N. 4 AGOSTO SETTEMBRE 2015
PERIODICO DEL VICARIATO DI ANGHIARI E MONTERCHI
Poste Italiane S.p.A. - Sped. in A.P. D.L. 353/2003 (conv. in L. 27/02/2004 n° 46) art. 1, comma 2, DCB/52/2004 - AREZZO - Tariffa pagata - Taxe perçue
In copertina
Assunzione Nella copertina diquesto numero è raffigurata la vetrata che abbellisce una della grandi finestre della navata della chiesa di Tavernelle intitolata appunto alla Madonna Assunta in cielo. L’immagine di Maria che raggiunge il Figlio e ci apre la via verso la gioia della sua presenza è uno sguardo gioioso sul futuro di ogni uomo, la conferma della promessa materna che tutto andrà bene, che il male, la morte e la sofferenza che riempiono la terra sono già vinti nell’amore di Cristo. Celebriamo perciò con solennità e gratitudine questa bella, grande festa, in cui l’abbraccio della Madre ci consacra Figli di Dio. La vetrata dell’Assunzione di Maria Vergine fu donata a don Gino da una persona che ebbe del bene da lui, come esorcista. È collocata in una delle due finestre ma era rimasta anche la vecchia intelaiatura in ferro che deturpava l’immagine con un grosso montante proprio al centro. In occasione di alcuni lavori è stata tolta d’opera tale struttura, non più utile, per ridare all’immagine il suo aspetto originario ed inoltre si è provveduto a collocare nell’altra grande finestra, l’immagine di Sant’Andrea, il patrono della chiesa di Galbino.
l'editoriale di enzo papi
Secolarizzazione
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na volta il povero, l’accattone, lo storpio li trovavi sempre all’uscita della messa principale della parrocchia. Appuntamento fisso! È vero: il miglioramento alimentare e le condizioni di vita hanno fatto sì che la fascia di queste situazioni si sia ampiamente ridotta. Ma poveri e infelici non sono diminuiti o lo sono di poco: ecco i nuovi poveri, i nuovi sventurati, quelli… da benessere in difficoltà o, addirittura, declinante. Solo che non li trovi più all’uscita della chiesa, ma a quella dei supermercati. Nuove cattedrali del consumo: ecco il cambiamento del costume. L’accattone ha bisogno di gente: per 30 che passano senza degnarti di uno sguardo, c’ è sempre uno che si fruga in tasca e il soldino lo trova. Da questo punto di vista il supermercato val più di una messa! Più gente, migliori risultati. Secolarizzazione!
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na volta la ‘graticola’ era un quadro che, passando, chiunque si soffermava a leggere. Dava informazioni molto paesane, affettuose. “Guarda chi si sposa!”, “Eh, anche l’ultima citta di Gigi è arrivata al matrimonio. Come passa il tempo!”. Pubblicazioni di matrimonio. Anche queste erano notizie, coinvolgevano gente, si parlava anche di regali. Confronti sulla generosità, anche pettegolezzi. Per tanti, come le nascite e le morti, erano le sole notizie valide della comunità in cui vivevano, borgo o quartiere che fosse. Oggi la ‘graticola’ per lunghi periodi dell’anno è vuota; prima, a volte, era troppo piccola, lo spazio non bastava per tutte le comunicazioni. In compenso i comuni –del resto anche loro in difficoltà vista l’espansione dell’abitudine a convivere tout court- rendono noti i loro tariffari: se ti vuoi sposare in una sala del bel palazzo Tal dei Tali sono tot euro; se preferisci invece l’ufficio del sindaco, che è più ordinario, è meno; se addirittura preferisci una location prestigiosa, oggi si usa questo termine inglese, come una famosa opera d’arte del museo la parcella è più alta! In ogni caso l’informazione è sottratta alla gente perché la gente non frequenta i comuni e, comunque, il matrimonio è stato rigorosamente privatizzato ed è divenuto oggetto del mercato dei servizi. Non più passo fondamentale nella vita delle persone. Sacramenti? Che cosa sono costoro? verrebbe da dire parafrasando il noto passo di don Abbondio nei Promessi Sposi. Servizio, secolarizzazione.
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a l’uomo senza ritualità non può vivere. Ha bisogno di riti; riti veri, ovvio, non più quelli pallosi e moralistici di una volta! Un esempio: basta andare al bar, ad ora convenuta, meglio se tardo-serotina, per frequentare con gli amici del cuore un bell’happy hour conversando amabilmente davanti ad una coppa di frizzantino. Il rito non è mai neutrale, è cercato dallo spirito, uno si presenta con gioia, lo vive con partecipazione. Tutti dati spirituali –di partecipazione del cuoreriscontrabili anche nell’happy hour che è tanto più riuscito quanto più soddisfa queste condizioni. Ma ancora: tutti i riti del sabato sera, quelli del ristorante ogni tanto se no non sei nessuno, quello dei compleanni in pizzeria con gli amichetti per i più piccini e i genitori più attenti alle nuove consuetudini. Nuove ritualità, cioè secolarizzazione. ***
È sempre più tempo di scelte. Quotidiane, ordinarie, di poco conto! Ma scelte. Quale società vogliamo?
L'ORATORIO DI ANGHIARI - Tariffa Associazioni Senza Fini di Lucro: Poste Italiane S.p.A. - Sped. in A.P. D.L. 353/2003 (conv. in L. 27/02/2004 n° 46) art. 1, comma 2, DCB/52/2004 - AREZZO - Tariffa pagata - Taxe perçue Anno XLIX - Periodico del Vicariato di Anghiari e Monterchi. Con approvazione della Curia di Arezzo Aut. Tribunale di Arezzo n. 5 del 28 aprile 1967 - Dir. Resp. Enzo Papi - Stampa: Grafiche Borgo, Sansepolcro. Redazione:donmarcosalvienzopapimariodelpiaalessandrobivignanielisadelpiantaverarossiteresabartolomeigabrielemazzi.
Tre meno due uguale cinque (spruzzi e sprazzi da Villa la Ripa)
I
calcoli dichiarati nel titolo possono far sorridere, ma la matematica di Dio ha tutta un’altra logica dalla nostra e nel suo registro di entrate e uscite, siamo ricchi solo di ciò che doniamo. Sembra un paradosso, ma è una realtà sperimentata di quanto e come ci sentiamo a posto quando abbiamo fatto scelte gratuite in favore di chi era in situazioni difficili. Qualche volta è un sorriso, qualche altra è ascoltare o dare un po’ del nostro tempo, già perché la vera ricchezza non è il conto in banca, ma ciò che ti fa sentire persona realizzata e capace di guardare l’altro con amicizia. Nessun dubbio che abbiamo diritto ad avere vitto, vestito e casa, ma è anche importante imparare l’onestà che non defrauda e che condivide come può e quanto può. È vero che in questo tempo di crisi è più difficile far quadrare il bilancio familiare tanto che c è un detto popolare che afferma: I soldi non danno la felicità, figuratevi a non averli! Ma c è anche la realtà del bicchiere mezzo vuoto e mezzo pieno che ha il suo valore e ci insegna a scoprire il meglio che siamo, al di là di quello che vorremmo essere. Basta saperci accontentare. Se non puoi essere sole, contentati di essere una stella, la più piccola, ma la più bella e luminosa nel cielo. Non importa quello che sei, ma sii il meglio di quello che sei. Ciò significa essere persone mature, positive e capaci di condivisione in famiglia e fuori. Questo sì che è capitale prezioso e gradito a Dio e agli altri, e ci fa sentire giovani nel cuore, Dio è giovinezza eterna perché ricco di misericordia e dona a larghe mani; è uno sciupone, e siccome ci ha creati a sua immagine e somiglianza, ci invita a fare altrettanto. Il Papa Francesco ha indetto un giubileo straordinario che inizierà l’8 dicembre 2015 e terminerà il 20 novembre 2016. È il giubileo della Misericordia che ci aiuterà a riscoprire un Dio Padre che ama, chiama ciascuno per nome e che, come diceva un vecchio prete toscano, fa la veglia a uscio aperto perché i figli entrino a casa loro. Intanto ci chiama a collaborare perché si realizzi il progetto che ha avuto nel crearci. Ci sono tante persone che seguono il suo invito, sono molto di più di quello che pensiamo e fanno sì che il bene è superiore di gran lunga al male; solo che il bene non fa chiasso e generalmente non fa notizia. Nel mio lungo girovagare da un luogo all’altro, ho incontrato tanta gente di buona volontà, ora comincio a conoscere anche Anghiari e i suoi abitanti e, più passa il tempo, più mi rendo conto di quanta schiettezza, sobrietà
e semplicità è ricco questo popolo, ci sono i limiti ma questo significa che sono normali. Una delle realtà più belle è la Confraternita della Misericordia che, nel nostro territorio, opera in modo silenzioso 24 ore su 24, senza guardare colore, cultura, buono o cattivo, dare gioia, che gioia! Quante volte la nostra comunità della Ripa chiama la Misericordia! In questi ultimi tempi, per oltre un mese ogni mattina doveva accompagnare una persona ad Arezzo: ecco è arrivata la Misericordia! Chi è l’autista? è Quinto? è Paolo? Che domande insensate e fuori luogo! Sì perché i fratelli della Misericordia sono stati e sono indistintamente bravi, gentili e disponibili, tanto che abbiamo creato una rete di amicizie splendide; dietro a queste persone c’è Emanuela la coordinatrice, che svolge un prezioso lavoro. Come non ricordare il signor Massimo Redenti che in diverse occasioni ha dimostrato disponibilità, simpatia e amicizia fraterna, è il governatore della Misericordia. E come governa bene...! Sono manifestazione della Misericordia di Dio tutte queste persone, e tante altre che fanno volontariato, che in mezzo a tutte le loro occupazioni trovano il tempo di dedicarsi con gratuità al prossimo. È risaputo che, se vuoi questo genere di servizio, lo devi chiedere a chi ha molte cose da fare, perché quelli che non fanno nulla, non hanno mai tempo. Prepariamoci a vivere l’anno della Misericordia con gratitudine e spirito di fede, consapevoli che: “Come un padre ama i suoi figli, il Signore ha pietà di chi lo teme perché buono e pietoso. Il Signore lento all’ ira e grande nell’amore.“ (Salmo 102) Suor Angela Agostiniana
Nella foto in alto un volontario della Misericordia (Quinto) con suor Angela e suor Teresa nel piazzale antistante la villa della Ripa.
Attività estive della parrocchia Proseguono anche in agosto! 3
CALENDARIO LITURGICO a cura di Franco Cristini
Mese di Agosto 2015
Mese di Settembre 2015
2 agosto domenica - Domenica diciottesima del tempo ordinario. Perdono di Assisi: Sante Messe secondo l’orario festivo. In tutte le chiese parrocchiali si può lucrare l’Indulgenza Plenaria soddisfacendo alla confessione sacramentale e pregando secondo le intenzioni del Santo Padre. 6 agosto giovedì - Trasfigurazione del Signore. Primo Giovedì del mese: si invitano i fedeli alla preghiera per le vocazioni. Gesù condusse su un alto monte Pietro, Giacomo e Giovanni e si trasfigurò davanti a loro. 7 agosto venerdì - Primo Venerdì del mese: nel santuario del Carmine alle ore 21:00 recita del Rosario e Santa Messa. 9 agosto domenica - Domenica diciannovesima del tempo ordinario. Sante Messe secondo l’orario festivo. 10 agosto lunedì - San Lorenzo, diacono e martire. Nato in Spagna subì il martirio sotto l’imperatore Valeriano; fu disteso vivo su carboni ardenti (graticola). Festa nella Parrocchia di San Lorenzo dove alle ore 19 sarà celebrata la Messa solenne, a cui seguirà una merenda preparata e offerta dai parrocchiani. 11 agosto martedì - Santa Chiara di Assisi: seguace di san Francesco, fondò il secondo ordine francescano detto delle Clarisse. (1193-1253). 15 agosto Sabato - Assunzione della Beata Vergine Maria. Sante Messe secondo l’orario festivo. Festa nella Parrocchia di Micciano. 16 agosto domenica - Domenica ventesima del tempo ordinario. Sante Messe secondo l’orario festivo. 23 agosto domenica - Domenica ventunesima del tempo ordinario, Sante Messe secondo l’orario festivo. 24 agosto lunedì - San Bartolomeo apostolo: Bartolomeo, protettore della nostra Parrocchia, è nato a Cana di Galilea; fu presentato a Gesù dall’Apostolo Filippo. È tradizione che egli abbia predicato il Vangelo in India dove fu martirizzato, scorticato vivo e decapitato. Dopo i Vespri (ore 18:00) e la Santa Messa solenne (ore 18:30) seguirà in Propositura una festa per tutti negli spazi dell’oratorio. 27 agosto giovedì - Santa Monica: madre di Sant’Agostino per la cui conversione versò tante lacrime ed elevò tante preghiere a Dio. È un esempio di madre veramente santa. 28 agosto venerdì - Sant’Agostino Vescovo e Dottore della Chiesa (354-430): La Santa Messa delle ore 18 verrà celebrata nella chiesa di Sant’Agostino. 29 agosto sabato - Martirio di San Giovanni Battista. In Anghiari si festeggia il Beato Bartolomeo Magi nato nel 1460. Entrato nei frati minori della Verna, fu maestro dei novizi, morì a Empoli nel 1510. La Santa Messa delle ore 18 verrà celebrata nella Chiesa della Croce. 30 agosto domenica - Domenica ventiduesima del tempo ordinario. Sante Messe secondo l’orario festivo.
3 settembre giovedì - Primo Giovedì del mese. Si invitano i fedeli alla preghiera per le vocazioni. 4 settembre venerdì - Primo Venerdì del mese. Nella chiesa di Micciano alle ore 20:00 Santa Messa per il Gruppo Uomini dei Ritiri di Perseveranza. Nel Santuario de Carmine alle ore 21:00 recita del Rosario, Santa Messa ed adorazione del SS. Sacramento. 5 settembre sabato - Beata Madre Teresa di Calcutta. 6 settembre domenica - Domenica ventitreesima del tempo ordinario. S. Messe ad Anghiari: ore 9:30 in Propositura; ore 11:00 a S. Stefano (c’è la festa della Madonna) a cui seguirà la processione; ore 18:00 alla Croce. 8 settembre martedì - Natività della Beata Vergine Maria. Festa grande a Pieve Santo Stefano. 13 settembre domenica - Domenica ventiquattresima del tempo ordinario. Sante Messe secondo l’orario festivo. 14 settembre lunedì - Esaltazione della Santa Croce. 20 settembre domenica - Domenica venticinquesima del tempo ordinario. Sante Messe secondo l’orario festivo. 21 settembre lunedì - San Matteo, Apostolo ed Evangelista. Matteo, nato a Cafarnao, era un esattore delle imposte quando fu chiamato da Gesù. Subito Matteo (Levi) lo seguì. Scrisse un Vangelo in lingua ebraica e si dice abbia predicato in Oriente dove subì il martirio. 23 settembre mercoledì - San Pio di Pietrelcina. 27 settembre domenica - Domenica ventiseiesima del tempo ordinario. Sante Messe secondo l’orario festivo. 29 settembre martedì - Ss. Arcangeli Michele, Gabriele, Raffaele. Qui a sinistra è raffigurata la tela del beato Magi che si trova nella sacrestia della Propositura. Nell’altare della Cena, sempre in Propositura, si conserva la reliquia del beato che si adoperò per la realizzazione della chiesa della Croce e che morì ad Empoli nel 1510.
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S. MESSE FESTIVE CELEBRATE NELLE CHIESE DEL VICARIATO DI ANGHIARI
FESTA A SANTO STEFANO Domenica 6 settembre festa presso la Comunità di Santo Stefano. S. Messa solenne alle ore 11:00 (sospesa in Propositura) a cui seguirà la processione.
Ore 8:30
-ANGHIARI: Chiesa di S. Stefano -CATIGLIANO: ogni 15 giorni Ore 9:30 -ANGHIARI: Chiesa di Propositura Ore 10:00 -CARMINE: Santuario Madonna del Carmine “ -S. LEO: Chiesa di San Leone Ore 11:00 -ANGHIARI: Chiesa di Propositura “ -PIEVE SOVARA: S. Maria Annunziata “ -TAVERNELLE: Chiesa dell’Assunzione di M.V. “ -MICCIANO: Pieve di Maria Assunta Ore 11:30 -VIAIO: Chiesa di S. Paterniano Ore 16 (estivo 17) -PONTE ALLA PIERA: Chiesa di S. Giovanni E. Ore 18:00 -ANGHIARI: Chiesa della Croce
Ore 9:00
Il programma dei giochi e delle manifestazioni ricreative verrà esposto. Vi aspettiamo!
Lunedì 24 agosto
... E DI MONTERCHI Ore 8:45 -PADONCHIA: Chiesa di S. Michele Arc.lo Ore 10.00 -POCAIA: Chiesa della Madonna Bella Ore 11:00 -LE VILLE: Chiesa di S. Maria della Pace Ore 11:15 -MONTERCHI: Chiesa di S. Simeone profeta Ore 17:00 (18:00 estivo) Chiesa di San Simeone a Monterchi
San Bartolomeo La parrocchia festeggia in Propositura il patrono con la recita dei Vespri alle ore 18:00 e la S. Messa solenne delle ore 18:30.
Prima domenica del mese a Scandolaia ore 15:00(ore 16:00 estivo). Ultima domenica del mese: chiesa di San Michele Arc.lo a Pianezze, ore 16:00 (ore 17:00 estivo).
Seguirà la festa negli spazi dell’Oratorio: * rinfresco-cena preparato dai volontari della parrocchia; * pesca a favore della Caritas parrocchiale; * conclusione delle attività estive del Grest con recite, balli, esibizioni e proiezione delle foto dell’estate.
MESSE PREFESTIVE: Ore 16:00 - (ore 17:00 estivo) Chiesa di Tavernelle Ore 16:00 - (ore 18:00 estivo) Arcipretura Monterchi Ore 16:00 - (ore 18:00 estivo) Chiesa di Tubbiano Ore 17:00 - Madonna Bella a Pocaia Ore 17:30 - S.Maria della Pace, Le Ville Ore 18:00 - Propositura di Anghiari
Primo Venerdì del mese al Carmine
A Micciano Ogni Primo Venerdì del mese per il Gruppo Uomini dei Ritiri di Perseveranza
Ogni Primo Venerdì del mese, al Santuario del Carmine, recita del Rosario e S. Messa con meditazione alle ore 21:00.
S. Messa alle ore 20:00 5
IL PALTERRE*: dove gli Anghiaresi parlano di Anghiari, e non solo
* Queste pagine possono essere lette dagli Anghiaresi senza particolari prescrizioni. Per gli altri si consiglia moderazione.
