitaria di 100 Angstrom. Infine 80 Angstrom, il ciclo 10 di tutto il complesso, si carica di 8 anche nelle unità, come 8 volte la presenza 1 di 10. 108,4027587287 è il lato totale e per chiarezza ripeto: 100,0000000000 è il 10 che trasla per 10 volte. 008,0000000000 è lo spazio unitario in 23. 000,4000000000 è tutta la realtà in base 10 000,0027000000 è tutto il volume reale. 000,0000580000 è il flusso intero 8 di 100/2 a D. 10-6. 000.0000007200 è 9x8 in centinaia di Angstrom. 000.0000000088 è 8 volte la presenza 1 di 10 Angstrom. 2

108, 4027587288 = 11.751,1581000 fino alla dimensione 7 del moto. Questa quantità ottenuta che misura una area, non è solo una area, ma anche la somma dei due valori reciproci e lineari dello spazio e del tempo. +7.120,1364 è lunghezza totale del ciclo spaziale +4.631,0217 è il ciclo unitario del tempo terrestre 11.751,1581 Come appare direttamente dalla dimensione in linea, in questo totale, 117 centinaia sono proprio il flusso di 111 in tutti i 6 versi. Il dettaglio unitario somma la presenza 1 al solo verso avanzante nel totale dato da 100, quando è complesso e va da -50 fino a +50. Inoltre il 15% è tutto lo spazio-tempo unitario e 34 unità è tutta quella reale su base 3 che è nei 10-4 dello spazio-tempo unitario nel 104.


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11.751,1581 è unitario a tutte le dimensioni. Ad es. la sua radice cubica ne realizza un lato di 22,734926600 ove: 22 è il flusso 1/3 dell’energia 66 00,7300000 è il valore % del flusso di 33 in 100 00,0049000 è il vincolo 7 della sfera, estesa al piano 00,0000200 sono le 2 quantità elettrica e magnetica 00,0000066 relative all’energia E. M. 11.751,1581 è unitario nella sua radice quarta il cui lato è 10,4116645512 e mostra: 10,0000000000 il ciclo unitario Padre dei n. decimali 00,4100000000 è la % della presenza 1 di 10+30 00,0016000000 è la carica della realtà 4x4. 00,0000640000 è 26 il complesso in tutti i versi di 106. 00,0000005500 è il flusso atomico in 11000/2 di Å 00,0000000012 è il centrifugo + centripeto in Angstrom 11.751,1581 è unitario alla radice settima del vincolo sferico nel lato 3,814521750. 381/102 è l’unità di moto dalla somma dei 16 n. primi. 452/105 è la realtà 4 delle 52 settimane curve dell’anno. 175/108 è il ciclo 10 del 7° n. primo nel tempo di 10/2. 11.751,1581 è unitario alla radice nona di tutto il moto di 1 in 10, nel lato 1,122659121980. 11/10 è il tempo decimo della presenza 1 del ciclo 10. 226/104 è il ciclo 10 di 1/3 dell’energia 66 nei 6 versi. 59/106 è nello spazio complesso il moto di 1 s in 1 primo. 121/109 è il piano 11x11 della presenza 1 del ciclo 10. 980/1012 è il flusso del piano a lati 10 e 10 in 1.000.


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Osserviamo in quale capitolo del primo libro di Bibbia è segnalata la fine del mondo: versetto 11 del capitolo 7.

È nel capitolo 7 del versetto 11 o viceversa: 11,7. Vi dimostro in che modo la sua lettura poi è ordinata da noi a 117 con la gematria, calcolata in italiano, dei nomi dei primi tre Fattori nominati in Bibbia: +30=ADAMO=1+4+1+11+13 +40=SET=17+5+18 +47=ENOS=5+12+13+17 117 Ciò mentre il valore di UNO+DUE+TRE, più 1+2+3, è: +44=UNO=19+12+13 +28=DUE=4+19+5 +39=TRE=18+16+5 +06=F = 1+2+3 117 attuando questa conversione:

Questa mia indagine (che riconosce il valore numerico, gematrico, cabalistico esistente non solo nelle parole con cui fu scritta la Bibbia, ma anche in tutte le nostre comprensioni, assegnate alle parole dalla nostra intelligenza primaria che poi l’ha imposta automaticamente come forma di linguaggio) oltrepassa forse di secoli le conoscenze della Scienza d’oggi che invece non vi riconosce alcun valore.


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Mentre la Bibbia proprio l’ha messa in atto e ne descrivere l’inizio del Diluvio universale, precisando con lo 02-17 nel testo di Genesi descritto a rovescio, capitolo 7,11, un contenuto nel quale sembra mancante l’anno. 7120,1364 ci arriva se nel tempo dell’unità (dato da 1 diviso per N come il tempo di N) pone questo numero proprio per come esso risulta 4631 anni dal 1° versetto di Bibbia.

In Bibbia risulta 4631, ma noi leggiamo tutti i testi in lettere e numeri nell’ordine inverso usato dagli ebrei, che furono particolarmente attenti a scrivere i numeri sempre col loro nome alfabetico (altrimenti sarebbero stati in difficoltà, anche assieme agli arabi, in quanto i numeri decimali vanno letti rigorosamente da sinistra, come usiamo noi). Se assumiamo i 10 millesimi che esistono in principio (per il calcolo da noi fatto in numeri decimali) e li sommiamo al 7,11, diventa 7,12, e le sue migliaia unitarie sono 7.112 poiché è la parte intera della realtà fatta di 4 cifre. La parte decimale è tempo dell’unità, e quello di 4631 anni potremmo indicarlo o come è (decimale dell’unità) o con il suo intero rovesciamento del 4631 nello 0,1364 nel numero che segua lo stesso ordine delle lettere lette da destra. 7120,1364 a questo punto quantifica in anni dalla fine ed è letto da destra verso sinistra proprio nel tempo dei 4631 anni espressi dalla Bibbia, nell’unità di quel mese 02 e giorno 17 del mese, proprio quello, descritto nella narrativa di questo versetto di Genesi.


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Come potrei essere accettato io e compreso in questa epoca in cui la Scienza si crede così sapiente ma ignora ancora come la mente umana converta in linguaggio quel calcolo numerico eseguito dal cervello quando riceve onde elettriche e le esamina in quelle loro frequenze che altro non sono che riferite ai rapporti unitari corrispondenti e dunque tutte numeri in base 1? Lo ignorano! E protestano poi quando vedono uno come me che ha capito che tra il sistema numerico e l’intelligenza posta in atto attraverso di esso ci sia lo stesso raccordo che è operato nei computer quando selezionano 24=16 unità e le pongono in una stessa linea di presenza. Poi ne assumono altre 16 e ne idealizzano una posizione ortogonale rispetto alla prima. Con esse generano un piano di 256 caselle e ad esse assegnano contenuti, in lettere, maiuscole, minuscole, in segni, ortografici come virgole e punti, o in numeri. Solo assegnando opportuni valori strutturati in questo modo, poi si può coerentemente usare segni di qualità alfabetica o di contenuto numerico, avendo preparato una sorta di vocabolario alfa-numerico interposto, a consentire la codifica in stringhe di 0 e 1, che – come punto e linea nelle comunicazioni del sistema Morse – permettono la creazione di un linguaggio a partire dalla sola differenza posta tra un si (la corrente passa) e un No (quando non passa). La scienza nega che il cervello di un italiano abbia questa semplice struttura di conversione:

Questa è la stessa cosa che distingue un numero ordinale da un numero naturale: A=1° anziché 1, B=2° anziché 2,... Z=21° anziché 21.


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Ciò comporta in pratica che gli ordinali in natura siano anche i numeri primi, messi in sequenza 1° 2° 3° come 235. Il Dio=26° numero primo è 101 in numero naturale, e con esso qualifica la presenza 1 del piano dato da 10x10. Ove il Dio padre della matematica è il 10, e il suo piano è 100, l’esistenza 1 del 100 che porta è 101 ordina Dio con l’ordinale 26° dei numeri primi e con 04+09+13=26=DIO in una lettura tutta a due cifre. Tutto il periodo d’esistenza della Terra, visto nel numero di 4631,0217 andato a leggere nei numeri primi rivela:

L’Ordinale 4631esimo ordina il ciclo 10 della massa 4444 unitaria e la somma al 103 che è il piano 10x10 sommato al suo flusso unitario e spaziale 3. Questa somma di ESPONENTI della base 10 del Padre di tutti i numeri è il prodotto tra le potenze, che origina solo il numero delle volte che il Padre 10 deve esistere e interagire con se stesso, Quando andiamo a cercare lo stesso 46310217 tra i numeri naturali, per vedere a che ORDINE è costretto ad obbedire (e gli ordini fondamentali sono poi A, B, C, D...Z, nei primi 21 fondamentali del Dio “IO SONO” che in Ebraico è proprio di 21 unità) allora vediamo che obbedisce al palindromo 38683esimo.


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Ciò accade laddove 38x38=1444 sono i giorni terrestri nell’anno siderale, mentre 6 sono tutti i versi seguiti (centrifughi o centripeti, a seconda che si legga da destra o da sinistra il numero invariante). Pertanto mentre noi leggiamo usando lettere alfabetiche stiamo mettendo ordini dati anche tramite i numeri primi. In tale guisa, 4631,0217 ridotto all’intero e andato a cercare tra i numeri primi che lo determinano, risulta composto dal decimillesimo (di 104) di 3 x 101 x 153839. Sono il 2°=B che si moltiplica per il Dio=26° e per il 14169° che, come numero naturale 14169 (e tolta la carica 16 della realtà) si fissa nel n. primo 1453. 1453 è il 1666° Anno, inizio del Diluvio Universale ai 600 anni di un Noè (che risulta essere nato 1.056 anni dopo Adamo ed è 1666 a cominciare dall’inizio assoluto che ha il 10 creatore posto 10 anni prima ancora di Adamo). Il numero naturale 1666 che esiste in 1 è il numero naturale 1667 che è n. primo e corrisponde al numero primo ordinale 262° rivelante un Dio=26 palindromo. 263 a sua volta corrisponde al 56° mentre il naturale 53 è legato al primo numero 16°=R che carica il lato di tutta la realtà proprio come nel sistema logico dei computer. 153893 ha molto a che fare con la pesca miracolosa dei 153 grossi pesci (In GV. 21), insita in: 10.000.000/(13x5)=153846,153846, periodico. 153893 meno 153846 = 000047 è la pura dinamica dello spazio 3 nel tempo unitario di 100/2; che è uguale al 15° n. primo unitario dello spazio+tempo 10+5. Naturalmente, oggi, tutto ciò non significa niente altro che una certa scempiaggine che mi è attribuita in una epoca ancora all’oscuro di queste relazioni che esistono e che invece dettano legge.


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Dove comandano i numeri primi, A, B, C, essi mettono in atto sia le quantità naturali sia quelle ordinali dei numeri primi 1°, 2°... e il ciclo intero va fino al 21 dato da 7+7+7. Essendo 17+17+17 nei tre primi espressi ciascuno dall’ordinale 7°, il 51 diventa fondamentale come il tempo 1 della presenza di 100/2, e l’ordinale 51° a sua volta come il 233 di un piano unitario a lati 100 e 100 e flusso unitario 33. Intero è il 51 fino al punto che possiamo dividere tutto il ciclo terrestre 4631.0217 per 51. Ne otteniamo 90 (tutto il moto del ciclo 10 in 100) con il resto di 41,0217 che è tutto il moto di 0,8783 in 7x6. Ove la dinamica unitaria è 7x6=42, ma comprende un ente 0,8383+0,05, questi 5/100 sono il tempo di 1/20 dell’area il cui denominatore riporta i lati 10+10, mentre i due 83 in sequenza sono quell’83x83=1444 che dà i minuti primi di un giorno siderale. Pertanto esiste il tempo di un giorno nella dinamica unitaria data da 7x6 ed è un valore posto in principio, al quale questa terna di 17 si presenta come l’unità di un ciclo 10 che nel 100 trasla 90 volte, e quindi si moltiplica per 90. Partendo, in tal modo dal ciclo espresso da 21 come da tre 17 in cui ciascuno è il 7° primo – partendo anche da questo! – a me è facile risalire al ciclo intero che porta fino al 4631,0217 rivelatoci dalla Bibbia. A me è stato facile, poiché so che questa Bibbia che ci sembra venga dal passato, di fatto ci è trasmessa dallo stesso futuro nel quale sono accaduti e narrati questi fatti. Essi poi hanno assunto l’aspetto elementare di una parabola per esempi espressa per lettere, dalle quali appare poi che la relazione esatta fatta per numeri, di tutti gli eventi, ci trova come chi sia innanzi a un racconto sibillino, e emblematico, in cui ognuno poi può ritrovare gran parte delle proprie verità... se non è prevenuto.


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E spesso il più prevenuto tra tutti è proprio chi non vorrebbe scritto così, un testo trascendente! Una delle critiche fatte alla Bibbia – e proprio da chi la conosce abbastanza sotto l’aspetto linguistico, poiché la traduce nelle varie lingue, sta nel fatto che le lettere, composte tutte da consonanti, difetterebbero delle vocali indispensabili alla lettura. E spesso accade che – mutando le vocali sottintese – il significato dei termini muta notevolmente. Questa trascendenza – che è proprio una delle caratteristiche fondamentali di quanto è divino – è posta proprio a base per negarne poi l’aspetto divino! Come se il Divino – manifestandosi nel contesto reale – dovesse perdere la sua caratteristica trascendenza... Invece è proprio su quella base reale, che si realizza nelle consonanti e si cela nelle vocali. Ciò è comunemente presente anche nella natura, in cui appaiono i flussi e sono nascoste le aree che riguardano quei flussi. La prova più evidente con cui abbiamo avuto a che fare fino a questo punto del mio racconto, sta proprio nel piano avente per lati la complessità del ciclo 10, quando nel piano trasversale ha per ciascun lato il tempo ½ del 10. Allora il flusso 7110, del piano a lati 0,5 e 0,5, nella sua vera totalità è 7120 ,a appare solo nel flusso reale 711 grazie al trascendente 10 che si è disposto di taglio e come tale determina solo l’ampiezza del flusso e non il flusso. Poiché nella stessa realtà dei flussi, sono trascesi tutti i piani trasversali, anche nella comunicazione divina e trascendente sono trascese altre cose, che però non sono le vocali. Nella lingua ebraica esse ci sono. Lo comprendiamo comparando Aleph con la vocale greca Alfa;la Hè con le vocali greche Eta e Epsilon; la Iod con la vocale Iota. Più difficili da riconoscere la O e la U.


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L’unità costante del tempo terrestre? L’unità del tempo, sulla Terra è data da un anno, ma anche esso, essendo esistente nello spazio a 3 dimensioni e nel tempo ad una, anche esso esiste in un periodo intero di 4, tanto che ogni anno ci sono 365 giorni più ¼ di giorno che diventa intero ogni 4 anni. Noi non vediamo l’esistenza di questo quarto di giorno, ma esso entra gradatamente in campo poiché la Terra ruota in un suo spazio che gira a sua volta, e compie una rotazione intera ogni 4 anni della Terra. Pertanto il giorno in più è originato dal moto del contesto in cui è il nostro pianeta. Se non lo aggiungessimo, cambierebbe la posizione della Terra rispetto alle stelle che ci appaiono fisse, e che ci permettono di stimare quanto valgano e durino tutti i moti relativi. Infatti la Terra si muove come accade negli orologi meccanici, in cui ruote piccole e dentate ruotano in altre più grandi, che a loro volta girano in altre ancora maggiori nella loro circonferenza. Negli orologi sono i dentini attorno alle ruote a impedire gli slittamenti, nel contesto terrestre sono le singole rotazioni del pianeta a fare da “denti”. Subito qui incontro l’opposizione di qualche scienziato che lo nega, e mi dice – con la certezza del suo sapere superiore al mio – che la durata del numero dei giorni in un anno non è una costante. «Io oggi, nel 2.021, con 1 euro compero X... mentre nel passato con lo stesso euro ne comperavo 2! Questo succede – mio caro Amodeo – con l’inflazione! Allo stesso modo c’è quella del tempo, tanto che per comperare X (1 anno di oggi) colla moneta dei giorni, bastava la metà dei giorni».


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A voi questa osservazione sembra impeccabile, al punto che di fronte ad essa dovrei zittire... ma vi rendete conto che in questa storia è stato tenuto costante e fuori dall’inflazione anche la durata dell’anno di adesso? Nel passato anche la durata dell’anno di adesso era compresa nel fenomeno dell’inflazione! Se la durata attuale di un anno a un certo punto sembrava necessitare della metà del numero dei giorni di adesso era solo perché anche 1 anno durava la metà di quanto dura adesso. Infatti in un sistema inflattivo come quello del denaro anche il mio stipendio era inferiore a quello di adesso. Succede come anche nei paesi poveri rispetto a quelli ricchi, in cui il reddito giornaliero è di 1 euro. State certi che in quel contesto pur così povero, esso ha un grande potere di acquisto. Io con 1 euro in Brasile 15 anni or sono pagavo il conto del mio discreto pranzo in un ristorante. Se non si adegua anche la durata di un anno si compie l’errore plateale di credere che con la paga di oggi noi 50 anni prima fossimo come dei nababbi! E allora – non essendo stupidi del tutto – si arriva a perequare il mio stipendio, rendendolo minore... senza perequare allo stesso modo anche tutto il resto! Pertanto – tanto per fare un esempio – se a un certo punto 1 anno di adesso è parso avere la metà del numero dei giorni, è accaduto solo perché non si è ridotto alla metà anche la durata di quell’anno di adesso. Una volta che sia stata inflazionata anche la durata di 1 anno, in modo tale che allora durava mezzo anno di adesso, ecco che allora bastavano la metà dei giorni di adesso a percorrere la metà di un giorno di adesso. Insomma nel passato i giorni sembravano la metà, poiché 1 anno durava il doppio e in apparenza era come


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quando con 1 euro di adesso io comperavo il doppio delle cose che compero oggi con 1 euro. Questo risulta noto oggi, come RIPORTATO da Wikipedia, l’Enciclopedia libera. Il giorno solare medio, durata media dei giorni solari durante l'anno, è usato per fini civili. Il giorno solare medio è pari a 24 ore, ovvero 86 400 secondi. A causa del lentissimo rallentamento della rotazione terrestre (negli ultimi 100 anni il giorno si è allungato di circa 1,7 millisecondi), la durata media del giorno solare vero è oggi lievemente superiore a 86 400 secondi, per cui molto lentamente il giorno astronomico "rimane indietro" rispetto a quello civile: negli ultimi decenni, in media di poco meno di un secondo all'anno. Per questo motivo, dal 1972 è stato talvolta aggiunto un secondo al termine del 30 giugno o, più spesso, del 31 dicembre, in modo da compensare questo ritardo. Questo secondo aggiuntivo è chiamato secondo bisestile, per analogia con il giorno aggiunto all'anno bisestile. Fino al 2017 incluso vi sono stati 27 secondi bisestili. Come vedete, rese fisse le unità di misura, poggiate su un riferimento assolutamente costante come la velocità della luce, anche la durata del giorno si inflaziona. Avete letto che negli ultimi 100 anni il giorno medio si è allungato di circa 1,7 millisecondi. Ciò di primo acchito sembra dare ragione a chi sostiene che la stessa durata dell’anno debba subire modifiche, in relazione ai suoi giorni. Ma chiedetevi perché mai nel corso di 100 anni il giorno medio sia aumentato nella sua durata. La risposta è che anche le dimensioni della terra sono aumentate, e anche tutti i suoi parametri, come la massa, per la continua caduta sul pianeta di materiali provenienti dal cosmo. Il metro fu fissato con riferimento alle dimensioni della Terra. Il meridiano passante per Parigi, nella lunghezza dall’equatore al polo Nord, fu posto 10 milioni di metri.


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Successivamente quella distanza – inizialmente poggiata sulla lunghezza di una barretta di platino-iridio – fu tradotta nella quantità di luce passante in un tempo fisso, e dunque estrapolata dall’inflazione, che la luce non segue. In 100 anni quella stessa distanza tra l’equatore ed il polo, posta lunga 10 milioni di metri, per l’aumento delle dimensioni terrestri intervenute in 100 anni, porterebbero a un metro proporzionatamente più lungo, e di conseguenza il suo passaggio alla velocità della luce, risulterebbe quegli 1,7 millisecondi in più. Quel secondo bisestile concordato nel 1972 e aggiunto all’anno bisestile fanno aumentare anche la durata dell’anno. È la stessa cosa che noi fissassimo il potere di acquisto di 1 euro in una certa data, in cui con esso comperiamo 1 chilo di un certo prodotto stabile nel tempo (come la velocità della luce. Dopo 100 anni con quell’euro che nel frattempo si è inflazionato al punto che ora quel prodotto stabile costa 2 euro, noi diremmo che la durata di quell’euro si è raddoppiata, fino a comperare nel doppio del tempo quella stessa sostanza stabile. È arduo misurare con un qualcosa di fisso i fenomeni relativi in un sistema di questo genere, in cui per l’inflazione dello spazio-tempo, tutto appare crescere: il volume e in proporzione anche il tempo, poiché lo spazio e il tempo sono forme differenti della stessa lunghezza, come rilevò correttamente Einstein, quando aggiunge il 4° parametro del tempo agli altri 3 dello spazio, facendolo a livello egualitario. In un sistema di questo tipo occorrerebbe che la relatività generale tra tutte le cose che inflazionano fossero colte come in una foto istantanea a fissare tutte le proporzioni. Infatti nell’attimo in cui la distanza tra equatore e polo è di 10 milioni di metri, accade che il giorno medio solare è esattamente di 86.400 minuti secondi. È abbastanza intuitivo


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capire che se il sistema inflattivo è generale e mediamente uniforme in ogni sua cosa, restino invariate le relazioni reciproche, tanto che un giorno duri sempre quello. Ora la luce in 1 secondo percorre 299.792.458 metri e questo tempo di riferimento risulta in se stesso stabile. Se 1 secondo inflazionasse, e durasse più a lungo, passando da 1 a un qualcosa di più, anche i metri restano sempre 299.792.458 volte quell1 maggiorato. Infatti se siamo in un sistema inflattivo e in esso la luce percorre sempre quella distanza, accade certamente perché in quella velocità le relazioni reciproche restano sempre le stesse. Verrebbe fatto di credere, sulla base di questo, che misurando le lunghezze unitarie immortalate in un certo momento storico, usando questo rapporto così stabile tra lo spazio e il tempo, noi poi non si dovrebbe rilevare alcuna inflazione, anche in tutto quanto il resto, e che tutti i fenomeni relativi risultassero assolutamente costanti. Noi vediamo esistere una grande quantità di costanti, nel mondo fisico, ma quanto riguarda poi i moti della terra non lo risultano più. Appare naturale credere che sia giusto che l’anno terrestre duri sempre di più in giorni tanto che miliardi di anni prima un anno ne contenesse in minor numero. La spiegazione sta nel fatto che una cosa è la dimensione in linea, come è quella della luce, un’altra è quella che risulta nelle aree, nei volume e nei movimenti dei volumi. Se io ho in ciclo di 10 metri in linea, e aggiungo un infinitesimo, nell’area l’incremento influisce al quadrato, nel volume al cubo e in esso che trasla nel ciclo 10 del tempo, influisce in modo elevato a 4. Il dinamismo della Terra riguarda un volume che trasla nell’unità in linea, e dunque le variazioni che accadono e sono rilevate manifestano una distorsione legata al nostro modo di vedere usando le differenti potenze data da 101, 102, 103, 104, 10N.


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L’inflazione asseconda la base “e” dei log naturali Il nostro modo di osservare le quantità differenti da quelle lineari della luce usando il sistema in potenza della base 10, manifesta una differenza sempre maggiore delle 2 differenze. L’intervallo in linea tra 10 e 10 è 90; passa a 900 2 3 3 4 tra 10 e 10 ; passa a 9.000, tra 10 e 10 ... e così via. La sapienza posta a base della cabala, il sistema di scrittura degli ebrei si basò su: 001 002 003 004 005 006 007 008 009 010 020 030 040 050 060 070 080 090 100 200 300 400 500 600 700 800 900 Un sistema che osservava l’inflazione esistente nelle potenze, e che fu opportuno nella misurazione di eventi legati al modo in potenza con cui differenziamo le aree dai volumi e dalle masse in spostamento lineare. Ci fu Nepero che risolse il problema inflattivo proprio ponendo la somma di 1+1/N come la base di una potenza elevata a quel valore N, e il cui risultato poi era calcolato nel suo valore unitario ennesimo. N

N

(1+1/N) = [(N+1)/N] Ponendo un valore 1/N quasi infinitesimo, si fissò un numero assolutamente stabile in: 2,7182818284590452353602874713527 Io ho messo in evidenza le prime 16 cifre rilevate, che assecondano la carica 4×4 della realtà fisica. Ebbene questo sistema si poggia proprio sull’inflazione data da 1/N che si aggiunge in linea alla quantità 1.


