2015-0 Calendario dell'Oratorio

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CALENDARIO 2015

Realizzato con il contributo della Banca di Anghiari e Stia

MISERICORDIE Fratelli nella carità

Inserto Redazionale allegato al n. 6-2014 dell’Oratorio di Anghiari

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uando giravano quelli con la buffa nera era un altro mondo, sicuramente. Il primo mezzo meccanico degli uomini con la cappa -ci dice il calendario- è infatti comparso solo nel 1925, novanta anni fa! Un altro mondo dunque, perché prima si andava a piedi, si scarpinava per salite e discese -lettighe in spalla o volata a spinta con le ruote, per essere più veloci- e si cercava di arrivare dappertutto, dove c’era bisogno e necessità; dove, in particolare, c’era urgenza di carità cristiana. Cioè della carità del tempo donato all’altro, della carità della fatica e dei muscoli per aiutare chi soffre, della carità di una vicinanza e di una assistenza assolutamente e totalmente gratuite. Questa è stata ed è la Misericordia. Il calendario illustra con foto e documenti altri tempi, che però sono ancora presenti ed attuali nelle autoambulanze di oggi, nel volontariato dei nostri giorni, negli organismi e nella organizzazione delle Confraternite odierne, eredi e figlie di quelle antiche. Le Misericordie non sono morte, ma hanno trasmesso e continuano a trasmettere una esperienza, una sensibilità ed un patrimonio di solidarietà, di carità e di fede che sono documentazione di un modello umano e sociale che, con altre forme, la lingua inglese chiama globalmente welfare.

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l tempo, vissuto in condizioni diverse, è sempre stato lui! C’è un tempo ristretto dalla velocità -oggi- ed un tempo dilatato dalla pazienza: ieri. C’ è il tempo del dopolavoro -oggi- nel quale uno fa ciò che lo libera dallo stress e lo porta fra gli amici e il tempo dell’impegno per i fratelli -ieri- dopo l’Ave Maria. Non era difficile vedere l’uomo con la buffa, nero su nero, dopo il vespro, affrettarsi per i vicoli del Castello in risposta al richiamo della campana: allora le campane parlavano, avevano un linguaggio e comunicavano messaggi e richieste come e quanto i telefonini di oggi! C’è una necessità, ecco il volontario col volto ben coperto dal cappuccio. Non per spaventare, ma per educare. Non sappia la destra quello che fa la sinistra, dice il Vangelo. La carità è gratuita non vuole ringraziamenti la carità, non cerca sottomissioni psicologiche: quando avevo bisogno mi hai aiutato, come posso sdebitarmi? La buffa permette l’anonimato del soccorritore, in servizio assolutamente disinteressato. Carità cristiana, tempo donato, senza sotterfugi o scopi reconditi. Il povero, il fratello nel bisogno viene soccorso perché ‘ciò che

farete ai più piccoli ed ai più deboli fra voi è come se lo faceste a Me!’.

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n squadra, la solidarietà che viene portata non è singola, individuale, ma comunitaria. Anche il 118 è oggi una squadra all’opera, soccorso in azione. Certo, nel passato la squadra era un’altra cosa, anche una necessità. Quando il soccorso era fatica fisica, trasporto a spalla, lotta contro l’asprezza del l’ambiente -Anghiari e Monterchi sono sempre stati arroccati- la squadra di soccorso era d’obbligo. Ma il suo era -e rimane- gesto comunitario: la Misericordia è un sodalizio e i confratelli all’opera comunicano il metodo del sodalizio che è, appunto, una Confraternita, cioè una comunità operosa nel campo della carità. Le torce, le fiaccole per forare il buio, la lettiga a spalla o con le ruote… un confratello non può essere solo! Ma la necessità è soprattutto virtù: il grande rosario alla cintola è per il cammino. Può essere breve, questo, ma anche lungo; l’intervento può essere dentro il Castello, ma anche in campagna. Bisogno e urgenza capitano a caso, non conoscono il criterio della comodità o della vicinanza! Le orazioni, il rosario, le giaculatorie facilitano la marcia, sostengono il cammino. Ecco la solidarietà comunitaria all’opera. È un andare orante che permette l’incontro, a volte il confronto e lo scontro, col bisogno in condizioni di autocoscienza, di determinazione e di capacità risolutiva. L’intervento non è per un ‘vediamo cosa si può fare’, ma un aiuto intenzionalmente risolutivo.

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l lavoro: la carità è anche un lavoro, oggi! Competenze, aggiornamenti, corsi di formazione, attestati e diplomi. Uno studio/tirocinio che pone il volontario in condizioni di affrontare l’urgenza e la necessità con cognizione di causa e con capacità professionale. Soccorso e pronto intervento, grazie ai grandi progressi fatti dalla medicina e dalla sanità attraverso i secoli, sono divenuti anche azioni molto sofisticate sotto il profilo tecnico ed operativo. L’aiuto al malato, al ferito, all’incidentato mette in gioco -oggi- un sapere ed una conoscenza che un tempo non c’erano di sicuro. Ma da quei tempi lontani -più semplici e istintivi- giunge fino a noi l’ identico spirito del lavoro. La fatica ha un senso! Portare a spalla un malato grave fino alla Croce, sudare le 7 camicie sotto lo sforzo del peso e dell’ascesa, farsi venire un fiatone tale che i polmoni paiono scoppiare, ha un senso, un significato bello. È, evangelicamente,


il farsi ‘carico gli uni del peso degli altri’, perché Cristo ha il volto del fratello bisognoso. Che tu spinga la volata con un ferito da falce per un tratturo o ti accanisca con un defibrillatore in mezzo all’asfalto la fatica, è vero, è diversa, ma il significato del lavoro è lo stesso: farsi incontro a Cristo che ha il volto del fratello malato e sofferente.

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l termine infermiere, oggi, indica una professionalità delicata e umana che deriva le proprie origini dal welfare praticato dal volontariato antico, quando lo stato non c’era ed ogni intervento umanitario prendeva spinta dalla carità cristiana. Gli infermieri di oggi e quelli di ieri sono così volti diversi dello stesso spirito solidale e umanitario. Allora il termine ospedale non indicava lo stesso luogo che noi oggi chiamiamo con questo nome. La parola ospedale viene dal latino hospes, che significa ospite, e l’ospedale di un tempo aveva più a che fare con i pellegrini e i poveri, che coi malati veri e propri; era più un rifugio, una casa-ricovero seguita ed organizzata da una confraternita che un nosocomio come lo intendiamo adesso. Gli infermieri delle confraternite, quindi, erano quei confratelli che si prendevano cura degli infermi: malati gravi, vittime di epidemie, anziani in stato di necessità , vedove in difficoltà. Ma a casa loro, non in ospedale! Gli infermieri, infatti, erano dei visitatori domestici che seguivano, aiutavano, non lasciavano solo nessuno; nessuno era abbandonato a se stesso. In ogni cantone c’era qualche confratello che, al suono della campana, si metteva in movimento; era al corrente delle necessità e dei bisogni, bussava alle porte e faceva del proprio meglio. Un welfare pieno di anima! Indicazioni

