“A.E.G.I.” ASCI
GRUPPO SCOUT
ESPLORATORI E GUIDE D’TALIA
MERANO TERZO
BOLLETTINO DI VITA SCOUT
n. 07 - maggio 2014
MAMME! PER UNA GENUINA, ROBUSTA E SERENA CRESCITA DEI VOSTRI FIGLI, FATEGLI DIVORARE “M3”! M3 - Bollettino di vita Scout - N. 07 maggio 2014 il presente bollettino è stampato gratuitamente senza vincolo periodico, dedicato a tutti i soci del Gruppo e alle loro famiglie, agli amici, ai simpatizzanti e a tutti i curiosi. in copertina: “processione della Via Crucis” (Venerdì Santo -18.04.2014) *******
Lo Scoutismo non è qualcosa che si possa insegnare descrivendolo in una conferenza o definendolo in un libro o in un articolo. La sua felice applicazione dipende esclusivamente dalla presa che lo spirito scout esercita sia sull’educatore che sull’educando. Cosa è questo spirito l’estraneo lo può comprendere solo quando vede che esso regola i pensieri e le azioni di ciascun membro della nostra fratellanza Scout.
- Baden-Powell -
******* BRANCO “PARETE ROSSA” SESTIGLIA LUPI BIANCHI - Gabriele - Dennis - Iacopo - Elia - Alessandro
CERCHIO “DELLA GIOIA”
SESTIGLIA LUPI BRUNI - Lorenzo - Andrè - Luca - Samuele - Andrea
“aspiranti” Lupetti, ora “mascotte”: Francesco. “aspiranti” Coccinelle: Magdalena.
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SQUADRIGLIA AQUILA CSq. Daniela VCSq. Veronica Claudia Noemi
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SQUADRIGLIA TIGRE Antonio Dominik Andreas
Gruppo AEGI (Asci - Esploratori e Guide d’Italia) MERANO TERZO - “Decor Carmeli” sede fiscale: piazza S.Vigilio, 16 - 39012 Merano (BZ) luogo e giorno settimanale delle attività: SINIGO, sul sagrato della chiesa parrocchiale tutti i sabati dalle 14.30 alle 16.30 (Lupetti e Coccinelle) dalle 15.00 alle 19.00 (Guide e Esploratori) Capo Gruppo: Stefano Mantovan telefono: 320-0115051 sito associativo: www.esploratorieguideditalia.org PATTUGLIA DI REDAZIONE: IL KAJAK
SESTIGLIA ROSSA Serena Greta Aurora Gloria Angelique Nicolle Noemi Gaia Tatiana
“Merano è anche valle di pionieri, di scout ardenti e di lupetti snelli che hanno giurato come cavalieri di amarsi sempre ed essere fratelli SIAMO IL TERZO DI MERANO GRUPPO DEGLI ESPLORATOR! RISO SCHIETTO ALLEGRO E SANO ED ABBIAMO ARDITO IL CUOR!!!”
EHI!!! SE VIENI A TROVARCI SCOPRIRAI CHE DA NOI ... Cisonobambiniebambinemoltoallegri. SonoiLupettiele Coccinelle. Cisonodeiragazziedelle ragazze degnidifiducia emoltoavventurosi. Sonogli Esploratoriele Guide. Cisonotantifratelli Scoutesorelle Guide chein gioventùhannoindossatoil nostro fazzolettoneecheamanoNONdimenticarlo. Edinfine,seppurnontantissimi, cisonodeiCapivolenterosiepreparati. NON SIAMO FINTI. CI SIAMO VERAMENTE! SE ANCHE TU VORRAI ENTRARE NELLA NOSTRA GRANDE FAMIGLIA NON HAI CHE DA VENIRCI A TROVARE. PER QUALSIASI INFO: 320-0115051 STEFANO O CHIEDERE DI NOI.
