La bibbia è un libro scritto da dio

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Capitolo 1

L'Assoluto può “determinarsi” in modo relativo e matematico. Una modalità puramente “iniziale” (che parta dal nulla e che non necessiti di alcunché per esistere), essendo in presenza di nessuna preliminare determinazione e dunque non avendo limiti, proprio per questa totale assenza di limiti è simile ad un Dio Onnipotente in grado di poter determinare il tutto. Ed è proprio per questa sua facoltà di poter essere tutto, che ciò che è posto in principio si libera anche del limite che avrebbe se essendo uno zero in partenza - fosse delimitato da esso. In tal modo la Onnipotenza di questo “Dio” si esplica in quella coesistenza associata dei numeri 0 e 1 che determini un 10 visto tale da sinistra “poiché è 01” visto da destra. Il suo reale ordine (simile al senso di “comando” insito in questo termine) di considerare “reale” l'universale crescere verso destra, si poggia sulla azione “trascendente e divina” che la contraddice con un ordine di retrocedere verso sinistra. La coesistente presenza di azione e reazione è la sola cosa che concede a quant'è assoluto (e dunque “privo di vincoli”) di poter essere ordinato dall'assiomatica sua scelta di considerare “positivo” un crescere qualunque in un “Universo” creato attraverso i limiti. Ora – supposta in essere (questa creazione così “complessa”, che permetta ad uno zero di esistere, purché in positivo e negativo) – l'Assoluto Onnipotente la annulla! È precisamente annullandola, che l'Onnipotente, nel mentre la pone in atto così, afferma la sua liberta' totale, sempre esistente... annullandola! Portandovela gradatamente.


8 La libertà da ogni vincolo è così garantita! Anche quando ci si è posti di fronte ad uno zero che abbia assunto – pro tempore - la forma di un -N +N che esiste come una intima e totale contraddizione. Noi, solitamente, consideriamo N/1 “maggiore” di 1/N a ragione dell'osservazione sempre indiretta, di tutte le cose, che è sempre e solo relativa al valore inverso al suo. N/1 appare maggiore di 1/N in quanto si è assunto (a riferimento base) il “sotto zero”, ossia quanto esiste nel “tempo dell'unità”, quel tempo che poi è osservato da noi “per reazione”, nel suo “spazio”. Ma con questo ci risulta un N/1 che è grande solo in piccolezza, nel mentre 1/N è piccolo in grandezza. Tra i due, chi è grande in piccolezza è....“piccolissimo”. Chi invece è piccolo in grandezza non è piccolissimo, ma semplicemente piccolo. Quando gli opposti interagiscono... si va a finire di male in... peggio”. -5x5 peggiora le cose e aumenta... i debiti. L'Assoluto (che abbia disegnato un mondo complesso come questo, in cui incrociando gli opposti si va di male in peggio) affermando il suo totale dominio disfacendo tutto il progetto possibilistico... ci salva! Così è per la pura e divina bontà che l'intero mondo creato in segno più x meno, sta dunque retrocedendo verso la sua origine. Abbiamo di ciò proprio ogni conferma quando facciamo interagire due opposti tra loro come sono ogni fatto e ogni suo disfacimento. Se ho Fatto un disfacimento, lo ho azzerato. Se ho Disfatto quanto c'era di fatto significa la stessa cosa. Anche l'algebra ce lo dice: sia -5 x +5, sia +5 x -5 portano a -25, portano al prima. Insomma se +5 -5 porta a 0, se si moltiplicano si va solo al peggio! La differenza tra i due processi (di prodotti e somme) è che queste chiudono i conti! I prodotti invece generano “il tempo” del coesistere! Se infatti si inscena con NxN (un numero sempre più grande)... non abbiamo aumentato un bel nulla, perché sono N in tempi ennesimi.


9 Laddove direttamente -N +N è uguale a zero, -N x +N = -N x N. Ogni moltiplicazione è un fatto “combinatorio” tra i singoli numeri e tutte le sue cifre, come appare in questo prodotto “analizzato” uguale alla somma di prodotti semplici. 12x34 si esegue con 4x12= 52 presenta prima il prodotto per 12 delle 4 unità 30x12= 360 e gli somma il prodotto per 12 delle 30 unità 412 Pertanto, l'esistenza di combinazioni tra numeri porta a determinare l'accrescimento delle parti relative e consente la possibile creazione di una sequenza di eventi – ordinata nel tempo ennesimo che il prodotto scatena – che poi possa apparire come una storia vissuta... nel tempo. Fatta nel tempo, che sempre esiste e sempre è il valore inverso alla grandezza numerica del risultato. Se il prodotto porta da N/1, esso è sempre unitariamente riferito a 1/N. E ciò accade per la reale forza del <Dio>=01, che impone la sua visione rovesciata “trascendente” come quel 10 posto uguale a tutto. 01 è Onnipotente. Per quanto esista le infinite volte di 1x1x1x1... resta sempre 1. Questo 1 ha una grandezza insuperabile. È l'intero. Un ordine che sia eseguito laddove l'imperatore è 01, “consente” la visione “relativa ad esso” di 10, ma solo fino al compimento di un ciclo, terminato il quale, si è tornati al punto di origine, a 0! Ma noi possiamo invece far finta di niente e seguitare con un nuovo ciclo che ora è fatto dal 10. Quando è compiuto anche questo ciclo e saremmo a zero, sempre fingendo che inizi il ciclo che vale 100, arriviamo a 900. Se evidenziamo tutti questi passaggi, abbiamo: 001 002 003 004 005 006 007 008 009 010 020 030 040 050 060 070 080 090 100 200 300 400 500 600 700 800 900 E' una struttura di valori che possono divenire lettere, e allora consentirà la composizione di un libro siffatto, chiamato Bibbia.


10 Noi possiamo però “pensare” anche ad un altro strategico percorso, che, posto uno 0 iniziale, abbia una struttura come questa: 00 01 02 03 04 05 06 07 00 08 09 10 11 12 13 14 00 15 16 17 18 19 20 21 In esso ci sono sempre 8 dimensioni, sulle tre delle 24 ore di un giorno. La prima è sempre 00 e condiziona la lettera successiva. Lo fa in modo tale che l'ottava lettera dopo ABCDEFG è una H “muta”, e in modo che la Q (prima del terzo ciclo) debba sempre accompagnarsi alla U=19. Questo numero 19 esprime un 1 che esiste in un ciclo 10 che si sposta tutto (di 10) e così occupa 20 (tra il prima e il dopo). 20 -1 = 19 rivela il potere totale dell'unità in linea. L'accoppiamento del 15+19=34 determina (con riferimento a 100), quel 100 -66=34 laddove da -33 a +33 c'è tutta l'energia in 3 D. Le due Q sino inibite: porterebbero a 30, che è il tutto, significherebbero impotenza. CQ=18, è potentissimo: 6+6+6. La lingua italiana che ha imposto queste regole (“chissà perché?”, forse a caso...) le mostra non legate al caso! Sono dettate dalla reale possibilità di un linguaggio che sia appropriato alle stesse regole imposte alla creazione dell'Universo reale affidata al sistema numerico. Il suo DIO creatore è la D.10 del sistema decimale. Le 21 lettere che sono apparenti (una volta tolte le tre ripartenze da zero in ciascuno dei tre ordini) sono appropriate a 7 movimenti da zero in ciascuno dei tre ordini, sempre tre come nel caso del linguaggio ebraico, che in sostanza ne ha adottati 30. Certo, 30, se pensiamo alla corrispondenza tripla ripartenza ogni volta da zero. Da quando la pienezza del ciclo è insieme sia uno 00, sia un 10, ed è insieme sia uno 00, sia un 100. E questo nasce proprio dal fatto che ogni ciclo compiuto assume numero diverso, 10, 100, 1000, e così via... ma essi sono sempre lo zero del compimento di 1, di 10, o di 100 cicli.


11 Sto cercando di farvi capire come un sistema numerico si possa anche trasformare in un possibile linguaggio in quel modo cabalistico che poi è usato (senza che ce ne accorgiamo) dalla nostra ragione. Essa usa il calcolo per approdare a un risultato numerico... che però poi non ci mostra in numeri, ma in quello a cui “servono” i numeri: a farci concepire quelle quantità in quel modo essenziale che ci consenta poi di estrapolare l'essenza delle cose ossia la qualità di quelle quantità, Accade sempre così, in ogni determinazione. Un libro che è ottenuto con una inchiostrazione di segni sulla carta, è di certo una serie di lettere scritte, ma esse servono come numeri al nostro concepimento qualitativo a partire da cose strumentali. Secondo voi è differente che questi strumenti siano le lettere o i numeri... ad esse corrispondenti? Se voi vi foste assuefatti a considerare 1 la A, 2 la B e così via, credete che non avreste più capito, leggendoli, semplicemente perché avete mutato la forma dei segni? Ora, in un sistema strutturato per quantità di numeri, come credete che noi lo si possa intendere (visto che ragioniamo attraverso un calcolo numerico) se non dando un altro significato – qualitativo! - a quegli stessi numeri? Con ordine! I numeri che ci servono a conferire qualità alle quantità, avranno la forma delle lettere. Un linguaggio che sia alfa-numerico ci mette in condizione di differenziare il mondo materiale ottenuto attraverso le quantità, da quello spirituale e qualitativo. Una struttura che segua l'ordine strutturato come il linguaggio della Bibbia è simile a quello che accade ai numeri. Il ciclo successivo al primo è fatto in decine. Il ciclo successivo ancora è fatto in centinaia. Una struttura che segua l'ordine strutturato come il linguaggio italiano, esalta il ciclo 7 e si presta a organizzare ogni cosa nei termini dell'unità dinamica rappresentata da questo numero.


12 Con l'esistenza di tre scale gerarchiche, espresse come linee, esse hanno due versi di possibile lettura. Tutti i versi sono 2x3=6. Quando noi idealizziamo una qualunque velocità N/N, essa è sempre unitariamente 1/1. Quando percorre 6 versi a velocità 1/1, nel tempo 1 del rapporto 1/1, il risultato di 6/1 evidenzia 7 dimensioni. 7 sono l'espressione di tutta l'opera realizzata da 1 denominatore che lavora per i 6 dì biblici come quel “sabato” di Dio imprescindibile. In una siffatta creazione, è il linguaggio Italiano che permette di analizzare 7+7+7 possibilità diverse. Quando esse sono numeri, il ciclo (che è il 10 iniziale) è divenuto la lettera L che gli stessi Ebrei hanno usato nella denominazione EL, AL (Elohim, Allah) ELI, ELE, data comunemente a Dio. E' proprio il numero 10 il solo che rovesci interamente 01, ed è il DIO su cui sono costruiti (solo con il 10) tutti i numeri decimali. Il linguaggio impostato su 21 lettere ad una cifra sola “supera” l'inconveniente che c'è quando i valori 11,12,13,14 che completano il secondo ordine del 7 impegnano due cifre. Se vogliamo affiancarli dobbiamo esprimere tutte le lettere con due cifre. A=01. Quando il linguaggio digitale implica un ciclo unitario a 16 cifre, le chiama 123456789ABCDEFG, e sono tutti numeri di un ciclo a 16 unità. Le 16 unità sono simili al valore “vero” 16 della carica della realtà unitaria, quando un mondo unitario in 10^4=10.000 unità è osservato in un solo verso +5 (grazie al negativo -5) nella quantità di 5^4=625. E' incontestabile che ogni unità delle 625 si faccia “carico” di 10.000 : 626 = 16 cariche. Pertanto, il linguaggio Italiano, che ha creato 21 possibilità differenti e tutte di una sola cifra, consente 21x21=441, tutte queste possibilità differenti, in cui un 3, che sia posto in principio (di indispensabile relazione con la sua dinamica) avanza di 441, nel totale 444 di una quantità TOTALE definita nel modo “virtuale” di un 4x111. 4x(UNO+DUE+TRE)=4x(44+28+39)=4x111, poiché il valore in numeri di UNO (=19+12+13)=44, di DUE (=4+19+5)=28, di TRE (=18+16+5)=39.


13 Non è il caso di approfondire oltre questa materia. Ho solo desiderato farvi capire che cosa ci consente di creare una sequenza di valori quando, in una parola, l'ordine nelle cifre rimandi a dimensioni reali (di essenza, nella prima, di movimento nella seconda, di spazio in avanti nella terza, di realtà in avanti nella quarta, ecc.) e la differenziazione possibile nelle 21 possibili lettere qualifichi il numero (nella stessa scala gerarchica). Una parola che cominci con A è Essenza nella sua Essenza. Una che cominci con B è essenza nel suo movimento. Una che cominci con C è essenza nel suo avanzamento spaziale. <UNO> è la parola che qualifica l'essenza nel suo flusso intero imposto quanto 20-1. E' qualificato poi il movimento il tutta la realtà a 4 dimensioni dello spazio che ne ha 3. E nella terza lettera O la qualità è quella dell'avanzamento 13, di tutto il moto 10 dello spazio 3. Sulle totali 3 dimensioni fondamentali che hanno UNO, DUE e TRE, i tre numeri analizzano tutte le rotazioni dei valori, e il risultato concreto è che la somma di UNO+DUE+TRE porta alla unità presente sia alla dimensione 1, sia alla 10, sia alla 100. A questo punto, avuto il “sentore” di dove si possa andare a parare, usando il sistema alfa-numerico... ripartiamo dal principio. Riconsideriamo le possibilità fondamentali consentite all'Assoluto di poter “fare” il Dio... usando come strumento il sistema numerico. Un sistema numerico qualunque si basa tutto su questi fondamentali principi che lo pongono in relazione perfetta con una condizione puramente iniziale che sia “assoluta”: 1. Ogni numero è relativo al suo ciclo numerico e quantifica quante volte quel ciclo si moltiplica per se stesso; tutto questo assume la forma di una potenza avente a base il ciclo numerico e come indice alias esponente quel numero.


14 La conseguenza è che un numero, mentre appare come una possibile somma o sottrazione di altri numeri, è sempre il prodotto o la divisione tra le rispettive potenze. Altra conseguenza è che il prodotto o la divisione tra due numeri, è sempre il prodotto o la divisione tra due potenze di potenze aventi come indici quei numeri. Ad esempio, nel sistema di numerazione decimale che si fonda sul ciclo 10, la somma di due numeri decimali come 2+3=5 è 10^2 x 10^3 = 10^5. Mentre 3 -2= 1 è 10^3 : 10^2 = 10^1. Il prodotto 2x3=6 è 10^2^3 = 10^(2x3) = 10^6. Infine 3 : 2 = 1,5 = 10^3^1/2 = 10^(3/2) = 10^1,5. Il calcolo matematico che abbatte la base del ciclo di un numero decimale, e ne afferma nel numero solo quello delle volte con cui la base interagisce con se stessa è il Logaritmo decimale. Esempio: Log 10^N = N. Pertanto, quando noi ragioniamo su qualsiasi numero decimale, lo stiamo osservando nel modo reattivo - ossia uguale e contrario – rispetto alla azione in atto della potenza che lo esprime su base 10. In un mondo in cui noi osserviamo sempre ogni cosa come reazione ad una altra posta in principio, un numero decimale offre uno strumento coerente, essendo esso pure un fenomeno reattivo rispetto alla potenza base che lo esprime. Posta dunque una base unica (che sorregge tutto un coerente sistema numerico come un valore unico che soprintende ad ogni cosa) noi possiamo assegnarle una validità simile a quella di un Dio creativo dalla cui potenza discenda tutto. Tra l'altro la D.10 è simile per forma al termine DIO, il lemma puramente alfabetico dato ad un Ente Onnipotente. 2. Ogni numero decimale è anche il valor medio tra due estremi. 3. Ogni sistema numerico è sempre relativo ad un unico valore Assoluto posto alla base di tutto quanto vi sia di relativo.


15 Ciò considerato, per procedere da quanto è posto in principio, dobbiamo cominciare indagando su un modo di esistere che sia così tanto fondamentale da non richiedere alcunché posto a sua base. Considerato il punto 1. che crea ogni numero a partire dall'esistenza di una reale base, deve poterci essere, senza determinazioni. La matematica ci consente di formulare questa espressione in modo che essa sia una base puramente possibilistica. Se indichiamo non con un numero, ma con la lettera <N> la possibilità che N ci sia (potendo essere ogni numero tranne quello zero che indicherebbe che quella essenza non c'è), ricorrendo alla lettera, ci liberiamo dai limiti reali definiti da numeri determinati., tanto che essi sono infiniti. Questo è il “privilegio” che ha un sistema ALFABETICO rispetto ad un sistema NUMERICO: può andare ad esprimere la qualità essenziale delle cose, e ciascuna è sempre unica. Ad esempio, ORO, è una “essenza unica”. Due o più oggetti differenti, se sono fatti di oro, sono riferiti ad una sola essenza. N come qualità di Numero, allo stesso modo, è in grado di esprimente quella unica modalità di esistere che è comune ad ogni numero che esista. Possiamo di certo definire numero anche lo zero, ma a quel punto esprime e quantifica qualcosa che non c'è. Ora, il numero 10, potendo essere (come tutti) la somma di quanto lo compone unitariamente, può sommare l'1 della sua decina allo 0 della sua unità... che non c'è e tutto quanto è senza una sua unità non c'è! Da ciò si deduce che la decina – che è composta solo di 10 unità – è inesistente nella sua unità. N volte ciò che “non c'è” non c'è e 10 non fa eccezione. Tutti i numeri terminanti con 0 sono - a dir poco – speciali. Infatti, essendo multipli del 10 che trascende 01, hanno l'onnipotenza di esserci... pur non essendoci! Esiste in potenza. La somma 10+0, dell'onnipotente 10, si risolve nel prodotto dato da 10^10 x 10^0, che negli indici si riduce alla somma di 10 a 0.


16 Questo si traduce nel fatto che ogni numero, potendo essere sempre una somma con 0, è sempre espressione di una forma che resta sempre e solo “potenziale” nella sua esistenza. Però se abbiamo un numero che non termina con 0 e dunque ha un numero diverso da zero nella sua unità, possiamo dire che – se non ricorriamo a quanto non appare (ossia che quel numero può essere sempre scisso nella sua somma con 0) – così come direttamente ci appare, ha una sua unità reale e dunque “esiste” nelle quantità espresse nelle altre cifre. È una necessità che il sistema ALFABETICO si sovrapponga al sistema numerico! La nostra intelligenza che spiritualmente si occupa delle qualità delle cose è simile a un calcolatore che esegue calcoli numerici e non alfabetici. Dunque necessariamente le lettere che noi usiamo nel linguaggio devono essere rigidamente agganciate a numeri. Altrimenti noi non potremmo “concepire” nessuna qualità. ORO, qualità unica, corrisponde ad un numero unico. Ipotizzando che le lettere esprimano in ordine alfabetico la progressione numerica da 1 a 21, l'aggancio di O=13 e R=16, porta ad una qualità ORO assegnata al 42. Verificheremo, nel corso di questo studio, come esista una serie di Fibonacci alla base della sezione aurea delle relazioni a due che interferiscono, sempre rilanciandosi come qui di seguito mostro: 1 1 2 3 5 8 13 21 34 55 89 144 233 377 610 987 Riconosciuto ORO il 42, se partiamo da un 1/42 e da un 42/1 avremo tra loro una differente fase propedeutica data proprio da: -104 -73 -31 -42/1 -31/1 +9/1 +42/1 51 93 144 237 144 237 381 618 999 Questa serie è ancora più conforme alla formula sua, data da 0,5 +1,25^0,5, che la risolve in 1,618 in cui 618 è un numero qui esistente, e non in quella di Fibonacci. E si imposta proprio su due 42.


17 Il pregio di un numero sta nel potere che lo determina. 7X6=42 combina tra loro tutte le 7 dimensioni della velocità 6/1 (che percorre tutti i 6 versi a velocità 1/1), con quegli stessi 6 versi. 7 è dunque un valore totale, che la matematica chiama assoluto quando non ha una suo riferimento unitario. 7 volte è basta! Di che cosa? Di ogni possibile cosa che percorra interamente tutto il modello unitario di uno spazio che – impostato su 3 parametri lineari – li vede percorribili in 6 versi uguali e opposti tra loro. Solo quando le 7 volte si riferiscono ai 6 versi, solo allora dà luogo a 7+6=13 (che è il volume a 3 parametri lineari quando è traslato in tutto, di 10) e a 7x6=42 in cui esiste in 7 unità su ciascuno dei 6 versi. In tal modo, come l'oro è una essenza preziosa su cui a lungo si è dimensionata tutta l'economia, così vedremo meglio (più in avanti) come sarà proprio il suo contenuto 42 – con questi due gemelli che lo valgono in modo differenziato – ad essere posto alla base della sezione aurea dei rapporti ad incremento perfetto. Tornando a noi, la lettera N, esprimendo in pura qualità ogni numero che ci possa essere, purché essa ci sia, ci consente di disporre di una base N puramente possibilistica. Avendola ammessa come possibile, dobbiamo renderla esistente in pura potenza, e non in atto. Così estrapoliamo:

N^0 La base è definita infinita nelle sue possibilità, l'indice zero rivela che questa potenza non è in atto. Infatti se N^1 significa che esiste una N, se N^2 significa che ne esistono due come NxN, allora N^0 significa che non c'è realmente nemmeno una N. Anche 10 non c'è. Infatti il ciclo partito da 0 è tornato a 0. Possiamo allora collocare 10 al posto di una N che indica che un numero c'è, poiché 10 indica che c'è – anzi c'era un giro fatto – ora terminato.


18 Ora il calcolo matematico di 10^0 determina 01, l'intero! C'è l'intero basato su una cosa che c'era ma non c'è più. Ma quando si esegue il Log 10^0 il risultato vero è 0. Il Log (logaritmo decimale) smaschera quel niente che diventa tutto il valore intero, semplicemente perché si basa sul... tutto in potenza, ovvero su tutto quanto sia puramente possibile! Il Log abbatte, toglie di mezzo questo<Dio>. Offre la visione esattamente uguale e contraria alla potenza attuata dalla Onnipotenza divina! Poiché Log 1 = 0, allora è smascherato anche l'esserci di 1! Esso è 0. Esso è tutto e niente simultaneamente poiché è Assoluto! L'Assoluto, che è esistente solo nello stato del puramente possibile (il che non lo determina in niente che lo delimiti), ha dunque la sua brava formulazione matematica, data da:

N^0.

È a questo punto che entrano in campo le prodigiose possibilità offerteci dalle regole matematiche, secondo le quali è possibile che esista un indice 0, se è la somma degli indici -1 è +1. Quando coesistono gli indici opposti tra loro, allora lo 0 può esistere relativamente a questa coesistenza; da -1 a +1 c'è un 2 in salita, poiché quella è anche una discesa. Se le due pendenza coesistono, come +2 e -2, e noi siamo costretti solo a due possibilità: 1. O a salire 2. O a scendere... se non vogliamo restare al punto zero... Chiedetevi: <Abbiamo una libertà di scelta?> Vi sorprendo, dicendovi che <non avete alcuna possibilità di scegliere>?


19 Infatti i due opposti dettano legge e si combinano in questo unico modo dato dal loro prodotto: -5 x +5 porta a -25 … ancora + in giù del punto + in giù ! Ci sarebbe di che demoralizzarci! Ma – per fortuna o per condanna che possiamo definire il nostro vero peccato originale – noi vediamo le dinamiche sempre a rovescio! Scende verso sinistra, verso l'osservatore, un treno come questo: OSSERVATORE <----------- 987654321 (ordinato verso sinistra) e LUI giudica prima la carrozza n. 9, quando la n.1 del treno è quella che gli arriva per ultima. Un treno per essere in moto anche con la carrozza n. 1 è costretto ad avere come 1, il locomotore. Mette la carrozza n. 2 dopo il locomotore, e dopo ancora la 3, la 4... in ultimo pone la 9. Se una cosa in se stessa si muove con queste sue precedenze e viene verso di noi, noi ci inganniamo nel giudicare i suoi prima e i suoi poi. Un evento come questo: <-------- NATO e poi MORTO Noi lo vediamo come uno che prima è nato solo poi è morto! Se viene verso di noi questa pellicola e noi realmente vediamo prima la nascita, e poi la morte, possiamo essere certi che il locomotore di questo nostro treno chiamato vita, sta nell'ultima carrozza che vederemo: noi nasciamo da quando siamo morti e attraverso la predeterminazione sempre più spinta data da: -100 x +100 = -10.000 ! Gli estremi tra cui noi giudichiamo, sono dunque posti tra l' avere e il dovere . Tutto ciò che abbiamo in questa esistenza relativa (al valore inverso), lo dobbiamo... all'Assoluto il quale come un Dio possibilistico Onnipotente è in gradi di determinare l'Universo Possibile. Solo la MATEMATICA decimale struttura questa possibilità.


20 Noi abbiamo assoluto bisogno di un modello ideale! Basato sul 10 come l'idea quantitativa data al tutto, il massimo è il tutto elevato al tutto: 10^10. Ci occorre ora una ideale presenza: sia 10^3. Poiché 10^3 x 10^7 uguaglia il tutto elevato a tutto, se 10^3 esiste in principio, allora tutto il divenire è 10^7. Ove 21x21=441 sono tutte le possibilità rappresentative del sistema alfa-numerico a 21 lettere comandate dalla terna di 7 che “indica” con questo indice il futuro in linea, dove arriveremo? (7+7+7) x (7+7+7) x 7,07 +13 =

3.118 = tutto .

Chiedete: <come mai questo +13 ?> Vi rispondo: <è quanto esiste in principio: il 3 mosso in tutto> Fate fatica a capirlo? Nell'indice 10 (di 10^10 = 10^3 x 10^7) noi abbiamo posto tutto ma abbiamo posto anche l'indice 3 della presenza 10^3. Essendo allora 21x21x7,07 tutto il disponibile in relazione al futuro, noi lo troveremo determinato esattamente solo sulla base in linea di 10+3 Abbiamo la prova che le dimensioni sono 10 in linea quando immaginiamo un palazzo alto 8, che abbia una base i cui lati sono 1 e 1. Se vogliamo che quel numero 8 abbia un valore di volume, ossia che “significhi”, che “indichi” un volume dobbiamo mutarlo in “cubico” sommandogli le 2 dimensioni del piano 1x1 che ha i due lati 1 e 1. Se dobbiamo descrivere la forma di questo palazzo, noi realmente non diciamo che misura il volume 8, ma che è alto (in linea) un 8, mentre la pianta e 1 in un lato e 1 nell'altro suo lato. Solo in questo modo noi lo “indichiamo” tutto. Abbiamo lo stesso tutto quantificato 3.118 anni quando eleviamo a DIO, non solo la dimensione 10, ma – misurando in unità in linea di anni – le 26 quantità di un 7 posto in principio, e che trasli di 7.


21 Il Dio <sono colui che sono> se è 26, allora si muove di 26, e allora sono 52 settimane. Saltano immediatamente fuori i famosi 12! Chi son costoro? Sono tutti i versi, i 6 centripeti sommati ai 6 centrifughi, sono 12! 10 x 26 x12 = 3.120 Direte: <Ma non sono 3.118!> E io: <10 è in linea, 26 è in linea, 12 è in linea, e – si sa – il prodotto tra tre linee da un volume! Ma, moltiplicandolo per 10 abbiamo comunque avuto un valore in linea di anni. Solo togliendo 2 anni (che sono disposti trasversalmente a formare il volume) noi abbiamo un flusso di volume, in anni, poiché è il flusso di quei due anni che in 1x1, sono un anno al quadrato!> Poiché abbiamo un flusso in linea siamo tenuti a togliere le due dimensioni trasversali, che equivalgono a 1 in fatto di flusso. Quando imponiamo 51, come tutto il 50/1, allora: 51 x 61 + 7 = 3.118. 50/1 x 60/1 +7 = 3.007, il che dimostra come i numeri unitari danno sempre risultati carenti, perché le quantità considerate presenti implicano che 1 dimensione sia tolta al tutto in questione e spostata a denominatore. Anche 10/1 è veramente tutto quando è 11. E allora: 11 x 11 x 25 + (100 -7) = 3.118. Il 25 sono tutte le 24/1 ore comprese in 100/4 = tutto. È normale che allora - a questi 3 tutto – si debba aggiungere tutto lo spazio percorso dal 7 nel 100. Dunque gli opposti coesistono e portano tutti a zero, ma intanto, supponendo che esista il percorso tra gli estremi limiti di una nascita e di una morte, avremo messo in campo delle possibilità, passanti attraverso i numeri intermedi 1, 2, 3, 4, 5, 6, 7, 8 e 9 contati (se ci va bene) fino al numero di 100 anni. Questa esistenza è totalmente relativa!


22 La famosa RELATIVITA' GENERALE di Mr. Albert Einstein sta tutta nei due estremi di un inizio posto in ciò che appare come la fine, e viceversa. Quando essa è totale ed è posta tra un tutto e uno che gli sia del tutto uguale ma contrario, posti gli assiomi di tutto = 10, di cui uno è positivo e l'altro uguale ma negativo, essa vale: -10 x 10 = -100 e in base a questa azione in negativo la stimeremo: +100 La sua famosa formula di E = m c^2, secondo la quale l'energia relativa alla massa sta in 8,98755 10^16 m^2 s^-2, difetta di un 1,01245 posto in principio di puro e semplice riferimento unitario dato proprio da 1/80 = 0,01245/5, late che riportato il denominatore 5 nel suo totale restano i 10/8, ossia il riferimento di quanto valore in linea spetti al volume di lato 2, che contiene in tutto 8 volumi di lato 1. Non ho sparato a caso il quanto di 8,98755x10^12 m^2 s^-2, è quello della velocità c^2. Il mio modo, infatti, porta a riconoscere che tutta l'energia del nostro mondo regolato dal ciclo 10, intercorre tra 10 e 10 e vale 100 in puro numero. È energia, poiché i due vettori che esistono nei due versi uguali e contrari per una lunghezza posta tutta allorché la si pone 10, è in equilibrio. Per questo possiamo mutare tutta l'energia in tutta la sua massa quando la muoviamo di 1 e allora occupa 101. 3.118 : 101 = 30 di interamente diviso, con 8x11=88 di condiviso, e si tratta del nostra stare nel volume il cui lato va da -1 a +1, e – nello stesso tempo – nel ciclo totale 11 delle 10/1 unità, tanto che 8x11=88 è tutta la presenza del nostro mondo complesso in cui tutti siamo e che dunque è condiviso da tutti noi. Questo 88 è il moto di 12 (gli Apostoli) nell'energia 100, infinita, assegnabile a Dio.


23 Nel corso di questo studio, tutte le volte che troveremo quantità contate in centinaia, esse staranno a indicare l'unità dell'energia. Quando essa, oltre al suo essere nel tempo della presenza, esiste nello spazio, esso è il 300 che rende 400 la realtà Una e Trina dell'energia infinita, divina. 3.118 : 400 è allora 7,7 di totalmente diviso (l'esistenza nel totale movimento) +100 esatto di condiviso (il tempo totale nella presenza della sua energia) Essendo 10^3/8 = 125 tutta l'area di presenza, allora abbiamo che il totale ciclo del tempo, diviso per 125 rivela questo: 3.118 : 125 divide e dà a ciascuno le 24 ore del giorno in movimento, lasciando 118 anni in condivisione. Cosa sono? Sono il piano a lunghezza 100, che va da -50 fino a +50 in dimensioni in linea, mentre il flusso è quello di un cubo avente come lati, 6, 6 e 6. Che volume è questo 6^3 espresso in forma lineare? È il tempo dato da 1/400 di giorno, o di altro ciclo intero. 216X50x50=540.000, che, divisi per 59 centinaia sono i 118 anni. 5.900 è tutto lo spostamento dell'energia 100 nel 6.000 che è l'unità 1.000 posta in principio di presenza su tutti e 6 i versi esistenti. in questi due 10, uno come base esistente e l'altro unicamente in potenza, tanto che poi il Dio JAHVE' (che è ciò che è) se è 10, lo è in DIECI DIECI, e allora sono 30. Sono un cubo composto da tre lati 10. La visione PER ESTREMI, serve a fissare il valor MEDIO. 30 serve a fissare il 15 dato da un volume il cui lato sia 5. Dunque 1,25 ha sia il valore di AREA, sia quello di LINEA. Di fatto, però, anche una linea che esista tutta e sia “scalare” è il prodotto delle due opposte componenti vettoriali di opposti vettori.


24 L'unificazione tra due estremi, come una LINEA e una AREA ci consente una relazione che già fu osservata da Pitagora. Poiché una linea esiste tutta solo come il prodotto scalare di due opposti vettori, l'ipotenusa stra ai due cateti perpendicolari di un triangolo rettangolo in relazione alla verità delle due interazioni. Egli chiamò aree i prodotti scalari dei due opposti vettori, ma ogni prodotto è assimilabile ad una area. La radice quadrata allora di 1,25, che ha per risultato 1,118033988... mostra uno dei due uguali vettori, ma opposti nel loro verso, che, moltiplicandosi rendono scalare e tutta esistente un tratto di linea. La formula della sezione aurea aggiunge 0,5 a questo 1,25 elevato a 0,5 (ossia di cui si calcola la radice quadrata). In sostanza, al verso in velocità dato da 1,118033988, si somma la quantità unitaria dimezzata su un solo dei due versi. Ne esce l'unitario avanzamento nell'universo. Se – invece di sommare a 1,118033988 – il valore ½, noi gli sommano il suo valore inverso dato da 2/1: 1,118033988+ 2 --------------3,118033988 è il valore millesimo (di massa) dei 3.118 anni che stiamo considerando come l'intero. Sopravvive uno 0339 e rotti che... è tempo, esso pure, che è posto in principio ma non solo come tempo, bensì spazio-tempo. 339 è il modello spaziale tridimensionale dato da 333, +3 e 3 come area trasversale.


25 365 è un anno di puro tempo in giorni. Meno lo spazio di 339 rivela che 26 è il numero delle volte in cui 339 esiste come spazio in un anno. Infatti 10^365 : 10^339 = 10^26 risulta da una divisione. 339 giorni meno gli unitari 11 giorni per capirne il solo movimento 011 sono ridotti ad un totale di 318, giorni corrispondenti al 14 novembre = 0,1114. 0,1114 indica questa data in spazio-tempo, e si aggiunge al 3.118, a costituire l'unità dettagliata fino al giorno 14 novembre – o – se preferite, a quel giorno 318 che deriva da questo altro calcolo, relativo al 1666 che è tutta l'energia di 666 sommata al 1.000 posto in principio (è la data del Diluvio Universale calcolato dal principio). 1666 : 2 = 833, ed è un valore lineare. 831 è il suo corrispondente volume, base del tempo, infatti: 183 giorni sono mezzo anno bisestile. 138 (inverso esatto di 831) è la costante di Boltzman dell'energia termica, alla dimensione 10^-25 in Joule ogni grado kelvin. 381 è il valore della sezione aurea che dà, rispetto alle 999 unità in mille, il 618 che abbiamo appena visto nella sezione aurea. La Bibbia quantifica in 381 cubiti l'Arca di Noè. 318 è la quantità esatta in giorni corrispondente a 3.118,1114. Questo numero ha già, in 3.118, la forma di 318,318; solo che le 318 unità sono x9 +256. Il prodotto per 9 (il numero invariante) ripropone il 318 alla sua nuova dimensione 2.862, cui si somma il 16x16=256 esatto. 16x16 è l'area, condivisa, data dalla potenza di potenza 10^4^4. Il prodotto è l'area poggiata sul valore di carica della nostra realtà. Così gli indici 256+2.862=3.118 corrispondono a 318 unità.


26 3.118,1114 è la sua forma spazio-temporale in linea, quando il giorno 318 dell'anno è presentato nel mese 11 e nel giorno 14. A riprova che 0,1114 data 11-14 lo spazio-tempo: 4.800 (4 anni si spazio-tempo di 1.200 giorni/anno) -3339 (indice a 4 D. del solo spazio) si risolvono in 4.800 -3339 = 1.461 giorni del solo tempo nei 4 anni. Ciò vi indica (in indici) che è vero. E se fate ancora fatica quando vi parlo di “indici”, eccovi allora in dettaglio la divisione tra le potenze aventi quegli esponenti: 10^4.800 (giorni di spazio-tempo) -----------= 10^1.461 giorni di solo tempo 10^3.339 (modello di puro spazio)


27

Capitolo 2

Dai 2 mezzi variamente attivi su 1,25, la fine del 3.118,1114 (14 novembre) Assumiamo due gemelli nell'unità (0,5 e 0,5) dal cui prodotto si ha l'area 0,25 che, sommata all'unità, la porta a 1,25. Facciamoli agire in due modi uguali e distinti rispetto a 1,25. Il primo quanto il suo 0,5, semplicemente aggiunto, il secondo come l'esponente 0,5 collocato sulla base 1,25, che ne calcola la radice quadrata. 0,5 +1,25^0,5 dà 1,6180339... limitato nei numeri espressi alla dimensione a indice -7 della base 10, che porta un volume atomico, di 10^3 Angstrom cubici, a muoversi in linea per 10^7 fino a raggiungere il valore in linea di 10^10 che rappresenta l'unità. Dimensione questa più che valida a descrivere il moto di 1.000 volumi unitari atomici posti tutti in sequenza lineare. Vediamo nelle ultime quattro cifre 0339 la quantità spaziale a 3 sole dimensioni che scorpora lo spazio dallo spazio-tempo. Resta 1,618 come la sezione aurea dei rapporti perfetti e “divini” al punto che 1 diviso per 0,618, risulta 1 sommato a 0,618. Il calcolo ha addizionato a 1,25^1/2 la quantità opposta a 2/1. Se dunque agiamo in modo contrario a questo, e sommiamo a 1,25^1/2 il 2/1 complementare a ½ rispetto all'unità, si ha: 2+1,118 = 3,1180339 ed è il valore complementare a 1,618. Se la somma di ½ fissa la presenza ½ in tutto il vettore di velocità che si ottiene dalla radice quadrata di 1,25, allora la somma a questo stesso vettore delle due unità dei due gemelli, porta al ciclo di 3,118 millesimi di anno. Sono 3.118 anni in mille millesimi = 1 intero.


28 Volendo andare oltre, per definire anche nel dettaglio i mesi e i giorni, dobbiamo mutare lo 0339, che è la quantificazione del solo spazio tridimensionale, in quella che lo esprima in spazio-tempo. Se noi usiamo i numeri che seguono il ciclo decimale, a descrivere un anno intero fino al 31 dicembre in spazio-tempo, esso si esprime in 0,1231. Quando noi non abbiamo questo anno intero ma solo lo 0,0339 che lo quantifica su tre linee, per prima cosa dobbiamo rendere lineare ciò che così è espresso a 3 dimensioni in linea. Quando 0339 è diviso per tre, diventa lineare nel numero di 0113 unità, ma non basta: ora deve essere riferito al suo intero posto in principio, e sono le 4 dimensioni della realtà spazio-temporale. 0113+4=0117 combina le due cose al punto che finalmente – posta in principio la realtà a 4 dimensioni – essa si muova di 0113 ed occupi 0117. 10^0113 x 10^4 = 10^0117 mostra la combinazione data dal prodotto, per cui 10^113 esiste per 10^4 “volte” (tutte quelle della realtà 10^4) e il risultato di questo prodotto, si tramuta nella somma degli indici dimensionali. A questo punto l'anno intero, espresso in spazio-tempo su base 10 come: 10^0,1231 : 10^0,0117 si risolve in 10^0,1114. Nella divisione sono espresse le “volte” di un anno commisurato in spazio-tempo, in una forma che è ancora dimensionata in spaziotempo, con il risultato pratico che porta alla sottrazione tra gli indici. 0,1231 (anno intero fino al 31 del mese 12), meno 0,0117 (che è la quantità unitaria e reale di 0339 a 3 D.) 0,1114 giorno 14 novembre, numero 318 dell'anno a 365 dì. Io lo so che fate fatica a seguirmi. Questi calcoli non li avete mai fatti e nemmeno mai pensati come possibili.


29 Io ve li offro: studiateveli. Come vedete, un anno intero non è composto solo da 12 mesi, ma anche dai 31 giorni dell'ultimo mese. Il quale, se è di 100 giorni esso pure, porta ad un anno di 1.300 giorni. E allora 4 anni non sono più i 4.800 che avevamo considerato prima, ma i 4x1.300 = 5.200. Osserviamo con questo come le 52 settimane che esistono in un anno, in 4 anni diventano 52 centinaia di giorni, racchiusi in 52 mesi di 100 giorni esatti ciascuno. Quando poi lo stesso 52 si moltiplica per 60 (il ciclo 10 in atto su tutti i 6 versi dello spazio) e diventa 3.120, questa è l'espressione in linea del volume intero di 3.118 anni. Come mai, se sono 13 mesi, noi ne consideriamo solo 12? Sono 12 mesi sempre riferiti a un mese posto in principio! Sono 12/1, il che significa che sono 13, ma il calcolo unitario li riduce di una unità, poiché essa è spostata (come riferimento) al denominatore. Avendo definito i 3.118 anni con 52x60 -2, abbiamo la quantità intera solo negli anni e mancano i valori interi nei mesi e nei giorni. Aggiungere in dato del mese 11, significa solo che si è compiuto il 10 e ora sono da aggiungere i giorni di novembre. Scrivere che è il 14 novembre non significa che il mese 11 sia terminato, bensì iniziato. Anche l'anno 3.118 non è terminato ma iniziato. Solo con 0,1231 abbiamo concluso anche il mese 12/1 che (sempre riferito a un mese posto in principio e messo a denominatore) ha 13 mesi in tutto. A questo punto è 13 anche la presenza ¼ delle settimane in un anno essendone i restanti ¾ l'indispensabile quantificazione spaziale. Il volume (a 3 D.) si sposta tutto solo quando trasla di 10. L'incremento 10 di 3, mentre è una somma di indici è nel contempo un prodotto (dunque è una reale combinazione tra la dimensione 3 e la 10 poste sulla base 10 del ciclo numerico).


30 Infatti il numero 3, per potere esistere, deve essere 10x10x10, un MILLE poi osservato in modo uguale e contrario, come attraverso quel Log 1.000=3 che abbatte la base e lo riduce a 3 (volte 10/10). Si vede a quel punto solo la creazione fatta (da un DIO=10) con una struttura resa decimale nei numeri, ma che ha perso la presenza del PADRE 10, poiché di esso se ne vedono solo i FIGLI. Figli che sono tutti quanti i numeri decimali. (10x10x10) x (10x10x10x10x10x10x10x10x10x10) sono tredici 10 che è inutile tenere divisi in due prodotti distinti. Sono questi 13 dieci (che se li moltiplichiamo 3x10 sono 130) a indicare tutto lo spazio tempo dato da 5x13=65/1 che, quando sono tutti in 65+1 sono 66 totali come tutta l'energia), mentre, quando sono disposti 65/1 sono la sua massa unitaria in movimento. In conclusione : Tutto il ciclo del tempo è determinato da 1,25 e da due gemelli 1/2 esistenti nell'unità. Sono DUE e valgono ½ ciascuno valendo 1 tutti e due quando 2/1 x ½ diventano 2/2, e quando 2/1 : 1/2 = 4/1. La realtà a 4 dimensioni deriva proprio da questo: 2/1 : 1/2 è uguale a 2/1 x 2/1 = 4/1. È da questo 4/1 che nasce la necessità unitaria del suo tempo 1/4. Il valore inverso che si ha quando a 1,1180338 anziché aggiungere 1/2 si aggiunge il suo inverso 2/1, è che mentre sommandogli il numero 2 (dei due gemelli) si fissa il periodo intero, quando gli si somma il suo valore unitario in 1/2, allora si approda alla sezione aurea dei rapporti perfetti. Molti matematici le hanno attribuito prerogative divine poiché 1, dividendosi per 0,618, mentre si divide per lui... gli si somma!


