Enjoy Como, un gioiello vista lago

Page 1

Enjoy Como Un gioiello vista lago

Magiche acque

Le Spa, i lidi della bellezza Via col vento in Alto Lago Uno smeraldo chiamato Segrino

Cultura & natura

Tra le stanze di Fogazzaro a Valsolda L’anima verde di Villa Olmo Green style: tra golf e brughiera

Cartoline

Antonio Rossi, scrittori e artisti: itinerari da Cernobbio a Varenna

Passioni

FOTO: CARLO POZZONI

Il lago segreto di George Clooney Liala e Lanzo: la valle dei romanzi Il vero Oro di Dongo si trova qui Non solo missoltini sulla tavola lariana

Supplemento al numero odierno de La Provincia Non vendibile separatamente euro 1,20 + il quotidiano


2 La Provincia


La Provincia

3


4 La Provincia


La Provincia

5


sommario sommario

21

cartoline

60-71 C’è posta per voi

Antonio Rossi, storici e artisti raccontano otto luoghi del cuore

what’s on 8 Spettacoli, concerti, eventi 11 Como e la moda di Emilio Pucci 13 Ecco la città della musica 21 “Ritratti” di Città a Villa Olmo 89 Pioggia di stelle, a Campione

60

aria 85 La vela è mondiale a Domaso 86 Al galoppo nella brughiera 90 Vacanze da piloti, in idrovolante 112 A Brunate, sul balcone delle Alpi

Foto di Carlo Pozzoni, archivio.

Foto di Carlo Pozzoni, archivio.

percorsi

23 Il lago di George Clooney

55 Isola Comacina, canto delle pietre

30 I Russi e il Lario, status symbol

72 Benvenuti nel Piccolo mondo antico

81 Non solo “missoltini”

90 Dilettanti o amatori: bici per tutti 99 Avventure per turisti baby

Voglia di relax negli investimenti milionari

direttore responsabile DIEGO MINONZIO coordinamento editoriale VERA FISOGNI collaboratori

23 vicedirettore BRUNO PROFAZIO progetto grafico ANTONELLA CORENGIA

Maria Erminia Acquistapace, Arianna Augustoni, Renato Beretta, Maria Vittoria Bianchini, Serena Brivio, Roberta Brucato, Primavera Cambiasi, Giovanni Cocco, Giancarlo Ge, Elena D’Ambrosio, Paolo Di Trapani, Silvia Fasana, Ernesto Galigani, Giuliano Galli, Clara Gandola, Antonella Maia, Bernardino Marinoni, Fabio Minazzi, Luisella Monti, Francesca Noli, Alberto Novati, Carlo Patriarca, Rita Pellegrini, Enzo Pifferi, Giuseppe Salvioni, Matteo Tettamanzi, Emilio Trabella, Isabella Traglio, Paolo Re, Antonio Rossi, Tatiana Rykoun, Anna Savini, Andrea Straffi, Marina Uboldi.

Si ringrazia Catherine Tam per la revisione dei testi in inglese. (CHIUSO IN TIPOGRAFIA IL 30 MAGGIO)

6 La Provincia

81

passioni

Dove l’attore porterà la fidanzata AmaI

108

Foto di Carlo Pozzoni, archivio.

Viaggio nei gusti del Lario

108 Le signore del lago

Tante sorprese dagli scavi archeologici

Qui Fogazzaro scrisse il suo capolavoro

Intrighi, amori nelle ville, narrati da Enzo Pifferi

luce

acqua

27 Ciak, si gira il paesaggio

Colori dal mondo al Lake Como Festival

14-15 La filosofia della bellezza

34 La fede in cammino

Perché anche la natura, sul lago, è cultura

Tra le cappelle del Sacro Monte di Ossuccio

42-46 Piscine e Spa di lusso

38 Il glamour è nato a Villa d’Este

Altri lidi per la remise en forme

45 Crociere formato famiglia 50 Segrino, 50 sfumature di verde 104 A Dongo si specchia la Storia C’è un altro oro, tutto da scoprire

Le prime sfilate del Made in Italy si sono svolte a Cernobbio

96 La fisica dello splendore

Non solo Volta: tutta la magia è nel lago

92 Dal tramonto all’alba

Incontro alla notte coast to coast


editoriale editoriale

Acque magiche in cui specchiarsi

67

di Diego Minonzio

Mistery of beauty Clear, sweet, fresh water... There’s a never ending fascination of Lake Como that can be hardly conceptualized. From naturalist Plinio the Youth (II century) to actor /movie director George Clooney, its enchanting shores have always been a mystery for international travellers. It basically depends on the close link between nature & culture, as philosopher Fabio Minazzi underlines in his paper, opening the June issue of “Enjoy Como”. It provides the ultimate stories about Como’s waterside beauty, sketching a brief insight to what you can expect to see travelling on Lake Como. Summer begins, enjoy yourself! On the cover’s issue the Villa Balbianello Photographed by Carlo Pozzoni

Enjo y Co mo Un g

ioie

llo v

ista

lago

Mag

Le S pa, i iche ac lidi Via smer col ven della b que elle to aldo chia in Alto zza mat L o Seg ago rino Tra le stan Cult u ze d ra i Foga & zzar natu GreenL’anima oaV ra style: verde also d lda tra go i Villa Olm lf e b rugh o iera Anto itiner nio Ross i, sc Carto ari d ritt a Cer li nob ori e ar ne bio a ti Varen sti: na Il lago Liala segre e Lan to di G Pas sio eorg Il ve zo Non solo ro Oro : la valle e Cloo ni misso di D dei ro ney o ngo ltini si tr manzi sulla tavo ova qu la la i rian a

I

Uno

LO POZ ZON

spediscono in un teatrino sempre uguale a se stesso anche se disseminato ai confini della terra. Qui no. Qui è tutto diverso. Qui terra e acqua raggiungono la più mirabile delle sintesi, che a noi che la frequentiamo da anni sembra pane quotidiano ma che a chiunque arrivi da fuori lascia senza parole. È da questa semplice ma decisiva considerazione che un giornale come il nostro è partito per inventarsi giusto un anno fa un prodotto ad hoc, una rivista patinata che raccogliesse e illustrasse il meglio del turismo lariano ai suoi vecchi e nuovi visitatori. Il successo del primo numero dell’estate 2013 ci ha convinto a replicare, consolidare e arricchire l’offerta editoriale della Provincia, che va a completare una collana di riviste dedicate alle perle della nostra terra: il “Salone del mobile” per il distretto del legno e arredo, “Tess”, gioiello del distretto tessile, e infine “Enjoy Como”, guida indispensabile per chi voglia conoscere veramente a fondo le magie del lago. Riesce tutto più facile se ci si specchia in queste acque. Indovinate perché…

FOT O: CAR

D

icono che sia triste. Dicono anche che in certi giorni un po’così, gonfi il cuore di malinconia. Dicono poi che il fascino delle sue penombre e dei suoi silenzi lo si paghi a caro prezzo con quelle ventate cariche di brividi e di umidità. Dicono pure che solo la luna, quando è piena, muta, pallida e turgida di sovrana indifferenza, sappia superarlo nel consegnare, nel cuore della notte, un carico impalpabile di solitudine e impotenza di fronte al tempo che passa, le passioni che svaniscono, le piccole certezze che si sbriciolano l’una dopo l’altra. E, infine, dicono che la piega festaiola e godereccia tipica dell’estate mal si adatti al suo profilo crepuscolare e forse anche un po’ snob. Se ne dicono tante sul lago. Di questo lago, in particolare. Alcune giuste, altre un po’ naif, altre ancora solo figlie di una letteratura da sciampiste che tratteggia un luogo immaginario che non esiste. Ci si dimentica invece quasi sempre di ricordare quanto unico e speciale e assolutamente inimitabile sia il lago più bello del mondo e quanto sia nostro dovere, nostro imperativo categorico esaltarne al massimo le bellezze, gridando al mondo che qui e solo qui si può vivere una vacanza, la più distante possibile da quelle assemblate in serie, da quei format omologanti che ti prendono, ti infilano su un aereo e ti

Supp

de La lemento Non Provincial nume vendib ro od a euro 1,20 ile separatam ierno + il qu otidia ente no

La Provincia

7


what’s on what’s on

GIUGNO

Riflessi d’arte Concerto di pianoforte di Luca Ieracitano, il 15 giugno a Menaggio, Cineteatro, ore 21.

Festival Como città della musica Debutto del Festival con “Cavalleria Rusticana”, di Pietro Mascani. Giovedì 26, sabato 28 giugno e domenica 29, ore 21.30, direttore José Luis Gomez-Rios. Regia Serena Sinigaglia. Arena del Teatro Sociale. Info: www.comofestival.org

Bach per due “Bach Trails”, con Silvia Chiesa (violoncello) e Maurizio Baglini (pianoforte) il 20 giugno, ore 21, a Villa Vigoni, Loveno di Menaggio. Con visita guidata, Lake Como Festival.

Torce & musica “Robin Hood”, con Insubrian Horn Sound, Torre del Baradello, 27 giugno, ore 20.30. Cartellone “Intorno al Festival”, ingresso libero. Info: www.comofestival.org

Matinée d’organo A Griante, nella chiesa anglicana, tutti i mercoledì, ore 11.30. Ingresso: 6 euro.

Benessere “Corpo e mente alla ricerca dell’armonia”, a Palazzo Gallio di Gravedona e Chiostro di S. Maria delle Grazie, 13-14-15 giugno. Ingresso per i 3 giorni: 10 euro, gratis bambini fino a 10 anni. Info: harmonyfestivalake.eu

Lake Como Film Festival Dal 21 giugno al 26 luglio, proiezioni ed eventi a Como e in numerose località comasche. Info: www.lakecomofilmfestival. com e alle pagine 27-29. Al momento in cui andiamo in stampa non tutti gli enti hanno consegnato la programmazione estiva. Invitiamo il lettore a seguire le pagine del quotidiano La Provincia oppure a rivolgersi all’Ufficio turistico Iat di piazza Cavour, a Como. Info: 031.269712; lakecomo@tin.it

8 La Provincia

Concerto di piano

“Riflessi d’arte”, concerto di pianoforte solo... e non solo (con Lara Caglioni), 29 giugno, Cineteatro di Menaggio, ore 21.

certi a Mendrisio, il 4-5 luglio, e a Lugano, dal 10 al 12 luglio. Tra i protagonisti: Angelique Kidjo e Sinead O’Connor. Info: www. estivaljazz.ch

gard von Bingen, 8 luglio, ore 21, a “Intorno al Festival”, ingresso libero. Info: www.comofestival.org

Famiglia canterina

Eventi di musica classica, dal 26 giugno al 5 settembre. Info: www.bellagiofestival.it

“Thula Baba”, concerto vocale della Famiglia Sala, nel giardino del Palazzo Vescovile, 9 luglio, ore 18.30, a “Intorno al Festival”. Ingresso libero. Info: www.comofestival.org

Piano e violino

Pianoforte

Festival di Bellagio e del Lago di Como

Alla rassegna “Riflessi d’arte”, concerto di Michele Rossetti (pianoforte) e Katia Ghighi (violino), 29 giugno, Cineteatro di Menaggio.

Alla rassegna “Riflessi d’arte”, al Cineteatro di Menaggio, concerto di pianoforte di Miriam Rigamonti, 9 luglio, ore 21. Info: Iat, 0344.32924.

Lirica

“Le luci della centrale elettrica” in “Costellazioni”, al Festival Como Città della musica, Arena del Sociale, 10 luglio, ore 21.30. Info: www.comofestival.org

Per il “Festival di Bellagio e del Lago di Como”, concerto del soprano Elena Bakanova, con il pianista Raffaele Mascolo, a Menaggio, Villa Vigori, ore 21.

LUGLIO Concerto di flauto “Scrivo in vento”, concerto di Mattia Petrilli al flauto, nel parco della Fondazione Cometa, Como, 1° luglio, ore 22, a “Intorno al Festival”. Ingresso libero. Info: www.comofestival.org

Emma a Campione Concerto di Emma Marrone, a Campione d’Italia, il 2 luglio, nel Nuovo piazzale Maestri Campionesi, ore 21.30. www.fepgroup.it

Pianoforte all’aperto

Concerto

Balletto “Don Chisciotte” di Léon Minkus, con il The Sofia Ballet Festival, al Festival Como città della musica, Arena del Sociale, 5 luglio, ore 21.30. Info: www.comofestival.org

Favola in musica “Pinocchio”, spettacolo musicale-teatrale dei Sulutumana, 5 luglio, parco di Villa Olmo, a Como, ore 17, a “Intorno al Festival”, ingresso libero. Info: www. comofestival.org

Concerto in villa Il 5 luglio, a Villa Vigoni di Menaggio, ore 17.30, il concerto annuale in memoria di Ignazio Vigoni. Info: Iat, 0344.32924.

“Dante sonata”, con Andrea Chindamo al piano, 2 luglio ore 20, a “Intorno al Festival”, presso il Monumento ai caduti di Como. Ingresso libero. Info: www.comofestival.org

Musica & cabaret

Musica nel bosco

Musica all’alba

“In-boscati - Il cammino dello sguardo”, al parco di Villa Olmo, 3 luglio (ore 19), installazioni nella natura e musica dal vivo, a “Intorno al Festival”, ingresso libero. Info: www.comofestival.org

Estival Jazz L’evento svizzero prevede con-

La “Banda Osiris” in “Le dolenti note”, il 6 luglio. Festival Como città della musica, Arena del Sociale, ore 21.30. Info: www. comofestival.org “Terra Aria”, con Ensemble Sentieri Selvaggi, al parco di Villa del Grumello, 6 luglio, ore 5.30, a “Intorno al Festival”, ingresso libero. Info: www.comofestival.org

Coro femminile “Incroci di voci e di anime”, concerto del Coro femminile Hilde-

Musica elettronica Live electronics con “Marker cross the wall”, 11 luglio, ore 19, al Festival Como città della musica, Arena del Sociale. Info: www.comofestival.org

Balletto “L’uccello di fuoco - Da una nascita all’altra: la Fenice di Igor Stravinskj”, con Mandala Dance Company, al Festival Como città della musica, 12 luglio, ore 21.30, Arena del Sociale, Info: www.comofestival.org.

Centenario di Charlot “La febbre dell’oro”, di Charlie Chaplin, con musica live suonata dall’Ensemble de La Verdi di Milano, al Festival Como città della musica, 13 luglio, ore 21.30. In collaborazione con il Lake Como Film Festival, nel centenario di Charlot. Info: www.comofestival.org

“Stelle e fuochi” a Campione Concerti di Emma (2 luglio), Pino Daniele (14), Elisa (15), recital di Panariello (17), Alessandra Amoroso (20) e Antonella Ruggiero (26), a Campione d’Italia, Nuovo piazzale Maestri Campionesi,


what’s on what’s on

Palma live

ore 20.30. Tutte le info a pagina 89.

Giuliano Palma in concerto, il 6 agosto a Villa Erba, al Festival Città di Cernobbio, ore 21.30. Info: www.festivalcittadicernobbio.eu

Giorgia live Concerto della popstar Giorgia, il 17 luglio a Villa Erba, tappa del “Senza paura Tour 2014”. Info: www.livenation.it

Festival d’organo

Pianoforte e flauto Per la rassegna “Riflessi d’arte”, a Villa Mylius Vigoni di Menaggio, 15 luglio, ore 18, concerto di pianoforte e flauto con Laura Nocchiero e Andjela Bratic. Info: Iat, 0344.32924.

Chitarra Il 16 luglio, al Cineteatro di Menaggio, ore 21, incontro con il chitarrista Sergio Lavia, nella rassegna “Riflessi d’arte”. Info: Iat, 0344.32924.

Note leggendarie “La leggenda di Colapesce” arriva a Villa Vigoni di Menaggio, il 22 luglio, ore 21, con l’ensemble musicale Kàlamos. Info: Iat, 0344.32924.

Tango Per “Riflessi d’arte”, spettacolo di tango al Cineteatro di Menaggio, 23 luglio, ore 21. Info: Iat, 0344.32924.

Arie e Lieder Concerto lirico con arie d’opera italiane e tedesche, a Villa Vigoni di Menaggio, il 25 luglio, ore 21. Info: Iat, 0344.32924.

Festival Città di Cernobbio Musica pop e classica, a Villa Erba, dal 30 luglio all’8 agosto. Apertura con Motel Connection, ore 21.30. Info: www.festivalcittadicernobbio.eu

AGOSTO De Sfroos live Davide Van De Sfroos in concerto il 1° agosto a Villa Erba, al Festival Città di Cernobbio, ore 21.30. Info: www. festivalcittadicernobbio.eu

Matinée d’organo A Griante, nella chiesa anglicana, tutti i mercoledì, ore 11.30. Ingresso: 6 euro.

Il “Barbiere” in villa “Il Barbiere di Siviglia” di Rossini, il 4 agosto a Villa Erba, Festival Città di Cernobbio, ore 21.30. Info: www. festivalcittadicernobbio.eu

Musica sacra “Rassegna organistica internazionale”, a Varenna (Lecco), nella chiesa prepostiturale di San Giorgio. Concerti: 5, 8, 12 agosto ore 21. Ingresso: offerta libera. Free donation.

“Festival Serassi” di organo, a Gottro di Carlazzo, nella chiesa di Santo Stefano. Date: 2, 3, 6, 7, 10, 11 e 13 agosto; concerti con inizio alle ore 21. Info: tel. 0341.815160, info@agimuslombardia.com

Tango Serata di tango, nella rassegna “Riflessi d’arte”, al Cineteatro di Menaggio, 6 agosto, ore 21.

Simona Molinari show L’8 agosto Simona Molinari in concerto, a Villa Erba, al Festival Città di Cernobbio, ore 21.30. Info: www.festivalcittadicernobbio.eu

Concerto a 4 mani Due pianisti in concerto, per pianoforte a 4 mani, nella rassegna “Riflessi d’arte”, il 13 agosto, al Cineteatro di Menaggio, ore 21.

Banda in piazza Concerto della Banda di Loveno, il 16 agosto, piazza Garibaldi, ore 21. Info: Iat, 0344.32924.

Piano e violino Concerto nella rassegna “Riflessi d’arte”, al Cineteatro di Menaggio, ore 21. Info: Iat, 0344.32924.

SETTEMBRE

Matinée d’organo A Griante, nella chiesa anglicana, tutti i mercoledì, ore 11.30. Ingresso: 6 euro.

Recital di piano Pierluigi Camicia al pianoforte, per il Festival di Bellagio e del Lago di Como, 2 settembre a Villa Vigoni, ore 21. Info: Iat, 0344.32924.

Note per violoncello “Bach-Donatoni” al Lake Como Festival, con Jacopo Francini (violoncello), a Villa del Soldo, Alzate Brianza, il 7 settembre ore 21. Info: lakecomofestival.com

Armonica e piano Concerto di pianoforte e armonica a bocca, con Edoardo Bruni e Santo Albertini, per “Riflessi d’arte”, al Cineteatro di Menaggio, 7 settembre, ore 21.

Pianoforte Concerto del pianista Antonio Soria al “Lake Como Festival”, il 10 settembre, a Villa Vigoni, ore 18. Alle 17 possibile visita della villa e del parco (tel. 0344.361232).

Arpa al Museo “Musical Toys”, con Peter Klaus Riemer (flauto) e Floraleda Sacchi (arpa), il 14 settembre, al Museo del Cavallo giocattolo di Grandate. Ore 11: concerto; ore 15: mini concerto per bambini, Lake Como Festival.

Recital in Trio Concerto del Trio Abendlied (violino, pianoforte, violoncello), a Menaggio, Cineteatro, 14 settembre, ore 21. Info: Iat, 0344.32924.

Duo al Carducci

Libri e gusto a Parolario L’edizione 2014 del festival letterario “Parolario” si terrà dal 29 agosto al 6 settembre, a Como, Villa Gallia. “Il gusto ritrovato. Nutrire il corpo, coltivare l’anima”. Info: www.parolario.it; info@parolario.it

“Un’intima amicizia”, con Claudio Mansutti (clarinetto) e Federica Repini (piano), il 21 settembre, ore 11, Salone Musa del Carducci, a Como; con aperitivo. Lake Como Festival.

Lady Arpa “La dame de la harpe: Annie Challan” (arpa), il 28 settembre, ore 11, Pinacoteca civica di Como, al Lake Como Festival. La Provincia

9



WHAT’S ON

E Como dà ritmoVERDE all’estate IL LATO

DEL RELAX

Con 400 artisti in scena apre il Festival Como città della musica il 26 giugno al Teatro Sociale

S

i intitola “Incrocio di voci” la settima edizione del Festival Como città della musica, promosso dal Teatro Sociale di Como, che si svolge dal 26 giugno al 13 luglio nell’Arena del medesimo teatro, al Parco di Villa Olmo e in altri luoghi urbani. Evento d’apertura (repliche 28 e 29 giugno) sarà “Cavalleria rusticana” di Pietro Mascagni, allestimento nell’ambito di “200.com. Un progetto per la città”, che lo scorso anno con i “Carmina Burana” di Orff - si era aggiudicato un prestigioso riconoscimento agli International Opera Awards: sul palco, guidate dalla regista Serena Sinigaglia, ci saranno 400 persone (coro, coro di voci bianche, musicisti e figuranti). Dirigerà l’Orchestra 1813 e l’Orchestra Vivaldi il maestro Josè Luis Gomez-Rios. Spazio alla danza con il “Don Chisciotte” di Léon Minkus, interpretato dal The Sofia Fe-

stival Ballet (5 luglio) e “L’uccello di fuoco” (12 luglio), su musiche di Igor Stravinsky, con i danzatori della Mandala Dance Company e musiche originali, dal vivo, di Luca Longobardi. Per il pubblico più giovane, l’arena ospita “Le luci della centrale elettrica” in “Costellazioni” (10 luglio) e la serata live electronics “Marker Cross the wall”, in collaborazione con Marker (11 luglio). Tra musica, cabaret e ironia lo show della Banda Osiris, in “Le dolenti note” (6 luglio). La proiezione di “La febbre dell’oro”, capolavoro di Charlie Chaplin, con esecuzione musicale in contemporanea de La Verdi di Milano, chiuderà la rassegna (13 luglio), in collaborazione con il Lake Como Film Festival, II edizione. Dal 27 giugno si svolgerà anche il parallelo “Intorno al Festival” - cartellone tutto a ingresso libero con un concerto per ottetto di corni, sulla cima del Baradello, dedicato

a Robin Hood e Braveheart. Negli appuntamenti strumentali e vocali, fino al 9 luglio, anche “Pinocchio” di e con i Sulutumana (e merenda nel bosco). L’elenco nelle pagine di “What’s on” di questa rivista (Anna Piazzi)

Highlights on Como, the town of top entertainment. “Cavalleria rusticana”, the Opera masterpiece of Pietro Mascagni, directed by Serena Sinigaglia, with a choir of 400 elements, music by Orchestra 1813, will open the Festival Como Città della Musica (“Intreccio di voci” - “Voices’ interwine”). It offers a wide range of events - music, concerts, ballets, a movie during the summertime, in Como town and other locations. Sponsored by Teatro Sociale, it also highlights many free entrance events from June 27th to July 9th (see the previous pages of What’s On section).

INTRECCI DI SUONI & VOCI

3.

2.

Foto di Carlo Pozzoni, archivio.

come DOVE

quando

1.

1. L’EVENTO DI APERTURA Dopo il successo dei “Carmina Burana” nel 2013, torna la lirica corale, con “Cavalleria Rusticana”, il 26 giugno (repliche 28 e 29), all’Arena del Teatro Sociale. 2. BALLETTO “Don Chisciotte” di Minkus, con i danzatori di The Sofia Festival Ballet il 5 luglio. 3. PROGETTO D’AUTORE Vasco Brondi di “Le luci della centrale elettrica”, in “Costellazioni” (10 luglio). 4. INTRECCIO DI VOCI Così si intitola il Festival, edizione 2014. INFO Tel. 031.270170. Infoline: 327.3117975; info@comofestival.org www.comofestival.org

DOVE “Festival Como Città della Musica-Incrocio di voci”, dal 26 giugno al 13 luglio. Dal 27 giugno al 9 luglio “Intorno al Festival”. ORARI Gli spettacoli del Festival avranno inizio alle ore 21.30, ove altrimenti specificato. A partire dalle ore 19, in

Arena possibilità di happy hour per i possessori del biglietto della serata. “Intorno al Festival”: vari orari, vedi pagine precedenti. BIGLIETTI Sono acquistabili alla biglietteria del Teatro Sociale di Como, piazza Verdi: dal martedì al venerdì, ore 13-18, sabato: ore 10-13, nei giorni

4.

dello spettacolo: dalle ore 16. Sono a ingresso libero tutti gli eventi di “Intorno al Festival”. BIGLIETTERIA ONLINE Al sito: www.comofestival.org, consente l’acquisto dei singoli biglietti, tramite pagamento con carta di credito e ritiro la sera dello spettacolo, sul luogo dell’evento. La Provincia 11



WHAT’S ON

Pucci, marcheseVERDE dei colori ILil LATO

DEL RELAX

Il Museo Studio del Tessuto ricostruisce i rapporti dello stilista con le aziende tessili di Como

È In mostra immagini, disegni, capi di abbigliamento provenienti, oltre che dal MuSt, dall’archivio della Fondazione Emilio Pucci di Firenze. Sotto: abito “Minareto”, in crêpe de Chine.

un Pucci per molti versi inedito quello consegnato dalla mostra “Emilio Pucci e Como, 1950-1980”, a cura di Margherita Rosina e Francina Chiara, al Museo Studio del Tessuto di Como della Fondazione Antonio Ratti. I rapporti del marchese-stilista con la città sono caratterizzati, negli esordi, da disegni ispirati dai paesaggi italiani e dal folklore locale, da Capri alle località sciistiche delle Alpi, dal Palio di Siena alle tradizioni siciliane. L’esposizione valorizza i risultati degli studi svolti sui libri campionario della Ravasi di Como, la prima industria tessile comasca a collaborare con Pucci dagli inizi degli anni Cinquanta fino alla metà dei Sessanta. Accanto ai campionari tessili e ai disegni di Pucci, vengono esposti accessori e capi di abbigliamento, a documentare il processo di lavorazione. Oltre che dall’archivio della Fondazione Emilio Pucci di Firenze e dal MuST di Como, i materiali giungono

dalle collezioni del Museo didattico della Seta di Como e da collezioni private. All’ingresso sono esposte quattro opere di Flavio Favelli del 2009, ispirate da alcuni foulard di Pucci.

“Emilio Pucci e Como, 1950-1980” at the Museo Studio del Tessuto, FAR, in Villa Sucota. The exhibition – curated by Margherita Rosina and Francina Chiara – is on display until autumn. It analyses the working relationship between Pucci and the textile industries of the Como area, a collaboration that began in the 1950s and continued throughout the following decades. Through its sections, the exhibition documents the beginning and the success of Pucci’s creations from the early drawings inspired by the Italian countryside and folklore. At the entrance of the exhibition four artworks by Flavio Favelli, dated 2009, establish a small foray in the field of contemporary art.

come DOVE

FANTASIE AL POTERE

quando

DOVE “Emilio Pucci e Como, 19501980”, fino al 31 ottobre. Al Museo Studio del Tessuto, Fondazione Antonio Ratti, Villa Sucota, via per Cernobbio, 19, Como. Ingresso libero. ORARI Lun-ven: 10-13 e 14.30-17.30. Sab-dom: 11-18. INFO www.fondazioneratti.org. Tel: 031-3384976. Free entrance.

FOLKLORE Foulard in twill di seta di Ravasi, per Emilio Pucci, stampato con disegno Capri, 1952.

SIXTIES STYLE Disegno di Ravasi per Emilio Pucci, su libro campionario con carta prova e pagina di “Novità” (1962).

MARI DEL SUD Campioni di twill di seta Ravasi, su disegno di Emilio Pucci, a tema caraibico (1954-55).

