“A.E.G.I.” ASCI
GRUPPO SCOUT
ESPLORATORI E GUIDE D’TALIA
MERANO TERZO
BOLLETTINO DI VITA SCOUT
n. 06 - marzo 2014
IO PER RESTARE INFORMATO LEG(G)O SEMPRE “M3”! FAI ANCHE TE COME ME!
M3 - Bollettino di vita Scout - N. 06 marzo 2014 il presente bollettino è stampato gratuitamente senza vincolo periodico, dedicato a tutti i soci del Gruppo e alle loro famiglie, agli amici, ai simpatizzanti e a tutti i curiosi. in copertina: “la premiazione dei 1° classificati: LEGO SCOUT MERANO 3®” (carnevale di Sinigo - 02.03.2014) *******
Vi sono molti uomini che si unirebbero a noi [Capi] se solo sapessero quanto valido sarebbe il loro aiuto e quanto naturale e attraente è il nostro lavoro. - Baden-Powell IL MERANO 3 LI STA ALLORA ASPETTANDO! - Stefano ******* BRANCO “PARETE ROSSA” SESTIGLIA LUPI BIANCHI - Gabriele - Dennis - Iacopo - Elia - Alessandro
CERCHIO “DELLA GIOIA”
SESTIGLIA LUPI BRUNI - Lorenzo - Andrè - Luca - Samuele - Andrea
“aspiranti” Lupetti, ora “mascotte”: Francesco. “aspiranti” Coccinelle: Magdalena. -
SQUADRIGLIA AQUILA CSq. Daniela VCSq. Veronica Claudia Noemi
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SQUADRIGLIA TIGRE Antonio Dominik Andreas
Gruppo AEGI (Asci - Esploratori e Guide d’Italia) MERANO TERZO - “Decor Carmeli” sede fiscale: piazza S.Vigilio, 16 - 39012 Merano (BZ) luogo e giorno settimanale delle attività: SINIGO, sul sagrato della chiesa parrocchiale tutti i sabati dalle 14.30 alle 16.30 (Lupetti e Coccinelle) dalle 15.00 alle 19.00 (Guide e Esploratori) Capo Gruppo: Stefano Mantovan telefono: 320-0115051 sito associativo: www.esploratorieguideditalia.org PATTUGLIA DI REDAZIONE: IL KAJAK
SESTIGLIA ROSSA Serena Greta Aurora Gloria Angelique Nicolle Noemi
“BRUNA LA FIAMMA, BRUNO IL FAZZOLETTO, COLOR DEI MONTI VERSO CUI MARCIAMO
DEL GIGLIO BIANCO SPLENDIDO è IL RICAMO, SIMILE A QUELLO D’OR CHE ABBIAM SUL PETTO
SIAMO IL TERZO DI MERANO GRUPPO DEGLI ESPLORATOR! RISO SCHIETTO ALLEGRO E SANO ED ABBIAMO ARDITO IL CUOR!!!”
LOSCOUTISMOèGRANDEGIOCOALL’APERTOADATTOATUTTIENONHACONTROINDICAZIONI. Èadattoabambiniebambinein età elementare(LupettieCoccinelle) Èaltrettantoefficaceperragazzieragazzein età“media”e“superiore”(sonogli Esploratoriele Guide)
Malo èancoradipiù perle personein etàadulta,senzalimitedietà (sonoiCavalieriele DamediS.Giorgio ediCapi) SE HAI VOGLIA DI PARTECIPARE ANCHE TE AL GRANDE GIOCO DELLO SCOUTISMO, ALLORA ... PROVA A PRENDERCI!
PER QUALSIASI GENERE DI INFORMAZIONE CHIAMARE STEFANO (320-0115051).