MISERICORDIA Fratelli nella carità

In prima pagina i confratelli con la cappa. Siamo negli anni ‘70 e in posa ci sono i confratelli della Misericordia che apriranno la processione verso il camposanto nel pomeriggio della festa della Misericordia (ultima domenica di novembre). Questa raffigurata è stata una delle ultime volte che è stata effettuata. Da sinistra si riconoscono: Mondani Pietro, Tanfi Pietro, Meoni Pasqualino, Scimia Nello, Angiolino. *** In questa pagina. In alto, la processione (presumibilmente del 3 maggio degli anni ‘50 del secolo scorso) mentre sta percorrendo la Via Nova (la Curva delle Corriere) con alcuni confratelli con cappa e buffa, i chierichetti e i sacerdoti. Si può riconoscere l’indimenticabile Dante e, accanto a lui, Vittorio Romani. Poi il vescovo Emanuele Mignone, il suo autista, Fra Damaso e, con la cappa, Ricceri Natalino (o Rigo, come dice Franco Cristini). Sotto - Un gruppo di confratelli con cappa e buffa, provenienti dalla Badia, stanno dirigendosi verso la Propositura con due lanterne e il Crocifisso. Li hanno prelevati dall’antica sede della Misericordi, oggi Museo, nella Piazzetta della Badia. Dovrebbe trattarsi della festa del Corpus Domini degli anni ‘60/’70 del secolo scorso. La processione, con partenza dalla Propositura e guidata dai Confratelli con cappa della Misericordia, percorrerà le strade di Anghiari addobbate con fiori e coperte esposte alle finestre delle case. Ancora oggi la processione coinvolge i genitori e i collaboratori della parrocchia per solennizzare questo importante appuntamento della vita dei nostri ragazzi.

interessanti quelle che vengono dall’esperienza delle confraternite. Il welfare, come qualcuno pensa oggi, va eliminato perché dispendioso o -piuttosto- gli va ridata un’anima?

Zona pastorale Valtiberina Anghiari e Monterchi Vicario Foraneo Salvi don Marco Parrocchie: Anghiari, Catigliano, Gello, Le Ville, Micciano, Monterchi, Padonchia, Pieve a Sovara, Pocaia, Ponte alla Piera, S. Leo, Tavernelle, Toppole, Viaio.

Edizione riservata ai lettori dell’Oratorio

Il nostro ringraziamento va alla Banca di Anghiari e Stia che, con il suo contributo, ci ha permesso la stampa del calendario dell’Oratorio per il 2015. Direttore responsabile Enzo Papi. Redazione: Alessandro Bivignani, Frido Camaiti, Teresa Bartolomei, Elisa Del Pianta, Marco Lacrimini. Caporedattore: Anghiarino. La supervisione anche quest’anno è toccata a don Marco. Per le fasi lunari sono state utilizzate le pagine internet di Marco Menichelli, Fiesole, http://www.marcomenichelli.it. Inserto Redazionale allegato al n. 6-2014 dell’Oratorio di Anghiari.


GENNAIO 2015 3 MAGGIO 1975 Feste del SS. Crocifisso. La Misericordia di Anghiari organizza queste feste che culminano con la Tombola in piazza Baldaccio ed i fuochi d’artificio che ora vengono accesi sotto le antiche mura di Anghiari, proprio di fronte alla attuale sede della Misericordia. Il crucifero, i portalanterne ed altri confratelli, tutti con la cappa e la buffa indossata, sono pronti, lungo il Fosso, per la processione che, percorrendo le strade del paese, terminerà presso la chiesa di Badia. La Filarmonica Pietro Mascagni si sta predisponendo per il suo servizio in attesa dei fedeli, dei ragazzi che hanno ricevuto la Cresima (il sacramento della Confermazione), del vescovo diocesano, dei sacerdoti e della reliquia della Santa Croce che viene portata sotto l’apposito baldacchino. 1 2 3 4 5 6 7 8 9 10 11 12 13 14 15 16 17 18 19 20 21 22 23 24 25 26 27 28 29 30 31

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Maria Madre di Dio S. Basilio e Gregorio SS. Nome di Gesù II Domenica dopo Natale S. Giovanni Nepomuceno Epifania di N.S.G.C. S. Raimondo S. Severino S.Giuliano B. Gregorio X BATTESIMO DI GESÙ S. Ferreolo S. Ilario S. Felice da Nola S. Mauro abate S. Marcello S. Antonio Abate IIª DOMENICA “per annum” Ss. Mario e Marta Ss. Fabiano e Sebastiano S. Agnese S. Vincenzo martire S. Emerenziana S. Francesco di Sales IIIª DOMENICA “per annum” Ss. Tito e Timoteo S. Angela Merici S. Tommaso d’Aquino dott. S. Valerio S. Giacinta S. Giovanni Bosco

Proverbi presi qua e là

Chi vuole un bell’agliaio, lo pianti di gennaio! Ricette Quest’anno, nelle pagine del calendario, oltre alle previsioni di Fridus, troverete alcune ricette. Dalle frittelle, che si fanno tassativamente per San Giuseppe, al baldino a cui, dico già, è vietato aggiungere zucchero. Ci auguriamo che questa nostra scelta vi sia utile o perlomeno vi incuriosisca. Il tempo di Fridus Meteorologicus Si inizia il nuovo anno con una pericolosa presenza della depressione russosiberiana poco più ad est del mar Adriatico come era presente negli anni ‘50 e ‘60 (in maniera continua nei mesi di gennaio e febbraio), posizione pronta ad esplodere con richiami verso di noi dovuti a depressioni profonde che si attivano nel Mediterraneo in questo mese (teoria dei grandi maestri Bernacca-Baroni-Caroselli). Il periodo più pericoloso, in base alle statistiche degli ultimi 40/50 anni, è quello compreso fra la prima e la seconda decade di gennaio con irruzioni fredde di origine russo-siberiane, con neve, gelo e tempeste di vento che ad Anghiari e nell’alta valle del Tevere, trovano facili varchi attraverso i passi Appenninici del nostro territorio. Dopo il 15/20 del mese cominciano ad affluire correnti artico-marittime che attraverso la valle del Rodano entrano nel Mare Ligure, formano depressioni che sono in grado di portare nevicate abbondanti su di noi anche con temperature non necessariamente sotto lo zero termico: Giorni favorevoli il 22/23/24 e il 31 di gennaio, in questo caso “giorni della merla”, vicino alla media. Temperature medie del mese: minima +1, massima +5 ************************* Le mie previsioni si basano, come sempre, sull’andamento del mese di ottobre, che mi dà lo spunto statistico per formulare quello che sarà l’andamento del semestre freddo in arrivo, consultando i dati trentennali in mio possesso sull’andamento meteo di Anghiari e della Valle del Tevere. Questo modo di far previsione è stato un insegnamento continuo che veniva dato in parole semplici, ma sempre puntuali, dai grandi della comunicazione delle previsioni del tempo: Bernacca, Baroni, Caroselli.

Realizzato con il contributo della Banca di Anghiari e Stia


FEBBRAIO 2015 Monterchi, la Misericordia Questa a destra è la copertina di un volumetto edito dalla Misericordia di Monterchi redatto dal Dr. Massi per interessamento del confratello Osvaldo Verdinelli. Ci racconta la storia del sodalizio dal 1856, anno a cui risale la sua Costituzione, fino al 1890. Da un manifesto dell’epoca veniamo a sapere che il “...Sodalizio sta come il riflesso del più eminente e fondamentale principio della moralità vera, della civiltà retta e del reale progresso, perché basata sull’amore fraterno, che quello include delle famiglie, della società e della Patria.” Uno dei suoi primi impegni fu la gestione di un ospedale provvedendolo del necessario grazie alle oblazioni che in quel tempo giungevano generose. Quello del soccorso dei bisognosi fu uno dei cardini dell’opera della Misericordia. Al suono della campana, la “Squadra” si riuniva nei locali della Misericordia per accorrere dove c’era bisogno. Fra le iniziative da segnalare c’è anche quella della solennizzazione della festa di San Rocco. A fine Ottocento si organizzarono delle feste popolari in collaborazione con la Società Filarmonica della “Speranza”. Si estrasse anche una colossale tombola a totale beneficio dell’Opera Pia, e il tabellone fu prestato dalla Misericordia di Anghiari. La storia della Misericordia di Monterchi naturalmente è continuata, molte volte in silenzio, con il solo scopo di essere di aiuto ai più bisognosi. Ai benefattori l’unico ringraziamento: “Che Dio ve ne renda merito!” 1 2 3 4 5 6 7 8 9 10 11 12 13 14 15 16 17 18 19 20 21 22 23 24 25 26 27 28

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IVª DOMENICA “per annum” Presentazione di Gesù - Candelora S. Biagio S. Andrea Corsini Sant’Agata S. Paolo Miki Beato Pio IX Papa Vª DOMENICA “per annum” S. Apollonia S. Scolastica Madonna di Lourdes S. Eulalia S. Fosca Ss. Cirillo e Metodio VIª DOMENICA “per annum” S. Giuliana Ss. Fondatori Servi di Maria digiuno e astinenza CENERI S. Corrado astinenza S. Eleuterio S. Pier Damiani Iª DOMENICA di Quaresima S. Policarpo S. Sergio S. Cesario S. Nestore S. Gabriele dell’Addolorata astinenza S. Romano

Proverbi presi qua e là

Se febbraio ‘n ferra, marzo spella!

