SALONE MOBILE d e l
di milano MIKADO di Porro
ARCHISTAR
Cini Boeri, Fabio Novembre e Iosa Ghini si raccontano CANASTA 13 di B&B
LE STORIE
STILI DI MODA I trend della passerella entrano anche in casa
Sono made in Cantù e Brianza le eccellenze dell’arredo
ABITARE
Dal terrazzo all’ufficio tutto quello che c’è di nuovo
ROSY SMALL CHAIR di Creazioni - Silik
SANTA MONICA LOUNGE di Poliform
Supplemento al numero odierno de La Provincia - Non vendibile separatamente - euro 1,30 + il quotidiano
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SALONE MOBILE d e l
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L’editoriale > pag. 5 Il mondo che abiteremo La direttrice di “Bravacasa” Rosanna Brambilla e l’architetto Marco De Michelis riflettono sul tema del Salone internazionale del mobile
> pag. 6-7
Le storie
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Viaggio tra le eccellenze mondiali dell’arredo che danno orgoglio a Como e alla Brianza: Tino Caspani, Former, TrePiù&Tre-P., Cappelletti, Meritalia, Cassina, Riva, B&B, Unifor, Poliform, 4Mariani, Porada, Minotti, Consonni, Lema, Besana, Gallotti, Flou, Silik, MisuraEmme, Porro, matteograssi, Emme Mobili, Flexform, Jumbo, Tecno
> pag. 9-11-13-19-22-25-26-29-37-38-41-42-
43-46-47-49-57-59-60-61-63-72-73-75-83-85
Spazi da vivere Il soggiorno diventa ufficio, la cucina si evolve, il bagno si fa spazio wellness, il riposo cambia stile, il giardino inizia sul terrazzo. Nella casa, la parola d’ordine è: contaminazione
> pag. 14-30-45-52-64 I designer Artisti prima di tutto, ecco tre celebri creativi che lasciano il segno nell’arredo: Cini Boeri, Fabio Novembre, Massimo Iosa Ghini
26-27
> pag. 76-77-79 I materiali Biomateriali, neo-carta, canapa superstar, gommapiuma reinventata, legno che non ha bisogno di chiodi. Il mondo che abiteremo guarda al passato con occhi nuovi
Patricia Urquiola
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> pag. 80-81 Il Salone Dal 9 al 14 aprile il Salone internazionale del mobile, con i Saloni collegati, richiamerà a Fiera Milano di Rho Pero, centinaia di migliaia di visitatori da tutto il mondo. Cosa c’è da sapere e come orientarsi
La moda è mobile Optical, colori in libertà, vimini couture. Come arredare la casa seguendo tre tendenze di punta in passerella
> pag. 86-89
> pag. 50-51 Il Fuorisalone
Non solo arredo
Stilisti, designer, celebrities si danno appuntamento a Milano: i cocktail e gli eventi più glam a margine dello spazio espositivo
Come rivoluzionare la casa con poche mosse: la ricetta di restyling di Paola Marella incontra i suggerimenti di Gentucca Bini e le riflessioni filosofiche di Silvano Petrosino
> pag. 90-91 Diretto da
Diego Minonzio
Vicedirettore
Bruno Profazio
A cura di
Vera Fisogni
Ideazione grafica di Antonella Corengia
> pag. 93-21-96
Hanno collaborato Gentucca Bini, Serena Brivio, Carla Colmegna, Roberta Deiana, Maria Giovanna Della Vecchia, Moreno Gentili, Marilena Lualdi, Ilaria
Marelli, Paola Marella, Enrico Marletta, I Murr, Silvano Petrosino, Enrico Romanò, Monica Sampietro, Chiara Tonelli.
