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nuovi materiali
La rigenerazione delle infrastrutture
Adriano Reggia, Giovanni Plizzari Università di Brescia Alessandro Morbi Italcementi SpA; Heidelberg Cement Group
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La rete stradale italiana mostra già da molti anni chiari segni di inadeguatezza rispetto alle mutate esigenze di trasporto delle nuove forme di mobilità ed alle esigenze di conservazione delle opere d’arte stradali. Nel caso dei ponti in calcestruzzo armato, la corrosione delle barre di armatura appare, di gran lunga, la più rilevante causa di deterioramento. Alcune scelte progettuali, comunemente adottate qualche decennio fa, sono considerate oggi critiche sia per la lor resistenza che per la loro durabilità. Inoltre, il panorama delle infrastrutture stradali è reso ancora più critico dall’aumento del numero di trasporti eccezionali, cresciuto negli ultimi anni con l’obiettivo di ridurre i costi di trasporto delle merci pesanti. In questo contesto critico, tristemente evidenziato dal crollo di alcuni ponti avvenuto negli ultimi anni, la necessità di sostituire o intervenire sulle infrastrutture esistenti è diventata oggi una necessità per le amministrazioni (pubbliche e private) che gestiscono le reti stradali, riconosciuta anche nell’ambito del Piano nazionale di ripresa e resilienza (Pnrr). In particolare, è necessario che le amministrazioni abbiano un quadro dettagliato dello stato di conservazione delle infrastrutture e una stima realistica delle loro prestazioni effettive e della vita di servizio residua. Al fine di regolamentare l’utilizzo di materiali innovativi per il ripristino il Consiglio superiore dei Lavori pubblici (Csllpp) ha recentemente approvato diverse Linee Guida per la qualificazione dei materiali innovativi per la realizzazione di nuove strutture ed il ripristino di quelle esistenti. Fra questi nuovi materiali, il calcestruzzo fibrorinforzato ad alte prestazioni (Hpfrc) è caratterizzato da elevate prestazioni meccaniche, elevata lavorabilità e durabilità. Il calcestruzzo Hpfrc può appartenere alle classi di resistenza a compressione C70/85, C80/95 e C90/105 e, in alcuni casi, avere un comportamento in-
Figura 1: Stato “ante operam” della struttura
Figura 2: Stato “post operam” della struttura crudente in trazione. Grazie alla sua ridottissima porosità, il calcestruzzo Hpfrc è particolarmente adatto per costruzioni nei contesti più impegnativi per la durabilità. Tra le applicazioni più recenti del Hpfrc per la riqualificazione/riabilitazione dei ponti, si può citare l’incamiciatura di pile e di travi e il rinforzo di impalcati attraverso la realizzazione di nuovo strato dello spessore di pochi centimetri (per non incrementare il peso dell’impalcato) con proprietà meccaniche e durabilità molto superiori a quelle del calcestruzzo esistente. Le caratteristiche prestazionali del materiale consentono di incrementare la resistenza degli elementi strutturali e di adeguarli alle richieste normative attuali. Inoltre, le caratteristiche di durabilità del materiale consentono di proteggere le
strutture esistenti e di incrementarne la durata oltre la vita nominale di progetto. L’Hpfrc è stato utilizzato con successo nell’ambito di un progetto finanziato dalla Regione Lombardia sulla Mobilità Sostenibile e Resiliente (Mo.So.Re), per la riabilitazione strutturale di due ponti stradali in calcestruzzo armato caratterizzati da un generale stato di degrado materico (Figura 1), con distacchi superficiali del calcestruzzo e diffusa corrosione delle armature (ormai esposte all’ambiente esterno). L’intervento di riabilitazione strutturale ha previsto la rimozione del calcestruzzo degradato dalla superficie degli elementi strutturali principali, l’accurata pulizia delle armature corrose (con l’eventuale integrazione delle armature maggiormente deteriorate) e la realizzazione di un nuovo rivestimento di calcestruzzo Hpfrc per le travi, i pilastri e i cordoli (Figura 2). Questo approccio progettuale ha consentito di mantenere lo schema statico della costruzione esistente, migliorandone la capacità portante (anche nei confronti delle azioni sismiche) e la durabilità. Le soluzioni che prevedono l’impiego di calcestruzzo Hpfrc stanno riscontrando un crescente interesse fra i progettisti, alcuni dei quali le hanno già impiegate per la riabilitazione del Ponte di Oliero Valbrenta e del Ponte Vecchio a Magenta (MI). In quest’ultimo caso l’Hpfrc è stato utilizzato per l’adeguamento sismico di un ponte in muratura attraverso l’esecuzione di un sottile strato di rinforzo all’estradosso dell’arco esistente. In conclusione, si ribadisce che la tecnologia del calcestruzzo mette oggi a disposizione materiali molto performanti, particolarmente adatti anche per la riabilitazione delle strutture e delle infrastrutture esistenti. Tra queste i ponti svolgono un ruolo rilevantissimo per la sicurezza ma anche per l’economia nazionale che richiede il trasporto di merci in una rete stradale efficiente e sicura. I calcestruzzi rinforzati ad alte prestazioni forniscono una risposta a questa esigenza, ripristinando la sicurezza del ponte ed incrementandone la vita residua di servizio, anche in presenza di azioni sismiche.
