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“A.E.G.I.” ASCI

GRUPPO SCOUT

ESPLORATORI E GUIDE D’TALIA

MERANO TERZO

BOLLETTINO DI VITA SCOUT

n. 11 - febbraio 2015


SE NON HAI MAI SENTITO PARLARE DI SCOUTISMO O DI SCOUT È PERCHE’ NON HAI MAI LETTO IL BOLLETTINO DEL NOSTRO GRUPPO!

M3 - Bollettino di vita Scout - N. 11 febbraio 2015 il presente bollettino è stampato gratuitamente senza vincolo periodico, dedicato a tutti i soci del Gruppo e alle loro famiglie, agli amici, ai simpatizzanti e a tutti i curiosi. in copertina: “momento espressivo” (Festa di Natale - Domenica 21 dicembre) *******

Lo Scoutismo è un suggerimento che è stato offerto solo a coloro che hanno a cuore l’interesse del loro Paese e dei loro simili. Coloro che vi si dedicano non sono tra di loro in un rapporto padrone-servitore o ufficiale-soldato, ma sono una squadra di patrioti uniti in una fraternità da un comune ideale, che è il miglioramento del ragazzo.

- Baden-Powell -

******* CERCHIO “DELLA GIOIA” -

SESTIGLIA GIALLA CS Gloria VCS Aurora Nathalie Angelique Gaia

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BRANCO “PARETE ROSSA”

SESTIGLIA ROSSA CS Serena VCS Noemi Serena Isabella Lisa Paola

“aspiranti” Lupetti: Gabriel “aspiranti” Coccinelle: … -

SQUADRIGLIA AQUILA CSq. Daniela VCSq. Veronica Claudia Noemi

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SQUADRIGLIA TIGRE CSq. Antonio VCSq. Dominik Angelino Filippo Matteo Fabio

Gruppo AEGI (Asci - Esploratori e Guide d’Italia) MERANO TERZO - “Decor Carmeli” sede fiscale: piazza S.Vigilio, 16 - 39012 Merano (BZ) luogo e giorno settimanale delle attività: SINIGO, sul sagrato della chiesa parrocchiale tutti i sabati dalle 15.00 alle 17.30 (Lupetti e Coccinelle) dalle 15.00 alle 19.00 (Guide e Esploratori) Capo Gruppo: Stefano Mantovan telefono: 320-0115051 sito associativo: www.esploratorieguideditalia.org PATTUGLIA DI REDAZIONE: IL KAJAK

SESTIGLIA BRUNI CS. Andrè VCS. Dennis Samuele Andrea Elia Martin Alessandro Francesco


“Merano bella, i validi Pioniri gli Scout ardenti ed i Lupetti snelli che hanno giurato come cavalieri di amarsi sempre ed essere fratelli

SIAMO IL TERZO DI MERANO GRUPPO DEGLI ESPLORATOR, RISO SCHIETTO ALLEGRO E SANO ED ABBIAMO ARDITO IL CUOR!”

ECCOCI TORNATI DALLE VACANZE NATALIZIE! VENITECI A TROVARE. NELLA NOSTRA GRANDE FAMIGLIA FELICE C’È SPAZIO PER TUTTI, ANCHE PER TE!

PROVARE NON COSTA NIENTE. CHIEDIAMO SOLO DI IMPEGNARTI A CONOSCERE LA NOSTRA LEGGE E DI RISPETTARLA. IN CAMBIO FAREMO DI TE UNA PERSONA SU CUI SI POTRÀ CONTARE: FAREMO DI TE UNA GUIDA O UN ESPLORATORE! NEL NOSTRO GRUPPO C’è UNA PROPOSTA PER OGNI Età! LUPETTI, COCCINELLE, ESPLORATORI, GUIDE, CAVALIERI E DAME DI S.GIORGIO E ... CAPI, LOGICAMENTE! PER QUALSIASI INFO: 320-0115051 E CHIEDI DI STEFANO.