L’EDITORIALE IL MONDO CHE ABITEREMO
Più forti della crisi Al Salone del mobile di Milano gli imprenditori del distretto legno-arredo di Cantù e Brianza sfidano il mercato con innovazione e talento di Diego Minonzio*
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di milano MIKADO di Porro
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Cini Boeri, Fabio Novembre e Iosa Ghini si raccontano CANASTA 13 di B&B
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i sono i mediocri e ci sono i talenti. Ci sono quelli che si acquattano dietro la flaccida protezione del posto fisso a prescindere, della difesa corporativa figlia del peggior veterosindacalismo, della cultura assistenziale secondo la quale è sempre colpa di qualcun altro e, invece, ci sono quelli che si mettono in gioco, rischiano, investono sulle proprie idee, sulla propria creatività e fanno nascere dal nulla posti di lavoro, fatturato, prodotti di gamma così alta che spesso diventa arte. Pezzi da museo, da esposizione. E questo mondo di persone migliori esiste proprio qui, nel nostro territorio. E dimostra ogni giorno che la crisi non è un destino inesorabile, un sentiero segnato dal quale nessuno può far ritorno, ma una tragedia mondiale, aggravata dalle storiche nequizie di un Paese mai così inadeguato, alla quale però si deve reagire inventandosi progetti nuovi e utili. Questo inserto dedicato al Salone del mobile vuol essere un omaggio de La Provincia a loro, alle centinaia di aziende grandi e piccole, tradizionali e innovative
che colgono l’occasione della più importante rassegna internazionale del settore del legno e del design per esporre i loro gioielli. Sfogliate le pagine della rivista e potrete cogliere quanta ricchezza si annidi nelle pieghe di questa terra, quanto talento, quanta voglia di fare, quanta capacità di coniugare il massimo della ricerca e dell’inventiva con il più profondo legame con la storia e il senso del passato. è sorprendente come questi imprenditori, canturini e brianzoli veri, siano tenaci, addirittura eroici, nell’andare oltre le pochezze della politica e i ghirigori kafkiani di una burocrazia consociativa che sembra avere come unica ragione sociale l’impedire a chi ha i numeri di fare impresa. Il trionfo dei mediocri, per l’appunto. Forse anche noi del mondo dei media, stregati dal magnetismo paludoso dei giochini di palazzo, non abbiamo capito a pieno che le vere passioni che scaldano i cuori dei nostri lettori non stanno nelle polverose cronache su inutilissimi politici di serie C nominati da ridicoli capibastone di serie B grazie al solito gioco delle La Provincia 5
LE STORIE
STILI DI MODA I trend della passerella entrano anche in casa
Sono made in Cantù e Brianza le eccellenze dell’arredo
ABITARE
Dal terrazzo all’ufficio tutto quello che c’è di nuovo
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filiere, delle consorterie, delle appartenenze ma nel terreno della sfida del mercato, quella che non lascia scampo a chi non va più veloce degli altri. Alla macchinetta del caffè siamo tutti fenomeni, questa è la verità, quando invece bisogna darsi da fare non rimane nessuno. O quasi. Bene, La Provincia si prende l’impegno di raccontare come non ha mai fatto prima un distretto inimitabile e di aiutarlo a sopravvivere al mostro politico-giuridico che lo affossa tra leggi, ordinanze e tassazioni senza senso. è una battaglia che vogliamo combattere insieme, non solo perché è una cosa utile al giornale e al settore del mobile, ma semplicemente perché è giusto. Questo inserto non è la conclusione di un lavoro, ma l’inizio di un progetto che avrà un solo protagonista: voi. *Direttore del quotidiano La Provincia
IL ILMONDO MONDOCHE CHEABITEREMO ABITEREMO
1-2. Classici contemporanei disegnati nel 1957 e nel 1972 da Achille Castiglioni (1918-2002).
1.
