L'assoluto incompreso (in groppa a un asino)

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Romano Antonio Anna Paolo Torquato AMODEO

L'ASSOLUTO è incompreso e va alla Città Santa in groppa a un asino


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Si crede che gli asserti assoluti, di VERITA' indubbie e di valenza ASSOLUTA non siano proprio possibili, Viviamo 'sì immersi nel GENERALE RELATIVISMO, da aver poi seguito Einstein, rifiutando l'ASSOLUTO! Ma solo per l'incapacità di capir che cosa sia questo

ASSOLUTO Lo si crede quel che è, ma non si riesce a fissarlo in un modo tale che sia definita la totale indipendenza da ogni possibile limite/delimitazione. Se così fosse, tale ASSOLUTO avrebbe il chiaro “LIMITE”... di non poter mai essere DEFINITO restando INDEFINITO. Invece questa verità:

0

10 = 10

+1

× 10

-1

è senza ombra di dubbi una chiara delimitazione di quanto è totalmente esente da ogni possibile limite poiché il 10 - unica base - è assunto come un puro principio necessario/sufficiente a dare ogni numero diverso, attraverso il suo reiterarsi di tipo “paterno” L'ASSOLUTO è infatti quell'ORIGINE posta a FINE.


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Per “vedere” il REGNO DI DIO va “realizzato”... l'ASSOLUTO Vorrei introdurre questo argomento con quanto accadde duemila anni or sono tra Gesù di Nazaret e il Maestro di Israele che si chiamava Nicodemo, e che una sera andò a trovarlo nottetempo, per non essere visto dai suoi colleghi “maestri come lui” e sacerdoti del Sinedrio. Egli aveva una grande stima sulla verità espressa da Gesù, che vedeva confermata dal suo immenso potere di incidere sulla natura stessa delle cose. Pertanto vi riporto questo fatto, per come lo ha descritto l'apostolo Giovanni, nel capitolo 3 del suo vangelo.

Giovanni 3,1-21 1 C'era tra i farisei un uomo chiamato Nicodèmo, un capo dei Giudei. 2 Egli andò da Gesù, di notte, e gli disse: «Rabbì, sappiamo che sei un maestro venuto da Dio; nessuno infatti può fare i segni che tu fai, se Dio non è con lui». 3 Gli rispose Gesù: «In verità, in verità ti dico, se uno non rinasce dall'alto, non può vedere il regno di Dio». 4 Gli disse Nicodèmo: «Come può un uomo nascere quando è vecchio? Può forse entrare una seconda volta nel grembo di sua madre e rinascere?». 5 Gli rispose Gesù: «In verità, in verità ti dico, se uno non nasce da acqua e da Spirito, non può entrare nel regno di Dio. 6 Quel che è nato dalla carne è carne e quel che è nato dallo Spirito è Spirito. 7 Non ti meravigliare se t'ho detto: dovete rinascere dall'alto. 8 Il vento soffia dove vuole e ne senti la voce, ma non sai di dove viene e dove va: così è di chiunque è nato dallo Spirito». 9 Replicò Nicodèmo: «Come può accadere questo?».

10 Gli rispose Gesù: «Tu sei maestro in Israele e non sai queste cose? 11 In verità, in verità ti dico, noi parliamo di quel che sappiamo e testimoniamo quel che abbiamo veduto; ma voi non accogliete la nostra testimonianza. 12 Se vi ho parlato di cose della terra e non credete, come crederete se vi parlerò di cose del cielo? (omissis) ….. 19 E il giudizio è questo: la luce è venuta nel mondo, ma gli uomini hanno preferito le tenebre alla luce, perché le loro opere erano malvagie.20 Chiunque infatti fa il male, odia la luce e non viene alla luce perché non siano svelate le sue opere. 21 Ma chi opera la verità viene alla luce, perché appaia chiaramente che le sue opere sono state fatte in Dio.»

Nicodemo desidera conoscere il vero, e Gesù gli risponde prima ancora che quegli gli faccia la domanda: “Qual è la verità fondamentale? Essa certamente è il Dio dei valori supremi, è il Regno di Dio”. Gesù gli risponde che questo REGNO DI DIO può essere osservato solo a partire da quella che 16 secoli dopo l'uomo definirà nel 3° Principio generale della Legge Dinamica, che fissa la compresenza di due opposti principi, aventi dinamica opposta tra di loro. Una di queste REALTA' è quella MATERIALE (e il campione del suo peso sarà determinato attraverso l'ACQUA, per quanta ne è contenuta in un decimetro cubo, quando è a 4° centigradi di temperatura. La DINAMICA OPPOSTA e interattiva è quella ANTIMATERIALE. Gesù l'annuncia a Nicodemo come quanto è IMMATERIALE, composta di PURO SPIRITO, e usa il termine di SANTO anziché di PURO solo per collegarsi meglio alla VERITA' ASSOLUTA delle cose, come alla SANTITA' di Dio. Il principio di AZIONE (antimateriale, magnetica, non vista in quanto di segno negativo, nel mondo reale in cui si vede solo in atto l'avanzamento, nell'Universo così denominato proprio nell'apparire del suo solo verso avanzante nel tempo) e di


4 REAZIONE (materiale, di natura elettrica e di avanzamento osservato giacché avanzante nel verso visibile nell'Universo) afferma che quanto è in essere, lo è simultaneamente in questi due opposti dinamismi. Invisibile sempre la causa, ne non nel suo effetto uguale e contrario. In quel tempo un maestro di Israele, come Nicodemo, ignorava che per osservare ad esempio il salire dell'acqua in cielo, per evaporazione, dipendesse dalla inversa dinamica della pioggia che rinasce cadendo giù da quel cielo. Noi oggi possiamo osservare la vita umana come quella di un corpo simile ad un treno, che corra verso quel binario morto che lo attende alla fine della vita. Ma quella non è la fine della vita. E' quel punto estremo appartenente ad una stazione di Testa, dalla quale prima i treni partono, per poter poi ritornarvi. Gesù ha spiegato già questo, quando parlò di un servitore che aveva fruito di 10 talenti da amministrare e che, al ritorno del Signore, gli dice: “Mi hai dato questi 10, eccoteli resi tutti, con un 10 in più, per l'interesse maturato nella gestione di quei 10”. Insomma chi intraprende qualsiasi cosa ex novo, può farlo solo se gli sono date risorse che vengano da altri. Allora il Treno si allontana da quella stazione di testa, finché, giunta al capolinea opposto, fruisce simultaneamente sia di una sua possibilità di ritorno in senso positivo, sia di una condizione che resta sempre negativa finché il treno non è risalito al livello 0, del tempo più alto raggiungibile dalla vita. Finché il treno non risale a quello zero, resta sottozero, resta in quel segno negativo. Ma dopo che il prestito è assegnato totalmente, quando il treno è arrivato alla stazione di testa collocata a quel tempo zero, esiste l'interesse maturato, da una parte, e il limite del binario, dall'altra. Allora accade che il treno riparte verso il basso, ma stavolta non in ragione del prestito ricevuto, ma del guadagno ottenuto dal prestito precedente, che non gli è servito solo a estinguere il debito ma a raddoppiare le somme possedute. Oggi questo principio di AZIONE e REAZIONE è comprensibile benissimo quando ci si guardi allo specchio. Ma anche a quel tempo, si doveva poter capire che – quando un corpo cade e trova un vero ostacolo a cadere ancora più in basso, esso rimbalza, perché tutta quell'energia inerziale verso il basso determinando una vera respinta da quanto si contrappone con forza alla caduta, la ribalta verso l'alto.

Ma che le due contrapposizioni riguardassero quanto è MATERIA e quanto è ANTIMATERIA, in una epoca in cui di immateriale poteva essere comprensibile solo lo Spirito, ecco che Gesù spiega a Nicodemo che se non si arriva a vedere lo Spirito rinascere dall'alto verso il basso, non si arriva a capire la complessità che esiste nella natura e che la formalizza in un mondo binario totalmente costruito sulla compresenza degli opposti. Quando Nicodemo, sentitoselo dire da Gesù, chiede come sia possibile, Gesù gli fa notare come egli, maestro di Israele che non sa queste cose può al momento solo fare un vero e proprio atto di fede, nei confronti di chi ha potuto di già discendere da quel Cielo e farsi una giusta idea di questo essenziale interagire tra i due opposti, di cui se ne vede sempre e solo uno, muoversi. E azionato come da una forza simile al vento, che tu non riesci a scorgere che verso abbia, se non dal verso delle cose che essa spinge. Laddove la AZIONE è promossa da una CAUSA, e tu non la vedi mai, perché vedi solo l'effetto prodotto da questa causa simile al vento, se non arrivi a capire che una foglia che si muove non lo fa per la forza sua, ma per quella azione invisibile, che la muove... ma che è una azione tale che tu potresti capire che la spinge nello stesso verso della forza che la muove... ma non è così, perché il vento simile allo Spirito, tu non sai mai di dove viene né dove va, essendo simile ad un potere ASSOLUTO come quello dello SPIRITO DIVINO contro il quale nessun potere è più grande. Come poteva spiegare, Gesù, che si vede il Sole girare attorno alla Terra poiché l'uomo si muove, assieme alla Terra, andando verso quel punto dell'orizzonte, da cui poi – per effetto uguale e contrario, è visto arrivare il Sole. Avrebbe potuto fare come tempo dopo farà Maometto, in quel Miracolo che è citato quasi come una barzelletta, quella della Montagna che per miracolo si deve avvicinare a chi l'osserva... Ma – visto che essa non si avvicina – allora Maometto direbbe: “Se la montagna non va a Maometto, allora è Maometto ad andare alla montagna!” Ebbene, tutti coloro che deridono questo MIRACOLO, osservando: “Bella forza! E' evidente che la distanza sparisce, tra le due parti, anche quando una qualunque delle due si muova!” Ma chi deride questo MIRACOLO, deride proprio se stesso, perché è proprio attraverso questa reale operazione che noi assistiamo all'apparente muoversi di ogni cosa nell'Universo. Gli scienziati che dicono: “Tutto l'universo nasce in un punto unico in cui tutto era un tempo racchiuso, e da lì poi è esploso, in quel fenomeno che chiamiamo BIG-BANG e di


5 cui udiamo perfino ancora l'eco, nell'universo...” sono ancora scienziati – e questo è grave – che ignorano in toto l'esistenza a monte di ciò proprio del MIRACOLO compiuto da Maometto. Vi è una azione che si accentra in quel punto e solo grazie a quello ANDARE VERSO IL BIG-BANG si vede VENIRE L'UNIVERSO da quel punto iniziale. Se immaginate il punto di questo principio, come un reale punto limite, di fuga della grandezza apparente, posta in fondo alla strada, e vi mettete in moto reale verso di esso, vedere USCIRE da quel punto uno spazio, un AMBIENTE che, dopo che avrete percorso 10^4 metri, ossia 10 km, sarà pieno di alberi, case, uomini e tante altre cose che prima erano nascoste tutte in quel punto di fuga posto come ai piedi della MONTAGNA di Maometto. Invece gli scienziati, che vedono solo il verso unico del tempo reale dell'Universo, “stanno vedendo avvicinarsi la montagna!” E CI CREDONO! Insomma, quando la verità è COMPLESSA, ossia costruita su due simultanee dinamiche, uguali e contrarie, allora esiste proprio come Gesù tentò di farlo conoscere a Nicodemo, e gli disse che si arriva alla “totale verità” che è quella del REGNO DEI CIELI, quando non si tiene conto solo delle azioni apparenti, ma anche delle cause che li producono. Se le due azioni sono uguali e contrarie, se una è nel senso di un FARE un certo percorso, l'altra, che mette in atto il percorso opposto, lo DISFA. LA VERITA' in questo senso si era già imposta anche in precedenza. Vi propongo qui il testo di Bibbia, in cui la VERITA' promuove l'inderogabilità del principio di AZIONE e AZIONE UGUALE E CONTRARIA, che coesistono come un tutt'uno. Levitico 24,15-23

15 Parla agli Israeliti e di' loro: Chiunque maledirà il suo Dio, porterà la pena del suo peccato. 16 Chi bestemmia il nome del Signore dovrà essere messo a morte: tutta la comunità lo dovrà lapidare. Straniero o nativo del paese, se ha bestemmiato il nome del Signore, sarà messo a morte. 17 Chi percuote a morte un uomo dovrà essere messo a morte. 18 Chi percuote a morte un capo di bestiame lo pagherà: vita per vita. 19 Se uno farà una lesione al suo prossimo, si farà a lui come egli ha fatto all'altro:20 frattura per frattura, occhio per occhio, dente per dente; gli si farà la

stessa lesione che egli ha fatta all'altro. 21 Chi uccide un capo di bestiame lo pagherà; ma chi uccide un uomo sarà messo a morte. 22 Ci sarà per voi una sola legge per il forestiero e per il cittadino del paese; poiché io sono il Signore vostro Dio». 23 Mosè ne riferì agli Israeliti ed essi condussero quel bestemmiatore fuori dell'accampamento e lo lapidarono. Così gli Israeliti eseguirono quello che il Signore aveva ordinato a Mosè.

