2016-0 Calendario dell'Oratorio

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CALENDARIO 2016

Realizzato con il contributo della Banca di Anghiari e Stia

Foto nel e dal cassetto Alcune immagini recuperate

Inserto Redazionale allegato al n. 6-2015 dell’Oratorio di Anghiari

A

ntologia senza t e m a e… senza tempo. Foto centenarie o solo con qualche decennio sul… groppone! Ma foto, cioè immagini, cioè un mondo familiare che era e che ora resta solo in un cartoncino o in un foglio di carta speciale. M o t i v o di nostalgia? Non credo e, comunque, non per questo le pubblichiamo nel calendario 2016. Foto come occasione di memoria, certo; e di recupero di un tempo che è anche il nostro tempo, perché le radici attuali vivono e si alimentano dell’humus e degli anni in cui le immagini che proponiamo sono state scattate. Non nostalgia, ma testimonianza. Il passato che ritorna e si mostra; noi veniamo da lì e nella nostra esperienza di oggi c’è anche il sentire, la fatica e le esperienze di quanti in quelle antiche foto sono raccontati, per situazioni e per ritratti. Il soldatino morto sul Podgora e l’artigiano nella sua bottega, il gruppo di donne tutte trine e gonne lunghe e i… leopardiani garzoncelli scherzosi in attesa della visita di leva; e poi le ricamatrici, il tabacco quando era monopolio, la festa dell’uva… Un piacere ed un divertimento scorrere le pagine del calendario/strenna del nuovo anno che verrà! Però, al di là del piacere e del divertimento è bene soffermarsi per un pensiero. Se non altro per capire se del passato che abbiamo sepolto, e giustamente, e che resta là, a volte molto lontano nel tempo, non sarebbe bene ricordare e rinnovare uno spirito che è certamente antico ma che, oggi, probabilmente, sarebbe sicuramente nuovo e giovane. Un grande pensatore dice che i figli vivono la loro vita oggi perché poggiano le loro esperienze sulle spalle dei giganti. Non è male chiedersi allora quali sono le spalle che ci sostengono e dove noi appoggiamo le nostre certezze di oggi: la famiglia, il lavoro, il paese, le compagnie,

la vicinanza degli altri, il mondo intero che ci circonda. Mi accingo a scrivere questa pagina oggi, festa d’Ognissanti, in un giorno in cui -per l’appuntof a c c i a m o memoria di quanti ci hanno preceduti nella gloria e di cui noi siamo i fratelli viventi; nei giorni in cui torniamo poi a fare memoria, nei cimiteri, dei nostri cari, cioè di quei giganti che hanno generato ciascuno di noi e che sono i nostri antichi più recenti… Le foto parlano di un tempo contadino e artigiano: contadini nelle campagne e artigiani nel borgo. Un tempo che non c’è o, se c’è ancora, e Anghiari così attaccato alle proprie origini lo sa bene, si è molto assottigliato. Perché quella nostra è l’epoca, soprattutto, dei servizi, delle professioni, del computer; di una vita che ha un domani meno precario rispetto a quello che è stato il domani percepito dai nostri nonni o da antichi come quelli con le trine alle gonne o i baveri larghi… È giusto così; e siamo grati che quanti sono passati prima di noi ci stanno permettendo oggi una qualità della vita sicuramente più agiata; se oggi abbiamo degli affanni sono di altro tipo, non certo del tipo come… mettere assieme il pranzo e la cena tutti i giorni, per tutti i giorni del mese, anno dopo anno! Al tempo di certe foto il lavoro era pesante e oggi non lo è più, si poteva morire sul Podgora e oggi questo non appartiene più, grazie a Dio, alla nostra esperienza; ma il lavoro, la famiglia e il borgo di oggi, forse, non hanno bisogno di rinfrescare un senso della vita che dava allora soddisfazione nonostante le difficoltà del quotidiano e rendeva felici anche nella durezza dei tempi? Guardando le immagini del passato -è vero che alcune sono costruite, non tutte sono spontanee- si coglie un tratto unitario che resta nonostante le distanze temporali: si vede gente in ogni


caso serena, contenta, soddisfatta di ciò che la vita ha loro riservato. Non è poco se si pensa che il tratto unificante le esperienze del nostro quotidiano è spesso l’insoddisfazione: desideriamo sempre altro, ciò che stiamo facendo non ci riempie, non ci sazia. Eppure abbiamo tutto. Nel confronto con le foto antiche possiamo sicuramente constatare che il nostro corpo è senz’altro più sano e vigoroso; è lo spirito, se mai, che è messo peggio. Dalle spalle dei nostri giganti, forse, non abbiamo preso quel senso del vivere che pur in situazioni difficili li ha resi liberi. Sì, stiamo senz’altro meglio, ma tuttavia sentiamo tutto l’ affanno di una vita più inquieta perché povera di senso e, quindi, meno libera. È questo che dobbiamo ritrovare! Il messaggio delle foto che pubblichiamo è tutto qui. La foto in prima di copertina. “Gruppo famiglia”, foto su lastra fotografica. Colpisce il modo di disporsi delle persone: tutte donne, a parte un bambino e l’uomo di dietro. Dovrebbe essere di fine Ottocento. *** Qui in alto a destra, questa immagine su lastra fotografica raffigura la Propositura prima dei restauri degli anni ‘30 del secolo scorso. È tutta addobbata per la presenza del Crocifisso conservato nella chiesa della Badia e che, negli anni del Giubileo, viene portato in processione per le strade del paese. Dagli elementi in nostro possesso dovrebbe trattarsi dell’anno 1897, quando le feste della Misericordia ebbero una solennità particolare e in via eccezionale il Crocifisso venne “portato in processione”. Oltre al triduo di preparazione, nei giorni 28, 29 e 30 aprile, domenica 2 maggio, ci fu la traslazione del SS. Crocifisso dalla Badia alla Propositura. Lunedì 3 maggio ebbero luogo le feste solenni con la presenza di Mons. Donato Velluti-Zati dei Duchi di S. Clemente, Vescovo Aus. di Firenze. Nei giorni dal 5 al 9 maggio le Confraternite religiose del Comune di Anghiari fecero visita al SS. Crocifisso esposto in Propositura. Il Crocifisso venne riportato alla Badia con la processione del mattino di domenica 9 maggio 1897. Per le feste civili ecco cosa prevedeva il ricco programma: domenica 2 maggio e lunedì 3, al Campo della Fiera, “Corsa alla tonda di cavalli con fantino”, mentre mercoledì 5 e domenica 9 maggio “Corse di velocipedi” (l’antenata dell’Intrepida?). *** Sotto, sempre a destra. Veduta di Anghiari dal Campo della Fiera. La zona, ora occupata da Villa Miravalle, a quei tempi era solo un susseguirsi di campi coltivati con i filari di viti sostenute dagli “oppi”. Si può notare il campanile del Conventone, non più esistente, la loggia in cima alla torre del palazzo di Bernardino, eliminata in occasione di un qualche lavoro, il campanile della Propositura che allora aveva tre campane (oggi ne ha quattro).