M3 PASQUA (articolo uscito su “M3” di gennaio 1976 – autore: anonimo) Nostro Signore Gesù Cristo sapeva di dover morire. Per questo era venuto sulla terra. Con la sua morte Egli avrebbe salvato gli uomini dalla morte eterna, che è la pena del peccato. Prima di morire Egli riunì i suoi apostoli per una cena d’addio. È quella che si chiama l’Ultima Cena. Al termine della cena, Gesù prese del pane, lo benedisse, lo spezzò in più parti e lo diede ai suoi apostoli dicendo: “Prendete e mangiate, questo è il mio corpo che è dato per voi. Fate questo in memoria di me”. Poi, Egli prese un calice di vino e dopo aver innalzato una preghiera di ringraziamento al Padre, lo diede da bere agli apostoli dicendo: “Bevete tutti. Questo infatti è il mio sangue versato per voi in remissione dei peccati”. Questo accadde un giovedì che prese il nome di Giovedì Santo. È il gran giorno in cui Gesù ci donò il suo corpo come nutrimento. L’indomani, un venerdì, Gesù fu condannato a morte: Egli doveva morire inchiodato sopra una croce. Gesù fu caricato della croce e condotto al Calvario, una collina che sorgeva alle porte di Gerusalemme. Era in quel luogo che si mettevano a morte i briganti ed i malfattori. Arrivati al Calvario, Gesù fu fissato sul legno con dei chiodi piantati nelle mani e nei piedi, poi la croce fu rizzata. Per tre ore il nostro Salvatore soffrì sulla croce. Egli offriva la sua vita in sacrificio perché ci siano perdonati i nostri peccati. Gesù versò il suo sangue per salvare gli uomini dalla morte eterna, dall’inferno, per liberarci dal demonio. Questo accadde il Venerdì Santo. Sulla croce come durante la cena e poi per tutta l’eternità, Nostro Signore Gesù Cristo fu e resta il primo sacerdote, al di sopra di tutti i sacerdoti: il Sommo Sacerdote. Egli è Santo, innocente, senza colpa; Egli è il nemico del peccato: Egli è il più grande di tutto l’universo e di tutto ciò che in esso è contenuto. Egli continua a salvare gli uomini per ravvicinarli a Dio, loro Padre. Sempre vivo Egli continua a pregare ed intercedere per noi. La mattina di Pasqua Gesù uscì vivente dalla tomba: Egli risuscitò da morte di forza propria. Gesù aveva annunciato la sua risurrezione, anche i profeti l’avevano annunciata. Con la sua risurrezione Gesù dimostra che Egli è il Figlio di Dio, che Egli stesso è Dio. Noi dobbiamo dunque credere a tutto ciò che Egli dice: credere che nell’Eucarestia noi riceviamo il suo corpo ed il suo sangue, donatici in nutrimento. Tutte le volte che la Chiesa si riunisce per offrire l’Eucarestia “in sua memoria” per obbedire al suo ordine, si rinnova ciò che accadde il Giovedì ed il Venerdì Santo. È il mistero dell’Eucarestia. È un’azione che ricorda e che rende di nuovo presente l’atto importante con cui Gesù ci ha salvati e ci salva ancora.
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M3 MERANO 3 E FORMAZIONE CAPI Cari Lupetti, Coccinelle, Esploratori, Guide, genitori e … curiosi, sabato 22 e domenica 23 marzo il Gruppo ha organizzato e tenuto un pernottamento per i “grandi” con lo scopo di accrescere la loro amicizia e di formarsi, cioè di “prepararsi”, per i bambini ed i ragazzi del nostro Merano Terzo. Questo perché nello Scoutismo niente dovrebbe venire lasciato al caso! Nonostante il meteo avesse predetto neve, ed effettivamente in quel fine settimana fioccò e non poco, i vostri Capi, raggiunti da Akela soltanto dopo aver svolto attività con i suoi Lupetti e le Coccinelle, si sono presi del tempo per pensare a voi. E quale posto migliore sarebbe stato se non la nostra casa di caccia a monte S.Vigilio? Ma il bello di questi giorni è stato che anche degli amici ancora esterni al Gruppo hanno voluto raggiungerci per scoprire quali segreti nasconde lo Scoutismo da riuscire ancora ad entusiasmare degli adulti. Ma cosa hanno fatto esattamente in questi due giorni i nostri Capi ed i nostri amici? Beh! Ve lo dico subito: hanno realizzato la costruzione nel bosco di una solida panca ad “L” ed hanno ripassato o imparato i nodi dei Lupetti e delle Coccinelle, questo per tenersi in allenamento con la pionieristica, la specialità tecnica degli “avventurieri”, hanno imparato e cantato nuove canzoni Scout per potervele insegnare, hanno vissuto il calore di un fuoco di bivacco per non dimenticarsi cosa vi propongono e come ve lo propongono, hanno fatto un gioco per vedere quanto si ricordavano di Baden-Powell, hanno lavorato a gruppi per non dimenticarsi quanto è importante avere una complicità per raggiungere un obiettivo, hanno ascoltato qualche scorcio di storia del nostro Gruppo e dello Scoutismo per non dimenticare chi siamo e vogliamo essere, si sono presi l’impegno di leggersi la Carta dello Scoutismo elaborato dal Centro Studi Baden-Powell, hanno meditato sulle parole del Papa lasciate da don Piergiorgio e … naturalmente hanno trovato perfino il tempo per pregare e ringraziare il Signore dello splendido libro che parla di Lui che è la Natura. Tutto questo è stato fatto nella speranza di migliorare ed irrobustire il nostro Merano 3. Capite? … Nella speranza che al prossimo incontro vi potrò parlare di un numero più grande di Capi o di amici o di curiosi, mi piace pensare che chi coglierà queste righe non mancherà di informarsi per domandarci se potrà essere anche lui (o lei) dei nostri per quei giorni. *******