Frittelle Le frittelle si fanno per San Giuseppe, il 19 marzo. Io vi metto la ricetta della Vittorina della Portaccia, che di esperienza ne ha da vendere avendo partecipato, in prima persona, alle svariate e svariate giornate dedicate alle frittelle. Ingredienti: 1 chilo di zucchero, 7 coppie di uova, 5 arance e 2 limoni, zucchero vanigliato, 2 bustine di lievito da dolci, 1 chilo di farina. Esecuzione: La sera prima si fa cuocere il riso con l’acqua salata. Da freddo, il giorno dopo, si aggiungono gli altri ingredienti e quindi le uova, due belle manciate di zucchero (poi si sente e se ne aggiunge di più se ci vuole), la buccia grattugiata delle arance e dei limoni ed anche il loro succo, anche due cucchiai da minestra di zucchero vanigliato, il lievito. Quindi, poco prima di metterle a friggere, quando l’olio è già caldo (ci vorrebbe metà strutto e metà olio) si aggiunge la farina e poi a cucchiaiate si mettono nell’olio. Questo della farina è un segreto assieme a quello di mettere sì il lievito, ma senza farle lievitare. Provate!

2 febbraio: Candelora

Il tempo di Fridus Meteorologicus Inizio con l’alta pressione che prova ad entrare nel Mediterraneo portando un po’ di variabilità, ma c’è ancora in agguato l’orso freddo russo pronto ad inviare correnti gelide e nevischio su tutta la dorsale appenninica e “spolverate” su Anghiari. Questo afflusso gelido da oriente, accompagnato da una rimonta verso nord dell’anticiclone delle Azzorre, può innescare una fase fredda e ricca di precipitazioni su di noi. Giorni favorevoli a nevicate il 7-10-11. Dopo il 20 alcune depressioni atlantiche cercano di portarsi più a sud, verso la Spagna, il che favorisce una chiara risposta calda dal Marocco su di noi con rialzo termico importante. Temperature medie del mese: minima +3, massima +5

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MARZO 2015 Antiche cappe Di questa foto non conosciamo la data, ma probabilmente si riferisce ai primi decenni del Novecento. È raffigurata la prima parte della processione. Possiamo infatti vedere al centro il vescovo, i sacerdoti ed il baldacchino, portato dai confratelli con la cappa, sotto il quale si espone il SS. Sacramento (Corpus Domini) o la reliquia della croce (3 maggio). Ci sono almeno quattro lanterne e, ai lati del baldacchino, due carabinieri in alta montura. I confratelli in primo piano indossano la cappa e la buffa, dietro di loro possiamo riconoscere fra Damaso e don Checco Bartolomei. 1 2 3 4 5 6 7 8 9 10 11 12 13 14 15 16 17 18 19 20 21 22 23 24 25 26 27 28 29 30 31

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IIª DOMENICA di Quaresima S. Quinto S. Cunegonda S. Casimiro S. Lucio

astinenza S. Coletta Ss. Perpetua e Felicita IIIª DOMENICA di Quaresima S. Francesca romana S. Macario S. Costantino S. Luigi Orione astinenza S. Patrizia S. Paolina IVª DOMENICA di Quaresima B. Torello da Poppi S. Patrizio S. Cirillo di Gerusalemme S. Giuseppe sposo della B.V.M. S. Claudia astinenza S. Benedetta Vª DOMENICA di Quaresima S. Turibio S. Caterina di Svezia Annunciazione di N.S.G.C. S. Emanuele S. Lucia Filippini astinenza S. Sisto Papa DOMENICA delle PALME Lunedì della Settimana Santa Martedì della Settimana Santa

Proverbi presi qua e là

A marzo ogni bacarello va scalzo!

Castagnole Le castagnole sono il tipico dolce di carnevale e ogni famiglia ha la sua ricetta. Se vengono bene è motivo di vanto. C’è chi le preferisce “buge” e chi piene, ma sempre spugnose e non dure come un sasso. Qui mettiamo la ricetta di Nonna Teresa e ci auguriamo che vi possa essere utile e vi faccia fare una bella figura. Ingredienti: 6 uova a temperatura ambiente, una cartina di lievito, un cucchiaio di olio tiepido per ogni uovo, ½ manciata di zucchero, un pizzico di sale per ogni uovo, scorza di limone grattugiata. Preparazione: Mettere le uova nella farina formata a fontana, sbatterle con lo zucchero, aggiungere olio e limone. Continuare a sbatterle e in ultimo aggiungere la cartina. Impastare a pasta morbida, ungere e mettere in ambiente caldo a lievitare per un’ora. La pasta poi viene tagliata a pezzetti e con le mani si spiana e si taglia a losanghe. L’olio di frittura non deve essere troppo caldo. Quando gonfiano si girano e a cottura ultimata si mettono a scolare sulla carta. Zucchero, alchermes e miele sono usati a piacere per la rifinitura.

19 marzo - festa in località Turicchi

Il tempo di Fridus Meteorologicus Quando l’anticiclone russo è molto attivo ad oriente, anche marzo, nella prima quindicina, può risentire pesantemente questa presenza fredda con temperature ancora di stampo invernale e precipitazioni che nei giorni 12-13-15 possono essere in forma di nevischio su tutto il nostro territorio. Dopo il 20 del mese, alcune depressioni atlantiche possono riuscire a penetrare più decise nel Mediterraneo, spingendo l’anticiclone russo ancora più ad oriente; ciò consente un rialzo termico di origine atlantica con arrivo di pioggia benefica con temperature più miti. Temperature medie del mese: minima +5, massima +8

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APRILE 2015 Invito ai Volontari Invito al turnista confratello Gio Jacopo Tuti di partecipare al trasporto di un infermo allo Spedale di S. Sepolcro. Testo dell’invito: «Il Sig. retroscritto è stato destinato ad accompagnare in lettiga a ruote un infermo inviato allo Spedale di S. Sepolcro. Perciò ella si troverà alla Stanza quest’oggi a ore 2 pom.» Dalla stanza di Adunanza della Compagnia, 14 agosto 1862 – Per Il Governatore, P. Testi. Si fa riferimento alla lettiga a ruote, in dotazione alla Misericordia donata dal confratello Giuseppe Tavanti come si legge nella targhetta sulla lettiga stessa: G. TAVANTI DONÒ LUGLIO 1861 - RESTAURATA AG 1908.