Zona pastorale Valtiberina Anghiari e Monterchi Vicario Foraneo Salvi don Marco Parrocchie: Anghiari, Catigliano, Gello, Le Ville, Micciano, Monterchi, Padonchia, Pieve a Sovara, Pocaia, Ponte alla Piera, S. Leo, Tavernelle, Toppole, Viaio.

Edizione riservata ai lettori dell’Oratorio

Il nostro ringraziamento va alla Banca di Anghiari e Stia che, con il suo contributo, ci ha permesso la stampa del calendario dell’Oratorio anche per il 2016. Direttore responsabile Enzo Papi. Redazione: Alessandro Bivignani, Frido Camaiti, Teresa Bartolomei, Elisa Del Pianta, Luca Vannini. Caporedattore: Anghiarino (sarebbe il Del Pia). La supervisione naturalmente è di don Marco. Per le fasi lunari sono state utilizzate le pagine internet di Marco Menichelli, Fiesole, http://www.marcomenichelli.it. Inserto Redazionale allegato al n. 6-2015 dell’Oratorio di Anghiari.


GENNAIO 2016 La ragazza di Bube La foto, un po’ consumata, è stata scattata durante una pausa della lavorazione del film “La ragazza di Bube” che venne girato ad Anghiari nel 1962. Claudia Cardinale è tornata ad Anghiari a cinquant’anni dall’uscita del film ricevendo calorosi ed affettuosi “bentornata” dagli anghiaresi e dai tanti di coloro che parteciparono alle riprese come comparse e che volentieri hanno ricordato quelle belle giornate. Nella foto la Cardinale è negli scalini del monumento a Garibaldi con George Chakiris. 1 2 3 4 5 6 7 8 9 10 11 12 13 14 15 16 17 18 19 20 21 22 23 24 25 26 27 28 29 30 31

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Maria Madre di Dio S. Basilio e Gregorio II Domenica dopo Natale B. Angela da Foligno S. Edoardo Epifania di N.S.G.C. S. Raimondo S. Severino S. Giuliano BATTESIMO DI GESÙ S. Igino S. Arcadio S. Ilario S. Felice da Nola S. Mauro abate S. Marcello IIª DOMENICA “per annum” S. Prisca S. Mario Ss. Fabiano e Sebastiano S. Agnese S. Vincenzo martire S. Emerenziana IIIª DOMENICA “per annum” Conversione di S. Paolo Ss. Tito e Timoteo S. Angela Merici S. Tommaso d’Aquino dott. S. Valerio S. Giacinta IVª DOMENICA “per annum”

Parole anghiaresi Quantità - Pizzico: la quantità di una cosa presa con due dita; manciata: quella presa con una mano; giumella: quella presa con le due mani unite. Parole anghiaresi - Quest’anno, nelle pagine del calendario, oltre alle previsioni di Fridus e alle ricette, trovate alcune parole anghiaresi. Molte di esse sono andate in disuso, ma non sarebbe male ogni tanto riadoprarle. Non sono storpiature dell’italiano ma, il più delle volte, hanno la loro origine in antiche parole latine. Io faccio sempre l’esempio del prezzemolo che i miei chiamavano pritusello e che in latino è petroselinum. Il tempo - Le mie previsioni si basano, come sempre, sull’andamento del mese di-ottobre, che mi dà lo spunto statistico per formulare quello che sarà l’andamento del semestre freddo in arrivo, consultando i dati trentennali in mio possesso sull’andamento meteo di Anghiari e della Valle del Tevere. Questo modo di far previsione è stato un insegnamento continuo che veniva dato in parole semplici ma sempre puntuali dai grandi della comunicazione delle previsioni del tempo: Bernacca, Baroni e Caroselli (FC).

Il tempo di Fridus Meteorologicus Statistiche alla mano, l’anticiclone delle Azzorre, che ultimamente si mostra molto bizzarro, sembra preferire il Nord-Europa. In questa posizione è abbastanza scontato che il flusso delle correnti freddissime che provengono dal Polo riescano a raggiungere anche il Mediterraneo, causando un tempo marcatamente invernale. Il passaggio preferito delle correnti è nord-nordest con apporto di freddo e neve principalmente in tutta la dorsale appenninica. Alcuni impulsi potrebbero arrivare anche dalla porta del Rodano e allora sarebbero guai per l’abbondanza delle precipitazioni. Se questa miscela di corrente riuscirà a formarsi, anche per Anghiari e altri paesi della vallata sarebbe un inverno di altri tempi. Il periodo più favorevole è quello subito dopo la decina di gennaio fino ai giorni della Merla. La condizione essenziale per questo evento è il ritorno verso di noi dell’anticiclone russo-siberiano, il vero motore del freddo in tutta Europa. Temperature medie del mese: minima +1, massima +5

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FEBBRAIO 2016 Gli sciatori e le “faldine” È forse questo il titolo della rappresentazione preparata dalle maestre e recitata dai bambini dell’Asilo (così si chiamava allora la Scuola dell’Infanzia) in occasione di uno spettacolino al Teatro dei Ricomposti, anno 1954/55. I vestiti di carta delle bambine furono realizzate dalla Benita della Piazzola con carta crespa. Si possono riconoscere da sinistra: Angela Zanchi, Ugo Andrzejewski, Tosca Zanchi, Nadi Carboni. 1 2 3 4 5 6 7 8 9 10 11 12 13 14 15 16 17 18 19 20 21 22 23 24 25 26 27 28 29

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S. Verdiana Presentazione di Gesù - Candelora S. Biagio S. Andrea Corsini Sant’Agata S. Paolo Miki Vª DOMENICA “per annum” S. Girolamo Emiliani S. Apollonia digiuno e astinenza CENERI Madonna di Lourdes astinenza S. Eulalia S. Fosca Iª DOMENICA di Quaresima Madonna del Conforto S. Giuliana Ss. Fondatori Servi di Maria Beato Angelico astinenza S. Corrado S. Eleuterio IIª DOMENICA di Quaresima Cattedra di S. Pietro S. Policarpo S. Sergio S. Cesario astinenza S. Nestore S. Gabriele dell’Addolorata IIIª DOMENICA di Quaresima S. Giovanni Nepomuceno

Parole anghiaresi Coroglio, panno attorcigliato a formare come una corona che le donne mettevano sulla testa per portare ceste o altre cose anche molto pesanti.