Auguri a Fausto e Maria Vienna
Uno sguardo al nostro passato: l’acqua e i mulini 1782, 7 settembre – Viene redatta la Relazione in causa mulini d’Anghiari e del Borgo S. Sepolcro dell’ing. Ferdinando Morozzi, incaricato dal Tribunale della Camera delle Comunità di Firenze di eseguire una perizia per dirimere la questione della divisione delle acque del Tevere fra Anghiari e San Sepolcro. Sulla base della relazione la sentenza stabilisce che l’acqua debba essere condivisa dalle due comunità. Alla relazione è allegata la Pianta del piano di S. Sepolcro e di Anghiari, stampata a Firenze e redatta in scala di canne 360 fiorentine in cui sono individuati tutti i mulini presenti nel piano di Anghiari. A partire dalla Pescaia di Gorgabuia presso Montedoglio e oltrepassato il Ponte canale sopra al quale passa il Rimaggio, lungo la Reglia di Anghiari sono localizzati il Mulino “detto di Catorcio”, il Mulino “detto di Pasquino di Valle”, il Mulino e la Gualchiera del Comune, il Mulino Bianco, il Mulinello di Sopra, il Mulinello di Sotto, il Mulino di S. Leo, il Mulino di Spino posto quasi al Confine con lo stato Pontificio. Lungo la Reglia di S. Sepolcro sono posti invece il Mulino di Falcigiano, il Mulino di Casaprato e il Mulino di S. Paterniano, che fanno parte di quella comunità. Anghiari 28/06/2015 F.T.
Proverbi di stagione Un proverbio anghiarese dice: Per San Donato tristo quel rapo che ‘n’è nato. Tanti anni fa Zanetto, il Fabbriciani, che aveva seminato i rapi e non gliene erano nati ‘punti’, al ripensare a questo proverbio disse: «Quest’anno i rapi son tutti tristi!» Visto che c’è posto aggiungo questo modo dire dettomi dalla Tommasina proprio mercoledì: Ha mózzo el becco a le pulci.
Nel senso che ha tolto le discussioni prendendo una decisione irremovibile.
Il 6 Giugno scorso hanno festeggiato le nozze d’oro Fausto Draghi e Maria Vienna Raichi (però da tutti conosciuta come Floriana). Si erano infatti sposati il 6 giugno 1965 ai Cappuccini di Sansepolcro e l’officiante era Padre Pier Maria. Si erano conosciuti a ballare a Selci, come è capitato a tanti giovani di ieri e di oggi. Dopo la cerimonia hanno festeggiato con un bel pranzo alla Stazione dalle indimenticabili Ottavia e Rosina. La Floriana veniva dai Torrioli di Selci Umbro. Fausto veniva da Cipicchio e si era da poco trasferito all’Infrantoio dove tutt’ora abita la famiglia (nella foto sono ritratti proprio davanti alla nuova casa). Il viaggio di nozze fu a Roma passando a trovare i numerosi parenti. Per questa lieta ricorrenza hanno festeggiato con una forma molto semplice con i propri familiari. Agli auguri dei parenti e degli amici per Floriana e Fausto si uniscono ora anche quelli della Redazione che scendono giù verso l’Infrantoio.
FESTA A SANTO STEFANO Domenica 6 settembre festa presso la Comunità di Santo Stefano. I giochi popolari, le manifestazioni ricreative e tutte le gare (di bocce, di briscola ed altro) inizieranno dal 17 agosto in poi. Vi aspettiamo! 6
...il Palterre, ovvero Ridendo castigat mores
Giovani sposi
Auguri Alice! Il 27 aprile scorso Alice Zurli ha discusso una tesi dal titolo: “Partiti nazionalisti e regionalisti: il caso dell’United Kingdom Independence Party, del Front National e della Lega Nord italiana”. Il tutto presso l’Università degli Studi di Firenze, Facoltà di Scienze politiche. Alice abita nei pressi di Tregozzano in località Busone ma le sue origini sono anghiaresi, la mamma e di più il nonno, provengono dalla Bernocca. Agli auguri di familiari ed amici per questo bel risultato anche la Redazione vuol mandare i propri e li manda per la via della Libbia per poi dirigersi sicuri verso la Catona.
C
on le coppie che si sono preparate al matrimonio nella nostra parrocchia, ci ritroviamo due volte all’anno e passiamo una serata insieme. Si tratta di coppie già sposate per continuare quel percorso che hanno sperimentato nella preparazione. Ci ritroviamo a Tavernelle, di solito di venerdì, la sera dopo le sette, facciamo un incontro formativo e poi ceniamo e passiamo la serata insieme. Sono giovani coppie, alcune con figli, che ritrovano il gusto dello stare insieme e dell’incontrarsi ma, soprattutto, di non perdere di vista ciò che hanno vissuto con il sacramento in chiesa.
Strade vicinali di Clèto
In una missiva del 3 marzo 1882 l’Ingegnere comunale Francesco Tuti informa i Componenti del Consiglio Comunale dell’andazzo che da tempo era in uso, “allora”, fra i cittadini di Anghiari. Eccone uno stralcio. Avremo modo di riprendere questo tema. Ce n’è bisogno! Credo mio assolutissimo dovere di rendere informate le SS.LL. che da qualche tempo a questa parte in ogni punto del Comune da quasi tutti i proprietari si diviene al dissodamento ed occupazione parziale o totale di strade vicinali che sono di pubblica spettanza e necessarie a tutti per portarsi da una parte all’altra del Comune. C’è solo da aggiungere, per ora, che anche il Comune deve fare la sua parte, assieme ai frontisti, contribuendo a mantenere tali strade in uno stato decente.
La foto in alto raffigura l’incontro delle giovani famiglie avuto con il vescovo diocesano Riccardo in occasione della Visita Pastorale in Valtiberina nell’ottobre 2014. All’incontro erano presenti anche le giovani coppie di Monterchi.
La vignetta di Scacciapensieri:
La prima domenica di ogni mese, alle ore 16:00, in Propositura
Pesca miracolosa!
Santa Messa in lingua polacca 7
LE NOSTRE CHIESE NELLA STORIA E NELL’ARTE
di don Quinto Giorgini
La Pieve di S. Giovanni Evangelista a Ponte alla Piera
L
a Frazione di Ponte alla Piera sorge a 541 metri s.l.m. intorno allo storico ponte sul torrente Cerfone (fratello minore di quello di Monterchi) alle pendici dell’Alpe di Catenaia e di fronte a Montauto, alla distanza di circa 10 km dal capoluogo di Anghiari. È formata da un nucleo di oltre 50 abitazioni, di circa 120 persone, suddivise in una cinquantina di famiglie. Nel 1833 contava invece 276 abitanti. L’aggregato si è sviluppato in stretta connessione con il caratteristico ponte medievale (sec. XIII?), con un bell’arco a sesto acuto che congiunge la strada proveniente da Anghiari con quella che porta alla valle del Sovara. Arcata, parapetti, decorati con stemma poco leggibile, sono tutti in pietra come le case adiacenti più antiche, che sono di tipo montano, con muratura in pietrame irregolare a faccia vista. Non mancano case con segni di alterazione, rispetto allo stile originario o del tutto nuovo. Questo ponte, come affermano gli storici, è posto sul tracciato dell’antica strada romana, la Via Ariminensis (III sec. a.C.) che collegava Arezzo con Rimini attraverso il valico di Viamaggio (= Via Maior) e la Valle del Marecchia. Nel tratto Arezzo – Viamaggio passava per le località della Libbia, Chiavaretto, la Speranza, Bagnolo, Ponte alla Piera, Papiano, Manzi, Sigliano, Brancialino, Castelnuovo ecc. Ponte alla Piera era a quei tempi e poi nel medioevo un nodo viario importante. Terminata la visita al ponte, insieme all’amico Mario Del Pia, siamo saliti alla Chiesa parrocchiale di S. Giovanni Evangelista dove ci attendevano la signora Rita Maggini e la figlia Cristina. Nell’ampio spazio a nord dell’edificio sacro ci colpì subito la presenza di un’enorme quercia dalla circonferenza di circa 5 metri, degna di cura e attenzione da parte del Corpo Forestale dello Stato. La chiesa all’esterno si presenta orientata est-ovest, quindi al contrario di quelle di origine antica, ma ci risulta che esisteva già nel 1482 e inoltre la sua antichità si rivela ancora nella parte absidale ribassata rispetto al resto dell’edificio, in muratura a grossi blocchi di pietra squadrati, che sono presenti anche in altre parti delle mura. La chiesa sarebbe stata in parte ristrutturata e ricostruita nella forma attuale nel 1731, usando pietre provenienti da quella vetusta di Spellino. Nel 1864 Giovanni Barbolani, conte di Montauto, la restaurò di nuovo nella sua qualità di compatrono. Gli ultimi restauri, soprattutto quelli interni, furono eseguiti dalla ditta Pecorelli, nel 2010, quando purtroppo, con disappunto dei parrocchiani, fu venduta a un certo sig. Gorini la grande casa canonica aderente alla parete sinistra della chiesa. Nella facciata si notano varie manipolazioni, tra cui segni di porte chiuse
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accanto all’attuale ingresso, che si caratterizza per stipiti e frontale in pietra. Vi si accede con una scalinata di sette gradini. Sul lato destro vi è una croce, mentre in alto c’è una finestra rettangolare nella cui vetrata appare la figura di S. Luigi Gonzaga, fatta costruire da “Petrus Catolphi sacerdos, in memoria dilecti fratris sui sacerdotis Aloisi A.D. MCMXXXII”. Infatti don Luigi Catolfi fu rettore e pievano zelante di Ponte alla Piera per 40 anni. Morì il 6 maggio 1932 all’età di 69 anni, unanimemente rimpianto da tutto il popolo e il suo corpo riposa nel vicino camposanto. L’interno del sacro edificio si presenta a forma rettangolare a una navata, dalla superficie
Le nostre chiese...
secoli. La mensa è di pietra incorniciata di legno antico, il tabernacolo è di marmo attorniato da 3 gradini per parte in marmo e pietra sui quali sono collocati sei candelieri, tre per parte, intorno al Crocifisso, dietro il quale è collocata una statua del Sacro Cuore. La predella è formata da due gradini il primo in pietra e l’altro in legno, mentre un paleotto adorna la parte anteriore dell’altare. Nella parete destra esiste incassato un tabernacolo di pietra sormontato dal monogramma di Cristo JHS con sotto la data 1731. Negli anni passati la chiesa è stata oggetto di numerosi furti che hanno trafugato non solo il dipinto del sec. XVIII della Madonna Addolorata (tela di cm 74x56) ma anche un’altra grande tela del sec. XVII-XVIII rappresentante la Crocifissione di Gesù con ai lati la Madonna e San Giovanni Evangelista patrono. Sono stati rubati inoltre candelieri, turibolo e navicella del sec. XVI e vasi sacri, tra cui la pisside che conteneva ostie consacrate che quindi furono profanate (per cui i ladri sono incorsi nella pena della scomunica). Nella Visita Apostolica di mons. Peruzzi del 6 luglio 1583 sull’altar maggiore al posto dell’icona c’erano delle pitture molto antiche. Le vecchie Via Crucis sono state sostituite con le attuali moderne. Nel coro e nella sacrestia sono custoditi vecchi armadi con alcuni arredi sacri, un lavabo in pietra e una statua di marmo raffigurante la Vergine. Sul campanile a vela, impostato sulla parte occidentale di fondo, ci sono due antiche campane provenienti da una chiesa vicina scomparsa, mentre quelle originarie e antiche datate MCCCLXV (1365) e MDXXXI (1531) sono state trasferite nel Museo Taglieschi d’Anghiari. Concludiamo elencando gli ultimi rettori di questa chiesa e di questa parrocchia: Don Luigi Catolfi (1892-1932), Don Francesco Tavolucci (1932-1976), Don Pietro Galastri (dal 1976), Don Giovanni Zanchi (2006–2011), Padre Carlos Blanco e Padre Giacinto per brevi periodi. Attualmente Don Ferdinand Mabanza Tolotolo, di origine congolese, vicario parrocchiale di Le Ville-Monterchi, guida la comunità cristiana di Ponte alla Piera celebrando la S. Messa ogni pomeriggio festivo alle ore 17 d’estate e alle ore 16 d’inverno.
di circa 65 mq (m. 5,20x12,50) più il coro dietro l’altar maggiore di circa 15 mq. Lo spazio destinato al presbiterio è allo stesso livello del resto del pavimento, ricostruito con moderne mattonelle. Il soffitto a capriate è nuovo con travatura lignea e pianelle. Una grande arcata sull’altar maggiore distingue lo spazio del coro da quello del resto della chiesa che riceve la luce dal sole oltre che dalla finestra sulla facciata da altre tre piccole finestrelle quadrate disposte una sulla parete sud presso l’altar maggiore e le altre due sulla parete occidentale del coro. Nella parte destra della porta d’ingresso, nella controfacciata, c’è una vecchia pila dell’Acqua Santa in pietra logora e nell’angolo una statua di S. Anna in gesso, collocata su una colonnina lignea donata in memoria di Primo Mondani, mentre dalla parte sinistra, dentro a una nicchia scavata nella controfacciata, chiuso con due sportelli lignei, c’è il Fonte battesimale, ereditato dalla scomparsa Pieve di S. Ilario a Spilino, quando agli inizi del secolo XVIII questa chiesa filiale di S. Giovanni Evangelista prese il posto della Chiesa Madre diventando così Chiesa battesimale. Circa alla metà delle due pareti laterali ci sono due altari laterali: quello di destra è dedicato alla Madonna Assunta, venerata in una statua moderna situata fuori della sua nicchia adornata da decorazioni antiche, da due gradini laterali, dove sono posti due candelieri di legno riverniciati modernamente e di fronte è collocato un moderno candelabro elettrico; mentre quello aderente alla parete di sinistra è dedicato a S. Antonio di Padova, la cui statua moderna, posta anch’essa fuori della sua nicchia, è esposta alla venerazione dei devoti. Nello spazio centrale della chiesa sono collocate 5 banche per parte e altre 2 di fronte all’altar maggiore presso il quale si ammira un bel leggio di legno. La chiesa è dotata di un moderno impianto di riscaldamento. Passiamo a descrivere l’altar maggiore collocato sotto l’arco che separa lo spazio rettangolare del coro, che costituisce la parte più antica, rispetto al resto dell’edificio, che come abbiamo detto è stato ricostruito negli ultimi
Nell’altra pagina - In alto veduta esterna della parte più antica della chiesa di San Giovanni Battista. Sotto, in senso orario: la lapide nel cimitero del Ponte di don Luigi Catolfi; la nicchia con il battistero; l’altare della Madonna Assunta; l’altare di Sant’Antonio Abate. In questa pagina - In alto l’interno della chiesa e, sotto, la vetrata che orna il finestrone della facciata. Qui sopra don Quinto nel sagrato assieme alla Rita e alla Cristina che ci hanno accompagnato nella visita alla chiesa.
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Aneddoti anghiaresi
I nonni ci hanno raccontato... Dall’album di Gessica
Wilmo Chiasserini, nostro lettore da Bagno a Ripoli, ci ha mandato alcuni aneddoti del padre Vittorio, nato ad Anghiari l’11 ottobre 1899, orgoglioso “ragazzo del ‘99”, che raccontava in famiglia alcune divertenti storie legate a personaggi delle nostre zone. Eccole!
Filastrocche Compratemi un fucilino*
Una risposta di “Cannone” “Un giorno ero andato a trovare un mio parente che abitava in Piazza Garibaldi ad Anghiari. Ma per arrivare in casa sua bisognava salire un sacco di scalini e non si arrivava mai. Quando finalmente bussai alla sua porta e comparve gli dissi: “O Cannone, ma come fate con tutte queste scale?” E lui rispose: “Sì, son tante, ma quando so’ sceso so’ ‘n Piazza!” Don Gino Lazzerini Una volta, poco prima di Pasqua, venne a benedire la casa il ns. parroco Don Gino Lazzerini della chiesa di Galbino. Era un’ottima persona, sempre disponibile, a volte anche divertente, che mi ha anche aiutato in diverse occasioni. Quando entrò in cucina vide una serie di “santini” che la Carmela aveva sistemato, come suo solito, in parecchi punti della vetrina. Don Gino li guardò e poi, sorridendo, disse. “Ma tutti questi santi non chiederanno mica la minestra?!” Il Dr. Cristini Era il mio medico curante. Una persona eccezionale. Sapeva far tutto. Una volta mi ha anche operato. Ma soprattutto mi ha curato, anche con le mignatte, durante le numerose polmoniti che ho avuto nella mia vita, fin da giovane. Un giorno ero andato a farmi visitare nel suo studio, sulla Ruga, ad Anghiari. Avevo una gran tosse e gli dissi “O dottore, e ci ho sempre ‘sta tosse…!” E Lui rispose secco, “O Vittorio, quando un ce l’hai più… è peggio!”
O babbo, o mamma compratemi un fucilino che voglio andare in Francia ad ammazzare quell’uccellino che ha la coda bianca il becco alla frì frì tutta la notte canta e non mi fa dormì.
* Filastrocca raccontata dalla nonna di Andrea
Notti stellate Notti stellate, magiche notti silenzio e mistero, il luccichio delle stelle una falce di luna ti bacia la pelle il lento fruscio della brezza è un canto leggero che ti accarezza. Le notti di agosto, chiare e lucenti grappoli di stelle appese con arte e armonia dolce mistero che scaccia la malinconia. Lo sguardo si perde l’immenso infinito è sopra di noi, la voce dell’anima urla una lacrima scende... Ad un tratto il soffitto di stelle comincia a brillare gli ori e rubini potrebbero sbiancare, è un tripudio di luce di piccole gemme che a tratti si staccano lasciando una scia e ti senti avvolto in quella magia. Magiche notti, notti di agosto, notti stellate, notti di luce, notti serene che ti portano la voce di chi ti vuole bene. Iva Polendoni
La piazza d’Anghiari con il monumento (il primo realizzato nel 1883) a Garibaldi.