IL “TABERNACOLO” E LO SCOUT Lo scout è per natura un esploratore! Vuole conoscere e soprattutto scoprire, anche attraverso segni e tracce, il significato delle cose ed anzitutto delle parole. Una delle parole misteriose che incontra più volte nella sua avventura è appunto questa: tabernacolo. È una parola che ha molti agganci con la vita scout. La usavano infatti i romani per indicare una tenda mobile o un accampamento. Quando poi nel secolo IV uno di questi romani, un famoso studioso di Sacra Scrittura di nome Girolamo, si mise a tradurre tutta la Bibbia dall’ebraico e dal greco nella sua lingua latina, usò il termine tabernacolo per indicare quel santuario mobile - formato da tendaggi - che gli israeliti portavano con se nel loro pellegrinare durante l’esodo dall’Egitto verso la Terra promessa. In questo santuario, che era formato da due spazi separati da un telo, nella parte chiamata il “Sancta Sanctorum” o la “Shekhinah”, gli ebrei custodivano le cose più sacre, come l’arca dell’Alleanza che aveva un coperchio dove due cherubini d’oro, collocati a sinistra e a destra, stavano in un profondo inchino verso l’interno dove c’erano i Dieci Comandamenti e la manna. I Comandamenti sono la legge che permette ad un popolo di vivere nella pace e nell’abbondanza; la manna, ricordava il cibo speciale con il quale Dio aveva nutrito il popolo durante l’attraversata del deserto. Tutto il resto dello spazio indicava la Presenza del Signore. E nei nostri tempi? Che cosa significa la parola tabernacolo? Quando la usiamo? Quando un esploratore entra oggi in una chiesa, butta il suo sguardo a vedere se i suoi occhi riescono a trovare la fiammella rossa… “Eccola”! E lì, accanto, c’è il tabernacolo e dietro la sua porticina, a volte coperta da un telo che ci ricorda il telo del “Sancta Sanctorum”, un contenitore il ciborio - che contiene Gesù eucarestia: cioè quel Corpo sacrificato e risorto di Gesù che si è fatto presente durante la S. Messa nel pane consacrato. Il sacerdote lo ha deposto lì dopo la S. Comunione per permettere che durante il giorno qualche amico di Gesù venga ad adorarlo. Può diventare anche necessario se qualche ammalato volesse riceverlo a casa, soprattutto se fosse vicino alla morte. Perché questo nome: Tabernacolo? Lo scout, come ogni cristiano, vive in questa vita come un pellegrino in cammino verso la Vita eterna. Ha bisogno che ci sia sempre la “presenza” dell’Emmanuele (= “il Dio con noi”) ad accompagnarlo ed a fortificarlo, a suggerirli le leggi della vita. Gesù eucarestia è poi la sua “manna” perché è Lui stesso che dice: “Chi mangia di me, vive di me”.“Chi mangia di me, ha la Vita Eterna”. Il tabernacolo è quindi la tenda che viene sempre con noi, portandoci appresso l’Amico Gesù, che ci parla e ci nutre!
BALOO
del Branco della PARETE ROSSA d. Pier Giorgio Pagina. 4
M3 CARNEVALE DI SINIGO 2014 Anche quest’anno il Gruppo Scout del Merano 3 ha preso parte alla tradizionale sfilata dei carri allegorici organizzata a Sinigo, ma questa edizione verrà ricordata in maniera particolare proprio per la vittoria del Gruppo; una vittoria che è di tutti perché tutti hanno dato il loro aiuto. In assemblea di Gruppo, tenuta in gennaio, i convenuti approvavano come tema l’idea originale proposta dalla Capo Sq. dell’Aquila del “LEGO”, da cui, facile a dirsi, l’intuizione di organizzare il “LegoScout” che avrebbe potuto lanciare un nuovo tema per l’intramontabile gioco a mattoncini. Da quel giorno, con i validi aiuti di Marchetto, Alessia, Daniele, Giorgio e Tonj, i ragazzi ed i bambini si sono svincolati tra i colori ed i pennelli, mentre il team dei grandi, con l’aiuto della colla a caldo, realizzava i vestiti di cartone ed il resto della coreografia, tra cui il pennone dell’alzabandiera originalmente realizzato con rotoli di cartone ed un bivacco. Tra un colpo di pennello, una risata, ed anche il piacere di incontrarsi per fare un bel carro, il Merano 3 si è presentato domenica 2 marzo per prendere parte alla sfilata, questo non prima di risolvere la problematica dell’ultima ora legata alla mancata consegna di un carro. Il tempo, grazie al cielo, ha tenuto ed ha permesso il buon esito della manifestazione. Al “via” da parte degli organizzatori, la banda del “Lego-Scout” composta da 24 elementi, tra cui gli Esploratori e le Guide sul carro, i Lupetti e le Coccinelle a seguito, si è diretta lungo il percorso tracciato per la sfilata raggiungendo una piazza calda ed affollata. Terminata la sfilata, una volta riconsegnati i “figli” ai rispettivi genitori, si è atteso in piazza l’esito della giuria che ha voluto premiare gli Scout per l’originalità, la bellezza e la presentazione della loro idea. Sapevamo di aver fatto un bel lavoro, perché tutti noi ci avevamo lavorato ormai da settimane e lasciando spazio alla mano d’opera dei ragazzi, ma il vedersi premiati dal Vice sindaco accorso alla manifestazione in maschera e ricevere la luce dei riflettori puntati addosso ci ha fatto veramente piacere, tanto che la vittoria è stata metabolizzata dai “grandi” soltanto in tarda serata, e cioè non dopo aver ripulito il carro, ringraziato il centro giovani Tilt per averci permesso di lasciare del materiale da portare al macero, ed aver sistemato il magazzino che in queste settimane accoglieva i nostri lavori. Sentiamo di dover particolarmente ringraziare Dennis che ci ha gratuitamente messo a disposizione il magazzino, Vincenzo, Linda, Silvia e Consuelo, che pur non facendo parte del Gruppo, stanno iniziando a farlo ora, ed a Tonj. Il trofeo, consegnatoci durante la premiazione, resterà in nostro possesso fino al prossimo anno. Che “scherzo” che hanno combinato questa volta gli Scout. Hanno vinto! Ma a carnevale, si sa: ogni scherzo vale!
