“A.E.G.I.” ASCI
GRUPPO SCOUT
ESPLORATORI E GUIDE D’TALIA
MERANO TERZO
BOLLETTINO DI VITA SCOUT
n. 08 - giugno 2014
CORRETE A LEGGERE L’ULTIMA EDIZIONE DI “M3” PRIMA CHE VADA A RUBA!!! SUL BOLLETINO SI TROVANO “SOLO” COSE VERE M3 - Bollettino di vita Scout - N. 08 giugno 2014 il presente bollettino è stampato gratuitamente senza vincolo periodico, dedicato a tutti i soci del Gruppo e alle loro famiglie, agli amici, ai simpatizzanti e a tutti i curiosi. in copertina: “davanti alla grotta di Damiano Chiesa sul Monte Zugna” (Caccia / Volo di Primavera - Domenica 4 maggio) *******
Alcuni sembrano immaginare che per dedicarsi allo Scoutismo uno debba essere un santo o un pozzo di scienza o tutti e due insieme; ..., che occorra essere un fanatico o un pacifista o un fascista o qualche altro “ista” e che nel Movimento si sia disciplinati da norme e regolamenti. È un’idea tutta sbagliata. Tutto ciò che chiediamo è un uomo come gli altri, che sappia rivivere lo spirito della sua infanzia nel cameratismo coi ragazzi e che sappia giocare con essi il gioco dello Scoutismo nella sua forma più semplice e di buon senso, che è quella esposta in SpR
- Baden-Powell -
******* BRANCO “PARETE ROSSA” SESTIGLIA LUPI BIANCHI - Gabriele - Dennis - Iacopo - Elia - Alessandro
CERCHIO “DELLA GIOIA”
SESTIGLIA LUPI BRUNI - Lorenzo - Andrè - Luca - Samuele - Andrea
“aspiranti” Lupetti: Francesco, Davide. “aspiranti” Coccinelle: Magdalena, Serena.
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SQUADRIGLIA AQUILA CSq. Daniela VCSq. Veronica Claudia Noemi
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SQUADRIGLIA TIGRE Antonio Dominik Andreas
Gruppo AEGI (Asci - Esploratori e Guide d’Italia) MERANO TERZO - “Decor Carmeli” sede fiscale: piazza S.Vigilio, 16 - 39012 Merano (BZ) luogo e giorno settimanale delle attività: SINIGO, sul sagrato della chiesa parrocchiale tutti i sabati dalle 14.30 alle 16.30 (Lupetti e Coccinelle) dalle 15.00 alle 19.00 (Guide e Esploratori) Capo Gruppo: Stefano Mantovan telefono: 320-0115051 sito associativo: www.esploratorieguideditalia.org PATTUGLIA DI REDAZIONE: IL KAJAK
SESTIGLIA ROSSA Serena Greta Aurora Gloria Angelique Nicolle Noemi Gaia Tatiana
“Su pei monti e per le valli in fior, la canzone nostra echeggia ognor: non c’è sole ne tempesta, mai nessun di noi s’arresta
NOI DEL TERZO SIAM GLI ESPLORATOR!”
LO SAPEVI??? È DA UN Pò CHE NOI CI STIAMO ALLENANDO. ALLENANDO A TIRARE LA CORDA, NATURALMENTE!
.... E TIRA ...
.... TIRA ... .... E TIRA ... PRIMA O POI, PERò SI SPEZZA! MA TU DOVE SEI? CORRI AD ISCRIVERTI AL MERANO 3!!! ORMAI LO SAPETE TUTTI: DA NOI C’è UNA PROPOSTA PER OGNI Età! LUPETTI, COCCINELLE, ESPLORATORI, GUIDE, CAVALIERI E DAME DI S.GIORGIO E ... CAPI, LOGICAMENTE! PER QUALSIASI INFO: 320-0115051 E CHIEDI DI STEFANO.