M3 5-6-7 dicembre: FORMAZIONE CAPI A CURA DEL MERANO 3 Pensavate forse che i Capi non hanno più il bisogno di imparare cose nuove o che non sentano anche loro il bisogno di vivere l’Avventura nella bellezza che i nostri boschi possono offrire? … Oppure pensavate che i nostri Capi erano dei presuntuosi che intrattengono bambini e ragazzi senza minimamente conoscere quello che il nostro Gruppo e lo Scoutismo hanno da offrire? … Qualsiasi cosa pensavate sulla faccenda, ammesso che la pensavate, forse sbagliavate! Infatti, e sicuramente più di una persona se ne sarà accorta, fosse solo perché non ha potuto fare attività o non ha sentito le urla indiavolate dei nostri Lupetti e delle nostre Coccinelle che giocano, sabato 6 dicembre il Gruppo non ha svolto le sue attività abituali, proprio perché da venerdì 5 a domenica 7 dicembre tutti i Capi, grazie alla promozione a cura del sottoscritto, hanno vissuto 3 giorni di formazione, una formazione che è ormai diventata una consuetudine periodica programmata per meglio garantire la bontà della nostra proposta educativa. Tema di questa formazione è stato il “GUIDISMO” che molti confondo con lo Scoutismo al “femminile” o per altra forma educativa ignorando invece l’importanza del singolo individuo e della sua stessa identità. Magari nella speranza di crescere il numero di Capo donne nel nostro Gruppo e comunque per buona e doverosa formazione personale, i nostri Capi si sono districati in attività pratiche (canti, bans, cerimonie, giochi, fuochi, cucina all’aperto) e Metodologiche, attraversando il filo conduttore che unisce tutte le varie Branche del Guidismo, da quella Coccinella fino a quella Scolta. La preparazione delle giornate formative, va detto, ha richiesto di un certo periodo preliminare di esame e di studi sui testi oltre alla ricerca di testimonianze pratiche. Eh, sì! Sono stati 3 giorni di confronto che ci hanno aiutato a parlare in armonia di ciascuno dei nostri bambini e dei nostri ragazzi e che ci hanno portato a delle conclusioni sulla nostra gestione e sulle nostre capacità pratiche. Forse molti non lo sanno, ma quando il nostro Gruppo organizza e vive questi momenti formativi, la partecipazione è aperta a chiunque: a Capi di qualsiasi estrazione associativa o appartenenti ad altri Gruppi, ad adulti o educatori estranei allo Scoutismo. [Questo ad onore del fatto che nel nostro Gruppo possiamo vantare dell’esperienza di Capi (non sono tanti, ma ci sono), che collaborano a tutto tondo con “Centri Studi Scout” interassociativi e sono in possesso di brevetti nazionali ed internazionali riconosciuti da più di una sola Federazione Scout, mondiale o europea che sia (WOSM, WFIS, FSE, giusto per soddisfare l’eventuale vostra voglia di ricerca in materia), oltre a quelli della nostra ASCI ovviamente]. Forse farà piacere a qualche genitore il sentirsi dire ancora una volta che nel nostro Gruppo del Merano 3 suo figlio è affidato in mani competenti o che per lo meno hanno a cuore la volontà di coltivare in maniera continuativa e nel loro tempo libero la loro formazione personale. Lo so! I più scettici si staranno ironicamente domandando chi mai vorrà partecipare con quei “poveretti” dei Capi del Merano 3 a dei giorni di formazione e di puro Scoutismo ... Beh, hanno ragione! È una domanda sacrosanta! Tant’è che sono convinto che tutti quelli che se lo stanno chiedendo NON hanno seriamente considerato di partecipare con noi perdendo un “treno”. Sono infatti piacevolmente onorato di portare alla cronaca di quei giorni che Capi, Rover e Scolte provenienti dai Gruppi di Iseo (Lombardia) e del Valconca (Marche) hanno invece considerato la faccenda e l’hanno colta, contribuendo con la loro presenza ed esperienza a rendere le nostre giornate formative ancora più efficaci. Anche se la nostra periodica formazione di Gruppo non ha e non vuole sostituire la formazione nazionale associativa a cui partecipiamo e parteciperemo, credo sia altrettanto corretto tenervi informati sugli sforzi e la passione che i nostri Capi investono per lasciare il mondo, grazie anche al loro servizio di educatori in questa Comunità di Sinigo, un po’ migliore di come non lo hanno trovato. Il Capo Gruppo Pagina. 4 Stefano – Lupo Saggio