La Provincia 13


L’INCANTO DEL LAGO Solo in pochi luoghi così unici natura e cultura vivono in un perfetto equilibrio, grazie alla reciproca osmosi di Fabio Minazzi*

S

crivendo, nel 1844, le sue straordinarie “Notizie naturali e civili su la Lombardia”, un autore e pensatore come Carlo Cattaneo, suggeriva di saper sempre leggere il paesaggio naturale come «un immenso deposito di fatiche». Che cosa voleva dire Cattaneo con questo suo singolare suggerimento critico? Voleva abituarci a saper leggere il territorio in cui viviamo e anche quello che abbiamo occasione di guardare. In particolare non si può dimenticare come Cattaneo in questo stesso saggio

14 La Provincia

confessi come, a suo avviso, proprio la zona dei laghi lombardi si configuri come uno dei territori più belli, affascinanti ed emozionanti. Ma perché lo spazio della natura dei laghi lombardi sarebbe così affasciante? Proprio perché in questo paesaggio si può registrare una sorta di perfetta fusione tra “natura” e “cultura”, tra la componente naturale e quella artificiale che scaturisce dal lavoro umano. L’«immenso deposito di fatiche» di cui parla Cattaneo rinvia, infatti, alla capacità di

saper scorger nel paesaggio naturale che suscita tutta la nostra emozione e meraviglia, la presenza - stratificata - del lavoro di un numero incredibile di generazioni le quali, nel corso della loro vita e del proprio lavoro - hanno appunto contribuito a modificare, giorno dopo giorno, anno dopo anno, lustro dopo lustro, decennio dopo decennio, secolo dopo secolo, un determinato ambiente naturale. La stratificazione plurisecolare di tutto questo immenso lavoro ha così trasformato il paesaggio naturale in un paesaggio


L’ingresso di Villa Carlotta, a Tremezzo, gioiello del lago in cui è impossibile separare la natura dalla cultura (foto di Carlo Pozzoni, archivio)

A lake with a view The traditional divide between nature & culture does not belong to Lake Como. As professor Fabio Minazzi, theoretical philosopher of Insubria University underlines in his article, what makes so enchanting the lake’s shores is the perfect melting of a luxurious environment and an art heritage that gushes forth centuries of civilization. A blurring boarders question arises at this point of the paper: are historical gardens of the villas in Tremezzina or in Bellagio natural masterpieces or beautiful, green artcrafts? It is a fact that the ability of transforming the environment enables the human being to survive. Then, the question is whether nature & culture could ever function separately. What professor Minazzi suggests, putting into brackets the theoretical debate, is a peculiar view of the beauty of the lake: the one of Dante Alighieri who used the old italian term “guatare” or the one taught by Carlo Cattaneo, a liberal thinker of XIX century from Lombardy. It entails the ability of grasping the intimate fusion between plants, waters, flowers and the artificial crafts. Contemplation is definitely the answer. (V. Fis.)

artificiale, all’interno del quale si è infine realizzata una sorta di intima fusione tra il momento “naturale” e quello “artificiale”. Fusione così mirabile che al nostro occhio contemporaneo quasi sfugge il confine tra questi due orizzonti, al punto che non riusciamo più a distinguere, guardando uno di questi mirabili paesaggi, ciò che è dovuto alla natura in quanto tale e ciò che è invece dovuto all’intervento dell’uomo, mediato dal suo lavoro e dalla sua intelligenza. Il che però risulta essere del tutto congruente

con la nostra stessa natura umana: se infatti l’animale per sopravvivere si adatta sempre all’ambiente in cui sin trova, al contrario l’uomo per sopravvivere ha sempre trasformato l’ambiente. Meglio ancora: è proprio questa trasformazione dell’ambiente che ha infine tratto l’uomo dalla barbarie, consentendogli, nel corso dei millenni e dei secoli, di differenziarsi, progressivamente, dal mondo animale, creando un suo ambiente “artificiale” che, spesso, ha finito per fondersi, in modo

mirabile, con lo stesso paesaggio del suo mondo. Come appunto si può ben scorgere “guatando” (per dirla con Dante) le coste dei nostri laghi lombardi. Ma per “guatare” queste coste occorre, appunto, “saper vedere” e cogliere quell’intima fusione tra naturale ed artificiale che è segno peculiare della presenza antropica sul territorio. * Filosofo e studioso del paesaggio, professore ordinario all’Università dell’Insubria La Provincia 15


La facciata neoclassica di Villa Olmo, progettata attorno al 1780 dall’architetto Simone Cantoni. Il giardino, con aiuole simmetriche e fontana, è detto “all’italiana” (Foto di Carlo Pozzoni, archivio).

LA DOPPIA VITA Dotato di giardino all’italiana e parco all’inglese, il palazzo 16 La Provincia


di Emilio Trabella*

L

a fama e la fortuna del Lario nascono dalla sua felice e movimentata configurazione orografica. Sulle sponde lariane l’uomo ha costruito, in una sequenza quasi ininterrotta, dimore monumentali ambientate in stupendi parchi e giardini, resi singolari dalla stessa configurazione del bacino. L’area che circonda Villa Olmo - dimora costruita da Simone Cantoni, alla fine del 1700 - offre un esempio di quel compromesso tra stile italiano ed inglese. Il giardino che la separa dal lago è tipicamente formale: grandi aiuole simmetriche e, al centro, una vasca che racchiude un bronzo raffigurante un mostro marino in lotta con tre putti. Il parco sul retro, voluto dal marchese Raimondi negli anni Trenta dell’Ottocento, è invece romantico, per l’irregolarità del terreno e della vegetazione, per i larghi viali che lo percorrono, per la presenza del tempietto neoclassico e di numerose conifere e latifoglie esotiche, tra cui lo splendido Cedrus libanotica. Il cedro del Libano è l’unico esistente nel parco. Si trova proprio dietro la Villa in, in corrispondenza del suo corpo centrale. È alto 22,5 m, ha una circonferenza di 7,5 m e la massima larghezza di chioma raggiunge circa i 30 m. Il genere Cedrus appartiene alla grande divisione delle Gimnospermae, all’ordine delle Coniferae e alla famiglia delle Pinaceae. Le Pinaceae comprendono la maggior parte delle piante con foglie ad aghi, quali: l’abete, il pino, il larice e il cedro. Per distinguere quest’ultimo dalle altre Pinaceae, basterà dire che l’abete presenta aghi solitari piantati a pettine sul rametto, il pino da due a sei aghi riuniti in fascetti, il larice e il cedro portano aghi a ciuffetti (da 20 a 40 aghi a ciuffetto). Ma, mentre il larice perde gli aghi ogni anno e produce pigne pendule, il cedro è sempreverde e presenta pigne erette. Per quanto riguarda il cedro di Villa Olmo, alcuni anni fa il tronco principale fu avvolto per tutta la sua circonferenza da un anello in acciaio. Da questo anello si dipartono tuttora 5 tiranti che raggiungono e sostengono le 5 branche primarie. Tali cavi evitano che il peso di questi grossi rami possa causare spaccature con la conseguenza di gravi danni estetici e soprattutto fisiologici alla pianta. * Paesaggista e presidente dell’Ortofloricola Comense

DI VILLA OLMO è una cerniera tra la Como neoclassica e razionalista La Provincia 17


Particolare della facciata della villa, illuminata per uno spettacolo. Fu il marchese Innocenzo Odescalchi, parente e omonimo del Papa Innocenzo XI, a commissionare la villa all’architetto ticinese Simone Cantoni, come residenza dei mesi estivi. Venne chiamata Villa Olmo perché il suo giardino ospitava un olmo centenario, oggi non più esistente. L’edificio patrizio fu restaurato dal marchese Raimondi, il successivo proprietario, con lavori che ebbero inizio nel 1782. Tra gli ospiti illustri anche Napoleone, nel 1797 e, nel 1808, Ugo Foscolo. I Visconti di Modrone furono gli ultimi proprietari. (Foto di Carlo Pozzoni, archivio)

The Villa and Rationalism A balanced integration

Villa Olmo is a neoclassical building projected by architect Simone Cantoni (XVIII century), property of Como Council House. The monumental elm tree (“olmo” in Italian) which gave the name to the palace no longer exists, however, the Villa Olmo’s gardens are a peculiar attraction because of their double faced aspect. As Emilio Trabella notes, the front of Villa Olmo offers an Italian style garden, the back provides an English garden full of secular trees and longtrunked plants. Among the most important of Villa Olmo’s guests were Napoleon and Garibaldi. Inside it is full of frescoes and decorated with statues and the precious eighteenth century small theatre is particularly worthy of note. Walking along the lake can be seen the Como Aero Club, from where the famous hydroplanes fly: a turning point to the Rationalist area. Professor and architect Alberto Novati underlines the continuity between the new style of Giuseppe Terragni and colleagues and the neoclassical mood of the lake front. (Anna Piazzi)

18 La Provincia

Il maestoso cedro del Libano, sul retro della villa: per accrescerne la stabilità sono stati posizionati 5 tiranti, collegati a un anello in acciaio. A destra: le siepi simmetriche in bosso, caratteristiche del giardino all’italiana.


Da Villa Olmo a Villa Geno lo sviluppo della città nuova di Alberto Novati* L’antico fronte lago portuale comasco, correlato alla direttrice Maloja-Coira-Reno, fu dismesso dopo il completamento della ferrovia del Gottardo. Sul nuovo water front, da Villa Olmo a Villa Geno, e sul conoide del Cosia si costruiranno tutte le nuove funzioni pubbliche della città industriale: le stazioni, gli alberghi, le passeggiate, l’Esposizione Voltiana del 1899, i bagni pubblici, le tranvie, lo stadio, i monumenti e le attrezzature del tempo libero. Completa questa dotazione funzionale il progetto di Terragni per la zattera posta a fianco di Villa Olmo, a far da contrappunto al promontorio di Villa Geno. Tutte le nuove funzioni saranno costruite in continuità con quel sistema puntiforme delle ville neoclassiche, disegnato per giustapposizione di figure architettoniche isolate. Straordinaria invenzione architettonica capace, in un sol colpo, di comporre funzione, sponda, lago e figura architettonica, indissolubilmente intrecciati in un unico destino. Serve rimarcare la profonda differenza di questo comporre da quello regolato dal registro insediativo del castrum. Fu una operazione ardua e complessa gestita dal Piano Catelli-Giussani del ‘19 e dal Prg del ‘37, filiazione di quello razionalista CM8, frutto del “blocco sociale industriale” che permise la realizzazione del fronte lago pubblico che ancora abitiamo.Addentriamoci in alcuni progetti. Terragni nel 1930/31 progetta l’ Aeroclub Ghislanzoni reinterpretando la figura matrice della basilica. Gianni Mantero costruisce la Canottieri Lario, nel 1930-31, e il complesso polifunzionale della Organizzazione Nazionale Balilla. Dello stadio e delle tribune, realizzate dal 1925 dal Greppi, mantenne la disposizione a corte, aperta verso il lago, come Villa Olmo. Tra la Canottieri e il Circolo della Vela progettò una torre all’olandese, non costruita. Il Monumento ai Caduti di Terragni, del ‘31, rielabora il tema della crociera e del teatro a pianta centrale. Infine, nello spazio non prospettico della cittadella del Razionalismo, il ruolo svolto dalle colonne giganti del Novocomum e dal rocchio in ferro-vetro della Casa del Balilla è paragonabile, a quello del Club Rusakov di Mel’nikov, a Mosca. Sarà così che nel nuovo paesaggio urbano del ‘900, prodotto dal Razionalismo Comasco, coesisteranno, in silenzio, le antiche e le nuove figure del linguaggio architettonico. * Architetto, docente al Politecnico del corso di Composizione architettonica La Provincia 19



WHAT’S ON A VILLA OLMO

In mostra i “Ritratti di città”

La visione urbana dal ’900 ad oggi, nelle opere di Balla, Boccioni, De Chirico, Guttuso, Depero

S

i intitola “Ritratti di città. Urban sceneries - Da Boccioni a De Chirico, da Sironi a Merz a oggi”, la grande mostra di pittura in corso dal 28 giugno al 16 novembre a Villa Olmo di Como, a cura del critico Flaminio Gualdoni, promossa dal Comune di Como, assessorato alla cultura. Secondo capitolo di un progetto triennale, iniziato lo scorso anno con “La città nuova. Oltre Sant’Elia”, in cui il focus era rivolto soprattutto all’architettura, l’appuntamento 2014 fa della pittura la vera protagonista dell’esposizione. Nelle sale si potranno ammirare le visioni urbane dei pittori futuristi Boccioni, Balla, Depero, la Metafisica di De Chirico e le architetture di Sironi e Mafai. Il percorso urbano del secondo dopoguerra è affidato a Guttuso, per proseguire con i protagonisti delle avanguardie, da Cavaliere e Merz a Schifano, da Tadini ad Adami e Rotella. Anche la fotografia di Ghirri, Basilico, Berengo Gardin e Galimberti scatta ritratti di città sempre più contemporanei, in un percorso che conduce all’oggi. In parallelo, si svolge alla Pinacoteca Civica un omaggio ad

Aldo Galli (1906-1981), uno degli astrattisti storici comaschi, che nella sua opera ha sviluppato a lungo e con varie declinazioni il tema della città. Il titolo della mostra, che verrà proposta fino al 28 settembre è “Aldo Galli: luci e astrazioni urbane”. “Portraits of town. Urban sceneries” is the title of the art exhibition that will be held in Villa Olmo, second step of a triennal project towards Milan Universal Exposition 2015. Promoted by Como Municipality and cured by Flaminio Gualdoni, it is aimed at sketching a profile of the urban development in Italy during the XX century, through the masterpieces of artists like Boccioni, Balla, De Chirico, Depero, Sironi, Guttuso and others. The exhibition moves from the futurist utopias to the crisis of urban scenaries, photographed by Ghirri or Basilico. The Municipal Picture Gallery will host a parallel tribute to Aldo Galli (19061981), a leading abstractist painter from Como, whose urban insights still remain valuable and remarkable.

SCENARI DEL NOVECENTO

2.

1.

come DOVE

quando

3.

1. G. De Chirico, “Piazza d’Italia”, 1962, cm 40x50. 2. Febbre urbana In mostra a Como si potrà ammirare il celebre quadro “Incuneandosi nell’abitato”, del pittore futurista Tullio Crali, 1938. 3. Oltre la metropoli Nei “Tetti a Roma” di Renato Guttuso (1941), si coglie il profilo più familiare della Città Eterna.

DOVE “Ritratti di città. Urban sceneries - Da Boccioni a De Chirico, da Sironi a Merz a oggi”, dal 28 giugno al 16 novembre (27 giugno inaugurazione), a Villa Olmo, via Cantoni 1. In contemporanea: “Aldo Galli. Luci e astrazioni di città”, in Pinacoteca Civica.

ORARI Villa Olmo: gio., ven., sab.: ore 1022.00; mar., mer., gio. fino al 31/8: ore 15-22; mar., mer., gio. dal 2/9: ore 10-20. Pinacoteca: mar.-sab.: 9.3012.30; 14-17; merc.: 9.30-17; dom.: 10-13; lun. chiuso.

BIGLIETTI Intero: 10 euro; ridotto: 8 euro; scuole: 5 euro. INFO Organizzazione: Sae Comunicazione Integrata, via Cagnola 3, Milano (02.3311003), press@ritrattidicitta.com musei.civici@comune.como.it La Provincia 21



Sul lago, insieme a Clooney Per l’attore relax a Laglio, aperitivo a Cernobbio, cena a Como Ecco i luoghi del cuore che vuole condividere con la fidanzata Amal di Serena Brivio*

A

genda Clooney: come sono cambiate in dieci anni le vacanze comasche del divo! L’accerchiamento di fan e fotografi, che sostano giorno e notte nel porticciolo di Laglio, obbligano la star a trascorrere molto più tempo di quel che vorrebbe a Villa Oleandra, in compagnia dei genitori e degli amici d’infanzia invitati a turno nel buen retiro lariano. Quest’estate sarà quindi improbabile vedere George, fresco fidanzato dell’avvocatessa anglolibanese Amal Alamuddin, tuffarsi nelle acque al largo del promontorio di Bellagio, un angolo selvaggio dove in epoca romana sorgeva una villa forse appartenuta a Plinio il Giovane, cui egli diede nome “Tragoedia”. Da qualche stagione l’affascinante attore preferisce rilassarsi nella sua piscina, protetta da alberi secolari

George Clooney, 53 anni, trascorre le vacanze estive a Villa Oleandra di Laglio, acquistata nel 2002. A destra: Amal Alamuddin, 36 anni, è promessa sposa di George.

La Provincia 23


Quando Hollywood si trasferì sul lago George Clooney e Vincent Cassel a Villa Erba, in una famosa scena di “Ocean’s Twelve”, il film di Stephen Soderbergh che fu in gran parte girato sul lago, tra Cernobbio, Laglio, l’Alto Lago e il ramo di Lecco. Nel cast, oltre a Vincent Cassel anche alcuni grandi amici di Clooney, quali Brad Pitt, Julia Roberts, Matt Damon e Catherine Zeta-Jones.

In Villa Oleandra and Villa Erba in Cernobbio ten years ago were shot scenes of “Ocean’s Twelve”, the action movie directed by Stephen Soderbergh. It was a sparkling summer for the Lake Como turism, with an impressive number of Hollywood stars (Brad Pitt, Julia Roberts, Matt Damon, Catherine Zeta-Jones, Casey Affleck and Vincent Cassel).

e quinte vegetali. Solo quando arrivano ospiti importanti, Clooney prende il motoscafo e si improvvisa guida per illustrare le bellezze del paesaggio. Se non è seguito dai paparazzi, si concede un pic nic in barca nel centro lago. Altrimenti ormeggia al ristorante Le Darsene di Loppia, caratteristico locale affacciato direttamente sull’omonimo porticciolo, a pochi minuti dagli splendidi giardini di Villa Melzi d’Eril. Le escursioni in moto hanno invece una meta fissa: il monte Bisbino poco frequentato nei giorni feriali. George ci va anche in bici affrontando i ripidi tornanti fino a raggiungere la vetta dove visita il santuario della Beata Vergine e fa una breve sosta nel ristoro alpino. Uscite mondane? Certo, a tarda sera e prenotando all’ultimo momento uno dei ristoranti preferiti. A Como il Navedano, ambiente riservato immerso nell’oasi verde del Cosia, dove pranza all’ombra di un platano secolare. Spesso è stato immortalato anche nell’esclusiva veranda dell’Harry’s Bar sulla Riva di Cernobbio, raggiungibile via lago. Con De Niro, altra leggenda di Hollywood stregata da Lario, si incontra a Villa d’Este. A tutela della privacy, il personale del Grand Hotel riserva un tavolo d’angolo all’interno o nella terrazza pied dans l’eau. Ci sono quindi meno speranze di incrociare l’icona sexy rispetto al passato, a meno di essere soci dell’albergo cinque stelle o del Golf Club di Menaggio dove George almeno un paio di volte la settimana gioca a golf. Nella sua agenda figura però un appuntamento popolare imperdibile: la sagra di San Giovanni sull’Isola Comacina. La festa è preceduta dai tradizionali fuochi artificiali, spettacolo che Clooney non si perde mai. Le irriducibili fan possono quindi armarsi di remi per rubare uno scatto tra la marea di lumaghitt che “incendiano” il lago. * Giornalista di moda e consulente di “Tess”, il magazine di moda de La Provincia

Con l’amico Brad Pitt a Villa Oleandra di Laglio in una scena di “Ocean’s Twelve”.

24 La Provincia

Desperately seeking George... When Academy Award winner actor-director George Clooney bought Villa Oleandra in Laglio, in 2002, he couldn’t expect that Lake Como would have changed his «life in a very pleasant and unexpected way». He also said that in Laglio he «realized how beautiful life was in Italy and how it really helped calm me and not feel so pressured». That’s why local population is warmly protective of their beloved George against “paparazzi” who always take pictures of him and his guests. However, fans and tourists’ pressure is so extreme (Clooney sight-seeing tours on the boat are also offered) that Us actor is sometimes reported to sell his villa. Honorary citizen of Laglio, George usually spends the months of July and August in his magnificent villa. When he’s not frolicking on his boat with Hollywood’s friends (Brad Pitt, Matt Damon, Emily Blunt just to quote some of them...), Clooney’s favourite hang-out is the Harry’s Bar in Cernobbio and the Navedano Restaurant in Como. He also plays golf at Menaggio and is fascinated by the Isola Comacina’s fireworks at the end of June.


«La migliore scelta fatta nella mia vita»

Sopra: Villa Oleandra, a Laglio, acquistata da Clooney nel 2002 dalla famiglia Heinz. L’attore in vacanza, in moto e in barca sul lago. (Foto di Carlo Pozzoni, archivio)

di George Clooney* Semplicemente (Laglio, ndr) è stata la scelta migliore che ho fatto nella vita, è un posto unico in cui cerco di “scappare” ogni volta che posso. Ho un grosso legame con Como, non so spiegarlo bene ma so solo che ogni qualvolta atterro in Italia e vado nella mia villa mi sento un altro, sono felice, anche senza motivo (...) Credo sia impossibile non amare posti così belli e soprattutto questo splendido lago se hai la fortuna di abitarci. Così sostengo il movimento che chiede che venga ripulito. Forse non è facile, ma è necessario, dobbiamo prenderci cura di lui, non solo “godercelo”.

(* Da un’intervista a La Provincia dell’attore, rilasciata a Cannes, nel 2008) La Provincia 25



Terra & acqua da cinema Dal 21 giugno al 26 luglio torna il Lake Como Film Festival e consacra il paesaggio lariano come set di film e documentari Eventi, conferenze e tre proiezioni dedicate a George Clooney di Bernardino Marinoni*

I

l battesimo - “Terra & acqua” - è stato quello di Davide Van de Sfroos e il Lake Como Film Festival, seconda edizione, conferma il paesaggio come segmento cinematografico che sul Lario trova la sua cornice. Lo ha attestato “Quel giorno sul lago di Como”, il documentario di Paolo Lipari: «paesaggi belli sempre» è il migliore, e più veritiero, dei complimenti. Il lago potrebbe essere sempre la scena di un film, sostiene legittimamente il regista. È comasco, si dirà. Ma anche secondo Guido Cerasuolo, produttore esecutivo, collegamento logistico-organizzativo in Italia di produzioni internazionali, da “Guerre stellari” ai più recenti film della serie 007, «il lago di Como non ha bisogno di ulteriori dimostrazioni delle proprie potenzialità» (che poi da noi si trascurino o addirittura ignorino «le riper-

Davide Van De Sfroos: il suo documentario “Terra & acqua” ha inaugurato la prima edizione del Festival, lo scorso anno, portando fortuna alla rassegna culturale comasca (Foto di Carlo Pozzoni, archivio La Provincia)

La Provincia 27


cussioni positive non soltanto in termini turistici, ma anche di commercializzazione dei prodotti di un territorio quando è baciato dal cinema» è un discorso che travalica il tema). Il paesaggio lariano infatti è di quelli che gli emissari dei fratelli Lumière inclusero nel baedeker dei primordi del cinema, parte del tentativo di inquadrare con la cinepresa le meraviglie del mondo, ma nel novero delle riprese dal vero di quella lontana stagione “Il lago di Como”, 163 metri di pellicola, produzione della torinese Itala Film, anno 1908 deve avere contribuito a segnare il “panorama” alla stregua di un genere cinematografico antelettera. In quello stesso anno, mese di agosto, i repertori registrano la distribuzione in Francia di un “Lago di Como pittoresco”: il film è prodotto sotto le insegne Comerio & C.di Milano e se si fa a gara per mostrare le bellezze lacustri sappiamo bene quali ne sono le ragioni. Industria e storia del cinema - panorama e ville fanno del lago di Como un eccellente luogo di produzione - ne hanno tratto profitto, restituendo talvolta i film come contenitori di memoria delle loro stesse ambientazioni. Il caso esemplare è quello di “Piccolo mondo antico”, il flm di Mario Soldati: è lì da vedere, sulla falsariga del paesaggio, tra Lario e Ceresio, fissato una volta per sempre, come se fosse stato fabbricato per il cinema, così come era avvenuto per i turisti. Il cinema come ricognitore del paesaggio del lago ne deposita precisi riferimenti, come il ponte della Civera, in territorio di Nesso, nel film dell’esordiente Alfred Hitchcock, “The pleasure garden” (da un racconto di Oliver Sandys, ndr), ca-

28 La Provincia

pofila dei viaggi di nozze che il cinema ha rappresentato, o comunque evocato, sul lago di Como. E c’è da documentare, oltre a ciò che sta attorno, quello che c’è sotto la superficie liquida: Donatella Cervi, regista, e Lorenzo Venturini, cineoperatore sub, ne sono rimasti incantati riprendendo il relitto di un comballo affondato dalle parti di Tramezzo. Sul fondale, la tipica imbarcazione lariana appare come se fosse intatta: «Sono commentano - i veri misteri del lago». * Critico cinematografico It was a brilliant insight of the brothers Lumière that gave rise to the movie appeal of Lake Como. Since 1908, the magnificent scenario of the lake has inspired italian & international directors. They have been captured by waters, green landscape and villas all around its shores. Based on a novel by Oliver Sandys, the directorial debut of Alfred Hitchcock was located on the lake, in Villa d’Este (Cernobbio) and in the territory of Nesso: a romantic movie, “The pleasure garden” (1925) launched Como as the perfect honeymoon location in Italy. It probably fascinated also George Lucas who set Anakin Skywalker and Padmé’s secret marriage in the Villa Balbianello in Tremezzina. A totally different perspective of Como Lake, more intimate and genuine, is provided by Davide Van De Sfroos, a local popstar, in “Terra & acqua”. The movie in 2013 opened the Lake Como Film Festival. In any case, the magic of the place entails a never-ending inspiration for cinema, from movies to documentaries, among which has to be quoted the remarkable one by Donatella Cervi and Lorendo Venturini, in the deepest waters of the lake.


La Casa del fascio o Palazzo Terragni, a Como, fotografata da Carlo Pozzoni (archivio La Provincia), sulla cui facciata si terranno due proiezioni del Lake Como Film Festival, intitolato “Colori dal mondo”.

Torna il Lake Como Film Festival Salutato da una straordinaria partecipazione di pubblico lo scorso anno, nell’edizione dell’esordio, torna Lake Como Film Festival, dal 21 giugno al 26 luglio, tra la città e varie località del territorio, confermandosi vetrina culturale dell’estate lariana. Intitolato “Colori dal mondo”, prevede varie sezioni: cinema itinerante sulle sponde del lago, 10 proiezioni all’Arena del Teatro Sociale, 7 documentari al Cine Teatro Lucernetta di Como, tre film di e con George Clooney (“George, dove sei?”), la mostra sul fotografo di scena intelvese Angelo Novi, al Broletto, 2 proiezioni su architetture cittadine, 3 in periferia (“Periferiche”), il concorso “Filmlakers”, per 7 comuni lariani, 7 troupe e 7 “corti” a concorso, incontri al Museo Civico di Como, accompagnamento musicale alle proiezioni dedicato al rapporto cinema e musica. La kermesse è ideata dall’Associazione di promozione sociale Lago di Como Festival, con il sostegno di Regione, Comune, Provincia e Camera di Commercio di Como. Info: www.lakecomofilmfestival.com (Anna Piazzi)

The successful Lake Como Film Festival returns. Entirely dedicated to landscape & cinema, with a focus to George Clooney, the second edition - “Colours from the world” - set for June 21-July 26, will be held in different places of the town and the territory, through the most celebrated locations of the lake. The event also promotes a competition, open to young authors, in order to make 7 short fiction films of seven different genres set in seven different towns in the province of Como. The Festival’s program not only provides outdoor films screenings, but also documentaries and an exhibition dedicated to the movie photographer Angelo Novi. Info: www.lakecomofilmfestival.com

Le immagini di alcuni film che verranno proiettati al Lake Como Film Festival: “Grand Hotel” di Edmond Goulding; “Confessioni di una mente pericolosa” di George Clooney; “Fratello dove sei?” di Joel Coen; “Grido di pietra” di Werner Herzog; “The fall” di Tarsem; “Mud” di Jeff Nichols; “Home” di Yan Arthus-Bertrand e “The lunchbox” di Ritesh Batra.

La Provincia 29



Tatiana Rykoun, 45 anni, russa, già docente all’Università dell’Insubria vive a Como. Dirige la rivista “Ozero Komo” (Lago di Como, in russo). Foto di Art of Nabil.