GUARDA LE STELLE Quando viene l’estate e mi riesce di andare con la tenda “per monti e mari”, lo spettacolo più bello che mi capita di vedere è alla notte quando mi fermo con il naso all’insù a contemplare le stelle. Se poi penso a qualche dato che la scienza mi fornisce, la meraviglia si fa ancora più grande. Per esempio: la stella più vicina a noi è il sole. È distante “soltanto” 150 milioni di Km. Un passetto, se lo paragoniamo alle altre stelle! Infatti la luce del sole ci raggiunge in 8 minuti, ma la luce della prossima stella più vicina impiega quattro anni per arrivare. Non parliamo nemmeno quanto impiegano le più lontane per farsi vedere: migliaia di anni!!! E parliamo delle stelle che noi vediamo, cioè quelle che appartengono alla nostra galassia. Ma quelle delle altre galassie, che sono formate ognuna da centinaia di miliardi di stelle! E di galassie ce ne sono miliardi!!! Insomma c’è da farsi venire il mal di testa se si pensa a tutti questi dati, ma se si rimane in silenzio a contemplare, allora si rimane “estasiati” ed “entusiasti”. È interessante il significato preciso di queste due parole che provengono dalla lingua greca. “Estasiati” significa che si è “fuori di sé”. “Entusiasti” significa invece che si è “in Dio”. Proprio così! E questa paroletta rappresenta proprio bene il nostro sentimento quando contempliamo un’opera di Dio. Eh, sì! Perché se gli scienziati con i loro strumenti cercano di spiegare l’ipotesi più comprensibile per dirci come si è formato l’universo, per esempio parlano del Big-Bang, solo quando parlano da uomini pensanti devono ammettere che ci deve essere una Causa del Tutto. E per nostra consolazione abbiamo una Storia che ci parla di Dio che si è manifestato dopo aver creato tutto l’universo e soprattutto che si è fatto uomo in Gesù, ed ha continuato poi a manifestarsi, come aveva promesso, in uomini Santi, con sapienza e prodigi, fino ai giorni nostri. Uno di questi è stato scelto come il Patrono dei Lupetti e delle Coccinelle, proprio perché era un uomo ‘estasiato’ ed ‘entusiasta’ di fronte alla Natura. Il suo nome? … SAN FRANCESCO!!!
BALOO
del Branco della PARETE ROSSA d. Pier Giorgio
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CACCIA/VOLO DI PRIMAVERA (articolo scritto da Serena – CS. Sestiglia ROSSA) Domenica 4 maggio siamo andati con i Lupetti e le Coccinelle del Gruppo Iseo 1 sul Monte Zugna, a Rovereto (TN), dove abbiamo visto la grotta dive avevano fatto prigioniero Damiano Chiesa, e nella grotta c’era ancora un cannone di guerra. Dopo aver fatto tutti insieme un grande gioco a tappe dove dovevamo dimostrare di conoscere i nodi, i personaggi del Libro della giungla, la Legge (del Branco e del Cerchio), essere capaci di passarci un pallone, superare un percorso ad ostacoli e ricordarsi degli oggetti, abbiamo mangiato i nostri panini che ci eravamo portati. Finito di pranzare siamo andati a vedere le orme dei dinosauri. Per raggiungere le orme abbiamo dovuto affrontare una camminata in salita e sotto al sole, ma le orme che abbiamo visto hanno dimostrato, anche a chi pensava fosse solo uno scherzo, che i dinosauri sono realmente esistiti anche se fa strano immaginare un dinosauro in carne e ossa che passeggiava dove viviamo noi oggi. Dopo altri giochi è venuto il momento di salutare i nostri amici di Iseo, con la speranza di rivederci ancora il prossimo anno. Prima di tornare a Merano, il nostro Gruppo è andato a visitare la campana più grande d’Europa: MARIA DOLENS; la campana della pace. Quando ci siamo trovati sotto alla campana ci siamo resi conto quanto era veramente enorme e qualche Lupetto “sveglio” si è pure bagnato nell’acqua del laghetto che stava sotto alla campana. La Caccia di Primavera ed il Volo di Primavera è stato molto bello ed interessante.
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VACANZE DI BRANCO STIAMO ARRIVANDO!!! Fratellini, ma lo sapete che tra pochissimi giorni partiremo alla volta delle nostre Vacanze di Branco? Che domanda sciocca! Certo che lo sapete e scommetto che state contando le ore che ci separano dalla nostra partenza. Per alcuni di voi la Vacanza di Branco sarà un’esperienza tutta da scoprire, ma vi aiuteranno certamente i Lupetti più anziani a raccontarvi dei giochi, delle cacce e delle altre attività che i Vecchi Lupi (VVLL) potranno organizzare per rendere indimenticabile questa nostra attività. Quest’anno la Vacanza di Branco durerà ben 4 giorni e comincerà con un viaggio in funivia che ci porterà fino a monte S.Vigilio, da dove prenderemo il sentiero n.1. Alzi la zampa chi di voi ha già preso la funivia! Beh! Per chi invece sarà una nuova esperienza, senza volergli rovinare la bellezza della sorpresa, gli anticipiamo soltanto che prendere la funivia alla Vacanza di Branco è un poco come fare un bel giro di giostra, con la differenza che nel nostro caso il divertimento NON finirà quando la funivia sarà arrivata a monte, ma incomincerà, perché una volta saliti avremo il bosco con i suoi segreti, la sua frescura, i suoi rumori, i suoi abitanti e la sua bellezza, tutto per noi! E poi, non dimentichiamolo! Ci sarà la nostra casa di caccia, che se ci potesse parlare ci racconterebbe di tutte le Vacanze di Branco in cui ha ospitato i Lupetti del nostro Gruppo e racconterebbe di quando Akela e gli altri VVLL, erano alti come voi ed indossavano la vostra stessa uniforme, e come voi non vedevano l’ora di vivere ciò che i loro VVLL avevano organizzato. Sapete? La Legge della giungla infatti, insegna proprio questo … ed è giusto cha da liana in liana certi racconti si tramandino…, in modo che il nostro Branco continui a cacciare grazie a quel servizio che già da Lupetto impariamo a capire che esiste e che l’esperienza di una Vacanza di Branco ci porta a scoprire. Lustratevi ora bene la vostra pelliccia, drizzate le orecchie ed aguzzate la vista. La nostra Vacanza di Branco ci sta aspettando ed anche quest’anno la nostra Famiglia Felice si farà trovare unità e da Akela permettetemi di dire che … sarà una cosa ben fatta!