(L. Babbini – A. Benedetti, “La Misericordia di Anghiari”, 1987)

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Mercoledì della Settimana Santa Giovedì Santo digiuno e astinenza Venerdì Santo Sabato Santo PASQUA DI RISURREZIONE Lunedì dell’Angelo -Pasquetta Ottava di Pasqua Ottava di Pasqua Ottava di Pasqua Ottava di Pasqua Ottava di Pasqua DOMENICA IN ALBIS S. Stanislao S. Zeno S. Martino I Papa S. Lamberto S. Abbondio S. Bernardetta Soubirous III DOMENICA DI PASQUA S. Aniceto S. Anselmo d’Aosta S. Caio S. Giorgio S. Fedele

S. Marco ev. IV DOMENICA DI PASQUA S. Sirone S. Pietro Chanel S. Caterina da Siena S. Pio V Papa

Proverbi presi qua e là Aprile, dolce dormire!

Biscottini della televisione La ricetta la Vittorina l’ha presa dalla televisione ma lei l’ha sperimentata e testata tante volte che ormai si può considerare anghiarese e poi basta dire che lei la fa perché questi biscottini piacciono tanto alla sua nipote. Ingredienti: mezzo chilo di farina (ce ne vengono circa una trentina); 2 etti di olio; 2 etti di zucchero; 1 etto di uva sultanina; 1 etto di pinoli; 2 etti di vinsanto; 1 cartina di lievito; 1 limone. “Ramestare” tutto insieme senza far montare “gnente”. Prendere un pizzico di pasta, come una noce o anche un pochino di più, e metterlo nella teglia infarinata. Una volta che la teglia è completa, mettere in forno a 180 gradi per venti minuti. Bisogna stare attenti perché fanno presto a prendere colore, ma tanto il forno si può aprire e controllare. Se uno ci vuol mettere la carta da forno va bene ma sennò basta un po’ di farina cosparsa nella teglia.

Il tempo di Fridus Meteorologicus In aprile, estrema variabilità e cambi repentini del tempo: rovesci e temporali di buona potenza, ma specialmente nel periodo fino al 15, le veloci correnti artico-marittimo, che ancora scendono dal NordAtlantico, riescono, passando attraverso la porta del Rodano, a formare delle basse pressioni molto vivaci nel Mare Ligure, in grado di formare dei corpi nuvolosi ricchi di grandine e di fiocchi di neve. La statistica ci dice che i giorni favorevoli a questi “colpi” invernali sono tra il 6 e il 12 del mese di aprile, con possibili “incaciate” non solo negli Appennini ma anche su Anghiari. La fine del mese ci presenta sempre giornate estremamente variabili con rovesci di acqua rapidi ed efficaci, ma c’è una buona possibilità di avere i primi giorni che annunciano una stagione buona in arrivo con i primi caldi dal sapore estivo. Temperature medie del mese: minima +7, massima +13

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MAGGIO 2015 3 maggio 1925 La foto, conservata presso il Museo della Misericordia, è riferibile alla processione del maggio 1925 durante il percorso verso la Badia dove terminerà la processione come si fa ancora oggi. Come abbiamo detto anche in altre pagine, sono queste (del 3 maggio) le feste titolari della Misericordia nelle quali essa si affianca alle celebrazioni religiose. Nella piazza, gremita di fedeli, il Crocifisso è stato collocato al centro. Intorno i sacerdoti, i chierichetti, i confratelli con la cappa e le lanterne. A questa processione è notevole l’affluenza dalle frazioni anghiaresi (e in quell’epoca ancora di più). La sacra ed antica immagine (XII/XIII secolo) viene portata in processione in occasione dell’Anno Santo. La portantina fu realizzata nel 1897, come si dice anche nell’articolo del mese di ottobre.

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S. Giuseppe lavoratore S. Atanasio V DOMENICA DI PASQUA S. Ciriaco S. Cataldo S. Domenico Savio S. Augusto Madonna di Pompei S. Pacomio VI DOMENICA DI PASQUA S. Ignazio da Laconi S. Nereo e Achilleo Madonna di Fatima S. Mattia apostolo Madonna di Montenero S. Margherita di Cortona ASCENSIONE DI N.S.G.C. S. Giovanni I Papa S. Celestino S. Bernardino da Siena S. Vittorio S. Rita da Cascia S. Eutizio PENTECOSTE B. Bartolomeo Magi d’Anghiari S. Filippo Neri S. Agostino di Canterbury S. Emilio S. Bona B. Carlo Liviero SS. TRINITA’

Proverbi presi qua e là

De maggio piovi piovi, li farem dimolti covi!

Minestra di ricotta Ho trovato questa preparazione su una pubblicazione scritta molti anni fa da Aldo Santini*, in cui afferma che nella Val Tiberina si possono gustare ancora delle minestre completamente scomparse dalle altre valli dell’Aretino. Le riporto quanto descritto: Minestra di ricotta Acqua, lardo, pasta fatta in casa tagliata a quadretti. Durante la cottura si sfa la ricotta nel brodo, con la forchetta. Tutto qui, io l’ho provata con il brodo di pollo invece di acqua e lardo e mi è piaciuta. Buon appetito! Marzia Morganti Tempestini * Aldo Santini, giornalista del Tirreno, ha scritto molti libri di cucina.

*********************** Dopo questa notizia fattami pervenire dalla giornalista Marzia Morganti Tempestini in occasione della trasmissione di cucina con la Doretta su Italia 7, “Aspettando il TG”, sono andato a cercare e ho scoperto che fino a non moltissimo tempo fa anche da noi si faceva questa minestra. La tradizione nella zona di Pratieghi è ancora presente. (continua a pag. 3 di copertina)

4 maggio - Dedicazione della Propositura

Il tempo di Fridus Meteorologicus

L’inizio del mese è un po’ turbolento con estrema variabilità anche perturbata. Dopo il 10 l’anticiclone delle Azzorre comincia ad entrare nel Mediterraneo in maniera più decisa, riuscendo a far risalire le temperature a valori prossimi a quelli del periodo. L’ultima decade del mese è da considerarsi vicina al periodo estivo in quanto a temperature, ma qualche infiltrazione mite dalla Spagna può causare dei rovesci di acqua pomeridiani. Qualche temporale può colpire Anghiari, perché correnti da nord che scendono nell’Europa ad oriente del Mar Adriatico, riescono, in alcune occasioni, a “strisciare” il Mare Adriatico e ad infiltrarsi nella nostra vallata attraverso i passi appenninici, portando variabilità perturbata. Temperature medie del mese: minima +12, massima +18

Realizzato con il contributo della Banca di Anghiari e Stia


GIUGNO 2015 Monterchi, il Labaro Il Labaro, vessillo con asta traversa e drappo quadrato, è una insegna medievale adottata oggi come vessillo di associazioni religiose, combattentistiche, politiche o di reparti militari. Del Labaro della Confraternita di Misericordia di Monterchi, riportato nella fotografia a lato, non abbiamo una data certa di realizzazione, in quanto molti documenti che potevano attestarla sono andati perduti e dell’archivio storico dagli anni ‘20 fino al 1940 resta non molta cosa. Da ricordanze dei confratelli più anziani, possiamo datare il vessillo di questa Misericordia attorno agli anni ‘30. Sicuramente non è uno delle prime insegne di questa associazione. Il Labaro, come da cerimoniale e indicazione della Confraternita Nazionale, è un drappo quadrangolare di varie dimensioni, di colore bianco o azzurro, ornato di ricchi fregi e ricami, recante al centro la croce latina di colore rosso, affiancata dalle lettere gotiche F e M (FRATERNITAS MISERICORDIAE) e l’indicazione dell’Associazione appartenente. Il Labaro viene generalmente usato nelle ricorrenze dove si prevedono cortei, ma anche in tutte le manifestazioni in cui viene espressamente richiesto. Abitualmente, quando non viene usato, è esposto nella stanza delle riunioni del Magistrato (Organo direttivo) presso Via dell’Ospedale n. 7, dove oggi si trova la Sede della Misericordia di Monterchi e dove anticamente era installato il Vecchio Ospedale di Monterchi. 1 2 3 4 5 6 7 8 9 10 11 12 13 14 15 16 17 18 19 20 21 22 23 24 25 26 27 28 29 30

L S. Giustino M Ss. Marcellino e Pietro M S. Carlo Lwanga e compagni G Ss. Lorentino e Pergentino V S. Bonifacio S S. Norberto D CORPUS DOMINI L S. Vittorino M S. Efrem diacono M S. Asterio G S. Barnaba Ap. V S. Gaspare S S. Antonio da Padova D XI DOMENICA “per annum” L S. Vito M Ss. Quirico e Giuditta M S. Ranieri G S. Calogero V S. Romualdo abate S S. Ettore D XII DOMENICA “per annum” L S. Tommaso Moro M Madonna del Sasso (Bibbiena) M S. Giovanni Battista G S. Guglielmo V S. Josemaria Escrivà S Sacro Cuore di Gesù D XIII DOMENICA “per annum” L Ss. Pietro e Paolo M Ss. Martiri di Roma

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Se piove per santa Barnabà (11 giugno), l’uva bianca se ne va!