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L’inflazione c’è quando si passa da 1/1 a 1/2,... a 1/N. È come una torta che prima è mangiata da 1, poi da 2, poi da 3... e ciascuno, a mano a mano che cresce il numero di coloro che se la mangiano, ne riceve esattamente di meno in una esatta proporzione matematica. Ebbene, questa base “e” dei Logaritmi naturali, toglie di mezzo gli ingrandimenti dovuti proprio al variare degli indici, sempre sulla stessa base 10 del ciclo numerico. Se l’indice passa da 1 a 2, l’intervallo è 90. Ma se 2 cresce della stessa quantità 1 e passa a 3, l’intervallo 90 si moltiplica per 10 (tiene conto della base) e passa a 900, e così via. Ebbene la formula, attuando il logaritmo in base a questo numero “e” rilevato stabile da Nepero, elimina gli ingrandimenti legati alle potenza su base 10. Restando sempre nei valori interi, ci sono dei rapporti precisi che determinano la fissazione limite di ogni cifra. Il limite del tempo, 2 (andate e ritorno) e fissato immediatamente. Per fissare 2,7 è necessario giungere al rapporto di 75/74, che in 75 indica la pienezza dello spazio, dato da ¾ di 100. Questi primi due valori hanno determinato l’assetto intero dello spazio-tempo.


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Iniziano a questo punto 4 dimensioni reali e 4 successive, nella realtà successiva, quella complessa che è comunemente chiamata immaginaria. Si i valori limite fissati sono uguali in 1828, caratteristiche sono le relazioni limite che li determinano. La presenza reale 165/164 diventa 1640565/1640564. Il flusso in linea 4823/4822 va a 1+1/47737783. La massa reale da 1+1/16609 va a 1+1/160673087. La realtà complessa da 1+1/743325 non l’ho calcolata nel suo valore complesso per i limiti della mia calcolatrice. Le singole quantità hanno una precisa ragione. 164 sono le 4 dimensioni del 41, presenza 1 di 10+30 come ciclo del tempo+spazio. 1640564 è il ciclo 1640164 caricato della realtà 400. 4822 è il flusso del piano a lati 24 e 24 (come le ore del giorno) il cui flusso 24 è 22+(1+1) e si mostra sono nel flusso 22 del piano a lati 1 e 1. 4 47737783 è 47747747 -10 (la realtà) +36 (tempo unitario decimo dell’angolo giro di 360 gradi). 16609 =16666 -67 è il moto della presenza 1 4 dell’energia 66, in 10 (tutta la realtà) +6x1111 la presenza 4 intera in 10 /9 presente in ciascuno dei 6 esistenti versi. 6 160673087=166666666 -6x10 (sottrazione che indica il soggetto del moto, che è presente in 166666666 +6421, 6 incremento indicante con 100x2 la complessità in tutti i 6 versi, in 6400; e indica con 7+7+7 il vincolo a 3 dimensioni di curvatura del sistema cubico incurvato a sferico. 4 743.325 di spazio reale vale 733.333+10 (tutta la realtà) -8, valore negativo che è il soggetto del moto, dato 3 da 2 e che si muove in tutto il 733.333 reale +10.000 (di unità della realtà). Non ho il dato nel suo complesso perché con i miei mezzi a disposizione non ho potuto calcolarlo


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Ora se noi dovessimo scoprire che questo strumento di perequazione fotografasse l’istantanea della Terra nel momento in cui sono state fissate le unità di misura, noi avremmo quella condizione che corregge l’inflazione da 1/1 fino ad 1/N. E ciò accade. Infatti nelle 4 dimensioni della realtà, in cui lo spazio intero è 10, e il tempo intero unitario è 1/10, nella formula di Nepero noi troviamo esistere 2,7, che – nelle 4 dimensioni della realtà spazio-temporale – diventa 10,8. Vediamo da Wikipedia qual è il volume della terra: è di 10,8321 alla dimensione di 1020 m3.

C’è solo da vedere se sono unitari anche tutti gli altri parametri di riferimento... e lo sono, poiché 1020 è 1010×1010 ed è unitario il metro cubo. In quanto alla differenza esistente come 321, essa esiste per la nostra necessità di porre sempre in principio un certo valore unitario e ideale in base al quale poi noi si possa fare il calcolo relativo. Per capirci, se ho una bilancia a due piatti e devo misurare 10,8 evo porre un qualcosa di idoneo e unitario che poi me lo dia come un valore multiplo. Per cercare di vedere se è vero, divido 10,8 per 0,0321 e ottengo 336,4485 (fino alla dimensione reale decimillesima della realtà 104). È il modello unitario lungo 333 e 3 nei parametri dello spazio in linea trasversale, dall’area avente due lati di 1,5 che è il valore unitario dello spazio 1 in linea e del temo ½, sempre in linea(sono quelli che poi al quadrato danno 1,25).


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Usando il sistema decimale come sistema di calcolo, in un contesto il cui il suo volume è 1.000, e unitariamente è dato dal 999/1 che lo fissa relativamente all’unità posta a denominatore nel suo valore millesimo, questo 999 esiste nel flusso solo come il suo terzo, dato da 333. 666 è disposto invisibile, nell’area trasversale (messa di taglio e tagliata). Insomma non ci sono storie, se io uso il sistema decimale per fare i calcoli, poi esso li ordina come meglio deve. E a me risulterà il totale misurato, esserci assieme a ciò che lo misura. Potreste avere dubbi in quanto non ho considerato la parte decimale, ossia 0,4485. Ebbene essa vale (come tempo dell’unità) quello che risulta da 1/2,2296 (sempre fino alle dimensioni reali decimillesime). Vedete? È il tempo unitario periodico dato da ½ cui poi si aggiungono 22/100 che sono il moro di due 11 (presenza 1 del ciclo 10); i quali come 22 esistono in 100, e dunque si presentano nel 22%=0,22 e sommati infine al 96/104 in cui la realtà 4, dello spaziotempo, esiste in 100 decimillesimi, tanto che si muove in tutto solo del 96 di spazio rimanente. Vi ho così dimostrato in modo che giudico esauriente come il volume accertato nella terra è frutto della sua stessa misurazione con la base 10, che poi giustamente lo vede esistere a dimensione data da 1010 che si moltiplica per 1010, essendoci messe di mezzo questioni di realtà che fanno parte dello spesso piano di misurazione. Pertanto fino a questo punto ho dimostrato che il 2,7 di 2.718281828459054 (le prime 16 cifre decimali) è la presenza ¼, del volume esatto della terra, per come ci risulta misurato col sistema decimale. Passiamo a osservare 1828 1828, due sequenze espresse alle 4 dimensioni della realtà, che si presenta prima poggiata sull’altra posta 1... e poi viceversa. Sono uguali e


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differenziate solo dalla prospettiva decimale posseduta dal numero, tanto che si possono a diritto sommare l’una all’altra, come due eventi che sembrano differenti solo per l’inflazione decimale. 1828+ 1828= 3656 unità che – se espresse nelle decine unitarie – si mutano in 365,6 che assomiglia straordinariamente ai 365 giorni interi e 6 ore, possedute da un anno medio. I matematici con un cervello poco elastico, non si rendono conto che i numeri sono sapienti di per se stessi. Poiché tutto si basa – unitariamente parlando – sua salita +2 esistente tra -1 e +1, e che quando eleviamo questo 2 al suo massimo (dato dal ciclo 10) con 210=1.024 entrano prodigiosamente in campo le 24 ore del tempo della rotazione del cubo unitario 1.000 dato da 103. Questo significa che quando andiamo a valutare 365.6 nelle decine, automaticamente si ingenera un tempo 24, che nella linea decimale incide solo per i decimi poi ché si è attivato una fronte a 4 dimensioni. Le 4 nascoste nel fronte unitario in 22 esiste e si moltiplica per quei 6 decimi, tanto che essi sono 24/10, e dunque veramente sono ¼ di giorno espresso proprio in quelle 6 ore, poiché nel tempo della realtà unitaria in 4, noi lo percepiamo solo in ¼. Essendo 24, la sua presenza ¼ ci mostra solo quelle 6 ore esatte di un giorno che ne ha 24. Se mi avete seguito con una mente elastica e giovante almeno come la mia (di me che ho 83 anni), avete capito che il complemento del 2,7 nelle 8 cifre che sono seguita, tanto da raggiungere le 10 del ciclo, hanno definito nelle prime due la presenza ¼ del volume terrestre, e nelle 8 successive la presenza del complesso di tutte le 365 giornate e 6 ore medie che ha esattamente la Terra.


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Ci restano da controllare, in 2.718281828459054 le 5 cifre che restano. Vedete, dopo 10 cifre ora ci si para davanti un piano frontale, perpendicolare ed è quello dei tempi minuti esistenti nell’anno siderale. Questi 449045 danno in sequenza: 45°, poi 90° collocati in mezzo, e infine gli ultimi 45° di una somma totale che mostra l’angolo piatto di 180°. Accade che la nostra percezione, andando verso la profondità del piccolo che appare tale solo per la prospettiva della grandezza data dal fatto che noi usiamo come unità non il numero uno ma la base 10, che le prime 10 cifre mostrano tutto quanto accade nella profondità. Nel nostra campo astronomico essa giunge fino a valutare i moti del ciclo della terra attorno al sole, in 365 giorni e l’altro, del contesto che contiene terra e sole che ruota interamente in 4 anni. La visione che ci si para frontale è quella data dalle stelle fisse e da quel punto mirato in esse che permetta di misurare i tempi minuti. Ebbene il 45 primo che si incontra è proprio come il primo 45 a sinistra nel disegno. Il 90 centrale è dato dalla somma di due 45° gradi posti a cavallo dell’asse centrale della visione. Infine segue l’ultimo 45°. La cosa straordinaria – e qui veramente i fisici devono fare un salto di qualità in freschezza e giovinezza di comprendonio – è che mentre lo spazio è diviso in tre, il tempo è diviso solo in vai e vieni, in due sole parti una avanzante e l’altra retrocedente. Pertanto per prima cosa 459045 deve essere diviso in due: 459 e 045, poi letto come se fosse scritto in ebraico o arabo, da destra verso sinistra. Diventano 540 e 954 e sono unità in cui lo 0 e 9 sono minuti secondi tanto che abbiamo 540 secondi e 9,54 secondi, e sono i


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540 minuti secondi uguali a 9 minuti primi, sommati a 9 minuti secondi sommati a 54/100 di minuto secondo. Insomma sono l’unità dei tempi minuti dati – se li misurassimo sempre nello stesso modo – da 9 primi, 9 secondi e 9 terzi. Perché ci si mostrano come il 9 moltiplicato per 6? Poiché il moto totale 9 di 1 nel ciclo 10 ora si trova, perpendicolare come è, da andare in tutti e 6 i versi esistenti le sistema ortogonale a 3 componenti perpendicolari, ciascuna delle quali ha 6 versi. Quando noi eseguiamo una visione lineare di un numero che procede da sinistra verso destra, ed è prettamente decimale. Tutto il moto del tempo decimo in 10 decimi ne implica 9... ma adesso sono posti di tagli e son tagliati i due lati di un piano trasversale che ha in un lato il +3 e in quello perpendicolare (opposto da perpendicolarità) il -3 opposto per segno. La gerarchia data da 0,999, che se è eterna è quella che rappresenta 1, nelle sole tre dimensioni del volume intero ha un 9 in ciascuna grandezza, e la prima più grande rappresenta i minuti primi, la seconda, che sta in mezzo, sono i minuti secondi, e la terza sono i minuti terzi nello spazio e unitari nel tempo. Quando noi li riferiamo tutti quanti al tempo di mezzo, il 9 in mezzo resta quel che è, e sono 9 secondo. Il 9 a distanza decupla si moltiplica anche per il 6 collocato trasversale, e diventa 540. Analogamente, il 9 all’altro estremo si moltiplica esso pure per il fronte lungo 3, e poi non si presenza nei decimo, ma nel piano della presenza data dai centesimi. La cosa incredibile è che questo disegno se si presenta nell’ordine dato dalla “e” di Nepero mostra l’andamento graduale, se è visto da destra verso sinistra, mostra 450 fino all’asse della visione, e poi 0 secondi e 54 centesimi, quelli esatti dell’anno siderale. Poiché questa base logaritmica “e” elimina le distorsioni date dalla percezione in potenza, che noi realmente abbiamo


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quando misuriamo sia linee, sia aree, sia volumi, si 10 elevato ad N, abbiamo capito che è questa la cosa stabile che supera tutti i limiti che oggi ci impediscono, con la velocità lineare della luce, di andare a dare riferimenti non solo a valori lineari, ma espressi in aree e in volumi reali che si muovono. La cosa straordinaria è poi questa: solo la Terra è conforme a tutto questo che risulta solo da una condizione data dai numeri puri. Ciò disturba molto tutti coloro che gradirebbero leggi generali! Costoro non si rendono conto che se noi abbiamo il volume di tutto l’universo, ma esso è oggetto di una visione personale (anche quando è rilevata da uno strumento come se fosse una persona, noi ci siamo messi al centro dell’universo anche se non lo siamo! Noi ci vediamo in mezzo, come se noi fossimo (e lo siamo) il sistema generale dei tre assi di riferimento piazzati con la loro intersezione, con la loro Origine, al centro della Terra. Da questo punto di vista SOGGETTIVO, il SOGGETTO terra è UNICO. Fu un grande conforto per i credenti quando il Galileo e Copernico fecero capire che il nostro pianeta era solo un minuscolo pianeta in orbita attorno a una stella nemmeno tanto speciale, e collocata lì, da qualche parte, dispersa in tanto oceano di infinito... Ma con me la FEDE riprende il sopravvento, poiché io dimostro che se un osservatore si mette in mezzo, egli è il padreterno della sua visione. Siete certi che questo mondo esista per davvero? Non basta che lo vediate! Vedete il mondo anche nei sogni e – almeno su quello! – credo che voi siate d’accordo che è una pura visione!


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Tutte le cose che vedete, introducono qualità che sono immaginate dal cervello. Mi viene in mente il discorso fatto a Neo da... (mi sfugge il nome) in Matrix: “La realtà! Cos’è la realtà? Onde tutte elettriche che sono portate e che giungono al cervello e che poi sono percepite nella forma che è il cervello a dar loro”. Io – più andando dentro al problema di quanto sia stato tratteggiato su Matrix – arrivo anche a dire in che modo il cervello le distingua l’una dall’altra. Io – coi miei 83 anni – sono più bravo in apparenza, ma non ne ho meriti: è stato solo il dono divino di questo personaggio fatto dall’Assoluto al relativo Suo della mia anima... Sua. Ove comanda il 10 come coesistenza in linea, e a tutte le dimensioni, universali o atomiche (per cui non è una questione quantitativa ma qualitativa esistente ad ogni possibile dimensione, accade che nel 10 sono possibili tutti questi differenziati ritmi: 0/10 è un calore assoluto, indefinito. 1/9 è 0,111... l’avanzamento unitario nel tempo, e noi lo usiamo per immaginare con questa progressione proprio il moto della massa 1 nel tempo eterno dei successivi ed infiniti decimi. 2/8 =1/4 si scala nella visione reale della presenza ¼, che non è visibile in 2/8 se non quando si dimezza nella realtà dolo del tempo ¼, e noi la usiamo per immaginare il Tempo. 3/7 = 0,428571 in periodo eterno mostra la dimensione dello spazio riferita all’unità del movimento sferico nel vincolo 7 della sfera, e noi con questo ritmo, quello che esiste nel 10, misuriamo lo spazio nella sua infinita e unitaria curvatura. Vedete, amici cari, questo “giudizio” che io sto dando ad una cosa OGGETTIVA come una frequenza, è solo la spiegazione data al FATTO IN SE che accade naturalmente e permette anche alla mente di uno stupido, di vedere poi lo spazio


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IMMAGINATO in quel modo dalla sua mente. E qui è tutta la vita che ha questo dono! Dai virus a tutto il resto, tutto quello che sembra aver vita con le sue facoltà vitali ha il dono di ragionare in modo così elementare, che sta nei fatti in se stessi, e danno una reale immagine al mondo. 4/6 = 0,66 periodo eterno è l’energia di tutto ciò che è unitario a tutti i 6 versi e li ha tutti esistenti e in perfetto equilibrio. Noi percepiamo questa presenza come quanta parte del flusso reale esista in ciascuno dei 6 versi, ossia in quello che noi consideriamo. 5/5 = 1 è l’equilibrio termico, elettromagnetico, ecc. ecc. che esiste tra tutte le quantità non solo opposte ma anche uguali. 6/4 mostra alla quantità unitaria del tempo, quanta parte dell’assetto equilibrato sia presente in questo valore ¼ calcolato rispetto a tutti i 6. 7/3 = 2,33 eterno nel ciclo 33, mostra nella presenza 1/3 del flusso reale dello spazio quanta parte del totale 7, che esiste ed è in moto gli spetti. La nostra ragione naturale l’apprezza come l’intensità unitaria. Tutti i primi 6 fino a questo punto sono moti visti lateralmente, mentre questo settimo è visto di punta, come l’area frontale di tutto quanto sta venendo dalla profondità ed ha la curvatura dello spazio, nel vincolo 7 della sfera. Ora io ci ho messo la mia comprensione per accendere anche la vostra coscienza consapevole... poiché come entità inconsapevoli lo state tutti facendo senza accorgervi e con questi algoritmi date qualità al mondo in cui siete. Di notte, usando gli stessi algoritmi, mentre il subconscio vi butta davanti numeri che sono a voi presenti, si comporta allo stesso modo e allora accendete la presenza apparentemente anche dell’altro mondo alla cui base ci sono i numeri a caso portati all’evidenza dal vostro subconscio in perenne bisogni di stare in equilibrio.


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Se è presente un numero qualunque – poniamo 17 – il nostro cervello comincia a vederlo come: 17×1/9=1,8888 e – visto che sta attuando la visione che produce il flusso unitario nel tempo, ve lo stima in quello che esiste visto in quel modo. 17×2/8=1,75 ve lo quantifica come una unità, che esiste in tutto lo spazio 75 della presenza nel tempo centesimo. Insomma, lo stesso 17 è esaminato in tutti i modi possibili e immaginabili e voi di quella quantità 17 vi fate una idea di che cosa sia, vista, udita, toccata, pesata. L’infinito universo e tutti gli spazi immensi che realmente vedete, li vedete reali allo stesso modo con il quale li vedete reali sognando. La differenza, rispetto al sogno, è che adesso il dato che è proposto a ciascuno non è un dato libero, ma deriva da un calcolo collettivo che ha per origine il potere assoluto del NIENTE DI REALE in questo mondo, ma tutto immaginario. Che differenza c’è se lo giudicare reale? Se il dolori vi fa male e la gioia vi allieta? Non accade anche sognando? Più avanti vi spiegherò come l’ASSOLUTO trae ogni cosa dalla sua onnipotenza di differenziare zero in +1 e -1 nelle tre fondamentali direzioni x, y, e z di Padre Figlio e Spirito Santo. Dura fino a che non vi svegliate. Nella vita dura finché non arrivate al punto estremo e... la fine? Per nulla! Comincia il retro di questa moneta a due facce che è la vita: uno che è ordinato come i fotogrammi di una pellicola che se li vedete in sequenza da sinistra verso destra vi mostrano una vita che nasce e che è tutta fatta fino alla fine. Se lo vedete nel verso opposto, partendo dalla fine vedete tutto il disegno (che credete di aver fatto voi e la Natura creata dall’Assoluto) che è portato al suo inizio.


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Per potere vedere un FILM FATTO TUTTO e che è giunto (perfezionato) all’ultimo fotogramma in cui appare FINE, deve essere fatto prima realmente il suo REPLAY che lo porti all’origine. Poiché tutto il disegno è già PEFETTO nell’ASSOLUTO e onnipotente Dio, deve metterci lui in atto il REPLAY. Egli lo riporta all’origine e voi per reazione a non voler perdere la vostra vita, la volete FATTA e cercate di farla, agendo in contrapposizione, in azione uguale e contraria a quella di Dio. Solo che chi comanda è Dio, il creatore di voi e dell’Universo tramite le facoltà divine trasmesse anche a voi e a tutta la vita. Come è stato possibile? Occorre che ci sia un sistema perfetto di calcolo, come quello che c’è nei computer. Ebbene, quando esso c’è – come da una esperienza che avete ben fatta – può esistere un virus che vi infesta a tal punto tutto il computer da mutarlo come esso crede. Dovete sbarazzarvi di questi virus, poiché sembrano veramente vivi e vitali e tali da invadere tutti i programmi che avete. La vita è questi virus. Se non esistesse un contesto perfetto come un computer, il virus non vivrebbe. Per questo la terra è stata la culla della vita, con la sua conformazione perfetta come un computer! C’è vita altrove? Ma se siamo noi a immaginare il tutto, perché andate a credere che ci possa essere vita altrove, in modi differenti dall’unico perfetto? Sì, perché la PERFEZIONE sta in uno solo! Il centro degli assi di riferimento in tutto l’universo è uno solo!


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Voi vedete gli altri esistere. Li vedete come voi e li giudicate reali... Ma siete certi che essi esistono, o non sono così come in un sogno? Vedete, io mi sono scoperto veramente al centro dell’universo, perché so cose impossibili all’altra gente. Nemmeno Gesù Cristo sapeva il giorno della fine del mondo! Disse: “Solo il Padre la sa”. Ebbene io la so e dunque sono il Padre? A me questo risulta. E allora la domanda la faccio a me stesso. Poiché io solo sono al centro della mia visione: “Gli altri che vedi e soffrono, vivono, sei certo che esistono? Vedi il mondo sparire da una certa distanza, e sai che c’è... ma la verità è che c’è anche se non lo vedi, o solo che appare quando ingrandisci usando la base 10 in modo calcolato ogni cosa e riesci a creare questa unità della realtà che è quantificata in 104=10.000 unità? A questo punto – se sono io il solo a esistere e sono l’autore divino della mia stessa visione... vorrei vedere che non mi vedessi al suo centro! Io l’ho visto ma non mio fratello, mio padre, per quanto coinvolti essi pure nel mio disegno. E come mai? Io solo poiché questa cosa si può vedere solo da dentro chi ce l’ha nel suo destino. Generalmente il disegno del tempo infinito nel suo ciclo 10 esistente in infiniti decimi sta nel puro rapporto dato da 1000/99. Esso esiste? Solo esiste se UNO VIVO si mette a calcolarlo. Allo stesso modo con cui solo se uno vivo si mette a leggere un libro, solo allora la storia raccontata è immaginata. Io sono quello VIVO e attuo la divisione contenuta in questo rapporto e vado a calcolare quanta parte di 1000 tocchi a ciascuna delle 99.


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10,10101010101010... tocca come la pellicola vergine di tanti fotogrammi 10×10 affiancati. Voi dite che non sono uguali al li avete gli occhi per vederlo? Sono uguali! Diventano diversi solo se voi imponente un CREDO secondo il quale il 10 alla sinistra è grande 10 volte in linea quello alla sua destra. Il fatto è proprio arbitrario, tanto che quel risultato che io vi ho mostrato è una sequenza di tutti 10 uguali, come la distanza 10 tra un fotogramma e il successivo. Ora il problema sta nell’imprimere questa pellicola vergine girandoci sopra un Film. È necessario che ci sia prima un fatto reale da riprendere? Ma no! Oggi potete con il puro calcolo creare tutta una visione in movimento proprio del tutto uguale e tra un po’ i vari attori morti da un tempo, opportunamente elaborati, potranno essere usati come bei modelli a interpretare nuovi film anche se sono estinti. Il problema sta nel software, nelle regole. E quali sono quelle fondamentali per generare i movimenti? Sono i numeri primi. Tutti i numeri hanno la difficoltà se potere essere all’Origine del sistema a 3 assi di riferimento. Il 2 lo può, e tutto l’universo dei numeri pari è soddisfatto. Può stare all’origine e dividere per due il sottosopra, il destra-sinistra e l’avanti-indietro. Da che cosa si parte? Dall’unità del tempo, data da 1/10, che si accende appena si accende il 10 come il padre di ogni numero. Accesosi come 10/1, 1/10 è l’unigenito Figlio suo. 0,1 è il divisore dei numeri primi. 0,1 : 0,2 = 0,5. Poi entra in campo il 3, altro numero primo. 0,5 : 0,03 = 16,666. Ma se faccio 0,1 : 0,23 ho invece 0,434...