della PARETE ROSSA
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SPECIALITÀ DI MASSAIA: COME RISPONDERE SEMPRE “ECCOMI”! Care le mie Coccinelle, il nostro Cerchio si sta sempre più allargando a nuove sorelline e questo deve riempire di gioia il cuore di ciascuno di voi, perché il fatto che ci stiamo allargando dipende proprio da voi, da come raccontate entusiaste dei giochi che viviamo assieme, di come è bello fare parte della nostra realtà e di come ci vogliamo bene. Certo. Questa notizia non dovrebbe bastarci. Anche se è vero che ciamo riuscite ad avvicinare qualche nuova sorellina non significa che non dobbiamo cercare sempre di migliorare, perché nessuna di noi è perfetta, ma è stando insieme, nella stretta forza del nostro Cerchio, che ognuno di noi potrà migliorare. Il Cerchio si sta allargando, dicevamo, e noi del Consiglio della Grande Quercia stiamo seriamente cominciando a pensare di affiancare presto alla Sestiglia Rossa una nuova Sestiglia. Ma per questo, abbiamo bisogno che le Coccinelle più grandi, Serena e Greta, si rendano disponibili al servizio verso ciascuna di voi ed aiutino le loro sorelline, Aurora e Gloria a raggiungere presto il fiore del Mughetto, Noemi ed Angelique a prepararsi con gioia alla Promessa e tutte le altre a continuare ad essere parte della nostra Famiglia Felice, che rimane e deve rimanere aperta a nuove amiche. Per progredire sul loro Sentiero, dicevamo che le nostre Capo Sestiglia (future, si intende! Al momento contiamo soltanto di una solo Sestiglia!!!) devono prendersi l’impegno di servire meglio il nostro Cerchio, cioè di migliorare le loro conoscenze e di essere a disposizione di tutte, a cominciare dai Capi. A loro infatti, i Capi hanno proposto di conseguire, durante al prossimo Volo Estivo alla Specialità di MASSAIA (vedete qui affianco l’immagine della Specialità che sarà di colore rosso, colore che simboleggia proprio il servizio), che non è una Specialità per sole femminucce! Anzi! Anche a qualche Lupetto verrà chiesto di impegnarsi per conquistarsi tale Preda. Sentite un po’, cosa bisogna dimostrare di saper fare per conquistarsi tale Specialità:
1. Saper accendere e servirsi di un fornello da cucina e conoscerne i pericoli. 2. Preparare una buona tazza di caffè, the o camomilla. 3. Cuocere un uovo al tegame e preparare un uovo alla coque. 4. Sbucciare e cuocere le patate. 5. Apparecchiare, sparecchiare e riordinare bene una tavola. 6. Saper lavare ed asciugare i piatti, le posate ed i bicchieri. 7. Spolverare e rassettare una camera (letto, pavimento, vetri, mobili). 8. Saper fare commissioni e renderne conto. 9. Aver dimostrato impegno nel tenere pulita la propria camera, l’angola della propria Sestiglia e la Tana/Sede. 10. Preparare, da soli o con l’aiuto di un altro Fratellino/Sorellina, una merenda per la Sestiglia. Oltre a questo, l’impegno speciale che ciascuno si impegnerà a rispettare per mantenere la propria Specialità di Massaia dice: Aiuterò gli altri sempre di buon grado, soprattutto in casa. È una bella cosa, non credete? Ed è anche una buona sfida. Cosa dite? Pensate di riuscire a conquistare questa Specialità? E le altre Coccinelle, poi, saranno in grado di seguire il vostro esempio e s’impegneranno a progredire velocemente sul loro Sentiero per conquistare a loro volta Classi e tanti altri Brevetti? Noi ce lo auguriamo e con la gioia che contraddistingue il nostro Cerchio, siamo certi che saprete rispondere con slancio, tutte voi quante siete, “Eccomi”, alla sfida che vi abbiamo appena lanciato! GIÒ Pagina. 7