É la cosiddetta legge “del taglione”, o di “occhio per occhio, dente per dente”. Questa legge rivela che OGNI AZIONE ricadrà su se stessa... perché davvero TUTTO SI ROVESCIA. Il Signore che è inflessibile e che ordina di UCCIDERE colui che lo bestemmia (e sembra un Signore INFERNALE, tanto spadroneggia sulla vita umana) corrisponde alla verità ASSOLUTA “che la vita di cui ciascuno fruisce, è solo il frutto di un prestito di una vita SUA, che il Signore “impresta” a chi la riceve, e deve sapere che la riceve per via di una “benedizione divina” nei suoi confronti. Se, il fruitore di questa benedizione divina, maledice in Dio il datore di essa, allora è totalmente giusto che questo divino dono cessi istantaneamente. Sembra duro, ma non lo è! La morte è la restituzione del prestito cui ogni uomo è tenuto. Tanto che se Dio elimina il prestito, lo “abbuona”, lo “elimina” come quel compito di restituirlo ancora, che lascia invece a tutti i viventi. Coloro che restano vivi, in verità non restituiscono ancora il prestito. Sono come scolaretti alle scuole elementari per i quali non è arrivato ancora il momento della promozione. Invece questi “maledicenti Dio” sono promossi immediatamente! “Bella giustizia!” - direte voi che vi permettete di Giudicare DIO. “Infatti Dio continua a tenere in questa valle di lacrime tutti i buoni, obbligandoli ancora ad anni ed anni di scuola, mentre premierebbe gli “ingrati” e proprio verso di lui? Ma se arrivate a capire che i cosiddetti CREDENTI in DIO, e RISPETTOSI, hanno questo atteggiamento per via di DONI e PRIVILEGI che si aspettano dal Dio Onnipotente, e li mettete a confronto con la reazione di Gesù “contro” coloro che lo seguivano: “Mi venite dietro perché io vi ho sfamato in 5.000, e dunque solo per OPPORTUNISMO”, allora potete arrivare a capire che Dio può arrivare perfino a


6 premiare chi – avendolo appreso come il dispensatore del bene, e imparato a temerlo – non sono opportunisti. E se si sentono maltrattati e – sapendo che Dio potrebbe essere più benevolo – e lo bestemmiano ugualmente, allora hanno capito la cosa più importante: che tutto dipendendo da Dio, che dà loro tutto quel male, ebbene anche loro lo rendono a Dio e maledicono lui così come appare maledetta da lui la loro vita. Insomma il comportamento ALLA PARI, tra l'uomo e Dio, è il solo che è giusto e giustificabile fino al punto che ogni uomo ha capito quello che andava capito: di essere a immagine e somiglianza di Dio VERAMENTE, in quel contesto esistente tra un Padre e un Figlio, che Gesù ha chiarito valere per tutti, abilitati a chiamarlo PADRE NOSTRO. L'inflessibilità del Dio che mette in condizione IMMEDIATA coloro che non sono stati OPPORTUNISTI con lui, di RINASCERE DALL'ALTO porterà tutti questi che MAEDICONO Dio a fruire di quella esperienza inversa in cui vedranno ELIMINATE, una dopo l'altra, tutte le loro maledizioni. Infatti questa DUREZZA apparente, in questa legge, INTRODUCE la necessità immediata di quella VERIFICA a parti dinamicamente rovesciate e tali che se prima si sembrava ESECUTORI DI BENE, nella seconda anche questo è riportato all'inizio ed annullato. Anche costoro debbono essere educati al senso del vero. Esso è che tutto ciò che appare essere IN ATTO è dovuto all'ATTO OPPOSTO messo in essere da Dio. E' solo attraverso questo ATTO che presta ogni cosa verso il principio che sta solo nella restituzione del prestito, è solo grazie a questo DISEGNO FATTIVO che l'uomo e la natura poi possono sembrare CREATORI essi pure. Ma devono saperlo: se si illudono di FARE qualsiasi cosa, nello spazio e nel tempo, tutta questa dinamica apparentemente fattiva nella natura e nei viventi è solo la visione cinematica simile alla proiezione di un fil di azione, ricavata da una pellicola che esiste già tutta e semplicemente è supposta TRASLARE a destra, in tutti i MILLE fotogrammi, affinché siano osservati nel millesimo di quel mille, ossia attraverso la sequenza di mille millesimi visti in sequenza, nello spazio e nel tempo, e visti in una modalità FATTIVA che appare certamente, ma che è solo un PURO DISEGBNO divino. Quando Dio vuol imporre all'uomo la sua volontà suprema, li sottopone alla inderogabilità della osservazione scrupolosa di quel disegno. In esso appariranno azioni e gesti, di condanna o di salvezza, che nemmeno esistono. C'è solo il progetto quantitativo, composto coi comandi SI e NO, simili a quell1

e 0 che possono costruire un RAGIONAMENTO. La vita è un RAGIONAMENTO “divino” che esiste come una causa assoluta e invisibile, e si manifesta nel Miracolo della perenne montagna vista andare a Maometto, ossia in ciò che è FALSO, ma tuttavia REALMENTE APPARENTE. Pertanto questa legge del CHI LA FA L'ASPETTI, è stata poi esemplificata in essere per tutto il Popolo di Dio. Era in Egitto e dipendeva totalmente dal Faraone come da un Dio. C'erano soggetti perseguitati da lui e che in cuor loro lo maledicevano. C'erano cortigiani e altri che lo benedicevano e blandivano, sapendo che da lui veniva tutto. Ma poi attraversano il Mar Rosso e tutto si ribalta. Nel deserto il solo che fa tutto è Dio. Chi era prima perseguitato e malediceva il Faraone, ora è il solo beato che gode della sua ben valutata salvezza. Invece tutti gli altri morderanno perennemente il freno, volendo tornare in Egitto, scontenti di Manna e Quaglie ed altri doni di Dio... oh, quanto diversi da quelli dati prima dal Faraone. I veri beati, in terra d'Egitto, erano i perseguitati, erano gli ultimi, ed esattamente nel senso con cui Gesù ha definito tutti i violentati e perdenti, nel discorso della montagna. Come quella attribuita a Maometto, anche sulla montagna di Gesù si ribalta ogni giudizio, e quello che accade nel primo tempo della vita non è giudicato unilateralmente e solo sulla base di se stesso, ma di quel rinascere dall'alto, in quella vita che ritorna su tutti i suoi passi e li ritrova tutti come una assoluta giustizia! L'uomo vorrebbe trovare giustizia seguitando ad andare in avanti! Ignora che il termine della vita è un vero premio, che permette finalmente l'inizio della vera vita libera, nell'abbandono rispetto l'opera di Dio. Ma sono solo coloro che oggi temono Dio, perché oggi ne sono tenuti in croce, i veri beati che poi lo saranno al momento giusto, ossia quello davvero finale! Gli uomini, che non sanno che questa vita è solo il primo tempo, vorrebbero una giustizia finale nel primo tempo! Devono aspettare che alla TESI della vita mortale si attui la ANTITESI di essa che ritorna al principio, per potere infine sintetizzare la famosa SINTESI tra gli opposti. Mentre ora tutto è interattivo, in quel tempo si presenterà come SOMMARIO, e i due versi +1 e -1 si sommeranno e rientreranno in quello che il Buddha definì come il GIUSTO MEZZO.


7 E' vero: ogni fine è giustificato dal mezzo ed ogni mezzo è giustificato dal fine. Laddove è in essere NIENTE altro che uno ZERO ONNIPOTENTE, ed è così che opera e si afferma nel reale ciò che è ASSOLUTO, ogni possibile ed esistente bellezza nasce solo dagli opposti. Essi debbono poter essere posti in essere, ma solo come un puro disegno divino e possibilistico. Starà ai soggetti relativi di MUOVERE nello spazio e nel tempo di una dinamica fattiva ed apparente, quella che esiste solo come la POSSIBILITA' in sequenza data da una pellicola o da un DVD. L'uomo si abitui a non temere Dio e ad agire nel segno di un IDEALE DIVINO, forgiato da ciascuno come l'interesse fruito attraverso la vita. Abbia fede nel potere di quanto è ASSOLUTO, e si mostra in atto reale e dissociato in due inverse dinamiche di contrapposte realtà relative. L'equilibrio assoluto esiste in quanto è come uno zero di squilibrio, che non è vittima nemmeno di se stesso, al punto che appare anche nella forma assolutamente contrapposta tra due entità di bene e di male. Ma il tutto, nell'opera reale di un ASSOLUTO che si realizza in tutte le possibili contrapposizioni, lo compie come il solo mezzo per essere onnipotente e non patire nemmeno il limite dell'indeterminazione di quanto esiste e vale 0. Per questo, tale 0 è osservato in pura potenza di esistere sulla base di un ciclo che sia potente a immagine e somiglianza di Dio. Questo essere è puro solo allorché si abbiano pure quantità, sfrondate di ogni attributo qualitativo. Sulla base di questo 10, a immagine e somiglianza del PADRE unico di tutti i numeri figli come suoi decimali, esiste la relazione pura tra 10 e 1/10, che porti a 10/10 come all'unità dello Spirito santi del Dio Padre 10 e del Dio Figlio 1/10. Ed è proprio in questo modo che si formalizza una verità totale e basilare, fondamentale.

0

10 = 10

+1

× 10

-1

Solo quando si parta dai Figli di Dio, ossia dai decimi, i sacerdoti che raccolgono la porzione destinata al culto di Dio raccolgono le DECIME, per un Dio che ordina tutto attraverso il DECALOGO. Ma se si legge il testo sacro della Bibbia, si vede e si capisce, da un primo mondo costruito sui primi 10 patriarchi da Adamo fino a Noè, che abbiamo di fronte un Dio che davvero assegna alla D.10, alla dimensione 10, quello che poi chiamerà con quel nome

italiano DIO che quasi assomiglia alla D.10 Ogni uomo è 1 e deve sapere che non solo avrà il suo 10 in linea, ma avrà il CENTUPLO per le pene patite con questa vita. Un vero piano a lato 10 e grande 10 per 10, nel mentre è 100 anche come tutta l'azione 10, moltiplicata per quella uguale e contraria che è lunga essa pure 10. Quando dunque veramente si raggiunge il REGNO DI DIO? Lo si compie quando – come fecero gli scienziati nel 1790 in cui vollero che tutte le unità della fisica fossero tutte ricavate dai decimi del ciclo della rispettiva presenza, e quando ogni uomo, cessando di dar valore a se stesso per altre valutazioni che siano diverse dal PURO NUMERO dato da ciascuno al suo 1, si vedono esistere tutti nella cristiana promessa di avere anche un CENTUPLO quaggiù, ossia in questo mondo reale che resterà sempre il CONTESTO REALE in cui gli uomini potranno tradurre eternamente tutti i loro bisogni spirituali nel promesso PARADISO TERRESTRE. Oggi, se si chiedesse alla verità che cosa è il Paradiso terrestre, la riposta è più chiara di quella data da Gesù ai suoi tempi. “Immaginate che voi siate come SPIRITO il “bisogno di bene” che avete ACCESO come un eterno imprinting di valori nella vita reale. Sentitevi con questo bisogno. Allora che cosa fate? Potete semplicemente immaginarvi ogni cosa. Ma è assai più facile se esistono infiniti esempi come i vari FILM, che possano consentire al vostro Spirito di IMMEDESIMARVI. Il PARADISO TERRESTRE vi consentirà dei DIVINI FILM che potrete VIVERE ENTRANDO come gli attori di quel film, tanto da vederli DA DENTRO, e non come fate oggi, in cui tutti i personaggi li osservate da fuori. A mano a mano che la tecnologia, con film a 3D e altro riesca ad avvicinarvi ad una vera vostra reale immedesimazione, sarete più vicini a quello che accadrà poi all'infinito, in ciascuno di voi. Il progetto della vita sarà un progetto voluto per PARTI DIVINE che voi tutti possiate interpretare... ma finalmente sapendo come esse sono davvero, e non come adesso che siete ancora in una visione e comprensione unilaterale di tutto quanto è DENTRO all'infinito disegno possibilistico e divino dell'UNIVERSO.