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DAL VERDE AL … VIOLA Cari fratellini, una preda a chi mi saprà dire che giorno era il 5 marzo! … vedo sguardi persi nel vuoto, perciò ve lo dirò io, ma drizzate bene le orecchie: il 5 marzo era mercoledì, ma non un mercoledì qualsiasi, un mercoledì tutto speciale. Era mercoledì delle ceneri, il giorno che segna la fine del carnevale e ci fa voltare pagina verso un lungo periodo che dovrebbe aiutarci per prepararci alla Festa di Pasqua. Qualche giorno prima, tutti insieme avevamo vinto la sfilata di carnevale, di cui sono sicuro tutti voi ne siete stati contenti ed avrete conservato lo splendido articolo uscito sull’Alto Adige. Con l’entusiasmo della festa di carnevale, Akela, mercoledì 5, uscendo dal lavoro ha pensato bene di dirigersi verso un’altra “festa”, la Messa speciale che è stata celebrata per la ricorrenza delle ceneri, ed è rimasto dispiaciuto a non vedere nessuno di voi, e se ne è un poco rattristato. Lo so! Forse qualcuno di voi starà pensando a qualche scusa per giustificare la sua assenza, forse qualcun altro è stato male o è andato via con la famiglia per le vacanze invernali, quindi non sentitevi sgridati, ma Akela ci tiene a farvi sapere che anche se il 5 marzo non ha potuto augurare a nessuno il suo Buona Caccia, o il suo Buon Volo, vi ha pensato e vi ha portato tutti con se. Certo è, e ne sono assolutamente sicuro, che nemmeno ai più piccoli del nostro Branco sarebbe sfuggita una particolarità: dal verde, colore che caratterizza i periodi “ordinari” siamo passati ad un viola intenso, colore che se vi ricordate avevamo lasciato con il Natale e che aveva caratterizzato il tempo d’Avvento. Questi colori di cui sto parlando, e già ce lo aveva spiegato con un gioco Baloo, caratterizzano durante l’anno dei particolari momenti. Il colore viola ci ricorda la penitenza e l’attesa. Il significato del mercoledì delle ceneri, caratterizzato da questo colore, è quello di cominciare a vivere il tempo della Quaresima con questo spirito, per cercare di vincere il nostro interesse a cose di poco valore per dedicarci di più all’”ascolto”, degli altri e soprattutto della Parola di Dio. Durante l’omelia (termine che suona meglio di “predica”), d. Salvatore che celebrava assieme a Baloo la S.Messa ci ha detto come poter vivere bene questo tempo di Quaresima. Ha detto che va vissuto in 3 cose: 1. il digiuno, cioè facendo a meno di qualche brutta abitudine quotidiana e rinunciando a qualche cosa di rinunciabile; 2. la penitenza, cioè investendo un pochino del nostro tempo per chiederci dove abbiamo potuto trattare male Gesù e per chiedergli scusa in modo da poterci riavvicinare a Lui; 3. la preghiera, cioè cercando di trovare il tempo di parlare personalmente con Gesù è partecipando alla S.Messa per pregare assieme a tutta la Comunità. Fratellini! Pensate di potercela fare a vivere questo tempo di Quaresima tentando di impegnarvi a vivere questi 3 momenti? Akela crede che se ci proverete, riuscirete a comprendere meglio quale sacrificio ha fatto Gesù per ciascuno di noi e di quante brutte abitudini o brutti consigli ha fatto meno per compiere il suo dovere. Come il migliore dei Lupetti, Gesù ha fatto “del suo meglio”, e come la migliore delle Coccinelle (che tanto staranno leggendo questo articolo) ha risposto “eccomi” al compito che gli era stato affidato. Tra un paio di settimane, se mai avremo cercato di vivere i 3 momenti consigliati da d. Salvatore per vivere bene questo tempo di Quaresima, incontreremo Gesù maltrattato, ingiustamente accusato, torturato, preso in giro, sputato ed inchiodato fisicamente sulla croce dove, fino all’ultimo tutti lo deridevano invitandolo, se veramente era il Figlio di Dio, a scendere da quella croce, potremmo magari percepire la grandezza del suo Sacrificio. In questo modo, qualsiasi altro nostro sacrificio vissuto durante questa nostra Quaresima sarà niente in confronto a quanto ha liberamente passato Gesù per noi, ma ci riavvicinerà a Lui come amici e potremmo prenderlo ad esempio come il più grande di tutti i Capi. Mi raccomando, fratellini. Akela vi porta sempre con se ed ha fiducia in ciascuno di voi. Voi cercate di mantenere l’impegno di sforzarvi di vivere questo tempo di Quaresima come si addice ad un vero Lupetto del nostro Branco.
