Viola:umanistica 2 01/10/2013 19.35 Pagina 2
Viola:umanistica 2 01/10/2013 19.35 Pagina 3
Eleonora Buccianti
Viola
Viola:umanistica 2 01/10/2013 19.35 Pagina 4
Copyright Š 2013 - Tutti i diritti sono riservati per tutti i Paesi Casa Editrice Antipodes Via Toscana, 2 90144 Palermo www.antipodes.it info@antipodes.it ISBN: 978-88-96926-17-8
In copertina: disegno di Venusia Corrado Eleonora Buccianti, Viola, Antipodes, Palermo 2013
Viola:umanistica 2 01/10/2013 19.35 Pagina 5
Ad Ale, Ili, Mari, Venu, Giuly: vi voglio bene
Viola:umanistica 2 01/10/2013 19.35 Pagina 6
Viola:umanistica 2 01/10/2013 19.35 Pagina 7
Viola
Prologo
Francia, Parigi 1833 Corro disperata … Il cuore mi salta nel petto e ho il respiro affannato. Mi appiglio al debole filo che ci unisce per raggiungerlo. Mi aggrappo alla speranza che non sia troppo tardi. Per lui. Per noi. Ho passato un’eternità a cercarlo e finalmente l’ho trovato... l’amore, una persona che mi ha accettato nonostante i segreti mostruosi che dimorano in me … Nonostante il mio passato … Svolto l’angolo e subito mi avvolge un nauseabondo odore di zolfo. Percepisco la rabbia, il dolce odore della vendetta e il dolore insopportabile. Dio fa che non sia troppo tardi... La mia vita non avrebbe senso senza di lui e tutti i miei sforzi sarebbero stati invano. Una mostruosa figura torreggia su di lui nascondendolo alla mia vista. Mi volto e lo vedo. Il corpo piegato in una strana posizione a causa delle molteplici fratture. I suoi occhi che avevano sempre brillato di una vitalità che aveva illuminato anche le più gelide notti invernali sono vitrei, abbracciati dalla fredda stretta della morte. Mi appoggio al muro per non cadere, per cercare un sostegno. 7
Viola:umanistica 2 01/10/2013 19.35 Pagina 8
Eleonora Buccianti Il mio povero corpo non può superarlo. L’unico pensiero che riesco a formulare è che è colpa mia, non avrei dovuto permetterlo. Lascio che la parte mostruosa di me prenda il sopravvento e assalgo il demone alle spalle. Merita di morire dopo quello che gli ha fatto … Ma non sono abbastanza forte e il mostro riesce ad avere la meglio su di me. Sento l’odore del sangue in bocca, un dolore bruciante avvolge la parte alta del mio petto … La mia coscienza è ridotta a un flebile bagliore ma riesco a sussurrare: “ Ti amo”. Buio.
8
Viola:umanistica 2 01/10/2013 19.35 Pagina 9
Viola
1
Toscana, Versilia 2011 Apro gli occhi e osservo il paesaggio che mi circonda. Molte cose sono cambiate dall’ultima volta che ho sentito il sole accarezzarmi la pelle e l’acqua del mare solleticarmi i piedi. In cento anni di buio e oscurità, ho dimenticato i piaceri della vita umana e, soprattutto, la bellezza sconfinata del mare. Ho sempre amato osservarlo d’autunno. Finalmente lontana dal passare inesorabile del tempo e dalla routine quotidiana, a cullarti c’è solo il dolce garrire dei gabbiani e il suono delle onde che s’infrangono contro la scogliera… La superficie del mare non è azzurra come in estate ma caratterizzata da tante sfumature dovute ai colori del tramonto che accarezzano dolcemente la sua superficie. L’aria mite accarezza, calma e scuote il corpo dal torpore quotidiano e la dolce brezza intrisa di salsedine sussurra parole silenziose. No, questo non l’ho dimenticato anche quando, imprigionata nell’Inferno, pativo insopportabili sofferenze per il gesto che avevo compiuto. Ora tutto è cambiato. Sono diventata un’ Anziana e sono decisa 9
Viola:umanistica 2 01/10/2013 19.35 Pagina 10
Eleonora Buccianti a vendicarmi contro chi mi ha soffiato la possibilità di vivere un’esistenza felice. Le mie intuizioni mi hanno portato lì, in quella piccola e tranquilla cittadina dai contorni medioevali che dista un’oretta dalla costiera tirrenica. Sono finalmente tornata nel luogo dove ero nata. Mi tolgo le scarpe e affondo i piedi nella sabbia tiepida sentendo il tocco di ogni singolo granellino. Dio quanto mi è mancata la sua dolce carezza. Entro in acqua e rabbrividisco per la felicità non per il freddo. In fondo essere immortali e non completamente vivi ha i suoi pregi! Assaporo quella suadente sensazione per poi ritornare sui miei passi, diretta verso l’auto. Sono venuta a conoscenza che è “cool” (che parola strana) tra i giovani. L’unica cosa che so per certo è che il mondo è cambiato, non ruota più intorno a Violetta Chavrier. È proseguito senza di me e ciò mi fa capire che devo assolutamente adattarmi. Apro la portiera e ancora una volta mi meraviglio della morbidezza del sedile di pelle. Ai miei tempi c’erano ancora le carrozze e vi assicuro che non erano il massimo della comodità. Metto in moto e parto alla volta della mia nuova missione mentre il paesaggio del mare è lentamente sostituito dalle brulle colline toscane.
