Bus Magazine n. 5/2024

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BUS magazine

BIMESTRALE DI POLITICA E CULTURA DEI TRASPORTI

n. 5 2024

Settembre/Ottobre

A MONOPOLI PER LA FESTA DI ANAV

Due giornate in cui associati e istituzioni si sono dati appuntamento per sottolineare la centralità dell’associazione

Speciale 80° anniversario di ANAV

IL VIAGGIO CONTINUA

TRANSIZIONE ENERGETICA

Graduale e non ideologica. Lo certifca il Politecnico di Milano che avverte: investire sulle trazioni tradizionali è strategico

FONDO NAZIONALE PER IL TPL

Nella Finanziaria solo 120 milioni in più. Così non si rilancia il settore e si blocca la concertazione con le parti sociali

ANAV, IL VIAGGIO CONTINUA

All’indomani delle celebrazioni per l’80° anniversario dell’Associazione è il momento di fare un bilancio degli eventi che si sono tenuti a Monopoli il 18 e 19 ottobre scorso - di cui troverete un ampio speciale all’interno di questo numero – che hanno registrato oltre 250 partecipazioni per ciascuna giornata tra associati, rappresentanti istituzionali, stakeholders, partner commerciali. Una partecipazione importante non solo per i numeri raggiunti ma anche per la qualità e l’autorevolezza degli ospiti. Penso agli interventi di Leopoldo Destro, Presidente delegato ai trasporti e al turismo di Confindustria, Michele Emiliano, Presidente della Regione Puglia, Nicola Zaccheo, Presidente dell’ART o di Mauro D’Attis, componente della Commissione Bilancio della Camera dei Deputati e a tutti gli altri illustri partecipanti al convegno che ha fatto seguito alla presentazione di uno studio del Politecnico di Milano sulla tematica della transizione energetica. Uno studio – mi preme sottolinearlo – innovativo per il punto di vista dal quale è stata condotta l’analisi e per i risultati raggiunti che hanno dimostrato come una transizione più graduale verso alimentazioni alternative nel rinnovo del parco autobus consenta di acquisire un numero maggiore di veicoli con impatti positivi sull’età media del parco mezzi, e quindi sulla qualità del servizio, ma anche sulle emissioni in ambiente.

Una partecipazione che ci spinge al massimo impegno e a guardare con fiducia al futuro delle nostre aziende associate. Anche gli oltre 70 premi consegnati alle nostre imprese sono stati la testimonianza della partecipazione e dell’impegno delle nostre imprese alla vita associa-

editoriale C

tiva, dalle più piccole alle più grandi, ma anche del loro ruolo di motore dell’economia dell’intero Paese.

È ora tempo di guardare avanti e ai prossimi traguardi da raggiungere. È di questi giorni infatti la presentazione in Parlamento del ddl Bilancio per il prossimo anno che però non contiene gli interventi che reputiamo indispensabili per i nostri settori.

Occorre quindi una manovra più incisiva, con una visione di politica industriale e un impulso deciso sugli investimenti. Nello specifico, continueremo a chiedere l’adozione di misure adeguate e urgenti: in primo luogo, la salvaguardia del Fondo TPL per evitare un ritorno alla fiscalizzazione, il riequilibrio dei criteri di riparto tra le Regioni, l’adeguamento all’elevata inflazione di questi anni della dotazione annua del Fondo TPL e misure analoghe per le aziende operanti nelle Regioni statuto speciale, lo stanziamento di ulteriori risorse in conto investimenti a sostegno del settore del TPL e una rimodulazione dei piani di investimento in atto che contempli anche il finanziamento di autobus ad alimentazione tradizionale/ibrida, il sostegno al processo di rinnovo del parco autobus del trasporto commerciale con un piano almeno triennale di finanziamento degli investimenti nell’acquisto di nuovi autobus.

Questo ci auguriamo e questo continueremo a sostenere, nella convinzione, ora più forte che mai, di essere una categoria coesa che, come 80 anni fa, si impegna per una causa comune, con la stessa determinazione dei soci fondatori e l’entusiasmo delle nostre imprese, di quelle storiche e di quelle più recenti, senza le quali non sarebbe stato possibile celebrare oggi la nostra storia gloriosa. ■ ■ ■

1 il viaggio continua

Nicola Biscotti

SPECIALE 80° ANNIVERSARIO ANAV

Relazione annuale del Presidente 4 all’assemblea ANAV

Nicoletta Romagnuolo

Transizione energetica nel tpl 13 Analisi delle opportunità e delle criticità I risultati dello studio ANAV

Francesco Romagnoli

Intervento di Leopoldo Destro 21 al convegno ANAV. Il tpl e il suo ruolo nella sostenibilità ambientale

Roberta Proietti

VI edizione 2024 del concorso 23 “Premio ANAV SMART MOVE”

Roberta Proietti

Premi fedeltà: ANAV premia l’impegno 28 e la militanza associativa

Roberta Proietti

La grande famiglia ANAV 35 fa festa e brinda ai prossimi 80 anni

Roberta Proietti

ASSOCIAZIONE

Webinar ANAV. Comunicazione telematica 43 all’Agenzia delle Entrate delle vendite di abbonamenti al trasporto pubblico locale, regionale e interregionale

Nicoletta Romagnuolo

TPL

Sulla redditività dei servizi di TPL 46 importanti passi di ART grazie al dialogo portato avanti

Antonello Lucente

• VAICOLBUS sbarca 54 a Pesaro capitale della cultura 2024

• Assemblea Confindustria 56 2024: coniugare obiettivi ambientali e tutela delle imprese

Relazione annuale del Presidente all’assemblea ANAV

SIl peso dell’Associazione sempre più rilevante sui tavoli istituzionali. Tpl e linee commerciali i due grandi focus su cui ANAV è quotidianamente impegnata. Criticità? Ci sono, ma l’Associazione nell’ultimo anno ha contribuito alla messa in sicurezza del comparto

In questa foto, il Presidente nazionale ANAV, in occasione della relazione annuale tenutasi a Monopoli il 18 ottore 2024.

[Nicoletta Romagnuolo] Responsabile Servizio trasporto commerciale, politiche fiscali e diritto d’impresa

i è aperta con la relazione annuale del Presidente l’assemblea che ha visto le celebrazioni dell’80° anniversario dalla fondazione di ANAV. Dopo la proiezione del bel video che ha ripercorso attraverso immagini, emozionando, tutta la storia dell’Associazione dalla sua costituzione nel 1944 a oggi, il presidente Nicola Biscotti ha preso la parola per la consueta relazione sull’attività svolta dagli uffci associativi nel corso dell’ultimo anno. Dinanzi ad una nutrita platea di associati, quest’anno intervenuti - oltre che per i consueti adempimenti statutari - anche per ritrovarsi e condividere il particolare momento celebrativo, il Presidente Biscotti ha dato conto di un anno denso di impegni, iniziative e attività nell’interesse e a tutela dell’intero settore del trasporto passeggeri con autobus. L’impegno è stato a 360 gradi a favore di tutti i comparti - trasporto pubblico locale, linee commerciali a medio e lungo raggio, open bus e noleggio con conducente – e si è focalizzato sull’ottenimen-

to delle necessarie misure di sostegno economico e fnanziario per le imprese rappresentate, sull’accelerazione dei processi di erogazione alle imprese di risorse già stanziate e disponibili, sulla rivalutazione delle tempistiche e delle strategie di transizione verso le alimentazioni pulite, sugli strumenti da mettere in campo per affrontare il problema sempre più grave della carenza di conducenti.

Un’attività che si è concretizzata in osservazioni e proposte veicolate nelle apposite sedi istituzionali, nel confronto tecnico con i Ministeri e con le Autorità di regolazione interessati, nonché nelle diverse sedi di confronto con le altre Associazioni datoriali di settore, con le Organizzazioni sindacali, con il mondo delle Università e della ricerca e in seno agli organismi e alle federazioni europei e nazionali di cui ANAV è componente: IRU, UITP, Confndustria, Federtrasporto, Federturismo. Attività che è stata accompagnata da una costante e intensa attività di comunicazione e informazione asso-

ciativa, interna ed esterna, attraverso interventi a mezzo stampa, tramite canali social, sito web, sessioni seminariali di approfondimento delle diverse tematiche e comunicazioni istituzionali.

Le risorse per il tpl?

Non in linea con le esigenze

Per il trasporto pubblico locale le questioni affrontate dall’Associazione sono state rilevanti e hanno avuto, tra i temi centrali, quello relativo all’incremento della dotazione annua del Fondo nazionale TPL . La relazione del Presidente ricorda, quindi, tutte le iniziative messe in campo dall’Associazione e, da ultimo, quella dello scorso mese di settembre nell’ambito della quale - intervenendo con le altre Associazioni del TPL presso i Ministri Salvini e Giorgetti in vista dell’imminente varo della manovra di Bilancio 2025 - ANAV ha ribadito come la dinamica infattiva, insieme con l’infazione cumulata degli anni pregressi, la transizione energetica in atto, le esigen-

Sopra, un’immagine della platea. A lato, da destra, Alessandro Oldrini, l’Onorevole Vincenzo Amich, Serena Lancione e Giuseppe Vinella.

ze di copertura del rinnovo economico del CCNL autoferrotranvieri, rendano indispensabile l’adeguamento della dotazione annua del Fondo nazionale TPL (FNT) e l’individuazione di meccanismi di fnanziamento adeguati anche per le regioni a statuto speciale. Dati alla mano, confermati anche dalle analisi svolte dalle Regioni, il solo recupero dell’infazione pregressa e l’adeguamento all’infazione programmata 2024 richiedono un incremento della dotazione annua del Fondo per il 2025 e per gli anni a seguire per almeno 800 mln di euro annui. Una cifra stimata che, tuttavia, copre solo in parte le esigenze del settore e a cui si aggiungono gli ulteriori costi per il rinnovo del CCNL Autoferrotranvieri scaduto a dicembre 2023, per il quale la piattaforma avanzata dalle organizzazioni sindacali contiene una richiesta di aumento delle retribuzioni del 18%, che vuol dire per il settore un costo aggiuntivo annuo di circa 900 mln di euro (a regime). Cifre rispetto alle quali lo stanziamento di soli 120 mln di euro per il solo 2025 previsti dal DdL Bilancio per il prossimo anno, presentato pochi giorni fa in Parlamento, risulta largamente inadeguato e da rivalutare. Già nell’intervento presso i Ministri Salvini e Giorgetti ANAV aveva, tuttavia, ribadito l’urgenza di un meccanismo strutturale di adeguamento della dotazione annuale del FNT, anche al fne di evitare che il superamento dei criteri di riparto del Fondo previsti in via transitoria per il solo biennio 2023-2024 comporti perdite rilevanti di risorse per alcune Regioni tra un esercizio fnanziario e il preceden-

te, con inevitabili ripercussioni sulla qualità dei servizi offerti.

Come noto, infatti, il DL n. 104 del 2023 (cd. decreto “Asset”) - nelle more della defnizione dei livelli adeguati di servizio e ferma restando l’assegnazione a ciascuna regione a statuto ordinario di fondi non inferiori a quelle del 2020 - ha previsto che la ripartizione delle risorse debba av-

venire sulla base dei costi standard di settore “considerato il complesso dei servizi di trasporto pubblico locale eserciti sul territorio di ciascuna Regione” e, quindi, secondo un meccanismo che attribuisce maggiori risorse alle regioni che, in termini percentuali, impiegano risorse proprie maggiori per il fnanziamento dei servizi. Solo per il biennio 2023 e 2024 il DL ha previsto

che il riparto del Fondo tra le Regioni avvenga per una quota pari alla dotazione storica secondo le percentuali utilizzate nel 2020 e per le risorse incrementali stanziate dal 2022 in poi con applicazione dei nuovi criteri basati su costi standard e, una volta defniti, livelli adeguati di servizio. Lo stesso decreto ha soppresso inoltre la disposizione ispirata da ANAV che destinava una quota (1% o 2%) delle risorse del Fondo, all’adeguamento infattivo dei corrispettivi dei contratti di servizio.

A riguardo nel documento portato all’attenzione dei Ministri Salvini e Giorgetti ANAV, nel richiedere l’adeguamento del FNT, ha evidenziato come occorra ben valutare gli effetti dell’applicazione dei livelli adeguati di servizio che si andranno a defnire e come, nelle more della loro determinazione, il riparto non possa essere basato sulla sola applicazione dei costi standard riferiti al complesso dei servizi eserciti in ciascuna Regione e con la sola garanzia di una assegnazione di risorse non inferiore a quella del 2020 (che non tiene chiaramente conto dei rifnanziamenti stanziati per il 2022 e gli anni successivi).

Restando al tema del fnanziamento del TPL, il Presidente Biscotti ha tenuto a sottolineare il costante impegno dell’Associazione anche sul fronte dei ristori Covid , ricordando come - proprio in adesione alle richieste di ANAV - il DL n. 145 del 2023 collegato alla manovra di Bilancio 2024 abbia previsto per il 2023 il rifnanziamento dello specifco Fondo per 500milioni di euro a copertura del divario tra:

In sei minuti 80 anni di storia ANAV

(a) perdite registrate dal settore nel periodo 1° gennaio 2021 – 31 marzo 2022 (pari, secondo i dati dell’Osservatorio TPL, a complessivi 1.717 mln di euro, di cui 1.570 mln riferibili al 2021 e 147 mln al primo trimestre 2022) e (b) risorse disponibili pari a 1.074 mln di euro (di cui 350 mln rivenienti dalla legge di Bilancio 2023).

Un risultato importante quello ottenuto dall’Associazione che consente la copertura integrale delle perdite del solo 2021 e, nel complesso, la copertura di circa il 90% del fabbisogno rendicontato dall’Osservatorio nazionale per il ripiano delle perdite Covid relative l’intero periodo 1° gennaio 2021-31 marzo 2022.

Intensa ed incessante è stata anche l’azione associativa che ha accompagnato, nella seconda metà del 2023, l’adozione dei provvedimenti ministeriali di riparto delle risorse tra le regioni e di impegno e pagamento alle Regioni in quota anticipazione di complessivi 493 mln di euro circa (393 mln a valere sui predetti 500 mln e 100 mln a valere sui 350 mln stanziati dalla legge di Bilancio 2023). Entro fine 2024 dovranno essere assegnate ulteriori risorse, non ancora ripartite, per circa 200 mln di euro e dovrà essere adottato il decreto MIT-MEF di ripartizione definitiva sulla base della rendicontazione delle Regioni delle risorse assegnate alle singole aziende e degli esiti delle verifiche di eventuali sovra-compensazioni. A riguardo il Presidente ha evidenziato come - in assenza di una metodologia specifica di fonte ministeriale (la metodologia proposta dal MIT è stata accantonata, anche su richiesta di ANAV e delle altre Associazioni TPL, in quanto rimetteva in discussione il criterio, già condiviso, di calcolo dei ristori), ogni regione stia seguendo una propria procedura per la verifica e rilevazione, attraverso lo specifico prospetto predisposto dall’Osservatorio TPL, dell’importo delle compensazioni assegnate a ciascuna impresa avente diritto e di eventuali sovra-compensazioni.

Altro tema posto in evidenza dalla relazione annuale è quello dell’ammodernamento del parco autobus TPL e della transizione alle alimentazioni alternative, con la ri -

Nel corso dell’evento di Monopoli è stato presentato un video che racconta la storia e i protagonisti che hanno reso ANAV un punto di riferimento per il trasporto su gomma in Italia, evidenziando le tappe fondamentali e le sfde superate negli ultimi 80 anni; il video è disponibile su tutti i canali digital di ANAV.

Qui, la consegna del premio di riconoscimento a Nicola Biscotti e a Giuseppe Vinella per gli anni dedicati ad ANAV.

chiesta da parte dell’Associazione di una maggiore gradualità e di un approccio tecnologicamente neutro.

I ritardi accumulati nei programmi di rinnovo del parco autobus TPL sostenuti con fnanziamenti statali, hanno spinto in prima battuta ANAV a chiedere (ed ottenere) il rinvio dell’entrata in vigore dei divieti di circolazione previsti per gli autobus TPL a gasolio o benzina di classe euro 2 e 3 a partire dal 1° gennaio 2024 (per i bus euro 2 il rinvio opera per il solo 2024).

Allo stesso tempo, tuttavia, l’Associazione ha sollecitato a più riprese una revisione dei piani di investimento cofnanziati da fondi statali e del PNRR al fne di consentire l’acquisto anche di autobus ad alimentazione tradizionale/ibrida di ultima generazione. Iniziative grazie alle quali, a fne dicembre 2023, è stata approvata una prima modifca del Piano Strategico Nazionale per la Mobilità Sostenibile (PSNMS) che consente - con l’avvio del secondo quinquennio di programmazione 2024-2028 e nelle more di un aggiornamento complessivo del PSNMS - anche il fnanziamento di autobus ad alimentazione elettrica destinati ai servizi extraurbani, possibilità in precedenza non prevista. L’azione associativa non si è fermata e, in vista della predisposizione della manovra di

Qui sopra, in questa foto, tutti i premiati con, al centro, Nicola Biscotti.