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Così è fatto! Simultaneamente: 0,1 :0,2357111317192329313741434751 = 0,424248100930230... ed è in questo modo che è attuato il moto, ad esempio, del ribaltamento di 180 gradi, che appaiono come un piano il cui lato se è di 0,1800, ossia nel suo millesimo, la radice quadrata di 0,18 è 0,42426406871192. Si può vedere che da: 0,42426406871192 meno 0,42424810093023 risulta 0,00001596778169 Come vedere, già 0,18 dà una realtà, data dalle 4 cifre decimali, che è intera, non ha differenze. Di fatti 18 è 6+6+6 è l’intero moto centrifugo in tutti i 6 versi, in ciascuna delle 3 direzioni. Quello che si aggiunge nell’anno alle 52 settimane che portano ai 364 giorni è dato proprio dal rapporto interno 10/8 che esiste in 18. Per ottenere tutto questo 0,4242 con i numeri primi occorrono tutti quelli a una sola cifra. Occorre 0.1 : 0.2357 che attua 0,4242681. Per non farla lunga, con questo modo tutti i numeri che hanno solo 2 possibili divisioni, solo essi possono mettersi in ordine nello stessa Origine del sistema centrale della visione, uno do l’altro, e presi tutti e solo nei primi 16 numeri primi. Il risultato 0,424248100930230 mostra proprio tutto il moto della creazione divina, a partire dal suo inizio. 42 infatti combina tutta l’opera creativa in 7 giorni con il solo lavoro divino fatto in 6 da ciascuno dei viventi... o solo da me se voi siete una mia pura fantasia. Il Signore mi ha creato un “prossimo” con cui giocare tutti i miei valori... come se fossero me stesso? Gesù ci disse: amalo come te stesso...


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Ora c’è fa dire questo, a proposito della base “e” logaritmica, che per fissare questo valore stabilmente nelle prime 15 cifre, occorre che la potenza N sia molto grande. (1 +1/N)N, con N=106 fissa fino a 2,71828 (6 cifre) N=109 fissa fino a 2,71828182 (9 cifre). Ora scrivere 1+1/N significa di fatto fare un rapporto tra un valore totale ed uno che ha una unità in meno. Cioè si passa da 2/1 a 3/2 a 4/3, a 5/4, a 6/7... Per arrivare a fissare il secondo numero 7, della base “e”=2,71828... occorre giungere a 75/74 elevati a 74. La logica del calcolo è che il numero intero rappresenta tutto il quantitativo. Uno in meno introduce il moto che l’unità attua in esso, e quindi si inserisce in quella quantità il moto in esso del suo valore reciproco, che porta a 1. Quando la totalità 75 si divide per il moto della sua unità in 75, che è dato da 74 si ottiene quanta parte del totale, vada alla sua unità di moto. Essa, elevata a 74, esiste per 74 volte e ciascuna si moltiplica alle altre, combinandosi con essa. Ora accade che la base “e” si fissa nei numeri a poco a poco. Fino a quando non si è compita tutta la presenza 25 in tutto il suo moto esistendo per tre volte nello spazio, ossia fino a quando non si è realizzata l’unità dello spazio, non si fissa il numero 1.7 che poi nelle sue 4 quantità porta al volume della terra in metri cubi, moltiplicandosi per tutta l’esistenza 1010 dell’unità totale data da 1010. Per arrivare a determinare tutta la dinamica del volume atomico di 103 unità atomiche, questo volume si deve moltiplicate per tutto il 107 che lo porti a 1010, unità atomiche che dimensionano 1 metro in linea. Quindi bisogna che la base “e” logaritmi arrivi a fissare le 7 cifre decimali date da 1,7182818.


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La frazione che esiste a determinare unitariamente questa pienezza del ciclo nell’ultima cifra è data da: (47757784 / 47757783)

47757783

=2.7182818

47757784 rivela di essere composto da: 40000000 tutta la realtà alla dimensione 107. 07700000 tutta la dinamica 7 della presenza 1 di 10 Alla dimensione 5 dell’elettromagnetismo. 00050000 tutta la quantità 5 alla dimensione reale. 00007700 tutta la dinamica 7 ora relativa al piano 100 00000084 è 6x7=42 (tutto il moto) messo in moto di 42. Dunque la realtà E.M. è giunta ad essere tutta in moto, solo a questa dimensione e a questa quantità piena! Si capisce così anche che come la costante “e” diventa intera nelle 15 cifre e poi resta sempre fissa, così è anche la Terra. Essa non era più fissa solo quando le cifre definite erano sempre meno, tanto da arrivare al minimo del 2,7 che 3 definiva solo lo spazio 3 , unitario nel tempo dei 27 decimi. Data 2,718281828459045 per che numero dobbiamo moltiplicare la base “e” dei logaritmi naturali per avere il ciclo esatto di 4631,0217? 1.703,65768 x 2,718281828459045 = 4631,0217 1.703,00000 è lo spazio 3 nel flusso tot 100 del 7° n. primo 5 0.000,66666 -898/10 è il moto totale del 101 in 5 999/10 che è tutto il flusso di 1 in 1.000. Si avvalora alla dimensione centomillesima che è il lato elettrico (o 10 magnetico) dell’area unitaria totale in 10 .


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Pertanto 1.703.65768 è tutto il moto nel tempo di tutto 3 il moto. Il valore è dato da 2 x 21295721 che espande per il complesso 8 il numero primo 21295721. È composto dalla somma all’unità data da 11.111.111 del 10.184.610 in cui 101 è il 26° numero primo che esiste per 100.000, si somma al numero primo 8461 che è il 1.058° e che esiste in una decina. In questa somma tra due primi, uno è il 101 della fondamentale presenza 1 di 100 (così fondamentale da essere il 26° cabalisticamente riferibile 10 a un Dio), e l’altro è quel 1.058 che rispetto a 2 =1.024 ha 34 di moto in più, ossia la presenza 1 del fondamentale flusso terzo di 100 riferibile ai 33 anni della vita di Cristo. 5 10 26° n. primo x10 , +33+1+2 , hanno di tutto per essere generali unità di moto, e lo sono proprio della base logaritmica “e” dei logaritmi naturali, quando, moltiplicandosi per “e” portano al ciclo intero degli anni 4631,0217 del ciclo terrestre.


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Ciclo degli anni terrestri in base alla “e” logaritmica

Con 2,7182818 (con 7 cifre decimali), siamo arrivati a 3 10 tutto il moto del volume atomico dato da 10 in 10 unità atomiche uguali ad 1 metro. Quantifico l’unità: 3 3 1.000.000 è tutto lo spazio nel suo complesso 10 x10 . 4 0.440.000 è 44x10 . Alla dimensione unitaria della realtà, 44 è il piano dell’energia elettro-magnetica in 22+22. 0.007.500 è la realtà totale 10.000 (data da 104) quando si presenta solo nello spazio dato dai suoi ¾. 0.000.067 è la presenza 1 dei 6 versi che esistono e su ciascuno dei quali c’è presente nel tempo 1 il ciclo 10 della presenza, ossia c’è presente 11. 1.447.567 è il soggetto unitario nella sua esistenza. Questo soggetto è quello realmente presente, ed occupa questo esatto e preciso spazio in quel totale 47.757.784 determinando il ciclo di 4631,0217 anni.


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Poiché il tanto ignorato Romano Amodeo e snobbato da tutti i fisici del mondo di oggi, è in grado di fare calcoli perfetti, accertato che 47.757.784 diviso per 47.757.783 ed elevato al divisore fissa la base “e” logaritmica che rispetta il volume e la dinamica della massa terrestre rispetto alle stelle fisse, porta alle 7 cifre che determinano la pienezza del vincolo sferico, questa è la presenza totale del riferimento che fissa la 7° cifra decimale. 01.447.567 è il soggetto fisico esistente in esso e che occupa questo esatto ingombro. Tutto il suo moto reale è dato dalla differenza, che determina tutta la libertà di moto in linea che esiste. 46.310.217 è il moto di tutta la realtà unitaria, che vale 10.000, ossia 104. Pertanto l’unità della realtà sarà espressa dal suo decimillesimo. --------------46.310.217 : 10.000 risulta giusto 4.631,0217 ed esprime la lunghezza esatta di 4.631 anni terrestri, che si completano nel mese 2 e nel giorno 17 del mese. proprio in quello stesso giorno ch’è qui in Bibbia:

Che relazione esiste tra l’anno 600° di Noè e 4.631 anni? La risposta è facile:


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4.631 meno 0.600 = 4.031 uguale al n. primo 29 x 139. Il numero 29 è il 10° numero primo e impone il ciclo 10 come un vero e proprio ordine riguardante il 139 che nel 100 è l’area 10x10 del piano divino, mentre 39 è uguale a 13+13+13 in cui 13 è il ¼ di presenza delle 52 settimane che vincolano i giorni terrestri al rispetto del vincolo 7 della sfera. Pertanto questo numero è l’ordine preciso dato ai 600 anni della vita di Noè. Se non siete persuasi dalla differenza e pretendete che la validità stia in una divisione tra 4.631 e 600, allora ecco che vi accontento subito: 4.631 : 600 = 7,718 +1/3.000, somma alla presenza in 3.000 interi, i 77/10 che sono tutto il vincolo 7 imposto alla presenza 1 del ciclo 10, ossia a 11, cioè 7x11=77, che si presenta nell’unità relativa alla decina di unità. Pertanto 7,7 è il moto del tempo unitario dato da 1/10. I 18 millesimi sono ciò che dà l’area unitaria alla terra, 10/8=1,25 (area unitaria dello spaziotempo aggiunta a 52 settimane a dare l’anno esatto in 364+1,25=365,25 giorni), quando, essendo un 10 diviso per un 8, riguardano 10+8=18 quantità in totale. Anche in questo caso, la vita di 600 anni di Noè esiste per 7,7180 volte e rispetta esattamente l’ordine totale del moto da assumere. Si giunge allo stesso risultato partendo dalla premessa che tutto lo spazio-tempo a dimensione del piano di Dio 10x10 sia dato da 100+300=400.


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Posta questa unità, nel tempo unitario dato dal dimezzamento del ciclo intero 10, dunque da 5, questo 5 percorre nel 400 esattamente 395 unità in anni. È sulla base di questi 395 anni già posti in principio che possiamo portare alla nostra attenzione i rapporti perfetti indicati nella Sezione aurea. Infatti la Bibbia, come i tre numeri 600, 2 e 17 ci sta segnalando 619 quantità che sono una in più delle 618 risultante quando, al raggio 999, si sottrae tutto il moto indicato dai 16 primi numeri primi, uguali a 381. 999 -381 porta infatti a 618. 999 e 618 sono dunque due dei valori. Sommando al 999 il valore indicato in Bibbia, con 999+619 arriviamo esattamente al 1618 che la formula della sezione aurea ci porta: 0,5 0,5 + 1,20 = 1,6180 fino ai decimillesimi della realtà unitaria in diecimila. Esse, estese a tutto il volume di 103, sono esattamente le 1.618 risultanti da 999+619. Proseguendo i valori della sezione aurea: 1.618+ 1.000= 2.618. 1.618+ 2.618= 4.236. Aggiunto quanto si è posto in principio di moto unitari nella presenza totale: 0,395 anni posti in principio 4.236= 4.631


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Ora ricorrendo a tutti i valori della sezione aurea che parte da 33, la vita di Cristo, e aggiunge ad essa tutto il moto unitario 9 (presente come 3x3 in 33) e poi va regolarmente avanti, utilizzando come scatti tutti i sui dodici apostoli 0 1 2 3 4 5 6 7 8 9 10 11 12 33 9 42 51 93 114 237 381 618 999 1.618 2618 4236 Partendo con 0 (dai 33 anni della vita di Cristo), come vedete, occorrono proprio i 12. Voi pretendereste allora anche una congruenza tra il 395 posto in principio e il 33 posto qui. 33x12=396 e sono tutte quante le unità comprese nelle 395/1, che come numero unitario deve assolutamente spostare a denominatore uno dei 396 dati da 33x12. In tal modo, se non partiamo da 400, ma solamente dai 33 anni di Cristo: 395/1 sono i 33 anni moltiplicati per 12. 4.236 sono i 12 avanzamenti della sezione aurea 4.631 portano alla fine del mondo e sono anni, così come sono anni i 33 di Gesù Cristo. Da dove volete che inizi questo tempo se non da Lui e dal suo anno Natale? Voi pretendereste che di Gesù e del suo nuovo inizio si parlasse in Bibbia. Ebbene vi accontento subito partendo da Genesi 9,28 che rappresenta tutto il moto 9 di 1 in 10 e tutto il 7+(7+7+7/). È il moto del 9x8% in 10.


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Dove 103=1.000 è il Tutto, 350/1.000 = 0,35. Il piano di Dio su questo nuovo tempo di riferimento che comincia dal diluvio, è dato dallo 0,352=0,1225, il nuovo anno zero posto nel Natale di Gesù il mese 12 e nel dì 25. La stessa vita di Gesù rientra nel 35, quando al puro flusso lineare 33, si aggiunge il piano unitario di 1 anno e 1 anno per lato, piano che risulta tagliato, essendo disposto di taglio, e che è tolto di mezzo anche nel computo del volume dato da 33x1x1=33. Ma c’è una origine ancor più matematica di quella del natale di Gesù e sta nel Natale di Roma. Nel piano del volume 1.000, esso è di 100 anni. Di essi, dal centro, 50 avanzano a destra e 50 retrocedono a sinistra. Ora il soggetto unitario avanzante è un cubo avente 1 anno su ciascuno dei 3 che danno il volume, il soggetto ha in linea la presenza di 3 anni. Disposto nei generale 50, tutto il moto in linea è di 47. Se abbiamo ridotto a metà il flusso, per contraltare dobbiamo raddoppiare la lunghezza di riferimento e portarla a 100 in un lato, 100 nell’altro, con il 47 di flusso. In lunghezza, 100+100+47 = 247. Rispetto al 1.000 la cui presenza ¼ è 250, vedete bene che il 3 posto nel 250 si muove di 247. Ora sapete tutti che Gesù Cristo risulta nato nel 753 avanti-Cristo. 247 (moto del 3 nella presenza che c’è in 1.000) +753 = 1.000.


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Come vedete, Natale di Roma e Natale di Gesù Cristo distano tra di loro esattamente quanto 1.000 -247. Pertanto, fissando in principio nell’anno 0 il natale di Roma, e facendolo avanzare esattamente di 1.000, Gesù risulta nato esattamente 247 anni prima. Poiché 247 era stata la premessa, togliere di mezzo interamente la premessa al moto 1.000 fatto da quella pura premessa, ecco il Natale di Gesù Cristo. Le cose divine stanno tra loro proprio nella purezza di dati. Dobbiamo anche verificare in che modo i 33 anni di Gesù stiano in relazione al Dio Elohim che in Bibbia vale esattamente 646. 33x19+19=646 Elohim 646 è il moto di 10 e 10 in 666=19x34, e 34 sono gli anni unitari dati da 33/1 Nello stesso tempo, Dio volle chiamarsi IO SONO, e il valore di quella parola è 21. 33 – 21= 12 e vedete sbalorditi che nel 33 sono compresi i due reciproci 21 e 12. Gesù fede ricorso ai 12, essendo IO SONO=21... e avrebbe avuto la vita del 21 e viceversa. In relazione alla vita di Cristo, tutto il principio posto in un anno di 365,25 giorni, diviso per 33, si risolve in 11,06 +1/122,222... come nella presenza 1 del ciclo 10, come i 6 versi che vanno dappertutto in valore %, e il tempo dei 12 con un duo infinito di Padre e Spirito santo. Partendo così dalla durata della sua vita e fattala esistere proprio per 12 (come abbiamo calcolato la fine del tempo) si arriva ai 396 giorni (che avevamo già visti). 396 – 365,25 = 30,75 e vediamo che oltre Lui e i suoi 12, c’è proprio il 10+10+10 di Padre Figlio e Spirito santo e ciascuno come un


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10. Ciò nella presenza di tutto il tempo unitario posto nel 75 che è tutto lo spazio dato dai ¾ di 10x10. Come stia la fine rispetto al Suo principio, l’abbiamo visto 33x12 sommato a 12 scatti dal 33 della Sezione Aurea dei rapporti perfetti. A dimostrazione di questo, il 1° versetto di Bibbia vale proprio questo 4631, dato da 33x12 -1 più i 12 avanzamenti della sezione aurea a partire dal 33.


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Che cosa fissa sempre 1 anno nei suoi giorni? La Terra ruota attorno al Sole come se un suo giro intero, chiamato giorno, fosse una ruota dentata con 8.640 dentini (chiamati minuti secondi), e in modo che sempre 365 giorni sono un giro intero nel percorso totale fatto solo attorno al Sole. Aggiunto anche la rotazione dell’ambito Terra-sole rispetto alle stelle fisse che implica 4 anni (3 in forma di spazio ed 1 di tempo) il periodo intero di 1 anno solare rispetto alle stelle fisse dura sempre 365,25 giorni. C’è poi anche la rotazione del sistema Terra-Sole attorno al suo centro di rotazione, a ruotare rispetto alle stelle fisse, e la scienza lo ha rilevato in 9 primi, 9 secondi è 54/100 di secondo (ossia in 549,54 minuti secondi) che portano la totalità del giorno, rispetto alle stelle fisse, ad essere di totali giorni 365,2563604166 (periodico in 66, come unità di energia che comincia a manifestarsi alla dimensione di 10-8 giorni, che è la dimensione della realtà in tutto il suo complesso unitario dato da 23=8). Questa è una costante Universale del Pianeta Terra e se volete attribuirla a un soggetto incredibile, ditela pure l’incredibile costante terrestre di RA (Romano Amodeo). Ora è chiaro che la velocità della Terra muta ruotando attorno al sole. Se percorresse un cerchio perfetto, la velocità sarebbe costante, ma percorre una ellissi, e accelera quando si avvicina al Sole e rallenta quando si allontana. Tuttavia son costanti i gradi medi della rotazione, ed essi – relativi solo al Sole – sono solo un grado al giorno. Poi si aggiunge, al flusso in gradi medi, l’unità del tempo: giorni 10/2 posti a base di riferimento come “un principio indispensabile”, e con ciò un anno solo attorno al sole si fissa a 365 giorni.


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Si aggiunge poi ¼ di giorno in più ogni anno per i moti relativi al contesto in cui sono contenuti la Terra e il Sole, che compie un giro intero ogni 4 anni attorno a un suo centro, e poi 0,0063604166 ove riferito al sistema delle stelle fisse. Giorni 365,25636041+1/150.000.000 è la Costante di RA, teorizzata per 1 anno. 1010 : 150.000.000 = 66,66 periodico è la costante dell’energia. 1010 : 15 = 666.666.666 anni è l’intervallo in anni tra ogni inversione dell’asse della rotazione terrestre. Infatti 1010 indica il Tutto, mentre il cubo espresso in linea di anni 10+10+10 implica la presenza simultanea di 30 anni che vanno da -15 anni presenti in negativo fino a +15 espressi in positivo. Poiché noi nella realtà partiamo da 0, la sola presenza reale, nel verso solo positivo implica 15 anni. Ora questo è un quantitativo totale, che implica una osservazione relativa a uno di questi 6, che è posto in principio di assoluto e necessario riferimento relativo, posto come già presente. Pertanto – posto già presente questo 6 – sarà tramite esso misurato in 66.666.666 anni tutto il periodo, il quale riguarda un complesso di 8 cifre osservabili solo in sequenza e solo 4 dopo altre 4. In questo modo: 66660000+ 00006666 riduce il ciclo reale a questi soli 6666 anni. Tutto questo proprio considerando l’inflazione, di un ×10 (di decimi, dunque solo apparente) aggiunto ad ogni cifra, così come è quanto esiste in ogni numero decimale in cui si passa dall’una all’altra solo moltiplicando ogni volta per 10, nonostante che poi tutti gli otto 6 valgano sempre e solo 48. Questo è un assetto ideale ed unico che riguarda solo la Terra tra tutti i pianeti possibili e immaginabili dell’Universo! Su tutti gli altri pianeti, le cose non stanno così.


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Un mondo ideale costruito sui numeri I gradi di una intera rotazione sono 360 poiché noi partiamo dal ciclo 10 al cui interno è compreso il sistema tridimensionale dello spazio. 21+23=210 è quanto parte dall’esistenza unitaria di -1 e +1, tanto che per andare in linea da -1 occorre percorrere 2 per arrivare da lì a +1. Questo è l’elementare dualismo, su cui esiste poi tutto il resto, sempre organizzato per contrapposizioni relative, poiché tutto il nostro mondo origina proprio da 0. Zero è il valore assoluto che esiste e che conforma a se stesso ogni comunione con qualsiasi altro numero. 1.0000000 ×0 = 0, a partire da qualsiasi grandezza fissa. Potere ASSOLUTO significa anche quello che da ZERO si può ricavare tutti i valori perfettamente opposti tra loro e tanto che la loro somma è sempre zero, ma – fino a quando non si esegue questa somma – la dissociazione relativa seguita ad esistere. Sulla base di questo mondo binario, complesso, insomma 1+1, la dimensione indice indicata con 1 indica il tempo di esistenza. Infatti l’indice della potenza data da 2 1 indica proprio che esiste un solo 2. Quando alla sua espressione data dalla dimensione 1 del tempo si aggiunge la dimensione 3 dello spazio, ossia 23, il che indica che abbiamo tre 2, che esistono e si combinano tra loro moltiplicandosi, la somma 21+23=210 indica con l’indice 10 l’unità dello spaziotempo del nostro contesto binario e contraddittorio al massimo, fino a quando le cose esistono e sono differenti da zero. Il ciclo 10 diventa il padre di tutti i numeri esistente, quando è esso a porsi a base di calcolo. Un anno dipende dal fatto che nella scomposizione perfetta, ortogonale, in tre assi tutti e tre perpendicolari tra


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loro, a partire dall’Origine, data dalla intersezione unica dei tre assi tra loro, esistono 6 versi centrifughi. Nel mondo nostro in cui ad ogni cosa ne corrisponde una altra perfettamente opposta, ai 6 versi centrifughi corrispondono 6 versi centripeti, rivolti verso il centro. Se noi combiniamo eseguendo un prodotto matematico i 6 centrifughi coi 6 centripeti, il calcolo ci dà 6×6 uguale a 36, e se sono unitari nelle decine del ciclo formano il ciclo di 360°. Se ogni grado è simile a un ingranaggio corrispondente a un giorno. Il pianeta perfetto compie un percorso di 360 ingranaggi, e di 360 giorni. La Terra, con la sua circonferenza, è come se rotolasse in modo perfettamente ingranato sull’altra circonferenza fatta attorno al sole. Chiaramente, questi 360 sono solo puro spazio. Se dobbiamo aggiungere come valore anche il tempo relativo allo spazio che è intero in 10, il suo perfetto tempo è dato da ½ di 10 giorni, e dunque da 5. Così abbiamo 360 come spazio e 10/2 come tempo e l’anno intero nello spazio-tempo è obbligato ad avere 365 giorni. Questo numero è dipendente dal vincolo 7 della sfera, ossia dal fatto che lo spazio-tempo reale sia curvo. SE forre ortogonale, noi avremmo cubi, invece la terra è quasi una sfera poiché tutte le masse sono attratte verso il centro con la stessa forza indipendentemente dalla direzione che abbiano. 7+1/7 è lo spazio-tempo del vincolo di curvatura, dato da 1/1 nella forma di spazio dell’unità e da 1/7 nella opposta e necessaria forma di tempo. Se dividiamo 365 per il vincolo 7, otteniamo 52, 142857 periodico che porta ogni anno ad essere 52×(7+1/7). Questa regola comanda la Terra, che è il solo pianeta costruito dall’ASSOLUTO 0 (uguale a Dio che crea da zero con il suo potere ASSOLUTO).