P

iovono euro sul lago di Como e, questa manna, ha un unico denominatore comune: i russi. Il lago piace perché qui la vita è slow, tutto è magico ed elegante. Innamorati del lago, si lasciano affascinare dai colori e dal panorama, adorano lo shopping ultra chic e il buon cibo. Ma questa non è una regola, tanto che molti prediligono la movida e il divertimento e optano per altri specchi d’acqua come il Garda. Il Benaco infatti è un’altra meta che conquista i turisti moscoviti. In questi anni i turisti russi sul Lario sono cresciuti e per loro il Lario è magia, tranquillità, stacco dalla routine e dagli eccessi, anche se il turista che decide di trasferirsi in questo territorio è un tipo colto, ben educato, che ama l’eleganza. La mia generazione è cresciuta in piccoli appartamenti, di pochi metri quadrati, i condomini erano grigi, senza fantasia, tipo

Dalla Russia con amore «Per il turista russo, colto ed elegante, qui la tranquillità è magica Caduta la cortina di ferro, è iniziata la corsa all’Eden del Lario» Una villa a Como non ha prezzo: è questo il nuovo sogno russo di Tatiana Rykoun* La Provincia 31


case popolari. I miei coetanei non sapevamo minimamente come si vivesse all’estero. Ad un certo punto “la cortina di ferro” si è abbassata e sono trapelate le mode: i jeans, le scarpe in camoscio, i mobili all’occidentale, tra queste cose c’era anche la carta da parati a tutta parete con la foto di posti bellissimi, un paradiso terrestre, una visione celestiale rincorsa da tutti, da quel momento l’Eden era il mondo, il mondo era anche il lago di Como. Questo è quanto è successo ai russi che hanno deciso di trascorrere una vacanza o tutta la vita sul lago. Un altro plus è il cibo e i servizi che vengono offerti. Inoltre, i russi amano gli abbinamenti selezionati e il buon vino servito in tavola. Vogliono il meglio che si identifica anche in un buon servizio e nell’accoglienza. Ma il lago diventa anche un piacevole ritrovo per le famiglie: i mariti in giro per il mondo per lavoro e le mogli con i figli a Como, in un posto sicuro e rilassante. Le bellezze naturali non sono però tutto perché la voglia di shopping spesso è una tappa obbligata: nel timing non manca mai una capatina a Milano o in Svizzera per gli acquisti e poi non dimentichiamoci che l’ozio spesso destabilizza i moscoviti, loro non sanno stare fermi a lungo in uno stesso posto, quando non lavorano. Ecco che allora entra in gioco la guida, spesso organizzo per loro itinerari senza sosta, giusto per tenerli impegnati, loro si fidano molto perché non conoscono e si lasciano guidare. Nelle loro trasferte una cosa però non deve mai mancare: il teatro. I russi amano la prosa e la musica classica, la lirica, il teatro in genere e non fanno distinzione se le rappresentazioni sono in lingua italiana. Non sempre però tutto fila liscio infatti ci sono alcune sbavature che riguardano gli orari: guai a prevedere la sveglia all’alba. E, attenzione, rispetto agli altri turisti, ai russi piace spendere e quando lo fanno non hanno limiti. * Direttrice del magazine “OzeroKomo” (Lago di Como), in lingua russa e inglese Russian tourists have deeply evolved in the last few years. More cultured and focused on the art & environment heritage, they are fascinated by the enchanting beauty of Lake Como. When the iron curtain collapsed, new horizons have been disclosed to Russians who could afford a deluxe trip to Italy. With no doubt Como still remains a top destination, holding the same place as Garda Lake. According to Tatiana Rykoun, former professor at the Insubria University in Como and responsible editor of “Ozero Komo”, Russian tourists «look for the best», from the relaxing atmosphere of the places and the luxury amenities provided by hotels to unique shopping experiences: «they like spending. With no limits...». Tatiana also emphasizes that Russians «are unable to keep still». That’s why new itineraries with Russian speaking guides are always welcome. They wish to attend Opera and theatre performances, also in Italian. What they really cannot stand is to wake up early in the morning. 32 La Provincia


«BENVENUTI A COMO» Arkadij Novikov, proprietario di Villa Fontanelle.

Sono oggi di proprietà dei nuovi zar i più importanti gioielli del nostro lago: Villa Fontanelle buen retiro di Gianni Versace è stata venduta nel 2008 ad Arkadij Novikov, miliardario della ristorazione russa, alla cifra record di 35 milioni di euro. A Ossuccio nel 2011, la giovane ereditiera Kamilla Dzhanashiya, ha acquistato il palazzo del Balbiano dall’imprenditore tessile Michele Canepa per 38 milioni di euro. Tra i primi a sbarcare sul Lario, il magnate Mikhail Kusnirovich, che nel 2008 versò un cospicuo assegno per assicurarsi Villa Saibene, edificio di grande pregio architettonico. Sempre nel 2008, è sbarcato a Villa Belgioioso Oleg Boiko, re dei casinò in Russia e nell’Europa dell’Est, che ha trasformato la residenza costruita nei primi anni dell’Ottocento da un suo connazionale di rango, in un’oasi di tranquillità e lusso estremo. (Serena Brivio)

Call them the new Czars. Tycoons like Arkadij Novikov, Mikhail Kusnirovich and Oleg Boiko have been the leading characters of Russian first-wave deluxe emigration on Lake Como shores. Multi-millionaire Novikov (1962), the most successful restaurateur in London and king of a vast food empire, became the owner of Villa Fontanelle, bought from the Versace family for 35 millions euros. Young heiress Kamilla Dzhanashiya bought in 2011 the Balbiano palace (38 million euros), another pearl of the lake’s historical architecture. More recent purchases have enlarged Russian oligarch’s property portfolio, making Lake Como a dream destination for Russian high society. With no doubt, this recent real-estate activity is a great opportunity for the economy of Lake Como, which is dependent to a large degree on tourism.

Villa Balbiano, a Ossuccio, acquistata nel 2011 dalla giovane ereditiera Kamilla Dzhanashiya per 38 milioni di euro. A destra: servizio di moda in russo (“Casa e lago”) e la cover di “OzeroKomo”. Foto di Carlo Pozzoni, archivio.

La Provincia 33


La Madonna sostenuta da alcune pie donne, nella cappella che rappresenta la Passione di Cristo. Tutte le 230 statue del Sacro Monte di Ossuccio sono in terracotta, colorate, a grandezza naturale. (Le foto del

servizio sono di Carlo Pozzoni, archivio La Provincia)

QUI LO SPIRITO Fisica e spirituale, la salita al Sacro Monte di Ossuccio 34 La Provincia


di Andrea Straffi*

I

l Sacro Monte di Ossuccio, dichiarato Patrimonio dell’umanità dall’Unesco nel 2003, insieme a tutti gli altri Sacri Monti prealpini, è parte integrante del Santuario della Madonna del Soccorso. Realtà devozionale e artistica affermatasi in Lombardia attorno al Cinque-Seicento, si tratta di cammini che ripercorrono le vicende di Gesù, Maria e di alcuni santi (ad esempio San Francesco, ad Orta). L’aspetto più suggestivo, per chi decida di intraprendere l’itinerario del Sacro Monte, è lo snodarsi parallelo del percorso fisico-esteriore e spirituale-interiore. Tappe devozionali di questa salita, faticosa, non sempre lineare - proprio come la vita umana - sono le 14 cappelle, in cui vengono riproposti i momenti salienti della vita di Gesù attraverso i misteri del rosario. Al culmine del percorso sta il santuario, quindicesima tappa della meditazione e meta del cammino. La presenza di 230 statue in terracotta dipinta, a grandezza naturale (autentico 3D del passato...), suscitano profonda suggestione per la cura realistica con cui sono state modellate da artigiani e manovalanze spesso itineranti tra i vari Sacri Monti. Dovevano certo suscitare grande emozione nei pellegrini del passato, quelle figure inserite in cappelle (solo in parte riportate all’antico splendore) con punti visuali prospettici di impatto cinematografico. I muri dipinti rappresentano una scenografia di potente impatto drammaturgico, ulteriormente enfatizzato da come si diffonde l’illuminazione naturale, in seguito a una sapiente disposizione dei punti luce. Nelle cappelle non si può entrare. Le scene si possono scorgere soltanto dall’esterno. Tra le più celebri, proprio per la carica di realismo, è la cappella raffigurante la Crocifissione, ancora in attesa di restauri. L’itinerario ideale per la visita al Sacro Monte inizia dall’Antiquarium di Ossuccio, collocato nella chiesa di Santa Maria Maddalena, celeberrima per il campanile gotico. Oltre ad essere punto informativo, l’edificio ospita un piccolo museo, in cui sono alloggiati anche reperti dell’Isola Comacina. Nel Medioevo e ai tempi in cui il Sacro Monte fu realizzato, l’Antiquarium fungeva da ostello per i pellegrini che per-

PUÒ ELEVARSI è un percorso tra 14 cappelle Patrimonio dell’Unesco La Provincia 35



come DOVE

quando

SACRO MONTE E SANTUARIO A Ossuccio, a circa 25 km da Como e a 419 m di altitudine, il Sacro Monte è parte del complesso del Santuario della Madonna del Soccorso. Consta di 14 cappelle, realizzate tra il 1635 e il 1710, da vari artisti locali. La chiesa, del XVI secolo, costruita al culmine del cammino, consta di un’unica navata e di un campanile del 1719. L’8 settembre si celebra la festa solenne per la natività della Vergine. Info: www.sacrimonti.net

Sacred Mount and Sanctuary On the western shore of Lake Como, the Sacred Mount of Ossuccio (419m a.s.l.), opposite Comacina Island, is part of the devotional complex of the Sanctuary of the Blessed Virgin of Salvation. A Unesco World Heritage the Sacred Mount consists of fourteen chapels, dedicated to the Mysteries of the Rosary, built between 1635 and 1710. The chapels are distributed along a climbing path that leads to the Sanctuary of the Madonna del Soccorso, in which the last aedicula is located. A spectacular procession takes place on September 8th for the Nativity of the Vergin. LA MOSTRA ALL’ANTIQUARIUM “Racconti di terra, d’acqua e di cielo. Gli ex voto dipinti del Santuario della Beata Vergine del Soccorso”. Fino al 20 luglio, ad Ossuccio, al Museo Antiquarium “Luigi Mario Belloni e Mariuccia Zecchinelli”; alla chiesa di S. Maria Maddalena, via Somalvico. Orari: mar-giov-ven-sab-dom, dalle 10 alle 15. Ingresso gratuito. Info: www.exvotosantuariodiossuccio. it; tel. 0344-56369.

Votive offerings exhibition The votive offerings to the Blessed Virgin of Salvation in fullfilment of a vote, in gratitude or devotion, are exhibited at Ossuccio, at the Antiquarium and inside the Santuario. Open until July 20th. TueThur-Frid-Sat-Sun from 10am to 3pm. Free entrance. Info: www. exvotosantuariodiossuccio.it; tel. 0344-56369.

correvano la Via Regina. I Sacri Monti, in particolare, costituivano un’esperienza unica perché in alcuni casi - si pensi a quello di Varallo - veniva ricostruita la città di Gerusalemme, all’epoca non visitabile. Per tornare al Sacro Monte di Ossuccio, dopo aver attraversato il paese, per un km circa, si imbocca l’itinerario del Sacro Monte, indicato come “percorso sacro”, che si sviluppa in salita. Lo straordinario equilibrio tra le architetture e il paesaggio del lago, lo rende un vero e proprio anticipo di Paradiso. *Direttore dell’Ufficio di arte sacra della Diocesi di Como e sacerdote a Casnate con Bernate Included in the Unesco’s World Heritage since 2003, as well as the other Sacred Mountains of Northern Italy, the Sacred Mountain or Holy

Mount of Ossuccio is inserted into the monumental complex called the Sanctuary of the Blessed Virgin of Salvation (XVI-XVIII century). With an impressive realism, provided by the terracotta policrome statues made by local artisans (XVII-XVIII century), the 14 chapels positioned along the ascendent path evoke Jesus’ life as it is described by the Gospels. Masterpiece of the popular devotion, the chapels offer the tourist special natural-light effects emphasizing the peculiar dramatic mood of the place. On the western bank of Lake Como, in front of Comacina Island, the Sacred Mountain of Ossuccio can be visited starting from the Antiquarium. A small museum, it collects and displays records of the Middle Ages, at Ossuccio. It is located in the ancient pilgrims hostel called Hospitalis. The trail, from the Sanctuary to the last chapel is a trail of about a kilometre and it takes about one hour of walking.

Quanta devozione in quei disegni Tra i motivi di interesse del complesso del Santurario, sono certamente da segnalare gli “ex voto”, ovvero le tavolette devozionali dipinte, in parte conservate in chiesa, in parte presso la sacrestia: per lo più risalenti al 1700-1800, testimoniano grazie ricevute, quali guarigioni da malattie e assistenza a persone o merci durante i viaggi. In vari casi si ricordano salvataggi durante i nubifragi sul lago. Fino al 20 luglio è possibile ammirare - al Santuario e all’Antiquarium - l’esposizione di questi tesori di fede. La mostra presenta il risultato della campagna di restauro e catalogazione dei dipinti ex voto che fanno parte del patrimonio della Madonna del Soccorso. Voluta dalla Comunità dei Frati Minori Cappuccini, custodi del Santuario della Beata Vergine del Soccorso di Ossuccio. L’esposizione si articola negli spazi del Museo Antiquarium e della trecentesca chiesa di S. Maria Maddalena. (A. Str.) La Provincia 37


REGINA DI ELEGANZA Pochi sanno che la grande moda italiana è nata negli anni Trenta sul lago, a Villa d’Este, uno dei 10 hotel “over the top” per “Usa Today” di Vera Fisogni

V

ent’anni prima che a Palazzo Pitti di Firenze sfilasse la moda italiana, era Villa d’Este di Cernobbio, uno dei 10 hotel «over the top» nel mondo (Usa Today), la ribalta assoluta del Made in Italy. Questa pagina, per la verità poco nota dell’italian fashion, viene scritta da numerosi video-reperti dell’Archivio Luce, che danno conto, con la roboante retorica mussoliniana, di quanto faceva tendenza negli atelier. Nel 1934 la sfilata a Villa d’Este rappresenta 38 La Provincia

il culmine di un convegno della Federazione fascista della moda: se alcuni modelli, specie quelli da sera, richiamano ancora linee ottocentesche, l’irrompere di pantaloni scivolati con foggia cosiddetta “a palazzo” e shorts a mezza coscia, danno la misura del cambiamento sociale in corso. Le modelle, tra il ninfeo e i giardini della villa, oppure sul bordo della piscina, in audaci bikini, portano i sandali in cuoio con plateau. Impressiona, con la quantità di cappelli e cappelli-

ni, l’affinità tra le linee di ieri e quelle di oggi. Certe intuizioni alla garçonne che hanno reso celebre Giorgio Armani, ad esempio, si vedono sfilare nel giardino di Villa d’Este. La voce del cinegiornale sottolinea che si tratta «solo di abiti in seta». Dove, se non a Como, potevano sfilare collezioni così sofisticate? Viene inoltre ricordata la presenza di celebri atelier. Tra gli stilisti dell’epoca, noti per la verità come “figurinisti”, spiccava il nome di John


Una sfilata di beachwear anni Trenta (Foto Vasconi, Cernobbio)

«Un classico italiano»

Un’immagine del Concorso di eleganza, che dal 1929 porta a Villa d’Este di Cernobbio le più belle auto d’epoca, in un contesto attento alla moda e al glamour. (Foto di Carlo Pozzoni, archivio La Provincia).

Guida. Il sarto ebbe un picco di notorietà quando realizzò l’abito nuziale e il manto reale di Maria José di Savoia, ultima regina d’Italia, che proprio a Villa d’Este trascorse parte della luna di miele con il marito Umberto. Nell’ultima passerella prima della Seconda Guerra mondiale, il 24 maggio 1939, gli abiti si accorciano, i metri di seta si riducono, i tailleur fanno intuire un cambiamento dei tempi, come pure le scarpe: stringate, un po’ ortopediche. Perfette per donne che dovranno

presto rimboccarsi le maniche. «Per voi signore...» dice il lettore del cinegiornale, lasciando immaginare al pubblico popolare delle sale cinematografiche, che la vita sia sogno. Non lo è mai stata. E certo non lo sarà nei prossimi anni. Pochi giorni prima, l’11 maggio ’39, il ministro degli esteri fascista Galeazzo Ciano aveva firmato, con l’omologo tedesco, Joachim von Ribbentrop, proprio a Villa d’Este, l’accordo preliminare al Patto d’acciaio (Stahlpakt).

Definito da “Forbes Traveler” «il miglior hotel» del mondo nel 2009, Villa d’Este di Cernobbio è uno dei «10 hotel over the top» secondo la recentissima statistica del quotidiano “Usa Today”. Sul lago di Como, è «un classico italiano - si legge nella motivazione -. Celebrità e ospiti fedeli ne favoriscono la cornice tranquilla per la privacy estrema, l’accoglienza regale con il panorama del lago, l’alta cucina italiana e i giardini mozzafiato progettati nel Rinascimento». Il glamour? È una parola chiave: dalle prime sfilate di moda italiana, negli anni Venti al Concorso d’Eleganza per auto d’epoca, istituito nel 1929.

Quoted among the «10 hotel over the top» according to “Usa Today” daily newspaper, Villa d’Este in Cernobbio is also a main glamour destination, for both fashion and historical cars. It is rather unknown that the Grand Hotel hosted, since the roaring Thirties of the XX century, some Italian haute-couture catwalks. In 1929 was also held the “Concorso d’eleganza” celebrating the «mistique of Historic Cars», where visitors breathe an air of authentic aristocracy, rather than the slightly commercial atmosphere of other events».

La Provincia 39



Il lago scalda i motori Il Campionato Europeo di Formula 2 debutta sul Lario in omaggio ai 65 anni della Centomiglia del Lario di Giancarlo Ge*

F

inalmente siamo riusciti a fare assegnare a Como il Campionato Europeo di Formula 2 di Motonautica, in programma la terza settimana di settembre (19-20-21). Si tratta di un appuntamento importante e molto seguito dagli appassionati che si svolgerà in tre prove sul circuito antistante la passeggiata e i giardini di Villa Olmo. Prevediamo la partecipazione di almeno 25 catamarani. Sarà un omaggio all’edizione numero 65 della celebre “Centomiglia del Lario”, l’unica grande classica di motonautica italiana, certamente la più longeva, dal momento che si disputa dal 1949 (21 settembre). Dallo Yacht Club Como MILA-CVC, fino alla punta di Torno si sfideranno una quarantina di imbarcazioni. I concorrenti provengono per lo più da paesi europei e da Paesi Arabi. In particolare dallo Yacht Club di Dubai, con il quale siamo gemellati ed esiste un profondo legame di amicizia. La “Centomiglia del Lario” ha consacrato grandi campioni, tra i quali mi piace ricordare il comasco Stefano Casiraghi, che fu marito della principessa Carolina di Monaco, e vinse l’edizione del 1986, giovanissimo (aveva 26 anni, morì in un incidente nel 1990, proprio durante una competizione, ndr), Renato Molinari vincitore di 4 edi-

(Foto di Carlo Pozzoni)

zioni, Tullio Abbate vincitore di ben 11 edizioni e Guido Cappellini. Giovani di talento li stiamo invece formando, grazie alla Scuola di Motonautica per ragazzi, promossa dallo Yacht Club MILA CVC dallo scorso anno, che ha visto la partecipazione di ben 10 giovani talenti. Questo ci fa ben sperare, per uno sport con profonde radici sul lago, se pensiamo che lo Yacht Club Como MILA CVC nacque nel 1932! * Presidente Yacht Club Como A three day’s sport marathon is expected from 19th to 21st September. Lake Como will host two main competitions: the European Championship Class 2 (first time for the grand prix to be held on the lake) and the “Centomiglia del Lario”, Italy’s oldest powerboat race. As Giancarlo Ge, president of Como Yacht Club - founded in 1932 - notes in his article, the joining of the two sport-events will highlight the 65th anniversary of the Centomiglia, in a spectacular location, from Como’s harbour to Torno village. Won in the past by celebrated champions like Stefano Casiraghi (1986), it made of Lake Como a top destination for powerboat races.

La Provincia 41


TRA EMOZIONI GALLEGGIANTI Il lago dà il ritmo alle piscine più esclusive opere di ingegneria amate da clienti vip: un relax internazionale di lusso Made in Como di Anna Savini

I

l punto è che la vita è più bella passata sdraiati su un lettino a bordo piscina. Se poi intorno ci sono le montagne, il lago e il servizio è quello di un grand hotel, il tempo sembra riavvolgersi e tornare ai tempi del film “Caccia al ladro” (1954) di Alfred Hitchcock, con Grace Kelly e Cary Grant. Sarà per questo che gli stranieri continuano ad amare il fascino di Como e a sentire il richiamo di Villa d’Este e Villa Serbelloni, per lo stesso motivo per cui la Costa Azzurra non passa mai di moda. E infatti il Casta Diva Resort ha una piscina galleggiante senza tempo che emana di colpo benessere e relax e sollecita a... tuffarsi. Così è come nuotare tra presente e passato, grazie al Resort creato nel nucleo storico del complesso di Villa Roccabruna, acquistata dal soprano Giuditta Pasta nel 1827, che vi ospitò Stendhal, Manzoni, Rossini, Bellini e Gaetano Donizetti. Il tempo trascorso a bordo piscina non è mai sprecato e non passa mai troppo lentamente. Il caldo spegne in automatico il motore dell’ansia e sbirciare le vite altrui da dietro gli occhiali tiene sempre compagnia. Fingendo di sonnecchiare al sole, poi si possono ascoltare intere vite altrui, senza neanche bisogno di sforzare gli occhi su un libro. Il vero romanzo dell’estate sono i segreti della vicina d’ombrellone...

Life is certainly better lying in the sun on comfortable sun beds, all around the swimming pool of a grand Hotel. If the scenario also includes beautiful green mountains and Lake Como, the clock really seems to rewind, magically turning back to the sparkling atmospheres of “To catch a thief” (1954), the masterpiece of Alfred Hitchcock, starring Grace Kelly and Cary Grant. That’s probably why international tourists are delighted by Como’s allure and they feel the call of sites like Villa d’Este in Cernobbio or Villa Serbelloni in Bellagio, just to quote two of the main four hotels of the lake with exclusive swimming pools. A peculiar fascination is found in the floating swimming pool of the Casta Diva Resort in Blevio, a recent luxury resort located in Villa Roccabruna, of which the most famous owner was Italian soprano Giuditta Pasta. Au bord du lac time is never wasted and be sure that the summer’s truly novel are the secrets whispered under sun umbrellas... 42 La Provincia

La piscina galleggiante del Casta Diva Resort a Blevio e quelle di Villa d’Este di Cernobbio e del Grand Hotel Tremezzo.


WHAT’S ON

Robert De Niro ha scelto di alloggiare al Casta Diva, durante una vacanza la scorsa estate.

Floating on the lake VILLA D’ESTE La piscina galleggiante di Villa d’Este ha un invaso di 45 mila litri d’acqua. Aperta d’estate dalle 9.30 alle 19 (non ammessi i bambini al di sotto dei 12 anni). Info: www.villadeste.com.

This unique pool floats on the lake, with a built-in Jacuzzi. It is open daily in Summer from 9 a.m. to 7 p.m (children under 12 years old not admitted). CASTA DIVA La piscina galleggiante del Casta Diva Resort a Blevio dopo il tramonto offre giochi d’acqua e luci, con sottofondo di musiche del Melodramma. Info: www.castadivaresort.com

After sunset, a mesmerizing show of music, lights and water jets transforms the floating swimming pool into a magical backdrop: the show is accompanied by music. TREMEZZINA La piscina galleggiante del Grand Hotel Tremezzo offre agli ospiti la sensazione unica di nuotare con Bellagio di fronte. Info: www.grandhoteltremezzo.com

The floating swimming pool of Grand Hotel Tremezzo, one of the three offered to the guests, provides the unique sensation to swim in front of Bellagio, the “pearl” of Lake Como. GRIANTE-CADENABBIA All’Hotel Britannia Excelsior di Cadenabbia è stata recentemente inaugurata la piscina galleggiante di venti metri per dieci. Tel. 0344.40413.

The newest floating swimming pool, at the Hotel Britannia Excelsior is set into the lake, complete with sun-loungers.

Tra i vip che hanno trovato relax in piscina, a Villa d’Este, la popstar Shakira.

Tante le very important persons ospiti del Grand Hotel Tremezzo e della sua piscina. Ma Greta Garbo resta l’icona assoluta legata a questo luogo.

La Provincia 43



Crociera formato famiglia Escursioni più convenienti, con riduzioni per i ragazzi Tante le proposte per raggiungere Centro e Alto Lago di Anna Piazzi

L

a gita in battello diventa più conveniente per l’intero nucleo familiare. La Navigazione Laghi propone, infatti, l’offerta “Famiglia”: i gruppi familiari composti da almeno 2 adulti, che acquistano due biglietti di libera circolazione a tariffa intera, fruiscono della gratuità per massimo due ragazzi dai 4 agli 11 anni. Si parte, allora. Ma dove andare? Le proposte nella sezione “Crociere ed escursioni” sono numerose e si effettuano, ogni giorno, fino al 5 ottobre: dalla classica Como-Bellagio a quella con destinazione Piona, che consente di percorrere il lago per l’intera lunghezza, fino all’abbazia cistercense del XII secolo. Per chi cerca un’esperienza fatta di lago, visita a una storica villa, con un blitz sul versante lecchese, è consigliata l’escursione Como-Villa Carlotta, con giro a Varenna, poi Menaggio e Como. Le navi dispongono di bar e servizio a bordo, mentre pranzare a bordo, sulle corse con ristorante, costa 14,50 euro (menù turistico). Infine, oltre alla classica crociera notturna, che consente di ammirare i fuochi dell’Isola Comacina, nella notte della Festa di San Giovanni (quest’anno sabato 28 giugno), la Navigazione offre una convenzione speciale. Chi si presenta alla biglietteria dell’Isola o al Museo Antiquarium a Ossuccio con il biglietto giornaliero della Navigazione Lago di Como ha diritto allo sconto per l’accesso all’Isola. Crociere by night fino in Centro Lago, per tutta l’estate, salpano il sabato alle 21. Info scaricabili dal sito www.navigazionelaghi.it. Discovering Lake Como by boat is becoming more convenient for families: Navigazione Laghi presents a “Family offer”. The family ticket consists of at least 2 adults and 1 or 2 children aged from 4 to 11 old (not necessarily being relatives). They can buy two day-passes at the full fare for the adults: they will obtain free tickets for the children. Daily excursion (Foto di Carlo Pozzoni, archivio)

departing from Como and arriving in Tremezzo, Bellagio or Piona Abbey is the most popular among tourists. Stop off for possible visits to Villa Melzi o Villa Carlotta. A special cruise by night is scheduled on June 28th for St. John fireworks in front of Isola Comacina. Every day the

ticket to the Island provides a discount for the entrance: you’re only asked to present your daily ticket of Navigazione on the Comacina Island or the Museum Antiquarium in Ossuccio and show your daily ticket of Navigazione Lago di Como. More info: www.navigazionelaghi.it La Provincia 45


C’È UN’ACQUA CHE FA BELLI Aree wellness a picco sul lago o Spa con trattamenti esclusivi di relax integrano la limpida bellezza del lago di Serena Brivio

G

rande o piccola, secondo la capienza della struttura, ma comunque all’avanguardia. Anche in tempo di economie ristrette, gli alberghi del territorio si sono dotati di una Spa che spesso regala la magia di un panorama sbalorditivo. Lo spettacolo del lago fa da sfondo a un trend in ascesa, un servizio ritenuto ormai indispensabile per ogni target di ospiti. Palestra, sauna, hamman e un’ampia scelta di trattamenti arricchiscono di charme la storica tradizione turistica del Lario, con ambienti eleganti in grado di regalare silenzio e relax. Il restyling dell’Hotel Villa Flori ha tenuto conto di questa esigenza ricavando nel piano attico una mini area wellness, a picco sul lago. Vera e propria oasi di benessere per il corpo e per l’anima, la Spa del Grand Hotel Tremezzo immersa in una quiete sofisticata, trattamenti sapienti e prodotti esclusivi firmati da un noto marchio. Dotata di piscina interna, regala una vista mozzafiato. Per gli ospiti più esigenti, la nuova Spa Suite, dove è un piacere immergersi nella sontuosa vasca idromassaggio, concedersi sauna e bagno turco con doccia di contrasto a cascata e un meraviglioso massaggio di coppia in un guscio di legno.Un piccolo paradiso dove staccare il cellulare e connettersi con la natura. Una liturgia del tempo libero apprezzata dai viaggiatori di tutto il mondo e dai frequentatori locali per dimenticare jet-lag e sciogliere le tensioni. The beauty of the lake provides a new trend for tourism - the wellness philosophy - and Como seems oriented to pay much attention than ever to this opportunity. On one hand, quality dimension of wellness services is increasingly becoming the crucial competitive factor among the highest average hotels; on the other hand, Lake Como offers its guests a successful combination of the magnificent view with a wide range of wellness amenities available. Elegant hammam, saunas, massages, swimming pools and gym suites with a view of Lake Como: are you ready to turn off the mobile and connect to the nature? 46 La Provincia


WHAT’S ON

Vanessa Hessler in una scena di “Sotto il vestito niente. L’ultima sfilata” (2011), il film dei fratelli Vanzina girato sul lago di Como. La piscina è quella di Villa d’Este: sullo sfondo la costa di Blevio.

La Provincia 47


UN’ESPERIENZA PER DUE

Grand Hotel Tremezzo

È il momento della T Suite, l’ultima proposta per due, al Grand Hotel Tremezzo. Un’elegante suite con vasca idromassaggio, sauna, bagno turco e doccia di contrasto a cascata. La T Spa del Grand Hotel Tremezzo propone inoltre i trattamenti di una delle più esclusive e ricercate linee di bellezza al mondo, Espa. Da segnalare anche la piscina interna, nell’area della T Spa (15 m x 2,75 m): due vasche parallele sono collegate da un passaggio sormontato da un arco, con vista spettacolare sul lago, con un effetto di continuità spaziale. Info: www.grandhoteltremezzo.com (Arianna Augustoni)

A wellness experience for two, T Spa envelopes the customer in a cradle of warm wood during a couples massage. Elegance, privacy, a sumptuous whirlpool tub, sauna and Turkish bath with contrast shower and cascade jets, and finally the Grand Hotel’s green garden are provided to refresh the skin. The indoor Infinity swimming pool provides a breathtaking view of the lake from the outdoor Jacuzzi and lounge area.