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“Realizzare” l'ASSOLUTO è vederlo “A ROVESCIO” La visione “reale” dell'ASSOLUTO è ottenuta tramite l'esatta azione uguale e contraria a quell'ASSOLUTO in cui nulla è IN AZIONE REALE, esistendo ogni cosa soltanto nella pura e totale dimensione “POTENZIALE” di quanto appartiene ad un INFINITO SISTEMA POSSIBILISTICO. La prima cosa che deve accadere all'UNITA' ASSOLUTA è di frammentarsi in una relazione simile alla frazione di 10/10. Voi direste di N/N, ma il numero N non è originario, derivando esso dalla sola esistenza di un ciclo cui sia assegnabile il ruolo di un numero che possa esistere a immagine e somiglianza di un originario PADRE di una infinità figliolanza di anime, apparentemente singole, ma solo in una differenza di ruoli, assegnati secondo una intera gamma di possibile esistenza. Un numero 10/1, unitario nel denominatore e pari a 10 volte 1 nel numeratore, diventa la pura disaggregazione dello stesso unitario 10/10 per come esiste in una unità combinatoria assegnata attraverso il prodotto di 10/1 per 1/10. Dunque il primo passaggio, necessario all'ASSOLUTO per mostrarsi nel suo rovescio di “assolutesimo”, è quello di assegnare a se stesso la frazione unitaria posta come 1/10, che permette di elevare l'unità assoluta a 10 unità date dai suoi 10 decimi. In tale delimitazione reale, 10/1 è la relazione esistente tra il Padre di ogni numero e il suo stesso valore inverso posto in uno dei suoi dieci decimi. A questo modo nel quale il Padre si pone come 10 nei confronti dello Spirito santo dell'unità posta come 1/1, l'unità diventa il medio proporzionale tra il Padre posto 10 volte l'unità e il Figlio posto come 1/10 dell'Unità.

In sostanza, abbiamo queste 5 dimensioni:

11,111 costituita nelle prime tre cifre da 10 unità, 1 unità e 1/10 di unità, e l'unità 1 assegna la sua rappresentanza numerica alla relazione esistente tra i valori suoi estremi, dati da 10 e 0,1.

10 sta a 01 come 01 sta a 0,1 Infatti 10 sta ad 1 nelle stesse “10 volte” con cui 1 sta a 0,1. Quando andiamo a ricercare queste proporzioni in Bibbia, ci ritroviamo di fronte a questa Terna di Patriarchi:

Abramo (10) sta a Ismaele (0) e Isacco (1) come Isacco (01) sta a Esaù (0,0) e Giacobbe (0,1). La coppia dei due figli di Abramo, ordinata 10, tra il primogenito e il secondogenito, per degradarsi da 10 a decimo suo bastava fosse osservata invertendo l'ordine dei figli nati, tanto da assegnare l'unità a Isacco, lasciando ridotto a zero, ossia azzerato il valore del vero primogenito, Ismaele, avuto dalla schiava egiziana Agar. Allora il Signore – che chiede ad Abramo di eliminare Isacco – sta semplicemente indicando che la figura di Isacco dovrà essere


9 eliminata nella sua persona, mettendo in diretta relazione suo padre con il suo figlio secondogenito, cui sarà assegnato il valore di 01. In tal modo, invertendo da 10 a 01 il valore assegnato a quella nascita cominciata da un primogenito posto come il puro momento zero di un inizio reale, Isacco diventa il medio proporzionale, rispetto alla coppia di gemelli che fa di lui un padre esattamente nello stesso modo dualistico di Abramo. Questa metodologia si propagherà poi scavalcando i primi 10 figli di Giacobbe e valorizzando l'undicesimo figlio, Giuseppe, che Giacobbe assimilerà a se stesso quando, in Genesi 48 dichiara a Giuseppe che i suoi due figli, avuti da lui in Egitto, e ordinati nel primogenito Manasse e nel secondogenito Efraim, saranno contati allo stesso modo: 0 il primogenito e 1 il secondogenito. In tal modo, ripartendo da Giacobbe:

Giacobbe(0,1) sta a Giuseppe (0,01 oltre 10 decimi) come Giuseppe sta a Manasse (0,00) ed Efraim (0,001) Questa seconda relazione ripete – a “danno” di Giuseppe – la stessa opera di eliminazione che era stata attuata in relazione ad Isacco. Queste cinque generazioni dunque evidenziano: Abramo,

10

assegnato al Padre

Ismaele Isacco 01

assegnata al Figlio come 10 invertito in 01

Esaù Giacobbe

0,1

assegnato al 1° tempo decimo

10 + Giuseppe

0,01

assegnato al 1° tempo centesimo

Manasse Efraim 0,001 assegnato al 1° tempo millesimo che corrisponde al padre 10 che esiste in modo trino come 10^3=1.000 e si valorizza fino al tempo inverso esattamente nei suoi millesimi. La logica matematica fa sì che il figlio reale di Giacobbe, che vale 0,1, scavalchi tutti i suoi 10 figli decimi per arrivare a poter porre 0,01 Giuseppe, il quale deve togliersi di mezzo come puro intermediario tra il decimo e il

millesimo, in una logica divina che realizza Dio solo in base a quanto sia Uno e Trino, scavalcando il contesto dualistico che funge solo da medio proporzionale tra il 1° e il 3°. In tal modo, questa serie progressiva a 5 progressioni che stanno tra loro tutte come 10/1 si riduce – eliminati il 2° (Isacco) e il 4° (Giuseppe) – a quella dei numeri 1, 3 e 5, a configurare un ridotto 10,101 che, se lo estendessimo all'infinito sarebbe dato da 1000 :99 = 10,10101010101.... Quando essa si blocca al valore di 1/1000, essa ha configurato il suo valore inverso alle 1000 unità poste in 1/1000. Ciò significa che, ottenuto 10,101 la storia sacra si blocca in Efraim. Essendo 99 ×10,101 = 999,999 il residuo 0,001 diventa il tempo unitario, che colloca 999,999 sulla base 1 del tempo millesimo dell'esistenza del 1000 che è dato dal PURO PRINCIPIO di 10^3, il DIO=D.10 che mentre è Uno, è anche Trino. E' evidentissimo che il testo sacro della Bibbia, mentre in Genesi narra nei primi 50 capitoli l'impostazione quantitativa su cui è costruito il mondo, a cominciare da quanto vi è posto IN PRINCIPIO (=Brasyt), questo puro principio esiste proprio attraverso l'ideale strumento che offrono i numeri decimali. Cosa significa dividere questo puro principio 1.000 per 99? Significa partire dall'ASSETTO di 1000 : 100 = 10 e ripartirlo non per l'intero intermediario 100, ma per tutto il movimento attuato da un 1 che esista nel 100 e si muova solo in 99 unità di puro spostamento del suo stare in 1. Succede allora che tutto il 1.000 si divide esattamente nello SPAZIO-TEMPO dato da 999 unità come puro SPAZIO DI PRESENZA simultanea e 999 millesimi di unità che invece esistono per tre distinti Tempi. In sostanza quelli ottenuti in Bibbia, attraverso la coppia 01 data da Esaù-Giacobbe, la coppia dei dieci decimi necessari a degradare nel centesimi attraverso dei 10+1, Giuseppe, e quella dei suoi figli millesimi 01 nominati con Manasse ed Efraim. Quando il Signore riprenderà a parlare agli uomini attraverso la verità del


10 Credo Islamico, e in esso si afferma che Allah ha 99 nomi, dati da 100 -1 (proprio così è scritto!) si arriva a vedere come questa particolare progressione di decimo in decimo, a cominciare proprio dal 10^3 di IN PRINCIPIO (Genesi), chi è il divisore, sotto il profilo del valore divino espresso in modo nominale, è proprio questo insieme di 99 nomi singoli, posseduti da Dio. Pertanto, l'ASSOLUTO adotta in PURO PRINCIPIO Trino (cubico, spaziale) la quantità 1000 e la “realizza” togliendole la sua unità inversa, data da 1/1000. Infatti: 1000,000 meno -------------Il che significa che questa reale presenza si presenta in modo unitario, nel tempo inverso al suo spazio, come:

1

Essendo questo 999.999 un valore tridimensionale, ottenuto da 10^3, la sua terza parte, data da 333.333 unità è quella relativa ad un solo asse spaziale, della terna rappresentativa. Noi passiamo da una quaterna di anni contenendo i 4800 dati da 12 mesi contenenti 100 giorni tridimensionali ciascuno, in 99 unità, quando sottraiamo a 4800 l'indice 3339. 3339= --------

rivela in che modo quello che appare nel solo verso del tempo di un giorno, esiste nella quantità assoluta di 100 giorni, data da AZIONE 10 moltiplicata per REAZIONE 10, entità dinamicamente coesistenti e interattive.

Essendo 90 volte tridimensionali, cubiche, un solo lato esiste nel verso unico del tempo come 10^90 che, diviso per 10^60 è uguale a 10^30, il che indica (nell'indice) proprio 30 giorni.

999.999

------------ = --------------- data da 10^6 meno (10^6 × 10^-6) posto a “tempo 1”

4800 meno

Infatti 10^1461 × 10^3339 = 10^4800

10^100 che, diviso pare 10^10, pone essere 10^90 le sue volte.

0999,999

0,001

Queste sottrazioni tra indici dimensionali significano in verità la divisione tra 10^4800 e 10^3339, il cui risultato indica il numero delle volte in cui 10^1461 esiste, se si moltiplica per 10^3339.

In sostanza i 100 giorni totali in un mese costruito sulla dinamica in atto 10 e quella in atto inverso sempre 10, esiste come un totale:

0000,001 =

999,999

1461 giorni presenti in 4 anni di 365,25 giorni ciascuno.

Io vi sto dimostrando in che modo REALE la quantità ASSOLUTA si realizza. Prima si dispone in un TUTTO avente un suo numero N, e poi si lascia misurare dal suo stesso valore inverso, dato da questo N elevato all'indice negativo di -1. Che il 10 si lasci misurare da 10×10^-1 è l'esatta verità attuata da Dio, quando chiede ad Abramo di togliere di mezzo i suoi due figli, 1 e 0 (chi viene dopo e non conta nulla davanti a un primogenito) ,a elencati in ordine inverso, come lo 01 che poi corrisponde davvero ad un SUO DECIMO, visto che il Padre è 10. Se vogliamo distinguere Padre 10 dai suoi figli, dobbiamo azzerare il valore del 1° e assegnare l'1 al secondo. Solo allora – osservandoli in modo separato tra loro, possiamo distinguere 10 nel padre e 01 in suo figlio, 0,01 suo nipote, 0,001 il suo pronipote.