Marco De Michelis Non aspettiamoci un futuro di cambiamenti Secondo il celebre storico dell’architettura il mondo globale è più effusivo che innovativo * Docente di Architettura all’Università IUAV di Venezia, direttore della Fondazione Ratti di Como
I 2.
l mondo che abiteremo? A mio giudizio non sarà poi molto diverso da questo in cui attualmente si svolgono le nostre vite. Intendo dire che abbiamo inventato e occupato tutto, o quasi. È una caratteristica del mondo globalizzato sperimentare l’estensione delle culture: se si va in Cina, per fare un esempio, e si guarda agli stili architettonici e urbanistici più attuali, ci si accorge del dilagare di modi che già La Provincia 6
conosciamo. In un simile contesto, in cui molto contano i processi effusivi, anche più di quelli strettamente innovativi, non c’è tanto da inventare. Tra la sedia appena commercializzata, e una che porta la firma di Achille Castiglioni, risalente a qualche decennio fa, non si percepisce differenza. La seconda, il pezzo “storico”, non viene inteso come elemento di antiquariato ma come un oggetto realizzato una settimana fa. (Testo raccolto da V. Fisogni)
IL MONDO CHE ABITEREMO
Rosanna Brambilla Sul mercato furoreggiano le edizioni dei “maestri” È un giusto tributo o il timore di investire nel nuovo? L’analisi del direttore di “Bravacasa” e i trend forti
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omplice la crisi, anche nel mercato dell’arredo della casa si assiste ad un rallentamento, segno della paura che prevale sulla spesa, che si riflette sulla predominanza di aspetti meno ludici. Anche sul fronte delle proposte, a differenza di passate stagioni, le aziende propongono meno preview di prodotti volti a stupire o prodotti-civetta per testare l’interesse del mercato. Quali tendenze si affermano, in un simile contesto? Quale sarà il “mondo che abiteremo”, per riprendere il tema del Salone del mobile 2013? Oltre all’affermarsi delle riedizioni, tendenza impostasi negli ultimi anni, comprensibile (e vantaggiosa) per i marchi più istituzionalizzati, ma sostanzialmente frenante rispetto all’innovazione, sono due le principali inclinazioni
dell’arredo. Sono riproposte linee anni ‘50 e ‘60, anni che sembravano più “semplici” e rassicuranti. Ma, soprattutto, si afferma il filone della casa neutra, nella quale inserire qualche pezzo rivisitato o di design, così come succede nell’abbigliamento, quando un accessorio fa il look. Si parla sempre molto di casa-smart, caratterizzata da tecnologie informatiche. Siamo però ancora lontani dal traguardo. Perché la tecnologia corre più veloce del progetto in cui viene immessa: per definirlo occorrono almeno sei mesi, due per la prototipizzazione, l’immissione sul mercato richiede altri ritmi; così, il rischio è di arrivare con un oggetto d’arredo a cui si vuole applicare una tecnologia magari già superata. (Testo raccolto da V. Fisogni)
La Provincia 7
LA STORIA
Sua altezza lo stile si siede sul trono IL FASTOSO “THE THRONE” DI TINO CASPANI GROUP È UN SUCCESSO DELL’AZIENDA DI MARIANO COMENSE TRA MOBILI DA SOGNO, CON SETE E VELLUTI DI PREGIO
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n consiglio: chiudete gli occhi e immaginate di essere un re o una regina. Ora, aprite le palpebre e guardate davanti a voi. Non è un sogno, ciò che avete di fronte è un vero trono, simbolo senza tempo di potere e fiabesca eleganza. Si chiama proprio “The Throne” una delle recenti e più fortunate collezioni firmate da Caspani Tino Group, l’azienda di Mariano Comense, leader nel mondo attraverso collezioni «che sono sintesi di uno stile di vita,
di un’emozione, di un colore, di un viaggio, di un sogno». «Abbiamo creato collezioni con l’obiettivo di rivolgerci in particolare ai mercati emergenti» dice Tino Caspani, il titolare dell’azienda. E i riscontri negli anni, pur in un periodo di difficoltà generale, non sono mai mancati. Caspani Tino Group esporta la quasi totalità dei prodotti nei cosiddetti mercati del lusso, dal Medio Oriente e dalla Russia alla Cina, dove sarà
“Bijoux” dining-room. La Provincia 9