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Capitolo 3

Dai 2 gemelli e 1,25, i 6 creatori del mondo La formula di 0,5 +1,25^0,5 porta così a 1,6180339. Abbiamo “ragionato” come 0339 rappresenti la dissociazione dello spazio-tempo nel solo spazio tridimensionale. Abbiamo anche visto come il suo solo tempo in linea sia 113+4=117, sia cioè la linea lunga 113 combinata con le 4 dimensioni della realtà spaziotemporale. Che cosa succede a 0339 se gli sommiamo questo 0117? Diventa 456, e quantifica proprio quel triangolo rettangolo nei cateti 4 e 5, e la cui ipotenusa è 6 se è sommato a 113/280. Essendo 0339 la forma spazio ed essendo 0117 la forma tempo, la combinazione dello spazio-tempo lo porta a esistere a dimensione 4, come 4 volte le centinaia di secondi presenti in un giorno, che sono 864 volte 100, a meno di quel 3.000 che è assente in 0339. Infatti 4x864=3.456. Vedremo nel corso di questo studio la grandissima importanza che ha questo 456 che di “suo” è 4 volte 114, ciò che da 864 ha scorporato 114 dimensioni e ha lasciato in essere solo le 750 del puro spazio, dato da 3.000/4. 1,618, tolto di mezzo lo spazio espresso da 0339, è posto alla base della sezione aurea. Scomposto ora in due gemelli differenti, uno a grandezza intera, 1, e l'altro a grandezza 0,618, fa 'sì che dividere 1 per 0,618 porta a 1,6181229. Nel 1229 ciò mostra il 29 dicembre come un intero volume al quale, se si sommano le 2 D. trasversali (per renderlo espresso in linea), esso va al n. 1231 dell'anno intero.


32 Ad esso avevamo sottratto 117 ed eravamo discesi al 14 novembre... se ricordate. Insomma il rapporto intero tra 1 e 0,618 è quello che porta al volume esatto dell'anno intero espresso nello spazio-tempo, proprio per il 1229 che viene dopo. Sorvolando i dettagli dopo l'anno, ossia considerando solo la unità dell'anno, noi dovremmo porre la virgola dopo il numero 8 e trasformare i due gemelli in 1000, il maggiore, e in 618 il minore. Senonché 1.000 è un totale posto in principio che, se vogliamo metterlo in relazione con tutti gli altri numeri unitari, dobbiamo ridurre di una unità e portarlo a 999/1. A questo punto siamo in grado di discendere da questo maggiore, che vale 999, e metterlo in relazione con il 618 che già ere espresso con riferimento alla unità, essendo un suo valore decimale, che lo pone ma a numeratore.

999/1 618/1 381/1 237/1 144/1 93/1 51/1 42 /1 9/1 Vediamo con ciò la perfezione di essere partiti dalle 999 unità di 1.000 per essere discesi (con 8 passaggi in tutto) alle 9 unità di 10. Scendendo ancora di più andiamo nelle relazioni inverse, quelle che hanno 1 a numeratore. Pertanto tutto questo continua con 1/31. E in ciò la somma 9+1+1+31= 42 porta al gemello inverso 1/42. Continuando, a quel 1/31 si somma 42 a denominatore , tanto che abbiamo, al di sotto di zero (come tempo 1/N) e a partire da -42: -(42) -31 -73 -104 -177 -281.... Se noi partissimo direttamente dai due gemelli espressi nell'unità di 42 volte la serie di Fibonacci, avremmo: 42 42 84 126 210 336 546 882 1428 Riscontriamola con meno 9 42 51 93 144 237 318 618 999 33 00 33 33 66 99 165 264 429 Vediamo che la differenza tra le due sta in 2 gemelli di 33 anni.


33 Ma se consideriamo che i creatori di tutto questo sono riposti in una causa creata dai numeri 10 e 8, che rappresentavano la stessa cosa, sempre un volume, ma una volta espresso in linea e un'altra nel valore cubico calcolato in 2^3=8, allora possiamo ricondurci ad una serie che riveli direttamente questi due gemelli 33. 10+8 18

20+8 28

30+8 38

40+8 sono le 4 interazioni di 8 con il 10. 48

tali che la somma degli estremi uguaglia la somma dei medi, e sono 66 e 66, sia i medi, sia gli estremi dati da 18+48, e da 28+38. Pertanto, se dobbiamo considerare come il medio uno solo che sia 66, esso è maggiore degli altri due, sicché il sistema ordinato è: 18

48

66

114

180 fino al valore decuplo del primo 18.

Questa serie dimostra chiare caratteristiche di comando . 18 x 48 = 864 impone il centesimo del giorno di 86.400 s. 48x66 = 3.168 impone il ciclo di 3.118 anni contenendo 100/2 di spazio in lunghezza reale, condivisa come la sezione a due lati 5x5, vettori unitari della velocità tra gli opposti che genera spazio scalare. 18x66 impone quel 1.188 in cui 1118 (mille di ciò che esce da 1.25^0,5) si combina con il movimento totale 70 di quando il 7 si muove traslando di tutto (di 10). 18x114 = 2.052, comanda disponendo 1.000 e 1.000 come l'area trasversale, che va con la dinamica del 4x13 (o delle le 52 settimane). 18x180 = 3.240, ordina esso pure il ciclo di 3.118 anni a partire del 122 posto in principio di condivisione. Sono la presenza di due vettori opposti (veloci entrambi nelle 11 dimensioni di 10/1) che interagendo, formano una linea di flusso scalare e condivisa, lunga quanto 11x11 unità, quelle di 121/1 che sono 122 in tutto.


34 Questi comandanti

18

+48

+66

+114

+180 sono 426

Il che somma a 400=100+300, le 26 volte i 7 giorni di un creatore divino che crei in 7 giorni e <sia quel che sia>: 26 in principio e 26 settimane in spostamento a formare un anno. 52 settimane che sono un anno intero se gli si somma il valore 1,25 in giorni da cui stiamo ricavando tutto. Risulterà da tutto questo che sono sei i valori in tutto ad eleggersi a CREATORI dell'esistenza: 66, 26, 78 51 113 334

dai gemelli di 33+33, e centrale in 18, 48, 66, 114, 180 dal <26 ch'è 26> YHWH, come UNO (1 anno in settimane) da YHWH=26 (Il Dio IO SONO) come TRINO 3° in 9+42=51 nella serie aurea e il complesso di 15+51 che in 51 è complementare al cubo 5+5+5 in 66=energia dato dall'unità dello spazio in 1.25^0,5, e tale da essere il flusso 111 dell'area unitaria 1x1, avente i lati 1 e 1 da cui emerge 333+1, oppure 113+221/1 (di 222)

Sono come le 5 dita della mano d'un Dio UNO che è trino in TRE ma che - essendo sempre quel che è – allora è trino nei tre 3 di 333. A queste dita bisogna aggiungere il valore di una mano che le contenga tutte. Il che avviene quando 334 semplicemente si “gira” in 300 +3^4=381, aggiungendo esattamente 47 come un valore che sia comune a tutti gli altri 5. Nella logica secondo la quale le somme tra indici sono combinazioni tra le potenze aventi quegli esponenti (che è questa:10^10 x 10^30 x 10^7 = 10^47) il prodotto combina 10^40, a indice 10+30 con la potenza 10^7 che, nell'indice, mostra le 7 dimensioni del moto 6/1 della velocità che percorre tutti i 6 versi a velocità 1/1. Partono da 0, poi sono in 1, 1, 2, 3, 5, 8, 13, ecc. come nella serie di Fibonacci. Ecco come i SEI esistono dall'infinito negativo all'infinito positivo:


35

Come potete vedere, ciascuno di questi SEI numeri parte da 0 e poi si sviluppa fino all'infinito, sia in positivo, sia in negativo. Con la differenza che dal valore negativo bastano tre soli, il 26, il 47 e il 78. Raggiunto lo zero, si aggiungono il 51, il 66 e il 113.


36 Quale mai virtù intrinseca è contenuta nel numero 26? E' quella che si può assegnare ad un creatore che sia Uno e Trino nei numeri 13 e 39, e che crei un intero (un anno) in 52 7 giorni. 13 settimane sono 91 giorni, che significano meno 9 al 100. Nel sistema decimale il numero 9 è invariante (un numero che non varia gli altri); pertanto la sottrazione a 100 (che è tutta l'energia che esalta l'azione 10 con quella uguale e contraria... se soltanto la “combinasse” sarebbe 20) di questo 9 invariante, ripropone il 100 alla dimensione ridotta in perfetta scala nonupla, che è quella che lancia nell'eternità ogni valore, ma facendolo la trasmuta in massa in moto. Ad esempio, 8 : 9 = 0,888888... 9 : 9 sarebbe invece 1; sicché è il 91 : 9 che è 10,1111... ciò che fa esistere il 10, nell'unità fissata e - nell'infinito tempo – il suo 1/10. Se leggiamo da destra il 91, il 19 risultante è tutto il movimento di 1 che esiste in un 10 che è tutto e trasla in tutto. Se 19 è tutto il moto di 1 nel ciclo 10 unitariamente avanzante, il suo valore da destra lo fissa, lo blocca, quando gli toglie il 9. Se andiamo a togliere ulteriori 9 al 91, diventa l'82 che l'inverso al 7x4=28 di tutta la realtà del moto e fissa la dimensione 3^4, uguale a 81/1, in tutte le 82 che il numero unitario possiede. 82 -9 è 73; mentre, nell'inverso 37, è 6/6 +6x6, l'unità tra i diversi calcoli diviso e per, sommati tra loro. 82, se manca di 7, si riduce a pura quantità di moto: sono quelle di 9x8=72/1 in tutte le 73. Pertanto 13 settimane mettono in relazione il 100 con il 7. E quando alle 13 si somma il 17 (ch'è 4/4 +4x4) il tutto va a 30. Abbiamo visto prima il potere del 117. Che è la quantità del TEMPO riferibile al 339 dello spazio a 3 D., all'interno del 456 che poi vedremo il perché e il per come è un numero sempre più importante. 13 è l'unità nella trinità. E, come unità, è quel che è: un 13, mentre, come trinità, lo è per tre volte: è un 39. Il 26 è il valore medio ideale in ciò ch'è Uno e Trino quanto 13 e 39. È il 26=YHWH della cabala Ebraica, che significa <IO SONO COLUI CHE SONO>.


37 Pertanto Jahvè non finisce qui, e aggiunge. <Io, che sono 26 come uno, sono colui che sono... trino, e lo sono unitariamente ancora per tre volte: sono 78>. Il 66 è coinvolto con questo numero 78, il quale, di per se stesso, è 100 -22... che è il terzo di 66. Questo trino 22+22+22 si aggiungerà come 66 solo sopra lo zero, quando questa mancanza 22 (che è del 78 - la trinità del 26 - al 100), si farà valere introducendosi in positivo e in tutta la sua trinità. La quale – essendo un valore Trino – si porrà poi come il 1° valore... essendo con ciò Primo, nel Trino 22+22+22. Il 47, si mette in relazione con il 100, attraverso il complementare 53. Come l'uno sarà in azione, così l'altro sarà in atto, a a due cifre in meno, come 51, poiché passando dai valori che esistono come denominatori dell'unità a quelli che ne sono numeratori, ci sono le due dimensioni che sempre giocano a mutare un volume in un valore lineare o viceversa. Il 51 entra il atto come il solo volume del 53 in linea che è il valore complementare al 100. Infine c'è il 113 che si porrà come il 5° e ultimo valore dei 5 della unica mano. Sarà dato dalla somma tra il 66, che si è posto 1° e il valore 47 di quella mano che fa dei 5 una cosa sola. Anche il 1° come il 5° è un tutt'uno. Infatti 100+300=400 è l'energia 100 mossa in tutte e 4 le dimensioni dello spazio-tempo. Quando poniamo proprio in principio il 66, ma dentro il 400, esso si muove quanto è la somma di tutti e cinque i numeri, 66 compreso. Infatti: 400 -66 = 66 +78 +26 +51 +113. Per questo la presenza di 26 e del suo triplo 78 devono integrarsi con tutto il moto indicato dall'indice 47 per portar tutto a zero.


38 Pertanto:

66 è 1 nell'essenza del 3° che è <due sei>, 26. 78 è nell'essenza Trina di questo trascendente <due sei> 26 è reale, essendo terzo del 2° che aggiunge i 12 al 1°. 51 è la realtà avanzante in 100/2 e nella sua unità. 113 lo è come 111 +(1+1) nell'area per traverso 47 è l'Unità e Trinità del 10 nei 7 dì di creazione


39

Capitolo 3

Dai puri numeri alla ricerca di un <nome> qualificante L'Intelligenza deve potere ragionare qualitativamente per numeri di quantità. Come può farlo? Fissa queste qualità ponendole date da un alfabeto. Laddove ogni lettera di questo insieme ordinato di lettere, corrisponde a quello ordinato 12345... nei numeri: 1. (cosa è in primo luogo) 2. (cosa è poi, nel suo moto) 3. (nel suo spazio in positivo) 4. (nello spazio-tempo in positivo) 5. (nel suo valore medio) 6. (nello spazio positivo-negativo) 7. (nel suo movimento totale) 8. (nella realtà positivo-negativa) 9. (nella sua invarianza) 10. (nel suo ciclo intero 10) 11. (in 10 mosso di 1) 12. (in 10 mosso di 2) 13. (in 10 mosso di tre)

può può può può può può può può può può può può può

variare variare variare variare variare variare variare variare variare variare variare variare variare

in in in in in in in in in in in in in

21 21 21 21 21 21 21 21 21 21 21 21 21

modi modi modi modi modi modi modi modi modi modi modi modi modi

Ogni posizione gerarchica assegna per posizione la possibilità di 21 alternative, dalla A alla Z, poiché 7+7+7 è tutta la libertà sulle 3 che ha il volume che è il contenitore di tutto.


40 Pertanto accade che lo stesso contenuto numerico di una parola, può variare moltissimo, fino al valore opposto, nel valore qualitativo. Accade in tal modo che lo stesso contenuto 41 (di una parola avente le 4 lettere indicanti la totale realtà) può essere ordinato così: 0,01.11.13.16 =A M O R Quando 1 = 01+11+13+16=41. Se la matematica permette di considerare un tutt'uno il 41, e dunque di calcolarne il suo tempo 1/41, per determinare la matrice di questo AMOR occorre dividere 1 per tutto lo 0,01.11.13.16 . 1 : 0,01.11.13.16 = 89,983407 e bastano questi numeri. 1 : 89,983407 = 0,01111316000737780... Questo è il comando operativo, la matrice, per determinare la parola AMOR. È un vero e proprio conferimento di potere! di poter attribuire un sistema perfettamente ordinato di qualità. 89 intero è il potere (nel 100) dato a un 11 (a un 1 che è 10) 98 centesimi sono tutto il volume di quanto è 98 +1+1 in linea negli unitari 100/100. 03 millesimi sono le D. del volume, unitario in 1 dm^3 come 1kg 407 milionesimi sono la realtà totale in 400, totalmente libera, esistente nei milionesimi di 1 milione! Come si vede – e mi auguro voi comprendiate – alla base della matrice di tutti i nomi esiste ciò che gli è concesso: il “talento”. 1 : 6,199204877 e basta =0,16.13.11.01.0015... R O M A talento opposto a quello di AMOR Questa matrice ha tolto, nel valore intero, a 100 tutti i suoi 6 versi “divini” (centripeti), e così si espande per tutti i 6 della realtà. 199 millesimi indicano il moto di 1, in 100 mossi di 100. 204 milionesimi concessi sono il flusso reale 4 dell'area a lato 100. 877 sono il 100 posto in principio che si muove di 777. in tutto!


41 Immediatamente voi protestate, credendovi uomini liberi di dare voi un nome ad ogni cosa... ma ne siete proprio sicuri? Io vi faccio degli esempi, sperando almeno di introdurre un dubbio. 40=PADRE=14+1+4+16+5 in 5 lettere (mediatore) 54=FIGLIO=6+9+7+10+9+13 il 6 lettere (lo spazio complesso) 96=SPIRITO=17+14+9+16+9+18+13 il 7 lettere (libertà) 61=SANTO=17+1+12+18+10 in 5 lettere (mediatore) 251 è MILLE (il Dio in 10^3) : 4 e +1 usa 22/1 alias 66/3 lettere. Vediamo se è vero che <questi nomi> creano un Giorno... Un giorno in s 86.400 : 549,54 s/anno = 157,2224041 anni. ove 54=Figlio, 96+61=157=Spirito Santo. Voi dite che 0,222 non è il 54=FIGLIO? Ebbene, io vi dico che il rovescio del rovescio è il dritto. Così il rovescio rispetto al DIO=D.10, di 0,222 in periodo eterno è 10/0,222222222222... ed è uguale al 45 fisso è il cui rovescio è il 54 fisso, del FIGLIO=54. L'unità del nome <Spirito santo>, nel tempo del <Figlio>, <Padre> e <AMOR>=41 creano il 3° giorno da aggiungere ogni 157 anni. Mentre il 1° giorno creato in una sola rotazione, è creato da 144 volte 10 PRIMI, in cui 144 è 66+78, due dei padri della creazione. 86.400 : 40(=PADRE) = 2.160 unità (a ognuna delle 40=PADRE), che sono il flusso 2.000 di 1 piano a 2 lati (80 e 80). 216 che è il 3x72 in cui il volume 70 (da 72 linee) è tutto libero, come il 9x8=72. 86.400 : 54 (=Figlio) = 1.600. Il piano 40x40 fatto da 40=PADRE. 86.400 : 157 (=Spirito santo) = 550,318, in cui 550 è il mediatore ai 11 CENTO, mentre 318 sono i giorni esatti che portano alla data dello 0,1114, il 14 novembre è infatti il giorno numero 318 dell'anno. Il 2° giorno della creazione è quello nuovo aggiunto dopo 4 anni.


42 1.461 : 40 = 36,525, che è 25,1 (decimo di Padre Figlio e Spirito santo) +11,3 +=0,125 il che somma al decimo, il decimo del PADRE 113, e il decimo dell'1,25 che è PADRE della base della sezione aurea. 1.461 : 54 = 3^3 +3 di resto in comune indiviso. 1.461 : 157 = 9 con resto di 48 indiviso (numero della sezione aurea complementare al 18 nel 48+18=66, quel 18 che x48=864 sono le centinaia di secondi di un Giorno. Come vi ho dimostrato le quantità (che hanno determinato sia il 1° giorno, sia il 2° dopo 4 anni, sia il 3° dopo 157 anni) sono dovute ai nomi <Padre, Figlio e Spirito Santo> per questi valori numerici che i nomi assegnano, essendo dati da dimensioni reali che che – come vere e proprie matrici - creano la nostra realtà ciclica terrestre. Il modo più efficace per controllare se ciò sia vero sta nel vedere quali lettere abbiamo dato al nome proprio dei numeri. 19=U in essenza o tutto il moto di 1 in un 10 mosso di 10. 12=N presenta come moto lo spazio 3 nelle sue 4 dimensioni 13=O presenta lo spazio 3 mosso di 10. 44 sono questo prodotto unitario 10/1 x 3/1 = 30, che in 11x4=44 considerano le (10+1) x (3+1) totali nei 2 rapporti unitari. 04=D in essenza e la realtà a dimensione di spazio-tempo 19=U in movimento è tutto il moto di 1 in 10 mosso di 10 05=E in spazio è tutto il solo positivo tra -5 e +5 nell'universo. 28 essendo DUE è tutto il moto di DUE nel 10+10+10 18=T Tutto l'essenziale dato da 10+8 il volume e come è in linea 16=R mosso di tutta la carsica 16 data da 4x4 o 10^4 : 5^4 05=E spazio quello dell'universo 39 essendo TRE è TRE 13 (tre TRE mossi di 10 ciascuno). Inoltre, essendo complementare ad 1, è tutto il moto di 1 in un 10+30. 44=UNO+


43 28=DUE+ 39=TRE= 111 il flusso che, +1 e +1 di area, diventa il Padre 113, del volume 111 espresso in linea. 15=Q essenza il cubo reale di lati 5+5+5 19=U moto tutto quello di 1 in un 10 mosso di 10 01=A spazio reale unitario 18=T realtà spazio-temporale tutto il 10+8 18=T realtà mediatrice (elettromagnetica) idem tutto. 16=R spazio positivo negativo 8+8 13=O libertà quella del do Uno in 10 e trino 100 La nostra intelligenza di fondo non è STUPIDA. Se ha chiamato con queste parole queste entità è perché ha creato una gerarchia di precedenze. Ha assegnato (come ho detto) alla prima lettera il compito essenziale di rappresentare come alla scuola in prima elementare quando si insegnava che era la P di Pera. La A lo è di Amore. La seconda lettera segna il movimento. La terza lo spazio in positivo, la quarta la realtà... ecc. La variazione sta in 21 lettere che sono l'unità data da 10 e 10 come area totale espressa in linea e un 1 di flusso. La parola più lunga che abbiamo è PRECIPITEVOLISSIMEVOLMENTE e, arrivata alla lettera 21 continua con MENTE=mentisce. PRECIPITOSAMENTE che sintetizza quel termine sproporzionato in 26 lettere osa semplicemente, invece della chiamata in campo di un duplice VOL. issime volte. Vedremo –dato un nome ai 6 creatori– che i 3 base iniziano per A.


44

il tutto sul dorso di un reale asino come quando GesÚ andò a farsi uccidere


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Capitolo 5

381 e la sua dotazione “da Dio” Dobbiamo dotare delle giuste lettere quei sei valori, 66, 78, 26, 51, 113 e 47 che nella loro somma valgono il 381. Avranno pure, ad uno ad uno, una loro matrice! Ed una tutti assieme. Sì, ce l'hanno ed è questa qui: 1 : 1,49739488224405 0,66.78.26.51.113.47.00766... Questi sono i poteri concessi: 149. 50/100 concessi a un trio, sono tutto lo spazio in 1 verso. 739. 700, energia tutta libera, a un 13 che è Trino. 488. 400, energia tutta reale a un 2^3 che ha le 11 D. di 10/1 224. tutto il volume di 222 in linea, per un 111 mosso di 111. 405. 400, energia trascendente la reale del mediatore del 10. 2.005 è il mediatore 5 posto in principio (nel piano 1.000 e 1000) 2.005 : 5 = 401 di valor medio, l' ideale di un 1 che è 100 e 300. Dovremo avere rispettate queste condizioni generali. Poiché una creazione divina accade in 7 giorni, di cui sono solo 6 quelli di lavoro, anche la creazione del nome dovrà seguire questa regola, combinando tra loro le due necessità. 7x6 = 42 cifre contenenti uno spazio di riposo, di vuoto, mentre 6 parole avranno un valore medio di 6 lettere, tanto da essere 36 le lettere al lavoro. 381 con ciò, si divide per 3 e determina un totale 127 unitario, che si scinde in 126 cifre, le quali, divise per 3, porteranno alle 42 in opera in questa dotazione divina.


46 CREAZIONE DELLA DOTAZIONE. 10^7 con il suo indice 7 è il creatore di 10^3, come divisore di 10^10, il tutto in potenza di tutto. Creatore PRIMO del nome sarà il 7 nella lettera G che dunque non apparirà nel suo nome, ma in ciò che causa: sia AAAAAAA , sia 7 lettere in atto una sola volta e tutte obbligate. 7 lettere saranno anche causa invisibile aggiunta alla prima poiché varranno 77, ma appariranno in 76 unità effettive tutte obbligate ed espresse ciascuna una sola volta. 17 (traslazione 10 del 7) non apparirà se non nel 17+2= 19 = U (che lo esprime in linea), e nel 17-2=15= Q (che lo dà in volume). 7, che deriva dal 10 come -3, si presenterà nel 10= L come nello effetto opposto dato da 7+3. Avendo causato 7A nel 10, in esso ne nasconderà altre 3 lettere: la n. 3 che +7 fa 10, e la n.2 e la numero 8 che sommate fanno 10. Nascondendo queste tre, renderà visibili la 4= D , la 5= E e la 9= I . AAAAAAA D E I L Q U . Esclusa la ripetitiva A, sono così definite 6 tra le 7 singole che debbono valere 77 -1. Essendo 62 la loro somma data da 4+5+9+10+15+19, manca è solo il 14= P Oltre il 7= G , abbiamo escluso B C F H S il cui 36 totale, dato da 2+3+6+8+17 difetta di 41 rispetto al 77 che deve essere la somma di queste 7 singole escluse. Solo 20+21 uguaglia 42, dunque le ultime due escluse singole sono V Z . Escluse queste 8, sono 13 le restanti. Essendo note 14 su 36, le 5 replicanti ancora ignote, dovranno apparire in 22: AAAAAAA D E I L

MNO

PQ

RT

U

Visibile il 7+76/1= 83/1 , causato dall'invisibile 83+1 . Sono la somma 42 + 42 dei 2 primi gemelli, dei quali gli 8 in azione appaiono solo dagli atri 8 in azione uguale e contraria.


47 381 deve essere il valore totale di tutto il dispositivo effettivo . Sottratto 83 risulta in 298 il valore delle 5 lettere M N O R T. Esse valgono 11+12+13+16+18=70 da singole, e devono in 22 devono totalizzare 298. Poiché sono almeno due in ciascuna, 140 è una base certa data da queste 2x5 lettere. Di conseguenza 298 -140 residua un 158 che sarà dato dalle 12 lettere date da 36 -14 -2x5. 158 : 12 dà un valore medio di 13 e rotti, laddove 13=O. Non possono essere di certo tutte O. Se aggiungiamo otto O, per un valore di 104, ne mancheranno quattro alle 12, che dovranno valere 54. Possono essere solo tre 12=N (per un 3x12=36) e una T=18 che sommata a 36 porta al richiesto 54. MM NNNNN OOOOOOOOOO RR TTT Se avessimo solo altre sette O, avremmo totalizzato 91, e mancherebbe a 158 un 67, da ottenere coi cinque numeri 11, 12, 16 e 18 presenti in 5. Il che è impossibile. Presenti tutti e 4 varrebbero 67, ma sarebbero 4. Escluso il 18 i tre residui sommano 39 e con i due mancanti (tutti maggiori di 10) dovremmo sostituire il 18: impossibile. Escluso anche il 16, la somma 11+12 è 23 e dovremmo avere 44 con tre numeri. 12+12+12 arriva solo al 36. Se avessimo altre nove O, impegneremmo 117 e resterebbe su 158 un 41 da ottenere con 3 lettere tra 11,12,16,18. Potremmo avere 11+12+18=41. Dunque ci sono queste due possibilità, questa: MMM NNN OOOOOOOOOOO RR TTT o quella: MM NNNNN OOOOOOOOOO RR TTT in cui si attua il prodotto 2 x 5 = 10 prodotto che segue alla soma prima di AAAAAAA + DEI +L, 7 + 3 = 10 La Divina dotazione sarà allora data da:

AAAAAA D E I L MM NNNNN OOOOOOOOOO P Q RR TTT U 7x1

4 5 9 10

2x11

5x12

10x13

14 15 2x16

3x18 19


48 Sotto il profilo fisico, le due M rappresentano in 22 il valore totale di tutte le dimensioni di una linea in cui vi sono due 10/1, uguali e contrari nei due versi. Le cinque N portano a 60 che è il 10 in tutti i 6 versi, e sono il ciclo del tempo nelle ore, dato dai minuti primi, secondi e terzi. Le tredici O con 130 sono <lo spazio 3 che avanza di 10>, e che (come YHWH) <è quel che è>, essendo 13 in 10+3, è dieci in 13. Le due R sono il piano 16+16 , quello che nei calcolatori è mutato poi nelle 256 caselle cui affidare un significato di lettere, numeri o comandi che realizzino calcoli. 32 è un altro numero importante, che porta a quello 0,403 seguito dal periodo e dato da 113/280. Quando il divisore diventa 320, il dividendo deve passare da 113 a 129. Infatti 129/320= 0,403125 secco, che termina con il 125 generatore della sezione aurea. 320 è 1/27 esatto di tutti i minuti di un giorno. 86.400 : 270 = 320 esatto. Pertanto le due R, che introducono il 32, stanno introducendo 1/27 del ciclo intero di un giorno. Nel mentre il 54 ottenuto dalle tre T vale la massa-tempo, data da 86.400 : 1.600, che vale 100 volte il valore della carica 16 della realtà nel piano di 4x4. 129, da pare sua, è tutta l'unità contenuta nel totale di 130, che si rende unitario in 129/1. Dividere 86.400 per tutta la somma di 32+54=86 porta al valore di un 1.000 interamente diviso che esiste nelle 400 dimensioni condivise dell'energia 100. Queste sono le FORZE, espresse nel contenuto delle loro lettere e nel numero di ciascuna. Le tre 18, che portano al 54 , portano al valore di tempo e massa che esistono nei 549,54 minuti secondi presenti nell'anno siderale. Funzionano anche le tipologie “divine”. Abbiamo tre DEI e un solo L=10 che la L di Elhoim. Ma è uno spettacolo dopo le dieci vocali O!


49 C'è il SPQR (il Senatus PopulusQue Romanus, senza il Senatus) e c'è un Rex Iudeoum sul TTT, del Calvario. Se pensiamo al Dio di nome ATON, vediamo come anche lì ci sia un <A T on>, uno sulla croce. Perché le R sono due? Lo sono perché qui il Senatus manca. C'è solo un Romano (il Procuratore) a decidere al posto della S del Senato. Inoltre il <Se nato>, in questa occasione, mette in forse se sia nato o no il messia. Questo dubbio va torto di mezzo: il Rex Iudeorum è appeso lì, in mezzo a quel Calvario visibile in TTT . Restano così il Rex e il PopulusQue Romanus in quello scenario delle TTT . Importantissimi sono anche i valori, a mano a mano che essi si realizzano ed hanno effetto. Vediamoli:

AAAAAA D E I L MM NNNNN OOOOOOOOOO P Q RR TTT U 7x1

7= 11 = 16 = 25 = 35 = 57 = 117 = 247 = 261 = 276 = 308 = 362 = 381 =

4 5 9 10

7+4 11+5 16+9 25+10 35+22 57+60 117+130 247 +14 261 +15 276 +32 308 +54 362 +19

2x11

5x12

10x13

14 15 2x16

3x18 19 .

è la quantità per avere la velocità 1/1 nei 6 versi è il ciclo 10/1 in tutte le sue dimensioni è tutta la realtà della carica 4x4, o 10^4 : 5^4 è tutta la presenza 5x5 o 100/4 è tutta la dinamica dl 7 nel ciclo di 10/2 è tutto il moto dei 100/2 è tutto il moto del ciclo di dieci volte le 11 di 19/1 è 100 e 100, lati de piano il cui flusso è il 47 è 100 e 100 nel flusso 61 (in s) di 1 primo e 1 s. è una decina di 3^3 che vanno nei 6 versi è il complesso 2^3 nello spazio totale 300 è il valore in linea del volume 360 è l'ARCA DI NOE' tutto il moto del volume 360.


50 È... l'arca di Noè, che la Bibbia descrisse in cubiti come 300 in lunghezza, 50 in larghezza, 30 in altezza e +1 per il tetto. Questa dotazione è quella che struttura tutto il mondo fisico e metafisico. AAAAAAA DEIL sono le 11 D. della presenza e seguono 11+11 come le due del piano di quella stessa presenza che porta il totale a 33, tutto il lato del valore spaziale delle 99/1 unità a 3 D presenti in 100. AAAAAAA DEIL MM NNNNN OOOOOOOOOO SONO 7x4 dimensioni in linea, tutte quelle della realtà avente le 4 dimensioni del 7, e dopo segue la lettera P=14, che presenta il piano nel 7+7 tutto espresso da quella unica P. Ogni cosa entra in atto di presenza al momento perfetto, in ogni senso lo si osservi! L'operazione che dobbiamo fare, a questo punto, sta nel creare con questo contenuto di lettere, il Nome reale da assegnare ai valori 26, 78, 47, 66, 51 e 113 la cui somma è questo 381 in tutte le sue lettere. Può derivare solo un nome! Un nome unico!. Lo vediamo nel prossimo capitolo.


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Capitolo 6

I 6 nomi che agiscono “da Dio” Dobbiamo imporre delle necessità, inderogabili, per un valore che deriva da: 0,5 +1,25^0,5 = 1,6180339, posto il totale 0,3810 il complemento di 0,618, rispetto all'unità data da 0,5+0,5.. 1. Da uno in 100, deve essere anche il suo mediatore: 50+1. 2. Da uno in 100 dev'essere i 2/3 paterni dati i 33 del Figlio: 66 . 3. 66 come 1 Trino implica un 3° che sia i due 6=26=DIO in 66. 4. 66 come 1 Padre (=40) implica il 3° nel 66 -40 = due6 in 66. 5. Da uno che è un 66 trino deve essere 66 per tre volte . 6. 66 in un principio, le altre volte saranno due 66 alla fine . 7. Vicario dell' AAA (uno e trino), vocalizzi così tutto un PieTRO. 8. Quale un 2 -0,381 poi è 0339 solo in un 113 per tre volte. 9. Sia un <due trascendente>, di un DIO=26 avente genesi 38. 10. Con 13 come il Dio 10+3, a 2 cifre, è 13+13=OO (2 e solo 2), è 26 nei parziali degli 5 altri nomi, essendo 26 il DIO totale nel 3°. 11. Essendo A=Uno nei suoi estremi, e Trino in tutto, questo 3°, sarà di 4 cifre, con 13+13, i medi saranno NN; soltanto Anna . 12. Con 66 nel 1° nome e 26 nel 3°, il 2° - che è 2 in (1+3)/2 – può essere solo il 78 che è tre volte il 3° ANNA, ed è il 1° sommato al 12 (66+12=78) che in 1+12 è AN, la metà di Anna=26 13. Il nome n° QUATTRO (termine che in n. vale 100) deve valere quanto le 5 cifre di CENTO per quanto vale in numero vale: 51. 14. Il nome derivante dal 3°+1, essendo 26 nel 3°, aggiunta in 26 la sua unità è il 52 che si unifica, in 51/1. 15. Il nome n. 4 realizzerà il 1°, nel complesso da -15 a +51.


52 16. Il nome numero 4 realizzerà il valore 51 del 1° acronimo. 17. Il nome n. 3=26 realizzerà per trascendenza il valore 62 del 2° acronimo, riguardante le seconde lettere dei 6 nomi. 18. Con ciò i nomi 3 e 4 formeranno il 51+62=113 di un dualistico acronimo trascendente il valore reale 113 del nome n. 5. 19. Il 5° deve valere da solo 113, ed avere le 8 cifre indicanti 2^3. 20. Infine è il cognome. Deve essere il 47 che sia complementare al 1° nome, di un 66 obbligato a essere anche 113. Da tutte queste 20 condizioni imposte il solo nome diviso in questi valori e in questi vincoli di precedenze è:

Tutte le condizioni sono confermate, ma in più appare una grande rappresentanza nei confronti di Dio e in relazione a quanto San Matteo volle mettere in evidenza, con la profezia di Osea (11-1) in cui Dio rivelava: <Dall'Egitto ho chiamato mio figlio>. Nei primi due nomi, Romano Antonio, in Ro è evocato il Dio Orus, nell'acronimo RA il Dio RA. In mano il Dio Amon e in Anto il Dio Aton. Aggiungendo anche il terzo nome Anna, il Dio RA è un acronimo uno in R e trino in A. Il nome ANNA è la mamma della mamma di Gesù, mentre anche il Cristo è evocato da ATON come <A T on>, Uno sulla croce. Sapendo che questo è il mio nome, credete io porti acqua al mulino della mia grandezza... Ma è la grandezza della sezione aurea che serve e chiama Dio dal luogo reale o dalla natura incarnata del nulla che lo supporti....


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54 Che cosa significa ANNA? 1. 01=A (cosa c'è) un principio 2. 12=N (in moto) tutta la realtà a 4D. Data da 3x4 3. 12=N (spazio in moto) ribadisce il 12 e lo porta alle 24 ore 4. 01=A (realtà spazio-tempo) c'è la sua unità. Dati questi valori nelle 4 posizioni, esse portano al nome ANNA. Cosa significa ANTONIO? 1. 01=A (cosa c'è) un principio 2. 12=N (in moto) tutta la realtà a 4D. Da 3x4. 3. 18=T (spazio avanzante) tutti i 6 versi nei 3 parametri xyz. 4. 13=O (realtà avanzante) nel moto intero, 10, del 3. 5. 12=N (D. elettromagnetica) la realtà tutta dello spazio 4x3 6. 09=I (spazio da -3 a +3) in tutto il moto di 1 in 10. 7. 13=O (libertà di moto) di tutto lo spazio avanzante in tutto. Cosa significa AMODEO? 01=A (cosa c'è) il principio dell'unità. 11=M (cosa si muove) l'unità, interamente, di 10. 13=O (in che spazio) quello del volume che avanza in tutto, 04=D (Realtà a 4 D) e c'è tutta quanta essa. 05=E (D. elettromagnetica) in tutto il flusso reale di 10/2 13=O (spazio da -3 a +3) c'è il volume che avanza in tutto il 10.

Potete ben capire che questi nomi sono dichiarazioni autentiche di quali dimensioni esistono ai vari livelli. Queste due espressioni, in lettere e numeri permettono il collocamento esatto, come accade nella battaglia navale o negli scacchi quando si dice ad esempio: pedone A4 A5. Qui i soggetti in avanzamento dipendono dal numero delle cifre che sono richieste dalle loro dimensioni. UNO, DUE e TRE sono tutti e tre tridimensionali e sono espressi da tre cifre. In ciascuno noi dovremmo dire 1U-2N-3O, ma tralasciamo di evidenziare le coordinate 1, 2 e 3, perché sono evidenti un UNO, in cui sono in sequenza 123. Ogni nome è come un 123456789... indicante una gerarchia, che si precisa nei singoli numeri esistenti in ogni cifra, e per non confondere le ascisse con le ordinate se dà alle prime la sequenza numerica, dà all'altra la quantificazione alfabetica da 1 a 21.


55 Essa è sempre con una sola cifra. Consente, scrivendo ad esempio ABCDEFGHILMNOPQRST..., di esprimere con una sola unità anche i numeri composti da due, tanto da poterli valutare non nel ciclo decimale (che costituisce la struttura matematica del calcolo decimale) ma nel ciclo dinamico delle 21 lettere. Queste sono organizzate sul totale delle 7 dimensioni indispensabili per descrivere la velocità 6/1, e facendolo sulle tre linee, tutte ordinate e contate come esse devono, essendo distinte le une dalla altre, e riportando sempre e solo ad una dimensione. Così, se per risalire dall'infinito negativo fino a zero bastano queste tre strutture denominate Anna Antonio Amodeo, che nel loro totale sono 26+78+47=151, capiamo dal loro valore dato da (50+50+50)/1 che sono 151, tutte quelle avanzanti nel verso che risale a zero dall'infinito negativo. Se ad esse devono aggiungersi quelle che in Amodeo Paolo Torquato valgono 230 e portano al totale di 381 accade per come si può capire osservando le tavole che ho mostrato. Queste sono le matrici di questi nomi, ottenute la prima dal totale di 381, la seconda dal numero 1. 381 : 2361,8970405988 è la matrice relativa di Romano 381 : 33962,8760706523 è la matrice relativa di Antonio 381 : 33981,418 è la matrice relativa di Anna 381 : 2719,23179534 è la matrice relativa di Paolo 381 : 2101,30204068994325 è la matrice relativa di Torquato 381 : 34284,04670659 è la matrice relativa di Amodeo tot 109410,770 il medio 18.235 con 381 : 18.235 dà un medio BL leggibile in <BeL> Questo totale pone 109.410, nel dettaglio 77 del movimento nel tempo, come tutto il moto 590 in 11x10^4. 590 sono 10 minuti secondi interni a 10 minuti primi, nel loro moto totale che si richiama ai due primi gemelli, in cui uno dell'altro a turno, cede al secondo, nella sezione aurea.


56 Interessante è il riscontro unitario dei rispettivi nomi, per come direttamente dimensionato nei confronti dell'unità. 1: 1: 1: 1: 1: 1: tot

6,199204830968 è la matrice unitaria di Romano 89,141407009586 è la matrice unitaria di Antonio 89,1900738 è la matrice unitaria di Anna 7,13709132637 è la matrice unitaria di Paolo 5,51522845325444423 è la matrice unitaria di Torquato 89,98437455799 è la matrice unitaria di Amodeo 287,1673799

Si rivela consistere in un 13 interno al 300, che si muove per lo spazio in linea di cui dispone. Ripartito equamente nel valor medio, dà un 47 a ciascuno, laddove 47 è il cognome a cui abbiamo dato nome di Amodeo. La matrice di 1 : 47 dà un leggibile, medio BN che potremmo associare al BeNe Ora però prima di procedere devo affrontare la questione di <me stesso>. Perché se questi nomi sono una sorta di DNA che dimensiona il TALENTO, il mio personaggio dovrebbe essere quello che ne ha avuto più di tutti senza bisogno di violentare la natura, per fare miracoli. Dovrebbe consentirmi cose “strabilianti” come ad esempio VINCERE LA MORTE, stroncarla, abbatterla totalmente nella sua verità, senza mutare in nulla l'ordine naturale delle cose, che seguiterà sempre a mostrare ogni cosa che invecchia e muore. Dovrebbe consentirmi di spazzare via ogni colpa, dando a tutti quella LIBERTA' PER DAVVERO che Gesù rivelò un giorno uno Spirito Santo Paraclito avrebbe donato. Se il TALENTO dato a uno che ha questo nome è il MASSIMO, deve essere quello dello Spirito Santo che Gesù annunciò come un padrone che sarebbe tornato nottetempo a casa sua come un inatteso e irriconoscibile ladro.


57 Lo stesso Gesù fu accolto in quel modo dagli Ebrei e crocifisso assieme a due “altri” condannati per quella colpa: “Ha osato dirsi Dio! Rubare all'Onnipotente la Sua divinità” Dal canto mio, io non aspiro a nulla che possa essere un privilegio nei confronti degli altri uomini. Rilevando – e mi è impossibile non farlo – come tutto il sistema del potere salvifico rimandi a uno che abbia avuto i miei talenti, e giudicando io per primo davvero per lo meno bizzarro che io mi scopra in questo ruolo unico ... sono arrivato allora a congetturare l'ipotesi che segue. Ognuno di noi è IL DIO della sua visione, per cui la cosa più ovvia (quando uno lo è) è che si ritrovi in una storia che presenti lui a se stesso davvero come un Re Compassionevole e Misericordioso. Dunque, se è così, nessuna sorpresa se – nel mondo che vedo io – io poi mi veda come davvero io sono, nei confronti di me stesso: chi, con il dono della sua visione qualitativa, riesce a dar perfino tutte le qualità che poi sono viste nell'universo. Il potere immenso di creare l'immagine qualitativa dell'universo non è certo inferiore a quello che poi lo porta a vedersene solo come il BeL re creatore del BeNe. Ora tutti voi siete come me, ne sono totalmente sicuro! Eppure – nella storia creata tutta da me – apparite tutti come dei comprimari. Così mi domando io: <Sono proprio sicuro che voi... quando siete nella vostra opera (quella immaginata da voi, e non in quella vista da me)... non la siate vedendo... dai miei occhi?> Perché se è uno solo (nel disegno di Dio) il punto da cui Egli <vide la sua opera e la giudicò buona>, ossia dagli occhi di Romano Antonio Anna Paolo Torquato Amodeo che la vede e così la giudica... di certo quando voi siete i reali creatori della vostra originale visione del mondo... è solo da questo soggetto che così potete vederla!