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(Carboncione, 14 agosto 2000, con la Velia)
Caritas parrocchiale di Anghiari Via della Propositura, 6 - 52031 Anghiari (AR)
Dati del primo semestre 2015 Sono state aiutate 37 famiglie (18 famiglie italiane e 19 famiglie “straniere”). Sono stati distribuiti 151 pacchi alimentari (89 pacchi ad italiani e 62 pacchi a stranieri). Sono state effettuate 89 consegne di vestiario (21 consegne ad italiani e 68 a stranieri). Sono stati effettuati 15 interventi finanziari per pagamento utenze di prima necessità (elettricità, riscaldamento, acqua), dei quali, 12 a famiglie italiane e 3 a famiglie straniere. Il totale di questi interventi finanziari ammonta a Euro 3.495 In aggiunta agli alimenti donatici dalla popolazione, abbiamo speso ulteriori Euro 970 per integrare i pacchi alimentari. Le spese complessive del trimestre ammontano a Euro 4.465 Le entrate sono state Euro 5.580 (di cui euro 4.460 da associazioni e/o istituzioni e/o iniziative di gruppo, ed euro 1.120 da privati). Gli animatori Caritas hanno continuato nella loro opera di presenza presso gli anziani ed i malati della nostra comunità, sia presso domicili privati sia presso la Residenza Protetta e la Ripa. Hanno tenuto aperto il servizio di Centro di Ascolto (tutti i mercoledì dalle ore 16:30 alle 18:00).
Hanno partecipato ai momenti di formazione spirituale e di organizzazione tutti i mercoledì dalle ore 18 alle ore 19. Hanno tenuto aperto il centro di distribuzione alimenti e vestiari (tutti i giovedì dalle ore 16:30 alle ore 18:00). Di cosa abbiamo bisogno? Di nuovi volontari animatori Di generi alimentari a lunga conservazione (scatolami, olio, zucchero, pasta, biscotti…) Di generi di abbigliamento (solo quelli in ottimo stato) Di contributi in denaro Perché ne abbiamo bisogno? Per poter intervenire di più e meglio nelle famiglie che vivono in povertà! Aiutateci ad aiutare! Nella foto alcuni dei volontari della Caritas parrocchiale presenti mercoledì 15 luglio presso il Centro di Ascolto nella canonica della Propositura.
Concerti e battiture Ecco come Santino Gallorini, amico ed ospite ad Anghiari, ha descritto il concerto tenutosi sabato 18 luglio nella piazzetta di Sant’Agostino (piazza Mameli).
Splendida serata ieri sera, ad Anghiari, in Piazza Mameli. Primo evento del “Tiber Sinfonia Festival 2015”, rassegna che si tiene ad Anghiari dal 18 al 24 luglio e che vede come protagonista la Southbank Sinfonia di Londra. Direttore Artistico il Maestro Simon Over, che ha diretto i giovani talenti, provenienti da ben 15 Paesi del Mondo, in splendide Musiche di Beethoven e Strauss. Sono 13 anni che dura questa fruttuosa collaborazione tra la SouthBank Sinfonia ed Anghiari. Gli Inglesi dimostrano di conoscere il Festival, di apprezzarlo e intervengono in tantissimi! Gli Italiani sono più alle prese con oci, lumache, maccheroni, battiture... E poi si vedono i risultati nel confronto tra i due paesi...
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Dall'Archivio della Misericordia a cura di PiGia
Autoambulanza FIAT 501 MISERICORDIA DI ANGHIARI: QUADERNO N. 4 Autoambulanza Wolkswagen 271 Nel settembre 1962 un Comitato Pro Ambulanza invita la cittadinanza a contribuire con qualsiasi cifra (da £. 100 … a £. 10.000) per l’acquisto di una nuova ambulanza in quanto “l’attuale (Fiat 1100) corre da dodici anni per le nostre strade”. I proventi dell’appello e un generoso lascito della sig.ra Ada Ghignoni in memoria del marito m.o Ezio Bigi e dei due figlioletti (circa tre anni) di £. 1.000.000, consentono alla Misericordia di iniziare il percorso per l’acquisto di due nuovi automezzi: un’ambulanza e un carro funebre. L’8 marzo 1963 il Magistrato delibera l’immatricolazione del nuovo mezzo, un Wolkswagen 271 fornito dalla ditta Lenocar di Arezzo. Il prezzo è di £. 2.190.000 cui si aggiungono le targhe, l’immatricolazione, le scritte… L’automezzo ha una cilindrata di cmc 1192 ed è targato AR 38416. Il libretto è rilasciato in data 11.6.1963. La domenica 23 giugno 1963 i due automezzi vengono benedetti, dopo aver
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invitato il Presidente Confederale delle Misericordie dr. Roberto Crema, il sindaco di Anghiari dr. Gallo Galletti e il Comandante dei Carabinieri, oltre tutta la cittadinanza. Fra le varie offerte quella della Federazione delle Misericordie (£.100.000) della Banca Mutua Popolare Aretina (£. 100.000) e dei sigg,ri Levi e Nocentini titolari della Lenocar (£. 121.570). L’automezzo verrà venduto alla consorella Misericordia di Sestino nel 1978 per £. 1.000.000 (vedi anche “La Misericordia di Anghiari” di Loris Babbini – Alberto Benedetti). PiGia
DAE
le prime cose essenziali da sapere
n attesa di riorganizzare l’aggiornamento per chi già conosce le procedure, di seguito riepiloghiamo sinteticamente le manovre da effettuare su un paziente in arresto cardiaco. Se troviamo una persona a terra o comunque in palese stato di necessità di aiuto, prima di avvicinarci dobbiamo valutare che non ci siano rischi intorno (un cavo elettrico, incendi in corso o quant’altro), in quanto il primo dovere di ogni soccorritore è quello di non sottoporsi a rischi egli stesso. Subito dopo dobbiamo verificare lo stato di coscienza del paziente: lo scuotiamo leggermente sulle spalle e lo chiamiamo ad alta voce (vicino ad entrambe le orecchie), “signore, va tutto bene?”. Se non risponde, si chiama o si fa chiamare il 118 (se c’è qualcuno presente), avvertendo che c’è una persona a terra priva di conoscenza. Contemporaneamente si manda qualcuno a cercare un DAE mentre allineiamo la vittima su una base solida (va bene sul pavimento, non va bene sul letto), ne scopriamo il torace, ne apriamo le vie aeree (mano a C sulla fronte, e con due dita sotto la punta del mento, solleviamo estendendo il capo e guardando in bocca alla ricerca di eventuali occlusioni) e verifichiamo la presenza del respiro del battito cardiaco apponendo due dita sulla carotidea. La presenza di attività respiratoria e segni di vita, viene fatta attraverso il GAS (Guardo, Ascolto, Sento). Se il paziente non respira e non c’è battito cardiaco, confermare al 118 l’assenza di circolo. Contemporaneamente iniziamo la RCP fino all’arrivo del DAE. Appoggiamo le mani al
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centro del petto (mani sovrapposte, dita sollevate ed intrecciate, braccia tese e perpendicolari), eseguiamo 30 compressioni abbassando il torace di circa 5 cm. ad una velocità di almeno 100 compressioni al minuto, continuando fino all’arrivo del DAE. Arrivato il DAE, lo accendiamo, posizioniamo correttamente gli elettrodi (una placca sotto l’ascella sinistra e l’altra sotto la clavicola destra, vicino allo sterno e, se siamo più di uno, senza interrompere la RCP) secondo le chiare istruzioni vocali del DAE medesimo. Verifichiamo la sicurezza senza che nessuno tocchi la vittima durante l’analisi del DAE né tantomeno durante l’erogazione della scarica. Mentre il DAE analizza l’eventuale necessità della scarica elettrica, la sicurezza viene garantita comunicando a voce sostenuta “Io sono via, voi siete via, tutti sono via”. A questo punto, se il DAE lo richiede, provvediamo ad erogare la scarica. Se la vittima riprende conoscenza, si muove, apre gli occhi o torna a respirare, ok. Diversamente riprendiamo le manovre di rianimazione cardiopolmonare fino all’arrivo del 118. Ci rendiamo conto che queste manovre, pur non essendo difficili, possono apparire a prima impressione un po’ complicate; in realtà non è così. D’altronde sappiamo anche che la persona in arresto cardiaco, se non interveniamo in alcun modo, dopo pochi minuti, “muore”!
NOTE DALLA MISERICORDIA a cura di Massimo Redenti
I nuovi soci Vichi Gina Bianchini Vittorio Bianchini Lucia Belperio Giorgio Baglioni Alfiero Lanzi Maria Ancilla Lanzi Andrea Bruschi Bruno
Le vostre offerte Andreini Luisa € 1 0 Baglioni Alessandro - la famiglia alla memoria € 650 Bartolomei Corsi Pietro in memoria dei propri defunti € 100 Belperio Giorgio € 49 Bianchi Bianca - la famiglia alla memoria € 100 Bianchini Vittorio e Lucia € 20 Boncompagni Aldo € 5 Cangi Giuseppina in memoria di Vincenzo Frosina € 20 Carletti Benito - la famiglia alla memoria € 450 Cerboni Iva - la famiglia alla memoria € 120 Del Barba Eldo - la famiglia alla memoria € 540 Fastacchini Vally in memoria dei cari defunti € 50 Frosina Vincenzo - la famiglia alla memoria € 430 Ghignoni Lazzero e Checcaglini Emilia € 30 Guelfi Giuseppina - la famiglia alla memoria € 305 Lanzi Maria Ancilla € 10 Pernici Luisa - la famiglia alla memoria € 135 Radziwonick Roberta in memoria di Rapati Leonida € 10 Rapati Leonida - la famiglia alla memoria € 280 Santi Franco - la Famiglia alla memoria € 60 Selvi Enzo € 10 Società del Carnevale € 100
Grest ante-litteram Il motto del Grest di quest’anno è: “Tutti a tavola, non di solo pane vive l’uomo”. La nostra Misericordia è da quel dì che ha messo in evidenza qualcosa di simile. Sto parlando dell’iscrizione sull’architrave della finestrella che si trova nella facciata della vecchia sede e che recita: “Primum querite regnum Dei” e che, grosso modo, vuol dire la stessa cosa. Il disegno è di Loris Babbini.
Arrivano i nuovi aiuti…
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inalmente ha avuto conclusione il corso di soccorritore di livello avanzato organizzato dalla nostra Confraternita di Misericordia, al quale hanno partecipato, oltre ad alcuni anghiaresi, anche giovani provenienti da Sansepolcro, Caprese Michelangelo, Monterchi e Badia Tedalda. Il corso ha avuto inizio il 2 marzo ed è terminato il 19 giugno sotto la guida responsabile della dottoressa Giuliana Mariani, del reparto di pronto soccorso dell’ospedale di Sansepolcro. L’esame finale ha avuto luogo sempre nei locali della nostra Confraternita il giorno 20 giugno con la commissione di esame composta dal Sig. Antonio Coprano, Medico Commissario per il 118, dalla signora Barbara Piovan, Commissario di Conferenza Regionale Misericordie ed appunto dalla dottoressa Giuliana Mariani. È stata una giornata di grande soddisfazione, in quanto tutti i candidati partecipanti all’esame sono stati abilitati alle future mansioni di volontari soccorritori di livello avanzato, e, cosa non usuale, hanno ricevuto sinceri complimenti da parte dei componenti della commissione giudicante stessa. Proprio per questo motivo riteniamo opportuno segnalare i nominativi (almeno per quanto riguarda i partecipanti di Anghiari e Caprese Michelangelo) meritevoli di tale elogio. Sono: Draghi Stefano, Kondratovich Nadezda, Marghi Ermanno, Senesi Simona, Valentini Eleonora, Bartoli Matilde, Bartoli Santina, Galas Carla, Serafini Giulio e Valenti Ombretta. Ai complimenti della Commissione Giudicante vanno certamente aggiunti quelli del Governatore della nostra Misericordia, che spera ora di avere aiuti significativi dai nuovi volontari. Questi nuovi abilitati hanno il grande merito, oltre a quello evidentemente intrinseco di conoscenza che hanno dimostrato durante l’esame, di aver partecipato con assiduità, applicazione ed impegno a tutte le fasi di sviluppo del corso e del tirocinio, meritandosi un plauso per la loro serietà ed impegno. Bravi!!! Un ringraziamento sincero viene rivolto alla dottoressa Giuliana Mariani, sempre disponibile, alla dottoressa Angela Valenti, pure lei intervenuta in aiuto dell’organizzazione del corso, e ai nostri volontari formatori che hanno preparato, gestito e tenuto tutte le lezioni di preparazione. Splendidi sono stati il lavoro e la disponibilità di Michele Ricci, nostro formatore volontario, ed anche apprezzate le collaborazioni di Rebecca Sirianni e Irene Cangi che, quando hanno potuto, non hanno fatto mancare il loro apporto. Ma il ringraziamento “più grande”, ce lo dovete concedere, va a Livia Ceradini, vera anima organizzatrice di tutta l’attività dell’evento, calatasi con passione ed impegno nel ruolo fondamentale di animatrice ed esperta insegnante per tutti i nostri volontari. Il suo ruolo è stato impagabile, costante e qualificato; è riuscita anche a farsi voler bene da tutti i partecipanti al corso, nonostante li abbia “massacrati” costringendoli ad ore ed ore di lezioni teoriche ed esercitazioni pratiche lunghe ed estenuanti. E questa non è cosa di poco conto. Grazie Livia!!! Nella foto in alto i volontari per la Festa della Misericordia 2014.
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Dal Gruppo Donatori di Sangue “Fratres” Anghiari
sito internet: www.fratresanghiari.it
Siamo già in piena emergenza estiva È di questi giorni l’accorato appello che i responsabili dei centri trasfusionali della regione hanno rivolto non solo a tutti i donatori periodici ma anche a quanti volessero imitarli, sulla necessità di non far mancare il proprio sostegno durante la stagione estiva. Negli ospedali siamo già in piena emergenza, con il rischio concreto di non poter effettuare tutti gli interventi necessari, a causa soprattutto di una certa flessione nel numero delle donazioni. Si stanno esaurendo, così, le scorte di sangue intero, ma quello che preoccupa di più è la cronica mancanza di plasma umano, indispensabile per la cura di tante malattie.
È nato un nuovo Gruppo Fratres Il mondo del volontariato aretino si arricchisce di un’altra bella e promettente realtà: nelle settimane scorse si è ufficialmente insediato il Consiglio Direttivo del Gruppo Donatori di Sangue Fratres di Rigutino. Dopo alcuni mesi di assiduo lavoro da parte di alcuni operatori parrocchiali, oltre settanta partecipanti hanno unanimemente scelto i componenti del consiglio direttivo, che guideranno nei suoi primi mesi di vita il nuovo gruppo Fratres donatori di sangue. Alla presidenza è stato chiamato Donato Lucci che dovrà coordinare una squadra di ben quindici consiglieri tra i quali due vicepresidenti, un segretario ed il capogruppo. Accanto ad esso opererà, poi, come da statuto, anche il collegio dei revisori contabili, formato da tre membri effettivi e due supplenti. Questo il commento a caldo del presidente Lucci, pensando soprattutto ai tanti giovani del paese: “La n u o v a re a l t à di volontariato deve diventare una occasione forte ed importante di ulteriore coesione sociale in un epoca, quella dei giorni nostri, dove resta urgente scalfire l’indifferenza e costruire tutti insieme valori etici quali la solidarietà e l’amore fraterno”.
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email: gruppoanghiari@fratres.eu
E pensare che nella nostra regione la cultura della donazione è molto diffusa e, fino a qualche anno fa, le unità di sangue crescevano di anno in anno. Nel frattempo, poi, è aumentata anche la domanda di sangue e di emoderivati, a causa delle ulteriori specializzazioni conseguite dai nostri ospedali. “Ma il problema più serio è quello della regolarità delle donazioni -afferma il responsabile di uno tra i più importanti centri regionali- soprattutto durante i mesi estivi… Se nel mese di dicembre arrivano al mio centro trasfusionale mille donatori e ad agosto ne vedo solo cento, è ovvio che il sistema va in tilt!!! E non è possibile ricorrere d’estate alle eventuali eccedenze dei mesi invernali, considerato che ogni sacca di sangue ha una durata molto limitata nel tempo, anche se conservata in speciali frigoriferi”. È quindi necessario che la donazione del sangue, come più volte ribadito, non vada in ferie ma che tutti i volontari continuino nel loro impegno anche nei mesi estivi, rispondendo con sollecitudine alla chiamata della propria associazione. Solo così potremo evitare che negli ospedali venga a mancare questa indispensabile risorsa e sia negato il diritto di ogni malato a ricevere la necessaria assistenza!!! Il presidente Ben radicato nella chiesa cattolica ed ispirandosi per questo all’insegnamento evangelico, il gruppo si è messo subito in cammino desideroso di realizzare fra la sua gente il coraggio della fraternità quotidiana, accanto a chi soffre, unico mezzo per dare senso pieno alla vita. L’assistente spirituale, don Virgilio Annetti, ha ricordato che per dirsi cristiani è necessario vivere ogni giorno la Croce di Gesù: così consapevoli di restare figli di Dio. Tanta la soddisfazione, all’annuncio della formazione di questa nuova realtà, da parte dei responsabili di tutta la grande famiglia dei donatori di sangue Fratres aretini. Nel dare il benvenuto alla nuova associazione, il presidente provinciale Pietro Ganganelli afferma: “Questo di Rigutino è il XXVI gruppo della provincia che ci permette di rafforzare la nostra presenza in un territorio della Vadichiana in cui non esistevano fin ad oggi associazioni di volontariato dedite alla donazione del sangue. Singolare, poi, l’alto numero di persone e di altre realtà del volontariato locale che sono state coinvolte fin dall’inizio in questo progetto grazie al quale verrà sicuramente rafforzato il livello di solidarietà e carità cristiana di questa comunità”. L’inaugurazione ufficiale del Gruppo Donatori di Sangue Fratres di Rigutino è prevista per domenica 13 settembre prossimo, in occasione dell’edizione 2015 della Festa Provinciale della Fratres che quest’anno si svolgerà proprio in quel di Rigutino, per rendere omaggio alla nuova realtà associativa.