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della PARETE ROSSA
GIOCHI GIUNGLA … PER LUPETTI IN GAMBA! Buona Caccia a tutti quelli che rispettano la Legge della Giungla! Colora il disegno e poi, se te lo ricordi, vai a raccontare a mamma e papà di come Mowgli trattò un giorno quel grosso prepotente di Shere-Khan. Inutile dire che i Lupetti che coloreranno meglio il disegno di Akela riceveranno una bella preda succulenta.
******* CANTANDO … ALLA LUNA PIENA Cari Lupetti! Ci sembra giusto ripassare anche assieme a voi il Canto della Promessa, in modo da poterlo insegnare anche ai nuovi fratellini. Forza, allora. Prendiamo un bel respiro e scaldiamo le nostre “ugole”.
IL CANTO DELLA PROMESSA
Davanti a Te m'impegno con tutto il cuor diventerò tuo paggio o mio Signor.
Rit.
Io voglio amarti sempre sempre più e la Promessa mia proteggi Tu.
Voglio esser Tuo Lupetto per divenir più tardi Esploratore per servir. A Te Gesù che amo obbedirò a me dimenticando ti ascolterò Pagina. 7
CARE LE MIE COCCINELLE Carissime Coccinelle. Voi tutte sapete che al momento della vostra Promessa vi impegnate a rispettare la Legge del Cerchio che è composta da ben 7 articoli, esattamente quanti sono i punti neri di una coccinella. Questi articoli, ormai, li sappiamo a memoria, ma com’è che dicono? …, mi sembra che… ah, sì, dicono questo: 1. 2. 3. 4. 5. 6. 7.
LA COCCINELLA È SEMPRE UBBIDIENTE LA COCCINELLA È SEMPRE SINCERA LA COCCINELLA VUOL BENE A TUTTI LA COCCINELLA È SEMPRE CONTENTA LA COCCINELLA SA RENDERSI UTILE LA COCCINELLA È ORDINATA LA COCCINELLA CONOSCE E AMA PIANTE E ANIMALI
Lo sapete? È proprio una bella Legge la nostra. A volte un poco difficile da rispettare, ma credo che non esista Coccinella al mondo che non si impegni nel volerla osservarla. Guai!!! Riuscite ad immaginare come sarebbe la nostra Famiglia Felice se ciascuna di noi non s’impegnasse ad osservare la Legge? Sarebbe un vero disastro. Ecco perché ho voluto verificare, facendovi uno scherzetto, se la conoscevate, … anche perché tra poco a qualcuna di voi spunteranno le ali da Coccinella, ed allora si sentirà raccontare dalle sue sorelline di come i Sentieri del Prato, del Bosco e della Montagna l’aiuteranno a crescere per diventare una bambina in gamba e perché no? Una vera Guida promettente! Qualcuna di voi, poi, dovrà cercare di impegnarsi al massimo per poter cogliere al più presto il fiore del Mughetto. Mi riferisco ad Aurora e Gloria. Il Mughetto è il fiore della “gioia”, sapete? Perciò da voi ci si aspetta che sarete sempre contente, e per questo dovete ancora dimostrare quanto volete bene a tutti, anche a chi, a volte, vi fa qualche dispetto! Alle nostre Coccinellone, invece, non possiamo che augurarle il nostro più grande urlo di Buon Volo, per poter presto cogliere, risalendo il Sentiero della Montagna, il fiore della genziana. Ma per questo, mie care, dovete impegnarvi a conquistare nel frattempo, almeno le Specialità di Ambulanziera e quella di Amica delle piante. Mi risponderete: - ma noi non conosciamo le prove per la specialità di Amica delle piante! – e dite bene, perché quelle di Ambulanziera le abbiamo viste negli ultimi 2 numeri di M3. Allora, rizzate bene le antenne e vedete un poco cosa vi si chiede per conquistarvi il brevetto. Cosa dire? Buon Volo a tutte quante!