A lato un momento della commemorazione di Silvano Barbiero.

bilancio 2025, ANAV ha ribadito al Ministro dei trasporti Salvini la necessità di rimodulare il PSNMS, prevedendo per il secondo quinquennio di programmazione la possibilità di fnanziamento anche di autobus ad alimentazione tradizionale/ibrida di ultima generazione. Altro capitolo importante è quello “regolatorio”. La relazione del Presidente ha dato conto della costante azione di sensibilizzazione svolta da ANAV nell’ambito dei processi di adozione di nuove misure regolatorie in materia di TPL su strada avviati dall’Autorità di regolazione dei trasporti (ART). Rilevante il contributo fornito dall’Associazione sia per l’adozione della delibera ART n. 53/2018 sulle condizioni minime di qualità dei servizi TPL, che nell’ambito dei processi di revisione della delibera n. 154/2019 sulla regolazione dei servizi di TPL e della metodologia di determinazione del “ragionevole margine di utile”.

La delibera n. 154/2019 ha subito rilevanti modifche senza, tuttavia, recepire quanto suggerito dall’Associazione su aspetti di particolare rilievo: bilanciamento della matrice dei rischi tra ente affdante e impresa affdataria, revisione della metodologia di determinazione del ragionevole margine di utile secondo criteri diversi dall’applicazione del WACC al

CIN e direttamente proporzionali al grado di rischio posto in capo all’impresa, diversifcazione della disciplina relativa alla verifca di eventuali sovra-compensazioni per gli affdamenti con gara e gli affdamenti in house e diretti. Questioni che ANAV ha riproposto all’attenzione dell’Autorità in sede di consultazione sulla revisione della metodologia di determinazione del ragionevole margine di utile e nell’ambito di contatti direttamente intercorsi che hanno indotto ART ad aprire una nuova consultazione, anticipando tuttavia l’accoglimento di alcune richieste avanzate da ANAV in merito alle metodologie di determinazione del ragionevole margine di utile e alla verifca dell’equilibrio economico-fnanziario del contratto di servizio secondo un approccio più equilibrato sul tema delle sovra-compensazioni. Sul tema dell’autonomia differenziata ANAV è intervenuta più volte nel corso dell’iter di approvazione della L. n. 86 del 2024 rappresentando l’esigenza primaria di salvaguardare il Fondo nazionale TPL insieme con le leve fnanziarie statali per l’ammodernamento del parco rotabile e delle infrastrutture dedicate. Il TPL, come ribadito dal Presidente in assemblea, non è incluso tra le materie direttamente interessate dall’attuazione dell’autonomia differenziata, ma il processo di attuazione dell’autonomia differenziata, attraverso la determinazione dei livelli essenziali delle prestazioni (LEP), potrebbe favorire lo sblocco di quegli ostacoli che hanno intralciato in questi anni l’attuazione del federalismo fscale come delineato dal d. lgs. n. 42 del 2009 e dare spazio alla possibile richiesta da parte delle Regioni interessate di attribuzione in forma diretta delle risorse per il fnanziamento del TPL, con conseguente rischio di svuotamento del Fondo nazionale TPL e di indebolimento dei relativi meccanismi di riparto e con impoverimento anche delle leve fnanziarie in capo allo Stato in materia di programmazione degli investimenti. Tali criticità sono state in più occasioni evidenziate da ANAV alle Istituzioni competenti e su questo rimane fermo l’impegno dell’Associazione a portare avanti ogni utile iniziativa affnché il processo di attuazione dell’autonomia differenziata e di determinazione dei LEP non metta a rischio l’integrità del Fondo nazionale TPL e il vincolo di destinazione delle risorse al settore. Infne, sempre con riferimento al

settore del TPL il Presidente Biscotti ha relazionato l’assemblea sull’attività associativa svolta per assicurare l’erogazione delle risorse del Fondo nazionale TPL - già liquidate in via defnitiva per il 2023 e per la quota di anticipazione relativa al 2024, pari all’80% della dotazione complessiva (il residuo saldo del 20% sarà ripartito in via defnitiva con apposito decreto da emanare entro fne anno) - e delle risorse stanziate sul Fondo “Caro carburanti TPL” per la copertura dei maggiori costi di acquisto dei carburanti e dell’energia utilizzati per l’alimentazione dei mezzi sostenuti nel secondo e terzo quadrimestre 2022 rispetto agli stessi periodi del 2021. Risorse queste già ripartite e liquidate alle regioni, ma non ancora pervenute alle imprese a causa di errori riscontrati nei calcoli effettuati dall’Osservatorio TPL e di anomalie nei dati forniti, tramite piattaforma informatica, dalle aziende interessate che hanno richiesto correzioni e ulteriori verifche con l’effetto di ritardare la liquidazione fnale dei rimborsi. Per quanto riguarda, invece, gli oneri di malattia non risulta ancora completato - a causa di alcune lacune della piattaforma informatica dell’Osservatorio TPL comportanti un’esclusione erronea dal rimborso di diverse aziende aventi titolo - l’iter di riparto ed assegnazione alle aziende aventi diritto delle risorse destinate alla copertura, per le competenze 2019, 2020 e 2021, dei maggiori oneri di malattia per i lavoratori del trasporto pubblico locale.

Linee commerciali sotto la lente

Passando al settore del trasporto commerciale (linea e di noleggio) la relazione ha dato conto della positiva conclusione

La struttura ANAV sul palco di Monopoli. La professionalità del gruppo guidato dal direttore Tullio Tulli è un valore per tutti gli associati.

dell’iter di erogazione dei ristori assegnati alle imprese nel contesto emergenziale per il Covid e per la crisi Ucraina.

A fne 2023 sono stati erogati, infatti, ristori per complessivi 50 milioni di euro previsti a parziale coperture dei maggiori costi sostenuti per effetto del “caro carburanti” dal DL n. 115/2022 (per il II° quadrimestre 2022) e dal DL n. 144/2022 (per il II semestre 2022), delle perdite di ricavi subite dalle imprese nel I° trimestre 2022 rispetto al 2019 previsti dal DL n. 4/2022 e a parziale copertura delle rate di fnanziamenti/leasing, relative al periodo 1° gennaio 2021 – 31 marzo 2022, sostenute per l’acquisto di nuovi autobus da parte delle imprese esercenti servizi di linea commerciale previsti dal DL n. 4/2022.

Sempre a fne 2023 per il trasporto commerciale si è registrata l’erogazione di una prima tranche (circa 10

Giusi Cafaro riceve la targa per i suoi (primi) 40 anni vissuti in ANAV.

milioni di euro) di incentivi previsti dal DM 15 luglio 2022, n.122 per l’acquisto di autobus ad elevata sostenibilità ed è attualmente in corso di validazione ministeriale l’istruttoria sulla rendicontazione da parte delle imprese degli investimenti effettuati a valere sulla stessa misura per ulteriori 40 mln di euro. Misura che - secondo le stime dell’Associazione - ha consentito di co-fnanziare la sostituzione con mezzi di ultima generazione di circa 1.200 autobus del trasporto commerciale e di cui ANAV, intervenendo già a luglio

Informazione e relazione con i media

L a due giorni di Monopoli ha visto la partecipazione di media locali e nazionali che hanno dato risalto mediatico all’evento di Monopoli. Lo studio del Politecnico, voluto dal Presidente Nicola Biscotti, è stato ripreso dalle maggiori agenzie stampa e pubblicato in molti media. In questa foto, il Presidente intervistato da una televisione regionale.

scorso presso il Ministro dei Trasporti Salvini, ha sollecitato la reiterazione nell’ambito della prossima manovra di bilancio per il 2025. L’Associazione ha chiesto la defnizione di misure di fnanziamento stabili attraverso con lo stanziamento di un apposito fondo destinato agli investimenti con una dotazione di 50 mln di euro per ciascuno degli anni 2025, 2026 e 2027 utili per favorire il rinnovo di circa 3.600 autobus (pari a quasi il 12% del parco autobus nazionale).

Sempre per il trasporto commerciale la relazione segnala la messa regime di una nuova versione dell’applicativo GISDIL che recepisce a livello pratico, le recenti modifche previste dal D.M. 15 luglio 2022, n. 124 di attuazione del DL 10 settembre 2021, n. 121 (conv. dalla L. n. 156/2021) e, in particolare, il principio del “silenzio assenso” consolidatosi per tutti i procedimenti relativi a modifche (lievi o sostanziali) e a rinnovi delle autorizzazioni dei servizi di linea statali (con o senza modifche), esclusi quelli relativi all’istituzione di nuovi servizi di linea.

La relazione segnala, infne, la costante attenzione rivolta dall’Associazione al tema dell’accesso e della circolazione degli autobus nelle ZTL urbane, al confronto in corso in sede ministeriale per la defnizione del decreto MIT che, ai sensi del Codice della Strada, dovrà stabilire le tariffe massime di accesso degli autobus alle ZTL e alle

nuove e non regolamentate forme di mobilità turistica in ambito urbano (segnatamente al fenomeno delle cd. “golf car”) suscettibili di concorrenza sleale nei confronti degli operatori del trasporto con autobus. Il tema della mobilità turistica ha impegnato l’Associazione in vista, in particolare, degli eventi giubilari che coinvolgeranno soprattutto la città di Roma. Sul tema delle “golf car”, così come sul tema più recentemente sollevato dall’ordinanza n. 33/2024 del Commissario del Governo per Roma Capitale che ha triplicato le tariffe, giornaliere e a carnet, di accesso alla ZTL B della città l’Associazione è intervenuta presso i Di -

casteri competenti, a partire dal MIT, per chiedere regole di mercato chiare e non discriminatorie tra diverse modalità di trasporto.

Le relazioni

con le parti sociali

Passando alle tematiche sindacali e del lavoro il Presidente Biscotti ha sottolineato la centralità delle relazioni industriali soprattutto nell’attuale fase di rinnovo del CCNL Autoferrotranvieri, scaduto a dicembre 2023 e sul quale nell’ultimo anno, dopo la presentazione della piattaforma sindacale a luglio 2023 da parte delle Segreterie nazionali di FILT-CGIL, FIT-CISL, UILTRASPORTI, FAISA CISAL, UGL FNA, il confronto si è svolto in maniera costante e serrata. La richiesta economica avanzata dai sindacati, come già detto, risulta assolutamente impegnativa sostanziandosi in un aumento complessivo dei costi a carico del settore per circa 900 milioni di euro annui. Pertanto, sin dall’avvio del confronto, il 23 settembre 2023, l’Associazione è stata ferma nel considerare imprescindibili le valutazioni sugli scenari fnanziari, nella consapevolezza che l’approdo del negoziato sulla parte economica del contratto è inevitabilmente correlato agli esiti interventi richiesti dalle Associazioni datoriali in sede di manovra di bilancio, già per il 2024 e oggi nella manovra di fne anno. Sono state poste, quindi, come pregiudiziali per il rinnovo le diverse criticità connesse alle dinamiche, tuttora pendenti, del Fondo nazionale trasporti sul piano della sua dotazione, rivalutazione e ripartizione oltre che la sua paventata fscalizzazione. Per quanto riguarda la parte normativa, ANAV ha mantenuto ferme in sede di confronto le istanze prioritarie della categoria e, quindi, la conservazione delle vigenti norme

In questa foto, il Presidente Nicola Biscotti con, sullo sfondo, i vice Presidenti ANAV. A destra, uno scorcio della sala con alcuni protagonisti.

contrattuali applicabili alle aziende associate, in particolare in tema di permessi sindacali e di nastro lavorativo giornaliero.

Le azioni di sciopero, proclamate negli ultimi mesi a fronte del mancato esito delle trattative, ha generato un’allerta della Commissione di Garanzia sul sensibile incremento della confittualità che è stato oggetto dello specifco incontro, nell’ambito del quale ANAV ha ribadito la necessità preliminare di censire adeguatamente il fenomeno delle aggressioni al personale di guida e di attuare, quindi, quanto prima le misure contenute nel Protocollo sottoscritto nel 2022 . Tema questo già al centro di una riunione convocata dal Ministero delle infrastrutture e dei trasporti, alla presenza delle Organizzazioni Sindacali, del Ministero dell’Interno e della Conferenza delle Regioni, nell’ambito della quale è stata segnalata, in particolare, la criticità legata agli adempimenti relativi alle paratie da installare sui mezzi di trasporto. Resta aperto il tema della carenza dei conducenti che – sottolineano gli uffci ANAV - è ormai chiaramente un fenomeno globale su cui incidono molti e diversi fattori: assenza di turn over, invecchiamento della popolazione, problematiche di riconoscimento delle abilitazioni extra UE, accesso diffcoltoso e oneroso per i giovani e i relativi costi. Su questo fronte sono state molteplici le iniziative associative a livello nazionale ed europeo, dirette ad incidere sulle modifche al codice della strada e sulla revisione

La relazione del Presidente ha toccato anche il tema della carenza di conducenti che, come noto, è un problema globale, infuenzato da fattori come l’assenza di turnover, l’invecchiamento della popolazione e le diffcoltà di accesso per i giovani. ANAV ha promosso iniziative a livello nazionale ed europeo per modifcare il codice della strada e rivedere la direttiva patenti.

della direttiva patenti, per agevolare l’accesso dei giovani alla professione -in quest’ottica anche le ripetute richieste avanzate da ANAV, anche mediante proposte emendative ad hoc, di rifnanziamento del bonus patenti - e affnché si crei un meccanismo UE per il riconoscimento armonizzato e lo scambio delle patenti di guida dei Paesi terzi e la formazione per il Certifcato di competenza professionale (CPC). Collegate al tema della carenza dei conducenti le azioni in rappresentanza della categoria e di advocacy a livello nazionale e internazionale volte a facilitare azioni di “ingresso”, al di fuori delle quote migratorie, di potenziali candidati autisti da immettere negli organici delle aziende del settore. L’Associazione –si sottolinea nella relazione - ha in più occasioni portato all’attenzione delle Istituzioni l’esigenza delle imprese del settore di superare l’attuale sistema delle quote stabilite nei Decreti fus -

si e quindi dalla logica del click day e puntare a più effcaci e snelli sistemi di matching utili a coprire i fabbisogni, diversi da regione a regione, con il necessario tempismo.

La transizione energetica

Diverse e rilevanti, soprattutto nell’attuale contesto di forte spinta alla transizione energetica, le tematiche ambientali e tecniche affrontate dall’Associazione nel corso dell’ultimo anno. A livello UE l’attenzione dell’Associazione si è focalizzata, in particolare, sul nuovo regolamento UE 2024/1610 cd. Heavy Duty, che prevede, tra l’altro, dal 2035 l’immissione sul mercato di autobus per il trasporto urbano solo di veicoli a zero emissioni (elettrici a batteria o fuel cell), con un obiettivo intermedio al 2030 di almeno il 90% e sul regolamento UE 2024/1257 sull’omologazione dei veicoli a motore di classe Euro 7. In

ambito nazionale sono state costantemente monitorate le tematiche relative alla bigliettazione elettronica e in generale agli ITS, al progetto MaaS for Italy e relative regole di funzionamento, oltre a tutte le questioni tecniche legate alla sicurezza a partire dal tema delle paratie per le quali è stato introdotto l’obbligo di installazione su tutti gli autobus di classe A, I e II, destinati al trasporto pubblico di linea, sia di nuova immatricolazione sia in circolazione. La relazione dà conto, infne, dell’impegno profuso dall’Associazione nel corso dell’ultimo anno nell’ambito del confronto aperto da ANSFISA sul quadro normativo di riferimento applicabile agli impianti fssi che ha visto ripetuti interventi e una continuativa partecipazione di ANAV ai lavori.

Cosa cambia nel codice degli appalti

Numerose, infne, le tematiche trasversali seguite ed approfondite dall’Associazione, a partire dal nuovo Codice Appalti in vigore il 1° luglio 2023 che, in adeguamento alla normativa e alla giurisprudenza europea e al fne di bloccare la procedura di infrazione avviata nei confronti dell’Italia, ha apportato novità sostanziali alla disciplina degli appalti pubblici: dalla codifca formale dei principi generali del Codice (risultato, accesso al mercato, conservazione dell’equilibrio contrattuale, tassatività delle clausole di esclusione, applicazione dei CCNL) alla disciplina riguardan -

te la rotazione degli affdamenti per i contratti sottosoglia e agli istituti del subappalto (viene ammesso il subappalto a cascata ed eliminato il limite ex lege al subappalto) e dell’avvalimento (viene ammesso l’avvalimento cd. “premiale” per l’acquisizione di un miglior punteggio e l’avvalimento di titoli abilitativi). Rilevantissima la novità, ancora in fase di completa attuazione, della digitalizzazione del ciclo di vita dei contratti pubblici nell’ottica di accelerare, semplifcare e razionalizzare l’intero processo di affdamento dei contratti. Tema al quale ANAV ha dedicato due sessioni seminariali di approfondimento. Una disciplina che – come anticipato dalla relazione ANAV - non è ancora consolidata e sarà oggetto di un prossimo decreto correttivo che dovrebbe intervenire sull’applicazione dei CCNL di settore e sui criteri operativi per l’attuazione dei meccanismi di revisione prezzi. Alcuni interventi di modifca riguarderanno misure per favorire la partecipazione delle PMI alle procedure di affdamento e la fase di esecuzione dei contratti pubblici nell’ottica di incentivare il rispetto dei tempi (meccanismi di premialità/penalità), La relazione annuale tocca anche il tema della riforma fscale in itinere che, partendo dalla legge delega approvata ad agosto 2023 (legge n.111/2023), è sì intervenuta su capitoli importanti - statuto dei diritti del contribuente (introduzione dell’autotutela obbligatoria, del diritto del contribuente al contraddittorio, rafforzamento dell’obbligo di motivazione degli

atti, ecc.), accertamento e riscossione, concordato preventivo, semplifcazione degli adempimenti tributari, imposte indirette diverse dall’IVA e non ultimo sistema sanzionatorio (con l’individuazione di più chiari elementi di distinzione tra crediti d’imposta inesistenti e non spettanti) - ma non ha defnito a regime ed ha, invece, attuato solo per il 2024 un primo modulo di riforma di IRPEF ed IRES, di fatto demandando alcuni interventi di tipo strutturale alla manovra di bilancio 2025 appena approdata in Parlamento.