UNA VOLTA SCOUT SEMPRE SCOUT … SPECIE CON IL FAZZOLETTONE BRUNO DEL TERZO! In vista dell’Eurocamp 2014, i Capi hanno cercato di sensibilizzare le famiglie del Gruppo per permettere un fondo che potesse “autofinanziare” i nostri ragazzi. Da qui è nata la Notte della Cambusa che verrà riproposta ancora a maggio. L’idea di una cena, però, trovata che stuzzica meglio di qualsiasi altra proposta il riavvicinamento di vecchi amici, ci ha spinto ad organizzare una cena particolare tra “veci Scout”, di quelli che quando avevano la vostra età avevano per riferimento quello che oggi chiamiamo Hathi ma che per loro era semplicemente “Tullio”, un Capo energico e … giovane naturalmente. Chiedendo asilo al CAI di Sinigo, sabato 29 marzo è stata organizzata questa cena, animata dai ricordi passati dei partecipanti, tutti sensibilizzati al presente stato del nostro Gruppo. In occasione della cena, Silvia ci ha fatto dono della sua poesia pubblicata in queste pagine, Alessia si è resa disponibile per addobbare le tavolate, Marchetto si è divertito tra i fornelli, Stefano e Daniele hanno pensato alla spesa, e tutti gli altri hanno portato con loro un “vecchio” amico Scout che avesse ancora nel cuore il colore del nostro caro fazzolettone Bruno. La serata è stata del tutto piacevole e si esaurita quasi a mezza notte (i ricordi erano tanti e poca la voglia di salutarsi subito). I nostri amici ci hanno promesso che torneranno a trovarci, chissà, forse alla Notte della Cambusa o forse, togliendo dalla naftalina il loro fazzolettone di quando erano una parte decisamente più attiva del Merano 3, cercheranno di riavvicinarsi per sentirsi ancora parte della nostra Grande Famiglia. Quello che succederà non possiamo saperlo, ma di certo sappiamo che uno Scout ed una Guida mantengono sempre la parola data. Pagina. 5
GIURAMENTO? IMPEGNO? NO GRAZIE! LA NOSTRA È “SOLO” UNA PROMESSA Cari fratellini, sicuramente vi ricorderete cosa accadde quando Mowgli abbandonò la Rupe del Consiglio mentre, di fatto, disperdeva e scioglieva il Branco dei lupi che ormai aveva preferito dimenticarsi della Legge per scodinzolare e vivacchiare degli avanzi di Shere-Khan. Disse, anzi “promise”, che quando sarebbe ritornato alla Rupe del Consiglio lo avrebbe fatto come avrebbe convenuto ad un UOMO, e cioè con in testa la pelle di ShereKhan. Poco dopo, quando andò a salutare Mamma Lupa nella sua tana, Mowgli promise nuovamente che sarebbe tornato e che avrebbe steso sulla Rupe del Consiglio la pelle della tigre. Noi sappiamo che Mowgli mantenne la sua promessa, e seppur piccolo in confronto a Shere-Khan, grazie al suo coraggio, alla sua astuzia ed alle sue preziose amicizie di Akela e Fratel Bigio che certo tenevano ben in rilievo l’importanza della Legge ed il suo rispetto, tornò alla Rupe del Consiglio e dopo aver fissato con delle canne spezzate la pelle di Shere-Khan vi fece salire sopra Akela che lanciando il richiamo del Popolo Libero fece intuire a tutta la giungla che il debito del Cucciolo d’uomo era stato saldato come da sua promessa. Perché, fratellini, Akela ha voluto ricordare questo episodio? Perché a breve qualcuno di voi non sarà più un Cucciolo, ma finalmente un Lupetto a tutti gli effetti e potrà unirsi al resto del Branco nel lancio del Grande Urlo. E quando sarà quel giorno? Beh, sarà il giorno in cui i nostri Cuccioli chiederanno di poter pronunciare la loro Promessa, dopo aver chiesto ai loro genitori e a noi Vecchi Lupi il consenso, naturalmente. Così, sull’esempio di Mowgli voglio augurarmi che anche voi sarete in grado di mantenere la vostra Promessa in modo da crescere e farvi grandi fino a salutare il Branco per unirvi al Riparto. Ma anche voi, fratellini, se rispetterete la Legge del Branco, come Mowgli non sarete soli nel vostro impegno quotidiano di fare sempre del Vostro Meglio. Avrete sempre Akela, i vostri genitori, tutto il Branco e naturalmente Gesù, il sostegno più grande che mai potrete sperare di avere e a cui chiederete di aiutarvi sempre, e sapete, Gesù non mancherà di farlo se gli permetterete di farvi aiutare da Lui. Gesù, infatti, è venuto sulla terra e si immolato sulla croce per mantenere fede alla sua Promessa, quella di salvarci tutti e di avvolgerci nella grande Misericordia, che è Amore, del Padre. Pensaci bene: chi meglio di Lui, che ha dimostrato ad ha mantenuto la Promessa difficile della nostra salvezza, potrebbe aiutarci? Ma ecco qua cosa dice la nostra Promessa. Dice:
CON L’AIUTO DI DIO, PROMETTO DI FARE DEL MIO MEGLIO, PER ESSERE FEDELE A DIO E ALLA PATRIA, PER OSSERVARE LA LEGGE DEL BRANCO E COMPIERE UNA BUONA AZIONE A VANTAGGIO DI QUALCUNO OGNI GIORNO. È una promessa molto bella, non è vero? E noi tutti siamo convinti che non esiste Lupetto sulla terra che nel suo piccolo non si impegni, anche se ogni tanto può capire che se ne dimentichi, di impegnarsi a mantenerla. Ecco perché, il giorno in cui, miei cari Cuccioli diventerete Lupetti, Akela inviterà anche il resto del Branco a rinnovare, in silenzio e nel proprio cuore, la loro Promessa mentre voi prometterete per la prima volta. Servirà ad aiutarli a ricordare di fare sempre del proprio meglio, senza tregua. Il nostro amico B.-P., nel Manuale dei Lupetti scrive “non credo che ci sia un solo ragazzo che voglia essere una Bandar, ossia uno stupido ragazzo che gironzola senza far nulla di serio, e senza avere da fare o una Legge cui obbedire … Quando qualcuno promette di fare una cosa, significa che considererebbe grave disgrazia se più tardi trascurasse o dimenticasse di compierla; in altre parole, quando un Lupetto promette di fare una cosa si può essere certi che lo farà”. Con il sostegno del Branco e di Gesù, sono convinto che la nostra Promessa potrà essere soltanto espressione della nostra gioia.
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della PARETE ROSSA
GIOCHI GIUNGLA … PER LUPETTI IN GAMBA! Buona Caccia a tutti quelli che rispettano la Legge della Giungla! Siamo proprio curiosi di vedere quanti Lupetti, dopo aver aperto bene i loro occhi, sono in grado di disegnare le seguenti figure (una lanterna ed un lupo), senza MAI staccare la loro matita dal foglio e senza MAI ripassare su una riga già tracciata. Chi ci riuscirà non ha che da farlo vedere ad Akela e riceverà subito una succulenta presa in premio.
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CANTANDO … ALLA LUNA PIENA Cari Lupetti! Eccoci ritrovati nell’angolo dedicato ai nostri canti giungla. Questa volta vi proponiamo un bel “canone”, che non è da confondersi con un “cannone”. Il canone è una canzone che viene cantata a più voci e che si ripete. Uno splendido gioco musicale, insomma! Forza, allora. Prendiamo un bel respiro e scaldiamo le nostre “ugole” e cominciamo a cantare alla luna.
RICHIAMO DI CACCIA Nella giungla da lontano s'ode l'eco di un richiamo che prorompe poi vicino Buona Caccia, fratellino! Nella giungla da lontano s'ode l'eco di un richiamo che prorompe dalle rupi Buona Caccia, Vecchi Lupi.
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REALIZZIAMO IL GUFO SAGGIO DEL BOSCO Carissime Coccinelle. Abbiamo pensato di farvi realizzare con la tecnica dell’origami il gufo, certamente uno degli animali più saggi che potremmo incontrare nel bosco. Perché, ci domanderete, vogliamo fare il nostro gufo con la tecnica dell’origami? Ma perché è una tecnica che richiede attenzione un certo ordine, cose che una brava Coccinella possiede se rispetta la propria Legge, ma soprattutto perché potrebbe aiutare qualcuno di voi ad ambire alla Specialità di MANI ABILI. Forza! Armatevi di un sorriso e di un foglio quadrato di carta e seguite assieme a me i passaggi.
GIÒ
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IL CANTA COCCI Carissime! Anche questa volta è giunta l’ora degli stornelli!!! Ecco una bella canzone che riguarda un poco … tutte le Branche Guida.
LA GHIANDAIA LASSÙ TRA I RAMI C'È UN NIDO DI GHIANDAIA CHE BRILLA AL SOL DI PAGLIUZZE TUTTE D' OR. PASSAI DI LÌ COL MIO ZUCCHETTO A PUNTOLIN MI SALUTÒ COL GIOIOSO CHIÙ CHIÙ CHIÒ! a ghianda
STETTI A GUARDAR QUELL'UCCELLO CON AMMIRAZION E SENTII CHE MI DISSE TORNA ANCOR! PASSAI DI LÌ CON IN TESTA UN CAPPELLONE BLU MI SALUTÒ COL GIOIOSO CHIÙ CHIÙ CHIÒ!
UN DÌ D' APRIL PASSEGGIANDO PER IL BOSCO IN FIOR VIDI ANCOR LA GHIANDAIA E IL NIDO D' OR. PASSAI DI LÌ CON LO ZAINO E CON LA TENDA MI SALUTÒ COL GIOIOSO CHIÙ CHIÙ CHIÒ! Pagina. 9
M3 UNA VOLTA SCOUT … (poesia scritta e regalataci da Silvia) UN NOSTALGICO RITORNO SEMBRA SIA PASSATO UN GIORNO DA QUEL MONDO ORMAI DISTANTE E PER ME COSÌ IMPORTANTE.