Frittelle Le frittelle si fanno per San Giuseppe, il 19 marzo. Io vi metto la ricetta della Vittorina della Portaccia, che di esperienza ne ha da vendere avendo partecipato, in prima persona, alle svariate e svariate giornate dedicate alle frittelle. Ingredienti: 1 chilo di riso, 7 coppie di uova, 5 arance e 2 limoni, zucchero vanigliato, 2 bustine di lievito da dolci, 1 chilo di farina. Esecuzione: La sera prima si fa cuocere il riso con l’acqua salata. Da freddo, il giorno dopo, si aggiungono gli altri ingredienti e quindi le uova, due belle manciate di zucchero (poi si sente e se ne aggiunge di più se ci vuole), la buccia grattugiata delle arance e dei limoni ed anche il loro succo, anche due cucchiai da minestra di zucchero vanigliato, il lievito. Quindi, poco prima di metterle a friggere, quando l’olio è già caldo (ci vorrebbe metà strutto e metà olio) si aggiunge la farina e poi a cucchiaiate si mettono nell’olio. Questo della farina è un segreto assieme a quello di mettere sì il lievito, ma senza farle lievitare. Provate!

2 febbraio: Candelora

Il tempo di Fridus Meteorologicus Inizia il mese con il tentativo delle depressioni atlantiche di riprendere il dominio europeo: attenzione, perché eventuali forti irruzioni atlantiche possono approfondire un minimo barico interessante che potrebbe richiamare il lago di gelo che è sempre presente poco lontano dal mare Adriatico. Questo scontro di masse di aria farebbe irrompere dall’Adriatico aria molto gelida e con precipitazioni nevose abbondantissime nell’Appennino e pertanto su Anghiari. Il periodo favorevole a questo tipo di tempo va dal 7 al 18 di febbraio. Notoriamente, in passato, le ondate di gelo importanti hanno trovato il loro culmine proprio nel periodo riportato sopra, con eventi da primato sia nelle quantità di precipitazioni sia nelle temperature veramente a livello nord-europeo. Temperature medie del mese: minima +3, massima +5

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MARZO 2016 Dino della Cooperativa Così era chiamato Dino Leonardi (per molti anni ha lavorato presso la Cooperativa di Anghiari) e fra le sue varie attitudini c’era quella di essere un provetto tornitore. Qui lo vediamo nella sua bottega, colma di attrezzi, impegnato a realizzare i manici per le campanelle, procurate dal Maschio e che dovevano servire, come servirono, per animare la Scampanata del 1990. Negli ultimi anni della sua vita abitava nella casa di fronte al Vergone, conosciuta come Casa Donati. 1 2 3 4 5 6 7 8 9 10 11 12 13 14 15 16 17 18 19 20 21 22 23 24 25 26 27 28 29 30 31

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IIª DOMENICA di Quaresima S. Albino S. Quinto S. Cunegonda astinenza S. Casimiro S. Lucio

IVª DOMENICA di Quaresima Ss. Perpetua e Felicita S. Giovanni di Dio S. Francesca Romana S. Macario astinenza S. Costantino S. Luigi Orione Vª DOMENICA di Quaresima S. Paolina S. Luisa de Marillac B. Torello da Poppi S. Patrizio S. Cirillo di Gerusalemme astinenza S. Giuseppe sposo della B.V.M. DOMENICA delle PALME Lunedì della Settimana Santa Martedì della Settimana Santa Mercoledì della Settimana Santa Giovedì Santo digiuno e astinenza Venerdì Santo Sabato Santo PASQUA DI RISURREZIONE Lunedì dell’Angelo -Pasquetta Ottava di Pasqua Ottava di Pasqua Ottava di Pasqua

Parole anghiaresi Candepolo: una pianta (quercia, oppio o altro) ricoperta interamente dall’edera e in cui si rifugiano in inverno i passerotti o altri uccelli.

Castagnole Le castagnole sono il tipico dolce di carnevale e ogni famiglia ha la sua ricetta. Se vengono bene è motivo di vanto. C’è chi le preferisce “buge” e chi piene, ma sempre spugnose e non dure come un sasso. Qui mettiamo la ricetta di Nonna Teresa e ci auguriamo che vi possa essere utile e vi faccia fare una bella figura. Ingredienti: 6 uova a temperatura ambiente, una cartina di lievito, un cucchiaio di olio tiepido per ogni uovo, ½ manciata di zucchero, un pizzico di sale per ogni uovo, scorza di limone grattugiata. Preparazione: Mettere le uova nella farina formata a fontana, sbatterle con lo zucchero, aggiungere olio e limone. Continuare a sbatterle e in ultimo aggiungere la cartina. Impastare a pasta morbida, ungere e mettere in ambiente caldo a lievitare per un’ora. La pasta poi viene tagliata a pezzetti e con le mani si spiana e si taglia a losanghe. L’olio di frittura non deve essere troppo caldo. Quando gonfiano si girano e a cottura ultimata si mettono a scolare sulla carta. Zucchero, alchermes e miele sono usati a piacere per la rifinitura.

19 marzo - festa in località Turicchi

Il tempo di Fridus Meteorologicus Negli ultimi anni marzo non è stato freddo. Dobbiamo tener conto, comunque, che l’Anticiclone delle Azzorre preferisce ancora rimanere verso nord, consentendo alle correnti fredde di arrivare a ridosso delle Alpi e di riuscire a scendere in Italia dalla porta del Rodan: quando l’impulso freddo prende la strada del Rodano, è cosa certa che apporta precipitazioni fino su Anghiari e l’Alta valle del Tevere, sempre nevose anche con temperature al suolo sopra lo zero termico. Questo stato del tempo è probabile fino alla quindicina del mese. Dopo si risveglia l’anticiclone sub-tropicale che tenta di portare i primi consistenti assaggi primaverili. Temperature medie del mese: minima +5, massima +8

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APRILE 2016 Gruppo di ragazze Ecco un gruppo di ragazze anghiaresi mentre, molto concentrate, stanno leggendo il periodico SQUILLI. Si possono riconoscere da sinistra: Emma Meoni, Dina Pisani, Verena Martini, Asmara Pisani e Piera Franceschi. Il giornale porta la data del 1952 e dovrebbe essere quello anche l’anno in cui la foto è stata scattata. Queste allegre ragazze, in un’altra foto, sono ritratte al Campo della Fiera sul bordo della vasca lì esistente. 1 2 3 4 5 6 7 8 9 10 11 12 13 14 15 16 17 18 19 20 21 22 23

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Ottava di Pasqua Ottava di Pasqua DOMENICA IN ALBIS S. Isidoro (Annunciazione) S. Vincenzo Ferreri S. Vinebaldo S. Giovanni de La Salle S. Dionigi S. Demetrio III DOMENICA DI PASQUA S. Stanislao S. Zeno S. Martino I Papa S. Lamberto S. Leonida S. Bernardetta Soubirous IV DOMENICA DI PASQUA S. Galdino S. Leone IX Papa S. Aniceto S. Anselmo d’Aosta S. Caio S. Giorgio

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V DOMENICA DI PASQUA

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S. Marco ev. Ss. Guglielmo e Pellegrino S. Sirone S. Pietro Chanel S. Caterina da Siena S. Pio V Papa

Parole anghiaresi Spazziglio: la scopa per il forno; si faceva con frasche verdi di bossolo o di “cascia”, oppure con un’erba che si chiama “avanesi”.