L’attività dell’Associazione, infne, è stata incessante anche su tutte le tematiche di respiro europeo. Oltre all’attività già segnalata in merito all’approvazione dei regolamenti Heavy Duty ed euro 7, la relazione sottolinea il costante monitoraggio delle tematiche legate all’implementazione del Pacchetto Mobilità 1 e, si cita per tutte l’incessante azione, avviata e portata avanti da ANAV già negli anni scorsi, conclusasi la scorsa primavera con l’approvazione del nuovo regolamento 1258/2024 recante modifche al regolamento 561/2006 per i servizi occasionali (con l’introduzione della cd. deroga dei 12 giorni). Tematica sulla quale si mantiene alta l’attenzione dell’Associazione sui profli legati all’applicazione pratica delle nuove disposizioni che impattano sui controlli su strada.

Su tutte le questioni resta forte l’impegno dell’Associazione, confermato dal Presidente Biscotti al termine del suo intervento, a proseguire anche nei mesi futuri l’attività di rappresentanza e tutela degli interessi di tutte le imprese associate. ■

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TRANSIZIONE ENERGETICA NEL TPL

Analisi delle opportunità e delle criticità I RISULTATI DELLO STUDIO ANAV

Transizione graduale e non ideologica. Solo così si rinnova il parco rotabile puntando sulla sostenibilità ambientale ed economica.

Lo dice il Politecnico di Milano nello studio redatto dal professor Coppola

Pierluigi Coppola, professore di ianifcazione dei Trasporti al POLIMI.

Due anni fa, nell’ambito di un convegno ANAV, veniva presentato dal prof. Pierluigi Coppola del Politecnico di Milano uno studio fnalizzato ad approfondire la tematica della transizione energetica nel settore del trasporto passeggeri con autobus, in particolare nel Trasporto Pubblico Locale. Lo studio, in sintesi, ipotizzando uno scenario (purtroppo irrealistico) di assenza di vincoli di risorse andava a stimare il fabbisogno fnanziario necessario a sostituire tutti i veicoli del parco circolante di TPL italiano, pianifcando differenti strategie di rinnovo caratterizzate, sia in campo urbano che extraurbano, da una transizione energetica molto rapida alle tecnologie differenti dal diesel e una transizione

[Francesco Romagnoli ] Responsabile Servizio Impianti fissi, ambiente e affari tecnici

È necessario superare i vincoli del Piano Nazionale strategico di Mobilità

Sostenibile che non prevede il ricorso alle alimentazioni tradizionali. La sostenibilità ambientale deve essere economicamente sostenibile”.

Nicola Zaccheo

più graduale. Da questo, lo studio aveva stimato da un lato i fabbisogni fnanziari necessari in ogni strategia di rinnovo, i quali erano evidentemente risultati essere sensibilmente superiori nel caso di una transizione rapida, in conseguenza dell’elevato costo di veicoli elettrici a batteria e a idrogeno, dall’altro l’incidenza sulle emissioni climalteranti della

differenza di riduzione delle emissioni portate dagli scenari, mettendo in evidenza che sì lo scenario graduale comporta una riduzione delle emissioni climalteranti inferiore, ma inferiore di una quantità assai trascurabile se rapportata al complesso delle emissioni da fonte antropica.

Due anni dopo, esattamente lo scorso 19 ottobre, il prof. Coppola ha presentato nell’ambito del convegno organizzato da ANAV a Monopoli nella due giorni pugliese celebrativa degli 80 anni di vita dell’Associazione, uno studio sulla medesima tematica, ma basato su un approccio che di fatto potremmo defnire opposto a quello dello studio

Come casa costruttrice abbiamo investito miliardi sull’elettrico, ma se il contesto non è preparato si rischia un impatto negativo percettivo per l’utenza oltre che per l’industria che ha e ettuato forti investimenti”.

Sulla transizione c’è un approccio ideologico che va superato. Occorre una transizione più graduale con un approccio flessibile e nel rispetto del principio della neutralità tecnologica”.

slide 14
slide 13
slide 21
n ueste pagine, alcune slide dello studio realizzato dal olitecnico di Milano e i protagonisti del dibattito.

presentato nel 2022. Infatti, invece di calcolare il fabbisogno fnanziario ipotizzando la sostituzione dei veicoli effettivamente nel momento di necessità, senza limiti di budget, sono state prese a riferimento le risorse attualmente disponibili per il rinnovo del parco provenienti dalle varie fonti di fnanziamento ed è stata stimata la possibilità di rinnovo dello stesso in termini di numero di veicoli nel periodo di riferimento 2024-2033, ipotizzando strategie di rinnovo basate sui vincoli del quadro normativo italiano, molto stringenti e sui vincoli europei ad oggi meno stringenti di quelli nostrani, soprattutto per il rinnovo della fotta in campo extraurbano. Le simulazioni sono state effettuate sia con riferimento agli autobus utilizzati per l’esercizio di servizi urbani,

Dove l’elettrico si può fare va fatto, ma non esiste una ricetta buona. In alcune situazioni servono tempi più adeguati. Le previsioni dello studio sono ragionevoli”.

sia per quelli extraurbani. Per i primi sono stati simulati tre scenari: uno rispondente al Piano Strategico Nazionale della Mobilità Sostenibile, che non prevede l’acquisto di veicoli diesel. Lo scenario ha dunque ipotizzato il solo acquisto di autobus elettrici a batteria. Un secondo scenario si è invece basato sui vincoli della Direttiva europea 2019/1161, che come noto prevede quote di acquisto di veicoli puliti a zero emissioni (peraltro nel campo di applicazione non sono nemmeno ricomprese tutte le casistiche di rinnovo) e il regolamento UE 2024/1610, che prevede dal 2030 che il 90% degli autobus urbani immatricolati debbano essere a zero emissioni. Un terzo scenario, ancora più graduale del secondo, ha simulato che la quota di autobus a zero emissioni dal 2030 non sia del 90% ma del 70%. Gli scenari sono stati poi confrontati con uno scenario base di riferimento, in cui è stato simulato l’acquisto di soli veicoli a gasolio, non tanto come opzione realizzabile, quanto per avere un punto di riferimento di confronto degli altri scenari. I risultati hanno dimostrato, come ci si aspettava, che uno scena-

rio caratterizzato da un approccio alla transizione repentino, riduce sensibilmente la possibilità di rinnovo. Se in quello base, quello come detto di solo acquisto di autobus diesel, con le risorse attualmente disponibili si è in grado di sostituire circa 17.000 veicoli, il 90% della fotta, con un approccio rapido alla transizione i veicoli nuovi immessi del parco sarebbero circa 7.000, dunque meno della metà, il 37% della fotta. Le cose migliorano negli scenari più graduali, con una quantità di veicoli pari a 9.000 e 9.200 (48% e 49% della fotta) a seconda che lo scenario sia quello del rispetto dei vincoli europei come sono oggi o dei vincoli europei un po’ ammorbiditi (slide 13). E queste differenze hanno evidentemente importanti rifessi sullo sviluppo dell’età media tra l’approccio graduale e quello repentino c’è una difformità di oltre un anno, a favore evidentemente della strategia che permette una più veloce sostituzione dei mezzi (slide 14)

Analoghe evidenze dalle simulazioni in campo extraurbano. Anche in questo caso, sono state ipotizzate delle strategie caratterizzate da un approccio repentino e da un approccio graduale.

slide 23
slide 24
slide 31
slide 33
Fabrizio Molina

Dovremmo fare solo un discorso tecnico, economico e sociale, non ideologico.

Valutare il Paese a pezzi, in alcune zone transizione più veloce, in altre più graduale”.

Mauro D’Attis

In particolare, uno scenario è stato costruito basandosi sui vincoli del Piano Strategico Nazionale della Mobilità Sostenibile, che non prevede la possibilità di acquisto di veicoli diesel nemmeno di tipo extraurbano. In questo caso però, invece di ipotizzare la sostituzione con soli veicoli elettrici a batteria, oggettivamente non realistica, è stata simulata una composizione di veicoli alimentati a metano, idrogeno e in parte (più marginale) elettrici a batteria. È stato poi simulato uno scenario in cui tutti gli autobus sono alimentati a HVO e uno che segue solamente i vincoli europei, che non prevedono fno al 2030 regole per gli autobus che non siano urbani, per poi prevedere una riduzione delle emissioni della media dei veicoli immatricolati del 43% nel periodo 2030-

2034, 64% nel periodo 2035-2039, 90% dal 2040 (anche se l’obbiettivo è generalizzato alla media dei veicoli non urbani immessi in circolazione senza fornire indicazioni per i singoli comparti, lo studio ha giustamente fatto riferimento alle percentuali come fornite dal regolamento, non potendo prevedere come si distribuiranno i contributi dei singoli comparti). Le riduzioni hanno come periodo di confronto il 2019 (slide 21). Anche in questi casi, come detto, lo scenario di transizione rapida ha evidenziato performance come numero di veicoli sensibilmente inferiori rispetto agli altri scenari (slide 23). Lo scenario base di solo acquisto di autobus a gasolio permette di acquisire circa 7.000 veicoli (peraltro come lo scenario VO, in considerazione del fatto che il veicolo è il medesimo). Uno scenario che risponda ai soli vincoli europei permette di acquisire circa 6.000 veicoli mentre uno scenario che rispetti appieno il Piano Strategico Nazionale della Mobilità Sostenibile porta alla sostituzione di solo 3.200 autobus, poco più della metà di quello graduale che rispetta i vincoli UE. E questo risulta chiaro per il fatto che mentre il PSNMS non permette in nessun modo

tra un -4% e -0,5%. Se rapportate alle emissioni complessive da fonte antropica, gli scenari incidono per un valore di riduzione compreso tra lo 0,06% e lo 0,004%, valori dunque assolutamente irrisori, a dimostrazione che certamente il passaggio a tipologie di alimentazioni innovative va fatto, ma una maggiore gradualità nel percorso di transizione sostanzialmente non ha effetti signifcativi sul complesso delle emissioni.

Altra evidenza portata dallo studio è che a prescindere dal tipo di strategia di rinnovo del parco adottata, con le risorse attualmente disponibili, a partire dal 2026, quando i fondi messi

Iveco è da tempo a sostegno di un approccio energetico neutro. Ancora oggi, in un momento di spinta verso l’elettrico, Iveco o re tutte le alimentazioni”.

Il TPL ha un ruolo fondamentale per garantire la mobilità delle persone ma anche un ruolo chiave per il turismo ed è quindi un settore trainante per l’economia del nostro Paese”.

Leopoldo Destro

l’acquisto di veicoli a gasolio, il quadro europeo, almeno in ambito extraurbano, pone vincoli stringenti a partire solo dal 2030. ueste sensibili differenze si ripercuotono poi in modo evidente sull’età media. La differenza fra scenario graduale e scenario di transizione rapida pu arrivare fno a oltre 3 anni a favore dello scenario graduale, in conseguenza del maggior numero di veicoli acquistabili a parità di risorse. E le emissioni Una distinzione va evi-

Il TPL non è gratis, dobbiamo trovare il modo di finanziarlo. In Parlamento stiamo lavorando alle modifiche del Codice della Strada e sul tema delle patenti autisti”.

Salvatore Deidda

Qui sotto, il Presidente della egione uglia, ic ele miliano, con il Presidente ANAV, icola Biscotti, e il Past President, Giuseppe Vinella.

dentemente fatta per quelle inquinanti (particolato, ossidi di azoto, ecc.), direttamente nocive per la salute umana, e quelle climalteranti, causa del cambio climatico. Lo studio mette in evidenza come scenari più graduali abbiano impatti migliori sulle emissioni di gas inquinanti, per il fatto che un rinnovo più rapido del parco circolante permette l’uscita dalla circolazione più velocemente di veicoli maggiormente inquinanti (slide 34).

Il rinnovo della flotta anche con l’utilizzo delle alimentazioni tradizionali è inevitabile, l’impatto di un passaggio piu rapido sarebbe catastrofico per la decarbonizzazione”.

Michele Emiliano

Il discorso è invece differente per le emissioni di CO2 (equivalente), sulla cui riduzione un veicolo a gasolio non pu portare benefci, quantomeno se alimentato con combustibile fossile. È quindi scontato che uno scenario di transizione più rapida porti ad una maggiore riduzione delle emissioni di gas climalteranti rispetto ad uno scenario graduale. La differenza fra le strategie è per minimale (slide 33). In campo urbano, le riduzioni di emissioni di CO2 equivalente rispetto allo scenario base rapportate al settore dei trasporti oscillano infatti tra un -8% e un -6,5%. Per l’extraurbano

a diposizione dal Piano di Ripresa e Resilienza termineranno, l’età media della fotta inizierà nuovamente ad aumentare. È dunque quantomai necessario incrementare la dotazione fnanziaria utile al ricambio del parco. Lo studio del Politecnico ha ipotizzato un incremento di 500 milioni annui, dimostrando che questi sarebbero necessari per il mantenimento dell’età media al di sotto dei 10 anni, anche se comunque caratterizzata da incremento progressivo. Questo però solo nel caso di strategie di rinnovo contraddistinte da maggiore gradualità (slide 31)

A seguito della presentazione dello studio si è tenuta un’importante tavola rotonda, che ha visto la partecipazione di istituzioni, associazioni e costruttori di autobus. Queste le parole del P residente ANAV Nicola Biscotti durante il momento di dibattito: “ I risultati dello studio mostrano come una transizione più graduale verso alimentazioni alternative nel rinnovo del parco autobus del TPL consente di acquisire un numero maggiore di veicoli, con impatti positivi sull’età media del parco, che attualmente si attesta su valori molto elevati: circa 9,5 anni per quello urbano e 11,3 per quello extraurbano”. E ancora: “ In caso di una transi -

I risultati dello studio mostrano come una transizione più graduale verso alimentazioni alternative nel rinnovo del parco autobus del TPL consente di acquisire un numero maggiore di veicoli, con impatti positivi sull’età media del parco, che attualmente si attesta su valori molto elevati...

zione rapida all’elettrico – ha dichiarato il Presidente - la percentuale dello 0,7%, ovvero l’incidenza dell’autobus sulle emissioni climalteranti da fonte antropica, scenderebbe a poco più dello 0,6%.

Con un passaggio graduale, invece, si arriverebbe a circa 0,65%, una differenza assolutamente trascurabile”. Nelle sue parole il Presidente ha dunque voluto mettere in luce l’importanza di attuare la transizione in modo graduale per meglio affrontare le attuali criticità legate alle alimentazioni alternative, come la carenza di infrastrutture di ricarica e rifornimento, la limitata disponibilità di veicoli, soprattutto per il trasporto extraurbano, e l’incertezza sui costi dell’energia.

In considerazione dell’elevata età media del parco, è inoltre prioritario favorire la rapida sostituzione dei veicoli, anche se questa avviene con autobus ad alimentazione tradizionale. L’attrattività del trasporto pubblico locale è infatti direttamente e fortemente collegata alla qualità del parco circolate, di cui evidentemente l’età media è una caratteristica fondamentale. Per attirare le persone sul mezzo pubblico è indispensabile avere un parco la cui età sia all’altezza delle aspettative. E attrarre persone ver -

so il trasporto collettivo, riducendo così il traffco privato, è il vero contributo che il trasporto con autobus può dare all’aumento della sostenibilità dei trasporti. Come più volte riportato, sul tema dello shift modale, lo studio presentato da RINA nel 2023, sempre nell’ambito di un evento ANAV, ha dimostrato come il passaggio del 10% delle persone da trasporto privato a pubblico possa ridurre le emissioni climalteranti nel settore dei trasporti del 9%, che rapportato alle emissioni da fonte antropica rappresenta l’1,7%, valore molto superiore allo 0,7% di incidenza dell’autobus e soprattutto ai valori di incidenza degli scenari rapidi che come detto incidono per valori dello 0,0x%. In generale dunque, come spesso affermato da ANAV, l’autobus non è il problema delle emissioni ma una delle soluzioni.

