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Bimestrale di politica e cultura dei trasporti • Anno 14 • Numero 5 • Poste Italiane S.p.A. sped. in abb. post. 70% - DCB Roma •€ 5,00
n.5 Speciale • 2014
L'ASSEMBLEA, I PREMI, LA TAVOLA ROTONDA GIARDINI NAXOS 4 E 5 LUGLIO 2014
o 5 • Poste Italiane Anno 14 • Numer
S.p.A. sped. in
abb. post. 70%
bus Bimestrale di
politica e cultura
dei trasporti •
- DCB Roma •€
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n.5 Speciale • 2014
Assemblea
Festa “in famiglia” per le imprese che da 70 anni muovono il paese
In Copertina: Foto di Filippo Arlotta
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Nencini: il trasporto locale fuori dal patto di stabilità
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Italia a confronto con l'Europa meno aziende e più costi
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È tempo di aggregazioni ma a deciderlo sono le imprese
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Roncucci: “Serve un cambio di passo”
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In un libro la storia di Anav e delle sue imprese
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Sui bus di Abbiategrasso abbandonati dai... portoghesi
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La nostra storia
Una storia raccontata per immagini nelle copertine Anav
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“Pullman pericolosi”? Biscotti sostiene la campagna di Repubblica
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Flash
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Rubriche Viaggiare in Europa Regioni province comuni La Sentenza Tecnologia
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Società
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C'è una donna a capo dei riparatori di bus
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Festa “in famiglia” per le imprese che da 70 anni muovono il paese Cronaca di due giorni intensi di lavori a Giardini Naxos. L'assemblea, gli interventi politici, le discussioni, i premi. E le generazioni si passano il testimone.
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ettant'anni, festa grande. Festa di famiglia. Forse mai come a Giardini Naxos, per l'assemblea annuale che quest'anno era anche ricorrenza e celebrazione, è venuta fuori così bene l'anima di Anav. In sala stracolma sempre, per i due giorni - le generazioni, i vecchi che amano insegnare ai nipoti, i figli che hanno raccolto le redini delle aziende, i giovani che stanno scendendo in pista. Le aziende private che per generazioni hanno fatto muovere l'Italia, aziende in larghissima misura familiari, dove c'è un compito per tutte e per tutti. Se dietro al trasporto delle aziende pubbliche c'è la politica, dietro alle private ci sono questi imprenditori che si conoscono da sempre, che si rispettano, concorrenti e solidali insieme, spesso amici: una categoria che per vincere le difficoltà ha dovuto correre davanti ai tempi, e che su quella strada continua ora che si parla di aggregazioni di imprese, di consorzi.
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La due giorni è impegnativa, dall'assemblea di bilancio al riconoscimento a chi ha dato tanto all'associazione e al settore - ricambiato ora con una targa e un applauso, e poi la presentazione del libro dedicato ai 70 anni dell'Anav, “Storia di imprese, persone e percorsi”, lo studio sul trasporto pubblico locale commissionato a Bain & Company sull'efficienza del Tpl in Italia, il dibattito con il viceministro Riccardo Nencini, il Premio Smart Move alle aziende che fanno progetti di eccellenza, e poi la festa, con Nino Frassica, dove le generazioni di nuovo si ritrovano unite sulle musiche anni Sessanta a cantare e lasciarsi coinvolgere nello spettacolo. I più anziani che parlano di ricordi, i più giovani che fanno i “selfie” con Frassica. A Giardini Naxos (l'Etna sullo sfondo delle foto ricordo) la doppia anima dell'associazione: quella tutta imprendito-
Nelle foto di queste pagine alcuni momenti della “due giorni” Anav a Giardini Naxos
riale, di aziende che affrontano la crisi con progetti ambiziosi e chiedono certezze al governo e alle amministrazioni, e quell'altra tutta sociale che non rinuncia a una gita in barca in compagnia, un bicchiere insieme per chiudere la serata, con una condivisione antica che si rinnova, fino all'ultima generazione che si autobattezza associazione dei “giovani pullmanari”.
●● L'intervento di Biscotti Il presidente Nicola Biscotti, nel discorso che ha aperto l'assemblea, non ha ripercorso soltanto le tappe di un anno intenso per l'Anav, fatto di mille incontri e di una serie lunga di iniziative: ha denunciato una volta ancora come non c'è mai stata da parte della politica l'attenzione e la volontà di mettere il trasporto al centro della sua azione. E alla disponibilità nuova del Governo non corrisponde quella delle Regioni. “Ma la
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storia dell'Anav - dice dalla tribuna - è sempre stata quella di interlocutori affidabili: e tante nostre proposte sono poi state tradotte in iniziative di legge”. “Anav deve continuare ad essere di stimolo alle istituzioni. I risultati si vedono, e nel trasporto pubblico locale abbiamo finalmente portato il costo standard nell'agenda del governo: certo, non è che l'inizio di un percorso, ma sei anni fa quando ne parlavamo sembrava una bestemmia o una barzelletta.
In alto l’apertura dei lavori del presidente Nicola Biscotti
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Invece, adesso, è legge dello Stato”. E poi la crisi. Il presidente Anav ha attaccato l'idea della politica “che si inventa che mille e cento imprese di trasporto siano troppe: in un sistema virtuoso il numero delle imprese non c'entra niente, e in Europa sono tre volte tante. Non si può, né per legge né per decreto, impedire alle imprese di esistere. Così come la distinzione tra pubblico e privato è solo nella proprietà, ma i pro-
blemi restano gli stessi. Il tema è che la politica deve occuparsi della pianificazione del trasporto, dell'attribuzione dei servizi, della regolarità dei pagamenti; la gestione delle imprese la lasci a noi”. Ancora, il tema della vetustà dei mezzi: “Dal 2019 non ci dovrebbero più essere in circolazione Euro 0 e Euro 1, ma come si sostituiscono i vecchi bus? I primi 300 milioni sono stati cancellati dalla spending review. Non è stato toc-
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cato un centesimo della spesa sanitaria ma è stato tolto per intero il finanziamento per il rinnovo delle flotte: con una mano si tagliano i vecchi bus, e con l'altra intanto si tagliano gli investimenti. Ma qui o ci sono investimenti, o il parco rotabile si ferma”. E poi i bacini: “L'Antitrust ha detto che il bacino unico regionale non favorisce la concorrenza. Non solo, ha riconosciuto che l'economia di scala nel trasporto pubblico locale non è significativa nei risultati. E' tempo invece che si consideri un concetto moderno, che i bacini di traffico dipendono dal traffico reale”. Ci sono troppi rospi in gola: “In Calabria la ferrovia è sussidiata con 27 euro a chilometro, chi di voi - ha chiosato Biscotti rivolgendosi all'assemblea - riceve più di 2 euro a chilometro?” Biscotti ha quindi ricordato l'impegno Anav sulle autolinee, 200 imprese e dieci milioni di passeggeri, senza nessun contributo pubblico. “Con il Politecnico di Milano abbiamo analizzato gli svilup-
Le foto dell’omaggio ai “padri nobili” di Anav. In alto nella pagina a fianco le tre generazioni della famiglia Biscotti e il gruppo di giovani che ha consegnato i premi
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pi potenziali del settore, con il Governo stiamo ragionando quale sistema trasportistico anche nel confronto col ferro, quali soluzioni tecniche sono meno costose per la finanza pubblica”. Infine, il noleggio: “le istituzioni manco sanno che esiste; Governo, Regioni e Comuni (che ci impongono tasse senza fine) non sanno di che si parla. Due anni fa a Rimini abbiamo proposto uno studio sul settore: ci sono 26 mila bus, molti Euro 0 e Euro 1. Un settore aggredito perché troppo spesso ai limiti della regolarità, ma anche nelle Regioni le leggi non vengono applicate. Rilanciamo una moralizzazione sul settore: la guerra dei prezzi non ci porta da nessuna parte. Dobbiamo rompere un tabù. Non è solo il confronto con chi non è in regola e utilizza magari anche certificazioni false, ma anche la guerra dei prezzi tra di noi”.
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●● Un minuto di silenzio C'erano assenze che pesavano nell'assemblea dei 70 anni: nelle ultime settimane sono scomparsi Bartolo Ciccardini, presidente storico dell'associazione per oltre 15 anni, Mario Lettieri, Antonio Buonocore. Nessuna retorica: Biscotti ha raccontato lo sconcerto alle notizie. La scomparsa così improvvisa di Ciccardini, che già aveva confermato la sua presenza, e il racconto della nuora Simona Benvenuti - che lavora all'Anav - sull'attivismo dell'anziano parlamentare che a 85 anni continuava la sua attività di giornalista; e poi l'attesa per la presenza dei due anziani associati per i quali Anav aveva preparato anche una targa a riconoscimento del loro impegno nel settore. Il minuto di silenzio che la sala dedica loro, in piedi a onorarli, è stato il modo per accomunarsi nel lutto.
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C'è un'altra assenza che turba in sala: quella di Battista Foderaro, che solo due anni fa era sul palco a ricevere un Premio Smart Move per un progetto di ammodernamento. Dopo 85 anni di attività, a metà maggio, la sua azienda a Lamezia Terme ha chiuso, un'impresa storica per la Calabria crollata per la crisi.
●● Un premio ai “padri nobili” Quando, se non per i 70 anni? Anav ha voluto che il palco tornasse a chi ha impegnato tutta una vita per l'impresa e per l'associazione e che - quasi sempre - nonostante l'età avanzi non lascia l'azienda. L'omaggio è una targa, la continuità rappresentata da un giovane che premia un anziano. Primo, in ordine alfabetico, Pasquale
Biscotti; consegna il premio il nipote, Pasquale come il nonno. Lo scatto fotografico è una storia: sul palco le tre generazioni, il nonno che di Anav è stato vicepresidente, l'attuale presidente Anav, Nicola, e il giovane che il tempo libero lo trascorre in azienda a imparare dal nonno come si preparano i turni. Quello, cioè, che sui libri di scuola non c'è. E non è l'unica immagine a raccontare cosa sono le imprese Anav: quando la targa viene assegnata a Francesco Scura, ritirata dal figlio Gennaro, è il giovane Francesco Scura a consegnarla, in un intreccio di famiglia che racconta di due fratelli le cui dinastie proseguono l'attività. Premiati Francesco Fortunato, Mario Lettieri (la targa è stata ritirata dai figli, omaggio alla memoria), Tonino Pompili, Nicola Proto, Saverio Prestia che ha 102 anni ed è ancora titolare dell'im-
SCOMPARE BARTOLO CICCARDINI IL PRESIDENTE DEL RILANCIO DEL TPL Bartolo Ciccardini è ricordato soprattutto come politico, eletto per sei candidature alla Camera, e uomo di Governo, Sottosegretario con Cossiga, Spadolini, Fanfani, Craxi (ininterrottamente dal '79 al 1986). E' ricordato come giornalista, per le sue inchieste culturali (tra cui una memorabile intervista per la Rai a Pier Paolo Pasolini), e fino alla sua fine improvvisa, a 85 anni, ha proseguito nell'attività pubblicistica. Ma per l'Anav resta, soprattutto, il presidente di una stagio-
ne lunghissima, dall'ottobre del '73 al giugno del 1990. E' stato lui alla guida dell'associazione nella crisi degli anni Settanta, portandone la voce alla Commissione Trasporti di Montecitorio di cui era membro (e alla fine di quel decennio, nel '79, divenne anche Sottosegretario ai Trasporti). Ma è stato anche il presidente della ripresa quando negli anni Ottanta inizia una vera e propria riorganizzazione del trasporto pubblico (è dell'81 la legge quadro di riforma del trasporto pubblico locale). L'Anac sotto la sua guida ha organizzato convegni e giornate di studio anche sul settore delle autolinee, intervenendo con le autorità centrali e locali per il piano nazionale dei trasporti, per il funzionamento dei meccanismi economici e finanziari ed invocando la fedele attuazione dei principi della legge quadro.
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presa, Alessandro Scelfo e Francesca Scelfo, l'unica donna, che ha raccontato la soddisfazione di poter avere ora anche lei una targa appesa alla parete dietro la scrivania, come sua madre. E poi Luciano Vinella, e Franco Zicari, e Desiderio Zoncada. Per tutti l'applauso, sentito. Molti strappano anche una risata con le loro dichiarazioni, sempre
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assai poco di circostanza: quando l'età lo permette, non ci sono più peli sulla lingua.
●● “Serata Frassica” E' una festa, e la cena all'aperto all'Hilton Sheraton, sul prato che degrada al mare, è da abito lungo. Nella
Foto di gruppo sulla spiaggia di Giardini Naxos. In alto momenti della serata e il “selfie” di un gruppo di giovani Anav
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luce del tramonto finalmente il fresco, i giardini, la piattaforma sulla spiaggia, gli associati che discutono a gruppi con gli ospiti, il presidente dell'Asstra Massimo Roncucci, il direttore del Mit Enrico Finocchi, i partecipanti della tavola rotonda. Ma non si può tirarla per le lunghe: nella sala-teatro la festa continua con uno spettacolo di Nino
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Frassica (il “maresciallo Cecchini”) e la sua band. Se qualcuno era perplesso (il giocoliere delle parole e del non-sense in una sala d'hotel? A cantare?), si è ricreduto all'esplosione delle prime note: un gioco musicale fino a notte fonda, coinvolgente e divertente. Mica facile davanti a un pubblico “non pagan-
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te”, mica facile di fronte a una sala - un po' stanca dopo un giorno d'assemblea - di tutte le fasce di età, convinte a fare la “ola” e i coretti e a tirar tardi battendo il tempo. Un Nino Frassica per molti inedito, che ha sorpreso anche i più riottosi. E' stato lui, a mezzanotte passata da un po' - in una pausa dello
spettacolo - a farsi immortalare nelle fotografie con i vincitori dei Premi Smart Move: per i dieci premiati (di cui raccontiamo i progetti in altre pagine del giornale) lo scatto a ricordo della consegna delle targhe è davvero con una “special guest”. O, come dice Frassica, una “special guast”...
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Nencini: il trasporto locale fuori dal patto di stabilità Il viceministro ha illustrato a Giardini Naxos le linee guida della riforma: consorzi tra imprese, premi per le aziende virtuose, separazione tra controllati e controllori.