Gli altri lidi del benessere Casta Diva Resort, Blevio

Villa d’Este, Cernobbio

QUI LE STAMINALI VEGETALI

TUFFO NELLA FILOSOFIA ZEN

Al Casta Diva Resort, a Blevio (via Caronti, 69) - la cui area Spa copre una superficie di 1300 mt quadrati, dove spiccano le 4 suites vip dedicate a fuoco, aria, acqua, terra - si può seguire, tra gli altri, un percorso wellness e trattamento specifico per ridurre le adiposità localizzate, gli inestetismi della pelle e la ritenzione idrica, tonificante e drenante. Tra le proposte più innovative, il trattamento a base di cellule staminali vegetali, senza parabeni; il trattamento inizia con una delicata esfoliazione a base di micro cristalli per stimolare la rigenerazione delle cellule e preparare il corpo al massaggio con olio drenante. Info: info@castadivaresort.com (Arianna Augustoni)

Progettata da Pellegrino Pellegrini detto “Il Tibaldi”, tra le maggiori opere architettoniche del Cinquecento, residenza estiva dal Cardinale Tolomeo Gallio, è hotel dal 1873, Villa d’Este di Cernobbio conta su un parco di 10 ettari, con un platano di oltre 500 anni. Al suo interno, si trova un Beauty Center basato sulla filosofia Zen con menù di trattamenti anti-età in continua evoluzione e prodotti specifici (anche acquistabili). Da segnalare il Total Body Peeling, per prepararsi all’abbronzatura, i massaggi facciali alla vitamina C, la sauna e il bagno turco. Info: 031- 3481, www.villadeste.com (A. Aug.)

The Casta Diva Resort Spa, covering an area of 1.300 sq.mt., is the place where guests enjoy a truly sensory experience among water features in an environment that reminds of an old steamboat, or sitting on comfortable chaise lounges on a glass floor, suspended over a 19th century dock. The resort also offers two treatment rooms plus 4 vip Spa suites inspired to the 4 elements: Fire, Water, Air and Earth, for an individual or couple wellbeing experience. A new concept of wellbeing on the lake in constant evolution, based on post-university medical research, is the Green Stem Cells. The natural stimuli, associated with tailor made treatments, help to restore balance and wellness.

Masterpiece of XVI Century’s architecture, projected by Pellegrino Pellegrini, trasformed into a luxury hotel in 1873, Villa d’Este is surrounded by a 25 acre park. Inside the Villa the Beauty Center is designed to make artful use of the blend of light, colour and water to create the proper environment for serenity and relaxation based on Zen philosophy. For a pre-vacation full body work up, the Beauty Center offers a Total Body Peeling paired with one of our anti-oxidant facials and massage or Vitamin C treatment, which leaves skin looking taught and youthful.

48 La Provincia


Hotel Villa Flori, Como

PER LA REMISE EN FORME L’hotel Villa Flori a Como (via per Cernobbio, 12), costruita nell’800 dal marchese Raimondi, è dal 1958 un hotel, completamente rinnovato nel 2011. Al piano attico dell’Hotel è stata ricavata un’area, piccola quanto curata, dedicata alla cura del corpo e dello spirito: una mini Spa con sauna e bagno turco, una selezione di macchinari techogym e un panoramico solarium, a picco sul lago. Info: 031-33.820; info@hotelvillaflori.it (A. Aug.)

Villa Flori in Como occupies an historic villa built in the 19th century by the marchese Raimondi and subsequently became the coveted residence of a series of noble Lombard families, it was transformed into a hotel in 1958 and then completely renovated in 2011. The attic floor of the hotel hosts a mini-spa, as well-appointed as it is diminutive, dedicated to the wellness of the body and spirit. The spa features a sauna, a Turkish bath, a range of Technogym machines and a panoramic sunroom overlooking the lake.

Un tour tra alcuni esclusivi centri wellness del Lario, nella filosofia della “Salus per aquam” cara ai Romani Grand Hotel Villa Serbelloni, Bellagio

Villa Vittoria, Lanzo

LA FONTE DELL’INQUIETUDINE Non di solo fresche e dolci acque vive il lago di Como, la cui suggestione si fonda anche sulla presenza di acque irruenti, che sgorgano improvvise da anfratti di pietra. È il caso della celeberrima fonte pliniana, di origine carsica, studiata per la prima volta dal naturalista Plinio Il Giovane (II secolo d. C.) o degli orridi, suggestive conformazioni naturali. (Anna Piazzi) Not only clear, fresh and sweet waters. The fascination of Lake Como is deeply involved with the disquiet of the “orridi” (natural hidden caves in the mountains from which water flows) and the Pliniana fountain, an intermittent spring gushing forth from the rock. Firstly described by Plinio the Youth in II century B.C, it inspired writer Antonio Fogazzaro who personified the gothic atmosphere of the Pliniana fountain in his novel “Malombra”.

ENERGIA DI CORPO & ANIMA

TRA COLORI TERAPEUTICI

Il Grand Hotel Villa Serbelloni a Bellagio (via Roma, 1) pensa anche alla sposa e propone programmi diversificati per passare i momenti con le amiche, la mamma e se stesse. Una sorta di prova per essere bellissime durante il grande giorno all’insegna del relax magari come un addio al nubilato, con trattamenti viso corpo, scrub e tante altre sorprese. La Beauty Farm, all’interno del Grand Hotel, è un’oasi di pace in 300 metri quadrati con trattamenti ispirati al libero transito energetico tra mente & corpo. I più sportivi possono integrare la Spa alla sessione di pilates o di ginnastica al Fitness Centre. Basta osare. Info: 031-951529, inforequest@villaserbelloni.com (Arianna Augustoni)

Al Relais Villa Vittoria a Laglio (via Regina, 62) si vive la magia di massaggi che vanno dritti al corpo e allo spirito in un ambiente orientaleggiante dotata di idromassaggio, zona relax, doccia cromoterapica e un bagno turco blu notte dal cielo stellato. Una nuova palestra è a disposizione degli ospiti. Info: 031-400859, info@relaisvillavittoria.it (A. Aug.)

The Beauty Farm at the Grand Hotel Villa Serbelloni is housed in the historic villa of the Grand Hotel, beside the indoor pool. The 300 square metres offer a true oasis of tranquillity in the hands of experts who can advise on the massage or treatment most suited to your needs. All the treatments are inspired by the same philosophy: true well-being can only come from that free flow of energy which creates harmony between mind and body. The more sporty types can integrate treatments at Villa Serbelloni SPA with Pilates sessions or with the gym in the hotel Fitness Centre.

At Villa Vittoria Relais in Laglio the Spa is intended to revitalize the body and restore the spirit. The wellness corner in refined oriental décor offers a large Jacuzzi and a chill-out area with the spectacular view of the lake, a chromo-therapeutic shower and a Turkish bath with a starry blue sky. A new gym is available at the guest’s disposal. La Provincia 49


UNA GEMMA DI SMERALDO Così Stendhal definì il Segrino nel “Journal” mentre per Gadda esso significava lago verde Ecco perché la Brianza compete con il Lario di Bernardino Marinoni

N

elle “specchiere dei laghi” a riflettere la Brianza odiosamata di Carlo Emilio Gadda è più di tutti il Segrino, per la villa di famiglia di Longone, tetro fulcro della “Cognizione del dolore”. Eppure proprio nell’immaginosa toponimia di quel libro il Segrino diventa “See grün”, tedescofonamente “lago verde”, sicché si stabilisce una sintonia con il “Giornale di viaggio in Brianza” di Stendhal, che descrive il Segrino come una «gemma di smeraldo». Avrebbe provveduto Giovanni Segantini a ritrarre scorci - e altri memorabili soggetti - di un lago che tra quelli prealpini non è probabilmente il più sorridente se ad Antonio Fogazzaro - testimonia una lettera dello scrittore vicentino - pareva giusto lo specchio d’acqua di “Malombra” (altra la storia delle trasposizioni cinematografiche del romanzo, tra Verbano, Lario e Ceresio; in compenso il Segrino ghiacciato ha offerto lo scenario - d’ambientazione russa - di una decisiva sequenza di “Un colpo di pistola”, girato nel 1942 da Renato Castellani). Come una propaggine mitteleuropea insinuata in Brianza, il Segrino fu forse l’ideale transito verso l’amato lago di Pusiano di un poeta, e librettista di Richard Strauss, Hugo von Hofmannsthal, per il quale i piccoli bacini dell’Alta Brianza ingemmano un panorama dei più incantati: «Mi piacerebbe tanto scrive al padre - vivere a Pusiano e scrivere i miei versi nelle logge che guardano sul piccolo lago verde». 50 La Provincia

Mentre a Vienna sfolgora la Belle époque, von Hofmannsthal sa «almeno di non aver mai visto prima una regione tanto bella» e il complimento si riflette in ciascuno dei laghi che la costellano. Una superiore opera d’arte dalla quale promana la magia, discende l’incantamento cui il Segrino può apparire a tutta prima riluttante: ma è per l’aria del Nord che sembra cristallizzarlo perché si incastoni nel panorama di cui è un fermo perno. Agli altri piccoli laghi spetta comporre la più brillante delle collane prealpine. «A green lake» from the German statement “See grün”. Novelist Carlo Emilio Gadda, the author of “Acquainted with grief” (1941), suggested this specific etymology for the Segrino Lake, a beautiful Brianza’s location that has inspired novelists and artists. Stendhal, in his “Journal du voyage dans la Brianza”, described the lake as an «emerald gem» for the dozens of green shadows that make it so charming. Painter Giovanni Segantini sketched some of his masterpieces on the Segrino’s shores. Smaller than Como Lake, a few kilometers away from its shores, the Brianza’s minor basins are natural gems that played a main role in the European culture. Novelist/poet dramatist Hugo von Hofmannsthal used to spend holidays at Pusiano, in his grandfather’s country home, where he wrote some of his “libretti”. He proudly proclaimed: «I’ve never seen such a beautiful region before...». (V.Fis.)


WHAT’S ON

Centinaia di differenti sfumature di verde caratterizzano la vegetazione e i riflessi del lago di Segrino, cosĂŹ amato dai letterati (foto di Carlo Pozzoni, archivio).

La Provincia 51



Foto di Carlo Pozzoni archivio La Provincia.

Il Lario preso al volo L’Aeroclub di Como ha conquistato un primato da Guinness: dal 1913 è base per idrovolanti e sede di corsi per allievi o piloti di Giorgio Porta*

L

’Aeroclub Como, inserito dallo scorso anno nel Guinness dei primati, per essere «la più antica organizzazione di volo idro e scuola per piloti di idrovolanti del mondo», con i suoi 101 anni di storia, è un punto di riferimento per gli appassionati del volo. È, infatti, una scuola in cui i piloti conseguono l’abilitazione per guidare gli idrovolanti e gli allievi (non ancora piloti) raggiungono il brevetto sul medesimo mezzo. Per ottenere la licenza sono previste 45 ore di volo (10 “solo pilota”, senza avere accanto il maestro). Se gli allievi sono per lo più italiani, in massima parte lombardi, i piloti che si perfezionano nella guida dell’idrovolante arrivano da tutte le parti del mondo. Si può davvero parlare di un

(Foto di Carlo Pozzoni, archivio)

turismo di “seaplane rating”: il corso prevede 8 ore di volo più lo “skill test” finale. Abbiamo accordi con gli alberghi del territorio, oltre ad ospitare i piloti nella foresteria dell’Aeroclub. Anche quest’anno il booking è pressoché completo, con prenotazioni in tutto l’arco dell’anno. Per chi vuole ammirare il paesaggio del lago dall’idrovolante, sono a disposizione “voli introduttivi” e “in compartecipazione”, secondo le normative vigenti. Info: tel. 031.574495; info@aeroclubcomo. com; www.aeroclubcomo.com. * Presidente dell’Aeroclub Como e pilota con 4 mila ore di volo The oldest seaplane flying school in the

world, quoted by the Guinness Book of World Records in 2013, Aeroclub Como is also the only International Seaplane Base in Italy. Two classes are basically scheduled, as president Giorgio Porta points out: «The flying school of Aero Club Como is fully approved by the EASA to carry out complete training for the Private Pilots License (PPL; 45 hours flying) and seaplane rating for land pilots (SEP SEA rating; 8 hours flying and a final skill test), both on straight floats and amphibian». Introductionary flights and cost – shared flights are also provided. Seaplanes have been flying over Lake Como and surroundings since 1913. Info: tel. 031.574495; info@aeroclubcomo.com; www.aeroclubcomo.com. (Si ringrazia per la collaborazione Valentina Monaldi) La Provincia 53



Tra le pietre un’Isola segreta Edifici sovrapposti, a partire dall’età Romana al tardo Medio Evo fanno dell’Isola Comacina, messa a ferro e fuoco nel 1169 dai Comaschi un’attrazione che va ben oltre i fuochi della notte di San Giovanni di Marina Uboldi*

L’Isola Comacina vista da Ossuccio, con il campanile della basilica romanica di Santa Maria Maddalena (Foto Marino Nicoli, archivio La Provincia)

L

’Isola Comacina, oggi piccolo dosso boscoso su cui spicca la sagoma chiara della Chiesa di S. Giovanni Battista, può a ragione essere considerata uno dei siti archeologici più straordinari dell’Italia Settentrionale per l’Alto Medioevo, grazie ad un palinsesto che vede sovrapposti edifici e memorie di grande interesse storico ed artistico. Dopo le prime scoperte, dovute a Ugo Monneret de Villard, studioso dell’architettura romanica lombarda, che nel 1912 scavò i resti della Basilica di S. Eufemia, liberandoli dai detriti che li ricoprivano, spessi in certi punti anche cinque metri, le ricerche sull’Isola si legano all’opera appassionata dell’architetto Luigi Mario Belloni, che visse ad Ossuccio e con la moglie, Mariuccia Zecchinelli, condivise gli studi storici e l’attività di divulgazione delle vicende locali. Grazie all’intuito di Belloni tra il 1958 e i primi anni ‘80 del La Provincia 55


Sito archeologico a cielo aperto, l’Isola Comacina si caratterizza per svariati livelli di stratificazioni, dall’età Romana al XII secolo, quando venne distrutta e bruciata. (Foto di Marina Uboldi)

Le info FESTA DI SAN GIOVANNI Unica isola del lago di Como, è celebre per i fuochi della notte di San Giovanni (quest’anno cade sabato 28 giugno), che ricordano la distruzione del sito, avvenuta nel 1169. Si trattò della vendetta dei Comaschi, al culmine di un conflitto decennale con gli abitanti dell’Isola. Rasa al suolo, fu maledetta dall’arcivescovo Vidulfo e per secoli nessuno vi abitò.

The only island of the lake, located few metres from the western shore of Como, Isola Comacina is mainly famous for its fireworks display around St John the Baptist’s Day (this year it is on Saturday 28th June). The event recalls the destruction of the island that took place in 1169, by the inhabitants of the town of Como in retaliation for its pact with Milan during the Ten Years’ War. No one could live there for centuries under the threat of an anathema of Como’s archbishop Vidulfo. IL FOLKLORE Suggestiva, in occasione della Festa di San Giovanni, l’illuminazione delle acque del lago (solcato dalle tradizionali barche dette “Lucie”), ad opera di migliaia di lumini, oltre che dei celebri fuochi d’artificio. Una volta l’anno viene celebrata una messa tra le rovine di Sant’Eufemia.

Celebrations feature a parade of boats lighted by thousands of snail shells made into tiny oil lamps. Most of the events (a procession, the race with traditional Lucia boats) take place in Ossuccio and on the lake around the Isola Comacina. Once a year a mass is celebrated in the remains of the Basilica of Sant’Eufemia. NOTIZIE ED EVENTI - Il sito: www.isola-comacina.it aggiorna su eventi, visite guidate, laboratori didattici.

The official web site www.isola-comacina.it updates on events, tour, art-laboratories for children.

56 La Provincia

‘900 hanno così rivisto la luce alcuni edifici, noti dalla documentazione d’archivio ma i cui resti, distrutti secondo la tradizione nell’anno 1169 ad opera dei Comaschi alleati di Federico Barbarossa, erano ormai stati inghiottiti dalla vegetazione. Così fu per la chiesa di S. Maria col Portico e per quella di S. Pietro in Castello, nel punto più elevato dell’isola e probabilmente fortificata. Egli indagò anche l’area attorno alla seicentesca Chiesa di S. Giovanni, che conserva la stratificazione più complessa perché preferita per l’insediamento fin dall’età romana per la sua posizione, alta e solatia, dominante sulle sponde circostanti e sulle acque. Grazie alle indagini qui recentemente riprese dalla Soprintendenza Archeologica della Lombardia e alle opere di valorizzazione, si può seguire l’evoluzione degli edifici che si sono succeduti nell’arco dei secoli. La fase più antica è rappresentata infatti da muri romani, il più grande dei quali doveva reggere il colonnato di un grande edificio, forse una villa o un santuario. Esso fu sostituito da una massiccia torre e da strut-

ture difensive in età tardo-romana, quando Como assunse un ruolo di avamposto in difesa di Milano e della pianura e il Lario divenne di grande importanza strategica. Ma lo stesso punto divenne anche il cuore religioso dell’Isola, con il primo battistero, a forma di aula con vasca battesimale interna, e la prima basilica, forse già dedicata alla martire orientale Eufemia. Marmi di Musso sagomati, parte di una colonna e un capitello di stile corinzio, più umili reperti di uso quotidiano al tempo delle lotte tra bizantini e longobardi, epigrafi funerarie e frammenti di affreschi provenienti dai vari edifici dell’Isola, ma anche nelle acque del lago attorno ad essa, sono ora raccolti nell’Antiquarium, collocato nell’antico Hospitalis de Stabio, ad Ospedaletto, dove si trovano anche i servizi di reception e imbarco per la visita al sito. * Archeologa, conservatrice del Museo archeologico “Giovio” di Como, autrice di un libro sull’Isola Comacina di prossima uscita


An extraordinary heritage WHERE HISTORY COMES TO LIGHT

Attrazione turistica internazionale, l’Isola Comacina celebra ogni anno il ricordo di una terribile notte del 1169, quando venne messa a ferro e fuoco dai Comaschi. Quest’anno la Festa di San Giovanni cade tra sabato 28 giugno e domenica 29. (Foto di Carlo Pozzoni, archivio)

The small Comacina Island - 600 metres long and 150 metres large can be said as one of the most extraordinary archaeological sites of Early Middle Ages in Italy, especially for its historical stratifications over MARINA UBOLDI the centuries. As archaeologist Marina Uboldi, keeper of Museo Giovio’s antiquities in Como underlines in her paper, the discovery of the cultural heritage of Comacina Island dates only a century: it was, in fact, the Romanesque specialist Ugo Monneret de Villard who brought to light - in 1912 - the remains of the basilica once dedicated to Saint Eufemia. Recent excavations may sketch a more detailed history of the site, of which the earliest inhabitants were the Romans: a strong wall probably refers to an ancient villa or a sanctuary. The marble of Musso columns visible beneath the floor of St. John’s church are the remains of a base of a tower. Among the Christian art heritage of the Island, a remarkable interest comes from St. Faustino and Giovita’s notable Romanesque complex (XI th century). The Baptismal Hall, the very heart of Comacina Island during the Earlier Middle Ages offers a mosaic floor: both the sacred buildings present an unusual double apse. To visit also the Antiquarium, located in the ancient Hospitalis de Stabio, at Ossuccio, where it is also possible to embark for visiting the site. (V. Fis.)

La Provincia 57


GUIDA

ALLE

VAC ANZE

SUL

LAGO

DI

COMO

Dove informarsi

Aeroporti

Trasporti

In piazza Cavour 17 ha sede l’Ufficio turistico Iat dell’Amministrazione provinciale (lakecomo@tin.it; www.lakecomo.it; tel. 031.269712). Altro punto informativo in via Maestri Cumacini, vicino al Duomo (tel. 031.264215). In prossimità di Como, a Cernobbio, c’è l’Ufficio turistico di Largo Luchino Visconti, 4 (tel. 031.349341).

A Malpensa (Va): www.malpensa-airport.com; a Linate (Mi): www.milanolinate-airport.com; a Orio al Serio (Bg): www.orioaeroporto.it

Battelli e aliscafi della Navigazione Laghi consentono di raggiungere tutte le località principali del Lario. Altra possibilità è il Taxi-boat. Suggestivo mezzo di trasporto per godere del panorama del lago, è la Funicolare Como-Brunate, in funzione dal 22 giugno, da piazza De Gasperi. In città è attivo il servizio pubblico di autobus.

Treni La città ospita due stazioni: quella delle Ferrovie Nord, che offre collegamenti frequenti giornalieri con Milano (www.trenord.it) e quella delle Ferrovie dello Stato (www. trenitalia.it).

Como is served by two railway lines: Ferrovie Nord Milano is a frequent train service that connects Como to Milan daily. Como San Giovanni railway station is the station of Ferrovie dello Stato (Italy’s state-owned rail company).

Boat services: Navigazione Laghi, www.navigazionelaghi.it; Taxi-boat: www.lakecomo.it. The Funicolare Como-Brunate (cable railways) connects Como to Brunate: the service will start on 22nd June (tel. 031.303608; www.funicolarecomo. it). Buses: www.asfautolinee.it, tel. 031.247111.

I turisti

I fuochi

Le spiagge

L’introduzione della lingua russa, da quest’anno, nelle guide turistiche dell’Amministrazione provinciale segna, come spiegano allo Iat di Como, la presenza crescente di turisti provenienti dalla Russia, appartenenti al ceto medio, accanto ad un’èlite di viaggiatori molto abbienti. In aumento anche le presenze dal Nord (Svezia, Norvegia, Danimarca): da località di passaggio verso i lidi del Mediterraneo, il Lago di Como vede aumentare i soggiorni, da pochi giorni a una settimana. Più numerosi anche gli orientali che viaggiano da soli, non in comitiva, com’è tradizione.

I fuochi di artificio, spesso accompagnati dalla musica, sono tra le maggiori attrazioni del turismo estivo sul lago. Ricordiamo, tra gli altri, quelli del 28 giugno (Isola Comacina e Centro lago), Menaggio (12 agosto), Porlezza (16 agosto) e Campione d’Italia (26 luglio), questi ultimi una vera e propria gara tra specialisti, con votazione finale del pubblico. A Bellagio viene promossa, ogni anno, anche la fiaccolata tra il centro storico e la frazione di S. Giovanni, in occasione della festa del santo (28 giugno).

Sono numerose le spiagge libere del Lario. Per lo più sassose e piccole, ad eccezione di quelle dell’Alto Lago, consentono di abbronzarsi in tranquillità. La Cavana di Bellagio è una spiaggia con accessibilità pedonale: pare che George Clooney la frequenti, in incognito, quando arriva a Villa Oleandra d’estate (www.bellagiolakecomo.com. it). Da segnalare anche spiaggetta e scogli, in località La Calchera, nelle vicinanze del Castello dei Rezzonico (www.comune.sansiro.co.it) e la spiaggia del “Ponte” a Griante (www.cedenabbiadigriante. com). Per un tuffo tranquillo, è opportuno sempre informarsi. Info: www.lakecomo.it

Russian tourists are especially welcome in Como: translation into Russian is provided, now, by the official guides of Tourist Office Iat of Amministrazione provinciale. The Northern European tourism has recently increased, reports the Tourist Office: voyager from Sweden of Norway are not simply in transit to the Adriatic Sea but they spend some days on the lake.

58 La Provincia

Fireworks, often with music, are main attractions of the summer on Como Lake. Save the dates: June 28th at Isola Comacina, August 12nd in Menaggio, 16th in Porlezza. On July 26th in Campione d’Italia a competition takes place among fireworks specialists. In Bellagio, the 28th June a torchlight procession makes memory of St. John’s feast.

Despite its few beach accesses and the chilly waters that never warms up very much, tourists like to take a swim in the lake. How to go? Public beaches can be found also in Bellagio, Domaso (the largest one) and in a number of places around the lakeside. They are not generally sandy of flat beaches. In any case, all of them provide a fantastic view over the lake. Info: www.lakecomo.it

(Si ringraziano Valeria Molteni e Maria Mancini, dell’ufficio turistico IAT di piazza Cavour, a Como, per la gentile collaborazione)


Musei

Dove alloggiare

Da aprile l’offerta museale di Como si è arricchita del nuovo Museo della fine della guerra, a Palazzo Manzi di Dongo, in piazzale Paracchini 6. In città segnaliamo il Museo archeologico “Giovio”, la Pinacoteca, il Tempio Voltiano (musei. civici@comune.como.it)

Per informazioni su hotel, bed&breakfast (sempre più numerosi), campeggi e ostelli: www.lakecomo.com; www.comotuorism.it, www. bed-and-breakfast.it.

Palazzo Manzi, in Dongo, today hosts the “Museo della fine della guerra”: it collects and display original relics, documentary evidences and witness accounts about the Resistance movement on Como Lake and the capture of Mussolini. Video projections and soundscapes bring to life the heroes of that time and the defeated. Other main museum in Como town: musei. civici@comune.como.it.

Many web sites give information or allow reservation about hotel and B&B.

La salute L’azienda ospedaliera di Como si trova a S. Fermo della Battaglia. In centro città è attivo l’ospedale Valduce.

Hospitals: Azienda ospedaliera Sant’Anna, in S. Fermo della Battaglia, tel. 031.5851, www.hsacomo.org; ospedale Valduce, in Como town, tel. 031.324111, www.valduce.it

La seta Como è la città della seta, forte di una tradizione tessile che non ha eguali nel mondo. Meritano una visita i due poli di riferimento: il Museo didattico della seta, in via Castelnuovo 19, a Como (tel. 031.303.180, www.museosetacomo. con; info@museoseta.com) e il Museo Studio del Tessuto (MuST) della Fondazione Antonio Ratti, in via per Cernobbio 19, a Como, tel. 031.3384976, www.fondazioneratti.org; must@fondazioneratti.org.

Two museums in Como witness the glorious tradition of the textile industries that still nowadays rewards Como as the “City of silk”: the Educational Silk Museum (tel. 031.303.180, www.museosetacomo.con; info@museoseta.com) and the Textile Studio Museum of Antonio Ratti Foundation (tel. 031.3384976, www.fondazioneratti. org; must@fondazioneratti.org.)

La Provincia 59


CARTOLINE

ROMANTICA BELLAGIO di Carlo Patriarca*

P

rima delle ville, e dei grandi alberghi a imitazione delle ville, c’era solo un esperimento di terra protesa nel lago, un dorso geologico emerso dall’acqua increspata. So anch’io che la Storia è passata da lì, che nei secoli si è fatta la guerra lungo il fiordo, a botte di bombarda e colubrina, e che sulla prua spartivento il borgo è cresciuto, mura e fortezze sventrate e rifatte, con le pievi a dare riparo; ma il promontorio di Bellagio resta un luogo remoto. È un capo senza faro e guardiano, perfetto per una fuga dalla città e ratificato una volta per tutte dalla raccomandazione del grande pianista («quando scriverete la storia di due amanti felici, poneteli sulle rive del lago di Como»). Perché stupirsi se una signora milanese con un piedino nell’epoca romantica ne avesse fatto la sua finisterre privata?

A fine settecento nel palazzo Serbelloni di Milano e lungo le vie della città si muovono strane creature femminili: hanno vesti ampie e scollate sotto cui si intravedono calze coloratissime, dicono la loro anche quando non sono interpellate, ridono forte, hanno capigliature spettinate e sciolte sul collo, non vanno a messa di venerdì e parlano francese. L’atmosfera è contagiosa e Bellagio, coi suoi tramonti interminabili, i cipressi svettanti e le montagne rovesciate sullo specchio smosso dalla Breva, è la sutura-spartiacque perfetta con l’ottocento. Poi, dopo pochi anni, venne la villa Melzi d’Eril, posata lì come una candida astronave con il suo tetto tempestato di minuti camini. Immobile e distinta anche in lontananza, in un panorama dove aria e acqua in movimento sfuocano i profili. Nell’orangerie c’è ancora un indizio dell’ origine di soldi e potere necessari a edificare la villa e a creare un parco tra i più seducenti al mondo: l’artiglieria da campagna dell’armata d’Italia di Bonaparte. E pensare che una pronipote del capogiardiniere mi

Festival sull’onda della Belle Époque di Rossella Spinosa* Il Festival di Bellagio e del Lago di Como, alla sua IV edizione, ha scelto per quest’annualità uno speciale omaggio alla Grande Guerra e alla musica di quegli anni, senza tralasciare importanti anniversari come il 150° della nascita di Richard Strauss e il 450° della nascita di William Shakespeare. Tanti gli appuntamenti che Bellagio presenterà sul proprio territorio, dal 26 giugno al 5 settembre, con grandi eventi al Grand Hotel Serbelloni (26 giugno, 17 luglio e 7 agosto) con orchestre e solisti, nel Salone Reale, nonché solisti della scena concertistica in-

60 La Provincia

ternazionale nella Cappella dei Cappuccini della Fondazione Rockefeller (12 luglio, 2 agosto e 23 agosto). Tornano due competizioni internazionali: il Concorso di Esecuzione Musicale “Festival di Bellagio” in Biblioteca e il Concorso Internazionale “Premio Liszt”, dedicato a pianisti-compositori (V edizione), con finale aperta al pubblico il 5 settembre. Tutte le info: www. bellagiofestival.com * Direttore artistico del Festival di Bellagio e del Lago di Como


Bellagio e il suo porticciolo; la “Salita Serbelloni” e il Tempio Moresco di Villa Melzi. Foto da: www.grandihotel.it

Bellagio

Il 3 febbraio, in seguito alla fusione con Civenna, è stato costituito il nuovo Comune di Bellagio. Info: www.bellagiolakecomo.com, www.festivaldibellagio.com; info@ promobellagio.it. Tel: 031-951555.