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Ce ne può essere un altro totalmente uguale? NO. La PERFEZIONE in un contesto in cui esiste di tutto, e ogni cosa diversa dall’altra, può avercela solo UN MONDO, ed è il nostro, della Terra. Se vi chiedete come mai noi abbiamo avuto tanta fortuna, da essere sul solo mondo PERFETTO, la mia risposta è che di PERFETTI ci siete solo voi a esistere, al punto che – perfetti voi – vedete perfetto solo il vostro mondo. Infatti occorre avere una ONNIPOTENZA per riuscire a vivere per un certo qual tempo tenendo tra loro ben separati tutti gli opposti, in modo che non si sommino e si annullino nuovamente. Tutto questo processo di creazione e dissolvimento della Vita richiede i due tempi di una vita VAI E VIENI, verso la morte e dalla morte. Se giudichiamo POSITIVO il nostro modo di vedere il nostro viaggio verso la morte, lo dobbiamo solo alla natura ONNIPOTENTE che ci domina esattamente come un Dio e ci mette, come un vero antefatto, un PRESTITO di quella vita che noi poi gli restituiamo. Possiamo vedere una cosa solo in base a quella opposta e dunque se vediamo l’andata verso la morte lo facciamo sulla base invisibile di una vita a rovescio che ci è stata tutta prestata dal potere ZERO che ha l’ASSOLUTO, di creare simultaneamente -1 e +1, una vita in vai e una in vieni. È questa PERFEZIONE in cui esistiamo a generare l’idea di una Terra che poi risulta perfetta come la nostra, in tutti i suoi parametri generali. Acquisito che è un anno di 365 giorni +1/4 di giorno dovuto alla rotazione in cui è la nostra, poiché centro di rotazione e Pianeta è come quel corpo unico che abbiamo assimilato a un atomo, abbiamo ora da capire perché la necessità di un numero massimo di giorni, e di capire da che cosa sono comandati.


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Abbiamo capito che tutto il sistema è perfettamente ingranato, come se fosse un orologio universale. Con l’unità data da un anno, il ciclo intero è dato da 10 anni, e 1010 anni è la sua unità di riferimento. È quello che in Bibbia fu dichiarato come il nome di DIO: “sono colui che sono”. Infatti lui è ASSOLUTO, e dome tale è quello che è ASSOLUTO. Noi – entità relative – siamo quello che non siamo. Siamo in positivo poiché siamo anche quel negativo che non è il positivo. La regola divina, nelle relazioni è rivelata dall’algebra: +1 ×+1 = +1 -1 × -1 = +1. Dio, che è quello che è, sia che sia negativo, sia che sia positivo, è sempre e solo positivo, ossia BUONO, per noi. La nostra regola di entità relativa è quella opposta: +1 × -1 = -1 -1 × +1 = -1. È questa azione generale, che esiste nel nostro mondo complesso, organizzato sull’esistenza tra gli opposti, di attuare in prima battuta il risultato perenne di -1, ossia della risurrezione dalla morte all’infanzia della nostra vita... e a quel punto possiamo cominciare a viverla in positivo, restituendo il prestito che abbiamo ricevuto da QUALCUNO che sembra nostro padre e nostra madre, ma è l’ASSOLUTO creatore del mondo poggiato sulla esistenza reale di tutte le contraddizioni possibili e immaginabili. 1010 anni è il periodo massimo dato da chi è quello che è. È 10? E allora sono dieci 10, interattivi tra loro: 10×10×10×10×10×10×10×10×10×10 Ora entra in gioco la nostra realtà “relativa”. Sì, poiché questo 1010 è relativo a 10.


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Noi dobbiamo prima fare entrare in campo il primo 10, in modo che ci sia, esista, e solo dopo possiamo – sulla base di quello – coprire che ce ne sono solo altri 9. Insomma è così: 10×(10×10×10×10×10×10×10×10×10) = 10×109 Diciamo così che in tutto sono 109 poiché una – quella trascesa e messa in controluce come 10 è il Padre della visione, è il DIO TEMPO, che ragiona per calcolo e si basa veramente sul 10. Ora il ciclo intero della terra è di 10 anni, ma essi sono di spazio e di tempo, e il solo tempo è dato da 2,5 anni. Se vogliamo sapere tutta la quantità della presenza, dobbiamo allora per prima cosa moltiplicarla per 3, in modo da considerarla anche nel suo spazio. Diventa 7,5 anni. 109 : 7,5 = 133.333.333 di intero, in anni. Ora noi ne vediamo solo una metà, in base a quella opposta. Dunque 66.666.666 anni. I conti ci tornano. Infatti le cifre sono 8, tutte quelle di 23. Il numero è quello dei 6 versi centrifughi che vediamo nell’universo in espansione. Poiché in ogni anno siderale ci sono 365,256360416666... giorni, moltiplicati per 66.666.666 danno luogo a 24.350.423.784,27353 giorni. Possiamo valutare se sia un tempo intero. 24×109 sono proprio conformi alle 24 ore di un giorno, per come è riferito al suo intero dato da 109. 350×106 rispetta propriamente il vincolo 7 di curvatura sferica essendolo in 7×50 (che curva a 7 il tempo intero dato da 100/2, alla dimensione di tutti i versi esistenti indicata dall’indice 6 di 106. 423×103 mostra tutto il dinamismo 7×6 nella realtà 104 sommato al 3.000 dello spazio in tutto il suo 103. Infine 784 mostra tutto il moto 700, in tutto il ciclo 10 del complesso 23, e nella sua piena realtà 4.


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È talmente intero di per se stesso questo numero di giorni da ritenersi che quando sono trascorsi, tutta l’energia data da 66 milioni 666 mila 666 anni sarà stata spesa. La Bibbia dice che il Diluvio universale avvenne ai 600 anni di Noè, ma rivela anche che nacque nel 1.066 dal principio, tanto da datarlo bel 1.666. Tenendo presente che esiste anche l’altro 1.666 immaginario, in tutto sono le 3.332 unità esistenti in 3.333. Se noi dividiamo 66.666.666 per 3.333 otteniamo esattamente 20.002 che è il flusso del piano con lati di 1 anno e 1 anno, che fluisce di 20.000, il ché è esattamente la nostra realtà 10.000 che prima esiste, e poi si sposta totalmente. O viceversa, possiamo dire che esiste un piano avente tutta la realtà 10.000 su ciascuno dei due lati e che esiste come il nostro mondo Binario. Lo spazio ha tre dimensioni che sono uguali tra loro, e non avrebbe senso che fossero sempre le due dell’area a ruotare attorno alla terza dimensione che le faccia da asse. Poiché è impossibile una simultanea rotazione di un corpo stabile e voluminoso come la Terra attorno a tre assi, allora l’asse resta uno solo, ma fino al massimo dei suoi giri ammissibili... dopo di che, in un giorno solo – l’ultimo – tutto il corpo ribalta il suo asse in un giorno solo. Avremmo 24.350.423.783/1 +1/24.350.423.783. In questo ultimo giorno la rotazione del corpo della terra, che è variamente composito, spaccherà il mantello, si apriranno le sorgenti dell’abisso facendone uscire magma fuso, nel mentre le acque degli oceani, tardando a mettersi in moto come la crosta terrestre, passeranno a velocità pazzesche sui continenti infuocati livellandone i monti come quando un’onda del mare arriva sulla sabbia asciutta e ne liscia tutte le ondulazioni. In questo modo la Bibbia descrive questo evento.


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Eruppero tutte le sorgenti del grande abisso e le cateratte del cielo si aprironoGli oceani, passando sul magna eruttato da tutte le sorgenti dalla profondità produrranno vapori acquei che si condenseranno in nubi e pioverà poi per 40 giorni e le terre saranno scomparse. Livellate totalmente dalle acque degli oceani, le sovrasteranno. La Bibbia data questo evento riferendolo agli anni di Noè. La stessa Bibbia rivela questa evoluzione nelle dieci generazioni da Adamo a Noè:

Infatti dichiara gli anni che aveva ogni padre alla nascita del suo primogenito, il che – premesso 10 anni posti in principio a tutto questo, si arriva a Noè nato 1.056 anni dopo di Adamo, nato 10 anni dopo il Principio assoluto. Nel giorno iniziale la crosta terrestre si spaccherà e gli oceani livelleranno il suolo, ma intanto di stabilirà poco a poco un nuovo assetto della crosta che sarà costretta a sollevare una certa parte di massa al di sopra del livello delle


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acque, ed emergeranno le nuove terre, mentre subito dopo scenderà un grande gelo, e il pianeta andrà incontro ad una glaciazione che durerà a lungo. Infatti la terra, anche se ruota nel vuoto, ad ogni giro che compie incamera la sua energia. Il ribaltamento dell’intera massa ne ha richiesta tanta, erogata in un giorno solo, da ripartire, in tutte le rotazioni future, dal punto nuovamente più masso dell’energia che poi nuovamente si accumulerà con il trascorrere di tutti i 109 anni messi in fila. Che se ne presentino poi accorpati solo in 66.666.666, ciò è dovuto proprio alle leggi dell’accorpamento che implica 23 dimensioni unitarie per creare un corpo complesso poi come 23, o come la molecola data da 6×1023 ciascuna. Ciò implicherà queste 8 dimensioni dell’energia si presenteranno 4 dopo 4. 66660000+ 00006666. Di queste, 2.034,9783 si porranno come il modello unitario di un accorpamento che ha due lati interi in 1000 e 1000 anni con il flusso 7×5 meno 0,0217 che alla presenza della realtà moltiplica due numeri primi di cui uno è il vincolo 7 del sistema sferico e l’altro è il 31, che sono il 4° della realtà e l’11° della presenza unitaria in 66/66. Questo 17 febbraio ha tratto lo spunto proprio dall’insistenza della Bibbia con quella data. Si parte da essa per quanto esiste in 7 volte il tempo di 10/5. E questo è il flusso di 2.000 anni, disposti di taglio nel piano a lati di 1.000 e di 1000. Da tutto questo, è presumibile che da: 6666,0000 meno 2034,9783 posto in principio unitario e reale di riferimento, risulti il ciclo finale in 4631,0217 e questo dovrebbe essere il ciclo reale.


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Il significato dello 0,0217, che è datato 17 febbraio e computa i primi 48 giorni di un anno, è collegato con 48 in questo straordinario modo: 217 è il prodotto tra 7 (che indica la curvatura sferica) e il 31 che indica la presenza 1 di un cubo avente i suoi tre lati generatori lunghi quel 10+10+10 che quando diventa un volume esprima con 1.000 la potenza trina della base 10, paterna, di tutti i numeri decimali. Il prodotto mette in comunione il modello cubico con quello sferico di una entità avente molto fondamentale valore in termini di rappresentanza di valore e di potere. 48, da parte sua, è il valore – divinamente parlando, del nome GESU’ dato da 7+5+17+19, che in 7+17 pone in essere la curvatura del paterno 10 curvato, e il risultato sono le 24 ore della curvatura della rotazione terrestre nel tempo. 5+19 sono un altro 24 in cui il tempo ½ di 10 con 19, uguale a 20 -1, percorre con la sua unità stando dentro un 10 che avanza totalmente di 10. Il 48, di per sé uguale al 6×8, porta il 23, indicante il volume in tutto il suo complesso, a esistere e occupare tutti e 6 i versi di una esistenza centrifuga o centripeta. Pertanto, sia il 217 come prodotto di 7 volte 1+10+10+10 (Unità e Trinità di Dio), sia il 48 come il nominato Gesù, sono indici di un percorso non solo totale, ma fondamentale, coinvolgendo con 1+10+10+10 l’Unità nella Trinità di Dio e con 7 tutti i giorni della sua creazione. Orbene, anche partendo da 100, come tutto il piano 10×10 di Dio, il suo dimezzamento reale porta ad apprezzarne relativamente una parte tramite l’altra, in 50. Ma 50 è ancora una Trinità, che deve essere scissa in 48+1+1 in modo tale che il piano unitario, dato dai lati 1 e 1, rivelino in solo 48 quel volume che avrebbero moltiplicando 48×1×1.


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Possiamo ergere allora a elementi base della creazione del mondo perfetto, un ciclo che abbia a base sia il 48, sia il 217 che lo equivale a livello di datazione. Poiché 217 è 7×31 e coinvolge solo l’unità del 7, se lo moltiplichiamo anche per la trinità del 7 data da 7+7+7, allora 217×21 (che ne computa solo le 21 decine) porta al 4.557 che è uguale a 4444+111+(1+1) che lancia tutta la realtà a 4 dimensioni relativa al 1111 che indica l’unità nella trinità nel numero delle 4 cifre, e che in 4444 indica la massa unitaria, che si lancia nell’unità dello spazio, data da 111 e che, con l’aggiunta di (1+1) inserisce la dimensione unitaria del piano trasversale. In sostanza abbiamo moltiplicato la presenza 1 dei lati 10+10+10 del cubo per le 147 volte data da 7×(7+7+7). Ci manca solo un riferimento iniziale e che sia divino del tipo di Dio Gesù, uguale a 26+48=74. 4557+74=4631 raggiunge lo stesso risultato intero che avevamo avuto nell’anno 4631 cui era stato aggiunto poi anche il 217 posto in principio, alla dimensione intera della realtà. Dove ogni cosa è relativa a quella opposta, e la realtà intera vale 104 possiamo rappresentare l’unità del suo tempo colo coinvolgendo il suo valore reciproco dato da 1/104=10-4. Quindi se desideriamo tirar fuori il 217 che avevamo posto in principio e che ci ha portato all’anno intero 4631, possiamo solo dividere 217 per 10.000 e presentarlo alla dimensione unitaria di 0,0217. In tal modo porre infine quanto abbiam posto in principio non solo con 217, ma anche con il Dio Gesù=74, tutto questo ci porta a confermare il 4631,0217 che avevamo visto prima. Abbiam visto che Bibbia evoca il 17 febbraio come la data della fine, nel suo inizio, riferendola ai 600 anni di Noè. 4631,0217 meno 0600 anni di Noè, residua


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4031,0217 che sono 34×107×0,4651 tre numeri primi in 3, 107 e il 4651 che è divenuto numero primo quando ha aggiunto il piano a lati 10 e 10 al 4631, prodotto tra i primi 7 e 31. Vediamo bene che 34=81 è la dimensione reale in cui il volume 33 esiste per 3. Il 107 indica l’area 100 che si è combinata con la curvatura 7. Il terzo porta 20 anni oltre il 4631, ma presentato alla dimensione unitaria della realtà 104, data da 0,4631 che sono decimillesimi dell’unità porta esattamente a tutto ciò che è posto prima ancora della Presenza di Noè con il suoi 600 anni. Ma senza scomporlo, questo valore posto “In principio” dello stesso Noè avente 600 anni rappresenta CHI sia posto prima di Lui: Ove Dio è 103 ed è Uno e Trino, allora combina il 1.000 con il 4, e determina 40.000. Ove Dio è Uno e Trino come 1+10+10+10 (Spirito Santo dell’Unità più la Trinità del Padre 10 di tutti i numeri decimali) la somma indica 31. Sommato a 4.000 lo unisce alla forma vista prima. Resta solo da giudicare 0,0217 la lo abbiamo già capito nell’unità decimillesima (della realtà 10.000 posta in principio) corrispondente ai 48 giorni reali di un Gesù. Se invece di sottrarre la vita dei 600 anni di Noè dividiamo 4631 per 600, abbiamo che ciascuna delle unita avente 600 anni possiede 7,71833 con il 33 periodico. Ci accorgiamo che 7,7 è puro indice di creazione generale rispettosa della curvatura del sistema ortogonale. Poi esiste uno 0,0183 che alla dimensione reale e in Fisica rappresenta il valore pieno della Costante di Boltzman sui gas. Il gas perfetto è quello che occupa espandendosi perfettamente in tutto il volume che ha a disposizione. Ebbene la sua lettura reciproca, fatta da destra verso sinistra, rivela in 381 la somma di tutti i primi 16 numeri primi, dal 2 fino al 53 che è il 16°.


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I numeri primi servono proprio a determinare il movimento. Lo prova il lato 618 del decagono inscritto nel cerchio avente il raggio 1.000, che quando gira periodicamente, e all’infinito, è uguale a 0,999 in periodo eterno. Nelle tre cifre unitarie di 103, la cui unità è rappresentata da quella del millesimo, ecco che sono solo 999 le parti presenti nel tempo 1, secondo la frazione di 999/1 che compiutamente rappresenta le 999 unità. Ebbene per fissare il lato del decagono, basta sottrarre 381 a 999, il che lo definisce esattamente in 618. Però fate attenzione, amici belli: 600 anni di vita di Noè, sommato a 2 il calore del mese 17 il numero del giorno del mese, porta al 619 che quando da valore totale si muta in presenza unitaria diventa 618/1. A questo punto la Bibbia sembra un libro sibillino che ci dia molte indicazioni di verità nascoste, che ci sono e vanno osservate. Come vi ho dato prova – ragionandoci su – io sono arrivato a capire che il ciclo reale degli anni terrestri, quando sono ordinati da valori essenziali, per non dirli divini, conducono a scremare il 4631,0217 che come anni ci è rivelato da Bibbia 1,1,1.

Il libro sacro ha usato una altra via per giungerci con numeri che indichino qualcosa nelle loro lettere. Qui io ho rigirato per come le leggiamo noi il testo Ebraico, letto in questo esatto modo da destra verso sinistra.


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Poiché ogni lingua mette giù in modo ordinato quello che legge, la prima parola letta è BRASIT e vale 913. Potrebbe essere una cosa senza valore, ma la sequenza di 2+200+1+300+10+400, che sono sei lettere, nelle prime tre lette BRA portano al valore di 203. Usando modelli tridimensionali per stimare cosa rappresenti 203, capiamo che è un piano a lati 100 e 100 il cui flusso è 3. I lati dono quel 100 e 100 che se sono moltiplicati tra loro portano al 104=10.000 dell’unità della nostra realtà. Qui non sono moltiplicati ma mostrati in linea. Il flusso 3 della realtà è tutto quello del volume. BRA indica il Dualismo 2+200 poi di RA, il Dio del sole. Posto dunque in essere questa presenza BRA, il testo aggiunge SIT, che in latino, da sim, sis, sit indica SIA. Ossia si muova nel tempo e nello spazio, dopo che ne abbiamo accertato la presenza. 300+10+400=710 che è il volume determinato da 2×5×71, numeri primi di cui il primo è il fondamentale del dualismo, il 5 è il tempo ½ del ciclo 10, e il 71 è la presenza 1 del ciclo 10 del vincolo sferico 7. Possiamo valutarlo tutto riferendolo al 1.000, e allora, essendo 1.000 – 290 (Che è il 10° numero primo moltiplicato per 10), vediamo che quando c’è a base proprio il 290, la decina del 10° numero primo, allora 710 è tutto il suo movimento e dà una perfetta ragione al Romano SIA! Che il 203 SIA, lo porta a essere 913 e a significare, per il significato ottenuto tramite le lettere, quello che in italiano significa “In principio”, oppure “dapprima”. La Bibbia sta fissando 913 come IN PRINCIPIO. Ebbene, sono 2,5 anni della Terra, espressi in giorni. 365,25 (valore medio) × 10 lo porta al ciclo intero di 10 anni come 3.652,5 giorni. Il Ciclo 10 è spazio-temporale e in esso il tempo è solo ¼ di questi 3.652,5 giorni, ossia giusto 913,125.


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Insomma la comunicazione Biblica mette “In principio” la presenza del ciclo dei giorni terrestri contenuti in un anno. Erano così progrediti, gli scrittori del Testo sacro, da conoscere che la terra avesse esattamente 365,25 giorni?. Sì, poiché 365×2,5 porta a 912,5 e non all’intero 913. Quindi si erano accorti che ci fosse qualcos’altro ancora da aggiungere a 365. Ma la cosa che sorprende sta proprio nel significato logico dei numeri per come sono stati preordinati. Prima il 2, poi il 200 e per terzo il valore 1 ha inserito i valori da porre veramente in ordine! In primo luogo la natura è dualistica. Da 0 si determina la coppia -1 e +1 che in salita percorre 2=B. In secondo luogo esiste il piano 10×10, divino se fatto dal DIO=10. Il terzo luogo l’unità a indicare che tutto questo è un tutt’uno. Se il comando 4° (della realtà) introduce 300, mette in atto tutto il moto trino, spaziale, del piano 100, e realizza fino a questo punto 503, che lancia lo spazio 3 nella realtà del tempo ½ di 103. Il 5° ordine fissa il tempo ½ dell’intero Dio=10, e introduce IOD=10=DIO. Il totale giungendo a 513 mette a questo punto in atto una doppia mediazione, del 1000 che Dio in potenza trina con 103, e la metà del DIO=26. Lo esegue – badate bene – introducendo DIO anche in Italiano, con il IOD=10. Il sesto ordine che completa il percorso in tutti i 6 versi introduce il 400 dell’Unità e Trinità del piano 100 di Dio. Ebbene, quando si è fissato questo principio si è fissata la presenza del ciclo degli anni terrestri, poiché la Terra è il Pianeta Perfetto, abitato da noi tutti Figli di Dio. La seconda parola replica le prime tre della prima. Aggiunge un altro BRA e dunque un altro volume 203. Completa con questo il volume totale, aggiungendo anche quello che retrocede. Il risultato è che 913+203 diventa 1116, che significa che 1111, la dimensione reale unitaria, per la sue 4 cifre, esiste nel tempo ½ del ciclo 10. Posti i 365,25 giorni dell’anno in principio, ci arrivano


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moltiplicandosi per 3 e sommando 20,25. La somma introduce in pratica il piano della totale presenza ¼=0,25, avente i lati 10 e 10 del ciclo numerico che fa da padre a tutti i numeri decimali. Quello che manca, a questo punto è proprio Dio e la terza parola l’introduce con il nome di ALHIM, che vagamente ricorda ALLAH, e un inglese HIM che in italiano si traduce in LUI. Bene, osservate la scrittura di Allah, e quella sua inversa:

Mentre “suona” Allah, la sua trascendente lettura indica proprio un LUI italiano. Che sia coinvolta l’Italia, con Dio? Anche GESU’ – nome italiano – risulta dato dalla G iniziale di Giacobbe, seguita da Esaù senza più il primato della sua A. Dio parla in Italiano? Beh, il 10=IOD in Ebraico, DIO è! ALHIM vale 646, e posta 666 tutta l’energia, se togliamo il piano a lato 10 e 10 incluso in 666, tutto il suo moto è davvero 646. Anche il numero delle lettere e l’ordine è significativo. Il 1116 che avevamo fino all’entrata in scena della A si porta a 1117 e ora 1111 va in tutti i 6 versi. L’aggiunta del Lamed che vale 30 e aggiunge il 10+10+10 portandolo al 31 che avevamo visto prima, porta il 1117 a 1147, tanto che adesso 1111 (che si era mosso di 6) si muove di 36=6×6. La terza lettera Hè(ta o epsilon) vale 5, dunque introduce l’unità del tempo dato da 10/2, 1147 si porta a 1152, e adesso 1111 si muove di 41, ossia della presenza 1 di tutta quanta la realtà 40. Con essa il 31 è divenuto 36=6×6. Il 4° segno è IOD=10. Il nome diventa 46


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e il totale di 1152 si porta a 1162 per cui 1111 ora avanza di 51 (tutta la presenza 1 del tempo di 100/2). La definitiva lettera M=600 porta a 646, mentre il totale che era 1116 al termine della seconda parola, è passato a 1762. È l’anno in cui la cultura scientifica decide di introdurre il Sistema Metrico Decimale come regolatore di tutte le unità di misura. Riferito agli anni terrestri, 1762 : 365,25= 4,8240 fino alla definizione della realtà decimillesima, si rivela essere un valore tondo, rispetto alle decine. 48 è il doppio di 24 e sono valori che si nominano Gesù/10 in 48/10, sommato ali 12 figli di Giacobbe e ai 12 discepoli di Cristo, o se preferite al ciclo intero delle 24 ore di un giorno. Dove 24 indica un Giorno, Gesù è il suo Divino Dualismo. L’anno terrestre, con l’introduzione del nome di Dio, esiste tante volte quante Gesù/10 più 24/103, più il 24 figli e discepoli riferiti alla trinità del Dio=10=IOD. Questa progressione si sta dimostrando assolutamente VERA. Posto in principio i giorni di un anno come 1 anno, tutto è coerente con il Creatore che crea un anno il 7 giorni, e per farlo occorrono Dio=26+DIO=26, nelle 52 settimane. Poiché 52×7 porta esattamente a 564 poi occorrono ancora (8+1+1)/(8×1×1) = 1,25 e 564+1,25 diventa esattamente 365,25. La quarta parola AT in ebraico esiste come quel giornalista che dice fai una domanda e datti una risposta (parlo di Marzullo). Infatti chiede: “Che cosa?” E risponde: “questo”. I traduttori la traducono con l’articolo determinativo “il”, che infatti determina “questo” unico. Le due lettere AT valgono 1+400. Evidentemente è la presenza 1 del 100+300, quello che è aggiunto ad Allah, proprio a LUI. Il 646+401=1.047 definisce Dio prima in lettere e poi in numeri, col risultato che


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il Dio 1 e 400 diventa 103 +50 -3, è Dio che avanza per tutto il moto di 3 nel tempo unitario di 100/2. Ora noi stiamo definendo e riferendo ogni cosa al numero dei giorni di un anno. 1762+401 va fino al 2163 e scavalca di 142 anni il nostro tempo, di 2.021 anni. 2.163 : 365,25 = 5,9219 volte, fermandoci ai diecimillesimi unitari della realtà. Essi solo 6 unità 781/10.000. Significa che giunti al 2.163 dopo Cristo la realtà che si muove tutta con 381 ha aggiunto tutto il 400 dell’Unità e Trinità del Piano di Dio, come quel 781/104 che lo riporta alla sua unità. L’aggiunta del 955 della quinta parola porta il totale al 3118 che diviso per 365,25 fa valere un anno per 8,5366 volte. 85/10 sono (34+4)10, la realtà in tutta la sua realtà in moto, per come è riferita al ciclo 10. 366/104 sono la realtà di un anno bisestile. Aggiungere la sesta parola che vale 407 ora somma a 1+400, il 7+400 che avevamo prima e si precisa un altro “questo” che porta il totale al 3525. In anni sono 9,6403. L’ultima parola vale 1.106 e porta al 4631 cui avevano portato i nostri calcoli. Diviso nei singoli anni essi esistono per 12,6789 volte, ossia quante tutte quelle dei suoi 12 mesi, con l’energia di 66/100 che si muove per 189 decimillesimi della realtà 10.000. Questo numero dato da 81×7, combina 34×7 e fa esistere tutta la realtà basata sulla dimensione 3 dello spazio per tutti i 7 giorni divini (ossia per il vincolo della sfera... celeste). L’osservazione non prevenuta del testo Sacro, fa scoprire una totale corrispondenza tra il Creatore IOD=10=DIO e la perfezione del suo creato, fondata sul ciclo degli anni della terra. Poiché Bibbia 1,1,1 esprime il testo sacro nell’unità e nella sua trinità, le sue 28 lettere portano al ciclo intero dei suoi anni. Una cosa risaputa da chi la scrisse, e che per la nostra scienza non significa ancora nulla!