Dal Gruppo Donatori di Sangue “Fratres” Anghiari
sito internet: www.fratresanghiari.it
email: gruppoanghiari@fratres.eu
Marianelli re del 3° Trofeo Fratres Città di Anghiari Centinaia i corridori coinvolti nella bella manifestazione sportiva
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ristian Marianelli ha vinto la 3a edizione del Trofeo Fratres Città di Anghiari, corsa podistica organizzata dal Gruppo Donatori di Sangue Fratres e che si è disputata nella calda mattinata di domenica 5 luglio. Sono stati oltre 150 gli atleti che hanno preso il via (vedi foto) nella gara riservata agli adulti, numero che rappresenta il nuovo record della manifestazione e che vale ancora di più viste le altissime temperature. Una partecipazione considerevole che testimonia la crescita esponenziale della prova inserita come da tradizione all’interno della Festa Estiva del Donatore. Il trentanovenne Marianelli (vedi foto del suo arrivo a braccia alzate), atleta di San Giustino ed in forza alla società Uisp Chianciano, ha impresso alla gara un ritmo notevole fino dal via ed ha coperto gli 11 km dell’affascinante “Circuito dei Mulini” in 38’57”, all’eccellente passo di 3’33” a chilometro. Un’autentica impresa considerando le caratteristiche del percorso, il caldo torrido e la salita che ha portato i podisti dalla piana della battaglia al traguardo di Piazza Baldaccio. A seguire altri tre rappresentanti della Uisp Chianciano: Alessandro Paganelli 2° in 40’22”, Giacomo Valentini 3° in 40’33” e Matteo Paganelli 4° in 40’34”. 5° Giuseppe Cardelli (U.P. Policiano Arezzo Atletica) che ha chiuso la prova in 40’58”. Il successo dello strepitoso Marianelli (uno degli atleti più forti del territorio, nonché vincitore del Palio della Vittoria 2011) arriva dopo quelli conquistati nel 2013 e nel 2014 da Alessandro Annetti ed Alessandro Porazzini, altri due podisti di grande spessore. A vincere la gara femminile è stata ancora una volta Paola Garinei. La quarantatreenne tifernate, in forza all’Atletica Avis Perugina, ha concesso il tris dopo i successi del 2013 e del 2014 e lo ha fatto coprendo gli 11 km di gara in 44’34”, ad una media di 4’03” a chilometro. 2° piazza in 46’15” per Francesca Barneschi (Atletica Sestini Arezzo), 3° in 46’34” per Roberta Belardinelli (Olympic Runners Lama). Il Trofeo Adriano Giorni, istituito in memoria dell’indimenticabile ex podista anghiarese è stato consegnato a Cristina Corsini (miglior atleta di casa nella competizione femminile) da Luca Giorni (figlio di Adriano). A concludere il programma di questa intensa mattinata di sport sono state le gare giovanili (vedi foto) che hanno colorato Piazza Baldaccio e le strade
FATTI UN REGALO: DONA SANGUE!!! Prima di andare in ferie, ricordati delle cose importanti: Lascia un po’ di te... dove ce n’è bisogno!
del centro storico di Anghiari. 32 complessivamente i bambini e le bambine che si sono cimentati in distanze variabili a seconda dell’età e che hanno festeggiato l’evento con una bella medaglia. Al termine del 3° Trofeo Fratres Città di Anghiari il presidente del Gruppo Donatori di Sangue di Anghiari, Carlo Leonardi, ha espresso la sua soddisfazione per la perfetta riuscita dell’evento, affermando: “È stata un’edizione bella ed emozionante sotto tutti i punti di vista. Per i 150 protagonisti della prova riservata agli adulti, per i tanti appassionati che si sono cimentati nella non competitiva e per i 32 bambini che hanno preso parte alle gare giovanili. Numeri da record che ci riempiono d’orgoglio. Ringrazio coloro che hanno collaborato, gli sponsor, gli atleti grandi e piccoli, i genitori e tutti i presenti e voglio sottolineare ancora una volta la valenza sociale di questa giornata con l’intero incasso devoluto alla CARITAS parrocchiale e con la donazione del sangue sempre al centro dei nostri pensieri. Questa è la nostra missione e invito ancora una volta tutti a fare volontariato ed a donare il sangue”. Ulteriori approfondimenti sul 3° Trofeo Fratres Città di Anghiari nel sito www.sportapp.it. Daniele Gigli
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Ce la diamo una scossa? Da circa tre anni la nostra Confraternita si sta impegnando nel progetto “diamoci una scossa!”, dotare cioè la nostra comunità di un congruo numero di defibrillatori semi-automatici per contrastare il mortale rischio dell’arresto cardiaco. Già quasi trecento cittadini anghiaresi hanno acquisito i princìpi fondamentali per l’utilizzo dei DAE; a questi concittadini chiediamo di essere pronti a “rinfrescare” le procedure di manovra dei Dae, in quanto dal mese di settembre in poi provvederemo ad invitarli per il “ripasso delle lezioni”. Sapete anche che l’iniziativa è stata portata avanti sotto il patrocinio dell’Amministrazione comunale, che si è impegnata entro breve tempo a collocare nelle nostre strade i segnali indicatori dei DAE e a produrre i pieghevoli con il riepilogo delle postazioni dei preziosi strumenti. Nel frattempo riepiloghiamo i punti di collocazione dei defibrillatori semi-automatici.
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Alla Motina, in via di Caprese Michelangelo, vicino all’ingresso del Bar Luzzi Alla Motina, in via di Caprese Michelangelo, all’incrocio per Micciano (Ponte di Carletto) Al Campo della Fiera, vicino all’ingresso del Bar Cocomerò In piazza Baldaccio, vicino all’ingresso della Farmacia Ortalli Alla Stazione, vicino all’ingresso del bar La Battaglia Al Ponte alla Piera, sotto la pensilina di fronte alla ex bottega di Duilio. A Tavernelle, in via Libbia, vicino all’ingresso del negozio di alimentari In corso Matteotti 129, vicino all’ingresso della Confraternita di Misericordia In via Bozia, vicino al cancello di ingresso della scuola elementare A San Leo, vicino all’ingresso dell’ufficio postale A San Leo, vicino alla tabaccheria In zona San Rocco, vicino all’ingresso del palazzetto dello sport In zona “Le Bucacce”, presso lo stadio comunale Al Carmine, sulla parete esterna del Santuario, lungo la strada Alla Bernocca (verrà collocato nei prossimi giorni) Al valico della Scheggia (su iniziativa privata) presso il Bar Ristorante
In attesa che l’amministrazione comunale provveda a porre in essere i necessari cartelli segnalatori e a realizzare il pieghevole illustrativo, speriamo di aver fatto cosa gradita nell’interesse superiore di tutti i nostri concittadini. In alto a destra uno dei DAE collocati nel territorio comunale così come risulta dall’elenco scritto qui sopra. Si tratta di quello di Piazza Baldaccio, a lato della Farmacia Ortalli, mentre Garibaldi, riflesso nel vetro, invita a cercare anche altrove dove si trovano gli altri apparecchi..
Altra perdita in Anghiari vecchio di Armando Zanchi
Lì ricevevano i tanti paesani nella loro casa stringendo le mani
Il tempo è passato ma tanti i ricordi della cara Beppa lì nei sobborghi
Anche la Beppa devota al paese ora la morte pure lei alle prese
Il suo ricordo della nostra giovinezza in quella Piazzola per noi era festa
Io ò frequentato questa cara famiglia ora finita per il figlio e la figlia
Sempre un saluto lei mi portava dalla finestra di casa lei mi salutava
Tanto il suo soffrire per la malattia ma sempre limpida fu alla visita mia
Ma la cara Beppa ed il marito Enzo una famiglia piena di buonsenso
che ò conosciuto lontani dal paese ma in Anghiari sempre alle prese
Eravamo un terzetto con i stessi anni e solo io in terra rimango
Stessa età e stesso amore per questo paese sempre nel cuore
Di loro il ricordo lontani dal paese in quella Parigi famiglia cortese
È una famiglia che va valorizzata dai paesani era tanto amata
Al caro Wilmo ed alla cara sorella dico coraggio la vita se la svigna:
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Nuovo altare al Santuario del Carmine Già per la festa dell’Ascensione e poi nelle feste di luglio, i numerosi fedeli presenti nel Santuario del Carmine hanno potuto vedere il nuovo altare posto in opera. Abbiamo chiesto a don Marco le motivazioni che hanno portato alla sua realizzazione. La famiglia di Piero Lega ha fatto pervenire un generoso contributo che ci ha permesso di progettare tali lavori, eseguiti poi validamente dal gruppo di artigiani di Valcelle guidati da Marco Santi come sempre sensibile e competente in questo tipo di interventi. Marco fa parte del gruppo di restauratori formatisi all’Istituto d’Arte di Anghiari, oggi Liceo Artistico, che operano in questo particolare settore del restauro degli antichi manufatti lignei.
U
n anno fa è stata regalata alla parrocchia di Tavernelle una consolle del Seicento, proveniente da Pavia ed avuta in eredità dalla signora Ventura. È stata quindi donata alla chiesa affinché ne trovasse una giusta collocazione e valorizzasse questo manufatto. È stata per un anno nella chiesa di Tavernelle poi, guardandola, ed avendo la necessità di fare un nuovo altare, più dignitoso, per il Santuario del Carmine, è stato pensato di utilizzare questa consolle come basamento. Anche per un significato interessante che ho subito intravisto: nell’altare si compie il sacrificio di Cristo ed è il punto centrale di tutta la chiesa (intesa come fabbricato); è l’inizio di una vita nuova che, ogni volta che si partecipa alla Messa, riaccade, appunto nel sacrificio eucaristico e diventa la possibilità della fioritura della vita per tutti i fedeli che si ‘accostano’ all’altare. La morfologia di questo altare è proprio di una fioritura ed infatti è costituito da mazzi di fiori che rigogliosamente nascono con una loro dinamicità interna ed una loro potenzialità, in questa fioritura, che richiama anche a me il significato della vita nuova che viene offerta nel sacrificio eucaristico. È stata inserita una luce al di sotto della mensa che valorizza ancora di più la struttura tenendo presente che in tutto il barocco l’elemento luce è fondamentale nella lettura dell’opera. La luce è un principio stilistico fondamentale, una risorsa dello spazio che valorizza ancora di più l’elemento architettonico dell’altare. In alto a destra il nuovo altare in una particolare veduta dal basso e, sotto, i restauratori e i collaboratori con don Marco in occasione della collocazione del nuovo altare nel Santuario. I loro nomi da sinistra: Giovanni Valbonetti, Giovanni Di Silvestro, Marco e Mirco Santi.
Barriere
di Clèto
I
n varie occasioni ho evidenziato il fatto che i birilli di ghisa (una volta erano paracarri in pietra utili anche per i bisogni fisiologici di un noto animale a quattro zampe e, a volte, anche del suo amico con due zampe sole) messi a protezione del marciapiede in cima alla Croce o in fondo alla piazza per limitare l’accesso nel centro storico, sono stati abbattuti ripetutamente. Verrebbe da dire che gli anghiaresi sono incivili, irrispettosi verso il bene pubblico, quasi vandali. Certamente! Ma anche perché gli anghiaresi sono contrari ad ogni limitazione della libertà (della propria eh!).
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Pallamano
S
e i bringoli sono il piatto tipico di Anghiari e il dolce è la mantovana, io vorrei aggiungere fra le cose che ci caratterizzano anche un gioco antico: la pallamano. Non siamo a conoscenza per ora delle sue origini precise, ma certamente vanno in là negli anni. Celebri le partite giocate al Campo della Fiera con susseguente bevuta dalla Marietta e mitico è rimasto l’incontro disputato fra i rioni di Anghiari vecchio ed Anghiari nuovo giovedì 1° settembre 1938 alle ore 17:00 in piazza Baldaccio. Della giornata rimane una foto pubblicata a suo tempo nell’Oratorio (n. 7-1992) che riproponiamo e nella cui didascalia troviamo indicati i nomi di Guido di Pistrella (Mariotti, il nono da destra), il Palazzari (Marino Marinari, il decimo da destra) capitano di Anghiari nuovo e Pietro Nofri (Pietrino, proprietario della foto). Ma veniamo a noi. Nell’ambito della ricorrenza del Palio della Vittoria, quest’anno, è stata inserita la disputa fra Anghiari vecchio e Anghiari nuovo da risolversi con un incontro di pallamano e da giocarsi nella piazza che fu del Mercatale. Così è stato ed anche con un discreto spettacolo (le lastre non hanno favorito la qualità del gioco), con il risultato che ha visto Anghiari vecchio vittorioso per 16 a 13 su Anghiari nuovo! Caccéo: il sindaco Riccardo La Ferla, segnapunti Nicola Dragonetti, Annunciatore Moreno Zanchi, Alfiere Giancarlo Ghignoni. Guardalinee: Claudio Giorni e Andrea Piccini.
Ma ora, tratto dagli archivi dell’Oratorio, ecco la sintesi dell’incontro di pallamano in occasione della festa di San Martino nel 2003. Vince Anghiari vecchio per 11 a 7; capitano di Anghiari nuovo Lazzeri Federico, di Anghiari vecchio Meoni Claudio. Segnapunti: Giuseppe Ricceri. Arbitro: Moreno Zanchi. Spiker: Mario Del Pia. In alto a destra la vecchia foto scattata in piazza e che raffigura i giocatori per l’incontro svoltosi nel 1938 (nel retro della foto che ho potuto recuperare si trova la scritta 1934!?). A sinistra, incorniciato da un rigo bianco, si intravede il manifesto dell’incontro, riprodotto sotto, e che fu realizzato dall’allora giovane architetto Annibale Vitellozzi. Sotto, la riproduzione del manifesto in questione con a destra il Marinari, capitano di Anghiari nuovo e, a sinistra, verrebbe da dire Pistrella, che quindi era il capitano di Anghiari vecchio. Infine, le due compagini di Anghiari vecchio e Anghiari nuovo scontratesi domenica 28 giugno 2015.
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La Caritas parrocchiale con Misericordia e Fratres organizza a Micciano la
Festa estiva del malato e dell’anziano Sabato 1° agosto 2015
Programma Ore 17:00 Ritrovo presso la Pieve di Micciano Ore 17:30 - S. Messa all’aperto e, a seguire, merenda-cena Informazioni: Caritas 0575-788041 - Misericordia 0575-789577
Controllate che il vostro indirizzo sia esatto La morte di Vincenzo Frosina
Nostra casa sempre aperta una famiglia a noi diletta
Trasferitosi giù in basso lì era fuori dal mio passo
La notizia mi à mortificato del caro morto che mi à lasciato
Io Vincenzo l’ò cullato fino dal giorno che lui è nato
Poi Vincenzo lui cresciuto un mestiere à voluto
Ò conosciuto la notizia della morte sua fittizia
Lui figlio di Salvatore al castello antico trovò l’amore
Era per me come un fratello un ragazzo buono e bello
Ci fu un incontro tra di noi lì ad Anghiari con i suoi
Lì passando sotto le Logge il mio occhio suo nome scorge
Era una figlia del Baglioni che abitava in quei luoghi
Io ricordo il padre Salvatore ci salutava a tutte le ore
Io in paese sono tornato ma Vincenzo non lo trovavo
Lì fu triste per me la notizia non sapendolo mi rattrista:
di Armando Zanchi
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Grest 2015
I programmi delle settimane del Grest (alcuni in fase di attuazione) per i ragazzi della parrocchia
Venerdì 3 Luglio nella sala dell’oratorio abbiamo presentato il Grest 2015: TUTTI A TAVOLA! Tanti i genitori e i bambini presenti ad assistere alla breve presentazione che gli animatori avevano preparato. Il tema scelto per questa estate è appunto “TUTTI A TAVOLA: NON DI SOLO PANE VIVE L’UOMO”; la metafora del Grest come tavola imbandita vuole sottolineare il suo essere occasione propizia per generare comunità nella quale bambini e ragazzi, adolescenti ed adulti, sacerdoti e laici possano vivere insieme una quotidianità capace di aprire sguardi nuovi e lasciare il segno indelebile di una cura ricevuta; non dimentichiamoci infatti che il Signore Gesù ha scelto un banchetto come luogo privilegiato dell’incontro con ciascuno di noi e il pane come nutrimento per la nostra vita. Come gli anni passati anche quest’anno staremo insieme 3 settimane: dal 20 al 24 Luglio, dal 27 al 31 Luglio e dal 17 al 24 Agosto chiudendo la nostra estate con la festa di San Bartolomeo. Quando il giornale giungerà nelle famiglie si saranno concluse le prime due settimane. Rimane la terza settimana, quella del mese di agosto di cui parleremo diffusamente nel prossimo numero. Ecco dal programma del GREST gli impegni programmati per il mese di luglio. Anche di questi ne parleremo più dettagliatamente nel prossimo numero. Prima settimana Lunedì 20 - dalle 9:00 alle 18:00, iscrizioni, presentazione, compiti, pranzo insieme e giochi nel pomeriggio a Micciano; martedì 21 - dalle 8:00 alle 18:00, gita a Castiglion Fiorentino (pranzo al sacco) da Don Alessandro; mercoledì 22 - dalle 15:00 alle 19:00: giornata sportiva; giovedì 23 - dalle 8:00 alle 18:00 camminata a Monterchi; venerdì 24 - dalla 15:00 alle 22:00: pomeriggio di giochi, cena e piccola festa dopo cena con i genitori, nonni e amici!! Seconda settimana Lunedì 27 - dalle 9:00 alle 18:00 compiti la mattina e pomeriggio di giochi; martedì 28 dalle 15:00 alle 22:00 100 giovani che partecipano alla “Marcia Francescana” dalla Verna ad Assisi, faranno tappa ad Anghiari. Noi li accoglieremo e faremo un momento di festa insieme a loro in Piazza Baldaccio; mercoledì 28 - dalle 8:00 alle 18:00, camminata; giovedì 30 - dalle 8:00 alle 18:00, gita; venerdi 31 - dalla 15:00 alle 22:00: pomeriggio di giochi, cena e piccola festa dopo cena con i genitori, nonni e amici!! VI ASPETTIAMO PER PASSARE UNA ESTATE INSIEME! TUTTI A TAVOLA!! Per il terzo periodo, quello di agosto, troverete il programma dettagliato alle porte delle chiese.
Nelle foto e dall’alto. Don Marco mentre introduce la serata e invita tutti al Grest. Alessio e l’Agnese, i presentatori della serata. Nelle ultime due un gruppetto di animatori mentre ballano con l’inno del Grest: “Tutti a tavola”.
Offerte per l’Oratorio La famiglia Baglioni ha fatto pervenire in parrocchia la somma di 100 euro. Sono in memoria del loro caro Alessandro scomparso prematuramente.
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Auguri Laura
Il nome, il perché
Il giorno 16 luglio Laura Senesi si è laureata in veterinaria con l’ottima votazione di 110 e lode. Ha discusso la tesi presso l’Università degli Studi di Perugia, Facoltà di Veterinaria. A Laura, che abita a Pistrino, vanno gli auguri dei familiari e degli amici per questa bella notizia. Anche la Redazione manda i suoi auguri in Umbria ricordando che Laura ha dei legami affettivi (i nonni) a Turicchi.