Concretamente, per realizzare una transizione più graduale, sarebbe dunque necessario intervenire sulle regole del Piano Strategico Nazionale della Mobilità Sostenibile, che come sottolineato più volte, non prevedono l’acquisto di autobus diesel. Un’apertura a questa possibilità potrebbe dunque dare una spinta alla transizione con approccio più

norevole auro ttis, vicepresidente della ommissione ntimafa insieme a Giuseppe Vinella e al Presidente icola Biscotti.

IN CHIUSURA LE SPECIALITÀ PUGLIESI

Al termine dei lavori della giornata del 19 ottobre scorso, a offerto ai propri ospiti un pranzo tipico pugliese. n ultimo abbraccio di una due giorni c e resterà negli annali.

graduale, caratterizzato sì dall’utilizzo delle risorse del Piano per l’acquisto di veicoli elettrici a batteria, a idrogeno e a metano, ma anche laddove necessario di autobus diesel tradizionali di ultima generazione. Un incremento della dotazione fnanziaria sarebbe inoltre indispensabile, se si vuole evitare che dopo il 2026, quando le risorse del Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza termineranno, l’età media del parco circolante ricominci la sua salita verso valori assolutamente non in linea con il concetto di elevata qualità. Oltre all’intervento del Presidente, la tavola rotonda, ha visto la partecipazione di Nicola accheo, Presidente ART Leopoldo Destro, Presidente Delegato Confndustria ai Trasporti, alla Logistica e all’Industria del Turismo Mauro D’Attis, Vice Presidente della Commissione Antimafa Carlo Fidanza, Parlamentare europeo, Salvatore Deidda, Presidente della 9° Commissione Trasporti, Poste e Telecomunicazioni della Camera Fabrizio Molina, direttore di AGENS Gianluca Annunziata di Iveco David Siviero di MAN.

La chiusura della giornata di lavori è stata fatta dal presidente della regione Puglia Michele Emiliano, che

ha sottolineato come non si può correre verso l’elettrico senza avere la certezza di avere una rete distributiva dell’energia adeguata a gestire i servizi, e soprattutto senza avere mezzi suffcienti, perché le case produttrici rischiano di non essere in grado di produrne in quantità necessaria. Il P residente pugliese ha messo in evidenza come piuttosto che lasciare in proroga mezzi datati e quindi fortemente inquinanti in attesa di un elettrico che non ha ancora date

certe, probabilmente sarebbe sensato passare agli Euro VI, con motori diesel evoluti, in grado di abbattere moltissimo le emissioni. Secondo Emiliano, se occorreranno ancora anni prima di passare all’elettrico, si potrà comunque gestire la transizione migliorando la qualità dell’aria e anche del trasporto pubblico, in quanto convincere gli italiani a lasciare l’auto non è facile con un autobus datato, è molto più facile invece con autobus nuovo. ■ a sinistra, icola Biscotti, residente ANAV, Tullio Tulli, D irettore G enerale ANAV, Giuseppe Vinella, Past President e Giusi Cafaro, Assistente Direttore Generale.

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Il tpl e il suo ruolo nella sostenibilità ambientale

Leopoldo Destro, Presidente Delegato Confndustria ai Trasporti, interviene al convegno ANAV su “ La transizione energetica nel TPL. Analisi delle opportunità e delle criticità”, parlando del TPL e del suo impatto positivo sulla sostenibilità

Il TPL svolge un ruolo cruciale per garantire la mobilità delle persone, un ruolo strategico ed essenziale per milioni di cittadini che ogni giorno scelgono l’autobus per muoversi al fne di accedere ai luoghi di lavoro, istruzione e servizi.

I numeri parlano chiaro 5,5 miliardi di passeggeri trasportati all’anno, un fatturato che si aggira sugli 11,3 miliardi di euro e un numero di addetti pari a 114.000 unità.

Ad affermarlo è Leopoldo Destro, Presidente Delegato di Confndustria ai Trasporti, nel suo lungo intervento al convegno ANAV che ha fatto seguito alla presentazione dello studio del Politecnico di Milano sulla transizione energetica nel settore.

Dopo il crollo dovuto alla crisi pandemica, dati più recenti, pubblicati dal Ministero delle Infrastrutture e dei trasporti, dimostrano che il TPL su gomma copre una quota signifcativa degli spostamenti quotidiani degli italiani. Nel secondo trimestre del 2024, il traffco degli autobus sulla rete ANAS è cresciuto del 4% rispetto all’anno precedente, con una ripresa notevole che rifette l’aumento della domanda di mobilità e il ritorno alla normalità dopo le diffcoltà della pandemia.

A livello europeo, Eurostat evidenzia che nelle grandi città europee, come Parigi, Berlino e Madrid, il 40-50% degli spostamenti urbani avviene con mezzi pubblici, a fronte di un 30% circa in media in Italia. Tuttavia, sono diverse le città italiane che stanno raggiungendo livelli simili a quelli delle metropoli europee, con una forte crescita del trasporto pubblico e un’attenzione particolare verso mezzi a basse emissioni.

Ma il TPL sottolinea Destro gioca anche un ruolo chiave anche per il turismo, un settore trainante per l’economia italiana. Un sistema effciente di trasporto pubblico permette ai turisti di muoversi agevolmente tra attrazioni e servizi, riducendo la necessità di veicoli privati e migliorando la sostenibilità del turismo.

Destro evidenzia anche l’impatto del TPL sulla sostenibilità ambientale, con una riduzione del numero di veicoli privati in circolazione e l’abbattimento signifcativo delle emissioni di CO2 Il TPL rappresenta, infatti, una componente importante per il raggiungimento di una mobilità realmente sostenibile e degli obiettivi di transizione ecologica.

Ma se la promozione del trasporto pubblico locale rappresenta una leva strategica per raggiungere gli obiettivi di sostenibilità del nostro Paese, Destro ribadisce la necessità di adottare politiche industriali mirate ponendo innanzitutto l’accento sulla realizzazione di un sistema complessivo di mobilità sostenibile attraverso

1. lo sviluppo dell’intermodalità attraverso il rafforzamento della mobilità collettiva, per un concreto shift modale dal trasporto motorizzato privato a quello pubblico

2. la decarbonizzazione dei trasporti e la transizione verso le alimentazioni pulite,

Leopoldo Destro nel corso del suo intervento al convegno organizzato da ANAV.

[a cura di Roberta Proietti ]

3. la gestione intelligente della mobilità attraverso la digitalizzazione.

Per il Presidente Delegato di Confndustria occorre tener conto dei vincoli tecnologici e infrastrutturali attualmente esistenti che condizionano l’utilizzo nei vari contesti di mezzi di trasporto pubblico ad alimentazione alternativa, del grado di maturità e connessa economicità di alcune tecnologie (alimentazione elettrica e idrogeno), delle potenzialità della fliera industriale europea e nazionale dei costruttori di veicoli di far fronte alla domanda, e dei tempi di realizzazione delle imprescindibili infrastrutture di supporto, anche per le alimentazioni “mature”.

In linea con i risultati dello studio ANAV, anche per Destro la parola d’ordine che deve governare questo processo non pu che essere gradualità, una gradualità che deve attuarsi attraverso una politica di incentivazione seria e strutturale per sostenere le imprese nel rinnovo del parco veicolare. ■

Fino a un 13% di riduzione di consumi ed emissioni

VI edizione 2024 del concorso “PREMIO ANAV SMART MOVE”

Un premio quest’anno dedicato al tema della sostenibilità in tutte le sue declinazioni

In occasione delle celebrazioni dedicate all’80° anniversario dell’Associazione, si è volta la VI edizione della cerimonia di consegna dei “Premi ANAV Smart Move”, un riconoscimento, giunto ormai alla VI edizione, dedicato

Pre io cla ifcato

CO.TR.A.P.

Iniziative per un trasporto green in Puglia: ticketing on line con la Piattaforma Itineris e inserimento di 499 nuovi autobus ad alimentazione diesel e ibrida.

quest’anno alle associate che hanno realizzato best practices di particolare rilevanza nell’ambito della sostenibilità.

I Premi, assegnati a 17 aziende associate sono stati suddivisi in: classifcato classifcato remi

A cura di Roberta Proietti

speciali della Giuria, Premi della Giuria.

Invitati sul palco per la consegna delle targhe il past president Giuseppe Vinella, i vice Presidenti ANAV, David Siviero, MAN e Gianluca Annunziata, Iveco. ■

IN RICORDO DI SILVANO BARBIERO

Nel corso della giornata ANAV ha voluto dedicare una targa in ricordo di Silvano Barbiero, un grande e visionario imprenditore che ha saputo realizzare un’autentica rivoluzione nel tpl della sua Regione, il Friuli Venezia Giulia. Barbiero ha ricoperto in Associazione le cariche di Vice Presidente nazionale, componente del Consiglio Direttivo e del Comitato di Presidenza, Presidente della Sezione ANAV Friuli Venezia Giulia.

"Un appassionato e competente dirigente che ha dedicato ai massimi livelli il suo senso associativo e la sua visione strategica del trasporto persone" – così lo ha ricordato il Presidente Biscotti.

"Silvano è sempre stato e continua a essere per noi un esempio sul lavoro come in famiglia, un faro luminoso a cui guardare e chiedere orientamento, consiglio e aiuto nella quotidianità, come nelle scelte più importanti. Da lui abbiamo appreso un grande senso del dovere e della responsabilità, i valori dell'onestà, dell'impegno, la forza e la fede, necessari a raggiungere i vari traguardi della vita, proprio come ha fatto lui, pur mantenendo sempre, e al contempo, una grande semplicità e umiltà di cuore" Questo il ricordo della famiglia letto sul palco da Gino Zottis.

Pre io cla ifcato

AUTOSERVIZI TROIANI SRL

Inserimento nel servizio urbano di Roma Capitale di 15 bus elettrici c e i enteranno entro la fne el

Pre io cla ifcati

Pre io cla ifcato

AUTOLINEE TOSCANE SPA

Progetto per la realizzazione di infrastrutture di ricarica, acquisto di bus elettrici e progettazione della rete con l o ietti o i arri are a s elettrici e infrastr tt re di ricarica.

Pre io cla ifcato

STAV SPA

e a ione anc e er il el ilancio i sostenibilità dove sono riportate le scelte aziendali in ambito di sostenibilità ambientale, sociale e di governance.

Premio Speciale della Giuria

AIR PULLMAN SPA

Introduzione di una stazione di ricarica rapida (Opportunity Charging) da 400 kw che consente di caricare i bus elettrici aziendali, adibiti ai collegamenti con i due terminal di Malpensa.

Premio Speciale della Giuria

BUS COMPANY SRL

Premio della Giuria

Premio Speciale della Giuria

AUTOLINEE BAIRE SRL

Progetto “BaireMeteotracker” per il monitoraggio del microclima urbano attraverso stazioni meteo portatili brevettate, per una misurazione accurata della temperatura anche in condizioni di esposizione solare.

Premio Speciale della Giuria

SAVITOUR SNC di Antonio e Vito Scazzariello

Progetto “Benessere e sicurezza del personale” rispondente ai più recenti parametri di sicurezza, salute e igiene sul lavoro.

Progetto “Moeves Bike” che attraverso un’unica app indica postazioni di noleggio e-bike utilizzabili dai dipendenti dell’azienda e a pagamento dai clienti esterni.

Premio della Giuria

AUTOSERVIZI BUCCI & TARANTINI SAS

Rinnovo del parco mezzi attraverso l’acquisto di nuovi bus euro 6 a elevato tasso di sostenibilità.

AUTOSERVIZI PREITE SRL

Realizzazione di terminal nei pressi di ogni capolinea dotati dei servizi e dell’impiantistica necessaria alla minimizzazione dell’impatto ambientale.

Premio della Giuria

DE ANGELIS BUS SRL

Rinnovo parco bus adibiti al noleggio, implementazione di un sistema di localizzazione satellitare, formazione del personale.

Premio della Giuria

DONATO DI FONZO E F.LLI SPA

Premio della Giuria

GARBELLINI SRL

inno o ella otta con investimenti in autobus di ultima generazione con standard tecnologici e qualitativi superiori per rispondere alle esigenze del mercato.

Sviluppo della webapp

“Trabocchimob” per integrare i servizi alla mobilità con i servizi al turismo attraverso un’unica piattaforma.

Premio della Giuria

SAIS AUTOLINEE

Creazione di un’unica webapp di infomobilità; sistemi di e-ticketing; implementazione dell’intermodalità grazie a una piattaforma unica con la compagnia Liberty Lines.

Premio della Giuria

FRATELLI RENNA SRL

Acquisto di un nuovo bus da turismo 15 metri, più sostenibile e tecnologicamente performante, con il logo aziendale celebrativo dei 60 anni di attività.

Premio della Giuria

V.I.T.A. SPA

Introduzione di nuovi 10 bus diesel/ ibridi, con l’aggiunta di altri 14/15 bus diesel/ibridi/elettrici nel prossimo biennio. Installazione di un sistema di bigliettazione elettronica.

Premio della Giuria STPS

Introduzione di un sistema di bigliettazione elettronica con minor impatto ambientale rispetto a quello elettronico.

ANGOLO CIECO

PULLMAN E BUS PIÙ SICURI

VISIONE FRONTALE
VISIONE GRANDANGOLO LATERALE LUNGA DISTANZA

PREMI FEDELTÀ

ANAV premia l’impegno e la militanza associativa

Ma anche la dedizione e l’attaccamento dimostrato: un riconoscimento per 35 aziende e per i loro rispettivi rappresentanti

Quest’anno l’Associazione, in concomitanza con le celebrazioni dedicate all’80° anniversario, ha deciso di istituire un nuovo riconoscimento, il Premio Fedeltà, dedicato a storici imprenditori e aziende associate, indicati dalle Sezioni regionali, con l’intento di attribuire loro uno s ecifco riconoscimento er l im e no e la l n a militanza associativa. ■

Autolinee Corsi & Pampanelli SNC

Rolando Corsi

Autolinee Giuliano SRL

Renato Giuliano

Autolinee Chiruzzi SRL

Leonardo Chiruzzi

Autolinee Giachino SRL

Enrico Giachino

Autoservizi La Panoramica SRL Sandro Chiacchiaretta

A cura di Roberta Proietti
Autolinee Varesine SRL
Fabrizio Laudi
Autolinee S.A.S.P. SRL
Stefano Gregori
Autoservizi Salemi SRL
Rino Marino
Baltour
Agostino Ballone
Baschetti Autoservizi SRL
Paolo Baschetti
BA.SPI SRL
Andrea Barocchi
Bonaventura Express
Gianluca Bonaventura
Brusutti SRL targa in memoria di Bruno Brusutti
Chiesa SRL
Silvana Chiesa
Eredi di Lentini Giovanni targa in memoria di Giovanni Lentini
ETAC SRL
Francesca Chianello
Dedoni Sardinia SRL
Giulio Dedoni
Ferloc SRL
Alfonso Locco
Florentia Bus
Fabio Maddii
Genovarent SRL
Renzo Balbi
Gruppo Stat Franco Giordano e Paolo Pia
Gruppo Star Filippo e Pierluigi Zoncada
Federico Autolinee SPA
Pietro Federico
Interbus SPA
Alessandro Scelfo
F.lli Napoleone P.eT. SNC di Maria Rita Napoleone & C.
Maria Rita Napoleone
Rosà Autoservizi
Lorenzo Trevisan
Metaurobus SRL targa in memoria di Albino Metauro
S.A.P. SRL targa per Antonio Pompili
Soc. Autoservizi Fontaneto SRL
Giacomo Fontaneto
SAIS Autolinee SPA
Francesca Scelfo
S.L.A. SRL
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LA GRANDE FAMIGLIA ANAV fa festa e brinda ai prossimi 80 anni

La splendida location della Masseria ha fatto da cornice alla cena di gala che ha concluso i lavori della prima giornata delle celebrazioni per l’80° anniversario. Spettacolo di intrattenimento e taglio della torta per gli oltre 250 invitati

Ottant’anni, festa grande per un anniversario importante. E così è stato per gli oltre 250 invitati che, in una Masseria addobbata a festa per l’occasione, si sono riuniti per festeggiare il traguardo raggiunto e per rinnovare una coesione e condivisione antiche. Per noi che l’abbiamo pensata e organizzata, è stata una grande soddisfazione vedere che tante persone, e non solo associati, comprendono e apprezzano il lavoro che in questo lungo periodo ANAV ha realizzato.

Una serata che si è protratta fno a tarda notte allietata dallo spettacolo di intrattenimento e conclusasi con il taglio della torta da parte di un emozionato Nicola Biscotti.

Spazio alle immagini, dunque, che raccontano meglio di mille parole, un

Qui sopra, ripresa realizzata da un drone che ha catturato l’immagine della location con i tavoli elegantemente apparecchiati.

evento reso “unico” non solo dalla scenografca location immersa tra gli ulivi secolari, ma anche dall’atmosfera di rilassatezza e convivialità che si respirava girando per i tavoli e che ci

dà la misura di quanto è stato fatto sino ad oggi e ci spinge a guardare con sempre maggiore fducia e ottimismo al futuro e ai prossimi traguardi da raggiungere. ■

A cura di Roberta Proietti

Il Presidente Nicola Biscotti con consorte ritratti in occasione della cena di gala che ha visto la partecipazione di oltre 250 invitati.