I biscotti delle Caselle Questa ricetta me l’ha data la Vittoria, originaria delle Caselle, e, come la ricetta del mese di luglio, questi biscotti si davano, assieme al vinsanto, negli intervalli della battitura. Di farina se ne usa fino a che la pasta non diventa un poco soda. Deve a essere un po’ durotta, un pochino più densa del torcolo. Ingredienti: una tazza di zucchero, quattro uova, una tazza di latte, un cucchiaio di strutto (potete mettere l’olio) che si fa ammorbidire così impastandolo viene bene e un cucchiaio di ammoniaca per farli gonfiare (potete usare il cremortartaro o il lievito). Si fa come una sfoglia, come si fa con le castagnole, e poi si tagliano con la rotellina, un centimetro suppergiù di altezza (e grandi come i Pavesini o forse un po’ più larghi), non troppo però ché dopo gonfiano e vengon troppo alti. Si fa questa sfoglia e si tagliano. I confettini colorati noi non ci si mettevano, ma a se a uno gli ci piacciono ci possono stare anche bene.

21 giugno: SOLSTIZIO D’ESTATE Il tempo di Fridus Meteorologicus Giugno inizia nella variabilità estiva ma con poche possibilità di precipitazioni importanti, almeno fino al 12-13 del mese. Nella seconda e terza decade l’Anticiclone cerca di portare l’estate, ma non è ancora al pieno della sua forza e risente della depressione inglese che riesce a sfondare e a penetrare nel Mediterraneo apportando anche temporali su Anghiari e tutta la vallata, specialmente nel tardo pomeriggio. Nel finire del mese ci sarà più stabilità e con essa, le temperature saranno proprio gradevoli. Temperature medie del mese: minima +14, massima +24

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LUGLIO 2015 Ambulanza FIAT 1100 La prima AMBULANZA della Confraternita di Misericordia di Monterchi porta la data di immatricolazione del 28 dicembre 1954. Fu realizzata su FIAT 1100 Modello 103 con motore di 1089 cm3. Restò in servizio fino al 17 settembre 1973, giorno in cui il Magistrato, con a capo in quell’epoca il Governatore Sig. Giovan Battista Vagnoni e Vice Governatore Sig. Marcello Massi, deliberò, dietro parere favorevole della Confederazione Nazionale delle Misericordie d’Italia, di donare il mezzo alla Confraternita di Misericordia del Comune di Sestino (AR). Infatti a metà dell’anno precedente era stata acquistata una nuova ambulanza, realizzata su FIAT 238. Quest’ultimo mezzo è andato in demolizione nell’anno 2000. A destra, oltre il libretto di circolazione e la targa, il disegno del veicolo così come venne realizzato.

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Preziosissimo Sangue S. Urbano S. Tommaso Ap. S. Elisabetta di Portogallo XIV DOMENICA “per annum” S. Maria Goretti S. Claudio S. Adriano II S. Veronica Giuliani S. Rufina Apparizione Mad. del Combarbio XV DOMENICA “per annum” S. Enrico S. Camillo de Lellis S. Bonaventura V. e Dottore della Chiesa B. V. Maria del Monte Carmelo S. Marcellina S. Federico XVI DOMENICA “per annum” S. Apollinare S. Lorenzo da Brindisi S. Maria Maddalena S. Brigida di Svezia S. Cristina S. Giacomo Ap. XVII DOMENICA “per annum” S. Raimondo S. Nazario S. Marta S. Pietro Crisologo S. Ignazio di Loyola

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Per S. Maria Maddalena (22 luglio), si taglia la vena!

I biscottini della battitura Questa ricetta l’ha conservata l’Anna da Ripalta. Provatela, lo merita! Io l’ho fatta, anzi mia figlia! Ingredienti - 30 uova; 2 chili di zucchero; mezzo litro di vinsanto; 4 pacchettini di margarina; ammoniaca; zucchero vaniglia (sarebbe la vaniglia); limone grattugiato ma non troppo (del limone). Esecuzione - Questa dose, elaborata per una trentina di contadini che lavoravano da giorno a giorno, la potrete dividere a vostro piacimento sostituendo anche la margarina col burro e l’ammoniaca con il lievito. Si fa un mucchietto con la farina. Ci si rompono le uova, si montano con lo zucchero. Poi ci si mette il vinsanto, il limone grattugiato. La margarina si fa ammorbidire e, quando è pronta, si unisce anche lei. Quando l’impasto è alla giusta consistenza si fanno dei bringoletti e si schiacciano. Dovrebbero essere alti un centimetro circa. In forno a 180°, 15/20 minuti.

11 luglio: anniversario dell’apparizione al Carmine

Il tempo di Fridus Meteorologicus Il mese si presenta bene e l’anticiclone delle Azzorre sembra fare sul serio: giornate calde e stabili. Nella seconda e terza parte del mese, pur mantenendosi le condizioni estive, alcune correnti fredde di origine scandinava, riescono a scendere abbastanza vicino ad oriente ed in questo caso la nostra vallata risente sempre di qualche soffio più fresco e innesca immediatamente uno scontro di masse d’aria di diversa natura ed inevitabilmente temporali anche di discreta forza che per diversi giorni creano turbolenza atmosferica diffusa con imponenti torreggiamenti di nubi sui rilievi. Temperature medie del mese: minima +17, massima +28

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AGOSTO 2015 L’Ospizio di Fra Damaso Ecco come appariva il vecchio Ospizio di Fra Damaso prima degli importanti lavori di restauro di cui aveva bisogno. A destra la lettiga a ruote e, a sinistra, si intravede il “Citroën D20” modificato per il trasporto ammalati. “Il Cavaliere del Lavoro, Commendatore Marco Buitoni con gesto di squisita sensibilità verso la Misericordia si assunse in proprio tutto l’onere del riattamento del vetusto fabbricato. Dio ne renda merito ai Signori Marco e Tina Buitoni. L’edificio fu donato alla Misericordia dal Comune di Firenze nel 1970. Il 3 maggio 1973 i lavori hanno il loro simbolico inizio per essere inaugurati il 22 giugno 1974 e divenire, da allora la sede del sodalizio anghiarese.” (L. Babbini – A. Benedetti, “La Misericordia di Anghiari”, 1987)

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S. Alfonso Maria de’ Liguori XVIII DOMENICA “per annum” S. Aspreno S. Giovanni Maria Vianney Madonna della neve Trasfigurazione di Gesù S. Donato (patrono diocesano) S. Domenico XIX DOMENICA “per annum” S. Lorenzo S. Chiara Ss. Antimo e Ilariano S. Ippolito S. Massimiliano M. Kolbe ASSUNZIONE B.V.M. XX DOMENICA “per annum” S. Eusebio S. Elena S. Satiro S. Bernardo di Chiaravalle S. Pio X Papa Beata Vergine Maria Regina XXI DOMENICA “per annum” S. Bartolomeo S. Giuseppe Calasanzio S. Alessandro S. Monica S. Agostino Martirio di San Giovanni Battista XXII DOMENICA “per annum” B. Andrea da Sansepolcro

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Se vuoi la buona rapa, per S. Maria (15 agosto) sia nata!