LA S.MESSA E L’IMPORTANZA DI ESSERE DA ESEMPIO Sorelline e fratellini, dall’ultima uscita del nostro bollettino di Gruppo abbiamo continuato assieme ai Vecchi Lupi ad andare a trovare Gesù e in questo periodo vi abbiamo spiegato che anche la Chiesa ha un suo calendario dell’anno che inizia con l’Avvento e finisce con la festa di Cristo Re dell’Universo e ci siamo accorti che l’inizio dell’anno “liturgico” (così si chiama questo particolare calendario) non corrisponde con quello che siamo soliti usare. Abbiamo scoperto che l’anno liturgico ripercorre i principali avvenimenti della vita di Gesù ed ogni “festa” è l’anniversario di un fatto importante della Sua vita. Vi chiederete allora cosa può centrare il titolo di questo articolo con alcune nostre chiacchierate. Beh! Sapete, abbiamo detto che ogni “festa” ricorda un fatto importante della vita di Gesù e la Messa, infatti è la festa di TUTTI i giorni, dove si ricorda quella sera indimenticabile in cui Gesù si è donato in cibo ai suoi Apostoli per restare sempre con loro. Ecco cosa ricorda la Messa: la Cena del Signore. Ma fa di più che ricordarla e basta: la “RIPETE”! Ad ogni Messa troviamo Gesù che offre il Suo Sacrificio ed avviene perché Lui è ancora con noi e noi, grazie e soprattutto alla partecipazione alla Messa, siamo con Lui. Lo so, questa è una cosa difficile da credere o capire, ma c’è chi ha sacrificato la sua vita per questo “mistero”. È da un po’ che con i Vecchi Lupi stiamo cercando di farvi capire l’importanza di questa festa e della fortuna di chi vi vuole (nessuno vi ha mai costretto) partecipare. Ecco perché non si partecipa alla Messa facendo gli sciocchi o per disturbare, ma ci si partecipa maniera educata, proprio quando partecipate ad una festa in casa di altri. Noi Vecchi Lupi, ci ricordiamo che ci avete promesso che vi sforzerete di partecipare con più attenzione ed abbiamo notato il vostro impegno a capire alcune parole che si dicono, a leggere il foglietto con le letture e le risposte e questa cosa l’avrà certamente notata anche Gesù e se ne sarà felicitato. Noi vi abbiamo detto che la Messa è composta da 2 grandi “parti” (forse anche molti adulti avrebbero dovuto fare i Lupetti o le Coccinelle per saperlo), che sono la Liturgia della Parola, che cambia ogni volta e la troviamo sul nostro foglietto e la Liturgia Eucaristica o del Sacrificio. È qui che sarebbe bello che ti ricordassi di quello che miracolosamente si ripete! Per allenare la tua capacità di partecipazione alla Messa, oltre a ricordare queste parole, presta attenzione la prossima volta e cerca di memorizzare i movimenti che i nostri fratellini e sorelline chierichetti fanno. Lo Sai? Fare il chierichetto è uno dei servizi più grandi che si possono fare e sarei curioso di sapere quanti adulti sarebbero in grado di farlo! Credo che non c’è niente di più penoso che il vedere un sacerdote celebrare la Messa senza un chierichetto o partecipare ad una Messa con poche persone in grado di rispondere, perché sarà anche vero che qualche volta a qualche Lupetto o qualche Coccinella gli scappa di disturbare durante la Messa, ma è altrettanto vero che presentarsi ad una “festa” e non volerci partecipare è una cosa altrettanto maleducata. Ti sfido! Prova a fare questo gioco, perché sarebbe bello che un Lupetto o una Coccinella, quando gli dovesse venire chiesto (meglio se si offrisse liberamente) fosse capace di prestare il suo servizio anche come chierichetto. Cerca perciò di pensare a tutte queste cose e a capirle e a non vergognarti di essere da ESEMPIO, così la Messa sarà una festa ancora più bella. Akela lo ha già detto più volte di pensare, quando quelle poche gocce d’acqua vengono unite al vino, che in quel momento anche ciascuno di noi offre se stesso con Gesù. Lo fai? Pensa ancora al perché esiste un momento in cui ci inginocchiamo. È proprio in questi momenti che, anche se stanco, non devi distrarti proprio per cercare di partecipare a quel mistero di Gesù che rinnova sull’altare il Sacrificio del Calvario e che continua così la Sua presenza in mezzo a noi. Quanto sono sicuro che riuscirete a comprendere queste cose meglio di qualsiasi altro Vecchio Lupo e che riuscirete ad essere da esempio per aiutarci a vivere questa “festa” per come merita di essere vissuta. Buona Caccia e Buon Volo! Pagina. 5


SENZA LEGGE NON C’È VERO – NON C’È LUPO CHE VIVRÀ! Fratellini, voi sapete che non vi è occasione, caccia o semplice incontro in tana dove Akela non nomina e richiama a tutto il Branco la nostra Legge, questo perché la Legge è quella cosa che unisce tutti noi del Branco della “Parete Rossa”; dai Lupetti fino ai Vecchi Lupi. Se a qualcuno di noi dovesse capitare di infrangerla significherebbe escludersi automaticamente dal nostro Branco. Ma nella Giungla, lo sappiamo, una nostra volontaria correzione salda tutti i nostri errori, e questo significa che se mai preferissimo ascoltare “noi stessi” invece del “Vecchio Lupo” dovremmo SUBITO dimostrare di essere ancora DEGNI di appartenere al nostro Branco e desiderosi di tornare ad esservi nuovamente ammessi. Come può un Lupetto vivere senza il Branco? È impossibile, non può! C’è poco da fare! Ce lo siamo già detti tante volte: la Legge è la Legge! È quello che fa di noi un Branco, una Famiglia Felice “invidiata” da chi non ne fa parte, per sua scelta o impossibilità a stare con noi, perché è una vera fortuna avere la possibilità di essere un Lupetto. Non possiamo perciò decidere che la Legge sia valida SOLO quando noi lo desideriamo o ci fa comodo. Essa è per noi una cosa che ha SEMPRE valore, perché è SOLO osservando la Legge che siamo Lupetti o Scout. Nel preciso momento in cui dimentichiamo questa verità o preferiamo non osservarla non lo siamo più! Ho fatto un esempio molto pratico nella nostra ultima riunione in tana. Vi ho parlato delle regole che ci sono sulla strada. Se sono alla guida di una macchina o in sella alla mia bicicletta non posso decidere di rispettare queste regole a mio piacimento, perché prima o poi, se passassi con il rosso o viaggiassi contro mano finirei col fare un incidente. Tenete bene a mente questo mio esempio. Non fate come il Bandar-log che non ha capi, non ha leggi, non ha memoria, è vanitoso ed inconcludente. Quello delle scimmie è un popolo che si crede di essere grande ma in realtà le Bandar sono codarde, chiacchierone, disobbedienti, disordinate, … e non hanno ALTRO DESIDERIO se non quello di VOLERSI FAR NOTARE dagli altri, ma noi sappiamo che la Giungla le ha messe al bando e nemmeno le considera al punto di non nominarle. Non facciamo amicizia con le scimmie e non comportiamoci MAI come tali, anche se qualche nostro amico potrebbe stare molto bene nel loro popolo. Un vero Lupetto sa, ma perché è intelligente abbastanza per capirlo, quando gli capita di non rispettare la Legge. Il vero Lupetto è colui che se anche riceve da un Vecchio Lupo un compito, come quello di imparare a fare qualcosa di nuovo o che non gli riesce, e perciò può darsi che lo possa trovare difficile o noioso tanto che se dipendesse da lui la pianterebbe SUBITO, … ecco! Un VERO Lupetto non si ascolterebbe in questi momenti. Anzi, TERREBBE DURO e ci proverebbe ancora e ancora finché alla fine, impegnandosi a fare DEL SUO MEGLIO, ci riuscirà benone. Continuiamo a cacciare insieme fratellini, nel Branco, e rimaniamo aggrappati alla nostra Legge come se fosse una grande liana che ci lega tutti insieme e sono sicuro che anche questa sarà una Buona Caccia.