11 Potremo allora sommarli tutti tra loro ed otterremo in 11,111 le cinque dita di una mano di Dio che è in 11 tutte le 10 unità della presenza in linea, ed è in 111 millesimi la terna presente nel Dio KRONOS, che è il Tempo, esso pure tridimensionale. Saremo passati da un estremo all'altro. L'ENTE ASSOLUTO che non patisce alcun limite, come un Dio Onnipotente ed eterno, principio e fine stesso di ogni possibile cosa, ha POTUTO superare il suo stesso limite, e si è definito, ma nei due valori opposti tra loro come lo spazio 999 e il tempo 0,999, una volta che l'unità si è determinata in MILLE MILLESIMI corrispondenti a un Milione di Unità milionesime. Esiste il massimo limite in linea quando l'ASSOLUTO, adottato il limite 10 a sua immagine e somiglianza, si fa valere per quello che vale, ossia secondo la risposta che diede a Mosè: <SONO COLUI CHE SONO>. Poiché io SONO 10. allora sono un 10 che esiste in 10 come: 10 ×10 ×10 ×10 ×10 ×10 ×10 ×10 ×10 ×10 = 10^10. Ma anche: 10^10^10^10^10^10^10^10^10^10. Che poi diventa 10^1.000.000.000, ossia un 10^10 che si eleva al 10^9=1.000.000.000 che indica, attraverso un vero e proprio indice dimensionale, tutto il moto di 10 (=il Padre) in 10^10 (tutta la potenza 10 del Padre che è 10).

I contesti in cui l'ASSOLUTO attua la sua presentazione UGUALE E CONTRARIA assumono le dimensioni contrapposte nello SPAZIO e nel TEMPO. Sono dimensioni contrapposte tra loro ed interdipendenti. Quando, a forza di aggiungere tempi l'unità si trasforma, restando sempre 1, come in questa reale progressione solo formale: 1/1 ---> 2/2 ---> 3/3 ---> 4/4 ---> 5/5 eccetera, si attua l'inflazione dei tempi. 2×1/2 3×1/3 4×1/4 … visto che la presenza è data dal tempo dell'unità, determina l'esaltazione dello spazio. Se ½ è ¼ di 2, accade che 1/3 diventa 1/9 di 3, mentre ¼ è 1/16 di 4, e 1/5 è 1/25 di 5, e 1/6 è 1/36 di 6. Accade che posta l'unità del denominatore, a parità di valori, sempre unitari, il numeratore si esalta, in forma di area. Come diretta conseguenza, il magnetismo si riduce in funzione inversa al quadrato della distanza. Quando noi ci allontaniamo di 100 metri, un metro quadrato si espande sul piano 100×100 della realtà 10^4. Ma per vedere il punto di fuga reale di questo metro quadrato (ridotto ad un puro punto geometrico senza apparenti dimensioni) , dovremo portarlo a distanza di 10^4 metri. Portato ancora più lontano, questa apparente CREAZIONE DI GRANDEZZA della nostra dimensione impostata sul 10 (grande in ragione che sono contati nei decimi, ossia in quanto vi sia di esattamente uguale e contrario) cessa di apparire. Potremo avere ogni dimensione al quadrato sparire nel suo punto di fuga, quando si allontana di 10^4 volte la sua distanza.


12 Noi crediamo che sia vera la nostra grandezza, che è maggiore di zero... ma essa appare grande solo in PICCOLAZZA, perché ci stiamo basando non sui valori diretti, come il 10, il 100, il 1.000, ma su quelli inversi dei decimi, dei centesimi, dei millesimi. Tutte le volte che noi vediamo un valore grande come ad esempio 1000, esso non vale 1000, ma solo 1, perché assume il quanto 1.000 solo affidando la sua grandezza a quella inversa dei millesimi. La grandezza in se stesso, di 1, è simile all'Isacco da togliere di mezzo. Possiamo considerare questo 1 come il collocamento puro e semplice dell riferimento in posizione, di un valore che non ha alcuna dimensione, proprio quello che la geometri giudica come la dimensione reale di un punto. Pertanto i nostri apparenti punti di fuga della grandezza reale sono potentissimi strumenti matematici volti a ingenerare una grandezza tutta apparente e poggiata sui valori esponenziali della base 10. Ove gli indici passando da 1 a 2 a 3 a 4 incrementano sempre nello stesso quantitativo unitario, quando poniamo un DIO=D.10 come la base di questi numeri, ecco che si passa dall'1 di 10^0, al 10 di 10^1, al 100 di 10^2, al 1.000 di 10^3, e gli incrementi crescono non più di uno in uno da di 10 volte ogni volta. In questo modo, quando avremo una stringa di valori binari come ad esempio questa: 11001000000000000011001,, attuando la visione Logaritmica decimale, noi saremo in grado di mutarla in 0-2-13-0-2 leggendo Log 1= 0, Log 1000000000000 = 12, Log 1 = 0, Log 100=2, e così via. Anche questa “lettura” attua il modo UGUALE E CONTRARIO, dato dal Log decimale di questi distinti 1, poi 100, poi 1000000000000, ecc.

Con la funzione Logaritmica decimale attuiamo un altro modo di assistere al “creato”. Esso passa attraverso il numero delle volte che esistono 10, 100,, e valori più grandi, mentre i vari indici 1 diventano zero. Se non esistessero queste possibilità “trascendenti” dei numeri, di poter rappresentare BEN OLTRE che se stessi, noi non potremmo ingrandire i vali punti di fuga della grandezza apparente e non avremmo alcuna grandezza apparente. Pertanto, se la nostra realtà si determina in grandezze relative espresse in numeri, è solo per la possibilità che l'ASSOLUTO ci concede, di porsi a servizio del nostro Uno relativo. Allora accade che 1 / ASSOLUTO si relativizza in una grandezza determinata assolutamente dal rapporto che è in essere, e si quantifica mostrandosi nel suo valore uguale e contrario. L'ASSOLUTO – altrimenti – resterebbe INDETERMINATO, ossia una tale causa causante che nulla potrebbe determinarlo. Invece accade che l'ASSOLUTO si cala in noi nel nostro spirito divino. Calandosi “realmente” nel limite di una determinazione reale, ESSO si libera del vincolo dell'indeterminatezza, e la assume, nel campo definito, al fine di ottenere una vittoria INFINITA sul suo limite. Infatti il compito che ha ogni anima umana è di ELEGGERE in se stessa il suo valore ASSOLUTO, che lo sia talmente da liberarla da tutte le determinazioni reali, che determinano limiti. E' il SENSO DI DIO che descriveva Socrate come il bisogno dell'uomo che – messo di fronte ai limiti insormontabili nella loro realtà, si INVENTA UN DIO ASSOLUTO e PRODIGIOSO, che come un deus ex machina risolva ogni cosa alla perfezione. In parole povere, l'ASSOLUTO si cala nel reale attraverso FIGLI a sua immagine e somiglianza. Essi sono sottoposti a tutti i possibili limiti affinché ELEGGANO l'ASSOLUTA salvezza in ogni singolo caso.


13 Finché l'anima divina è assoggettata ai limiti della visione reale e determinata, inevitabilmente li patisce. Ma lo Spirito è il creatore della grandezza stessa del mondo visto attraverso gli strumenti spirituali dei puri rapporti della matematica. E – creato il mondo attraverso la definizione in linea della presenza di dieci decimi – alla fine del ciclo numerico della vita che è stata assegnata a ciascuno, lo Spirito torna ad essere il PADRONE dei numeri e se ne serve per dominare il suo mondo reale attraverso tutti gli ideali che ha voluto creare, durante la delimitata esperienza.

In tal modo l'ASSOLUTO si determina, genera tutto il sistema possibilistico, lo assume con tutte le sue infinite anime, e lo sconfigge e domina idealmente. Rientrato nella dimensione assoluta, ogni anima di Dio, che si sarà potuta dotare di un suo libero gusto, avrà a disposizione l'universo infinito producibile grazie ai numeri, come il suo paradiso terrestre, in cui ci saranno eternamente tutte le vite reali con il loro apparente dramma in cui potenziare ogni possibile e vincente amore.


14

Il potere ASSOLUTO sta nel valore ZERO Dentro la progressione:

non del secondogenito. Qui entrambi i gemelli sono ridotti a ZER.

10

di Abramo

01

di Ismaele e poi Isacco

Sembrerebbe un atto di ridotto potere, quello di ridurre a zero il primo e – in questo caso – tutti e due. Ma non è così.

00,1

di Esaù e poi Giacobbe

Zero infatti, nel nostro mondo reale, è il valore più grande che esista.

si esce da ciò che sarà considerato con Giuseppe dopo il ciclo dei suoi primi 10 fratelli, e c'è una storia riguardante il quarto figlio, di nome Giuda. Morti i due figli Er ed Onan, dati come mariti a Tamar, ella, vedova, accortosi della non volontà di Giuda di darle il terzo maschio, per dare figli trascendenti al primo, Er, lei studiò di farsi rendere feconda dallo stesso suo suocero. Si travestì da prostituta sacra e – irriconoscibile – lo forzò nel suo scopo. Da questo parto, simile a quello poi di Maria, resa madre da un Padre di Tutti noi, mentre questa Tamar prese lei l'iniziativa, non a caso vennero due figli da considerare zero, tutti e due. ------------> ZERACH e PEREZ <------------presentano le due azioni opposte, di una reale lettura nel senso della frecce, come quella occidentale, da sinistra e quella dell'Ebraico e dell'arabo, da destra, che le prime tre lettere indicano proprio ZER, laddove la O finale che noi aggiungiamo allo ZERO sta per un indice di possesso espresso in <io ho>. Se non sono considerati questi nuovi gemelli ottenuti dal quarto figlio GIUDA, è perché questa generazione vale proprio uno ZERO, sia da sinistra, sia da destra! Non è come quel 10 che è girato in 01, azzerando il valore del primogenito, ma

Quando infatti, tra due entità, uno è davvero forte? Quando non patisce minimamente la dimensione dell'altro e, in una opera di comunione, quale un atto di moltiplicazione, lo riduce a zero. 1.0000000000 per ZERO uguale ZERO. Se fate l'abitudine a considerare che ogni numero è una intima relazione unitaria tra due quantità inverse, allora capirete che potete avere, partendo da zero, 1 milione di euro solo se qualcuno ve lo presta. Allora, mentre vedete nelle vostre mani quell'apparente vostra disponibilità e la intendete come un vostro AVERE, essa è solo un vostro DOVERE. La dovete a chi ve l'ha imprestata. Pertanto, se avete in mano OGNI NUMERO di banconote, esse fotografano il vostro essere SOTTOZERO. E allora accade che quel numero che, moltiplicato per zero è ridotto a zero, vi mostra il potere divino di un Dio onnipotente che, agendo con tutta la sua capacità, vi CONDONA IL DEBITO. Gli Ebrei che maledicevano Dio ed erano condannati alla lapidazione, in forza della legge del Taglione, entravano in comunione con il datore della vita e quegli estingueva autorevolmente quel debito che essi non gradivano, se tale dicevano


15 chi glielo aveva dato.

mode, delle epoche, delle culture! Provaci!

Sotto il profilo Divino, tutte le grandezze reali rovesciano totalmente il loro significato. Vivere e far di tutto, ogni porcheria, pur di allontanare il giorno estremo della morte è simile ad un creditore che non vuole mai estinguere il suo debito, e vive nelle angustie. Crede nel Dio Onnipotente e spera che egli DIA AMPIEZZA ai suoi beni! Cosa che per Dio attua tutto il contrario di questo.

Ti guarderanno come si guarda un fesso, che ignora quali siano le vere dinamiche del mondo!

Il beato vero, ora, è chi MANCA DI TUTTO e più di ogni altro assomiglia a chi abbia zero. Ma gli uomini non lo gradiscono, questo zero che gli abbatte tutti i debiti. Vorrebbe altri debiti ancora! Agisce come il Buon Renzi che per espandere l'economia protesta contro la Bieca Europa che non permette all'Italia di indebitarsi ancora, oltre misura.

E se tu glielo neghi, ti deridono, ti guardano dall'alto della loro sapienza e credono che sia l'uomo e la cultura umana a definire quello che sia giusto e quello che no!