Mantovana Se i bringoli sono il piatto tipico di Anghiari, per i dolci possiamo senz’altro scrivere Mantovana. Molte sono le ricette in circolazione. Io vi metto quella che mi ha detto la Diva di Tubbiano. Ingredienti - 10 uova (2 interi e 8 rossi); 340 g. di farina; 340 g. di zucchero; 300 g. di burro fuso; 100 g. di pinoli; 100 g. di zucchero vanigliato per l’impasto e sopra; buccia di 1 limone grattugiata. Sbattere le uova e lo zucchero molto bene (a mano per mezz’ora, col frullatore un po’ meno). Aggiungere gli altri ingredienti: farina, burro fuso, pinoli (un po’, che un pochi vanno sopra), la buccia di limone. Amalgamare il tutto bene e mettere in una teglia adatta (si impara con l’esperienza). Se possibile scegliere una teglia di ferro. In forno a 180° per mezz’ora (ma il bravo cuoco vede da sé quando è cotta).

15 agosto festa nella parrocchia di Micciano

Il tempo di Fridus Meteorologicus

Arriva il mese, inevitabilmente, con un po’ di caldo anche soffocante, almeno nella prima settimana, poi inizia il periodo in cui in Atlantico, già in autunno, i sistemi nuvolosi sono sempre più agguerriti e riescono ad infiltrarsi attraverso l’anticiclone delle Azzorre, apportando le prime ferite che permettono alle perturbazioni atlantiche di scendere fino ad entrare nel Mediterraneo con conseguenze classiche: forti temporali con grandinate diffuse in tutto il nostro territorio con particolare attenzione alla valle del Sovara. Naturalmente non se ne va il caldo estivo, ma queste infiltrazioni fresche riescono ad indebolire l’estate. Giorni pericolosi per la grandine: il 10-11-12 18-20-21. Temperature medie del mese: minima +16, massima +28

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SETTEMBRE 2015 Il Servo custode Insieme al Cappellano faceva parte del “personale interno” della Confraternita. Era un confratello con l’incarico specifico del mantenimento e della custodia dell’intero materiale sociale che al tempo stesso doveva accudire al disbrigo di tutte le mansioni d’ordine richieste per l’esecuzione e la pratica attuazione delle opere inerenti la vita sociale dell’Opera Pia. Oltre a questo, il servo-custode accomunava la funzione di “rappresentanza” dell’Opera Pia e come tale doveva essere presente in ogni servizio come “crocifero” nei trasporti funebri, nelle celebrazioni alle quali partecipava la Misericordia con le sue insegne sociali, indossando l’uniforme di ordinanza. Il servo-custode doveva inoltre provvedere, in ogni circostanza, al regolamentare suono della “campanina” (è quella piccola di cui parla anche il Magi: 1523-1572), unico mezzo di richiamo della Fratellanza per i confratelli e quanti altri la udissero, per raccogliersi nella residenza di Badia e muovere in brigata, con l’urgenza del caso, verso il luogo del richiesto intervento. Caratterizza e sensibilizza la figura di fedele ed esemplare “servo-custode”, la genìa Ricceri, di vecchia famiglia anghiarese. I carteggi d’epoca molto riportano delle dimostrazioni dell’attaccamento dei vecchi Ricceri verso la Fratellanza e anche quanto questa, nel corso degli anni, sia stata affezionata e comprensiva verso di loro e la loro famiglia. (continua in terza di copertina) 1 2 3 4 5 6 7 8 9 10 11 12 13 14 15 16 17 18 19 20 21 22 23 24 25 26 27 28 29 30

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S. Egidio e Arcano S. Elpidio S. Gregorio Magno S. Rosa da Viterbo B. Teresa di Calcutta XXIII DOMENICA “per annum” B. Guido d’Arezzo Natività della Vergine Maria S. Pietro Claver S. Nicola da Tolentino Ss. Felice e Regolo SS. Nome di Maria XXIV DOMENICA “per annum” Esaltazione della S. Croce Madonna Addolorata Ss. Cornelio e Cipriano Sacre Stimmate di San Francesco S. Giuseppe da Copertino S. Gennaro XXV DOMENICA “per annum” S. Matteo Ap. ev. S. Maurizio S. Pio da Pietrelcina S. Pacifico S. Tecla S. Teresa Couderc XXVI DOMENICA “per annum” S. Venceslao Ss. Michele, Gabriele e Raffaele S. Girolamo

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Per Santa Croce (14 settembre), pane e noce!

Il torcolo

la Vittorina lo chiama ciambellone

Questa ricetta della Vittorina lei l’ha avuta dalla Libia Busatti, l’ha fatta per tanti anni con soddisfazione di chi l’ha potuta mangiare. Ingredienti: farina mezzo chilo; fecola 4 etti; zucchero 3 etti e mezzo; 6 uova; burro 400 g.; un pizzico di sale; 2 cucchiai di unto; 2 cartine; 1 limone; 1 bicchiere di latte. La ciambella tutti son buoni a farla. Le uova si montano con lo zucchero, ma basta poco, e si aggiungono tutti gli ingredienti. Io per fargli il buco ci metto una tazza di acciaio inossidabile senza manico [N.d.R. Una volta, quando un bicchiere a calice aveva il piede rotto, si utilizzava rovesciato nella teglia per fare il buco nel torcolo]. Con questa dose viene un bel ciambellone grande, e quindi ci vuole una bella teglia. Il forno lo vuole altino, diciamo 180 ma anche 190 gradi, tempo circa 45 minuti. Come per tutte le ricette naturalmente poi sarà la brava massaia che aggiusterà la preparazione anche tenendo conto che da un forno all’altro la temperatura impostata non è uguale per tutti. 20 settembre: EQUINOZIO D’AUTUNNO

Il tempo di Fridus Meteorologicus L’inizio del mese è abbastanza stabile e caldo, poi seguirà un periodo di variabilità perturbata , a tratti. Con sistemi nuvolosi sempre più organizzati e dal sapore autunnale. Verso la fine del mese l’anticiclone sub-tropicale comincerà a ritornare verso la sua posizione originale oppure può salire verso il nord, il che permetterebbe a sistemi nuvolosi ben più potenti di entrare nel Mediterraneo con assaggi di tardo autunno. Temperature medie del mese: minima +14, massima +24

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OTTOBRE 2015 1897 Questa medaglia a destra è del 1897 e quell’anno la Misericordia effettuò dei festeggiamenti particolari. Oltre alla medaglia stampò l’immagine dell’antico Crocifisso di Badia (una litografia 30x40) e una cartolina. Inoltre le feste di quell’anno furono particolarmente solenni. Oltre il triduo di preparazione nei giorni 28, 29 e 30 aprile, domenica 2 maggio ci fu la traslazione del SS. Crocifisso dalla Badia alla Propositura. Lunedì 3 maggio ebbero luogo le feste solenni con la presenza di Mons. Donato VellutiZati dei Duchi di S. Clemente, Vescovo Aus. Di Firenze. Nei giorni dal 5 al 9 maggio le Confraternite religiose del Comune di Anghiari fecero visita al SS. Crocifisso esposto in Propositura. Il Crocifisso venne riportato alla Badia con la processione del mattino di domenica 9 maggio 1897. Per le feste civili ecco cosa prevedeva il ricco programma: domenica 2 maggio e lunedì 3, al Campo della Fiera “Corsa alla tonda a cavalli con fantino”, mentre mercoledì 5 e domenica 9 maggio “Corse di velocipedi”.