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rasporto pubblico locale fuori dal patto di stabilità, consorzi tra imprese, clausola sociale per i lavoratori, Carta dei diritti dell'Utente, premi per le imprese che contrastano l'evasione: sono queste le principali linee guida della riforma del Trasporto pubblico locale illustrate dal viceministro Riccardo Nencini all'assemblea Anav. Aveva annunciato che avrebbe scelto l'incontro di Giardini Naxos per spiegarla, e così è stato: “Vi chiederò aiuto - ha esordito - perché la riforma è possibile solo se ci sarà sinergia perfetta tra il Governo, le Regioni e il mondo delle imprese”. “Le linee generali - ha spiegato - sono già state valutate dall'Anci e dalla Conferenza delle Regioni e sottoposte all'attenzione di sindacati e associazioni di categoria. Bisogna rispondere ai problemi strutturali che presenta il settore e lavorare per una riforma che cambi profondamente il sistema. La presenza di un alto numero di aziende, molte delle quali versano in stato di difficoltà, la scarsa virtuosità delle grandi imprese, un basso livello di efficienza e un'evasione eccezionale sono tra le cause più importanti dell'inefficienza
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del Tpl”. Motivo di sofferenza, ha sostenuto il viceministro, anche la “pansindacalizzazione”: “O si fa ricchezza, per poi ridistribuirla, altrimenti non è tempo solo per una ridistribuzione. Il tema per il Governo è quale spesa pubblica deve andare nei servizi primari, alla persona”. “Sono cambiate radicalmente le grandi direttrici della mobilità: siamo l'unico
In alto il viceministro Riccardo Nencini. Qui sopra immagini della sala e il presidente di Anav Sicilia Antonio Graffagnini
Paese che aveva come proverbio 'mogli e buoi dei Paesi tuoi', ma non è più così neppure da noi. In Italia è cambiata anche la mobilità cittadina; un tempo le giovani coppie si spostavano verso le periferie, ora vanno forzosamente verso fasce più lontane, nell'hinterland”. “Ma un altro problema - ha continuato Nencini - è nei numeri. La presenza di
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un alto numero di aziende, molte delle quali versano in stato di difficoltà, la scarsa virtuosità delle grandi imprese, un basso livello di efficienza e un'evasione eccezionale sono tra le cause più importanti dell'inefficienza del Tpl. I ricavi coprono il 30% dei costi e i sussidi pubblici il 70%, rispetto alla media europea in cui la percentuale è del 50%: basta pensare che in Italia sono 16.000 i chilometri per addetto rispetto ai 19.700 chilometri in Europa. Anche in Italia il gap è larghissimo: nel 2012 erano 17.000 chilometri per addetto a Bologna, 9.500 a Napoli, ora i numeri sono un po' cambiati, ma la forbice è sempre quella”. “Il servizio nelle città ha lacune vistose. Benzina e gasolio costano di più, le famiglie si sono impoverite, eppure aumenta l'uso macchina città per chi deve spostarsi per lavoro, diminuisce solo per le gite domenicali dove le famiglie risparmiano”. “Ci sono due verità di cui tener conto. Quando il trasporto locale ha inizio, un secolo fa con Giolitti, nasce con due teste: pubblico in città, privato fuori. Cento anni dopo ci sono stati cambiamenti radicali? Mica tanto. E poi: la privatizzazione del servizio è avvenuta? Le aziende pubbliche sono solo il 13%, è vero, ma coprono il 65% del servizio:
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una privatizzazione decisamente relativa. Qui sta senz'altro una parte del problema”. Che deve fare il pubblico? “Pianificare, regolamentare, nel modo migliore possibile ma gestire di meno. O si regolamenta o si gestisce. E' la ragione per la quale bisogna imporre una cesura nettissima tra controllore e controllato”. “Non deve esserci una imposizione per fare consorzi e fusione di imprese - ha continuato Nencini -, parlerei piuttosto di premialità. Le dimensioni dei bacini renderanno poi questa attività direi obbligatoria. E una premialità ci deve essere anche per la lotta all'evasione: sono stati censiti 500 milioni di evasione, non possiamo permettercelo”. “La parte centrale della proposta riguarda la previsione di investimenti all'interno delle gare: tempi più lunghi, per ammortizzare il costo d'acquisto dei mezzi. Se aspettiamo che sia lo Stato a fare questa parte, continuiamo a viaggiare con mezzi sempre più vecchi. Conviene aprire la finestra principale, dando la possibilità a chi può investire di recuperare la spesa con un lasso di tempo più ampio”. Non solo: Nencini ha parlato anche di “un fondo presso il Ministero dei Traspor ti, che raggruppi tutti i fondi per il settore dispersi in vari ministe-
Una immagine degli ospiti della tavola rotonda, alla tribuna Nencini
ri italiani”. Ecco, dunque, la proposta governativa: “I confronti ci sono stati e ci saranno ancora ma su alcuni punti cardine non bisogna tornare indietro, anche a costo di conflittualità: togliere la voce Tpl dal patto di stabilità, valorizzare il consorzio tra imprese, una nuova definizione dei bacini di utenza per avere una maggiore omogeneità territoriale e un numero più contenuto di affidamenti (sono 700 e l'idea è quella di ridurli a un centinaio), e dunque favorire consorzi tra imprese con bacini di utenza più larghi”. Ancora: “Inserimento del fabbisogno standard, separazione controllore-controllato nella gestione delle aziende. Sono previsti fondi per nuovi mezzi (un mezzo di trasporto arriva a vivere 12 anni rispetto a una media europea di 7), integrazione gommaferro per garantire un sistema strategico di trasporto più efficiente, premialità per le imprese che attuano la lotta all'evasione fiscale”. Infine, nella riforma anche “introduzione della Carta dei diritti dell'Utente, defiscalizzazione degli abbonamenti per i mezzi pubblici, garanzie per il posto di lavoro degli operatori (clausola sociale), gare e contratti che consentano alle imprese di ammortizzare gli investimenti”. (S. Gar.)
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Italia a confronto con l'Europa meno aziende e più costi Lo studio Bain&Company commissionato da Anav analizza il settore nei diversi Paesi: numero di imprese, bacini, costi, ricavi, tariffe. Le proposte per l'Italia.
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a nel resto d'Europa, come fanno? Numero di imprese, bacini, gare, risorse, contributi pubblici, tariffe: l'Europa del Tpl viaggia tutta allo stesso modo? Basta prendere un autobus a Berlino, a Londra o a Madrid per accorgersi che no, loro hanno innestato un'altra marcia. Per capirne di più Anav ha commissionato a Bain&Company la ricerca “L'efficienza del Tpl in Italia. Costi standard, competizione e dimensioni ottimali: quali relazioni?”. Ed è stata la conferma delle diverse velocità con cui si muove il sistema, dentro e fuori i nostri confini. Nel rapporto con gli altri Paesi emergono dei dati solo parzialmente inaspettati, che confermano le politiche portate avanti da Anav: all'estero, infatti, hanno quasi tre volte il numero delle aziende che ci sono in Italia, ma un numero di affidamenti che è meno della metà del nostro. Il risultato - condizionato ovviamente da molti elementi - è che l'Italia ha costi maggiori e rica-
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vi inferiori. In particolare: 1. Load factor (rapporto tra passeggeri trasportati/Km e posti offerti/Km): l'Italia presenta un peggiore rapporto (22%) rispetto alla media dei Paesi europei comparabili (34%), indice di una pianificazione e programmazione dei servizi non adeguata; 2. Numero di aziende: in Italia sono presenti meno aziende attive nel settore del Tpl (circa 1.100) rispetto alla media dei Paesi europei comparabili (tra 4.500 e 5.700 operatori), dal benchmark, pertanto, non emerge un problema di eccessiva frammentazione del tessuto imprenditoriale nazionale; 3. Numero di affidamenti: l'Italia si caratterizza per un elevato numero di affidamenti in rapporto al numero di aziende, dal benchmark emerge quindi un eccessivo spezzettamento dei bacini di affidamento dei
servizi (circa 700) contro i circa 300 della Germania e i circa 100 della Spagna; 4. Costi operativi/Km: l'Italia presenta un dato medio (3,3 €) meno efficiente rispetto alla media degli altri Paese europei (2,8 €). Tale minore efficienza è correlata ad una minore produttività degli addetti (il dato in termini di vettureKm/addetti è inferiore del 26% rispetto al benchmark) e riconducibile, in parte, alla minore velocità commerciale (20 Km/h il dato medio in Italia contro i 24 Km/h di Gran Bretagna e Francia e i 21-22 Km/h di Germania e Spagna); 5. Ricavi da traffico/Km: peggiore anche il dato nazionale dei ricavi da traffico (1,4 € contro un dato medio del benchmark di 1,9 €), differenza connessa alle tariffe praticate, molto più basse in Italia, e che, unitamente alla minore efficienza e produttività, determina un gap significativo relati-
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vamente all'indice di copertura dei costi con i ricavi, per il Tpl "tradizionale" il dato nazionale di tale indice è del 38% contro il 63% medio del benchmark. L'approfondimento sulla situazione italiana condotto dallo studio fa emergere che le aziende di minori dimensioni presentano migliori parametri di produttività, efficienza, copertura dei costi con i ricavi. La proposta di Bain&Company è di agire lungo tre assi: costi standard, competizione e dimensioni ottimali: 1. Costo standard: deve tenere conto degli schemi di copertura tariffaria; deve prevedere meccanismi di adeguata remunerazione degli investimenti; deve tener conto delle diverse velocità commerciali e stimolare gli enti affidanti a migliorare le infrastrutture; 2. Competizione: il costo standard deve essere il riferimento fondamentale per tutte le diverse procedure di affidamento di servizi che devono tendere verso sistemi di concorrenza per il mercato; 3. Dimensioni ottimali: le esperienze di Germania e Spagna suggeriscono: un livello intermedio di pianificazione/programmazione (ad es. Autorità locali, Regioni, Agenzie di Bacino) nel quale concentrare le responsabilità e competenze in tema di declinazione dei servizi, risorse ed investimenti; un numero di bacini di affidamento in grado di configurare una dimensione minima ottimale di organizzazione dei servizi; poco rilevante è il tema della concentrazione sotto il profilo del numero delle Aziende.
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È tempo di aggregazioni ma a deciderlo sono le imprese Il presidente Biscotti: “No alle imposizioni della politica”. Dibattito con Roncucci, Catalano e Calabrò sull'efficienza del Tpl.
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'erano persino troppi elementi su cui ragionare alla tavola rotonda sull'efficienza nel Tpl, dopo lo studio di Bain&Company illustrato da Sandro Orneli. E molta era l'attenzione anche per gli ospiti, con il neo-presidente Asstra, Massimo Roncucci, al suo primo incontro ufficiale con gli associati Anav, e il viceministro ai trasporti Riccardo Nencini in sala. Sul palco poi, insieme al presidente Nicola Biscotti, il prof. Giuseppe Catalano della Sapienza di Roma, che per Anav ha condotto lo studio sui costi standard, e Giovanni Calabrò in rappresentanza dell'Antitrust. La sottosegretaria allo Sviluppo economico, Simona Vicari, pur impossibilitata a intervenire ha inviato un messaggio, ma l'assenza degli esponenti locali siciliani è invece stata notata e sottolineata, visti soprattutto i problemi delle imprese nel rapporto con la Regione. Dopo il saluto del presidente di Anav Sicilia, Antonio Graffagnini, si è entrati
nel merito. Vicari, nel suo messaggio, ha detto tra l'altro che, a fronte dei dati di crisi del settore (“il 41% delle 250 più grandi imprese del Tpl è al default, mentre l'evasione tariffaria ammonta a 450/500 minuti/anno”), “gli strumenti per intervenire ci sono estendendo, ad esempio, l'ambito di applicazione del fondo per le PMI e riducendo le accise sul gasolio per uso commerciale, visto che il quadro normativo consente agli Stati membri di definire autonomamente le aliquote da applicare. E sul fronte degli incentivi è possibile operare dando maggiore corposità a quelli destinati al rinnovo del parco rotabile attualmente in essere”. Catalano nel suo intervento, ovvero col punto di vista di uno studioso del settore, ha definito “inconcepibile” che si voglia intervenire per legge sulle dimensioni delle aziende. In particolare poi si è soffermato sul lavoro fatto con la Sapienza sui costi standard, che sono stati accolti nella legge di stabilità 2014 continua a pag 15
È questa fotografia che è stata proposta alla discussione della tavola rotonda di Giardini Naxos.
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Roncucci: “SERVE
UN CAMBIO DI PASSO”
i vuole un cambio di passo. Di fronte ad una crisi economica senza precedenti che ha fortemente limitato le risorse pubbliche, senza nessun segnale di inversione di questa tendenza all’orizzonte, mentre cresce, al contrario, la necessità di fornire più trasporto pubblico ai cittadini, urge una assunzione di responsabilità e un cambiamento che le aziende di TPL, per parte loro, sono disposte a fare , mettendo il cliente al centro dell’attività. Quello che ripeto, in tutti gli incontri che ho avuto in queste prime settimane, è che dobbiamo, innanzitutto, partire da noi stessi e utilizzare al meglio le leve industriali che abbiamo in mano, che sono poche ma quelle poche le dobbiamo utilizzare al massimo per migliorare i processi produttivi nelle nostre imprese”. Massimo Roncucci, eletto nuovo presidente Asstra a fine maggio, ci tiene a sottolineare che, a partire dal lavoro fatto negli anni dall’Associazione e dal suo predecessore, sta mettendo in pratica gli obiettivi di sviluppo tracciati nel documento programmatico votato all'unanimità dalle aziende dell’Asstra, per aprire una fase nuova per l’Associazione e per il settore che rappresenta.
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◗Cosa intende con fase nuova? “Dobbiamo toglierci di dosso l'immagine di settore indebitato, in costante difficoltà, inefficiente quasi per definizione, che chiede soldi a prescindere. Semplifico un po’, ma purtroppo è questo il messaggio che è passato sulla stampa generalista in quest’ultimo periodo. Va detto, però, che certi processi mediatici servono poco a capire la realtà perché non tengono conto delle cause che stanno a monte di buona parte delle difficoltà delle aziende di TPL: strutture tariffarie rigide, incertezza sulle risorse (se, come e quando arrivano i compensi pattuiti nel contratto di servizio), condizioni di viaggio fuori controllo (il traffico genera pesanti e imprevedibili costi di gestione). Fase nuova vuol dire, per noi, volontà di essere sempre più delle vere imprese, recuperare la centralità dei nostri processi produttivi, ma, dall’altra parte dello steccato, è necessaria la consapevolezza che serve una politica, delle regole, una amministrazione della mobilità delle città.
◗I cittadini, stando allo studio sulla mobilità commissionato all'Isfort da Asstra e Anav, ma anche al libro bianco di Eurispes, non sono soddisfatti, quando prendono l'autobus lamentano persino il rapporto qualità-prezzo.