GIÒ ******* PROVE PER LA SPECIALITÀ DI “AMICA DELLE PIANTE” 1. Aver fatto la raccolta di almeno 7 esemplari di piante e saperne i nomi e le caratteristiche. 2. Conoscere e riconoscere 5 alberi, fra cui qualche sempre-verde. 3. Descrivere la flora osservata in una passeggiata in due diverse epoche dell’anno. Pagina. 8
GIOCHI DI “ALICE” … LA COCCINELLA FELICE Buon Volo! Questo è un gioco per Cocci che stanno per aprire le loro ali e diventare delle vere e proprie Coccinelle! Risalite le funi che collegano i nodi alle loro utilità e nomi. Poi, correte a prendere il vostro cordino personale ed allenatevi a rifarli. Buon divertimento e tanta GIOIA a tutte! La vostra sorellina ALICE
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IL CANTA COCCI Carissime! Anche questa volta è giunta l’ora degli stornelli!!! Siccome qualcuna di voi diventerà presto una Coccinella, abbiamo pensato di proporvi il Canto della Promessa, in modo da esercitarci per il giorno delle cerimonie.
CANTO DELLA PROMESSA SEGUENDO LA TUA LEGGE AL MOTTO TUO FEDEL LE ALI APRI AL VENTO NOI VOLEREMO INSIEM. RICORDA POI NEL TUO VOLO CHE UN SOLO CERCHIO CI TIEN. INTATTA NEL TUO CUORE LA TUA PROMESSA MANTIEN.
2) DAMMI LA MAN, SORELLA INSIEME VOGLIAM VOLAR IN GRAN CATENA UNITE NESSUN CI POTRÀ SEPARAR. 3) DALL'ALTO DIO CI VEDE CI GUIDA SUL SUO SENTIER O COCCINELLA SERBA LA TUA PROMESSA NEL CUOR. Pagina. 9
CACCIA / VOLO INVERNALE Quest’anno è stato un anno molto particolare, caratterizzato da tanta neve in montagna, e sebbene a noi la neve piace, quando è troppa può essere pericolosa e la cosa non è passata inosservata dai Vecchi Lupi che hanno preferito organizzare una giornata all’aperto piuttosto di correre il rischio. Così, domenica 9 febbraio, al rientro di Akela ed Hathi dalla partecipazione all’Assemblea del Centro Studi Baden-Powell di Firenze, tutto il Branco ed il Cerchio si è riunito per vivere questa esperienza. La mattinata è stata caratterizzata dalla danza giungla di Baloo, da giochi tecnici sui nodi e di squadra. Alle 10.45, dopo essersi sistemate le “pellicce” arruffate dall’attività, ci si è diretti in chiesa per partecipare alla S.Messa ed al termine della funzione, fedele come sempre, la giungla era pronta ad aspettarci. Siamo andati in tana (la baracca), ed abbiamo consumato i nostri panini e la torta che ci era stata fatta da una mamma con tanto affetto, affetto che abbiamo ricambiato consumando 1 delle 2 torte che ci erano state generosamente preparate. Dopo il pranzo il Lupetti e le Coccinelle si sono messi, pennelli alla mano, a continuare a dipingere i vestiti per il carnevale, grazie anche all’aiuto di Babbo Lupo. Pulita la tana ci si districati in capriole, rotolamenti e salti con la corda. La Caccia ed il Volo vissuto si è concluso con la consegna della prima stella (finalmente!) per diversi fratellini del nostro Branco, e la consegna del Mughetto a Greta ed il brevetto di Nuotatrice (la prima specialità del nostro Cerchio) a Serena. “È stata una cosa ben fatta”, ma altre attività ci aspetteranno! *******
FESTA DI DON BOSCO La giornata dedicata a d. Bosco ricorre ogni anno al 31 di gennaio. Siccome il 31 gennaio era un venerdì, in via del tutto eccezionale la parrocchia si è attivata per permettere di festeggiare in maniera adeguata la figura di S. Giovanni Bosco, decidendo di organizzare la ricorrenza con i bambini ed i ragazzi sabato 1 febbraio. In questo modo, il nostro Gruppo è stato invitato ed in via organizzativa, Akela è stato contatto da Paola per la programmazione dei giochi con i bambini. I giochi sono stati vissuti all’interno della sala dell’oratorio ed ha visto la partecipazione di parecchi bambini: Lupetti, Coccinelle, bambini dell’oratorio ed amici. I bambini sono stati raggruppati in 3 squadre piuttosto corpose ed hanno dato vita a diversi giochi, al termine di ogni gioco, la squadra vincitrice aveva il privilegio si staccare un pezzo puzzle che nascondeva la faccia di d. Bosco, fino a scoprire veramente la figura del Santo. Dopo una buona merenda, tutti insieme si è partecipato alla S.Messa, animata dal coro ed accompagnata da strumenti elettronici e dalla batteria. Al termine della funzione, i ragazzi, tra cui gli Esploratori e le Guide, si sono fermati per gustare un buon piatto di pastasciutta e chiudere così la ricorrenza. Ringraziamo la parrocchia, il coro, i cuochi e chiunque ha permesso la festa. Pagina.10