M3 QUALCHECOSA SUL NOSTRO CONTO (…CANTO) Carissimi tutti! È da parecchio tempo che ci riserviamo la possibilità di rendere un poco omaggio al nostro Gruppo ed abbiamo pensato di farlo proponendo quei canti che ne hanno caratterizzato lo stile e che hanno sempre accompagnato chiunque abbia indossato il nostro fazzolettone Bruno di Gruppo. Troviamo bello, poter soddisfare la curiosità di voi tutti, ma soprattutto esaudire l’esigenza di “sapere” dei Lupetti e delle Coccinelle, fino a coinvolgere gli Esploratori, le Guide, i Cavalieri e le Dame di S.Giorgio ed i Capi. Voi tutti sapete quanto teniamo al colore del nostro fazzolettone e sapete anche il significato del suo colore. È importante, infatti sapere chi siamo per non dimenticarcelo, come è importante dimostrare coi fatti che siamo Scout del Terzo per lo stile e la storia che dovrebbe sempre precedere il nostro agire. Il canto è “Salve Regina”, brano composto su una vecchia aria Scout, scritto in onore della Madonna del Carmelo, la Protettrice del Merano 3, e che vinse il primo premio durante il campo nazionale “Jamborette” del 1951. Sono passati tanti, non è vero? Eppure questo brano ci ha sempre accompagnato e sempre dovrà farlo. I Vecchi Lupi, i Capi, e gli Scout più anziani non mancheranno mai di tramandarla e siamo certi che nel corso delle prossime attività estive avrete modo di cantarla o di impararla, se per voi sarà la prima volta. Prima di passare alla canzone, riteniamo giusto lasciare spazio alle testimonianze storiche che potranno aiutare ad apprezzarne il valore. I testimoni che abbiamo scelto e che scrivono sono entrambi più che attendibili. ******* DAL PRIMO LIBRO DEL MERANO TERZO (don Carlo Vivaldelli. Il libro si può trovare nella biblioteca civica di Merano) Jamborette Nazionale alla Vallonina. 15 agosto 1951. Una giornata tutta di sole. È la prima festa dell’Assunta dopo la proclamazione del Dogma. In suo onore s’avvicendano sull’arena Riparti e Squadriglie in gara di canto … Salve Regina! … La Squadriglia di formazione del CERVO lancia nel cielo sereno una nota dopo l’altra con poche stecche, molto sentimento e con quell’aria disinvolta e scanzonata di chi è sicuro che non vincerà. C’è molta attenzione nella Commissione presieduta dal conte di Carpegna. Salvatori ha gli occhi lustri, anzichenò. Che sia il frizzo dell’aria di montagna? … Sul rifugio bianco di neve …, ma tutto attorno è verde, verde, verde come sempre lo è nel colmo dell’estate. Merano Terzo, non ci pensar più: la vittoria è del “Roma” o del “Bari” suppergiù. Eppure … eppure … Primo premio! Ecco qui la magnifica tenda a doppio tetto. ******* CAMPI NAZIONALI: 1951 (13 - 22 agosto) Vallonina di Leonessa (Monte Terminillo) (articolo a cura dell’indimenticabile Mimmo Sorrentino e facilmente scaricabile dal sito del Centro Studi Baden-Powell: http://www.baden-powell.it/storia/CAMPI%20NAZIONALI%20ASCI.htm) Il 1951 è un anno di attività intensa come ci ricorda la canzoncina coniata per il campo nazionale (è un’altra “prima volta”) o, più esattamente, per il “Jamborette” come lo si chiamò in omaggio alla recente terminologia internazionale. Il campo, fu diretto da Salvatore Salvatori, allora commissario centrale alla Branca Esploratori, coadiuvato da Pietro Carbonara, fra Fedele Bressi e Gino Armeni. Vide la presenza di 1.018 scouts e capi provenienti da 13 regioni (mancavano Piemonte, Lombardia, Veneto, Romagna e Campania). 27 furono gli ospiti e 527 i visitatori. Tra questi, Salvador Fernandez del bureau internazionale Scout. Le Unità partecipanti, pur essendo organizzate per regione, ebbero piena autonomia di vita e poterono fruire di spazi ampi per accamparsi. Tuttavia le attività proposte dalla direzione furono molto coinvolgenti al punto da lasciare ben poco tempo per altro. Furono bandite quattro gare. La gara dei canti, il 15 agosto, che fu combattutissima tanto da rendere difficile alla giuria guidata da Nolfo di Carpegna emettere il proprio verdetto. Vinse il Merano 3°. […] Pagina. 8
M3 Ora cediamo il passo al testo della canzone che NON dovrà mancare mai, assieme alla Legge, alla Promessa ed alla Preghiera, sul tuo Quaderno di Caccia o di Bosco.
SALVE REGINA SALVE REGINA, I TUOI ESPLORATORI CERCAN LA TRACCIA CHE CONDUCE A TE. ACCETTA IN DONO TUTTI I NOSTRI CUORI, GUIDA IL CAMMINO DEL MERANO TRE. COLOR DEI MONTI ABBIAM SUL FAZZOLETTO, LA FIAMMA È UN GIGLIO BIANCO COME TE. PER RICORDARE AL TUO MATERNO AFFETTO GLI ESPLORATORI DEL MERANO TRE. ORSÙ QUEGLI OCCHI TUOI, DOLCE MARIA, TIENI SUL GRUPPO DEL MERANO TRE, FINCHÉ SI MOSTRI, AL FINE DELLA VIA, GESÙ IL DIVINO TUO FIGLIUOL CON TE.