UNA PISTA DISSESTATA PUÒ ALLUNGAR LA CAMMINATA MA IN CORDATA ANCHE IL SENTIERO SEMBRA A TUTTI MENO NERO.
PIANO, RETE O BOSCAIOLO NEL TUO GRUPPO NON SEI SOLO E PUOI CHIEDERE UN AIUTO SE C’È CHI HA UN PO’ PIÙ FIUTO.
LA FATICA CONDIVISA DONA PIÙ DI QUALCHE RISA E UN ESPLORATOR CONTENTO È VELOCE COME IL VENTO.
CHI PIÙ CANTA PIÙ CAMMINA DALLA SERA ALLA MATTINA L’ESPERIENZA DI UN CAMPEGGIO FARÀ PARTE DEL TUO VIAGGIO.
PRENDI POI CON ALLEGRIA BELLO E BRUTTO SULLA VIA LO SCOUTISMO È PER LA VITA ED È GIOIA GRATUITA.
COCCI, LUPI, GUIDE E SCOUT È UNA VITA MOLTO OUT PRATO, BOSCO E ANCHE MONTAGNA CON LA PIOGGIA CHE TI BAGNA.
SI IMPROVVISA UN BEL TENDONE QUANDO PICCHIA IL SOLLEONE E COI NODI PUOI UNIRE TANTE CORDE DA SCOPRIRE.
SEGUI TU QUALUNQUE TRACCIA AUGURANDO BUONA CACCIA PERCHÉ IN FONDO AL TUO CAMMINO QUALCHEDUNO AVRAI VICINO.
TUTTO IMPARI PUR SBAGLIANDO MA È COSÌ CHE CAMMINANDO GIÀ SI INTONA UNA CANZONE CHE HA UNO SCOPO E UNA RAGIONE.
PENSA A UN FUOCO DI BIVACCO UNO ZAINO, UN CERCHIO, UN SACCO SOPRA TE UN CIELO STELLATO QUANTE COSE TI HA LASCIATO.
HAI UNA LEGGE, UNA PROMESSA HAI IL MEGLIO DI TE STESSA E SE SEGUIRAI IL TUO MOTTO SARÀ SEMPRE IL TUO CANOTTO.
NAVIGARE IN QUESTO MONDO È DIFFICILE E STUPENDO L’ESPERIENZA CHE FARAI FARÀ QUELLO CHE SARAI.
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SII QUALCUNO DI SPECIALE SOPRATTUTTO ORIGINALE PERCHÉ ESSER MOLTO OUT FA DI TE UN VERO SCOUT.
BUONA STRADA
Il PUNTINO VERDE Bentornati! Nell’ultimo scritto abbiamo accennato a COSA possiamo utilizzare delle varie erbe/piante che andremo a conoscere e QUANDO; cominceremo ora a considerare COME. Uno dei modi per assumere le sostanze nutritive o curative di un’erba è ovviamente raccoglierla e mangiarla, ma non sempre si può fare, perché magari quello che abbiamo raccolto semplicemente non è appetitoso o non è commestibile. Allora? Come fare? … Esistono altri modi per procurarci le preziose sostanze di cui parlavamo prima? CERTO! Possiamo “estrarle” tramite ACQUA, ALCOOL ed OLIO. INFUSO: misurare a tazze l’acqua necessaria per il nostro infuso e metterla a bollire. Raggiunta l’ebollizione togliere la pentola dal fuoco ed aggiungere la quantità di erba utile, 1-2 cucchiaini per ogni tazza di acqua usata. Coprire e lasciare riposare 10 minuti. Filtrare e consumare subito, a piacere con aggiunta di zucchero grezzo o miele. POTENZA MEDIO-BASSA. DECOTTO: come per l’infuso, l’acqua necessaria si misura a tazze e la si mette a bollire. Lasciare la pentola sul fuoco e aggiungere la quantità di erba utile, 1-2 cucchiaini per ogni tazza di acqua usata. Coprire e continuare a bollire a fuoco medio-basso per un massimo di 5 minuti. Filtrare e consumare subito, a piacere con aggiunta di zucchero grezzo o miele. POTENZA MEDIO-ALTA MACERATO: misurare l’acqua necessaria a tazze e metterla in un recipiente di vetro (terrina, brocca, …), ma che sia fredda o tiepida e comunque mai più calda di 40 °C. Aggiungere la quantità di erba utile, 1 cucchiaio abbondante per ogni tazza di acqua usata. Coprire e lasciare riposare 24 ore mescolando di tanto in tanto. Passato il tempo di macerazione appunto, filtrare e consumare a piccoli sorsi nell’arco dell’intera giornata a piacere con aggiunta di zucchero grezzo o miele. POTENZA ALTA. Infuso, decotto e macerato sono tre modi di “estrazione delle sostanze utili” tramite ACQUA che sembrano uguali tanto è vero che spesso vengono confusi uno con l’altro. Come invece avete potuto notare, hanno differenze importanti nel modo e tempo di preparazione, ma soprattutto nella loro, per così dire, forza nutritiva/curativa. Possiamo utilizzare erbe fresche o essiccate tenendo presente che una pianta fresca contiene ancora la sua acqua la quale finirà nella nostra preparazione “diluendola” leggermente; una pianta essiccata ha perso la sua acqua, la assorbirà dal nostro preparato “concentrandolo”. Infuso, decotto e macerato si dice abbiano uso interno (si devono), ma sono anche il punto di partenza per altri tipi di preparazione, ad esempio sciroppi. Durante il periodo di preparazione, i recipienti