L’innovativo calcestruzzo fibrorinforzato ad alte prestazioni (Hpfrc) è stato utilizzato con successo per la riabilitazione strutturale di due ponti stradali in calcestruzzo armato caratterizzati da un generale stato di degrado materico
Superbonus 110% «senza pensieri»
Network & Knowledge, società tra professionisti iscritta all’Albo dei Dottori Commercialisti e degli Esperti Contabili, stringe una partnership con Ance Brescia per aiutare, insieme all’Associazione costruttori, le imprese edili meno strutturate a gestire, per conto dei loro Committenti, contratti di appalto aventi ad oggetto interventi associati alle agevolazioni edilizie (Superbonus 110% per efficientamento energetico e interventi antisismici, recupero del patrimonio al 50%, bonus facciate al 90% e interventi di riqualificazione energetica al 50-65%). NK affianca le Imprese curando gli aspetti fiscali, legali e finanziari dell’intera operazione, partendo dall’analisi dell’intervento fino alla pratica di cessione del credito, il tutto in stretta collaborazione con i tecnici incaricati del progetto. NK si propone infatti come soggetto di riferimento unico, d’intesa con Ance Brescia, per le Imprese meno strutturate assistendole in tutto il processo: 1) nell’analisi di pre-fattibilità iniziale per la verifica dell’esistenza delle condizioni richieste dalla normativa in vigore per accedere ad una o più agevolazioni edilizie, con la conseguente stima del risparmio fiscale potenziale; 2) nella predisposizione della contrattualistica con i Committenti e le Imprese subappaltatrici; 3) nella richiesta di affidamenti bancari per soddisfare le esigenze finanziarie del cantiere; 4) nella gestione dello sconto in fattura (modalità tecniche e fatturazione); 5) nella richiesta a Istituti Bancari o a Poste Italiane di plafond per l’acquisto del credito originato dalla sconto in fattura; 6) nell’assistenza al caricamento di tutta la documentazione sulla piattaforma dell’Istituto Bancario; 7) nella pratica di cessione del credito successiva allo sconto in fattura e al rilascio del visto di conformità.
Nella sostanza, NK ha l’obiettivo di permettere all’impresa, che non è strutturata con un proprio apparato tecnico e amministrativo, di concentrarsi su quello che meglio sa fare, ovvero la realizzazione dell’intervento, potendo contare su un Partner “a portata di mano” che si occupa per lei di tutti gli aspetti burocratici legali allo sconto in fattura e alla successiva cessione del credito, mettendola così nelle condizioni di accettare lavori che, altrimenti, andrebbero ad appannaggio delle società concorrenti più strutturate.
Tutte le competenze integrate della nostra Società sono infatti messe al servizio delle Imprese per governare a 360 gradi le procedure di ottenimento del beneficio fiscale e per assisterle in ogni problematica che potrebbe emergere nelle varie fasi dell’intervento, evitando future e spiacevoli contestazioni, e consentendo all’Impresa di lavorare serenamente “senza pensieri”.