Ville e monumenti: Villa Melzi, Villa Serbelloni, centro storico con viuzze e salita Serbelloni. Chiese: chiesa di San Giacomo (XII secolo), capolavoro del Romanico lombardo, realizzata dai Magistri Cumacini. Al suo interno la “Deposizione di Cristo” della scuola del Perugino e un Trittico di Scuola Lombarda (1432). La chiesa di San Giovanni Battista (XVII sec.), di impianto barocco, a una sola navata ospita una scultura dell’Immacolata in marmo di Carrara della bottega di Bernini, un dipinto di Gaudenzio Ferrari e un coro in noce del XVII secolo. Eventi estivi: Festival di Bellagio e del Lago di Como, 26 giugno-5 settembre; Concorso esecuzione musicale “Festival di Bellagio” 27-30 giugno; Premio “F. Liszt”, finale 5 settembre.

ATMOSFERA SOGNANTE TRA VILLE E GIARDINI

ha raccontato che i successivi abitatori della villa chiamavano “duca di Lodi” l’asinello del parco. * Scrittore, direttore dell’Anatomia patologica dell’ospedale Sant’Anna di Como Few places in the world are as romantic as Bellagio, the so called «pearl of Lake Como», located on the promontory of the Triangolo Lariano. A main tourists attraction for the amazing view of the lake, its stone lanes and picturesque cobbled starways filled with shops (like the Salita Serbelloni), Bellagio is also the name of an impressive gambling house in Las Vegas with 3015 rooms and a dancing water fountain synchronized to music. The village has always enchanted artists, Foto di Carlo Pozzoni, archivio.

especially in the XVIII-XIX centuries: the “age d’or” of Bellagio continues to inspire novelists, like Carlo Patriarca, MD and author of the sensitive novel “Un campo di battaglia è il cuore degli uomini” (Neri Pozza, 2014) of which the crucial intrigues take place just in Bellagio, few years before the magnificent Villa Melzi was built. He introduces in his paper to the enchanting of Bellagio, that cannot be reduced to the old buildings or the remarkable church architectures from Romanesque to Baroque era, nor to the sole botanic heritage of the historical villas. That mood is certainly captured by music and the Festival di Bellagio e del Lago di Como (from June 26th to September 5th) pays a tribute to Richard Strauss and William Shakespeare anniversaries. (V. Fis.)

Ormai Bellagio, la “perla del lago di Como”, è qualcosa di più di una località turistica. La sua posizione strategica sul promontorio che sta al vertice del Triangolo Lariano, oltre al fascino pittoresco delle sue stradine, degli hotel e delle ville ne fa un marchio di successo globale. Al punto che dà il nome a un Casinò di Las Vegas, il resort più costoso mai realizzato (1,6 miliardi di dollari) nella storia, costruito nel 1998, dotato di 3 mila camere e giochi d’acqua. Ma l’originale, la nostra Bellagio, non teme confronti. Tra i numerosi itinerari proposti dall’Ufficio Turistico, di grande interesse è il Tour storico, dall’intensa atmosfera romantica, protagonista anche del prossimo Festival, che parte da piazza Mazzini, costeggia il Grand Hotel Villa Serbelloni (dal 1852), porta ai giardini di Villa Serbelloni (di impianto quattrocentesco, proprietà della Rockfeller Foundation di New York), aperti al pubblico per sole visite guidate (tel. 031.951555; 9 euro). Tappa obbligata della visita, la “Salita Serbelloni”, con i suoi coloratissimi negozi e la targa in ricordo del soggiorno (1837) di Franz Liszt e della compagna, la Contessa d’Agoult, che proprio a Bellagio concepì la figlia Cosima (futura moglie di Richard Wagner). Costeggiato il dismesso Hotel Grande Bretagne, si raggiunge Villa Melzi, progettata tra il 1808 e il 1810 dall’architetto Luigi Canonica e dal botanico Luigi Villoresi. Celebre in tutto il mondo il laghetto di ninfee, la Villa - di proprietà della famiglia Gallarati Scotti - non è visitabile. Nel parco, la serra è adibita a museo aperto al pubblico, come pure il chiosco moresco e la cappella di famiglia, nei pressi della darsena di Loppia. Sul sito anche la mappa virtuale del parco. Biglietti: 6,50 euro (intero, gratis per bambini sotto i 12 anni). Info: www.giardinidivillamelzi.it; www.bellagiolakecomo.com. Ufficio turistico: tel. 031.950.204. (Anna Piazzi) La Provincia 61



CARTOLINE

CERNOBBIO DA SCOPRIRE di Giuseppe Salvioni*

«I

l punto preciso di confine tra il cielo e la terra non è mai stato definito ma potrebbe essere proprio qui». Questo il dolce commiato impresso sul registro del Grand Hotel Villa D’Este da Mr. Herb Caen, giornalista americano, al termine di una vacanza da sogno nel miglior cinque stelle del mondo. L’emozione del visitatore potrebbe crescere a dismisura a contatto con l’ambiente montano cernobbiese: selvaggio o frutto del lavoro umano, come accade nel Giardino della Valle, sul greto del torrente Garrovo. L’artefice è la mano di una donna, Ida, un angelo dai capelli grigi che ha impegnato tutta se stessa per trasformare un angolo dimenticato da Dio e dagli uomini in un luogo incantevole. Uno scalino dopo l’altro si raggiunge Rovenna. Lassù si imbocca il Sentèe de Sort, un

Cernobbio Info: Ufficio turistico, tel. 031.349341; iat@comune.cernobbio.co.it; www.festivaldicernobbio.eu Ville e monumenti: Villa Bernasconi, Villa Erba, Villa d’Este, Villa Pizzo (visite guidate al parco), chiesa di San Vincenzo, pontile della Riva in stile Liberty. Passeggiate: al Monte Bisbino (1325 mt) e la “Via dei monti lariani” (600-1200 mt). Da scoprire: il Giardino della Valle. Eventi: dal 30 luglio all’8 agosto, il Festival Città di Cernobbio a Villa Erba.

percorso il cui inizio si individua in prossimità dell’ampio parcheggio del cimitero. Dopo qualche minuto ci si imbatte in una vista mozzafiato. Basterebbe sostare su questo poggio ridente, sedersi sulla panchina e ammirare ciò che è dolcemente adagiato in riva al lago e le scie delle barche a motore che solcano il Lario. C’è un altro percorso, poco sopra Piazza Santo Stefano, che permette di toccare con mano il lavoro paziente di uno scultore della foresta. La sua incessante operosità, che ormai dura da anni, gli ha fatto ricavare tra la fitta vegetazione che abbraccia la chiesetta della Croce dell’Uomo inattese sculture che compaiono all’improvviso: l’autore è Giò, l’ultimo custode del paesaggio. Egli parla il linguaggio della natura con la natura e la trasforma in poesia. Cernobbio non è più il borgo dei pescatori del bel tempo che fu; i suoi abitanti hanno saputo mantenere intatto lo spirito di chi ama questo luogo e lo dimostra con la generosità del lavoro, ingentilendo l’ambiente che li circonda

per lasciare impresso nella mente degli ospiti il piacere di condividere una bellezza che il clima a questa latitudine sa tramutare in arte. * Storico e scrittore di Cernobbio Once a fishermen village, Cernobbio is an international tourist destination for the celebrated Grand Hotel Villa d’Este, Villa Erba and the landing stage of the Riva with the Art Noveau style roof. Twice a year it also becomes the very heart of global economy because of the Studio Ambrosetti which gathers political leaders and financial experts. However, another Cernobbio asks to be known by tourists who want to discover its natural beauty. The itinerary starts from Giardino della Valle, a beautiful garden created by Ida Lonati: she cleaned up an illegal garbage dump on the lake and turned it a luxuriant green site. A little above Piazza Santo Stefano it is possible to admire the vegetable sculpture in the wood made by Giò, the last careteker of the landscape. La Provincia 63


CARTOLINE

CHE MAGIA IL BALBIANELLO di Luisella Monti*

U

n garden tour con il battello offre una visione d’insieme insuperabile dei giardini che vivacizzano le sponde del nostro lago, permettendo di cogliere i volumi delle essenze cromaticamente declinati su diverse scale di verde. In un concentrato di delizie d’arte spicca Villa Balbianello. Dono del conte Guido Monzino al Fai, è aperta al pubblico ed è raggiungibile da Lenno (oggi Tremezzina, ndr), attraverso un suggestivo percorso pedonale tra i boschi, oppure da Sala Comacina (servizio formalmente esistente, ma quasi mai utilizzato, ndr) con una romantica navigazione lungo il canale d’Isola. L’impatto dal lago è affascinante non appena si delinea la sagoma di questo vascello pronto a prendere il largo con il suo ricco patrimonio arboreo, sapientemente sagomato per non compromettere la visione d’insie-

me. Ma l’unicità del Balbianello, per chi giunge sia dal lago che da terra, è caratterizzata da aspetti vegetazionali antitetici sui due versanti in rapporto alla diversa esposizione, come il giardino Alpino esposto ai venti del nord e il giardino Mediterraneo protetto dalla insenatura naturale favorita dal dosso di Lavedo. I due versanti sono curiosamente raccordati dalla “Loggia” (dove sono state girate alcune celebri scene del film “Star wars II. La guerra dei cloni”, di George Lucas, nel 2002, ndr) che permette di percepire il lago oltre la villa ed è contrassegnata da colonne avvolte ad arte da geometriche volute di Ficus pumila, leitmotiv del Balbianello con i platani, il leccio e le siepi di alloro. Unica nota di colore tra le diverse sfumature di verde: la balconata di glicini che accoglie gli ospiti con un effluvio di profumi. Un significativo esempio di equilibrio tra volumi del giardino e rispetto del paesaggio, in cui l’intervento dell’uomo ha saputo mirabilmente interpretare la natura valorizzandola. * Vicepresidente della Società Ortofloricola Comense

Le info VILLA BALBIANELLO In via Comoedia 5 a Lenno, è aperta fino al 9 novembre, tutti i giorni, tranne i lunedì e i mercoledì non festivi. Ultimo ingresso al giardino: 17.15. Ultima visita agli interni: ore 16.30 (a seconda della disponibilità di posti). L’accesso alla Villa è a piedi da Lenno (circa 1 km) con un lieve tratto in salita, percorribile in 25 minuti circa, oppure via lago con taxiboat dal Lido di Lenno. Corsa a pagamento € 7,50 a/r. Da Como a Lenno auto-

64 La Provincia

bus di linea Spt C10. The villa opens from March 16 th to November 9th, from 10 a.m. till 6 p.m, except non-holidays Mondays and Wednesdays. Last access to the garden: 5.15 p.m. Last admission to the Villa and the Museums: 4.30 p.m., according to the availability. It can be reached from Lenno village, or by boat shuttle from the Lido of Lenno (€ 7,50 ticket return), or on foot from via Comoedia.


Tremezzina (ex comune di Lenno) Info: Villa Balbianello: tel. 0344.56110; e-mail: faibalbianello@fondoambiente.it Ville e monumenti: oltre a Villa Balbianello, da segnalare la chiesa collegiata di Santo Stefano e il Battistero romanico. Spiagge: Lido di Lenno, tel. 0344.57093 e 0344.55721, aperto tutti i giorni dalle ore 10 all’1 e 30. www.lidodilenno.com

NUOVO BOOK SHOP NELLA VILLA DELLE NOZZE di Giuliano Galli* Un’importante novità attende, quest’estate, i turisti che fanno tappa a Villa Balbianello del Fai: si tratta del book shop inserito nella chiesetta sconsacrata, del Cinquecento, utilizzata come locale cucina al tempo del conte Guido Monzino. Nei circa 50 mq del locale, a partire da inizio luglio, sarà possibile acquistare pubblicazioni, cartoline, poster sulla villa e, insieme, i prodotti più caratteristici del nostro lago, sia culturali, sia enogastronomici. Rinnovata lo scorso anno anche l’ex casa del custode, posizionata ai limiti dell’area visitabile di Villa Balbianello, riadattata come una sorta di serra, con apertura ad archi su tre lati. Dalla fine di maggio a settembre, qui si svolgono i matrimoni ospitati nel complesso del Fai: ben 100, quest’anno, con sposi italiani e stranieri. * Property manager di Villa Balbianello - Fai Villa Balbianello is the gem of Lenno Village, on a promontory overloooking Lake Como, that gives the name to the palace itself, on the western shore of the basin. Since 1988 it belongs to the Fai-Italian National Trust. It was built in 1787 for the first owner, the cardinal Angelo Maria Durini, on the site of a previous Franciscan monastery. Count Guido Monzino, the last owner left it to Fai that has in charge its conservation and opening. The main building and the Loggia, made by pillars, date back to the end of 17th century. A luxuriant garden surrounds the palace with a terrace that provides a great view of the lake. Count Monzino restored Villa Balbianello and made of it a private museum where he collected and displayed souvenirs, remnants of ancient civilizations, artifacts from his expeditions, including the North Pole and the mount Everest. The romantic mood of the villa, celebrated location of marriages from all over the world, has always fascinated movie directors who shot films like “Star Wars II-The attack of the clones” (2002) and “Casino Royale” (2006). Le foto sono di Carlo Pozzoni, archivio.

La Provincia 65


CARTOLINE

IN TREMEZZINA PER RIFIORIRE di Maria Vittoria Bianchini*

V

Le info

illa Carlotta è una dimora del tardo ’600 situata a Tremezzo, sul Lago di Como. È un luogo dove capolavori della natura e dell’ingegno artistico convivono in perfetta armonia in oltre 70 mila metri quadri visitabili tra giardini e strutture museali. Favorito dall’eccezionale fertilità del suolo, il parco di Villa Carlotta è celeberrimo per la stupefacente fioritura primaverile dei rododendri e delle azalee in oltre 150 varietà. In realtà ogni periodo dell’anno è adatto per una visita. In un itinerario tra antichi esemplari di camelie, cedri e sequoie secolari, platani immensi ed essenze esotiche si susseguono infatti sorprendenti incontri: il giardino roccioso, la valle delle felci, il bosco dei rododendri, il giardino dei bambù, il museo degli attrezzi agricoli e straordinari scorci che ben giustificano la fama di questo luogo, fin dall’Ottocento considerato «un angolo di paradiso». Meta privilegiata di visitatori provenienti da tutto il mondo per ammirare il suo patrimonio floreale e artistico che annovera opere da Antonio Canova a Francesco Hayez, la Villa è anche membro dei più prestigiosi circuiti artistici e botanici d’Italia: circuito dei Grandi Giardini Italiani, Rete degli Orti Botanici della

Lombardia, Rete Museale dell’800 lombardo (insieme a prestigiose istituzioni quali la Pinacoteca di Brera e la Galleria d’Arte Moderna di Milano), circuito delle case-museo della Lombardia. La magnifica dimora si caratterizza anche per l’intensa attività culturale. L’obiettivo è divulgare l’arte in tutte le sue forme, in un contesto di estrema dinamicità che si contraddistingue per l’eterogeneità dei temi, la ricchezza dei contenuti e l’impegno costante a diffondere l’attenzione e la cura per la bellezza, non solo artistica ma anche naturalistica. Varietà è la parola d’ordine del calendario degli eventi di Villa Carlotta. Accanto alle più canoniche esposizioni di pittura e scultura, si incontrano proposte meno convenzionali ma ugualmente di grande fascino: opere d’arte secondo l’antica tradizione di Murano, textile e fiber art, “pittura botanica”, ikebana e cartapesta sono solo alcuni dei temi indagati, oltre a una ricco calendario musicale che spazia dall’opera a Vivaldi, da Strauss fino a Ivanovici e Suppé e che trova nella ricchezza botanica e naturalistica del parco la propria scenografia ideale valorizzandone ulteriormente la bellezza e l’importanza. Villa Carlotta gestita da un Ente Morale dal 1927, destina tutti gli introiti derivanti dai biglietti di ingresso “esclusivamente” ad opere di miglioramento della villa stessa e del suo parco botanico, demanio dello Stato. * Presidente dell’Ente Villa Carlotta

VILLA CARLOTTA Fino al 19 ottobre apre dalle 9 alle 18.30. Biglietti: da 9 euro (ridotti 7 euro). Gratis per bambini sotto i 5 anni. Visite guidate non incluse, ma possibili tramite agenzie. La villa offre spazi pic-nic, libreria, bar. L’accesso è consentito ai cani,

66 La Provincia

ma solo in giardino e al guinzaglio. Opening time: 9 a.m.-7.30 p.m. (last ticket 6 p.m., museum closure 6.30 p.m.). Pricelist: Adult € 9, Senior over 65 € 7 (with ID) Student (valid document) € 5, children under 5 free entrance.

Guided tours are not included, they may be booked on payment by the guide agencies Facilities: coffee-house, bookshop, pic-nic areas, lift. The entrance with dogs is allowed only if kept on the leash and in the garden. Info: www.villacarlotta.it


Tremezzina (ex comune di Tremezzo) Info: Infopoint Tremezzo www.tremezzo.it - tel. 0344-40493 turismotremezzo@libero.it Ville e monumenti: Villa Carlotta; i giardni pubblici “Olivelli”, su progetto di Pietro Lingeri, architetto razionalista; la chiesa di San Lorenzo. Passeggiate: Da Bolvedro di Tremezzina a Cadenabbia, ultimo tratto della “Greenway” del lago di Como: 2,8 km e 50 minuti di cammino. Eventi estivi: Dal 27 giugno al 29 agosto, “I Venerdì di Villa Carlotta”, ore 21. Info: info@villacarlotta.it; tel. 0344-40405.

CACCIA AL TESORO BABY TRA LABORATORI ED EVENTI Ma Villa Carlotta non è solo arte. È vero e proprio “culture maker”. Tra gli appuntamenti che aspettano i visitatori, segnalo, ad esempio: il laboratorio di carta marmorizzata “Una vita colorata” (29 giugno), quello per la lavorazione del vetro a lume “Giardini di vetro” di Miriam Di Fiore e Silvia Rutolo (4-27 luglio) e il Summer Camp, una settimana di teatro & natura (711 luglio), in cui i bambini saranno guidati alla ricerca di un misterioso tesoro, sull’onda della famosa storia di Stevenson. Rifiorire a Villa Carlotta? È possibile, non soltanto grazie alla terapia cromatica e olfattiva del suo giardino, ma anche in virtù della musica, dell’arte, della pittura botanica, della storia di cui il luogo è pervaso. Dall’11 luglio al 24 agosto una mostra, proprio nella villa, intitolata “È degli angeli un sorriso questo lago, il verde, i fior...”, documenta la presenza di grandi artisti ospiti del lago di Como. (Antonella Maia)

A CONTEMPORARY HEART IN A NEOCLASSICAL GEM

Una siepe di azalee a Villa Carlotta.

One of the most celebrated location of Lake Como, the 17th century Villa Carlotta - 31 km from Como, opened from March to October - develops into over 70.000 sq. mt. of luxuriant gardens, historical buildings and a museum. Member of some cultural & botanic network like Grandi Giardini Italiani, Rete Museale dell’800 lombardo and Rete degli Orti Botanicy of Lombardy, it has been considered since the XVIII century a «heaven’s corner». It was the Marquis Giorgio Clerici who wanted a prestigious villa and at the same time, a solid building, surrounded all around by an Italian Garden filled with statues, stairs and fountains. Gian Battista Sommariva, the subsequent owner, also enriched Villa Carlotta with classical masterpieces from Canova, Thorvaldsen, Hayez. The marble group “Amore e Psiche” (Eros and Psyche) and “L’ultimo addio di Romeo e Giulietta” (The farwell of Romeo and Juliet) are probably the more celebrated pieces of the collection. At the middle of 19th century Marianna of Nassau left the Villa to her daughter Carlotta, in the occasion of the wedding with Giorgio II, the Earl of Sachsen-Meiningen. The noble man, a keen on botanic, enriched the garden with over 150 varieties of rhododendrons and azaleas. Beside the luxurious plants heritage, Villa Carlotta offers conferences, classical music concerts, workshops and cultural events, of which some are especially fitted for children. A visit of the Villa and the Gardens takes 2 hours approximately. La Provincia 67


CARTOLINE

LUCI E OMBRE SU TORNO di Elena D’Ambrosio*

Torno Info: www.prolocotorno.it Ville e monumenti: Villa Pliniana, chiese di Santa Tecla (romanica, rifatta nel XVII sec.) e San Giovanni (XII sec.) che custodisce il “Santo chiodo”, chiuso in un forziere a 7 chiavi. Passeggiate: da Largo degli Alpini si può raggiungere Montepiatto (600 m di altitudine), dove si trova la Pietra Pendula - masso erratico - e la chiesa di S. Elisabetta. Eventi estivi: manifestazione “Torno-Moltrasio 1522”, pittura botanica a Riva e concerto dell’Orchestra a plettro Flora, il15 giugno; “Cinema a Riva”, dal 1° luglio; jazz a Scilonico, piazza Braga, 10-16 agosto.

T

orno si può identificare con una delle più famose ville del Lago di Como, la storica Villa Pliniana, imponente ed austera, a strapiombo sulle acque del lago. Questa singolare posizione e l’aspetto davvero sinistro e inquietante, hanno contribuito a circondare la villa di un alone di mistero, alimentato dalle leggende intorno alla figura del suo primo proprietario. E l’effetto che fa, ammirandola dal lago, è proprio un senso di inquietudine che sembra gravare sull’edificio. Non per nulla la sua lugubre atmosfera ha ispirato Antonio Fogazzaro (che la visitò) per la composizione del celebre romanzo “Malombra”, da cui il regista Mario Soldati nel 1942 ha tratto il soggetto dell’omonimo film. Parte del film, che ha come protagonisti Isa Miranda ed Andrea Checchi, è stato girato nella rinomata villa. L’angoscia esistenziale della protagonista, su cui incom-

68 La Provincia

Foto archivio La Provincia.

be fin dall’inizio un’aura da tragedia, sembra fondersi perfettamente con l’ambiente circostante. Non dobbiamo poi dimenticare che nel Settecento e Ottocento artisti e personaggi di grande rilievo vi hanno soggiornato, fra cui Bellini, Rossini, Giuseppe II e Napoleone. *Storica e giornalista

The village of Torno, on the eastern bank of Lake Como is deeply linked to Villa Pliniana, a palace built in 1573 that can be reached on foot or from the lake. The position, the mysterious intermittent spring that flows from the rock, like a fountain (it was Plinio the Youth to describe it, in the II century) make Villa Pliniana a gothic location, as historian Elena D’Ambrosio notes. Its disquiet inspired film director Mario Soldati whose film “Malombra” (from Antonio’s Fogazzaro novel) took place in the villa (1942). A picturesque place on the lake, Torno was destroyed by Spanish soldiers in 1552, then rebuilt. It deserves a visit also for its churches: St. Tecla, in gothic-baroque style and St. John church (XII century)that custodies a steel nail, reputed one of the Holy Cross left in the church by a german pilgrim coming back from Jerusalem.


CARTOLINE

LEGGENDARIA MENAGGIO di Silvia Fasana*

I

l paese di Menaggio è affacciato sulla riva occidentale del Lario, allo sbocco della valle omonima che collega il lago di Como con quello di Lugano, sul conoide del torrente Sanagra. Una posizione strategica, all’incrocio tra l’importante percorrenza di terra conosciuta come “Via Regina” e il tracciato che, attraverso la val Menaggio, raggiungeva Bellinzona e quindi la valle del Ticino; importanza evidenziata dalla presenza di una fortificazione almeno già dal X secolo d.C. Testimonianze medioevali tuttora visibili sono i resti del castello, l’impianto urbano del centro storico, caratterizzato da strette stradine acciottolate che si inerpicano sull’altura retrostante, resti di lapidi e iscrizioni. E dal Medioevo ci arriva una affascinante tradizione: nel 1163 a Menaggio avrebbe fatto sosta il corteo che

Menaggio Info: Iat di Menaggio, tel. 0344.32924; infomenaggio@tiscali.it www.comune. menaggio.co.it; www.menaggio.com Ville e monumenti: oltre a Villa Mylius Vigoni, sede del Centro Italo-Tedesco (frazione di Loveno), di interesse artistico sono la chiesa Parrocchiale di S. Stefano e la chiesa di S. Carlo, con il tipico campanile a vela. Eventi: nel ricco cartellone, segnaliamo gli appuntamenti del Lake Como Festival a Villa Mylius Vigoni e la rassegna Riflessi d’arte. Ogni venerdì, dalle 17, il Mercatino serale. Il 5 luglio concerto in memoria di Ignazio Vigoni, a Villa Vigoni, ore 17.30. Il 12 agosto, sul lungolago, spettacolo di fuochi d’artificio e musica.

trasportava a Colonia le reliquie dei tre Re Magi, trafugate dalla città di Milano dopo la distruzione operata da Federico Barbarossa vittorioso sul Comune lombardo. Ci sarebbe anche il presunto luogo di sosta: l’Ospedale dei Re Magi, per molti secoli luogo di accoglienza e solidarietà. Oltre a questi frammenti di storia e di leggenda, Menaggio, ai piedi del parco locale di interesse sovracomunale della valle Sanagra, offre angoli di grande suggestione, che la rendono una cittadina “a misura d’uomo”, piacevole e rilassante, meta ideale per chi ama la natura e la scoperta degli innumerevoli piccoli grandi segni del lavoro dell’uomo e della sua solida fede nei secoli, testimonianze che costituiscono la trama vitale del tessuto urbano e culturale delle nostre terre. Maggiori informazioni si possono avere sul sito: www.camminacitta.it * Giornalista, scrittrice, consigliera e collaboratrice dell’associazione Iubilantes

Menaggio, an enchanting village on the western shore of Lake Como, well known for the Centro Italo-Tedesco at Villa Vigoni in Loveno, is located at the end of the valley that connects the lake to the one of Lugano. The town lies on a strategic site between Italy and Switzerland. The site deserves a visit for both the historical heritages and the legendary background. The journey starts at Menaggio and runs on a section of the lake promenade, then goes into the “historic centre” of the ancient fortified village, characterized by narrow streets which run between old massive buildings, bordering places which across the centuries have constituted the spiritual core of Menaggio (the now demolished Baptistery, the Provostal church of St. Stephen, the church of Saint Martha) or revealed its inclination to welcome strangers, like the parade who carried from Milan to Colonia the holy remains of the Biblical Magi who visited the infant Jesus. A legend says that they stopped in the lake village, in 1163, in the so called “Hospice of the Three Kings”. Further information: www.camminacitta.it La Provincia 69


CARTOLINE

GRAVEDONA SCRIGNO D’ARTE di Rita Pellegrini*

I

l fascino di Gravedona emerge dalla profondità della sua storia e si esprime in forme artistiche di qualità. Nel tempo il paese guidò le intraprese delle Tre Pievi Superiori del Lago di Como. Ancor oggi è sede della Comunità Montana dell’Alto Lario, che dal 1983 si è stabilita in Palazzo Gallio, dimora di fine ‘500 fatta erigere dal cardinale Tolomeo Gallio, che unisce alla bellezza della «villa di delizia» le esigenze di un baluardo collocato in posizione strategica. La menzione della pieve gravedonese risale al 931. È ancora suggestivo visitarne la sede, formata dalla parrocchiale di S. Vincenzo, con la sua antica cripta, e dalla chiesa di S. Maria del Tiglio, citata per la prima volta nel 1154 ma preesistente e caratterizzata da una decorazione geometrica composta in cui si alternano strati bianchi in marmo di Musso a strati neri in pietra d’Olcio. L’area era sacra già in epoca romana, come testimonia la presenza di materiale architettonico di reimpiego. Respira inoltre di cultura paleo70 La Provincia

Gravedona ed Uniti Ville e monumenti: Palazzo Gallio (XVI sec.), chiese di Santa Maria del Tiglio, con battistero (XII sec.) e parrocchiale di San Vincenzo, con resti romanici; piazza Prà Castello, casa dove soggiornò Alessandro Volta. Passeggiate: percorso Gravedona-Segna-Pozzuolo-Domaso. Durata: ore 1,30, mediamente facile. Eventi estivi: Primo corso di interpretazione organistica “Carlo Donato Cossoni”, a Garzeno e Trezzone, 25-29 agosto. Docente: maestro Enrico Viccardi. Iscrizioni: scholacajni@libero.it. A Gravedona la “Festa del lago”, con concorso di barche allegoriche e spettacolo pirotecnico sul lago, 14 agosto. Info: www.gravedona.it; Infopoint: 0344-85005.

cristiana nelle epigrafi parrocchiali dedicate ad Agnella ed Onoria, forse vergini consacrate. Il patrimonio chiesastico è ricchissimo. La chiesa di S. Maria delle Grazie, già annessa a monastero agostiniano, è scrigno d’arte ove si conserva una statua mariana di Rodari, scolpita su modello di quella della cattedrale comense. Nei suoi pressi si trova la chiesa dei SS. Gusmeo e Matteo, soldati sfuggiti al massacro della Legione Tebea e decapitati a Gravedona, ove fu eretto in loro onore l’edificio con volta affrescata dal Fiammenghino. Dall’11 febbraio 2011 il comune di Gravedona si è unito con quelli di Consiglio Rumo e Germasino, paesi tradizionalmente rurali che presentano una storia interessante. Le chiese di Consiglio Rumo si distinguono per il loro patrimonio organario, costituito da un Prati nella chiesa di S. Giovanni Battista di Brenzio, abbellita da affreschi di Bianchi da Campione, e da un Serassi in quella di S. Gregorio, ove una tela della Adorazione dei Pastori di Pozzi raffi-

gura la donna dell’Alto Lario in costume locale. Germasino infine possiede uno tra i capolavori dell’oreficeria siciliana: uno straordinario reliquiario di S. Rosalia, testimonianza dell’emigrazione a Palermo, della quale si ritrovano tracce importanti anche nel dialetto locale. *Ricercatrice, scrittrice, collaboratrice della Associazione Schola Cajni Gravedona’s fascination is historically rooted in its art heritage. A strategic village at the Swiss boarders, it took the leading role in the region of the Tre Pievi (Three Parishes), in the XVI century. Today Gravedona is the seat of the Mountain Community Comunità Montana dell’Alto Lario, located in Palazzo Gallio, of which the owner was Cardinal Tolomeo Gallio. Many valuable monuments can be reached. Researcher Rita Pellegrini suggests visiting the churches of S. Maria del Tiglio, S. Vincenzo, S. Maria delle Grazie, S. Gusmeo e Matteo.