vanno coperti per far sì che parte delle sostanze utili non vadano disperse nell’aria/vapore. Per dolcificare è preferibile usare zucchero grezzo o miele, perché naturali e non trattati chimicamente come il classico zucchero bianco che tende a rendere innocuo il nostro estratto. Considerando che buona parte dei farmaci esistenti contengono estratti di erbe (gli stessi che troveremo nei nostri preparati fai-da-te) è molto importante rispettare con scrupolo le dosi e i tempi di consumo per evitare gli stessi inconvenienti che può dare un farmaco a base naturale!! - INFUSO 1 tazza al giorno per massimo 2 settimane, pausa di 3 settimane. Eventualmente riprendere alternando 2 settimane attive e 3 passive. - DECOTTO 1 tazza al giorno per un massimo di 2 settimane, pausa di 3 settimane. Eventualmente riprendere alternando 2 settimane attive e 3 passive. - MACERATO va preparato fresco ogni giorno per massimo 1 settimana con riposo di 1 mese. Eventualmente riprendere alternando 1 settimana attiva e 4 passive. PROVARE PER CREDERE: procuratevi in farmacia/erboristeria (ma solo perché ancora non ne avete una scorta raccolta da voi) 50 g di fiori di camomilla. Preparate un infuso, un decotto ed un macerato e … assaggiate! La prima volta non dolcificate, sentirete meglio la differenza nel gusto. Sul QdC riportate le vostre osservazioni: colore, profumo , ecc… certo è, ma lo dico per sicurezza, che se dopo il primo assaggio volete proseguire nella consumazione, dovete scegliere una preparazione e non tutte e 3 contemporaneamente! Alla prossima e Buona Caccia Pagina.11
CONCORSO NAZIONALE AZIMUT: 280° N
IMPRESA
IMPRESA SQ. AQUILA: “ALZABANDIERA TRICOLORE” L’idea di questa impresa è iniziata al campo invernale di quest’anno, dove avevamo deciso di fare un’alzabandiera con la tecnica “Leonardiana”. Avevo fatto anche un il modellino, ma per colpa della neve non è stato possibile costruire l’alzabandiera come l’avevamo progettata, quindi abbiamo deciso di costruire la nostra alzabandiera utilizzando la tecnica classica delle legature. Abbiamo perciò nuovamente ideato e realizzato più modellini e nel corso di una riunione di riparto lo abbiamo montato in scala più grande per poi partire alla volta dell’uscita dove siamo riuscite a realizzare la nostra costruzione. Per la costruzione abbiamo impiegato pali di legno della dimensione di 2,5 – 3 metri e cordini verdi, bianchi e rossi. All’atto della realizzazione sul posto ci siamo divise i compiti: due di noi tagliavano i cordini, un’altra teneva le travi e le sistemava, un’altra ancora faceva le legature. Scambiandoci questi compiti alla fine ci siamo dedicate insieme alle decorazioni dell’alzabandiera (abbiamo scelto il disegno a ragnatela sul pennone ed una a stella sul basamento che sostiene le sagole). Per i curiosi: la nostra costruzione raggiunge quasi 6 metri di altezza. IMPRESA SQ. TIGRE: “REALIZZAZIONE DI UN ALTARE DA CAMPO” Presentazione: per realizzare fisicamente il nostro altare da campo ci sono voluti 4 mesi anche se per costruirlo ci sono bastati solo 2 giorni. In questi 4 mesi la nostra Sq. si è riunita più volte: per decidere il modello, per dividersi i compiti e per stabilire i modi di allenamento. Abbiamo infatti dovuto essere elastici per finalizzare in tempo la nostra impresa. In principio pensavamo di costruire una capanna, poi però ci siamo accorti che non eravamo ancora così bravi tecnicamente per realizzarne una ben fatta e neanche il tempo sarebbe stato sufficiente (nelle nostre montagne questo inverno ha nevicato parecchio ed abbiamo dovuto fare i conti con la neve) quindi abbiamo optato per una costruzione diversa ma pur sempre importante come un altare da campo. Come da programma stabilito con il nostro Capo Riparto il 5 ed il 6 aprile eravamo pronti per la realizzazione del nostro altare. Sabato 5 abbiamo raggiunto nel pomeriggio la nostra baita di caccia e finché la luce lo ha permesso abbiamo lavorato. Domenica 5 abbiamo ultimato tutto completando l’altare con dei dettagli tra cui abbiamo intagliato con il coltello il Cristo.