Quando Gesù chiamò BEATI coloro che mancavano di tutto, e non coloro che fruivano delle ingiuste ricchezze e le usavano non per farsi amici per il futuro, ma per saziarsi in tutti gli sfizi loro, lo affermava sulla base della verità divina secondo la quale noi arriveremo finalmente a zero quando il nostro treno sarà giunto al suo binario morto. Non prima. Quello ZERO è il punto più alto raggiungibile da ciascuno nella sua vita... ma ogni uomo lo vuole raggiungere il più tardi che sia possibile, perché ha una sua visione veramente STRAVOLTA della verità. I veri STRAVOLTI in questa verità trascendente sono tutti quanti i benpensanti. Le Televisioni li chiamano appena possono, e quelli accorrono a fare verso sfoggio di una SAPIENZA umana, che è davvero piena ignoranza delle questioni trascendenti questa realtà. Si “piccano” tutti di avere la vista molto acuta, andando a leggere quello che altri non legge... e – poggiandosi tutti quanti sulla pura apparenza di uno SPETTACOLO dinamico, ottenuto artificiosamente con il puro far avanzare un progetto, costoro scambiano questo progetto binario, che avanza come la stringa di un DVD, nello spettacolo cui da luogo la lettura inversa dell'unità di tutto quel DVD. Prova ad andare a richiamare costoro ai valori SUPREMI che stanno prima delle

Se la Natura che sembra fare trasformazioni, assieme a tutta la vita disegnata in questo divino progetto simile ad un DVD è solo la PARVENZA cinematica di un contesto che non diviene proprio in nulla, costoro GIURANO sul DIVENIRE!

Se il sesso è stato reso la cosa più allettante, in difesa della procreazione, costoro giudicano che sia lecito servirsene per masturbarsi, visto che si può. Si fingono e vendono come i veri difensori dei diritti dei poveri “mortificati”, come gli omosessuali, e ritengono IMPROROGABILE che sia spazzato via una anomalia, semplicemente affermando che essa non lo è. Fanno come la società si comporta contro l'inquinamento. Quando non sa più come ridurre le polvere sottili, allora risolve il problema con totale semplicità: alzano il limite dannoso. Se prima era mortale una valore, non lo diventa più solo accettando di superare quel limite. Per il Signore è diverso. In Genesi 18 scendono tre messaggeri di Dio per vedere i fattacci che sono descritti accadere a Sodoma e Gomorra! Si sono tanto evoluti e tanto civilizzati che gli uomini vanno con gli uomini trattandosi tra loro come se fossero uomo e donna! Lo ritengono SACROSANTO. Però con quel metodo lì non ne vengono figli! Ci vuole una donna. E allora lo capiscono, ma nel modo che gli fa comodo, e ne affittano un utero. Insomma hanno tutto il diritto di avere essi pure la loro Famiglia, che per loro è naturale così come essi vogliono che sia. Non è che amarsi sia peccaminoso. Amarsi tutti è la cosa più bella che esiste. Ma il sesso serve per procreare. Non può essere usato come se fosse una droga, per scopi che non sono quelli. Ogni eiaculazione maschile spande seme


16 umano e lo uccide senza pietà, senza lasciargli nessuna speranza di vivere! Quando il sesso è impuro, diventa autoerotismo o altro, e allora occorre difendere la vita dei più deboli di noi, e sono proprio i semi umani della vita. Io affermo che Dio permette ogni cosa perché il disegno è fatto da lui. Ma ci lascia liberi di VOLERE realizzare i nostri ambiti IDEALI! Essi non si possono piegare alle culture, ai pruriti, alle voglie più strane e alle manie. L'uomo non determina da se quello che è giusto oppure no. Ma vallo a dire a questi SAPIENTI del mondo, che si credono gli ARBITRI esclusivi delle cose che è lecito programmare o vietare.

deve rendersi conto del suo vero stato. Se gli han lasciato solo una tunica ed un mantello, si metta insieme agli altri e si faccia sentire! Pretenda ciò che è suo e gli hanno tolto. Invece per Gesù, se la Società si faceva avanti per togliere la tunica ad uno cui aveva tolto tutto... ebbene, che gli desse anche il mantello! Vedete? I valori di questo mondo sono bel lungi dall'aspirare ad uno zero. E se si ritrovano chi gli legga la Bibbia, come il Povero Scilpoti ha fatto nel senato, lo deridono come un mentecatto che in un consesso come quello se ne esce con il leggere la Bibbia!

Sembro crudele io, AZZERANDO queste VOGLIE impudiche, ma questo zero è il valore più alto che si possa mai raggiungere in questa nostra vita realizzata attraverso le relative contrapposizioni.

Povera umanità che ha idealizzato la grandezza e non lo zero! Ma non uno zero fatto di niente! Uno zero di pretese, di ambizioni fugaci relative ad una vita che poi è IMMODIFICABILE, esistendo già tutta fatta nella cosiddetta eternità di quell'eterno presente simile ad una sola pagina su cui sia già scritta tutta l'infinita storia umana.

E' lo ZERO di ARBITRIO, di SQUILIBRIO, rincorrendo questa vita reale, nella febbrile e spasmodica intenzione di afferrare questo tempo che passa, non farsi sfuggire nessuna occasione, lanciarsi verso ogni traguardo!

Ma questi SAPIENTI DEL MONDO credono che se non han letto ancora una pagina, del libro già scritto della loro vita, essa non ci sia ancora e debba ancora essere scritta.

Non questo dice Gesù. E lo dice rivelando quel vero che sfugge ai vari opinionisti o seguaci del Doctor Freud.

Il futuro è simile all'acqua sempre diversa di un fiume che avanza verso di noi, e noi crediamo di poterla determinare noi sulla base di quell'acqua che sia ormai passata!

Gesù dice: ABBASSATEVI! Vogliate idealizzare i sacrifici fatti da voi, la vostra croce, per il bene del prossimo! Ma nemmeno la fede, oggi, è capace più di abbracciare il giusto senso del limite, e della rinuncia, a favore degli altri. Quanti fedeli accorrono, quando negli ambienti cattolici qualcuno gli insegna di far festa, di esser lieti, di guardarsi bene dal patire una croce! E per la Dottrina Sociale della Chiesa cattolica, ogni uomo

Ma sono discorsi troppo difficili e nuovi per tutti coloro che credono esistente solo quello che vedono Ormai esistono tanti fil costruiti interamente sulla base di pure regole, e non credono che anche il mondo sia una costruzione fatta in questo modo!


17

Delimitare il disegno ASSOLUTO sta nel farlo essere in precisi limiti: del SISTEMA BINARIO e di 10^10 SISTEMA BINARIO La sua esistenza è la prova indiretta che il comandante unico di tutto il sistema comandato esistente resta sempre il SISTEMA ASSOLUTO, che non accetta alcuna determinazione, e che si libera di questo stesso limite determinandosi, ma in due modi esattamente contrapposti tra loro che equivalgono nel loro insieme ad una totale indeterminazione, per il reciproco annullarsi (senza annullarsi) delle DUE OPPOSTE VERITA'. Per consentire l'esistenza di quantità esattamente contrapposte, è introdotto l'aspetto QUALITATIVO. Nello SPAZIO, la cui quantità di esistenza nel ciclo 10 della presenza è affidato al rapporto 3/7, il cui numeratore 3 indica le tre volte del denominatore 7, e dunque quantitativamente 21 dimensioni, ciascuna è divisa in 2 versi di opposta percorrenza. Essendo ogni cosa esistente in pura velocità, e senza limiti alcuni nella grandezza esistente nel rapporto, nulla di altro mai esisterebbe se fatta eccezione per singoli punti geometrici, privi di dimensione. La prima dimensione creata, in una lunghezza che sia scalare e che esista in

un certo tempo in cui sia in atto quella velocità, è ottenuta attraverso il prodotto scalare dei due opposti vettori di pura velocità. Per essere chiaro, un corridore che corra 100 metri in 10 secondi e che viaggia dunque alla velocità di 10 metri al secondo, esisterebbe sempre e solo, nel suo baricentro, in un unico punto di quei 100 metri che, di per sé, ancora non sono definiti come una lunghezza in se stessa. Ma allorché si moltiplicano, ossia si compongono tra di loro due corridori, che partono nello stesso tempo dai limiti opposti di quei 100 metri e li percorrono alla stessa velocità, esse interferiscono in modo tale tra di loro da eliminare il movimento contrapposto, e far esistere di per se sola la lunghezza di quei 100 metri che sono dunque “realizzati” in questo modo: attraverso la composizione delle due velocità opposte, esistenti nello stesso tratto. Ogni lunghezza sarà sempre condizionata da questa area. Ma accade, in genere, perché il rapporto unitario dato da N/N, quando si compone nei due opposti tra loro di N/1 e di 1/N espressi nella forma S/T della velocità esistente in ogni puro rapporto, determina che un solo tempo dell'unità, espresso in 1/N, vale come una sola parte tra tutte quelle esistenti dividendo N per 1/N. Per fare un conto preciso, quando N=3/1 e 1/N=1/3, se dividiamo 3 per


18 il valore numerico di 1/N, abbiamo la stessa cosa di quando moltiplichiamo 3/1 per l'inverso di 1/3. Infatti: 3/ 1 : 1/3 = 3/1 × 3/1 = 9/1. Pertanto a 1/3, il suo valore opposto dato da 3/1 gli corrisponde come 9 volte 1/3, che in tutto sono 9/3 corrispondenti veramente a 3/1. Pertanto, laddove sia N lo spazio, e sia 1/N la velocità per percorrerlo in modo unitario nel tempo di N/N, ad ogni unità di tempo ennesimo, il numeratore assume la dimensione di N al quadrato. AREA

N^2

--------- = -------LINEA

N

di fatto mostra le tre dimensioni del volume che si pongono come una area che esiste rispetto alla linea sua di flusso, corrispondente alla radice quadrata dell'area. Il Teorema di Pitagora che mette in perfetta relazione la somma delle lunghezze lineari due cateti con la lunghezza dell'Ipotenusa attraverso il loro valori legati alle aree, vale proprio per questo fatto: Occorre il prodotto scalare di due lunghezze per determinare una area, di cui poi la lunghezza è la radice quadrata di quell'area. Ma anche tutta la dinamica dei corpi liberi è costretta al rispetti di questa legge generali. Infatti quella Legge che afferma che, nello spazio libero e vuoto, ogni corpo percorre sempre aree uguali in tempi uguali, non fa altro che rispettare questa legge. Quando la linea percorsa è assolutamente rettilinea, si tratta del quadrato esatto di quel segmento retto. Quando la linea è curva, essa denota l'assoggettamento a due forme

contrapposte: una elettrica ed una magnetica, aventi versi opposti tra loro. Allora l'area si dimezza, rispetto alla linea che non è curva. E ciò è dovuto al fatto che la scomposizione di quanto è retto in due curve percorse nei due veri opposti dalla FORMA elettrica e dalla FORMA magnetica, divide l'area determinata dalla linea nelle due aree, una elettrica e l'altra magnetica. Infatti l'area di un cerchio, che è un tratto definito come la circonferenza, posta a confronto con quella circonferenza rettificata, ma per un lato perpendicolare al raggio della circonferenza, determina il tratto in linea come lato (circonferenza) per lato (raggio). Il caso “curvo” vale esattamente la metà. Infatti noi potremmo scomporre l'area del cerchio in tanti triangolini, aventi un minimo valore in circonferenza, e il valore intero del raggio. L'area di un triangolo è sempre la metà dell'area data da quel rettangolo. E' evidente che una linea retta, lunga come la circonferenza, quando è posta al quadrato, rappresenta la totalità dell'area Abbiamo allora che, se consideriamo circonferenza il tratto verticale, l'altro tratto è il raggio di una curvatura infinita. Se invece la curvatura è definita, allora quel raggio è legato all'altro, che ne esprime la circonferenza, come questa, divisa per 6,28... ossia per due volte Pi greco. In questo caso il cerchio è presente tutto in un piano che è puramente “teorico”. Infatti, in natura, noi assistiamo sempre a rototraslazioni. Significa che, a mano a mano che la circonferenza avanza sul piano che nella nostra relazione abbiamo individuato come N^2, esiste anche un evento in linea, nel denominatore N di quel rapporto definito prima come N^2 / N. Possiamo avere una vaga idea di questo fenomeno dalla traccia a forma di spirale lasciata da una particella sulle bolle elettrostatiche. Essa esce dal punto della fuga delle grandezze, e mentre avanza e si ingrandisce prospetticamente nella dimensione al quadrato, dell'area compie questa rototraslazione. Ecco dunque che noi NON POSSIAMO usare il rapporto di Pi Greco, che appiattisce quello che invece si attua sulla superficie di un vero e proprio CONO PROSPETTICO.