Werther Canicchi – Il mio è un po’ un nome d’arte. Mio padre era musicista e quindi la tendenza era di cercare nelle armonie della musica una testimonianza di sofferenza, di gioia anche, ma di sofferenza nell’amore e nella disperazione. L’arte della vita è sempre questo: tu soffri, tu godi, e le sofferenze fanno crescere e l’amore fa gioire. Quindi mio padre mi mise questo nome in funzione di un protagonista di un’opera di Massenet tratta dal romanzo epistolare di Goethe. Elena Borroni – Io sono nata a Turicchi, località dove risiedeva la mia famiglia. A mio padre gli è morta la moglie che aveva trentasei anni e che si chiamava Elena. I familiari gli avevano “proposto” una donna con dei figli, ma lui non ne volle sapere. Di mietitura era venuta a Turicchi una donna di Ripoli, si chiamava Pauci. Qualche anno dopo mio padre, ormai vedovo, chiese se quella bella “morona” era sempre viva e se era maritata. E così seppe che non s’era confusa con nessuno perché le erano morti i genitori in quindici giorni e dal dispiacere aveva avuto un brutto contraccolpo. Mio padre si fece avanti e così sono nata io e mi ha messo il nome della sua prima moglie. Maria Vienna Raichi – Io mi chiamo Maria Vienna, ma tutti mi conoscono come Floriana che è il secondo nome che mettevano al Battesimo. Vienna si chiamava la mamma della mia mamma, la mia nonna materna che io non ho conosciuto, ché quando sono nata era già morta. Siccome sono nata il 7 dicembre e l’8 è la festa della Madonna, il prete davanti ci ha messo il nome Maria. Poi si vede che questo nome ai miei non gli piaceva o era troppo lungo, mi hanno chiamato sempre con il secondo nome, Floriana che lo aveva scelto la mia madrina, si vede che a lei le piaceva questo nome qui. Ma naturalmente quando devo firmare qualcosa devo scrivere Maria Vienna. Orlando Piomboni - Quando io sono nato si stava alla Fornace di Tavernelle. C’era un cugino che abitava in Francia e che si chiamava Orlando. Questo cugino morì per un incidente aereo e quando io nacqui il mio babbo mi chiamò Orlando. La nonna Lisa voleva chiamarmi Gregorio, come suo padre, e a mia madre Tommasina le piaceva un altro nome. Allora il mio babbo, per cavare le confusioni, decise di chiamarmi Orlando per il motivo detto sopra. Quando sono stato battezzato (era questa un’usanza di don Gino) al nome del comune ne venivano aggiunti altri due. Mi ricordo che come secondo nome mi misero Gregorio. Io sono del ‘52 e quindi ne ho sessanta compiuti.
Questa è la parte centrale del trittico di Matteo di Giovanni che si trovava nella chiesa di Sant’Agostino. Questa parte centrale, mutilata, è stata ritrovata. Aspettiamo di poterla vedere ancora, esposta.
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Giuseppina Bartoli – Mi chiamo Giuseppina ma tutti mi dicono Gina. Sono nata a San Prucino e sono nata per San Giuseppe e così’ mia madre mi mise a nome Giuseppina. Era l’anno del nevone, il 1929. Poi mi sono sposata e sono venuta qui al Lava, cioè Cipicchio, nel ‘56. Si chiamano del Lava perché, molto prima della nostra generazione, c’era una donnina che era sempre lavare a questo fosso e sicché qualche buontempone ha appioppato alla famiglia il soprannome del Lava.
Parrocchia di Micciano Festa dell’Assunzione di Maria
Programma Venerdì 14 agosto - ore 21:00 S. Messa e processione verso il cimitero Sabato 15 agosto - S. Messe alle ore 11:00 e alle ore 18:00. A seguire festa in famiglia Domenica 16 agosto - Ritrovo delle Compagnie e recita dei Vespri Vi aspettiamo!
Invito alla lettura: Bianca come il latte, rossa come il sangue
di Massimo Redenti
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na storia come tante; apparentemente! Inizia l’anno scolastico in un liceo italiano. Leonardo, per gli amici Leo, è un sedicenne che frequenta la scuola, con le classiche passioni collegate alla sua età: le chiacchiere con gli amici, il suo iPod, le partite di calcetto, Silvia l’amica del cuore, il suo sogno rappresentato da Beatrice, una bella ragazza dai capelli rossi che non sa ancora di essere al centro di questo sogno. E i professori, che per Leo rappresentano uno strazio, “una specie protetta che speri si estingua definitivamente”. E come se non bastasse c’è quest’anno anche un nuovo supplente di storia e filosofia, forse il solito “sfigato” che Leo si prepara ad accogliere con acido sarcasmo e con lancio di palline di carta inzuppate di saliva. Leo concepisce la sua esistenza con due colori; viene da pensare alla suddivisione in “bianco” e “nero”. No! Sono il bianco ed il rosso! Il bianco del nulla, della perdita, della privazione, dell’assenza di energia, della paura. Ed il rosso: il rosso dell’amore, della passione, del sangue, dei sogni, dei capelli di Beatrice. Quando Leo viene a sapere che Beatrice è gravemente malata a causa del suo sangue, non più rosso, ma “bianco di Leucemia” dovrà lottare contro il bianco dei suoi incubi, delle sue angosce, per capire lentamente di come la vita non sia immune da tormenti e che possa essere sfiorata anche dall’ombra della morte. Imparerà, giorno dopo giorno, anche a convivere con la sofferenza e comprenderà che la vita, comunque essa sia, sarà sempre degna di essere vissuta. A questa maturazione contribuirà in modo determinante il professore supplente di storia e filosofia. Si rivelerà ben presto, “il Sognatore”, non come il solito giovane sfigato, ma come un vero insegnante, passionale, con una forte luce negli occhi e nel cuore; si rivelerà un uomo innamorato del proprio ruolo, che sprona i propri studenti a vivere la loro vita intensamente e a lottare per inseguire i loro sogni, che fa dell’insegnamento una vera ragione di scuola di vita. È l’opera letteraria d’esordio di Alessandro D’Avenia; come avverrà nel suo secondo romanzo “Cose che nessuno sa” già trattato in altra parte del blog, anche questo si apre con l’inizio dell’anno scolastico in un liceo italiano. Il tema principale affrontato è questa volta l’amore giovanile, intenso, passionale, unito alla sofferenza della malattia, allo spettro della morte, alla contrapposizione dei due colori, il bianco ed il rosso, che per Leo, il protagonista
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principale, raccolgono tutti gli aspetti negativi e positivi della propria esistenza. C’è anche uno spazio importante per l’amicizia vera (Niko e tutta la squadra di calcetto dei “pirati”) e c’è l’amica del cuore, Silvia, che vorrebbe regalargli per magia tutta la forza di cui può essere capace solo una donna spinta dall’amore puro. C’è poi il sogno, Beatrice dai capelli rossi, la giovane che involontariamente costringe Leo ad affrontare le proprie paure, il proprio destino, spingendolo a combattere una battaglia persa in partenza, ma che in realtà gli apre altri orizzonti per una nuova vita comunque da vivere. Sulle vicende di questa rinascita, un ruolo fondamentale è sostenuto dal giovane insegnante, supplente di storia e filosofia, che a mio parere è il vero elemento collante della narrazione, non tanto per la partecipazione (marginale) alle sofferenze amorose di Leo, quanto per la serie di suggerimenti, citazioni, risposte, mai banali e definitive, e proprio per questo, indiscutibilmente vere. Il supplente non appare come un professore, ma come un maestro di vita, pieno di ideali, che fa un lavoro che ama, che non viene frenato dal fatto di essere soltanto un “provvisorio” con un incarico che durerà poco; pur sapendolo, cerca sempre di sfruttare ogni minuto, ogni occasione, per trasmettere qualcosa di vero ai propri studenti. Li spingerà a manifestare i propri sogni, ad inseguirli, a lottare per loro fino all’inverosimile, sapendo che la vita non è mai banale e non va mai sprecata, e che proprio quando ci sentiamo più poveri e disperati, non dobbiamo abbandonare la speranza; a volte la vita stessa è lì che, come una buona madre, “sta cucendo per noi il vestito più bello”. Romanzo di formazione, scorrevole, di facile comprensione. Il tema, delicato, è reso gradevole dalla semplicità della scrittura e dalla leggerezza di pensiero del giovane Leo, protagonista di questa storia. Assolutamente da leggere!
I campeggi medie 2015... con le immagini dalle Balze
...e quelli delle superiori Anche quest’anno ci siamo ritrovate davanti una nuova esperienza: Mazzin di Fassa dal 10 al 16 Luglio. Abbiamo deciso di buttarci di nuovo in questo viaggio per metterci alla prova. Lo scorso anno abbiamo passato delle splendide giornate e abbiamo fatto molte amicizie, ma soprattutto ci siamo rese conto che nella vita bisogna mettersi in gioco e sfruttare ogni opportunità che ci viene data per capire fino in fondo noi stessi. Speriamo che anche quest’anno sia una bella esperienza e che ci faccia crescere! Vi riaggiorneremo quando saremo di ritorno su come abbiamo trascorso la vacanza.
Quest’anno i ragazzi delle medie della nostra parrocchia hanno potuto trascorrere alcuni giorni di luglio alle Balze, presso l’Hotel Monte Fumaiolo. Nelle foto, da sinistra in alto e poi in senso orario: * don Marco mentre gioca a bocce (alle Balze); ** il momento della comunione durante una celebrazione eucaristica nei pressi del luogo detto il “Sasso di Pantani”; *** rubabandiera a ‘cavallo’ nel prato prospiciente il lago di Acquapartita; **** tutti in fila per il rancio nei pressi dell’eremo di Sant’Alberico.
Rebecca Serafini e Federica Comparini
Anche in questo numero trovate l’elenco delle offerte giunte per l’Oratorio e che sono quelle che permettono alla parrocchia di poter continuare nella stampa del nostro periodico. Segnalateci senza esitazione eventuali errori od omissioni che riscontrate. Ci renderete un servizio. Grazie! 23
Madonna del Carmelo
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ell’ambito delle feste di luglio si sono svolte due importanti celebrazioni al Santuario del Carmine. Sabato 11 luglio, anniversario dell’apparizione della Madonna alla giovane Marietta, c’è stato il pellegrinaggio da alcune parrocchie per partecipare alla solenne celebrazione delle ore 21 presieduta da don Giancarlo Rapaccini, parroco della cattedrale di Sansepolcro. Giovedì 16 luglio ricorrenza della Madonna del Carmine la solenne celebrazione delle ore 21:00, presieduta dal vescovo diocesano Riccardo, ha visto la partecipazioni dei sacerdoti della Valtiberina. Al termine la processione con le fiaccole attorno al santuario ha concluso la celebrazione. Il titolo di “Madonna del Carmine” a questo bel dipinto proveniente da casa Ciarperini ad Anghiari, è dovuto alla presenza dell’Ordine dei Carmelitani della congregazione di Mantova sin dal 1548 che, oltre ai lavori necessari al complesso edilizio, provvidero anche ad aggiungere all’immagine venerata nel santuario, l’abitino, lo scapolare della Madonna del Carmelo. Nella foto in alto il momento che precede la comunione dei tantissimi fedeli presenti al Santuario il 16 di luglio. Nel prossimo numero altre notizie e testimonianze. Alla solenne concelebrazione, assieme al Vescovo Riccardo, erano presenti: don Quinto Giorgini da Monterchi, don Enzo Bigiarini e don Franco Franchi da Caprese, padre Nicola da Montecasale, don Alessandro Bivignani da Castiglion Fiorentino, don Ruggero Pinton dalla chiesa delle Forche al Borgo, il diacono Fabio, i vicari della parrocchia di Anghiari don Gustavo D’Almeida e don Wojciech Waldemar Wysocki (don Adalberto), il lettore Luca Vannini da Poppi, i chierichetti Irene, Andrea e Filip e, a chiudere, don Marco Salvi, il rettore del Santuario.
Lavori
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frequentemente per le infiltrazioni cominciano ad essere insufficienti.
ltimamente sono stati completati i lavori alla Casa Martini, lungo la Via Nova. Passando per la “Lunga” si vede bene. Oltre il tetto e l’intonacatura esterna è stata sistemata anche internamente. In particolare i lavori hanno riguardato le stanze al piano a cui si accede dalla parte bassa dell’orto. Gli ambienti, come abbiamo detto in altre occasioni, saranno a disposizione della Misericordia che li utilizzerà in servizio dei propri volontari. E così è stato anche sistemato l’orto, ora divenuto giardino, che circonda la casa.
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no dei prossimi lavori sarà quello della sostituzione dell’impianto di illuminazione della Propositura. Verranno utilizzati degli apparecchi illuminanti a led che forniranno una luce migliore ma, soprattutto, avranno un consumo ridotto di energia. Avremo modo di riparlarne nei prossimi numeri e pensiamo di fornire notizie e informazioni più dettagliate.
U
n altro lavoro importante di ripristino dei danni della tempesta di vento del marzo scorso è quello relativo alla Propositura. Mercoledì 27 giugno, con gli adeguati mezzi necessari, è stata ricollocata la croce che sovrastava il timpano della facciata. Venerdì 29, con un cestello attrezzato, è stata ripristinata la copertura di gronda, già provvisoriamente messa in sicurezza a suo tempo. Per il tetto della Propositura rimane la necessità di un suo restauro complessivo perché gli interventi che facciamo abbastanza
Nella foto qui a lato veduta della parte bassa di Casa Martini menzionata nell’articolo.
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fotocronaca
Anniversario al Combarbio - Sabato 11 luglio 2015. In occasione del CCCCLXXIX anniversario dell’apparizione della Vergine ad una pastorella di nome Marietta in località Combarbio (oggi Carmine), mons. Giancarlo Rapaccini, parroco della cattedrale di Sansepolcro, ha presieduto la solenne celebrazione eucaristica. Per la sacra ricorrenza sono pervenuti in pellegrinaggio a piedi i fedeli di Tavernelle (dal Bagnolo), di Micciano (da Micciano) e di Anghiari (dall’Acquedotto). Anche il parroco della Cattedrale ha percorso il tratto di strada da Anghiari pregando e cantando inni alla Madonna. Al termine, in sacrestia, la foto di rito con mons. Rapaccini, don Marco, don Adalberto, don Gustavo e i chierichetti: Andrea, Filip, Irene e Anna. Grest ospite - Giovedì 9 luglio 2015. Guidati da don Alessandro, ormai pienamente castiglionese, sono venuti a farci visita un gruppo di ragazzi che partecipano al Grest di quella cittadina della Valdichiana. Ad attenderli gli animatori nostrani e, dopo un giro per Anghiari col Del Pia, tutti a Tavernelle per consumare il pranzo al sacco negli spazi della parrocchia e continuare la giornata con giochi e canti. Piena soddisfazione degli ospitati e anche nostra che li abbiamo potuti ospitare e comunque il 21 luglio, come vedrete leggendo il programma del nostro Grest, le parti si sono invertite. Nella foto i ragazzi sopra il passaggio di Porta Fiorentina (le due porte) da dove i Borghesi ci fregarono il Catorcio.
Palio - Questo è il momento preciso della partenza della cor-
sa a piedi dalla Maestà della Battaglia, luogo simbolo dello scontro fra le truppe fiorentine e quelle milanesi (29 giugno 1440). Sono le 20:35:34 del 29 giugno 2015 e al cumbrigliume i rappresentanti dei vari comuni si sfidano per 1440 metri. Ma se la salita della ruga li aspetta nell’ultimo tratto per una selezione drastica, alla partenza devono evitare le congiure degli avversari. Infatti in questa corsa a piedi non ci sono divieti nell’ostacolare gli avversari: tutto è consentito. Nella foto si può vedere il fumo del colpo di bombarda che ha dato il via alla gara. Vincerà a sorpresa Matteo Giorni di Anghiari, anzi per la precisione della Scarpaia di Tavernelle, contro concorrenti agguerriti che si sono cimentati ancora una volta in questa estenuante corsa.
Scampanata -
Con il pranzo della Scampanata, domenica 21 giugno 2015, si è conclusa questa edizione della Società che ha tenuto Anghiari sveglia per tutto il mese di maggio. Ora la Scampanata dormirà per cinque anni; e anche noi! Nel 2020 vedremo. Nella foto i commensali sono quasi pronti per dare inizio al pranzo preparato, come si fa dal 1896, sotto la Galleria Girolamo Magi, per noi “Le Logge”. In fondo si intravede il palco con sopra i condannati al Carretto (non si sono svegliati) e il Concertino che ha accompagnato la loro “esecuzione” e che ha allietato la giornata. Tutto l’ambiente è chiuso, lato Piazza, da un grande telo con effigiata la campana, simbolo, naturalmente, della Scampanata.
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Notizie dalle parrocchie di Monterchi a cura di Matteo Romanelli
AGOSTO 2015
ALTRE NOTIZIE
Domenica 2 agosto alle ore 12:00 S. Messa nella chiesa di Fonaco in onore della Madonna della Neve. Sabato 8 agosto alle ore 19:00 S. Messa a S. Lorenzo a Ricciano Domenica 9 agosto alle ore 17:00 S. Messa a S. Lorenzo a Gambazzo Giovedì 13 agosto ore 21:00 Processione mariana aux flambeaux verso la Chiesa di Padonchia e Inaugurazione dell’impianto fotovoltaico dell’illuminazione della Grande Croce del Giubileo 2000 a Sciano. Con la partecipazione delle Compagnie, della Confraternita di Misericordia e di tutta la popolazione delle quattro parrocchie monterchiesi. Domenica 16 agosto ore 17:00 S. Messa nella chiesa di Pianezze in onore della Madonna Assunta. Domenica 30 agosto alle ore 17:00 S. Messa a S. Lorenzo a Ricciano in occasione dell’annuale festa della Misericordia di Monterchi
Da lunedì 6 luglio fino al termine del mese si è svolto il GREST, campo estivo per ragazzi del territorio monterchiese, organizzato e diretto da don Ferdinando Mabanza presso la Parrocchia di Le Ville.