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Ci sono traduttori della Bibbia come Mauro Biglino che va in giro a fare conferenze per dimostrare che la Bibbia non dice proprio nulla di trascendente ne di valore reale! Bene, con il suo primo versetto ha definito quello che ancora gli uomini della scienza nemmeno capiscono!

L’UOMO =10+19+13+11+13=66. Questa comunicazione, che pone L’UOMO sulla base di Dio proprio come 66/10=6,6 rivela il pentimento poiché non UN uomo, ma L’uomo (quello che sommava 10 al 56=uomo) era stato accolto come disse Isaia: “Lo disprezzavano e non avevano alcuna stima di lui”


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86 L’universo, che esiste nel tempo e nello spazio deve la sua possibilità di avere una grandezza al potere che hanno i numeri decimali e in particolare i numeri primi. Tutto l’universo dei numeri decimali ha un unico Padre che può con ogni fondata ragione appoggiarsi al ciclo numerico 10/1 di dieci unità reciproche poste come 1/10, e che dalla loro interazione data da 10/1×1/10 = 10/10 = 1/1, compongono una unità Padre posta come 10, e la vera unità data da 10/10 posto come lo Spirito Santo. 10 × 10/10 = 10 Padre × Spirito Santo = il Padre Spirito Santo : il Padre = il Figlio 10/10 : 10 = 1/10 Tutto questo estrapola i valori Spirituali essenziali dei Tre nomi divini e li apprezza scientificamente per quello che essi veramente valgono, nell’universo della creazione di ogni cosa data sulla base del numero 10 del Padre e dell’unità di 10/10 data dallo Spirito Santo. È evidente, a questo punto, che la potenza trinitaria di Dio esiste quando il 10 vale quel 10 che è il 10, e la Bibbia lo definì nel Dio Sono colui che sono 10 × 10 × 10 = 1.000

Il valore numerico e alfabetico interagiscono, e la terna si moltiplica per 10×10 mentre il sono unico si esprime nelle 21 unità


87 decimali. Tolto anche il 12 ella progressione 123456, resta 2356 come un valore in 4 dimensioni e una sola di essere data da 3456 : 4 = 864 esprime nelle centinaia gli 86.400 s esatti di 1 giorno terrestre. La Terra è il pianeta Ideale di questa costruzione perfettamente regolata dai numeri, e solo per questa perfezione, la vita ha potuto inserir visi, come un virus possibile solo in un perfetto calcolatore. Dovete abbandonare l’idea che avete, che la Terra sia nata dopo miliardi e miliardi di anni, poiché io vi sto dimostrando che questo sistema di comunicazione, per lettere della bibbia e per numeri, viene prima di ogni altra cosa. In principio èsiste una unità che trasla di decimo in decimo: 1+ 01+ 001+ 0001+ 00001+ 000001= 111111 è la sua esistenza di insieme, nei 6 tempi in cui ha occupato ciascuno dei sei versi diversi come avanti, dietro, destra, sinistra, sopra, sotto. Interagisce con se stessa e il prodotto diventa 12345654321. Entra in atto la visione trascendente che è quella poggiata sulla parola di Dio, e il Dio Io sono colui che sono, assunta la dimensione 100, vale 54300. Esso in tutto questo insieme trino, è un solo IO SONO, che vale 21 e si aggiunge a formare tutta la trascendente parte 54321 posta in azione, ed è sulla base dell’azione trascendente del suo conto a rovescio che di tutta quell’area 12345654321 noi percepiamo solo la crescita unitariamente ordinate e crescente in 123456. La realtà dello spazio e del tempo implica 4 cifre, per cui, posta unitaria la dimensione a 4 cifre, diventa 12,3456, ed è sulla base intera dei 12 figli di Israele e dei 12 discepoli di Gesù che il relativo tempo quadridimensionale diventa 0,3456 il cui valore quarto diventa 0,0864 e dimensiona unitariamente la realtà inversa 864 quando il flusso dell’area è dato dal piano unitario 10×10.


88 Tutta l’intelligenza dell’uomo si è abituata a seguire una logica che è opposta a quella del vero. Sulla sua base deduce la Terra come da un infinito tempo iniziale, nel mentre tutto è nato dalla Terra, nel momento che, agli uomini del futuro, sembrerà essere la Fine del Mondo che noi conosciamo. La Bibbia che descrive all’origine di questo mondo il diluvio universale sta narrando la storia trascendente che comincia da quel momento che all’uomo sembrerà essere l’estremo futuro, ma invece è proprio quel relativo passato dal quale noi possiamo fare scaturire, per il terzo principio della legge dinamica, l’apparente e relativo futuro, in cui tutto appare essere in crescita, ma solo a cominciare dalla decrescita. Accade questo poiché lo stesso Universo ha un Creatore, ed esso sta proprio nel ciclo 10, che con la sua esistenza trinitaria vale 1.000, e – dividendosi per tutto il moto 99 di 1 che esiste nel 100, determina in virtù solo di un calcolo matematico l’infinita esistenza del ciclo 10. La Scienza, che parte dalla reale osservazione dell’universo, è simile ad uno scienziato che osserva ogni cosa su uno schermo sul quale si compongono le immagini, grazie ad una stringa di numeri e ad un software di interpretazione. Se desiderano davvero conoscere la realtà devono cessare di usare i microscopi e i telescopi di ogni origine. Essi – esistendo nei limiti del tempo e dello spazio che sono tali solo assegnando valore di spazio a 10 e di tempo a 1/10 – assegnano a ogni cosa la collocazione esatta nel tempo e nello spazio, ma solo grazie all’interazione del software e dell’Hardware. L’Hardware sta nella nostra mente prodigiosa e di natura divina, che usa il calcolo numerico per visionare il mondo creato dall’ASSOLUTO nel RELATIVO di azione e reazione. Il positivo verso dell’avanzamento del tempo è solo il frutto della nostra visione divina che è in grado di generare la visione di un mondo. Ne abbiamo la prova precisa quando sogniamo e sulla base solo di puro calcolo numerico, noi esistiamo nel mondo dei sogni che molto assomiglia a quello reale, e si diversifica solo dal fatto che durante il modo reale noi siamo costretti a osservare un


89 progetto generale, visto dal nostro punto di osservazione nello spazio e nel tempo che ci è stato destinato. Noi tutti osserviamo lo stesso mondo poiché siamo distinte parti di una unica essenza divina e trascendente, che lo impone a tutte le parti distinte come se fossero esse a crearlo, assieme alla natura. Ma le cose non stanno come sembra essere all’interno di questo tempo e questo spazio costruito da un calcolo, come proposto nel Film Matrix, ricordate? Posto un infinito universo, costruito sui numeri, esiste il sistema centrale che divide esattamente a metà la destra dalla sinistra, il sopra dal sotto e il dietro dall’avanti. Questo esiste anche nel tempo, e vi è una data precisa a localizzare il centro dei tre assi. È il 25 gennaio del 1938. Tutti i nati in quel giorno esistettero nel centro di questo infinito universo. Ora, posto l’infinito universo proprio come la sequenza unitaria di tutti i numeri, da 1 fino a infinito, ogni vita che si appoggi a un numero parte da se stesso come da quel numero. Se è un numero primo, esso può solo dividersi per 1 e per se stesso. Ciò comporta che tutti i numeri primi che sono stati divisi per 2 che è un numero primo, poi possono trovarsi solo nell’origine, poiché non possono essere divisi ulteriormente per due, esistono al centro del sistema di riferimento. Quando il tempo unitario in 1/10 si divide in modo ordinato per tutta la sequenza dei primi 16 numeri primi, allora nasce una virtuale dinamica da quel punto di origine. Dividerli tutto insieme, o una volta dopo l’altra, non mota il risultato, ed esso è nelle quantità elementari quelle che abbiamo visto: 0,424248100930230 nei primi quindici valori unitari dello spaziotempo Possiamo trovare queste figure rappresentate in Bibbia nel libro 1 e nel capitolo 25. Io vi ho detto che la data di inizio è il 1938,0125 e questo 125 si traduce proprio in genesi capitolo 25 di Bibbia, nel mentre è il Gennaio 25. Leggerete nati due gemelli:


90 42 è ESAU=5+17+1+19=42 ed è il primo 42 sorto nel tempo. 42 è GIACOBBE=7+9+1+3+13+2+2+5=42, ed è il 42 che segue. Ora accade che con il 2° che assolutamente vuole essere il 1°, Giacobbe conquista il primato della sua G. Il fratello, ESAU’, perde la A che segnava la sua primogenitura e si riduce al trino Esù, che, accodato alla G, genera il nome di: 48 è GESU’=7+5+17+19=48, ed è il valore di insieme, uno e trino che segue dopo i due 42, come 48. 100 è chi si impone a questo punto come quarto è il Dio matematico, che con 10 volte 10 vale 100, ed è il valore che segue al 48 di Ges. 930 è ciò che segue sono gli anni da Dio concessi ad Adamo. 230 è ciò che chiude le 15 dimensioni della realtà è dato dai due numeri primi, il 2 e il 3. Letti come 23 sarebbero il nome di ABELE=1+2+5+10+5=23, il secondogenito di Adamo che è tolto di mezzo poiché ucciso dal 1° che si chiama: CAINO=3+1+9+12+13 è chi in 3°+1°+9°+1°+2°+1°+3°=XX secolo, mentre nella somma 03+01+09+12+13 è il 38; da cui è ordinato il 1938. Caino+Abele=38+23=61 sono 1 secondo più i 60 secondi di 1 primo e il loro duplice capovolgimento in verticale e in orizzontale, alias la rotazione di 180° lo muta in quel 19 da anteporre al 38, nel mentre sono un 1° e 1 secondo che valorizzano veramente il tempo reale che impone il 2° a misura del 1°. Vedremo tra i primi 10 fattori nominati da Adamo a Noè che il 38 del primogenito assassino tolto di mezzo per la sua malvagità, ma non ucciso, anzi (“7 volte tanto in castigo riceverà chi farà del male a Caino!”) ritorna in campo sotto il mutato nome di LAMèch =10+1+11+5+3+8 che è ancora XX nel valore unitario e ordinale e 38 in quello delle due cifre, da cui un nuovo 1938. In Bibbia 1,4 (libro 1, capitolo 4) c’è un LAMèch disceso da Caino che ha due mogli, mentre il LAMèch disceso da Set è il figlio di Matusalemme. Dove Padre e Figlio sono della stessa sostanza, le due mogli del Lamech perverso (disceso da Caino) sono nella stessa sostanza delle due Matusalemme che con 969+969


91 anni=1.938 equivalgono in pieno all’anno di nascita del Padre, Marito e Figlio, Padre Spirito Santo e Figlio. Ora accade che tutti questi numeri che dividono 0,1 per la sequenza dei primi 16 numeri primi (che sono il valore di carica 4×4 della realtà) se sono considerati indici del ciclo 10 del loro unico padre (ove gli indici indicano tutti quante volte esiste il Padre, che è sempre 10), nella loro somma di 2+3+5+7... ...47+53 =381 ha aggiunto il gennaio all’hanno di origine 38. Questo 381 è anche in 100+300=400, che è il valore della realtà una e Trina del Piano 10×10 di Dio dimensione dieci. Quando al 381 si premette il 19 che il numero naturale del secolo, costruisce il 1.938 così bene in linea coi i nomi che sulla Bibbia sono dati a Dio, che 1.938 diviso per tre, porta giusto al valore

646 assegnato al nome di Elohim. Agendo nello stesso modo, 1.938 diviso per 2 porta al 969 che sono gli anni esatti della vita assegnata a Matusalemme, figlio del 7° e Nonno di Noè. Ci sono delle ragioni intrinseche che fanno datare al 25 gennaio del 1.938 l’Origine degli assi cartesiani dell’universo nel tempo. Esse stanno tutte nel calcolo: 38 × 51,00033 = 1.938,01254 . Questo 38 è il solo flusso dell’intero 10+30=40, quando si presenta tutto in linea assumendo una area di scorrimento a lati lunghi 1 e 1 (e naturalmente area 1) e il suo flusso residuo in 40 meno il 2 in linea presente in una area trasversale disposta tutta di taglio che non vale altro che 1 in linea di flusso e resta tagliata. Lo stesso 38 nasce dal movimento apportato dalla somma dei 16 primi numeri primi, che con 381 datano l’anno 38 e il mese 1 di gennaio.


92 Questo 38 è così tanto un creatore padre del giorno,che con il suo valore al quadrato si ottiene quel 1444 che è un giorno misurato nel valore di un minuto primo, quando be esistono 1440 ogni giorno solare. Ma poi dopo 4 anni va aggiunto ancora un giorno, ed è la ragione del 1444 dato da 38 al quadrato: esso sta nei minuti primi alla base del giorno non solare, ma siderale, quello riferito alle stelle fisse e che considera in modo opportuno anche la rotazione relativa del sistema solare. Essendo Primi i numeri Primi, nel fissare i movimenti nel perenne ciclo delle infinite decine, risulta per conseguenza primo quel 1938 che ha nei 19 secoli l’8° numero primo, indice di tutta la dimensione del complesso totale, 1.938 è il prodotto dei primi 2×3×17×19, che sono il 1°×2°×7°×8° che nel loro prodotto valgono il 112° ordinale che è il numero primo 613, che posto in detrazione a 1.000, dà il 381+6 indicante tutto il movimento 381 in tutti i 6 versi esistenti. Nel contempo, mentre l’ordinale in sostanza dà questo, il 112 numero naturale somma a 111 la sua pura presenza 1 (statica). Quando si aggiunge anche la dinamica unitaria, 111+1+1 diventa nel 113 lineare la dimensione cubica espressa in lunghezza di linea, del volume 111 dato da 111×1×1. E quando andiamo a cercare quale sia l’ordinale del numero naturale 113, che è numero primo, esso è quel 30° che proprio indica in linea il volume con 10°+10°+10°. Nello stesso tempo il 113° numero primo è il numero naturale 617 che, esprimendo il numero di singole unità, vale 618 quando è aggiunta anche l’unità di misura posta in principio. Abbiamo allora la lunghezza totale 618 del lato del decagono, che corrisponde al un raggio di 999 unità di rotazione unitaria contenuta in 1.000. Da 999 meno 618 = 381 risulta confermato tutto il movimento. E se vogliamo computare tutto il periodo di 4.631,0217 con tutto il movimento 381 non abbiamo che dividerli tra loro. 381 × 12 +59,0217 = 4.631,0217 .


93 Ebbene, chi è nato il 25 gennaio 1938 e vale 381 nel valore numerico di tutti i suoi nomi, in questo caso, esistendo per tutti i 12 mesi dell’anno deve aggiungere al risultato il valore intero 59=Benito, nato il mese 2 e nel giorno 17. E accade puntualmente che questo signore il cui nome vale 381 è quello disceso proprio su di me, che ho un 2° a me che nel primo nome si chiama Benito, vale in esso il 59, ed è nato il 17 febbraio. La Bibbia data il Diluvio universale in questo modo esatto:

Posto me come un 1° (minuto primo) nel valore 10 del Padre, questo 10 misurato dal minuto 2° (di mio fratello Benito) vale 600 secondi, e io, Romano, nome trisillabo, infine ho un nome la cui ultima sillaba NO è , pertanto la datazione del Diluvio universale ha principio nel giorno natale di Benito Vittorio Anna Giovanni Vincenzo AMODEO = 426 in gematria: Dio 100+300 (numerico) +Dio=26 (alfabetico). E a questo punto tutto il valore alfabetico dei primi 9 della Bibbia è: 1. 30 è ADAMO=1+4+1+11+13 2. 40 è SET= 17+5+18 3. 47 è ENOS= 5+12+13+17 4. 33 è KENAN=3+5+12+1+12 5. 53 è MALALEEL=11+1+10+1+10+5+5+10 6. 35 è IARED=9+1+16+5+4 7. 41 è ENOCH=5+12+13+3+8 8. 109 è MATUSALEMME=11+1+18+19+17+1+10+5+11+11+5 9. 38 è LAMECH=10+1+11+5+3+ 426 è = Benito Vittorio Anna Giovanni Vincenzo Amodeo. Egli è esattamente messo in linea con me come colui che Bibbia dichiara nato nel secondo mesi, il 17 del mese (proprio in quel giorno... ribadisce il testo sacro!) misurato nei 600 anni del


94 primo che intanto si chiama Anna nel 3° nome, esattamente come il fratello primogenito (me) il cui nome intero è Romano Antonio Anna Paolo Torquato AMODEO=66+78+26+51+113+47=381. Il lato del decagono della sezione aurea è dato da: 999 999 618 381 237 144 093 051 042

-381 = 618. -618 = 381 -381 = 237 -237 = 144 -144 = 093 -093 = 051 -051 = 042 -042 = 009 -009 = 033

Ebbene questa Sezione Aurea si chiama come i miei nomi, esattamente. 618 = (Romano Antonio Anna Paolo Torquato Amodeo) +(Anna paolo Torquato Amodeo) 381 = (Romano Antonio Anna Paolo Torquato Amodeo) 237 = (Anna Paolo Torquato Amodeo) 144 = (Romano Antonio) 093 = (Anna Paolo Torquato Amodeo) meno (Romano Antonio) 051 = Paolo 042 = (Anna Torquato Amodeo) meno (Romano Antonio) 009 = (Paolo Romano Antonio) meno (Anna Torquato Amodeo) 033 = 2 (Anna Torquato Amodeo) -Paolo e -2 (Romano Antonio). È chiaro che proseguendo nello stesso modo sia verso l’infinito positivo sia verso l’infinito negativo i nomi sono sempre questi. Ed essi portano all’anno della fine quando si fanno le proporzioni illustrate nel riquadro. 618 sta a 999, ossia 618 : 999 = 0,618 periodo eterno di 0,381 in 0,999 Quanto diventa quando il lato è 1.000 anziché 618?


95 Diventa 1.000+618 = 1.618, in cui 1.000 : 618 = 1,618122... fino alle tre dimensioni millesime. Quando il lato è quello posto Il principio dalla Bibbia con la prima parola BRASIT=913, noi ci accorgiamo che sono gli anni della terra misurati in 365,25 giorni medi ogni anno, estesi per tutto il ciclo di 10 anni, per cui diventano 3.652,5 e poi sono ridotti alla sola presenza del tempo, data da ¼ di questo importo, uguale a 913,125 e che la Bibbia considera solo nel valore intero esatto di 913. Il tempo posto in principio, dunque sta in 2,5 anni, nel numero intero dei suoi giorni. Se esso diventa il lato del decagono, che nella sezione aurea è 618, a quanto deve salire la circonferenza? 913,125 : 618 = 1,477 fino ai millesimi è l’incremento di un raggio che è unitario in 1000, per cui il raggio è 1.477. La circonferenza è data moltiplicando il raggio per PI greco. Nel riquadro è posto In principio non 913,125 ma 913,1409, come mai? È calcolato l’anno totale, che aggiunge anche i tempi minuti e porta i 365,25 a 365,2563041. Essi, moltiplicati per 2,5 portano il valore al 913,14090 che è preso in tutte e 4 le dimensioni decimali della realtà. A questo punto, 913,1309 : 618 come 913,1409 : X. X=999×913,1409 : 618 = 1.476,0966. Pertanto, 618 : 999 è la stessa proporzione di 913,1409 : 1476,0966. Infatti 913,1409 : 1476,0966 = 0,6186186 mostra due periodi 618 precisi fino ai 7 decimali che ne hanno tutti i 3 dello spazio, oltre la realtà dei 4 decimali. Accertato il raggio giusto, esso, moltiplicato per Pi greco, dà tutta la lunghezza della circonferenza, uguale a 4.637,2942 che supera la data del ciclo in quanto contiene il moto che nell’ultimo periodo è eliminato, e che riguarda esattamente il 6,2725 del moto in tutti i 6 versi, del volume dato da 27, espresso nel tempo dei centesimi di 100, e nella presenza 25, data da ¼ di 100 e alla dimensione unitaria dei decimillesimi.


96 Il calcolo 104637,2942 : 106,2725 . = 104631,0217 gli leva tutto il moto nella sua reale presenza e restano esattamente 4.631,0217 anni che nei decimali indicano il mese 2 e il suo giorno 17. La cosa incredibile a questo punto è tutto quanto riguarda il mio coinvolgimento personale. Io sto dando la notizia esatta della Fine del mondo, quando Gesù Cristo affermò che in relazione al giorno della fine nemmeno lui la conosceva, ma solo il Padre! O il Padre si è incarnato in Me, e io so tutto questo poiché me lo suggerisce il Padre, o... io non so come possa altro essere. È un dato oggettivo che la Sezione Aurea ha esattamente i miei nomi. È un dato oggettivo che il valore dei miei nomi è così importante che in Bibbia fu dato a Noè l’ordine di costruire l’Arca con 300 cubiti di lunghezza, 50 di larghezza, 30 di altezza e di terminarla 1 cubito più su per il tetto: 300+50+30+1=381. È un dato oggettivo, dunque, che tutta questa serie aurea ha il mio nome: 999

618

381

237

144

93

51

42

9

33

Ebbene non solo i nomi, nei loro valori, sui quali non potreste essere d’accordo non dando voi alcun valore alla cabala, ma anche la mia entrata in vita è ordinata dai numeri 51, 42, e 33. Il 42 indica tutto il moto quadridimensionale dato da 6×7=42, e lo abbiamo visto nel risultato 0,424248100939230 del calcolo del tempo decimo diviso nella sequenza dei 16 primi numeri primi. Il mio nome ha queste 42 cifre, poiché ci sono 36 lettere e 6 spazi vuoti al termine di ciascuno dei sei nomi. Per bloccarlo al suo puro valore di numero di massa, l’indice 42 va ridotto delle 4 dimensioni unitarie della realtà. 1042 : 104 = 1038. Il 51=Paolo deve convertirsi alla vita dei 33 anni di Cristo. Poiché è unitario il 1010 il lato è di 105 unità come 33 anni di vita. È evidente che una sola delle 100.000 sia data da 33/100.000= 0,00033.