19 Se vogliamo quantificare esattamente la circonferenza REALE usando il raggio, il VERO raggio esiste sulla superficie che va dal centro del cono perso l'area cui è un ipotetico0 osservatore. Posto 1 quel raggio obliquo, la cui lunghezza noi siamo costretti a leggerla solo nella proiezione esistente sul piano, allora tutta la linea della circonferenza è esattamente 6 volte quel VERO raggio. Solo se noi consideriamo esattamente 6 raggi tutta la circonferenza, solo allora abbiamo con essa tutti e 6 i versi di un sistema complesso, esistente da -3 fino a +3 e che computa le 3 lunghezze attraverso quelle giuste ed esatte dei 6 versi interi. A questo punto noi, in presenza di una curva reale, tracciata dalla velocità costante della luce, chiamato CIRCONFERENZA la lunghezza data dal ciclo intero dei 6 versi, abbiamo nell'altro lato sono 1/6, che è solo quello unitario legato ai 6 versi, che sono osservati solo alla dimensione di uno solo della loro totalità. Nel caso che il sistema sia DIMEZZATO, nella coesistenza di due vettori circolari ed opposti, come l'ELETTRICO e il MAGNETICO, avremo che l'area in cui un lato contenga i 6 dei valori complessi legati ai due versi del sistema complesso spaziale, avranno l'altro lato, legato al raggio della curvatura, che dimezza ancora quel SESTO e lo riduce a DODICESIMO. L'area allora, di un rettangolo che è 6 volte 1 in altezza e 1/12 di 1 in larghezza di raggi, è: 6/1 × 1/12 = 6/12 = ½, e questo ci PROVA che – osservando noi sempre e solo o l'aspetto ELETTRICO è quello MAGNETICO, noi stiamo commisurando solo una metà dell'esistenza del tutto. L'area 6×6, del quadrato costruito sui 6 versi messi in linea retta, riferito a questo reale dimezzamento, esiste come: 36 × ½ = 18. Trattandosi di una area, abbiamo con essa il valore attribuito alla nostra realtà se estraiamo la radice quadrata di 18.

Allora abbiamo che 18^0,5 = 4,24264068... denota l'esistenza di un ciclo intero delle decine fino al primo 0 che appare alla dimensione di 1/10^6. Possiamo analizzare che cosa indichi 4,242640 4 sono le dimensioni 1+3 del tempo e dello spazio. Sì, perché questo numero resta pur sempre un valore indice del ciclo 10, che in assoluto (ossia espresso nelle quantità definite dal suo ciclo numerico) vale: 10^4,242640 = 10^1 ×10^3 × 10^0,04^6 × (10^0,0013)^2 × 10^0,000040 Cosa sono? 10^1 ×10^3 è la Realtà unitaria dello Spazio-tempo = 10^4. 10^0,04^6 considera la realtà 4 a dimensione di 4/100, nei 6 versi tot. (10^0,0013)^2 è il sistema binario nel 10+3 a dimensione reale 10^-4 10^0,000040 è la realtà spazio-temporale 10+30 a dimensione 10^-6. Le somme degli indici “combinano” tra loro tutte queste dimensioni. Tutto ciò ci dimostra come – DEFINITO UN SISTEMA DI GRANDEZZE UNITARIE – esse operano come se fossero un DIO avente il potere ASSOLUTO, e le quantità stesse DELIMITINO una fine reale ai loro stessi limiti attraverso i vari CICLI INTERI. Mentre un sistema rettilineo, posto in essere come i 6 versi del sistema di riferimento cartesiano, fanno testo, ad esempio nella determinazione di un ANNO.


20 6×6×10 = 360 è tutto il ciclo 10 dell'area nel suo complesso dato dal sei volte sei. 6/1 è la velocità che esprime il ciclo dei 6 versi nel tempo unitario 1. Ciò è attivo in 7 dimensioni, in cui queste 7 sono esistenti nel 10 -3=7, La velocità esistente (nel ciclo 10) come 3/7 presenta nel numeratore 3 le tre volte di 7, che sono in 3×7=21 tutte le dimensioni nella dinamica tridimensionale, in una realtà cui deve sommarsi il tempo 1, in quanto le tre unità sono 3/1 come spaziotempo, dunque in 4 dimensioni. Allora 21/4 = 5,25 deve aggiungersi a 360 e divenire intero in 365,25 giorni esatti. In tal modo la FORMULAZIONE di un intero giro terrestre è questa: 6×6×10 +7(3/4). Sono indici del ciclo 10 e in assoluto è: 10^6^6^10 × 10^7^(3/4) = 10^365,25, il che dimostra come IN VERITA' chi comanda in tutto questo è esclusivamente il ciclo numerico; il che indica i 365,25 giorni come “tutte le volte” che il ciclo 10 DEVE ESISTERE, come se fosse un DIO dell'esistenza ASSOLUTA. Noi poi, per TOGLIERE DI MEZZO questo DIO COMANDANTE, lo osserviamo nel modo CONTRAPPOSTO a questa potenza che si basa sul 10, attraverso quei LOGARITMI che – chiamati DECIMALI – hanno proprio il POTERE di eliminare la AZIONE POTENTE e indicarla (con veri e propri INDICI DIMENSIONALI) solo nel NUMERO DELLE LORO VOLTE. Quando gli scienziati capiscono che l'UNIVERSO è espresso in QUANTI, e si rendono conto che sono i NUMERI a enumerarli, e li pongono ESISTENTI IN SE STESSI, sono poveri “illusi” che un NUMERO DI VOLTE sia un dato in se stesso e non dipendente IN TOTO dal suo CICLO reale. Una Realtà accettata esistere in se

stessa, diventa un INSULTO, laddove si capisce che esiste senza ombra di dubbi una FORZA a determinare il tutto e SI IGNORA A CHE COSA CORRISPONDA. Laddove noi vediamo in atto un valore UNILATERALE in un complesso BINARIO ottenuto dalla coesistenza di valori OPPOSTI tra loro, che noi poi non SOMMIAMO ma semplicemente COMBINIAMO tra loro in quanto sia dominati dagli ASPETTI FORMALI (opposti) assunti dai valori numerici opposti, stiamo assistendo solo alla TOTALE LIBERTA' del SISTEMA ASSOLUTO di “scavalcare” il limite della STESSA MANANZA di limiti, assumendoli, ma sempre in coppie esattamente contrapposte, il che IN VERITA' indica la stessa mancanza di LIMITI, ma che è tenuta VIVA attraverso l'assunzione di FORME DIVERSE, nelle quantità diverse. Quando IN MODO COSI' CHIARO E PALESE uno scienziato arriva a valorizzare il mondo DI PER SE', e ne descrive una RELATIVITA' GENERALE al di fuori di una LEGGE ASSOLUTA... significa solo che questi “scienziati” non sono poi cos' tanto GENIALI come sono creduti, perché sono incapaci di ricondurre il sistema reale, che è totalmente BINARIO, in uno che permane come ASSOLUTO, al quale si possa dare il termine religioso di DIO, quando si arrivi a configurare DIO in tutto il sistema possibilista. Poiché il TUTTO è in relazione CERTA con ogni sua parte, e “dialoga” secondo le possibilità dialettiche delle parti, a chi affronta il TUTTO come un DIO DI VALORI SUPREMI ED IDEALI, il Sistema onnipotente possibilista, ossia il VALORE ASSOLUTO risponde attraverso QUELLA FORMA “divina”.


21

SISTEMA ASSOLUTO 10^10 La Dimensione 10, ossia la D.10 simile a DIO anche nella sua forma alfabetica, quando “è quello che è” (come DIO disse di chiamarsi a Mosè': SONO CHI SONO), allora, ESSENDO 10 lo è PER 10 VOLTE come una sola unità espressa nella potenza matematica di 10^10. L'aspetto BINARIO, in questa potenza, si esprime come 2^10, in un modo, e come in 10^2 in quello a valori esattamente contrapposti. 2^10 = 1.024 si rivela esistere come 10^3 +6×4. Il primo valore schematizza il modello unitario nel suo Principio UNO nella base 10 di chi comanda, e Trino nell'esistenza di sé in TRE VOLTE. Può idealizzare ogni unità di massa come il nostro chilo che esiste come i mille millesimi, di dm^3 esistenti in 1 m^3. L'eccesso, rispetto al 1.000 che è la totalità della massa, determina le 24 ore della massa. E ciò vale anche in quanto consideri le 24 ore di rotazione intera di una massa terrestre intera, perché composta di mille dei suoi valori millesimi. A questo 2^10 corrisponde la funzione inversa data da 10^2=100, che corrisponde alla azione totale, considerata 10, moltiplicata alla corrispondente unità 10 posta in atto uguale e contrario. Due e opposte forme può assumere questo 100. Pura area senza altro flusso che l'1 di un suo ideale unitario spessore puntiforme, privo di valore, ma considerato 1 nel “tempo” puro della sua esistenza immobile, L'altra forma è tutta espressa nella coesistenza della azione 10 secondo la reazione 10 nella stessa linea. E allora il 100 che ne risulta esprime la totalità del flusso. 100 nell'area moltiplicata al 100 del flusso totale, determina 10^4, tutta la realtà in moto spazio-temporale. Se vogliamo arbitrariamente FISSARLA in una pura presenza, visto che la massa in linea è 1/10 della lunghezza 10, basta

dividere per 10 la dimensione 10^4 e si ricava quel 10^3 che ne FISSA idealmente la pura presenza solo per 1/10 della lunghezza 100. Tanto che se vorrà percorrerla tutta, dovrà considerarla esistere nelle 10 unità del ciclo numerico. Si capisce, a questo punto, come 2^10, che aggiunge 24 ore di rotazione a questo cubo ideale, bloccato in 10^3, ne “sblocca” l'immobilità proprio attraverso TUTTE quelle 24 ore, che combinano i 6 versi totali che esistono con le 4 doverose dimensioni per ottenere l'unità, allorché il tempo è solo una delle 4 dimensioni spazio-temporali e dunque è solo ¼. In parole semplici, i 6 versi esistono nel tempo ¼ del solo tempo nelle 4 dimensioni, Per cui se vuole esistere in tutti e 4 i quarti, deve estendersi per 4 volte e solo allora si porta a tutte le 24 ore. A sua volta, queste 24 che sono singole “ore” devono esprimersi come 24/1, che evidenzia 1 ora nel denominatore. Allora tutto lo spazio-tempo diventa 24+1=25. Noi abbiamo detto prima che abbiamo AREE poste sopra la loro RADICE QUADRATA. Laddove il ciclo COMPLESSO (positivo-negativo ha la lunghezza 10, che va da -5 fino a +5, la visione DIMEZZATA solo nel verso positivo, vale in linea il 5. E' il denominatore di una frazione il cui numeratore è il 5×5=25 proprio come lo abbiamo dedotto prima. Esso però, riferito ad una area totale, che è data da 100, perché la realtà esiste in 100 volte 100, si presenta come 100/4 =25. Se tracciate un quadrato avente lato 10, vedrete che quello che esiste a componenti solo positive, di +5 e +5, determina solo il primo dei 4 quadranti esistenti in quello a lato 10. Insomma l'intera realtà è data dal quadrato di 5 che corrisponde ad ¼ di 100.