Sotto, la banda musicale che ha suonato Habanera dalla Carmen di Bizet in memoria di Luciano Vinella.

A lato, Biscotti con i rappresentanti degli sponsor, a sinistra, Alessio Sanio e David Siviero di MAN Truck&Bus Italia, a destra Gianluca Annunziata e Tiziano Dotti di IVECO Bus.

A sinistra, il tavolo con Paolo Gigante (ZF), Michele Di Maio e il gruppo di ffcine Mirandola, azienda che distribuisce in Italia gli autobus Isuzu.

Giuseppe Vinella con consorte.

Il taglio della torta

In questa foto, Nicola Biscotti, Presidente ANAV, taglia la torta degli 80 anni dell’Associazione a conclu sione di una serata conviviale ed emozionante. Il calo re, l’affetto e la partecipazione sono stati protagonisti di una serata che tutti ricorderanno.

Comunicazione telematica all’Agenzia delle Entrate delle vendite di abbonamenti al trasporto pubblico locale, regionale e interregionale

Sotto i rifettori il nuovo adempimento discusso nel 45° webinar ANAV che ha registrato la partecipazione di oltre 250 aziende

45ANAVWEBINAR

Apartire dall’anno d’imposta 2025 le imprese che svolgono servizi di trasporto pubblico locale, regionale e interregionale dovranno trasmettere telematicamente all’Agenzia delle Entrate i dati sulle vendite di abbonamenti all’utenza. L’elaborazione di questo fusso di dati consentirà all’Agenzia stessa di inserire l’importo detraibile direttamente nella dichiarazione precompilata di ciascun contribuente, dandogli la possibilità di accettare la dichiarazione e di usufruire dei vantaggi previsti in materia di controllo. L’adempimento punta alla semplifcazione e al miglioramento del rapporto fsco/contribuenti ma con la collaborazione delle imprese di trasporto pubbliche e private. La sperimentazione è partita già per gli anni 2023 e 2024, dal 2025 l’adempimento però diventa obbligatorio e, quindi, le imprese dovranno arrivare “attrezzate” già al 1° gennaio prossimo per raccogliere i dati che poi dovranno essere inviati entro il 16 marzo 2026.

A questo tema, per accompagnare le imprese nel percorso di adeguamento alla nuova disciplina, ANAV ha dedicato, il 24 settembre scorso, uno specifco focus di approfondimento nell’ambito del 45° ebinar associativo, organizzato in collaborazione con ASSTRA, che ha visto l’intervento in

qualità di relatori di rappresentanti dell’Agenzia delle Entrate (Marina Lambiase e Aurelia Fenzi) per gli aspetti normativi, e di Sogei (Maria Rosaria d’Imperio) per l’approfondimento delle questioni tecniche. Ad aprire i lavori i direttori di ANAV e ASSTRA, Tullio Tulli ed Emanuele Proia, che - oltre ad evidenziare come l’evento si inserisca in un consolidato e profcuo percorso di collaborazione tra le due associazioni su temi di comune interesse – hanno sottolineato la disponibilità delle imprese, da sempre attente al rispetto della legalità e delle prescrizioni dell’amministrazione fnanziaria, al massimo impegno ai fni del corretto adempimento anche di questo nuovo obbligo.

Proprio le imprese, a conclusione degli interventi dei relatori, hanno animato un partecipato question time che, se da un lato, ha consentito il chiarimento nell’immediato di numerosi profli dubbi, dall’altro solleciterà nelle prossime settimane l’Agenzia delle Entrate a “ritornare” sull’argomento con ulteriori approfondimenti e risposte a FAQ. Come detto, obiettivo dell’adempimento richiesto alle imprese di trasporto pubblico è consentire l’inserimento nella dichiarazione precompilata di ciascun contribuente della spesa sostenuta per l’acquisto di

abbonamenti e il riconoscimento della detrazione del 19% di cui all’art. 15, co. 1, lett. i- decies) del TUIR nel limite previsto di 250 euro. A tal fne, dunque, l’Agenzia delle Entrate ha chiarito: ■ la nozione di “abbonamento”, nella quale sono compresi quei titoli ad accesso generalizzato, che consentono un numero illimitato di viaggi per più giorni, su un determinato percorso o sull’intera rete, ma comunque in ambito “locale, regionale ed interregionale” e cioè all’interno di una regione o attraverso più regioni, purché riferibile al territorio nazionale, per un periodo determinato di tempo. Non costituiscono abbonamenti i titoli con durata oraria o carte di trasporto che vanno ad integrare il titolo con altri servizi turistici (es. entrate a musei), né rientrano nell’obbligo di comunicazione gli abbonamenti scuolabus che fruiscono della detrazione per spese di istruzione; ■ l’obbligo di comunicare i soli abbonamenti pagati con “modalità tracciabile”, ossia con versamento bancario o postale ovvero mediante altri sistemi di pagamento tracciabili (in generale la detrazione IRPEF del 19% pu essere esercitata solo con riferimento a spese sostenute con mezzo tracciabile);

[Nicoletta Romagnuolo] Responsabile Servizio trasporto commerciale, politiche fiscali e diritto d’impresa

■ i dati da comunicare riguardantisempreché l’impresa di trasporto ne abbia la disponibilità - i codici fscali dei soggetti intestatari dell’abbonamento, i codici fscali dei soggetti che hanno sostenuto la spesa (anche se nel momento in cui si scrive l’Agenzia delle Entrate sta valutando la possibilità di rendere facoltativo, quantomeno per il 2024, l’invio di tale dato), l’ammontare della spesa tracciabile sostenuta (cioè pagata nell’anno di riferimento, circostanza questa che può assumere particolare rilievo in caso di pagamento rateale dell’abbonamento), al netto dei rimborsi eventualmente erogati nello stesso anno ed altresì l’elenco dei rimborsi erogati in anni precedenti con indicazione del codice fscale del soggetto e dell’anno cui si riferisce il rimborso.

Confermata l’esclusione dell’obbligo di comunicare gli abbonamenti non nominativi o comunque venduti con modalità che non prevedano la registrazione dei dati identifcativi

degli intestatari, in quanto in questo caso l’impresa di trasporto non pu disporre dei codici fscali degli intestatari stessi (di cui è, invece, obbligatorio l’invio). In caso di abbonamenti non nominativi associati a tessere personali recanti il codice fscale dell’utente, i relatori hanno precisato che l’impresa di trasporto sarà tenuta comunque alla trasmissione telematica dei dati, sempreché sussistano anche gli altri requisiti (es.

pagamento con mezzo tracciabile) a tal fne previsti dall’Agenzia delle Entrate e di cui l’impresa sia a conoscenza.

Alcuni chiarimenti, sollecitati da diverse aziende, hanno riguardato le vendite di abbonamenti effettuate tramite consorzi o rivenditori terzi (es. edicole, tabaccai, ecc.). L’Agenzia ha chiarito che sia i consorzi incaricati della sola vendita degli abbonamenti e non affdatari del servizio di trasporto pubblico, come pure i rivenditori terzi non hanno i requisiti soggettivi richiesti dalle norme di riferimento (in particolare dal DM 29 marzo 2023) per inviare essi stessi i dati. Pertanto, i dati relativi agli abbonamenti venduti attraverso tali soggetti dovranno essere inviati dall’impresa di trasporto, ma solo nel caso in cui questa sia in grado di conoscere tutti i dati richiesti dall’Agenzia delle Entrate. Nel corso del question time diverse richieste hanno riguardato anche il diritto di opposizione, da parte dell’abbonato, alla trasmissione dei dati. In merito l’Agenzia ha precisato che le modalità di acquisizione

dell’opposizione sono libere. L’importante che sia resa chiara l’informativa all’utente che in via generale i dati sono inviati salvo sua opposizione (da esercitare all’atto dell’acquisto o comunque entro il 31 dicembre dell’anno di riferimento).

ANAV proseguirà anche nel corso delle prossime settimane l’interlocuzione con l’Agenzia delle Entrate al fine di risolvere ulteriori casi dubbi e in ogni caso giungere ad una definizione dei contenuti della comunicazione che sia compatibile con esigenze organizzative e di semplificazione dell’attività delle imprese. ■

SUL MERCATO

Nuovi u ci nel cuore di Roma

Da Milano e Roma alla Sicilia e alla Sardegna: in tutta Italia le aziende di trasporto si a dano alle soluzioni leader di mercato IVU.suite e IVU.rail di IVU Tra c Technologies. Ora la sede IVU di Roma si è trasferita in nuovi u ci situati nel cuore della Capitale.

Il trasporto pubblico italiano è in corsia di sorpasso e si affida a IVU.suite in un numero sempre maggiore di Regioni. Ad esempio, Trenitalia sta gradualmente sostituendo il trasporto aereo nazionale con i treni ad alta velocità Frecciarossa, che le Ferrovie dello Stato pianificano e assegnano con IVU.rail. Allo stesso tempo, le aziende di trasporto italiane controllano i rispettivi autobus e treni dall’Alto Adige alla Sicilia con il sistema completo della IVU.

Negli ultimi anni IVU Italia è riuscita ad acquisire numerosi nuovi utenti come Autolinee Toscane, la ferrovia statale slovena SŽ , la metropolitana di Milano e Troiani Bus a Roma e Terni. Per continuare la storia di suc-

cesso della filiale di Roma e per garantire il migliore ambiente di lavoro possibile agli attuali oltre 30 dipendenti, IVU Italia si

In tutta Italia le aziende di trasporto si affdano alle soluzioni leader di mercato IVU.suite e IVU.rail di IVU raffc ec nologies. (Foto: IVU)

è trasferita nei nuovi uffici del quartiere Ostiense-Garbatella con vista sulla Basilica di San Pietro.

Sulla redditività dei servizi di TPL IMPORTANTI PASSI DI ART grazie al dialogo portato avanti

Dopo l’approvazione della delibera numero 53, l’ART ha indetto una seconda consultazione pubblica, accogliendo alcune proposte avanzate da ANAV per migliorare la remuneratività delle imprese

Nel corso di questi ultimi mesi l’ANAV ha dedicato estrema attenzione alle attività di monitoraggio e intervento sui processi di adozione di nuove misure regolatorie in materia di TPL su strada avviati dall’Autorità di regolazione dei trasporti (ART).

Conclusasi con la delibera n. 53 del 18 aprile scorso la procedura di adozione delle condizioni minime di qualità dei servizi, con l’accoglimento di numerose e rilevanti osservazioni avanzate dall’ANAV in fase di consultazione, l’attenzione dell’Associazione si è focalizzata sulla Revisione della delibera n. 154/2019 di regolazione dei servizi di TPL e sulla Revisione della metodologia di determinazione del ragionevole margine di utile, procedimenti stretta-

mente connessi. In entrambi i procedimenti l’ANAV ha partecipato alla fase di consultazione degli stakeholders tramite la predisposizione e trasmissione ad ART di articolati documenti di osservazioni e proposte.

A metà maggio ’24 l’Autorità ha poi concluso la procedura di revisione della delibera n. 154/2019, con l’adozione di rilevanti modifche alla regolazione del TPL che, purtroppo, non hanno recepito diversi importanti rilievi esplicitati dall’ANAV sul tema della corretta e adeguata remuneratività dei servizi, in particolare per ciò che concerne:

■ il bilanciamento della matrice dei rischi tra ente affdante e impresa affdataria;

■ la revisione della metodologia di determinazione del ragionevole margine

di utile secondo modalità differenti dalla applicazione del WACC al capitale investito netto (CIN);

■ la diversifcazione della disciplina relativa alla verifca di eventuali sovracompensazioni (PEF preventivo e PEF consuntivo) per gli affdamenti con gara rispetto agli affdamenti in house a agli affdamenti diretti. Sono tutte questioni che ANAV ha quindi riproposto e ulteriormente rafforzato nell’ambito della consultazione indetta dall’Autorità sulle revisioni prospettate alla metodologia per la determinazione del margine di utile ragionevole per i servizi di TPL, revisioni rispetto alle quali l’ANAV ha ravvisato ulteriori criticità sostanziali che sono state rappresentate in un incontro richiesto e ottenuto con i ver -

[Antonello Lucente] Servizio TPL, affari legislativi ed economici

tici di ART, svoltosi a metà del mese di giugno e nel corso del quale è stata ottenuta la disponibilità dell’Autorità al dialogo e al confronto costruttivo sul tema specifco, nonché sulla più ampia materia della regolazione concernente la remuneratività dei servizi di TPL. Così come concordato, l’Associazione ha poi trasmesso all’Autorità un documento unitario di osservazioni ed è stata condivisa l’opportunità di proseguire il confronto su tali temi in un apposito tavolo tecnico aperto ad ANAV e alle altre Associazioni del TPL che avevano ritenuto opportuno non interrompere il percorso dialogante instaurato. È questa una scelta che ha sicuramente pagato.

Con delibera dello scorso 15 ottobre, infatti, l’Autorità ha indetto una seconda consultazione pubblica, cosa tutt’altro che consueta, sulle revisioni prospettate alla metodologia per la determinazione del margine di utile ragionevole e, cosa ancor meno consueta, ha rimesso in consultazione anche ulteriori misure di regolazione del TPL che erano state da poco aggiornate in via defnitiva dall’Autorità stessa.

La nuova consultazione è direttamente conseguente agli esiti fruttuosi del confronto portato avanti con ANAV e con Asstra e che aveva consentito di raggiungere una convergenza dell’Autorità sulla opportunità di rivedere complessivamente le misure regolatorie afferenti alla redditività dei servizi.

In coerenza con gli impegni assunti, la nuova consultazione dell’Autorità concerne:

a) da un lato, la misura 17, relativa alla determinazione del ragionevole margine di utile, che risulta

signifcativamente migliorata, in linea con le proposte di ANAV, rispetto a quanto prospettato in sede di prima consultazione; b) dall’altro, ulteriori misure concernenti la remuneratività dei servizi, e in particolare la misura 26, relativa alla verifca dell’equilibrio economico-fnanziario del contratto di servizio (CdS), nonché i prospetti di PEF, con particolare riferimento agli schemi relativi alla determinazione della compensazione.

Nel dettaglio, le principali novità sono le seguenti:

■ il WACC pubblicato dall’ART non rappresenta più una soglia massima, bensì un valore di riferimento che prevede una maggiorazione/ riduzione in funzione della proce -

dura di affdamento adottata, in relazione agli investimenti ed ai rischi assunti dall’impresa;

■ in caso di impiego di capitale limitato o nullo, la metodologia alternativa posta in consultazione garantirebbe un EBIT Margin più alto, fno a una percentuale dell’80% del tasso di rendimento di riferimento del mercato. Le analisi svolte sul campione di riferimento, peraltro, verrebbero ora effettuate sulla base dei dati di contabilità regolatoria, escludendo le aziende che presentano un margine operativo netto negativo, scelte entrambe che rispondono a proposte di ANAV e che consentono di individuare un Ebit Margin di settore più appropriato a favorire una adeguata remuneratività; ■ la misura 26 nel nuovo testo posto in consultazione prevede ora che, in caso di affdamento con gara, l’eventuale maggior introito ottenuto da un aumento dei ricavi e/o riduzione dei costi associati ai rischi posti in capo all’impresa affdataria nell’ambito della matrice dei rischi, per come rilevato nel corso del periodo regolatorio oggetto di verifca, venga riconosciuto integralmente all’impresa, superando meccanismi facoltativi di proft sharing precedentemente considerati.

Peraltro, proprio questa seconda consultazione indetta dall’Autorità costituirà l’occasione per una fruttuosa prosecuzione del confronto e per la proposta di ulteriori possibili miglioramenti del complesso regolatorio su cui l’Associazione non farà mancare il suo consueto apporto. ■

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MANOVRA DI BILANCIO 2025

Nel luglio scorso ANAV ha incontrato il Ministro Salvini per discutere lo sviluppo del trasporto pubblico locale, chiedendo un aumento del Fondo nazionale TPL e interventi per l’ammodernamento degli autobus e la carenza di conducenti. L’Associazione ha avvertito che senza adeguate risorse, il settore rischia il declino

Già nel mese di luglio 2024 l’ANAV ha partecipato al tavolo su trasporti e logistica convocato dal Ministro Salvini al fne di acquisire e discutere proposte per lo sviluppo dei comparti da valutare nell’ambito dei prossimi interventi legislativi ed economici, a partire dalla manovra di Bilancio 2025. L’Associazione ha quindi posto all’attenzione del Ministro gli interventi prioritari per il trasporto di persone con autobus. Si pone, innanzitutto, l’attenzione sulla necessità di incrementare la dotazione annua del Fondo nazionale TPL da destinare in via prioritaria all’adeguamento dei corrispettivi di servizio, e di adottare specifci interventi fnanziari per le Autonomie a Statuto speciale. A supporto di tale esigenza emergono dati inequivocabili, confermati anche dalle analisi effettuate dalle Regioni, che dimostrano che, al solo

aro energetico e spinta infattiva anno infammato i costi di gestione delle aziende di trasporto. rgente rivedere il ondo azionale rasporti.

fne di garantire il recupero dell’infazione pregressa e l’adeguamento all’infazione programmata 2024, occorre incrementare la dotazione annua del 2025 e degli anni successivi del FNT per almeno 800 mln di euro. A ciò si aggiunge il costo economico del rinnovo del CCNL autoferrotranvieri, scaduto lo scorso 31 dicembre 2023, e per il quale la piattaforma avanzata dalle Organizzazioni sindacali contiene una richiesta di aumento delle retribuzioni in misura del 18%, quantifcabile per il settore in un ulteriore costo annuo a regime di circa 900 mln di euro. Circa i criteri di riparto del Fondo stesso si ribadisce l’esigenza di calibrare i criteri per il 2025 e per gli anni successivi evitando

che si verifchino perdite di risorse per le diverse Regioni tra un esercizio fnanziario e il precedente, con inevitabili ripercussioni sui servizi offerti.