10
Viola:umanistica 2 01/10/2013 19.35 Pagina 11
Viola
2
Toscana, Siena 2011 Sono rimasta a bocca aperta. A primo impatto questa città mi è sembrata una bomboniera che racchiude un tipico borgo medioevale. Quasi mi aspetto di veder comparire qualche giullare o un importante signorotto! Invece ho visto apparire personaggi ancora piÚ strani: persone vestite con dei rozzi pantaloni strappati che indossano grandi occhiali scuri e che agitano una macchina che rilascia lampi di luce davanti ai monumenti. Queste devono essere le meraviglie del progresso tecnologico di cui parlano tanto! Durante i miei lunghi viaggi, mi diverto ad associare un oggetto o una persona alla meta che visito: Siena è il grido di una fanciulla nascosta in un castello tra le tante colline toscane che attende che il suo principe venga a salvarla. Desidero osservare e scoprire questo nuovo mondo ma prima di fare una bella scampagnata devo cercare qualcosa di decente da mettermi. Indosso ancora il mio ultimo abito, ormai sporco e 11
Viola:umanistica 2 01/10/2013 19.35 Pagina 12
Eleonora Buccianti sudicio e voglio velocemente liberarmene per via dei ricordi che suscita. Entro in un negozio e vedo tanti pantaloni. Di tutti i tipi!!!! Dall’azzurro al rosso, dall’elegante allo sportivo. Chiedo educatamente: «Mi scusi, signorina, posso provare quel pantalone?» La ragazza quando si volta mi squadra dall’alto verso il basso. Sa che non è buona educazione? Dopo avermi lanciato un’occhiata di sdegno mi mostra il modello e domanda: «Che taglia vuoi?» Devo averla guardata con un’espressione tanto stralunata perché prosegue subito dicendo: «Ok, faccio io. Tieni.» Prendo al volo il pantalone che mi ha “educatamente” lanciato e ci dirigiamo verso … un ripostiglio con uno specchio? Senza fare ulteriori affermazioni si avvia verso un tavolo con una scatola illuminata mentre io cerco di indossare quello strano capo. Mi guardo allo specchio e dopo tanto tempo noto la mia immagine. I biondi ricci che un tempo ricadevano sulle spalle con eleganti acconciature adesso hanno perso la loro forma e il loro volume; quegli occhi blu che avevano avuto il potere di sedurre tanti uomini, ora sono privi di luce e circondati da cerchi neri per il poco sonno; la mia pelle aderisce alle ossa ed è priva delle forme che riempivano il corpetto dei miei bellissimi vestiti. Sono cambiata e in peggio. Non solo, però, nell’aspetto esteriore. Il mio cuore è frammentato in tanti piccoli pezzi e mai nessuno sarebbe riuscito a ricomporlo interamente. Tasto il mio viso, il mio collo e percepisco la fredda levigatezza dell’oro sotto forma di una farfalla variopinta da tante piccole pietre luminose. Il suo dono; e di nuovo, come tante volte anche nell’Inferno, trovo la forza di continuare a combattere. Esco dal ripostiglio, prendo un bel po’ di abiti e vado via. Voglio stare da sola e sentirmi protetta, così mi dirigo verso la mia nuova casa. 12