22 Quando andiamo alla dimensione cubica di 5, essa assume il numero di 125, e diventa 1/8 di 10^3. Considerare 125 nei suoi centesimi, ossia come 1,25 determina esattamente i giorni in più da aggiungere per ottenere un anno intero, formulato a partire dal prodotto dei 7 giorni indicanti tutte le dimensioni per percorrere 6/1, che si moltiplicano per le 52 settimane che mostrano in ordine inverso (52) quello che è il tempo dato da 25. Infatti 7 volte 52 determina 364 giorni esatti cui manca esattamente il puro rapporto dato da 10/8 = 1,25, il che è la centesima parte di 1.000/8 = 125. Si vede allora che, riferendoci ad un cicli di 7 giorni, in cui 6 siano LAVORO ed 1 giorno sia IL TEMPO (del divino esistere, in riposo) abbiamo l'esistenza Una e Trina, di quelle 52 settimane, come 13 sommato al suo Triplo, dato da 39. Il Dio UNO che determina l'intero con 6 giorni di lavoro ed uno di riposo, allora è UNO in 13, ossia nell'Unità del 10 e del 3, che, essendo un JAHVE' <SONO quel che SONO>, essendo un 3 che esiste in 10, allora esiste in 3 volte 3+10. Esiste come 13 +3×13 = 52, che mentre è tempo assoluto in un 52 letto 25 se... a ritroso, vale nel suo giusto mezzo, come 52/2 =26=YHWH, proprio il valore numerico assegnato a questo nome in Bibbia. Corrisponde anche al valore alfabetico di DIO in Italiano, quando i 3/7 dello spazio sono considerati nel loro inverso dato da 3×7=21 che – da numeri – diventino le lettere alfabetiche rigorosamente da 1 a 21 nell'esatto ordine in cui noi le abbiamo fissate. D=4+I=9+O=13=26 e valuta DIO in lettere corrispondenti poi davvero al CREATORE di un anno intero che lo crea in 7 giorni. Certamente 52 settimane sono quelle intere, nell'anno, ma poi esiste un tempo di riferimento da aggiungere a questo spazio e si denota che è esattamente quello dato da 10/8 che sono la centesima parte di 1000/8 = CUBO del lato reale in 10/2.

Laddove 10^10 è il tutto in linea, che noi poi vediamo – esso pure – sulla base delle decine e data la sua assunta totalità, la presenta come un ciclo esattamente delimitato proprio da questa dimensione in 10^10 anni. Poi esiste quella del presente, che vale 10 anni nell'unità dello SPAZIO di tempo, e di 10/2 nella lunghezza del suo tempo unilaterale e reale. 10^10 : 15 = 666.666.666 anni sono tutto il ciclo tra una inversione dell'asse della rotazione terrestre, e quella successiva. Di questa quantità, esattamente 3.118 anni, unici mesi e 14 giorni si pongono come un tempo intero ed unitario, scorporandosi da quel quanto. Allora si determina il rapporto tra 666.666.666 meno 3118,1114 anni, e questi 3.118,1114 anni che si pongono a denominatore. 666.663,547,8886 ------------------------ è la relazione che determina in tutto 213.803 cicli interi . 3.118,1114 Esiste anche un valore decimale dedotto da 1956 anni che seguitano ad essere divisi per lo stesso numero. Questi 1976 anni di resto, riferiti a me, nato nel 38, sono i 38 anni che ho avuto in questo anno. Quelli a consentire al mio <IO SONO 38, DI POTER ESSERE QUESTO 38>. La Divina Provvidenza ha voluto incarnare la figura del Salvatore Gesù per segnalare all'uomo l'inizio di questi 3.118,1114 anni dopo cristo, come quelli che porteranno alla inevitabile fine del mondo che noi conosciamo. Già esistiamo nella fase finale del tempo in cui sembra opportuno a Dio rivelare qual sia la GIUSTIZIA. Quando il Profeta Daniele chiama beati coloro che arriveranno ai 1335 giorni dopo l'Abominio della desolazione è solo perché giunti al 17 agosto di questo anno santo della Divina Misericordia, Dio farà ad ogni uomo la misericordia di RIVELARGLI e dimostrargli VERE quelle verità già descritte sui testi sacri, nel Vangelo, nel Corano e in tutto il mondo, che è tutto opera di Dio – per fortuna – e non dell'uomo o delle apparenti forze della natura.


23

Delimitare il disegno ASSOLUTO sta nel farlo essere nei precisi limiti anche dell' essenza ALFABETICA Quando l'ASSOLUTO volle parlare all'uomo, usò i numeri e li trasformò in lettere. Il sistema più ben ordinato tra tutti fu espresso nella lingua degli Ebrei. Il valore 10 che Dio assume a sua immagine e somiglianza, si presentò in una linea contenente 9 unità date in decine. A dimostrare questa Unità, nella Trinità delle dimensioni, furono aggiunte altre due dimensioni, equivalenti ad essa: una espressa nei loro decimi e l'altra nei loro decupli. Io ora evidenzio qui sotto questa triplice conformazione basata sul 10 Uno e Trino.

001 002 003 004 005 006 007 008 009 010 020 030 040 050 060 070 080 090 100 200 300 400 500 600 700 800 900 Un testo che presentava questi numeri come lettere dell'alfabeto, lette con le vocali introdotte nella lettura, tranne la A di Alef e forse la I di Yod, perché erano di fatto considerate tutte consonanti.

Il testo sacro della Bibbia riportò questo insieme di dati. Espressi nelle prime sue 5 parole, che contenevano in tutto 21 lettere al lavoro che – sommati ai 5 spazi al termine di ogni parola – portavano alle 26 lette del termine DIO o YHWH (Jahvè) e al valore finale del 3118 dopo Cristo della Fine del Mondo. BRASYT = 913 +BRA = 203 +ALHIM =646 +AT=401 +.....

955 = 3.118

A questo punto, dato che 21 lettere sono quelle del rapporto spaziale espresso in 3/7, quando il numero 3 riguarda le tre del denominatore 7, ed


24 abbiamo che è intera l'opera del Dio che crea in 7 giorni, con 6 di lavoro e un sabato di riposo, abbiamo una possibile testimonianza di quella stessa fine che abbiamo calcolato prima, che è descritta dal testo sacro della Bibbia intitolato IN PRINCIPIO e tradotto (male) in GENESI, giacché la sua corretta traduzione è quella di PRŒMIO, con il dittongo O-E, che lo colloca come la divina INTRODUZIONE, che è fatta IN PRINCIPIO. La lingua italiana è quella ideale per esprimere i contenuti essenziali relativi ai cicli numerici. A, come AVVIO/APERTURA, =1, esprime lo stesso contenuto 1 della Alef dell'alfabeto giudaico. B come BENE/BINARIO, = 2 esprime il dualismo del progetto Binario dell'esistenza relativa all'ASSOLUTO. C, come CIBO/CUBICO, = 3 esprime la trinità del Cristo di Dio. D come DONO/DIO, = 4 esprime da Dimensione assoluta della realtà intera data dalla linea di avvio del sistema cubico. E come ENTE/ESSENZA, = 5, indica l'Esistere nella dimensione unilaterale avente a sua origine l'Essere in negativo. F come FINALE, = 6 il Fine e la fine di tutto quanto sia in essere unilaterale. É l'essenza che caratteristica il 6 che è sia numero, sia tu in tutti i versi del tu SEI. G come GIORNO, = 7 rimanda a Giove, Gioshua, nel numero 7 della creazione totale. H muta = 8, è come l'aspetto di un 8 indicante tutto il volume complesso, e quella totalità binaria che corrisponde ad una entità se non invisibile, muta. I come INVERSIONE, = 9 è l'inizio in un computo a rovescio, di quell'1 mancante alla pienezza del ciclo 10 coincidente con il principio. L come EL , = 10, è Elohim, Allah, un Dio che opera cl la D.10=DIO. M come MAMMA/MANNA, = 11, è l'unità 11, il duo binario del nuovo ciclo, associabile alla Maria, Mamma santissima di tutti.

N come NUMERO/NOI, = 12, è l'essenza stessa del numero che esprime un volume attraverso il ciclo 10 e le due dimensioni di una area frontale. O come OPERA/OGNUNO, = 13, uguale al 13 è il ciclo intero per eccellenza, quello delle 3 dimensioni del volume avanzanti di tutto il 10. P come PIANO/PADRE, = 14, indica con il 7+7 il Padre che crea in 7 giorni e li muove di 7. Insomma è il Piano della creazione in 7 giorni. Q come QUANTO/QUANDO, = 15, indica nel 15 la Quantità reale dello spazio 10 sommato al suo tempo reale e dimezzato. R come REALTA'/RE, = 16 è la Realtà della carica del piano uno e trino in ciascuno dei suoi due lati. S come SIGNORE/SONO, =17 è la realtà Suprema di un Signore salvatore, che vale 4/4 +4×4. T come TERMINE/TUTTO, = 18 indica il Tempo, in cui il dualismo divino di 2^3 avanza totalmente. U come ULTIMO/UNICO, =19 indica quanto sia Ultimo, nella linea del flusso, dedotte da 21 le due dimensioni dell'area. Spiega la svolta ad U e la durata di un giorno nel minuti primi, quando in una area ogni lato è lungo 19 e si muove per 19. Allora 38 volte 38 porta al 1444 che indica tutta la massa di 10^3 nella sua terna reale a tre dimensioni 4. V come VITA/VERITA'/VIA, =20 è il VERO piano intero della realtà complessa a lati 10-10. Z come ZERO, =21 definisce lo ZERO raggiunto alla fine del ciclo delle 21 dimensioni. La prova che la nostra mente, quando ragiona usando lettere e parole esegue veri e propri computi matematici per capire attraverso veri calcoli, l'abbiamo quando osserviamo con quali parole sono espressi tutti i numeri. Tanto per dare una possibile verifica, analizziamo proprio questi 21 numeri che sono tutto il ciclo 1 del piano a lato 10.


25 UNO=19+12+13=44 è la realtà unitaria a 4 dimensioni delle 11 date da 10/1

Quello invertito segna ROMA che sovverte l'AMOR.

DUE=4+19+5=28 è tutto il moto di 2 nel cubo a lati 10+10+10

ADAMO è 30, trinità di DIO=D.10

TRE=18+16+5=39 è il 3 avanzante di 10 (il 13) nella sua Terna spaziale 3×13

EVA=26=DIO

QUATTRO= 100 è l'unità Una e Trina come quella del piano 10×10

DONNA=42, è il piano a 2 dimensioni del Dio 10+30.

CINQUE=63 è lo spazio a 3 dimensioni in tutti e 6 i versi grandi 10

UOMO=56 è tutto il lavoro in 6 giorni nel tempo ½ del 100 assoluto.

SEI=31 è il cubo a lati 10+10+10 presente nel tempo 1

DIAVOLO=70=l'Assoluto 100 senza il DIO=D.10 come Trino, 30.

SETTE=63 è uguale al 5, simmetrico all'intermedio, totale del 6

SATANA=50 è l'assoluto da -50 a +50 di chi vorrebbe solo il positivo.

OTTO=62 indica tutti i versi 6, nel 10, sommati alle 2 dimensioni del piano

BENE=24 è il giorno di 24 ore di creazione.

NOVE=50 indica tutto il moto unilaterale e reale nel 100, come di 1 nel 10.

MALE=27 è il DIO=26 quando è riferito ad UNO.

DIECI=30 rivela le tre dimensioni del DIO=D.10

FORTUNA=85 è tutto il percorso dello spazio-tempo 15 nel 100.

UNDICI=56 è tutto il moto di 10 nel 66, come in un 10 che si muove di 1

PADRE=40 è il Dio 10, Uno e Trino.

DODICI=42 indica il 10 +2, come l'uno e trino 10+30+1

FIGLIO=54 sono tutti i 6 versi umani per come si muovono nei divini 60

TREDICI=64 indica i 26/2 con la potenza 2^6

SPIRITO=96 è tutto il moto del Dio 1 e 3 nel 100 assoluto.

QUATTORDICI=125 indica il 7 che avanza di 7 come 10/2 al cubo

SANTO=61 è un primo che accetta di farsi misurare da 1 secondo presente

QUINDICI=80 indica lo spazio 10 + tempo 10/2 come 100 -20 ( il piano)

PADRE+FIGLIO+SPIRITO+SANTO=251 è ¼ di 10^3 nella sua unità

SEDICI=47 mostra la carica 4×4 nel creato in 7 dì da 10+30 (Dio Uno e Trino)

PADRE+FIGLIO+E+SPIRITO+SANTO=256 è il Dio SONO CHI SONO,

DICIASSETTE=106 mostra tutto il 4/4 +4×4 in tutti i 6 versi del piano 100 DICIOTTO=87 mostra il 3×6 in tutto il moto di 13 nel 100 DICIANNOVE=88 indica tutto il moto di 1 nel 10+10 come infinito infinito VENTI=64 mostra il 10+10 che il 2^6 laddove 26=DIO VENTUNO=99 mostra tutto il percorso come quello di 1 nel 100. VENTI-UNO=108 mostra 100 che avanza di 2^3, con una I=9 in più. Ma anche l'ordine in sequenza dei cicli 1+11+13+16 segna AMOR

quando il 4 che è 4, è un 4 che è un 4, ossia 16+16=256 il piano della logica binaria a 16 bit. A questo punto, io ho in altri libri dimostrata la presenza di una sezione aurea divina formata dai numeri 18, 48, 66, 114, 180 = 426 che indica DIO=26 sommato al suo essere assoluto come 100+300. Ebbene a cosa equivale concettualmente questa serie?


