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Maristella Angeli
Spirali
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Copyright © 2016 - Tutti i diritti sono riservati per tutti i Paesi Casa Editrice Antipodes Via Toscana, 2 90144 Palermo www.antipodes.it info@antipodes.it In copertina:“Spirali” di Maristella Angeli ISBN: 978-88-96926-93-2
Maristella Angeli, Spirali, Antipodes, Palermo 2016
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A Sandro che mi sostiene, mi è sempre vicino, con infinito amore
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Introduzione Il titolo della raccolta è stato scelto per rappresentare le “spirali” in cui l’uomo si trova a volte senza volerlo, a volte spinto da altri o da se stesso. Affrontare le “spirali”, con il rischio di esserne inghiottiti e di non riuscire ad uscirne, è una realtà preoccupante, riuscire a riemergere, a non essere sconfitti dai vortici di questa società è un’impresa. Grazie alla tenacia, alla forza della vita, alla determinazione riusciamo a farcela. Abbiamo bisogno di affetto, di solidarietà, di vicinanza, di accettazione e di rispetto. Persone di tutto il mondo vivono spesso crisi profonde, sono confuse, disorientate hanno bisogno di riferimenti, di certezze e di rassicurazioni. In cosa credere? Nell’amore, nel sentimento, poiché senza di esso saremmo ben poco. E la poesia? Come sempre la poesia è anima che sussurra, allodola al primo mattino, speranza, afferrata ai versi e ancora è vita espressa in ogni singola parola, sangue che scorre che diviene essenza condivisa. L’Autrice
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Recensione “… Chi resta a sperare, chi giunge le mani, chi osserva lontano”. La raccolta di poesie di Maristella Angeli “Spirali” è una silloge davvero inconsueta e originale. Partendo dalla quotidianità, come la poesia “Mercato” da cui ho tratto i versi scritti sopra, riesce a dimostrarci, a farci capire, quasi a raccontarci, sempre per mezzo delle sue liriche, che la vita non è solo o soprattutto lavoro, incombenze domestiche, problemi economici, difficoltà relazionali dettate da sentimenti negativi come gelosia, avidità, invidia, desiderio di sopraffazione, ricerca spasmodica di denaro, di affermazione professionale, ma… ben altro. Quei visi disfatti da ansie che consumano, immersi in giorni tutti uguali e quegli occhi rassegnati, sono segni che tutti noi ben conosciamo. Maristella osa sfidare le regole imposte dalla consuetudine sociale e ci spinge a ribellarci alla quotidianità spietata con i suoi falsi miti e, lasciandoci guidare dal suo poetico istinto vitale, dalla sua genuina voglia di evasione, a trovare che è giusto e bello misurarsi con la banalità esistenziale di una quotidianità che spesso fa perdere il gusto di vivere. Esistenziale dunque, appunto. 7
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Emil Cioran, noto filosofo esistenzialista, nel suo “La tentazione di esistere” afferma che “vivere immediatamente l’eternità significa vivere giorno per giorno”. Maristella sembra voler far sua quell’affermazione e ci suggerisce il modo di dargli seguito. Chiedendo aiuto a Madre Natura, sempre presente nelle sue poesie e, anche se non ce ne rendiamo conto, sempre fondamentale nella vita di ognuno di noi, la poetessa riesce ad affrancarsi da tutto ciò che di inutile e dannoso ci ruota intorno. Quanti di voi sono capaci di stare semplicemente alla finestra, al calar della notte a godersi un orizzonte lunare, ammirando la dolce linea dei monti nell’oscurità e inebriandosi dell’aria della sera che empie l’animo di stelle? E proprio tra quelle briciole di cielo si acquieteranno i nostri pensieri terreni, mentre rivivranno i nostri desideri, a ricordarci che la vita va sì vissuta pienamente, ma soprattutto va interiorizzata e apprezzata dentro di noi. Solo così riusciremo a colorare i nostri giorni, peraltro grigi e insignificanti. La luce della Luna infatti, una Luna che Maristella vede arrossire mentre timidamente si nasconde dietro una nuvola, dolcemente ci rassicurerà, ci trasporterà nel mondo onirico dove l’innata purezza dell’animo del poeta si coniuga con la sua perenne ricerca di serenità interiore. Poesie lunari si potrebbe azzardare a definirle perciò, anche se le poesie di Maristella sono molto di più. 8
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Esse ci parlano anche dei sogni di tutti noi e non teme di dar loro l’importanza che devono avere, perché i sogni colorano i pensieri di tutti i giorni. Ma è nella considerazione del concetto di tempo che il suo messaggio poetico si approfondisce, perché esso viene descritto come un fiume in piena, che vorticoso e tormentoso, tracima, leviga e trasforma, in una nenia tempestosa. Si resta vittime del tempo se non proviamo e se non riusciamo ad andare oltre di esso. Già, oltre il tempo, ma come? Quando la pittrice Maristella dipinge fa sbocciare le sue idee creative come fossero gemme profumate, mentre lascia che le sensazioni, le emozioni si trasformino in colori sulla sua tela. È il suo modo di dire no al buio nell’anima. Ribellione quindi, sì. Perché contro il consueto andare si deve avere il coraggio di opporre la semplicità di quello che siamo, come ci insegna la Natura, nostra vera madre, che non finirà mai di sorprenderci. Si dovrà anteporre l’importanza di trascorrere del tempo ad assaporare il cielo, apprezzare un sorriso, un bacio, un abbraccio dato col cuore e magari incantarci alla vista di un cavallo bianco in corsa sul lungomare d’Irlanda. Ma anche quando la tristezza ci travolgerà, magari ricordando i nostri cari che non sono più con noi, la poetessa ci suggerisce di rileggere la loro vita senza rimpianti, forse con un po’ di naturale malinconia, ma rievocando 9
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il passato con la gioia di percepire dentro di noi le essenze di tutti loro, facendoli nostri, come facciamo nostro il profumo di un fiore, per un ulteriore arricchimento dello spirito e della inquieta anima poetica. E ammirando i riflessi della luce del Sole sulle onde del mare, ammirando la Luna che fa capolino da una nuvola, ascoltando il verso rassicurante dell’upupa nel chiaro mattino di primavera o lasciandoci frastornare da un impetuoso vento di maestrale riusciremo certamente nella nostra impresa. Poesie lunari quindi, ma anche poesie esistenziali, oniriche, intime e profondamente coinvolgenti. Davvero una raccolta particolare e originale. Davvero una silloge magica, che lascia un segno indelebile in chi la legge. Sandro Orlandi
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Tra me e me “Il grande poeta, mentre scrive se stesso, scrive il suo tempo”. (Thomas Stearns Eliot)
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Afferrando attimi Ali di farfalla vibrano pensieri frantumati ricreati senso della vita l’astratto, l’irreale sogno miscelato ai colori del vento nell’andare vago afferrando attimi di ieri barlumi di futuro nell’immediato consumo angoli fuggendo all’oscurità
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Quell’aria della sera Perturbare del fato ingenuo il rigirar dei giorni attesa da una finestra chiusa orizzonte lunare si affaccia lontano resto a rimirare i monti a respirare quell’aria della sera che empie l’animo di stelle
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