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“Dobbiamo rispondere. E' necessaria una inversione di tendenza. Il sistema della mobilità non può gravare solo sulle spalle delle imprese, i governi devono fare scelte chiare, le regioni, le città devono andare nel dettaglio delle necessità del trasporto. Il primo obiettivo del sistema deve essere l'efficienza e la qualità”.
◗Questo ci porta alle questioni economiche. Alle tariffe, per cominciare. “Noi abbiamo tra le tariffe più basse in Europa, eppure quando se ne parla si fa sempre riferimento all'abbonamento e al biglietto ordinario, senza tenere conto di tutta la gamma di titoli ridotti esistente. Certo l'intervento sulle tariffe deve essere correlato al miglioramento dei servizi: occorre concedere alle aziende di differenziare i sistemi tariffari, modulandoli secondo l’intensità della domanda nell’arco della giornata, garantendo comunque il diritto alla mobilità con le opportune agevolazioni per le fasce più deboli della popolazione. Nel resto d'Europa ci sono tariffe differenziate. Da noi, ad oggi, non si può muovere nulla: servono pareri e autorizzazioni anche per il semplice adeguamento dell’inflazione.”
◗Lei c'è già passato? Con TiEmme in Toscana avete differenziato le tariffe? “Sì, ma solo in alcuni collegamenti veloci tra capoluoghi, e comunque sempre autorizzati dalla regione”. ◗Restando al tema delle risorse c'è la questione dei tagli delineati dal commissario Carlo Cottarelli, la spending review che grava sui servizi pubblici. Che posizione avete assunto come Asstra? “Il nostro biglietto da visita con Cottarelli è stato quanto ho appena detto a proposito degli sforzi che il sistema deve fare per recuperare produttività e efficienza. In questo contesto, la direzione da prendere è quella dei costi standard, che pos-
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a base dei corrispettivi di gara. Ha anche dato una notizia: la romana Atac, che è l'azienda più in difficoltà, adotterà i costi standard per quantificare gli sbilanci. Ancora, Catalano ha sottolineato che le velocità commerciali sono importanti fino a 17 km/h, ma più cresce la velocità meno sono rilevanti. Per quello che riguarda le economie di scala, sono rilevanti fino a 4 milioni, significative tra i 4 e gli 8 e diseconomiche sopra gli 8 milioni. Calabrò ha illustrato le indicazioni date dall'Autorità in gare importanti - come, di nuovo, a Roma, quando l'affidamento in house è stato impugnato davanti al Tar: “L' Antitrust non fa miracoli - ha spiegato - ma è intervenuta di fronte a criticità nel momento in cui veniva lesa la concorrenza. E questo non solo nel momento gara, ma anche - sia pure in casi eccezionali - all'interno del mercato (e mi riferisco a casi di ingresso nuovi operatori)”. “Credo che sia necessario prendere atto che siamo di fronte alla chiusura di
una fase, le imprese devono stare in piedi da sole: non ci sarà più chi viene a ripagare i debiti. Dobbiamo avere imprese vere che recuperano la capacità di avere processi industriali seri”, ha sostenuto invece nel suo intervento Roncucci, che ha insistito anche su costi standard e sulla ripartizione delle risorse tra ferro e gomma. “Il tema delle imprese è diventato il primo argomento in discussione, mentre invece è l'ultimo”, ha detto Biscotti, nel suo intervento a conclusione del dibattito. “Sono d’accordo con quanto espresso dal Presidente di Asstra: far circolare un treno con trenta persone a bordo è un bagno di sangue, mentre un autobus con quei passeggeri è in efficienza”. “Siamo di fronte allo scandalo nazionale dei servizi sostitutivi ferroviari, che nessuno vuole affrontare, invece perdiamo tempo a discutere delle dimensioni delle aziende: piccolo è bello, piccolo è brutto, ma il tema non è questo”. “Parliamo seriamente del trasporto
sono diventare un parametro importante per il sistema di finanziamento in generale e per gestire bene anche la ripartizione del Fondo Nazionale Trasporti. Ma c’è una condizione fondamentale: che si evitino assolutamente gli automatismi determinati da una concezione rigida del costo standard, là dove fosse calcolato su elementi astratti che non tengano conto della enorme diversità e peculiarità dei territori, delle collettività servite e delle condizioni di esercizio. Comunque la questione delle risorse è tutt’altro che marginale! Chiederemo alle Regioni, dopo averne ragionato anche con Anav, che l'ex fondo perequativo venga destinato anche al trasporto pubblico, come oggi accade ma solo in alcune regioni.
◗La determinazione dei costi standard rischia di creare dei contraccolpi in alcuni settori a partecipazione pubblica? “Solo se il costo standard fosse concepito come un modello rigido, da far indossare indistintamente all’azienda operante in una grande area metropolitana così come all’impresa di trasporti di un paesello sperduto e il passaggio dal vecchio al nuovo sistema di attribuzione delle risorse avvenisse senza nessuna gradualità. In questo caso più che dei “contraccolpi” mi preoccuperei del fallimento sul nascere del nuovo siste-
vero - ha continuato Biscotti -. Non c'è analisi sulla soddisfazione del cliente. Continuiamo a dividerci tra pubblico e privato, ma la gente cosa pensa trasporti? Noi stiamo dando bus di 12 anni e mezzo (ogni anno se ne aumenta uno: non si ferma l'anzianità per decreto legge!), il parco rotabile è in queste condizioni, molte regioni non fanno programmazione, e vogliamo discutere se è meglio privato o meglio pubblico?” “Sono d'accordo con Roncucci: il sistema deve andare verso le aggregazioni, le sinergie, ma in un rapporto tra imprese, non lo decide né la politica né il sindacato, lo decidono le imprese. È un fatto convenienza: se non si producono utili, sprechiamo denaro pubblico tutti quanti, non facciamo servizio cittadini, imprese e lavoratori. Noi faremo la nostra parte. Ma ho forti dubbi che qualcuno voglia fare un vero patto strategico sul Tpl nazionale”.
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ma. I costi standard del servizio vanno correlati ai fabbisogni standard dei territori! E poi: se stiamo andando verso le liberalizzazioni, il costo lo fa il mercato, in quel caso il costo standard potrà essere un parametro utilissimo per stabilire la base d’asta del contratto messo a gara. Il criterio sarà quello. Dove invece c’è una gestione in house, il costo standard può diventare uno strumento oggettivo per valutare le performance dell’operatore interno. Se questa è la strada da imboccare, e noi ne siamo convinti, a monte bisogna eliminare la schizofrenia normativa del settore, e fare una riforma del quadro normativo del TPL in base ad un unico, organico progetto di sviluppo del settore. In questo senso noi spingiamo molto affinchè il Governo segua questa strada e presenti un testo complessivo di riforma, auspicando che sia una normativa chiara, semplice, applicabile e che segua la normativa europea vigente.
◗Un disegno di legge di riordino del settore è allo studio... Lei cosa si attende? Apprezzo lo sforzo nuovo e l’altrettanto nuova attenzione che la politica sta dimostrando nei confronti del TPL. Le nostre aspettative sono che il Governo traduca questo atteggiamento positivo in una visione strategica globale del continua a pag 16
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TPL italiano attraverso la presentazione di un unico testo di riforma che compatti e sostituisca i diversi ddl già in discussione in Parlamento. Dalla relazione annuale della Corte dei Conti e da altri recentissimi studi è risultato che l'indebitamento nel nostro settore è concentrato su poche imprese. Queste imprese vanno tolte dalla graticola e aiutate a mettere a posto i conti e le gestioni, sicuramente con operazioni di profondo efficientamento interno, ma anche e soprattutto rimuovendo le cause esterne che hanno contribuito in maniera sostanziale ad affossare i bilanci. La chiarezza del quadro normativo e finanziario, la ripartizione chiara delle responsabilità tra gli enti che regolano e aziende che gestiscono, sono le pre-condizioni per girare pagina anche rispetto alle situazioni più critiche del settore.
◗Un ultimo tema, le aggregazioni. Per lei è un'esperienza diretta, dal momento che Toscana Mobilità - che lei pre-
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siede e di cui ha contribuito alla creazione - nasce proprio dall'aggregazione di quattro diverse imprese, di Piombino, Arezzo, Grosseto e Siena. “Se l’aggregazione nasce per “obbligo di legge” è destinata a fallire, non ci piove. Le aggregazioni devono essere una scelta strategica di mercato delle imprese, non possono essere imposte dall'alto, e non si possono confondere le aggregazioni con le pianificazioni di bacino, sono cose ben distinte. Così come imporre l’azienda unica regionale a fronte della gara unica regionale è altrettanto contrario al buon senso ed alla costruzione di un mercato competitivo, col rischio di mantenere solo lo status quo come vorrebbe quella parte del sindacato poco consapevole di dove sta andando il mondo. Per quel che riguarda TiEmme, abbiamo messo insieme quattro realtà, costituendo una nuova società. E siamo in utile”. (Silvia Garambois)
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In un libro la storia di Anav e delle sue imprese “Storia di imprese, persone e percorsi” raccoglie la memoria di 70 anni di Associazione, insieme all'avventura dei pionieri e delle aziende che hanno fatto viaggiare l'Italia.
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a storia dell'Italia del XX secolo è andata di corsa sulle ruote dei bus. Dalla corriera che accompagnava lo sviluppo industriale portando gli operai alle fabbriche, ai pullman che trasportavano i primi vacanzieri al mare o ai monti: ogni grande avvenimento (le guerre e il dopoguerra, il boom, la crisi) ha avuto forti ripercussioni sulla mobilità collettiva. E anche i grandi mezzi si sono trasformati via via, dalle prime invenzioni artigianali dei pionieri fino alle nuove macchine ipertecnologiche che percorrono le strade veloci d'Europa. Una grande avventura di cui Anav è stata protagonista insieme alle sue imprese. Una storia collettiva che ora è raccolta in un libro. Il volume “Storia di imprese, persone e percorsi”, a cura di Silvia Garambois, è stato realizzato per celebrare i 70 anni dell'Associazione. Racconta per la prima volta - quasi un romanzo - dei tanti protagonisti: perché la storia dell'Anav è la storia delle sue aziende, degli uomini e delle donne, delle battaglie politiche e imprenditoriali, dei successi e dei fallimenti, ma sempre e poi sempre della scommessa sul futuro. “La forte determinazione dei soci fondatori di Anav ed il
radicamento delle imprese nelle famiglie di imprenditori che le hanno create, hanno consentito l’avvio ed il consolidamento di una avventura che oggi possiamo definire storia”, scrive il presidente Nicola Biscotti nell'introduzione: “Questo libro è quindi dedicato a tutti coloro che ci hanno creduto, a coloro che hanno governato, a quelli che hanno delegato ed anche ai dipendenti dell’Anav, di tutti i livelli professionali, che hanno accompagnato la dirigenza politica nelle battaglie come nella quotidianità, assicurando quella professionalità e dedizione che ci hanno portato alla celebrazione di questi primi 70 anni”. Il volume è diviso in sezioni. La prima ripercorre la vicenda dell'Associazione, dalla costituzione nella Roma liberata mentre il Nord del Paese era ancora nell'orrore della guerra, fino ai giorni nostri. La seconda parte è dedicata ai testimoni: chi ha vissuto le grandi vicende associative di ieri e, a controcanto, i giovani e giovanissimi che prenderanno le redini di aziende familiari e dall'Associazione hanno nuove attese. La terza parte del volume - quella più consistente - è invece dedicata alla storia delle aziende: sono state decine e decine le imprese che hanno collaborato raccontando gli inizi, le fatiche, le intuizioni. Un grande collage, in cui si snoda il racconto del trasporto pubblico locale e del turismo in bus, delle lunghe percorrenze dal sud al nord del Paese e dei viaggi internazionali, e poi anche della nuova scommessa sulle autostazioni per guardare a una più moderna organizzazione del viaggio. Il volume si chiude con una pagina dedicata ai Presidenti Anav: tutti quelli che hanno accompagnato questi lunghi, a volte difficili, spesso entusiasmanti 70 anni.
“Storia di imprese, persone e percorsi”, a cura di Silvia Garambois, realizzazione grafica di Alessandra Nelli (Edizioni Promobus, euro 20,00) Silvia Garambois e Nicola Biscotti
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PRIMO PREMIO smart move Trasporto Pubblico Locale
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(Vigevano - PV) CONTRASTO ALL’EVASIONE TARIFFARIA Il progetto, volto al contrasto dell’evasione tariffaria, è consistito in tre fasi: • formazione: costante somministrata al personale di guida ed al personale in servizio di controlleria; • informazione: alla nostra utenza, realizzata prima attraverso l’esposizione di manifesti sugli autobus e poi attraverso massive campagne informative con l’ausilio del sito internet, della pagina facebook e di quella Twitter, nonché con articoli pubblicati sulle testate giornalistiche locali e con servizi mandati in onda su alcune emittenti locali. Informazione realizzata anche e soprattutto con la distribuzione di volantini e di vade-
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mecum operativi ed informativi a cura del personale d’ufficio, dirigenza inclusa, sugli autobus in servizio di linea, presso i principali capolinea e presso scuole e comuni del territorio su cui vengono svolti i servizi di TPL; • repressione: effettuando controlli a tappeto sulle linee, dedicando a questo scopo un maggior numero di persone rispetto al passato. OBIETTIVI: Obiettivo del progetto il contrasto all’evasione tariffaria per recuperare risorse da destinare al miglioramento ed all’efficienta-
mento dei servizi di TPL. RISORSE E RISULTATI: Prima dell’inizio del progetto il tasso di evasione si attestava al 23,70 %. Grazie alle azioni di contrasto all’evasione messe in atto da STAV, il dato è passato all’11,50% nel gennaio del 2012, ed all’ 1,7% nell’ottobre del 2013, per poi essere confermato ancora sotto il 2% nel mese di febbraio 2014. Per l’implementazione del progetto non sono stati ricevuti finanziamenti pubblici.
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smart move Trasporto Pubblico Locale
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(Canelli - AT) PROGETTO BIP
Il progetto è consistito in una serie di interventi vari su molteplici fronti: • progetto BIP (Biglietto Integrato Piemonte), in partnership con le aziende appartenenti al Consorzio Granda Bus; • attivazione negozio virtuale per la vendita di titoli di viaggio rispettivamente tramite i canali web e smartphone; • sviluppo di un’applicazione che metterà in continua connessione l’azienda con i propri clienti e con la quale si potranno sfogliare gli orari delle linee, conoscere le tempistiche di arrivo degli autobus sulle fermate, ottenere news in tempo reale su tutti i servizi erogati e potrà essere effettuato il rinnovo degli abbonamenti; • caricamento su Google Maps dei percorsi e gli orari dei servizi svolti nell'ambito della Provincia di Cuneo. E' in previsione l'allargamento alla Provincia di Asti.