CARTOLINE

VARENNA DA CAMPIONE di Antonio Rossi*

C

apita spesso che chi ha dei tesori nel giardino di casa non se ne stupisca troppo e li consideri quasi come un elemento del paesaggio al quale i suoi occhi sono avvezzi. Questo è il rischio che corre chi, come me, vive in un luogo di per sé bellissimo come il lago di Lecco, che rappresenta da sempre lo scenario che ha salutato la maggior parte dei miei risvegli. Quando però la vita ti porta a passare tanto tempo lontano da casa, come è stato per me, il momento del ritorno diventa quello in cui si apprezza ciò a cui la quotidianità ci ha abituati. Questo per dire che gemme come Varenna hanno forse più fan oltre i confini del Lario e così, se si vuole lasciare il segno su un forestiero, basta che lo si porti a riempirsi dei profumi e degli scorci che regala Villa

Varenna In provincia di Lecco, sul lago, si raggiunge da Bellagio in ferry-boat. Info: www.villamonastero.eu; www. comune.varenna.lc.it Ville e monumenti: Castello di Vezio, in comune di Perledo, XII secolo; Villa Monastero, celebre per il parco, i convegni, la Casa Museo; Villa Cipressi, hotel con giardino visitabile. Passeggiate: A un km da Varenna c’è Fiumelatte, dal nome del fiume che scorre per 250 metri, con gioco di sifoni naturaliEventi: in agosto il Festival Città di Cernobbio. Eventi estivi: ogni anno si tengono i corsi dell’International School of Physics “Enrico Fermi”.

Monastero, per procurargli il più classico dei colpi di fulmine. Io, questo espediente l’ho messo in pratica nel 2010, quando organizzai un meeting dedicato ai presidenti delle Commissioni Atleti dei Comitati olimpici europei. Immaginate, tutti ex-atleti che avevano girato il mondo nel corso della loro carriera, quindi con un bagaglio di esperienze di viaggio notevole. Bene, dopo due giorni passati a Villa Monastero, nessuno voleva più tornare a casa e qualcuno propose addirittura di prolungare il convegno per meglio approfondire le discussioni sulle problematiche dello sport. Un altro ricordo che mi lega a Varenna, si riferisce a un episodio che ha segnato la mia vita, infatti è proprio lì che mi sono sposato, nel 96. Ma questa è un’altra storia... * Campione olimpico e mondiale di Kayak, assessore regionale allo Sport e Politiche giovanili

People usually don’t realize how many treasures are hidden inside the home’s garden. It is the case of Lecco Lake, the so called other branch of Como Lake that inspired Alessandro Manzoni, author of “The Betrothed”. Antonio Rossi, the former Olympic and World Champion sprint canoer, current sport councillor of the Lombardy Region considers Varenna a veritable gem of the lake that asks to be re-discovered. He evokes when, in 2010, the Villa Monastero of Varenna - an international Conference Centre where the Nobel Prize winner Enrico Fermi held some lessons in 1954 - hosted an international Meeting of Olympic Comitees from all over the world. After having spent a couple of nights in that magic location, none of the partecipants would ever come back home. «Someone suggested to go on with the conference for a making deeper investigation about the sport’s issues...». Rossi also reveals that he married in Varenna. It was 1996. But that is another story... (V. Fis.) La Provincia 71


IN UN PICCOLO MONDO ANTICO I

n un angolo appartato del comune di Oria Valsolda (Co), sulla riva italiana del lago di Lugano, la Villa Fogazzaro-Roi è un tesoro unico che riporta alla mente del visitatore il capolavoro di Antonio Fogazzaro, “Piccolo mondo antico”. Patrimonio del Fai, è una dimora storica dove tutto è rimasto identico: il giardino con le stesse piante, l’orto, il viottolo che costeggia il lago, la terrazza, la darsena, i saloni, i salottini, lo studio, le camere da letto, la cucina. La Villa Fogazzaro-Roi, ottocentesca dimora di villeggiatura del celebre scrittore vicentino Antonio Fogazzaro. Il suo pronipote, il marchese Giuseppe Roi, illuminato cultore del patrimonio artistico italiano e collezionista, quale ultimo erede della villa ne ha curato per anni la struttura, il giardino e l’arredamento di tutte le stanze mantenendo, nel modo più fedele possibile, il tipico stile e l’atmosfera ottocenteschi della vita e dei romanzi del suo avo. Mobili e manufatti originali di casa Fogazzaro, insieme a pezzi d’antiquariato acquisiti tra gli anni 1950 e 1960, rievocano in modo incredibile le vicende del famoso “Piccolo mondo antico”. All’esterno il giardino pensile, curatissimo e ricco di essenze preziose, da cui i personaggi ammiravano il panorama malinconico del lago; il terrazzino di Franco, dalla “cupolina” ed “il tavolino tondo”, la darsena e l’approdo che ricordano il tragico annegamento della figlia del protagonista. In casa ogni oggetto, ogni mobile, ogni ambiente è legato alla storia della famiglia Fogazzaro. Mobili pregiati insieme a collezioni di porcellane, lastre di rame per la stampa, dipinti, libri, oggetti particolari come tagliasigari, noci di cocco intagliate, reliquiari, e ancora singolari soprammobili fatti con conchiglie e altri materiali impreziosiscono tutte le stanze, collocati personalmente dall’ultimo proprietario. Lo studio contiene pezzi originali dello scrittore Fogazzaro, compresi il tavolo, la lanterna, i manoscritti e le foto; nella sala da pranzo la tavola è sempre imbandita in modo 72 La Provincia


Il tempo s’è fermato, a Villa Fogazzaro-Roi a Oria Valsolda, sulla riva italiana del Ceresio dove lo scrittore ambientò il suo capolavoro Gioiello del Fai, sorprende per giardino e cimeli di Roberta Brucato* - Foto di Carlo Pozzoni

La Provincia 73


Quello strazio nascosto dello scrittore Come un taccuino, lo scrittorio di Antonio Fogazzaro, conservato nella Stanza dell’alcova, rivela particolari privatissimi dello scrittore di “Piccolo mondo antico” e “Malombra”. Si legge, tra l’altro, lo strazio per la morte del figlio, a causa del tifo, nel 1895: «Mariano, Mariano, Mariano mio! Fuori da ogni vanità, da ogni passione raccolgo il mio cuore in Dio e in te, 11-8-95». Un’altra, con una tragica coincidenza di date, ci informa del termine del suo romanzo più celebre: «Finito nel pianto il “Piccolo mondo antico”, 11-8-95». Nel 1941 il giardino della Villa e il Salone Siberia divennero alcuni dei set del film “Piccolo mondo antico”, di Mario Soldati. Il personaggio di Franco fu interpretato dall’attore Massimo Serato mentre quello di Luisa dalla comasca Alida Valli, la cui foto autografata è tuttora visibile in Biblioteca. (Anna Piazzi)

FESTIVAL Si terrà a Villa Carlotta di Tremezzo (CO) domenica 13 luglio, alle ore 16, la proclamazione dei vincitori del Premio Antonio Fogazzaro, per racconti e poesia. Si tratta dell’evento letterario più importante dei mesi estivi sul Lario.

74 La Provincia


elegante per dieci commensali. Una casa da sempre ospitale, dapprima per i numerosi ospiti della famiglia Fogazzaro-Roi ed ancora oggi, per tutti, grazie alla donazione al FAI. Secondo le volontà testamentarie del marchese, l’ordine di tutte le cose è rispettato con meticoloso puntiglio, con rigore e costanza, ed il risultato è davvero sorprendente. * Delegato alla cultura del Fai Delegazione di Como Located on the Italian shore of Lake Lugano, in the village of Oria Valsolda (Co), Villa Fogazzaro Roi is now the most precious treasure of the author’s memories. The villa in its place of the soul, inspired, much of his greatest literary achievements. Privileged abode for the summer holidays of the writer Antonio Fogazzaro (1842-1911), the house became a place of his fun and his rest. The rooms of the palace, small and intimate, are full of family photographs and memorabilia, evidence of the style of life of a middle-class family in the late nineteenth century: the real “Piccolo mondo aantico”, nestled in a breathtaking scenery between lake and mountains.

Le info Villa Fogazzaro-Roi a Oria Valsolda è visitabile da aprile ad ottobre su prenotazione, tutti i sabati dalle ore 10 alle ore 18, oppure, prenotando, per gruppi di almeno 24 persone e Delegazioni FAI in tutti gli altri giorni. L’ingresso è riservato agli iscritti e agli amici FAI ed è possibile di iscriversi in loco. Info: tel. 335-7275054 - Fax 02 467615269 E-mail: faifogazzaro@fondoambiente.it

From April to October, you can visit the Villa Fogazzaro-Roi at Oria Valsolda (on prior request) every saturday between the 10am and 6pm. Entrance is reserved to FAI memebers and friends of FAI. Possibility to subscribe at the Villa. La Provincia 75



LIALA E LA MAGICA VAL D’INTELVI

di Primavera Cambiasi*

D

Ricorda nell’aspetto Liala e le sue donne forti, ma romantiche, la “signora del lago” disegnata da Franz Lenhart nel 1940.

a bambine, prima della Seconda guerra mondiale, io e mia sorella Serenella, si andava sempre a villeggiare a Laino o Lanzo Intelvi, nel territorio comasco. Affittavamo una villa e trascorrevamo l’estate, insieme con mamma e con la nonna materna. La scelta della località dipendeva dal fatto che mia madre Liala, allora già affermata scrittrice, amava quei luoghi, sopra il suo adoratissimo lago di Como. Era nata, infatti, a Carate Lario (poi Carate Urio, ndr), a pochi chilometri di distanza dal capoluogo lariano. Cosa ricordo di quei periodi? Non furono certo estati memorabili per le straordinarie esperienze che vi si potevano

(Elaborazione grafica di Antonella Corengia)

La Provincia 77


The guide IL LUOGO Tra il lago di Como e quello di Lugano, attraversata dal torrente Telo, a una trentina di km da Como, è una località di villeggiatura d’estate e d’inverno. Comprende i comuni di Argegno, Blessagno, Casasco d’Intelvi, Castiglione d’Intelvi, Cerano d’Intelvi, Claino con Osteno, Dizzasco, Laino, Lanzo d’Intelvi, Pellio Intelvi, Pigra, Ponna, Ramponio Verna, San Fedele Intelvi (Erbonne) e Schignano. Tra le località di interesse, in una valle ricca di passeggiate e percorsi trekking, c’è la vetta della Sighignola (1302 mt), nel comune di Lanzo, nota come il “Balcone d’Italia”. Info: www.vallenintelvi.it

At the Swiss’ boarders, about 30 km from Como, the Intelvi Valley is a popular tourist destination, in summer as well as in winter. From Lanzo it can be reached the Signignola peak (1302 mt) that provides a magnificent view of Lake Lugano. The Telo river passes through a valley that offers fine walks and trekking trails. Info: www.valleintelvi.info STORIA Ricca di testimonianze artistiche, storiche e archeologiche, la Val d’Intelvi ospita i misteriosi i massi cupelliferi, trasportati a valle dai ghiacchiai, risalenti al Neolitico (4000 a. C.) recano incise piccole coppe o “cupelle”, probabilmente a scopo devozionale. Se ne trovano a Lanzo e a Ramponio Verna. Da visitare, a Lanzo: il Museo Diocesano di arte sacra, con la croce processionale del 12° secolo e il Museo dei fossili, con un reperto risalente a 300 milioni di anni fa. Pregevole la chiesa di Santa Maria, capolavoro barocco dei fratelli Carloni.

Among the rich art & history heritage of Intelvi Valley, it deserves a visit the fine frescoed romanesque church dedicated to Saints Celso and Nazaro, in Scaria (Lanzo) and the so called “cuppelliformi stones”, erratic blocks carved by the ancient inhabitants. A processional cross of the 12th Century is a Middle Ages masterpiece exhibited at the Museum of sacred art which also includes some paintings of Carlo Innocenzo Carloni and several archeological finds. To see also the Museum of fossil, with the oldest piece found in Intelvi Valley, 300 million years old.

78 La Provincia

fare! Al contrario. Noi bambine non avevamo nessuno svago; si faceva al massimo amicizia con le nostre coetanee del luogo. Con la nonna materna, Nilla Pizzi Negretti, insegnante, camminavamo un po’. E io, in particolare, facevo i compiti. Da bambina mi trovavo, regolarmente, con la matematica da “riparare”. Vacanze ispiratrici di libri memorabili, quelle villeggiature, lo furono semmai per la carriera letteraria di mia mamma. In Val d’Intelvi, infatti, ambientò alcuni dei suoi primi romanzi, come “Brigata d’ali” (1944), che furono grandissimi successi popolari. Per Liala la parola “vacanze” non esisteva e nemmeno aveva un senso. Perché la mamma aveva costantemente alcuni romanzi da finire. Ecco, allora, che il suo bagaglio comprendeva sempre l’Olivetti portatile, per continuare a lavorare ai suoi libri. Oltretutto, era sistematicamente in ritardo con la consegna all’editore e si trovava con l’acqua alla gola. Non riusciva mai a fare una scorta di racconti, perché mandava avanti due romanzi alla volta. E, oltre a questo impegno a dir poco massacrante, doveva rispondere alle lettere settimanali per la

sua rubrica (“La posta di Liala”, sulla rivista femminile “Confidenze”, ndr). Nelle sue vacanze estive, sempre e solo di lavoro, Liala si muniva di una quantità di fogli, su cui scrivere a macchina. Erano azzurri. Mamma li chiamava “la quadrotta”; il tono cromatico le piaceva e, forse, l’aiutava a concentrarsi. In Val d’Intelvi seguiva un ritmo di lavoro frenetico. La vedevamo al mattino, perché faceva sempre colazione con noi, prima che andassimo a passeggiare con la nonna. Non usciva da sola. Se voleva visitare un luogo, per poterne scrivere con proprietà nei suoi romanzi intelvesi, si faceva portare dall’autista. La sua proverbiale riservatezza, dovuta essenzialmente all’esigenza di concentrarsi al massimo sui libri, non la portava ad incontrare nessuno. Proprio in un’estate in Val d’Intelvi, mi annoiavo parecchio. Entrai, allora, nel suo studio. Mamma stava battendo i tasti della macchina da scrivere. Ma si fermò ad ascoltarmi. «Posso andare a giocare con la bimba della casa vicina?» le domandai. Ricordo come fosse ora che mia madre alzò l’indice della mano destra. E, senza


Una mostra a Como IL FOTOGRAFO NOVI DA LANZO A CINECITTÀ

nemmeno dire una parola, mi fece segno di no. Una risposta fulminante, senza possibilità alcuna di replica. Non dissi nulla, uscii dallo studio, chiusi la porta. Io e mia sorella, più piccola di me di qualche anno, siamo cresciute come due soldatini. Nonna ci portava ai giardini pubblici o a passeggiare. Mamma doveva scrivere. Punto e basta. Noi, essendo piccole, non ci accorgevamo del suo grande dolore (la morte di Vittorio Centurione Scotto in un incidente aviatorio nel 1926 a Varese, ndr). Del resto, come avremmo potuto? Mamma era sempre elegantissima, profumata, truccata. Una donna affascinante. Non faceva null’altro che scrivere, però ci teneva ad essere in perfetto ordine. Ci diceva sempre: «Ho rispetto per il mio pubblico! Non posso certo mettermi a scrivere di un tramonto o un incontro romantico stando in pantofole...». In villeggiatura, mai ho visto mia madre abbronzarsi al sole d’estate. (Testimonianza raccolta da Vera Fisogni) * Figlia maggiore di Liala, vive a Varese

Liala è lo pseudonimo di Amalia Liana Negretti Odescalchi Cambiasi, nata a Carate Laglio (oggi Carate Urio, sul lago di Como), la più letta tra gli scrittori italiani. Fu Gabriele D’Annunzio a suggerirle il nome d’arte. In seguito alla morte dell’amato marchese Vittorio Centurione Scotto, decise di dedicarsi alla scrittura, come a una terapia dell’anima. Da “Signorsì” del 1931, i suoi romanzi hanno venduto oltre 10 milioni di libri, solo in Italia.

Successful italian writer of romantic fiction Amalia Liana Cambiasi Negretti, better known by her nickname Liala, was deeply fascinated by Intelvi Valley. Many of her successful novels (as the best seller “Brigata d’ali”, 1944) are in fact inspired by the places where she used to spend her holidays with the two daughters and her mother: Lanzo and Laino. Primavera Cambiasi, the oldest daughter of the

“Il mio nome è Angelo Novi”, uno dei maggiori fotografi di scena del cinema italiano. Il lavoro di un comasco, nato e morto (1930-1997) a Lanzo Intelvi, è documentato da 65 immagini originali in mostra al Broletto di Como (3-27 luglio, ingresso libero), fotografie scattate sul set di registi - da Pier Paolo Pasolini a Bernardo Bertolucci, a Sergio Leone - con i quali Novi ha avuto un rapporto particolarmente intenso, convogliando nell’obiettivo, da fotoreporter, un mondo più che un film. In bianco e nero, le immagini furono realizzate (e, quelle in mostra, stampate) da Novi stesso, nei set dove si trovò ad operare. La mostra, con il patrocinio dei comuni di Como e Lanzo Intelvi, è ideata e curata da Carlo Pozzoni, fotoreporter di Como. Tra le foto esposte, anche una di Novi ritratto da Sergio Grandi mentre esce dalla sua casa di Lanzo e il documentario “Angelo Novi fotografo di scena”, realizzato da Antonietta De Lillo e Giorgio Magliulo. (Bernardino Marinoni)

“My name is Angelo Novi” is the exhibition that celebrates one of the most talented film photographer (1930-1997) born in Lanzo d’Intelvi. Curated by photojournalist Carlo Pozzoni, it consists of 65 black & white shots from “Last tango in Paris” by Bernardo Bertolucci to “Once upon a time in America” by Sergio Leone and further. At the Broletto, in Como, 3rd-27th July. Free entrance.

popoular author (1897-1995), born on the banks of Lake Como, in Carate Laglio, evokes her childhood summer, with a mother totally devoted to writing sensitive novels typing her Olivetti. «I’ve never seen my mother laying in the sun for tanning» she says, remembering the sparkling glamour of Liala who «was always extremely elegant» also on the Intelvi Valley’s mountains. (V. Fis.) La Provincia 79



Ma al lago c’è più gusto Non solo “missoltini”: tra pane, olio, formaggi, polenta, insaccati aumentano le declinazioni del sapore sul lago & dintorni Un nutrizionista-chef ci guida nell’itinerario gastronomico di Matteo Tettamanzi*

Q

Rustico e molto saporito, generalmente a base di polenta, arrosti o brasati, il menù delle baite: un’attrazione gastronomica da riscoprire, magari dopo un buon trekking. (Foto di Carlo Pozzoni, archivio).

uella del lago di Como è da sempre considerata “Terra povera” dal punto di vista enogastronomico. Vi è invece un intero microcosmo in evoluzione, tanto che l’aggettivo corretto da utilizzare sarebbe “semplice”, come la formula che rende il nostro territorio unico e MATTEO TETTAMANZI magico: lago e montagne. Partiamo proprio dalle impervie ed ostiche rive del lago ricche di ulivi che permettono la produzione dell’olio extravergine “DOP Laghi Lombardi - Lario”, caratterizzato da un’acidità molto bassa e da un piacevole profumo fruttato. Onnipresente, nella cucina di Terra, è la polenta gialla, o mischiata a quella di grano saraceno, servita in accom-

La Provincia 81


I “misultitt” sono gli agoni pescati, essiccati al sole e pressati col sale. Altre specie ittiche interessanti a livello culinario sono le alborelle (fritte), il lavarello (burro e salvia), il pesce persico (spesso servito con il risotto alla parmigiana), la trota salmonata, il luccio e il cavedano.

Tra i dolci originari dell’Alto Lario Occidentale, la “miascia” o “turta di paisan”, è un mix di pane raffermo e frutta secca. Tra le sue variazioni, anche quella a base di cacao o scaglie di cioccolato, decorata con fette di pere.

Dal pesce ai dolci tipici Guida alla tavola lariana Pesce di lago da riscoprire. Certo, ma non solo. Il territorio lariano offre una varietà di sapori, dall’olio d’oliva ai formaggi tipici e gli insaccati, dal miele ai dolci più caratteristici (come la Resta), fino al vino e alla birra. Tra le numerose pubblicazioni, ricordiamo “Il gusto in un bel posto. Alla scoperta d e l l ’e nogastronomia del Lago di Como”, edito dall’Amministrazione provinciale e dalla Camera di Commercio di Como e “Prodotti lariani. Buoni, sani e… a km zero”, sempre della Provincia. Un’altra pubblicazione, disponibile all’Ufficio turistico Iat di piazza Cavour, è “Guida alle specialità comasche”, che informa sulla vendita diretta dei prodotti agricoli ed ittici della Provincia. (Anna Piazzi)

82 La Provincia

pagnamento a carne, pesce o formaggi. Il fioretto, invece, è alla base del Pan de Mej, dolce tipico aromatizzato con fiori freschi di sambuco. Piuttosto diffuse la produzione di miele (acacia, tiglio e castagno) e le coltivazioni di frutta e verdura, in costante aumento grazie anche ai nuovi modelli di vita sostenibile che stanno prendendo piede. Tra i numerosi formaggi prodotti in valle, freschi e stagionati, citiamo la Semuda, lo Zincarlin (ricotta lavorata con olio, sale e pepe) e il Triangolo del Lario (da latte di capra); anche latte e burro sono di buona qualità. Nella tradizione ha poi un ruolo importante l’allevamento, in particolare nella produzione di salumi e affettati nostrani, soprattutto verso la Brianza; da qui prende il nome la Brianzetta, tipico insaccato ottenuto dalla lavorazione della pancetta di maiale. Ma sul Lario si può trovare anche un prosciutto crudo superlativo, prodotto da un’azienda lecchese, di Oggiono. Passando “all’acqua”, invece, ci sono

i “misultitt”, ovvero gli agoni pescati, essiccati al sole e pressati col sale nelle cosiddette “missolte” di legno. Altre specie ittiche interessanti a livello culinario sono le alborelle (fritte), il lavarello (burro e salvia), il pesce persico (spesso servito con il risotto alla parmigiana), la trota salmonata, il luccio e il cavedano. Grandi passi avanti sono stati fatti nel mondo del vino grazie alla costituzione del Consorzio “IGT Terre Lariane”, formato da varie Cantine che producono vini bianchi e rossi, freschi e sapidi, risultato di una “viticoltura eroica” che ha tanto da dimostrare e da raccontare. Ma le piacevoli sorprese nel mondo del beverage non finiscono qui: il Birrificio Italiano di Lurago Marinone, microbirrificio pluripremiato e conosciuto a livello mondiale, produce birra artigianale di elevata qualità; sono però molte le realtà simili che stanno facendo diventare quest’antica bevanda un must sulle rive del lago. Infine, tra i profumi o meglio ancora gli aromi del Lario c’è spazio


Un Pan de Comm da acquolina E il sandwich “Enjoy” è servito

anche per parlare di caffè; già, perché da più di 75 anni Caffè Milani, azienda storica nata da una piccola bottega del centro di Como, seleziona, tosta e miscela caffè di qualità, esportandolo in tutt’Italia. * Nutrizionista laureato e chef Far from being limited to the “missoltit” fish (agoni salted and sun-dried) or to whitefish and pikefish, Lake Como cuisine is tasty and rich.

Gli ulivi delle rive lariane danno origine all’olio extravergine “DOP Laghi Lombardi Lario”, che pesenta un’acidità molto bassa e un profumo fruttato.