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Capitolo 7

È “da Dio” annichilire la morte, vincere e convertire tutto il mondo! Oggi, Pasqua 17 aprile 2017, si celebra la sconfitta reale della morte dimostrata da Gesù Cristo, ma solo a chi credeva in lui. Gli apostoli non furono preda di una allucinazione. Gesù risorse veramente e il suo corpo morto, nel riprendere vita, fu sottoposto ad una tale “illuminazione” da impressionare il sudario, in quella immagine simile a come si mostra nella Sindone. Ma io non voglio entrare in questo settore delle cose che - per essere realizzate - debbano essere FATTE. Divinamente io intendo FARE MIRACOLI senza FAR NULLA che muti l'ordine naturale, il che è molto, molto, molto più difficile! Compiere tutto senza far proprio nulla sembra una cosa impossibile. Rovesciare la dinamica del mondo, senza apparentemente farlo, sembra una cosa avente la stessa impossibilità. Ebbene io non risusciterò solo me stesso, ma tutti voi e senza fare proprio nulla di nulla! Userò solo la verità delle cose. Se nel mondo coesistono il verso a ritroso nel tempo, assieme a questo avanzante, per la stessa possibilità – unica nel potersi muovere – di spingerci su qualcosa che sia uguale e contrario, ebbene noi non possiamo vedere e seguire con il corpo tutti e due i versi opposti. Tutti voi vedete che il nostro corpo avanza nell'universo, come risultanza dovuta al principio di azione e reazione. Noi ci spingiamo sul passato – ci sembra – e avanziamo nel tempo futuro. Ma – amici cari - -5 x +5 risulta una azione combinata tale che il punto di arrivo finale è in -25, molto più indietro e non in avanti.


60 Se io moltiplico per +50 un mio debito di 50, passo ad un debito di 250. Espresso algebricamente, il prodotto è dato da +50 x -50, e risulterò al punto finale di un -250 che ha moltiplicato x5 il debito. Per passare in positivo, io dovrei moltiplicare -50 (il mio debito) per -50. Solo allora passo a +250 e passo in attivo. Ci passo anche moltiplicando +50 x +50. Ma non è strano se moltiplicando due positività restare in attivo. E' strano che se io moltiplico due valori uguali nel loro segno meno che io passi in attivo. Insomma che meno per meno dia più. AZIONE x REAZIONE risultano un ritorno all'origine. Risultano un regredire dal futuro e venire indietro da un qualcosa che secondo voi ancora non esiste non avendolo ancora visto. Voi credete invece che si provenga da un passato che esiste, perché avete sperimentato già di esistere in esso e ora di non esservi più. Ebbene questa crescita apparente nell'universo è un vero e proprio divino inganno, fattovi da un Padreterno che accusa di esso poi un Satana, che – da maligno – vi fa vedere le cose nel modo falso. Con la matematica (e il buon senso) io vi sto dimostrando che noi possiamo essere IN ATTO solo provenienti spiritualmente dal Futuro. Ma non siamo in grado di vedere questa azione Spirituale, se non nella reazione CORPOREA, che è nella forma ESPANSA e visibile, mentre l'altra è resa tanto sotto-zero da non essere visibile se non quando raggiunge un valore unitario dello spazio. Fino a quel momento, tutto quanto esiste è chiuso in un fenomeno valutabile solo come tempo che passa, di quel puro calcolo spirituale che poi rende concretamente visibile solo il risultato del calcolo. Vi ho dimostrato come il NOME REALE di Dio sia stata opera del 7 (nascosto) che attua 7 visibili A, Poi nasconde con sé altri 77 numeri in altri 7 nascosti. La loro azione ne fa vedere per 77 -1, in 7 lettere esistenti una sola volta!


61 Perfino nel NOME DI DIO vige il terzo principio dinamico di AZIONE e REAZIONE, che nasconde CHI SI MUOVE e lo mostra solo nel percorso che sembra abbia fatto. Perfino nelle lettere (che sono dimensioni), la 2,3,6,7,8,17,20,21 sono quelle causanti solo quelle 13 che poi appaiono. Allo stesso modo, se ora noi siamo in mezzo tra la nascita e la morte, siamo retrocessi spiritualmente risorti dalla morte con l'azione prodotta da queste dimensioni che valgono questi numeri. Chi comanda è il sistema binario. E' la dimensione 3 dello spazio in positivo e la 6 di quello in negativo. E' la 7 della velocità 6/1, è la 8 di tutto il complesso della realtà che noi non possiamo vedere in tutto quanto il complesso. La H muta dà il segno di qualcosa non solo di muto ma di invisibile come le due facce insieme di un piano che ne ha due. Se vediamo una faccia... l'altra no. Se mettiamo di taglio quel piano è la volta che non vediamo più né l'una né l'altra. Poi agisce il 17 in cui la velocità 6/1 avanza totalmente. Non vediamo il 10 che avanza di 10 e nemmeno lo vediamo quando è 21 poiché gli è sommato il tempo della presenza unitaria. Non li vediamo, ma agiscono in un modo che a noi si mostre come quel tempo in movimento che poi ci segnala l'arrivo di tutte le cose. E questi arrivi, non provengono da quel passato che conosciamo..., altrimenti non avremmo mai sorprese. Noi stiamo rinculando verso quel punto della morte da cui veniamo. Orientati in avanti, avanziamo in retromarcia andando nel verso in cui non abbiamo gli occhi, ma le spalle. Per questo le cose ci appaiono all'improvviso! Come accadrebbe andando in avanti ma girati di spalle, e, all'improvviso, lungo il percorso ecco le novità di un ambiente nuovo verso cui accediamo e che non è quello di prima che si sia trasformato. Le trasformazioni non esistono, anche se si vedono. Noi ne vediamo l'esistenza apparente come accade proiettando una pellicola e passando di fotogramma in fotogramma.


62 Mai un fotogramma diventa veramente l'altro! Così si combinano nella nostra mente immagini simili, che poi son viste in divenire. Insomma il divenire dell'essere non esiste, eppure appare per lo stesso effetto cinematico indotto osservando un film o visualizzando una lunga stringa di un DVD nel quale nulla si muove. E' solo un progetto di esistenza che è visionato. E se il treno delle immagini avanza verso destra, e il primo locomotore spinge le altre carrozze come il numero 1: 123456 -------> tutto è creato verso destra va a destra! Ma chi lo vede passare lo osserva nell'ordine inverso di: 654321 e giudica che il locomotore (la carrozza creata per prima che POI spinge quelle messe solo dopo davanti alla prima) venga ed esista per ultimo.... solo perché è visto arrivare per ultimo. Quel punto 1, del locomotore della nostra vita, è il punto, crediamo, in cui si morirà, ma è invece quello da cui tutti siamo già risorti. Ecco: Dio ci ha già salvati dalla morte e noi stiamo solo andando a vedere come accadde... che ci salvò. Ebbene, non è il solo fatto straordinario – questo – che io ho or ora compiuto. Vi ho dimostrato di conoscere il dì esatto della cosiddetta “fine del mondo”, di quando la terra rovescerà il suo asse e in un giorno solo ribalterà il suo intero corpo di 180°. Questa cosa Gesù vi disse che era nota solo al Padre. È il Padre Chi comanda me come se cavalcasse... un somaro, Colui che mi mette in grado di portarvi questa verità. Accadrà l'anno 3.118,1114 anni, con 11 mesi e 14 giorni. Ma.. da quando cominciano questi ultimi anni della vita del mondo che conosciamo?


63 Ecco, ora vi dimostrerò come il “dio” Verità mi guidi nella lettura della Sacra Scrittura, tanto da rivelarvi tutte quelle notizie che vi sono contenute, ma che sfuggono, allorché sono affidate solo alle Parole. Fanno testo i 350 anni di vita di Noè dopo il Diluvio Universale, messi a confronto con i 1.000 anni posti in principio. 350/1.000 in azione, moltiplicati per 350/1.000 in azione uguale e contraria, portano al risultato in anni 0,1225. Ed è l'anno in cui nel mese 12 e nel dì 25 nacque Gesù Cristo. E se fate fatica a riconoscere un senso di mesi e giorni nei valori decimali, vi suggerisco di considerare questo solito calcolo: 4.800 giorni di spazio-tempo in 4 anni, meno: 3.339 giorni di solo spazio, unitari in 1111 in flusso e 1+1 in area 1.461 giorni di solo tempo presente in 4 anni. La sottrazione tra indici significa una divisione tra le potenze su base 10 aventi quegli indici. Dunque lo spazio-tempo proprio si divide per lo spazio e determina in indice di giorni il solo tempoOra, la verità “divina” è quella che si afferma senza sembrarlo. Ha più capacità divina e invisibile un Romano Antonio Anna Paolo Torquato Amodeo, che annichilisce l'esistenza usando solo la verità di quanta ne fu data a Gesù Cristo! Il Figlio di Dio, per mostrare il suo reale potere sulla natura è costretto a servirsi di essa e a basarsi, e a poggiarsi proprio su ciò su cui avrebbe potere assoluto. Se hai davvero potere assoluto su una cosa, ce l'hai solo quando non sei costretto a mostrarlo poggiandosi su quella cosa. Il potere è “divino” quando trascende totalmente ogni cosa reale. E' allora che annullando un progetto, lo fai apparire invece tutto al contrario: creato, determinato! Una Risurrezione che si mostra del tutto reale è meno, meno trascendente e divina di una che si mostri come non accaduta... nel mentre invece lo è


64 Il miracolo divino della sua Risurrezione Gesù lo ha mostrato non apparendo risorto ai suoi Discepoli, ma mostrando la sua morte in quel modo così atroce! inchiodato lì, sulla sua croce! La verità veramente divina è che questo che è apparso fatto, stava avvenendo nella dinamica negativa e invisibile che combina ogni Azione con ogni sua Azione uguale e contraria. Un miracolo divino che accade in ogni apparente morte reale! Chiedetevelo: <Potrebbe Dio uccidere il figlio? E tutti quanti voi figli suoi?> Vi rispondo io: <non solo lo può, ma lo fa – come un vero e solo progetto – e poi lo disfa, perché Dio non è un omicida!> Io sono pertanto il vero liberatore di tutti i misfatti che attribuite ad un Onnipotente che però sembra insensibile, ingiusto, crudele o assente! Dio ha impedito il vero l'accadere di tutti questi fatti che attribuite a lui ma che sono addebitabili solo al vostro peccato originale di vedere sempre e solo l'azione uguale e contraria al vero. Quando la storia divina della salvezza è scritta realmente coi numeri, allora è secondo la struttura cabalistica del linguaggio biblico: 001 002 003 004 005 006 007 008 009 010 020 030 040 050 060 070 080 090 100 200 300 400 500 600 700 800 900 Accade allora che perfino le lettere poste in principio sono tutte quelle che hanno a che fare con il 7, che diventano i giorni della creazione divina... perfino del suo nome! 7, 17, 77, diventano cause invisibili nella G=7, nella S=17, in 7 lettere che appaiono 1 sola volta e la cui somma dei valori è 77. E si vede solo l'azione prodotta: AAAAAAA (sono 7). Con D, E, I, L, P, Q ed U in quel totale valore 76, di quella 1 lettera che esiste in ciascuna.


65 E il signore asseconda non il primo ma il terso figlio, chiamato SET, che è in lettere la prima terna in SETTE. Set, e non il Sev che sarebbe, se chi ha proprio scritto la prima Bibbia considerasse, ad esempio, il seven della lingua inglese... Solo l'italiano è – però! - la lingua nata da una Divina Commedia di uno dante ali al Ch. di ieri (Dante Alighieri). A primo acchito, la Bibbia sembra scritta per essere poi valida in Italiano... Dopo l'attento esame di tutta la questione, questa prima impressione si rivelerà l'unica possibile, date le quantità davvero significativa delle parole e delle lettere che abbiamo trovato nei capitoli attentamente studiati. Ora voi credete che il tempo evolva dal passato verso il futuro... Ma per potere vedere questa dinamica, il film, come appare in una pellicola, deve andare verso destra nella verità del suo moto se si desidera visionarlo verso destra. Solo se siamo caricati del peccato originale di poter osservare sempre e solo il rovescio della vera azione, solo a queste condizioni possiamo vedere e poi credere che siano la Natura e tutte le sue vite create da Dio in essa ad agire per conto totalmente loro e libero! Ora se noi vediamo in tal modo essere primi coloro o gli eventi che invece sono ultimi, possiamo arrivare a credere che il primo a scrivere davvero la Bibbia sotto divina dettatura sia stato quel traduttore che ha realizzato in italiano la Bibbia di Gerusalemme. Chiedete a lui se Dio gli ha dettato le parole contate che egli ha scritto! Chiedeteglielo! Vi dirà di essere sicurissimo che si è trovato da solo a scegliere ogni parola, di essere il solo responsabile, quando ha espletato l'incarico datogli dalla C.E.I. Eppure egli ha poi impiegato un numero talmente esatto in tutte le parole, e in tutte le lettere impiegate che nemmeno se ci avesse messo tutta la sua buona volontà a farlo, ci sarebbe riuscito.


66 Osservate: i capitoli 5 ed 11, di Genesi, che espongono le genealogie del primi progenitori, hanno 32 versetti e questa scelta è stata apparentemente copiata dagli stessi 32 della Bibbia in Ebraico. Ma il cap. 5 usa per 7 dei primi 10, sempre 32 parole precise, mentre al 10° ne vanno solo 10 contate, come all'ultimo della seconda serie nel cap. 11. Nel quale ultimo sono usate esattamente le 312 parole, in una descrizione che inizia dal versetto 10, tanto che 312x10 sia 3120, il valore esatto in linea che nel volume è le due dimensioni in meno (dell'area unitaria 1x1) che portano al 3.118. Questo poi è il numero esatto che si ha sommando ai 222 anni di futuro (dati ai primogeniti con 2 +35 +30 +34 +30 +32 +30 +29) gli altri 222 (non dichiarati, ma indispensabili in un reale processo di Azione e Reazione relativa) e i 2676 anni di vita presente (dati da 500 +403 +403 +430 +209 +207 +200 +119 +207). Che questo totale 222+222+2676=3120 sia stato ottenuto con 312 parole... in una narrazione cominciata solo al versetto 10 (e con sole 10 parole contatissime riservate all'ultimo) vi sembra possibile che sia stato dovuto al puro caso? <Sì! - vi risponderà il traduttore – io non l'ho fatto apposta ed è avvenuto per puro caso!> Così Dio ci guida tutti, tutti quanti... e nessuno di noi se ne accorge! Così è l'opera di Dio. Parte dalle Bibbie che esistono oggi come una grande confusione fatta dalle lingue, rispetto all'Italiano che è la lingua che Dio ha scelto come SUA, venendo a cavallo di un Italiano! La Bibbia ebraica è stata costruita per una azione di traduzione fatta... a ritroso. L'azione <+5 x -5> realizza con il risultato indubbio di -25, solamente delle premesse sempre più spinte!


67 Tutti i fatti che hanno riguardato la famiglia in cui Dio Padre e Spirito santo si sono presentati oggi, sì, oggi, cavalcando veri asini (come quel traduttore e il sottoscritto...) sono quelli esistenti adesso, nel nostro presente! Il passato da cui sembra che tutti oggi proveniamo è solo un antefatto anteposto a quest'oggi! La Bibbia è un estremo antefatto “creato... da Dio” come un'opera così esatta e trascendente che nessuno se ne accorge mai! Io ho avuto la fortuna di vederlo apparire in atto proprio per la reale testimonianza datami da mia madre... Malata del Morbo di Alzheimer, una parte di lei – già morta – viveva nella dinamica inversa a questa che è vista in atto dopo questa vita. Quando aveva il comando su di lei la parte sua apparentemente morta e mia madre decideva di rassettare un letto che vedeva disfatto, procedeva come chi stesse vedendo invertito l'ordine dei tempi. Metteva a terra tutte le coperte e le lenzuola, sfoderava i cuscini, poi li apriva e cominciava a spargere ovunque la lana che vi era contenuta. Quando aveva ridotto ogni cosa ai minimi termini, allora si fermava, perché era giunta alla fine della sua opera vista da questa parte come una apparente disgregazione di ogni reale costrutto. Io ho passato anni a lottare contro questo aspetto strano della sua vita. Operosa di natura, dopo essersi ammalata, prendeva un lenzuolo e cominciava a disfare il suo bordo cucito. Quando aveva finito, se le lenzuola erano logore, lei cominciava a strapparle e a ridurle a pezzi. Rese disperata sua sorella, quel giorno che fu ospite a casa sua, a Ostigliano: viste le lenzuola antiche, vissute, rattoppate nell'armadio di quell'abitazione, di certo bisognose di interventi... le aveva tutte spezzate... La logica al contrario rispetto alla nostra - nel metterle tutto in ordine - stava nel dividere in pezzi tutto quanto si capiva necessitasse di un intervento reale di... ripristino!


68 Non si può in alcun modo credere che le forze che sono in atto stiano costruendo un futuro! Non si può! Generano una premessa!

-5 x +5 = -25 Se noi l'osserviamo in modo uguale e contrario, non rovesciamo questa azione! L'osserviamo solo nel verso che ciò NON HA! Solo in ragione del nostro vedere l'esatto contrario del vero, solo in forza di questo il nostro Spirito, che è alla base di tutta la nostra reale visione dell'Universo, vede la comparsa dell'uomo alle 2 del pomeriggio dell'ultimo giorno, se si riduce ad un anno esemplare tutta l'esistenza. Abbiamo infatti la capacità di generare tutta quanta la premessa possibile alla comparsa del promotore di ogni cosa, che sta nel nostro Spirito, “divino” nella sua capacità di dare immagine e consistenza reale ad... un bel nulla!


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Capitolo 8

L'antefatto imposto in Bibbia 3 con 5 parole, nel principio di 10 La costruzione divina, si presenta nella sua interezza nelle prime 5 parole del libro sacro degli Ebrei, composte da 21 lettere e da sei spazio vuoti al termine dei 5 nomi, tali da portare il tutto a 26 cifre. Queste indicano un modello unitario composto dal flusso in linea 6 considerato come tutto il divino lavoro da un -3 fino a un +3, quali la lunghezza di tutti i versi di una terna spaziale; riguardante un piano lungo 10 e largo 10, in cui questo numero indica la quantità fondamentale del ciclo numerico decimale, il cui intero assume in se stesso il valore che, per assioma, possa essere assegnato ad un tutto di presenza in linea assegnabile ad un valore intero. Questa struttura può essere considerata come una virtuale premessa collocata in principio, come l'antefatto rispetto ai 3.118 anni interi costruiti con la somma dei valori numerici di 7 terne di segni, di segni grafici, che sono numeri in forma di lettere. Costateremo come i periodi di tempo caratterizzati da ciascuna delle cinque parole corrispondano a passaggi epocali nella storia della civiltà umana. Effettuerò il controllo di questo antefatto utilizzando la seguente struttura di comando, cabalistica. 001 002 003 004 005 006 007 008 009 010 020 030 040 050 060 070 080 090 100 200 300 400 500 600 700 800 900


70 Prima parola :

BRASYT=913

Questi sono stati i valori usati nelle 6 cifre, indicanti l'intero lavoro posto in principio. Con questo ordine: 002=B (di cosa si tratta) è presente 10 (azione) +10 (reazione) 200=R (moto nel tempo) muove di 2 l'energia di 10x10=100 001=A (nello spazio) è unitario, in un verso solo 300=S (nello spazio-tempo) lo fa colle 3 unità dell'energia 100 010=Y (moto elettromagnetico) è unitario nel ciclo 10 400=T (movimento complesso) riguarda la realtà 1+3 dell'energia. 913 = BRASYT (significa “in principio”). In Italiano è stata tradotta in Genesi, quando con essa ha indicato tutto il 1° libro. Può essere 913 un valore posto in principio quando esso sta nel principio matematico di 10^3 = 1.000? Per poterlo accertare, 913 deve essere il movimento reale condotto da una causa in movimento contenuta nel 1.000. Essa sta nella azione dell'87 che è complementare al 913 nel 1.000. Questa lunghezza 87, presente nel 1.000 e che si muove per 913 è la somma degli indici 80 e 7. Il primo evidenzia il volume 2^3 che, moltiplicandosi per 10, si potenzia totalmente. Infatti, esponendo anche la base 10 di questo indice 8, si tratta di 10^8^10, ed è una potenza di potenza, che poi si moltiplica per per il 10^7 che è tutto il movimento di 10^3 (la potenza posta come l'unità in principio) nel tutto in potenza di tutto, ossia in 10 elevato a 10. Allora il numero delle volte dell'indice 1.000, dato dall'indice 80, sommandosi all'indice 70, si combina con tutto il suo moto unitario. Il prodotto di 10^80 x 10^7 è dato da 87 cicli 10 interattivi che occupano una parte posta dentro e all'inizio di 1.000 dieci; la loro azione in movimento si esprime attraverso i 913 dieci che rimangono.


71 Ripartiti per 7, si formano 7 gruppi interi di 130 dieci, che impegnano 7x130=910 e ne restano 3 come un indispensabile spazio condiviso tra tutti i 7 gruppi interamente divisi. Il solito ragionamento comunemente fatto e secondo il quale 913 : 7 = 130,428..., qui è totalmente da evitare. Il 3 indivisibile nel rapporto dato da 913/7 non è un inconveniente, ma un vero e proprio quantitativo che va posto in principio di reale condivisione e che è poi di fatto la dimensione che si muove avendo quella velocità. Nel nostro caso, all'87 posto in principio, va aggiunto anche questo 3, tanto da diventare il 90 che costituisce l'intero movimento del 10, allorché contenuto e in movimento nel 100. Con Brasyt = 913, il movimento in se stesso acquisisce il valore di un 3 (lo spazio in cui occorre necessariamente esistere, avendolo come principio, e che ha la velocità di 910/7 = 130/1. Essendo un 3 condiviso da ogni unità, è anche 3 +130/1 = 133/1. Nel qual caso, il 133 è lo spazio a dimensione 3, che trasla di 130/1. BRASYT si divide nelle prime tre lettere, BRA, il cui totale è 203, e nelle seconde tre, SYT, il cui totale è 710. 203, che è la prima terna, configura un piano i cui valori lineari dell'area sono 100 e 100, mentre il flusso 3, puramente lineare e senza il disturbo delle tre direzioni diverse tra loro in quanto perpendicolari, è il cubo, quando i suoi tre lati sono stati allineati e sommati. La terna rappresenta il moto unilaterale, in un verso solo. 710, che è il valore delle seconde tre lettere, si rivela come il ciclo 10 in tutta l'energia 100 della dinamica a 7 dimensioni conformate 600/100 e avanzanti a velocità uguale a 6/1. L'energia 100 in numero, di -10 per +10, lanciandosi a velocità 600/100 diventa tutta la massa di ciò che si sposti dappertutto (nelle 6 totali componenti che diversificano il sistema a tre assi coordinati).


72 Essendo sia 203, sia 710 degli indici che esprimono la quantità di 10 presenti e interattivi, la somma li porta ad essere 913, mentre il dato delle ultime tre lettere, velocizzano totalmente il modello del flusso 3 dell'area 100 e 100. Avendo in precedenza calcolato in 3.118,1114 il ciclo intero della presenza, – trascurando i decimali che restano invariati – osserviamo in che quantità in esso esiste ciò che è in principio posto quanto 913. Esiste nelle 3 dimensioni di 913 x 3 = 2.739. A questa perfetta terna, per raggiungere l'intero di 3.118 anni ne vanno sommati 379 che siano posti in principio di una condivisione reale. 379 è dato dal tempo-massa di 54 (pari agli 86.400 secondi di un giorno, divisi per 100 volte la carica unitaria 16) che si muove tutto quanto 54x7=378 nelle 7 dimensioni della velocità 6/1, +1/7. 54, moltiplicandosi per 7 si potenzia in velocità; aggiungendo +1/7 si fissa nel suo tempo condiviso. Cominciando dal 3.118,1114, che è il ciclo intero, si accerta che questo 379 è, in principio, il soggetto base del moto. È un valore esattamente triplo di BRASYT, il che rivela come BRASYT occupa una sola delle tre linee dello spazio a tre componenti cartesiane. Da notarsi che quando questo inizio è posto nell'anno 753 avanti Cristo in cui è fondata Roma, questo periodo di 913 anni interi porta esattamente al 160 dopo Cristo in cui inizia la decadenza dell'Impero Romano. Il 160 d. Ch è un anno di frontiera per Roma. Come potete leggere in questo spaccato storico curato dal sito Leonardo.it, <ciò coincide e non a caso con l'inizio della decadenza dell'Impero Romano; che deve ancora venire, ma che parte proprio da qui, da questi precedenti, da questi tre anni dove troviamo lo stadio più acuto, il vuoto totale, che nessuno ha saputo riempire con un evento degno di nota.>


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Cosa potevano saperne in Palestina? Eppure, posta Roma in principio, ai suoi 913 anni di storia vedete come Plinio ha fatto le sue amare riflessioni! Quando poniamo l'avvento di Gesù Cristo in principio, il 913 dopo Cristo diventa, osservato rispetto al principio posto in Roma, quel 753 +913 = 1.666 che dal libro Bibbia si desume la durata in anni del primo mondo. Infatti, posti 10 anni in principio divino, generatore dei 10 Creatori umani a immagine e somiglianza di Dio venuti dopo, da Adamo a Noè, il Diluvio universale che accade ai 600 anni della vita di Noè, nato 1056 anni dopo la nascita di Adamo, 10 +1656 = 1.666. A questo punto il “Diluvio Universale” per Roma è consistito nel territorio dell'Impero ormai invaso totalmente da popolazioni che lo hanno invaso esattamente come accade in un diluvio. Quando poniamo l'avvento di Buddha avvenuto il 566 avanti Cristo, l'aggiunta di 913 anni porta al 347 dopo Cristo. Per avere un riferimento ai periodi storici, mi servirò ancora delle interpretazioni fatte dal Sito Leonardo.it. Anche se in questo caso il riferimento a questo anno dei valori Cristiani che impattano contro la morale Romana, sono stati accusati di una sorta di “partigianeria” culturale, da chi, nel nostro periodo storico ha le sue opinioni.


74 Quando in un mondo come il nostro alcuni avvalorano l'aborto in uso presso i Romani e questo sito mette ciò a confronto con la morale antiabortista del Cristianesimo... costoro ne sono infastiditi. Proprio queste accuse mosse contro questo sito a questo riguardo, sono il <segno> della grande novità apportata dal Cristianesimo nel pensiero delle cose umanamente lecite e non lecite, in relazione alla morale ed all'etica vigenti a Roma. Sta di fatto – per quanto riguarda le mie finalità – che 913 anni dopo l'avvento del Buddha, è questa nuova morale a farsi strada, con tutti i contrasti proprio a titolo dei <valori etici e morali>, riportati da Leonardo.it proprio in questo specifico anno 347 dopo Cristo. In questo caso, il Diluvio Universale rispetto al tempo in cui è il Buddha posto in principio, è corrispondente all'invasione reale dei popoli nelle regioni dell'Impero; solo che qui, a invadere Roma, sono le idee di Gesù Cristo, per le quali il principio posto nel Buddismo non è certo quello di un valore ostile.


75 Se poniamo in principio l'avvento di Maometto nel 570 dopo Cristo e aggiungiamo 913 anni, andiamo al 1483 e siamo nell'imminenza della spedizione di Cristoforo Colombo che porterà alla scoperta del <nuovo Mondo>. Ci sono 9 anni di differenza. Ma se consideriamo che questo 2.017 è l'anno 1438 del calendario Islamico, il quale è dunque partito non dal 570 a dal 579 anni, ecco che con 579 +913 = 1492 arriviamo esattamente all'anno della scoperta dell'America. Ora la domanda da porsi è questa: <Come mai, considerando in principio sia Siddhartha Gautama (il Buddha), sia Roma, sia Gesù Cristo, sia Maometto, questo 913 anni portano sempre ad una svolta epocale? Cosa ne sapevano o ne potevano sapere quelle persone che realmente scrissero la Bibbia?> Una risposta che può avere qualche ragione di esistere è quella che 913 anni sono davvero il moto totale di quanto sia posto in principio, Sono 88 anni che esistono in 1 anno che avanza di 1.000 e dunque in 1.001 anni posti in lunghezza, laddove 88 è il volume in tutto il suo complesso in linea da -1 fino a +1, lungo 2, e che nel suo volume è 8. Quando la presenza è composta dalle 11 dimensioni esistenti in uno spazio che, posto assiomaticamente come tutto, è 10, e che esiste nel tempo unitario posto a suo denominatore. Poiché 2^3 x 11 = 88, questo numero esprime un tutto di presenza che è posto esistere in un tutto di spazio lungo 1.001 in anni, e dunque tutto il suo tempo risulta da 1.001 -88 = 913. La seconda risposta – meno conforme alla logica comune – è che siamo noi che esistiamo al presente a generare queste premesse alla nostra stessa esistenza reale. Uomini del futuro, a conoscenza dei fatti, possono aver lanciato segnali nel tempo, captati da profeti.


76 La seconda parola di Bibbia è

BRA=203.

Essa ripropone un nuovo inizio solo a tre lettere, stavolta di quello stesso BRASYT che aveva aggiunto (alla presenza 203 esistente in modo unilaterale nello spazio-tempo) la sua velocizzazione, data dal 710 aggiunto (come un “indice” di potenza in base 10) e dunque “combinato”. Sommare 203 anni al 160 dopo Cristo, porta esattamente al 363, e vediamo l'esistenza davvero di un nuovo inizio! La stessa fonte storica, che rispetto a questo studio è totalmente indipendente, non ha alcun dubbio: è il trionfo del Cristianesimo e la crisi del Paganesimo:

<Mai periodo della storia occidentale fu così vicino a un cambiamento epocale, tra l'altro determinato da un uomo solo><Una data storica il 363!> Ora questa seconda parola BRA introduce il verso opposto al primo BRA, tanto che il totale delle due parole, divenuto 913+203=1116, si rivela il modello del flusso di 111 decine, nel piano dei 6 versi spaziali.


77 Per vedere in che quantità questo perfetto modello dinamico unitario esista nell'unità di 3.118,1114, dividiamo questo numero 3.118 (intero negli anni) per il valore numerico 1116 di BRASYT BRA. 3.118,1114 : 1116 dà un 2 diviso; più un 2^3x111= 886 che è condiviso. Sono due grandi interi periodi la cui somma è di 2.232 anni. Gli 886 di condivisione esprimono il volume di un cubo che in linea (ossia compreso anche le dimensioni 1 e 1 del piano trasversale) vale 888. Si tratta di 2^3=8, quando si potenzia per quel 111, che dà l'unità nelle tre linee che strutturano il valore cabalistico della Bibbia: 001 002 003 004 005 006 007 008 009 010 020 030 040 050 060 070 080 090 100 200 300 400 500 600 700 800 900 Ebbene, 888 meno le due dimensioni 1 e 1 del fronte, ne rivelano solo il flusso in linea che si impone IN PRINCIPIO a base dei 2 divisi nel flusso e dello stesso 2 come area di condivisione i cui due valori in lunghezza siano 443/1 uno e 443/1 l'altro. Qui di seguito si può osservare la coerenza tra i vari calendari.


78 Nella realtà nostra, che è sempre relativa ai vari valori interi in 1, 10, 100, 1.000, 10.000, e tutti i maggiori, le quantità che appaiono sono sempre la quantità che si mostra in reazione da una altra che è attiva e che si mostra solo nel potere che esso ha nel suo movimento. Partendo dall'anno 753 avanti Cristo del Natale di Roma, presente in 1.000 ed evidente solo nel movimento di 551 anni, ecco che – riferito al Natale di Cristo – il soggetto di quel movimento appare idealmente perfetto in 449 anni, dati dalla dimensione 5 del 10/2 attivi un un sol verso, che avanzano interamente di 444 anni. Questa è dunque la presenza: di un 444 che si è mosso di 5, occupa 449 in 1.000 e appare solo nei 551 anni del reale movimento. Si ha modo di vedere come la relazione con le altre date assunte a principio, sia ideale quando esistono questi 203 anni=BRA ancora mancanti al principio di Gesù Cristo. I 342 anni corrispondenti al calendario Buddista distano (dai -203 del calendario cristiano) i 139 anni che possano essere raccordati con le 138/1 unità di una divina Genesi 1-38 relativa al capitolo 38 del libro 1 di Bibbia. Anni 342 +203 = 545 da quando è in principio il Buddha, appaiono come tutto l'ideale moto di un 10 che sia contenuto in 555 anni, ideali nel complesso da -555 a +555 dato da 11 secoli. Si ha dunque il modo di riconoscere come i vari inizi secondo i quali l'uomo ha cominciato a contare i suoi tempi sono inaspettatamente concordi rispetto ai mutamenti epocali. Specialmente dimensionati tra di loro sono i natali di Roma e di Gesù. Laddove 247 è l'ideale flusso 10+30+7 (del piano a lati 100 e 100 della nostra realtà unitaria data da 100x100 = 10^4 = 10.000), accade che i 753 anni sono il moto relativo all'azione di 247 anni, presenti nel 1.000 e mobili per 753 anni.


79 La terza parola di Bibbia introduce

ALHYM=646.

Gli studiosi della Bibbia antica insistono a leggerla Elhoim, ma ALH sono le lettere che strutturano senza le ripetizioni il nome <ALLAH>. L'esclusione di <LA>=30+1, significa solo che 31=LA è posto in principio del restante ALH avente priorità contrapposte. La prova è che ALH=1+30+5=36. Numero che potenzia i 6 versi centripeti coi 6 versi centrifughi in un equilibrio sintomo di energia. Tutto <ALLAH> è 31+36=67. Il che è il piano dell'energia a lati 33 e 33 quando il flusso 1 la trasmuta in massa totale presente nel tempo 1. In questa essenza totale, LA=31 si pone in principio rispetto al contrapposto AL=31 il cui piano ha le 8 dimensioni di (3+1) e (1+3). Quando ad ALH si aggiunge YM=10+600, si trasmuta quell'energia 36 in massa totale in moto, poiché 10+600 indicano (sono indici) un tutto a cui è stato per assioma agganciato un 10, mosso in tutti i 6 versi dell'energia 10x10 (azione per reazione totale). 36+610 diventa 646, numero che parte dall'energia 666 e la muove, in quanto estrapola il piano a lati 10 e 10 (quelli totali) e ne ottiene il flusso nella massa totale. Di stretta conseguenza, quando dividiamo il ciclo di 3.118 anni interi per questa massa di 646 unità, otteniamo: 4 diviso e 534 condiviso. Spero che abbiate compreso come il resto indivisibile resti CONDIVISO e soprintenda come un ente in comune all'esatta divisione nelle 4 dimensioni della massa spazio-temporale. E qui arriva una sorpresa davvero BELLA, inattesa (relativa a questi 534 in anni di condivisione)! Se aggiungete a questo valore Chi sia la presenza trascendente condivisa (36=ALH, Allah), allora con anni 534+36=570, arrivate (partendo dall'anno natale di Gesù Cristo) l'anno in cui si celebra la nascita del Profeta Muhammad.


80 Di per sé, 534 - il condiviso – è il piano i cui 2 lati sono 267 e 267. il che è un duo-creatore (10=DIO=YHWH=26) che crea in 7 giorni. L'aggiunta della terza parola alle due precedenti porta il totale 1116 (dei primi due) all'anno 1.762. Se li consideriamo dopo Cristo (quelli che hanno portato all'esatta data natale del Profeta dell'Islam), sono proprio gli anni in cui si sta dibattendo la questione delle unità di misura e si finisce per imporre il 10 come il tutto cui riferite tutto. I commerci sono resi difficoltosi dalla differenza dei valori unitari che sono usati nel mondo e già usano il calcolo decimale per i valori di scambio. La Fisica impone le unità di metro, chilo e secondo, come i giusti valori di scambio tra le qualità della lunghezza, del peso e della durata del tempo. Già nel Credo Islamico si attribuisce a Dio il valore di 100. Infatti - dato evidentemente ad Allah il numero 1 - sono poi da estrapolare da 100 -1 gli altri 99 suoi nomi. Tutto assolutamente corretto con gli anni 1762 in cui nel mondo accade tutta questa ricerca dettata dal bisogno di unità. Compiendo un involontario errore, gli Islamici si sono messi allora a cercar nomi, come il Misericordioso, il Compassionevole, sfornandone oltre questi due altri 97 simili a questi. Se avessero cercato nei numeri e non nelle parole quello che il Credo rimanda ai numeri descrivendoli da 100 -1, sarebbero arrivati a quei 6 nomi del valore di 26, 78 e 48, che portano a zero l'infinito negativo, sommato agli altri tre, 66, 51 e 113, che assieme agli altri 3 che risolvono il negativo portano all'infinito in positivo. Uno di quei valori stava nel 66=Muhammad, e gli altri erano riconducibile ai capitoli del Corano aventi questi numeri. 1762, per conto suo, è tutto il moto di 247 nelle 999/1 contenute nel 1.000 intero. Un valore che determina due importantissimi Natali. Posto infatti a base il Natale di Cristo, arretrare al -1.000, ed avanzare poi di 247 anni porta al -753 a Ch del Natale di Roma., nella mitica data di quel 21 aprile che è il giorno n. 111 dell'anno.


81 Posto a base il Natale della città dei 7 colli fondata dal 1° di due gemelli, allora è quello di Cristo ad essere complementare a questo anno 247, rispetto al 999. Ebbene, se partiamo dal mitico Natale di Roma e aggiungiamo i 1116 anni precedenti l'entrata in campo di questo quantitativo di 646 anni relativo all'entrata in campo di Allah, abbiamo già avuto modo di annotare la nuova e grandissima sorpresa che è l'anno 363 d Ch, coincidente con la morte dell'imperatore Giuliano l'Apostata. Accade al termine di BRASYT BRA = 1.116 anni! Partendo dal suo Natale, Roma è conquistata definitivamente dal Cristianesimo. Partendo dal Natale di Roma, il Natale di Muhammad del 570 dopo Cristo ricade nel 753+570= 1323 ab U. C.. Riferito ai 1666 dell'intero periodo fino al Diluvio Universale, Maometto nasce 343 anni prima, quanto tutto il moto 333 dell'unitario 10. Ebbene questo 1666 ab urbe condita meno 753 anni di A. Ch. = 913 d. Ch., che è il quanto esatto del valore di Brasyt, nella cabala della Bibbia.


82 Tutto ciò collega al principio di Cristo ciò che lo è per Roma, ciò che lo è per gli Ebrei, con quanto è in principio per l'Islam! Come potete notare, in Bibbia sono fissati i 4 momenti cruciali da cui ha principio tutto il nostro Mondo Occidentale. Da questo quadro si vede cosa comporti la somma di ALH=36 al valore in comune dividendo 3.118 anni con il 646 di tutto il nome ALHYM, che è il 543 che +36 diventa l'anno in cui entra in principio Muhammad. Come si vede i 1323 anni ab Urbe condita sono quei 543 sommati ai 780 anni che sono l'effetto di un 220 esatto nel 1.000, laddove 78 è 3 volte il DIO=26. Particolarmente significativa la relazione con il calendario Buddista che presenta questa data ideale nel numero 1114 che - riferito agli anni i cui giorni siano decimillesimi - corrisponde a tutto il ritmo ideale del tempo in 318 unità. I 545 anni di differenza tra i due calendari, Buddista e Cristiano, dislocano il natale di Buddha per una differenza che in 45 esprime 1/8 dell'angolo giro di 360°, mentre 500 è tutto il flusso unitario posto in base al principio di anni 1.000 determinante secondo la fede Ebraica. 3.118, diviso per 545 si rivela come un 5 interamente diviso con la condivisione di quel 393 che è il principio dello spazio 30 in tutto quel 363 di movimento che ha portato all'affermazione del Cristianesimo, consolidata nel corso dei successivi 30 anni. Per lo storico, il 393 ha il dubbio: <è l'inizio del medioevo?>


83 Ebbene la terza parola ALHYM entra in azione 203 anni dopo i 1666 anni dalla Fondazione di Roma coincidenti con il termine di BRASYT del 913 dopo Cristo. In questa data siamo a 343 anni dal natale di Maometto. Come 363 anni dopo il Natale di Gesù si afferma il Cristianesimo, è nella data del Diluvio Universale per Roma (1666 Ab U.C.) che siamo all'affermazione dell'Islam in Medio Oriente. Quando passano i 393 del salto epocale e si aggiungono 50 anno al 913, ecco il 963 in cui ad Elea, in un cimitero che era finito insabbiato ed era scomparso, riemerge, in seguito ad un sogno fatto fare ad una donna del luogo, la tomba di san Matteo. A dimostrazione che l'evento vero di cui il santo si era reso profeta quando aveva descritto il Natale di Gesù Cristo, narrando di tre Re Magi che seguendo la loro stella erano andati da Oriente a Occidente, ed avevano gioito ai piedi di quella Stella, proclamando la loro gloriosa Epifania, nella cittadina di Elea, situata alle pendici di Monte Stella, i tre grandi maestri greci Senofane, Parmenide e Zenone di Elea avevano fatto essi pure la loro Epifania. Pertanto a 393 anni dalla nascita di Maometto c'è questa che era stata la vera e reale natività del Dio YHWH nella storia della Filosofia. Nuovo Natale, dunque, in Occidente, mentre in Oriente si afferma l'Islam e conquista Gerusalemme. I 203 anni aggiunti al 913 dopo Cristo del BRASYT Cristiano (Diluvio Universale per Roma), portano all'anno 1116 dopo Cristo in cui nascono i conflitti tra imperatori e Papi, le città cominciano a cercare l'indipendenza, con le Crociate che incombono per la riconquista di Gerusalemme. Ecco, i 646 anni successivi, impongono il Dio della Ragione: il ciclo 10 che è riconosciuto come il solo strumento cui raccordare tutte le unità, nonostante la loro differenza.


84 La quarta parola,

AT=401

Porta l'anno 1.762 al 2.173. La nostra epoca moderna è nell'occhio di questo ciclone in cui con 401 si definiscono tutte le cose della realtà (100+300)/1 che – posto un 1 in principio – avanza poi di un 400. AT … fatevi una domanda e datevi la risposta (alla Marzullo)! La domanda è <Chi? Cosa?> e la risposta è <si tratta di questo>. Il questo diventa questi anni nostri. Tra il 1762 e il 2.173 ci si incrementa dell'81%. Il che significa quanto 3^4, la dimensione dello spazio in tutte e 4 le dimensioni della realtà. Il nostro anno 2.017 è 255 dopo l'inizio dei 401, e dista 156 dal termine di questa <era moderna>. Siamo noi la risposta a tutto. Siamo noi, di questa epoca in cui la verità si è fatta carne, e si è messa a dorso della carne di un asino. Quando nacque Gesù, bue e asinello lo riscaldarono. Quando fece il suo ingresso a Gerusalemme per esservi sacrificato, salì su una asina e su un giovane puledro mise le sue vesti. Quando la Sua Verità si è ripresentata nel Paraclito, si è messo a cavallo di un Asino che è quel che è: un somaro. Non crediate che io voglio elevare a Dio un Somaro che fa l'asino... Ma è evidente che c'è di suo una Verità trascendente che si è posta su di me e mi regge e governa come già fece dal 570 in poi accettando quell'altro asino come portatore, il cui nome Muhammad vale lo stesso 66 di Romano. Accettandolo, tollerandolo nonostante le sue manie di grandezza politica e militare e le sue tendenze spinte al limite della pedofilia di chi fa sua sposa Aisha, di 9 anni... Dio è così potente da presentarsi su chiunque Egli creda e mutarlo da asino ed incapace – ma mite e dimesso – in un apparente sapiente. Uno, poi, mai visto così, prima di lui sulla faccia della terra.