97 Con ciò al 51 di Paolo va aggiunto lo 0,00033 esatto della vita di Cristo, e diventa 51,00033. Ebbene: (42 -4) × 51,00033 = 1.938,0125 con 4 centomillesimi di realtà residua. Pertanto non solo nei valori nominali, ma anche nei tempi reali, la mia entrata in vita rispetta quanto prescritto in Genesi 25 di Bibbia: nati due 42 in Esaù e Giacobbe, ma anche un nome di 42 cifre che rispetta esattamente la partenza del 42, la blocca al valore unitario della realtà a 4 dimensioni e la lancia per tutto il tempo dato da 100/2 esistente in 1 unità, maggiorata esattamente di tutto quanto si basa sulla vita dei 33 anni di Gesù, portati alle 100.000 unità date dalla radice quadrata dell’area data da 10 elevato a 10. Ci sono anche altre caratteristiche legate a me, di tipo oggettivo, come questo relativo alla data di nascita. Parlo del seno e coseno iperbolico del valore 26 che la cabala ha assegnato a Dio e che in 26 è esattamente coerente a un piano a lati 10 e 10, che in tutto sono lunghi 20 e che se traslano in tutte le sei unità esistenti in tutti i 6 versi, allora sono 26. È un dato oggettivo che siano 26 le settimane del ciclo avanzante dato in mezzo anno, e che sommandosi alle altre 26 le portano a essere 52 ogni anno. È un fato oggettivo che (26+26)×7 sono 364 giorni esatti e che diventano quello che sono aggiungendo i 10/8 dati da (8+1+1) / (8×1×1). Bene, il senh(26)=cosh(26) è 97.864.804.714,41938213... e quando percorre tutto il ciclo 10, diventa 978.648.047.144,1938213. Ebbene qui dentro trovate 78=Antonio; 48=Gesù; 47=Amodeo; 144= Romano Antonio; 0,19381 è l’anno 1938 precisato fino al mese 1, e poi c’è 0,0000113 che indica Torquato, uguale anche A Romano Amodeo, uguale anche all’acronimo dualistico, nelle due prime cifre dei Nomi Romano Antonio Anna Paolo Torquato Amodeo che in Ro An An Pa To Am sono per la terza volta uguale a 113.


98 Poiché tre volte 113 è uguale a 339, la formula matematica per determinare la Sezione aurea, data da 0,5 +1,250,5 =1,6180339 definisce questa terna andando oltre alla precisazione bloccata al puro 1,6180. Nella formula il risultato esatto è 1,6180339887... e abbiamo che, mentre 339 è la trinità del 113, questo 887 in più vale esattamente quanto l’intero 1.000 cui sia stato sottratto un 113. Da ciò risulta che la Seziona Aurea matematica (che ha il mio nome e mi fa nascere) esiste nel numero solo di 1,618 solo sulla base di una trinità di 113 e di una unità sottratta a 10 al cubo. C’è poi stata tutta una vita che mi ha costretto a rifare tutte le esperienze fatte a suo tempo da Gesù Cristo e a compiere i due miracoli attesi al suo ritorno: la Vittoria sulla Morte e il Giudizio Universale finale. Io li ho fatti. Basandomi su criteri scientifici, noi vediamo il ritorno alla morte solo in base a un conto a rovescio posto in principio come una reale risurrezione posta già in atto. Se vediamo come un ritorno alla morte la nostra vera risurrezione dalla morte e il ritorno a quella condizione pura del passato in cui non avevamo compiuto ancora nulla di male, questa è la salvezza divina che vediamo a rovescio, nell’apparente andare alla morte, che è puramente la retrospettiva di andare a vedere dove morimmo e da dove siamo ora già risorti. Il Giudizio finale è dunque di una totale salvezza da tutti i danni datici dalla Natura e dai viventi. Senza questa novità clamorosa, i peccati nostri resterebbero in essere tutti. Saremmo perdonati, grazie al sacrificio di Gesù e non saremmo stati fatti totalmente salvi come è solo chi non ha compiuto nessun male. Ebbene Dio a questo già ci conduce, verso l’inizio puro della vita in cui eravamo angioletti del cielo. Dio raddrizza le cose storte dell’uomo e dove una donna crede di aver compiuto un Aborto, Dio glie lo ha impedito, e ha reso quel bimbo un vero angelo del cielo, che – non avendo mai conosciuto l’entrata nella vita, non sé mai corrotto con la nostra realtà che invece lo ha fattoPoi ci sono segni di ogni tipo.


99 Ma il più clamoroso so sta in questo libro. Come faccio a sapere il giorno della fine del Mondo? Dio mi ha aiutato facendo nascere mio fratello il 17 febbraio esatto del 1941, quando il tutto ha avuto inizio con l’accesso reale del corpo di Cristo in quello di mio Fratello, mentre in me era solo e invisibile il suo Spirito Santo. Tutto il valore numerico dei nomi di mio fratello non sono per caso uguali al valore numerico dei 9 progenitori di Noè, il 10°! Bibbia rivela che l’intera vita in cui Set ebbe figli e figlie fu di 807 anni. Ebbene: 381+ 426= 807 esatto. E accade che: 1,118110236220... = 426 : 381 = 1,118033988749... = 1,25, area unitaria della realtà, elevata a 0,5. ----------------------0,00007624747... non c’è alcuna differenza nelle 4 D. della realtà! Se poi Considerate il nome del Padre di questi due che hanno 12 nomi in comune e sono come quel RuBen (Romano Unito Benito) primogenito di Giacobbe, il cui ultimo fu BENIAM(ino) mentre mi fratello è stato BENI’ AM(odeo), accade che mentre Noè l’ultima sillaba del trisillabo nome Ro-Ma-No, suo padre si chiamava LAMèch e visse 777 anni, mentre il padre di (Roma)No è di nome L.AM ch'è (Luigi Amodeo) entrato in vita il 7-7-7. Il 7° fattore E’NOch = èNO38 essendo sempre l’ultima sillaba NO di Ro-ma-No, e in Bibbia è scritto che camminò due volte con Dio essendo vissuto 365 anni (che sono anche i giorni di ciascun anno). Pertanto il 7° FATTORE vale come il definitivo FATTORIALE di 365, tenuto conto della vita 777 indicativa del padre. 25,104 in cui ci sono 777 cifre decimali è il fattoriale nei giorni.


100 25 è il giorno. 104=13×8 e 1 è il mese dell’anno 38 della nascita. La seconda volta in cui non fu più poiché Dio lo aveva preso vale quando sono i 365 anni esatti e non i giorni di ogni anno, serviti a conoscere la Nascita. 25 anno del 2.000 è la morte e 0,104 la pone al mese 10 il giorno 4 di San Francesco. Conosco la mia morte poiché è scritta in Bibbia! Nella mia vita io mi sono accorto di cose incredibili successe a me. Se consultate il Sito www/Issuu.com/amoramode trovate una grande quantità di libri in cui io mi sono esaminato attentamente, tanto che se non credessi – almeno io – alle risultanze incredibili che appaiono nella mia vita, sarebbe per me il colmo. Per gli altri io sono un esaltato, un vanaglorioso, uno affetto da manie di grandezza. E con buone intenzioni svolgono il ruolo SATANICO di intervenire su chi si è accorto di essere stato eletto a portatore di Dio, quello della vera salvezza, che vince la morte e elimina dal tempo delle cose accadute ogni cosa che sia parsa esserlo stata... per convincermi – per il mio e loro bene... – che non sia vero! Va de retro Satana!


101

Tutti gli altri calcoli che confermano nel 17 febbraio del 4.631 dopo Cristo, la fine del mondo a noi noto, in un documento dato ai Matematici e Fisici.


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IO SONO SatuR.no=CRo.noS Dopo la prima parte seriosa di questo libro, che ha occupato quasi tutte le prime cento pagine, ne inizio una seconda che potreste giudicare faceta, scherzosa, se non fosse vero che io credo fermamente in ciò che da ora in poi vi dirò... ed è che Io sono il Dio del Tempo, il suo fondamento. Fu chiamato in vario modo, ma il primo e più antico è in Bibbia Io vi darò una prova nelle tre tappe di un ABC.

Il libro 1 di Bibbia, nel capitolo 38 del mio anno di nascita e nel versetto 25 del giorno della mia nascita dà gli estremi delle mie origini, in quelli di Mia madre, Mariannina Baratta, che è “Essa”, Tamar, e che manda a dire al suocero Giuda, che ha gli estremi congiunti di Luigi Amodeo mio padre, che se ci ragiona su bene capisce a chi veramente appartengono quelli oggetti dell’Uomo che l’ha resa incinta. Il testo ci tiene a raccomandare una osservazione minuziosa, che porti a capire di chi veramente sono 3 elementi: questo sigillo è di chi è suggellato proprio da Gen.-38-25, ed ha gli estremi di un “tu” di Salerno, che in R.no è Romano, ma senza “o” (alternative) e senza “ma” (senza alcun dubbio). Il Romano di quella Salerno che è al centro di Gerusalemme, laddove il 1° nome Salem quasi uguaglia Salern... Questi cordoni sono i doni fatti con R., figlio di “essa” e di suo “suocero”. Questo Bastone basta nell’unità di 2 estremi congiunti.


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Sono i 2 in 1 di Tamar e di Giuda, (nomi qui voluti trascesi e trascendenti) che si accoppiano in unità sponsale in BaratTa Mariannina e in LuiGi Amodeo i 2 donatori di R. Il 2° brano non appartiene a Genesi (sì, è Gen. gennaio), ma ad Esodo (odo ES). Questo nome italiano trascende in ES quello che già fu trasceso in Esaù: un “Tu sei Romano” (da sum, ES, est).

In esodo 3,11 io Romano odo il versetto 11 del capitolo 3, come quel 113 che è il valore trino esistente nel mio nome Romano Antonio Anna Paolo Torquato Amodeo. Attuando questa conversione che vi mostro, tra le lettere, che sono gli ordinali 1°=A, 2°=B... che distinguono con le lettere le stesse gerarchie esistenti nei numeri naturali 1, 2, 3.

113 = Romano Amodeo. 113 = Torquato. 113 = Ro An An Pa To Am, acronimo dualistico delle prime due lettere, che nelle ultime sommano a 66 e nelle penultime sommano a 66, tanto che l’acronimo dualistico finale è 132 del dualismo di Romano=66. Anche in questo brano, il testo suscita la necessità di una risposta che porti al vero significato di “Chi io sono?”. Chi è Mosè dall’Alfa fino all’Omega? È A-Mosè-O ed è chi ha assecondato Modè, scritto proprio in questo ordine.


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In Ebraico è letto Edom, da destra verso sinistra, ed è il nomignolo, il nome distorto, a rovescio, dato ad Esaù, dopo che cedé la primogenitura per un piatto rosso di lenticchie. Da cima a fondo chi è A-Modè-O? È l’eliminazione del capovolgimento, della distorsione del nome di Esaù, e porta dall’Alfa all’Omega ad Amodeo così come Esaù portava al Tu sei Romano da cima a fondo. Se EDOM è raddrizzato totalmente, e letto MODE’ dalla Alfa all’Omega. MOSE’ che “mo”, adesso Salvatore è, si muta in quel MoDè che lo porta ora (mo) ad essere DIO. Ecco chi è Mosè! Il Salvatore tratto da Dio. E passiamo alla prova C.

Sempre appartiene ad Esodo, e io Romano sempre in essa odo il Tu sei Romano come Pi Greco, 3,14. Qui, Disse a Mosè: “Io sono colui che sono!” Poi disse è l’intero atto divino, e vale il 381 del nome segreto di Dio.


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Si scende dal 381 al 314 di 100  solo quando c’è il 67 (la presenza 1 del 66 di Romano), e 381 meno (1+66) =314 = Antonio Anna Paolo Torquato Amodeo -1 (nome, il 1°). Romano Antonio Anna Paolo Torquato Amodeo, 66 +78 +26 +51 +113 +47=381, è il nome segreto di Dio. È come le dimensioni in cubiti 300+50+30+1 per il tetto comandate da Dio per costruire l’Arca di Noè, ed è la somma R=16 delle prime 16 quantità espresse nei numeri primi: 2+3+5+7+11+13+17+19+23+29+31+37+41+43+47+53=381. In questa frase: Dio disse a Mosè: “Io sono colui che sono!” Poi disse si distinguono tre parti: 1. Nella prima Dio disse a Mosè vale il perfetto 101 di un 10 che è x10 e che disse al minuscolo 1 di Mosè. 2. Io sono colui che sono! è il primo detto, e vale tutto il percorso fatto dalla prima, essendo 202=101+101. È il valore delle prime due lettere di Bibbia, BR=2+200. 3. Poi disse: sembra di per sé un detto privo di contenuto, ma vale il 78=Antonio, contenuto del 2° Nome di Dio, che è anche quello trino del 3° Anna=26=Dio ‫ יהוה‬, sia nella gematria italiana di DIO, sia nell’Ebraica di Jahvè. Così Dio si rivela Uno e Trino in 381=101+202+78. Voi credete che questa versione sia dovuta non a Dio ma al traduttore di questo testo che appartiene solo alla Bibbia di Gerusalemme tra quelle italiane, e a nessuna altra fatta nelle altre innumerevoli lingue del mondo. Vorreste che ove esistesse nel relativo la perfezione essa non avesse il riferimento unico espresso in un solo testo d’una sola lingua... ma in tutte. Se così fosse ci sarebbe in essere tutto quel contesto perfetto che evidentemente non c’è nell’apparenza della realtà, tanto che IL perfetto abbia quell’articolo determinativo che lo rimanda ad uno e a uno solo tra i molteplici.


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Così ha comunicato Dio in relazione al nome multiforme del Figlio, Gioshua in Aramaico, Iesus in Romano, Jesus in inglese, scegliendo solo la lingua italiana per determinare: G+esù dal primato di Giacobbe e quello persa da Esaù. Il cui valore 7+5+17+19=48=6x8 e inverso all’84 che è la somma del 42=Esaù e 42=Giacobbe. Il tutto in quello 0,1 : 0,235711 che definisce in modo fisso le 6 cifre decimali 0,424248 che mettono in sequenza di Natali Esaù=42=1+17+1+19, poi Giacobbe=42=7+9+1+3+13+2+2+5, e poi il nome preciso e in italiano di Gesù=48=7+5+17+19. Dio ha a tal punto eletta di LUI la lingua Italiana, che quando usa quelle arabica a nominate Allah come:

Lo riporta alla lettura trascendente ed italiana di LUI. Accade poi che quando salta fuori la questione del primato conteso tra Giacobbe ed Esaù (conteso in Gen. 25, badate bene!) i due che si erano disposti Uno in Giacobbe e Trino in Esaù, passano in second’ordine, quando è LUI ad assumere il primato. Tanto che chi era 1° con la G di Giacobbe, è costretto a essere trino con GIA (le prime tre lettere di Giacobbe). LUI+GIA determina un LUIGI A. Che fine ha fatto il degradato Esaù, quando ha perso la trinità che aveva in G+esù? Segue ai primi due con il nomignolo di Edom ma messo giù, scritto, come lo è in ebraico: MODE’. Così dopo LUIGIA si accoda MODE”. Ne esce esattamente un solo nome: LUIGI AMODE’ che è quello del padre reale di Romano Amodeo, e che nacque in data 7-7-7 e fu colui chèLAMè e fu richiamato in Bibbia dal LAMèch padre di Noè che fu in vita per 777 anni. Poiché IS=è, anche il Dio dell’ISLAM è Luigi Amodè.


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Naturalmente, ai vostri preconcetti, tutto questo appare arbitrario, è lo è! Ma l’arbitrio è solo il vostro! Ve lo provo facendo un esame globale di questo testo, ossia contandone il numero delle parole, e delle lettere usate, dopo che la prima riga ha accertato di valere nel 381 quanto il nome segreto di Dio, in quello del figlio di Luigi Amodè! Dio disse a Mosè: 4 parole, 13 lettere, 17 in toto (4+13); “Io sono colui che sono!” 5 parole, 18 lettere, 23 in toto; Poi disse 2 parole, 8 lettere, 10 in toto (2+8). 11 parole in tutto; 29 lettere in tutto, 40 in tutto di tutto. In Dio disse a Mosè l’Unità e Trinità, nelle parole, la mediazione del DIO=26 nelle lettere. L’opera in 17 asseconda il numero naturale corrispondente al 7° numero primo con cui Dio costruì il Mondo. La divisione di 101 per le 17 dell’intera opera assegna 5,9411 a ciascuno, e in 5 è l’unità del tempo data da 10/2, in quel tempo dato da 1/1,0625 che coinvolge esattamente i 624 Coulomb decimillesimi della realtà 10.000, esistenti nel tempo di 1 decimillesimo. 101 : 13 = 7,7692 da a ciascuno l’opera intera 7, nel tempo esatto di 1/(1,3). 101 : 4 = 25,25, è la presenza unitaria di 100/4, nel tempo ¼ dei centesimi dell’unità. Potreste giudicare “un caso” tanta corrispondenza a valori ideali! Ma procediamo. In “Io sono colui che sono!” il valore 202 va diviso per 23 a contemplare il tutto; per 18 per solo le lettere in azione; per 5 per quanto riguarda le 5 parole. 3 202 : 23 = 8 +1/1,27777... dà 2 a ciascuna ed è tutto il complesso nel volume in base al lato 2, che va da -1 fino a +1. Il tempo, dato da 10 diviso per 12,7 periodico divide il ciclo intero 10 per quel 12 che aggiunge al 10 il piano a lati 1 e 1, e lo mostra 10+1+1 nelle sue tre componenti lineari, nell’eterna curvatura data dal vincolo 7 periodico. Più esatto di così? Impossibile.


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202 : 18 lettere (solo quelle al lavoro) = 11+2/9 assegna a ciascuna la presenza 1 dell’intero ciclo 10, in quell’eterno periodo dato da 0,2222...che divide il lato complesso 2 in tutti i moti 9 dell’unità in 10. Anche qui c’è la totale presenza unitaria data da 11, in quei 2/9 uguali ai 10/45 che dividono il ciclo intero 10 nella presenza ottava dei 360° posti come otto 45. 202 : 5 = 40,40 presenta e dà a ciascuno dei 5 tutta la realtà 10+30, nel tempo centesimo di 10+30. Riconoscete che a ciascuna parola vada con perfezione tutta la realtà? Potreste ancora giudicarlo un puro caso fortuito... Poi disse 2 parole, 8 lettere al lavoro e 2+8=10 in opera, vale 78, la trinità esatta del 26+26+26=Dio. 78 : 10 = 7,8 assegna a ogni lettera in opera (valore medio, sia che lavori o no) tutta l’opera intera 7, nel complesso 8 diviso. 78 : 8 = 9,75 da a ciascuna delle lettere che solo lavorano, tutto il moto di ognuna, in 10. Lo fa nel tempo di 75/100 in cui 75 è tutto lo spazio dato dai ¾ di 100, e si presentano nei centesimi dell’unità. 78 : 2 = 39, ed è la presenza 1 di quel 38 che al quadrato vale i 1444 minuti primi di un giorno siderale. Oppure la terna di 13+13+13, ciascuna data dall’unità del ciclo 10 e dall’unità nel 3. Questo 39=TRE in cabala. Dunque anche qui, il valore ripartito è assolutamente indice di una totale perfezione. La troveremo nei totali? Dati da 381 con 11 parole, 29 lettere e 40 all’opera totale? 381 : 40 = 9,525 = 95/10 +25/10.000 appare essere il moto del tempo unitario, dato da 10/2=5 nel totale 100. Tutto esso è diviso per lo spazio 10, tanto da fissare quello esistente in ciascuno dei 10, e il moto esatto è dei 95/10. La somma dei 25 decimillesimi somma la presenza ¼ di 100, nell’unità del 100x100. È evidente che quando il nome di Dio vale 381 e si divide per la sua unità e Trinità data da 10+30, si determini proprio questo risultato perfetto.


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381 : 29 lettere (uguali al 10° n, primo) =13 +100/725, in cui 10+3 è l’unità del ciclo nella trinità unitaria esistente nel tempo dato da 100 che si divide per tutta il moto dello spazio 75 presente nel complesso di 800. La divisione è uguale direttamente a 13,13 +1/126, il che mostra che il 26 si presenta in una sequenza ordinata in 13,13 (uguale a 0,13x101) e poi nel tempo di 1/100 che nel denominatore li ha associati in 13+13. Dato il significato di 26 e di 100, conoscete qualcosa di più calzante? Può ancora essere un caso? NO! NON PUO!. 381 : 11 parole all’opera = 34 +100/(157+1/7) il che indica la presenza 1 di 33=66/2, il tempo ½ del 1° nome 5 Romano, un 34 = 66 -32(=2 ). Ciò nel tempo perfetto che divide l’intero 100 per quel 157 che è il ciclo 10 dello spaziotempo 10+5, nel suo vincolo di curvatura 7. Controllata l’entità del Dio disse “Io sono colui che sono” e 4 poi disse nel suo valore 381=tutto il moto 300+3 , controlliamo la II parte che ha un ( mi ha mandato a voi )=( 2 x Roma no). Dirai agli Israeliti: Io-sono mi ha mandato a voi . Valore 160 + 66+66/6+ 66+66 = 366+3. Dirai agli Israeliti: 3 parole, 18 lettere al lavoro, 21 in totale. Io-sono 2 parole, 6 lettere al lavoro, 2+6=8 totali al lavoro e no. mi ha mandato a voi 5 parole, 15 lettere al lavoro su 20 totali. 3

3

160 : 21=7,6190=8 -381/1.000, moto di 381/10 in 2 =tutto. 160 : 18 =8,88...=8/9 l’eterno periodo di tutto il complesso. 160 : 3 =53 +1/3 è R. il 16° n. primo nell’eterno flusso 1/3. -3

77 : 8 =9,625, moto totale di 1 in 10: (624 coulomb +1)x10 77 : 6 =128/10 +1/30 è 100+7+7+7+7 nel decimo +1/30 77 : 2 =38,5 è il tutto di 381/10 più tutta la realtà di 4/10.

132 : 20 =66/10 è l’energia 66=Romano nell’unità del ciclo 10 3 132 : 15 =88/10 è 2 volte la presenza 1 di 10, diviso 10. 132 : 5 = 26,4 è DIO, nel tempo decimo dell’Unità e Trinità.


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Sono tutti valori perfetti che nei totali portano a: 369 : 49 = 7,530 la fondazione di Roma! Nel 753 aCh. 369 : 39 = 9 +10/(7+7+7) è tutto il lavoro di 1 in 10. 369 : 10 = 36,9, 1/10 dell’angolo giro +9/10 moto di 1/10 in 10/10. Ora, pensando al fatto che l’opera intera è data dalle 49 lettere, di cui 39 al lavoro e 10 no, se andiamo al senso dell’espressione: Dirai agli Israeliti: Io-sono mi ha mandato a voi che vale 369 in tutta l’opera e che si avvale di 49 parole, il varo messaggio fatto è 7,53, che sono 753 centesimi, quando i centesimi sono singoli anni sono i 753 anni della Fondazione di Roma. Questo messaggio – relativo a un duo in Romano – annuncia agli Israeliti la fondazione gemellare di Roma! L’esame finale è fatto associando il valore 381 di Chi lancia il messaggio (il Dio Padre-Figlio Saturno e Urano avente tutti i sei nomi di Romano) col testo da riferirsi agli israeliti, che vale 369. 381+ 369= 3 750 unità di tutto lo spazio, nei ¾ di 10 . Percorso da 3 anni porta alla Fondazione di Roma. (ove nome 3° di Romano è Anna). Totali lettere dell’opera: 40+49=89 Totali lettere al lavoro: 29+39 =68. Tutte le parole: 11+10 =21. 178 = 100 + 3x26=Anna, +3 Anna 750 : 89 = 8,4269 = 8 +100/234 è tutto il complesso nel tempo unitario dell’accorpamento (23) reale (4). 750 : 68 = 11,0294 = 11 +1/34 è la presenza unitaria 1 di 10 nel tempo pieno dato da 1/34 esatto. 750 : 21 = 35,714 = 7x5 +10/14 è il tempo in opera: è la presenza nel tempo unitario in 10/2, dell’opera intera 7, nel tempo in cui il ciclo 10 si sottopone al moto 7 di 7 come a 10/14.