Il sandwich si fa lariano, basta un tocco di originalità, quell’originalità che caratterizza ogni piatto firmato da Vittorio Tarantola, chef e titolare del ristorante Tarandola di Appiano Gentile. Per “Enjoy Como” propone una leccornia light perfetta per un aperitivo, per uno spuntino o una merenda. Basta poco: pan de Comm, cagliata fresca della Pineta, asparagi di Cantello, trota salmonata VITTORIO TARANTOLA del Lario, cicoria di campo e tartufo di Tremezzo. Per guarnire, delle misticanze condite con l’extra vergine dei laghi lombardi. Ecco che tutto il buono del territorio lo si trova tra due fette di pane. La preparazione? Spalmare un cucchiaio di cagliata su una fetta di pane, mondare gli asparagi, tagliare e farli saltare in padella. Stenderli sul formaggio morbido e quindi preparare qualche fetta di trota salmonata. Terminare con le scaglie di tartufo e quindi completarlo con la seconda fetta di pane. Disporre il sandwich in un piatto con misticanze e quindi abbinare ad un bicchiere di B.I: Weizen, del birrificio di Lurago Marinone, una birra profumata con amaro contenuto e rinfrescante acidità. (Arianna Augustoni) Even “polenta” (cornmeal boiled into a porridge) takes a role in the lake’s cultural heritage of food, as food scientist Matteo Tettamanzi underlines in his paper, sketching a food&beverage tour. The variety “fioretto” is the ingredient of Pan de Maj, a traditional sweet bread containing fresh elder tree flowers. The food itinerary starts from the extra-virgin quality oil obtained from the lake shores’ olives with low acidity and fruit flavored. Among cheeses, a remarkable one is the Larian Triangle, of which the name comes from the territory in the middle of Lake Como. In the beverage list, it is interesting to note that Lurago Marinone’s beer is amongst the most renowned in the world. Last but not least, the coffee tradition involves Como town. Are you hungry? Chef Vittorio Tarantola, owner of Ristorante Tarantola in Appiano Gentile has created the “Enjoy Como sandwich”, made by Pan de Com, salmon trout of the lake, asparagus and truffle’s slices. More detailed information about Como Lake local products: www. saporidicomo.it. (V. Fis.) La Provincia 83



EMOZIONI BLU

Qui la vela dà spettacolo

A Domaso i Campionati del mondo di Tempest, evento al culmine di una stagione a tutto vento

V

ia col vento in Alto Lago. Al culmine dell’estate si prepara un appuntamento da non perdere, se siete appassionati di vela e, in generale, sport d’acqua. Domaso diventa la capitale mondiale della categoria “Tempest”, ospitanto i Tempest World Championship, dal 30 agosto al 5 settembre. Comune alla foce del Livo, nella Comunità Montana Valli del Lario e del Ceresio, nei secoli strategico snodo verso la Svizzera - e luogo del cuore del politologo comasco Gianfranco Miglio (1918-2001) - Domaso gode di un’invidiabile prerogativa per gli sport d’acqua. Grazie al vento (la Breva) che soffia regolarmente al mattino, le acque del Lario (fino a Gera e Dervio, nel versante lecchese) sono un paradiso per i velisti, ma non solo. Negli ultimi anni si sono

imposti anche il kitesurfing (variante del surf, consiste nel farsi trasportare da un aquilone, “kite”, appunto), il wind-surf, per i quali risultano ideali condizioni di vento tra i 12 e i 24 kts (nodi), mentre è sempre più significativo, anche per l’economia del territorio, il ruolo svolto dalle scuole di vela. Per tornare ai campionati del mondo di agosto/settembre, la barca a vela protagonista è la cosiddetta “Tempest”, un natante molto veloce a causa della forma dello scafo planante e del grande piano velico. Questa classe da regata è già stata protagonista, in Alto Lago, dei Vintage yachting Games nel luglio 2012. Info: www.tempestworld2014.com; www.canottieridomaso.it. Per corsi di vela rivolti ai giovanissimi: www.avalcdv.it (Anna Piazzi)

Gone with the wind in North Como Lake. Domaso is going to become a top destination for international boat-races: the “Tempest World Championship 2014” will take place between August 30th and September 5th. It is well known that the northern part of the lake is especially fitted for water sports and regattas: March to October regularly blows at 11 clock in the morning the Breva, the typical warm wind of Lake Como, which is particularly appreciated by sailors. In 2012, the lake was the venue of the Vintage Yachting Games, where the Tempest class has participated. Domaso offers a range of accommodation in all categories. It also provides courses for beginners and advanced levels. Info: www.tempestworld2014.com; www.canottieridomaso.it. Children and absolute beginners: www.avalcdv.it

Foto: www.canottieridomaso.it

La Provincia 85


BRUGHIERA INCANTATA A cavallo nel verde, tra Cant첫, Capiago e Orsenigo per riscoprire il piacere di una giornata in campagna

86 La Provincia


Alcuni cavalli aveglinesi nel territorio di Lanzo Intelvi. Foto di Carlo Pozzoni, archivio La Provincia.

di Isabella Traglio*

T

utte le volte che penso ad una bella passeggiata a cavallo e cerco percorsi nuovi, ritorno sempre al mio preferito, che parte dal Grillo e arriva a Santa Naga. Partendo dal noto maneggio entro direttamente nei boschi che confinano con i Comuni di Capiago Intimiano, Cantù e Orsenigo, oltrepasso il comprensorio della Cascina Pelada per andare in direzione di Verzago. Qui mi immergo nel paesaggio che costeggia l’aereoporto di alianti. Nascosto c’è un piccolo stagno dove i cavalli amano abbeverarsi. Finita la sosta, adoro andare verso le colline di Brenna e raggiungere il fitto verde di Olgelasca che

cela una deliziosa taverna di cacciatori, dove si può gustare un’ottima polenta, chiamata “Il Barzaghin”. Proseguendo, galoppo verso magnifici pratoni lasciandomi dolci pendii alle spalle: si tratta di veri e propri gradini da superare per raggiungere una vecchia cascina abbandonata chiamata La Specola. Da lì lo sguardo spazia su una campagna ancora intatta, il tempo di riempirmi gli occhi e scendo verso il ristorante “La cascina di Mattia”, altra tappa gastronomica fornita di ampi paddock per far riposare i cavalli. * Manager special project di Vhernier Horseriding in Cantushire and Brianza offers the chance to discover villages surrounded by a beautiful green landscape. Isabella Traglio’s proposal for a special ride starts from Centro Ippico “Il Grillo”

at Capiago Intimiano (via Chigollo, 7; info: 031-462219, centroippico@grillocomo. com) then moves through the woods at the boarders with Capiago Intimiano, Cantù and Orsenigo and further, in the direction of Verzago Airport. A charming hunters’ inn “Il Barzaghin” (via Ogelasca, Brenna, tel. 031797100) - provides an excellent “polenta” (cornmeal boiled into a porridge) for dinner. From this accomodation to good food and drink, the riding moves to the abandoned farmhouse “La Specola” and to the restaurant “La cascina di Mattia” (via Ovidio, 32, Cantù, tel. 031-7073814) where horses can also take a rest, before coming back home. A horseriding trials guide (“Le colline comasche a cavallo… e non solo”) is provided by “Associazione amici del cavallo”, Olgiate Comasco (www.amicidelcavallo.it) and sponsored by Provincia di Como. Assessorato Turismo Sport e Tempo libero. La Provincia 87



PERCORSI

E Campione guarda le stelle

Celebre per il suo Casinò, l’enclave comasca in Ticino diventa a luglio un palcoscenico live

S

e non ci fosse il Casinò, meta di tanti giocatori, a partire dal 1933 (ma la sua nascita è del 1917), maggiore sala da gioco in Europa e completamente rinnovato in anni recenti (la sede attuale è stata progettata dall’architetto ticinese Mario Botta) Campione d’Italia si sarebbe comunque ritagliata un posto speciale nella storia. Non solo perché la località comasca in terra ticinese, è un’enclave con speciale autonomia, a partire dal 1798 – restando nel Lombardo Veneto quando il resto del Cantone si confederò con altri Stati Elvetici – ma per la sua ricca tradizione culturale. Terra dei Maestri Campionesi, sviluppò un artigianato potente nella lavorazione delle pietre, le cui tracce si rinvengono in molte chiese ed edifici di età alto medievale. Quest’estate Campione si conferma palcoscenico a cielo aperto, per i 5 appuntamenti live di luglio, promossi dall’Azienda Turi-

stica (4 a pagamento, uno gratuito) e per la tappa del Tour di Emma (2 luglio), con gran finale di fuochi d’artificio. L’enclave diventa, così, una delle mete turistiche più interessanti dell’estate, perché unisce il top della musica, con i concerti di Emma, Pino Daniele, Elisa, Alessandra Amoroso e Antonella Ruggiero al tour d’arte, con la visita alla chiesa di San Zenone, di cui si hanno testimonianze fino dal 756, oggi spazio per mostre, da proseguire alla chiesa-oratorio di San Pietro in piazza Roma (XII secolo), di grande interesse archeologico, fino a Santa Maria dei Ghirli, con i suoi mirabili affreschi (secoli XIII-XVIII). Una visita al Casinò è dovuta, per l’interesse architettonico: l’edificio si sviluppa su 9 piani, 55 mila mq, 3 parcheggi sotterranei, 28 ascensori. Insomma, dall’arte, alla musica, al tavolo verde, più che mai a Campione vale il motto: fate il vostro gioco!

World-renowned enclave in Swiss territory, Campione d’Italia has a story that goes further from the Casinò, the largest gambling house in Europe. The village, an ancient Roman settlement, offers many itineraries that run from art (churches of San Zenone, today an art gallery, Santa Maria dei Ghirli and San Pietro) to architecture, for being Campione the home of the so called Maestri Campionesi and for the new Casinò building projected by Swiss archistar Mario Botta. On stage, in July, a sparkling series of live concerts from Italian popstars: Emma Marrone, Pino Daniele, Elisa, Alessandra Amoroso and Antonella Ruggiero. We suggest not to miss the fireworks and music show that will be held in Campione on the 26th July (11 pm), at the top of “Stars&fires” events.

STELLE E FUOCHI

A sinistra il Casinò di Campione d’Italia, la maggiore sala da gioco in Europa, è anche un monumento architettonico, progettato dall’archistar Mario Botta. Si sviluppa su 55 mila metri quadrati. Emma Marrone, Pino Daniele, Elisa, Alessandra Amoroso e Antonella Ruggiero sono i protagonisti di “Stelle e fuochi” a Campione d’Italia, nel mese di luglio.

come DOVE

quando

I CONCERTI Il cartellone “Stelle e fuochi”, nel Nuovo piazzale Maestri Campionesi prevede: Pino Daniele “acustico”, 14 luglio; Elisa live, 15 luglio; Alessandra Amoroso, 20 luglio; Antonella Ruggiero, 26 luglio. Orario: ore 21.30; biglietti: 20 euro, tran-

ne lo spettacolo di Antonella Ruggiero, gratuito. www.ticketone.it; www.biglietteria.ch. A Campione anche Emma il 2 luglio; e un récital di Panariello, il 17 luglio: www.fepgroup.it I FUOCHI Il 26 luglio, ore 23, spettacolo

pirotecnico con colonna sonora, nel Nuovo piazzale Maestri Campionesi. LE INFO Azienda Turistica, corso Italia 2, tel. 0041 91 6495051; aptcampione@ticino.com; www. campioneitalia.com La Provincia 89


di Ernesto Galigani*

«O

gni volta che vedo un adulto in bicicletta penso che per la razza umana ci sia ancora speranza». Eccedeva in retorica, lo scrittore britannico che mise nero su bianco questa frase cult. Ma non c’è alcun dubbio che la bicicletta possa rappresentare un valido antidoto a quello che uno slogan fortunato chiamava il «logorio della vita moderna». E non si dica - non a noi, perlomeno - che la bicicletta sia un mezzo faticoso. In realtà, è perfetta per grandi e piccini, per famiglie e single in vena di meditazione, per super-appassionati scalatori di montagne impossibili e “poltronisti” dello sport in televisione. Per questo vi proponiamo due percorsi, per così dire alternativi, entrambi ambientati nel Triangolo Lariano, la più bella (e movimentata) palestra naturale per gli amanti delle due ruote.

VACANZA A DUE RUOTE Con i figli itinerario facile da Eupilio al Segrino Per gli amatori da Asso alla Colma di Sormano Il territorio lariano è perfetto per andare in bici

IN BICI CON PAPÀ

È un percorso facilissimo e si snoda attorno al perimetro del Lago del Segrino. Uno specchio d’acqua di antiche origini che in inverno, per la sua posizione tra le montagne, è spesso ghiacciato. Si raggiunge Eupilio attraverso la Provinciale Como-Lecco: all’altezza di Erba (o a Pusiano, poco oltre) si sale fino a Longone al Segrino. Nel corso degli anni, grazie ai Comuni e all’ente parco, è stato realizzato un percorso ciclo-pedonale che corre intorno al lago. Complessivamente si tratta di una distanza di poco inferiore ai quattro chilometri, perfettamente pianeggiante e intervallato anche da luoghi di ristoro. Compreso un Lido privato. Con una qualsiasi bicicletta e pochissimo sforzo si può pedalare in tutta tranquillità e senza pericoli. Fino allo sfinimento. IN BICI DA SOLO…

Di ben altra natura il percorso riservato, per così dire, agli amatori. Ovvero appassionati con gambe allenate e bicicletta all’altezza della situazione. Da Longone al Segrino si segue la provinciale che porta a Canzo e, di qui, si sale verso Asso. Bisogna quindi dirigersi verso Magreglio e la Madonna del Ghisallo. Appena fuori dall’abitato di Asso, una comoda e vistosa svolta a sinistra vi porterà verso Sormano. Ignorate il cosiddetto “muro di Sormano” che è un luogo cult del ciclismo con la maiuscola. Proseguite, invece, lungo la Provinciale fino alla Colma di Sormano: una strada larga, bene asfaltata ma poco bat90 La Provincia

tuta dalle automobili, in un silenzio quasi surreale. E, ad ogni pedalata, il panorama si farà sempre più suggestivo, tra boschi rigogliosi e l’occhio che si perde in lontananza. Alla Colma si tocca l’apice. L’osservatorio astronomico sulla destra, il bellissimo balcone panoramico sulla sinistra con un cartellone che dettaglia la catena di monti che avete davanti. Dalla Grigna fino… al Duomo di Milano, uno spettacolo imperdibile che vi ripagherà della fati-

ca di dieci chilometri di salita con qualche pendenza importante (e dolorosa). * Giornalista de La Provincia, cura il blog “Due ruote e una gamba” su www.laprovinciadicomo.it «Every time I see an adult on a bicycle, I no longer despair for the future of the human race». Quoting H.G. Wells, journalist and bike amateur Ernesto Galigani invites the


«Tutti in bici!» Ecco la guida

Biciturismo tra Brunate e il Triangolo Lariano: i paesaggi sono mozzafiato (foto di Carlo Pozzoni, archivio)

readers to discover Como Lake and its surroundings by bike. Among simple itineraries suited for the whole family, the Segrino lakeshore is probably one of the most popoular: it starts from Erba, then to Longone al Segrino, from which the lake can be reached. For professional bikers or those who enjoy more difficult routes, Galigani suggests leaving a part called “wall of Sormano”, a top bikers destination and to prefer the Provinciale road. A long way in silence through the wo-

ods allow you to enjoy an unforgettable bike experience. It ends on the Grigna peak of the Lecco mountain. A certain degree of physical fitness is nevertheless necessary for travelling the middle/high difficulty routes - underlines “Sport e relax in bici”, a detailed guide for bike amateurs (www.lakecomo.it). Bikers are recommended to carefully assess «both athletic preparation and skills - both uphill and downhill - before attempting some of the longer and more difficult trails».

Cinque cronoscalate, 2 percorsi sport e 18 percorsi di difficoltà medio bassa tra Como e Lecco. È ricca di spunti turistici la guida turistico-culturale intitolata “Sport e relax in bici”, pubblicata nell’ambito di un progetto Interreg, che si trova all’Ufficio turistico Iat di piazza Cavour (info: www.lakecomo.it). Un totale di 375 Km di distanza complessiva per un dislivello di 11.040 metri, una combinazione di escursionismo, storia e cultura di sicuro successo tra gli sportivi. Di particolare interesse, la sezione dedicata agli alberghi, hotel, Bed&Breakfast bici-friendly, ovvero dislocati in prossimità degli itinerari, con facilitazioni e servizi specifici per i biker. Tra le cronoscalate del Comasco: la Bellagio-Ghisallo e la Nesso-Colma di Sormano. In pratica, scaricando un chip dal sito, ogni qual volta si passa da un rivelatore telematico, si ottengono informazioni sui km percorsi, l’altitudine e altri dati. (Anna Piazzi)

“Sport and relax in bici” is a cycle tourism projects that cover the area of Lake Como (Provinces of Lecco, Como). On the site: www.lakecomo. it it is possible to download a guide with 21 mountain bike itineraries, with topographic maps and valuable information about hotels and B&B bike-friendly. La Provincia 91


di Arianna Augustoni

G

iornate lavorative interminabili, la settimana è sempre più pesante, ma le serate d’estate sul lago non frenano la voglia di inseguire la notte. La parola d’ordine è: divertimento. Ore 19 appuntamento a Como, in centro possibilmente, c’è l’aperitivo per tutti, intramontabile romantico il “Pane e tulipani” (tel. 031.264242), tra profumi di fresia e coloratissime composizioni, un aperitivo con qualche stuzzichino light in una delle sale più shabby, oppure nella piazzetta. Glamour anche il palcoscenico che offre il ristorante “Il Teatro”, in piazza Verdi (tel. 031.4140363). Una cena o un dopo cena tra Palazzo Terragni, il Duomo che dire: un piacere incommensurabile. Per chi ama scoprire le novità, da qualche settimana, ha riaperto in piazza Volta il “Posta hotel design” (tel. 031.27690), bistrot per un pranzo veloce e per colazioni di lavoro, ma anche location per “mangiucchiare una cosa” a fine giornata. Dal dehor si può dominare la piazza e sorseggiare un cocktail tra una chiacchiera e l’altra con Maurizio Gerosa, anche patron del ristorante Terminus (tel. 031.329111), altra chicca glam per una cena sui divanetti all’interno oppure nella romantica terrazza, a lume di candela. Il centro storico della città in questi mesi ha preso vita e, tra i locali alternativi il “Feel”, in via Diaz (tel. 334.7264545). Finito l’aperitivo un viaggio culinario nelle regioni dell’arco alpino. Più young anche “Mistic burger” (tel. 031.263171), dove i prodotti a chilometro zero hanno trovato un vero tempio del food. Per provare l’ebbrezza della guida spericolata, ma con intelligenza, un locale per la famiglia è il “Driver” di Grandate (www.drivercomo.it), il primo indoor park della provincia di Como. Se poi ci si sposta a Cernobbio, per anni regina del divertimento, all’ “Onda” (tel. 031.510392) riprende il programma di serate con cover band e serate jazz, un’azione coordinata con l’Amministrazione comunale. Un dopo cena perfetto con buona musica e due chiacchiere con gli amici. Ma la notte è ancora tutta da vivere. Per una cena al fresco e immersi nella quiete il risto-

DAL TRAMONTO Inizia alle 19, in città, con un cocktail ad alto tasso di glamour 92 La Provincia


rante “La Brea” di Dizzasco (tel. 031.822020) che propone ai propri clienti i prodotti della tradizione interpretati con estro creativo, in grado di “fare la differenza”. Ad Argegno invece nella piazzetta il dopo cena si anima nel locale “Pensavo meglio” (tel. 031.821905), enoteca e bar di ricerca con distillati e bottiglie importanti e tanta musica. Salendo verso l’alto lago tappa a Menaggio tra i mille locali del centro storico e sul lungolago di Gravedona ed Uniti, un’emozione che si fonde tra amusement e cultura. Due angoli del Lario da lasciare con il fiato sospeso. Se ci si ferma a Tremezzo si può traghettare (da Cadenabbia) anche sull’altra costa lariana, a Bellagio per una serata a tutta musica al lido che propone la notte del Lido Beach Club (www.lidodibellagio.com) con i migliori dj internazionali. Un club esclusivo che si trasforma: spiaggia per rilassarsi, ambiente informale per un aperitivo, fino alla nightlife più modaiola.

L’attrice comasca Claudia Gaffuri (tra i protagonisti di “Un passo dal cielo”, Raiuno) interpreta il rito dell’aperitivo nell’atmosfera rarefatta serale della Città Murata (foto di Carlo Pozzoni per “Mag”, archivio).

ALL’ALBA, AL LAGO il tour per vivere la notte del fine settimana su un Lario magico La Provincia 93



Lo shopping è by night

Voglia di shopping? La movida del week end offre anche l’opportunità di una sosta alla ricerca di qualche pezzo unico di artigianato. Ogni venerdì, fino al 5 settembre, dalle ore 17, a Menaggio, in piazza Garibaldi e sul lungolago, viene allestito il “Mercatino serale”. Può essere un break tra l’aperitivo e la cena, oppure una parentesi prima dei molti eventi musicali del cartellone menaggino (vedi la sezione “What’s On”). Per gli appassionati di folklore, da non perdere, il 28 giugno al parco a lago di Nobiallo, la “Festa del pesce”, evento gastronomico con danze & musica, a partire dalle ore 19. A ingresso libero. (Anna Piazzi)

SUL FILO DI “TESS” UN GUSTO FASHION 2cl succo di lime 1 ½ cucchiaio di zucchero di canna 2 cl Cointreau 4 cl Bombay Sapphire East Gin 4 cl Succo fresco di pompelmo rosa È dedicato alla grande tradizione del tessuto Made in Como e, in particolare, alla rivista di moda e cultura “Tess” de La Provincia, il cocktail ideato dal barman Davide Anzaldi, del Bar Fresco del Grand Hotel di Como. La preparazione prevede di miscelare tutti gli ingredienti direttamente nel blender con abbondante ghiaccio cristallino. Frullare e versare in Coppa Martini. Per la decorazione: 3 more di gelso, 1 spicchio di zenzero fresco, scorzette di lime e “tubolare” di caramello. (A cura di Serena Brivio)

COAST TO COAST: LET’S THE “MOVIDA” BEGIN! Thank’s God it’s Friday! After having spent a day in the swimming pool or walking around villas & museums, the best way to have fun on Lake Como is to live its nightlife. Here’s our suggested itinerary. You can start your evening at “Pane e tulipani” where drinks are served amid flowers or at “Il Teatro” restaurant (close to the Sociale Theatre), “Posta hotel design”, or at “Terminus” where the cocktails are made by ristorateur Maurizio Gerosa, the “clone” of George Clooney. After a light

dinner with friends in Como (“Feel”, “Mystic burger”), Cernobbio (“Onda”), Dizzasco (“La Brea”) or Argegno (“Pensavo meglio”), night is made for dancing or listening to lounge/disco/world music in the most fashionable nightclubs (“Lido Beach Club”, Bellagio). Tourists can also enjoy night shopping in Menaggio or the evening boat trips (www.navlaghi. it), offering a spectacular view of the sparkling shores of the lake. Information about local festivals and firework displays at Tourist Information Iat in Como (031.269712; lakecomo@tin.it). (Anna Piazzi) La Provincia 95


LA CITTÀ DELLA LUCE Grazie al potere riflettente del lago Como gode di uno speciale splendore che si aggiunge alla fama mondiale di Volta di Paolo Di Trapani*

G

uardare la luce è guardare il sole. Siccome non lo possiamo fissare, perché brucia, ci è concesso di coglierne i raggi riflessi. Proprio come succedeva a Dante, che nel XXVIII Canto del “Paradiso” vedeva il Grifone (simbolo di Cristo) attraverso gli occhi di Beatrice. Il lago ha questo potere: rimanda in modo subli96 La Provincia

me l’immagine riflessa dei raggi, diffusa nell’ambiente. Lo fa attraverso miliardi di specchi che, in ogni istante, consentendoci di dire «tu» al sole, di interpellarlo. Per questo Como è bella in un modo davvero speciale. Oltre al riflettersi delle case, delle montagne, del cielo, che come centinaia di firme il sole depone sull’acqua, la città si giova delle luci che imitano il sole. I lampioni, la luce delle case, degli edifici, che rende così tipico il paesaggio serale di Como, in cui la luce si spande e si estende in una scia. Ma se il lago

rende possibile entrare in rapporto con essa, Como è anche la città di Alessandro Volta, l’uomo che ha scoperto la pila e la possibilità di gestire la corrente elettrica. Che c’entra la pila con la luce? O con il lago che brilla? C’entra. Perché chiunque di noi associa Volta alla luce elettrica e il nostro primo contatto con l’esperienza dell’illuminazione è fatta attraverso fili, lampadine, corrente. E... Volt. Quando parliamo di rapporto tra luce e corrente elettrica, questa è la prima parola con cui enunciamo la forza del campo elettrico


Itinerari voltiani

(ma anche la sua pericolosità). Parliamo di Volta. Cioè anche di Como. *Fisico, professore associato di Ottica e Fisica sperimentale, università dell’Insubria di Como We cannot look directly into the sun without being blinded. Only reflected sunlight allows us to deal with it: that’s why Lake Como provides a so powerful experience of light. Its mirror-like surface offers a spectacular reflection of the envi-

ronment all around the lake shores. The effect is doubled by the artificial lights of the town, which makes Como so glamorous. Como is also linked to light for being the town of Alessandro Volta (17451827), the scientist who discovered the cell, to whom is dedicated the Volta Temple, a museum on the lake shore and the lighthouse of Brunate. The tower, 29 metres high (143 steps), is located on the peak of Mount Three Cross, at San Maurizio. Its alternative lights are visible by night from a distance of 50 kilometres. (V. Fis.)

Inaugurato nel 1928, sul lungolago di Como, il Tempio Voltiano, fu realizzato in occasione del Centenario della morte di Alessandro Volta (1827), lo scienziato comasco che inventò la pila. Progettato dall’architetto Federico Frigerio, riunisce i cimeli salvatisi dall’incendio dell’Esposizione Voltiana del 1899. Info: apertura dal martedì alla domenica, ore 10-12; 15-18 (tel. 031.574705; musei. civici@comune.como.it). Il Faro di Brunate, in località San Maurizio, costruito nel 1927 dall’ingegner Gabriele Giussani, con i suoi 29 metri (e 143 gradini) svetta ed emette, alternativamente, luce verde, bianca e rossa: è visibile da circa 50 km. Info: aperto dalle 10.30 alle 19.30, da martedì a domenica.

The Volta Temple in Como opens on Tuesdays to Sundays from 10-12 am, 3-6 pm; closed on Mondays. Info: tel. 031.574705; musei.civici@comune. como.it. The lighthouse of Brunate opens from 10.30 am to 7.30 pm, Tuesday to Sundays and midweek public holidays, 10-12 am, 2-4 pm. La Provincia 97



PERCORSI

Qui comincia l’avventura

Tra le proposte per l’estate dei bimbi, il Jungle Raider Park di Piano Rancio a Bellagio

S

iete in vacanza con i figli piccoli? Per loro potete progettare un tour ricco di interesse che piacerà anche a voi genitori. Si parte da Cernobbio, dal Giardino della valle, la cui magia naturale (in origine era una discarica) è amplificata dalle sculture in legno a forma di animali, dove non manca neppure… un drago con tanto di linguaccia rossa (ingresso libero). Pausa in Riva per un panino o un pranzo veloce, quattro salti dei bambini nel parco giochi pubblico (le giostre, private, sono a pagamento). Nel pomeriggio potete prendere l’auto e dirigervi a Bellagio, in località Piano Rancio, per vivere l’avventura del “Jungle Raider Park”, con i suoi 5 percorsi attrezzati sugli alberi, aperto da marzo a novembre. Il primo livello di difficoltà, a partire dai 3 anni – “Percorso bimbi” – prevede un’altezza massima delle piattaforme di un metro e 8 ostacoli. Ai bambini, seguiti da istruttori esperti, viene data un’attrezzatura specifica per la sicurezza, mo-

schettoni, casco e carrucola (ingresso a pagamento). Dopo un buon gelato, si può salire sul trenino turistico (solo nel periodo estivo), con giro delle frazioni di Bellagio: anche sull’altra sponda del lago viene effettuato un servizio simile, con collegamento fra Lenno e Menaggio. Unico al mondo, il Museo del cavallo giocattolo, a Grandate - voluto nel 2000 dall’industriale Piero Catelli - ha sede in quella che un tempo era la scuderia del famoso trottatore Tornese che negli anni Cinquanta fu più volte campione del mondo. In continuo aggiornamento, la collezione è introdotta dal maestoso Cavallo di Pinocchio, maxi scultura di 5 metri realizzata per il film “Pinocchio” di Roberto Benigni. Altre proposte per bambini e famiglie all’Ufficio turistico Iat di piazza Cavour (tel 031.269712; lakecomo@tin.it). Kids just want to have fun on holydays. Families with children can find some tou-

rist opportunities for making unforgettable their trip to Como. In Cernobbio the fairy tales atmosphere of the Giardino della valle is emphasized by the wooden sculptures, animal shaped, among which also a dragon appears… In Bellagio the “Jungle Raider Parks” offers paths of different levels, designed from children of 3 years old and above. Open March to November, it is basically a tree adventure park with skill paths hanging in the air which shift from logs to wooden walkways, from Nepalese bridges to ropes connecting one tree to the next. Children will also enjoy the tour around Bellagio and Menaggio shore by motorized tour train with stops on demand. A great experience is provided by the Museum of the toy horses in Grandate. Please contact tourist office before each trip, in order to update openings and kids opportunities (tel. 031.269712; lakecomo@tin.it).

L’ESTATE VIEN GIOCANDO

2.

4.

1.

come DOVE

quando

GIARDINO DELLA VALLE A Cernobbio, in via Plinio a Cernobbio. Info: www.ilgiardinodellavalle.it. JUNGLE RAIDER PARK A Bellagio, località Piano Rancio (già Civenna). Info: tel.

3.

031.963651; cell. 335.7956162. MUSEO DEL CAVALLO GIOCATTOLO In via Tornese, 10 a Grandate. Aperto: martedì-venerdì: 15-19, sabato: 10-13, 15-19. Chiuso: domenica e lunedì. Ingresso

1. Il giardino della Valle, a Cernobbio. 2. Il museo del Cavallo giocattolo, a Grandate. 3. Il trenino turistico di Bellagio. 4. Il Jungle rider Park di Piano Rancio.

libero. Info: 031 382 038 infomuseo@artsana.com TRENINO TURISTICO A Bellagio e a Menaggio-Lenno, solo nel periodo estivo. Info: 031.950204 (Iat Bellagio) e 0344.32924 (Iat Menaggio). La Provincia 99


UNO SWING SULL’ERBA

Il green del Circolo Golf Villa d’Este, a Montorfano (foto di Carlo Pozzoni, archivio). Sopra: Clara Gandola.