Il PUNTINO VERDE Un vecchio detto contadino recita: “ogni erba che la varda in su, la gà la sò virtù”. Vero, ma … non di tutte le erbe si può farne un fascio. Sono a proporvi un “viaggio” nel meraviglioso mondo vegetale per passarvi qualche semplice notizia che consentirà, con ciò che si può trovare in natura, di organizzare almeno un pasto completo e, perché no, preparare qualche rimedio per una piccola farmacia “fai-da-te”. Cominciamo col dire che in natura si trovano le cosiddette MALERBE (quelle infestanti, tossiche/velenose e comunque preferibilmente non utilizzabili, perché dannose per l’organismo) e quelle OFFICINALI (benefiche e curative). Quest’ultimo termine ha origini lontane nel tempo: già gli antichi romani infatti, facevano riferimento a piante o erbe con le quali si poteva “OPUS FACERE” ovvero si lavoravano e trasformavano per ottenere prodotti commestibili e/o terapeutici. “Che cosa si lavora e trasforma di una pianta?” … è presto detto: radici, foglie, fusti, fiori, frutti, semi e talvolta cortecce. Ognuna di queste parti ha un suo periodo di raccolta ottimale detto “periodo balsamico” che sarebbe opportuno rispettare per poter raccogliere, conservare ed utilizzare una maggior quantità di linfe benefiche e di qualità. Il periodo balsamico è da considerarsi in base alle stagioni, alle fasi della luna (come influenza le maree, ha lo stesso effetto sui liquidi di ogni pianta) e, cosa che vi sembrerà strana, in base al segno zodiacale dei rispettivi giorni. -
FIORI: primavera/estate, luna crescente o piena, gemelli – bilancia – acquario; FOGLIE: primavera/estate, luna crescente o piena, pesci – cancro – scorpione; FRUTTI: estate/autunno, luna crescente o piena, ariete – leone – sagittario; RADICI: autunno, luna calante o nuova, toro – vergine – capricorno; FUSTI: da primavera ad autunno, luna crescente insieme al resto della pianta; SEMI: tarda estate e autunno, luna crescente quando cadono da soli; CORTECCE: in autunno, luna crescente insieme a parti della pianta.
IMPORTANTE: raccogliere sempre e solo ciò che si conosce MOLTO BENE, esclusivamente la quantità e la parte necessaria alla preparazione e SENZA ROVINARE l’habitat o compromettere la crescita delle piante prelevate. Come quando spegniamo un fuoco ne cancelliamo le tracce, in ugual maniera non si dovrebbe notare dove abbiamo raccolto foglie, frutti o quant’altro. Alla prossima e Buona Caccia
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22 FEBBRAIO – GIORNATA DEL RICORDO Vorrei rimandare tutti i curiosi a cercare i perché esiste nel mondo Scout, ormai da quasi un secolo, la “giornata del ricordo” o “del pensiero”, per invitarli a riflettere di quanto i giovani siano sempre stati sensibili ad aiutare il prossimo anche da un punta di vista economico. Pensate: 1 semplice Penny per la diffusione ed il sostentamento dello Scoutismo nei Paesi poveri e nelle realtà danneggiate ed impoverite nel corso della Guerra Mondiale. Questo impegno di servizio “solidale” mi rilancia inevitabilmente a meditare sulla triste situazione che coinvolge numerose famiglie dei dipendenti (o exdipendenti) della MEMC e di come la nostra Comunità di Sinigo si stia, nel suo limite, prodigando. Sensibilità che si riflette spontaneamente anche nel nostro Gruppo.“Tutto il mondo è paese” si usa dire! Bene! Allora vuol dire che tutti siamo disposti a lasciarlo un po’ migliore di come non lo avevamo trovato al nostro risveglio… quindi, senza volerlo, siamo tutti un poco Scout nel nostro animo.Che la “giornata del pensiero” possa aiutarci a pensare quanto Scout c’è in ciascuno di noi. In occasione del 22 febbraio presentiamo l’articolo di un nostro vecchio Capo che il Gruppo del Merano 3 pubblicò in una passata gestione dei suoi bollettini di Gruppo. Il 22 febbraio del 1857, nasceva il fondatore dello scoutismo: Robert Stephenson Smith Baden-Powell, chiamato più familiarmente dagli Scout di tutto il mondo con le sole iniziali B.