OBIETTIVI: Gli obiettivi degli interventi sono così riassumibili: • offrire al cittadino un sistema di bigliettazione più accessibile, moderno, comodo e affidabile per usufruire dei servizi di trasporto multimodale sul territorio; • favorire l'estensione del sistema di tariffazione integrata tra le diverse aziende di trasporto; • adeguare il sistema tariffario in relazione all'effettivo utilizzo dei servizi da parte degli utenti; • razionalizzare e semplificare la gestione delle reti di vendita sul territorio; • contrastare l'evasione tariffaria; • raccogliere dati puntuali e completi sull'utilizzo del titoli di viaggio e di altri servizi per migliorare nel tempo la qualità e la capacità di servizio del trasporto pubblico;
(Treviso - TV) INTEGRAZIONE TARIFFARIA
Il progetto ha previsto un accordo tra aziende di trasporto pubblico sia pubbliche che private per l’istituzione di un sistema tariffario integrato. Il progetto ha visto la preliminare istallazione di tecnologie NFC indispensabili alla riuscita dell’integrazione tariffaria. Il progetto ha anche previsto l’implementazione di un sistema di biglietteria in mobilità. OBIETTIVI: Obiettivo del progetto la promozione dell’uso più diffuso (nuovi utenti) e più intenso (utenti storici) del Trasporto Pubblico Locale, tramite la semplificazione tariffaria (diminuzione delle combinazioni tariffarie) data dall’integrazione tra urbano ed extraurbano.
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MOBILITÀ DI MARCA
• facilitare l’acquisto da parte della clientela dei titoli di viaggio; • miglioramento dell’accesso alla conoscenza dell’offerta da parte dell’utenza.
RISULTATI E RISORSE: Il risultato del progetto è stato dunque la realizzazione di un unico sistema di bigliettazione elettronica che ha visto la società Mobilità di Marca impegnarsi sui seguenti fronti: • nell'analisi delle tecnologie presenti nelle aziende e scelta dell' architettura ottimale al fine di salvaguardare gli investimenti fatti dalle aziende; • negli accordi con i fornitori dei sistemi di bigliettazione elettronica delle società al fine di minimizzare il costo dell'integrazione; • nel pensare ad un nuovo titolo di viaggio che sia semplice da utilizzare e facile da acquistare ovvero minimizzare l’impatto sulla clientela. Per l’implementazione del progetto non sono stati ricevuti finanziamenti pubblici.
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PRIMO PREMIO smart move Autolinee Lungo Raggio
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(Teramo) PIÙ QUALITÀ PER UN'OFFERTA PIÙ ATTRATTIVA Il progetto è consistito in una serie di molteplici azioni nei seguenti campi: • investimenti tecnologici; • programmi di servizi ai passeggeri; • sistemi di bigliettazione elettronica; • gestione nuove linee; • integrazione con altri servizi di mobilità; • programmi per qualità, risparmio, sicurezza; • programmi per riduzione inquinamento; • programmi di formazione del personale; • campagne informative e di marketing.
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OBIETTIVI E RISULTATI: L’obiettivo generale delle azioni portate avanti ha riguardato in primis il miglioramento delle qualità del servizio offerto all’utenza, oltre alla riduzione delle esternalità prodotte, aumento della sicurezza e della soddisfazione del personale. Il lavoro portato avanti ha visto il raggiungimento dell’auspicata implementazione nei settori qui sopra elencati.
Tutto ciò ha comportato un aumento dell’attrattività dell’offerta, al quale seguirà probabilmente un incremento dell’utenza nei prossimi anni.
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PREMI della Giuria
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(Salerno) DEFIBRILLATORI AUTOMATICI
Ogni autobus è dotato di defibrillatore semiautomatico con piastre sia per adulti che pediatriche. Tutti i conducenti (oggi 48 addetti) sono abilitati all’uso del DAE (defibrillatore semiautomatico) con brevetto da esecutore BLS-D (sigla di Basic Life Support - Defibrillation) dopo aver seguito un corso per le manovre da compiere per intervenire in caso di arresto cardiaco. Il brevetto da esecutore è riconosciuto dall’ American Heart Association (AHA). La presenza del DAE sull’autobus non solo tutela i passeggeri trasportati, ma in caso di necessità (incidente stradale o malore in area di servizio ) potrebbe essere utilizzato come punto PAD: per lo scopo, tutti gli autobus dotati di DAE presentano sulle
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fiancate e sulla parte anteriore e posteriore idonea segnaletica grafica di informazione. OBIETTIVI, RISULTATI E RISORSE: Gli “autobus cardioprotetti” sono destinati ad elevare la sicurezza del viaggio in autobus dei propri clienti, nonché la percezione di questo valore, garantendo un primo livello di soccorso in attesa dell’arrivo del soccorso professionale (118). Attualmente il risultato più importante consiste nell’aver dotato tutti gli autobus di defibrillatori automatici. In futuro si auspica che tali dispositivi porteranno al ben più importante risultato di salvare vite umane. Il progetto è stato finanziato esclusivamente con risorse aziendali.
INTERSAJ
L'Intersaj ha introdotto in azienda il sistema APD Automatic Personal Disposition della IVU Traffic Technologies Italia. Tale sistema gestisce l'intero processo di assegnazione dei turni al personale viaggiante, dalla programmazione delle attività a lungo termine fino all'assegnazione quotidiana delle variazioni giornaliere, controllando, oltre alla parte normativa, anche i desideri del personale in fatto di ferie, assenze programmate, tipologie di turno preferite, etc. L'APD è un algoritmo di ottimizzazione sviluppato dalla IVU che permette di realizzare piani rotazionali personalizzati nel rispetto delle regole e garantendo l'equa distribuzione delle attività. Dopo attenta analisi dei dati, il personale dell'azienda è stato raggruppato in rotazioni basate su tipologia di servizio, residenza di appartenenza, tipo di contratto, esigenze di servizio. Sono state create le regole normative da rispettare, sia quelle generali (561/2006), sia quelle specifiche dell’azienda, e sono stati creati pacchetti di regole per simulare diversi scenari.
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(Trebisacce - CS ) AUTOMATIC PERSONAL DISPOSITION
Sono state effettuate turnazioni dei servizi su 17 settimane, verificando l'equanimità della distribuzione dei servizi.Tale equanimità "teorica", a fronte di cambiamenti da effettuare per esigenze improvvise e cambiamenti giornalieri non pianificati (assenze, cambi orari ecc.), viene ricalibrata con ottimizzazioni successive che tengono conto delle attività passate per garantire la redistribuzione dei servizi secondo regole di equanimità " pratica". OBIETTIVI E RISULTATI: L’obiettivo è stato quello di risolvere alcune difficoltà aziendali nella programmazione dei turni. I risultati ottenuti in Intersaj, utilizzando il software della IVU, sono: • risparmio di tempo durante la fase di programmazione dei servizi; • completa copertura dei servizi; • rispetto della normativa e delle regole aziendali; • equanimità del servizio anche con cambiamenti nella gestione giornaliera;
• verifica aggiornata di indicatori prestazionali come ferie, straordinari, assenze, ore lavorative; • ottimizzazione dei turni assegnati fra depositi; • creazione di ambienti di test per studiare nuove simulazioni.
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PRIMO PREMIO smart move Trasporto Turistico
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(Morgano - TV) “BENVENUTI A BORDO” UN VIDEO PER INSEGNARE LA SICUREZZA Il progetto si articola in una serie di azioni: • Comunicazione con il cliente: è stato registrato e viene proiettato all’inizio di ogni viaggio un video che ha la funzione, oltre che di dare il benvenuto all’utente, di comunicare le norme di sicurezza ed i comportamenti da tenere. Il video si è rivelato un utile strumento per gli autisti: sono stati infatti notati miglioramenti nel comportamento generale dei passeggeri (es. utilizzo obbligatorio delle cinture di sicurezza). Importo investimento: 2000,00 Euro. • Investimento per il rinnovo del parco mezzi: a partire dal 2010 l'azienda ha spinto una campagna di rinnovamento del
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parco mezzi. In 4 anni sono stati acquistati 20 nuovi mezzi tra turistici, scuola bus e interurbani (circa il 40% di tutto il parco mezzi che oggi conta circa 55 autobus). L'età media del parco mezzi dedicato ai servizi di noleggio turistici (27 veicoli tra minibus, 12 metri e due piani) è oggi di poco superiore ai 5 anni.
dispositivo di controllo satellitare. La strumentazione acquistata comprende: sistema antifurto satellitare, assistenza stradale 24/24 ore, geolocalizzazione, certificazione dei percorsi effettuati, controllo accessi. Il servizio consente all'azienda di avere accesso in tempo reale all'attività del mezzo. Importo dell’investimento: 85.000 Euro.
L'investimento supera i 3.2 milioni di Euro tutti coperti con finanziamenti bancari e propri.
• Potenziamento dell'officina interna con partnership diretta con le case costruttrici.
• Controllo satellitare: nel 2010 sono stati acquistati dispositivi satellitari che sono andati a completare quelli già esistenti. Tutta la flotta da turismo è attualmente dotata di
• Nuova sede con annessa sala polivalente. Importo dell’investimento: 2 milioni di Euro.
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PREMI della Giuria
smart move Trasporto Turistico
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(Tessera - VE) DISEGNA E SCRIVI LA GITA IN AUTOBUS Il lavoro proposto consiste nella progettazione di due bandi rivolti alla scuola primaria: • Il primo, dal nome “Disegna la gita più bella in autobus”, riguarda le classi III, IV e V. I disegni verranno valutati da un’apposita commissione e al più meritevole verrà assegnato un premio di 500 Euro da destinare alla scuola della classe vincitrice che provvederà all’acquisto di materiale didattico per pari importo. • Il secondo bando, dal nome “Scrivi la tua
(Firenze) RINNOVAMENTO PARCO
Il progetto in questione è consistito nell’acquisto di nuovi veicoli, che ha portato alla sostituzione del 35% del parco veicolare, che si compone adesso di quasi il 50% di veicoli Euro V o Euro VI. OBIETTIVI, RISULTATI E RISORSE: Questi gli obiettivi posti dall’azienda: • riduzione dell'età media della flotta; • riduzione dell'emissioni inquinanti; • riduzione dei consumi unitari; • introduzione di mezzi fruibili anche dai portatori di handicap; • incrementare il range di scelta per posti;
Disegni e scritti raccolti verranno poi pubblicati in un libro tascabile in distribuzione in un secondo momento all’utenza Brusutti.
OBIETTIVI, RISULTATI E RISORSE: Obiettivo del progetto la sensibilizzazione dei bambini alla comprensione degli aspetti educativi e formativi che distinguono le visite didattiche dalle attività svolte in aula. Il progetto è ancora in corso di realizzazione e quindi risulta impossibile definirne i risultati Le risorse impiegate, in particolare i premi che spetteranno ai soggetti vincitori, provengono da autofinanziamento.
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gita più bella in autobus”, sarà rivolto alle medesime tipologie di classi e si svolgerà nella stessa maniera del primo bando. Allo scritto più bello verrà assegnato un importo di 500 Euro, da dividere in due parti uguali: una destinata alla scuola del vincitore e l’altra alla sua classe.
• incrementare il confort interno degli autobus con poltrone più comode e maggior spazio tra i sedili. A seguito dell’intervento di rinnovo, l’età media del parco è passata da 8 anni (a fine 2011) a 5 anni. Inoltre gli autobus di categoria Euro V ed Euro VI hanno raggiunto quasi la metà del parco. Per attuare questo progetto l'azienda ha sostenuto uno sforzo finanziario in parte derivante da autofinanziamento ed in parte da finanziamenti a medio termine.
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(Pavia) PROMOZIONE SOCIALE E QUALITÀ DEI SERVIZI Il progetto consiste nel reinserimento lavorativo di ex carcerati e di altre persone in condizioni di disagio, all’interno dell’azione societaria, integralmente dedicata al trasporto pubblico di persone. Il progetto ha finora coinvolto 14 persone. Comparata all’organico di PMT, si tratta della generazione di posti di lavoro aggiuntivi equivalenti a circa il 10% dell’organico. La collaborazione, avviata a gennaio 2013, si è orientata su due ambiti di azione complementari, riguardanti persone sottoposte ancora a vincoli giudiziali, oppure che abbiano conseguito la piena libertà: • possibilità di svolgere il periodo terminale della pena in PMT, svolgendo funzioni operative, tramite un percorso di affiancamento e formazione ad attività tecniche, complementari all’esercizio del trasporto pubblico;
• successivo inserimento nel mondo del lavoro, sempre svolgendo funzioni di supporto all’attività di PMT, tramite assunzione in una cooperativa sociale espressamente costituita allo scopo, e di cui PMT ha anticipato il capitale sociale. Obiettivo del progetto il significativo miglioramento del servizio offerto alla clientela attraverso l’impiego di persone svantaggiate desiderose di reinserirsi nel tessuto produttivo e sociale.
• riqualificazione di aree di interscambio; •pulizia radicale di tutti gli autobus aziendali; • pulizia periodica del parco aziendale; • sostituzione di 550 paline della rete su un totale di circa 660; • interventi di ammodernamento delle aree di sosta, con la sostituzione di fabbricato autisti, istallazione di un cancello ad apertura automatica, istallazione di dissuasori per volatili.
OBIETTIVI, RISULTATI E RISORSE: Le attività svolte hanno portato al conseguimento dei seguenti risultati:
Per l’implementazione del progetto non sono stati ricevuti finanziamenti pubblici
PREMIO IRU TOP MANAGER L'ing. Giuseppe Proto, amministratore delegato della Sadem spa, ha vinto il Premio istituito dall'Iru e destinato ai top manager che si sono distinti per soluzioni innovative volte al miglioramento della salvaguardia dell'ambiente, la sicurezza stradale e la produttività.
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(Il servizio fotografico dei “due giorni” Anav e’ stato realizzato da Filippo Arlotta)
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Sui bus di Abbiategrasso abbandonati dai... portoghesi Quella della Stav (Premio Smart Move per il Tpl) è stata una lotta vincente all'evasione tariffaria: al “Lotto 5” di Milano è stata decimata, con informazione e controlli.