inaugurato uno spazio espositivo di circa 350 mq. «Qui - spiega il titolare - verrà realizzato da un nostro cliente su nostro progetto, nel quale viene messa in risalto la completezza della produzione in un’ambientazione personalizzata che contraddistingue la nostra nuova immagine». La strategia aziendale si pone come obiettivo l’arredamento completo per tutta la casa e le nostre collezioni ben rappresentano la missione della griffe che unisce qualità dei materiali e delle lavorazioni - 100% made in Italy - all’eccellenza artigianale che ha come risultato la creazione di linee e forme lussuose. I prodotti sono destinati alle case di lusso e spaziano dai salotti alle sale da pranzo, dalle camere agli accessori, nei diversi stili che hanno contraddistinto le varie epoche: salotti Luigi XVI si affiancano infatti a modelli barocchi e modelli classici o in Art Decò. La pelle, i velluti e le sete più preziose si miscelano a incredibili dettagli di pietre preziose e cristalli strass, mentre tutti gli intagli sono prodotti artigianalmente e impreziositi da rivestimenti in pura foglia oro e argento. Il nostro obiettivo è quello di internazionalizzare sempre più il nostro prodotto entrando anche in nuove aree di mercato. (E. Mar.)
LA STORIA
Librerie adatte a “vestire” la casa NASCE CON QUESTA FUNZIONE “SET SYSTEM” DUTTILE PROPOSTA DELLA CANTURINA FORMER CHE OFFRE PERFETTO ALLOGGIAMENTO AI VOLUMI “APP” sono armadi a partizione dello spazio interno, completi di porta e vano a giorno.
di Enrico Marletta
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a chiave del successo sta in un calibrato mix di sapienza artigiana e di continua innovazione tecnologica. I programmi modulari di Former sono un punto di riferimento assoluto nel settore “dell’abbigliamento” per la casa. Nel 1974 l’azienda, nata nel 1967, affronta, nella sede di Montesolaro, una radicale trasformazione a livello di prodotto, passando dai mobili in stile classico a collezioni moderne ideate da architetti e designer. L’altro anno decisivo è il 2009 quando l’ingresso in Former di Stefano Salice, attuale amministratore delegato, segna l’avvio di una decisa industrializzazione produttiva. Innovatività e design all’avanguardia sono i due concetti chiave della casa. Modelli “storici” come “Euro”, “Zeronove” e “Plinto”
hanno tracciato la mappa del gusto estetico in fatto di arredamento. Negli ultimi anni ha fatto scuola “Set System”, il sistema componibile ideato da Pinuccio Borgonovo. La duttilità compositiva permette a “Set System” di adattarsi ad ogni contesto abitativo senza subirne i vincoli strutturali. Alcuni elementi distintivi sono il pannello giro-tv nella versione centrostanza e la possibilità di essere appoggiato a terra o sospeso a parete. “Set System” nasce dapprima come libreria e i suoi geni caratteristici portano impressi questa funzionalità di sostegno alla cultura. Il marchio Former resta associato agli occhi del grande pubblico a “Fix”, il tavolo a tre gambe che è diventato una sorta di icona aziendale ed è ancora oggi, a dieci
“Set System” composizione centrostanza a spalla orizzontale. La Provincia 11
anni dalla sua ideazione, il uno dei sui pezzi più più venduti nel mondo. Nella versione primigenia piano in cristallo di forma circolare e gambe in acciaio. Tutto semplice solo in apparenza, si tratta di un unico che, nonostante il tempo, non finisce di sorprendere e stupire. «L’idea è nata quasi casualmente - racconta Ruggero Fumagalli, presidente di Former - il successo è ancora oggi straordinario». Grande aspettativa, inoltre, è riposta su APP, un programma di armadiature che va oltre le tradizionali definizioni. Con l’utilizzo della facciata retrostante che può essere inventata, sia sul piano funzionale che decorativo, a misura delle esigenze e del gusto del cliente, APP diventa un elemento di divisione dell’ambiente domestico. L’azienda collabora con alcuni tra i più grandi designer, italiani e non. Oltre a quella di Borgonovo, le collezioni portano la firma di Claesson Koivisto Rune, Marzia e Leonardo Dainelli, Roberto Lazzeroni, Piva Associati e Ricardo Bello Dias. Grande sviluppo, ha avuto la divisione contract grazie a un accordo con la canturina Leading Contract. Recentissmi i progetti realizzati in hotel di lusso a Montreux ed entro la primavera del 2014 ad Erbil nel Kurdistan iracheno.