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GARE DI S.GIORGIO 2014 Giovedì 24 aprile la piazza di Sinigo sembrava in fermento ed i passanti si domandavano dove sarebbero partiti gli Esploratori e le Guide del Terzo, carichi di zaini, tende e pentolami, dimostrando una certa sensibilità nei confronti dei nostri giovani. Niente di più semplice: partivano per raggiungere i Gruppi del Valconca 1 e dell’Iseo 1. Perchè? Ma per prendere parte alle tradizionali gare di S.Giorgio. Quest’anno, infatti, Stefano, nella sua (si spera ancora breve) carica di Commissario Nazionale alle Branche E/G, dopo aver parlato per tempo con le realtà coinvolte, ha collaborato via “filo” con i Capi di Iseo, responsabili della logistica, e con i Capi del Valconca, per la programmazione delle gare che si sono svolte sulla base Scout di proprietà del Gruppo iseano sopra al lago di Iseo (BS) dal 24 al 26 aprile. Più di 50 ragazzi per un totale di 8 Squadriglie (anche se a prendere parte ai giochi erano in 7) accompagnati dai relativi Capi hanno dato vita alle attività concluse con il rinnovo collettivo della Promessa. Siccome le realtà coinvolte saranno le stesse e le sole a rappresentare l’associazione dell’ASCI all’Eurocamp che si terrà quest’estate a Viterbo, i Capi hanno pensato di gemellare le Squadriglie tra loro per quanto riguardava la cucina, ed il gemellaggio pare abbia permesso la nascita di nuove amicizie. Le gare si sono svolte per tutta la giornata del 25, ed hanno impegnato le Squadriglie in 3 momenti di sfida dove dovevano cercare di accumulare più dobloni possibili: dalle 10.00 alle 16.00 il grande gioco “il tesoro di Morgan”, dalle 17.30 alle 20.30 la gara di cucina su fuoco da campo, dalle 21.30 alle 22.30 la gara di espressione al fuoco di bivacco. Nella fase del grande gioco, le nostre Sq., l’Aquila e la Tigre, hanno dato segni di una certa determinazione. L’Aquila, orfana della Capo Sq., non ha certo venduto il proprio onore per poco e finché ha potuto è stata in gara per poi ritirarsi dalla ricerca del tesoro e dagli arrembaggi per dei dolori al ginocchio che avevano messo “ko” la CSq. di rappresentanza. Anche la Tigre, Sq. aperta appena 5 mesi fa si è battuta con grande onore e come ha potuto, e seppur dimostrando nei giochi di conoscere la topografia meglio di tante altre Sq. più anziane, nella stanchezza delle 6 ore di gioco è andata a smarrirsi sul monte sul più bello. Il punteggio delle nostre Sq., alla fine della prima fase delle gare, era molto basso per questi incidenti di percorso, ma con grande spirito di unità la Sq. Aquila è riuscita ad aggiudicarsi la gara di cucina e la gara espressiva al bivacco (hanno rappresentato la Legge Guide con la tecnica delle ombre cinesi: geniale), mentre la Tigre si piazzava seconda nella gara culinaria e dignitosamente nella gara espressiva (unica Sq., va sottolineato, a rappresentare una sketch, in lingua italiana e tedesca). A conti fatti la classifica generale ha visto vincitrice, di poco rispetto alle nostre, la Sq. Cobra del Valconca, seguita da soli 4 dobloni dalla Sq. indigena dell’Orso di Iseo. Onore, naturalmente, a loro. Terza classificata l’Aquila di Merano distanziata di forse 15 dobloni dalla prima (giusto i punti di un arrembaggio!!!), e poco più indietro, al quarto posto, la giovane Sq. della Tigre di Merano. Ma la rivincita, lo sappiamo, potrà già concedercelo il concorso nazionale Azimut da cui il Merano 3 attende ancora il responso dei grandi Capi! Da registrare che alle gare organizzate hanno presenziato il Capo Scout Gennaro e don Jorge (che ha promesso di telefonare a don Salvatore e a don Piergiorgio prima di settembre per farsi ospitare e venirci a fare visita). Molto gradita, infine, la visita al campo di Claudio Cittadini, Capo Gruppo del Bergamo 1 dell’AGESCI, amico e fratello Scout, socio come Stefano del Centro Studi Baden-Powell, che ha avuto parole di ringraziamento nei nostri confronti per l’invito. Con lo sguardo verso nuovi traguardi e nuovi orizzonti, ci portiamo nel nostro zaino il ricordo dei volti e dei sorrisi dei fratelli e delle sorelle conosciute. Anche quest’anno le gare di S.Giorgio hanno saputo unire ragazzi “lontani”, ma vicini nell’Ideale. Anche questo fa parte del Grande Gioco dello Scoutismo e a noi piace raccontarvelo. Pagina.13