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'evasione tariffaria nel “Lotto 5” di Milano, tra Abbiategrasso, Assiago, Corsico, Magenta, nel 2011 arrivava al 24%, contro una media nazionale che oscilla intorno al 19%. Oggi, su quegli stessi autobus, i “portoghesi” non sono più dell'1,7-1,8%, in media con l'Europa anziché con l'Italia. E' nelle cose, dunque, che intorno a Alfredo Palmieri, direttore esecutivo della Stav che ha in gestione quelle tratte dalla fine del 2012, a Giardini Naxos si affollino i colleghi a chiedere: “come avete fatto?”. Qual era la situazione quando avete deciso un progetto di intervento? “Quando sono arrivato alla Stav, nel gennaio del 2013 prima mi occupavo del trasporto di merci pericolose - come prima cosa ho voluto capire il mondo che avevo intorno, perciò ho cominciato a prendere pullman, girare tra la gente, per capire la quotidianità degli autisti e i problemi pendolari. E la prima questione era proprio questa: la criticità dell'evasione. Stav gestisce i servizi in Lomellina da più di 100 anni, con un grado di efficienza molto alto e un'evasione molto contenuta; e poi il “Lotto 5” in provincia di Milano, all'interno della tariffazione integrata Atm. Atm fa le sue indagini, poi ripartisce i ricavi per ogni lotto: e ogni anno Stav aveva dati in calo, una evasione alta, e quindi un minor corrispettivo tariffario. L'ultima indagine, svolta dall'Istituto Piepoli all'inizio del 2012, dava ancora una evasione intorno al 12%”. E allora, appunto, “come avete fatto”?” “Abbiamo deciso una iniziativa congiunta: prima una attività di informazione a tappeto e, solo dopo, una massiccia azione di verifica anti-evasione. Abbiamo utilizzato tutti i mezzi, dai social alla distribuzione di materiale informativo. Abbiamo usato messaggi spot, tipo “non fare il furbetto, paga il biglietto”, ma abbiamo soprattutto cercato di spiegare come l'evasione provoca un ammanco di 450 milioni l'anno, e che un recupero di risorse soprattutto in un periodo di tagli alla spesa pubblica - significa acquistare nuovi bus, creare occupazione, migliorare il servizio. Abbiamo anche pubblicato un opuscolo, in cui si dice come ci si comporta in autobus, che il biglietto si acquista nelle rivendite ma in caso di necessità anche a bordo, ma abbiamo parlato anche del ruolo dei conducenti e dei controllori, chiedendo che venga rispettato il loro lavoro...”.
E questo è bastato a responsabilizzare l'utenza? “Certo non bastava. C'era anche il monito: faremo più controlli e più multe. Ma la gente ha apprezzato il coinvolgimento, che ci mettessimo la faccia. E' stata una campagna che io ho condotto in prima persona, insieme al personale Stav: sono andato sui pullman, nelle scuole, con addosso la maglietta aziendale verde con su la scritta 'campagna infomativa Stav a contrasto dell'evasione tariffaria'. La cosa più bella è il riconoscimento di quelli che hanno sempre pagato: perché imponiamo regole a chi ha fatto il furbo”. Come hanno reagito in azienda? "C'è stata una collaborazione a 360 gradi, le impiegate si devono svegliare alle 4 della mattina per andare sui pullman, nelle scuole, gli autisti devono fare la verifica a vista. Ma in particolare i controllori si sono sentiti una squadra d'élite, sono molto fieri che sul lotto di loro competenza sono state decuplicate le vendite a bordo e aumentate quelle a rivendita. C'è stato un effetto positivo su tutta la sottorete. Tutto funziona se c'è la responsabilizzazione di ogni figura”. E ora? “A settembre si riparte con l'informazione, sui bus e nelle scuole. E ci sarò anch'io”. (S. Gar.)
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UNA STORIA RACCONTATA
PER IMMAGINI nelle copertine ANAV
La comunicazione dell'associazione e i suoi house organ, specchio dei momenti di difficoltà come di quelli di rilancio. Da “Autolinee” a “Autobus Oggi”, da “Anac informa” a “BusMagazine” e anav.it, la stampa (e il web) hanno segnato le diverse epoche.
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ell'era della comunicazione veloce sembra impossibile stare un giorno intero senza controllare le mail sullo smartphone, dare un occhio ai messaggi sui social, scorrere le notizie sul computer. Ma è solo negli anni Novanta che internet ha iniziato la sua diffusione, solo all'inizio del millennio è diventato fenomeno di massa. E prima, come si faceva? Il primo StarTac, il mini-cellulare a forma di conchiglia, così innovativo da rubare il nome al personaggio di Star Trek, è di metà degli anni Novanta: però bisognava continuamente ricaricare le batterie e gli sms non si potevano ancora mandare. Ma prima, come si faceva a essere rintracciati? Desta tanto stupore sapere che a casa del nonno assai spesso non c'era neanche il telefono, e che - a metà del secolo scorso - all'ufficio postale funzionava sempre il telegrafo? E non solo alle Poste: ancora alla metà degli anni Settanta le agenzie di stampa arrivavano ai giornali con un nastrino ininterrotto e bucherellato che un'altra macchina “traduceva” in scrittura. Insomma, non occorre avere l'età di Matusalemme per ricordarsi di quando per andare da Milano a Roma ci voleva un giorno intero - l'Autosole è del 1964 - o quando per scavallare gli Appennini verso Genova l'autostrada era una “camionabile” a corsia unica: fare riunioni nazionali, a quel tempo, era un'impresa. Eppure l'informazione correva: sulle pagine dei giornali. E per Anav la prima fu “Autolinee”.
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L'informazione corre su Autolinee Il primo presidente eletto, il gen. Guido Ancillotti, con la stampa di settore aveva vecchia consuetudine: nel '32, infatti, aveva già fondato la rivista “Velocità”, organo dell'Unione industriale autoservizi. Era studioso dei problemi della motorizzazione, aveva dimestichezza con la pubblicistica di settore. Purtroppo i primi numeri della rivista sono andati dispersi, difficile reperirli nelle emeroteche, ma nella collezione Anav ci sono ancora i preziosi volumi che raccolgono la storia editoriale dell'Associazione dal 1948, quando la rivista “Autolinee” permetteva a tutti gli associati di essere informa-
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ti su tutto quanto riguardava il settore del trasporto viaggiatori su gomma. Il giornale allora arrivava nella sede delle aziende con cadenza mensile. La copertina - sia pure non rigida - era illustrata, una grande immagine a disegno: quella che pubblichiamo, dell'ottobre del '48, è la copertina di un “numero speciale”, dedicato al I Congresso nazionale delle autolinee, e il disegnatore affianca alle rovine di un acquedotto romano un'ininterrotto snodarsi di pullman, associando due elementi vitali, acqua e mobilità, antico e... futuro. L'Associazione intanto inizia lo studio
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dei fenomeni legati alla promozione e allo sviluppo del turismo di massa e il congresso approva una mozione secondo la quale il turismo non deve essere considerato soltanto come un'attività di importanza economica e valutaria, ma come efficace mezzo per gli scambi culturali e per la collaborazione fra i popoli, "...onde occorre curare fin dall'infanzia un'educazione turistica ed estendere l'esercizio del turismo nelle forme della cura e del riposo a tutti i lavoratori...". Negli anni le copertine sono soggette a continui restyling: già nel '50 vediamo il nuovo logo e la prima pagina dedicata
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alla pubblicità (anche se il bus Lancia scelto non tradisce la linea editoriale, probabilmente una pagina realizzata ad hoc per “Autolinee”). E' la storia dell'Associazione e insieme il cambiamento dell'immaginario del Paese quello che passa attraverso le copertine del giornale di Anac: non solo per le immagini scelte, ma persino nel cambiamento dei loghi, l'attenzione ai mutamenti culturali è vivacissima. Ecco, dunque, i grandi scenari naturali (come nella copertina del settembre '51, le strade che si inerpicano sulle montagne) e i grandi allestimenti associativi (la copertina dell'ottobre '52
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riproduce la scenografia dello spazio Anac alla Fiera d'Oltremare di Napoli): è l'Italia - un Paese da scoprire - quello che si affaccia dalle foto del mensile; sono i nuovi mezzi sempre più sofisticati con gli sfondi più belli, dalle marine ai monumenti. L'Anac si fa promotrice dell'innovazione e nei convegni di Sorrento e di Napoli sostiene come sia inutile parlare di industrializzazione del Mezzogiorno senza un adeguato completamento della rete autostradale e senza l'effi-
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ciente e buona manutenzione delle strade esistenti, presupposto dello sviluppo del traffico mediante gli autoservizi. Sono i primi anni del boom: i mezzi si adeguano alle esigenze di un'utenza sofisticata come quella dei veicoli da "gran turismo". Il pullman viene ormai considerato come un mezzo straordinariamente comodo, sicuro, elegante e pratico. All'esterno con una veste elegante e colori attraenti. All'interno "...comode poltrone dagli schienali
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regolabili soddisfano la posizione anatomica più corretta. I fiori, la ghiacciaia, la radio, le luci singole, gli impianti igienici, completano l'attrezzatura del veicolo che corre maestoso sulla strada...". Sono i pullman di costruzione italiana quelli più belli, che vincono i concorsi di eleganza. Ma anche la tecnica ha la sua parte nelle cronache: "...gli autopullman moderni sono capolavori di meccanica e di buon gusto”.
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La crisi del settore e Anac Informa È sintomatico che negli anni Sessanta e Settanta, con la crisi del mezzo collettivo - mentre l'Italia andava in 500 - le copertine siano statiche, ripetitive, senza fantasia? I giornali riflettono sempre l'animo di chi li fa, la grande depressione del settore non poteva non colpire anche l'organo di stampa associativo. “Autolinee” racconta come il disinteresse delle autorità di fronte all'aggravarsi della situazione economica delle imprese concessionarie, oberate da costi crescenti insostenibili, anche per la contrazione non indifferente del traffico servito, determina la decisione dell'Anac di disertare nel 1965 la già programmata Conferenza nazionale per l'istituzione delle linee di gran turismo, al punto da indurre l'Amministrazione a sospendere per quell'anno la manifestazione. Dalla metà degli anni sessanta ai primi anni del settanta, la gestione degli autoservizi pubblici di linea extraurbani è andata decisamente peggiorando. I prodotti netti d'esercizio ed i risultati di gestione, il cui andamento era stato di equilibrio, iniziano a decrescere e la curva dei costi sopravanza quella dei ricavi, assumendo a partire dal 1964 un andamento decisamente divergente da quest'ultima. Il coefficiente d'esercizio si allontana sempre più dal valore di equilibrio. La categoria in questi anni è al centro di attacchi concentrici da parte di forze politiche e sindacali tesi all'isolamento e alla progressiva eliminazione di esse, in nome di ben individuati principi ed interessi. Il deterioramento economico-strutturale viene compensato in parte con l'erogazione di un primo
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complesso di contributi straordinari statali, volti a contenere il progressivo ed inarrestabile aggravarsi delle vane posizioni aziendali. Intanto, il Consiglio della Comunità Economica Europea vara il Regolamento n. 1191/69 "relativo all'azione degli Stati membri in materia di obblighi di servizio pubblico nel settore dei trasporti per ferrovia, su strada e per via navigabile". La pubblicazione del periodico illustrato alla fine degli anni Settanta viene addirittura sospesa: solo il quindicinale “Anac informa” continua a fornire le notizie tecniche indispensabili agli associati.
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Si riparte: arriva Autobus Oggi Tempo di cambiare, tempo di svolta, tempo di rilancio! Con gli anni Ottanta anche il periodico Anac cambia nome, veste, periodicità: è “Autobus Oggi”, bimestrale di “trasporti e turismo”. Corre persino nel logo che sembra la foto della scia di un mezzo. Arriva il colore e gli spazi si annullano: nella copertina di maggio '85 il pullman viaggia tra Bilbao e Madrid. Il giornale racconta passo passo la vera e propria riorganizzazione del trasporto pubblico di questi anni. Dal 26 al 30 ottobre 1980, a Fiuggi viene ripresa la serie di Conferenze nazionali delle autolinee di competenza statale, interrotta per otto anni, al fine di ripristinare i rapporti di collaborazio-
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ne tra l'Amministrazione dei trasporti ed i concessionari. E il 10 aprile 1981, dopo un lungo e travagliato iter parlamentare, viene definitivamente approvata la legge-quadro n. 151 di riforma del trasporto pubblico locale. Nel 1984 Anac pubblica anche il primo prodotto di immagine e di promozione del settore, "L'orario Italia '84" - successivamente denominato "Italia in autobus", da ultimo "Il libro del bus" - che riporta le più importanti linee regolari nazionali ed internazionali, escursioni e giri di città. La pubblicazione riscuote successo, costituendo un importante punto di riferimento per operatori turistici, agenti di viaggio ed enti pubblici specializzati anche nella promozione del prodotto "Italia". È sempre “Autobus Oggi” a raccontare anche la svolta del
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13 novembre 1991, quando nell'auletta dei gruppi parlamentari in Montecitorio l'Anac promuove un Convegno sul tema "Per una nuova cultura di impresa: il consorziamento", che riscuote un successo storico: una presenza massiccia di autorità, di studiosi, di esperti ma soprattutto un numero elevatissimo di associati, stipati in ogni ordine e posto, assiepati persino nei corridoi. Il tema del convegno è importante: in un quadro in cui il Paese sta attraversando una fase molto critica, caratterizzata dalla necessità di ricercare soluzioni tese a razionalizzare le risorse con l'obiettivo prioritario di risanare il deficit pubblico e trasformare il sistema basato sull'assistenzialismo in un sistema produttivo, capace di creare ricchezza, l'iniziativa privata, più organizzata ed adeguata alle mutevoli esigenze di mobilità, può dare un contributo notevole, indispensabile.
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Parte l'avventura di BusMagazine È il 2000, Anac e Enat diventano Anav, il bollettino informativo viene ribattezzato “Anav News” e presto lascerà il posto al web e ad anav.it, la nuova rivista è “Bus Magazine”. Il nuovo millennio è, una volta ancora, un momento di rilancio. E, una volta ancora, il giornale dell'Associazione è non solo lo strumento in cui leggere il racconto, l'approfondimento, il com-
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mento sulle novità del settore, ma ne è lo specchio. Le scelte grafiche e di immagine, insieme alle parole, continuano a raccontare la scommessa senza confini di chi ha scelto come lavoro di percorrere in lungo e in largo l'Italia, l'Europa e fin dove un pullman potrà un giorno arrivare.
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“Pullman pericolosi”? Biscotti sostiene la campagna di Repubblica L'inchiesta sul problema dei mezzi insicuri e fuori dalle regole che portano gli studenti in gita. Il presidente Anav: “Pieno appoggio per moralizzazione del settore”.