della PARETE ROSSA Pagina. 6


GIOCHI GIUNGLA … PER LUPETTI IN GAMBA! Se avete letto con attenzione l’articolo di Akela, questo gioco vi sarà molto facile, e con la stessa facilità potrete conquistarvi una preda! Il Bandar-log ha cercato di farsi notare dal nostro Branco ed ha tentato di rubarci qualcosa di indispensabile per fare di loro un vero e proprio “popolo” degno di nota, ma è finito con il dimenticarsi dei suoi propositi ed ha lasciato una gran confusione. Seguendo la liana, grazie al cielo molto robusta, sistema e ricostruisci quello che voleva rubarci. Buona Caccia!

Ci vuole ben altro che rubare qualcosa per esserne il proprietario, non credete? Per possedere una cosa bisogna desiderarla e saperla rispettare! *******

IL CANTA LUPO Ed ora, dopo una bella chiacchierata non c’è niente di meglio per darci la carica di un bel canto Lupo …

BUONA CACCIA PARTIAMO COL BRANCO IN CACCIA BUONA CACCIA, BUONA CACCIA; PARTIAMO COL BRANCO IN CACCIA BUONA CACCIA FRATELLIN. CUOR LEALE, LINGUA CORTESE FANNO STRADA NELLA GIUNGLA; CUOR LEALE, LINGUA CORTESE NELLA GIUNGLASTRADA FAN. SIAMO D'UNO STESSO SANGUE FRATELLINO TU ED IO; SIAMO D'UNO STESSO SANGUE FRATELLINO IO E TE. È LE LEGGE DELLA GIUNGLA VECCHIA E VERA COME IL CIELO SENZA LEGGE NON C'E' VERO NON C'E' LUPO CHE VIVRÀ. GRANDE E' IL BOSCO E TENEBROSO ED IL LUPO E' PICCOLINO; BALOO, L'ORSO CORAGGIOSO, VIENE A CACCIA INSIEME A TE. Pagina. 7


IL SENTIERO DEL MUGHETTO Carissime sorelline, continuiamo il nostro percorso lungo il Sentiero delle Coccinelle che abbiamo intrapreso nell’ultima uscita del nostro bollettino di Gruppo. Se vi ricordate abbiamo parlato della GIOIA e del SEGRETO della GIOIA che esiste e che già centinaia, ma che dico: “migliaia” di bambine o ex bambine hanno già scoperto. Non trovate che sia un controsenso dire che esiste un SEGRETO che in realtà è conosciuto da così tante persone? Eppure è proprio così! Nonostante tutto rimane ancora un SEGRETO! Eh, sì! Perché a volte i SEGRETI più importanti hanno bisogno di venire scoperti da ciascuno di noi. Fa lo stesso se anche altri sanno come svelarli, ognuno è chiamato per sé. La verità su questo fatto dice che ciascuno di noi dovrebbe essere predisposta a qualche piccolo sacrificio personale per raggiungere le cose straordinarie, come la GIOIA ad esempio, anche se l’idea di dover fare una piccola o grande fatica personale non sempre ci può piacere. “Fatica”!? Oh!!! Dico, …ma lo sapete che il mondo non è fatto per i pelandroni? Ce lo insegnano ogni giorno le nostre mamme ed i nostri papà a cui non è necessario dare uno zucchetto rosso da Coccinella per sentirli vicini al nostro Cerchio, perché nel loro quotidiano ci dimostrano di rispondere a quel “ECCOMI” che è la ricetta più squisita contro la pigrizia. “ECCOMI”! Non vi ricorda niente? … ma sicuro! Vi ricorda il nostro Motto, cioè il nostro GRIDO di BATTAGLIA!!! Quella bellissima parolina che ha dato un senso alla storia di TUTTA l’umanità … sì, parlo di quella risposta data più di 2000 anni fa da una ragazzina talmente Coccinella, sebbene non fossero state ancora inventate, anche se inconsapevolmente sarà proprio Lei la nostra promotrice, da permettere che Dio la scegliesse tra tutte le donne del mondo. Maria, la nostra MAMMA del CIELO, ci dimostra di aver scoperto la GIOIA, per mezzo del suo sacrificio di diventare “semplicemente” MAMMA, … mamma non di un bambino qualunque, certo! Chiedete ai vostri genitori se si ricordano ancora quale GIOIA è stata per loro stringervi tra le braccia, una gioia talmente grande da chiedergli TUTTI i giorni dei sacrifici per voi. Nel loro piccolo hanno risposto pure loro ad un “ECCOMI”, forse senza inizialmente saperlo. Ma torniamo alle nostre attività! In quest’ultimo periodo ci siamo impegnate a voler vivere nella nostra quotidianità altri 2 articoli delle nostra Legge. Ve li ricordate? Gli articoli erano: 3. LA COCCINELLA è SEMPRE SINCERA 4. LA COCCINELLA è SEMPRE CONTENTA Questi 2 articoli in maniera particolare accompagnano lungo il SENTIERO del MUGHETTO che per noi rappresenta la GIOIA, con quei suoi fiorellini a grappolo tutti belli bianchi. Questi articoli ci dicono che soltanto ora possiamo, dopo i nostri piccoli sacrifici personali di essere sempre UBBIDIENTI ed ORDINATE, che il SEGRETO della GIOIA può essere svelato dimostrando di essere SINCERE e CONTENTE. Forza Coccinelle! Avete visto? Ce la stiamo facendo, grazie alla nostra buona volontà e fatica a scoprire il più bello dei SEGRETI!… Quale SEGRETO??? Ma quello della GIOIA, ovviamente!!! Alla prossima uscita del nostro bollettino e a tutte quante voi … Buon Volo Pagina. 8