100 La Provincia


Tutt’altro che passatempo per anziani signori, il golf è uno sport che piace ai giovanissimi specie in un territorio che conta ben 6 golf courses Lo spiega una giovane comasca incantata dal “green” di Clara Gandola

I

l golf è l’unico sport che si può praticare cantando. Sembra un paradosso, ma io mi concentro così (per la verità sottovoce), anche se è meglio non farlo sapere ai maestri. Ho cominciato a otto anni su uno dei percorsi più belli del mondo, quello del Circolo Villa d’Este, e sono felice di avere scelto il golf rispetto ad altre discipline. Da piccoli si è affascinati dalla natura e scoprire uno sport che si pratica fra boschi e laghetti (non al chiuso di un impianto) è stupendo. Anche se nei laghetti - fra papere e rane - ci sono molte mie palline. Limitare il golf a una passeggiata nella natura è però un errore micidiale. Serve molta concentrazione, il movimento non è naturale e il corpo lo dimentica (come dice il mio maestro Stefano Turesso) se non lo ripete spesso. Quindi concentrazione e allenamento. Giocare a golf significa essere soli con se stessi e con il colpo da eseguire. Un drive, uno swing, un putt, la posizione, la distanza: tutto questo per un ragazzo può sembrare insopportabile, ma diventa divertente se accanto ci sono gli amici. Quando si pensa al golf si immaginano ricchi e anziani signori sul cart. In realtà, visto da una ragazza di 14 anni, è un mondo di giovani che si ingegnano a concludere in allegria le 18 buche, senza prendere troppo sul serio il risultato. Il mio ferro preferito è il send, che da 20-30 metri dal green può farti fare la differenza. Il battesimo con lui fu indimenticabile: un amico me lo tirò involontariamente in testa. Pronto soccorso, tre punti. Il primo handicap della mia vita. She is... singin’ in the green. Yes, she is. «Golf is probably the only sport that can be played singing. It seems paradoxal, however it makes me concentrate this way (I mean whispering...)», writes Clara Gandola, a teenager (14 years old) in love with golf. She outlines that, far from being an exclusive sport for players aged 50 and above or a relaxing walking into the environment, golf is an individual competition that asks for concentration and a lot of practice. It also involves peculiar movements of arms, legs and hands so that very often golfers swing in a way that doesn’t work with the physical attitudes of the body. In any case, young golfers like Clara have a lot of fun when they play. And Como may be considered a high-rate golf destination for both keen golfers and tourists who look for beautiful settings in a countryside that offers 6 special golf courses. (V.Fis.) La Provincia 101


Mazze da golf e particolari del Circolo Golf Villa D’Este a Montorfano (Foto di Carlo Pozzoni, archivio)

come DOVE

quando

CIRCOLO GOLF VILLA D’ESTE Percorso: 18 buche, mt.5732, par 69. Course: 18 holes, 5732 metres, par 69. Montorfano. Info: www. golfvilladeste.com

GOLF CLUB CARIMATE Percorso: 18 buche, mt. 6021, par 71. Course: 18 holes, 6021 metres, par 71. Carimate. Info: www.golfcarimate.it

A.S.D. MENAGGIO & CADENABBIA GOLF CLUB Percorso: 18 buche, mt. 5476, par 70. Course: 18 holes, 5476 metres, par 70. Grandola ed Uniti. Info: www.menaggio.it

LA PINETINA GOLF CLUB Percorso: 18 buche, mt. 5528, par 70. Course: 18 holes, 5528 metres, par 70. Appiano Gentile. Info: www.golfpinetina.it

GOLF CLUB MONTICELLO A.S.D. Percorso: 36 buche, percorso rosso mt. 6270, percorso blu mt. 5904, par 72. Course: 36 holes, red course 6270 metres, blue course 5904 metres, par 72. Cassina Rizzardi. Info: www.golfclubmonticello.it

102 La Provincia

A.S.D. GOLF CLUB LANZO Percorso: 9 buche doppie partenze, mt. 5094, par 68. Course: 9 holes double departures, 5094 metres, par 68. Località Piano delle Noci, Lanzo Intelvi. Info: www.golflanzo.it


«Un colpo alla pallina e va in buca lo stress» di Francesca Noli*

I

Francesca Noli durante una gara a La Pinetina, di Appiano Gentile. Nutrizionista e autrice, è anche giocatrice di golf in 1a Categoria.

FA TAPPA A CERNOBBIO LA GOLF DESTINATION Si terrà a Villa Erba, dal 27 al 30 ottobre, l’edizione 2014 della fiera degli operatori del turismo collegato al golf (Igtm-International Golf Travel Market), con almeno 1500 operatori da tutto il mondo.

Como Lake is going to host the most important golf fair taking place around the world. It will be held in Cernobbio, at Villa Erba, the 2014 edition of Igtm-International Golf Travel Market: at least 1500 managers, incentive travel agents are tour operators are expected to be there.

l golf, sport molto popolare in Gran Bretagna e negli Stati Uniti, si sta diffondendo sempre di più anche in Italia: il primo Circolo fu fondato a Roma nel 1903, seguito proprio nel 1907 dal Circolo di Menaggio e Cadenabbia (a festeggiare il centenario, nel 2007, è stato ospite anche George Clooney, ndr). I circoli che nel 1954 erano saliti a 17 per circa 1.200 giocatori, sono diventati poi 258 nel 1999. A fine 2013 i tesserati sono poco più di 93.000. Il golf è uno sport che può essere praticato da persone di diversa età e abilità, da soli o in compagnia, in gara o fuori gara e rappresenta una sfida stimolante combinata con una camminata piacevole all’aria aperta spesso in luoghi incantevoli dal punto di vista naturale e paesaggistico. Il campo da golf si snoda su 18 buche, mediamente è lungo 5,5-6,5 km, può avere tratti in salita e in discesa: considerando che se si è poco precisi a volte si procede a zig-zag e si è costretti a cercare la palla in luoghi impervi, praticare questo sport aiuta a mantenerci in forma, migliora il nostro tono muscolare, l’equilibrio e la resistenza. Ma serve anche a socializzare, a mantenere i contatti con i nostri amici e a incontrarne di nuovi. Il rilascio di endorfine ha un effetto benefico sull’umore, prendere decisioni in breve tempo su che ferro usare e che tipo di colpo tirare, soprattutto se si è in difficoltà, potenzia la creatività e ci ricorda quanto sia importante restare umili oltre che determinati e concentrati. Oltre ai benefici, è bene ricordare che il golf può provocare problemi, specialmente alla schiena per la torsione della colonna durante lo swing, al gomito, alla spalla. Per prevenirle è consigliabile fare sempre riscaldamento prima di giocare, prendere lezioni per acquisire una buona tecnica di base, scegliere bastoni adatti, scarpe di buona qualità. E non bisogna dimenticare di proteggersi dal sole, bere regolarmente acqua e rispettare le regole di etichetta e di sicurezza lungo tutto il percorso. * Biologa nutrizionista, specialista in Scienza dell’alimentazione e igiene. Ha iniziato a praticare il golf vent’anni fa Golf, a more and more popular sport also among Italians, has a deep link with Como Lake: the Menaggio & Cadenabbia Golf Club dated back to 1907. A sport for all ages, it provides some impressive health benefits. It improves, for instance, one’s health by keeping active and moving. The endorphins’ release improves the good mood as food scientist and golfer Francesca Noli points out, walking enhances athletic performances; making decisions on how to hit allows the golfer to improve her/his assessment ability. On the other side, golf player and nutritionist Francesca Noli from Como, indicates that «golf can also cause lower back pain» because swings naturally create tension. La Provincia 103



Lettera miniata in un prezioso codice pergamenaceo del XVI secolo, conservato dalla Biblioteca Francescana di Dongo.

BRILLA IL VERO ORO DI DONGO

Con i suoi 32 incunaboli e le circa 630 preziose “cinquecentine” la biblioteca del Convento Francescano ha compiuto 400 anni di Padre Renato Beretta* - Foto di Angelita Mannoni

E

ntrare in una biblioteca antica è come entrare in un mondo fascinoso, tanto più se è la biblioteca di un convento. Nel caso specifico, stiamo parlando della Biblioteca del Convento Francescano di Dongo. Varcata la soglia del convento, ci si avvicina percorrendo i lunghi corridoi dei due chiostri, si salgono antiche scale, e dopo brevi passi ci troviamo di fronte alla porta di ingresso, con sopra la scritta maestosa: “Bibliotheca”. Ci introduce e ci accompagna, facendoci quasi da guida, il bel volume di Maria Erminia Acquistapace: “Il vero oro di Dongo: gli antichi volumi della Biblioteca Francescana”. È una biblioteca prestigiosa, quella francescana di Dongo, per ricchezza La Provincia 105


di volumi antichi e di particolare pregio, seconda solo, in Provincia, a quella civica di Como. E ha una singolare storia. Arricchitasi a seguito di numerose donazioni, ma anche con l’impegno e le fatiche dei Frati - un volume, acquisito a metà Settecento, porta scritto: «ex laboritio praeclarissimi viri Patris Bonaventurae a Dervio» - conserva intatto il suo patrimonio librario anche nella soppressione del 1810, operata dal regime napoleonico. Infatti, una benemerita famiglia di Dongo, i Polti-Petezzi - e questo la dice lunga sullo stretto legame fra la comunità donghese e i Frati Francescani - riscatta senza indugi il convento e pone il suo “ex libris” sui volumi conservati nella “libra-

QUI L’ULTIMO ATTO DEL FASCISMO Un panorama di Dongo e, accanto, l’attore Rod Steiger, in “Mussolini, ultimo atto” (1974), che racconta la fuga del dittatore, con il suo seguito, verso la Svizzera e la cattura, ad opera dei partigiani. Da visitare il nuovo “Museo della fine della Guerra” a Palazzo Manzi di Dongo.

106 La Provincia


«Tesoro nascosto che va riscoperto» L’epilogo di ventidue anni di fascismo si consumò rapidamente, in un susseguirsi di avvenimenti convulsi e drammatici. Dal dopoguerra ad oggi si è discusso più volte sui fatti di Dongo: protagonisti o semplici cittadini, presenti al tempo, ne hanno raccontato la loro versione, storici e politici si sono sforzati di interpretarli. Ma, cosa effettivamente accadde tra il 26 e il 27 aprile del 1945, a Dongo, sulla sponda occidentale del lago di Como e che fine fece il tesoro sottratto alla colonna nazifascista che tentava di riparare in Svizzera, rimane ancora un mistero. Di quell’oro si sono occupati in tanti, giornalisti, uomini di legge, con inchieste, interviste, reportage, a tal punto che il paese è conosciuto in Italia e all’estero proprio per il suo “oro”. Appena entrati in Dongo, lungo la strada statale Regina, sorge il convento dei Frati Francescani e qui ho scoperto un altro tesoro che descrivo in un volume dal titolo: “Il vero oro di Dongo: gli antichi libri della biblioteca del convento francescano”. Il libro, stampato a cura dello Studio Grafico 22014 di Dongo, ci conduce nella biblioteca del convento svelandoci un tesoro nascosto fatto di antichi libri e testi sacri secolari, tanto belli quanto preziosi. Il libro accompagna il lettore in un viaggio che inizia dalla fondazione del convento dei Minori Riformati di Santa Maria del Fiume, di cui quest’anno ricorre il quattrocentesimo anno, racconta poi la storia della coeva biblioteca e del suo patrimonio librario, salvatosi dalle rovinose soppressioni di Età Moderna e dalla dispersione, essendo sfuggito alle grinfie napoleoniche e a quelle post unitarie nel 1866, che hanno invece intaccato o disperso il patrimonio librario di quasi tutte le biblioteche ecclesiastiche. Nel volume si sviluppa inoltre il discorso sui libri sacri, sui corali, sugli antichi testi presenti in biblioteca. Il tutto con l’intento di far conoscere ad un pubblico più ampio questo vero e proprio tesoro nascosto, conosciuto solo da appassionati e addetti ai lavori ma che meriterebbe invece ben altra fama. (Maria Erminia Acquistapace)

ria” (poco meno di mille allora), così che nessuno possa in qualche modo impadronirsene, e, appena le condizioni politiche e religiose lo permettono, restituisce il tutto ai Frati (1838). La Biblioteca compie un salto di qualità, sbilanciandosi, tuttavia, sul piano letterario-storico-scientifico, da biblioteca prettamente religiosa, con l’acquisizione nel 1841 di circa duemila volumi provenienti dal lascito del marchese Federico Fagnani di Milano. La biblioteca possiede attualmente, e qui andiamo alla ricerca dei suoi gioielli, 32 incunaboli, circa 630 cinquecentine - alcune pregevolissime - oltre a numerose seicentine e settecentine. Diversi volumi portano rilegature originali, di particolare bellezza. Un tesoro a parte sono gli antichi antifonari o Libri Corali in pergamena, con pregevoli miniature e capilettera decorati, tra i quali spiccano i dieci risalenti alla seconda metà del ‘400. Tutto questo è documentato, con dovizia di accurate e meravigliose immagini, nel volume di Maria Erminia Acquistapace, che diventa, a suo modo, un piccolo tesoro, che parla di altri tesori. * Guardiano del Convento Francescano di Dongo Dongo, located on high Lake Como shores, is well renowned for being the place of an unsolved

mistery dated the end of the 2nd World War. It refers to a dissolved treasure that Benito Mussolini and his closer fascist leaders brought with them in the attempt to escape the Allied Army, directed to the Swiss boarders hiding in a German convoy, at the end of April 1945. After the trial and the execution of Mussolini, her lover Claretta Petacci disappeared with the other hierarcs by the partisans and the Dongo treasure. The paper of Renato Beretta - moving from the essay of Maria Erminia Acquistapace, “Il vero oro di Dongo: gli antichi volumi della Biblioteca Francescana” - assumes that the real “Dongo’s gold” has to be found in the Franciscan Convent “St. Mary of tears”, that collects and displays, among a huge range of books, 32 incunabula and about 630 “cinquecentine”. The collection, that dates 4 centuries, has created valuable conditions for the diffusion of ideas along the Lake since the XVII century. The Franciscan Library’s book treasure constitutes an indispensable resource for researchers from all over the world and ask to be known as a touristic attraction. For visiting the Library and the church of St. Mary of tears, you can contact directly the Franciscan friars: dongo@fratiminori.it; tel. 0344-81.338 (www.fratimonori.it)

In pelle e metallo dorato la preziosa rilegatura di un volume conservato a Dongo.

La Provincia 107


GLAMOUR LARIANO Lavinia Longhi, 32 anni, attrice comasca di cinema, tv e teatro (qui fotografata da Carlo Pozzoni, all’Hotel Terminus di Como per “Mag”). Di Mariano Comense, laureata all’Università Statale di Milano, ha iniziato a recitare con Paolo Lipari e si è presto imposta nelle produzioni nazionali. Nel 2008 era a Cannes con “Sanguepazzo” di Marco Tullio Giordana, dove ha recitato con Monica Bellucci. Tra i suoi film: “Immaturi-Il viaggio” di Paolo Genovese (2012). È stata tra i protagonisti di “Un medico in famiglia” 2014.

CHE FASCINO Dall’étoile Maria Taglioni alla contessa Cristina 108 La Provincia


di Enzo Pifferi*

L

a storia di un territorio è soprattutto basata sulla cultura che si sviluppa attorno ad esso. Il nostro lago, le nostre splendide ville, sono ricche di personaggi che hanno dato vita a una storia intensa che si è ripetuta nei secoli. Non vi è angolo del nostro Lario dove non si intreccino vicende amorose, passioni, tradimenti, intrighi e drammi. Donne, soprattutto le donne sono state le vere protagoniste di una grande mondanità: artiste, patriote, madri, spose o amanti. Sofia O’Ferral, di nobile stirpe decaduta, si ritirò a Blevio dopo la morte del marito, il conte Confalonieri. Il grande patriota rimase imprigionato allo Spielberg dal 1823 al 1835 dopo che la prima moglie Teresa, tramite l’amicizia dell’imperatrice Elisabetta, consorte dell’irremovibile imperatore Francesco Giuseppe, ottenne la commutazione della pena capitale in carcere a vita. Con l’avvento al trono di Ferdinando I, il conte Confalonieri venne liberato, deportato in America e infine rientrò in Italia nel 1840. Cristina Trivulzio di Belgioioso fu senza dubbio la figura femminile più eminente ed eroica del ‘48. Fin dagli inizi del Risorgimento il salotto della bella contessina divenne un elegante covo di patrioti e ribelli e quando Mazzini organizzò la spedizione in Savoia, vendette i propri gioielli per finanziarla. Il governo austriaco la condannò a morte e confiscò tutti i suoi beni mentre si trovava in esilio a Parigi. Fortuna volle che la condanna e il sequestro venissero revocati. Dopo una vita avventurosa acquistò sul lago un grazioso villino di stile nordico non lontano dalla villa Pliniana. Maria Taglioni aveva la danza nel sangue. Discendeva da una famiglia di coreografi ed ebbe trionfi ed onori fin dal 1827 quando debuttò all’Opera di Parigi. Alla fine della sua carriera si ritirò nella sua villa di Blevio, l’elegante costruzione denominata “villa Marya”: Ella riposava nella pittoresca e serena bellezza del Lario, ricevendo amici e personalità, ricordando i tempi del proprio fulgore. Giuditta Pasta incominciò a cantare in pubblico

LE DONNE DEL LAGO di Belgiojoso, le ville si legano a doppio filo con signore fatali La Provincia 109


ancora fanciulla nella chiesa di Santa Cecilia a Como. La bella e intelligentissima Giuditta si sposò con l’avvocato Pasta; divenne una grande diva del canto e si esibì con successo nei più bei teatri d’Europa. Nel 1829 acquistò a Blevio la villa Roda facendone la sua abituale dimora. Fu la migliore interprete delle opere di Vincenzo Bellini che compose proprio per lei “La Sonnanbula” e “Norma” durante i suoi ripetuti soggiorni a Moltrasio. Giuditta Turina Cantù conobbe Vincenzo Bellini all’inaugurazione del teatro Carlo Felice di Genova. Fu amore a prima vista e quando la famiglia di Giuditta affittò una villa in Moltrasio, lei chiese al padre di invitare anche il Maestro che le tenne compagnia e là compose “La staniera”. Bice Melzi d’Eril, cugina di Ippolito Nievo, scrittore e patriota garibaldino, fu suo grande amore. Visse a lungo nella sua villa in Bellagio e morì nel 1863 due anni dopo l’amato cugino. Volle essere sepolta con la camicia rossa, non tanto per la passione garibaldina, quanto per il bel cugino perduto nel naufragio del battello a vapore “Ercole” che riportava in Piemonte i documenti relativi alla spedizione dei Mille. A villa Grumello si consumò l’intricato amore di Franceschina, una delle cinque figlie del conte Giovio. Fu lei ad intenerire il cuore del tenebroso Ugo Foscolo ma il conte padre non vedeva di buon occhio un eventuale matrimonio. La contessina diciottenne era promessa sposa al co-

110 La Provincia


lonnello francese Vautrè e Foscolo non ebbe il coraggio di chiedere ufficialmente la sua mano. Il ripescaggio del passato ci fa comprendere il presente. È di queste memorie che si riempie la stanza dei ricordi.

I romanzi in libreria REGINE DI INTRIGHI, TUTTI DA LEGGERE

* Fotoreporter, scrittore ed editore comasco Few places in the world are so deeply involved with history and literature like charming Lake Como. As Enzo Pifferi notes in his paper, there is no corner or shore of the lake’s banks that are not closely interwoven with passions, intrigues or betrayals. Some leading female characters are part of its romantic myth strictly linked to the historical villas. For instance, Countess Cristina Trivulzio of Belgioiso, a celebrated heroine of Italian Resurgence spent part of her adventurous life in Torno. She took a relevant role in the Italian Unification in the 19th century. In Bellagio, the renowned “pearl of the lake”, Bice Melzi d’Eril fell in love with his cousin Ippolito Nievo, a Garibaldi’s patriot and the author of “Le confessioni d’un italiano” (Confessions of an Italian). Compared to soprano Maria Callas for her oustanding vocal performances, Giuditta Pasta - for whom the lover Vincenzo Bellini composed the operas “Norma” and “Sonnambula” - retired at her villa in Blevio. She devoted herself to giving vocal instruction after a magnificent career. Italian poet, novelist and patriot Ugo Foscolo was involved in a romantic affair with Franceschina, daughter of Count Giovio, in villa Grumello. (A. Pia.)

La seduzione che il lago di Como continua, imperterrito, ad esercitare sugli scrittori, incontra sempre il fascino femminile. La prova? Alcuni recenti romanzi, di generi diversi, mantengono questa costante narrativa: l’ultimo è “E le stelle non stanno a guardare. Le storie di Borgo Propizio” (Salani, 2014), in cui l’autrice Loredana Limone fa concludere in un monastero del Lario la vendetta amorosa della protagonista di un celebre autore di best seller. Nessun riferimento, precisa la Limone, all’epopea dell’amore infelice di Elisa Vanelli, tragica figura di donna consegnata da una trilogia di Giuseppe Guin. Intense figure femminili, per lo più del popolo, attraversano anche “Un amore nato così” (Dominioni, 2013), del medesimo autore comasco. Figura di fantasia, ma inserita in un contesto storico rigoroso, anche Costanza Melzi d’Eril, nobildonna che spezza il cuore di due ufficiali di Napoleone, guarda caso, a Bellagio nel magistrale esordio narrativo di Carlo Patriarca, medico comasco e scrittore. (In “Il campo di battaglia è il cuore degli uomini”, Neri Pozza, 2013). V. Fis.

Donne di carattere e amori celebri Cristina Trivulzio di Belgiojoso era moglie del conte Emilio, proprietario di Villa Pliniana, a Torno. Un luogo inquieto, che ispirò Antonio Fogazzaro: indimenticabile la figura di Isa Miranda, protagonista del film “Malombra” (1942). Cantante lirica di fama internazionale, Giuditta Pasta ospitava Vincenzo Bellini a Blevio. Qui si ritirò anche la ballerina Maria Taglioni, al termine della carriera. Molte donne fatali abitarono Villa Roccabruna di Blevio, compresa Marta Brard, pianista e confidente di Mussolini. A Molina di Faggeto ha la casa di famiglia la stilista Miuccia Prada, che qui trascorre periodi di relax con il marito Patrizio Bertelli, in estrema riservatezza. (Anna Piazzi)

La Provincia 111


SUL BALCONE DELLE ALPI

Dal suggestivo centro storico di Brunate si sale al faro Poi, dopo le baite, si va a toccare il cielo sul monte Boletto

Da Brunate a Torno, su antiche mulattiere Da Brunate al Monte Piatto: si tratta di una camminata di 2 ore e mezzo, facile, con cartelli indicatori lungo il percorso. Giunti a Brunate, avvalendosi della Funicolare, dalla stazione di piazza De Gasperi sul lungolago - la cui riapertura è prevista per il 22 giugno -, si raggiungono i Monti di Blevio, quindi i Monti di Sorto (55 minuti), si prosegue tra le case dei Monti di Cazzanore (1 ora e 15 minuti), fino a intravedere le case di Monte Piatto. Via mulattiera, si impiega 1 ora per scendere a Torno. Di lì, con battello o bus, si rientra in città. L’itinerario è tratto da “Camminare in provincia di Como”, con 18 percorsi tra storia, arte, natura. All’Ufficio turistico Ìat di piazza Cavour, Como.

Many trips depart from Brunate. The guide “Camminare in provincia di Como” (at the Tourist Information Iat in Como, piazza Cavour) sketches the possibility of a 2 hours and a half walk from Brunate to Monte Piatto and return from Torno, by boat or by bus.

112 La Provincia


Cartoline da Brunate e San Maurizio. (Foto di Carlo Pozzoni, archivio).

di Silvia Fasana*

V

oglia di montagna a due passi da Como? Ecco un classico itinerario che consente di trascorrere una giornata rilassante nella natura, godendo di una straordinaria vista da un lato sul primo bacino del Lario e dall’altra sull’Alta Brianza con i suoi laghi, gustando piatti saporiti della tradizione lariana e, con un po’ di fortuna, avendo anche l’opportunità di incontrare da vicino qualche capriolo. Il punto di partenza è Brunate (715 m), che già da sola meriterebbe una gita domenicale, con i suggestivi vicoli del centro storico, le splendide ville Liberty, la parrocchiale di S. Andrea con le memorie della Beata Maddalena Albrici e della leggendaria Santa Guglielma, per secoli invocata dalle gestanti e dalle madri per il dono del latte. Da qui ci si porta alla località San Maurizio (906 m), nota per il Faro, edificato nel 1927 a ricordo del centenario della scomparsa di Alessandro Volta. Si seguono quindi i cartelli che indicano la direzione “Baite”, sinonimo di gite domenicali, aria fresca e buona cucina, fino a raggiungere il piazzale del Rifugio Capanna C.A.O. (980 m), su cui prospetta anche il Santuario più piccolo d’Europa dedicato a Santa Rita. Da qui si prosegue lungo la strada sterrata, si raggiunge la Baita Carla (997 m; 15 minuti dal piazzale CAO) e quindi la Baita Bondella (1075 m; 30 minuti) e la Baita Fabrizio (1100 m; 45 minuti). A questo punto vale la pena risalire, con un ultimo piccolo sforzo, il sentiero che si inerpica dove termina la strada sterrata e, arrivati sulla cima del monte Boletto (1235 m), sdraiarsi nell’erba e lasciarsi accarezzare dal vento, cullati dal frinire delle cicale. * Giornalista, scrittrice, consigliera e collaboratrice dell’associazione Iubilantes The best way to admire the magnificent view of Lake Como is to reach Brunate, the “Balcony of the Alps”, from which many hiking trails are available. The Como-Brunate cable railway connects Como town with the village from June 22nd. Silvia Fasana, a trekking specialist and writer, suggests an easy walk that starts from the very heart of Brunate, with its characteristic narrow streets to the 29 mt high octogonal tower of the Volta lighthouse on the Peak of the Three Crosses, built in 1927. The old track is even used today by tourists to get to the Baite (mountain’s huts), where one can taste good food and allows one to reach Mount Boletto (1235 mt), where you can lie in the sun, feeling the wind caressing your cheeks. For more information, contact the Tourist Information Iat in Como, piazza Cavour: Tel. 031.269712; lakecomo@tin.it; www. lakecomo.it La Provincia 113


PASSO FINALE

Un fascino da esportazione IL LATO VERDE

DEL RELAX

L’autore di “Ombre sul lago” riflette sulla magia che il Lario esercita oltre i confini

di Giovanni Cocco

A

ll’indomani dell’uscita di “Ombre sul lago” in Italia, un libro che andava e continua ad andare bene in libreria (due edizioni e il tascabile in arrivo, ndr) ma che non arrivava certo a diventare un best seller da centomila copie, per settimane mi sono chiesto come potesse esistere una sproporzione così evidente tra la risposta del pubblico italiano, buona ma non straordinaria, e l’incredibile risposta proveniente dagli editori di tutto il mondo. L’effetto Clooney era sufficiente a giustificare un tale entusiasmo in cinque continenti? In altre parole: cosa rende il lago di

L’autore Giovanni Cocco, scrittore comasco, 37 anni, è stato candidato lo scorso anno al Premio Campiello con il romanzo “La caduta” (Nutrimenti). È la rivelazione della letteratura italiana di questi ultimi mesi, anche grazie al successo di “Ombre sul lago” (Guanda), giallo ambientato sul Lario, scritto con la moglie Amneris Magella e tradotto in 17 Paesi. Si svolge sul lago, tra Menaggio, Bellagio e l’Isola Comacina, anche “Il bacio dell’Assunta”, l’ultima prova letteraria di Cocco, edita da Feltrinelli.

114 La Provincia

Como così famoso e appetibile nel mondo? Perché nella bella stagione da ogni parte del mondo i turisti si riversano sul Lario? Il fascino delle grandi ville, l’opulenza degli alberghi, il ricordo del Gran Tour ottocentesco, da soli, sono sufficienti a spiegare l’interessamento dei grandi colossi mondiali dell’editoria per una vicenda ambientata nel nostro territorio? A un anno di distanza la risposta è arrivata puntuale. Per una strana coincidenza le copertine dell’edizione olandese, tedesca e polacca del romanzo hanno un particolare in comune: un tratto di paesaggio che ritrae la frazione di Bolvedro, il cancello di Villa Sola Cabiati, e un’atmosfera a metà strada tra il noir e i film di Hitchcock. Il fascino del nostro territorio, in sostanza, quello che ha affascinato nel corso degli ultimi tre secoli personaggi come Liszt, Stendhal, Churchill, registi come Lucas, divi del cinema e personaggi del mondo dello spettacolo, è un misto di incanto e mistero; da un parte il paesaggio straordinario e le mete turistiche, dal Sacro Monte di Ossuccio a Villa Balbianello, dall’Isola Comacina a Santa Maria del

Tiglio; dall’altro i luoghi dove si sono svolti gli ultimi atti della seconda guerra mondiale. Forse è proprio questo insieme di vicende, insieme alla dimensione raccolta dei luoghi, il segreto del lago di Como. Born in Como in 1976, Giovanni Cocco is the successful author of “Ombre del lago” (“Shadows on the Lake), the first episode of a saga set on the shores of Como Lake, of which the main character is a female police chief. International readers made his novel a best-seller translated into 17 languages. What made the book, a crime story, so popular? Cocco is wondering whether the enchanting scenaries of the lake could ever have a role in it. He notices that the book’s covers, from France to German, from Uk to Usa, always evoke the magic atmosphere of Lake Como. The same image that fascinated Liszt, Stendhal or movie director Lucas in more recent times. He concludes that «it is definitely this mix of intrigues, according to the intimate mood of the places» what makes Lake Como so unique to the rest of the world.

I giardini di Villa Serbelloni, a Bellagio.




Turn static files into dynamic content formats.

Create a flipbook
Issuu converts static files into: digital portfolios, online yearbooks, online catalogs, digital photo albums and more. Sign up and create your flipbook.