Terminato l’articolo ci domandavamo: quanti sanno cosa è la Squadriglia Azzurra, sigla che appare anche sul nostro Stemma di Gruppo? Lo sapevamo. Praticamente NESSUNO, ed è un peccato, perché la proposta è una cosa tutta del nostro Gruppo e nessun altro Gruppo Scout ne è a conoscenza! Abbiamo forse stuzzicato la curiosità di qualcuno? Beh! Allora lo invitiamo a fare qualche indagine personale ricercando sul Primo Libro del Pagina. 9 Merano Terzo. Poi, se vorrà ce lo verrà a raccontare. Buona Caccia!
ASTUZIE DA CAMPO È da un po’ che stiamo lavorando a stretto contato con la vita all’aperto, ma niente può testare meglio le nostre reali capacità organizzative quanto un campo vero e proprio. In quest’ultimo periodo ci siamo allenati a cercare di essere rapidi nel montaggio della tenda, questo perché non sappiamo quale situazione meteorologica ci accoglierà al campo, ed avete intuito, grazie questa rapida spiegazione, l’importanza delle nostre esercitazioni. Al campo, che è un’attività decisamente lunga, nulla andrà lasciato al caso e tutto deve rispondere un suo preciso perché. A questo pensiero mi collego per farvi intuire, quindi, che in fase di allestimento del nostro campo avremo l’obbligo o l’intuizione di dover rispettare un determinato ordine nei lavori. Come in tutte le faccende esistono 3 “categorie” di cose: 1) le cose indispensabili, cioè quelle di cui non possiamo fare a meno, 2) le cose utili, cioè tutte quelle cose che ci aiutano a vivere meglio e ci offrono un certo tipo di comodità, 3) le cose inutili, cioè tutte quelle cose che proprio non servono. Al momento della costruzione del nostro campo avremo da soddisfare la stessa regola. Andremo perciò a montare/realizzare tutto ciò che ci è indispensabile e in un ordine di importanza (tenda, tettoia, cucina, tavolo, panche, fossa dei rifiuti …) e poi potremmo sbizzarrirci in tutte le cose utili che faranno in modo che il nostro vivere il campo sia decoroso e comodo e non che sia un campo di sopravvivenza! Queste costruzioni utili possiamo catalogarle in “ASTUZIE DI CAMPO” e “comodità aggiuntive/decorazioni”, come possono essere il portale, i recinti, il porta guidone, la linea telefonica, ecc.... Non a caso, però, ho voluto elencare prima le astuzie di campo, perché ci aiuteranno ad avere cura di noi stessi, che in un campo di 10 gg significa non ammalarsi e restare in salute. Vi voglio perciò presentare “alcune” di queste astuzie, costruzioni molto facili e che non richiedono la collaborazione della Sq. intera. - la GRUCCIA (o stampella) facilmente realizzabile con un cordino ed un ramo che piegheremo ad arco. Eviterà che i ns. vestiti, specie l’uniforme che toglieremo ed indosseremo spesso, non restino a contatto con il terreno e prendano umidità.
1) 2) - un’ATTACCAPANNI (A) qui semplicemente suggerito come tripiede, ma voi potreste realizzarne anche di più ingegnosi e belli! - un PORTASCARPE
(B) realizzabile con due picchetti in legno uniti da una traversa e qualche asse eviteranno che le scarpe restino umide e buttate con disordine fuori dalla tenda.