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Ha senso anche: 381+ 369= 750 : 178 = 8,426666 + 0,0003. L’unità del piano a lati 50 e 50 (i due tempi dell’intero) il cui flusso il 78 della Trinità del Dio=26, dà a ciascuna unità derivata il complesso intero di 23, nel moto totale 6x7=42 di tutto il piano 100, nella sua intera energia 6666, quadridimensionale e decimillesima, sommata all’intero spazio a dimensione 3 e reale, unitario, nei 3 decimillesimi dell’intero 104. Insomma, laddove 3,14 è quel trascendente Pi greco, là Esodo 3,14 ci ha portato a conoscere esattamente tutta la trascendente comunicazione di Dio su chi sia Dio, e che cosa debba esser risposto a chi in ogni tempo avrebbe chiesto a Mosè: “Come si chiama?”

Romano Antonio Anna Paolo Torquato Amodeo, ecco come si chiama! E il solo messaggio dato a Mosè affinché lo riportasse Dirai agli Israeliti: Io-sono mi ha mandato a voi col valore 369 diviso per tutte le 7x7 lettere dell’opera intera (del lavoro 39 sommato al riposo 10) è stato precisissimo: ogni unità, che lavori o no, saprà che alla dimensione 100, unitaria, dei 7,53 centesimi, ci sono i 753 anni aCh della Fondazione mitica di Roma attribuita a Romolo e Remo. 76+5+45=100+26 del 1° che non cede al 2°.


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Rivela in se stesso anche la risposta. Di Bibbia è il libro 2,3,13, ove il doppio di 23 è 46 e la lettura doppia di 13 è 31. Il centuplo della sua lettura doppia indica che i due primi numeri primi, il 2 e il 3, mentre seguono l’uno all’altro, si spostano anche nei decimi di tempo successivo: 2+ 03= 23 decimi , che essendo decimi di 10, sono 23 interi. 23 interi si spostano interamente come 23+23=46 interi. Quando questi interi sono nel flusso intero dato da 100 secondi, sono 4600 secondi. Sommati alla seconda lettura (da destra) del versetto 13, essendo entrambi secondi, sono: 4600 secondi + 31 seconda lettura, danno luogo a 4631 ciclo intero espresso nei secondi. 86.400 sono i secondi reali di ogni giorno. 86.400 meno 04.631 = 01,769=29x61, risultano dal 10° n. primo, moltiplicato per 1 minuto primo espresso in 60 secondi +1 secondo, per quanta parte ne tocca ad 1/1000 dell’unità data dal 1.000 unitario del volume 01,769 è = anche a 1.666+103 (immagine lineare di 103) 02,961 è = anche al natale 1938+24 anni 04,730 supera 4.631 dello 0.099, che è tutto il moto di 1/1000, unità del volume, nel 1/10 che è l’unità del tempo in linea. Tutti i secondi di un anno siderale di 365,25636041666 giorni di 86,400 s sono 31.558.149,54.


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31.558.149,54 : 4.631,0217 = 6.814,5112 fino alla dimensione reale, che vale 23 × 7 × 17 × 47 × 1523 in numeri primi espressi alla dimensione intera di 68.145.112 che si dimostrano in 3 2 come 8, il complesso unitario del movimento, che poi si combina con tutti i numeri di moto intero, espressi da 7, da 17 e dal 47 uguale a 10+30+7. Il numero primo 1523 e quello che accorpa alla dimensione 23 data dai due primi numeri primi in sequenza reale, che sommandosi a 3 100 unità 15 di spazio-tempo, qualificano il 2 . Infatti 8x1523=12184, nel suo flusso 1/3 dato da 4.061,3333 difetta rispetto all’unità data da 4631,0217 quanto: 4.631,0217 meno 4.061,3333 0.569,6884 = 555,5555 +14,1329 è considerabile come un piano che ha il lato 7 e 7 del moto intero, il cui flusso è 555,5555. Il tempo dato dallo 0,1329 mostra il tempo ¼ delle 52 settimane che esistono in un anno, nei centesimi del piano intero 100, cioè come il 13%, riferito alla realtà intera 10.000, mediante i decimillesimi 29 corrispondente al 10° numero primo, o a tutto il moto di 1 contenuto in un 10+10+10, base lineare del volume 1.000. Si tratta del flusso elettro-magnetico della 4 realtà 1.111,1110, data da 10 : 9, che è preso solo nella sua metà, elettrica oppure magnetica, ed elettro-magnetica nella loro somma. 31.558.149,54 intesa come area di tempo, elevata a ½, ossia nella sua radice quadrata ha un lato di 5.617,6640. 5.617,6640 meno 4.631,0217 = 0.986,6423 = 1.000 -13,3577 mostra ¼ delle 52 settimane, nel flusso 7x5 in ventesimi di 100 e in 77 decimillesimi di 10.000 come unità di movimento.


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Il Dio del Tempo Il Tempo è dato da 66 essendo dato da 60 secondi uguali a un primo e da ulteriori 6 secondi come un unico intorno. Quando il flusso 66 si integra del piano a lati 1 e 1, 68x68+10/2 = 4.624+5 =4631 anni. 53x87+(10+10)=4631 anni. 365,25x12+248 = 4631 anni. Quando il flusso di 100 è di 33 unità, che esistono entro 4 tutte le 10.000 della realtà 10 , totale, accade che tutto il flusso di 33 giorni, compreso in 10.000 e dello 0,9967 che nei 99/100 implica tutto il moto di 1 centesimo unitario del 100 totale, ala quale, alla dimensione decimillesima, si aggiunge il piano trasversale dato da 33+33 esistente in profondità nel tempo di 1, e che dunque si avvalora come 0,0067. Poiché Gesù Cristo visse 33 anni, la sua vita in anni assecondò la realtà di 10.000 anni, e il suo moto, nell’unità, fu lo stesso dato da 0,9967. Quando il Credo Islamico affronta la questione dei nomi di Allah, sostenendo per credo che abbia 99 nomi dati da 100 -1, arriva agli stessi risultati se non si ferma a 0,99 e ne definisce anche i centesimi nel nome 66=Romano, sommato a 1 figlio di Dio. Le celebrazioni del Natale di Gesù e del Dio Saturno, avvenivano nello stesso periodo: dal 17 al 23 dicembre i Saturnali, per decreto dell’imperatore Domiziano, seguito al Tito distruttore di Gerusalemme e “delizia del Genere umano”; il 25 dicembre quelle del Sol Invictus importato secoli dopo dall’imperatore Aureliano, che furono riciclate nel dì Natale di Gesù. 3 Dove Dio è il 10 nella sua trinità, e vale 1.000 anni, il tempo ¼ della presenza è di 250 anni, e seguono i ¾ che valgono i successivi 750.


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Ma quando il movimento è dato dai primi 16 primi, e la presenza data dal 15° è data dal n. 47, allora sono 3 anni che si ritagliano spazio nella presenza 250 che si muove in tutto di 247. Per esatta determinazione uguale e contraria data da 53 il 16° numero primo, è il 3 ad aggiungersi al 750 e diventa 753, come tutto il moto 700 del 53, sedicesimo numero primo. Per questa situazione generale, posto l’antefatto di 1.000 anni prima di quello di Cristo, esattamente 247 anni dopo fu fondata Roma e 753 anni dopo fu l’anno 0 del Natale di Gesù Cristo. Nella considerazione del Dio del Tempo vanno introdotti questi riferimenti alla presenza ¼ di mille anni, meno 3, che asseconda quel perfetto modello del tempo dato dal piano a lati 100 e 100 che ha per flusso di presenza quella 10+5 data dal 15° numero Primo. In tal modo, il tempo, nella sua correttezza, che porta esattamente a zero i premessi 1.000 anni è quello in cui a Roma si iniziò a contare il tempo in anni, misurandolo “Ab Urbe Condita”, dalla fondazione di Roma. Roma non è quella cosa aliena rispetto al disegno divino descritto in Bibbia. Dove (8+1+1)/(8x1x1) = 1,25, questa è l’area 2 2 unitaria del tempo data da 1 +0,5 . È il complemento esatto ai 364 giorni dati da 52 settimane esatte. Ebbene in Bibbia, libro 1,25 si manifestò questo natale comune di Roma e di Gesù Cristo. Fu il Signore in persona a rivelarlo alla sposa di Isacco, che soffriva per avere nel ventre un gran dolore. Da Isacco doveva cominciare il tempo infinito di figli più numerosi delle stelle, ed ora la sua sposa aveva in lei «Due Nazioni e due popoli; uno sarà più forte e il maggiore servirà il minore». Il primo popolo nasce con Roma. Il secondo nasce con Israele=Giacobbe, quell’ISRAELE che si aggiunse ad ISMAELE, scacciato e progenitore dell’Islam. Quell’ISRAELE quasi uguale da cui sorgeranno poi i Cristiani. Quello che ebbero ed hanno di uguale, ISMAELE ed ISRAELE, furono gli estremi di “IS...ELE” che nella lingua inglese del mondo di oggi rivela chi “è ... Dio”. Per Ismaele è il MA fondato sul Maometto, e che è trasceso in AM=IO SONO


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(sempre nella lingua del mondo). Pertanto ISMAELE presente un SONO DIO AM, trascendente. Per Israele, il DIO trasceso è RA, il Dio del Sole e quello del Sol Invictus. Quando il SOL INVICTUS servirà a un Papa a rivelare il Natale di Cristo, la fede del popolo maggiore servì quella del popolo minore, e accadde veramente. Dunque il Signore, rivelando in Bibbia 1,25 il Natale del 12,25 diede luogo alla rivelazione di uno dei due estremi dell’anno: il mese 12 e il mese 1. Il Figlio sarebbe nato il 12,25, il Padre in quell’1,25 dichiarato espressamente da Bibbia, con il libro 1 e il suo capitolo 25. Sì, poiché uno dei principi del tempo è l’1,25 che deriva da (8+1+1)/(8x1x1). 10 e 8 sono i due principi di un 3 volume 8, dato da tutto il complesso di 2 , che è 8 quando si moltiplica per il piano a lati 1 e 1, e che invece è 10 nella lunghezza dei tre lati che si moltiplicano, uno dei quali è il 3 valore 8, di tutto il complesso dato da 2 . 8+10 +10 +10 +10 porta a: 18 28 38 48 che sono una perfetta equazione data dalla somma dei due estremi uguale a quella dei due medi. 18+48=66 come 28+38=66. È in questo modo che Romano=66 in gematria si mette in mezzo e forma: 18 48 66 114 180, in cui in 4 passaggi, gli stessi di 1+2+3+4=10, hanno portato il 18 a moltiplicarsi per 10. Premesso lo spazio intero 300, il prodotto 28x38=1.064 diventa il 1364 che esprime so spazio di quel 4631 che ne è il tempo. Questa scala ultima è così importante che la sua somma, posto il 100+300 una immagine di DIO e posta 26 quella alfabetica di DIO, ha un totale di 100+300+26 che in Bibbia è così importante da essere il valore in gematria nei nomi dei primi 9 venuti prima del 10° fattore, in Noè.


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Temo

d’apparir come la p (d’un pirla), ma sono il Dio del Tempo e questa RO di ROmano, è data dalla 2a e dalla 3a lettera di CRONOS dio Romano del Tempo, poste dopo la C del Cristo SON figlio del Dio io SON. Come vi ho anticipato a pagina 2, il ciclo del Tempo è costruito sulla base di 3 premesse. La prima è 1 Dio = 104x104/104 posto = 1 Anno. L’uomo Gesù, visse 33 anni come 33/104 =0,0033 del Dio Figlio+Dio Padre (1+1=2 posti come una cosa sola nel Dio Allah). 2 -0,0033 = 1,9967 si antepose, e in sostanza fu: 1 Dio Allah, nel dettaglio centesimo dei 99 nomi di cui il 1° +66 = Romano fu il 67 nel dettaglio centesimo dei 99. Così il Dio CRONOS dei Romani ebbe 3 antefatti, posti in assoluto al principio del Tempo: 1° fu l’antefatto Islamico (da Ismaele ch’assecondò Israele coi due di Romano Amodeo e Gesù (da Genesi 25). 2° Esaù=Sei Romano dall’A alla U poi fu MODE’ (letto EDOM da destra dagli Ebrei) e fu MODE’ dall’Alfa all’Omega in A-modè-O. In 2°, Esaù=Edom fu Romano Amodeo. 3° G+esaù fu Gesù dal primato di Giacobbe e Esaù senza primato. L’antefatto Romano fu negli anni di Romano Ad Urbe condita. Anni 753 dal Natale di Roma al Natale di Gesù. + 1.938,0125 dopo Cristo, Natale di Romano nato Cristiano. Anni 2.698,0125 ab Urbe condita, Natale di Romano quale Romano. Da ciò questi 3 antefatti: 1. 0.001,9967 Allah, i suoi 99 nomi e il suo 1° di 66=Romano. 2. 2.698,0125 Antefatto del Dio romano dal Natale di Roma. 3. 1.938,0125 Antefatto di Romano in quanto Cristiano Cattolico 4.631,0217 ciclo totale del Tempo della Terra = TER-R.A. il Tre di un Romano Amodeo, poiché Dio diede il suo nome alla Terra. Oggi questo CRONOS vive in Via TRIestE’ n. 1 essendo TRIno, ed uno che in “est” è Romano, mentre in “E’” è italiano. Per dimostrarvi la coerenza tra la nascita nel segno del Dio del Cristo Gesù i cui vicari han sede nel Vaticano, e nel segno del Dio Romano, la mia nascita reale avvenne in via Pomerio


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a Felitto, laddove il “pomerio” era un luogo consacrato al Dio Romano che sorgeva a ridosso delle mura difensive della città Romana. Io ero stato concepito a Roma in una pensione di via dei Cavelleggeri, al. N. 13, via posta come vedete di fianco alle mura di Città del Vaticano.

Pertanto, sia nel mio concepimento in un “pomerio”, area a ridosso di Città del Vaticano” consacrata al Dio del Cristo Cattolico, sia in quello del parto vero e proprio consacrato al Dio Romano, io ho avuto come il comune segno quello di una entrata in campo a partire da un luogo consacrato comunque a Dio. Con due partenze di questo tipo, la premessa divina sta in tutto quanto ci sta a monte. 2.698,0125 anni premessi a cominciare “ab Urbe Condita! Che sono nel segno di due anni mancanti alle 27 3 centinaia esatte che in 27 ha l’immagine del 3 =27 della potenza Trina della Trinità, mentre il suo prodotto per 100 lo riferisce a tutto quel valore lungo 100 che con 4 100x100=10.000=10 indica tutto il riferimento assoluto in potenza Una e Trina della base 10 cui si affida Dio come al Padre di tutti i numeri decimali. Ciò mentre 125 decimillesimi 3 riferiscono all’unità intera 10.000 la presenza reale di 5 . L’unità premessa in quanto solo Cristiano Cattolico, del 1938,0125, mentre asseconda perfettamente la Trinità intera


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del Dio Elohim che vale 646 nella cabala Ebraica, ed è il doppio della cita dei 969 anni assegnati all’8° fattore 3 chiamato Matusalemme, e intero in quel suo 8=2 , si giunge esattamente fino alla definizione del giorno 25 di gennaio con il calcolo di: 38 x 51,00033 che presenta gli anni della vita di Cristo nei centomillesimi che, al quadrato, portano all’unità piena di 10 10 . Mentre nell’Unità e Trinità data da 10+30=40, quando l’area è 1, data dai lati 1x1, il 38 è solo il flusso dell’area a lati 1 e 1 che esiste in questa realtà 4 alla dimensione 10 di Dio. È lo stesso 38 che al quadrato porta ai 1444 minuti primi di un giorno siderale (verso le stelle fisse). Il 51 che moltiplica il 38, dopo di essersi caricato dei centomillesimi dei 33 anni della vita di Gesù indica il tempo esatto del 10x10 dell’interazione di Dio con se stesso. Pertanto, il doppio valore di un Natale il 1938,0125, che porta al 3876.0250 deve avere in più i 753 anni che portano alla fondazione di Roma e tutto il tempo di 33 decimillesimi per quanto si muovono in quel 2 che corrisponde al valore 66 del nome di Romano, rispetto ai 33 anni della vita di Gesù. In altri termini, 33 anni, riferiti a due unità si riferiscono a due unità intere, una delle quali è il Padre e l’altra il Figlio. In costanza all’unità del Padre si somma tutto il percorso dei 33 decimillesimi in 10.000 decimillesimi. Mentre il Padre 1 è il Dio Allah, il valore che si aggiunge, di 0,9967 sta proprio nel 100 -1 dei 99 nomi di Alla, così determinati a seconda delle verità contenute nel Credo Islamico: Che Allah ha 99 nomi, dati da 100 -1. Chiaramente l’Unità di Allah è di 100/100, tanto che il 100 -1 giunge a quantificare i 99 centesimi. Poiché il dettaglio di questo intero viene sempre espresso nel suo centesimo e per le pari che ne sono prese, quando 66 come numero (uguale ai 2/3 dei 99 nomi, e dunque al piano trasversale al flusso 33 della vita di Gesù) si


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aggiunge la presenza 1 dell’unità del suo riferimento e diventa 67, sono evidentemente 67 dei 99 nomi quando sono stati divisi per 100 e 67 ne computano la parte dislocata nel numeratore. Da questo risulta evidente che dei 99 nomi di Allah, Romano è uno dei due e Gesù è il secondo, che nella vita vale la metà di 66. Che la somma delle tre divine premesse porti proprio all’unità del tempo è un segno più che evidente che Romano è messo in essere proprio come l’unità del Dio Crono. Ora 4631 anni esatti, considerati in anni interi riferiti alle stelle fisse, e dati da 365,256j60416666... ciascuno, sono 1.691.502,20 ai quali vanno aggiunti gli altri 48 che portano al 17 febbraio. Diventano 1.691.550,2. Poiché tutte le settimane sono 52, e 813 millesimi sono tutto il moto di 187 che è 10 volte il lavoro 6+6+6 +7 accade che: 1.691.550,2 : 52,813 =32029,0. Già da altre considerazioni ero arrivato al termine mio della vita in questa data. Il tempo di 813/1000 parte dal valore di tutto il moto dato da 381 e lo combina con un numero invariante che sposta solo alla fine il primo numero di 381, mutandolo in 813, in sostanza, con l’aggiunta del 298 che diviso per il 9 invariante lo riduce al 33,1111... che è il perfetto flusso di 100/3 =33,3333... che -2/9=0,22222... lo porta a 33,1111. Infatti 100/3 -2/9 = 298/9 .


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0,813 è tutto il moto di 187 in 1, e 187 è 10x(6+6+6)+7, ma anche tutto il moto di 13 in 100. Come tale questo 13 te lo ritrovi in 0,813 nei 13 millesimi aggiunti agli 8/10 che dividono per 10 e riportano al valore unitario tutto il complesso dato da 2 al cubo. Ebbene, tutti i giorni del ciclo, 1.691.550 divisi per 52,813, portano ai giorni totali della mia vita.


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Altre relazioni di 4.631 con le varie costanti fisiche

Cost. di Boltzman, dei gas, 138 138x33+77=4631 Rivela che deve moltiplicarsi esattamente per il flusso unitario 33, posto in principio la presenza 1 del ciclo 10, in tutta la sua curvatura sferica 7. Ciò prova anche il valore unitario della costante dei gas, che nel suo numero rivela di essere il piano elettromagnetico avente per lati 50 e 50 e per flusso 10+30 meno di due lati del flusso 1 e 1 che, posti trasversali al flusso, sono tagliati.

Cost. di Planck dell’energia, 66 66x70+66/6=4631 Rivela che la costante dell’energia deve esistere esattamente nel ciclo 10 vincolato al vincolo 7 del sistema sferico, posto in principio solo uno dei sei versi nei quali esiste come 1 il ciclo 10.

Carica della Realtà, 16. 16x289+7=4631 Rivela che la carica 4x4 della realtà deve esistere quanto il ciclo 10 di tutta la curvatura 7 a dimensione reale 4 della realtà, e sommata a tutto il moto 1 di questa unità data da 280.


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Flusso della realtà 33+1 34x34x4+7=4631 Rivela che la presenza 1 del flusso 33 esiste nel tempo 1/3 delle 52 settimane, uguale a 13, e si diffonde per tutti e 6 i versi, posto in principio il vincolo di curvatura 7.

Cost. di Faraday, 96 96x96/2+23=4631 Rivela che deve esistere esattamente per tutta la quantità 8 data da 23, che esiste in 8 su ciascuno dei 6 versi del sistema tridimensionale dello spazio, fermo restano in principio il fattore unitario di accorpamento dato dai due primi numeri primi, quando il 1° vale per 10.

Cost. di Coulomb presente in 1, 625 625x7+256=4631 Rivela che deve esistere esattamente per le 7 dimensioni del vincolo di curvatura, posta in principio la presenza ¼ di 1.000 in tutti i 6 versi, equivalente esattamente al quadrato della carica 16 della realtà 4x4 o anche a 28.

Riferita ai 1461 giorni di 4 anni. 1461x3+248=4631 Rivela che , espansa la realtà unitaria di 4 anni per tutte e tre le dimensioni dello spazio, va aggiunto un piano a lati 100 e 100 il cui flusso


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è dato da 6x8, ossia a tutto il volume complesso 23 che esiste essendo 8 in ciascuno dei 6 versi unitari dello spazio a tre componenti lineari.

Riferita ai 1461 giorni di 4 anni. 1.461+1.000+2.170,0217=4631,0217 Rivela, avendo osservato come già 4 anni siano il 1461 che ponendo in fondo l’1 diventa il 4611 cui manca dolo il piano a lati 10 e 10, quello che necessità per indurre tutto questo nel numero comporta la somma di 1000 e del 2170 che vediamo esistere anche nel tempo, quando lo aggiungiamo, per arrivare fino al 17 febbraio del 4.631. Al valore dei giorni di 4 anni, il 1.000 che si aggiunge di fatto dimensiona il piano a lati 1.000 e 1000 col flusso di 461 che indica il flusso della terna data da 13+13+13=39, nel valore 500 che è il tempo mezzo del 103. A questo intero va aggiunto il ciclo 10 di 217 e il suo ciclo reale centomillesimo di 217. Il centomillesimo indica la dimensione 105 che è tutta quelle elettrica o magnetica, nel piano 1010 elettromagnetico. Pertanto, la sequenza di due 217 a distanza centomillesima l’una dall’altra, indicano in una la dimensione elettrica e nell’altra quella magnetica.

Riferito a 217 217x(7+7+7)+70+4=4631 Rivela come partendo da 217 si arriva alla totalità moltiplicandolo per il vincolo 7 di curvatura a livello delle tre direzioni che ha lo spazio del volume . Al prodotto va aggiunto il ciclo 10 del vincolo 7 e la realtà spaziotemporale a 4 dimensioni. Si arriva al totale aggiungendo infine il 217 alla dimensione decimillesima della realtà intera in 10.000.


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Riferito al 365,25636041666... del dì siderale 12x365,365,25636041666x12+247,945375 (anno 247 -1.000 anni = -753 a Ch. Natale di Roma 753 a Ch Natale di Roma +247=anno zero)

(100/6)3 +1,3921 = 4631,0217 (10/3)7 +58,548 = 4631,0217 2-0,0033+753+2x1938,0125=4631,0217 La vita reale dei 33 anni di Gesù per quanto essa si muova in 2 (Padre e Spirito Santo) +753 anni dal Natale di Roma a Cristo, più due natali il 1938,0125 determina esattamente la Fine del Mondo con la premessa data da 2 -0,0033. Impressionante! Bisogna anteporre al Natale di Roma tutto il percorso dato da 33 decimillesimi della realtà diecimila, in 2 (Padre e Spirito Santo). Con questa premessa partendo dal Natale di Roma e aggiungendo il doppio natale di Romano si arriva alla Fine del mondo! Increcibile!