-P. Questo uomo, di straordinario carisma e di spirito nobile, con la sua geniale e allo stesso tempo semplice intuizione, dette la possibilità a milioni e milioni di ragazzi di vivere e crescere nell’esperienza di vita che è lo Scoutismo. Da grande uomo di mondo, quando fu giunto per lui il momento di invecchiare scelse di ritornare in Africa, dove vi morì. Come tante altre persone, che in vita ebbero modo di fare del bene per gli altri, riposa in una tomba spoglia in confronto alle sue gesta di eroe nazionale e mondiale. Sulla sua lapide, che spicca dal terreno con lo splendido Monte Kenya a farne da sfondo, vi sono riportate queste semplici parole: “Robert Baden-Powell, Primo Scout del mondo”. Da moltissimi anni, è tradizione nel mondo Scout, ricordare in modo particolare il suo fondatore. La data scelta per questo evento cade con la sua data di nascita, ovvero il 22 febbraio, che casualmente è la stessa di sua moglie: “Olivia – Lady B.-P.”! Ricordati, di pensare anche te a B.-P., e immaginatelo là, con il suo inseparabile cappellone, il suo rassicurante sorriso che spicca dai suoi baffetti, il capo chino, lo sguardo gentile e le mani appoggiate sul suo bastone mentre ti dice: “Forza! Non arrenderti alle difficoltà! Sono il sale della vita, sai? Quale sapore avrebbe altrimenti la nostra esistenza?Quando una difficoltà ti capiterà davanti, prendi un bel respiro e buttatici dentro! Vedrai che da quella prospettiva ti sembrerà tutto diverso! Guarda me! Ne ho affrontate tante di difficoltà, ma…ricorda: Una volta Scout, sempre Scout! … o almeno finché Dio avrà questo piacere”. Il prossimo 22 febbraio, quando ti troverai solo nel silenzio della sua casa, pensa a quanto sto per dirti: prima di lasciarci per rispondere alla chiamata del Grande Capo, B.-P. ha voluto lasciare un messaggio anche per te, che stai leggendo! Il messaggio dice che come Scout dobbiamo raggiungere la felicità e dice anche come fare: procurandola agli altri. Buona Caccia B.-P.! Sorridici sempre, nascosto all’ombra dei nostri fuochi di bivacco e, …, naturalmente: tanti auguri!
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USCITA DI RIPARTO AL BIOTPO DI LAZAGO Puntuali come sempre, alle 9:00 davanti al sagrato della chiesa, domenica 23 febbraio il Riparto si è radunato per vivere un’uscita. Un modo come un altro ma decisamente Scout per festeggiare la “giornata del ricordo” che ricorreva il 22 febbraio. Attrezzati di uniforme e zaini le Sq. sono partite alla volta del biotopo di Lazago, conosciuto da molti come “da Fritz”. Qui la Sq. Aquila ha preceduto, per necessità di programma, la Tigre che già si era impegnata ad onorare la partecipazione al concorso nazionale “Azimut”, ed aveva stabilito di vivere la sua B.A. di Squadriglia. Una volta riuniti (verso le 11:00 ca.), le Sq. hanno provveduto a montare il loro angolo e a cucinarsi individualmente il pasto, e trattandosi di un biotopo, perciò di una zona protetta, il pranzo è stato cucinato su dei semplici fornelletti a gas. A seguire si sono effettuati dei calchi in gesso di tracce di animale e si è fatto pratica con la tecnica suggerita da B.-P. su S.p.R. per la stima della larghezza di un fiume. Una sfida a scalpo ed un’esercitazione di segnalazione a distanza con bandierine hanno coronato l’attività proposta e vissuta con un certo stile dall’Aquila e dalla Tigre. Alle 16:40, nuovamente sul sagrato della chiesa, il Riparto si è salutato con un sorriso sulle labbra ed il cuore contento per l’esperienza vissuta. Anche se la giornata verrà ricordata come la “prima” giornata di primavera dopo un lungo periodo di nevicate e di piogge, è corretto registrare l’assenza di qualcuno per malattia. Anche d. Piergiorgio non è potuto essere dei nostri perché già impegnato in parrocchia. Come si dice in questi casi? Beh! C’è sempre possibilità di vivere attività all’aperto e sempre ne continueremo a viverne, specie ora che sta tornando il caldo, ma è anche vero che ogni attività rimane un’esperienza in sé unica e che vale la pena di vivere. Con pioggia, vento o sole, la primavera sta tornando e noi ci siamo soltanto gustati l’antipasto di quanto potremmo vivere da qui ad agosto, quando parteciperemo con tutto il Riparto all’EuroCamp 2014 di Bassano Romano, assieme a ca. altri 1800 Scout e Guide provenienti da tutta Europa. Anche in questo caso: noi ci saremo e chi non ci sarà non potrà raccontare di aver vissuto tale esperienza e dovrà accontentarsi di sentire i nostri racconti.