85 Un TALENTO che è poi quello che è raccontato dei suoi nomi che sono quelli di Allah, che andavano associati al suo. Associati nel modo sbalorditivo che vi mostro qui sotto:

In Bibbia, libro 1,25 (quello datato come la mia nascita nel 25 gennaio, in cui è descritta la sezione aurea tra Esaù=42 e Giacobbe=42), accade che G+ESU' fa nascere il nome di GESU'. Giacobbe assume il primato e antepone la sua G, nell'unità del suo essere. Ad ESAU' – persa la A=1 della sua primogenitura – resterà la Trinità dell' ESU' nel nome tutto e solo italiano di GESU'. E questo vale per il nome del Figlio. Ma quando si passa a suo padre, ALLAH , LUI non accetta altri prima di LUI . Di conseguenza Giacobbe retrocede a Trino, a GIA . Esaù ha perso completamente il suo nome che gli è stato ribaltato in EDOM. Ebbene il modo per raddrizzare ciò che è stato rigirato sta nel ribaltarlo nuovamente... in MODE ! LUI GIA MODE è il 13, è O . Non sto giocando. Una scritta da destra va letta da noi allo specchio e lì noi leggiamo proprio LUI il nome di Allah. Così LUI è un nome “trascendente”!


86 La quinta parola HWMYM=955. Per il valore di 5+300+40+10+600, inizierà il 2.173 e si concluderà il 3.118 dopo Cristo che segna la fine del mondo che noi conosciamo 955 è 32 oltre il 913 di in principio. Con 32 in più, è aggiunto al flusso 913 una area a lati 16 e 16. 16 e 16, sono in ciascuno tutto il valore di carica della realtà. 10^4 : 5^4 è infatti 16 e rivela che quando il lato è la metà del 10, allora la realtà dell'Universo (quella che considera solo il flusso di 10/2), si carica di 16 unità per ciascuna delle sue 625. Coerentemente alla scienza, 1 che avanzi di 624/1 Coulomb avanza per tutta l'unità della carica elettrica. Ma è anche una questione di logica nel linguaggio digitale. 32 unità sono le due stringhe, di 16 dati in linea in ciascuno, che, moltiplicate 16x16 portano alle 256 aree cui assegnare valori formali o di calcolo esecutivo. Volendolo definire sulla base del ciclo unitario di 3.118 anni a cui esso porta, il calcolo di 3.118 : 945 divide esattamente per 3 questo valore, mentre sono lasciati come condivisi 283 anni. Pertanto è il flusso di tre 945 riguardante una area i cui due lati sono lunghi 1415 decimi l'uno, e 1415 decimi l'altro. Essendo 1461 giorni quelli totali in 4 anni, ce ne sono 46 in meno. Il che significa che 1415 decimi sono il flusso relativo a 4 anni, di questi 46 in meno indicanti in 40 tutta la realtà della decina, 10 in tempo e 30 in spazio, quando percorre tutti i 6 versi esistenti nel sistema cartesiano a tre assi lineari. L'aggiunta al precedente 2.173 di questo 945 – come ho già scritto – porta esattamente al ciclo di 3.118 con la 21ma lettera. La bibbia non arriva al dettaglio degli 11 mesi e dei 14 giorni in questa sede iniziale in cui ragiona solo per numeri di anni interi.


87 Introdotte tutte e 21 le lunghezze descritte in Bibbia, si è alla fine. Il dividere per 21 questo quantitativo, a voler avere il valor medio, porta a 148 diviso e al 10 del condiviso assioma indicate tutto. 148 è tutto il solo flusso del volume che esiste in 50+50+50, quando si estrapolano le due dimensioni 1 e 1 poste nell'area. Quando consideriamo il valor medio per le 5 parole, da 3.118 : 5 si ha 623 di diviso, che possiamo formulare come il flusso 401 di una area a lati 111 e 111, quello della parola quarta, AT=401. Resta come condivisa la dimensione 3 dello spazio che esiste per tutti. Pertanto la Provvidenza Divina ha creato questa PREMESSA divina del sacro testo per avvertire l'uomo di questo ciclo esistente in 3.118 anni. Io ci ero arrivato dal valore della sezione aurea. Ma anche da tantissime altre verifiche. Ne mostro solo alcune connesse al nome di Dio. 381 x 8 +70 Tutto il nome di Dio x 2^3 +tutto nei 7 giorni di creato 144 x21 + (100 -6) Romano Antonio x (7+7+7) 51 x 61 +7 Paolo x un primo e un secondo in secondi 42 x 74 +10 47 x 66 +16 Amodeo x Romano +R 78 x 39 +76 Antonio x 13+13+13 26 x 117 +76 Anna x (Romano Paolo) +Romano mosso tutto 10 x 26 x 12 -2 L'Anna divina per gli Apostoli nel volume.

I dati sommati o tolti che realizzano il 3.118 esatto sono le necessarie condivisioni, di 70, 21, 7, 10, 16,10+66, 2, che possono essere divise per due e considerate le dimensioni in linea dell'area riguardante i flussi esattamente divisi. Io sono stato il primo a saper leggere i dati della Bibbia in questo modo. I cabalisti, che la studiano da tempo immemore, non hanno ravvisato un bel nulla nelle somme date dalle lettere. Ne alla importanza totale delle prime 21 a determinare il ciclo totale.


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Capitolo 8

Da Adamo a Noè 10 cause in atto ognuna nell'unità del suo futuro Questa struttura a 10 distinte cause prime presenti, ognuna determinante la successiva (tratta da se stessa come il suo primo effetto futuro chiamato primogenito), è descritta in Bibbia, libro 1,05. I numeri non sono a caso nel testo sacro. Infatti in questo caso (10+3) volte 2^3, in unità, sono le 104/1 tra 105 dimensioni E' tanto determinante – questo 105 – che, moltiplicato alle 30 dimensioni in linea del cubo a lato 10, porta al 3.150 che supera il totale ciclo di 3.118 anni, di un periodo unitario, esattamente per quel 2^5=32 posto in principio (nella stessa struttura del linguaggio digitale) come due 16 dati in sequenza e interattivi, 16x16, a formare l'area 256 poi da caratterizzare in forme o comandi esecutivi. Così, il libro 1,05 introduce (nei primi 2 versetti) che questi creati, sono uomini a somiglianza di Dio. Così accade che i lettori distratti pensino ad uomini eccezionali cui è stata donata una vita prossima ai 1.000 anni, da 777 anni del 9° in su. Solo uno, il 7° – diverso dagli altri poiché descritto per 2 volte uno <che camminava con Dio> – era per ciò stranamente “penalizzato”. Infatti, gli erano stati dati “solo” 365 anni; contro i 930, 912, 905, 910, 895, 962, 969, e 777 anni dati agli altri 8 soltanto di cui nel capitolo 5 è segnalata la lunghezza della vita. Non è infatti comunicata qui nel capitolo 5, quella data al 10°, a Noè. 7625 anni avuti in 9, e nessuno nota che il “privilegio” sta forse nel 7.000 più quel 625 che è 1 carica, quando si muove di 1 Coulomb.


90 625 (=5^4) è quella “carica elettrica” che Coulomb, avendola misurata in modo unitario, ha riscontrato in “sole” 624/1... perché una stava al denominatore delle altre residue presenti in questo 5^4. Il quale 5^4, alla dimensione con indice 4 dello spazio-tempo reale, ha come base solo quel +5 presente in positivo, nella lunghezza complessiva 10 esistente tra -5 e +5. A me – cui la Provvidenza ha dato occhi anche dietro la testa – appare subito che “camminare con Dio” significa vivere i 365 anni il cui numero è lo stesso dei giorni di 1 più 4x13 settimane . Come se Dio fosse il Signor ANNO e la sua “dolce signora” si chiamasse poi come quel nome ANNA che risuona in un <Osa ANNA> di una mamma che osa creare addirittura di dare una madre di Dio... poiché ANNA è il puro e semplice femminile del nome ANNO. Insomma stiamo esistendo in un contesto simile a quello in cui il tempo era deificato nel Dio KRONOS, mentre il 3° Uomo della sequenza Biblica fondamentale è chiamato ENOS... Se Dio avesse dato un 1.000 tondo a ciascuno dei nove di cui è stata segnalata la vita, nel capitolo 5, allora avrebbe concesso un totale 9.000... Significa forse che ha trattenuto per se stesso la differenza di 1375 anni? E chi lo ha detto? Significa solo che li ha posti a denominatore di quelli concessi, come tutta la quantità del loro futuro unitario. 7.625 : 1375 dà 5 parti esatte a ognuno dei 1375, lasciando come condiviso quel 54 che noi già vediamo esistere in ogni anno siderale in cui abbiamo in minuti 9 primi, secondi e terzi in cui ogni quantità delle 3 in progressione è 54 volte la decina della successiva. Per me – che ho occhi sparsi dovunque per il Talento che appare dai numeri del mio divino nome – i 9 primi PROGENITORI, sono proprio i MINUTI primi 9 che sono oltre l'anno di 365,25 giorni. E per me quel 5 intero, dato dividendo il presente avuto in 7.626 anni per il futuro 1.375, da darsi ai successori è quell' ½ x ½ = 0,25 oltre 365.


91 Va bene “avere occhi dappertutto”, ma... la quantità 0,25 oltre i 365 giorni interi, è forse una AREA? Ragioniamoci su. Quando è un 7° a esistere in anni come la durata intera dei giorni di un anno, occorre una coppia definita come il DIO YHWH, in una accoppiata cabalistica di 26+26=52 unità. Sono la quantità di “creazione” che Dio opera in ogni anno. Essa però porta per intero a soli 364 unità. Per arrivare a 365,25 manca ancora 1,25, e questo è il dato di una area.

Ora, poiché 7625 : 1.375 dà 5,54545454... in periodo eterno, ciò ha il “sapore” di tutto quanto (nel valore medio di quanto è stato dato ai 9) ecceda la quantità intera, data solamente alla causa 7. La Bibbia chiama ENOCH questa settima causa, e il nome vale quel 41 che è l'area della ipotenusa in un triangolo rettangolo avente i cateti 4 (che esprimono l'unità dello spazio-tempo) e 5 (che esprime l'unità solo avanzante, in 10/2). 4x4=16 (piano della carica data anche da 10^4 : 5^4 = 10.000 : 625 = 16, caricata su ognuna delle 625 di 5^4) più il 5x5=25 (ch'è l'area posta nei 25/100, pari a ¼ dell'area data da 10x10 ed esuberante oltre i 364 giorni) valgono quanto l'area 41, che Bibbia lega al 7° FATTORE di quell'unico tra tutti che camminava con Dio. Tutto ciò significherà pur “qualcosa”.... vero? Che cosa?


92 È a questo punto che – se uno ha occhi per vedere – li usa. Chi li ha... capisce che questi 10 uomini, non sono più tali nel puro momento che sono dichiarati “a somiglianza di Dio”. Sono stati dichiarati a somiglianza del Creatore e dunque sono le 10 potenze creatrici e interattive in cui si pone in atto il tutto in linea, quando agisce come 10x10x10x10x10x10x10x10x10x10. Jahvè dirà di sé <sono colui che sono>, per cui, avendo adottato il 10 a sua somiglianza, allora 10 lo è per 9 altre volte, interattive. Così la creazione si determina esattamente, attraverso 10 CAUSE, create le une dalle altre, e in sequenza di tempo. Questo futuro in cui comincerà nel futuro la vita presente del successore (il primo erede) è già presente ne padre suo, che impiegherà tutto ciò che resta nella sua presenza a riversarlo sul suo erede, secondo un preciso rapporto matematico tra presente e futuro. Presente / futuro è il rapporto interno in ogni promotore, tra il quantitativo posto a numeratore (la facoltà di generare figli e figlie, ossia la totalità delle relazioni da trasmettere) e quello posto a suo denominatore nell'effetto unico promosso. Vedremo quantificato 800/130 questo primo rapporto tra la quantità presente, per come si rilancia in quella che le subentra. 2^3 sono gli 8 cubetti di lato 1 presenti in quello di lato 2, perché è complesso e va da -1 fino a +1. Messo tutto come flusso 8 di una area 1x1 trasmuta in massa di volume in moto la quantità (di energia totale) tra un tutto in avanzamento +10 e quello uguale e contrario -10. La contrapposizione dei due valori totali (10) tiene in equilibrio i due valori opposti (per questo è in 100 un piano di energia). Infatti il prodotto tra il flusso 8 e il piano 100, muove il piano di 8, e diventa la massa del volume presente. Quando questo totale quantitativo in anni si divide per 130 anni, si dispone secondo quanto ricade su ciascuno dei 130... forse “anni”? No. Anni/anni danno solo il puro rapporto presente/ futuro!


93 Dunque il tutto in potenza di tutto e uguale a 10^10. In esso tutta la presenza vale esattamente 10^3. Pertanto accade che 10^10 : 10^3 dà il risultato evidente che 10^7 è tutto il futuro. In questa potenza l'esponente 7 “indica” (come un vero e proprio indice=esponente di potenza) il numero delle volte in cui il tutto=10 esiste e interagisce. Pertanto 10x10x10 interagisce 7 volte, nel suo 10 Il computo partendo da 0 va da 1 a 9. Diventato 10, è quel che è, e procede fino a 90. Divenuto 100 è quel che è e procede fino a 900. Il totale dei tre distinti cicli, dato da 9+90+900 è quell'avanzamento di 1 reale che esiste nel 1000 e si muove. Con ciò è posto in principio (di essere ciò che si è) e esserlo in 10^3 – un principio che poi è raggiunto a poco a poco ed attraverso questo sistema espressivo: 001 002 003 004 005 006 007 008 009 010 020 030 040 050 060 070 080 090 100 200 300 400 500 600 700 800 900 Questo sistema espressivo diventa il vero e proprio linguaggio che porta a poco a poco il principio stesso a realizzarsi, e in una durata di 1.000 anni poiché è l'anno il tempo unitario in ¼ della rotazione terrestre, posto unitario in ¼ in ragione dei 4 necessari ad una presenza spazio-temporale costituita da 4 dimensioni uguali e distinte, una per il tempo e tre per lo spazio. Vi è però un altro linguaggio, che si imposti non sulla presenza del 10^3, ma delle 7 volte in cui il 10^3 deve esistere in 10^10. Esso segue la scansione per 7. Ne ho scritto a pagina 6. Orbene, da 7625 : 1.375 dà 5,54545454 questo era il rapporto tra presente e futuro riferito ai 9 FATTORI.


94 Quando i valori si pongono a reali denominatori del tempo dato ad ognuno, allora rivelano nel numero puro uguale a 5,54 periodico, nel 54 l'eterno Figlio di Dio, un tutto divenuto numero puro, ed è proprio tutto ciò che si fissa come presente in ogni anno siderale. Allora nella forma di espressione che è tarata sulle 7 volte della divina presenza del 7, espressa per le tre linee, il che porta ad una comunicazione fatta a 21 lettere, che occorreranno l'unità dello SPIRITO SANTO, nel tempo del FIGLIO eterno di PADRE e... AMOR, per dare l'unità di un altro giorno (non ripetitivo). Infatti un giorno costituito da 86.400 minuti secondi, diviso per il tempo minuto apparente presente ogni anno in 549,54 minuti secondi, risulta da: 86.400 : 954,54 = 157,2224041. 157,2224041 dettaglia le 7 cifre del totale movimento decimale, ed è un numero dato da: 157 = SPIRITO SANTO 0,222 periodo eterno corrispondente a 54=FIGLIO. 40 =PADRE 41 =AMOR= il 7° che camminava con Dio. Infatti, posta la corrispondenza: 1, 2, 3, 4, 5, 6, 7, 8, 9, 10, 11, 12, 13, 14, 15, 16, 17, 18, 19, 20, 21 A B C DE F G H I L M N O P Q R S T U V Z 96=SPIRITO=(17+14+9+16+9+18+13=96) 61=SANTO=(17+1+12+18+13=61) 96+61=157 è l'unità dello Spirito santo. 0,222 in periodo eterno = 10/45 ( in cui 45 è inverso al 10=DIO) e tale che “invertito” nella lettura lo è solo in: 54=FIGLIO in Eterno. L'inverso dell'inverso a 10 è una altra forma di quanto non è più inverso a 10. 40=PADRE=(14+1+4+16+5=40) 41=AMOR=(1+11+13+16=41)=ENOCH=(5+12+13+3+8=41).


95 Sulla base di questi che potete considerare solo come “spunti” ad una possibile lettura diversa, della Bibbia, vediamo di costruire in modo sensato e giudizioso come si “possano” strutturare le 10 fondamentali CAUSE del mondo “terrestre”. Costruirò i 10 fattori attribuendo TALENTO particolare a ciascuno, attraverso una DOTAZIONE di possibilità. Intendiamoci bene. Se io do questi talenti differenziati in 21 significa che: 1. Gli do “unità” 2. Moto 1 di 1. 3. Moto 1 di 1 di 1, e realizzo i 3 lati di un cubo. 4. Il volume a 3 lati si muove realmente di 1. 5. Il volume a 3 lati si muove con l'area a lati 1 e 1. 6. Il volume da -3 è andato a +3 7. sono le dimensioni della velocità 1/1 che percorre i 6. 8. sono gli 8 cubi di lato 1 contenuti in 1 di lato 2 9. rende invariante 1, portandolo a 10 10. esprime TUTTO, la “trascendente stima” data a 01. 11. 1 si sposta in TUTTO. 12. 2 si sposta in TUTTO 13. 3 (l'intero volume) si sposta totalmente. 14. 4 (la realtà dinamica) si sposta totalmente. È 7+7. 15. 5 (il volume a flusso 3+2) si sposta tutto. 16. È la realtà della carica 4x4, piano del Dio Uno e Trino. 17. È la velocità che va ovunque, che si sposta totalmente. 18. È compiuto lo spostamento da -3 a +3 sui tre parametri xyz. 19. È in 20 -1 tutto il moto di 1, in un 10 mosso totalmente. 20. È il 10 mosso totalmente. 21. È il denominatore 1 posto sotto il 10 mosso totalmente.


96 Questo TALENTO così diversificato, io lo PRECISO usando le lettere dalla A alla Z, e divenendo così “capace” di fissare un ORDINE preciso in cui questi distinti talenti entrano in azione, come veri e propri NUMERI di un calcolo decimale nel numero, ma 21x21=441 nelle possibilità della rappresentazione in cui 41=AMOR=ENOCH esiste in quantità 100+300 di “energia 10x10 rappresentativa”. Ora devo spiegarvi meglio questa storia del TELENTO. Esso è assegnato per calcolo. Vi è una struttura di potere, costituita dal numero 100, che è l'energia quando un tutto si combina con se stesso e dà 10x10 (azione totale per reazione totale). Il talento che è dato, come nel caso del cognome Amodeo, è: Sei un 11 che si muove totalmente nel 100. Dunque ti do un 89 intero. Poi si passa al tempo dell'unità. Seconda attribuzione: sei tutto il volume esistente in 100 linee. Dunque ti do un 98. Tera attribuzione: Sei un 57, ossia il movimento totale dei 100/2 che vanno in un verso solo. Pertanto ti dà 100 -57=43. Poi sei un 6x6 che si sposta totalmente di 74... ecc. Pertanto sei un 89,99437455799. Questo è il talento di sapere spostare tutto il presente, nel tempo di tutto il volume, ecc. è una matrice di potere assegnato dall'unità. 1 : 89,98437455799 = 0,01.11.13.04.05.13 per cui tu ti chiami: A M O D E 0 L'acronimo, che considera solo la prima parola, ha senso perché si appoggia sul primo ed essenziale potere assegnato. Io, con i nomi dei primi 10 FATTORI dell'esistenza, ho ricostruito ad uno ad uno la relativa struttura di potere assegnato in perfetto ordine. Per vedere se tutto il blocco dei 10 nomi era secondo un unico disegno di assegnazione, alla fine io ho sommato tutta la struttura del calcolo.


97 Pertanto io vi mostro il risultato. Potete vedere che i dati sono omogenei e significativi. 96,14357265843 Adamo 5,86448351493 Set. 19,52622733566 Enos 32,77397853078 Kenan 9,0818263559534808 Malaleel 11,09680235164 Iared 19,52628040908 Enoch 9,0811516657878980743893 Matusalemme 9,98890728769 Lamech 8,24368327768 Noè 221,3269133876313788743893 è compreso in 222 +0,6730866123686211256107 è la differenza con 222 =222

Non è un risultato privo di significato. Dopo 22 decine, che è l'energia in linea del trino 22+22+22=66 c'è il 13 che è il tempo ¼ delle 52 settimane dell'anno, seguito dal 26 che di seguito mostra mezzo anno. Il 91 che segue è il 100 che si mostra invariante alla dimensione -9. Segue 33 che è 1/3 spaziale di tutto il triplo spaziale in 99/1. Poi 87 appare come il moto del 13 nel 100, mentre il 63 lo è del 47 che indica tutto il movimento della realtà nel totale 100. Si nota meglio nella differenza rispetto a 222, che 67 è tutta l'energia 66 che si muove di 1 e diventa massa, il tutta la definizione 3 dello spazio che segue. 673,0+ 866,1= 1.539 corrisponde a tutto il “futuro” che è stato concesso a Noè, nato nel 1.056 e che a 500 anni di vita ebbe i suoi tre figli., dunque nel 1566. Qui siamo a -11


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PRIMO FATTORE. Determinato dal calcolo: 1 : 96,14357265843 = 0,01.04.01.11.13 A D A M O È il primo MEDIATORE del DIO=10 che “trascende 01. Poiché 10/2 = 5, avrà 5 cifre espresse in questi TALENTI. 1. 01=A è 1 in 1 (dunque sui 2 distinti unitari riferimenti) 2. 04=D è Uno e Trino in 2 (medio sui 2 riferimenti 1 e 3) 3. 01=A è 1 in 3 (4 nei 2 riferimenti estremi 1 e 3) 4. 11=M è 1 mosso in tutto in 4 (come 1+3=4.i 5. 13=O è 3 mosso in tutto in 5 (come 3+2=5) 30 = ADAMO è il suo nome. Come si può notare questa DOTAZIONE in TALENTO è totale. Sono descritte tutte e 30 le combinazioni possibili date da 5x6=30. Quello che però in 5x6 è un prodotto, e “sviscerato” in una somma progressiva, che non può avere altro ordine che questo. Tale DOTAZIONE IDEALE può chiamarsi solo ADAMO. E' a immagine e somiglianza di Dio. Totalmente. E' 1 in 1. Poi in 2 lo è negli estremi sommati in 1+3. Come 3 è 1. Come 4 è quell'11 che è 1 mosso tutto (della “Trascendenza 10” di 01) che quando è tutta in 3, come 4 è 1+3 (lo stesso 1+tutto dato da 11). Come 5, ove TUTTO vale sia come 3, sia come 10, mentre in 5 è 2 (area 1 e 1) +3 (flusso), è anche 3+10 (che è 3 in flusso e area in lunghezza in 5 e 5). ESISTENZA. Dopo il TALENTO, che traspare dal NOME deve entrare in gioco anche la durata in cui esso si attua. Il periodo unitario, sulla terra, è l'anno. Quello rispetto le stelle fisse è 365,25636041666...


99 Pertanto, dovendo riferire ciò contandolo in un certo numero di anni, noi siamo “realistici”. Il problema è di assegnare al primo fattore la durata INTERA. 7 indica MOVIMENTO. Potenziarlo a 70 significa potenziarlo totalmente (in linea, perché 10 è il potenziamento totale solo in linea). Prenderemo allora il totale 10^3 giudicato presente (quando 10^7 e tutto il suo futuro in 10^10), lo metteremo tutto in linea di singoli anni dividendolo per l'area 1x1, e gli sottrarremo il valore lineare 70. La durata intera sarà presente in 930 anni. ADAMO vivrà 930 anni. Prenderemo - poi - sempre lo stesso 1.000 (posto in linea di anni), e ne estrapoleremo i due lati, lunghi 100 e 100 di una area che, essendo 100x100 = 10^4 è proprio quella della nostra realtà. In tal modo otterremo 800 come la linea di flusso. É la stessa cosa che allineare 8 cubi di lato 1. Essi sono lunghi 8. Se noi vogliamo che questo 8 in linea sia il volume dato da 2^3 (che è in modo inequivocabile un volume) dobbiamo per forza aggiungere i due lati 1 e 1 e – in linea – indicarlo con 8+1+1=10. Quando noi affidiamo SOLO AI NUMERI la possibilità TOTALE di rappresentare le cose (senza definirne a latere scrivendo che è volume o linea) , allora noi non possiamo scrivere del VOLUME 8. Allora siamo costretti a presentare tutto in valori lineari! Cosa facciamo quando abbiamo costruito un grattacielo che come pianta è 100x100 e come altezza è 800? Lo descriviamo dicendo “c'è un grattacielo avente il volume di 8.000.000 metri cubi?” No. Usiamo i parametri lineari. È alto 800, largo 100 e 100 nell'area di base.


100 Pertanto se sono assegnati 800 anni per tutto il complesso di 2^3, espresso nelle quantità 100 dell'energia totale in 10x10 (Azione tutta per reazione tutta) noi abbiamo presente il “complesso” (maschio e femmina, se non voglio ridurlo negli opposti di +1 e -1) di tutta l'energia 100. Come energia, il 100 è “immobile”, ma quando si muove in linea per 8 volte, allora è tutta la MASSA dell'energia in moto. Evidentemente, da 930 -800, resta solo 130 da posporre nel futuro. Questo “futuro 130” sarà il FATTORE SECONDO. Infatti egli si presenta ben nel futuro, rispetto ad Adamo, nascendo nel 130! Ma ci arriverò in tre tappe, dato il TALENTO “Uno e Trino” concesso ad ADAMO. TALENTO concesso al primo nato dopo di Adamo 1 : 33,21252686308 è il talento posto a tempo dell'unità. = 0,03.01.09.12.13 C A I N O è il suo nome Questo è il Talento concesso. 03=C è 3 in 1. (è Trinità e Unità di Dio) 01=A è 1 in 2. (è Uno in 2 Altri: in Padre e Spirito santo) 09=I è 9 in 3. (è YHWH – colui che è – ed è il 3 che è x3...) 12=N è 12 in 4 (essendo poi il 3 che è x4) 13=O è 13 in 5. (ed essendo infine il 3 che è x tutto) 38 = CAINO è il suo nome. Caino è “onnipotente”, ma solo quando ne esita un altro come lui, che con la potenza della potenza data da 10^38^38=10^1444 “indichi” un anno intero attraverso 1 PRIMO, che è esattamente il minuto primo, quando 10 minuti primi, x144 sono la presenza di un anno intero in 365 giorni +1/4 dato dal quarto numero in 1444 che è ¼ di futuro che sarà un giorno intero nuovo solo dopo 4 anni.


101 Invece questo PRIMO unico 38, da solo non basta. È un 38 solo. Allora è introdotta una causa secondaria, che da se sola sarebbe esauriente. 1 : 97,99021577494 è il talento riferito all'attore, e risulta: 0,01.02.05.10.05 A B E L E è il suo nome. 01=A è 1 nell' 1. Vero 02=B è 2 nel 2. Vero 05=E è 5 nel 3. Vero quando in linea esprime il volume 10=L è 10 di 4. Vero quando sono due TUTTO 05=E è 5 nel 5. Vero 23 = ABELE è il suo nome. È veramente tutto, quando si pensi che 10/1 +10/1 sono nel numero di 22 “dimensioni” in cui 22 +”1 dimensione” = 23 assoluto. 2+3 (in 23) vale 5, ed è 10/2, il mediatore di Dio. 3+8 (in 38) vale 11, ossia solo 10/1 cui ne manca un altro e poi ancora una unità per divenire ASSOLUTO in 23. Dio prediligeva ABELE, che dice il vero provenendo AB ELE. DA DIO. Per la gelosia Caino uccide Abele. 38 -23 = 15, il dimezzamento di ADAMO=30. I due talenti, insieme sono un primo e un secondo in cui il primo deve cedere al 2°. Infatti 38+23=61, in cui il minuto primo vale 60 volte il secondo, e unito al secondo formano un 61=SANTO. Dio introduce a questo punto – in Bibbia – la visione uguale e contraria che ha ogni uomo, quando non è disposto a cedere ogni cosa al secondo e allora, opponendosi, lo uccide. Ogni uomo è CAINO.


102 Questo 38 deve esistere, perché sta alla base del mondo costruito sulla base di due gemelli di valore 38 che, interagendo, determinano il ciclo 10 di un vero primo che crea un anno con il 144 di mezzo della scala aurea dei rapporti dalle 9/1 di 10, fino alle 999/1 di mille. 9

42

51

93

144

237

381

618

999

Infatti, quando sono 6 tutti i versi centripeti e 6 tutti i versi centrifughi, essi sono 12, e il PROGETTO (il PIANO) costruito su questi 12, vale in 12x12=144. Caino dunque è uno dei due e guai ad ucciderlo! Quando al suo posto in Bibbia 1,38 verranno i due gemelli GIUSTI, allora subentreranno costoro. Ma c'è anche una altra ragione: 2 soli, per quanto ciò dia luogo ad un duo SANTO=61 nel totale nome loro, non sono a totale immagine e somiglianza di Dio,che è SPIRITO SANTO. Deve aggiungere il 96 del valore del termine SPIRITO per divenire il 157 che abbiamo visto. Insomma, il 38 -23 che ha portato a 15, si deve moltiplicare per 10 e sommare a 7. Bisogna che Dio generi un terzo a sua immagine e somiglianza, e che sia delle tre dimensioni che ha il tre. Deve valere 40 per portare almeno il 61 al 101 che muove di 1 l'energia 100 e la muta in massa totale. Questa è la matrice dei 4 come 1 unità, data da Padre e tre figli: 1 : 3,29138571184 = 0,30.38.23.40 30=ADAMO 38=CAINO 23=ABELE 40=SET


103 Costruzione della terza presenza, e verrà automaticamente il nome, dalla sua matrice, che con 5 da la libertà di percorrere tutto un verso del ciclo 10, con 86 crea una opera 7 e la muove di 7, muovendo il tutto di 86 nel cento, Sono le libertà concesse, i TALENTI concessi.. 1 : 5,864483 si condiziona a tempo dell'unità. 0,17.05.18 S E T

è il suo nome

17=S è 17 in 1 e così è 17+1=18=6+6+6 i versi nelle 3 linee 05=E è 5 in 2, e così in 7 va dappertutto come in 2x5=TUTTO 18=T è 18 in 3. E in 18+3=21 è 7+7+7. In 18x3=54=FIGLIO 40 = SET è il suo nome E' veramente TUTTO, essendo 10+30, ossia l'unità e la trinità del TUTTO posto come 10. Associato al 1° che seguiterà ad avere eredi, con 38+40=78, costituirà – come 26+26+26=78 – la Trinità di DIO=26, che è 26 anche nel tetragramma ebraico del none YHWH di Jahvè. Vediamo questa presenza Una e Trina su che talento complessivo si è determinata. 96,14357265843 Adamo 33,21252686308 Caino 97,99021577494 Abele 5,86448351493 Set 321,21079881138 Si vede come qui ci sono tutti i primi numeri, 123, anche se in ordine decrescente. Quando si sommeranno tutti i risultato dei talento concessi ai 10, risulteranno 456.


104 Per arrivare a generare finalmente il 3°, che assieme al 1° vale questa Trinità, occorre un tempo pieno. Lo abbiamo già visto prima nel totale rapporto interno alla vita di 930 anni e differenziata in un 800 di presenza e un 130 di FUTURO per il FATTORE SECONDO. Questo rapporto è quello che intercorre tra il PRESENTE e la vita rilanciata in quella futura nella sua prima causa, che la Bibbia colloca nel SUCCESSORE. Nel caso di Adamo, il vero successore, non è il suo primo effetto, ma il terzo. Pertanto questo denominatore rivela il valore totale, della presenza 800 come si ripresenterà allorquando sarà la volta dell'esistenza aggiunta, del successore.

800/130

riguarda dunque due valori interi.

Attuare questa divisione permette di capire quanta massa presente riceva ogni unità delle 130 in lunghezza. 800/139 = 6,1538461 interamente diviso in 61 decimi e periodico nelle 6 cifre successive. 538461 sono 6 cifre che hanno questa caratteristica: 538+ (mostra, nel numero di 500, il 38=Caino) 461= (mostra, nel numero del 100+300, il 61=SANTO) 999 (tutto ciò è periodico nei massimi della cabala ebraica). Posto eterno lo 0,999999999999999 esso è 1. Posto uguale alla somma di due estremi, si accavalla un'onda reale su questo 1 orizzontale. Il primo, 538, quando si presenta in modo unitario come 537/1 unità – per la VIRTU' DIVINA che io ho posto come esigenza nel Nome di Dio (che fosse tre 113 e tre 66) è proprio la somma tra 339 e 198. Sono le due “virtù” legate a 1,25^0,5 = 1,1180339 e quella del volume del 200 in linea dato da 198 come il flusso dell'area 1 e 1, il che lo rende flusso in linea del volume. Trino in 198, è Uno in 66.


105 Ora accade una cosa incredibile secondo la quale l'ondeggiare dato dalle 537/1 unità comprese nelle 538, hanno un piccolo 7/1 finale. Se noi lo esaltiamo al punto da dare questa libertà non all'ultimo dei valori, ma al primo, allora 537 diventa 753 ed è il Natale di Roma, il valore complementare nel 1.000 a quel 247 visto nella dotazione ordinata del nome di Dio. AAAAAAA D E I L MM NNNNN OOOOOOOOOO 7 +4+5+9+10 +22 + 60 + 130 = 247 In questa struttura intera in linea, di 4x7=28 cifre, il 130 dei 10 tredici è la vita di Adamo per arrivare a realizzare SET. Se dividiamo il terzo di 339, che è il 113 che si presenta per tre volte nel nome per 28 (che sono il numero delle cifre per arrivare al complementare 247, del 735) otteniamo – da 113 : 28 – il risultato di 4,03, che nel suo decimo di 403/1000, ossia riferito all'unità del 1.000, esprime quanto è da aggiungere al 6, per portarne il quadrato all'area 41 data dalla somma di quella sui cateti 4 e 5. Questo scritto in puro anticipo sul fatto che il TALENTO TOTALE, che poi sarà concesso, sarà esattamente quello di 456. Inteso come un triangolo rettangolo di lati 4 e 5, l'ipotenusa dovrebbe essere la radice quadrata di 41, e la esprimerà con 6 +113/280


106

SECONDO FATTORE. Esso è posto dunque nel 3° “nato”, che vale al posto del 1° che doveva cedere al 2° e... invece l'ha ucciso. Coi primi due, Dio voleva creare un 38=CAINO +23=ABELE, uguali a 61, e – nonostante la ribellione vana di Caino – Dio alla fin della fine l'ha fatto. Con 800/130 ha dato 61 ai suoi figli che – come figli del 10 – sono i suoi decimi. Glieli ha dati IN ETERNO facendo alternare in perpetuo e nell'eternità del tempo decimo, 500+CAINO con 400+CAINO+ABELE, ossia il periodo di 538461. Chiarito che OOOOOOOOOO questi dieci 13 suoi interi serviranno per generare dunque una dimensione che necessariamente si chiamerà SET=40, essa dovrà vivere quanto dura tutto quanto, non più con riferimento al 1000, ma alla prima parola BRASYT=913, posta IN PRINCIPIO. Con questo accorgimento, che il TOTALE 913 in BRASYT si muti nell'unitario espresso dal 912/1 Il 2° FATTORE denominato SET dunque esisterà 912 anni. Infatti egli è 1, e la sua unità, sommata a 912 anni, si muta nei 913 totali in principio nella prima parola che è anche il titolo dell'intero primo libro del Pentateuco che poi nei unifica i primi 5. Bisognerà a questo punto determinare quanto vi è di PRESENTE in questa durata di 912 anni, e quanta sua parte dovrà essere spostata nel FUTURO della prossima generazione. Nel primo fattore abbiamo tolto l'area dai due lati 100 e 100, avente una lunghezza 200. Poiché il movimento vale 7, esso, inserito nel 200 e tolto di mezzo, rivela che è 193 tutto il movimento del 7 contenuto in esso. 807 e il valore che risulta. Lo è coerentemente al fatto che l'800 di prima si è spostato di 7. Con 912 -807 = 105 abbiamo il FUTURO nelle generazione seguente.


107

807/105 è il nuovo rapporto che va a integrare il primo. 800/130 +807/105 = 13,8395604 con un periodo a 6 cifre che ora è divenuto. Anche qui: 395+ 604= 999 è la solita onda, che va su e giù in eterno, rispetto all'eternità. Questo eterno periodo è funzionale a FISSARE 138 decimi. Vedete quanto è presente CAINO=38? Ora si è disposto a percorrere tutto il 100. O, meglio, dato che l'energia è 100 (data da 10x10), essa diventa “massa” muovendosi per quanto vale CAINO. Con questo numero – in Fisica – si è determinata la costante di Boltzman dei gas che esprime l'energia posseduta da 1 grado Kelvin di calore. Essa vale esattamente 138 x 10^-25 J K^-1. Il che mette in relazione la dimensione 38 con quella 25, che, con 38x25=950 sarà tutta la vita assegnata al decimo e ultimo fattore. SET comincia a esistere nel 130, dura 912 anni, cessa nel 1.042. Essendo stato generato nella fattispecie del dinamismo, si ritrova giustamente a essere 7x6=42, nel percorso dei 1.000 interi anni posti in principio. 42 potenzia i 6 giorni per andare da -3 fino a +3, don la settimana che considera tutte le dimensioni della velocità 6/1. Il valore assegnato alfabeticamente, ai due esistenti fino a questo punto, è di 30+40=70, ed ha portato coerentemente a tutto il movimento del ciclo 10, quando percorre da -30 fino a +30. 1.042 : 70 vale un 14 dato a ciascuno dei 70, ossia un intero 7 che si muove di 7.


108 Poiché 14x70=980, sono condivise 62 dimensioni che sono proprio dovute all'esistenza di CAINO nel 100. Infatti, quando il 38 si pone in principio nel 100, si muove interamente di 62. Questi resti indivisibili – in verità – sono i FATTORI indivisibili che comandano ogni divisione PERFETTA. Sicché è tutto il movimento nel 100 di Caino che si pone IN PRINCIPIO di indivisibilità e permette che a ciascuno dei 40 poi sia concesso esattamente un 7 che avanza di 7. Io vi mostro questo per farvi capire che quando siamo arrivati a determinare il valore preciso della Costante di Boltzman dell'energia di 1 grado Kelvin di calore lo abbiamo potuto fare con questi due fondamentali rapporti: 800/130 +807/105 laddove 13x105=1.365 sono i 365 giorni di un anno sommati al principio posto 1.000. È chiaro che tra i valori NOMINALI e ANNUALI c'è relazione perfetta. Poiché quando 1 avanza di 1 si è spostato in tutto,allora accade che il 1.000 che non aveva dato 70 anni alla vita del primo (ADAMO), quando ad esso aggiunge il secondo (SET), gli ha dato quel totale 30+40=70 che mancava al primo, in PURO TALENTO, quello nominale. 138 ha il 38 del Nome Caino che si è sommato al 100 di tutta l'energia e ne ha dato una massa termica unitaria. Vorrei porre in evidenza questo puro rapporto che esiste solo nel secondo, e che è dato da 807 : 105 = 7,6857142 con un periodo seguente che è della stessa famiglia di 1/7=0,142857, ma sfasato perfettamente. 76 decimi sono l'energia di 66 decimi spostata totalmente di 10 tanto da essere la sua massa totale. Ebbene 807 è il valore alfanumerico dei 12 nomi che abbiamo io e mio fratello, io in 381 quantità, egli in 426. 76 è lo spostamento 10 del nome primo, di me, Romano. E io e lui siamo i due esistenti in quel SET rappresentato da nostro padre nato nel 7-7-7 come un SET Trino.


109 Ebbene, quando io sostengo che il passato è la proiezione del presente, in un calcolo reale in grado di mettere sempre anteposti, uno dopo l'altro, tanto da apparire essi le premesse di quanto accada oggi, io lo affermo proprio per quanto osservo chiaramente esistere in tutto quanto riguarda me e la mia famiglia. Il passato sembra essere proprio la proiezione nostra – familiare – in quel futuro nostro estremo che parrà come l'estrema origine nostra posta IN PRINCIPIO. Infatti, quando io risalgo di tre generazioni sole rispetto alla mia, di me che valgo 381 in sei parole con tanto di separazione di una cifra tra parola e parola, essendo 381 solo in 6 parole al lavoro, per le 36 sole impegnate (quelle del valore di 36=ALH=Allah), e poi sono necessari i 6 indispensabili “sabati” per rendere di 42 cifre tutto questo nome, io risalgo – come Gesù a sua nonna Anna – a mia nonna Maria Teresa. Come sant' ANNA=26 fu sposa di San GIOACCHINO (che vale il 78 della trinità del 26, in 7+9+13+1+3+3+8+9+12+13=78) così li fu maritata in sostanza ai 5 uomini come le 5 dita di una stessa mano. Non volevano rompere l'unità della famiglia e uno solo si doveva sposare e avere discendenza. Si chiamavano: 75=FRANCESCO=6+16+1+12+3+5+16+3+13 60=MAURO=11+1+19+16+13 83=GIOVANNI=7+9+13+20+1+12+12+9 48=NICOLA=12+9+3+13+10+1 57=CARMINE=3+1+16+11+9+12+5 57=BARATTA=2+1+16+1+18+18+1 381 nelle 42 cifre totalmente al lavoro e senza nessuno spazio divisorio, visto che erano già stati divisi in 5 distinte persone, a differenza di me, che sono uno solo e li ho in me come valori distinti. Il padre di mio padre, Torquato Vincenzo come il mio ultimo nome e l'ultimo dei 5 nomi anche di mio fratello (oltre il comune cognome), nacque secondo me, nato il 25 gennaio nascendo lui il 26 gennaio.