1.
1. Stickers con soggetto garden, www.wallcandyarts.com.
2. Sedia in rafia di Tobi Design. 3. Set da giardino in 7 pezzi, su www.promotionmania.com.
Oltre il giardino
2.
ANCHE IL TERRAZZO E DUE VASI DI FIORI POSSONO CREARE LO SCENARIO PERFETTO DOVE COLLOCARE I PIÙ NUOVI PEZZI OUTDOOR IL NOSTRO VIAGGIO TRA GLI ARREDI PARTE DA QUI
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erto, soltanto pochi possono permettersi un giardino domestico. Ma con una piccola spesa, si può allestire uno spazio verde, buono e profumato. Qualche idea? Il corbezzolo ha frutti ornamentali e costa, a pianta, sugli 8-10 euro. Vasetti di erbe aromatiche si trovano a pochi euro in tutti i supermercati. Con un set da giardinieri, un gocciolatore di plastica (attorno ai 15 euro), un pizzico di buona volontà, ecco realizzato lo spazio-giardino. Arredarlo è la fase più divertente, perché le collezioni “outdoor” (per gli spazi esterni) sono ormai moltissime, a tutti i prezzi. Qui proponiamo un mix con alcune novità. Tutto a posto? No, un ultimo consiglio: una volta allestito il vostro giardino, prendetevi una pausa. Leggete “Giardinaggio in 15 minuti”, di Lorena Lombroso (Gribaudo, 160 pag., 12,90 euro), per scoprire un inatteso pollice verde. (V. Fis.)
3.
4. 4. È in polietilene intrecciato la collezione “Canasta ’13” di Patricia Urquiola per B&B Italia, pensata per giardino e terrazzo.
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LA STORIA
Porte aperte per fare di più SONO FIRMATE DALL’ARCHISTAR LIBESKIND ALCUNE NOVITÀ DELLA CANTURINA TRE-PIÙ LEADER ITALIANO NEL SETTORE DELLE PORTE
di Enrico Romanò
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e radici sono saldamente piantate in Italia, perché è dal Belpaese che trae linfa il suo genio creativo e il suo raffinato “saper fare”. Ma lo sguardo è inevitabilmente rivolto oltre confine, verso quei mercati esteri innamorati della classe inimitabile dello stile tricolore. Al Salone internazionale del mobile di Milano, la TRE-Più (brand leader nel panorama mondiale delle porte di design fin dalla sua nascita, nel 1982) è pronta a intrigare e a stupire. L’azienda guidata da Silvio Santambrogio occuperà lo stand B03 nel padiglione 5.