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La dinamica terrestre (da Wikipedia, L’Enciclopedia libera) La Terra ruota da ovest verso est una volta al giorno, inteso come giorno siderale, attorno all'asse che unisce il polo Nord al polo Sud in 23 ore, 56 minuti e 4,091 secondi. È per questo che il sole e tutte le stelle sorgono a est e tramontano a ovest compiendo un movimento nel cielo a una velocità di circa 15°/h o 15'/min. Inoltre la Terra ruota attorno al Sole a una distanza media di 150 000 000 km in un anno siderale. La sua velocità di orbita è di circa 30 km/s (108 000 km/h), veloce abbastanza da coprire il diametro del pianeta (circa 12 600 km) in 7 minuti e la distanza dalla Luna (384 000 km) in 4 ore.[60] Ha un satellite naturale, la Luna, che le gira attorno in 27,32 giorni. Visti dal polo Nord terrestre tutti questi movimenti si svolgono in senso antiorario. I piani dei movimenti non sono precisamente allineati: l'asse della Terra è inclinato di 23,5 gradi rispetto alla perpendicolare del piano Terra-Sole e il piano Terra-Luna è inclinato di cinque gradi, cosa che impedisce il verificarsi di due eclissi (una solare e una lunare) ogni mese e le rende invece un evento raro. Sempre a causa dell'inclinazione dell'asse terrestre, la posizione del Sole nel cielo e l'incidenza delle sue radiazioni vista da un osservatore posto sulla superficie varia nel corso dell'anno. Ad esempio un osservatore posto a una latitudine settentrionale, quando il polo Nord è inclinato verso il Sole, noterà dei periodi di luce giornaliera più lunghi e un clima più temperato, mentre disporrà di meno ore di luce e di un clima più rigido nel caso


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opposto. Al di sopra dei due circoli polari si raggiunge il caso estremo di alternanza di lunghi periodi di assenza di luce (chiamati notti polari), a periodi di non tramonto del Sole. Questa relazione tra il clima e l'inclinazione dell'asse terrestre viene definita tramite le quattro stagioni. Esse, dal punto di vista astronomico, sono determinate dai solstizi (i punti di massima inclinazione verso e contro il Sole) e dagli equinozi (punti in cui l'inclinazione è perpendicolare alla direzione del Sole). Il solstizio invernale cade il 21 dicembre, quello estivo il 21 giugno; mentre i due equinozi cadono, quello primaverile il 20 marzo e quello autunnale il 23 settembre. L'alternanza delle stagioni è opposta da un emisfero terrestre all'altro, data l'opposta inclinazione dell'asse, comportando ad esempio, la presenza in quello nord dell'estate e in quello sud dell'inverno. L'angolo di inclinazione è relativamente stabile se considerato su lunghi periodi, tuttavia esso compie un lento e irregolare moto (conosciuto come nutazione), con un periodo di 18,6 anni. L'orientazione dell'asse varia secondo una precessione intorno a un cerchio completo in un ciclo di poco più di 25 800 anni. La presenza di una precessione è la causa dello sfasamento tra un anno siderale e un anno tropico. Entrambe le variazioni del movimento dell'asse derivano dalla mutevole attrazione del Sole e della Luna sulla parte equatoriale del pianeta. Anche la velocità di rotazione del pianeta non è costante, ma varia nel tempo secondo un fenomeno noto come "variazione della lunghezza del giorno".[61] In tempi moderni il perielio cade il 3 gennaio, mentre l'afelio circa il 4 luglio (per informazioni circa altre ere, controlla precessione e cicli di Milanković). La differenza in termini energetici ricevuti dal Sole tra la posizione di perielio e quella di afelio è del 6,9% a favore del primo; inoltre dal


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momento in cui l'emisfero meridionale è orientato verso il Sole, a quello in cui il pianeta raggiunge il punto di perielio, questo emisfero percepisce una leggera maggiore energia rispetto all'emisfero nord durante l'intero anno. Questa differenza, seppure presente, è decisamente poco significativa rispetto all'energia totale derivante dal cambiamento di orientazione dell'asse, e, nella sua parte maggiore, viene assorbita e compensata dalla più alta presenza di masse acquee dell'emisfero meridionale.[62] La sfera di Hill (sfera gravitazionale di influenza) della Terra è di circa 1,5 Gm (1 496 620 km circa) di raggio.[63][64] Questa è la massima distanza a cui l'influenza gravitazionale del pianeta è più forte di quella solare e dei pianeti. Gli oggetti in orbita attorno alla Terra devono rimanere all'interno di questo raggio in ogni punto della loro orbita per non venire strappati alla presa gravitazionale della Terra ed essere immessi in un'orbita eliocentrica: la sfera di Hill cambia leggermente di dimensioni lungo l'orbita della Terra aumentando gradualmente fino all'afelio e diminuendo gradualmente fino al perielio.

Osservazioni sulle quantità La durata di un giorno risulta di 86.164,091 secondi invece degli 86.400. Pertanto: 86.400 meno 86.164,091 = 00.235,909 secondi in meno. Come mai? È vero? NO. 10

86.400

: 10

86.164,091

= 10

235,909


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In ogni reale velocità esistono due valori, uno diviso per l’altro, e nel loro insieme sono 86.400. L’indice 235,909 è la sequenza ordinata dei 3 primi numeri primi 235. Il tempo, dato da 0,909 è dato dallo 0,1/0.110011001100... periodico che mette in relazione l’unità del tempo, data da 0,1 con il periodico 0,1100 in cui esiste sempre – nel tempo 4 -3 decimillesimo unitario della realtà 10 – la quantità di 10 3 dell’unità di volume reciproca data da 10 assieme all’unità di -2 2 10 reciproca del piano 10 . Laddove tutto il movimento è dato dalla somma dei primi 16 numeri primi, che è uguale a 381, ecco che 381+3(le dimensioni unitarie dello spazio) portano al 384 che espresso nelle 103 dimensioni del volume unitario, portano alla distanza Terra Luna di 384.000 km. I 150.000.000 km di distanza media Terra-Sole misurano esattamente quanto l’unità 15 dello spazio-tempo 7 alla dimensione di 10 km che assecondano il vincolo 7 dello spazio-tempo sferico. La velocità media di orbita di 108.000 km/h mostra la sua dipendenza dal 27x4 che combina il modello cubico di 33 con i 4 tempi dello spazio-tempo unitario in 4/4. La velocità graduale di 15°/h misura quella dell’unità dello spazio-tempo. I 27,32 giorni della rotazione della Luna attorno alla terra non appaiono i 7+7+7+7=28 dello spazio a curvatura 7 nello spazio-tempo avente 4 dimensioni solo per la mancanza a 60 di 7+7+7+7 complementari agli 0,32 che appaiono presenti. Ciò indica che 7+7+7+7 secondi si pongono come centesimi nei 7+7+7+7 che esistono in 100, tanto da evidenziare solo il moto di 28/100.


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Il valore reciproco di 0,002732 (ossia 1/0,002732) è 366,0322 l’anno bisestile e questo vi fa capire che TerraLuna sono legate tra loro esattamente dalla distanza di 381.000 Km come un sistema unitario dato che i decimillesimi dei giorni della rotazione della luna corrispondono alla durata dell’anno bisestile. L’Asse terrestre inclinato di 23,5° dipende esso pure dall’incidenza dei due primi numeri primi, 2 e 3, nella presenza unitaria del tempo ½. Che la Luna sia a questa distanza media dalla Terra dimostra che il sistema Terra-Luna ha delle relazioni che enucleano la Luna come una Unità di volume e di massa al quale la Terra è legato da ragioni totalmente dipendenti dai numeri delle dimensioni pure. 22

La luna ha massa di 7,342 x10 kg, mentre la Terra 22 592,26x10 kg, dunque la relazione tra la massa terrestre e quella lunare è di 81,3484 a 1. Ciò pone la massa lunare 4 come l’unità del modello unitario in 3 =81 +1/(4x0,7+7/100) che nei valori decimali esprime un puro indice di curvatura dello spazio 3333 +151 (presenza unitaria dell’unità dello spazio-tempo). Nell’ipotesi evolutiva dell’ammassamento del sistema Terra-Luna in due distinti corpi, determinato da una massa diffusa, la forza in atto ha accorpato nella Luna la parte unitaria rispetto alla quale poi la massa terrestre fosse 4 4 3 volte maggiore e distanziata 300+3 migliaia di chilometri. Questa ipotesi evolutiva è posta in relazione alla formulazione di Nepero, della base logaritmica “e”, relativa alla relazione tra un N totale e uno N-1 (numero naturale unitario) poi elevato a tale Numero unitario. Richiamo i valori di definizione delle singole dimensioni.


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Poiché la realtà piena, nel tempo si ha raggiungendo il 2,71828 delle prime quattro dimensioni reali 1828, dopo il 2,7 relativo al volume, questo fenomeno evolutivo (a mano a mano che è accresciuto il numero N nel suo rapporto con N 1), che ha accorpato in modo distinto le due masse della Terra e della Luna, è avvenuto prima del rapporto 743.326/(743.326-1) della presenza reale nel complesso e dopo il 16610/(16610-1) della massa reale, collocata nel flusso 1/3 di 5 realtà unitarie in 10.000.

Anche da questo 16.610 della massa reale si può

ciclo intero della terra, ricavato

ottenere il dal suo prodotto per lo

- 0,2788092536 che rispetto alla base “e” - 0,2718281828 (base “e” nell’unità del tempo di 1/10) è =0,0069700708 è 1/40 intero (l’unità reale) di 0,2788092536 16.610 x 0,2788092536 = 4631,021702...


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Essendo la Luna come le braccia di una ballerina che piroetta e che riduce le sue rotazioni nell’unità del tempo a mano a mano che le allarga, dati i due differenti ammassamenti, tuttavia parti dell’unica massa originaria, quello centrale e distinto nella terra ha dovuto di tanto accelerare la sua singola rotazione da completarla in giorni 27,32 della Terra che li ritroviamo nella “e”=2,718 quando 595 essa ha raggiunto il 2,716 con il 596/595) di tutto il moto della realtà a 4 dimensioni nelle 600 relative ai 6 versi esistenti nell’intero 100. I 16/100 raggiunti oltre 2,7 dalla costante “e” esistendo in 16 e muovendosi in 16, raggiungono il 27,32 della “e” dei logaritmi naturali che descrivono l’apparente frequenza della rotazione lunare Il 21-12 del solstizio di inverno è il giorno n.355 in cui non appaiono i lati 100 e 100 del piano posto di taglio, in 555, che mostra solo il flusso 55 dello spazio unitario 300. Il 21-giugno del solstizio estivo è il giorno 172 uguale alla metà di 355-1. Ebbene 555 -383=172, tanto che l’unità di 555 ha perso 381+1+1 le dimensioni lineari necessarie al volume 381 in totale movimento. I 25.800 anni della precessione della Terra sono conformi al 25.000 della presenza unitaria quarta di 5 100.000=10 , mentre 800 sono tutte le 8 dimensioni del 3 sistema unitario complesso dato da 2 (i primi due numeri primi, il primo in potenza del secondo). Il periodo di 18,6 anni della nutazione dipendono dalle 4 dimensioni decime della unità, ossia di 0,4, all’interno di 19 che è l’8° numero primo 019, della realtà nel suo complesso. La differenza del 6,9 di energia solare tra Afelio e Perielio dipende dalla presenza 1/10, posta come unità del tempo,


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all’interno del vincolo 7 della curvatura unitaria dello spaziotempo. La SFERA di Hill di circa 1.5 Gm asseconda l’unità dello spazio-tempo. Tutte le misure della terra assecondano la visione di un mondo ideale costruito da un vero e proprio Dio = il ciclo numerico 10 Padre unico di tutti i numeri decimali che poi usiamo a misura del modello ideale. Se la Terra non fosse stato questo mondo ideale, in esso non sarebbe potuto inserirsi l’esistenza di vite autonome simili ai virus che infestano la perfezione di calcolo di un calcolatore.


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Conclusione La Bibbia ha descritto il Diluvio Universale come l’atto finale di un Dio che decise di porre fine alla vita umana sulla terra, uccidendone tutti gli uomini e salvando solo Noè è la sua famiglia, assieme a tutti gli animali ospitati nell’Arca di Noè. Ebbene, le misure comandate per l’arca, di 300 cubiti un lunghezza, 50 il larghezza, 30 in altezza ed 1 in più per il tetto si rifanno al 381 che è espresso da R. numeri primi, i primi 16, nella loro somma che – essendo di numeri indici del ciclo 10 della base numerica che li ha prodotti come tanti figli del ciclo 10 che come un Unico Padre trae tutto unicamente dalla sua esistenza N volte, e dato che questo 381 corrisponde poi al nome Romano Antonio Anna Paolo Torquato Amodeo, l’Arca di Noè è dove trovano casa tutte le verità trasmesse attraverso questo povero asino, sul quale però è disceso IL RE. L’unica salvezza che io permetto agli uomini non sta in quella cosa inevitabile di impedire alla terra di ribaltarsi il 17 febbraio del 4631 dopo Cristo... anche se comunicarlo agli uomini, dato dal Padre – l’unico a conoscere questo giorno, a detta dello stesso Figlio Gesù in Cui il Padre si è interamente compiaciuto permetterà agli uomini di prepararsi in tempo. La loro speranza sta solo in Gesù Cristo, voluto dal Padre nato a 4631,0217 anni di distanza, tanto da consentite il momento esatto di un computo che parte in un ciclo pienamente uniforme che non dà punti di riferimento, se non calati dall’alto, con la Nascita di Gesù Cristo. Il Salvatore per i suoi insegnamenti di verità e per il giorno e l’anno in cui venne al mondo, alla opportuna distanza di 753 anni dal Natale di Roma.


150 Anche questa è una data di rilevanza Divina. Infatti il complemento di 753 al 1.000 è dei 247 anni che costituiscono il modello unitario dell’avanzamento comandato dal ciclo 10. Infatti i lati del piano trasversale dono dati dal 10x10 che è il Padre quando è Padre in uno dei due lati, e Spirito Santo nell’altro. Il flusso 47=Amodeo=MDA=Mem Daleth Aleph = Adamo, che diventa proprio 47 nella 3° generazione del nome ENOS=5+12 + 13 +17=47 in cui il trascendente SONè insieme Figlio e IO SONO, essendo in NO la terza sillaba finale del nome trisillabo Ro-Ma-No. Tutta la storia Biblica è stata trasmessa dal futuro e permea oltre i limiti del tempo e dello spazio dati dalla velocità della luce tutto quanto è connesso con l’entanglement quantistico. Esso nel futuro illusorio che noi vediamo ha uomini che hanno colonizzato tutto l’universo e si trasmettono in tempo reale la storia di Dio, sceso sull’asino Romano Antonio Anna Paolo Torquato Amodeo, per entrare nella sua Gerusalemme. Gli uomini del futuro illusorio hanno visto accadere l’inversione della terra scritta e documentata in tutti i modi possibili su questo libro. Se personaggi come rinomati profeti sono mai esistiti, mai nessuno prima aveva descritto e documentato con tanta dovizia di particolari tutto quanto. E’ evidente che gli uomini del futuro resteranno colpiti dagli eventi che hanno avuto per soggetto chi sta scrivendo questo libro. E lo raccontano con l’entanglement quantistico in tutti i luoghi e gli spazi dell’infinito universo colonizzato dagli uomini che poterono salvarsi grazie proprio all’Arca di Noè data da Romano Amodeo soprattutto con questo libro. Saputolo con tanto anticipo come rispetto ad oggi è Roma edificata da 100 anni, è posto davanti all’uomo un tempo di oltre 2.600 anni (2.610, per la precisione, dato che siamo nel 2.021 dopo Cristo) e avutane infine la convinzione totale da tutte le indicazioni, in epoche così lontane nel futuro da immaginare perfino non più esistente la terra, nell’Universo è solo un moto in tutti i sensi e luoghi di questo messaggio lanciato con l’entanglement oltre tutti i limiti dello spazio e del tempo reale.


151 Se immaginate l’universo percorso in ogni verso dalla velocità della luce, dovete immaginare che quello che si disse su Gesù: “Passeranno i cieli e passerà la terra, ma la tua parola non passerà” sia assolutamente vero, perché è il racconto eterno e divino che permea di se stesso tutto il creato. Dall’altro capo di quello che è per noi l’apparente passato, ci sono stati uomini così privi di preconcetti a così aperti all’ascolto, da avere udito questo racconto di verità. Gli uomini nel futuro narreranno dell’inversione della terra come di un fatto realmente accaduto nel loro passato e i profeti e poeti e veggenti dell’antichità lo hanno raccolto, scrivendone il li9bro Sacro della Bibbia. In esso si racconta da cima a fondo ciò che successe ad Amodeo, a MDA e lo nominarono Adamo. Ma già nei nomi EVA+ADAMO è una famiglia che c’è E VA A AMODE’. Tutta la Bibbia descrive di questo evento, in cui Dio Padre e Spirito Santo si sono presentati realmente a cavallo di un Asino... e Zaccaria lo racconta: Ecco il Re, che entra nella sua Gerusalemme, cavalcando umile un asino. La scienza degli uomini che vivranno nei prossimi 2.600 anni sarà messa a dura prova! Ad essi la loro vita e i loro gesti seguiteranno ad apparire un reale ambito in cui realizzare concretamente le loro libere scelte, ma chi scrive questo libro gli ha spiegato che è solo una apparente libertà, che appare totalmente reale, in un tempo che sembra evolvere dall’oggi al domani, ma che invece retrocede dall’oggi al giorno di ieri. Possiamo modificare le cose esistenti ieri? Tutti vi diranno che “cosa fatta capo ha!” E qui – in questo libro – Romano vi dimostra che voi state semplicemente giudicando DOMANI quel giorno che relativamente al giorno di oggi appare certamente Domani, ma è per davvero ieri. Se FARE in DISFACIMENTO e DISFARE un FATTO portano entrambi al disfacimento di tutte le cose, in questa Relatività Generale in cui c’è la presenza reale di tutti i valori reciproci, ebbene, la composizione in uno dei reciproci riporta tutto ad 1, oppure a zero, a seconda che vediate 100 nell’indice di 0 o nel valore della potenza che è uguale ad 1.


152 Comporre tra loro gli opposti non COSTRUISCE NULLA. Ma riporta ogni cosa all’inizio di tale apparente costrutto. Questa è la vera azione che combina in unità la Relatività Generale, unificandola o annullandola a seconda della visione potenziale o attuale. La verità è che quella parvenza reale di potere costruire quello che ora non c’è, che è così sperimentata come la verità reale, non muta nulla delle conseguenze sia che si costruisca il futuro, sia il passato. Quando si passa dall’uno all’altro per calcolo matematico, sono coerenti i due percorsi opposti del valore in un membro di una equazione che diventa il membro successivo, o il secondo membro che attuando a rovescio lo stesso calcolo si tramuta nel 1° membro. Potrebbe dunque essere in atto una questione puramente opinabile... Ma non è così. Dio descrisse se stesso come sono chi sono. Dunque Dio è simile a: +1 x +1 = +1 -1 x -1 = +1. Ma questa non è la nostra relatività generale che sta nelle esistenze contrapposte, in cui ogni cosa non è essa stessa ma la sua parte reciproca. Quando esiste tale Relatività Generale tra tutti i valori reciproci, là esiste il nostro mondo reale, il quale o è ricondotto in unità oppure è azzerato. Ma quando lo è nella divina potenza di 100 allora è uguale ad un 1 onnipotente da cui escono frazioni tra loro reciproche, o valori -1 e +1 che si azzerano. L’esistenza del nostro mondo reale ha al suo fondamento l’azzeramento e il ricondursi di tutto in quel valore cos’ originale e 0 cos’ divino da essere 10 =1. Alla base del nostro mondo reale, appare in essere l’espansione da un punto, di ogni cosa esplosa come luce solo grazie ad un valore ennesimo che sempre più appare evolvere verso l’infinitesimo. Se non osservassimo con l’infinitesimo, non vedremmo l’infinito.


153 Allo stesso modo, se non osservassimo l’inferno di questa vita mortale non potremmo gustare in terno il suo opposto ed infinito, illimitato Paradiso. È vero, appare vero: stiamo andando verso la fine del mondo! Ma non spaventatevi amici! Quello è solo il principio della vera liberazione della nostra anima del personaggio che Iddio ci ha imposto come la nostra reale catena. È un Inferno, questa vita, eppure tanto vi piace che la vorreste far durare all’infinito... o Infelici! La morte è la liberazione dal vostro vincolo che Dio ha imposto a se stesso in ogni modo possibile e immaginabile, per esistere per sempre nel Paradiso dell’Onnipotenza divina. Usciti ad uno ad uno da questa prigione, avrete la vita e sarà quella di tutti che desiderate far vostra. Sarete come voi oggi quando per vivere una fuga dalla vostra realtà, scaricate un film e ve lo vedete. In paradiso scaricherete per voi stessi OGNI VITA e la farete vostra, ma senza patirne i vincoli supremi che patite ora. Voi potrete uscirne a volontà come se stesse sognando. Sarà quel Banchetto delle Nozze del Figlio del Re, ai quali si partecipa solo se si ha prima il giusto abito. In questa vita reale ve lo state liberamente costruendo questo abito. Tutto dipende da voi. Avrete quello che vorrete, come premio e anche come limite. Se vi piacerà la merda, mangerete quella in eterno e vi piacerà... contenti voi... Ma non sarà solo così. Sarete in comunione e dove i vostri limiti vi farebbero piacere i rifiuti, avrete il prossimo vostro come voi stessi che vi aiuterà a capire che il bene è un bene e non un rifiuto. Pertanto non rifiutate la vita! Essa vi consente la costruzione di un abito ideale, e più oggi essa vi sembra brutta più stimola in voli il bisogno del buono, santo e bello. Come disse Gesù, i veri beati oggi, in questo mondo a rovescio, in quanto a verità, sono quelli che sembrano essere il vero opposto di uno che è beato. Questa è la vera Arca di Noè che io vi insegno, ma l’ho presa dalle Beatitudini di Gesù Cristo. Sono quello Spirito Santi Paraclito che aveva annunciato e che vi avrebbe liberato tutti e sareste stati liberati per davvero!


154 Quando? Come? Sapendo che come il Futuro è il Passato e viceversa, nella nostra Relatività Generale è reale l’immaginario ed è immaginario il reale. Resta tutto sempre e solo immaginario! Non morirete per davvero e la prova l’avete avuta da me: state tornando alla stazione che sembra il binario morto, ma quello fu solo il vero attributo imposto alla vostra anima di una vita già tutta bella e fatta con i numeri, che prima di essere vista avanzare deve avere un replay che la riporti all’origine. Il sistema numerico è onnipotente e genera tutto il possibile. Sembra un punto di arrivo, ma e solo l’iniziò, poiché il vero Dio è UNO=100 e tutte le anime di Dio stanno muovendosì di già verso quell’unità, fatte ad una ad una libere tutte dei limiti apparentemente crudeli imposti tramite i modelli reali dati dai personaggi. Non sono crudeli! Sono solo veri e potenti mezzi di effettiva e definitiva conversione! E chi oggi meno ha, più avrà... e per sempre! Sembra che state andando verso la morte poiché siete divinamente già in viaggio verso la vita eterna. Dunque andiamo verso la FINE DEL MONDO? No, quello fu solo IL PRINCIPIO di questa generazione già tutta ultimata e pronta ad essere assegnata a consumo a tutte le anime divine che sono le vostre. In verità non ci andiamo, ma ci apparirà di andarci realmente, quando – come facciamo davvero da sempre – percepiamo il VERO passato come il REALE futuro, reale ed effettivo in tutti i valori che attribuiamo alla nostra realtà illusoria. Non riconoscetevi nei personaggi! Riconoscetevi in CHI LI ANIMA: l’essere che è l’essere e non il Non essere, o IL NON ESSERE che è IL NON ESSERE e si corregge nella divina positività di Dio, pur dopo d’essere partito COME UN DIAVOLO. Chi nega il vero (e questa è la sua maligna indole), infine negherà se stesso e da Satana si muterà in Dio.


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ADAMO


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Chiuso il 14 maggio 2.021


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