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{ Kids }
FARE, DIRE, COSTRUIRE Rime per restare piccoli
Poesie e filastrocche di Germana Bruno Disegni di Alessia De Falco - Portale Bambini
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Copyright Š 2018 - Tutti i diritti sono riservati per tutti i Paesi Casa Editrice Antipodes Antipodes s.a.s. Via Toscana, 2 90144 Palermo www.antipodes.it info@antipodes.it
ISBN: 978-88-99751-69-2
Citazione del volume: G. Bruno - A. De Falco - Portale Bambini, Fare, dire, costruire. Rime per restare piccoli, Antipodes, Palermo 2018.
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Indice
Premessa
Ascoltando si impara
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Bullo non è bello
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Dove stanno le fate
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Ce la faccio Emozioni
13 17
Fammi diventare
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Fatti domande
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Fare, dire, costruire Ho perso il treno
Il colore della felicitĂ Il posto del cuore Il segnalibro
Il vestito per te
Impariamo dai bimbi Istruzioni per il volo
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La cura
La mia casa
Le storie volano
Leggi ancora forte forte
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Lo sguardo all'insù
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Nasce dal pianto
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Metto radici
Nuota libero
Parole gentili
49 53 55
Quando sarò piccolo
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Semina e raccogli
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Questa è famiglia Tra le nuvole
Un mago in te
Vera preghiera
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63 65 67
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Premessa “Non fare il bambino!”, “Sei già grande!”, “Cerca di crescere!”. Queste sono le frasi che troppo spesso si sente dire un bambino e, a mio parere, sono parole che non andrebbero mai pronunciate dagli adulti. I bambini sono bambini ed è giusto, è naturale che si comportino come tali. Non è certo sull’essere bambini che noi educatori dobbiamo intervenire, ma, semmai, su quegli atteggiamenti e comportamenti sbagliati in assoluto a prescindere dall’età. “Ritorna bambino!”, “Goditi il momento come un fanciullo!”, “Sii curioso, creativo, fantasioso come un bambino!”. Queste sono le frasi che dovremmo ripetere a noi stessi ogni giorno per goderci ogni istante della nostra vita, per credere sempre che qualcosa di meraviglioso potrà accaderci. C’è tempo per diventare grandi, lasciamo che arrivi da solo, perché quando accadrà sarà decisamente più difficile, se non impossibile, tornare bambini e provare ancora le loro stupende sensazioni. I bambini hanno dei poteri straordinari e bisogna lasciarli FARE, controllandoli e guidandoli senza però interferire nello sviluppo della loro autonomia, lasciando loro uno spazio di azione che gli consenta di esplorare, sperimentare e comprendere. Quando i bambini “fanno” non si fermano all’agire, al manipolare, all’operare, ma, inevitabilmente, a tutto ciò associano il pensiero e, conseguentemente riflettono su ciò che hanno fatto; proprio in questa fase è indispensabile la presenza dell’adulto. 5
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Il “DIRE” è la conseguenza del “FARE”. Ciò che si è fatto e su cui si è riflettuto, va “detto”, raccontato prima a sé stessi e poi agli altri: Tra il FARE e il DIRE c’è di mezzo il CAPIRE. Quel che viene detto, raccontato, va ascoltato perché solo se ci si sente ascoltati e compresi, si può passare al terzo momento che è quello del “COSTRUIRE”. Il “FARE” consapevole e il “DIRE” a sé e agli altri ciò che si è fatto, conducono quindi ad un’altra importantissima azione: “COSTRUIRE”. Si “costruisce” solo su solidi pilastri quali sono il “FARE” e il “DIRE” e i bambini “facendo” e “dicendo” costruiscono il loro futuro e, se nella costruzione, lenta e paziente, li abbiamo seguiti, ascoltati e sostenuti, in quei pilastri rimarrà l’essenza dei fanciulli che sono stati, anche quando saranno adulti. Ogni poesia e filastrocca di questa raccolta dal titolo “FARE, DIRE, COSTRUIRE”, racchiude messaggi in rima per bambini ed adulti, in particolare insegnanti ed educatori, e, mettendo in evidenza tutto ciò che di bello è insito nell’essere bambino, vuole, in modo gioioso e leggero, contribuire ad una crescita sana che faccia diventare grandi rimanendo un po’ bambini. I disegni di Alessia De Falco, con le forme e i colori tondeggianti e vivaci come solo una bambina ( o un’adulta che lo è rimasta un po’) saprebbe realizzare, danno quel tocco di magico e fiabesco tipico del mondo dei più piccini. Germana Bruno
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ASCOLTANDO SI IMPARA È facile parlare, dir ciò che riesci a dire, difficile è ascoltare che non è solo sentire. Tu dici quel che sai, se ascolti più saprai, con occhi, orecchie e cuore non far fuggir parole. Parlando non s’apprende, l’ascolto fa sapiente, è vera grande arte per far degli altri parte.
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BULLO NON E` BELLO Lasciami in pace, cosa ti ho fatto? Perché se piango sei soddisfatto? Ti senti forte, ti senti potente, ma in realtà tu sei meno di niente e forse questo in cuor tuo tu lo sai, ed è per questo che fai quel che fai. Intorno a te c’è una gran brutta aria c’è solitudine e tanta paura che ti riempie di soddisfazione perché del mondo ti senti padrone. Lasciami stare, perché non la smetti? Sembra ti piaccia farmi i dispetti, è molto triste, davvero, pensare che tu non abbia di meglio da fare. Fermati un attimo e guardati intorno, sempre la stessa storia ogni giorno, per te non c’è alcun sorriso sincero, non hai al tuo fianco un amico vero. Tutti si scansano al tuo passaggio, pensi di trarne qualche vantaggio?
Fermati un attimo e guardati dentro, di certo senti un profondo sgomento, un grande vuoto un immenso dolore pari soltanto a quel che tu fai provare. E allora smettila di essere un bullo e sii gentile vedrai quant’è bello!
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