Altro tema posto in evidenza è quello dell’ammodernamento del parco autobus TPL e della transizione alle alimentazioni alternative, con la richiesta di una maggiore gradualità e di un approccio tecnologicamente neutro. In tal senso l’intervento più urgente è la rimodulazione del PSNMS, prevedendo per il secondo quinquennio di programmazione 2024-2028 la possibilità di fnanziamento anche di autobus ad alimentazione tradizionale/ibrida di ultima generazione. Con rifermento al trasporto commerciale di linea e di noleggio ANAV ha sollecitato l’adozione di ulteriori misure per favorire l’ammodernamento del parco autobus, tramite l’adozione di un piano strutturato e pluriennale

[Nicoletta Romagnuolo Responsabile Servizio trasporto commerciale, politiche fiscali e diritto d’impresa]

di sostegno, in particolare replicando le misure di incentivo agli investimenti nell’acquisto di autobus ad alta sostenibilità già sperimentato nel 2022 e che, con uno stanziamento di 50 milioni di euro, ha consentito il co-fnanziamento dell’acquisto di circa 1.200 autobus. L’Associazione ha chiesto che – anche a valere sulle risorse destinate alle amministrazioni centrali dello Stato per investimenti nella decarbonizzazione e sostenibilità – siano stanziati 50 milioni di euro annui per il triennio 2024-2026 volti a sostenere il rinnovo degli autobus delle aziende del settore. L’intervento avrebbe l’effetto di incentivare l’acquisto di circa 3.600 autobus contribuendo alla sostituzione di quasi 24% dei mezzi a gasolio di classe ambientale fno a euro IV.

Trasversale ed urgente, infne, la problematica della carenza conducenti di autobus, da affrontare con un pacchetto coordinato di misure volte a favorire il matching tra imprese e candidati, l’armonizzazione del riconoscimento delle qualifcazioni professionali rilasciate dai

Paesi terzi, la maggiore attrattività della professione e la fdelizzazione del personale. In questa direzione sono state promosse misure, in seno al Codice della strada e al Decreto Coesione, rispettivamente per la riduzione del limite anagrafco di accesso alla patente professionale e per ottimizzare il funzionamento del c.d. Bonus Patenti Giovani.

Parallelamente ANAV ha attivamente collaborato alla stesura del documento strategico elaborato da Confndustria, e tramesso all’attenzione del Ministro Salvini, contenente le proposte prioritarie della Confederazione per il settore dei trasporti. Nel documento confederativo hanno trovato ampio spazio le proposte di ANAV per il settore del trasporto persone con autobus.

Un’ulteriore iniziativa è stata assunta quindi dall’Associazione in vista della imminente impostazione della manovra di Bilancio 2025. In tale occasione ANAV è tornata a sollecitare un confronto urgente ai Ministri Salvini e Giorgetti, insieme anche con le Regioni, al fne di condividere gli interventi fnanziari da adottare per far fronte alla inadeguatezza delle risorse destinate al fnanziamento di parte corrente del trasporto pubblico locale e regionale e per sostenere lo sviluppo del trasporto commerciale di linea e di noleggio nell’ambito del Piano strategico nazionale sul turismo. In questo specifco contesto, l’Associazione non ha mancato di sollecitare la defnizione di una chiara strategia nazionale per le autostazioni che punti alla

realizzazione di nuove infrastrutture e all’ammodernamento di quelle già esistenti attraverso l’implementazione di soluzioni improntate alla sostenibilità, digitalizzazione e ad una progettazione degli spazi e dei servizi offerti adeguati alle esigenze dell’utenza. E nell’ottica di promuovere la mobilità collettiva su medie-lunghe distanze ANAV, come chiave di sviluppo di un sistema di trasporti effciente e sostenibile, ha richiamato altresì l’attenzione sulla necessità di estendere anche al settore del trasporto passeggeri le misure di riduzione dei pedaggi autostradali già da anni riconosciute alle imprese di trasporto merci.

Con le nuove regole del patto di stabilità, e con i dati più recenti sulla crescita del PIL meno incoraggianti delle attese, i margini della manovra di bilancio

sono molto stretti, anche perché il grosso delle risorse sembra essere già destinato alla conferma dei punti qualifcanti della manovra dello scorso anno, a partire dalla possibilità di rendere strutturale il taglio del cuneo fscale e la riforma delle tre aliquote Irpef. Solo per tali misure servono tra i 15 e i 20 miliardi. Poi serviranno ulteriori risorse per le altre priorità, priorità tra le quali non può essere ancora trascurato il trasporto collettivo di persone. L’alternativa realistica appare il declino del settore, con tutto ciò che ne conseguirebbe in termini di universalità del servizio, livelli occupazionali, qualità della vita, sostenibilità ambientale e per lo stesso processo di ammodernamento del Paese. ■

opra, a sinistra, atteo alvini, inistro delle infrastrutture e dei trasporti; pi a destra, iancarlo iorgetti, inistro dell economia e delle fnanze

Presentato il Position Paper ANAV

Si è tenuta il 1° ottobre scorso la seconda riunione della neocostituita Consulta dei costruttori, seguita a quella di insediamento dello scorso 4 giugno. Fra i temi trattati, di particolare importanza quello della transizione del settore dell’autobus, sul quale ANAV ha predisposto una bozza di Position Paper, illustrata dal presidente ANAV Nicola Biscotti, posta all’attenzione dei rappresentanti delle case costruttrici presenti alla riunione. Il documento ha messo in luce l’importanza di accelerare il rinnovo del parco circolante, la cui età media è ancora troppo elevata, puntando sì su tecnologie innovative ma anche in parte su quelle tradizionali, ad oggi comunque molto pulite e che per gli inferiori costi di acquisto permettono una maggiore sostituzione di autobus più vecchi e quindi una velocizzazione della riduzione delle emissioni inquinanti. Concretamente, come sottolineato nel Position Paper, sarebbe dunque quantomai importante aprire all’acquisto di veicoli diesel nel prossimo quinquennio del Piano Strategico Nazionale della Mobilità Sostenibile. Piano che, come noto, esclude dalla

Costruttori e l’A ssociazione al tavolo di una Consulta che rappresenta una prima italiana per un (vero) confronto sul futuro del settore

Romagnoli ] Responsabile Servizio impianti fissi, ambiente e affari tecnici

possibilità di fnanziamento i veicoli ad alimentazione diesel. Oltre ad un intervento normativo di questo tipo, è inoltre necessario un incremento delle risorse, sia per il TPL che per i servizi commerciali, dove le risorse stanziate hanno dato buoni frutti (anche se insuffcienti) e sarebbe dunque molto importante prevederne altre. Se prendiamo a riferimento il parco adibito a servizi di TPL ad esempio, come dimostrato dal recente studio presentato dal prof. Coppola al convegno ANAV tenutosi a Monopoli, a prescindere dalle strategie di investimento, dal 2026, in assenza di risorse aggiuntive, l’età media del parco circolante aumenterà nuovamente ed in particolare lo stanziamento di altri 500 milioni aggiuntivi rispetto a quelli attualmente disponibili permetterebbero almeno di mantenere l’età media del parco sotto i 10 anni.

A seguito dell’illustrazione del Position Paper si è aperto poi durante la riunione un confronto, utile al miglioramento del documento che è stato poi veicolato nei giorni successivi, congiuntamente ad una lettera condivisa da quasi tutti i costrut-

tori, al Ministro dei Trasporti Matteo Salvini. Nella lettera sono stati elencati i punti principali del position paper tra cui soprattutto la necessità di stanziamento di almeno ulteriori 500 milioni annui, ed è inoltre stato richiesto un urgente incontro. Successivamente, per dare pubblicità all’azione di lobby, è stato diramato uno specifco comunicato stampa. Altro argomento di discussione ha riguardato le paratie sugli autobus, per le quali è al momento vigente un obbligo di installazione su tutti i veicoli, anche quelli già in circolazione, entro il 1° gennaio 2026. In proposito, i costruttori hanno evidenziato la necessità di una migliore defnizione dei requisiti tecnici delle paratie, sia per una corretta progettazione delle soluzioni, che in alcuni casi sarebbero anche innovative (come quelle per gli autobus di classe II), sia per uniformare anche le procedure di immatricolazione presso le singole motorizzazioni e minimizzare i margini di discrezionalità dei singoli UMC. La seguente riunione in presenza è stata programmata per febbraio, salvo necessità di veloci riunioni a distanza. ■

[Francesco

EVENTI

[a cura di Roberta Proietti ]

VAICOLBUS SBARCA A PESARO, CAPITALE DELLA CULTURA 2024

Prosegue il viaggio itinerante della Campagna ideata da ANAV per accendere i rifettori sul mezzo di trasporto “autobus”. Grande successo di pubblico e tanti gli spunti di confronto

Nell’ambito della Settimana della Mobilità Sostenibile, che quest’anno ha avuto come tema “La condivisione degli spazi pubblici”, il 20 settembre scorso, presso la Sede di Confndustria Pesaro Urbino, ANAV ha lanciato la sua campagna di comunicazione “Vaicolbus: Insieme, Sicuri, Sostenibili”. L’iniziativa mira a promuovere il trasporto in autobus, evidenziando i suoi numerosi vantaggi: economico, confortevole, capillare, fessibile, sicuro e attento all’ambiente. La campagna, arricchita da un video diffuso a livello nazionale, punta a mostrare la versatilità dell’autobus in vari contesti, come il trasporto pubblico locale, scolastico, a lunga percorrenza e turistico. L’autobus è presentato come un mezzo sociale, inclusivo e sostenibile, adatto a tutte le fasce di popolazione e con un ridoto impatto ambientale, in piena sintonia con il tema centrale della Settimana della Mobilità Sostenibile di quest’anno. Numerose autorità hanno preso parte all’evento di presentazione patrocinato dal Comune di Pesaro, tra cui Nicola Biscotti, Presidente nazionale ANAV Lorenzo Fiorelli, Presidente della Sezione ANAV Marche Goffredo Brandoni, Assessore ai Trasporti e alle Infrastrutture della Regione Marche Sara Mengucci, Assessore alla Viabilità e Trasporto Pubblico del Comune di Pesaro e Matteo Ricci, Vicepresidente della Commissione Trasporti e Turismo del Parlamento Europeo. Nicola Biscotti, Presidente di ANAV, ha dichiarato: “Con questa campagna vogliamo promuovere il passaggio dalla mobilità privata a quella collettiva, sottolineando i vantaggi del trasporto in autobus. È un mezzo sicuro, inclusivo e sostenibile, cruciale per la mobilità condivisa, tema che rispecchia perfettamente l’idea di ‘condivisione degli spazi pubblici’ promossa quest’anno dalla Settimana della Mobilità Sostenibile”.

Sopra, due immagini del convegno VaiColBus di Pesaro organizzato in collaborazione con arc e e onfndustria esaro rbino.

Lorenzo Fiorelli ha aggiunto: “Dobbiamo continuare a puntare su sicurezza, sostenibilità e un quadro normativo chiaro. L’autobus si conferma il mezzo più economico, soprattutto sulle lunghe distanze, e con il minor impatto ambientale rispetto ad altri veicoli su strada, contribuendo solo al 0,7% delle emissioni di CO2. Un singolo autobus p tog i r a stra fno a a to oi i on not o i n f i p r a ri ion tra f o in ina nto p r a si rza stradale”.

Durante il dibattito, i relatori hanno sottolineato come investire nel trasporto collettivo signifca non solo meno traffco e inquinamento, ma anche una maggiore sicurezza stradale: l’autobus è il mezzo più sicuro tra quelli su strada, come confermato dal Piano Nazionale Sicurezza Stradale 2030.

Il successo della tappa di Pesaro, la quarta in ordine temporale dopo quelle di Firenze, Volandia e Barbaresco, è un’ulteriore dimostrazione di quanto il settore sia centrale e strategico per la vita quotidiana delle persone ma anche per l’economia del Paese. E i numeri lo dimostrano: oltre 6.000 aziende, 70.000 autobus e più di 100.000 addetti, generando un fatturato di 12 miliardi di euro, pari allo

Sopra, il Presidente Nicola Biscotti insieme a uciano itali.

0,5% del PIL nazionale. Con 5 miliardi di passeggeri trasportati ogni anno, questo comparto si dimostra un moltiplicatore di ricchezza: per ogni euro investito, il ritorno economico è di 1,5 euro. Un comparto, infne, centrale nel processo di transizione energetica in atto, con un impatto solo dello 0,7% sul totale delle emissioni climalteranti.

Avanti tutta, allora, il cammino di Vaicolbus prosegue, a riprova anche di quella territorialità e capillarità che sono caratteristiche distintive e peculiari di questa modalità di trasporto. ■

EVENTI

[a cura di Antonello Lucente

ASSEMBLEA CONFINDUSTRIA 2024:

CONIUGARE OBIETTIVI AMBIENTALI

E TUTELA DELLE IMPRESE

Il Presidente Orsini sollecita una revisione delle politiche energetiche europee, sostenendo una transizione più graduale. ANAV ribadisce, ancora una volta, l’importanza di includere a to a otore endoter ico nei nan ia enti in inea con a ne tra it tecno o ica

Un’Europa che deve “cambiare marcia” e l’Italia che deve realizzare “nuove scelte coraggiose”. Così il neo Presidente di Confndustria Emanuele Orsini ha sintetizzato in Assemblea confederale le diffcoltà e prospettive delle imprese e del Paese di fronte alle transizioni energetica, ambientale e digitale.

Le istanze principali per la manovra di bilancio 2025 si focalizzano su misure che possano aumentare la competitività e la produttività delle imprese, con l’esigenza di riforme e investimenti che consentano di guardare oltre il PNRR. E per la competitività del sistema produttivo italiano ed europeo è indispensabile una svolta sull’energia e una revisione profonda del Green deal. L’indipendenza energetica, ha evidenziato Orsini, è questione improcrastinabile e di sicurezza nazionale, così come serve un mercato unico dell’energia. In questo senso le sfde da affrontare per l’Europa a 27 sono ciclopiche, ma la decarbonizzazione inseguita anche al prezzo della deindustrializzazione è una debacle. Le politiche ambientali ed energetiche dell’Europa vanno profondamente riviste, impostando una transizione energetica più graduale e sostenibile per la nostra economia e il nostro sistema produttivo.

E gli allarmi lanciati dal Presidente di Confndustria sono stati accolti con sincera partecipazione dalla Premier Meloni che è tornata con forza sul concetto di neutralità tecnologica “abbiamo bisogno di tutte le tecnologie per trasformare l’economia da lineare a circolare”. Estremamente calzante in questo senso calzante l’esempio citato dell’addio al motore endotermico entro il 2035 e per il quale l’Italia ha opportunamente richiesto una rinegoziazione delle scadenze.

In questo contesto risulta quantomai attuale e avvalorata la posizione da tempo sostenuta da ANAV circa l’esigenza di rivalutare anche le politiche

l neo residente di onfndustria Emanuele Orsini, ricopre la carica di Presidente di Maranello Residence, tra le principali società controllate e collegate da Sistem Costruzioni e primo complesso residenziale dedicato al mondo del Cavallino Rampante.

nazionali di sostegno al rinnovo del parco autobus utilizzato nei servizi di trasporto pubblico, con una revisione dei piani di fnanziamento pluriennale già in essere affnché vengano superati gli attuali vincoli di destinazione delle risorse disponibili ai soli investimenti in mezzi ad alimentazione alternativa e sia consentito il fnanziamento anche di autobus ad alimentazione tradizionale/ ibrida di ultima generazione, nel rispetto del principio di neutralità tecnologica ed in considerazione del rilievo crescente assunto dai carburanti innovativi

da matrice biogenica, come l’HVO. Alla luce della profonda convergenza emersa nella Assise confndustriale su una transizione energetica più graduale e sostenibile sembrano ora aprirsi nuovi spazi di dialogo anche per il settore del trasporto con autobus. Si attende un segnale concreto l’occasione utile potrebbe essere l’aggiornamento del Piano Strategico Nazionale della Mobilità Sostenibile, consentendo per il secondo quinquennio di programmazione 2024-2028 anche il fnanziamento di autobus con motore endotermico. ■

IN AUTOBUS

IN MANI SICURE

[a cura di Ivan Poli ]

Nel segno della continuità si è aperto il nuovo corso in casa MAN Italia: Alessio Sani, forte di dieci anni di esperienza nel post-vendita, succede a David Siviero. E ha le idee chiare su come tenere il timone

Toscano di nascita, cinquantatré anni, due fgli, una laurea in ingegneria, tredici anni di esperienza in MAN Truc Bus Italia e da qualche mese anche un nuovo ruolo, quello di capobranco per la divisione bus tricolore del Leone di Monaco di Baviera Alessio Sani ha raccolto il testimone da David Siviero ed è il nuovo ead of Sales Product Bus di MAN.