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ite scolastiche e pullman pericolosi: sul problema delle revisioni false, dei mezzi fatiscenti e del rischio di incidenti, il giornalista Vincenzo Borgomeo ha realizzato nello scorso mese di giugno una inchie-
sta per Repubblica.it, invitando scuole e genitori alla massima allerta. Il presidente Anav Nicola Biscotti ha scritto a Repubblica una lettera di plauso per l'iniziativa e per la sua correttezza, che è stata pubblicata sul sito del
quotidiano romano (nelle pagine “motori” e anche in home page). Borgomeo ha intervistato, nel suo articolo, esponenti dell'Asaps, l'associazione amici della Polizia stradale, i quali sostengono che "piano piano vengono a galla
La lettera “Regolarità ed affidabilità del trasporto autobus” In qualità di Presidente dell’ANAV - Associazione Nazionale Trasporto Viaggiatori - che rappresenta circa 600 imprese private nei settori del trasporto pubblico locale, autolinee a lungo raggio e noleggio autobus, desidero intervenire in merito alla preoccupante inchiesta de La Repubblica sul tema della sicurezza del trasporto con autobus, condividendo innanzitutto le preoccupazioni e gli allarmi lanciati dall’ASAPS e poi i temi dell’inchiesta giornalistica . Nel nostro Paese circolano circa 26.000 autobus immatricolati come noleggio da rimessa, metà dei quali sono “Euro 1” e vige una legislazione nazionale del 2003 (Legge n. 218) che aveva introdotto criteri di selezione qualità e controllo, ma che è stata applicata, peraltro in maniera difforme, solo in alcune Regioni attraverso una legislazione di secondo livello. Inoltre i committenti privati, ma soprattutto pubblici (come per esempio il sistema scolastico) privilegiano l’acquisto del noleggio attraverso l’offerta al massimo ribasso, anziché quella “economicamente più vantaggiosa”, trascurando quindi i fattori di qualità e sicurezza che sono alla base di un costo di produzione più elevato. ANAV ha collaborato con la Polizia Stradale alla predisposizione di una check list di controlli che le Scuole dovrebbero effettuare prima di affidare ad un’ impresa un servizio di trasporto con autobus. Ma non ci risulta che la relativa circolare del Ministero dell’Istruzione n. 291/92 sia pedissequamente applicata Basta analizzare come sono assegnate le gite scolastiche, oppure i tours di agenzia o magari le escursioni del sistema crocieristico per rendersi conto che le imprese serie e strutturate ( per intenderci: quelle che rispettano i tempi di guida e riposo del personale, cha fanno la manutenzione periodica ai veicoli, che hanno massimali assicurativi elevati e magari un’organizzazione di qualità) sono praticamente fuori dal mercato in quanto sono costrette ad offrire prezzi superiori del 2030% rispetto a questa concorrenza. Se nessuno interviene e nessuno controlla si arriva al perverso risultato che le imprese migliori, che non sono poche e che generalmente sono quelle rappresentate a livello associativo da ANAV come da altre associazioni, subiscano anche la gogna di essere assimilate a quelle che sistematicamente violano la legge. In merito alla sicurezza va detto comunque che in questo settore, secondo fonti UE la mortalità è 3 volte inferiore a quella del treno e 30 volta a quella dell’automobile, ed anche sotto il profilo ambientale è provato che un autobus con 50 persone ha un costo inferiore ad un treno con uguale carico. Come pure generica e fuorviante è l’equazione tra pericolo e piccola impresa: la vera differenza è tra imprenditori seri e responsabili ed i fuori legge che il sistema tollera sia quando falsifica la revisione dell’autobus, sia quando ignora i controlli sui tempi di guida, sia quando sceglie un’impresa per il solo fatto di aver offerto un prezzo più basso e senza alcun approfondimento sulla qualità ed affidabilità dell’impresa stessa. Va poi sottolineato che il mondo del noleggio autobus è sottoposto a continue vessazioni, come l’onerosa imposizione di ticket d’ingresso nelle città turistiche, l’inconcepibile esclusione dallo sconto sull’accisa gasolio ed anche il rispetto di una normativa sui tempi di guida concepita per il settore merci ma onerosa per il trasporto persone, che assottigliano i deboli margini di guadagno delle imprese serie, dando spazio a chi invece riesce fraudolentemente a ridurre i costi di gestione. Diamo quindi il nostro pieno appoggio a Repubblica ed all’ASAPS per una reale moralizzazione del settore, sia nell’interesse dei clienti e della sicurezza del trasporto, sia a vantaggio delle numerose imprese che rispettano le regole e chiedono da tempo inutilmente interventi strutturali in un comparto produttivo che rappresenta un pezzo non secondario della filiera del turismo italiano, ma che le Istituzioni nazionali e locali sembrano ignorare. Nicola Biscotti
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le verità, perché le revisioni sono diventate molto spesso solo un business per alcuni. Si gioca sulla pelle della gente”. “La crisi? - scrive Borgomeo - Certo, anche questo c'entra: troppi gli episodi di cronotachigrafi manomessi, di sforamento di ore di guida, di riposi saltati, di revisioni false, e di "scoperture" assicurative”. Sotto accusa anche gli scarsi mezzi a disposizione della Polstrada. Ma soprattutto l'invito a controllare a
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chi vengono affidati gli studenti per le gite: “Un prezzo molto più basso delle tariffe normali può essere indice di scarsa professionalità. L'organizzatore poi deve pretendere che, per i viaggi lunghi, il conducente (o i conducenti) abbia riposato il numero di ore previsto e, soprattutto, che, per i viaggi che iniziano all'alba, non sia tornato la sera prima, o addirittura la notte stessa da un precedente viaggio”.
E ancora: “Importante è anche verificare che il veicolo sia stato sottoposto alla prevista revisione, che sia adeguatamente munito di pneumatici regolari nel battistrada e che, per i viaggi in periodo invernale e quelli destinati a raggiungere località di montagna, il mezzo sia munito di catene o pneumatici da neve”. Insomma, un vero vademecum per il lettore.
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SMART CITY:
80% DI TRAFFICO IN MENO CON L’AUTO SENZA CONDUCENTE Le automobili senza conducente o a guida automatica potrebbero aiutare le smart city a ridurre l’intensità del traffico urbano anche dell’80%. È quanto annunciato dagli esperti che hanno partecipato al recente World Cities Summit di Singapore. “Grazie all’utilizzo di vetture completamente automatiche in ambiente urbano, il traffico si potrà ridurre anche di quattro quinti rispetto ai livelli di congestione attuali di molte città asiatiche”, ha spiegato l’italiano Carlo Ratti, direttore del SENSEable City Lab del MIT di Cambridge, nel Massachusetts. “Per soddisfare le necessità di spostamento dei cittadini nelle grandi città asiatiche, ma in qualsiasi altro centro urbano del mondo - ha sottolineato Ratti - basta il 20% del traffico urbano attuale e la diffusione delle autovetture a guida automatica e dei servizi di car sharing consentirà alle amministrazioni locali di ridurre notevolmente la congestione del traffico, l’impatto di questo sulla salute umana e l’ambiente, nonché di ridisegnare l’intera rete stradale sul territorio urbano”. Il MIT e la Città di Singapore hanno annunciato un progetto per la mobilità sostenibile e la sicurezza stradale (quindi dei pedoni e dei ciclisti), con l’utilizzo di una prima flotta di mezzi di trasporto automatici e senza conducente nel campus della National University of Singapore.
EURISPES: GLI UTENTI BOCCIANO I MEZZI PUBBLICI Secondo l'indagine del Libro Bianco di Eurispes, il 46,2% del campione non utilizza mai autobus o tram urbani, mentre il 33,3% lo fa qualche volta, l'11,6% spesso, il 5% sempre. Più elevata risulta la percentuale di quanti non utilizzano mai la metropolitana (60,8%), anche perché solo alcune città metropolitane sono dotate di linee della metro. Viaggiare in treno non è un'abitudine frequente: il 45,2% qualche volta, il 6,8% spesso, l'1,9% sempre; il 42,9%,
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Presto tali veicoli usciranno dall’area universitaria e si riverseranno anche nelle vicine strade cittadine ad alta percorrenza per testarne capacità e potenzialità. (da key4biz.it)
invece, mai. Il 53,3% del campione non si sposta mai in bicicletta, invece quasi un terzo (32,2%) lo fa qualche volta, l'8,6% spesso, il 2,6% sempre. Meno diffuso risulta l'utilizzo di ciclomotori e motocicli: il 64,9% degli intervistati, infatti, non li usa mai. L'uso dei taxi è minoritario (l'80,7% non lo prende mai) e il 90,1% non utilizza mai il car sharing. Le valutazioni positive sulla qualità del servizio fornito dai mezzi di trasporto pubblico prevalgono su quelle negative, anche se di poco, per i treni, i taxi, la metropolitana. Sono invece più numerosi i giudizi negativi rispetto al servizio degli autobus extraurbani e, in particolar modo, per autobus e tram urbani. Dai risultati emerge una decisa bocciatura per il servizio offerto dai mezzi pubblici di
superficie: il 19,2% degli utenti si dice per niente soddisfatto, il 25,3% poco, il 21,8% abbastanza, solo il 3,5% molto. Un dato interessante sembra essere rappresentato da coloro che, intervistati sulla attendibilità delle informazioni degli strumenti multimediali di ultima generazione, non hanno saputo o non hanno voluto rispondere (55,6%). E' evidente che si tratta di sistemi che la maggioranza degli utenti sta ancora sperimentando e a cui guarda ancora con perplessità, ma che iniziano ad affermarsi in maniera importante nel futuro prossimo della comunicazioni e dei trasporti. La maggioranza degli utenti dei mezzi pubblici ritiene, inoltre, che il costo del servizio superi la qualità dello stesso. (da ilsole24ore- radiocor)
ENEL E FINMECCANICA PER GLI AUTOBUS ELETTRICI DEL FUTURO Enel e Finmeccanica insieme per un'attività congiunta di ricerca, studio e cooperazione tecnologica per lo sviluppo di soluzioni e servizi per la diffusione del trasporto elettrico nel settore pubblico in Italia. Le due aziende hanno siglato un Memorandum of Understanding, firmato a Roma da Giovanni Pontecorvo, presidente Esecutivo di FinmeccanicaBredaMenarinibus, e da Livio Gallo, direttore della Divisione Infrastrutture e Reti di Enel. L'accordo ha come principale obiettivo l'ideazione e lo studio di fattibilità della possibile integrazione tecnologica tra i bus elettrici di FinmeccanicaBredaMenarinibus e le infrastrutture di ricarica di Enel Distribuzione.
Nell'ambito di questa attività saranno eseguiti dei test di compatibilità tra i rispettivi prodotti. L'accordo prevede inoltre lo studio e sviluppo di servizi a valore aggiunto, che sfruttino l'interazione tra la piattaforma di gestione dell'Infrastruttura di ricarica Enel e i sistemi di controllo e gestione dei bus elettrici, per incrementare le informazioni a disposizione dei cittadini e l'efficienza del servizio di trasporto pubblico. (da scitech.diariodelweb.it)
AUTISTA MALATA, COLLEGHI LE REGALANO FERIE Non aveva più ferie e permessi a disposizione, ma era malata e doveva continuare a curarsi. E' la storia di R. C., una autista di autobus in forze alla compagnia di trasporto pubblico CTT Nord, e dei suoi 250 colleghi che
hanno deciso di 'donare', con il benestare dell'azienda, alla donna alcuni giorni di ferie, o meglio di festività soppresse. Un caso sul modello della legge Mathys approvata in Francia dopo la storia di Christophe Germain, un uomo a cui i colleghi hanno regalato le loro ferie per permettergli di assistere il figlio di 10 anni, Mathys, malato di tumore. R., dopo la malattia, è tornata al lavoro lo scorso 8 gennaio. L'anno scorso aveva esaurito i periodi di tempo che la legge le garantiva per stare a casa a curarsi continuando a percepire lo stipendio. Così i colleghi di Pisa, Valdera e Valdicecina si sono attivati decidendo di avviare una sorta di sottoscrizione volontaria e mettendo a disposizione un giorno dei tre a loro disposizione corrispondenti appunto alle festività soppresse. I giorni 'donati' dai colleghi sono anche avanzati una volta che lei ha concluso la sua cura e potranno essere utilizzati in seguito da altri che ne avessero bisogno. (da pisatoday.it)
MINISTRO LUPI “BIGLIETTO ELETTRONICO SU SCALA NAZIONALE” Biglietto elettronico anche su autobus, metro e tram. Il ministro delle infrastrutture e trasporti Maurizio Lupi ha firmato il decreto che fissa le regole tecniche per consentire l’adozione di sistemi di bigliettazione elettronica interoperabili a livello nazionale e di titoli di viaggio elettronici integrati da parte di aziende del trasporto pubblico locale. “L’Italia ha già all’attivo una serie di esperienze all’avanguardia in questo campo, per esempio in Piemonte o in Lombardia - spiega Lupi -. Ora intendiamo applicare su scala nazionale la bigliettazione elettronica”. Il decreto è ora alla firma del presidente del Consiglio, si legge in una nota del Ministero, che precisa che si tratta di un provvedimento “inserito nel più ampio lavoro di riforma del trasporto pubblico locale su cui il ministero delle Infrastrutture sta lavorando e che porterà nelle prossime settimane alla presentazione di un organico disegno di legge”. Le aziende di trasporto pubblico locale dovranno pubblicare sui propri siti internet l’elenco dei titoli di viaggio interoperabili e dei titoli di viaggio integrati resi
disponibili, le relative modalità e punti di acquisto, e la descrizione e gli orari della rete e dei servizi offerti. Dovranno prevedere inoltre la presenza nelle principali stazioni, nodi di trasporto o punti di vendita limitrofi, di postazioni, anche non presenziate, dotate di sistemi per la ricarica dei biglietti, nonché procedure per la ricarica in remoto. “La bigliettazione elettronica - dichiara il ministro Lupi - detto in sintesi: poter fare il biglietto con il cellulare, è una delle possibilità offerte dal sistema ITS. Il tema dell’ ‘intelligenza’ dei sistemi di trasporto è al centro dell’interesse del mio ministero. Gli ITS sono strumenti indispensabili alla gestione della mobilità nelle aree urbane e metropolitane. E’ infatti dimostrato che l’interazione tra informatica, telecomunicazioni e multimedialità consente di ottenere benefici tangibili che vanno dalla riduzione dei tempi di spostamento, agli aumenti della capacità della rete, a miglioramenti in termini di sicurezza. È un modo per cambiare in meglio la vita del cittadino”.
