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{Saggio}
All’improvviso Noi domande... di adozione Acura di †Sara Bertorotta e Luigia Giallombardo
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Copyright Š 2019 - Tutti i diritti sono riservati per tutti i Paesi Casa Editrice Antipodes Via Toscana, 2 90144 Palermo www.antipodes.it info@antipodes.it ISBN: 978-88-99751-73-9
A cura di S. Bertorotta e L. Giallombardo, All’improvviso Noi, domande... di adozione, Antipodes, Palermo 2019
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Questo libro è dedicato a tutti i bambini in attesa… E a Voi famiglie che intraprenderete un viaggio meraviglioso. A Maria Concetta, Rosario, Lidia, Salvo, Serena, Salvo, Giusy, Francesco, Angela, Antonio, Silvia, Dario... a voi genitori va il nostro ringraziamento per averci donato parole, sentimenti, momenti di gioia, paure ed ansie. Per averci raccontato la vostra vita con semplicità, per esservi “messi a nudo” con paure e fragilità. Grazie soprattutto per le vostre domande, pertinenti, sentite, pressanti, che sono la testimonianza di un lavoro, un travaglio continuo, che accompagna il percorso meraviglioso che state compiendo insieme ai vostri figli. Grazie perché, quello che fate testimonia ogni giorno il vostro desiderio di essere genitori. Non vi può essere genitore, sia esso biologico o no, senza desiderio. Ed ancora grazie per avere aderito a questo progetto che consente la divulgazione di un percorso così intimo e profondo, nella speranza che tanti bambini, come i vostri, possano trovare genitori come voi.
Luisella e Sara
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Presentazione Ho letto tutto d’un fiato, senza riuscire a darmi delle pause e con un coinvolgimento crescente, queste pagine dedicate alla narrazione di chi ha deciso, scelto e infine adottato. In quanto Giudice togato di un Tribunale per i Minorenni, la mia prima riflessione con il consueto habitat mentale dei giudici, è stata di tipo “valutativo”. Ho pensato con soddisfazione che tutte le coppie che hanno scelto di narrare la loro storia adottiva hanno interiorizzato l’idea che “genitori adottivi” si diventa passo dopo passo, perché l’adozione è un percorso complesso. La semplicità e l’autenticità dei racconti però, mi hanno sollecitato al contempo una dimensione emotiva intensa: ho sentito risuonare dentro di me la gioia, l’amore, la sofferenza, i dubbi, le paure di chi ha sperato di potere adottare, di chi ha adottato, di chi attende.
Mi sono occupata per tanti anni di selezione delle coppie aspiranti all’adozione e di abbinamento dei bambini dichiarati in stato di adottabilità e la sofferenza di chi attende, spera di essere scelto mi è sempre stata presente. Anche rescindere il “legame” di un bambino con la famiglia di origine è una decisione difficile e sofferta. Il giudice minorile ha compiti ardui, che impegnano giorno dopo giorno la sua professionalità e la sua umanità, dimensioni che inevitabilmente si intrecciano tra loro. Dott.ssa Antonina Pardo, Giudice presso il Tribunale per i Minorenni di Palermo 5
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Introduzione Questo lavoro nasce dall’esperienza di alcuni genitori adottivi che, dopo l’arrivo dei loro bambini, hanno deciso, insieme a due operatori (un’assistente sociale e una psicologa), di creare uno spazio di parola. Il gruppo, nato dalla necessità di dedicare un momento alla riflessione e al confronto su alcune tematiche specifiche riguardanti i minori adottati, si è riunito una volta al mese per sette incontri a tema, maturando, successivamente, la necessità di continuare il percorso insieme. L’esigenza di mettere su carta il proprio vissuto, ma anche di fermarsi a riflettere su pensieri, dubbi, gioie e paure che riguardano il presente e il futuro ha costituito la premessa per la stesura di questo scritto. Il libro in realtà nasce per aiutare prima di tutto se stessi e, solo successivamente, per essere di supporto, con molta semplicità e con poche pretese, a tutti coloro che si avvicinano al complesso mondo dell’adozione. Volutamente, pur essendo presenti degli operatori ad ogni incontro, le parti tecniche sono state ridotte al minimo, o talvolta semplicemente accennate, utilizzando la parola di coloro che nel tempo sono stati ascoltati. Possiamo definire il libro “aperto” secondo una duplice accezione: sia riguardo alla modalità in cui è stato scritto che alla modalità con cui può essere letto. Infatti ognuno ha dato il proprio contributo raccontandosi, in una o più parti, in base al proprio desiderio e soprattutto al proprio sentire; con la libertà di espressione 7
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che gli è propria, senza schemi e nel rispetto reciproco, come appare indispensabile quando ci si racconta in modo tanto intimo e profondo. Inoltre chi si avvicina al testo può leggerlo o “tutto di un fiato”, ovvero scegliendo di volta in volta le parti che più “risuonano nella fase attraversata”, cioè nel momento in cui alcune tematiche assumono maggiore pregnanza ed interesse. Per agevolare la comprensione e l’identificazione nel lettore i genitori hanno deciso di esporsi in prima persona, firmando i loro pensieri e i lori vissuti e donando a chi legge la loro testimonianza. Le altre parti sono quelle scritte dagli operatori. Alla stesura del libro hanno partecipato sei coppie Lidia e Salvo, Serena e Salvo, Silvia e Dario, Angela e Antonio, Maria Concetta e Rosario, Giusy e Francesco, che hanno ripercorso, in tal modo, la loro avventura e l’incontro e con i loro splendidi figli. Felici di questa esperienza hanno pensato di continuare il cammino insieme per poter essere di aiuto ad altre famiglie che intraprendono questo percorso, di supporto l’uno all’altro e per cercare di crescere nel miglior modo possibile i loro figli.
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Il contesto di lavoro: le emozioni in gioco Il presente contributo costituisce un momento di riflessione ed elaborazione del lavoro tuttora in itinere portato avanti da alcuni genitori adottivi, i cui figli appartengono ad una fascia di età compresa da 0 a 7 anni. Il percorso inizialmente ha preso spunto dalle proposte di alcune tematiche destinate ad attivare la riflessione in occasione di ogni incontro. Tali tematiche sono state individuate in base ai contenuti, ai vissuti e alle domande maggiormente ricorrenti tra coloro che hanno avviato l’esperienza adottiva. La strutturazione di esse in nessun caso ha assunto una forma rigida, ma modulabile in relazione ai contenuti emersi durante i momenti di confronto. La predisposizione di uno spazio di ascolto ha consentito di dare un posto ai vissuti dei genitori, che, adeguatamente ascoltati, hanno trovato legittimazione e contenimento. Dallo stesso discorso dei genitori sono state delineate le dimensioni emotive maggiormente ricorrenti; paura, dolore, amore, poi ulteriormente articolate e dettagliate in gioia, ansia, tristezza, rabbia, sentirsi più o meno adeguati, aspettative, appartenenza/separazione… Queste ultime hanno trovato una loro collocazione nelle varie fasi dell’esperienza adottiva: pre (dal concepimento dell’idea di adottare, al momento di presentazione dell’istanza); durante (il percorso adottivo e l’abbinamento); post (l’arrivo del bambino e tutto ciò che ne consegue). Nel gruppo ha trovato posto anche una presenza immaginaria, costante nel discorso genitoriale: colei che ha generato il bambino, 9