SETTEMBRE 2015
Venerdì 26 giugno alle ore 18:30 è stata benedetta dal parroco don Quinto e inaugurata sulla Rocca di Monterchi, alla presenza del sindaco di Monterchi Alfredo Romanelli, di quello di Anghiari Riccardo La Ferla, del maresciallo Alberto Alunno e delle associazioni paesane la seguente lapide a ricordo dei giovani uccisi alla Scheggia 71 anni fa
IN MEMORIA
Domenica 6 settembre a Borgacciano Festa della Madonna della Consolazione e a Scandolaia Festa della Natività di Maria Sabato 12 settembre alle ore 21:00 a Pocaia con la partecipazione delle Compagnie del SS.mo Sacramento di Monterchi e di Padonchia, solenne processione mariana aux flambeaux in preparazione alla Festa della Madonna Bella Domenica 13 settembre Tradizionale Festa della Madonna Bella Patrona degli autisti e viaggiatori. Sante Messe alle ore 8:00, ore 10:00 S. Messa Solenne, ore 17:00 S. Messa Vespertina . Seguiranno gare e giochi popolari e l’estrazione dei biglietti vincenti della Sottoscrizione premi. Le Comunità parrocchiali di S. Biagio a Pocaia e di S. Michele Arcangelo a Padonchia ricordano il cinquantesimo anniversario della nomina a parroco di Don Quinto avvenuta il 1° settembre 1965 da parte dell’allora Vescovo di Sansepolcro mons. Abele Conigli, che lo aveva ordinato due anni prima, riconoscenti e grati per il lungo servizio pastorale svolto con grande dedizione e zelo.
da Santo Stefano
DEI 5 NOSTRI FIGLI INNOCENTI CHE AL TRAMONTO DEL 26-06-1944 IN LOCALITÀ SCHEGGIA DI ANGHIARI FURONO TRADITI E BARBARAMENTE UCCISI DA MANO TEDESCA A LORO, GLORIA ED IL RIPOSO ETERNO *** FRANCESCHI FRANCESCO CHECCAGLINI PASQUALE RIPONI ENRICO CALABRESI TOMMASO MAZZI SABATINO
anni 20 anni 19 anni 19 anni 18 anni 22
Monterchi Monterchi Monterchi Monterchi Giovi
Comune di Monterchi, 26-06-2015
della chiesa. Nell’anno 2014 ad esempio si è provveduto alla nuova illuminazione all’interno della chiesa stessa che ne aveva veramente bisogno e nel prato abbiamo aggiunto altri giochi per i bambini. Tutto questo per dire che tutto il ricavato delle offerte viene usato per il bene della comunità di Santo Stefano. Per la prossima festa facciamo notare che le manifestazioni ricreative e tutte le gare (di bocce, di briscola ed altro) inizieranno dal 17 agosto in poi. Siamo fiduciosi che le famiglie al passare dei festarini che vi consegneranno il programma, li accoglieranno con simpatia dando liberamente il proprio contributo. Si ringrazia anticipatamente tutti costoro augurandoci di fare anche quest’anno una discreta festa. Si ringrazia tutti e arrivederci alla festa. Siate presenti e staremo volentieri in vostra compagnia.
a cura di GM
Torna la festa Domenica 6 settembre 2015 festa della Madonna a Santo Stefano. Il comitato dei festarini già dal giugno si è ritrovato per programmare la festa al meglio possibile. Si può ben dire che gli impegni sono tanti e per riuscirci si deve essere presenti e partecipi, ma siamo sicuri che non verremo delusi. A questo proposito facciamo appello a tutte le famiglie e agli enti che, con il loro contributo, ci sostengano come sempre hanno fatto negli anni precedenti. Facciamo notare che i contributi e le offerte sono state sempre destinate per tutte le attività e per le opere inerenti il giardino della comunità e, naturalmente, anche per eventuali necessità
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Dalle nostre Parrocchie
Dalle parrocchie
Ponte alla Piera: Rita – Nel mese di giugno c’è stata la festa della parrocchia che viene abbinata alla festa del Corpus Domini e che quest’anno è caduta domenica 7 giugno. Dopo la Messa delle ore 16:00 la processione con tanto di stendardo e SS. coperto adeguatamente dall’ombrellino, ha percorso le strade del Ponte fino all’edicola del Sacro Cuore, poco prima di casa mia, costruita a suo tempo dalla famiglia Gabrielli. Quel giorno mia madre, la Speranza, compiva 94 anni e le abbiamo fatto festa terminando proprio lì la processione. Qui c’è stato anche un piccolo rinfresco visto che per Sant’Antonio, quello da Padova, non l’abbiamo potuto fare. Ricordo che la Messa festiva viene celebrata in estate alle ore 17:00 mentre in inverno l’orario è anticipato alle 16:00, sempre di domenica. Da ottobre a maggio riprenderà il catechismo tutti i lunedì in parrocchia alle ore 17:00. L’anno scorso erano sei bambini, quest’anno vedremo. Tubbiano: Rita e Rina – Per i mesi di agosto e settembre non ci sono particolari celebrazioni e quindi aspettiamo che passino i mesi estivi e poi riprenderemo, per quanto è nelle nostre possibilità, qualche attività anche qui a Tubbiano. Viaio: Franca – Qui a Viaio la S. Messa viene celebrata da don Benito, anche se per lui comincia ad essere impegnativo, tutte le domeniche alle 11:30. Ora in questi due mesi estivi non ci sono particolari celebrazioni e bisogna andare ad ottobre quando, la terza domenica, facciamo la festa della Madonna del Rosario. Dopo la Messa, tempo permettendo, in quell’occasione faremo anche la processione fino alla croce posta dopo le Basse arcate giù a Viaio. Catigliano: Antonietta – La Messa a Catigliano viene sempre celebrata ogni quindici giorni. D’agosto don Ferdinando dovrebbe tornare dai suoi e quindi verrà un sostituto. La festa del patrono è Sant’Andrea e ne parleremo nel prossimo numero. Siamo rimaste ormai poche persone ma cerchiamo di fare del nostro meglio per tenere in ordine il tutto. Ultimamente abbiamo piantato anche dei fiori (“malboni”) che abbiamo collocato all’ingresso e fuori. La signora Erika, abita proprio di fronte alla chiesa, ci ha donato un bel vaso di fiori e ci ha dato anche 100 euro con i
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quali abbiamo realizzato la tovaglia per l’altare della Madonna. Insomma cerchiamo di mantenere attiva la chiesa che tiene unite anche le non molte persone che abitano nei paraggi. Se c’è qualcuno che ci vuol dare una mano è il benvenuto! Carmine: Franca – Dopo la festa dell’Ascensione, che ha visto il concorso di tantissimi fedeli provenienti da tutta la Valtiberina, ci sono state le feste di luglio. Sabato 11 luglio ricorreva l’anniversario dell’apparizione della Madonna a Marietta, una pastorella che abitava in quella zona. Abbiamo ricordato questo evento con i pellegrini giunti a piedi da Anghiari, da Tavernelle e da Micciano. A presiedere alla S. Messa è intervenuto don Giancarlo Rapaccini, parroco della cattedrale di Sansepolcro che ha percorso a piedi il tratto di strada da Anghiari al Santuario assieme ai pellegrini partiti dalla zona dell’Acquedotto. Giovedì 16, festa della Madonna del Carmelo, la solenne celebrazione è stata presieduta dal vescovo diocesano Riccardo. Tanti i sacerdoti della Valtiberina intervenuti e che hanno concelebrato assieme all’Arcivescovo Riccardo Fontana. La serata si è chiusa con la processione con le fiaccole attorno al santuario. Veramente tanti i fedeli presenti. San Leo: Velso – Dopo l’estate, a ottobre, verrà festeggiata la Madonna del Rosario, la terza domenica del mese. Dopo la S. Messa delle ore 11:00, e dopo la processione qui davanti alla chiesa, ci ritroviamo con tutti i parrocchiani per un momento conviviale qui nei locali della parrocchia. Fino ad ottobre viene celebrato il primo venerdì del mese con la S. Messa nella chiesetta di Corsano alle ore 18:00, almeno finché don Romano regge. A novembre riprenderà il catechismo mentre per le attività estive i nostri ragazzi partecipano con quelli di Anghiari.
Nella frazione
Al parco di San Leo, realizzato recentemente, ci sono sempre tante persone che possono godere di quello spazio. Naturalmente la manutenzione è affidata all’educazione di chi lo utilizza e ad alcune persone che si danno da fare. Micciano: Cristina – Nel mese di agosto c’è la festa dell’Assunzione della Madonna, titolare della nostra parrocchia. Le celebrazioni seguiranno lo schema degli anni passati con il ritrovo venerdì 14 alle ore 21:00 con la S. Messa e la processione verso il cimitero. Sabato 15 S. Messe alle 11:00 e alle 18:00 e poi ci ritroveremo con tutti i parrocchiani per il “ferragosto in famiglia” con la cena nello spazio dietro la chiesa. Domenica 16 la Compagnia del SS. Sacramento di Micciano organizza il ritrovo con tutte le compagnie di Anghiari per la recita dei vespri e per un momento conviviale tutti assieme negli spazi della parrocchia. Sabato primo agosto, negli spazi della parrocchia, verrà organizzata la Festa estiva dell’anziano e quindi trascorreremo un pomeriggio assieme agli ospiti della Ripa e della Residenza protetta di Anghiari. La giornata è organizzata da Caritas, Misericordia e Fratres. Gli orari a pag 19. Con settembre riprende il Primo Venerdì del mese alle ore 20:00.
In alto a sinistra è raffigurato il Sacello, l’edicola di Villa Gabrielli nella quale si trova un’immagine in ceramica del Sacro Cuore di Gesù. Una scritta recita: ADVENIAT REGNUM TUUM
Che bel gioco, il burraco…..!
Nozze d’oro a Gricignano
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on sono un esperto di giochi con le carte. Le mie reminiscenze nel settore si limitano al gioco di scopa, di briscola, del tre sette, e già con quest’ultimo mi sembra di andare decisamente nel “complicato”. Di conseguenza non conosco il gioco del burraco, anche se ne ho sentito parlare, ultimamente, in più occasioni. Ed allora, perché mi piace questo gioco a me sconosciuto? Nel tardo pomeriggio di domenica 31 maggio mi sono recato al chiostro del Santuario del Carmine a salutare alcuni amici impegnati in un torneo di burraco e mi si è presentata davanti agli occhi una situazione molto bella; decine di tavolini da “quattro persone (ed un mazzo di carte)” che con piacevole brusio conversavano fra di loro durante le varie fasi del gioco. Nel frattempo, erano circa le 19, dai locali interni del chiostro uscivano altrettanto gradevoli suoni di cucina, di pentole e vassoi, di stoviglie che si scontravano con ramaioli, mestoli, cucchiai, forchette e coltelli, accompagnati da aromi e profumi deliziosi, provenienti da affettati, formaggi, minestre, pane croccante, dolci… Mi è stato spiegato che il torneo di carte, a prescindere da vincitori e vinti, si sarebbe concluso con un importante momento conviviale (al quale peraltro sono stato invitato) che, viste le presenze ai tavoli da gioco, avrebbe annoverato non meno di cento commensali. Mi era stato raccontato in precedenza che questo torneo avrebbe avuto come finalità principale quella di raccogliere fondi per la nostra Caritas Parrocchiale, per cui ero già di partenza favorevolmente predisposto all’iniziativa. Non conoscevo gli altri aspetti dell’organizzazione del torneo, le fasi di raccolta dei premi presso i negozianti di Anghiari (oggettistica, prodotti alimentari e quant’altro…), l’organizzazione degli inviti ai partecipanti (il passaparola), l’impegno degli addetti alla logistica per il reperimento dei tavoli, il lavoro per l’allestimento e la preparazione della cena. E tutto ciò, come se non bastasse, accompagnato dal fatto che ogni partecipante al torneo, oltre all’iscrizione da versare per creare un fondo di cassa comune (mi è stato spiegato), aveva contribuito all’esito della cena portando, chi un dolce, chi un vassoio di crostini, chi un’insalata di riso… Ho percepito un clima di gioia e serenità, di partecipazione e disponibilità, di condivisione e complicità; il gioco di carte mi è semplicemente sembrato un pretesto, un buon pretesto per condividere in tanti un pomeriggio domenicale all’insegna dell’amicizia e della generosità. I milleduecento euro che sono stati raccolti e consegnati alla nostra Caritas, serviranno ad aiutare alcune famiglie fra le più bisognose della nostra comunità. Cosa si può dire agli “amici del burraco”? Grazie, grazie a tutti voi. Grazie a Silvia, a Loredana, a Giuseppe, a Franca e a tutto il magnifico gruppo di “giocatori”! Grazie anche a quei negozianti anghiaresi che con il loro contributo hanno permesso la raccolta di una cifra per noi particolarmente importante e significativa. E grazie al “burraco”, con la speranza che anche nell’anno prossimo tanti “mazzi di carte” tornino a vivacizzare con gioia un sereno pomeriggio sotto il chiostro del nostro bel Santuario della Madonna del Carmine. Evidentemente, anche il gioco può essere un ottimo strumento di solidarietà ed amore. Grazie ancora a tutti Voi, e
“ Che Dio ve ne renda merito!”.
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abriella Gallai e Pietro Agostini hanno festeggiato le nozze d’oro. Si erano infatti sposati il 16 maggio del 1965 nella chiesetta di San Lorenzo dove era parroco don Carlo Senesi. Nella foto li vediamo prima di uscire dalla chiesa ed affrontare il lancio di riso da parenti ed amici. Il pranzo fu organizzato presso la casa della sposa, alla Casanuova, verso i Piani, e i bicchieri furono presi a “nolo” dalla Gabriella di Mezzovino. Solo che si ruppero quasi tutti, complice il vino buono offerto ai commensali e dal fatto che c’era una “barca” di giovani allegri, e così toccò ripagarli tutti. Gabriella, al momento del matrimonio, abitava alla Casanuova mentre era nata a Palazzolo, una casa dei dintorni. Il viaggio di nozze lo hanno fatto recandosi a Varese, dalla sorella di Pietro. Pietro è nato ad Apecchio e ha conosciuto Gabriella a ballare luogo galeotto per molti giovani. A Gabriella e Pietro, che ora abitano a Gricignano, vanno gli auguri di parenti ed amici ed anche la Redazione manda i suoi nella attiva e laboriosa frazione del Borgo.
La seconda stagione del progetto musicale
Alla Battaglia!
a cura della Banca di Anghiari e Stia
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i è svolto domenica 28 giugno alle ore 18:30 presso la Chiesa di Sant’Agostino il primo concerto promosso dall’ensemble musicale Umbra Lucis per la stagione 2015. A esibirsi in questa occasione sono stati Fabrizio Lepri ed Irene Caraba che con le rispettive viole da gamba hanno dato vita ad una sorta di “dialoghi e duelli a due strumenti” dal titolo “Battaglia fra due Strumenti Eguali” sulle musiche di S. Ives, M. Locke, Mer. De Sainte Colombe, J. Boden de Boismortier, J. Schenk. Il concerto è stato uno degli eventi principali proposti durante il fine settimana che ha preceduto il Palio della Vittoria 2015 ed ha riscosso un indiscutibile successo. Una splendida serata che è stata caratterizzata da musica di alta qualità, da una location incantevole e dalla presenza di un numeroso pubblico che ha fatto da cornice all’evento. Quello che si è tenuto presso la Chiesa di Sant’Agostino è stato soltanto il primo dei cinque concerti che scandiranno la seconda stagione del progetto “La Battaglia in Musica”, rassegna che è stata realizzata anche grazie al convinto sostegno della Banca di Anghiari e Stia Credito Cooperativo. Una nuova e stimolante avventura che arriva ad un anno di distanza dal successo che il progetto musicale “Alla Battaglia!” riscosse nel 2014. L’ensemble Umbra Lucis è composto da musicisti professionisti ed è nato nel settembre 2012 alla Pieve di Sovara di Anghiari. In quella circostanza furono registrati brani di musica antica che fecero da colonna sonora per un documentario prodotto dalla Radiotelevisione Svizzera Italiana. L’anno seguente l’ensemble propose ad Arezzo e Anghiari il primo concerto ed il primo cd: “Medico del Dolore è per gli Uomini il Canto”, costituito da musiche officinali del XVI secolo. Nel 2014 Umbra Lucis mise in cantiere l’inedito progetto “Alla Battaglia!” ispirato alla Battaglia d’Anghiari. Il repertorio comprendeva un brano di musica contemporanea per strumenti antichi appositamente composto sul celebre “affresco perduto” di Leonardo da Vinci. Quello promosso da Umbra Lucis è un progetto ambizioso che si basa sul rapporto tra la musica e la battaglia, un rapporto archetipico che testimonia la dimensione etica della musica e la sua incidenza sulla vita dell’uomo. ‘Squilli di trombe’ e ‘Rullar di tamburi’ incitano alla lotta, entrano nell’animo di ognuno di noi. Ma il combattimento è anche metafora e segno delle battaglie cui è votata l’esistenza: dispute amorose, dispute musicali, duelli morali. È la dialettica tra ombra e luce che di continuo scandisce la vita. Ombra e luce che ha contrassegnato anche uno degli eventi simbolo della storia del nostro territorio e più in generale
del Rinascimento italiano: la Battaglia d’Anghiari appunto, evento a cui si ispira il progetto. La seconda edizione della rassegna è dedicata a originali ‘musical tenzoni’ tra strumenti analoghi nel segno dell’unione armoniosa di ‘concordia’ e ‘discordia’ che ha caratterizzato lo sperimentalismo musicale del XVII secolo. Il progetto sta riscuotendo il meritato successo e dopo una prima stagione più che positiva ha visto iniziare nel migliore dei modi questa seconda avventura. Una grande soddisfazione per tutti coloro che hanno dato vita e che fanno parte di Umbra Lucis, per chi ama la musica di qualità e per chi come la Banca di Anghiari e Stia ha creduto fin dall’inizio nel progetto. Il secondo appuntamento, dal titolo “A due flauti…” si è tenuto domenica 12 luglio presso la Pieve della Sovara, alle ore 21:00. Protagonisti Stefano Bragetti, Ugo Giani al flauto e Umbra Lucis Ensemble. Musiche di T. Tomkins, J. S. Bach, J. Hotteterre, H. Purcell, U. Gasser, J. G. Goldberg. Queste le prossime 3 date della rassegna che si concluderà domenica 23 agosto. Domenica 2 agosto presso la Chiesa di Sant’Agostino, alle 18.30 avrà luogo “A due strumenti da tasto…”. Protagonisti Gabriele Giacomelli (organo) e Stefano Lorenzetti (clavicembalo). Musiche di G. Gabrieli, A. Banchieri, L. Grossi da Viadana, A. Soler. Sabato 15 agosto in Piazza Mameli, alle 18.30 si terrà “A due cornamuse…”. Protagonisti Walter Rizzo e Giorgio Pinai (cornamuse). Musiche di, T. Susato, J. Moderne, J. Swayne, Anonimo, T. Arbeau. Domenica 23 Agosto presso la Chiesa di Sant’Agostino, alle 18.30 avrà luogo “A due voci…” Protagoniste i soprani Claudia Conese e Antonia Harty e Lieuwe Tamminga (clavicimbalum, organo portativo e clavicembalo). Musi-che di Janequin, Anonimo, Jacopo da Bologna. Ulteriori info nel sito www.umbralucis.it In alto la prima pagina del pieghevole con il programma dell’iniziativa.