Biscottini della televisione La ricetta la Vittorina l’ha presa dalla televisione, ma lei l’ha sperimentata e testata tante volte che ormai si può considerare anghiarese e poi basta dire che lei la fa, perché questi biscottini piacciono tanto alla sua nipote. Ingredienti: mezzo chilo di farina (ce ne vengono circa una trentina); 2 etti di olio; 2 etti di zucchero; 1 etto di uva sultanina; 1 etto di pinoli; un bel bicchiere di vinsanto; 1 cartina di lievito; 1 limone. “Ramestare” tutto insieme senza far montare “gnente”. Prendere un pizzico di pasta, come una noce o anche un pochino di più, e metterlo nella teglia infarinata. Una volta che la teglia è completa, mettere in forno a 180 gradi per venti minuti. Bisogna stare attenti, perché fanno presto a prendere colore, ma tanto il forno si può aprire e controllare. Se uno ci vuol mettere la carta da forno va bene, ma sennò basta un po’ di farina cosparsa nella teglia. Questa ricetta è stata sperimentata da una nostra lettrice di Tavernelle, che ha una gallina che mangia lo yogurt, che è rimasta discretamente soddisfatta.

Il tempo di Fridus Meteorologicus Se i primi tre mesi dell’anno rispetteranno la loro caratteristica fortemente invernale, ciò influirà anche per una decina di giorni del mese di Aprile, apportando estrema variabilità, tipica del mese, ma con presenza ancora di rami freddi sempre pronti a colpire anche a quote collinari, dai quadranti orientali, con veloci spruzzate di neve anche sui nostri monti. Spesso nel periodo anche su Anghiari abbiamo visto grandine e nevischio associato: giorni favorevoli a questo fenomeno dal 7 al 12 aprile. Temperature medie del mese: minima +7, massima +13

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MAGGIO 2016 Il Concertino della Scampanata Ecco il Concertino della Scampanata che con piglio sicuro apre il corteo che percorrerà le strade di Anghiari per la condanna del dormiglione di turno; è l’anno 1990. Da sinistra si possono riconoscere Roberto Meoni, Corea (Gino Brondoli) con il bombardino, Umberto Bianchi, Scanapino (Amerigo Gaggiottini) con la tromba, il Cicalino (Alessandro Gennaioli), Maurizio Scimia, Roberto Brondoli (Brodino), visibile in parte, con il tamburino. continua in III di copertina

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VI DOMENICA DI PASQUA S. Atanasio Ss. Filippo e Giacomo S. Ciriaco S. Cataldo S. Domenico Savio S. Augusto ASCENSIONE DI N.S.G.C. S. Pacomio S. Antonino S. Ignazio da Laconi S. Nereo e Achilleo Madonna di Fatima S. Mattia apostolo PENTECOSTE S. Margherita di Cortona S. Pasquale Baylon S. Giovanni I Papa S. Celestino S. Bernardino da Siena S. Vittorio SS. TRINITÀ S. Eutizio B. V. Maria Ausiliatrice B. Bartolomeo Magi d’Anghiari S. Filippo Neri S. Agostino di Canterbury S. Emilio CORPUS DOMINI B. Carlo Liviero Visitazione della B.V.M.

Parole anghiaresi Rigio: semicerchio in legno con applicato un bastone e che serviva a raccogliere la brace e la cenere dopo che si era scaldato il forno.

Minestra di ricotta Ho trovato questa preparazione in una pubblicazione scritta molti anni fa da Aldo Santini*, in cui afferma che nella Val Tiberina si possono gustare ancora delle minestre completamente scomparse dalle altre valli dell’Aretino. Le riporto quanto descritto: Minestra di ricotta Acqua, lardo, pasta fatta in casa tagliata a quadretti. Durante la cottura si sfa la ricotta nel brodo, con la forchetta. Tutto qui, io l’ho provata con il brodo di pollo invece di acqua e lardo e mi è piaciuta. Buon appetito! Marzia Morganti Tempestini * Aldo Santini, giornalista del Tirreno, ha scritto molti libri di cucina.

*********************** Dopo questa notizia fattami pervenire dalla giornalista Marzia Morganti Tempestini in occasione della trasmissione di cucina con la Doretta su Italia 7, “Aspettando il TG”, sono andato a cercare e ho scoperto che fino a non moltissimo tempo fa anche da noi si faceva questa minestra. La tradizione nella zona di Pratieghi è ancora presente. (continua in III di copertina)

4 maggio - Dedicazione della Propositura

Il tempo di Fridus Meteorologicus L’anticiclone delle Azzorre comincia a spostarsi con più convinzione verso il Mediterraneo, specialmente dalla seconda quindicina del mese, apportando qualche bella giornata di vera primavera con temperature che ci fanno assaporare le prime giornate pre-estive. La prima quindicina sarà molto variabile con improvvisi passaggi di impulsi di nubi e pioggia da nord-ovest che apportano attività temporalesca diffusa specialmente nelle ore serali. Verso la fine del mese avremo un passaggio perturbato che riuscirà ad infiltrarsi dalla Liguria fin verso il centro, favorendo su Anghiari l’insorgere di sistemi nuvolosi con cumuli imperiosi che possono anche portare delle fitte grandinate. Temperature medie del mese: minima +12, massima +18

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GIUGNO 2016 Visita di leva Un gruppo di giovani monterchiesi, classe 1947, in attesa della visita di leva dal dott. Giovan Battista Bivignanelli a Monterchi. Dovrebbe essere l’anno 1966. Sono raffigurati da sinistra: Natalino, Altero, Massimo, Angelo, Alberto (Gosto, il barbiere del Mercatale che ci ha recuperato questa come le altre foto di Monterchi), Roberto, Mario, Carlo, Giuseppe e, steso in terra, un altro Mario.

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M S. Giustino G Ss. Marcellino e Pietro V Sacro Cuore di Gesù S Cuore Immacolato di Maria D X DOMENICA “per annum” L S. Norberto M S. Fortunato M S. Vittorino G S. Efrem diacono V S. Asterio S S. Barnaba Ap. D XI DOMENICA “per annum” L S. Antonio da Padova M S. Eliseo M S. Vito G Ss. Quirico e Giuditta V S. Ranieri S S. Calogero D XII DOMENICA “per annum” L S. Ettore M S. Luigi Gonzaga M S. Tommaso Moro G Madonna del Sasso (Bibbiena) V Natività di S. Giovanni Battista S S. Guglielmo D XIII DOMENICA “per annum” L S. Cirillo d’Alessandria M S. Ireneo M Ss. Pietro e Paolo G Ss. Martiri di Roma

Parole anghiaresi Stamparoni: il gambo rimasto dopo la raccolta del granturco o anche del tabacco. Quelli di granturco si mettevano da parte per scaldare il forno.