A)
B)
Spero di essere riuscito a dare qualche valido consiglio. Ricordate: essere astuti è una buona dote per un Esploratore, ma avere cura del bello e ragionare sempre prima di agire sono le vere caratteristiche che differenziano un Esploratore in gamba da qualsiasi altro. Questo, dopo tutto, se ci pensate bene, è anche ciò che ci impone la nostra Legge. Pagina.10 Lupo Saggio
Il PUNTINO VERDE Bentornati al nostro appuntamento. So che la prima parte dell’argomento “erboristico” può risultare un po’ noiosa, ma per una scelta ottimale delle varie raccolte in natura e, ovviamente per evitare sprechi inutili, è bene sapere PRIMA quali sono le possibilità di utilizzo che abbiamo a disposizione! Si sono già considerati i metodi di ESTRAZIONE dalle erbe tramite acqua; questa volta parleremo di TINTURA ed OLEOLITO. TINTURA: è il metodo di estrazione di sostanze tramite ALCOOL. Mettere in un vaso di vetro la quantità necessaria di alcool che abbia una gradazione compresa tra i 40° e 70° (va benissimo una grappa; la gradazione alcolica normalmente è riportata sull’etichetta della bottiglia) e l’erba utile, nella proporzione di 5 a 1 ovvero ad esempio: 5 tazzine di alcool/grappa, 1 tazzina di erba. Chiudere il vaso e metterlo a riposare al buio per 3-6 settimane agitando spesso. Terminato tale periodo filtrare il liquido ottenuto e conservare in boccette di vetro scuro munite di contagocce (si trovano in farmacia). Una tintura si consuma a gocce: diluita in infusi o succhi, oppure con un cucchiaino di miele o una zolletta di zucchero grezzo al posto di uno sciroppo. Questo preparato non ha solo uso interno, ovvero non solo si beve, ma si può anche utilizzare per massaggiare parti doloranti. OLEOLITO: è il metodo di estrazione dalle erbe tramite OLIO. Mettere in un vaso di vetro la quantità di erbe utile e l’olio necessario, olio che deve essere spremuto a freddo, di sesamo o girasole o d’oliva. La proporzione in questo caso è di 10 a 1 ovvero ad esempio: 10 cucchiai di olio, 1 di erbe. Chiudere il vaso e lasciarlo riposare al buio in posto tiepido per 2-4 settimane agitando spesso. Passato tale periodo filtrare il liquido ottenuto e conservarlo in contenitori di vetro scuro. Anche un oleolito è molto efficace per fare massaggi, ma ha ruolo ancora più importante nella preparazione di unguenti. Tintura e oleolito sono da considerarsi “macerati” Per una tintura è indifferente l’uso di erbe fresche o essiccate. Per un oleolito sono da preferire le erbe fresche ed aromatiche (quelle che lasciano profumo intenso sulle mani) Per fare il punto sulla situazione: INFUSO, DECOTTO, MACERATO, TINTURA ed OLEOLITO sono tutti metodi di estrazione dalle erbe e si prestano bene al “fai da te”. Di seguito aggiungo la descrizione di SCIROPPO ed UNGUENTO che sono invece metodi di conservazione. SCIROPPO: metodo di conservazione tramite zucchero grezzo. Prendere il liquido ottenuto da un macerato in acqua, pesarlo ed aggiungere una quantità di zucchero grezzo pari al 70% del peso del liquido stesso, ovvero ad esempio: 100 ml di liquido richiedono 70 g di zucchero. Procedere in questo modo: scaldare la metà del liquido di partenza e sciogliervi lo zucchero; una volta ottenuto il composto vischioso aggiungere il liquido rimanente e mescolare bene, a fuoco moderato. Mettere lo sciroppo in vasi ancora quando è caldo e chiudere. Conservare al buio e al fresco ed in frigo il vasetto che si usa. Uno sciroppo si conserva concentrato a cucchiaini oppure diluito nell’acqua per ottenere ottime bevande. UNGUENTO: è un preparato a base di grassi. Per ottenere 20 ml di unguento: 6 g burro chiarificato, 6 g cera d’api, 20 ml di oleolito oppure di olio spremuto a freddo. Per la profumazione aggiungere a piacere 20-25 gocce di un olio essenziale. Procedere in questo modo: a bagnomaria sciogliere il burro e la cera d’api nell’olio/oleolito. Mescolare finché il liquido ottenuto sarà giallo dorato e limpido. Togliere dal bagnomaria ed attendere qualche minuto per intiepidire un po’ il ns. preparato. Continuando a mescolare aggiungere l’olio essenziale per profumare, versare in piccoli vasetti che vanno chiusi solo quando l’unguento è completamente raffreddato. Non mi resta che aggiungere il “KIT” del buon raccoglitore: 1 sacchetto di carta, 1 sacchetto di nailon, 1 borsa di stoffa, 1 vasetto di vetro con coperchio o una scatolina, 1 piccola forbice, 1 spazzolino per unghie, 1 paio di guanti e … tanta, tanta, tanta, tanta PAZIENZA! Vi aspetto alla prossima e Buona Caccia Pagina.11
M3 SABATO 31 MAGGIO: NOTTE DELLA CAMBUSA È proprio il caso di dirlo: anche questa volta ce l’abbiamo fatta! Dopo il solito incontro interno, il Gruppo aveva stabilito che sarebbe stato assolutamente bello, prima o poi, riuscire a regalare l’esperienza di un bel fuoco di bivacco alla gente della realtà di Sinigo e così, al terzo tentativo, terzo come il numero del nostro Gruppo, ci siamo riusciti nonostante il forte vento che pareva volerci giocare un tiro birbone, ma che poi si è gentilmente calmato al momento della benedizione del fuoco. Ma la Notte della cambusa è molto di più di un misero tentativo di voler regalare un’esperienza espressiva tipicamente Scout a dei Visi Pallidi! Nasce dalla volontà, che poi si concretizza in possibilità grazie a chi ne vuole cogliere l’invito, a stare insieme: condividere con gli amici un menù decisamente abbondante e completo per quanto simbolica è la quota stabilita, prendere il tempo con la propria famiglia ed i propri amici, chiacchierare spensieratamente del più e del meno mentre le recenti fotografie di quanto il nostro Merano 3 ha offerto e vissuto con i suoi soci, …, tutto questo insieme fa in modo di generare quell’alchimia che concede a tutti i presenti di sentirsi partecipi di un progetto che prende nome di Comunità, e ci scuserete se questo è poco (… dove due o più di voi si riuniranno nel mio Nome …)! Questo, crediamo essere stata la Notte della cambusa! Anche questa attività, però, è stata vissuta ed appartiene ormai al passato, ma il Gruppo si sente in dovere di ringraziare sinceramente tutti quelli che con la loro presenza hanno voluto sostenerla, e siamo stati quasi in 100, e molti amici, approfittando del ponte festivo si sono scusati per non essere riusciti a partecipare. A noi, che ci dicono essere delle instancabili e vulcaniche formichine, è sufficiente il ricordo dei sorrisi stampati sui volti che hanno fatto da cornice all’intera serata, dalla preghiera di ringraziamento al canto serale, e ci auguriamo che anche questa serata possa venire ricordata come “Scout”, e cioè: semplice, pulita, sobria, con stile, libera da vincoli e indimenticabile.