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Da Tavernelle
a cura di Linda Bartolomei
La famiglia in festa
Auguri a Chiara ed Alessandro
Anche quest’anno come ogni anno dal 1985 a Tavernelle si è tenuta la Festa della Famiglia. Da 30 anni è un appuntamento immancabile per tutta la comunità parrocchiale ma anche per tante persone che vengono da ogni parte della provincia, ma quest’anno anche da ogni parte del mondo. Infatti durante la consueta messa che si è svolta nel giardino antistante il centro parrocchiale, la lettura del Vangelo oltre che in italiano è stata fatta anche in polacco e in inglese per la gradita presenza di due sacerdoti polacchi Don Martino e Don Tommaso e per un gruppo di persone provenienti dagli Stati Uniti ospiti presso il Cenacolo di Montauto. Il pomeriggio come di consueto si sono svolti i giochi sia per grandi che per i ragazzi e abbiamo potuto fare merenda grazie a tante cose buone: crostini, porchetta, ciacce fritte e tanti dolci. A fine serata sono stati estratti i numeri vincenti della sottoscrizione, colgo l’occasione per ringraziare tutti i commercianti e le aziende che ci hanno donato i premi. Nel titolo di quest’articolo ho voluto giocare con le parole, per ritornare al vero significato della festa, ricordare l’importanza della famiglia, come fulcro centrale della vita di ogni individuo e in particolare di ogni cristiano. A questo punto non mi resta che ringraziare tutti coloro che si sono adoperati a vario titolo e in vario modo per la buona riuscita della festa e arrivederci al prossimo anno!!!
e catechiste e tutti i ragazzi del catechismo di Tavernelle attraverso le pagine di questo giornale vogliono augurare una lunga e felice vita insieme a Chiara Natalini e Alessandro Casacci che sono stati uniti in matrimonio da Don Alessandro Bivignani il 30 maggio presso il Santuario della Madonna del Carmine.
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Campeggio
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uest’anno per la prima volta ho partecipato al campeggio delle scuole medie alle Balze. Sono stati 4 giorni intensi e ricchi di emozioni. Della parrocchia di Anghiari eravamo una quarantina di ragazzi accompagnati da Don Marco e dalla Carla, abbiamo condiviso quest’esperienza con altri ragazzi provenienti da Foiano, Monte Sansavino ed Arezzo, accompagnati dai loro sacerdoti Don Severino, Don Luigi e Don Walter. In più c’erano alcuni ragazzi delle superiori o anche più grandi che hanno organizzato tutti i giochi e ci hanno fatto divertire molto. La parte che mi è piaciuta di più è stata la sera quando hanno nascosto nel bosco accanto all’albergo delle palline di carta stagnola e noi, muniti di torcia, dovevamo trovarle. È stata un’esperienza molto bella che rifarei in qualsiasi momento. Leonardo
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Festa famiglia
alcune immagini della giornata trascorsa vicino alla parrocchia
Le foto: dall’alto a sinistra e in senso orario. * Lo spazio giochi per piccoli e grandi ** I macellai e la porchetta che la cuoca provvederà a distribuire agli ospiti della festa. *** Il tavolo dell’organizzazione di tutta la giornata e dell’estrazione dei premi con tanto di donne che stanno facendo merenda. *** Il tavolo delle ciacce fritte con le donne impegnate nella difficile arte della spianatura a dovere dell’impasto preparato a tempo debito.
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L’età è il grande dono di Dio
Dal Bollettino Parrocchiale di Anghiari, Aprile 1948
Un artista Apprendiamo con vivo piacere che il nostro concittadinoi Milton Poggini, liutaio apprezzatissimo in Italia e all’estero, è stato recentemente insignito di un’ambita onorificenza cavalleresca e cioè della Commenda dell’Ordine di S. Huberto, in riconoscimento dei suoi meriti artistici. Al neo Commendatore nostro Milton Poggini le più sentite felicitazioni a nome dei fedeli della parrocchia di Anghiari, con attestati di stima dai componenti delle scuole di canto; nella speranza di vedere il Commendatore sempre energico per ogni bella attività paesana e in modo particolare per la costruzione del nuovo organo nella Chiesa di Propositura. Sac. Nilo A. Conti.
NOTIZIARIO Nella prima parte della Sagrestia della Chiesa di S. Croce le Suore Terziarie Agostiniane della SS. Annunziata di S. Giovanni Valdarno, le quali attualmente sono al caritatevole servizio del nostro Ospedale, hanno ordinata una Cappella in onore della Vergine SS. del Santo Rosario. S.E. Mons. Emanuele Mignone Vescovo di Arezzo dava facoltà di benedire la Cappella con lettera del 12 marzo 1948. Oggi, la Cappellina richiama al caldo e profonde raccoglimento ai devoti visitatori. 16 marzo 1948 – In questo giorno con fiducia immensa rendeva l’anima a Dio il Rev. Sac. Clemente Bigiarini, Parroco della Chiesa di Viaio, appartenente al nostro Vicariato di Anghiari. Molte persone benedicono alla carità di questo Sacerdote, al suo zelo per la causa della Chiesa; fu esemplare nella cura dei fanciulli per l’istruzione nella dottrina cristiana. In memoria di Mons. Enrico Giovagnoli la parrocchia di Anghiari, insieme a Mons. Gio. Batta Ravarelli, dopo la fruttuosa predicazione della S. Quaresima 1948, ha inviato L. 300 all’Istituto dei Ciechi di Città di Castello. 14 aprile – Festa del Patrocinio di San Giuseppe nella Chiesa di S. Agostino: sarà preceduta da un triduo. Sarebbe desiderabile che una pia persona della parrocchia istituisse per questa festa un piccolo legato. 16 aprile – Continuano le lezioni sul S. Vangelo in ogni venerdì alle ore 18,30, nella Chiesa di S. Maria Maddalena. «Ad ogni parola del Vangelo vedo la verità, che brilla come una stella». (F. Coppée).
Furon vissute ma ora acquetate e più non mordono le mie passioni. I miei pensieri corrono silenziosi e rammento senza soffrir le mie illusioni. I miei dolori sono preziosi sono così nel mondo e con il mondo e posso abbracciar tutti a girotondo. Il mio pensier vagando svela misteri, talvolta sognando. Io li rapisco e descrivo. Il ciel mio calamaio. I miei occhi la penna. La carta la mia mente. È semplice capire che non mi occorre niente.
Franco Paci
Offerte per l’Oratorio ecco le ultime
Alfredina Donnini, Prato Berio Nocentini, Polveriera Emanuela Ghignoni, Roma Fabiano Giabbanelli, Bucacce Giovan Battista Giorni, Empoli Italo Del Barba, La Palazza-Motina Laura di Lauro, Giardinella Lilli Cerboni, Bernocca Lorenzo Comanducci ed Elena Tavernelli, Tavernelle Luca Paci, Piazzola Luciano Paci, Piazzola Lucrezia Barbolani, Montauto Marco e Francesca Caremani, Lastra a Signa Maria Grazia Plini, Capanno dei Romagnoli-Caprese Mario Gamberonci, Busto Arsizio VA Mauro Meoni, Via della Fossa Nello Tizzi, Tavernelle Rita Bigioli, Via di Cipicchio Silvana Pierantoni, Borgo della Croce Stella Giorni, Prato Vincenzina Ruscetti, Borghetto di sopra
Il C.I.F. ha regalato un buon numero di volumi alla nostra Biblioteca Popolare. La signora N.D. Torriani Giulia con la signorina Dr. Maria Vittoria hanno mostrata la loro fiducia anche in questo anno.
BATTESIMI Come nuove gemme della Vite Eterna, il Cristo, furono battezzati: Leucalitti Lidia di Alfiero – Comanducci Ave Maria di Gio. Batta – Meoni Bruno di Elio – Romano Ezio Maria di Rinaldo.
MATRIMONI Il fuoco Pasquale ha portato amore e caldo di vita nelle nuove famiglie della nostra parrocchia: Chiarini Alfiero e Roselli Maria – Mondani Francesco e Cerquatti Lea – Paci Domenico e Mignoni Maria – Bruschi Leone e Cangi Faliera.
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Il Campano in un disegno di Monica Redenti.
Anche da noi è Palio!
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di don Alessandro Bivignani
eggetela come preferite: sia da anghiarese a castiglionese oppure viceversa, il risultato non cambia. Da pochi mesi che sono arrivato nella ridente cittadina di Castiglion Fiorentino e subito mi son trovato a tuffarmi nel magico mondo del Palio. Il Palio di Castiglioni vede correre nel piazzale Garibaldi (quello dell’obelisco e del carrarmato per intenderci), oppure meglio detto Parterre, i cavalli dei tre rioni cittadini, senza esclusione di colpi. Un piccolo palio di Siena, potremmo dire. Però questo è tutto castiglionese. I tre rioni cittadini, Porta Romana, Porta Fiorentina e Cassero (i bambini, confondendosi, lo chiamano Porta Cassero, ma al Cassero c’è una torre, non una porta!) vivono in realtà tutto l’anno una simpatica vita associativa. Manifestazioni, iniziative, feste… e in un particolare momento della storia di questa cittadina in cui la massima istituzione non poteva, per problemi noti, allestire alcunché di iniziative ricreative o altro, i Rioni si sono praticamente accollati l’onere di mantenere viva la vita paesana. Poi la settimana precedente il Palio è la naturale vetta di attività dei Rioni; il nostro (e loro) don Giovanni la apostrofava, cosa che gli veniva molto bene: “ecco la settimana santa del santo Palio!”. Si assiste all’apertura della stalla di ogni Rione, con conseguente benedizione. E poi una sera escono i cavalli per dirigersi alla propria chiesa rionale per benedizione dei cavalli e dei fantini… fino al grande giorno del Palio che inizia con la benedizione (ancora!) dei cavalli e dei fantini di fronte al Santuario della Madonna delle Grazie del Rivaio, che poi è in onore alla suddetta che si corre il Palio. Quasi mi dimenticavo che la sera precedente si svolgono le “cene propiziatorie” di ogni Rione. È vero, io per abitazione appartengo ad uno dei Rioni, che mi ha praticamente adottato fin dal mio arrivo a Castiglioni; tuttavia in certi frangenti è doveroso assumere la veste del super partes e così, assieme a sindaco, capitano dei carabinieri e comandante dei vigili urbani, la sera delle cene è stata l’occasione per attraversare tutto il paese nei rispettivi tre Rioni e così porgere un saluto a tutti e tre i contendenti. Finalmente il Palio, che si svolge la terza domenica di giugno. E dalla tribuna delle autorità, che se non altro è all’ombra, ho potuto ammirare lo spettacolo di un intero paese riversato in piazza in attesa di sapere chi sarà il vincitore. E come ogni manifestazione paesana che si rispetti, non potevano mancare qualche sfottò o addirittura qualche tonfo (esistono sempre le “sane scazzottate?) a giudici o ai fantini perdenti… Va beh, tutto rientra nel quadro di una manifestazione che vive con la vita del popolo, e non tramite schemi o copioni. Questo il Palio di Castiglioni visto con gli occhi di un anghiarese da poco trapiantato al di qua della Foce. Ma non sono l’unico anghiarese presente in questo lembo di Valdichiana: c’è anche il maestro Gigli che con me tiene alto il nome di Anghiari. Ma di questo ne parleremo un’altra volta. E la grandiosa giornata del Palio -il mio primo Palio- non poteva che concludersi con la foto con Palio e l’amico Pierpaolo Mangani, presidente del Rione Cassero.
Allerta meteo In seguito all’entrata in vigore della nuova legge regionale (DGRT n. 395) l’Amministrazione di Anghiari ha attivato un sistema in grado di informare i cittadini che ne facciano richiesta sull’emissione da parte del Sistema di Protezione Civile Regionale di una eventuale allerta meteo. Andate sul sito del Comune, digitando nella ricerca (modulo allerta meteo) fra i primi risultati ci sarà anche lo stampato da riempire e consegnare o inviare al protocollo per email.
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Foto con notizie
La torre dell’orologio La terrazza della torre dell’orologio di Sighisoara (Romania) presenta delle targhette con indicate le distanze dalle principali città europee. Con grande sorpresa notiamo che l’unica italiana indicata, oltre Roma, è... Città di Castello. Questo il post di Augusto Dalla Ragione apparso su fb. Naturalmente vi priviamo dei simpatici commenti e dei commenti ai commenti! Se volete leggerli andate e cercateveli!
Medaglia della Liberazione
- Il nostro concittadino, M.llo Pietro Gattari (classe 1922) è stato recentemente insignito della “Medaglia della Liberazione”. L’importante onorificenza gli è stata consegnata il 22 Aprile 2015 in Roma, a Palazzo Barberini, dal Ministro della Difesa Roberta Pinotti. La Redazione, sicura di interpretare il pensiero di tutti gli anghiaresi, porge i migliori auguri e complimenti all’illustre concittadino ed amico Pietro per l’ennesimo riconoscimento ricevuto nel corso della sua lunga vita.
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Anniversario dell’Apparizione - Sabato 11 luglio, anniversario dell’apparizione della Madonna alla giovane Marietta in località Combarbio (oggi il Carmine), solenne celebrazione eucaristica presieduta da Mons. Giancarlo Rapaccini, parroco della Cattedrale di Sansepolcro. All’inizio del rito la benedizione del luogo dove avvenne l’evento, e dove sorgeva un grosso castagno, oggi segnalato da una ringhiera in ferro battuto. Marzocco Questo raffigurato, e che si trovava al momento della foto nel coro della Badia, è il Marzocco. Simbolo del potere di Firenze è la copia realizzata dal prof.Osvaldo Chegai in sostituzione dell’originale (ora al Museo Ta g l i e s c h i ) danneggiato nel 1944 durante la Seconda Guerra Mondiale. Questa scultura è collocata nella cantonata del Palazzo Angiolieri, oggi sede del Museo della Battaglia, in sostituzione appunto dell’antica scultura qui collocata nel 1526 e che in precedenza si trovava nel loggiato della piazza del Mercatale.
Cesare: una passione per la musica La VOCE del 12 luglio pubblica a pag. III una bella intervista di Ilaria Vanni a Cesare Ganganelli per i suoi studi come direttore di coro presso il Conservatorio Francesco Morlacchi di Perugia. L’articolo è richiamato in prima pagina con una grande foto di Cesare che sta suonando all’organo del Santuario del Carmine. È in preparazione un articolo su Cesare. Lo pubblicheremo nel prossimo numero. Intanto la foto di Cesare mentre sta provando con il coro “Ensemble Femminile dei Cantori del Borgo” per la serata svoltasi martedì 23 dicembre 2014 presso la chiesa della Maddalena nel Borgo della Croce, per l’annuale “Concerto Meditazione nell’ultima sera della Novena del Santo Natale”.
A San Leo l’ultima domenica di agosto (il 30) un gruppo di giovani si stanno organizzando per una sagra paesana. Ci saranno delle specialità da mangiare e balli il sabato e la domenica. Vi aspettano!
Pellegrini da Santa Fiora Come ogni anno assieme al gruppo di pellegrini di Santa Fiora mi sono messa in cammino per arrivare fino al Santuario del Carmine, in occasione dell’Ascensione. Siamo partiti dalla Parrocchia di Santa Fiora, ed abbiamo proseguito dalla frazione di Santa Croce e da Viaio per far aggiungere al gruppo altri due pellegrini, Camilla e Dante. Col nostro rosario in mano abbiamo continuato per i sentieri di campagna verso Micciano, decidendo inoltre di allungare il percorso per godere del paesaggio e del panorama naturale che ci avrebbe aspettati. Infatti siamo giunti fino alla torre in legno degli avvistamenti degli incendi ed abbiamo potuto vedere in lontananza la Diga di Montedoglio. La nostra fatica quindi è stata ben ricompensata anche dalla straordinaria meraviglia della natura che circonda il nostro paese. I colori che ci cingevano eran quelli della natura in primavera, lucenti e splendenti sotto i raggi del sole. Il marrone dei terreni lavorati ed il verde dei campi accompagnavano piacevolmente il nostro cammino assieme all’azzurro del cielo. Ormai la distanza che ci separava dal luogo sacro si stava sempre più accorciando e così passo dopo passo scrutavamo con la vista l’orizzonte, in cerca di qualche indizio che ci facesse capire che eravamo giunti alla meta desiderata. Nel momento in cui gli occhi hanno intravisto il santuario il nostro cuore si era già alleggerito ed i nostri volti erano colmi di gioia, per essere arrivati in quel luogo sì sacro e per essere riusciti ancora una volta a compiere quel
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pellegrinaggio. Eravamo circa una ventina di pellegrini tra giovani ed adulti della Parrocchia Santa Fiora, ad essere giunti fino al Santuario. Entrati in Chiesa abbiamo subito trovato l’uovo benedetto del pellegrino, un’antica tradizione del posto. Arrivammo puntuali ed in tempo per partecipare alla Messa delle 10, quella in cui ognuno di noi ha avuto l’opportunità di ricevere una benedizione speciale, dovuta appunto al proprio pellegrinaggio. La giornata però non era ancora finita perché dopo la Messa decidemmo di andare a pranzare tutti assieme a Col de Paiolo e di condividere tra noi anche questo ultimo momento. Un ringraziamento speciale va ai fedeli di Santa Fiora che mi hanno permesso di poter partecipare una seconda volta al pellegrinaggio. Camilla Zanchi Nella foto qui sopra è raffigurato il santuario del Carmine così come si vede provenendo dall’antico percorso da Micciano e Montorio.