I biscotti delle Caselle Questa ricetta me l’ha data la Vittoria, originaria delle Caselle, e, come la ricetta del mese di luglio, questi biscotti si davano, assieme al vinsanto, negli intervalli della battitura. Di farina se ne usa fino a che la pasta non diventa un poco soda. Deve essere infatti un po’ “durotta”, un pochino più densa del torcolo. Ingredienti: una tazza di zucchero, quattro uova, una tazza di latte, un cucchiaio di strutto (potete mettere l’olio) che si fa ammorbidire così impastandolo viene bene e un cucchiaio di ammoniaca per farli gonfiare (potete usare il cremortartaro o il lievito). Si fa come una sfoglia, come si fa con le castagnole, e poi si tagliano con la rotellina. Un centimetro suppergiù di altezza (e grandi come i Pavesini o forse un po’ più larghi), non troppo alti però ché dopo gonfiano e vengon troppo alti. Si fa questa sfoglia e si tagliano. I confettini colorati noi non ci si mettevano, ma a se a uno gli ci piacciono ci possono stare anche bene.

21 giugno: SOLSTIZIO D’ESTATE Il tempo di Fridus Meteorologicus Giugno inizia con belle giornate anche se ancora a rischio temporali nelle ore serali a causa del passaggio precedente di una perturbazione atlantica che apporta instabilità dell’aria. L’alta pressione prova ad entrare con più decisione, ma viene sempre scalfita da veloci passaggi di nubi da nord-ovest verso sud-est che strisciano le regioni adriatiche e riescono, attraverso i passi appenninici sopra la nostra vallata, a destabilizzare l’aria con rischio di veloci acquazzoni. Le temperature non riescono ad avere quella risalita dal sapore estivo che meriterebbe il periodo con le giornate più lunghe dell’anno. Temperature medie del mese: minima +14, massima +24

Realizzato con il contributo della Banca di Anghiari e Stia


LUGLIO 2016 Valdazze o Balze? La Corale di Don Vittorio si esibisce durante una festa. Qui ci sono due tesi che si fronteggiano: la Vittorina dice che era in occasione della inaugurazione di un acquedotto o qualcosa di simile alle Valdazze, mentre Eugenio Papini si ricorda che la località fosse le Balze, dove ci fu la S. Messa che venne trasmessa dalla RAI. Anzi si ricorda anche che dopo aver cantato, per il pranzo, furono ospitati da don Gerico, al Ponte del Presale. Ora è spuntato un altro testimone: Piero Guadagni. Anche lui afferma essere le Valdazze e quindi la località l’abbiamo sistemata. Ora rimane da definire l’anno: dateci una mano. continua in III di copertina

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Preziosissimo Sangue S. Urbano XIV DOMENICA “per annum” S. Elisabetta di Portogallo S. Antonio M. Zaccaria S. Maria Goretti S. Claudio S. Adriano II Papa S. Veronica Giuliani XV DOMENICA “per annum” Apparizione Mad. del Combarbio S. Giovanni Gualberto S. Enrico S. Camillo de Lellis S. Bonaventura Dottore della Chiesa B. V. Maria del Monte Carmelo XVI DOMENICA “per annum” S. Federico S. Arsenio S. Apollinare S. Lorenzo da Brindisi S. Maria Maddalena S. Brigida di Svezia XVII DOMENICA “per annum” S. Giacomo Ap. Ss. Gioacchino e Anna S. Raimondo Ss. Nazario e Celso S. Marta S. Pietro Crisologo XVIII DOMENICA “per annum”

Parole anghiaresi Sciormenti: le potature delle viti fatte poi a fascine con cui si accendeva il fuoco o si scaldava il forno.

I biscottini della battitura Questa ricetta l’ha conservata l’Anna da Ripalta. Provatela, lo merita! Io l’ho fatta, anzi mia figlia! Ingredienti - 30 uova; 2 chili di zucchero; mezzo litro di vinsanto; 4 pacchettini di margarina; ammoniaca; zucchero vaniglia (sarebbe la vaniglia); limone grattugiato ma non troppo (del limone). Esecuzione - Questa dose, elaborata per una trentina di contadini che lavoravano da buio a buio, la potrete dividere a vostro piacimento sostituendo anche la margarina col burro e l’ammoniaca con il lievito. Si fa un mucchietto con la farina. Ci si rompono le uova, si montano con lo zucchero. Poi ci si mette il vinsanto, il limone grattugiato. La margarina si fa ammorbidire e, quando è pronta, si unisce anche lei. Quando l’impasto è alla giusta consistenza si fanno dei bringoletti e si schiacciano. Dovrebbero essere alti un centimetro circa. In forno a 180°, 15/20 minuti.

11 luglio: anniversario dell’apparizione al Carmine

Il tempo di Fridus Meteorologicus Dopo qualche giornata ancora variabile, finalmente l’alta pressione si insedia nel Mediterraneo e pertanto anche su Anghiari con giornate sempre più calde ma non soffocanti come lo stesso periodo dello scorso anno. Sarà l’anticiclone delle Azzorre a dettare legge e non quello proveniente dal Marocco veramente insopportabile. Solo verso la terza decade, il veloce passare di sistemi nuvolosi dalla porta di Trieste, può influire sulle temperature notturne con possibilità seppur limitata di qualche breve piovasco. Temperature medie del mese: minima +17, massima +28

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AGOSTO 2016 Filarmonica e Trebbo Siamo a Cul di Paiolo, il 22 agosto 1965 e lì si tenne una interessante gara di poesia estemporanea: l’ottava rima. Una bella iniziativa, purtroppo caduta nell’oblio, ma che, volendo, potrebbe essere ripresa da qualche persona o associazione volenterosa. In quell’occasione erano presenti la Corale di Anghiari con i suoi costumi tradizionali e la Filarmonica Pietro Mascagni. Si possono riconoscere da sinistra: Gino Guadagni, Piero Gabellini, Leonardo Del Furia, Sergio Polverini, Massimo Rossi, Roberto Chieli e, dietro di loro, Carlo Marconi. 1 2 3 4 5 6 7 8 9 10 11 12 13 14 15 16 17 18 19 20 21 22 23 24 25 26 27 28 29 30 31

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S. Alfonso Maria de’ Liguori Perdono di Assisi S. Aspreno S. Giovanni Maria Vianney S. Emidio Trasfigurazione di Gesù XIX DOMENICA “per annum” S. Domenico S. Teresa B. della Croce (Edith Stein) S. Lorenzo S. Chiara Ss. Antimo e Ilariano S. Ippolito XX DOMENICA “per annum” ASSUNZIONE B.V.M. S. Rocco S. Eusebio S. Elena S. Satiro S. Bernardo di Chiaravalle XXI DOMENICA “per annum” Beata Vergine Maria Regina S. Rosa da Lima S. Bartolomeo S. Giuseppe Calasanzio S. Alessandro S. Monica XXII DOMENICA “per annum” Martirio di San Giovanni Battista B. Idelfonso Schuster B. Andrea da Sansepolcro

Parole anghiaresi Merlare: impregnare il terreno lentamente con molta acqua. Figurato si usa nel senso di stare a perdere tempo (ricordato alla Pieve di Chio con don Alessandro).