110 Ed è stato nella mia famiglia quel che è stato mostrato nell'antefatto di un Abramo che sposò la sua sorellastra. Il padre di Torquato Vincenzo, di nome Cesare Amodeo amò due sorelle ed ebbe da una (quella legittima) mio nonno, da sua sorella ebbe Innocenza Bonamore (che passò per figlia illegittima di padre ignoto e le fu affibbiato il cognome che si usava in quei casi). Accadde che i due figli (il legittimo e la illegittima) si sposarono. In tal modo Cesare Amodeo fu collegato al Terach, padre dia di Abramo, sia di Sarai. Sposandosi Abramo e Sarai, prefigurarono le nozze incestuose tra mio nonno e mia nonna. Luigi – mio padre – fu il terzo figlio avuto da loro e si pose allineato con Isacco, che analogamente aveva avuto Ismaele, prima di lui, avuto dall'Egiziana Agar. La mia generazione è allineata con quella dei gemelli Esaù e Giacobbe. E nella mia – virtualmente – mio fratello è stato legato a me da una sorta di gemellaggio autentico. Infatti io fui moribondo il 4 giugno 1940.. e vi morii. Ma un miracolo, annunciato nottetempo dalla madonna a una scolaretta di mia madre, quella mattina mi diede veramente una vita nuova. Fui rimesso al mondo intorno alle 10 di mattina e attorno alle 10 di sera fu concepito mio fratello. I miei genitori, per la gioia di quel miracolo inatteso entrato di prepotenza nella mia vita, si amarono. Quando in Bibbia libro 1,25 sono descritti due nel grembo di Rebecca, che litigano e costringono la mamma a chiedere il perché di tanto dolore da lei patito, e il signore le risponde che in lei ci sono due popoli... siamo io e mio fratello. In Bibbia il Signore le dichiara che uno sarà maggiore dell'altro (il Romano-Esaù, maggiore del popolo di Israele-Giacobbe) ma che infine lo servirà. Infatti la fede del popolo Romano darà modo a un Papa di mutare in Natale di Cristo quella nel Dio RA Romano, Dio del sole, ricorrenza celebrata nel Sole Invitto il 25 dell'ultimo mese, nel mentre


111 io Romano son nato prima, il 25 di Gennaio, e proprio secondo il libro di Bibbia 1,25 che sta poi all'origine della sezione aurea che porta all'intero mio nome. Quella nuova vita mia, iniziata alle 10 di mattino del 4 giugno 1940, fu solo di 12 ore prima del reale concepimento di mio fratello. Ed io R. vengo prima di BEN, come Ruben del 12mo figlio di Israele Beniamino. 338 io in Romano Antonio Anna paolo Torquato Amodeo e 426 lui in Benito Vittorio Anna Giovanni Vincenzo Amodeo 807 siamo noi due all'origine degli 807 anni in cui il secondo della struttura di potere chiamata SET impiegò 807 anni dei suoi a fare figli e figlie poiché il suo denominatore 105 fu proprio quello centuplo dell'intero libro di Bibbia, unitario nel n. 1,05. Io e mio fratello avremo il CENTUPLO QUAGGIU' attraverso quel risultato già detto di 6,7 nell'eterno periodo di 1/7=142857, ma preso in contrapposizione poiché comincia con l'857 che è contrapposto al 142 che come modello è tutto il volume 140, del 70+70. 1000/142 = 70 di interamente diviso con 30+30 di condiviso, le POTENZIALITA' estreme da ADAMO=60 fino a NOE'=60.


112

TERZO FATTORE. 1 : 19,52622733566

è le sua sua matrice.

Essa determina questo suo TALENTO. 05=E è 5 in 1. Dunque è un 6. 12=N è 12 in 2. Dunque è 12+2=14 e 12x2=24 13=O è 13 in 3. Dunque è 13+3=16 ed è 13x3=39. 17=S è 17 in 4. Così 17+4=21 (tutto) e 17x4=56=100/2 ovunque. 47 = ENOS è il suo nome Ritroviamo questo valore nella dotazione del “nome di Dio, laddove: AAAAAAA D E I L MM NNNNN OOOOOOOOOO 7 +4+5+9+10 +22 + 60 + 130 = 247 Abbiamo fissato il flusso totale 47 del piano a lunghezza 100 e 100, piano di energia. Venuto terzo dopo 30 e 40, porta il totale a 0117. Cosa è questo 117? 0,1231 è la data del 31 dicembre. Sottraendole 0,0117 diventa: 0,1114 il 14 di novembre corrispondente al giorno numero 318 dell'anno che inserisce un 1 in mezzo al 38=CAINO. Laddove 381 è la CAUSA (del mio nome intero) che porta 999 a ridursi al 618 nella sezione aurea, causa che poi viene allo scoperto come terzo valore, questo terzo valore determinato con ENOS che porta a 117 è tale da ribaltare l'ordine di 81 in quel 18 che è il suo complemento al 99 dato da 81+18.


113 Pertanto questo terzo fattore mostra non l'azione 3^4=81, ma la reazione ad esso nella lettura rovesciata. Il giorno numero 318 dell'anno è ottenuto dall'intero estremo dell'anno cui è sottratto esattamente questo 0,0117. ENOS in italiano <è> il tutti <Nos> Romano di un AMODEO=47. Abbiamo ottenuto che quanto aveva avuto inizio come se fosse diretto <A Amod> (con Adamo), sia giunto, con il terzo, finalmente al 47=AMODEO essendo il rappresentate di TUTTI NOS. È il 47 che è uno dei tre valori, associato al DIO=26 che è Trino in 78 e che forma <Antonio e Anna>. Come incide rispetto a quanto è in principio di 1.000, questo complessivo 117? Incide quanto 1.000 -117 = 883 La radice quadrata di 1,25 (Genesi 25, ma anche la base della sezione aurea che in 0339 presente la trinità del 113 e che io qui mostro in questo risultato a 21 cifre: 1,11803398874989484820 fino allo 0 nella 20ma cifra decimale... 883 4004 Il numero 887 che segue allo 0339 di cui ho già riferito, è questo 883 che viene dopo. La sua ultima cifra 7 sormonta un 4 e un 4 alle dimensioni decimali 10 e 13. Dopo 887 segue una serie di 49-49 e di 48-48 che sono due 7x7 e due 6x8. Esprimono il piano di libertà 7x7 del piano del complesso 8x6 avanzante dovunque. Il finale 2 alla dimensione 19ma aggiunge infine le 2 dimensioni dell'area unitaria.


114 Il terzo FATTORE definisce ciò che accade nella terza terna, dopo che 1,1180 si era prima definito in 339 e adesso in 883+4=887 fino alla dimensione di 10^-10 che è quella unitaria. Il ciclo 10, totale, arriva obbligatoriamente ad aggiungere infine 4 dimensioni alle 1,1180339883 che, aggiunte a 4, in effetti le moltiplicano per la potenza a indice 4, considerando che questa somma di indici è il prodotto: 10^1,1180339883 x 10^4 che esprima “quante volte” sia maggiore della dimensione totale 10 miliardesima, espressa in 10^4 unità. Si fa prima se si parla di una struttura “atomica” nella sua dimensione. ESISTENZA. In quanto alla vita, che cosa dobbiamo assegnargli? Con il FATTORE 2 (chiamato SET) abbiamo velocizzato per 10^7 (come 800+7 in indice) quanto esisteva nel primo chiamato ADAMO. Adesso si tratta di ridurre la velocità del secondo al puro spazio percorso dal terzo FATTORE (chiamato ENOS e che <è NOI>). Cominciamo dal denominatore, che era stato ridotto a 105 di movimento della presenza 5x5 tolta di mezzo. Per bloccarla nel suo spazio, dobbiamo creare il modello tridimensionale dello spazio percorso solo in positivo, nel ciclo 10 che va da -5 fino a +5. Avremo un cubo in cui la somma in linea dei tre lati sarà di 3x5=15. Se poniamo questo 15 nel movimento lungo 105, noi ne delimitiamo solo lo spazio percorso da questo cubo il cui lato è 5. 105 – 15 = 90 è proprio tutto il percorso del ciclo 10 nel 100. Il numeratore in velocità era 807. Incrementato di 8 (che è tutto il 7/1 bloccato in cui 1 si sblocca e muove di 7), 807 passa a 815. Partendo non dalla seconda fase, ma dalla prima (data dal modello iniziale della massa 800 di questo 2^3), Allora si lancia 800 in tutto lo spazio reale e solo positivo, se gli si aggiunge il 15 che sotto, nel denominatore, invece si muoveva e dunque si toglieva.


115

815/90 sarà il suo rapporto, e la durata della sua esistenza

sarà di 905 anni. Laddove 815 è considerato PRESENTE, abbiamo che quanto è demandato al suo successore è il 90. Poiché questi sono “indici” che in verità “combinano tra di loro” potenze basate sul comune universale 10 che fa da loro DIO ed eleva tutto in potenza di se stesso, noi nelle somme terremo conto di questo effetto combinatorio “divino” che genera una quantità “esponenziale” che è la sola pura virtù matematica può date grandezza a un puro punto geometrico che per definizione non ne ha alcuna. Per quanti punti zero noi possiamo affiancare non non otteniamo mai alcuna VERA lunghezza. Ma quando moltiplichiamo 10^0 x 10^0 x 10^0 allora abbiamo un cubo in una terna di lati 1 che diventa lunga 3! Dire poi che 1 in lunghezza è 3 in lunghezza (quando diventa un volume) è quella mostruosa affermazione di un CAINO, che dopo di avere affermato che 1 è 3 e 3 è 1 con la C, assume che 2 è 1 e 1 è 2! Ciò può avvenire solo in chiave “divina” di un NIENTE che sia talmente ONNIPOTENTE da mostrarsi un TUTTO e viceversa. Sono gli ASSIOMI della matematica. Sta di fatto che tutte le grandezze della natura sono EPONENZIALI e dunque ILLUSORIE. Esiste il logaritmo naturale in grado di abbattere le grandezze esponenziali. Esso è ricavato da un 1 cui si somma un valore ennesimo così piccolo che è pressoché 1 e basta. Ma se esso è elevato alla potenza inversa a questo 1/N che è aggiunto, allora si fissa in un numero fisso che non varierà mai: 2,7 1828 1828 459045 0. Io ho separato le cifre solo perché fin ai valori decimi in linea esiste l'unità della massa, ottenuta da 1 dm^3. Pertanto 2,7 è la presenza ¼ del quadruplo dato dal 10,8.


116 10,8 presenta in linea – nel 10 – il volume 8 e lo perfeziona poi in quegli 8/10 che sono il valore inverso dei 10/8 da cui deriva l'area 1,25. Pertanto 10,8 è la rappresentazione tutta inversa che nel 10 presenta il volume 2^3 e negli 8/10 aggiunge la visione uguale e contraria agli 8/10. Seguono (nella apparente prospettiva tutta decimale data alla grandezza) sue serie di 4 dimensioni uguali, che possono essere decisamente sommate. 1828+ 1828= 3656 unità che in decine sono 365 giorni e 6 ore 24esime, allorché 2^10=1.024 le mostra chiaramente aggiunte come pire ore di rotazione numerica, al SOLO 1.000 esistente “in principio”. Accade perché questi numeri sono UNITARI e come tali non sono mai dei TOTALI. C'è sempre una unità trasferita sotto. Altrimenti 10 è sprovvisto di una sua unità, e con esso tutti i suoi multipli e sottomultipli. 1.000 diventa di 999/1, 100 di 99, 10 di 9. Il che li rende “invarianti”, giacché 9 è numero invariante del sistema decimale. Quando prendiamo TUTTO il reale, noi assumiamo idealmente 10^4=10.000, ma la sua unità è 9.999. Quando assumiamo la sua 50ma parte, noi assumiamo 200Infatti 10.000 : 200 = 50. Ma 200 è numero senza una sua unità. Quando la contiene è 199. Allora 9.999 : 199 = 50,2462311557788944... che esprime IL VERO solo nel 50 unitario. Tutta la parte decimale sono NUMERI CHE GIRANO per una pira e semplice questione numerologica di avere messo a denominatore due 1. Girano in 24 ore. Hanno una genesi 38 nel 100 che -38=62. Sono 311 famoso ciclo di 3.118 anni, quando poniamo l'intero di 10 anni. I Fisici che si ostinano a valutare i decimali, quando calcolano le loro unità, aggiungono dimensioni DI GIRI UNITARI che hanno senso, ma solo come TEMPI di rotazione numerica.


117 Tornando alla base <e> dei logaritmi naturali, 1828+ 1828= 3656, abbiamo che nell'unità data dalla decina abbiamo i 365 anni, e – per virtù intrinseca del ciclo 10, i suoi decimi già seguono il ciclo di 24 ore, di cui 10 appaiono in linea decimale, tanto che sono 6 decimi dell'unità, ma ci' esiste già nel piano a 4 dimensioni, tanto che quel 365,6 esprime nel 6 esattamente 24esimi. Le prime 10 cifre sono due di spazio e 8 di tempo, e hanno portato al volume 10,8 della Terra (a dimensione intera di 10^21 m^3). Le successive 8 hanno ai 365,25 giorni (poiché 6/24 di giorno sono 0,25 giorni). Nel 2,7 1828 1828 459045 0, segue quel 4589450 che è come abbiamo sempre trovato tutti i periodi: sempre in relazione a 999999. 999999 meno 459045 (che sono 45°+90°+45° = 180° di piano = angolo piatto) 540954 che sono divenuti TEMPO. Le tre dimensioni dello spazio (che poi sono 4 di 45°, ma una a destra e a sinistra del nostro asse di vista generano la presenza 90 che proprio appare qui nel terzo, nel rapporto di 815/90) quando sono le due sole del tempo, si dividono in 540 e 954, e sono i 540 minuti secondi, e i 9,50 secondi, quando è centrale il minuto secondo, tanto che da una parte è 90° e dall'altro è 09 secondi. Quello 0 che rende 540 secondi, e quel 9 che rende 9,54 i valori terzi. Noi vediamo così ingrandita ed estesa nel tempo l'esistenza della terra, in virtù di una visione attuata in valori illusori ed ESPONENZIALI. Quando ci sono in matematica, si usa la base <2,7182818284590> per eliminare le distorsioni esponenziali! E noi vediamo la Terra avere l'unità di questo valore esponenziale ottenuto per la virtù DIVINA della base 10 di creare dimensioni illusorie che non ci sono.


118 Osserviamo nuovamente la base cabalistica ebraica: 001 002 003 004 005 006 007 008 009 010 020 030 040 050 060 070 080 090 100 200 300 400 500 600 700 800 900 Essa da una rappresentazione esponenziale. Infatti il 9 di incremento nella prima riga. È divenuto 90 nella seconda e 900 nella terza, pur restando sempre 9 volte la propria origine. Ma 1 si è esaltato in 10 e poi in 100. Il numero 111 è una esaltazione trina, perché se osserviamo i numeri che ci sono sono 1+1+1=3, e se pensiamo che sono punti senza alcuna dimensione reale, sono 0. Sono 3 solo se li confrontiamo con gli opposti dati da -3. Esistono provvisoriamente finché dura la vista DISSOCIATA, nella nostra vita reale in cui da quando nasciamo fino a quando moriamo vediamo solo tempo in AVANZAMENTO che è apparente e dovuto solo alla PREMESSA (tutta virtuale) di un esistenza IN NEGATIVO. E poi tutto questo nostro mondo, generato in tal modo, continua nella sua azione di creare sempre maggiori premesse. Solo si questa base possiamo PREMETTERE una Divina Bibbia che sia in gara di andare fino alla BASILARE PREMESSA di quando esiste solo la POTENZA di un 10^10 intero che però per noi appare PRESENTE solo in 10^3, in razione di 7 dimensioni della base 10 che si pongano come il rispettivo FUTURO. Con tre scatti di questo che esiste IN PRINCIPIO, sommiamo 800/130 +807/105 +815/90 = 22,8951159 La rotazione numerica del tempo periodico sta nelle 6 cifre ultime che girano all'infinito. Essendo il 3 la definizione piena dello spazio, il periodo esprime la relazione non più all'1 uguale a 0,9999 all'infinito.


119 951+ (le sue prime 3 cifre di quanto è in positivo) 159 (le sue ultime 3 di quanto è in negativo) = 1100 È tutto il percorso di 10/1 le cui 11 D. valgono il 100 dell'energia totale di 10x10 e il prodotto per 11 le trasforma nella corrispondente massa in moto totale. É un intero percorso che quando è uguale è elettromagnetico, ed è dato da 550+550. Questo risultato fissato in 228 decimi è in sostanza la somma dei nomi di Dio corrispondenti a Romano Anna Antonio Anna Paolo = 66+78+26+51=221 In questo 228 al 221 è sommata tutta la dinamica 7. Nato nell'anno 235 dato da 130+105 (Adamo+Set), questo TERZO FATTORE (chiamato Enos), durando 905 anni esiste fino al 1140. Con questo rivela il nesso con quel 117 che sottratto ad un anno intero espresso in 0,1231 (31 dicembre), portava alo 0,1114, quadridimensionale. Questo 1140 è ridotto alle tre dimensioni nelle sue 114 decine unitarie. Diventa unitario solo moltiplicandosi per 4. E allora diventa esattamente l'esatto 456 che incrementa ogni cifra di 1, e che si otterrà alla fine con tutto il valore assegnato in nome, a tutti i 10. 30=ADAMO + 40=SET + 47=ENOS = 107 che difetta ancora delle 349 che sono 345 (la crescita unitaria) +4 poiché la nostra realtà spazio-temporale appare espansa a 4 che però sono QUARTI. 1140/107 divide esattamente dando a ciascuno dei 107 il ciclo 10, mentre resta in comune e indiviso la libertà “divina” (=x10) del 7. 1140/47 da a ciascuno (di un <è Nos>) le 24 ore di un giorno.


120

QUARTO FATTORE. 1 : 32,77397853078

è la sua matrice.

Il quarto che poniamo all'attenzione è espanso per 4 volte 1 e allora lo definiremo con 4+1=5 “bugie”. 03=K <1 vale 3>. Dunque 1+3=4. E 1x3=3 05=E <2 vale 5>. Dunque 2+5=7, E 2x5=10 12=N <3 vale 12>. Dunque 3+12=15. E 3x12=36 01=A <4 vale 1>. Dunque 4+1=5. $x1=4 12=N <5 vale 12>. Dunque 5+12=17. T 5x12=60 33 = KENAN è il suo nome (la C di casa, che suoni come K). Un simile divino TALENTO che vive 33 anni è quello di Gesù Cristo. Naturalmente queste affermazioni “false” possono trovare una ragione relativa. 1 vale 3 come un volume di tre lati. 2 vale 5 come in due tempi nel ciclo di due 5. 3 vale 12 come tutte le 4 dimensioni dello spazio. 4 vale 1 come l'unità dello spazio-tempo. 5 vale 12 come i 60 primi di una ora, o i 60 secondi di 1 primo e i 60 terzi di un secondo. Fissare le dimensioni di una realtà verosimile introdotta con questa precisa sequenza, porta al nome KENAN. Avremmo raggiunto lo stesso scopo del 33/1 che sono la percezione unilaterale di una terna spaziale esatta in 99 unità, qualunque ordine avessimo tenuto ragione misura prima per BLOCCHI legati al valore unitario della parola. Solo dopo entra nel dettaglio di quale condizione esista per prima. Lo stesso 41 di ROMA e AMOR, ma anche di un ENOCH che vedremo, contano allo stesso modo. Ma se vogliamo che le cose siano su un piede di parità, devono avere lo stesso numero di lettere. ENOCH ne ha 5 ed esprime 10/2, ROMA ne ha 4 ed esprime la realtà, con quelle 4 cifre.


121 Non a caso UNO, DUE e TRE hanno le stesse tre cifre, differenziate poi solo per i valori esistenti in ciascuna di essere. Come progressione, del TALENTO assegnato, aggiunto questo 33 al precedente 117, lo porta a quel 150 che “realizza” (dimezzandolo) tutto il percorso intero da -150 fino a +150, che – in 300 valore intero – è l'energia 100 che si è mutata in massa muovendosi per 3 volte. ESISTENZA. Sotto il profilo della durata di questa QUARTA AZIONE, va detto che con la terza avevamo ridotto tutto ad una lunghezza puramente spaziale. La durata 90, della vita di papà Enos, deve perdere il valore di presenza di un piano che sia lungo 10 e 10. 90 -20 parte dalla IDEA che questo 90 in linea possa essere un volume, tanto da generare un flusso unitario in 70. Le dimensioni 10 e 10 tolte, nel loro possibile prodotto sono una area 100 che si muove per una lunghezza di 70. Questo denominatore è il tempo del futuro, messo in linea di flusso, e vediamo come dalla lunghezza 90 abbiamo potuto estrapolare tutte le dimensioni di una creazione 7, fatta dal DIO 10 che esalta tutto nei valori esponenziali della sua base. Il numeratore spaziale era 815 nel padre di questo 4° fattore. Esso deve incrementarsi della presenza 25, divenendo 840. Se infatti il denominatore diventa la pura velocità 70, allora deve riferirsi logicamente a tutta la realtà 10+30, aggiuntasi alla massa 800 esistente unitariamente in principio in ADAMO. La vita diventa lunga 70+840=910 anni ed è davvero il valore unitario dato da 1.000 quando, sottraendogli un 90 (in cui 9 è il numero invariante del sistema decimale), ripropone il 1000 alla D. 910 che è tutto il moto di 3 in quel BRASYT=913 che c'è in principio.


122

840/70 è dunque il quarto FATTORE, denominato con le 5

dimensioni chiamate Kenan.

800/130 +807/105 +815/90 +840/70 = 34,8951159 Il periodo è invariato poiché questo rapporto vale quanto 12/1 Se aggiungiamo a questo totale di 348 quantità (ben determinate dal periodo eterno identico) le 33 esatte del valore di Kenan, allora otteniamo esattamente tutto il valore 381 del “nome segreto di Dio”, che si sottrae a 999 e determina il valore 618, seguente ad esso nella scala dei rapporti perfetti della sezione aurea. Da notarsi che in Bibbia l'Arca di Noè sarà denominata in lunghezze di 300 cubiti larghezza di 50 altezza di 30 e 1 per arrivare al tetto. Una costruzione nei tre piani della gerarchia cabalistica. DURATA DELL'ESISTENZA. Entra in azione nel 325, dura 910 anni e cessa nel 1.235. Ebbene è la realtà del pieno incremento unitario dato da 1.234/1, quando il denominatore 1 si somma al 1.234 di una perfetta unitaria crescita. Questa durata, ripartita su tutto il valore 325, che lo ha causata, assegna esattamente il decimo tondo tondo di CAINO=38 a ciascuno. Se invece la riferiamo solo al valore del terzo, che è 70, il risultato assegna 17 a ciascuno oltre a 90/2 di valore condiviso. Poiché la somma del terzo e del quarto aveva portato all'ideale 381, 1235 : (90+70) = 77/10 divisi con uno spazio a 3 dimensioni condiviso. 1235 : 381 determina invece un 3, con la condivisione di tutto il moto di 2^3 nel 100.


123

QUINTO FATTORE. 1 : 9,0818263559534808 è la sua matrice. Completa tutto il percorso medio delle 10 cause. Dovremo avere presenti tutte e 8 le dimensioni del complesso dato da 2^3, pertanto 8 cifre. E la presenza entrerà in azione in questo modo esatto: 1. 11=M il 1° è 1 spostato di 10, interamente. 2. 01=A il 2° ne indica la sua unità. 3. 10=L il 3° ne indica il suo intero lato 10. 4. 01=A il 4° ne dà l'unità spaziotemporale. 5. 10=L il 5° ne dà il valore intero da -5 fino a +5 di calore. 6. 05=E il 6° ne quantifica tutto il moto reale in 10/2. 7. 05=E il 7° ne quantifica tutto il moto residuo in 10/2 8. 10=La cifra 8 nel fissa intera l'unità ciclica 53 = MALALEEL è il suo nome. Questo 5° mostra in 53 un 1 come una settimana che si muove per tutte le 52 di un anno intero. E' tutto il moto del 3° nome, che valeva 47, nel 100. Da 100 -47. Collocato questo numero 5 tra due estremi, il 1° FATTORE e il 10° che è 30 esso pure nelle tre lettere di NOE', si compone in 53 con le 5 cifre del primo e le 3 dell'ultimo. Nel mentre come cifre vale la somma 5+3=8 delle cifre estreme. Ebbene, qui entra in campo un altro fondamentale gemello, fondatore della città dei 7 colli e chiamato ROMOLO. L'unità e trinità ROMO vale 16+13+11+13=53. Succederà la cosa PAZZESCA che tra i 2 estremi, dovrebbe figurare anche il medio. Gli estremi servono a illustrare il medio. Ora poniamo in essere solo ADAMO e NOE' anagrammandolo in AMODE' ANO. In mezzo manca proprio quel 53 che porterebbe 30+30 al 113 che è l'unità dello spazio che è trino in 339, sì, quel valore che segue il 1,118 nella sezione derivante dalla radice quadrata di 1,25.


124 1,25^0,5 = 1,1180339 fino alle 7 cifre dell'intera dinamica. Se si mette conto anche di Malaleel=53, gli estremi e il medio sono questo 113, che è Uno e Trino nel nome che abbiamo trovato a... Dio. Ebbene, introducendo Romolo, Uno e Trino fondatore di Roma: MODE' o Rom ANO rivela proprio quanto il Signore stra creando nella prima premessa a tutte le altre. Ma – cari amici – Amodeo Romano non sono cognome e nome mio, dell'asino che io sono! Lo sono della VERITA' che mi guida e mi consente di rivelarvi ciò che Dio ha premesso proprio nella prima premessa, quella della STRUTTURA del mondo strutturata con 10 FATTORI. Questo quinto aggiunto porta il 150 al 203 del flussi di tutto il 3, nel piano a lati 100 e 100. ESISTENZA. Dobbiamo definire idealmente ora la vita reale da assegnargli. Il denominatore del 4° era divenuto 70, pura velocità. Dobbiamo definirla, rendendola quella di un valore significativo. Pertanto, poniamo allora in principio, in 70, i 10/2 del ciclo unilaterale del moto nell'uni-verso, per stabilire il suo spazio percorso. Da 70 -5, lo spazio percorso è 65; questo è il suo FUTURO. Abbiamo talmente operato bene, che il 130 di Adamo per generare il futuro esistere di Set, si è dimezzato in 65 anni vissuti dal 5° fattore, per il futuro 6°. Dovremo agire in modo analogo, partendo dagli 840 anni, che costituivano il presente del 4°, per determinare ora gli anni di presenza relativa a questo 5°. 840 aveva aggiunto 10+30 come incremento della massa 800 concesso al 1° fattore, denominato Adamo; ora dobbiamo ridurre questo 40 aggiunto al 4°, togliendo ad esso tutto il ciclo di 10 anni che da -5 vanno fino a +5 anni.


125 Avremo così la presenza di 830 anni, in cui il QUINTO FATTORE può riversarsi del 65 destinato alla sesta generazione. La DURATA INTERA della vita, sarà pertanto di 65+830 = 895 anni.

830/65 è il rapporto interno tra la vita presente nel 5° fattore

e quella riversata nella sua causa figlia.

800/130 +807/105 +815/90 +840/70 +830/65 = 47,6643467 Il rapporto che era cresciuto a 34,8 fissato dal periodo, diventa così 47,6643467 in cui o evidenziato a colori il periodo eterno. 643+ 467= 1100 è il periodo eterno di 550+550 quando sono uguali (elettromagnetici). Con il 5° siamo arrivati a distribuire il valore di Enos o di Amodeo, da tutte le parti in quei 6 decimi. Entra in scena ora 65 anni dopo il 325, nel 390 che rivela di essere tutto il percorso di 10 nel 400. Vissuto 895 anni in più questo FATTORE quinto è in essere fino al 1285.


126

SESTO FATTORE. 1 : 11,09680235164 è la sua matrice. Con le sei dimensioni dei 6 versi, giungiamo a compiere un percorso intero in 10/2, pertanto il sesto fattore avrà 5 dimensioni nel nome. 09=I per 1° è tutto il moto 9 di 1. 01=A per 2° è il suo 1. 16=R per 3° è tutto quanto va da -2^3 a +2^3, carica della realtà 05=E per 4° la realtà è in tutto il tratto reale di 10/2. 04=D per 5° è lo spaziotempo espresso in calore ( o E.M.) 35 = IARED è il suo nome, Si rivela il ribaltamento del 53 come quello giusto a introdurre anche tutti i tre versi negativi. Porta il 203 a 238 che ora è il piano a lati 100 e 100 di energia nel flusso 38 di... CAINO. (= ca' in O. in Ognuno). Poste le cose in questi termini, a questo sesto il Signore, che vale 1.000 in principio, dà a Iared tutto il movimento di CAINO=38, tanto che 1.000 – 38 = 962 anni sono dati tutti quanto al sesto. Poi parte dal moto 100 di 100, l'area che abbiamo vista avere il flusso di 30, e ci mette dentro ancora il 38 di Caino, tanto che 200 -38 = 162. E questi sono gli anni di Iared per generare la causa del prossimo 7° fattore. Ne consegue che gli anni per generare il complesso di tutti gli altri fattori resta dato da 961 -162 = 800. Pura energia del sistema nel suo complesso unitario.

800/162 è il rapporto inserito nella vita del SESTO FATTORE. 800/130 +807/105 +815/90 +840/70 +830/65 +800/162 = 52,60261836928... con un periodo divenuto di 18 cifre.


127 Siamo arrivati alle 52 settimane di un Anno che vanno dovunque, con quei 6/10. Entra in atto nel 460 e – durando 961 anni – cessa nel 1.422. Tutto il tempo che lo ha costruito, ha assunto il quantitativo molto significativo del flusso 222 di una area con 200 e 200 come lati. Significativo anche l'anno fino a cui il tutto esiste: il flusso 22 dell'area a lato 700 e 700 Ma è ovvio. Il 6° FATTORE è proprio quello che conclude la definizione di tutto il sistema complesso dello spazio. Se ricordate la somma delle matrici di tutti e 10 i fattori è il 222.


128

SETTIMO FATTORE. 1 : 19,52628040908 è la sua matrice. Conclude l'opera 7, con le 5 dimensioni di tutto il percorso di 10/2. 05=E 12=N 13=O 03=C 08=H 41 = ENOCH è il suo nome. 238+41 sale al 279 che è il flusso di 10 x3x3x3 dell'area 3x3 che, espressa in lunghezza di linea è in ogni lato il 4,5 corrispondente all'ottava parte del 36 dato da 6x6. In un triangolo rettangolo avente per cateti la realtà a 4 dimensioni e il ciclo reale in 10/2, questo valore 41 di Enoch è la somma delle aree dei due cateti corrispondente all'area dell'ipotenusa, che è la linea congiungente le due azioni poste in sequenza. Pertanto il 7° fattore è quello corrispondente – come quadrato – alla somma dei quadrati dei due vettori lineari 4 e 5. ESISTENZA. Ciò porta alla durata intera di una vita lunga in anni come il numero di tutti i giorni interi in una anno: 365 anni. E' un numero che deriva esattamente da un 26 che <è quel che è>: 26, e dunque è 52 dando ascolto proprio a quel 26=YHWH letto Jahvè da alcuni e Geova da altri, e che significando <io sono colui che sono> essendo il 26 (come uno posto in principio), lo è poi anche nel suo intero moto ed occupa 52 quantità della divina creazione in 7 giorni. Essendo 11 tutto il moto unitario di uno che si sposta di 10, quando il 41=Enoch cammina con Dio (con il 10/1), lo fa esattamente con le 11 dimensioni che lo portano alle 52 settimane dell'anno.


129 Di questi 365 anni la PRESENZA è intera nei 300, mentre 65 sono destinati al TEMPO FUTURO, per generare la Causa n. 8.

300/65 è il rapporto interno tra il movimento unitario in 300,

dell'energia 300 e quel 65/1 che è 1 che si muove quando è nell'energia immobile in 66.

800/130 +807/105 +815/90 +840/70 +830/65 +800/162 +300/65 =57,2180029... con un periodo di 18 cifre. Questo quantitativo, che è quello totale che si è riversato di causa in causa fino a questa settima rappresenta tutto il movimento 7 del flusso relativo ai 100/2 dell'universo, mentre lo 0,2 presenta la lunghezza di un piano in cui ciascuno dei due generatori è il tempo di 1/10. il 1800 che segue, come prima parte di un periodo a 18 cifre, essendo nella dimensione di ¼ dell'area di presenza, rappresenta l'angolo piatto formato dal piano frontale. Il 7° fattore entra in atto 65 anni dopo i precedenti 460, dunque nasce nell'anno 622; aggiunti i 365 della sua esistenza reale, cessa l'esistenza nel 987. Anche a questo riguardo, “cammina con Dio”, poiché, unito a tutto il tempo esistito per costruirlo nella sua determinata e singola essenza, è tutto quanto il percorso dell'Unità e Trinità di Dio, che è posta in 10+3, poiché 987+13=1.000. Se vogliamo sommare i 13 anni di Dio ai 622 (sempre di Dio) che hanno preceduto il suo tempo specifico, allora è il 635 ad aggiungersi ed è il flusso 7x10/2 del piano a lati 300 e 300 che allineano sui due lati il cubo espresso in linea, dell'energia 10x10.


130

OTTAVO FATTORE. 1 : 9,0811516657878980743893 è la sua matrice Con l'ottava causa raggiungiamo il totale, e avremo 11 cifre ad esistere: 1. 11=M 1° il moto 10 di 1 2. 01=A 2° il tempo 1 della sua unità 3. 18=T 3° tutti i 6 versi nelle 3 dimensioni 4. 19=U 4° tutto il moti di 1 in un 10 avanzato di 10 5. 17=S 5° tutto il 10 in velocità 6/1 nelle sue 7 dimensioni 6. 01=A 6° l'unità dello spazio complesso 7. 10=L 7° l'intero ciclo 10 dell'unità 8. 05=E 8° lo spazio avanzante. 9. 11=M 9° tutto il moto 10 di 1. 10 11=M 10° tutto il moto 10 di -1 11 05=E 11° la realtà retrocedente 109 = MATUSALEMME è il suo nome Ciò porta a tutto il moto di 1 in un 10 avanzante di 100. 279 sale a 388. Questo 8° chiude tutto il percorso e infatti arriva in Bibbia fino a morire con il Diluvio Universale. Se Noè fosse stato un uomo, non avrebbe lasciato annegare il suo nonno, padre di Lamech suo Padre. Ma queste sono FORZE della natura e la ottava, che indica la totalità del volume nel suo complesso, è una forza che giunge al limite estremo del mondo nella sua struttura. La causa prima generata da essa in suo figlio Lamech arriverà fino ad anni 1+3 dal limite. La vita nella sua massima estensione è quella data da 1.000 meno 31, che è il volume a lato 10, nella sua esistenza 1. 1.000 – 31 = 969 è così tutto il percorso del volume nel 1.000.


131 Deve generare un rapporto interno che sia dato da i massimi nel numeratore e nel denominatore. Laddove 800 è tutto il massimo della presenza dell'energia, deve porsi in principio in essa tutto il percorso da -3 fino a +3, in tutti e tre i parametri dello spazio. Dunque è un 18 che deve essere presente in tutta l'energia 800, e così muoversi per 800 -18 anni, ossia per 782 anni in cui sono generate tutte le cause. Il denominatore, che indica la causa sua prima, deve partire dal totale di tutta l'energia 100 mossasi di 100 e tale da occupare 200. in essa deve esistere il 13 che è il volume a 3 dimensioni lineari che si è mosso di 10 dimensioni, quelle che significano il tutto in linea. Allora 200 -13 = 187 anni sono utilizzati da matusalemme per generare la sua causa prima, nel figlio Lamech.

782/187

è il rapporto nuovo inserito, che porta il totale a 61,3 più un periodo a 18 cifre. 800/130 +807/105 +815/90 +840/70 +830/65 +800/162 +300/65 +782/187 =61,3 con un periodo a 18 cifre. Con l'8° fattore siamo giunti nei definiti 613 decimi a 300 di distanza esatti da BRASYT=913, tanto da essere il solo flusso 613 di una area a lati 150 e 150 in cui ciascuno allinea i tre lati reali in 100/2 ciascuno, ossia solo nella parte esistente in un verso solo, dell'universo solo a tempo visto crescente. Questo 8° FATTORE entra in azione nell'anno 687, esiste per 969 anni e cessa di esistere nel 1656 che è l'anno del Diluvio Universale misurato a partire dalla nascita di Adamo. Ma se anteponiamo ad essa i naturali ovvi 10 anni esistenti nel principio in linea di Dio, allora l'anno del diluvio accade a 1.666 anni dal principio stesso dell'esistenza del 10 Dieci.


132

NONO FATTORE. 1 : 9,98890728769 è la sua matrice Con il 9, che è il numero invariante del sistema decimale le cifre da inserire sono le 6 di tutta la realtà complessa. 10=L il 1° è il ciclo 10 01=A il 2° è il tempo 1 11=M il 3° è il ciclo 10 di 1 L'AM è L'Amodeo 05=E il 4° è tutto il verso in avanti, e dice che <è> 03=C 08=H un CH=38, il primo uomo Caino giustificato da Cristo 38 = LAMECH è il suo nome. Era il valore del primo uomo Caino che si avvalora come il puro movimento che la sua unità ha rappresentato per portare il valore sulla terza. 388 era il valore cui si era giunti, che poneva il 38 nelle decine, sommato al 2^3 di Padre e Spirito santo. Ora aggiunte un nuovo santi CH=38 e aumenta aumenta il 488, portandolo al 426, dato dal Dio numerico 100+300 fatto con l'energia 100, e quello alfabetico 26. E' il totale di tutta questa serie aurea: 18 +48 +66 +114 +180 = 426 Ebbene essa è il nome intero di Benito Amodeo mio fratello: Benito, Vittorio, Anna, Giovanni, Vincenzo, AMODEO 59 116 26 83 95 47 = 426 Come mai? Perché io fui miracolato da Maria santissima e per la gioia i miei genitori quel giorno si amarono e mio fratello impersonò il segno della vita nuova che io avevo avuto e che in me era parsa solo come una continuazione della prima. Tutto questo rimanda a me.


133 Il rapporto che deve generarsi nel nono fattore è quello del punto movimento 7 di ciò che in Bibbia in 111 è l'unità presente in tutte e tre le gerarchie, delle unità, delle decine e delle centinaia. La vita intera deve essere pertanto di 777 anni. Quale rapporto interno va creato? Nelle cause generiche tutto il moto di 5 in 600 che sono tutti i 6 versi a dimensione 100 dell'energia. A denominatore va posto tutto il movimento del 18 che rappresenta tutti i 6 versi in tutti e tre i parametri lineari del volume.

595/182

si aggiunge al rapporto precedente e lo porta a essere 64,6 più un periodo a 18 cifre legato alle 18 dimensioni che si muovono eternamente. Questo è tutto il conteggio: 800/130 +807/105 +815/90 +840/70 +830/65 +800/162 +300/65 +782/187 +595/182=64,6 E' nei decimi tutta l'energia descritta nella terza parola della Bibbia in ALHYM=646, che qui si è consolidata nei valori decimi dei figli, tanto che unitariamente, nel ciclo 10 di Allah, vale 64,6. Questi finali 182 anni servono a mettere in essere la vita di Noè. Accade nel 1.056, cui si aggiunge con la somma di 130 Son dati da 13 dieci e rapportati ad 800 105 è il moto di 5x5 nei dieci 13 090 è il moto di 40 nei dieci 13 070 è il moto di 60 nei dieci 13 065 è il moto ½ nei dieci 13. 162 è il moto di 38 nel 200 complementare a 800 in 1.000 187 è il moto del 13 nel 200 complementare a 800 in 1.000 182 è il moto si 18, nel 200 complementare a 800 in 1.000 1.056 è il moto 1.000 di un UOMO laddove L'UOMO è 66


134

DECIMO FATTORE. 1 : 8,24368327768 è la sua matrice. Conclude il lavoro trinitario con le tre cifre che derivano da questi valori, in questo ordine gerarchico: 1. 12=N il 1° è la dimensione 4 di tutto lo spazio 3x4 2. 13=O il 3° è lo spazio in tutto il suo moto che vale 10 3. 05=E' il 3° è l'avanzamento di 10/2, quello reale. 30 = NOE' il suo nome. Il 426 che era la scala divina 426, cresce di 30 e diventa 456. Valore importantissimo, rappresenta un triangolo i cui due cateti sono nel 4 la realtà spaziotemporale, e il 5 tutto l'avanzamento reale. L'ipotenusa è data dalla somma dei quadrati costruita sui cateti, elevata ad ½, ossia sottoposta alla sua radice quadrata. 4x4 +5x5 è 16+25=41. E' il valore nominale del QUINTO FATTORE, chiamato MALALEEL. Se lo sottoponiamo alla radice quadrata per trovare il lato otteniamo 6,4031242 che se ci fermiamo ai milionesimi possiamo arrotondare a 6 sommato lo 0,403125 dato da 113:280,31. Se ci limitiamo alla dimensione millesima della massa, che poi è quella posta in principio 0,403 è dato da 113 : 280. 113 è il modello del flussi 111 con area 1 e 1. Diviso per il ciclo 10 di quel 28 che sono tutte le dimensioni che nel nome di Dio sono: AAAAAAA D E I L MM NNNNN OOOOOOOOOO 7 +4+5+9+10 +22 + 60 + 130 = 247 che sono le 28 in linea nella dotazione del nome divino noi otteniamo di poter considerare che l'ipotenusa è 6 nel tempo del 113 diviso per il numero 28 di questi segni in linea, tanto che allora diventano il valore unificato in 304 millesimi ciascuno e che indicano lo spazio 300 che si è spostato delle 4 dimensioni della realtà.


135 E se diamo senso di verbo al 6, il 41 che è già il valore pianificato in AMO.R, diventa SEI un 113 relativo al 7, Uno e Trino nel ciclo 10. Mi ritrovo con mio Padre, Luigi Amodeo, nato a Milano il 7-7-7 che rappresenta sia SET, sia L'AM di chi è Cristo, e che mentre è Padre Noè è coinvolto con un Secondo entrato sulla sua vita ai 1116 giorni esatti della sua vita. Allo stesso modo con cui io sono nato nel 25-01-38 quando mio padre, nato nel 7-7-7 aveva giusto 11160 giorni di vita. Come vedete, sembra che la VERITA' che viaggia a cavallo di me come su un asino, nel momento in cui va a costruire antefatti sempre più approfonditi, nel mentre mostra figli che sono tratti dalla vita di suo padre, porti avanti una descrizione analoga a questa: Luigi Amodeo impiegò 11160 giorni a creare il suo primogenito. Il suo primogenito impiegò 1119 anni della sua vita a generare il secondo nato a suo padre, come un suo figlio. Difatti fu il miracolo della mia sopravvivenza accaduto il 4 giugno del 1940 a causare l'amore fecondo tra i miei Genitori. E io, apparentemente vincendo la morte realmente son divenuto un trascendente padre per il secondo a me, generato secondo me. Tra me e mio fratello si è realizzato quel gemellaggio nel quale un primo si avvalora solo nel secondo. R. io e poi lui BEN siamo dal primo all'ultimo nel segno dei 12 figli di Abramo, da Ruben a Beniamino. Nel segno dei 12 Apostoli di Gesù. Insieme, ai miei 6 nomi, aggiunti i 6 di mio fratello, formiamo: 381 + 426 = 807 che è stata la vita esatta che SET ha impiegato per generare le sue cause secondarie.