Abbiamo avuto modo di conoscerlo meglio in occasione della festa per gli ottant’anni di ANAV e per Alessio è stato una sorta di ballo dei debuttanti, anche se debuttante non è, visto che dal 2011 al 2021 è stato Direttore After Sales e dal 2021 al luglio 2024 ha ricoperto il ruolo di ead of Strateg Net or Development.

Ora, per , è al volante del mondo bus Italia della casa tedesca, capace dal primo gennaio al 31 agosto di quest’anno di immatricolare 125 macchine, alle quali si devono sommare i 47 coach del brand Neoplan, per un totale dunque di 172 unità, che fanno di MAN uno dei top pla er sul mercato tricolore, capace di afferontare a viso aperto le sfde della transizione energetica.

A tal proposito, spiega Gli investimenti che abbiamo fatto e continuiamo a fare come costruttore per supportare la transizione energetica sono importanti, ma non sono gli unici. Non dimentichiamoci, infatti, il varo della Global Safety Regulation (Gsr) e gli investimenti legati al soddi-

sfacimento della direttiva stessa». Ecco, a tal proposito con l’entrata in vigore della Gsr e i nuovi Adas obbligatori, MAN ha aggiornato la gamma di bus e turistici con una nuova piattaforma elettronica, sistemi radar per l’angolo cieco, avanzamenti nelle tecnologie di frenata e innovazioni come il SafeStop (atto a rilevare se il conducente non è più in grado di controllare attivamente l’autobus) e l’EffcientCruise 3 (un programma di cambio marcia topografco promette un risparmio di carburante di un punto percentuale rispetto alla precedente generazione) che incrementano la sicurezza di autista e passeggeri e il corretto funzionamento del mezzo.

MAN, lo sappiamo bene, ha affrontato a petto in fuori la sfda delle trazioni alternative e con il suo Lion’s Cit E si è ritagliata una fetta di mercato importante nel Vecchio Continente l’anno passato si è posizionato al primo posto per immatricolazioni di e-bus in Europa, portando il pallottoliere a 780 unità, pari a un mar et share del 13,3%.

Per anni il post-vendita è stato il suo pane quotidiano e dieci anni come Direttore After-Sales portano in dote a Sani la consapevolezza che un Oem come MAN non è più solamente un mero fornitore di autobus, ma anche un fornitore di servizi di post-vendita, che hanno assunto ancor più importanza con le trazioni alternative, a partire

da quelle a batteria. E, dunque, precisa «In questo senso ci siamo organizzati al g io on na r t i ir a o f in autorizzate in Italia, di cui una decina sono nostri centri di assistenza diretta. In questo modo possiamo contare su una copertura territoriale capillare e il nostro impegno è quello di preparare al meglio la nostra rete alle nuove tecnologie. I MAN Center per operare devono ottenere una rtif a ion i o i it so o in sto modo possono essere in grado di metter mano al prodotto elettrico, sia in termini di competenze delle persone che, ovviamente, in termini di attrezzatura». ■

Alessio Sani, nuovo Head of Sales & Product Bus in MAN Truck & Bus Italia
S.p.A.

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PARLANO DI NOI

TPl. ANAV n u ienti le ri or e revi te ll le e i il n io

“La misura di 120 mln di euro prevista dall’articolo 97 del disegno di legge di bilancio per il solo anno 2025, recentemente approvato dal Governo, per quanto apprezzabile, è ampiament ins f i nt risp tto a sig n trasporto pubblico locale“.

È l’allarme lanciato il 24 ottobre scorso da ANAV, congiuntamente alle altre Associazioni del TPL, che ha sottolineato come la dotazione del Fondo abbia già subito per effetto dell’infazione una diminuzione di circa 800 mln di euro, cui si aggiungono le riduzioni dei ricavi del traffco per i perduranti effetti della pandemia. ANAV ha dunque sollecitato un incremento della dotazione del Fondo, anche al fne di mitigare gli effetti su diverse Regioni scaturenti dalle nuove modalità di riparto del Fondo, nonché in considerazione del confronto in atto per il rinnovo del contratto e della richiesta economica avanzata dalla controparte sindacale di ulteriori 900 mln circa.

TICKET BUS. BISCOTTI: nett ile un u ento el All’indomani della pubblicazione dell’or-

dinanza che triplica le tariffe di accesso dei bus turistici all’area semi-centrale di Roma per tutto il periodo del Giubileo, ANAV è intervenuta per chiedere di non discriminare un intero settore produttivo e una specifca categoria di clientela. “Mentre assistiamo al proliferare di nuove e tollerate forme di mobilità che invadono senza regole la Città, quali le “golf car ” –ha dichiarato il presidente Nicola Biscotti – la recente ordinanza commissariale di Roma Capitale, pur con il condivisibile obiettivo di ridurre la pressione sulle aree di maggior richiamo turistico-religioso, introduce, peraltro senza preavviso e consultazione delle parti sociali, un aumento spropositato e insostenibile del 200% delle tariffe di accesso dei bus turistici alla ZTL B che costringerà i vettori a sostare nelle aree periferiche della città, ovvero i pellegrini a desistere dal viaggio giubilare”.

ANAV ha chiesto dunque un ripensamento urgente della misura e una rapida adozione dell’atteso decreto del ministero dei trasporti sui massimali tariffari per l’accesso alle zone a traffco limitato.

TPL E TRANSIZIONE ENERGETICA, BISCOTTI: e e rio riv lut re l tr te i

Nicola Biscotti intervistato lo scorso mese di ottobre su Wave - Smart Mobility Magazine, ha ribadito l’importanza dell’autobus nel settore turistico, sottolineando il signifcativo contributo che offre alla mobilità turistica in tutte le sue diverse forme e il ruolo cruciale nella mobilità sostenibile. Il settore sconta tuttavia una grave ca-

renza di autisti, stimata in 8.000 unità che occorre affrontare con interventi concreti. “È necessario colmare il divario tra scuola e lavoro, ridurre il disallineamento tra domanda e offerta delle restrizioni per l’ottenimento delle patenti, nonché ridurre i costi elevati delle licenze e delle CQC. Inoltre, occorre trovare una soluzione al mancato ri onos i nto a if h tra guardando con attenzione al potenziale migratorio.” – ha detto Biscotti. Biscotti ha inoltre sottolineato la necessità di un approccio alla transizione energetica graduale, che preveda anche l’uso di tecnologie tradizionali supportate da combustibili a basso impatto carbonico e, dunque, di un aggiornamento del Piano Strategico Nazionale di Mobilità Sostenibile. ■

[a cura di Roberta Proietti]

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AUTOLINEE TOSCANE PROMUOVE LO SPORT

Autolinee Toscane collabora con Savino Del Bene Volley Scandicci per la stagione o rendo conti e a e o a ioni i ietti ai propri a onati e dipendenti

Autolinee Toscane promuove lo sport e sostiene la passione per la pallavolo di abbonati e dipendenti, per questo, per la stagione 2024/2025, ha stretto una collaborazione con la Savino Del Bene Volley Scandicci.

Nella stagione 2023-2024 la Savino Del Bene ha affrontato il suo decimo campionato consecutivo in Serie A1 e la CEV Champions League. Palazzo Wanny ha registrato una costante crescita di pubblico nell’arco delle ultime stagioni, con la Savino Del Bene che ha dato un nuovo impulso alla pallavolo locale e si è inserita di diritto nella ricca storia sportiva della città di Scandicci. I tifosi e gli amanti del volley, per raggiungere

il palazzetto dello sport e supportare le loro beniamine, hanno a disposizione quattro linee di bus.

Per Autolinee Toscane promuovere lo sport e consentire alle persone di avvicinarsi a una disciplina sportiva, anche attraverso la partecipazione a eventi sportivi, è utile per diffondere buone pratiche di vita e la cultura del benessere, anche per i suoi dipendenti, per generare un migliore equilibrio tra lavoro e vita privata oltre che per promuovere la scelta del servizio di Trasporto Pubblico Locale, non solo per gli spostamenti quotidiani casa-lavoro o casa-scuola, ma anche per gli spostamenti effettuati nel proprio tempo libero. L’azienda di trasporto pubblico toscana

Sopra, un autobus Mercedes Citaro per uso urbano della fotta di utolinee Toscane.

ha per questo intrapreso con la Savino del Bene Volley una collaborazione che si sviluppa su diversi fronti, a partire dalla possibilità per gli abbonati annuali e i dipendenti di “at” di acquistare l’abbonamento al campionato 2024/2025 a prezzo agevolato. Autolinee Toscane offre ad abbonati e dipendenti anche la possibilità di usufruire di agevolazioni su partite specifche, con biglietti a sconto messi a disposizione di volta in volta sul sito di “at”. Si è partiti con la prima di campionato del 5 ottobre scorso, con

il diritto a uno sconto dedicato, così come per il match di domenica 20 ottobre 2024 contro le Black Angels Perugia Volley.

L’accordo è promosso tramite la pagina web www.at-bus.it/savinodelbenevolley e tramite i canali digitali “at”, oltre che a bordo dei bus dove attualmente sono affssi i pendini dedicati. Agli abbonati in possesso di un titolo di viaggio annuale in corso di validità, al momento dell’acquisto, è richiesto di inserire nel carrello un codice sconto reperibile all’interno della pagina dedicata.

Per raggiungere il Palazzo Wanny, casa della Savino del Bene Volley in via del Cavallaccio a Scandicci, gli spettatori possono usare la linea 77 del servizio urbano di Firenze, la fermata “Cavallaccio Gentileschi” è proprio di fronte all’ingresso del Palazzetto. In alternativa ci sono anche le linee 5, 9 e 44. Dalla fermata “Signorelli Bramante” il palazzetto dello sport si raggiunge in 8 minuti a piedi.

Sport e attenzione all’ambiente vanno di pari passo per migliorare lo stile di vita. Mobilità sostenibile e trasporto pubblico, infatti, non a caso sono due punti imprescindibili nelle linee guida del governo perché un evento sportivo possa essere ritenuto a basso impatto ambientale. Che sia di grandi o piccole dimensioni, una manifestazione sportiva prevede lo spostamento di un certo numero di persone che utilizzano diffe -

Due foto realizzate in occasione della presentazione della Savino Del Bene Volley che si è svolta alla Rinascente di Firenze il 29 settembre scorso.

renti mezzi di trasporto, proprio come nel caso degli spettatori che devono raggiungere il Palazzetto dello Sport di Scandicci per assistere alle partite di volley della Savino Del Bene. La possibilità di arrivare facilmente nella sede della manifestazione gioca un ruolo importante nella riduzione dell’impatto di carbonio sull’ambiente. Un fattore chiave in questo scenario è costituito da una buona accessibilità al luogo dell’evento con un mezzo di trasporto a basso impatto ambientale come l’autobus, meno inquinante rispetto agli altri mezzi.

È costante il dialogo tra Autolinee Toscane e Savino del Bene Volley, con occasionali servizi di spostamento di team, staff e tifosi operati da “at”, come nel caso della presentazione della squadra che si è svolta alla Rinascente di Firenze. L’azienda di traporto pubblico ha gettato le basi per un rapporto duraturo con Savino Del Bene Volley; infatti, già è al lavoro per la stagione 2025/2026, per fornire un bus di “at” che sarà customizzato con una livrea di Savino Del Bene Volley per promuovere anche su strada il passaggio della squadra. ■

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[a cura di Paola Galantino ]

LA CORTE DI GIUSTIZIA UE INTERVIENE SULLE NORME PACCHETTO MOBILITÀ

La Corte di Giustizia Europea ha confermato gran parte delle disposizioni del Primo

Pacchetto Mobilità. Una norma che tende al miglioramento delle condizioni dei conducenti

Il Pacchetto Mobilità ha avuto un parto travagliato ma ancor di più dopo la sua entrata in vigore è stato “bersaglio” di ricorsi e franchi tiratori. Non sempre a torto, si badi. Lo scorso 4 ottobre 2024 la Corte di Giustizia Europa ha emesso un’importante sentenza - C-541/20 a C-555/20 - che riguarda proprio i ricorsi presentati da alcuni Paesi contro il Primo Pacchetto Mobilità, adottato nel 2020 dall’Unione Europea. I giudici hanno certo confermato la validità della maggior parte delle disposizioni del Pacchetto, ma hanno annullato l’obbligo per i veicoli di ritornare ogni otto settimane al centro operativo della società di trasporti, ritenendo che il legislatore dell’UE non avesse suffcienti informazioni per valutarne la proporzionalità.

I ricorsi - presentati da Lituania, Bulgaria, Romania, Cipro, Ungheria, Malta e Polonia (e in alcuni casi sostenuti da Belgio, Estonia e Lettonia) – riguardavano alcune tra le più importanti disposizioni del Pacchetto e, diciamolo, quelle con un più forte impatto restrittivo sul settore del trasporto merci: il divieto per i conducenti di fruire del riposo settimanale regolare o compensativo all’interno della veicolo; l’obbligo per le imprese di trasporto di organizzare il lavoro dei conducenti in modo che possano tornare al centro operativo dell’impresa o al loro luogo di residenza ogni tre o quattro settimane per godere del riposo settimanale regolare o compensativo; l’anticipo della data di entrata in vigore dell’obbligo di installare tachigraf intelligenti di seconda generazione; l’obbligo per i veicoli utilizzati nel trasporto internazionale di tornare ogni otto settimane al centro operativo nel Paese di stabilimento; il periodo di attesa di quattro giorni, durante il quale gli autotrasportatori non residenti non possono effettuare operazioni di cabotaggio nello stesso Stato membro dopo aver completato un ciclo di cabotaggio la classifcazione dei conducenti come “lavoratori distaccati”

durante le operazioni di cabotaggio, trasporti tra Stati membri diversi (operazioni di “cross trade”) o alcune operazioni di trasporto combinato, con conseguente applicazione delle condizioni di lavoro in vigore nello Stato membro ospitante. Fermo rimanendo, quindi, che molte delle disposizioni oggetto di pronunciamento afferiscono il settore del trasporto merci piuttosto che quello del trasporto passeggeri che qui a noi interessa, la tematica relativa all’obbligo per le imprese di trasporto di organizzare il lavoro dei conducenti fnalizzato al loro rientro in Stato, ha certo un impatto organizzativo non da poco anche per le imprese del trasporto persone. Con la sentenza in parola, quindi, la Corte respinge i ricorsi, ad eccezione di quelli diretti contro tale obbligo, che quindi viene annullato: il Parlamento e il Consiglio non hanno dimostrato di aver avuto a disposizione, al momento dell’adozione di tale misura, informa ioni s ffcienti er oterne valutare la proporzionalità. È evidente che le norme del 1° Pacchetto Mobilità, alla luce della sentenza, andrebbero lette come se la disposizione sul rientro entro le otto settimane non fosse mai stata contemplata. Tra l’altro, visto il motivo dell’annullamento, ci appare incerto l’avvio, in sede UE, di un ulteriore tentativo di regolamentare tale aspetto.

La Corte, si badi, ha respinto la maggior

parte delle contestazioni, “difendendo” il corpus normativo e affermando che il Pacchetto Mobilità mira a bilanciare meglio gli interessi dei conducenti, migliorando le loro condizioni sociali di lavoro, e quelli dei datori di lavoro, garantendo condizioni commerciali eque. La Corte ha ritenuto che il legislatore dell’UE avesse agito nei limiti del suo margine di discrezionalità e che le nuove regole fossero proporzionate agli obiettivi perseguiti. Per quanto riguarda le norme sul distacco, il legislatore dell’UE ha tenuto conto, per ogni tipo di operazione di trasporto su strada, del legame tra il servizio fornito e lo Stato membro ospitante o lo Stato membro di stabilimento, al fne di trovare un giusto equilibrio tra i vari interessi coinvolti. Tali norme non sono state modifcate, per quanto riguarda i trasporti di cabotaggio, dal Pacchetto Mobilità e derivavano già, in sostanza, dal quadro normativo precedente per quanto riguarda i trasporti “cross trade”. Mentre scriviamo nelle stanze di Bruxelles si sta già lavorando ad analisi e approfondimenti dell’impatto della sentenza, che praticamente cancella anche ogni specifca e chiarimento pubblicato in materia dalla Commissione Europea, e la questione sarà certamente tra gli argomenti della prossima sessione seminariale curata da ANAV a vantaggio delle Associate. ■

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[a cura di Francesco Romagnoli ]

SICUREZZA STRADALE: ANCORA LONTANO L’OBIETTIVO UE

“ZERO VITTIME” ENTRO IL 2050

Nel 2023, 20.400 persone sono morte in incidenti stradali, con una riduzione dell’1% rispetto al 2022. L’UE non è ancora in linea con l’obiettivo di dimezzare le vittime entro il 2030

Sono stati recentemente pubblicati dalla Commissione Europea i dati delle vittime causate da incidenti stradali nel 2023 nel vecchio continente. In particolare, durante l’anno passato 20.400 persone hanno perso la vita in incidenti stradali in tutta l’UE, valore analogo a quello dell’anno precedente, in quanto inferiore solo dell’1%. In termini relativi, rapportando dunque i numeri citati alla popolazione, il dato di mortalità risulta essere di 46 decessi per milione di abitanti. Sebbene la tendenza a più lungo termine mostri una riduzione del 10% rispetto al 2019, l’attuale tasso di diminuzione è inferiore all’obiettivo intermedio dell’UE di dimezzare le vittime della strada e i feriti gravi entro il 2030, che richiede una riduzione annua del 4,5%.