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[a cura di RobertaProietti]
AMBIENTE: ROMA FA SCUOLA CON APP TRASPORTI-TURISMO Roma Capitale fa da apripista in Europa con la app Wi-Move, una app al servizio sia di una mobilità 'intelligente' e amica dell'ambiente, sia dei turisti. A dare l'opportunità di condividere buone pratiche di applicazione delle tecnologie dell'informazione e della comunicazione (ITC) per le infrastrutture urbane e la mobilità sostenibile è il progetto europeo GreenITNet. Partito nel 2012, coinvolge 11 partner in nove Paesi europei, inclusa Roma Capitale e l'agenzia municipale Risorse per Roma, ed è stato presentato il 25 giugno scorso a Bruxelles, nella sede della Regione Lazio. La città siciliana intende impiegare applicazioni mobili insieme a Ragusa e Siracusa su spostamenti, fruizione di
beni turistici e di carattere paesaggistico-naturalistico. Tramite questa app il cittadino è informato sia su tempi e itinerari usando i mezzi di trasporto pubblico e privato, con possibili percorsi anche con mezzi misti (pubblico e privato). La stessa app ha avuto anche una ricaduta per il turismo: è stato pensato anche come sistema di informazione, con i dati satellitari del traffico urbano, che partendo dalla posizione consente di sapere cosa c'è di interessante da vedere e come arrivarci, informazioni su orari di apertura, accesso disabili, ecc...
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GOTEBORG: STUDIO VOLVO PER RICARICARE BUS ELETTRICO IN CORSA La Volvo, in collaborazione con Transport Administration svedese, sta conducendo uno studio per mettere a punto una nuova tipologia di autobus elettrici sempre in movimento gra-
zie alla 'ricarica dinamica' assicurata dalla sorgente di energia 'wireless' applicata alla strada. Una soluzione che permetterà di non avere più tempi morti, come quelli necessari alla ricarica di un veicolo elettrico convenzionale. Il programma della ricerca prevede la costruzione di un 'tratto' di strada elettrificata sperimentale, lungo da 300 a 500 metri, da realizzare entro il 2015 nel centro della città svedese di Goteborg. Il tratto di strada elettrificata sarà costruito lungo una linea dedicata al trasporto pubblico, adatta al passaggio degli autobus elettrici nel centro della città scandinava. Lo studio sperimentale fornirà alcune preziose informazioni utili a prendere le decisioni politiche e industriali per la realizzazione di una rete di strade elettrificate. Nell'ambito del programma di ricerca, il gruppo Volvo sta elaborando una proposta dettagliata, nel quadro degli appalti sull'innovazione della Swedish Transport Administration. Nella proposta sono contenuti i piani di costruzione di un tratto di strada sperimentale con tecnologia di 'ricarica wireless'.
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luglio sarà inaugurato a Madrid un rivoluzionario sistema di parcheggi che penalizzerà i veicoli che emettono più biossido di azoto e premierà le auto elettriche A Madrid l'utilizzo delll’auto è un'abitudine talmente frequente che si contano, quotidianamente, più di un milione di automobili in circolazione sulle strade. Il rischio generato da questa cattiva abitudine è alto, il tasso di inquinamento registrato è alle stelle in quanto le quantità di biossido di azoto rilasciate dagli scarichi delle macchine sarebbero cinque volte superiori rispetto ai limiti imposti
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dall'Unione Europea. Al fine di trovare una soluzione e scoraggiare i cittadini a ricorrere abitualmente alle quattro ruote, dal 1 luglio sarà applicato il sistema Ecopass anche alla sosta a pagamento che farà entrare in vigore un sistema rivoluzionario e intelligente per “punire” le vetture più pericolose per l’ambiente: saranno installati, infatti, dei nuovi parchimetri che, in base al modello del proprio mezzo, calcoleranno il livello di inquinamento prodotto dallo stesso e saranno in grado di stabilire il conseguente costo del parcheggio da pagare. Inoltre, queste geniali menti saranno anche in grado di
valutare la disponibilità di parcheggio zona per zona. Cinque le categorie di veicoli che verranno valutati in base all’emissioni di biossido d’azoto (NO2): via libera alle auto elettriche che, dal mese di giugno, si potranno ricaricare direttamente presso le stazioni della metropolitana sfruttando l’energia prodotta dai treni mentre, le ibride, potranno godere di uno sconto pari al 20% sul costo della sosta. Penalizzate invece quelle Diesel che dovranno fare i conti con un aumento pari al 20%.
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E' anche in via di sviluppo una nuova tipologia di veicoli in grado di ricaricare automaticamente le batterie durante il passaggio sulla strada elettrificata. La prossima fase dello sviluppo consiste nel mettere gli autobus in condizione di ricaricare le batterie durante il funzionamento, aumentando così la distanza in cui gli autobus di linea possono funzionare con la sola elettricità. Nel 2015 diventerà operativa, nel tratto di Goteborg tra Chalmers e Lindholmen, la nuova linea di trasporto pubblico chiamata 'ElectriCity'.
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TRASPORTO PUBBLICO UE: ITALIANI TRA PIÙ INSODDISFATTI Scarsa sicurezza, mancanza di puntualità e pulizia carente: per gli italiani il trasporto pubblico locale del proprio Paese è carente sotto tutti i punti di vista. La fotografia emerge da un'indagine di Eurobarometro pubblicata nel
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giugno scorso dalla Commissione Ue, che descrive gli abitanti del Belpaese come tra i meno soddisfatti d'Europa per i servizi di autobus, tram e metropolitana. Sebbene abbastanza in linea con la media Ue quanto ad utilizzo del trasporto pubblico (33% europei lo prendono almeno una volta la settimana), gli italiani (32%) storcono la bocca quando si trovano a dover dare giudizi in merito. Se infatti in Ue il 70% della media degli intervistati si dice contento della puntualità ed affidabilità del trasporto pubblico, con i più soddisfatti in Finlandia (84%), Repubblica Ceca (83%) e Lussemburgo (82%), maltesi (22%), ciprioti (54%) e italiani (58%) fanno pollice verso. E la percezione di una buona fetta degli italiani è quella di ricevere un servizio pessimo anche quanto a pulizia e manutenzione delle fermate e delle stazioni. Il livello di soddisfazione varia da un massimo dell'82% degli abitanti del Lussemburgo, ad un minimo del 47% di quelli dell'Italia, contro una media Ue del 64%.
Lo stesso vale per pulizia e manutenzione dei veicoli: se sette europei su dieci sono soddisfatti (69%), i più contenti si trovano in Lussemburgo (87%), Lettonia (81%) e Irlanda (80%), mentre in Italia (48%), Bulgaria e Malta (55%) il sentimento è decisamente all'opposto. Altra nota dolente riguarda la sicurezza. Se due terzi degli europei (66%) rispondono in modo positivo, i più appagati vivono in Finlandia (83%), Lussemburgo (77%) e Austria (76%), mentre disapprovano gli intervistati di Malta (42%), Bulgaria (55%) e Italia (56%). C'è tuttavia da rilevare che gli italiani (51%) si trovano in linea col sentimento generale europeo riguardo al costo dei biglietti: argomento che sollecita risposte negative in molti degli Stati membri, con una media del 49%. I meno critici sono i lussemburghesi (il 64% si dice più o meno soddisfatto), mentre all'estremo opposto si trovano gli ungheresi (il 54% non è contento).
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EUROPA RECORD DI UTILIZZO DEL TRASPORTO PUBBLICO IN EUROPA
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ruxelles - L’utilizzo dei trasporti pubblici nell’Unione Europea è al suo livello più alto dal 2000, con quasi 57 miliardi di spostamenti effettuati in tutta l’UE nel 2012. E’ quanto emerge da uno studio effettuato da UITP, l’Associazione Internazionale del Trasporto Pubblico. UITP ha monitorato le tendenze della domanda di trasporto pubblico negli Stati membri dell’UE e ha studiato il ritmo di crescita dei viaggi dal 2000; la tendenza riflette la situazione economica, la crescita della popolazione urbana e i cambiamenti emergenti nei modelli di mobilità urbana.
La pubblicazione rivela anche la differenza di utilizzo dei mezzi di trasporto pubblico in base alle aree urbane e suburbane: nelle aree urbane gli autobus vengono utilizzati da circa il 56 per cento dei cittadini, seguono metropolitane, tramvie e ferrovie suburbane con rispettivamente il 16 per cento e il 14 per cento per tramvie e ferrovie suburbane. “Quello che si può vedere chiaramente da questo studio - ha commentato il segretario generale UITP Alain Flausch - è che il trasporto pubblico riveste un ruolo notevole nella gestione della mobilità urbana sostenibile in Europa”. (da clickmobility.it)
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ROMA LINEE BIKE FRIENDLY SU BUS E TRAM
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realtà di TPL regionale per dimensioni e diffusione sul territorio. Comprende circa 1.600 lavoratori, oltre 1000 autobus, un territorio di intervento esteso tra le province di Livorno, Pisa, Lucca, Massa-Carrara, Pistoia, Firenze, Prato e Arezzo. La composizione societaria è mista pubblico/privato a maggioranza pubblica.
PALERMO iciassette linee tra autobus e tram. Questo il numero delle corse sulle quali dal prossimo primo agosto si potrà viaggiare assieme alla propria bici. E' il progetto 'Bike Friendly' annunciato dal sindaco di Roma Ignazio Marino nel corso dell'inaugurazione della pista ciclabile che da Monte Mario porta al parco di Monte Ciocci. Da agosto ci saranno dunque 17 linee, tra bus e tram, dedicate agli amanti delle due ruote.
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TOSCANA CTT NORD ACQUISISCE ANCHE ATN on l’acquisto delle quote di ATN effettuata la scorsa settimana, CTT (Compagnia Toscana Trasporti) è diventato il socio unico della azienda di trasporto pubblico apuana. Escono così dal capitale CAT, storico socio di maggioranza, e ATC di La Spezia. L’operazione consente di raggiungere l’obiettivo a suo tempo pianificato di raggruppare le aziende di trasporto pubblico dell’area vasta della costa toscana sotto l’unica guida di CTT Nord, la società sorta nel 2012 a compimento di un lungo percorso ultradecennale dall’aggregazione delle storiche aziende di Pisa, Livorno e Lucca. L’acquisto da parte di CTT favorisce anche la procedura di liquidazione di CAT, a beneficio dei suoi soci pubblici, tra cui i comuni di Massa e Carrara. Il gruppo CTT Nord è la più grande
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VIAGGI GRATIS PER LE SPIAGGE DI MONDELLO
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“Nonostante il taglio dei trasferimenti statali che mettono a dura prova il sistema di trasporto pubblico locale, abbiamo concentrato le risorse disponibili, a valere sullo stanziamento del Piano regionale di qualità dell’aria”. Di questi nuovi undici autobus, cinque alimentati a metano e che potranno portare fino a 81 passeggeri saranno impiegati per il servizio urbano nel capoluogo regionale. Gli altri sei saranno di dimensioni più ridotte, per oltre 40 passeggeri. Sono destinati, due per comune, ai servizi urbani di Gubbio, Orvieto e Spoleto garantendo anche una migliore flessibilità e la sostenibilità economica del servizio, in linea con i nuovi criteri normativi sulla percentuale di riempimento dei mezzi pubblici”. (da tutto.info)
SAVONA ovità dell'estate 2014: da metà giugno e per tre mesi il Comune di Palermo mette a disposizione, a titolo gratuito, una linea di trasporti che collegherà via dell'Olimpo a Mondello, la località balneare del capoluogo siciliano. Nuovi orari e nuovi provvedimenti anche da parte dell'Amat per garantire la vivibilità e la viabilità nella calda estate cittadina. (da oggimedia.it)
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UMBRIA UNDICI NUOVI MEZZI “VERDI” uperate le gravi difficoltà finanziarie, si torna a investire per qualificare ulteriormente l’offerta dei servizi di trasporto su gomma nel territorio regionale, puntando sul minor impatto ambientale e la sostenibilità economica”. È quanto ha affermato l’assessore regionale ai Trasporti dell'Umbria, Silvano Rometti, alla presentazione degli undici nuovi autobus destinati ai servizi urbani di Perugia, Gubbio, Orvieto e Spoleto.
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IL BUS DELLA MOVIDA NOTTURNA
n bus per godersi la movida notturna senza rischiare multe o stressarsi per trovare parcheggio. È il “To Nite_Bus”, il pullman a biglietto unico, andata e ritorno, che, per soli 4 euro, consente di viaggiare e spostarsi in sicurezza al venerdì e al sabato, dalle dieci di sera fino alle 5 del mattino, sul tratto di costa compreso tra Noli e Varazze. Il servizio, che sarà attivo fino al 30 agosto, è costituito da due linee bus ad anello: una verso Levante (Savona Darsena - Varazze) e una a Ponente (Savona Darsena - Noli), per un totale di 45km. Con un biglietto dal costo di 4 euro è possibile usufruire del bus per tutta la durata del servizio, il venerdì dalle 22 alle 4 del mattino successivo, il sabato dalle 22 alle 5 del mattino successivo, con possibilità di una corsa bis aggiuntiva. Il servizio è promosso da 9 amministrazioni comunali (Savona, capofila, Noli, Spotorno, Bergeggi, Vado Ligure, Albissola Marina, Albisola Superiore, Celle Ligure, Varazze), con il
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patrocinio di Regione Liguria e Provincia di Savona, in collaborazione con ACI Ready2Go, Confcommercio, SILB (Sindacato Italiano Locali da Ballo), Polizia Municipale di Savona. (da clickmobility.it)
TRENTO IL TG VA IN ONDA ALLA FERMATA Trento, l’informazione locale si consuma in modo nuovo: le persone possono vedere il telegiornale semplicemente leggendo il QR code che si trova nella bacheca degli orari alle fermate dell’autobus. Il servizio nasce dalla partnership tra OKKAM, RTTR e Trentino Trasporti Esercizio. L’accordo si concretizza in un servizio che prevede l’inserimento di due differenti edizioni del telegiornale che cambiano automaticamente nel corso della giornata, mostrando ai viaggiatori la versione più recente del telegiornale. (da clickmobility.it)
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TOSCANA NOTIZIARI SUL TRAFFICO OGNI MEZZ'ORA al 30 giugno è partito il servizio sperimentale “Muoversi in Toscana info”. Ogni giorno, sette giorni su sette, saranno diffusi e aggiornati ogni mezz’ora, dalla 7.30 alle 20, notiziari sul traffico automobilistico e ferroviario, ma anche navale e aereo, in tutto il territorio regionale. La diffusione avverrà tramite tutti i canali possibili di comunicazione: tv, radio, siti web, web tv, social media. In corso di realizzazione anche una app interattiva. Il servizio sperimentale di infomobilità (attivo fino al 18 ottobre) fornirà dunque notizie utili per chi si muove in Toscana non solo nel periodo estivo e dell’esodo di ferragosto, ma anche in occasione della riapertura delle scuole. L'idea nasce dal successo del servizio di infomobilità attivato per i Mondiali di ciclismo nel settembre scorso. Questo servizio è solo l’ultimo
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di una serie di progetti regionali di infomobilità, settore su cui la Regione ha scommesso da tempo, investendo complessivamente dal 2008 in poi, quando fu approvato il “Documento Regionale di Indirizzo per l’Infomobilità”, 24 milioni di euro”. (da ferpress.it)
PIACENZA OTTO NUOVI “LEONI DELLA CITTÀ”
dispongono di un veicolo e vogliono comunque trascorrere una bella serata in centro con gli amici, ma è decisamente consigliato anche a chi ha un auto ma non vuole rischiare qualche incidente. Si prende l'autobus con un biglietto normale, valido pure di giorno (acquistabile anche attraverso i parchimetri delle strisce blu), insieme ai coetanei del proprio quartiere e, magari, se ne conoscono altri a bordo. Nightbuster, però, non è solo Torino; anche nei comuni limitrofi (21 in tutto) è attivo il servizio. Ad esempio, fanno parte di questi collegamenti i Comuni di Collegno, Grugliasco e Rivoli. (da ecoditorino.it)
GALLARATE ono stati presentati nel corso di una conferenza stampa che si è svolta all’interno dell’e-Qbo di piazza Cavalli, gli otto nuovi autobus che Seta mette in circolazione lungo la rete urbana di Piacenza. Si tratta di “Man Lion’s City”, mezzi con motorizzazione euro 5 che entrano a far parte del parco auto a servizio del trasporto locale: 4 sono già in servizio sulle linee urbane piacentine, altri 4 mezzi saranno consegnati entro la fine del mese. Nel biennio 2012-2014 Seta ha messo in servizio a Piacenza 34 nuovi bus - per un investimento complessivo di 4,5 milioni di euro - facendo scendere l’età media della flotta di Piacenza da 14 anni a 11 anni.