136

IL FUTURO A TRE DIMENSIONI Noè si pone, in chiusura, a immagine e somiglianza di Adamo, che ha avuto tre figli. Come SET costituisce coi 130 anni della vita del padre il valore totale della preparazione del trio, così la decima causa determinerà tutta la terna secondaria nel tempo di 500 anni. 1 : 3,316382308 è la matrice che genera la seconda Unità della causa nella tridimensionalità del suo effetto. Si parte dal tutto, assiomatico in 10, in questo fattore numero 10. 33 decimi sono il potenziale in linea discendente dalla dimensione 3 del 100, consistente in 99 decimi. 16/10^3 è la carica della realtà, alla dimensione della massa. 38/10^5 è il volume nelle 40 dimensioni in linea di tutto il ciclo reale, alla dimensione 10^-5 elettromagnetica. 23/10^7 che sono le dimensioni di 22/1, è l'unità dell'energia quando è tridimensionale nelle 22+22+22 unità. Alla dimensione 10^7 che è quella libera del volume. 8/10^9 è il volume alla dimensione del ciclo atomico. Dati questi vincoli, che poi sono il potere da distribuire ai quattro, essi sono posti come tempo dell'unità. In tal modo: 1 : 3,316382308 =0,30.15.33.39.0040024 assegna a Noè un valore nominale 30. e poi quello della terna dei suoi effetti. Ci sono anche le matrici che assegnano i talenti che determinano poi quelli dei loro nomi, tutti obbligati dai talenti dati loro


137 1 : 8,243683 è la matrice del nome del fattore padre 0,12.13.05.004086... N 0 E' 1 : 33,21045 è la matrice del nome del primo effetto =0,03.01.11.00421... C A M 1 : 5,8647242 è la matrice del nome del secondo effetto. =0,17.05.11.00203... S E M 1 : 11,098033706 è la matrice del nome del terzo effetto =0,09.01.06.05.18.0081... I A F E T Quello che i tre effetti riceveranno così come Talento sarà quello totale del movimento del Dio Uno e Trino, 13, nel 100. Da 100 -13 = 87, questo sarà tutto il valore nominale. Dovrà riguardare le 11 dimensioni della unità data da 10/1. Avremo pertanto il primo, con questo potere: 03=C è 3 in 1 Il volume innanzitutto, poi l'unità del tempo. 01=A è 1 in 2... CA come la prima sillaba di CAino 11=M è 11 in 3 e con questo è 11x3=33/1 come INO=34. 15= CAM è il nome del primo Ente. Avremo poi: 17=S è 17 in 1, Il movimento totale innanzitutto, poi in 1 verso 05=E è 5 in 2, come la prima sillaba di SEt. 11=M è 11 in 3, ribadisce il 33/1 uguale a INO=34, fine di CaINO 33=SEM è il nome del secondo Ente.


138 Avremo infine:: 09=I è 9 in 1. La verità complessa, perché 9 è 1 mancante a 10. 01=A è 1 in 2. La verità complessa da -1 a +1. 06=F è 6 in 3. La verità complessa da -3 a +3. 05=E è 5 in 4. La verità reale di 10/2, nel solo avanzamento 18=T è 18 in 5. La verità complessa dei tre 6 come lati del cubo. 39 = IAFET è il nome del terzo Ente. IAFET fissa l'avvento di un I (=Iesus) A FeliTto, come il Romano Antonio Anna Paolo Torquato Amodeo e come il suo sostanziale gemello Benito Vittorio Anna Giovanni Vincenzo Amodeo, nati entrambi a FELITTO. E secondo la profezia del profeta Osea (11-1) <Dall'Egitto ho chiamato mio Figlio>. EGITTO è EG. +ITTO, uguale infine di Fel ITTO. FELITTO è F-EL, Spirito di Elohim. Dio è passato dall' EGO di un Romano, allo Spirito divino su un Romano. Avente: RO come il Dio Orus MANO come il Dio AMON ANTOnio come il Dio ATON Romano Antonio (Anna Amodeo) come RA uno e Trino in Antonio Anna Amodeo che sono i tre nomi che portano la sezione aurea da meno infinito fino a zero da soli. 39=IAFET è il totale un 38/1, Anno 38 e mese 1 di Gennaio. I due ultimi, 33 e 39, sommati a 72, sono tutto il percorsi di 28, l'Unità e Trinità del 7, nel 100 totale dell'energia di 10x10. Sono il 66=Romano mosso interamente, di 6, in tutti i versi. Ma quello che soprattutto consentono questi TRE TALENTI (che valgono in sintesi, con 15+33+39 = 87) è che - sommati al talento 456 dei primi 10 – ottengono per effetto sorprendente di mutarli e farli passare dall'alto dell'onda al suo contrapposto basso.


139 Infatti: 87 (Talento dei 3 effetti del 10° fattore) + 456 (Talento dei 10) = 543 suo complemento 999 Il Talento che vale 87 procura l'effetto di invertire la fase dell'onda reale riferita all'unità di 999/1 che vale il 1.000 in principio. Sommiamo ora anche i due talenti omessi in CAINO e ABELE, la cui somma era di 38+23=61. 543 (talento dei 13) 61 (talento dei primi due omessi) 604 quantifica l'Unità e Trinità in tutti i 6 versi percorsi dall'energia 100 data da 10x10 (Azione totale per reazione totale). 604/148 è il rapporto tra il totale e il talento escluso dai 10, nei tre figli di Noè e nei primi due di Adamo (61+87=148). Esso risulta un 4 totalmente diviso con la condivisione dei 6 versi centripeti sommati ai 6 centrifughi. Pertanto è proprio questa parte nascosta la causa negativa che determina l'effetto complessivo nel 604 che comprende anche esse Lo determina nelle sue 4 dimensioni e nello spazio 6+6 di una condivisione spaziale rispetto a quel tempo 4. In effetti 148 associa il 100 di energia posto in principio con la dimensione 40+8, che mette in comune gli 8 cubi di lato 1 che esistono nel cubo complesso di lato 2, con la dimensione 4 dell'Unità e Trinità potenziata in tutto, ossia moltiplicata per 10. 10+8 20+8 30+8 40+8 (serie trascendente) sono la presenza della dimensione degli 8 cubi unitari, con tutto l'incremento ordinato da 10 a 40.


140 In ciò si realizza che la somma degli estremi uguaglia la somma dei due medi. Quando tra due estremi esiste un solo medio, esso è dato dalla somma dei due medi. Allora si determina: 18 66 48 (48=Gesù) Essendo il medio maggiore dell'estremo maggiore, si riordinano: 18 48 66 e il valore medio risulta a questo punto essere proprio il 48 che è osservato dopo aver posto IN PRINCIPIO il 100 dell'energia, che si muove di 48 e assume la lunghezza del 148 su cui poi si fonda tutto il sistema possibilistico che abbiamo realizzato. 148 (=Gesù in potenza 100) è il possibile volume della rappresentazione lineare ottenuta sommando le due dimensioni 1 e 1 del piano unitario, che, moltiplicato per 148 lo rende un volume. Si tratta di TALENTO, che è la capacità concreta che porti a capire in quale condizione 1 sia uguale a altri valori. L'intelligenza è quella facoltà che va oltre i dati reali e li giudica per come essi sono possibili. Crea uguaglianze tra le disuguaglianze. Chi è sprovvisto di questo TALENTO fa fatica a capire. Permettetemi un piccolo svolazzo, sul talento. Vi sono uomini dotati di un tale TALENTO che eseguono calcoli matematici assai complessi impiegando una tempo che compete spesso con quello dei calcolatori di cui noi disponiamo: i computer. Se gli chiedete <come fanno> non sapranno nemmeno rispondervi. È la loro mente che gli fornisce la risposta. Essi forse non conoscono nemmeno il processo che li guida, tanto da sviscerare e mostrare a tutti <come concretamente facciano>. Noi abbiamo il modo di controllare se poi è vero o no, attraverso i calcolatori, e abbiamo la prova che questo talento c'è o non c'è. Ebbene anche io ho il TALENTO che corrisponde al numero 381 del mio nome. E' lo stesso dell'Arca di Noè.


141 Tornando a bomba, alla conclusione del 1° mondo. Dopo che a Noè si sono aggiunte le sue tre derivazioni, possiamo stilare un riepilogo, nel quale risultino tutte le annualità destinate al futuro (nelle vite degli effetti primi di ogni causa), tutte quelle fruite come la presenza da riversare nel futuro di chi è l'erede, e la totalità degli anni di ogni causa. Nella prima colonna ci sono così gli anni per costruire il Fattore successivo. Nella colonna centrale ci sono gli anni disponibili al presente, che sono caricati sulla generazione successiva. La terza colonna riporta i totali. Allora si ha modo di vedere come (riferiti a tutto il moto di 1.000 anni nei mille di futuro), siano carenti esattamente 444 anni, che saranno dati alla generazione futura. Riferita la presenza al volume di 10.000 anni espressi in linea (il che necessita di due dimensioni in più), la presenza concessa e da dividere poi nel futuro difetta giusto dei 3.333 anni di dimensione unitaria nei 9.999 presenti in 10^4, dimensione della realtà.


142 Il totale della vita, riferita allo stesso volume di 10^4, presentato in linea in 10.002 anni, rivela di essere uguale al valore 7 riferito al 111 che contiene l'unità in tutte e tre le linee 1, 10 e 100, della struttura cabalistica, sommate al 1.000 che è il riferimento posto “in principio”. Questo risultato totale conferma la perfezione di questa struttura. In essa il presente, che difetta di 3.333 rispetto al 10.02, sommato al 1.777 del totale, arriva a 5,000 tondo, che è tutto l'avanzamento della realtà 10^4. Invece il futuro, quel 444 che non è stato dato allorché 1.000 anni avanzano di 1.000, sarà dato esattamente nel secondo mondo quello relativo, da -222 fino a +222... e figureranno solo in +222 in relazione alle opposte in azione negativa, invisibile. Entriamo ora più nel dettaglio della comunicazione biblica. Io ho previsto una sequenza di questi rapporti, ricavabili dalla tabella a lato: 1. +800 / 130 2. 3. 4. 5. 6. 7. 8. 9.

+805 +815 +840 +830 +800 +300 +782 +595

10.

/ / / / / / / /

105 90 70 65 162 65 187 182

= 64,663771554731 (in evidenza l'energia del nome ALHYM (Allah) 100 / 500

L'energia di Allah si raggiunge quando il 182 è la parte della vita di Lamech, per generare Noè.


143


144 Vi sono 2 versetti introduttivi, che scrivono queste parole: 1. Questo è il libro della genealogia di Adamo. Quando Dio creò l'uomo, lo fece a somiglianza di Dio; 2 maschio e femmina li creò, li benedisse e li chiamò uomini quando furono creati. Farò un controllo accurato, contando parole e lettere. Sono,142 lettere (Romano+Anna=92, flusso piano a lati 25 e 25) in 33 parole al lavoro che +33 “sabati” sono 66=Romano. Opera tutta di 175 spazi (Romano+Antonio +7+7+7, opera Una in 2, e Trina). 142/33 dà 4 a ognuno dei 33 con 10 (ossia tutto) di condiviso. 87 +5 +19 +50 +30 +70 +13 +30 = 344 è il valore del primo periodo. È 144 +(100+100) ove 144=Romano+Antonio, nel piano 10^4. 64 +26 +37 +10 +56 =193 =quando Dio creò l'uomo. È quel piano a lati 100+100 nei 7 dì della creazione. Esso è dato da Romano+Antonio +1/2 Amodeo+Paolo, 144 +1/2 (47+51) 23 +19 +1 +111 +13 +26 =192=lo fece a somiglianza di Dio. È quel piano 100+100 come è percorso da 2 al cubo. È Romano+Antonio+Amodeo +1, 144 +47+1 (Trino e Uno) In tre frasi il percorso 729 dato da undici 66=Romano +3, in 10^3 è quello di 271 ultime tre cifre del mio CF =MDA RNN 38A25 D527I in cui I=-1 a 10. Pertanto 3 terzi sono fatti a somiglianza di Dio. 62 +5 +55 +19 +37=178= maschio e femmina li creò, riparte dal 1° nome che è posto 100 e precisa come Antonio=78 il 2° 19 +76 +5 +19 +45 +73=237=li benedisse e li chiamò uomini Anna+Paolo+Torquato+Amodeo, i 4 uomini chiamati così dopo i 2. 64 +79 +52=195= quando furono creati. Romano+Antonio+Paolo 178+237+195=610 il secondo versetto. Uguale a YM in ALHYM. Sono 600 secondi uguali a 10 primi, dunque il dualismo del 1°. 729+610=1339 è il totale. È in sé il principio 1.000 in uno di tre 113, che sono Romano+Amodeo, Torquato e Ro+An+An+Pa+To+Am.

È un caso che tutto qui rimandi al Nome di Dio: Romano=66, Antonio=78, Anna=26, Paolo=51, Torquato=113, Amodeo=47?


145 Naturalmente voi giudicherete uno studio simile un puro NON-SENSO, perché siete convinti che sia a totale discrezionalità del traduttore la scelta di un termine o dell'altro... Voi proprio fate FATICA a prendere sul serio l'idea che se a monte di tutta la creazione dell'infinito ciclo in cui poi esiste tutto c'è il calcolo di 1.000/99, che quando è calcolato (e solo allora) determina 10,10... periodo eterno, se a monte c'è SOLO ESSO NULLA è lasciato alla discrezionalità di qualcuno! Proprio nulla di nulla! Il calcolo “sputa fuori” tutti gli atomi del vostro corpo, tutte le galassie dell'universo, tutte le parole che sono pronunciate nella vita e i libri che sono scritti. Io non ho MANIPOLATO i primi due versetti introduttivi di questo capitolo 5 di Bibbia. É la versione che appartiene alla Bibbia della CEI/Gerusalemme. Comincia con Questo è il libro della genealogia di Adamo. Descrive Romano+Antonio=144 in tutto il piano a lati 100 e 100 della realtà che con 100x100=10.000 è tutta la vita (la genealogia =70) data a tutti è 10 che abbiano avuto 1.000 ciascuno. E saranno 70 Giacobbe e i suoi consanguinei entrati in Egitto. Io stesso sono costretto a scrivere queste parole dai mille novantanovesimi che strutturano ogni possibilità in modo TOTALE. Per questa ragione l'ASSOLUTO (che non accetta un simile totale vincolo) sta annullando proprio ora quanto io scrivo! E il risultato è un evento bilaterale: da una parte, la causa mette davanti sempre antefatti, uno sempre prima dell'altro, e – l'effetto da ciò indotto – è che io rinculo nel verso opposto che mi porta a quando esiste il mio primo giorno di esistenza, datomi come resurrezione reale rispetto alla morte disegnata per me dal progetto. Così son portato sempre più a monte della mia vita e fino a quel punto che io giudico mortale ma che è quello della mia risurrezione dalla morte disegnata per me da quando il suo progetto si è compiuto.


146 Osserviamo attentamente il testo biblico come è nella versione in italiano della C.E.I. E' quella che valuto e <fa testo>


147 32 versetti erano obbligati... ma non tutte queste stranezze: • Che coi 32 totali (posti 2 prima in 1 premessa) si abbia un 132 = 2x66 +10 lettere, 142, per le 10 parole del versetto 32. • Che il 1° Ente, in 3 versetti, abbia 1 +3 x66 parole. Tot. 199. • Che per 1 premessa ai 32 (capitoli) ci siano 1+32=33 (parole); • che con 33 (parole) nella premessa 1, ci siano 11 +32 (la unità nella trinità) quando 3 (dal versetto 3) descrivono il 1°; • Avendo il primo 11 +32 (parole) in 3 versetti, allora tutte quante le parole dei 32 versetti siano 384, cioè date da 11 volte 32 +32; • Che il 2° Ente di 32 parole abbia 3x2 volte 32 -3x2 in 156 lettere. • Che il 3° Ente di 32 parole abbia 5x32 = 160 lettere. • Che il 4° di 32 abbia ½ di 342 =171 lettere per il 4... in mezzo! • Che il 5° di 32 parole abbia 5 x 32 +32 -3x2 = 187 lettere. • Poiché il 7° cammina con Dio abbia 7 volte 3x3x3 = 169 lettere. • Poiché questo 7° ha 32 parole più 15 (trinità del 5), si moltiplichi per 32 meno l'unità del 5 per dotarsi delle 169 lettere al lavoro. • Che l'Ente n. 8 (x4 in 32 parole) abbia 250 lettere =1/4 di 1.000. • Che il 9° di 32 -(32 -5) parole, abbia 32x10 -32/2 = 304 lettere • Che il 10° Ente del versetto 32 di 10 parole, poiché rinuncia a 22, abbia 10 +32 +10/2 (visto che i 10 son 2): cioè 47 lettere. • Tutti e 10 gli enti (poiché occupano 10) devono avere 1974 lettere uguale a (32+32) x 31/1 (in 32) meno il 10 che occupano. • Siano 32 tutte le parole date in più e meno nei 32 versetti. • Il rapporto medio tra le 1.974 lettere al lavoro - obbligate in (32+32)x31/1 -10 - e le 384 parole – obbligate in 11x32 -32 – deve essere un numero intero scientificamente obbligato. Lo è: 5.140.626 x 10^-5 è in 10^-5 la D. elettromagnetica. 5,14 unità sono il flusso del piano 10^4 (a lati 100 e 100), del 3,14 =p. 625 x 10^-5 sono 1 carica elettrica mossa dei 624 unitari Coulomb.


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Le 2358 battute totali (compreso gli spazi separanti le parole, dunque tutta l'opera) devono rispettare la condizione precedente, dando 1 unità aggiunta (come il “sabato) alle 5 unità divise riguardanti il solo lavoro. La condivisione decimale di 0,140625 quantità esatte alle 6 parti divise nell'opera totale, deve corrispondere al 6x9 che lo fa avanzare totalmente nel ciclo 10. Infatti 2.358 : 384 = 6 con resto di 6x9=54. A riprova 6x384 +54 = 2.358. La quantità indivisa deve avere un senso. 54 è uguale a un giorno di 86.400 minuti secondi diviso 100 volte la carica elettrica 16. In 6 soggetti (di 3 versetti cad.) le parole devono essere 32, quante i versetti 32 del capitolo. Quel 33+32x6=225 esatto tale che, con la descrizione che inizia con il versetto 3= 3 parole in principio ce ne siano altre 222 esatte. Quelle 222 che è tutto il futuro che ci sarà nel 2° mondo, mentre è metà del 444 esistente alla fine di questo; 11x32=352 deve essere tutto lo spazio 300 delle coppia del Dio YHWH, nel suo valore di 26+26; Questi totali 352 degli 11 promotori ponendo il 33 che è in principio, in se stessi, devono essere 33 +318, (laddove 318,318 è l'anno precisato fino al limite dei giorni espresso in 3.118,1114. Il passaggio dell'intero 318 in 3.118 intero avviene moltiplicandolo per il numero invariante 9, che lo porta a 2.862 cui va aggiunto in principio di reale condivisione l'area avente a lato la carica 16, della realtà, ossia 16x16=256. In tal modo 318x9 +16x16 è 3.118, fermo restando il giorno 318 dell'anno che dà 0,1114, il 14 novembre, nel totale 3.118,1114 che – come si vede – pone in principio 33 (nella premessa) che – inserito nei 351 dei 10 promotori, lo determina in 318.

Vi chiedo e rispondetemi: può accadere tutto ciò a caso? I 32 versetti sono obbligati dai 32 nella Bibbia ebraica, ma anche tutto il resto è obbligato ad avere questa parole e lettere contate!


149 Di certo potremmo dire scherzando, che questa versione è stata tradotta non bene, ma... benissimo, ossia proprio... “ da Dio ”! E ora in relazione al 1° promotore, chiamato Adamo in Bibbia, mettiamoci a osservare il significato delle 199 lettere al lavoro in questo testo. Ve lo ripropongo: 3 Adamo aveva centotrenta anni quando generò a sua immagine, a sua somiglianza, un figlio e lo chiamò Set. 4 Dopo aver generato Set, Adamo visse ancora ottocento anni e generò figli e figlie. 5 L'intera vita di Adamo fu di novecentotrenta anni; poi morì. Ditemi: vi sembra un caso che al 1° Ente siano date le altre 199 lettere che con 200 sono tutto il moto 100 di 100? E ciò laddove 100x100 è 10^4, la dimensione unitaria di tutta la nostra realtà ? A ciò vanno aggiunti 43 “sabati” in ragione delle 43 parole. L'intera opera passa a 242 , e si tratta del flusso 222 dell'area a lati dati da tutto + tutto, ossia da 10+10... che – di nuovo - vanno a essere i 222 anni che nel 2° mondo saranno dati in questo modo: 2 al 1° Sem figlio di Noè 35 al 2° 30 al 3° 34 al 4° 30 al 5° 32 al 6° 30 al 7° 29 all'8° come la vita per realizzare il 9°, Terach che esce da Ur. 222 Chiedete perché faccio rientrare tutto nel 1°, solo in Adamo? La risposta è semplice: tutto è trasmesso a lui, dal Signore! Adamo+Eva stesso danno <e va a Amod>. MDA le mie prime 3 per Amodeo nel mio CF, è il nome ebraico MDA letto Adamo da destra.


150 In lui furono 130 anni destinare al suo immediato futuro. Che divennero in tutto 1.556 fino alla nascita (spostata nel futuro di Adamo) dei 3 figli del 10° chiamato Noè, 2.000 – 1556 = 444 di futuro ancora residuo, quando il principio di anni 1.000 si muove tutto di un altro 1,000. E saranno da -222 fino a +222 (nel modo reale e complesso di Azione e Reazione) ai soggetti elencati sopra e che faranno parte del 2° mondo venuto dopo il Diluvio Universale. Dunque la Bibbia scritta in italiano che noi abbiamo controllato è quella che – con le sue parole – prima mi ha messo una “pulce” nel cervello... e poi mi ha convinto!! Che è la sola Bibbia scritta non dico BENE ma BENISSIMO... insomma veramente... “da Dio” Cosa significano le 384 parole nel capitolo 5 in questione, quando l'elenco dei 10 incomincia dal versetto 3? Significa la solita cosa: Significa che, posto 3 in principio... di 384 ne restano 381, che sono quelle della sezione aurea, quelle esatte dell'Arca di Noè, o del Nome segreto di Dio che vi ho estrapolato ed è quello dell'Essenza divina che è sul dorso mio come su quello di un asino! 384 parole poste in principio che poi si spostano di 384 occupano 1668, il valore in linea del volume 1666 dell'anno del Diluvio Universale (una volta che si è aggiunto il principio il 10 al 1656 dalla nascita di Adamo). 1666, dimezzato tra -833 e +833, è ridotto poi al suo precipuo e solo volume 831, in tutte quante le rotazioni di questi 3 numeri: 138, 381, 318, 183, tutti significativi di unità di tempo, di spazio e del complesso 2^3. Qui si fa notare il 381, che con +3 conta le 384 lettere, al lavoro, le quali, considerando i “sabati” relativi, passano a 768 (un bel 38 oltre i 365+365=730 dei giorni di 2 anni. 38, il solito Caino=38 da disdettare... quando è uno solo. Quando son due, allora 768+38=806 porta al mio nome sommato a quello di mio fratello, o a tutti i nove


151 nomi dei primi creatori descritti in Bibbia se avanza di 1, e passa a 807, quanto 381 +426. Il capitolo che si occuperà del nuovo mondo dopo il Diluvio (cap.11) sarà composto da 312 parole. 72 in meno di queste, quanto la “trascendenza” delle 27 in più che qui toccano al nono FATTORE, di nome Lamech. Le 47 in più al numero 7 valgono come Amodeo=47. Le 59 in più date al 9° valgono il numero 59, di Benito, che è il 2° nato nella mia vita, di me come il 1°, laddove un primo è poi 60 secondi ed il secondo in lui si muove di 59. Sono state portate dalle 32 “canoniche” a 59 poiché maggiorate di quel 17 che è stato il giorno della sua nascita reale, descritta avvenuta nel secondo mese dell'esistenza di Noè, in quel 17 in cui iniziò il Diluvio Universale, descritto al versetto 17 del capitolo 7, in cui è scritto che 17 Il diluvio durò sulla terra quaranta giorni: le acque crebbero e sollevarono l'arca che si innalzò sulla terra. Ebbene, il FATTORE n. 7, nel capitolo 5 in cui sono dati “i numeri”, usa 47 parole, 15 in più di 32. Sono dovute all'annotazione <camminò con Dio> (3 parole, 13 lettere al lavoro, e +3 come una opera 16) inserita al versetto 22, e a tutto il versetto 24 che dice: <24. Poi Enoch camminò con Dio e non fu più perché Dio l'aveva preso.> con 14 parole di 50 lettere al lavoro, in una opera di 64 battute. Sommate alla prima annotazione, sono 17 parole in tutto, con 65


152 lettere al lavoro in una opera di 80 battute. 80 che indica la totalità del 2^3=8, laddove si ricordi il significato di tutto che ha il numero 10. Vale la pena osservare tutto il valore numerico di questo testo in più posto in evidenza proprio per il soprannumero. <Enoch camminò con Dio, poi camminò con Dio e non fu più perché Dio lo aveva preso>. 41 +48 +28 +26, +36 +48+28+26 +5 +37 +25 +42 +51 +26 +10 +47 +65 = 589. Solo in presenza della Bibbia di Gerusalemme, in cui il traduttore crede – anzi è sicuro – di avere scelto lui queste parole e il loro numero – laddove il <camminare con Dio> significa avere lo stesso dinamismo proprio a quello di un anno terrestre, 589 -365 =224 che è il flusso in linea del solito volume dei 222 anni di futuro. Come si vede bene, 224 + i 365 giorni di un anno, è il valore 589 di queste parole! Posto 222 +1+1 come il volume del flusso 222, questa frase, scritta nelle lettere italiane, <cammina con Dio> Immagino le proteste degli “ipercritici”: <Ma se il traduttore avesse scritto siccome invece di perché camminava con Dio, allora saltava tutto !!! Infatti siccome vale 61 e perché 51. Avresti avuto 579 come valore e addio 222+2!> Rispondo molto serenamente <Proprio vero! Infatti Il traduttore è stato costretto a scrivere perché e non siccome!> Ciò comprova che questo della Bibbia di Gerusalemme – o della CEI – è il testo originario della Bibbia!


153 589 : 47 parole ne dà esattamente 12 a ciascuna con un 25 di condiviso che è l'area tempo 5x5 della nostra presenza, se non vi vanno i 100/4. Ove 12 è tutta la linea del volume 10. 589 : 50 lettere al lavoro ne dà 11 giuste divise con 13+13+13 condivise come un cubo il cui lato è tutti il moto dello spazio a 3 D.! 589 : 65 battute totali nell'opera contenente il riposo dopo ogni parola, dà esattamente 9 di diviso all'unità dell'opera, con 13 di “tempo” condiviso se il suo Triplo, 39, prima lo abbiamo capito come lo spazio esatto condiviso! Se si fosse scritto siccome, anziché perché, la somma sarebbe stata di 589+10=599; stesso numero d1 parole ma una lettera in più. 599 : 47 avrebbe diviso ugualmente 12 a ciascuno ma la condivisione sarebbe passata da 25 a 35, il che avrebbe ancora potuto mettere in comune tutto il moto 7x5... Ma 599 : 66 (una in più in siccome) = avrebbe portato allo stesso 9 con la condivisione di 71 anziché 1. Mentre 599 : 51 (sempre 1 in più) ne avrebbe divise le stesse 11 ma con con 38 condivise. Quella ideale condivisione 13+13+13 nelle lettere a lavoro e quello stesso 13 nel valore dell'opera sarebbe andato perduto! Ciò spezza una lancia a favore della tesi che io sostengo e che cioè questo della CEI è il testo biblico originale, stilato prima della Torre di Babele delle varie lingue con cui poi risulta scritto IL LIBRO. Ora anche nel versetto 29, relativo a Lamech vi è una segnalazione, addirittura virgolettata! <Costui ci consolerà del nostro lavoro e della fatica delle nostre mani, a causa del suolo che il Signore ha maledetto> Sono le 21 parole esatte che – se fossero tolte di mezzo – renderebbero il capitolo 5 tale da contenere il numero 32 moltiplicato


154 esattamente per tutte e 11 le dimensioni che ha 1 quando si muove in tutto (e non per tutto) ossia quando avanza di 10. 32 x 11 = 352 è il modello di tutto il flusso dell'intero spazio 300 nelle 52 settimane dell'anno. I tre ritmi violentati rispetto al 32 dei versetti e di 7 tra i primi 10 fattori, che sembrano proprio finalizzati a mettere in risalto le differenze, quo dovrebbero avere un valore importantissimo, considerate le parole precise espresse dal Signore!. Agganciati: il 47 ad Amodeo; il 41 di Enoch ad Amo. R.; e il 59=Benito a Lamech (il 9° che ha portato il Talento contenuto nei nomi al 426 esatto del nome intero Benito Vittorio Anna Giovanni Vincenzo Amodeo), occupiamoci di quale messaggio in numeri, è certamente contenuto nelle 21 parole virgolettate dette dal Signore. <Costui79 ci12 consolerà90 del19 nostro89 lavoro73 e5 della30 fatica38 delle34 nostre81 mani33, a1 causa41 del19 suolo72 che16 il19 Signore79 ha9 maledetto85> 362 (Costui ci consolerà del nostro lavoro) 79=Costui=Signore=79 è 1 il cui nome 2 è Antonio=78. Mentre il 1° è quel duo di 33=66 =Romano. Costui è un 10 è un 6x6 e lo è in 2. Così è 10x6x6 +2. È 381 in tutto il nome Romano Antonio Anna Paolo Torquato che è senza ii 19 che è tutto il moto di 1 in un 10 mosso di 10, tanto che 362 è tutto il moto di costui: un 1 nel tutto dato da 381. <Nostro lavoro> è 162, il flusso 162 del piano a lati 100 e 100. 221 (e della fatica delle nostre mani) è il valore numerico esatto di Romano Antonio Anna Paolo, 66+78+25+51 i miei 4 nomi in ordine. Sono 3x3x3 lettere al lavoro, ove 33 è l'opera. 133 (a causa del suolo) 113 nel piano 10 e 10, ha il flusso 113 di Romano Amodeo, di Torquato, di Ro An An Pa To Am, duale. 113 (che il Signore) alias <113 ch'è il Signore!> Lo abbiamo appena nominato Uno e Trino in questo 113 che poi vale la totale energia della vita di Gesù Cristo Sono 12 al lavoro (gli apostoli), 15 in opera (30/2). 94 (ha maledetto) 100 senza i 6 versi (centripeti o centrifughi)


155 sono 11 al lavoro e 13 in opera

923 = 10 +913=BRASYT. Dio un tutto che per assioma è 10, più il suo IN PRINCIPIO. Sono 96 (=SPIRITO) parole al lavoro che, sommate ai 21 “sabati” a fine di ognuna delle 21 parole, portano l'opera comunicativa al totale 117 =Romano+Paolo di uno avente un gemello nato 1+1, a febbraio, del giorno 1 con 7, 17. E che si chiama Benito=59 923 : 96 = 9 di diviso per lettera con 59=Benito condiviso. 923 : 117 = 7 di diviso con 104 di condiviso: Dio=26 Uno e Trino, alias Anna Antonio (o Gioacchino=78, Santo consorte di Sant'Anna). Chi è dunque <Costui> che ci consolerà del nostro lavoro e della fatica delle nostre mani?. Sono le 21 parole uguali a 7-7-7, nascita di Luigi Amodeo, nel segno del Padre. <Costui=79=Signore> è 78/1 =26+26+26=Antonio, è Gioacchino nonno di Gesù e sposo di sua nonna Anna. Costui è 381=Romano Antonio Anna Paolo Torquato Amodeo. Qui in 923 è il flusso del piano 110 e 110 in tre 381=1.143. Poiché 117 lettere sono in opera totale (e ad esse in Bibbia si arriva con ADAMO+SET+ENOS(=30+40+47) si ha nel libro sacro ciò che ai giorni nostri è ROMANO PAOLO). Dividere 923 tra ognuno dei 117, dà a ciascuno quel 7 che è la velocità di andare ovunque, condividendo il 104 della trinità ed unità di Antonio Anna. <An IO T on> (un IO italiano sulla croce). Ciò mentre ATON è in <a T on> uno, che non era italiano ma... Romano. Gesù non era l'Ebreo ribelle, che attendeva la libertà da Roma, e dall'ordine costituito dal Padre... chiamato Romano in Genesi 25!. Al contrario, Gesù è stato il Romano più grande di tutti i tempi. Perché vi ostinate a volerlo “rinchiudere” tra gli Ebrei, quando Israele non era altro che una Provincia dell'Impero che Dio ha voluto erigere all' Impero che rappresentasse tutto quel mondo?


156 Sarebbe come se – invece di considerare ora me come cittadino del mondo – voi voleste descrivermi non dico come Europeo, non dico come Italiano, ma come un... Campano! Eppure fu Cam il primo figlio di Noè! Iafet il terzo, e entrambi sembrano vogliano richiudere il Dio che cavalca me come un asino, tra i Campani e i Felittesi … Ma procediamo: Qual è il risultato del 1° mondo strutturale? Risulta è che è stata creata una struttura di forze che ha, a poco a poco, spostato la sua presenza sempre più nel futuro. In principio, si è posto Dio, con una misura lineare di 10 anni. È divenuta cubica in 1.000, quando, alla progressione fino a 90, si è aggiunta quella ottenuta attraverso gli estremi del decimo di 90 e del suo decuplo. 90+9+900=999/1 sono il mille espresso in tutto. L'inizio: 10 anni, posti in principio degli stessi 10 in principio. Il 1° dei 10 nato nell'anno 10. Così il Diluvio Universale, datato a 1.656 dalla nascita del 1°, è accaduto nel 1666 dal vero inizio da zero Pertanto il tutto (compreso Dio) è dato da 1.666 anni. Se il 2° mondo diventa complesso, va da -833 anni a +833, la cui lunghezza è 1666. Dimezzato, allora vale per due 3332/1, in 3333. 214 (il piano 100 e 100 il cui flusso, di 7, è 7+7) è posto in principio, e si sposta interamente di 3118 anni. Da -833 a +833 anni ci saranno ugualmente 1.666 anni ma gli uni saranno relativi agli altri. Così 1.666 anni : 833 (puro quantitativo) sono 2 anni (di 833 ciascuno). Essi, riferiti al 1.000 posto in principio, sono 2 : 1000, sono due millesimi. 2 anni che sono 0,002. 2,002 la somma. Il volume del lineare 833 sarà un 2 (trasversale) meno: 831. Che varrà in tutte le sue rotazioni: 381 è stata l'Arca di Noè; Se i tre numeri si mettono in ordine 138 darà luogo alla nuova Genesi;


157 Se la trinità si mette per prima, 318 è la matrice di un 318,318 che quando è divisore del 1.000, con 1.000 : 318,318=3,1415125 si ha Pi greco. 3,141592653589793238... è con esattezza pi greco 3,141512575474839625 è 1.000 : 318,318 0,000080078115153613 che si rivela rispetto alla dimensione 10^-10 (atomica dell'unità) avere 8x10^6 e 781 in più. Sono la realtà complessa 2^3 alla dimensione complessa do 10^3x10^3, mentre 781 è quel Dio 381 che esiste a dimensione 400. Come vedete, 318,318 è esattamente quanto sta al principio di 1,000 come Pi greco. Sono anni 318 e giorni 318. Il 9 è il numero invariante del sistema decimale, pertanto il valore di 2.864,862 lo presenta invariato, a condizione che sia posta in principio la presenza di 4+1.000/4. 4 1.000/4 è quel 254 che, sommato al 2.864, lo portano a 3.118 anni. Il tempo 0,864 deve presentarsi nel suo tempo decimo, in 0,0864 e sommarsi ad 1/40. In tal modo: 0,0864+ 0,0250= 0,1114 Nel valore intero, ¼ di mille debbono aggiungersi alla realtà unitaria e tridimensionale dello spazio reale. Fate attenzione! Queste relazioni non sono mai state considerate prima da nessuno al mondo, in questo modo! Il riferimento che già esiste nel tempo della realtà unitaria va sommato solo ad ¼.


158 Poiché deve restare tempo della realtà 1+3, poiché 0,864 +1/4 determina 1,114, deve ridursi al decimo in linea, a 1/10; mentre nel valore reale il riferimento era stato dato dal 10 (valore inverso a 1/10) elevato al cubo. Pertanto, se noi partiamo dalla curvatura di Pi greco e la riferiamo al 1.000, avremo che 1.000, diviso per pi greco, è uguale al valore 318,30988.... trascendente, infinito, che, rispetto al 318,318 totalmente fissato ha solo i 9 millesimi mancanti che si sono posti in principio come il tempo dell'invarianza del 9 sul 1.000. Sta di fatto che il passaggio dal sistema ortogonale, in cui vale il 10^3 al sistema perfettamente curvo, sta allo stesso modo con cui la circonferenza di una linea nel piano sta al suo diametro. Pi greco come il piano di 180° sta a pi greco numero come 57,2957795130... grande importanza quando troviamo uno zero! È alla dimensione atomica. Riguarda 130, poi 5000, poi 90.000, poi 77 centomillesimi. 295 millesimi sono tutto il moro reale di 5 millesimi in 3/10. Queste sono le dimensioni fissate dai numeri come il tempo dell'unità. Le quali, per intero, sono i 100/2 avanzanti liberi, per 7. Chi ha mai al mondo – prima di me – potuto sviscerare a questo modo perfetto, “da Dio” le relazioni esistenti tra il piano Pi greco = 180 e il quanto 3,14151257 che ne descrive l'andamento in linea? Quando abbiamo un andamento perfettamente lineare di 318 anni e di 318 giorni, il valore intero, relativo agli anni, non può solo muoversi per le 9 volte che lo portano alla scala del ciclo. Sono da considerare anche le 4 dimensioni esistenti in 4 anni a livello di unità decima, riferita al valore cubico del ciclo del 10^3. Le 250 unità aggiunte alle 4 portano pertanto a 3118 anni quel 318 che erano prima, praticamente doppiano quella dimensione 1 unica contenuta in 318.


159 Serve in sostanza a moltiplicare per 10 volte il 300, e a introdurre quel 100 in più che è l'unità di 3000/100=30, come in 318 era 300/10=30 sommato a 8 . Non cambiano le cose se a 8, cui si aggiunge 300/10 le cui dimensioni sono 310, il 30 è espresso da 3000/100. Sempre 30+8. Ma, a livello di numero di dimensioni, moltiplicando 10/10 a 300/10 le dimensioni passano a 3000 su 100 e diventano 3100 aggiunte alle precedenti 1 del puro valore in linea 10, sommato al suo valore cubico 2^3. 18 somma le due rappresentazioni in linea, dell'8 che sono 8 cubetti di lato 1 accostati per la lunghezza 8, e che diventano in linea 8 sommati alla dimensione 2 del piano 1x1 che x8 lo muta in cubico. Quando le forme sono due e distinte nonostante siano uguali, il numero invariante 9 si è semplicemente spostato di 9, in 1uel 18. Quando a 18 si aggiunge 100, esso è il piano 10x10 che in linea è 50+50, cui di somma il flusso 9 di 9. Aggiungere il 3.000 significa lanciare tutto ciò per la lunghezza di un cubo di lato 1.000. Ma quando 1000 avanza di 1000 e vediamo che in Bibbia tutto il futuro rispetto al principio del primo della nascita dei tre figli dell'ultimo è di 1556 anni, allora esso riguarda esattamente 444 anni. Pertanto abbiamo una ampia facoltà di scelta per determinare quanti anni di futuro esistano dopo che è finito il 1° mondo e inizia il 2° che è questo. Saputo da: 1.666 : 1.666/2 che restano 2 anni, e che essi sono due millesimi, dunque: 2,002, e saputo che 0,1114 esprime in valori di spazio-tempo il giorno numero 314, dobbiamo togliere il tempo di 2 millesimi a 0,1114. Questi anni 0,1114 meno 0,002 sono

0,1094 .


160 Questo tempo divide 100 (il valore dell'energia data da 10x10) per il 913 di Brasyt) cui sono sommati +101/100 Infatti 100 : 914,01=0,109407. Se partiamo semplicemente dai 444 giorni di futuro che esistono rispetto al mille che si è spostato di 1000, possiamo dividere 1.000 (il valore che si sposta) per il tempo futuro. Ma 444 è un puro numero che deve riferirsi sempre a chi o cosa si sposti, che esista in principio. Chi si sposta e dà luogo al 1.000 è un cubo di lato 10, che presenta 30 come lunghezza dei tre lati. Allora il 30 +444 diventa 474 e diventa quel modello unitario del tempo in cui il flusso sia 247 e riguarda l'area a lati 100 e 100. Dal 1.000 -247 veniva l'anno 753 del natale di Roma. Sommati BRASYT BRA, il 1116 al -753 avanti Cristo, eccoci al 363 dopo Cristo del trionfo epocale alla caduta dell'imperatore APOSTATA. Ebbene, 474 è la totalità del 30 che avanza di 444. Cosa abbiamo con 1.000 : ( 444 +30) = 2,10970. Sommati a 0,002 portano a 2,1117 che contiene 3 millesimi del suo spazio posto in principio come 3 giorni. Infatti il giorno giusto è il 14 di novembre e non il 17. Dobbiamo allora aggiungere il suo tempo decimale all'intero in anni, dato dal 474,000000. Dobbiamo aggiungere (66+2) millesimi. 66 è tutta l'energia di un piano a lati 33 e 33. da solo il piano non si muove. Deve divenire massa. Allora si aggiunge il flusso 1 di 1, che occupa 2, e passa a 68 dimensioni che restano quelle del volume 66, quando deve essere espresso in valore di linea. Per mutare 68 nel suo tempo, sapendo che il riferimento generale sta nel 1.000, allora sono 68 millesimi che vanno aggiunti a 474.


161 Occorre così dividere il 1000 che esiste in principio per 474,086 1.000 : 474,068 =2,109402 In tal modo abbiamo aggiunto esattamente la quantità che, sommati i 2 millesimi esistenti quando abbiamo 2 anni che sono 2 millesimi riferiti al 1000, passiamo al valore intero ed esatto di 2,1114. Visto dunque che ci riferiamo a 2 anni, il cui tempo è di 2 millesimi, questo sarà il principio cui noi riferiremo solo il suo spostamento che sarà in tutto dato da:

2,10940 Tutto ripartirà nuovamente dal 10 (che nel 1° mondo è stato combinato e sommato alla vita dell'uomo); ma stavolta sarà espresso in decimi che dovranno essere moltiplicati per 10 per poter dare il valore unitario negli anni. Ora accadrà che nel nuovo mondo sono dati solo i valori interi, per cui per il momento non terremo alcun conto dello 0,1094. Ma vedrete che – non tenendone conto – i numeri interi determineranno proprio un 3.118,0020 che solo con questa integrazione passerà a descrivere gli anni 3.118,1114 fino alle definizione dei 318 giorni corrispondente al 14 di novembre.