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M3 GIORNATA DELLE “TANE APERTE” Che sfida! Che grande azzardo è stata la giornata delle “Tane aperte”! A volte le idee nascono dal niente e ci vengono suggerite dal nostro genio nei momenti più improbabili e non ci rendiamo conto di quale enorme sfida e provocazioni si possono lanciare con una semplice proposta. Perché diciamo questo? Ma perché la giornata delle Tane aperte è stata l’ennesima situazione in cui il nostro Gruppo Scout ha dato dimostrazione di non essere chiuso nella sua dimensione, ma di essere una realtà continuamente aperta a tutti. Rinunciando ad organizzare la consueta uscita di Gruppo per “festeggiare” in maniera appropriata la fine dell’anno scolastico, il Direttivo aveva stabilito di “lanciare” una proposta in grande stile per mostrare senza alcun tipo di vincolo, cosa si propone e cosa intendiamo per vita all’aperto. Così si sono preparati degli inviti scritti che i nostri Esploratori, Guide, Lupetti e Coccinelle hanno personalmente consegnato ai loro amici e si è anche provveduto a distribuire gli inviti a TUTTA la Comunità di Sinigo presente al termine delle S.Messe del sabato e della domenica antecedenti le Cresime. La giornata delle Tane aperte prevedeva due programmazioni diverse, una rivolta ai bambini in età elementare che partiva dalle 9.30 della domenica e terminava alle 15.30 ca., un’altra era invece rivolta ai ragazzi in età Esploratore e Guida e cominciava già il sabato, dove i ragazzi avrebbero imparato i rudimenti della pionieristica per realizzare qualche semplice costruzione da campo, avrebbero piantato le tende nel giardino dell’oratorio per pernottare e al risveglio, dopo la consueta ginnastica mattutina, si avrebbe provveduto a preparare la colazione, a fare dei giochi di squadra e a cucinare alla trappeur, quella con gli spiedini cotti sul fuoco per dirla con termini “blasfemi”. Ovviamente, seppur con due programmazioni distinte e separate, non si poteva non prevedere la partecipazione corale alla S.Messa delle ore 11.00, conclusa con il canto “Madonna degli Scouts”. Ma i lettori si domanderanno: ci saranno veramente stati dei ragazzi e dei bambini così coraggiosi, capaci di accettare un invito così forte da parte del Merano 3? Ma c’è da chiederselo? Certo che ce ne sono stati! Anzi pensate che hanno accettato di giocare con noi ben 2 bambini (una femminuccia ed un maschietto), entrambi di Sinigo, una ragazza, anche lei di Sinigo, e ben 5 ragazzi, di cui solo uno di Sinigo (ma gli abbiamo voluto “bene” lo stesso)! Quindi, se abbiamo contato bene, ben 8 nuovi amici hanno avuto il piacere di stare con noi in occasione della giornata delle Tane aperte. Il bilancio è stato perciò più che positivo. Agli Scout, ora, il dovere di provvedere a crescere ancora in numero.