GIOCHI DI “ALICE” … LA COCCINELLA FELICE Care Coccinelle, certamente a tutte voi piace usare la bicicletta, ma è anche vero che non basta solo saperci andare. Da brave “cittadine”, infatti, dovreste conoscere e rispettare anche i cartelli stradali. Vediamo chi di voi conosce il giusto significato dei seguenti cartelli, poi, con l’aiuto di quanto dice il vigile e magari anche con quello di mamma o papà, provvedete a colorare in maniera corretta i cartelli, che sicuramente vi sarà capitato di vedere per strada.

Buon divertimento e tanta GIOIA a tutte! La vostra sorellina ALICE RICORDATE: COLORI E FORME DEI CARTELLI NON SONO CASUALI. I SEGNALI DI DIVIETO SONO “CIRCOLARI” CON IL BORDO ROSSO E SOGGETTO NERO. I SEGNALI DI PERICOLO SONO COLORATI NELLO STESSO MODO MA HANNO FORMA “TRIANGOLARE”. I SEGNALI DI PRESCRIZIONE SONO ANCHE “CIRCOLARI”, MA HANNO SFONDO BLUE BORDO E SOGGETTO BIANCHI, MENTRE UNA BANDA TRASVERSALE ROSSA INDICA LA FINE DELLA PRESCRIZIONE.

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Cartello n. 1: ______________________

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IL CANTA COCCI Carissime! Pronte ad intonare una bella canzone? …

FAMIGLIA FELICE UN GIORNO UN SASSOLINO AD UN ALTRO SUSSURRÒ: "SE MI STARAI VICINO PIÙ PAURA NON AVRÒ". TANTI SASSOLINI INSIEME: UNA MONTAGNA; TANTE COCCINELLE INSIEME: UNA FAMIGLIA FELICE. SORELLINA, SORELLINA STAI VICINO A ME. (X2) UN GIORNO UNA GOCCIOLINA AD UN'ALTRA SUSSURRÒ: "SE MI STARAI VICINA PIÙ PAURA NON AVRÒ". TANTE GOCCIOLINE INSIEME: UN GRANDE FIUME. TANTE COCCINELLE INSIEME: UNA FAMIGLIA FELICE. SORELLINA, SORELLINA STAI VICINO A ME. (X2)

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Il PUNTINO VERDE “Anche la boriosa ortica diventa uguale al resto dell’erba quando il contadino pareggia il prato”. ORTICA: RICETTE E CONSIGLI FRITTATA ALLE ORTICHE Ingredienti x4 persone: 500 g di foglie giovani di ortica, 5 uova, 2-3 cucchiai di parmigiano, olio d’oliva, sale. Lavare bene le ortiche e salarle. Mettere in una padella un po’ d’olio d’oliva ed aggiungere le foglie, salare e lasciarle ammorbidire mescolando (è importante che non brucino). In una scodella a parte sbattere le uova con il parmigiano e quando vi sembra che le ortiche siano abbastanza tenere, aggiungerle nella stessa padella. Completare la cottura finché le uova sono ben rapprese. STRANGOLAPRETI ALLE ORTICHE Ingredienti x4 persone: 200 g di pane raffermo, 400 g di foglie giovani di ortica, farina quanto pangrattato, formaggio grana, 1-2 bicchieri di latte, burro, salvia ,sale.