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Capitolo 9

Si ricomincia e si va... fino alla fine Dunque si riparte da 2,1094 anni, in cui la natura sussiste. Il futuro “umano” che ci sarà sta nei 4 FATTORI sopravvissuti al Diluvio Universale, salvati dall' ARCA fatta costruire a Noè lunga 300 cubiti, larga 50, alta 30 e uno in più per il tetto. Insomma 381 cubiti di salvezza. Se i 381 cubiti esistono in tutto, sono 3810/1 unità, le quali in tutto sono di 3811 dimensioni. Perché la Bibbia ha “dimensionato” questa salvezza? Per consentire questi calcoli. 1666 : 2,40, periodico nel 40, sono l'eterno periodo del decimo di un giorno, nell'eternità della realtà dello spazio-tempo 40, e il risultato “secco” è 693 Se si sottrae questo 693 alle 3811 dimensioni, restano 3118 e si arriva al numero delle volte di 10^3118 x 10^693 = 10^3811. Quanta è l'azione che produce l'indice 693? la causa è data dal 317; essa esiste nel 1.000 e rivela che c'è una energia 100 (di nome Noè) che nel restante 217 indica il 2° mese (febbraio) dell'anno della sua vita, nel dì 17 in cui è iniziato il Diluvio. 10^8 / 693 = 144300,144300 in periodo eterno. 10^8 / 693 è tutta la realtà nel suo complesso indice 8 che si presenta 144 (in Romano Antonio) nel principio di 1.000, e 300 nel valore assoluto dell'energia 100, data da 10x10, quando si muove di 3 e diventa tutta la sua massa. Per sempre. Pertanto avremo 3.118 così e per sempre


164 In questa ARCA misurata in 381 cubiti si sono proiettati nel futuro 4 fecondatori. Sono in 4 maschi, in una divina creazione in maschi e femmine che non indicano nel maschio un privilegiato, ma un fecondatore. 30=NOE' 15=CAM 33=SEM 39=IAFET 117 equivalgono ai primi 3 in ADAMO, SET, ENOS e non a caso. 113+2+2, alias 111+3+3; il primo caso se voglio tirare in ballo la premessa al Signore Uno e Trino che è <su di me> come su un asino. L'azione, per determinare 693 – lo abbiamo già visto! - vale 317. Ebbene questo 117 si presenta come il solo flusso del piano avente 100 e 100 come l'area che si muove di 117, di questi 4 NOMI. Il diluvio universale è accaduto nel seicentesimo anno della vita di Noè, nel giorno 17 del 2° mese. Ci vedete un 11-17 unificato in 117? Benito, il mio gemello concepito 12 ore esatte dopo la nuova vita che io ebbi il 4 giugno 1940, è nato nel 2° mese e nel giorno 17. Nato nell'anno 41=Amo. R, uguale all' Enoch=41, 7° Fattore che Camminava con Dio e che appare al versetto 21-22, ed è introdotto nel capitolo 5 della prima struttura; ciò accade per la duplice natura di un Padre, nato 7-7-7 e dunque descritto al 21, e del 22 che è l'unità di un 22+22+22 Trino in Romano=66.


165 Quando la Bibbia dice che è il 2° mese posto sulla vita di Noè è... perché la vita di Benito si inserì ai 1119 giorni dopo la mia nata il 25-01-38, linea che - ridotta a volume - lo riduce a 1117... Se il computer mi dice che tra il 25 gennaio 1938 della mia nascita e il 17 febbraio 1041 ci sono 1119 giorni di distanza lineare dal primo, il volume dei giorni sono due in meno, perché due di essi devono disposi a formare l'area 1x1. 1117 è così un volume di giorni posto sulla mia vita che poi si accorpa 1+1 a formare il mese 2 nel dì 17 detto dalla Bibbia. Per 40 giorni durò la pioggia e il 41° cessò. L'avvento nel 41 di mio fratello (il cui valore numerico 426 è lo stesso dei nomi Adamo, Set, Enos, Kenan, Malaleel, Iared, Enoch, Matusalemme e Lamech, tutti i 9 prima di Noè), fa 'sì che con me come Noè, io e mio fratello siamo tutti i primi 10 fattori. I 4 che sono sull'Arca di Noè e che valgono 117, sintetizzano di nuovo qualcosa che accade in relazione alla mia vita. L'ARCA sembra già la Ca' di AR, la casa di Amodeo Romano 113. Ma il nome intero è 381 ed è come l'ARCA descritta in cubiti 300 di lunghezza, 50 di larghezza, 30 di altezza e un cubito per il tetto. Sembra proprio che nel marasma delle idee che esistono oggigiorno in cui ogni valore è sempre contestato, la sola via di salvezza sia di salire nella casa a dimensione 381, perché solo lì c'è la salvezza da quel marasma in cui l'uomo rischia oggi e da sempre di annegare.


166 L'arca si poserà sul monte ARARAT, come a voler dire (a tutto il mondo che oramai sembra aver adottato l'inglese come la lingua con cui intendersi tutti): toccherà terra <at> A.R.-A.R. L'approdo – si tocca, finalmente! – avviene solo se si va fino <al> DUO (di A.R.) che sono – irriconoscibili - sul dorso mio, di un asino e del suo puledro. Se avete notato, nel cap. 5 la situazione della vita dei sopravvissuti è ... in sospeso. 10 scarne parole al versetto 32 danno solo la notizia che quando Noè ebbe 500 anni mise al mondo i tre figli. Un po' difficile... visto che non erano tre gemelli, crederli nati tutti e tre ai 500 anni di Noè! Ma si compie sempre l'errore di credere che Cam, Sem e Iafet siano reali persone! Non lo sono! Sono i tre che vanno aggiunti al 10 per dettagliarne anche quella <Trinità>, che però non deve alterare il 10 se non con quella potenza che poi porta alla somma risultante in 13 nelle due possibilità uguali e distinte tra il 3 che si muove di 10, o viceversa. Allo stesso modo, i 4 maschi che trovano riparo sull'Arca sono le 4 forze della realtà riproduttiva ricondotte al sesso chi chi è il promotore. E' la Realtà a 4 dimensioni che sopravvive. Quanto deve sopravvivere nella terna dei tre figli? Lo abbiamo calcolato: poco più di 2 anni. Per la precisione, anni 2,1094. E... poi? Come proseguiamo? Di certo dopo il Diluvio universale ricomincia tutto, ripartendo da un anno zero. Dovremo ripartire dalla vita del 10° fattore.


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La durata del 10° FATTORE Quanta vita dobbiamo dare al 10 fattore? Glie ne va concessa tanta quanta il prodotto tra il Talento 38 di Caino e 100/4 che sono l'energia del presente. 38x25=950 anni. Non per caso il primo futuro concesso al 1° creatore relativo, si è avvalorato delle prerogative concesse al numero 38. Il fattore 10 ha in se stesso le prerogative “trascendenti” concesse a questo numero, che nell'esistenza di questa forza agisce totalmente secondo questo valore. Infatti sia 38, sia 25 si avvalgono uno dell'aspetto “volume” che il 38 desume dal valore in linea di 40, dimensione spaziotemporale del 10, quando, perse due dimensioni lineari, è considerato il relativo volume. 25, da parte sua, può considerarsi l0area 5x5 relativa al flusso di volume 38. Pertanto è opportuno ora che ci si sta occupando della causa numero 10, di occuparci di un 10 che sia volume e che abbia in più le sue due dimensioni di area che lo rendano 12 in linea. Considerato come un volume vero e proprio, è attraverso la sua radice cubica che scendiamo al suo lato. Esso ci risulta 2,1544346900 ed altro ancora. Orbene, se ci limitiamo al valore intero 2, vediamo che esso è il lato esatto del cubo a volume 8. Tutta la quantità decimale in sostanza è una “partita di giro” dovuta alla rappresentazione in 12 linee del volume 10. Per avere un lato che sia 1,110336318... e che escluda la partita di giro dopo il 111, dobbiamo estrarre la radice 22ma del volume 10. E quella che ho chiamato partita di giro siamo in grado di valutarla esattamente, ponendo 1,11 come base della potenza ad indice 22. Essa ci dà 10 -0,66426. 1,111 arrotonda tutto il suo seguito. Elevato a 22 supera il 10 di 0,13232931...


168 Se noi dobbiamo considerare una presenza che sia sempre 111, noi dobbiamo partire da 10/9. Elevato a potenza 22, possiamo considerare 10 il volume solo se gli aggiungiamo 10/64,663771554731 arrotondato nell'ultima cifra. Questo denominatore ricorda quello cui aveva portato infine tutto il calcolo del futuro, quando avevamo sommati tutti rapporti fissati nei 10 fattori tra la massa di presente posta a numeratore e lo spostamento in avanti nel tempo dell'inizio del designato successore. Il totale dei rapporti erano questi, e il risultato finale era 800/130 +807/105 +815/90 +840/70 +830/65 +800/162 +300/65 +782/187 +595/182 = 64,669051935719 con analogo arrotondamento. che è il flusso 7x4 /quindi quello della realtà dinamica) di una area avente i due lati 250 e 250., lunghi in totale 500. Pertanto, quando nel calcolo siamo giunti al valore maggiore di quello dato da (10/9)^22, esso ingloba questo modello. Quindi al valore residuo, del futuro del secondo mondo rispetto al primo, che era di anni 2,1094 dobbiamo avere questo valore di 500/2 come la condizione che regola le relazioni costringendole alla verità delle stesse, quando esistiamo nella dimensione reale 4 della velocità 6/1 che è estesa in tutti e 6 i versi e si avvale di 7 dimensioni. Quindi le due dimensioni intere in 2,1094 vanno poste come il futuro di una linea intera di presente che sia data da tutti i 1.000 anni che, grazie all'azione di -500, crea in moto solo il +500 nell'universo.


169 Pertanto avremo solo una partenza ridotta a 0,1094 e che sarà in atto di presenza per un rapporto tra presente e futuro pari a:

500/2 In Bibbia dovremo trovare uno dei tre figli di Noè che vive 500 anni in cui genera figli e figlie, avendo speso solo 2 anni della sua vita a generare il suo continuatore. Senonché quando è accaduto il Diluvio Universale tutti e tre avevano 100 anni e non avevano avuto nessun figlio. La Bibbia risolve questo problema commettendo un palese errore, tale da non sfuggire a chi controllasse attentamente la questione. Infatti scrive così nel capitolo 11 del primo libro e nei versetti 1011, riferendosi a Sem, figlio di Noè: 10 Questa è la discendenza di Sem: Sem aveva cento anni quando generò Arpacsad, due anni dopo il diluvio; 11 Sem, dopo aver generato Arpacsad, visse cinquecento anni e generò figli e figlie.

Sem aveva 100 anni l'anno in cui c'era il Diluvio, e non due anni dopo il diluvio! Come mai questa svista? Non si sanno fare i conti? La questione è diversa: la Bibbia vuole che si inciampi in questa questione, e allora la rende evidente. I due anni dipendono dal fatto che al momento del Diluvio e della fine del mondo, c'è questa relazione esistenziale tra tutti i 1666 di esistenza del creato al principio del principio riferito ad Adamo. 10 anni anteposti ai 10 creatori subentrati come i reali successori del Divino 10 posto a loro principio e a loro immagine e somiglianza.

1666/678,687 =2,1094


170 Ciò accade al principio del nuovo mondo e in coincidenza con l'anno del Diluvio. Pertanto SEM, il prosecutore della divina opera, quando ha 100 anni li ha alla dimensione cubica che impone la sezione trasversale 1x1, tutta collocata di traverso mentre egli ha 100 anni, ma questi sono 102 in ragione dei due anni trasversali. Pertanto i due anni non ci sono nella linea di flusso, rigorosamente calcolata, esistendo “trasversalmente”. Visto che però essi esistono, Sem ha 102 anni ma in linea rigorosa di semplice flusso essi sembrano non esserci. Visto che questo futuro non riguarda più Noè, perché stiamo indagando allora sulla durata della sua vita? Perché mai la Bibbia ci conferma che la vita di Noè durò 950 anni, facendolo però da un'altra parte, e non dove sintetizza tutta l'evoluzione accaduta nel secondo mondo? La ragione sta nel fatto che essa fissa con la fine del decimo fattore la fine del mondo stesso. Questa fine, calcolandola dall'inizio assoluto, messo in relazione ad Adamo nato l'anno 10, fissa la nascita di costui nel 1.066 conforme a tutta quanta l'energia 66 posta nel principio di 1.000. Sommati ai 1.066 anni i 950 della vita totale, essa cessa nel 2.016 2.016 : 3.118 è uguale a questa percentuale: 64,66 (arrotondata nell'ultima cifra, da 64,656...) che è pressoché il risultato finale cui è arrivata la somma dei dieci rapporti, il già richiamato 64,66905193. Il 2.016 dopo Cristo è stato simile alla fine di Noè, la quale però stava in relazione ad una esistenza ancora avanzante nel secondo mondo determinato dai suoi successori. Questo, naturalmente, se siamo autorizzati a collocare il nuovo inizio del tempo dall'anno di avvento di Gesù Cristo.


171 L'ARCA DI NOE' ci ha consentito un calcolo che ha confermato come limite l'anno 3.118, e se questa fine della vita di Noè nel momento in cui il 2.016 dopo cristo ha raggiunto quel valore ci dà un certo conforto, non possiamo esserne del tutto certi. 38 (il volume) x 25 = 950 è dunque la quantità di tempo di esistenza espresso in linea di anni, da darsi alla causa numero 10 chiamata Noè. E' evidente come, esistita per 600 anni esatti fino all'anno del Diluvio Universale, essa sopravvive davvero per 350 nel nuovo mondo. 350 anni valgono riferiti al principio di 1.000 anni come:

350/1.000 = 0,35. E questo che consente questo calcolo: (350 / 1.000)^2 = 0,1225 = 25 di dicembre. Siamo partiti dai 350 anni della decima causa vissuti nel nuovo e definitivo mondo, che esiste fino alla fine. Li abbiamo quantificati per quanto valgano ove riferiti alla unità dei 1.000 anni, dunque ad uno solo. Uno solo vale uno 0,35 in AZIONE e uno 0,35 in REAZIONE. La loro interrelazione porta il valore al quadrato, uguale a 0,1225. Siamo autorizzati a leggere 25 dicembre questa data, poiché: 4.800 -3.339 = 1.461

(sono 4 anni di spazio-tempo in giorni) (sono 4 anni di solo tempo in giorni) è il solo tempo di 4 anni di 365,25 giorni ciascuno...

Siamo autorizzati a ritenere che i valori centesimi siano mesi e i decimillesimi siano giorni anche in 0,35 x 0,5 che porta a: 0,1225


172 Chiedete da dove venga questa autorizzazione, dell'intelligenza? Essa deriva dal fatto che 350 porta al 3.118,1114 che esprime il numero degli anni (dettagliato in 11 mesi e 14 giorni) quando si calcola: 350 x 8,908889714285.... periodo infinito = 3.118,1114 8,908889 è 8,888888 +0,0200001 +1/14 somma di 2/100 trasversali che rendono volume 8,888888, e valore totale aggiungendo la dimensione dell'unità . Sono 7 dimensioni di moto riguardanti la presenza di 2^3 in ciascuna dimensione, il che poi esiste nel periodo eterno di 1/(7+7), una frazione che pone a tempo dell'unità la dinamica 7 delle 7 cifre, avanzata di 7.


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Capitolo 9

Si ricomincia da 10, con 9 Fattori ora decimi Lo abbiamo già discusso. Si ricomincia da 0,1094 anni e da un primo fattore che abbia il rapporto di:

500/2 anni. Siamo però nella stessa condizione del primo inizio. Allora la realtà era data da un padre e tre figli, adesso si ripresenta. Quale matrice determina questi nuovi 4? 1 1 1 1

: 8,2436832776 determina il nome Noè : 33,2104546511 determina il nome Cam : 5,8647242699 determina il nome Sem : 11,0980337061 determina il nome Iafet 58,4168959047 -1,58310 al 60 di una presenza in tutti i versi.

Per determinare il valore nominale dei 9 fattori che saranno ottenuti occorre risalire alla rispettiva matrice. Essa è 2,978457258206348304 1 : 2,978457258206348304 = 33.57.44.28.41.40.64.45.51 Sono i valori numerici che portano a 383, le linee del volume dell'Arca 381


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PRIMO FATTORE (del decimo). 33.57.44.28.41.40.64.45.51 1 : 5,8647242699 è la matrice del nome. =0,17.05.11 S E M 17=S 05=E 11=M 33 Ha avuto accreditato 500 anni (della causa sua) per esistere, ma sono 500 anni in decimi che, per divenire interi vanno moltiplicati per 10 nel numeratore.

Decimi (500/2) sono interi in 5.000/2

sono la quantità di partenza del secondo mondo, riferito al solo spazio unilaterale esistente nel principio mille, che vale 500 anni. 5000/2 = 2500 anni (è la presenza ¼ di 10^4) Come si ha modo di notare, il riferimento intero diverranno i 10.000 anni di tutta la realtà a indice 4, basata sul 10. Il dato iniziale, trascurando il tempo interno all'anno (lo sommeremo alla fine) parte dal 528 di differenza che avevamo trovato in questo calcolo: 64,669051935719 (il dato di arrivo dei 10 rapporti) 64,663771554731 (il dato oltre 10, in (10/9)^22 0,0052803809877

flusso 7x4 dell'area a lati 250 e 250.


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SECONDO FATTORE (del decimo). 33.57.44.28.41.40.64.45.51 era la matrice dei 9 dopo il 10 Il secondo fattore avrà dunque un valore nominare di 57. 1 : 86,10290267568944803 la matrice del nome =0,01.16.14.01.03.17.01.14 A R P A C S A D Questo è l'insieme dei Talenti: 1. 01=A è 1 in 1. 2. 16=R è 16 in 2 (il piano complesso da -2^3 fino a 2^3) 3. 14=P è 7+7 in 3, lo spazio a 3 D, in tutte 11 le D. di 10/1 4. 01=A è 1 in tutta la sua realtà unitaria a 4D. 5. 03=C è 3 in valore termico, della D5 6. 17=S è 4/4 +4x4 nello spazio complesso a 6D. 7. 01=A è 1 nel movimento a 7D 8. 04=D è 4 alla dimensione complessa a 2x4D. 57 33+57=90 è il talento somma dei primi due. Assume come valore della sua presenza decima il dato che viene dalla radice quadrata di 1,25, dopo 1,1180, che è 339. Questo 339 è il valore secondario che viene nella radice quadrata di 1,25, uguale a 1,1180339 nelle 339 quantità del volume alla dimensione della libertà a scala 10^-7. Ove 84 è tutto il flusso nel 100, di una area che è 8 e 8 nei lati 339 : 84/100 = 403,57 che è il valore di Arpacsad Nelle dimensioni fondamentali AR rimanda a Amodeo Romano, mentre PACS rimanda a PACE scritto nella lingua di un Romano, e AD rivela un Talento che lo rimanda AD PACS di A.R.


176 339 è precisamente la terna dei tre 113 esistenti in Romano Antonio Anna Paolo Torquato Amodeo. Uno in Romano Amodeo 66+78, l'altro in Torquato 113 e il terzo nell'acronimo a due cifre Ro An An Pa To Am, 29+13+13+15+31+12=113. 403 rappresenta di per se stesso il flusso 3 di volume di una area a lati 200 e 200, valori che sono relativi alla velocità unitaria del 100. Essendo 403 decimi, quando si moltiplicano per 10 diventano 4030 interi. Divisi per la velocità intera data da 7x5 (tutto il movimento unilaterale unitario, il rapporto di 4030/35 ripartisce tutta la massa in moto, su ogni unità di moto. 403/(7x5) sono interi in:

4030/35 anni. 5.000/2 +4030/35 = 2.615,142857 periodico L'intero 2.615 combina cento 26 (che sono mezzo anno in settimane) con un cubo espresso in linea da tre lati ciascuno dei quali è di 10/2. Il valore si riferisce perfettamente al 90 raggiunto dal valore numerico dei due nomi, essendo 90 la presenza ¼ di 360°


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TERZO FATTORE (del decimo). 33.57.44.28.41.40.64.45.51 1 2 3 1 : 5,8647583106 è la matrice che mette in ordine i 44 valori. =0,17.05.10.01.03.08 S E L A C H 17=S 05=E 10=L 01=A 03=C 08=H 44 33+57+44=134 raggiunto al 3°, è importante e pieno. Il valore di presenza è lo stesso del precedente. Solo che ora non è riferito al moto 3x7, ma al cubo espresso dalla linea intera 10+10+10. 403/30 sono decimi, e per esprimere il valore intero devono essere anche questi 4.030 anni.

4.030/30

anni.

5.000/2 +4030/35 +4030/30 =2749,476190 periodico Il risultato è coerente alle aspettative perché è ora il volume 3^3 lanciato nella velocità del 7x7. 2.749 : 134 = 20 diviso con un 1 in 70 di presenza condivisa.


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QUARTO FATTORE (del decimo). 33.57.44.28.41.40.64.45.51 1 2 3 4 Il talento del 4 è 28. 1 : 19,91827 è la matrice 0,05.02.05.16 E B E R 05=E 02=B 05=E 16=R 28 33+57+44+28=162 Il numero 4 definisce la realtà, e così è anche ora. Essa è definita dal cubo avente tre lati 10, che esiste con una energia 100 che si è mossa di 4, divenendo la massa 400 del cubo a lato 10. Il riferimento è dato da 1/3 della terna 99/1 in una unità interamente mossa nel 100, che in 33/1 è in tutto 34 unità. Essendo 430 decimi, sono unitari in 4.300

4.300/34 anni. 5.000/2 +4030/35 +4030/30 +4300/34 =2875,94677 Coerentemente alle aspettative abbiamo cento 4x7 (moto a quattro dimensioni, nel 75 che è 300/4, tutta la presenza del suo spazio. 2875 : 162 = 10 mosso di 7, a velocità 11x11 condivisa


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QUINTO FATTORE (del decimo). 33.57.44.28.41.40.64.45.51 1 2 3 4 5 Il talento del 5 è 41. 1 : 7,1169286112 è la sua matrice. =0,14.04.10.05.07 P E L E G 14=P 05=E 10=L 05=E 07=G 41 33+57+44+28+41=203 Il 5° fattore indica sempre la metà del ciclo 10 indicante un assetto ciclico intero nella sua metà. Ciò è rappresentato da tutto il moto di 1 nel ciclo 10, che esiste intero come il flusso di una area a lati 100 e 100. 209 sono decimi, quindi il valore intero deve essere 2.090. Va riferito alla presenza del cubo che abbia tre lati 10, dunque a 30, per calcolare il movimento unitario di tale flusso unitario, per ogni unità di volume.

2.090/30 anni. 5.000/2 +4030/35 +4030/30 +4300/34 +2090/30 = 2945,61344 Coerentemente alle aspettative, ora abbiamo il moto di 100 bel 3.000, nella presenza ottava di 360°. 2945 : 203 = 14 diviso con 103 condiviso.


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SESTO FATTORE (del decimo). 33.57.44.28.41.40.64.45.51 1 2 3 4 5 6 Il talento del 6 è 40. 1 : 6,22979 è la matrice =0,16.05.19 R E U 16=R 05=E 19=U 40 = 33+57+44+28+41+40=243 La dimensione 6 è l'assetto totale dello spazio, e 243 è 43/1 in 44 come flusso del piano a lati 100 e 100. Il dato complessivo riguarda una opera intera 7 avente area a lati 100 e 100. 207 sono decimi che diventano unitari in 2.070 anni. vanno riferiti a quel valore che in un giorno divide 864 centinaia di secondi per un cubo 3^3 tanto da determinare il valore unitario riferito alla cubatura del tempo.

2.070/32 anni. 5.000/2 +4030/35 +4030/30 +4300/34 +2090/30 + 2070/32 = 3.010,30094 Coerentemente alle attese, 3.010 è tutto il moto 3.000 fatto da un ciclo unitario 10 posto come tutto. 3.010 : 243 = 12 diviso con un 94 esatto di condivisione


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SETTIMO FATTORE (del decimo). 33.57.44.28.41.40.64.45.51 1 2 3 4 5 6 7 Il talento del 7 è 64. 1 : 5,864545741 è la matrice = 0,17.05.16.19.07 S E R U G 17=S 05=E 16=R 19=U 07=G 64 33+57+44+28+41+40+64=307 Sette è la pienezza dell'opera. Essa è compiuta quando il 100 si muove di 100, e si riferisce a un cubo il cui lato è 10, misurato nella lunghezza 30 dei lati 200/30 sono decimi e diventano interi in 2.000 quando è tutto il mille che si sposta di mille.

2.000/30 anni. 5.000/2 +4030/35 +4030/30 +4300/34 +2090/30 + 2070/32 +2000/30 = 3.076,9676120 76 è la pienezza dello spostamento in tutto (ossia di 10) dell'energia 66, e si muove di tutta la dimensione 3 nel 1.000 posto in principio! 3.076 : 307 = 10 diviso con 6 di spazio condiviso: l'area a lati 3 e 3 con flusso 10x307.


182

OTTAVO FATTORE (del decimo). 33.57.44.28.41.40.64.45.51 1 2 3 4 5 6 7 8 Il talento del 8 è 45. 1 : 8,326177566 è la sua matrice = 0,12.01.03.13.16 N A C O R 12=N 01=A 03=C 13=O 16=R 45 33+57+44+28+41+40+64+45=352. 300 + le settimane di 1 anno. Otto è la realtà nel suo complesso positivo negativo. Laddove 19 è tutto il moto di 1 che sta in un tutto che si muove di tutto sta 1 in 2 e 19 è tutto il suo moto. Tutta l'energia è 100. 119 è tutto il moto di una energia. Essendo in decimi del mille, va portata a 1190. E va riferita a tutto il moto di 1 in 30, che è 29.

1.190/23 anni. 500/2 +403/35 +403/30 +430/34 +209/30 +207/32 +200/39 = 306,15829966 5.000/2 +4030/35 +4030/30 +4300/34 +2090/30 + 2070/32 +2000/30 +1190/29 = 3.118,0020 Non avendo considerato il valore in anni 0,1094 che si doveva, sono risultati 2 millesimi corrispondenti ai 2 anni da cui siamo partiti a denominatore. Se inseriamo il tempo omesso:


183

3.118,0020 0.000,1094 3.118,1114 Come si è visto, con questa procedura esatta siamo riusciti ad arrivare esattamente al limite del tempo. 3.118 : 352 = 8 diviso (tutto il complesso), con 302 di condiviso, che è l'espressione in linea del volume 300. Chiederete: <E il nono?> Vi rispondo e ancora una volta credo che non vi piacerà: <Egli esce dalla sua terra e va!> TERACH ha anche quasi completamente il nome della TERRA! E un TER = 3 ROMANO a. CH. È quella dimensione TERA uguale a 10^12, che si fonda sui 12 figli di Giacobbe o i 12 discepoli di Gesù, posto 10 il tutto.


184

OTTAVO FATTORE. 33.57.44.28.41.40.64.45.51 1 2 3 4 5 6 7 8 9 Il talento del 9 è 51. 1 5,539674837117107 è la sua matrice = 0,18.05.16.01.03.08 T E R A C H 18=T 05=E 16=R 01=A 03=C 08=H 51 33+57+44+28+41+40+64+45+51=403 è l'espressione in linea del moto 22 del volume 381 = ARCA di Noè ma anche: Romano Antonio Anna Paolo Torquato AMODEO. Terach è l'”extraterrestre” che è l'essenza pura del padre Abramo insito in Abramo come il suo generatore. E AB.R.Amo è che viene DA ROMANO, R. Amo. Infatti 403 -365 = 38 che è tutto il volume di ciò che è espressi in linea con 40. Quando si va con il volume 38 oltre la durata dell'anno terrestre … si è un “extraterrestre” del tempo, allo stesso modo del 38=Caino che cercò di eliminare il 23 di Abele che se si fosse aggiunto a 365 avrebbe portato a 381 +7, in pieno ed ordinato movimento assecondante l'Arca di Noè. Tutto il futuro che ogni causa ha tratto dalla sua presenza per riversarsi nel suo continuatore si è espresso, in toto. Se fate fatica a capire provo in un altro modo ancora:


185 0,1094 è 0,1114 meno 2 millesimi bilancianti 2.000 di “futuro” +5000 / 2 è solo il flusso in avanti, ridotto a ¼ di 10.000. +4030 / 35 è 30 mosso di 4.000, nell'unità del 7x5 (moto puro) +4030 / 30 è lo stesso moto totale per ogni unità delle 10+10+10 +4300 / 34 è tale 300 mosso 4.000 in ogni sua unità inversa +2090 / 30 è il flusso 90 del piano 1000 e 1000, per ogni unità delle 30 che esprimono il volume in linea. +2070 / 32 è il moto 70 del piano 1000 e 1000, per ogni unità in 2^5, che rappresenta il 2 in tutti i 10/2 reali. +2000 / 30 è il moto 1000 di 1000, per ogni 1 del volume a lato 10 +1190 / 29 è il moto 90 di 1100, per ogni unità di moto in 30 =3118,1114 interi in anni, mesi e giorni. Sommando tutti i valori che sono stati la matrice di tutti i nomi: 5,8647242699 Sem 86,10290267568944803 Arpacsad 5,8647583106 Selach 19,91827 Eber 7,1169286112 Peleg 6,22979 Reu 5,864545741 Serug 8,326177566 Nacor 5,539674837117107 Terach 150 è l'intero 221 il primo intero assetto dei 10 371 è tutto il moto intero di 10 in 381 Le lettere alfabetiche determinate secondo la forza che le determina e non a caso, consentono altre interpretazioni, che sembreranno virtuosismi e forzature, ma rivelano esse pure la stessa forza che sta alla loro base e consente interpretazioni letture differenti.


186 Ecco a cosa di “trascendente” possono alludere questi contenuti alfabetici. 33=SEM 500/2 57=ARPACSAD 403/35 44=SELACH 403/30 28=EBER 430/034 41=PELEG 209/30 40=REU 207/32 64=SERUG 200/30 45=NACOR 119/29 51=TERACH

<sem ad A.R. Pacs> siam diretti alla PAX la PACS di Amodeo Romano. <S. è là Ch.> Santo è là Cristo. <è 2 R.> in Romano c'è un Duo. <El è Padre di Gesù> <Re Ultimo> <S. è R. = Gesù> <Co' R. ano> il Corano con Romano=66 dopo che lo stesso 66=Muhammad. <Te, R.A., Cristo)

403 come vedete sono il 2° e il 3° Presente Dite <Perché non consideri Terach?> Vi dico e non vi piacerà: <Terach ESCE DALLA SUA TERRA, e va> 403 <esorbita per 38 dì, dalle dimensioni di 365 giorni interi dell'anno terrestre.> Esce dello stesso 38 del CAINO... da negligere! TERACH ha in se stesso questo 38 di futuro che Bibbia rivelerà nel capitolo 38 quando nascerà (in una sola MANO attribuita a R-O, Er e Onan congiunti) la RO-MANO del primo gemello di nome ZERACH). Come la T fa 3 scatti per essere Z, così Bibbia 1,11 ne fa 3x3x3, per tramutarsi in Bibbia 1,38 e devolvere TERACH in ZERACH. 1. 2. 3. 4. 5. 6. 7.

TERACH ABRAMO ISACCO GIACOBE GIUDA ER ZERACH sono 7 generazioni che però devono essere 6/1.


187 Devono essere 6/1 perché c'è un ER morto cui GIUDA è costretto a sostituirsi dalla sua nuora che diventa così matrigna di Er. É la solita creazione in 7 giorni in cui il lavoro reale è di 6. ER è morto e per lui lavora suo padre e lo rende padre putativo di suo figlio. Zerach suo figlio putativo, di fatto è suo fratello. E mentre figura padre della di R-O-MANO, è... figlio della moglie. Terach è una sorta di “extraterrestre” uscendo dalla sua Terra, UR (quella del Dio URano) per andare in quella promessa poi a suo figlio. Parte dalla <C-AL-dea> ed è stoppato in <C. -A.R.- R. an>... il solito Corano in cui saranno stoppati tutti: Ebrei e Cristiani. Proprio per questa ragione, Bibbia, libro 1.11, tratta Terach uscendo dagli schemi con cui sono rappresentati tutti i suoi predecessori. Osservando gli stessi 32 versetti già usati per descrivere il primo assetto con 32 parole, ora la premessa da 2 versetti è divenuta di 8, praticamente divenendo cubica, e abbracciando così le ragioni di un linguaggio volutamente confuso a proposito della Bibbia, per colpa della famosa Torre di Babele, di un uomo che vuol giungere fino a Dio, ed è perciò punito con la confusione delle lingue. Esse passano a tutte le lingue del mondo dalla sola lingua di Dio, l'Italiano di un Dio Padre presentatosi con lo Spirito santo a cavallo di un Asino Italiano, e di un puledro (come quando Gesù volle entrare in Gerusalemme, per esservi immolato). I due soli capitoli di Bibbia libro n. 1, in cui sono descritti accuratamente il 1° ed il 2° sistema strutturale del mondo, hanno – in mezzo alle due ordinate trafile – questa premessa che in sostanza avverte tutti: la sola lingua giusta con cui leggere tutto questo se non volete essere confusi dalle lingue diverse, è la lingua italiana. Dopo questa premessa cubica, dal versetto n. 9 allo stesso 32 del cap. n. 5, di ciascuno si dà soltanto l'anno del primogenito (per la causa futura) e gli anni per le cause poste nel presente di ognuno.


188 Manca il dato della durata finale della vita. Potrebbe sembrare che sia stato trascurato un dato tutto sommato già noto, quando è descritto il numero degli anni per costruire la causa futura, da parte di quella che è presente e ben nota. Basterebbe sommare i due dati e se ne ricaverebbe il totale... Ma si cadrebbe in grave errore. Poiché ora i dati, messi giù in linea reale, quelli per fare il successore (il primogenito) – anche se hanno lo stesso numero divenuto piccolo – ora sono da considerarsi da raddoppiare. Infatti – in questo nostro mondo reale, se noi vediamo 222 anni di vita reale, quelli vanno da -222 fino a +222, e sono 444! Noi infatti vediamo gli uni solo partendo da una base che è relativa a quella opposta. Noi possiamo osservare le dinamiche in atto solo basandoci suo terzo principio della legge dinamica.


189

Capitolo 10

Come la Bibbia struttura il 2° mondo Lo descrive nel libro 1,11 Questo è il testo che io considero il testo ORIGINARIO. Nel nostro mondo in cui azione -5 e reazione +5 determinano in -25 qualcosa che è ancora precedente, è la nostra azione, posta sotto i nostri occhi a creare premesse sempre più spinte al nostro oggi e che poi già conosciamo. “Stranamente” nel capitolo della struttura del nostro mondo, i primi 9 versetti antepongono la narrazione del disastro delle lingue... Lo fanno usando 189 parole che sono tutto il percorso di un 11 in un 100 che avanza di 100. Sono 825 le lettere al lavoro, di una opera di totali 825+189=1.014 battute, che indicano tutto il 1.000 posto in principio, nel piano creativo a lati 7 e 7. Io ne prendo solo atto. Questo testo non l'ho certo manipolato io! Genesi 11 1 Tutta la terra aveva una sola lingua e le stesse parole. 2 Emigrando dall'oriente gli uomini capitarono in una pianura nel paese di Sennaar e vi si stabilirono. 3 Si dissero l'un l'altro: «Venite, facciamoci mattoni e cuociamoli al fuoco». Il mattone servì loro da pietra e il bitume da cemento. 4 Poi dissero: «Venite, costruiamoci una città e una torre, la cui cima tocchi il cielo e facciamoci un nome, per non disperderci su tutta la terra». 5 Ma il Signore scese a vedere la città e la torre che gli uomini stavano costruendo. 6 Il Signore disse: «Ecco, essi sono un solo popolo e hanno tutti una lingua sola; questo è l'inizio della loro opera e ora quanto avranno in progetto di fare non sarà loro impossibile. 7 Scendiamo dunque e confondiamo la loro lingua, perché non comprendano più l'uno la lingua dell'altro». 8 Il Signore li disperse di là su tutta la terra ed essi cessarono di costruire la città. 9 Per questo la si chiamò Babele, perché là il Signore confuse la lingua di tutta la terra e di là il Signore li disperse su tutta la terra. 821 lettere al lavoro in 189 parole


190 Esamino cabalisticamente il primo versetto, di quando tutto era OK. Tutta la terra aveva una sola lingua e le stesse parole. 74

11

56

47

32

41

58

5 15

79

59

= 477

11 parole con 45 lettere al lavoro che +11 “sabati” a fine di ogni parola sono 56 in tutta l'opera. 477 : 11 = 43 ciascuna con 4 di realtà condivisa. 477 : 45 = 10 ciascuna con 3^3 di volume condiviso. 477 : 56 = 2^3, con lo spazio percorso da ogni 1 in 30 condiviso. 477 indica 47=Amodeo che vale per tutto, ossia x10 e che ha una dimensione 7 che è quella della velocità 6/1 che va dappertutto. LA TERRA = 67 è il 66/1 = Romano. AVEVA TUTTA, 74 e 47 <1> SOLA LUNGUA = <1>+41+58=100 STESSE PAROLE = 138 (genesi 38), in cui STESSE=79 è il 78/1 di Antonio e PAROLE=59 richiama il mio gemello, Benito. Questo controllo che per voi non dice niente (poiché non accettate l'idea che tutto sia già scritto e descritto), per me è esauriente. Aveva le stesse parole con Romano Antonio e Amodeo Benito.

Poiché nel cap. 11 ci saranno le 182 parole dei primi 9 versetto più altre 313, tutte saranno 495 parole. Poiché ci saranno oltre le 821 lettere altre 1483 lettere al lavoro, le totali del capitolo 11 saranno 821+1483=2.304 lettere. Poiché ci saranno altre 495 “sabati” l'opera intera del capitolo 11 sarà data da 495+2.304=2.799 lettere in tutta l'opera. TOTALI del capitolo 11, del capitolo 5 e Totali di entrambi: 495 parole, per 2304 lettere al lavoro su un'opera di 2799 battute. 384 parole, per 1974 lettere al lavoro su un'opera di 2358 battute. 879 4278 5157 4.278 : 879 =4 cad +762 condiviso 5154 : 879 =5 cad +762 condiviso. 762 è moto di 248 su 1.000; piano a lati 100 e 100 flusso 8 nei 6 versi


191


192 10 Questa è la discendenza di Sem: preambolo dato da lettera al lavoro n. 25 Sem aveva cento anni quando generò Arpacsad, due anni dopo il diluvio; 11 Sem, dopo aver generato Arpacsad, visse cinquecento anni e generò figli e figlie. 123 12 Arpacsad aveva trentacinque anni quando generò Selach; 13 Arpacsad, dopo aver generato Selach, visse quattrocentotré anni e generò figli e figlie. 120 14 Selach aveva trent'anni quando generò Eber; 15 Selach, dopo aver generato Eber, visse quattrocentotré anni e generò figli e figlie. 105 16 Eber aveva trentaquattro anni quando generò Peleg; 17 Eber, dopo aver generato Peleg, visse quattrocentotrenta anni e generò figli e figlie. 114 18 Peleg aveva trent'anni quando generò Reu; 19 Peleg, dopo aver generato Reu, visse duecentonove anni e generò figli e figlie. 98 20 Reu aveva trentadue anni quando generò Serug; 21 Reu, dopo aver generato Serug, visse duecentosette anni e generò figli e figlie. 103 22 Serug aveva trent'anni quando generò Nacor; 23 Serug, dopo aver generato Nacor, visse duecento anni e generò figli e figlie. 98 24 Nacor aveva ventinove anni quando generò Terach; 25 Nacor, dopo aver generato Terach, visse centodiciannove anni e generò figli e figlie. 111 26 Terach aveva settant'anni quando generò Abram, Nacor e Aran. in 181 parole

tutte le lettere al lavoro sono

49 946

27 Questa è la posterità di Terach: Terach generò Abram, Nacor e Aran: Aran generò Lot. 28 Aran poi morì alla presenza di suo padre Terach nella sua terra natale, in Ur dei Caldei. 29 Abram e Nacor si presero delle mogli; la moglie di Abram si chiamava Sarai e la moglie di Nacor Milca, ch'era figlia di Aran, padre di Milca e padre di Isca. 30 Sarai era sterile e non aveva figli. 31 Poi Terach prese Abram, suo figlio, e Lot, figlio di Aran, figlio cioè del suo figlio, e Sarai sua nuora, moglie di Abram suo figlio, e uscì con loro da Ur dei Caldei per andare nel paese di Canaan. Arrivarono fino a Carran e vi si stabilirono. 32 L'età della vita di Terach fu di duecentocinque anni; Terach morì in Carran. 537 in 132 parole che sommate a 181 sono 313 parole. 946+537=1.483 lettere

Mancano i totali delle 9 vite. Ci son 20 parole ognuno, tranne il 1° che ne ha 31. Il 26 ne ha ancora 10. 313 D. totali sono 312/(1 parola).


193 Se consideriamo che ciò inizia al versetto 10, e dunque va visto x10 e su base di un denominatore 10, allora il 3120/(10 parole) dà il volume 3.118 della pienezza dei tempi. Perché i secondi, in questa struttura, sono 9? La ragione è che il primo è dato dall'unità dei precedenti 10. La ragione matematica è che 9 è il numero invariante, che lancia per divisione per 9 tutto in una infinita funzione periodica. Esempio: 8 : 9 = 0,88888... unitario nei singoli decimi ed in eterno. Anche le 32 cifre insistenti nel capitolo ora si è ridotta di 12 perché è spazio a dimensione di 3/10 del ciclo, quando si potenzia con tutte e 4 le dimensioni della realtà, le quantifica in 12. E 32 -12 =20 resta il puro moto 10 del 10. Ma state certi che non è stata preoccupazione del traduttore che ci fossero 6 Enti strutturati con 20 parole... Di chi allora? Visto che l'ha imposto? Lo ha imposto la mancanza dei totali, che qualcuno potrebbe pensare “inutili”, sapendo il presente ed il futuro da riversare in un 1° effetto, in ogni causa. Ma non è così, se il testo biblico non lo dice... Nel secondo modo “relativo” in cui ogni cosa demandata al futuro è affidata ad un complesso tale che - grazie al negativo - fa esistere il positivo, allora il totale della vita va dal negativo al positivo, e il solo numerò ne quantifica la sola metà esistente nell'Uni-verso reale. Nell'universo reale è tolto tutto lo spazio posto a riferimento di quel solo che avanza, e la Divina Provvidenza che ha dettato la Bibbia della CEI, ha tolto un 12 a quel 32 che va da -16 (da -3 a +3 che avanza di 10) fino a +16 ed è 32, a quello che va da -10 a +10, eliminato tutto lo spazio nel suo complesso! Il povero traduttore non l'ha cercato! Questa narrazione non comincia dal versetto numero 1, ma dal 10! Il che suggerisce che tutti i dati di “presenza” dovranno essere moltiplicati per 10. Per sottolinearlo, la Divina Provvidenza (che è la vera compilatrice di questa narrazione così come essa è) ha perciò dato d'arbitrio suo 20 parole a ogni nuovo promotore.


194 Infatti questo secondo gruppo di 9 interpreti, è relativo ai primi 10, ma in due modi: 1. i 222 anni di futuro, concessi ai padri in conto dei figli, saranno 222 in positivo sulla base degli opposti 222 in negativo, pertanto saranno 444; 2. gli anni di presenza esclusivamente “paterna” operati dalla base 10 di tutti i numeri, saranno espressi in decimi; pertanto dovranno essere moltiplicati per 10. Ed è per questo che – esclusi Sem e Terach (il primo e l'ultimo di queste 9 generazioni) – tutti gli altri 7 dispongono in modo assolutamente costrittivo, delle 10 parole! Perché? È voluto così perché questa Bibbia è stata “scritta da Dio” in un modo perfetto! Io – che non mi pongo la sottigliezza se una Bibbia “scritta da Dio” sia stata scritta da LUI veramente - giudico da una montagna di prove che io ho che essa sia stata e sia tutt'ora opera di un Dio Padre e Spirito santo, sceso tra noi sul dorso unitario (ma fatto da due) al punto che in alcuni vangeli Gesù entrò a Gerusalemme su un somaro, mentre su un altro usò un'asina e il suo puledro. Sono forte del mio sapere che se oggi noi operiamo combinando in azione e azione uguale e contraria ogni cosa, e lo facciamo partendo ad esempio da -5 e +5, il risultato reale è che con il -25 ottenuto dal calcolo creiamo non un futuro, ma sempre premesse più spinte! Anteponiamo ai cosiddetti fatti i loro rispettivi antefatti ! E per me – proprio a motivo di ciò – la Bibbia Ebraica è creata dalla nostra italiana come <IL> suo 1° antefatto, quello da cui poi appare essere derivato il nostro mentre la verità è tutta al contrario! Oppure ditemi: l'intelligenza (che ha scritto il testo) che ragione ha avuto per premettere la storia della Torre di Babele e della confusione delle lingue... all'enunciato del 2° mondo?