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IL “CURIOSO”
PIANO E NOTIZIE DELLE ATTIVITÀ DEGNE DI NOTA PROGRAMMATE E SVOLTE DA GENNAIO A MARZO 2014
Data Venerdì 24 gennaio
Attività
Branca CAPI / CAVALIERI E DAME DI S.GIORGIO
Assemblea di Gruppo
Festa di d. Bosco – attività insieme ai gruppi della parrocchia 7 – 8 febbraio Assemblea del Centro Studi Baden-Powell a Firenze Domenica 9 febbraio Caccia / Volo Sabato 22 febbraio “Giornata del ricordo” B.A. (Buona Azione) Sq. Tigre – Uscita di Riparto al Domenica 23 febbraio biotopo di Lazago (da “Fritz”) Domenica 2 marzo Festa di carnevale di Sinigo Mercoledì 5 marzo “le ceneri” – inizio della Quaresima Sabato 1 febbraio
7 – 8 – 9 marzo
Assemblea generale nazionale A.E.G.I. a Roma
Sabato 15 marzo
Ripresa delle attività a seguito delle vacanze di carnevale
TUTTE CAPI SOCI DEL CENTRO LUPETTI – COCCINELLE TUTTE GUIDE / ESPLORATORI TUTTE CAPI BREVETTATI AVENTE DIRITTO TUTTE
ALTRE NOTIZIE -
La Squadriglia Tigre è ufficialmente iscritta al concorso nazionale AZIMUT. Sul sito associativo (www.esploratorieguideditalia.org) è possibile seguire a tempo reale il concorso e i nostri ragazzi. In occasione della Caccia del 9 febbraio i seguenti Lupetti conquistano la Prima Stella: Lorenzo, Luca, Iacopo, Dennis, Andrè. In occasione del Volo del 9 febbraio Greta riceve il Mughetto e Serena il brevetto di Nuotatrice. Se ancora non fosse chiaro, il Gruppo ha vinto la sfilata del Carnevale di Sinigo.
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PER I ROVER, I CAVALIERI E LE DAME DI S.GIORGIO (ma anche per tutti gli adulti o giovani in ascolto) Per ritornare alle origini, abbiamo pensato bene di presentare uno scritto di Baden-Powell estrapolato da “Taccuino”. Una delle crisi che colpisce lo Scoutismo ed il suo sviluppo non è solo quella che i giovani hanno tante attrazioni e che spesso non prendono l’offerta che il Metodo offre come una potenzialità per lo sviluppo della loro persona, e con esso, naturalmente i genitori che ne sono i primi educatori, ma è anche quella della carenza di Capi. Il Gruppo sta cercando di organizzare degli incontri formativi nella speranza di formare i Capi che già stanno dando il loro contributo, ma anche per aprire questa possibilità di servizio a chiunque. Riprendendo, per tanto, il tema lanciato nella seconda pagina del nostro bollettino, presentiamo il seguente scritto, sperando che B.-P. potrà aiutarci. ESSERE CAPI Essere capi è la chiave del successo: ma le doti del capo sono difficili da definire, e i capi difficili da trovare. Ho spesso dichiarato che “ogni sciocco può essere un comandante ed un uomo addestrato può spesso divenire un istruttore; ma un capo è un po' come un poeta: capi si nasce, non si diventa”. Si può dire, comunque, che vi sono quattro punti essenziali da ricercare in un capo: 1) deve avere una fede ed una fiducia sconfinate nella giustezza della sua causa, in modo che i suoi seguaci ne restino contagiati e condividano il suo fanatismo; 2) deve possedere una personalità energica e vivace ed avere simpatia ed amichevole comprensione per i suoi seguaci, in modo da assicurarsi la loro entusiastica cooperazione; 3) deve aver fiducia in se stesso e nella propria conoscenza del mestiere, in modo da guadagnarsi la fiducia dei suoi uomini; 4) deve mettere in pratica per primo ciò che predica, dando in tal modo l'esempio personale ai suoi collaboratori.
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FLASH!!! SCATTI FOTOGRAFICI … momenti quotidiani di “semplice” scoutismo!
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