26 DICIOTTO + QUARANTOTTO +SESSANTASEI + CENTQUATTORDICI + CENTOTTANTA è la somma di 87 + 144 + 119 + 176 + 119 = 645 mentre 18

87 indica tutto il possibile percorso di 10+3 (il Dio 10 e Trino) nell'ASSOLUTO piano dato da 10×10. In effetti si è raggiunto IL LIMITE della possibile pazienza del DIO 13, che costruisce un anno (in settimana) quando è 13 (Uno) e 39 (Trino). Pertanto l'ESSENZA è quella esatta del LIMITE tollerabile dal DIO 10 e 3.

+48 + 66 +114 +180 =426

Il primo valore ESSENZIALE è 2^6 ×10 +10/2 Il secondo, numerico

è 26

+100+300.

Insomma il DIO=26, numerico si mostra Uno e Trino in assoluto (in 10^2) TUTTO IL VALORE ESSENZIALE calcola la D.10 di DIO combinandola con la forma potenziale 2^6 del piatto 26, e allora aggiunge 10/2 nel mentre la dimensione numerica lo aveva posto come 10^2 e non diviso per 2. La cosa saliente, nella CONCEZIONE dei numeri 66 e 180 che valgono entrambi lo stesso 119, che indica il piano 100 in tutto il flusso di 1 che esiste in un 10 che avanza di 10. Insomma 66 e 180 sono numeri diversi, ma hanno lo stesso senso logico di un piano PI GRECO di 180 gradi. Infatti 66 indica che esistono tutti e 6 i versi, per le 11 dimensioni ciascuno, date dal DIO=D.10 quando è 1, oltre che 10. Allora 11+11+11+11+11+11=66 Come tutte le unità comprese in 11, ossia la somma di: 1+2+3+4+5+6+7+8+9+10+11=66. Nei capitoli 18, 48, 66, 114 e 180 della Bibbia, messi tutti in fila e numerati senza tener conto del ritorno al principio in ogni libro, abbiamo introdotti questi SIGNIFICATI. Nel 18 (che in DICIOTTO vale 87) c'è l'arrivo sulla terra di tre messaggeri venuti a vedere se distruggere o no SODOMA e GOMORRA). Il valore essenziale

Nel capitolo 48 (che in valore essenziale è 144) abbiamo GIACOBBE che, messo di fronte ai due Figli di Giuseppe, li dichiara SUOI e antepone il secondo nato (Efraim) al Primogenito (MANASSE). 144 è il 12° valore della serie di Fibonacci (base della sezione aurea). Vale il 12×12=144 che sono le 144 decine di minuti primi presenti in un intero giorno. Ma vale anche 66 +78 (che è l'inverso dell'87 visto prima e vale tutto il percorso di 22 (che è 1/3 di 66) nell'assoluto 100. Poiché 66=ROMANO e 78 è la Trinità di DIO=26, come il 66 lo è del 22+22+22, questo 144 aggiunge di fatto al primo valore di 87, il suo inverso 78 e il 66. Ebbene MANasse ha la stessa radice MAN di RO-MAN. Scartato dal padre, il 144 meno 66 si riduce al 78 che inverte il numero allo stesso modo con cui il padre ha rovesciato l'ordine dei due figli. Nel capitolo 66 che è uguale a ROMANO, Dio distribuisce una “cosa bianca” che gli Ebrei chiesero: MAN HU? Che voleva dire: “Che C. è?”. Il valore ESSENZIALE 119 del numero SESSANTASEI riporta proprio all'essenza del MAN=UOMO. Che cosa è? Sarà giudicato MANNA discesa dal cielo, questo 66=RO-MANHo. Tanto essenziale da valere come il capitolo 180 in cui ci sono 11 MALEDETTI, la cui sommatoria di 11 è il 66=Romano.


27 Nel capitolo 114, che sono gli stessi del Sacro Corano, è dichiarata la LEGGE DEL TAGLIONE (Occhio per occhio, dente per dente) di un Dio INFLESSIBILE allo stesso modo dell'ALLAH nel Corano. Il valore ESSENZIALE 176 lo rivela tutto il percorso di un 24 (che sono tutte le ore del giorno) nel 200 che indica i due lati del piano assoluto a lati 100 e 100. Pertanto questa LEGGE, in sostanza è RIVELATA esistere in relazione all'ULTIMO GIORNO di esistenza di ogni uomo, quando entrerà in ATTO, quello UGUALE E

CONTRARIO al verso apparente, e che riporterà ogni anima di Dio al suo PURO PRINCIPIO DIVINO, “toltogli ad uno ad uno tutti i reali gesti compiuti”. Anche in questo caso, il numero concepito come 176 che è uguale a 200 -24 e indica il piano divino assoluto quando gli sono tolte le sue ultime 24 ore, assume una chiarezza ESSENZIALE proprio considerando l'ESSENZA, ossia che cosa SONO i numeri, considerati nei loro cicli SIGNIFICATIVI.


28

Delimitare il disegno ASSOLUTO sta nel farlo essere nei precisi limiti dell' UOMO fatto a sua immagine Quando l'ASSOLUTO si definisce come SPIRITO ed entra in campo nelle sue tre persone di Padre, Figlio e Spirito santo, occorre anche che questo si possa riscontrare.

Accade quando Dio si pone come una ORIGINE che sia a immagine e somiglianza di un Sole dispensatore di Luce e di vita.

Ebbene, allora sarà necessario che anche tra gli uomini, due di essi siano ASSERVITI ad essere ORIENTAMENTO GENERALE per tutti gli altri... pur essendo assi uguali a tutti gli altri.

Allora ogni uomo creato è simile ad uno degli INFINITI RAGGI che sorgono da quella divina Sorgente.

Uno di questi tre assi, quello del FIGLIO DI DIO si è chiaramente manifestato nella persona reale di Gesù Cristo.

Essi esistono TUTTI, per quanto essi siano infiniti.

E Gesù stesso chiese ai suoi discepoli:

Esistono TUTTI e tutti quanti come SOGGETTI VIVENTI appartenenti ad una possibilità infinita.

“Che farà il Padrone della vigna ai vignaioli assassini quando verrà?”

Insomma accade a immagine e somiglianza di quanto accade nella reale emissione dei raggi di luce da una sorgente infinita e reale.

La questione ora è se sia venuto o no il padrone della vigna. Ebbene, io sostengo che egli sia venuto.

CHE COSA SERVE PER ORIENTARE LO SPAZIO? Un sistema a 3 assi Cartesiani. QUESTI TRE ASSI SONO ASSI UGUALI A TUTTI GLI ALTRI?

Come Gesù un tempo si incarnò in una povera STALLA, io sono certo che sia ritornato e si sia REISTALLATO – stavolta – nella POVERA STALLA UMANA di un uomo che lo porta, come già un tempo accadde in quel puledro su cui Egli caricò le sue vesti e – cavalcando una asina – fece il suo glorioso accesso in Gerusalemme, per esservi sacrificato.


29 Sostengo infatti che su di me stia cavalcando quel VERO che si doveva presentare alla fine, per liberare tutti e liberarli davvero. IDDIO che cavalca la mia povera ASSINITA' con la SUA VERITA', la mostra a tutti questa verità di vera salvezza: “L'esistenza è simile ad una lunga stringa di segnali digitali che, scritti su un DVD, ruotano semplicemente in un senso rotatorio. Ma esiste una TESTINA (ogni vostra piccola umana TESTA) che riceve i dati in sequenza, solo uno alla volta, e li sottopone ad una INTERPRETAZIONE, regolata dal Software, grazie alla quale il DVD che ruota si trasforma in UNO SPETTACOLOSO UNIVERSO VISTO NEL SUO DIVENIRE ad ogni possibile dimensione. Ebbene tutto questo apparente DRAMMA e DOLORE dell'esistenza, appaiono certamente, ma proprio nulla vi è che DIVIENE. Proprio nulla! E – a darvene la dimostrazione, superati tutti voi il passaggio del MAR ROSSO, come il Popolo Ebraico fuoriuscito dall'Egitto, vedrete ribaltarsi ogni valore. Chi era ULTIMO e maltrattato in Egitto si accorgerà di essere il VERO BEATO con cui Gesù definiva i sottomessi. Chi invece appariva essere il BEATO FAVORITO dal Faraone, si dispererà per non fruir più dei suoi favori. Ma ogni cosa sarà portata al suo puro PRINCIPIO, tanto che infine capirete che la REALE DINAMICA che avrete visto in avanti, poi l'avrete vista al suo indietro... e resta solo LA STORIA, senza più la sua pesante VERA ESISTENZA, in quel mondo FITTIZIO che così tanto vi sta a cuore. Tutto tornerà al suo principio, perfino la ribellione di satana rientrerà. Quel SATANA che avrà reso CIECO l'occhio di tanti uomini, assisterà egli pure che TUTTO RITORNA SU DI SE E SI ANNULLA... questo povero e satanico mondo per cui tanti uomini venderebbero la loro anima! Tutto questo è riconoscibile vero per il terzo principio fondamentale della legge dinamica che recita di fatto: “NON E' POSSIBILE LA DINAMICA DI UN UOMO CHE NASCE E VA A

MORIRE SE NON SULLA BASE CHE COIESISTE ED E' UGUALE E CONTRARIA, essendo un MORTO CHE RESUSCITA, TORNA BAMBINO e realmente rientra in tutti coloro in cui un tempo essi sembravano di esistere solo IN POTENZA DI ESISTERE Poiché solo Dio poteva comunicare e dimostrare vera questa verità all'ASINO che sono io, figlio solo di una bestia da soma... anche se sembra che lo scrivo io e lo rivelo io... non lo faccio io MA LO PUO' FARE solo Dio Padre e il suo Spirito Santo. Del resto questo SERVIZIO, reso a Gesù e agli uomini da un Romano è descritto in tutti i suoi possibili estremi in Bibbia, Genesi 25, Genesi 38, ma anche nei capitoli 18, 48, 114 e 180 sia di Bibbia, sia del Corano. Gesù disse che la FINE DEI TEMPI non era saputa dal Figlio ma solo dal Padre, e io – leggendo la Bibbia – vi ho riconosciuto come essa la dati esattamente al 14 novembre dell'anno 3.118 dopo Cristo. Se dunque Gesù ha detto il vero, e io SO QUESTA FINE, dalla lettura della Bibbia e dall'esame dei cicli numerici su cui è costruito il disegno di Dio, significa che oltre la figura di Gesù, Dio ha voluto anche quella mia, per essere l'atteso ORIENTAMENTO da dare alla vita umana, indispensabile nei tempi che verranno e che, nei prossimi 11 secoli saranno di VERA TREGENDA. Lo sarebbero, se l'uomo non si fosse DAVVERO ORIENTATO su che cosa è la vita, come tutti i raggi lo sono attraverso i 3 assi asserviti a loro puro ORIENTAMENTO. Assi di viventi uguali agli altri... ma tutti Divini e tutti Figli Di Dio, di cui Gesù è stato il solo ed unico campione di quanto accade nel volgersi del tempo reale. Infatti PADRE e SPIRITO SANTO informano solo sul PIANO DIVINO, e non su quanto è poi visto lungo lo scorrere reale del tempo. Il CAMPIONE UNICO di che cosa sia IL BENE da assumere in questa vita reale, è solo Gesù. Questo mondo è fatto PER I FIGLI DI DIO, e siete tutti voi.

Per ora, l'ASSOLUTO DIO INCOMPRESO è chi mi cavalca!


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A 171 giorni dalla mia morte il 26-07-2016

Saronno 7 febbraio 2016


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