Milton, un lavoratore instancabile News dalla piazza Non è facile descrivere in poche righe chi era Milton Del Gaia. La prima parola che viene in mente pensando a lui è lavoratore, lavoratore instancabile. Ultimo di cinque fratelli, bambino in tempo di guerra, dava la caccia ai “topi ciechi”, come chiamava in dialetto castellano le talpe, per venderne poi la pelliccia e ricavarne qualche soldino. Negli anni ’60 aveva fondato con i fratelli una ditta di movimento terra, con la quale aveva costruito le strade di mezza Italia. Infine aveva trasformato la valle di Volterrena, sulla quale, a causa della scarsa produttività, si diceva “se si pranza, non si cena”, in una bella azienda, reinventandosi agricoltore. Nella vita ha dovuto affrontare alcuni momenti difficili, in particolare la morte in giovane età del fratello Lino, al quale era molto legato, ed un grave incidente sul lavoro a Verghereto nel 1970, dal quale si era salvato per miracolo, ma che aveva avuto grandi ripercussioni sulla sua salute. Aveva affrontato questo incidente e le sue conseguenze con la forza ed il coraggio che ha avuto per tutta la vita e che ci ha trasmesso come insegnamento prezioso: di fronte alle difficoltà bisogna stringere i denti e trovare la forza di reagire. Pur non frequentando assiduamente le funzioni religiose, aveva una fede profonda ed era un uomo onesto e giusto. Oltre a lavorare amava molto stare in mezzo alla gente, ridere e scherzare, frequentare amici e parenti, in particolare i nipoti, con i quali intavolava conversazioni interminabili. Infine era attaccatissimo alla sua famiglia, alla sua adorata moglie Vittoria, a noi figli e al genero Luca. Ci voleva molto bene e noi ne abbiamo voluto tantissimo a lui! Abbiamo trascorso insieme tanti momenti bellissimi, è stato un babbo severo ma anche amorevole, una presenza saggia alla quale rivolgersi per un consiglio o semplicemente per avere conforto. Negli ultimi anni, quando la malattia ha iniziato a porgli alcuni limiti, ha continuato ad amare la vita, godendosi tutto ciò che di bello poteva ancora offrire. Ora che non c’è più ci manca tantissimo, ma ci conforta sapere che da lassù ci guarderà sempre e che non dimenticheremo mai quello che ci ha insegnato e la persona eccezionale che è stato. I figli Elena e Davide
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In questa rubrica riportiamo alcuni stralci dei comunicati stampa di Daniele Gigli che riguardano l a vita culturale di Anghiari. Naturalmente le cose riportate saranno già iniziate o addirittura terminate al momento della pubblicazione del nostro periodico c h e guarda agli avvenimenti con più tranquillità e non certo con l’immediatezza dei media ‘normali’. 24 giugno 2015, I mercoledì di Anghiari – Venerdì 26 luglio, nella Piazzetta delle legne, presentazione dei “Mercoledì di Anghiari” che caratterizzeranno i mercoledì di luglio e agosto. Negozi aperti fino a tardi, spettacoli e scorci in notturna da vedere anche negli altri giorni. 26 giugno 2015, Palio della Vittoria – Ci si prepara al Palio con la cena medievale in via Mazzini (il Terrato) venerdì 26; la camminata, la partita di Pallamano e il concerto di viole di domenica 28; la corsa a piedi dalla Maestà della Vittoria fino alla piazza per 1440 metri lunedì 29. 30 giugno 2015, Palio della Vittoria – Matteo Giorni vince per il comune di Anghiari. Ha dominato nei 1440 metri in salita della particolare ed emozionante “gara a piedi”. 1° luglio 2015, Notti dell’archeologia – Sabato 4 (visita alle Ferriere: quelle fra il Cerfone e il Sovara) e domenica 5 luglio (piccoli bronzi della Valtiberina Toscana) doppio appuntamento per scoprire o conoscere aspetti del nostro passato. Mi sembra interessante [a priori n.d.R] la presentazione di alcune inedite statuette ritrovate durante una campagna di monitoraggio svolta grazie ad un volontario anghiarese. 4 luglio 2015, Diga di Montedoglio – Il sindaco La Ferla di ritorno da Roma ha commentato positivamente la decisione del Consiglio Superiore dei Lavori Pubblici, a cui era presente, di approvare il progetto di rifacimento del muro di sfioro crollato il 29 dicembre 2010. 7 luglio 2015, Consiglio Comunale – Approvata ieri sera in Consiglio Comunale la previsione di bilancio con tutte le tariffe e le imposte tributarie. Soddisfazione del sindaco per aver confermato le tariffe dell’anno precedente. 9 luglio 2015, I Macchiaioli e il loro tempo – Presentata ad Arezzo, nella Sala dei Grandi del Palazzo della Provincia di Arezzo la mostra di pittura“I Macchiaioli e il loro tempo Opere e Vita degli Artisti del Caffè Michelangelo”, evento organizzato dalla Banca di Anghiari e Stia Credito Cooperativo per festeggiare i 110 anni di vita dell’istituto. La Mostra rimarrà aperta dal 19 luglio al 18 ottobre 2015. 15 luglio 2015, Tiber Sinfonia Festival – Nella sala del Consiglio Comunale viene presentato il programma della 13° edizione del Tiber Sinfonia Festival, importante manifestazione che si svolgerà ad Anghiari dal 18 al 24 luglio. Protagonista dell’atteso evento sarà come ormai da tradizione la musica di qualità della Southbank Sinfonia.
Ricordando Alessandro
A
lessandro Baglioni non c’è più. Aveva solo 32 anni. Trentatré li avrebbe compiuti nel mese di agosto, quando Anghiari ha quella luce estiva che ti mette solo di buon’umore. Come quando incontravi Alessandro. Mille volte lo incrociavi per “il viale” e mille volte ti salutava. Abitava vicino all’asilo e un po’ bambino, Ale, lo era sempre rimasto. Se n’è andato un lunedì sera. Uggioso di pioggia e anche di freddo, per essere maggio. Aveva appena finito di cenare con i suoi genitori. Poi d’un tratto il malore che a 32 anni non ti lascia scampo, anche se hai un cuore forte. Alessandro forse non se n’è nemmeno accorto. I medici del 118 hanno provato a rianimarlo per più di un’ora, ma lui ormai se n’era andato. A percorrere altri viali e a salutare con il suo modo sempre gentile e mai invadente chiunque incontrasse. Ciao Alessandro.
T
e ne sei andato in una dolce giornata di maggio in silenzio, tu che hai vissuto non nel clamore, ma nella musicalità festosa del tuo parlare. Salutavi sempre con un sorriso aperto e contagioso. Conservavi una freschezza ed una serenità che molti, adombrati per nulla, ti avrebbero invidiato. Ricordo con affetto i tuoi calorosi abbracci che dispensavi con naturalezza e gioia quando ci incontravamo. Senza andare molto indietro nel tempo, ti rivedo alunno amato da tutti, curioso nel ricercare il senso di piccole cose e nel notare ciò che spesso passava inosservato ai più. Un giorno, durante un’uscita, chiedesti il significato della sigla IVECO che io stessa lì per lì non seppi spiegarti. Fisso nella mente mi resta anche il tuo stupore quando, nei primissimi giorni di scuola, notasti nei cartelloni il doppio “serpentello” del tuo nome (le due S della parola Alessandro) e la tenacia con cui desideravi apprendere le tecniche di lettura e scrittura. Ti abbiamo voluto bene tutti, Alessandro; ora sei tu che puoi insegnarci a vivere con quella purezza di cuore che, come ricordava don Marco nell’omelia al tuo funerale, è stata la tua peculiarità. Ai tuoi familiari che soffrono per la tua mancanza vorrei ricordare una frase di Gesù: “Beati quelli che sono nel pianto, perché saranno consolati” (Mt. 5,4 ) e augurare loro di ricordarti nella tua solarità; sono loro vicina con una partecipe ed umana condivisione del loro dolore. Marida
Domenica 2 agosto 2015 - Perdono di Assisi
In tutte le chiese parrocchiali si può lucrare l’Indulgenza Plenaria soddisfacendo alla confessione sacramentale e pregando secondo le intenzioni del Santo Padre. La vignetta di Scacciapensieri:
Tommaso
Affermazioni frettolose!
di Mario Del Pia
Mi sa che siamo rimasti io e Teresa Bartolomei a dire, quando voglio indicare la cartoleria del Borgo della Croce gestita da Angela e il Fratello Alessandro, vado da Tommaso. Dopo tanti anni che l’amico Tommaso ha gestito, con la famiglia, la cartoleria che fu dei Palazzari, il suo nome è rimasto fissato nella nostra memoria (stavo per utilizzare la parola imprinting). Di Tommaso si potrebbero ricordare episodi a volontà e fra questi saranno da inserire gli scambi di battute durante il suo giro mattutino per la consegna del giornale fresco di stampa ai clienti dislocati nei paraggi della sua ‘bottega’.
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Con i Musei gestiti dalla Toscana d’Appennino Società Cooperativa
Sul filo della Memoria…
Notti dell’Archeologia
Le opere di Piero nelle sue “Terre”
U
na due giorni all’insegna dell’Archeologia è stata promossa dal Museo della Battaglia e di Anghiari. Il 4 luglio si è svolta una camminata ai Monti Rognosi sul tema delle miniere di rame e il loro antico utilizzo. I Monti Rognosi ospitano una delle attività più “misteriose” della nostra terra poiché labili sono le notizie e documentazioni che attestano lo sfruttamento delle risorse minerarie e in alcuni casi mancano di approfondimenti. Alcune tracce di queste antiche lavorazioni si trovano ancora in loco e sicuramente le più imponenti e riconoscibili sono i resti dell’antica “ferriera”, strutture di probabile origine granducale. Il 5 luglio si è svolta inoltre una conferenza dal titolo “Piccoli bronzi dalla Valtiberina Toscana” all’interno della quale sono state presentate alcune novità. Il dott. Patrick Cassitti, neo direttore scientifico del Monastero di Muestair in Svizzera è intervenuto con un suo studio che ha interessato anche le due “famose” statuette di S. Pietro conservate in museo, proponendo una datazione più recente dei manufatti di quanto finora conosciuto. La dott.ssa Sara Faralli della Soprintendenza Archeologia per la Toscana ha introdotto il pubblico a conoscere una statua di Venere di età romana recentemente ritrovata in Valtiberina e visibile, da ora in avanti, in museo. Il dott. Michele Bueno, nuovo funzionario di zona della Soprintendenza Archeologia per la Toscana, che ha l’arduo compito di sostituire la dott.ssa Monica Salvini nell’incarico, ha presentato la vera novità della serata: alcune statuette recentemente pervenute in museo grazie ai lavori di ricognizione archeologica di un volontario anghiarese, il quale ha avuto la sensibilità e la volontà non comune di voler mettere a disposizione della collettività la sua appassionata ricerca.
www.battaglia.anghiari.it
Gabriele Mazzi
Continua la carrellata, breve e per questo mi auguro stimolante per ulteriori approfondimenti, sulle opere di Piero della Francesca che si possono ammirare nei luoghi interessati dal progetto “Terre di Piero”. In questa occasione si presenta una delle meno note opere del maestro biturgense.
La Madonna di Senigallia Urbino, Galleria Nazionale
La datazione di questa opera è incerta. Secondo Longhi, celebre storico dell’arte e studioso di Piero, è un’opera che unisce il monumentale e l’intimo. Monumentali sono i corpi delle figure, la loro solidità quasi scultorea. Intima è invece l’ambientazione, l’interno di una casa quattrocentesca poco sfarzosa, illuminata dalla luce che entra dalle finestre che consente a Piero di focalizzare sugli effetti luministici, chiaro interesse per la pittura fiamminga che su questo quadro non è solo figurativo ma anche tecnico, perché sul supporto in noce il maestro ha usato un medium oleoso per stendere il colore, pratica molto diffusa tra gli artisti nordici. Lorenzo Minozzi
Nella foto in alto un particolare di una statuetta di III sec. a.C. ora conservata nel Museo della Battaglia e di Anghiari.
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Nella foto qui sopra: Piero della Francesca, Madonna di Senigallia, Urbino, Galleria Nazionale.
CRONAC HETTA dei fatti più strani, più importanti o più semplici, avvenuti ad Anghiari e narrati da me Anghiarino Anghiarese.
Mese di Maggio 2015 Venerdì 1. Stamani m’è toccato alzarmi alle cinque. C’era la Scampanata con tanto di colazione e foto per tutti i Soci. Domenica 3 maggio. Oggi è morto Enzo Matteucci. Aveva 74 anni ed abitava alla Motina. Era nato al Ghetto di San Leo. Lunedì 4. Scendendo per la Croce, poco dopo il Vergone, ho visto una macchina con una bella botta davanti. Speriamo non si siano fatti niente. Mercoledì 6. Gino ha detto che uno gli ha detto che un altro poco, al mercato, prendeva fuoco il banco della porchetta. Giovedì 7. Oggi è morta Maria Teresa Bonservizi. Abitava a Firenze, ma ha trascorso molti anni a Sorci che a quei tempi era proprietà della sua famiglia. Sabato 9. Oggi è morta Ada Alberti vedova Gavelli. Aveva 95 anni ed abitava ad Arezzo. In estate trascorreva con il marito molti periodi a Verazzano. Domenica 10. Stamattina Scampanata col Cioni e stasera è venuto mio nipote a trovarci. Martedì 12. Oggi è stato rimesso a posto il crocifisso della Croce. S’era adoperato per la processione del 3 maggio. Sabato 16. Oggi è morta Bianca Bianchi. Abitava alla Stazione ed era nata al Palazzo, la grande casa dopo il Campo della Fiera. Domenica 17. Oggi è morto Vincenzo Frosina. Abitava per la via di San Leo e lo ricordiamo per il suo lavoro di carrozziere. Era nato al Conventone, quello dentro le mura, e, dopo diverse vicissitudini, era ritornato ad Anghiari. Martedì 19. Sono un paio di giorni che vedo qualche lucciola girellare dietro casa. Giovedì 21. Oggi è nato Giovanni Maria Lucaccioni di Stefano e Marilena Del Pia. La sua famiglia abita per la via di San Leo ed è mio nipote. * Oggi è morta Angiolina Magrini vedova Checcaglini. Aveva 97 anni ed abitava alla Chiassa. Era nata a Tovagliole, una località di Pieve Santo Stefano, ma poi ha abitato per molti anni al Borgo dove ha lavorato alla Buitoni. Sabato 23. Oggi è morta Giuseppina Guelfi vedova Checcaglini. Aveva 88 anni ed abitava in Piazzola. Era nata in Sant’Agostino a quei tempi detta Piazza Cazzotti. Domenica 24. Oggi è morta Luisa Pernici, ma conosciuta con il nome di Anna, vedova Valentini. Aveva 84 anni ed abitava alla Stazione, ma per molti anni ha abitato a Belfiore. Era nata alla Villa, sempre nella zona di Pianettole. Lunedì 25. Oggi è morto il giovane Alessandro Baglioni di anni 32. Abitava nella casa sotto il Giardinetto dove abitava la sua famiglia quando è nato. Martedì 26. Oggi è morta Leonida Rapati, ma che tutti conoscevano come Lola. Abitava nelle case nuove dell’Infrantoio ed era nata alle Stabbielle. Aveva 87 anni. * Oggi è morta Miledy (Milede) Camaiti vedova Bossi. Abitava a Lonate Pozzolo, in provincia di Varese, ma era nata ad Anghiari, nella casa dei Camaiti, nel Borgo della Croce, sulla destra scendendo, un po’ prima dei Fabbri. * Oggi è morta Caterina Nocentini, la parrucchiera Elvira: così era conosciuta da tutti quando era l’unica a fare questa attività. Mercoledì 27. Oggi è stata ricollocata la croce sulla cuspide della facciata della Propositura. Era stata tolta dai pompieri
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dopo il danneggiamento della tempesta di vento della notte fra il 5 e il 6 di marzo. * Oggi è morto Gianni Pettinari di anni 83. Abitava a Badia Tedalda ma era nato alle Caselle, la casa lungo la strada che dal ponte sul Rio va a Cologna. Giovedì 28. Oggi con mia figlia abbiamo messo l’ombelico di Giovanni Maria, il mio nipotino di pochi giorni, su un ramo di rose, così avrà una bella voce. Venerdì 29. Oggi, con un apposito cestello è stata ripristinata la copertura del tetto della Propositura danneggiata dalla tempesta di vento del mese di marzo. * Oggi è morto Eldo Del Barba di anni 84. Abitava a Fischiatoio, sopra la Motina alta, dove era anche nato. Sabato 30. Oggi è morto Secondo Poggini, da tutti conosciuto con il nome di Giovanni. Aveva 84 anni ed abitava ad Arezzo. Era nato a San Leo nella casa detta del Bellini. * Oggi è morta Iva Cerboni vedova Paoloni. Aveva 92 anni ed abitava al Molin del Comune. Era nata a San Salvatore ed ha abitato per molti anni a San Giustino, fino al ‘52.
Mese di Giugno 2015 Mercoledì 3. Stamani ho visto il Nanni che ripuliva a dovere la vasca della Fonte. Lunedì 8. Verso le sei di oggi ho visto il Resti che pedalava deciso verso San Leo con la sua bicicletta prima che cominciasse a piovere. E infatti dopo poco ha piovuto e mi sa che si sarà anche ‘mollato’. Venerdì 12. Oggi è morto a Saint Jean dove abitava Angelo Volpi. Aveva 90 anni ed era nato al Fondaccio di Petriolo. Martedì 16. Sulle mura sono comparsi gli stendardi con i colori di Anghiari. Ci si prepara al Palio. Mercoledì 17. Oggi è morto Vasco Leonardi di anni 83. Abitava a Tavernelle ed era nato alla Banca. In famiglia, specialmente da piccolo, era chiamato Gnacchino. * Stamani ha cominciato a piovere presto (nei giorni passati invece pioveva un po’ dopo mangiato), ma poi in giornata ci sono state delle schiarite anzi il tempo è stato bello. Giovedì 18. Stamani sotto le Logge ho incontrato Tonino Zanchi, quello che abita in Bolivia e prima abitava sotto la Piazzola, dietro alla Badia. Era con la moglie e mi ha fatto piacere rivederlo. Mercoledì 24. Oggi mia moglie mi ha ricordato che dovevo acciaccare l’aglio e poi abbiamo raccolto delle erbe aromatiche dato che era san Giovanni. * Mia figlia ha detto che stanotte ha tirato vento, ma io e mia moglie non abbiamo sentito ‘gnente’. Venerdì 26. Ho fatto caso che i birilli in fondo alla piazza, prima di entrare nel centro storico, sono stati tutti atterrati. Domenica 28. Oggi è morto Milton Del Gaia. Abitava a Roncione, sopra Tamburo, ed era nato al Borgo ma ha trascorso l’infanzia e l’adolescenza a Città di Castello (Madonna del Latte e Piosina). Lunedì 29. Stamani ero al cimitero e ho visto molte rondini indaffarate intorno ai numerosi nidi sotto il cornicione del muro di cinta. * Stamani ho assaggiato i primi fichi fioroni. Una primizia anche se non proprio eccezionale, ma a me piacciono. Martedì 30. Stamani nel mio prato ho rivisto una bubbola. Speriamo che il mio gatto non mangi anche questa. * Stasera invece ho potuto vedere la congiunzione fra Venere e Giove là, verso occidente. Un bello spettacolo anche senza cannocchiale e gratuito.
Questo giornale lo potrete trovate su Internet
Scriveteci: oratorio@parrocchiadianghiari.it o: Oratorio di Anghiari, Via della Propositura 6 - 52031 ANGHIARI Per le vostre offerte: Propositura Insigne Anghiari - C/C postale N. 11802527 banca di anghiari e stia: IT82 Y083 4571 3100 0000 0005 053
PARROCCHIA DI ANGHIARI FESTA DI SAN BARTOLOMEO Lunedì 24 agosto 2015 Chiesa della Propositura
Ore 18.00 Vespri Ore 18.30 S. Messa solenne Seguirà la festa negli spazi dell’Oratorio: Rinfresco-cena preparato dai volontari della parrocchia. Pesca a favore della Caritas parrocchiale. I ragazzi del Grest concludono le attività estive con recite, balli, esibizioni e proiezione delle foto dell’estate.