A destra la medaglia della Misericordia e, a sinistra, il suo proprietario: Paolo Zanchi - Continua in terza pagina di copertina.

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S. Teresa del Bambin Gesù Ss. Angeli custodi S. Dionigi Areopagita XXVII DOMENICA “per annum” S. Faustina S. Bruno Madonna del Rosario S. Pelagia B. Newman S. Daniele Comboni XXVIII DOMENICA “per annum” S. Serafino S. Romolo S. Callisto S. Teresa d’Avila S. Margherita M. Alacoque S. Ignazio d’Antiochia XXIX DOMENICA “per annum” S. Paolo della Croce S. Maria Bertilla S. Gaspare Del Bufalo S. Giovanni Paolo II Papa S. Giovanni da Capestrano S. Antonio Maria Claret XXX DOMENICA “per annum” S. Rustico S. Evaristo Ss. Simone e Giuda Apostoli S. Onorato S. Marciano B. Ranieri dal Borgo

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Caldo ottobre, fa freddo febbraio!

La pasta con le noci Questa ricetta me l’ha detta Angiolo Pari. Si cuoce la pasta, il meglio sono i cannonciotti. Intanto si prendono le noci e si schiacciano fine fine sulla spianatoia, ad esempio con una bottiglia. In una padella si mettono le noci, il pan grattato e un po’ di miele (le dosi ognuno se le elabora da solo). Quando la pasta è un pochino al dente si scola e si butta nella padella e si finisce la cottura e così s’insaporisce. Questa pasta per noi a Caprile era il piatto tipico per la vigilia di Natale. Ci piaceva molto, ma s’aveva paura a mangiarne troppa, perché in casa si raccontava sempre di quella donna che alla Messa di mezzanotte si sentì male e quando la chiamarono era già morta. Dice che aveva mangiato parecchia di questa pasta con le noci.

Celebrazioni della festa del Rosario Prima domenica: Chiesa di San Biagio a Valealle * Seconda domenica: Chiesa di S. Andrea a Galbino - Chiesa di Tubbiano *Terza domenica: Chiesa di S. Leone a San Leo *Quarta domenica: Chiesa della Croce ad Anghiari.

Il tempo di Fridus Meteorologicus È il mese che ci porta nel vero autunno, ma ricordiamoci sempre che su Anghiari e dintorni è anche il mese delle belle giornate, abbastanza fresche al mattino ma gradevoli durante la giornata: l’anticiclone delle Azzorre, prima di ritornare alla sua originale posizione, tenta ancora di far sentire la sua presenza nel continente e in particolare sul Mediterraneo, apportando giornate di una estate che se ne sta andando, ma ancora ha voglia di regalarci alcune giornate dal sapore estivo. Verso la fine del mese, l’autunno chiede il passo in maniera più netta e le depressioni atlantiche entrano sempre più con forza nel Mediterraneo e naturalmente anche su Anghiari. Temperature medie del mese: minima +9, massima +14.

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NOVEMBRE 2015 La prima ambulanza La prima ambulanza di Anghiari fu una FIAT501 di nuova fabbricazione, donata alla Confraternita di Misericordia da un Comitato Cittadino costituito ad iniziativa della stessa Opera Pia. L’adattamento fu della Ditta Magnolfi di Arezzo. Alla inaugurazione e benedizione del carro lettiga, il 28 giugno 1925, intervenne S.E. Mons. Emanuele Mignone, vescovo di Arezzo.

(continua in terza di copertina)

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TUTTI I SANTI

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A S. Martino (11 novembre), ogni mosto è vino!

(I morti)

S. Martino de Porres S. Carlo Borromeo Santi della Toscana S. Corrado S. Fiorenzo XXXII DOMENICA per annum Dedicazione Basilica Lateranense S. Leone Magno S. Martino di Tours S. Giosafat Ss. Florido e Amanzio S. Giocondo XXXIII DOMENICA per annum S. Margherita di Scozia S. Elisabetta d’Ungheria Dedicazione Basilica S. Pietro e Paolo S. Matilde S. Benigno Presentazione della B. V. M. CRISTO RE DELL’UNIVERSO S. Clemente I S. Andrea e compagni Martiri S. Caterina d’Alessandria S. Leonardo S. Virgilio S. Giacomo della Marca I DOMENICA D’AVVENTO S. Andrea Ap.

I Bringoli d’Anghièri Questo è il più tipico dei piatti anghiaresi ed è facile da preparare. I bringoli si mangiano per San Martino, ma si preparano per la vigilia, in veglia con la mamma, che si fa aiutare dai più piccoli (anche il marito potrebbe dare una mano). Si prepara l’impasto per la pasta usando solo farina ed acqua. Una volta si metteva farina di grano tenero, il consiglio è di usare farina di grano duro, tiene di più la cottura poi, se volete, metteteci un uovo, non di più. Preparata la pasta si fanno dei gnocchetti che si... allungano fino ad ottenere dei grossi spaghetti. È qui che arriva la collaborazione di tutta la famiglia. Per il sugo ci vuole quello finto con l’aggiunta però del rigatino, perché è San Martino e questa è l’occasione giusta per mangiare il primo pezzo di carne di maiale dell’anno, dopo l’estate. Se ci sono, si mangiano castagne arrosto e vino nuovo, così si va a letto già caldi. Ogni anno, quando si avvicina l’estate di san Martino, la Pro Loco organizza la festa dei bringoli. Fu iniziata oltre trent’anni fa ed ecco l’etichetta, ancora in uso, che Loris Babbini ideò per il vino nuovo.

Il tempo di Fridus Meteorologicus

Nel passato, nel mese di novembre, specialmente nella prima quindicina era comune che ci fosse la prima neve sui monti sopra di noi, anche con nevischio su Anghiari, colpendo anche l’estate di San Martino in varie occasioni. Quest’anno, intorno alla prima decade, possibilità di spruzzata di neve in Appennino. L’ultima settimana di novembre, per statistica, è quella che determina l’arrivo dell’inverno su Anghiari con i primi fiocchi e le prime “incaciate” anche su di noi e nelle nostre colline. Temperature medie del mese: minima +7, massima +14.

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DICEMBRE 2015 La Brigata della Compagnia Scopo della Confraternita di Misericordia è il perfezionamento della vita Cristiana degli iscritti mediante l’esercizio per l’amore di Dio e del Prossimo mediante il rispetto e l’applicazione delle opere di Misericordia Spirituali e Corporali e mediante opere di religione. Cura il mantenimento della coscienza cattolica degli iscritti mediante opportune iniziative; promuove la devozione del Santo Patrono (8 OTTOBRE S. SIMEONE). Tra le opere di religione annovera la Brigata o Corpo di Compagnia: è composta dai confratelli in Veste Storica (BUFFA), la quale partecipa al suffragio delle anime dei confratelli defunti con preci ed uffici funebri. Partecipa infine, secondo le tradizioni o le circostanze, alla solennità di Sacre Funzioni, alla processione del Cristo Morto (VENERDÌ SANTO) e alla Visita ai Sepolcri (GIOVEDÌ SANTO), 1 2 3 4 5 6 7 8 9 10 11 12 13 14 15 16 17 18 19 20 21 22 23 24 25 26 27 28 29 30 31

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S. Eligio - Ss. Ansano e Marcellino S. Viviana S. Francesco Saverio S. Giovanni Damasceno S. Crispina II DOMENICA D’AVVENTO S. Ambrogio IMMACOLATA CONCEZIONE S. Siro MADONNA DI LORETO S. Damaso I Papa B.V.M. di Guadalupe III DOMENICA DI AVV. Gaudete S. Giovanni della Croce S. Valeriano Inizio Novena di Natale S. Davide S. Floriano S. Malachia profeta S. Anastasio I Papa IV DOMENICA D’AVVENTO S.Pietro Canisio equinozio d’inverno S. Francesca Cabrini S. Giovanni da Kety (Canzio) VIGILIA DI NATALE NATALE DEL SIGNORE S. Stefano protomartire SANTA FAMIGLIA Ss. Innocenti S. Tommaso Becket S. Felice S. Silvestro I Papa

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Santa Lucia (13 dicembre), il giorno più corto che ci sia!

