Un groviglio di scene contadine,
di feste popolari, di paesaggi brumosi che
progressivamente conquistano il primo piano e poi, via via, diventano fiori recisi e svelano insetti degni delle vetrine di un entomologo seicentesco, si intrecciano e si completano, in un gioco di rimandi che fece dei Brueghel (e della loro famiglia “allargata” ai
Van Kessel e ai Teniers) un marchio di fabbrica.