195 << gli uomini capitarono in una pianura nel paese di Sennaar e vi si stabilirono. 3 Si dissero l'un l'altro: «Venite, facciamoci mattoni e cuociamoli al fuoco» ... «Venite, costruiamoci una città e una torre, la cui cima tocchi il cielo e facciamoci un nome, per non disperderci su tutta la terra» ...>> Nella pianura in cui <senno ha A.R.> (l'unico!), gli uomini si dissero facciamoci … cuociamo … costruiamoci ...facciamoci, ecc. laddove il solo che fa, cuoce e costruisce tutto è assolutamente Dio! Per accorgerci che questa opera è “fatta da Dio!”, si mediti! Nel solo testo (di 1258 battute, per 946 lettere al lavoro) in cui – chiarito <chi abbia senno> nella pianura di Sennaar - poi si descrive il seguito del primo assetto raccontato nel capitolo 5, questo è facilmente riscontrabile nel capitolo 11: 10 Questa è la discendenza di Sem: preambolo dato da lettera al lavoro n. 25 Sem aveva cento anni quando generò Arpacsad, due anni dopo il diluvio; 11 Sem, dopo aver generato Arpacsad, visse cinquecento anni e generò figli e figlie. 123

6 parole come premessa e le 25 lettere sono la presenza di 5x5 25 parole riguardanti Sem, ne descrivono la presenza anche nelle parole, mentre il valore delle lettere combina 111x111 = 12321 visto 123 grazie all'inverso e retrostante 321. 12 Arpacsad aveva trentacinque anni quando generò Selach; 13 Arpacsad, dopo aver generato Selach, visse quattrocentotré anni e generò figli e figlie. 120

Ridotte a 20 da 36, le parole avendo eliminato lo spazio complesso, ora il versetto 12 vene per 10, nel numero delle sue parole. Esse sono la reazione ingrandita per 10, delle 12 parole tolte alla 32. 14 Selach aveva trent'anni quando generò Eber; 15 Selach, dopo aver generato Eber, visse quattrocentotré anni e generò figli e figlie. 105

Le 10 parole che si muovono di 10 altre, in Selach che è il 3° si dispongono secondo 3 volte il 7x5 che è lo spazio percorso dal 3 nel 10, moltiplicato per il solo avanzamento +5, esistente da -5 e +5.


196 16 Eber aveva trentaquattro anni quando generò Peleg; 17 Eber, dopo aver generato Peleg, visse quattrocentotrenta anni e generò figli e figlie. 114

Il 4°, che esprime generalmente la realtà, si avvalora di tutto il moto in linea, veloce 111/1 nel piano unitario a lunghezze 1 e 1. Sta nel 444 di tutto il tempo della realtà, diviso tra -222 e +333, in cui 114, rispetto al 444 che lo contiene è tutto il moto 10 del 33 che è uno solo dei tre versi presenti nel 99/1 che è totale ed assoluto in 100. 18 Peleg aveva trent'anni quando generò Reu; 19 Peleg, dopo aver generato Reu, visse duecentonove anni e generò figli e figlie. 98

e 22 Serug aveva trent'anni quando generò Nacor; 23 Serug, dopo aver generato Nacor, visse duecento anni e generò figli e figlie. . 98

Sono corrispondenti, essendo uno prima e l'altro dopo il 20 che costituisce il valore identico alle parole che ha. Sono il 5° e il 7° che solitamente hanno lo stesso senso, posti uno prima della totalità dei 6 versi, e l'altro dopo. Esprimono entrambi il volume totale del moto di 100, nelle due unità in meno che rendono volume il 98, come flusso in linea avente lo stesso numero del volume. 20 Reu aveva trentadue anni quando generò Serug; 21 Reu, dopo aver generato Serug, visse duecentosette anni e generò figli e figlie. 103

Il 5° promotore si afferma come tutto il volume avanzante nell'area 100, che, quando 100 è lineare, diventa la somma di due lati 50 e 50. 24 Nacor aveva ventinove anni quando generò Terach; 25 Nacor, dopo aver generato Terach, visse centodiciannove anni e generò figli e figlie. 111

L'ultimo intero, che trascende il Sacro Coran, ed è quell'ottavo in cui si attesta tutta la dimensione complessa in 2^3, si rivela la pienezza unitaria della struttura cabalistica ebraica: 1 nelle unità, 10 nelle decine e 100 nella terza dimensione. Il che – riferito a un Dio Uno che non accetti il Trino fa veramente specie! I suoi 119 anni in cui generò la sua presenza 2^3 sono 111+8.


197 Ma poi esistono tutte queste altre relazioni: 1. la media dal versetto 12 al 26 compreso che termina con i tre figli nati a Terach, è di 798 lettera al lavoro che, diviso per i 7 di cui si tratta per esteso è 114 esatto! Divisa per gli 8 di cui si parla (quando si aggiunge Terach senza gli anni dati ai suoi figli), quando il volume 198 assume le due unità dell'area trasversale e diventa un 800 in linea, è esattamente 100 a ciascuno! Altrimenti, il solo volume fa 198 : 8 è 99 di diviso con tutto lo spazio da -3 a +3 tutto condiviso! 2. Il valore medio dato ai 7 (escluso il primo, contenente un preambolo, e l'ultimo, privo degli anni dei figli) è stato esattamente di 107 lettere al lavoro, da 749 : 7 = 107 esatto, il che quantifica tutto il movimento dei 7. 3. In valore dato agli 8, contenenti le 148 lettere al lavoro che riguardano il primo, da 897 : 8 sono 112,125, che sono 111/1 nel valore unitario, e 10/8, l'origine del valore lineare che tocca al volume 2^3. Oppure 111/1 diviso, con 1 esatto di condiviso! 4. Se eliminiamo le differenze, nei 6 promotori che hanno ricevuto 32 parole, ne hanno avute esattamente per 5x13=65 ognuno! Chi ha spirito di osservazione comprende che la ragione del preambolo dei primi 9 versetti nel capitolo 11 (2 in meno) è la stessa del preambolo dei primi 2 nel capitolo 11. In Bibbia 1,05-1-2 (in cui 10.512 è tutta la realtà 10^4=10.000, in tutto l'avanzamento 500 - unilaterale - sul 1.000 ciclico; e in tutto il valore lineare 12, da dare al volume 10) il preambolo annunciò uomini con Dio! Costruiti a sua immagine (ossia nei valori esatti di una potenza fondata sulle potenza della matematica decimale). In Bibbia 1,11-1-9 (in cui 11.119 è 607 volte di più di 10.512, e significa la velocità 6/1, data dal lavoro 7, espressa per tutto il lavoro possibile, in 600, che contiene tutta l'energia di 10x10) il preambolo annunciò uomini senza Dio! Che vogliono <venire, fare, costruire>


198 una torre che addirittura sfidi il cielo! Ed è tutto in perfetta coerenza con l'aver concesso un 607 in più agli uomini che camminavano con Dio! Ragion per cui saranno ridotti a DECIMI! Oppure – se lo preferite – saranno “decimati” e “dimezzati”! Decimati nel tempo del loro presente, e “dimezzati” nel futuro che gli spettava, che era quel 1.000 spostato di 1.000, in 2.000 anni, meno tutto lo spostamento nel futuro della vita dei tre figli di Noè, pertanto meno 1556 anni. 2.000 anni -1556 anni è uguale a 444 anni di futuro rimasto! Invece: 2 anni dati a Sem +35 ad Arpacsad +30 a Selach +34 a Eber +30 a Peleg +32 a Reu +30 a Nacor +29 a Terach 222 furono solo la metà dei 444 che erano dovuti! Il caso di Terach è tutto da indagare. Che il terzo dei figli di Terach, di nome Aran, sia morto, rimanda al nascondimento di <an A.R.> (un Amodeo Romano) agli occhi di tutto il modo per il quale, in inglese, <an> significa <uno>. Oppure ancora l'occultamento di <a R.an> come <un Roman). ARAN=30 è la pienezza in linea di quanto è in principio come 10^3. Ebbene, uno dei tre è un morto (come Er, in Genesi 38). Gli altri due si chiamano ABRAM e NACOR, e chiaramente alludono, il primo a quanto proviene <”da” romano, R. Am>, il secondo da ciò che proverrà dal <Coran> (sovvertito in Na-Cor perché sarà visto al contrario di quanto è giusto, ad opera sia degli Ebrei, sia dei Cristiani.


199 Infatti per la Fede Giudaico-Cristiana la discendenza di Terach si attuerà solo dal primo figlio nella coppia Abram-Sarai … E non da quella Abram-Agar, di certo prima almeno in AA, rispetto ad AS. Anche se alludono ad una cosa sola: <Sarai DA ROMANO, R. Am, di SA come provincia) e <Ha rag.! DA ROMANO, R. Am> Invece questa comunicazione Biblica mette insieme tutti e tre, in una sola genesi in 70 anni (per generare Abram, Nacor ed Aran), la quale è trina e rimanda a tutto il movimento “divino”, perché implica il TUTTO quando il 7 si moltiplica per 10. Perché nel testo <originale, scritto in italiano> che io ora sto osservando, la Genesi di Terach è descritta solo con 10 parole? Il traduttore di certo non si è imposta questa necessità! No! È di 10 parole perché essa – nella Bibbia “scritta... da Dio” - è l'immagine in numero che Dio ha dato al totale. Le altre 132 parole riprendono quel totale 32 che era esistito nella prima generazione e ora lo combinano con tutta l'energia esistente quando il tutto in azione si moltiplica per il tutto in <azione uguale e contraria> e come 10x10 dà origine al 100. E' qui che il 32 della prima generazione assume la dimensione totale nelle 132 parole. E non dovete credere che siano state 132 per puro caso e per la scelta del traduttore di scrivere <figlio cioè del suo figlio> (riferendosi a Lot) invece di scrivere <suo nipote> con 3 parole in meno. Mettetevi fisso in testa che il testo <originale> della Bibbia è questo in Italiano, per l'esistenza di Padre e Spirito santo scesi sul povero determinato dorso di un asino e un puledro! Questa struttura, fatta a parole così contate, è quella originaria, in cui il Signore le ha determinarle nel significato che hanno questi numeri e che per un traduttore non avrebbero avuto alcun senso!


200 Quando, a forza di determinare presupposti, infine arriverà (tra 2.000 anni di tempo così... “divino, trascendente”) l'Epoca Romana dell'esistenza del Figlio, Egli dirà di essere <disceso dal cielo>, di essere stato <tratto dal Padre>, dicendo chiaramente che il Padre era prima di lui.. e ... ... questo è il tempo del Padre, posto prima del Cristo e duemila anni ancora prima che fosse stata premessa la prima versione Ebraica, derivata veramente da quella Italiana (scritta da Dio!), ma costruita apparentemente come la sua premessa, iniziale e derivante da scrittura umana. Se però interrogate colui che – un uomo! - ha tradotto (crede lui) questa Bibbia di Gerusalemme dal testo Ebraico, e gli chiederete si sia stato Dio a dettargliela proprio con queste lettere, con queste parole, con questa struttura e questi numeri vi dirà che tutto ciò è dipeso solamente dal caso, perché lui non si è messo in testa di realizzare questi numeri! Credete che io stesso – che sono guidato da Dio mentre a mia volta vi sto scrivendo queste parole – me ne renda conto? Oh, io lo capisco, ma non mi accorgo che la mia vita, assieme a tutto il nostro universo, deriva da questo fondamentale calcolo: 1.000 : 99 = 10,10101010... in eterno Chi ha i talenti di questo Dio, agirà mosso da ciò come fosse da sé! Sono “i frutti” a far distinguere l'albero! Non si è mai visto un cespuglio di spine produrre un fico! Il “frutto” della apparente traduzione in italiano della Bibbia della C.E.I. non fa distinguere l'albero umano di chi crede di essere stato il reale operatore, ma l'albero sovrumano che ha prodotto quel frutto determinando tutta una apparente perfezione giudicata però casuale! Chiedete all'albero di Fichi se è davvero nel suo limite il potere (apparente e suo) di determinare i suoi fichi! Lo darà per certo! Lo darà per scontato!


201 Ma è solo l'Assoluto, il promotore iniziale e vero di tutto quanto esista poi di... relativo a lui soltanto come all'unico e solo Dio Onnipotente! L'Assoluto potere ha fondato tre principi, entrambi poggiati su una verità matematica: 1. 2. 3.

Il principio Ebraico del 10^3. Il principio Islamico di 100 -1 Nomi di Allah 10^0 = 10^1 x 10^+1 di Spirito Santo = Padre x Figlio.

Dai primi due divisi tra di loro è stato tratto il mondo; dal terzo è stata tratta la “ragione” del mondo e la sua salvezza in ogni senso! 1.000 : 99 = 10,10 in periodo eterno Gesù Cristo non solo è stato TRATTO dall'Assoluto come il valore da dare alla vita, ma come il difensore estremo della stessa vita della specie umana, avendo introdotto quel valore esatto del tempo da cui partire 3.118,1114 anni, mesi e giorni prima della totale distruzione del mondo legato a questa sua generazione. Nel 3.118 suggerito dalle 312 parole di un racconto decimato che è vero solo quando è moltiplicato per 10, allora accade che 3120 valori posti in linea siano il volume di flusso di 3.118 anni esatti. Io stesso sono stato voluto in questa mia opera di particolare “divina” apparente capacità di ravvisare le indicazioni di fondo che sono state comprese in questa Bibbia “scritta DA DIO!”, scritta BINISSIMO e senza farla apposto dallo stesso uomo che così l'ha realmente scritta nella colpa che ha portato poi alla confusione! Tornando a quanto questo testo della C.E.I. <scritto DA DIO> ha poi riferito alla discendenza di Terach, va ancora annotato che: Le totali 312 parole, dal versetto 10 fino al finale 32, ripartite sui 22 versetti, ne danno (e non a caso) 7+7 a ciascuna con un 4 di condivisione che è la realtà spazio-temporale in cui esistono tutti.


202 Questi 22 versetti significano che 1,111 (le 4 dimensioni della realtà unitaria) elevato a 22 (all'energia 22+22+22 in movimento unitario in un suo terzo), vale 10 +0,132329. Ove di accerta che in queste 132 parole usate – oltre le prime 10 – a raccontare la storia di Terach e della sua famiglia, c'è quanto viene dopo il 10, a dimensione di tempo. Lo abbiamo visto confermato dai conteggi: il totale presente come 2.471 (dato da 500+403+403+430+209+207+200+119), sommato allo spazio da -222 fino a +222 (che è unitario in 444) e sommato a tutta la vita di 205 anni di Terach, con: 2.471+ 444+ 205 -------3.120 Il che è la misura in linea del volume di 3.118 anni. Il 2 residuo serve a determinare il tempo “rotto” che vale i 318 giorni di quando da 3,120 si sottrae il ciclo 10 e 10 la cui area è 100, il che <essendo quel che è: un altro 100>, diventa anche 10.000. E allora, nei centesimi come mesi e nei decimillesimi come giorni, il giorno 318 dell'anno, che è il 14 di novembre, si presenta come lo 0,1114 che segue al 3.118 del valore intero nell'anno. Che cosa significa in questo testo – su Sarai... che era figlia di Terach – che essa è invece presentata non come sua figlia, ma come la moglie del suo primogenito Abram? E che, poi, è dichiarata sterile? Se Lei che è nata come figlia di Terach, perché è presentata come la sposa che – poi! - sarebbe diventata? State bene attenti, perché in questo testo non dovete giudicare nulla che sia gratuito e fortuito! Tutto ha un rigoroso motivo.


203 Non è elencata come figlia, Sarai, ma come nuora di Terach, perché – per le fondamentali ragioni in cui uno nasce dalla morte, ed è poi da lì che gli è ricostruita una vita, a forza di premesse alle premesse e fino all'ultima della sua apparente nascita – Sarai è “prima” moglie, e solo poi sarà ricostruito per lei il suo antefatto originale di essere la ... sposa di suo fratello! Che grave incesto! Quando e ripetutamente Abramo le dirà di tacere (al Faraone e poi ancora ad altri) di essere sua sorella, questo è perché è vero: infatti, al momento, non esisteva ancora quell'antefatto, nella loro vita! Come – per noi adesso – non esiste ancora quell'antefatto apparente... solo apparente, del Figlio Gesù Cristo venuto al mondo prima che vi fosse stato immesso in modo analogo suo Padre! Noi esistiamo nel tempo del Padre! È solo e per davvero andando verso il passato che dal padre discenderà (dal cielo) il Figlio, mandato dal Padre. (Mandatovi da CHI è SU DI ME OGGI). Su di me come CHI MI COMANDA, in modo così invisibile che io non ne avverta il “morso totale” che imbriglia l'asinello e gli mette i paraocchi. 1.000 : 99 è questo invisibile Padre e Spirito santo SU DI ME Se però vogliamo restare nelle apparenze reali, qui – in questo racconto – contano le FORZE PRESENTI che sono state messe in relazione con una natura umana nella quale appare essere di certo l'uomo l'inseminatore (anche se non è vero). Il ruolo di Sarai, per quanto figlia, sta in quella condizione di una che era stata dichiarata sterile. Non solo è stata rifiutata come promotrice, ma anche è stata costruita inadatta a procreare! È in questi limiti - resi appariscenti in coloro che più contano - che Dio manifesta la sua potenza.


204 Il figlio di nome Isacco, che Abramo avrà infine da questa donna sterile sarà in questo modo una manifesta opera trascendente ogni limite e pertanto divina. Non lo sarà – ma solo fino a un certo punto – in relazione a Ismaele, avuto in modo naturale dall'egiziana Agar. Ma anche il ricorso a un altra – da parte di Sarai – per “trascendere” il suo limite reale ha questo aspetto di superamento di un limite. Per di più ha il merito di essere una scelta voluta e non semplicemente subita per mano della divina Onnipotenza! Ebbene Isacco sarà Figlio di Dio, e verrà attribuito ad Abramo né più, né meno, di come sarà poi attribuito a Isacco (e non a Dio, che di nuovo feconderà la sterile Rebecca) il gemellaggio di Esaù e Giacobbe. Non è invece “subita da Dio” ma “voluta da una donna e subita da un uomo” la discendenza dei due gemelli Zerach e Perez. Nacquero perché una fertile Tamar, ma vedova e lasciata senza marito, costrinse suo vedovo suocero Giuda, a fecondarla addirittura ingannandolo! Gli si pose davanti come una “prostituta sacra” costruita proprio così per dare libero sfogo all'amore dei vedovi... Ma questi due – Zerach e Perez – saranno presi dentro una “tale trascendenza” che sovvertirà tutti i ruoli! Avranno come padre putativo il morto Er. Saranno perciò figli del nonno! E – mentre Er figura loro Padre – sono il di lui fratello. La loro madre putativa, è nonna putativa essendo la madre vera. 3 generazioni come due in una cosa sola. Ma ve l'ho già detto: io ho il 50% dei miei dati genetici che sono quelli totali del mio bisnonno Cesare Amodeo, di mio nonno Torquato e di mio padre Luigi. Cesare, fecondando due sorelle, con cui ebbe due figli che si sposarono e misero al mondo mio padre, ha fatto 'sì che tutto il 50% genetico che io ho ereditato da mio padre fosse di quel suo nonno che è stato il mio bisnonno.


205 L'identica situazione di Terach che generò con donne diverse due figli che si sposarono tra loro e che, avendo i due gemelli Esaù e Giacobbe erano una cosa sola con Terach. Tutti apparentemente figli di Padri aventi il nome di Abramo, Isacco e Giacobbe, ma anche Giacobbe si vide imposto da un Padre non la Rachele che amava ma la sorella maggiore, Lia! Tutti costoro sono stati figli non di essi stessi, ma di Dio Padre! E' Dio il solo che può fecondare una sterile. Non certo Abramo, non certo Isacco, non certo neppure Giacobbe che stava amando (egli credeva) Rachele, ma era la Lia che suo padre gli aveva messo prima come sposa e poi nel suo letto! Tutti figli solo del Dio Padre o di un Padre che si mette a fare il Dio che decide su chi e sotto chi... Tutta la storia sacra si fa forza di queste relazioni speciali, tra l'umano e il “trascendente” perché va contro natura. Niente è contro natura in questo brano di Bibbia e tutto è talmente ordinato bene che la sua stessa perfezione dimostra la sua qualità originaria. Sarà la Bibbia Ebraica ad essere posta poi – ma solo dopo – a premessa costruita sulla base reale di questa.


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Capitolo 11

Due opposte in Una ché – se è da sola – è mezza verità e mezza bugia Fu descritto da Gesù come i due distinti Regni, di Cesare e di Dio, quando avvertì però che non si possono seguire due così opposti padroni: si finirebbe per tradire tutti e due. Come fare, allora, a governare saggiamente una vita che sembra libera? Intanto si può agire senza nessuna paura! Siamo governati da un padre che sa cosa ci faccia bene e male prima di noi, e ci protegge totalmente. Non cade foglia che Dio non voglia! Nella vita debbono allora essere ben distinti tra loro i due governi, di Cesare e di Dio. Nelle intenzioni dobbiamo seguire quello di Dio, poiché nel mondo di Cesare ce ne è uno inflessibile che comanda in assoluto. Quando si sia capito che - nella vita - tutto è predestinato... (poi da noi stessi che andiamo a crearne i presupposti con le relazioni matematiche che inflessibilmente creano le premesse, sapendoci a nostra volta premessa della nostra stessa presenza quando il futuro matematicamente premetterà il nostro essere di oggi), allora occorre non avere esitazioni nel voler perseguire il Regno di Dio. In tal modo sarà la nostra stessa santa intenzione a determinare i nostri OGGI, e saremo guidati e protetti dal nostro stesso io abitante di già e prima di noi, nel nostro apparente futuro. Insomma, siamo comandati da un Dio che non desidera regnare ma servire a edificare il suo regno, e che prima si divide in tutti gli infiniti possibili suoi figli, ad uno ad uno.


208 L'esegue quando, affermata la presenza infinita del 10 grazie a mille novantanovesimi, divide questo 10 in quel suo numero invariante 9, che lo rende infinitamente presente, stavolta, come: 10/9 =1,11111... Quando realmente vi è detto che esistono in primo luogo Dio Padre e Spirito santo, è perché (mentre è in atto orizzontale la divisione di 1.000 per 99), e si crea 10,101010, dall'alto verso il basso poi il 10 è diviso per 9. Insomma una cosa di questo genere, è quella ottenuta:

Questa terna è quella in positivo, di Dio. Quella opposta è la terna del Regno di Cesare. Noi – come detto – non abbiano nessun potere nella terna in cui comanda Cesare, per cui l'opportunismo e il realismo non devono comandare su di noi: non possiamo mutare nulla del disegno! E allora è la conclusione che bisogna volere far proprie le intenzioni più audaci, più volte al bene, quelle che possano costruirci bene!


209 Una anima che sia forte degli stessi valori divini! Questo lo possiamo, totalmente! Siamo liberissimi nelle intenzioni, ed esse devono essere assunte da un animo nobile. Quando si fosse sposato il senso più rigoroso, dell'equilibrio nella giustizia di un mondo amministrato da noi – il che non è assolutamente vero – e fossimo apparentemente riusciti a conquistare il mondo, avendo perso l'anima nostra (divenuta quella di chi ha fette terribili di lardo sul cuore, di chi accetta guerre e stragi affinché sia sostenuto col sangue il suo primato) che cosa avremmo fatto di veramente buono per la nostra anima? Abbiamo voluto che fosse l'anima di un usurpatore, di un assassino, di un prepotente, di chi accetterebbe volentieri la morte di tutti gli altri affinché egli vivesse! Chi cerca di salvare la sua vita, la perde. Ma chi l'avrà persa seguendo le intenzioni di Gesù Cristo, sarà solo lui che l'avrà salvata fino al punto da fare anche di Lui un Figlio di cui Dio dica di essersi completamente compiaciuto. Ciò detto, sia il mondo di Cesare, sia il mondo di Dio, sono due COSE RELATIVE l'una all'altra. Dobbiamo voler sacrificare totalmente noi stessi per il bene degli altri in questo mondo in cui comanda il valore opposto ed è spietato! Se dipendessero davvero da noi le cose, solo allora varrebbe ciò che ci ha insegnato il Buddha. Egli spinse affinché ogni uomo volesse seguire la via di mezzo, che evitasse ogni esagerazione. Anche i Romani affermavano che “in medio stat virtus”. Ma noi non esistiamo in un campo libero, per adesso. Noi patiamo il maggiore arbitrio che sia stato possibile subire da chicchessia! Ci è stato imposto... di essere chi siamo. Non abbiamo scelto da noi stessi né il tempo, né il luogo, né la famiglia di origine.


210 Il Sistema Assoluto chiamato DIO (e realmente postosi in atto attraverso i numeri della matematica, che è la sola scienza che permette esistano i valori esponenziali), ha determinato tutti gli infiniti possibili modelli. Dalla divisione di 1.000 per 99 i cicli prodotti sono senza un limite. Tanto che 1.000 assume il valore ideale di un tutto in cui tutto già e esiste e lo è senza alcun limite. E' ideale questa CONDIZIONE INCONDIZIONATA per un potere ASSOLUTO che non accetti mai alcuna condizione, determinando – se lo facesse - un limite per se stesso. Il calcolo matematico risolve “da DIO” la questione perché determina tutto senza determinare alcunché. E' come se, su una infinita retta, si determinasse il tratto di una lunghezza reale e definita. Ebbene la ratta non avrebbe perso proprio nulla della sua infinita lunghezza. Dunque la creazione di Dio sarebbe senza alcun frutto? Quel tratto di percorso ritagliato sulla retta non ci sarebbe? Se così fosse, sarebbe un limite per l'onnipotenza di Dio! Allora il valor medio si pone riferito ai suoi infiniti estremi e - per quanto “definito” - resta esso pure infinito. Un tratto reale è composto da infiniti punti senza una dimensione, e in questo recupera rispetto alla sua grandezza zero, la quale riguardi un unico punto sempre in mezzo a una retta infinita allorché esista! È questa la grandiosa onnipotenza divina, che sa far essere quello che non è, essendo il Dio Dell'Essere... e del non essere. L'uno tratto dall'altro e viceversa, come una coppia intimamente così legata da una sorte interattiva che – cooperando - realizzano l'unione tra gli opposti. Se in questo mondo, l'unità (che è di certo riconosciuta come un valore) non ci porta ad amare i nostri nemici, come possiamo credere di poter far parte dell'unità divina che è a fondamento di tutta l'esistenza?


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Capitolo 12

Le regole del potere Quando Dio ha deciso di costruire la sua storia come provenisse da un lontano primo inizio (e di rivelare questo potere, dandogli nome umano) la cosa fondamentale che ha dovuto fare è stata di fissare una possibile matrice che fosse rapportata all'unità delle cose. La prima – operando verso destra – è stata posta sotto il comando dello Spirito Santo, che costruisse i valori totali. 1 : 3,288961565464291287943009 Sono 25 dimensioni che esprimono l'area di presenza 5x5 che è anche 100/4. Esse però si disporranno in ordine inverso, da destra verso sinistra, dovendo il nostro calcolo esprimere il “tempo” dell'unità riferito all'ordine inverso letto da sinistra. 90.03.49.78.21.92.46.45.65.16.98.82.3 serve a 32.88.96.15.65.46.42.91.28.79.43.00.9 decimi, come da una AZIONE che se ne fosse prodotta una UGUALE E CONTRARIA. Fatta 1 cifra per volta, è anche valida a 2, 3, 4, fino a tutte e 32. Sono un numero che deve poter “girare” assumendo ad ogni sua rotazione (a ogni livello) la sua giusta validità. La causa di partenza, come vedete, è il 90 di presenza di ¼ di 360°, seguito dalla presenza a 3 dimensioni dello spazio. Segue il piano 7x7 e 77/1 unità (che in tutto sono 78) e la definizione tridimensionale del 7 (che è il 21 dato da 7+7+7). Ultimo riferimento al 1.000 è il 924 in cui si muove la dimensione 77, unitaria in 76/1. Le prime 4 dimensioni hanno dato in 9.003 lo spazio a 3 dimensioni mosso in tutto il 9000 che sposta di 9 volte il 1000 posto in principio.


212 Il restante (nelle 9 cifre indicanti tutto il moto della realtà) vede in azione, nel piano a due lati 245.000.000, il flusso di 7.821.924, dato da 7.700.000+121.000+924 che ha le 77 dimensioni di 10^5 (elettromagnetismo, laddove la candela, unità dell'intensità, è data da 7x77+1 =540 volte 10^12 Hz). Il 121.000 aggiunto è il piano unitario dato da 11x11 volte il 1.000 della massa unitaria nel millesimo, e infine il già detto moto delle 76/1 (che in tutto sono 77) nel dettaglio delle mille masse millesime. Come spero di avere mostrato, tutto questo numero 9.003.497.821.924 ha un precisissimo significato dimensionale, sotto il profilo fisico, composto da 13 dimensioni che arrivano per 10^3 volte oltre l'unità di 10^10. Esso presenta (nei suoi quanti tridimensionali): in 9 tutto il moto di 1 nel ciclo 10; in 003 tutta la presenza tridimensionale unitaria; in 497 tutto il moto di 3 nel 500 che è il solo moto in avanti nel ciclo 1.00. In 821 il piano reale a lati 400 e 400 del flusso 7+7+7, e infine nel 924 quanto già detto. Entrando in Azione, esso si determina nella azione uguale e contraria, dividendosi per 13,944.821.702.377, o sottraendo a 9.003.497.821.924 8.357.846.123.101 complementare a 360, a 1.333, a 944, a 1.025 645.651.698.823. laddove 360 determinava 90 con un suo ¼; 1.333 è tutto il moto dell'energia 666/1 (dunque 667) in 1.000 avanzante di 1.000. 944 è il moto di 6x6 (elettromagnetismo) in 1.000 1.025 è la presenza del 1.000 quando il suo piano è di 100/4. Come si ha modo di vedere, dopo le prime 13 cifre si mostrano in sequenza le rispettive parti complementari , a formare: 9.003.497.821.924.645.651.698.823. che è tutta l'azione a D. 25. Ora entra in atto una cosa “insolita” per tutti i matematici.


213 Si conosce che l'inversione di una inversione... raddrizza. Ebbene entreranno in azione simultanea due inversioni, di due differenti tipi. La prima rovescia l'ordine di scrittura del valore, determinando una totale inversione dei valori... tale per cui chi è il primo diventa ultimo e viceversa. In tal modo: 9.003.497.821.924.645.651.698.823 diventa 3.288.961.565.464.291.287.943.009, e, simultaneamente a ciò: 10^26 : 3.288.961.565.464.291.287.943.009 diventa: 30,40.47.33.53.35.41.109.38.30.00.10.30.40.86 in cui lo 00 che segue alle prime 20 cifre interrompe la relazione con ciò che segue e che è il Dio=10 (che è trino in 30, e poi è uno e trino in 40 e poi è un 40+40 che va dappertutto, in tutti e 6 i versi). Il DIO CAUSA, si è fatto piccolo piccolo ed esalta (nel valore unitario 30 di Adamo) il padre di tutti i figli decimali che usciranno dalla prima CAUSA CAUSANTE. Con il porre a denominatore, dell'unità (come un sottomesso che è stato invertito rispetto all'unità) un valore che nel primo rappresenta l'ultimo, sta tutta quanta la struttura di comando di Dio. 1 : 3,2889615654642912879430201462062 determina la sequenza di: 0,30.40.47.33.53.35.41.109.38.30 che si presenta in 30 “talento” di Adamo 40 “talento” di Set 47 “talento” di Enos 33 “talento” di Kenan 53 “talento” di Malaleel 35 “talento” di Iared 41 “talento” di Enoch 109 “talento” di Matusalemme 38 “talento” di Lamech 30 “talento” di Noè


214 È la ragione della matrice, del calcolo nudo e crudo, che – poi - ha portato a quei numeri. Quando il numero del VINCOLO è posto per intero, ha 25 cifre, e per determinare come intero il 30 di Adamo occorre partire proprio dalla forma in cui sulla base 10 è posto il DIO=26, cabalistico. Avevamo ravvisato in 10/9 elevati a 22, un 10 cui andava sommato 64,6 e rotti (il valore che è quello di ALHYM, Allah, quando 64,6 è moltiplicato per 10). Per elevare a DIO=26 la potenza 22 bisogna combinarla con l'unità e Trinità di Dio... E la Religione cessa di essere una FEDE, diventa una vera e propria RAGIONE. Quella che ha un RA-GIONA (nel segno di GIONA che Gesù disse avrebbero avuto, ai suoi conterranei che volevano da lui un segno!) Eccovelo: il RA (Romano Amodeo) che fa seguire GIONA al suo esser RA, e ragiona, mutando la fede in una totale ragionevolezza. Non vi ho infatti dimostrato che il numero 9.003.497.821.924.645.651.698.823 è una struttura di potere? Ancora non lo capite? Io con pazienza ve lo spiego di nuovo, in altri termini. Quando si fissa un percorso iniziale, composto di 1.000 (e sono le 1.000 masse di 1 chilo che riempiono 1 metro cubo di acqua) quando, per divenire flusso unitario esse si dividono per l'area di 1x1 m^2 e diventano 1.000 metri lineari, esse occupano interamente il 1.000. Se io desidero dar potere a 3 di queste, in che modo io lo esprimo? Lo constato dal fatto che le 3 si muovono di 997. Questo numero diventa il potere che io ho dato a 3 delle mille. Se io nella prima cifra ho il potere 9, a chi appartiene?


215 Esso è di 1 che occupa 10 e rivela il suo potere nel fatto che ha il modo reale di percorrere 9. Se il secondo blocco di tre dimensioni è 003, significa che esso è il potere di 997. Se nel terzo blocco di tre cifre io ho 497, questo è il potere di 503, il quale indica come un 3 che è anche 1000/2 e dunque esiste in tutto un verso, quando 500+500 esistono sui due versi, e possono muoversi per lo spazio che gli resta in 1.000. Se nel quarto blocco ho 891, esso è il potere della parte che è la complementare al 1.000, e che non si vede, perché è la causa del movimento che si manifesta solo nel suo effetto del percorso che ha compiuto. Questo vale dovunque. Tutto questo numero è il suo complemento al 9.999.999.999.999.999.999.999.999 che, meno= 9.003.497.821.924.645.651.698.8233 mostra l' ATTORE 0.996.502.178.075.354.348.301.176 che è questo qui in riga Il potere lo ha assunto rispetto a 1, perché il 9 invariante presenta 0,99999999.... infinito come l'1 che è. L'effetto però, di questa azione, è che ti mostra la REAZIONE. E allora si dovrà prendere la REAZIONE è invertirla nell'azione che la ha prodotta! Come si fa? Si divide 1 per l'inverso di questo numero, che non sta più nel complemento all'unità (dato dal riscontro fatto rispetto al 9 periodico), bensì negli ASSUNTI fondamentali: 1, 10, 100, 1.000. Rovesciare la lettura del numero significa mettere in atto una azione uguale e contraria. Poiché 9.003.497.821.924.645.651.698.823 è costruito verso destra, nei decimi successivi aventi quei numeri, esso va a destra, si muove così ----------------------------------> verso l' OSSERVATORE.


216 Ponete a destra questo Osservatore che lo vede passare e lo legge, a mano a mano che questo treno avanza. Cosa leggerà? Non è una mia “strana pensata” rovesciare il numero! 3.288.961.565.464.291.287.943.009 è la sua lettura reale! Noi “raddrizzeremo” la relativa vicenda, considerando tutto questo treno di numeri come un TEMPO dell'unità che avanza nel tempo. Partendo da 10^26 (che è 10 in potenza di DIO=26), se esso è diviso per questo TEMPO INTERO, di LUI, DIO), allora si ottiene lo SPAZIO unitario che è percorso dal treno.. di Dio! Pertanto, ottenendo 30,4047335335411093830, abbiamo potuto risalire al potere divino dato alle CAUSE poste a immagine e somiglianza di un DIO che si affida al 10 come numero e al 26 come ciò che procede nel tempo di un anno come le 7+7 giornate della creazione del DIO=26, che crea in 7 giorni. Sì, perché, nei primi 10 promotori dell'esistenza: 1. 2. 3. 4. 5. 6. 7. 8. 9. 10.

30 può essere il cubo a lati 3x10 40 può essere 10+30. 47 può essere 10+30+7 33 può essere 99/1 (in 100) diviso su una sola linea. 53 può essere lo spazio mosso unilateralmente nei 100/2. 35 può essere 7x5, la velocità in tutto un verso che è 10/2. 41 può essere 10+30 che è 1. 109 può essere tutto il moto di 1 in un 10 mossosi di 100. 38 può essere il volume di 40, tolta l'area a lati 1 e 1. 30 può essere il volume 10+10+10 in linea mosso in negativo e chiamato poi come il NOE'... è rispetto al POSITIVO. Chi è che realmente spinge questo treno? Lo dice il calcolo: 30,40.47.33.53.35.41.109.38.30.00. 10.30.40.86


217 E' questo valore estremo che si toglie di mezzo come CAUSA ASSOLUTA del numero intero che ha costruito in una progressione verso destra..., laddove noi tutti, vedendo sempre in ordine inverso, lo vediamo IMMENSO in ciò che ha davvero un valore ultimo, e lo giudichiamo minimo in quanto è invece davvero SUBLIME. Mentre lo Spirito santo dell'Unità ricava da se stesso – da 10^26 – tutti questi valori che racchiudono ogni cosa nel 30 del primo..., proprio allora accade che 10, il Padre, disaggrega verso il basso questa quantità distinte in Cause dei loro effetti successivi, usando a sua volta le sue distinte matrici, del potere. Così, per disaggregare il nome ADAMO, il 30 deve dividersi per 2884,30717975. 30 : 2884,30717975 = = 0,01.14,01.11.13 001079 A D A M O fatto da 10 e 7+7+7 mosso in 100. Quando la matrice deriva sempre da 10 i valori sono coordinati tra loro, al punto tale che la somma di tutte le 10 matrici: 96,14357265843 Adamo 5,86448351493 Set. 19,52622733566 Enos 32,77397853078 Kenan 9,0818263559534808 Malaleel 11,09680235164 Iared 19,52628040908 Enoch 9,0811516657878980743893 Matusalemme 9,98890728769 Lamech 8,24368327768 Noè 221,3269133876313788743893 ed è in 111 mosso di. 111 Da queste dieci matrici, i nomi hanno il preciso numero di lettere che devono avere, dati i talenti che nei rispettivi nomi sono coinvolti.


218 A un nome corto, corrisponde una matrice corta. Essa è lunga fino a quando, nella divisione, non compaiono tre zeri di seguito. Infatti 1001 si legge <LA> (e ALLAH è 0110100108000108). La sequenza di tre zeri pone fine al nome; ciò che segue è CHI lo crea!, Ma è un Dio invisibile! Per dare SET la matrice 1 : 5,8644835149 = 0,1705180000010 dimostra che 1 : 5,8644835 = 0,17051800043... è la matrice esauriente, composta delle 8 cifre che in: 58 danno il complesso 2^3 in avanzamento unilaterale. 64 danno 8x8, la sua totale carica 48 danno il flusso di 8 in tutti e sei i veri. 35 danno tutto il moto dato da 7/1 (in 8) avanzante per i 10/2. La dimensioni in più producono solo zeri in più, privi di senso. Invece il numero esatto che determina esattamente due cifre di 0 dopo il possibile 10, 20, 30... dell'ultimo nome, indica chiaramente IL CREATORE. Il Creatore di Set=40, è la trinità aggiunta al 40. ENOCH (che camminava con Dio) ha questa matrice: 1 : 1 : 19,52628040908 = 0,05.12.13.03.08.00017... esauriente per determinare il nome E N 0 C H con 19 che è tutto il moto di 1 in un tutto che avanza di tutto 52 che è 26+25, il DIO YHWH 80 che è 2^3 moltiplicato per tutto. 40 che è la sua realtà unilaterale, 10+30, spazio-temporale 90 che è tutto il moto di tutto in tutto per tutto (10 in 10x10) 8 le potenza 3 del duo divino. E' il Dio RA=16+1 l'autore di Enoch che camminava con Dio.


219 Spero ardentemente che nessuno più voglia ingenuamente credere che i nomi alle FORZE sulla cui potenza è stata costruita l'esistenza tutta siano stati dati a casaccio. 30=ADAMO 40=SET 47=ENOS 33=KENAN 53=MALALEEL 35=IARED 41=ENOCH 109=MATUSALEMME 38=LAMECH 30=NOE' 55 lettere nel 1° mondo 33=SEM 57=ARPACSAD 44=SELACH 28=EBER 41=PELEG 40=REU 45=NACOR 51=TERACH 31=ABRAM 45=NACOR 30=ARAN 54 lettere nel nuovo mondo. Tot 109 901 è il 99 presente nel 1.000, che con 1.000 : 9 = 10,1010 ... 38=CAINO 23=ABELE 15=CAM 39=IAFET 18 lettere negli esclusi. TOT. GEN. 126=100+DIO 1.016 è il principio di 10^3 in tutta la carica 16 di 10^4 / 5^4 901 : 109 = 8 a ognuno e 29 di condiviso (tutto il moto di 1 in un 30)

1.016 : 126 = 8 a ciascuno con 8 in comune, di condiviso. Giustizia e giustezza impareggiabile! Un piano DIVINO!


220 Ora è vero che: 26+26 -51 =1, il che è fatto solo con Anna=26 e Paolo=51. Che: 4x26 -2x51 = 2. Che: 2x78 -(3x51) =3 È vero che con 26, 47, 51, 66, 78 e 113 è possibile comporre tutti quanti i numeri, per cui dato un numero qualunque esso è secondo i nomi... di Dio. Ma sono di Dio proprio ed esattamente per queste loro prerogative di poter ottenere ogni numero attraverso questi 6. Pertanto, quando ho esaminato il valore cabalistico di alcune frasi e sono risultate tutte riguardare il mio nome, ciò accade esattamente per questa ragione. Ma le cose mutano a seconda di quali nomi siano coinvolti, se il primo, il secondo, il terzo. Infatti: 6678265111347 è un unico numero! La sua matrice è 1 : 1,49739488224405. =0,66.78.26.51.113.47.00766 Se il valore cabalistico dunque può essere messo in dubbio, dal momento in cui i 6 numeri fondamentali compongono tutti i numeri come la mettiamo con i numeri delle parole e delle lettere? Nei due capitoli 5 e 11 di Bibbia accadono cose stupefacenti! Dalle quali è indubitabile che questa Bibbia in Italiano della CEI è veramente scritta “da Dio”. E il traduttore non se ne è nemmeno accorto che Dio lo pilotasse in un modo così... trascendente lui!

Finito il 9 maggio 2.017 a Lampedusa


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