Mantovana Se i bringoli sono il piatto tipico di Anghiari, per i dolci possiamo senz’altro scrivere Mantovana. Molte sono le ricette in circolazione. Io vi metto quella che mi ha detto la Diva di Tubbiano. Ingredienti - 10 uova (2 interi e 8 rossi); 340 g. di farina; 340 g. di zucchero; 300 g. di burro fuso; 100 g. di pinoli; 100 g. di zucchero vanigliato per l’impasto e sopra; buccia di 1 limone grattugiata. Sbattere le uova e lo zucchero molto bene (a mano per mezz’ora, col frullatore un po’ meno). Aggiungere gli altri ingredienti: farina, burro fuso, pinoli (un po’, ché un pochi vanno sopra), la buccia di limone. Amalgamare bene il tutto e mettere in una teglia adatta (si impara con l’esperienza). Se possibile scegliere una teglia di ferro. In forno a 180° per mezz’ora (ma il bravo cuoco vede da sé quando è cotta). Ma le ricette sono come quelle dell’anno passato? Sì, perché una massaia che si rispetti queste ricette le deve saper fare bene!

15 agosto Assunzione della B.V.M. Festa nella parrocchia di Micciano

Il tempo di Fridus Meteorologicus

Quest’anno questo mese sembra rispettare la tradizione passata: ci sarà gran caldo almeno fino al periodo dopo il Ferragosto. Poi, qualche importante sistema nuvoloso, proveniente dalla Francia, riesce a penetrare più a fondo nel nostro territorio apportando frequenti temporali anche con forte probabilità di grandinate specialmente nel piano della Sovara. A fine mese nuovo ritorno anticiclonico con stabilità quasi estiva e temperature di nuovo elevate. Temperature medie del mese: minima +16, massima +28

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SETTEMBRE 2016 Ripoli, il tabacco Foto ricordo di alcuni abitanti della zona di Ripoli. Mostrano orgogliosi alcune foglie di tabacco bianco che, a quei tempi, veniva infilato sulle stanghe per l’essiccatura. Oggi il tabacco, una volta maturo viene raccolto con dei grossi macchinari che lo mettono automaticamente su dei grandi carrelli e portato ai seccatoi così, alla rinfusa. L’unico uomo, alle spalle del gruppo, sta in una posizione come per fare uno scherzo. 1 2 3 4 5 6 7 8 9 10 11 12 13 14 15 16 17 18 19 20 21 22 23 24 25 26 27 28 29 30

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S. Egidio e Arcano S. Elpidio S. Gregorio Magno XXIII DOMENICA “per annum” B. Teresa di Calcutta S. Zaccaria B. Guido d’Arezzo Natività della Vergine Maria S. Pietro Claver S. Nicola da Tolentino XXIV DOMENICA “per annum” SS. Nome di Maria S. Giovanni Crisostomo Esaltazione della S. Croce Madonna Addolorata Ss. Cornelio e Cipriano Sacre Stimmate di San Francesco XXV DOMENICA “per annum” S. Gennaro Ss. Martiri coreani S. Matteo Ap. ev. S. Maurizio S. Pio da Pietrelcina S. Pacifico XXVI DOMENICA “per annum” S. Teresa Couderc S. Vincenzo de’ Paoli S. Venceslao Ss. Michele, Gabriele e Raffaele - Arcangeli

S. Girolamo

Parole anghiaresi Zuppole: i pezzi di terreno appena lavorato (o dopo la vangatura) prima che vengano spezzettate con l’erpice.

Il torcolo

la Vittorina lo chiama ciambellone

Questa ricetta della Vittorina lei l’ha avuta dalla Libia Busatti. L’ha fatta per tanti anni con soddisfazione di chi l’ha potuta mangiare. Ingredienti: farina mezzo chilo; fecola 4 etti; zucchero 3 etti e mezzo; 6 uova; burro 400 g.; un pizzico di sale; 2 cucchiai di unto; 2 cartine; 1 limone; 1 bicchiere di latte. La ciambella tutti son buoni a farla. Le uova si montano con lo zucchero, ma basta poco, e si aggiungono tutti gli ingredienti. Io per fargli il buco ci metto una tazza di acciaio inossidabile senza manico [N.d.R. Una volta, quando un bicchiere a calice aveva il piede rotto, si utilizzava rovesciato nella teglia per fare il buco nel torcolo]. Con questa dose viene un bel ciambellone grande, e quindi ci vuole una bella teglia. Il forno lo vuole altino, diciamo 180 ma anche 190 gradi, tempo circa 45 minuti. Come per tutte le ricette naturalmente poi sarà la brava massaia che aggiusterà la preparazione anche tenendo conto che da un forno all’altro la temperatura impostata non è uguale per tutti. 20 settembre: EQUINOZIO D’AUTUNNO

Il tempo di Fridus Meteorologicus La prima settimana ha sapore estivo con stabilità dell’aria. Verso l’inizio della prima decade sistemi nuvolosi importanti riescono ad allontanare l’alta pressione consentendo alle prime piogge più organizzate di avvisarci che l’autunno ha voglia di irrompere su di noi. Viste le elevate temperature, specialmente all’inizio della fase, ci sarà ancora possibilità di qualche grandinata. Giorni favorevoli a questo fenomeno il 12, 13, 14. Temperature medie del mese: minima +14, massima +24

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OTTOBRE 2016 Festa dell’uva Per qualche anno ad Anghiari furono organizzate le “Feste dell’uva”. La foto raffigura il “carro” realizzato dalla Fattoria Tavanti-Torriani. Si possono riconoscere Maria Vittoria Pacassoni (a sinistra che spunta dietro i tralci di viti), Fanni Cuccini (la prima ragazza in piedi a terra e Relia Leonardi (sotto i tralci di viti dietro una ragazzina. Quasi sicuramente siamo negli anni ‘30 del secolo scorso. In altre foto sono raffigurati due banchi allestiti al “Palterre” con un bel gruppo di ragazze e, naturalmente, tanta uva. 1 2 3 4 5 6 7 8 9 10 11 12 13 14 15 16 17 18 19 20 21 22 23 24 25 26 27 28 29 30 31

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S. Teresa del Bambin Gesù XXVII DOMENICA “per annum” S. Dionigi Areopagita S. Francesco d’Assisi, patrono d’Italia S. Faustina S. Bruno Madonna del Rosario S. Pelagia XXVIII DOMENICA “per annum” S. Daniele Comboni S. Giovanni XXIII Papa S. Serafino S. Romolo S. Callisto S. Teresa d’Avila XXIX DOMENICA “per annum” S. Ignazio d’Antiochia S. Luca Evangelista S. Paolo della Croce S. Maria Bertilla S. Gaspare Del Bufalo S. Giovanni Paolo II Papa XXX DOMENICA “per annum” S. Antonio Maria Claret S. Miniato S. Rustico S. Evaristo Ss. Simone e Giuda Apostoli S. Onorato XXXI DOMENICA “per annum” B. Ranieri dal Borgo

Parole anghiaresi Roccione: grosso ramo di vinco con cui spronare le solite vacche o magari per costruirci le “barelle”.