basta,

Pulire le ortiche, lessarle, scolarle e tritarle. Sminuzzare il pane e bagnarlo con il latte, aggiungere le uova, la farina, il pangrattato, il sale e le ortiche tritate. Mescolare bene il tutto fino ad ottenere un composto abbastanza denso. In una pentola mettete a bollire dell’acqua salata. Aiutandovi con un cucchiaio mantenuto bagnato, staccare dall’impasto dei grossi gnocchi e lasciateli cadere nell’acqua che bolle. Appena vengono a galla, scolarli e condire con burro fuso alla salvia e grana. Cuocere pochi gnocchi per volta altrimenti si incollano uno all’altro! MINESTRA DI ORTICHE Ingredienti: 800 g di foglie giovani di ortica, 70 g di pancetta, 1 cipolla, 200 g di pomidoro, 1 l di brodo vegetale, formaggio grana, pane raffermo, olio d’oliva, sale e pepe. Lavare e tritare le ortiche grossolanamente. Sbollentate i pomidoro per togliere la buccia, eliminare i semi e tagliarli a dadini. Far rosolare la cipolla tritata e la pancetta a cubetti e unire il pomidoro. Cuocere per ca. 10 minuti. Aggiungere l’ortica e un po’ di brodo e lasciar cuocere per altri 10 minuti a pentola coperta. Unire il resto del brodo e a fiamma bassa ultimare la cottura per altri 20 minuti. Con il pane raffermo create dei crostini da tostare un po’ nel forno fino a renderli croccanti. La minestra va servita con i crostini e una spolverata di grana. CONTORNO ALLE ORTICHE Ingredienti: 1 kg di foglie di ortica, olio d’oliva, aglio, sale. Lavare, lessare e scolare le ortiche. In una padella scaldare l’olio con 1-2 spicchi d’aglio interi. Quando l’olio è insaporito tagliare l’aglio e aggiungere le ortiche, salare e “saltarle” in padella. Se le ortiche lesse non vi piacciono saltate in padella, potete condirle con olio, sale e a piacere aceto e consumarle come un’insalata. Le giovani foglie di ortica sono ottime anche crude mescolate all’insalata che preferite. RISOTTO ALLE ORTICHE Ingredienti x4 persone: 300 g di riso, 300 g di foglie giovani di ortica, 1 cipolla, olio d’oliva, burro, formaggio grana, brodo,sale. Tritate finemente le cipolle e soffriggerle nell’olio. Aggiungervi le ortiche pulite e tagliate a striscioline e salare leggermente. Quando le ortiche sono ammorbidite aggiungere il riso e tostarlo nella pentola con le ortiche continuando a mescolare perché non bruci. Unire una quantità di brodo tale da coprire bene il contenuto della pentola. Mescolare di tanto in tanto ed aggiungere all’occorrenza altro brodo. Il riso cuoce normalmente in ca. 20 minuti, minuti della fine cottura spegnere il fuoco, aggiungere una noce di burro e grana per la mantecatura (cioè mescolare bene il tutto, coprire la pentola e attendere i 5 minuti per la fine cottura). Buona appetito e Buona Caccia.

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ORIENTARSI CON “ORIONE” Camminando a piedi nella boscaglia o in mezzo ad una pianura, spesso non si tiene conto della direzione in cui ci si muove. Una persona tende ad andare leggermente a destra. Avete mai visto quei film dove fanno vedere degli sventurati che si perdono nel deserto ritornando al punto di partenza? Tranquilli! ... non sono Scout! Semplici segreti mistici per non perdersi ... non solo certe conoscenze ...: ormai abbiamo capito come riconoscere e trovare la Stella Polare ma, se ci fossero delle nuvole che coprono i carri? Beh! In inverno per orientarci c'è anche la costellazione di Orione.

Al campo invernale abbiamo approfondito la conoscenza delle costellazioni utili. Questa volta è toccato proprio ad "ORIONE". La costellazione rappresenta un uomo (un gigante per l'esattezza, conosciuto nella mitologia per la sua abilità nella caccia) con cintura e spada facilmente riconoscibili per via di tre stelle in fila (che formano la cintura) e di altre tre stelle più piccole sempre in fila (che rappresentano la spada) che nel cielo disegnano una sorta “T”. Gli Zulù chiamano la cintura e la spada di Orione con il nome di "Ingolubu" che vuol dire tre porci seguiti da tre cani.I Masai nell'Africa Orientale dicono che le tre stelle della cintura di Orione sono tre scapoli inseguiti da tre vecchie zitelle. Tutti gli Scout conoscono Orione anche con nomi diversi, la curiosità è che ovunque voi siate vi può indicare il nord perchè si vede da entrambi gli emisferi della nostra terra. Immaginiamo di guardare Orione in una notte limpida, alziamo il bastone Scout e allineamolo alla stella al centro della cintura passando per il centro della testa del gigante; seguendo questa linea la terza stella luminosa che troverete è "Polaris", la Stella Polare. Tonj

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M3 LA “NOTTE DELLA CAMBUSA” Ancora una volta non poteva mancare per l’affiatamento del nostro Gruppo Scout la “Notte della Cambusa”, una serata che ci unisce (e che può unire anche gli estranei al Gruppo se solo cogliessero l’invito …) per qualche ora, permettendoci di consumare un pasto a cifre veramente simboliche, ma soprattutto di respirare quella serenità che regna nel nostro Gruppo e tra i nostri ragazzi, serenità che si esprime tutta nel tradizionale bivacco finale. Certo, nella versione invernale della Notte della Cambusa non si può pretendere di vedere acceso un vero e proprio falò, attività che caratterizza insieme a tante altre lo Scoutismo, ma la promessa di condividere il calore di una fiamma ed il suo “schioppettio” resta assolutamente valida per il prossimo appuntamento primaverile. Cosa dire a riguardo della serata? Forse troppo poco sarebbe ringraziare tutti i partecipanti, chi ha provveduto a stampare ed a distribuire i volantini, chi ha allestito con stile la sala, chi ha contribuito a fare la spesa, chi ha animato il bivacco, chi ha cucinato per quasi 100 invitati, chi ha pulito i piatti, … insomma il senso di questa serata è proprio questo: le cose riescono se ognuno svolge un proprio compito e solo un Gruppo, e non il singolo, può rendere questo fatto possibile. Ecco perché la Notte della Cambusa rimane una buona proposta che il nostro Gruppo intende proseguire ad offrire, anche nella speranza che prima o poi pure altri, forse incuriositi o forse per chissà quali altri motivi, si convinceranno che non è necessario appartenere al Merano 3 per sostenerlo o per sentirlo come una parte viva della nostra Comunità. *******