Baldino d’Anghièri Abbiamo messo la ricetta del baldino a dicembre, primo perché a novembre ci sono i bringoli e poi perché la farina, che meriti questo nome, proviene da castagne fatte seccare circa un mese. Fate voi i conti! Ingredienti: gr 500 di farina, 1 litro di acqua tiepida, un pizzico di sale, ½ bicchiere di olio extra vergine di oliva, rosmarino, pinoli o noci. Esecuzione: Si mette la farina in una terrina e si aggiunge il sale. Si versa a poco a poco l’acqua sulla farina amalgamando bene. Si aggiungono all’impasto 3 cucchiai grandi di olio. Si assaggia l’impasto per valutare se è salato abbastanza. Il segreto sta nel trovare l’equilibrio tra il sale e il dolce della farina. Vietato aggiungere zucchero. Si versa l’impasto in una teglia precedentemente cosparsa di olio e si aggiungono uno o due rametti di rosmarino (il nostro smarrino). Se ci metterete sopra un filo d’olio, creerà un simpatico motivo ornamentale. In forno a 200° per 40 minuti. È cotto quando ha formato una crosticina abbastanza dura al tatto e sono evidenziati i righi lasciati dall’olio. 15 dicembre inizia la Novena di Natale

Ad Anghiari è alle ore 18, in Propositura

Il tempo di Fridus Meteorologicus

La prima vera irruzione fredda della stagione avviene sempre o nell’ultima settimana di novembre o nella prima di dicembre. Quest’anno, se l’anticiclone russo è presente poco ad oriente, non è difficile avere un dicembre abbastanza freddo e nevoso: i venti orientali riescono a portarci sempre il freddo invernale e spesso anche carichi di nevischio non di grosse proporzioni in quantità ma vere e proprie bufere di vento e neve, che danno l’idea del più rigido inverno. Giorni favorevoli: il 7-8-9-15-16. Fine mese si chiude con tentativo anticiclonico con nebbie nel territorio. Per il 31 dicembre inizia un cambiamento ben deciso dai quadranti nord-atlantici che fanno presagire un inizio anno scoppiettante, con precipitazioni forti e anche nevose su Anghiari. Temperature medie del mese: minima +1, massima +4

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MISERICORDIE Fratelli nella carità

Continua dai mesi:

Maggio - Ricetta: Minestra di ricotta - Ecco due testimonianze con ricetta (sono del 2010). Adria di Pratieghi - Io la minestra di ricotta la faccio così. Metto l’acqua salata a bollire e ci faccio cuocere i tagliolini a minestra. Sfaccio la ricotta fina fina che non faccia grumi. Niente soffritto. Solo acqua. Una volta cotta la pasta si toglie dal fuoco e ci si mette la ricotta. È buona anche con il riso. Stefania di Pratieghi - Io la faccio con i tagliolini. Cuocio i tagliolini, la lascio liquida e poi metto la ricotta sfatta bene. Io ci aggiungo anche un pochino di pepe. Per quattro persone ci vorrà un mezzo chilo di ricotta. Settembre - Il Servo-custode - Tutto ciò ha creato

gradito motivo di poter ricordare come avvenne l’accesso dei Ricceri ai non lievi servizi ad essi affidati e per oltre un secolo fedelmente assolti. Nella foto, Natale Ricceri nella sua uniforme di servocustode e crocifero della Confraternita di Misericordia di Anghiari; quaranta anni di servizio dal 1864. (L. Babbini – A. Benedetti, “La Misericordia di Anghiari”, 1987) Ricetta: Mantovana: Il segreto è di saperla cuocere: se il forno è troppo forte te se brucia, se è basso non va bene, bisogna “indovinallo”. Diciamo sui 180 gradi, una cinquantina di minuti. “Al forno per esempio ci le mettevano quando avevano tolto il pane e poi ci se coceva anche i fagioli ci mettevino i fagioli la sera, la matina andavino arpiglialli cotti. De pinoli io ci ne metto cento grammi. La teglia ci vole quella da dolci, non de coccio o d’acciaio grosso. De la carta non c’è bisogno s’unge la teglia e non s’attacca mica. La Novella ci metteva, è visto la carta velina che ci incartavino i pinoli?, lei ungeva la teglia e poi ci metteva questa carta, così una volta cotta, dai pinsi, la poteva tirare su bene. Il segreto è nella sbattitura, bisogna falla soda soda. Bisogna non smettere de sbattere, uova e zucchero, dopo ci se unisce il burro sfatto e la farina e ‘leggermente’ un pizzichino di sale. In tutti i dolci ci vuole, anche sulla crostata, perché monta prima anche le ova. Le mantovane bone le facevano la Marina, l’Adriana de Scanapino e la Lina Acquisti, la mamma de Felicino.”

Ottobre - 1897 - In quei giorni poi fu illuminata Via Trieste (il Fosso) e ci furono due spettacoli di fuochi pirotecnici e, in più giorni, il lancio di globi “aerostatici”. Quindi un ricco programma che si protrasse per oltre una settimana. Proprio in quell’anno venne realizzata la portantina in legno tutt’ora in uso. La medaglia raffigurata è di proprietà di Paolo Zanchi (Campodazzi, 1888-1936), raffigurato a sinistra in divisa da militare; egli faceva parte del gruppo dei confratelli con la cappa. Camilla, la sua bisnipote, riferisce che in famiglia si raccontava della cappa che anzi, la mantellina, a volte, veniva indossata per “far paura” ai bambini piccoli. Novembre - La prima ambulanza - Fu in servizio dal 1925 al 1945, e nel 1947 fu venduta, pressoché inservibile per le neces-

sità della pubblica assistenza. “La prima lettiga in legno di noce, con lampioni, seggetta, cassetta, ecc., a quattro ruote con lettino incorporato nell’abitacolo fu donata nel 1861 alla ‘Misericordia’ dal confratello benemerito Tavanti Giuseppe e fu restaurata nel 1901” [N.d.R. c’è un riferimento a questa lettiga al mese di aprile]. Anche con l’entrata in servizio delle prime autoambulanze, a volte si rese necessario il suo impiego, fino a cessare definitivamente nell’immediato dopo guerra.” (disegno e testo tratto dal n. 1-2 del 1983 di Loris Babbini) Abbiamo cercato di mettere nelle pagine di questo calendario quante più notizie conoscevamo in riferimento alle foto pubblicate. Può essere che abbiamo fatto qualche errore nel nome o in altre indicazioni. Già fin d’ora ci scusiamo con voi, ma vi chiediamo anche di segnalarceli. Grazie! * In alto il disegno di Loris Babbini che illustra un soccorso d‘altri tempi nel Borghetto (Piazza Mameli).


Misericordie Fratelli nella carità

Confratelli con la cappa Dalla Badia

Processione alla Via Nova

GENNAIO

FEBBRAIO

MARZO

3 maggio 1975

Monterchi, la Misericordia

Antiche cappe

APRILE

MAGGIO

GIUGNO

Invito ai volontari

3 maggio 1925

Monterchi, il Labaro

LUGLIO

AGOSTO

SETTEMBRE

Ambulanza FIAT 1100

L’ospizio di “Fra Damaso”

Il Servo custode

OTTOBRE

NOVEMBRE

DICEMBRE

1897

La prima ambulanza

La Brigata della Compagnia


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