La pasta con le noci Questa ricetta me l’ha detta Angiolo Pari. Si cuoce la pasta, il meglio sono i cannonciotti. Intanto si prendono le noci e si schiacciano fine fine sulla spianatoia, ad esempio con una bottiglia. In una padella si mettono le noci, il pan grattato e un po’ di miele (le dosi ognuno se le elabora da solo). Quando la pasta è un pochino al dente si scola e si butta nella padella e si finisce la cottura e così s’insaporisce. Questa pasta per noi a Caprile era il piatto tipico per la vigilia di Natale. Ci piaceva molto, ma s’aveva paura a mangiarne troppa, perché in casa si raccontava sempre di quella donna che alla Messa di mezzanotte si sentì male e quando la chiamarono era già morta. Dice che aveva mangiato parecchia di questa pasta con le noci.

Celebrazioni della festa del Rosario Prima domenica: Chiesa di San Biagio a Valealle * Seconda domenica: Chiesa di S. Andrea a Galbino - Chiesa di Tubbiano *Terza domenica: Chiesa di S. Leone a San Leo *Quarta domenica: Chiesa della Croce ad Anghiari.

Il tempo di Fridus Meteorologicus Il mese si presenta molto variabile con caratteristiche quasi primaverili: belle giornate , pioggia anche di forte intensità e le prime sventagliate fresche dal nord-Europa che ci fanno capire che sta per piombare il vero autunno. Specialmente nella seconda decade del mese correnti fredde da nord-est portano un brusco abbassamento delle temperature e le prime imbiancate in cima alle vette appenniniche più alte che si affacciano nella nostra vallata. Temperature medie del mese: minima +9, massima +14.

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NOVEMBRE 2016 Scuola di ricamo La teneva la Iris Gonnelli nella sua casa vicino alla Stazione. Ogni anno, in occasione della festa della Parrocchia, venivano esposti i lavori delle giovani allieve. La Iris è una donna che ha dedicato molti anni della sua vita ad insegnare l’antica arte del cucito e del ricamo. Lei sapeva fare di tutto ed in particolare sapeva fare il makramè. Nella foto si possono riconoscere Angela Lazzeroni, Silvia Boncompagni, Simona Corsi, Marilena Del Pia ed Elena Del Gaia, Fine anni’80. 1 2 3 4 5 6 7 8 9 10 11 12 13 14 15 16 17 18 19 20 21 22 23 24 25 26 27 28 29 30

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TUTTI I SANTI Commemorazione dei fedeli defunti

S. Martino de Porres S. Carlo Borromeo Santi della Toscana XXXII DOMENICA per annum S. Fiorenzo S. Severo Dedicazione Basilica Lateranense S. Leone Magno S. Martino di Tours S. Giosafat XXXIII DOMENICA per annum S. Giocondo S. Alberto Magno S. Margherita di Scozia S. Elisabetta d’Ungheria Dedicazione Basilica S. Pietro e Paolo S. Matilde CRISTO RE DELL’UNIVERSO Presentazione della B. V. M. S. Cecilia S. Clemente I S. Andrea e compagni Martiri S. Caterina d’Alessandria S. Leonardo I DOMENICA D’AVVENTO S. Giacomo della Marca S. Saturnino S. Andrea Ap.

Parole anghiaresi Brolle: senza foglie, i rami, le tagliature delle querce o comunque del bosco legati sempre a fascina per il fuoco o per il forno.

I Bringoli d’Anghièri Questo è il più tipico dei piatti anghiaresi ed è facile da preparare. I bringoli si mangiano per San Martino, ma si preparano per la vigilia, in veglia con la mamma, che si fa aiutare dai più piccoli (anche il marito potrebbe dare una mano). Si prepara l’impasto per la pasta usando solo farina ed acqua. Una volta si metteva farina di grano tenero, il consiglio è di usare farina di grano duro, tiene di più la cottura poi, se volete, metteteci un uovo, non di più. Preparata la pasta si fanno dei gnocchetti che si... allungano fino ad ottenere dei grossi spaghetti. È qui che arriva la collaborazione di tutta la famiglia. Per il sugo ci vuole quello finto, con l’aggiunta però del rigatino, perché è San Martino e questa è l’occasione giusta per mangiare il primo pezzo di carne di maiale dell’anno, dopo l’estate. Se ci sono, si mangiano castagne arrosto e vino nuovo, così si va a letto già caldi. Ogni anno, quando si avvicina l’estate di San Martino, la Pro Loco organizza la Festa dei Bringoli. Con Lisciano Niccone siamo in lizza per stabilire chi ha cominciato per primo a fare questa festa. Loro sono alla 38a edizione.

Il tempo di Fridus Meteorologicus Il mese si presenta freddino al mattino ma con giornate serene, nella prima settimana. Poi le depressioni atlantiche cominciano ad arrivare in serie verso di noi con caratteristiche di tardo autunno con piogge consistenti che colpiranno anche la nostra vallata. Sul finire del mese, come indicano le statistiche degli ultimo trenta anni, iniziano ad arrivare perturbazione più fredde con seria possibilità di cadute di neve anche a bassa quota con correnti provenienti dai Balcani, Queste irruzioni, veramente di stampo invernale, ci colpiscono normalmente nel periodo che va dal 26 del mese sino all’inizio del mese successivo. Temperature medie del mese: minima +7, massima +14.

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DICEMBRE 2016 Loris Babbini Ecco uno stralcio del ricordo di Loris Babbini pubblicato a suo tempo sull’Oratorio e scritto da Franco Talozzi: Loris mi informò sullo stato di precarietà dei beni culturali e storici di Anghiari ed in particolare quelli che si trovavano all’interno del Palazzo Pretorio. L’archivio sparso qua e là un po’ dappertutto, senza essere catalogato e con il rischio che qualcosa d’importante potesse andare disperso; locali con segni tangibili delle passate generazioni, abbandonati a sé stessi e, peggio, usati per ripostigli e legnaia, come le prigioni che si trovano al piano terra del Palazzo, o la cappelletta posta alla destra dell’atrio ridotta a deposito di carta e materiale di scarto. Questa la motivazione della onorificenza consegnata il 13 dicembre 1986: Il Consiglio Comunale d’Anghiari, all’unanimità conferisce l’onorificenza “Catorcino d’Anghiari” al Cav. Loris Babbini, quale doveroso riconoscimento dei meriti conseguiti per avere operato con intelligenza, costanza, dedizione e personale sacrificio in favore di Anghiari e della Cultura, ha redatto l’inventario principale e quello “supplettivo” del nostro Archivio storico, rendendolo così accessibile a tutti gli studiosi e amanti della storia di Anghiari”. 1 2 3 4 5 6 7 8 9 10 11 12 13 14 15 16 17 18 19 20 21 22 23 24 25 26 27 28 29 30 31