FESTA SOTTO ALL’ALBERO Eh, sì! Ridi e scherza anche quest’anno il Natale è arrivato e come da tradizione il Gruppo ha tentato di invitare amici e conoscenti ad una festa sotto all’albero, e per certi versi ci è pure riuscito, perché, come dice il proverbio: “chi l’ha dura, la vince”! Domenica 21 Dicembre Lupetti, Coccinelle, Guide ed Esploratori hanno offerto un loro trattenimento espressivo in perfetto stile Scout. Innanzi tutto, l’accensione delle candele della corona d’Avvento ha dato, come da tradizione, il via alla giornata, per ben ricordare che il Natale non è solo una festa dettata da ritmi abitudinari, ma una festa motivata dal ricordo della venuta al mondo del Salvatore, di Colui che ha detto di essere “la Via, la Verità e la Vita” [Gv 14, 6]. Dopo il “via” ufficiale è toccato ai Lupetti ed alle Coccinelle salire sul palco ed hanno inscenato il racconto de “il principe felice” di Oscar Wilde e poi hanno cantato un canto. A seguire è stato il momento degli Esploratori e delle Guide che hanno dimostrato che anche Babbo Natale indossa un accappatoio! … “rosso” ma pur sempre un accappatoio! In chiusura, accompagnati dalla fisarmonica, dal violino e dalla chitarra, tutti hanno intonato “Adeste fideles” per un doveroso momento generale di “attività” collettiva in preparazione al S.Natale. La festa è andata ad esaurirsi con la consumazione offerta dal Gruppo di un bicchiere di vin brulè e di cioccolata calda e l’invito ad attenderci, martedì 23 dicembre, al ritorno dal nostro servizio a Duomo di Bolzano per la Luce di Betlemme. Pagina.12


“ECCOMI”! … E VOI COSA AVRESTE FATTO? Pubblichiamo con piacere una lettera ricevuta recentemente da parte dei genitori di un nostro Lupetto e di una nostra Coccinella dove ci portano piacevolmente a conoscenza di come Aurora ha saputo dimostrare capacità di servizio, di prontezza e di attenzione, facendoci capire di essere una Coccinella non solo al sabato quando indossa la nostra uniforme ed il nostro fazzolettone di Gruppo, ma anche a casa. Ringraziamo ancora per la testimonianza e invitiamo ancora tutti i genitori a collaborare con il nostro bollettino.

Gentilissimo Capo Akela, vorremmo segnalare un ottimo lavoro svolto da Aurora (anche se non rientra nella specialità di massaia a cui si sta preparando). Nel corso dell’intervento chirurgico della nonna paterna, mentre noi genitori ci trovavamo a Trento per l’intervento, Aurora era rimasta a casa con la nonna ed il fratello che stava poco bene. D’improvviso Andrè comincia a vomitare e la nonna entra in confusione. Aurora, dopo il vomito, gli ha misurato la temperatura e ha visto che aveva 39,2 °C. Subito prende il cellulare e ci avverte. Chiediamo alla nonna di dare la tachipirina, ma la nonna dice di non riuscire a leggere la scritta e così deve leggere Aurora. Data l’agitazione della nonna mandiamo un’infermiera pediatrica a casa che si occupa della somministrazione dei farmaci e da delle indicazioni ad Aurora su come accudire il fratello. Aurora, quindi, dopo aver dimostrato di gestire l’emergenza, ha seguito il fratello per tutto il giorno somministrando 4 cucchiai d’acqua ogni quarto d’ora e misurandogli la temperatura di tanto in tanto. Ci ha chiamati solo quando c’era effettivamente bisogno rimanendo sempre lucida e avendo tutto sotto controllo. Si è ricordata anche che quando loro vomitano e non vogliono mangiare gli diamo una fetta biscottata e così è riuscita anche a fargli mangiare mezza fetta biscottata. Quando siamo rientrati a sera Andrè stava bene. Aurora, inoltre, in caso di piccoli incidenti domestici sa già come agire e cosa somministrare. Saluti. La mamma ed il papà di Aurora e Andrè.

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IL “CURIOSO” PIANO E NOTIZIE DELLE ATTIVITÀ DEGNE DI NOTA PROGRAMMATE E SVOLTE DA FINE NOVEMBRE 2014 A GENNAIO 2015

Data Sabato 22 novembre 06 – 07 dicembre Domenica 14 dicembre Domenica 21 dicembre Martedì 23 dicembre 27 – 28 dicembre 28 – 30 dicembre Sabato 10 gennaio Venerdì 22 gennaio 23 – 24 gennaio

Attività Cena “Notte della cambusa” Formazione interna dei Capi Uscita di Riparto a Naturno + attività in piscina Festa di Natale Ritiro Luce di Betlemme al Duomo di BZ Visita ispettiva per Campo Nazionale 2016 a Carpegna Campo Invernale – casa di caccia a Monte S.Vigilio Inizio delle attività Assemblea e incontro del Direttivo di Gruppo Assemblea generale Centro Studi B.-P. a Firenze

Branca TUTTI CAPI GUIDE / ESPLORATORI TUTTI GUIDE / ESPLORATORI CAPI GUIDE / ESPLORATORI TUTTI CAPI / CAVALIERI E DAME DI S.GIORGIO SOCI e CAPI

ALTRE NOTIZIE -

È ancora possibile ordinare le uniformi presso Stefano.