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TORINO AUTOBUS NOTTURNO da Collegno Rivoli e Grugliasco Nightbuster per l'estate giovane l servizio Nightbuster del Gruppo Torinese Trasporti è una navetta notturna, attiva dalle 11 di sera alle 5 del mattino, non solo rappresenta l'unico modo per coloro che non
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NUOVI BUS PIÙ PICCOLI E MENO INQUINANTI
Gallarate sono già stati consegnati i tre pullman a metano che ringiovaniscono il parco mezzi di Amsc: 8 metri di lunghezza, una trentina di posti in tutto, pedana per l’accesso dei disabili. «Questi pullman - commenta il sindaco, Edoardo Guenzani - possono muoversi meglio nel traffico cittadino. Non solo, i nuovi veicoli consumano meno carburante, quindi presentano vantaggi di costi e minore inquinamento. Risultano, infine, più proporzionati al numero di utenti: troppo spesso si vedono mezzi pubblici di grandi dimensioni viaggiare vuoti o quasi». I veicoli sono stati acquisiti grazie a un finanziamento regionale per il rinnovo del parco mezzi: verranno messi in circolazione al termine del collaudo, attualmente in corso. Sono attesi sulle strade di Gallarate nella prima metà di luglio. (da varesenews.it)
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SENTENZA
I R U B R I C A [a cura di PaolaGalantino]
AL LAVORO IN BICI? MA SE PASSA IL BUS L'INAIL NON PAGA
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ertamente andare a lavorare in bicicletta non può che far bene alla salute. O, almeno, dovrebbe! Infatti l’importante è che non capiti mai di avere un incidente, perché in quel caso l’Inail non accetta di indennizzarvi. I lavoratori vengono indennizzati dall'Inail non solo quando subiscono un infortunio in occasione di lavoro o quando contraggono una malattia professionale, ma anche quando incorrono in un sinistro durante il percorso di andata e ritorno dal luogo di abitazione a quello di lavoro. Questo evento, noto come infortunio in itinere, viene garantito a prescindere dal mezzo di locomozione utilizzato e dalle modalità di spostamento. La protezione viene però esclusa nel caso di uso del mezzo di trasporto privato, come la moto o l'automobile, quando tale uso non sia 'necessitato' ("L'assicurazione opera anche nel caso di utilizzo del mezzo di trasporto privato, purché necessitato"), ossia quando, per la brevità della distanza da coprire (per la giurisprudenza un chilometro circa), si possa effettuare il percorso a piedi senza disagi o quando il tragitto sia adeguatamente coperto da servizio pubblico di trasporto. La Cassazione ha, peraltro, ribadito di recente (n. 7970/12 e n. 15059/12) che anche l'utilizzo della bicicletta, essendo mezzo di trasporto privato, non merita tutela quando, appunto, non sia 'necessitato'. Certo, questo orientamento sarebbe da ritenere non in linea con il principio costituzionale di ampia tutela di chi lavora: sebbene la bicicletta sia sicuramente un mezzo privato di locomozione, va tuttavia sottolineato che tale mezzo, assolutamente economico e competitivo sulle brevi distanze, può costituire, come il trasporto pubblico su autobus, una risorsa importante per decongestionare il traffico, rendere più efficiente la mobilità, migliorare la salute dei cittadini, salvaguardare l'ambiente. Certo l'Inail non è rimasto insensibile alle istanze di maggior tutela del lavoratore 'ciclista' e ha fornito in merito nuove istruzioni operative, chiarendo che l'uso della bicicletta va sempre tutelato quando per recarsi al lavoro si percorrano
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piste ciclabili o zone interdette al traffico. Tuttavia, resta il fatto che, secondo le norme in vigore, è esclusa la tutela nei casi in cui l'uso della bici non sia 'necessitato', anche quando si tratti di mezzo messo a disposizione dei cittadini da parte di una pubblica amministrazione (servizio di bike-sharing). La Corte di Cassazione sostiene che la legittimità dell'uso del mezzo privato va individuata in relazione ad un criterio di 'normalità-razionalità' che tenga conto degli standards comportamentali esistenti nella società civile, rispondenti a valori guida dell'ordinamento, e, se è vero che l'impiego di una moto e, ancor più, dell'auto, può non essere giustificato per percorrere tratti di strada brevi o coperti da mezzi pubblici, la stessa cosa non può forse dirsi nel caso di uso della bici. In particolare, si potrebbe giungere a ritenere che, a differenza di quanto avviene nel caso di uso degli altri mezzi privati di locomozione, quando il lavoratore usi la bicicletta, anche per percorrere poche centinaia di metri, tale utilizzo sia "necessitato", nel senso appunto di "giustificato" secondo il criterio di ragionevolezza; lo stesso dicasi nel caso in cui il tratto di strada, non eccessivamente lungo, sia altrimenti percorribile con mezzi pubblici che comportino un qualche disagio o comunque una perdita di tempo relativamente importante. Il precedente c’è: l’incidente occorso ad una donna che si recava a lavorare in bicicletta. Sembrerebbe un normalissimo caso di infortunio «in itinere», ovvero avvenuto durante il percorso di andata e ritorno dal luogo di abitazione a quello di lavoro. Invece, dopo alcune settimane l’Inail comunica alla lavoratrice che “non spetta alcuna indennità, in quanto l’infortunio si è verificato a bordo di un mezzo privato, il cui uso non era necessario”. Che dire? Non resta che attendere l'intervento del legislatore e, nel frattempo... prendere un bell’autobus!!!
INFORTUNI IN ITINERE ASSICURATI COL MEZZO PUBBLICO
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I R U B R I C A [a cura di FrancescoRomagnoli]
PARIGI PUNTA SU IBRIDO E FULL ELECTRIC
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ei giorni 10, 11 e 12 giugno ha avuto luogo a Parigi l’evento “Transport Publics 2014 - The European bus exposition”, la fiera europea sul trasporto pubblico locale. In qualità di espositori tutti i maggiori rappresentanti del settore: costruttori di veicoli, aziende fornitrici di sistemi ITS, produttori di parti meccaniche, componentistica varia, ecc. Questi i numeri dell’evento: 30.000 mq di superficie espositiva, 10.000 operatori del settore, 250 espositori internazionali, 250 giornalisti europei, 55 paesi rappresentati, decine di dibattiti e workshop tecnici su tematiche di attualità. Uno dei temi più ricorrenti tra gli espositori quello dell’efficientamento sul fronte dei consumi energetici e sulle alternative all’alimentazione tradizionale a gasolio. La linea principale emersa è che attualmente le necessità non sono tanto quelle di sperimentare nuove fonti alternative, quanto piuttosto di sviluppare quelle già esistenti. È in questa direzione che sono stati presentati veicoli che hanno motorizzazioni la cui natura è nota ormai da tempo, ma che fanno del miglioramento delle prestazioni la loro novità. In particolare hanno avuto un ruolo da protagoniste le motorizzazioni ibride o full electric, sempre più performanti grazie allo sviluppo della tecnologia delle batterie la cui durata e i cui tempi di ricarica si avvicinano sempre di più a soddisfare le esigenze del normale esercizio. Anche la capacità dei veicoli ha presentato una novità importante: al salone era infatti presente un autobus da 24 metri di lunghezza, raggiunta con un doppio snodo la cui concezione è simile ai più comuni autobus da 18 metri. Si compone infatti di un primo tronco (il più lungo) a due assi, seguito da altri due tronchi ciascuno dei quali fornito di un singolo asse. Grazie a tale lunghezza il veicolo si conquista l’appellativo di “tram-bus”, perché riesce ad unire caratteristiche di capacità che si avvicinano a quelle tipiche della modalità di trasporto tram alla flessibilità ed ai bassi costi fissi caratterizzanti un sistema di trasporto su gomma. In Italia un veicolo con queste caratteristiche si scontrereb-
be però con i limiti imposti dal codice della strada, che disciplina solamente gli autosnodati composti al massimo da due tronchi e aventi la lunghezza massima di 18,00 metri. Sul fronte degli ITS invece ha fatto da padrona l’infomobilità: numerosi infatti gli espositori specializzati nella raccolta, elaborazione e diffusione all’utenza delle informazioni necessarie ad aumentare l’attrattività del trasporto pubblico locale. Parola d’ordine degli attori del settore infatti sfruttare al meglio le tecnologie telematiche che lo stato dell’arte mette a disposizione per migliorare sempre di più l’offerta formativa agli utilizzatori dei servizi. Una delle caratteristiche che differenzia il trasporto privato da quello collettivo è infatti la continuità dell’accesso al sistema. Nel primo questo avviene al momento desiderato, nell’istante in cui si sale sul veicolo privato (auto, scooter, bici, ecc.), nel secondo avviene invece ad intervalli più o meno regolari. In un servizio in cui non è previsto l’orario tabellare l’utente non conosce in anticipo l’istante di arrivo del mezzo di trasporto e questo abbassa notevolmente la percezione di utilità verso quella modalità. Conoscere invece in anticipo l’istante di arrivo alla fermata permette di ridurre al minimo i tempi di attesa e quindi il “costo” per l’utente. Da qui si evince l’importanza che il mondo dei trasporti negli ultimi anni sta dando alla diffusione di tecnologie che permettano la raccolta e la diffusione dei dati all’utenza. Tra gli espositori infine, anche se in numero inferiore, aziende produttrici di altre parti componenti i veicoli, quali componentistica meccanica, dispositivi per utenza con ridotta mobilità, sedili e validatrici. Esternamente al padiglione anche un’area all’interno della quale è stato previsto un breve circuito dove è stato possibile effettuare prove di guida di autobus.
[ALLA MOSTRA
FRANCESE TECNOLOGIE SEMPRE PIÙ PERFORMANTI
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PUBBLICITÀ REDAZIONALE
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C'è una donna a capo dei riparatori di bus A Perugia ha destato la curiosità dei giornali che in un ambiente tutto al maschile fosse una giovane madre a prendere le redini del settore. La storia di Cinzia Bugiantelli.
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Bimestrale di politica e tecnica dei trasporti a cura di ANAV Associazione Nazionale Autotrasporto Viaggiatori Edito da Promobus s.r.l Anno 14 - Numero 5 Speciale 2014 DIRETTORE EDITORIALE Tullio Tulli
DIRETTRICE RESPONSABILE Silvia Garambois
COORDINAMENTO REDAZIONALE Elisabetta Paris
COMITATO SCIENTIFICO Giuseppe Alfieri Alessandro Cesari Marco Ficara Paola Galantino Antonello Lucente Roberto Magini Roberta Proietti Francesco Romagnoli Nicoletta Romagnuolo
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i chiama Cinzia Bugiantelli. Oltre ad essere la vice presidente del Comitato per l’imprenditorialità femminile della Camera di Commercio di Perugia, è anche la numero uno regionale dell’Unione autoriparatori della Cna. E il quotidiano “La Nazione”, le ha dedicato una intervista - realizzata da Silvia Angelici - in cui racconta cosa significa essere una donna pioniera in un ambiente rigorosamente maschile. Cinzia Bugiantelli - scrive La Nazione è infatti tra le prime donne in Italia a dirigere un’officina meccanica altamente specializzata, la «Ora srl», che si occupa della riparazione di veicoli industriali, come ad esempio gli autobus. E chi si aspetta di vedersi davanti una donna in tuta e scarpe da lavoro si sbaglia di grosso. La storia: Cinzia, dopo gli studi superiori a Milano, è tornata a Perugia ed ha proseguito il suo percorso professionale nell’azienda di famiglia gomito a gomito con il padre. «Praticamente - racconta Bugiantelli mi ha trasmesso tutti i segreti del mestiere, facendomi fare le ossa dal magazzino, all’officina, agli uffici amministrativi della società. Ho seguito con umiltà e interesse tutti i consigli di mio padre, che mi faceva timbrare il cartellino come gli altri dipendenti. Ora dirigo 15 persone, sono moglie e madre di due figli, e mando avanti l’azienda dividendomi tra famiglia e lavoro».
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PROGETTO GRAFICO E IMPAGINAZIONE Alessandra Nelli [info@alessandranelli.it]
Ma non è stato difficile muoversi in un modo così maschile? «Il cervello e la volontà, secondo me, non hanno sesso. Non ho mai avuto problemi né con i dipendenti, nè con i clienti - chiarisce - anche perché chi ha a che fare con me capisce subito che esigo rispetto, visto che sono la prima a portarlo». E che consiglio darebbe ad una giovane donna che decide di fare impresa? «Durante un recente incontro organizzato dalla Camera di Commercio con i ragazzi delle scuole, mi sono permessa di raccomandare agli studenti di puntare sempre sulla conoscenza, sulla serietà e sull’istruzione, cercando di essere sempre costantemente formati, informati e aggiornati su tutto ciò che riguarda il loro settore e le loro aspirazioni. E guai a cercare le scorciatoie: quelle non premiano mai».
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