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IL “CURIOSO” PIANO E NOTIZIE DELLE ATTIVITÀ DEGNE DI NOTA PROGRAMMATE E SVOLTE DA MAGGIO A METÀ GIUGNO 2014
Data Domenica 4 maggio Domenica 11 maggio Sabato 30 maggio Domenica 1 giugno Venerdì 13 giugno Sabato 14 giugno
Attività Caccia di Primavera / Volo di Primavera a Monte Zugna con il Gruppo Iseo 1 Festa della mamma Notte della cambusa Giornata delle “Tane aperte” Assemblea straordinaria dei soci Lupettiadi / Ultimo sabato “ufficiale” di attività
Branca COCCINELLE / LUPETTI TUTTI TUTTI
ALTRE NOTIZIE -
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Si è concluso il concorso nazionale AZIMUT. La Sq. Aquila si aggiudica il 2° posto nella categoria “Guide”, mentre la Sq. Tigre vince il primo premio per la categoria “Esploratori”. Alla Sq. Tigre vanno i nostri complimenti: prossima fermata “EUROCAMP”! La Sestiglia dei Lupetti di Merano “vince” la Caccia di Primavera. Bravi Lupi! In occasione della “Notte della cambusa” hanno aderito ca. 100 persone che si sono piacevolmente intrattenute poi al fuoco di bivacco. Al pernottamento, invece, hanno aderito dei nuovi amici: Davide, Filippo, Joram, Angelino, Matteo e Giada i loro nomi. Speriamo che vengano ancora a trovarci, e perché no? Magari che vogliano fare parte integrante del nostro Gruppo. Domenica 1 giugno Serena conquista il brevetto di “Accolito” e Luca quello di “Mani Abili”. È ancora possibile destinare la propria scelta del 5x1000 al nostro Gruppo Scout. Il codice fiscale del Gruppo è 91042970219. Chi volesse ricevere notizie più esaustive può farlo chiamando Stefano.
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PER I ROVER, I CAVALIERI E LE DAME DI S.GIORGIO (ma anche per tutti gli adulti o giovani in ascolto) Questa volta, forse, esageriamo e presentiamo qualche pagina del libro “Idee, appunti, schizzi e riflessioni di un semplice Capo Riparto” scritto da Stefano Mantovan e apprezzato da Capi di prestigio. Speriamo di colpire nel segno. ULTIME CONSIDERAZIONI PERSONALI […] È possibile ritenere, tutt’oggi, lo Scoutismo, come una valida ed attuabile proposta educativa? Vale veramente la pena spendersi per offrire il proprio servizio di Capo? Queste domande, in realtà, dovrebbero essere figlie di quelle infinite, personali e continue riflessioni che ogni Capo sarebbe chiamato a porsi per la maturazione di una propria e serena opinione sull’argomento. Da parte mia, ritengo che oggi più che in tempi passati, lo Scoutismo ha veramente molto di buono da offrire alla gioventù moderna, costretta a vivere in una società profondamente cambiata in valori, idee ed atteggiamenti, rispetto a qualche decennio fa. È inutile negarlo. Quanti ragazzi abbandonati a loro stessi possiamo incontrare, senza molti sforzi, sui marciapiedi delle nostre città o semplicemente nelle case dei nostri vicini, cresciuti in vizi che falsamente lasciano credere ai genitori di sentirsi alleviati per l’educazione dei loro figli e quanti adolescenti maltrattano la loro esistenza con fumo, ?lcolici, droghe, ignoranza e pigrizia per cercare in queste futili libertà la loro irrefrenabile ricerca della felicità? Forse, tanti Gruppi Scout non conteranno più i loro elementi esprimendosi in centinaia, come gli accadeva in un passato decisamente più ?overo di comodità, ma forse più ricco in valori e sentimenti, ma è proprio per questi ragazzi che lo Scoutismo, oggi, si mostra per la sua grande e totale validità. Mi ricorderò sempre con affetto, di uno splendido viaggio in treno condiviso con un Capo di Trieste che rispondeva al nome di Luca. Sebbene nella sua lunga esperienza di educatore Scout Luca non aveva mai ricoperto il ruolo di Capo Riparto, mi volle ?reparare sull’incarico che da lì a qualche mese, io stesso, avrei accettato nel mio Gruppo. Prese il mio entusiasmo ed in pochi minuti lo distrusse dicendomi quanto difficile sarebbe stato fare il Capo Riparto, di quante allusioni, difficoltà e maldicenze avrei ovuto subire per svolgere questo compito e di quante volte mi sarei trovato solo. Incredibilmente, tutte le previsioni di Luca si avverarono e ripeterono negli anni, ma senza volerlo, o magari sì, mi donò un prezioso insegnamento. Sarebbe stato inutile cercare di negare il confronto con la realtà di oggi per valorizzare l’entusiasmo di un momento. […] Sarebbe ugiardo credere di voler cambiare completamente il mondo, ma rimarrebbe nelle nostre possibilità il lasciarlo ogni giorno un po’ migliore di come non lo avevamo trovato e contribuendo, giorno dopo giorno, alla formazione di un semplice uomo, il Capo può adempiere a questo suo dovere. Questa consapevolezza dovrebbe concederci la possibilità di vedere obiettivi lontani e soprattutto, consegnarci la forza per non mollare. È impensabile credere che lo Scoutismo cambi la società di oggi, ma esso può ancora aiutare qualche ragazzo, che inevitabilmente diventerà un giorno uomo e forse padre di famiglia, a decidere di non abbandonare sé stesso come tanti suoi coetanei, ma di esprimere la sua irrefrenabile voglia di libertà per mezzo dell’Avventura.
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FLASH!!! SCATTI FOTOGRAFICI … momenti quotidiani di “semplice” scoutismo!
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