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S. Eligio - Ss. Ansano e Marcellino S. Viviana S. Francesco Saverio II DOMENICA D’AVVENTO S. Crispina S. Nicola S. Ambrogio IMMACOLATA CONCEZIONE S. Siro MADONNA DI LORETO III DOMENICA DI AVV. Gaudete B.V.M. di Guadalupe S. Lucia S. Giovanni della Croce S. Valeriano Inizio Novena di Natale S. Davide S. Floriano IV DOMENICA D’AVVENTO S. Anastasio I Papa S. Zeffirino papa S. Pietro Canisio equinozio d’inverno S. Francesca Cabrini S. Giovanni da Kety (Canzio) VIGILIA DI NATALE NATALE DEL SIGNORE S. Stefano protomartire S. Giovanni Evangelista Ss. Innocenti S. Tommaso Beckett SANTA FAMIGLIA S. Silvestro I Papa

Parole anghiaresi

Dinsedansa: altalena fatta con una corda legata al ramo di un albero, ci si sta in piedi o a sedere. Così si chiama anche il movimento dondolante che si fa con le braccia ai bambini, per farli divertire.

Baldino d’Anghièri Abbiamo messo la ricetta del baldino a dicembre, primo perché a novembre ci sono i bringoli e poi perché la farina che meriti questo nome, proviene da castagne fatte seccare per circa un mese. Fate voi i conti! Ingredienti: gr 500 di farina, 1 litro di acqua tiepida, un pizzico di sale, ½ bicchiere di olio extra vergine di oliva, rosmarino, pinoli o noci. Esecuzione: Si mette la farina in una terrina e si aggiunge il sale. Si versa a poco a poco l’acqua sulla farina amalgamando bene. Si aggiungono all’impasto 3 cucchiai grandi di olio. Si assaggia l’impasto per valutare se è salato abbastanza. Il segreto sta nel trovare l’equilibrio tra il sale e il dolce della farina. Vietato aggiungere zucchero. Si versa l’impasto in una teglia precedentemente cosparsa di olio e si aggiungono uno o due rametti di rosmarino (il nostro smarrino). Se ci metterete sopra un filo d’olio, creerà un simpatico motivo ornamentale. In forno a 200° per 40 minuti. È cotto quando ha formato una crosticina abbastanza dura al tatto e sono evidenziati i righi lasciati dall’olio. 15 dicembre inizia la Novena di Natale

Ad Anghiari è alle ore 18, in Propositura

Il tempo di Fridus Meteorologicus

Questo primo mese invernale si presenta secco e freddo nella prima decade. Poi interverranno piogge forti provenienti dall’Atlantico che dureranno ad arrivare almeno fin verso il 20 del mese. Poi l’Anticiclone comincia a puntare il nord-Europa con molta decisione apportando i primi veri peggioramenti freddi che ci faranno piombare nel vero inverno. Freddo e neve ci faranno compagnia dal periodo natalizio fino alla fine del mese compresa. Giorni favorevoli a neve su Anghiari: il 27-28-29. Temperature medie del mese: minima +1, massima +4

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Foto nel e dal cassetto Alcune immagini recuperate

Maggio - continua Concertino - Poi c’erano anche Ruggero Cambi (Gegio) con la tromba, Lucio Tanzi, il Popo (Giovanni Zanchi) con il corno, Gabriele Leonardi. In secondo piano vediamo il condannato sopra il Carretto addobbato e scortato dai Giustizieri. Vediamo il Maschio e Baule e da qualche parte ci sono anche Capruggine, Celestino, Altero, Paolo Gigli con l’aringa, Gastone Mafucci con la solfatrice, lo Scucco con lo stendardo e il giovane Marco Pernici. continua Minestra di ricotta. Ecco due testimonianze con ricetta (sono del 2010). Adria di Pratieghi - Io la minestra di ricotta la faccio così. Metto l’acqua salata a bollire e ci faccio cuocere i tagliolini a minestra. Sfaccio la ricotta fina fina che non faccia grumi. Niente soffritto. Solo acqua. Una volta cotta la pasta si toglie dal fuoco e ci si mette la ricotta. È buona anche con il riso. Stefania di Pratieghi - Io la faccio con i tagliolini. Cuocio i tagliolini, la lascio liquida e poi metto la ricotta sfatta bene. Io ci aggiungo anche un pochino di pepe. Per quattro persone ci vorrà un mezzo chilo di ricotta Luglio - continua Valdazze: Si possono riconoscere da sinistra: Anna Polverini, don Vittorio, Piero Tanfi (si vedono solo i capelli), Romana Romani, Paola Gamberonci, Loris Meoni, Mario Guadagni, Lucia Ghignoni, Sira Nicchi, Piero Guadagni, Silvana Ruggeri, Carla Zanchi, Vittoria Guadagni che nasconde la Piera Guadagni, Eugenio Papini, Ilvo Guadagni, dietro sembrerebbe Siro Polverini e poi Tersilio Falsetti e Bruno Sannai.

Inaugurazione dell’Asilo delle Ville (1961). Il taglio del nastro sarà fatto dal Presidente del Consiglio senatore Amintore Fanfani. Sono presenti il sindaco di Monterchi Angelo Forasiepi e don Adelmo Catacchini. Sulla sinistra Pasquale Guadagni.

La Stazione di Ville Monterchi quando si chiamava solo Stazione di Monterchi. Nella cartolina d’epoca si possono vedere un gruppo di persone pronte a farsi immortalare, forse viaggiatori in attesa del treno.

Ritratti Una volta (bei tempi, verrebbe da dire) era usuale farsi fare il ritratto. Ne riportiamo due esempi. A sinistra Giuseppe Del Pia. Lo vediamo ritratto in divisa da militare, prima di andare al fronte. Morirà nel Monte Podgora il 18 novembre 1915. A destra Pietro Mancini, detto lo Zarre. Era guardia comunale e quando i ragazzini lo chiamavano con il soprannome di Zarre, li rincorreva cercando di incutere timore nella speranza di farsi rispettare. C’è da pensare che proprio per il suo aspetto e il modo di fare (sembrava lo Zar di tutte le Russie) gli avevano affibbiato quel soprannome.


Foto nel e dal cassetto Alcune immagini recuperate

Propositura fine Ottocento

Gruppo famiglia

Anghiari, panorama

GENNAIO

FEBBRAIO

MARZO

La ragazza di Bube

Gli sciatori e le “faldine”

Dino della Cooperativa

APRILE

MAGGIO

GIUGNO

Gruppo di ragazze

Il Concertino della Scampanata

Visita di leva

LUGLIO

AGOSTO

SETTEMBRE

Valdazze o Balze?

Filarmonica e Trebbo

Ripoli, il tabacco

OTTOBRE

NOVEMBRE

DICEMBRE

Festa dell’uva

Scuola di ricamo

Loris Babbini


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