Dalla lettura dei dati disaggregati per Paese, emerge come i progressi continuano a essere molto disomogenei tra gli Stati membri Repubblica Ceca, Cipro, Polonia, Romania e Finlandia hanno registrato i valori più bassi

dall’inizio delle rilevazioni moderne. La Polonia ha registrato un calo del 35% del numero di vittime tra il 2019 e il 2023, mentre l’Irlanda un aumento del 32%. Disomogenei sono peraltro anche i valori dei decessi rapportati alla popolazione, con uno squilibrio evidente fra i Paesi membri dell’Unione Europea. La classifca generale dei tassi di mortalità dei Paesi non è cambiata in modo signifcativo Svezia e Danimarca continuano ad avere le strade più sicure, con, rispettivamente, 22 e 26 decessi per milione di abitanti, mentre Bulgaria e Romania, nonostante i miglioramenti, hanno registrato i tassi più elevati con, rispettivamente, 82 e 81 decessi per milione di abitanti nel 2023.

Per quanto riguarda l’Italia, il nostro Paese, con circa 3.000 vittime, si registra un numero di decessi rispetto al 2022 inferiore del 4%, riduzione corrispondente a quella del 2019. Con riferimento alla media 2017-2019 invece, le vittime sono state l’8% in meno. Dai dati riportati dalla Commissio -

ne Europea emerge di fatto che attualmente ogni settimana circa 400 persone muoiono in incidenti stradali sulle strade europee. L’UE si sta adoperando per conseguire l’obiettivo “zero vittime” volto ad azzerare le vittime della strada e i feriti gravi entro il 2050. Sebbene la Commissione sia stata un forte motore di azione a livello dell’UE, il raggiungimento di questo obiettivo richiede di agire in modo collaborativo anche a livello nazionale e locale. Il numero annuo di vittime della strada si è quasi dimezzato tra il 2001 e il 2010, ma i progressi hanno subito un rallentamento dall’inizio degli anni Dieci.

I dati pubblicati a inizio ottobre rappresentano il numero defnitivo di vittime della strada per il 2023, a seguito della pubblicazione dei dati preliminari nel marzo 2024. I dati preliminari relativi al primo semestre del 2024 indicano che il numero di morti sulle strade dell’UE è rimasto stabile rispetto allo stesso periodo del 2023. ■

Da oggi la compravendita di autobus diventa semplice, veloce e trasparente.

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ESTERI Flash

[a cura di Roberta Proietti]

PAESI

INTERBUS:

Il 1° ottobre è entrato in vigore il Protocollo dell’Accordo relativo ai servizi internazionali occasionali di trasporto di viaggiatori effettuati con autobus (accordo Interbus) riguardante i servizi internazionali regolari e i servizi internazionali regolari specializzati di trasporto di viaggiatori effettuati con

PARIGI:

Parigi ha annunciato l’entrata in vigore di una zona a traffco limitato ( TL) nell’autunno del 2024. La zona, la cui entrata in vigore era prevista prima dell’estate ma che è stata successivamente posticipata per consentire le Olimpiadi, sarà nel 1° arrondissement e in parte del 5°, 6° e 7° a nord di Boulevard St.Germain. Non sarà consentito il traffco di attraversamento. Dal 2026 la TL sarà estesa in tutti gli arrondissement di Parigi. Saranno interessati al divieto tutti i veicoli, anche stranieri, con la sola eccezione di: i veicoli di interesse generale prioritario o che benefciano di agevolazioni di passaggio; i veicoli del Ministero della Difesa (quelli non contrassegnati dovranno presentare la prova); i veicoli del trasporto pubblico; taxi e auto con conducente (VTC, con contrassegno), car sharing. L’implemen-

REGNO UNITO:

Il Regno Unito ha introdotto l’obbligo di un’autorizzazione di viaggio elettronica (ETA) applicabile ai cittadini che non necessitano di un visto per visitare il Regno Unito (esclusi i cittadini britannici e irlandesi). La data di inizio varia a seconda della nazionalità ed è al momento attuata per i cittadini dei paesi del GCC (i cittadini dell’UE possono invece richiedere un ETA a partire dal 5 marzo 2025 e viaggiare

ENTRATA IN VIGORE DEL PROTOCOLLO RIGUARDANTE I SERVIZI

INTERNAZIONALI REGOLARI E REGOLARI SPECIALIZZATI

autobus. Questo Protocollo amplia l’ambito di applicazione dell’accordo Interbus mediante l’applicazione di disposizioni che stabiliscono le procedure per i servizi regolari e i servizi regolari specializzati soggetti ad autorizzazione. Le disposizioni del Protocollo sostituiscono, dun -

que, le pertinenti disposizioni degli accordi bilaterali conclusi tra le parti contraenti e tra le parti contraenti e gli Stati membri dell’Unione europea. Ad oggi, il Protocollo è stato approvato o ratificato dall’Unione europea, dalla Moldova e dalla Bosnia-Erzegovina.

PROSSIMA IMPLEMENTAZIONE DI UNA ZONA A TRAFFICO

LIMITATO NEL CENTRO CITTÀ

tazione di una zona a traffco limitato è conseguente la condanna della Francia, nel 2019, da parte della Corte di giustizia

dell’Unione europea (CGUE), per mancato rispetto delle normative europee sulla qualità dell’aria.

OBBLIGO DI UN’AUTORIZZAZIONE DI VIAGGIO DAL 2 APRILE 2025

nel Regno Unito con un ETA a partire dal 2 aprile 2025). Un ETA è richiesto anche quando si transita nel Regno Unito e si rimane nell’area di transito internazionale. Inoltre, allo stato attuale, l’ETA è richiesta in Irlanda del Nord in arrivo dall’Irlanda, a meno che non si risieda in Irlanda. L’ETA ha un costo di £10 a persona (pagabile da tutte le età) ed ha una validità di 2 anni o fno alla scadenza del docu -

mento di viaggio, ad esempio il passaporto, a seconda di quale evento si verifchi per primo. Sono consentite più iscrizioni durante il periodo di validità. L’ETA consente di viaggiare in tutti i paesi del Regno Unito ed è collegato al documento di viaggio, ovvero il passaporto. La richiesta avviene tramite app mobile dedicata o on line (il processo differisce tra app mobile e online).

CAT: TRADIZIONE E INNOVAZIONE NEL TICKETING, LA VISIONE DI SAURO ROSSI

La CAT oltre a sviluppare soluzioni in proprio, come lo Smart Fare System, è ora rivenditore di Mikroelektronica, leader europeo del settore della bigliettazione elettronica

“Ho deciso di scommettere su CAT, perché la sua lunga storia mi ha fatto percepire un grande potenziale.” Con queste parole, Sauro Rossi, amministratore unico di CAT, racconta la sua esperienza alla guida di un’azienda che ha saputo evolversi nel corso degli anni senza perdere le proprie radici.

Con oltre 40 anni nel settore del ticketing per i trasporti pubblici, CAT ha costruito un nome rispettato nel mercato italiano e internazionale, offrendo soluzioni innovative per la gestione del trasporto pubblico.

“CAT ha una storia che parla da sola,” afferma Rossi. “La nostra tradizione è solida, ma la vera forza sta nella nostra capacità di innovare e adattarci a un mercato in continuo cambiamento.”

Uno dei passi chiave è stata la partnership con Mikroelektronika, leader europeo nella bigliettazione elettronica. Grazie a questa collaborazione, CAT è ora rivenditore autorizzato dei prodotti Mikroelektronika, tra cui dispositivi avanzati come obliteratrici e sistemi di pagamento, installati in molte città italiane. “Collaborare con un partner di tale calibro ci ha permesso di ampliare la nostra offerta e di diventare un punto di riferimento per le aziende di trasporto che vogliono migliorare l’esperienza dei passeggeri,” afferma Rossi. CAT non è solo un distributore di tecnologia. Negli ultimi anni, l’azienda

ha sviluppato una soluzione propria: lo Smart Fare System, una console on-board compatta che rappresenta un signifcativo passo in avanti nella gestione del trasporto pubblico. “Lo Smart Fare System è progettato per ss r s p i f i nt ,” spiega Rossi. “Abbiamo creato una console che offre funzionalità avanzate per la bigliettazione e di facile uso per il personale a bordo, ottimizzando così le operazioni per una miglior esperienza di viaggio.” uesto approccio innovativo rifette l’impegno di CAT verso il futuro, con un focus sulla digitalizzazione e sostenibilità. “I l mondo del trasporto pubblico sta cambiando rapidamente,” continua Rossi. “Le città si orientano verso soluzioni di smart mobility, riducendo l’impatto a i nta s p if an o a sso ai

servizi di trasporto. Noi di CAT vogliamo essere protagonisti di questo cambiamento, supportando la transizione verso sistemi digitali e sostenibili.”

CAT non si limita a fornire dispositivi tecnologici, ma è anche attivamente coinvolta nell’integrazione con i sistemi AFC (Automatic Fare Collection) e nelle applicazioni MaaS (Mobility as a Service). “Crediamo che il futuro del trasporto pubblico risieda in soluzioni che rendano la mobilità più semplice e orientata agli utenti,” sottolinea Rossi. “I nostri dispositivi e software sono progettati per facilitare la transizione verso una mobilità più sostenibile .”

Nonostante le sfde di un settore in continua evoluzione, Rossi guarda al futuro con ottimismo. “Innovare è essenziale, a ant n r a a it a f a i it altrettanto importante. Questo richiede investimenti in ricerca e sviluppo e un impegno costante per restare aggiornati sulle tecnologie emergenti.”

Guardando avanti, CAT punta a consolidare la sua posizione come partner di fducia per le aziende del trasporto pubblico, sia in Italia che all’estero. “Il nostro obiettivo è continuare a crescere, espandere il nostro portafoglio di soluzioni e rafforzare la nostra presenza internazionale. Sono convinto che, con la nostra esperienza e il nostro spirito innovativo, riusciremo a costruire un futuro in cui CAT sarà sinonimo di eccellenza nel ticketing e nella mobilità” conclude Rossi. ■

LA GRANDE CAMPAGNA DI COMUNICAZIONE ANAV

Uno spazio unico ed esclusivo a disposizione di tutte le aziende associate

Il Blog “Vaicolbus” è uno degli strumenti della grande campagna di comunicazione ANAV. È uno spazio unico ed esclusivo a disposizione di tutte le aziende associate che lavorano con grande passione e grandi sacrifci sul territorio nazionale e non solo. Se sei associato ANAV e vuoi raccontarci le attività della tua azienda, scrivici! Saremo lieti di pubblicare un articolo sul Blog vaicolbus.it.

L’indirizzo a cui inviare i materiali è: cafaro@anav.it o proietti@anav.it

AUTOSERVIZI RICCITELLI, CLICBUS: IL SERVIZIO A CHIAMATA, GRATUITO E APERTO A TUTTI DEL QUARTIERE MASSIMINA

Dal 4 settembre è partita a Roma la sperimentazione di ClicBus, il servizio innovativo, gratuito, accessibile a tutti e attivo 7 giorni su 7, festivi inclusi, dalle 5,30 alle 24,00, gestito da Autoservizi Riccitelli, che non prevede un percorso prefssato all’interno del quartiere né fermate predefnite, ma si adatta in modo fessibile alle richieste di spostamento dell’utenza, per soddisfare al meglio le diverse esigenze di trasporto

individuale. Il servizio si aggiunge alle linee bus della zona per aumentare l’offerta di trasporto per gli spostamenti interni al quartiere Massimina e da/verso la Stazione ferroviaria Aurelia. Le vetture a chiamata trasportano fno a 8 persone e sono predisposte per il trasporto di una carrozzina, assicurando un servizio inclusivo anche per i passeggeri a ridotta capacità motoria. Basta scaricare l’app ClicBus, registrarsi inserendo i propri

dati personali e prenotare la corsa specifcando punto di partenza, destinazione e orario.

Punto di riferimento nel settore del trasporto di persone, l’azienda Castano Turismo ha celebrato lo scorso mese di settembre il suo 90° anniversario a Volandia, per festeggiare i risultati raggiunti nei novant’anni di storia aziendale. Nata con l’idea pionieristica di fornire un semplice servizio di trasporto pubblico che collegasse i paesi di Somma Lombardo al mercato di Varese, Castano è cresciuta fno a diventare un vero e proprio punto di riferimento nel settore, con una presenza ormai consolidata nella Provincia di Varese per poi espandersi nell’interland milanese, a Malpensa, in tutta Italia ed anche in Europa con tour e viaggi.

L’evento ha offerto anche un’esposizione dei veicoli della moderna fotta aziendale, un parco mezzi all’avanguardia che conta oltre 45 veicoli,

tutti Euro 6, con un’età massima di quattro anni, in linea con l’impegno dell’azienda verso la sostenibilità ambientale e la qualità del servizio.

AUTOSERVIZI TROIANI, 16 NUOVI EBUS PER IL TPL ROMANO

Dopo l’immissione in servizio dei 40 autobus nuovi ibridi dello scorso gennaio, Autoservizi Troiani ha presentato il 16 settembre scorso i primi 10 nuovi autobus completamente elettrici che, compatibilmente con le

tempistiche di rilascio da parte della casa fornitrice, diventeranno 40 entro la fne di quest’anno. Prosegue dunque l’importante investimento che Autoservizi Troiani sta sostenendo per decarbonizzare la propria fotta e contribuire alla sostenibilità ambientale.

I nuovi bus elettrici contribuiscono in modo decisivo ad una maggiore sostenibilità grazie alle seguenti caratteristiche:

■ totale assenza di emissioni di CO2 e di polveri sottili in area urbana;

■ consistente riduzione dell’inquinamento acustico;

■ prevalente ricarica dei mezzi con energia proveniente al 100% da fonti rinnovabili;

■ forte riduzione del rumore e delle vibrazioni interne al veicolo, con annesso maggior confort dei passeggeri e della qualità del lavoro per il personale addetto alla guida;

■ totale riciclabilità delle batterie installate sugli autobus;

■ maggiore sicurezza nelle manovre con sistema di rilevamento frontale, nelle svolte e in retromarcia.

AUTOLINEE VARESINE, UNA FLOTTA TRA

LE PIÙ GIOVANI D’ITALIA

Il trasporto urbano di Varese diventa ancora più sostenibile con i nove bus elettrici acquistati dal Comune di Varese con i fondi del PNRR, per un valore di 5 milioni di euro, ottenuti grazie ai progetti presentati per lo sviluppo di una

mobilità sempre più sostenibile e moderna.

I nuovi bus elettrici di Autolinee Varesine sono ora in servizio anche sulle linee ordinarie del tpl varesino–in particolare la linea E -, dopo un primo periodo di rodaggio esclusivamente sulle corse di rinforzo scolastico (servizi per la Prefettura/Questura e licei di Masnago).

Prosegue dunque la svolta green di Varese ma anche quella del potenziamento del trasporto pubblico. I nuovi bus sono in servizio soprattutto negli orari degli studenti per aumentare l’offerta di trasporto. Ma verranno comunque impiegati su tutta la rete cittadina.

I nuovi bus sono modelli full electric, silenziosi, privi di emissioni, dal design moderno, a basso costo di esercizio e con la possibilità di utilizzo fno a 24 ore consecutive. Inoltre, sono dotati di soluzioni tecniche innovative e all’avanguardia per favorire la mobilità sostenibile cittadina.

BUS magazine

BIMESTRALE DI POLITICA E CULTURA DEI TRASPORTI

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IL TRASPORTO INTERURBANO DIVENTA SOSTENIBILE

ECOLOGICO

Meno particolato, meno NOX, meno rumore

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Convenienza economica del gas naturale

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FACILE PASSAGGIO AL GAS NATURALE

Altezza del veicolo, numero posti a sedere e vano bagagli come il modello diesel

Motore Cursor 9 CNG con la stessa potenza e coppia

Stessa autonomia di oltre 600 km grazie a 4 serbatoi CNG da 375 litri

ESPERIENZA NEL TRASPORTO A GAS NATURALE

Oltre 20 anni di esperienza e leadership IVECO nella tecnologia CNG

Quasi 6.000 autobus a gas naturale in servizio in Europa

Leader nell’Unione Europea nel segmento interurbano

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