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PER I CAVALIERI E LE DAME DI S.GIORGIO (ma anche per tutti gli adulti o giovani in ascolto) Da una recente lettura personale, offriamo questo racconto tratto da “La Legge dell’Esploratore alla fiamma del bivacco” di Giuseppe Roberto Claretta, libro pubblicato nel 1948 ma dai contenuti decisamente ancora validi. OPERARE IN SILENZIO L’Esploratore deve agire per convinzione e non “ad oculos servientes”, cioè: non rendersi schiavo degli occhi altrui, ma per piacere solo a Dio e alla propria coscienza. La gioia personale privata d’aver compiuto il proprio dovere, ripaga a mille doppi sacrifici incontrati. Un Vecchio Lupo, di nome Raffaele, un giorno, trovandosi casualmente sul tram, quasi senza volerlo udì questo dialogo fatto tra due amici: – Ti ricordi di quell’impiegato dell’ufficio contabilità di nome Camillo Ariati, sempre allegro e scherzoso che ci lasciò al principio della guerra? – Altroché, me lo ricordo benissimo: era servizievole e premuroso con noi … lo stimavo tanto! Che ne è? … – Dopo aver lasciata la nostra ditta, ebbe un momento di fortuna, poi si ammalò ed ora è inabile al lavoro. Versa in gravi condizioni finanziarie dovendo vivere con quella misera pensione che gli venne assegnata dalla nostra amministrazione. In ufficio gli abbiamo fatta una colletta di denaro, ed ora gliela porto a casa, abita vicino alla stazione in via Lanfranchi 18, in una povera e misera stanzetta. Spero che vorrai dare il tuo obolo, tanto più che oggi non eri in ufficio. – Immaginati … è mio dovere … e poi l’ho conosciuto bene. Mi ricordo che un giorno ero triste per una lavata di capo veramente ingiusta che mi aveva fatto il direttore, egli mi venne incontro tutto sorridente e mi disse: “Su, fai una cantatine e poi una fischiatina, tutto passerà, questo è il segreto della vita”! Nel frattempo il giovane impiegato passò nelle mani del collega una buona offerta. Il vecchio impiegato commosso gli soggiunse: – Grazie, è nel dolore che si conoscono gli amici. Tutto, sai, l’Ariati ha venduto delle sue suppellettili, gli rimane solo lo stretto indispensabile e un bel quadro dipinto ad olio rappresentante San Giorgio che uccide il dragone. Proprio l’altro ieri mi disse che quel quadro mai lo venderà, perché gli ricorda gli anni più belli della vita, quando festoso dirigeva dei ragazzi ad una vita di gioia e di risorsa. Che vuoi? Il poveretto vive solo più di ricordi! Raffaele si ripeté in mente alcune volte: Camillo Ariati, Via Lanfranchi 18. La sera andò all’incontro della sua Compagnia di Cavalieri di San Giorgio e dopo la riunione domandò ad un Vecchio Lupo se nel passato tra i Capi Scout v’era un certo Camillo Ariati. Il Vecchio Lupo rispose di sì e soggiunse: “Anzi, era il migliore e quando ragione di lavoro lo costrinsero a lasciare il suo Riparto, i suoi giovani lo un grandioso “jamboree” lo salutarono, lo proclamarono Capo Riparto onorario e gli donarono una bella riproduzione del San Giorgio del Francia”. Raffaele ringraziò per le notizie e con abilità lasciò cadere il discorso. Ogni mese Camillo Ariati riceveva dalle mani di un fattorino di banca una misteriosa cifra rispettabile di denaro. Non sapeva darsi pace perché non poteva ringraziare chi glielo spediva, si sentiva però consolato nel pensare che qualcuno si ricordava di lui e l’aiutava a sollevare le sue miserie. Poi si prostrava davanti al suo San Giorgio e pregava per l’ignoto o gli ignoti benefattori. Un bel giorno gli giunse l’assegno con la dicitura “Allo Scout Camillo Ariati”, fu per lui una rivelazione! Sollevò il capo rugoso e bianco verso il suo San Giorgio, mormorò una preghiera e poi esclamò: “E’ uno Scout! Saranno degli Scout … che compiono nel più assoluto segreto la più squisita Buona Azione! A me non resta altro che pregare per loro nel silenzio!”. Da quel giorno Camillo gioì nuovamente come quando vestiva la bella divisa con le sue insegne, cercò nella scatola dei ricordi l’antico distintivo, lo baciò e se lo puntò nuovamente sul vestito logoro. Lentamente passeggiò nel breve spazio della sua cameretta sognando i suoi anni migliori, quando era Capo del suo Riparto, del primo Riparto della zona. Poi si inginocchiò sul pavimento ed esclamò: “Quanto ti ringrazio Signore, della tua predilezione, e quanto benedico quella Legge che insegna ad operare il bene in silenzio!”.

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FLASH!!! SCATTI FOTOGRAFICI … momenti quotidiani di “semplice” scoutismo!

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