IL “CURIOSO” PIANO E NOTIZIE DELLE ATTIVITÀ DEGNE DI NOTA PROGRAMMATE E SVOLTE DA METà MARZO AD APRILE 2014
Data 22 – 23 marzo Sabato 29 marzo 5 – 6 aprile Venerdì 18 aprile Mercoledì 23 aprile 24 – 25 – 26 aprile
Attività Pernottamento di formazione Capi di Gruppo Cena nella sede del CAI di Sinigo “Veci Scout” Pernottamento di Riparto Venerdì Santo. Attività di cucina all’aperto (pane azzimo) S.Giorgio – Rinnovo della Promessa Gare di S.Giorgio con i Gruppo Iseo 1 e Valconca 1 – Lago di Iseo (BS)
Branca CAPI / CAVALIERI E DAME DI S.GIORGIO / INTERESSATI CAPI / CAVALIERI E DAME DI S.GIORGIO / INTERESSATI GUIDE / ESPLORATORI GUIDE / ESPLORATORI TUTTE GUIDE / ESPLORATORI
ALTRE NOTIZIE -
Siamo in attesa di conoscere i verdetti della giuria nazionale riguardante il concorso AZIMUT. Sul sito associativo (www.esploratorieguideditalia.org) è possibile seguire a tempo reale il concorso e i nostri ragazzi. In occasione del pernottamento di Riparto, Domenica 6 aprile Antonio e Dominik diventano Esploratori pronunciando la loro Promessa. a Sq. Aquila si qualifica al 3° posto alle gare di S.Giorgio, pur vincendo la gara di cucina e quella espressiva. La Sq. Tigre, invece, si qualifica al 4° posto. Bravi ragazzi. Vi siete fatti onore. È possibile destinare la propria scelta del 5x1000 al nostro Gruppo Scout. Il codice fiscale del Gruppo è 91042970219. Chi volesse ricevere notizie più esaustive può farlo chiamando Stefano.
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PER I ROVER, I CAVALIERI E LE DAME DI S.GIORGIO (ma anche per tutti gli adulti o giovani in ascolto) Ci è veramente difficile non dedicare questo spazio al pensiero a S.Giorgio che dovrebbe unire tutti gli Scouts del mondo. Per farlo, come sempre abbiamo pensato di concedere queste righe a quanto lasciato da Baden-Powell. A tutti coloro che con noi o lontano da noi si sono uniti nel ricordo del rinnovo della Promessa dedichiamo il vecchio ritornello Scout che dice “Una volta Scout, sempre Scout”! ANCORA SU SAN GIORGIO [da Taccuino. Il presente è uno di B.-P. scritto nell’aprile 1922] Non è la persona del Santo in sé che mi permetto di raccomandare agli Scouts, quanto i principi e le qualità che egli impersona e rappresenta. Da quel punto di vista i ragazzi di fedi diverse dalla cristiana possono accettare questo prode cavaliere come una figura simbolica. Anzi in qualche caso essi hanno nella loro mitologia personaggi egualmente eroici che impersonano i medesimi ideali. Ad esempio, ho visto l’anno scorso in un tempio indù una figura scolpita quasi identica a uella abitualmente raffigurata di San Giorgio: la statua di un cavaliere che lancia in resta affronta sul suo cavallo un mostro spaventoso. I mussulmani hanno molti prodi cavalieri nella loro storia, e così pure i giapponesi. Ciò che conta è l’ispirazione che tale figura può dare, non la sua particolare nazionalità o appartenenza religiosa. Per i ragazzi – e anche per gli adulti – il Santo lancia a ciascuno il suo grido di battaglia, per incitarlo a prepararsi nella sua armatura di Capacità, ad impugnare l’arma del Carattere, e servendosi di tutte le risorse a sua disposizione ad attaccare vigorosamente il Drago della Tentazione, o del Male, o della Difficoltà che gli si para di fronte, con cuore saldo e gioiosa fiducia. Se l’atto ha lo scopo di aiutare gli altri, com’è simboleggiato dalla Principessa nella storia di San Giorgio, allora ciascuno compie l’azione più nobile che vi sia, impiegando il suo coraggio e capacità non ad un fine egoista, ma nel sacrificio di sé al servizio del suo prossimo. Perciò San Giorgio come “totem” dello Scoutismo simboleggia i quattro punti cui miriamo: - CARATTERE, con gli attributi del coraggio, dell’abnegazione e della decisione; - SALUTE e FORZA FISICA, e virilità; - ABILITÀ MANUALE nell’uso delle proprie risorse; - SERVIZIO del prossimo.
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FLASH!!! SCATTI FOTOGRAFICI … momenti quotidiani di “semplice” scoutismo!
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