Silvio Santambrogio, titolare di Tre-P & Tre-Più
«TRE-Più è l’evoluzione del brand TRE-P, fondato nel 1962, dal quale ha ripreso la storia, la tradizione e il know how pluridecennale - spiega Filippo Santambrogio, responsabile delle relazioni esterne - la mission è quella di “fare di più”, per arrivare a creare porte d’arredo uniche, in grado di rendere esclusivo ed affascinante ogni ambiente». La kermesse meneghina darà alla TRE-Più l’opportunità di alzare il sipario sulle sue ultime realizzazioni. «Presenteremo le novità progettate da Antonio Citterio - annuncia Filippo Santambrogio -
come le porte a battente Planus, le porte scorrevoli Pavilion e le boiserie Continuum. Mentre al “Fuori salone” presenteremo le novità di Daniel Libeskind per la porta Idea. Tutti i modelli sono rigorosamente prodotti in Italia, forti della filosofia aziendale “100% Made in Italy». La TRE-Più punta molto sull’appuntamento meneghino. «Il Salone è di fondamentale importanza - spiega Santambrogio - in quanto è interamente dedicato all’internazionalizzazione. E l’estero rappresenta per noi un potenziale importante».
A sinistra “Pavilion minimal”, in un interno; a destra: porta Tre-Più “Idea bianca”.
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Sentirsi a casa Spazi piccoli e l’esigenza di conciliare il momento del relax con quello della lettura oppure del lavoro, alla postazione internet Così cambia il living, al quale però basta un solo pezzo “unico” per fare atmosfera
Divano modello “Bellavita” di Alberta, design di Golden Young Studio & Arch. Danilo Viganò. Ha forme arrotondate e trapunture. Consente un mix di combinazioni, mentre i piedini nascosti donano leggerezza all’insieme.
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bitazioni mediamente raccolte, di due, tre locali, sono un format fisso dell’abitare urbano nel nostro Paese. In questi spazi l’area-living assomma una serie di funzioni sconosciute fino a pochi anni fa. La postazione del computer, dove rispondere alle mail o dove i figli utilizzano i social network, diventa via via un’isola in cui svolgere anche funzio-
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ni professionali. Come il telelavoro, ad esempio. Quello che era il “soggiorno”, oggi si presenta soprattutto come uno spazio eclettico, che deve però dare la sensazione di completo comfort. Pochi elementi, molto funzionali, sono quelli che fanno la differenza in questo versante dell’arredo. Da cosa partire? Magari da un divano... (V. Fis.)
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LIVING
Nuovi Orizzonti
Per chi ama la lettura, perfetto il set “Jean” di Antonio Citterio, per B&B Italia.
LUMINOSA, FUNZIONALE, VIVACE: LA ZONA GIORNO DIVENTA UN’ISOLA CON UNA VARIETA’ DI FUNZIONI D’USO di Monica Sampietro*
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l living, nato come spazio per rilassarsi e socializzare, è il fulcro della moderna abitazione, dove si manifestano le principali attività diurne. Se col tempo la cucina ha perso sempre di più la valenza principale all’interno dell’abitazione (siamo figli della “nomade culture”, di cui parla Lii Edelkoort), il living acquisisce nuove potenzialità, aprendo sempre di più gli orizzonti su tutta la zona giorno. Sempre più spesso ci troviamo di fronte a case con un’unica living room, nella quale sistema-
re la cucina, il tavolo da pranzo, il salotto ed una zona studio/ postazione internet. Le soluzioni abitative innovative proposte ogni anno ci parlano sempre di più di progetti costumizzati e che riflettono il gusto di chi vi abita: entrando nella living room notiamo in modo esplicito la personalità di chi vi risiede. Questa nuova dimensione del vivere, volta ad esaltare al massimo lo stile e il design racchiusi tra le pareti domestiche, deriva dalla moda, dall’arte, dalla comunicazione, oltre che dall’architettura e dal design.
Il progetto “Tempo” di Natuzzi è costituito da diversi moduli che consentono di creare composizioni lineari, angolari e a penisola a cui si aggiungono una lampada, un tappeto ed alcuni coffee table. La Provincia 16
Un oggetto non ha più una sola funzione d’uso e un unico ambiente in cui collocarsi: esso ha funzione topologiche mutevoli, come si presenta lo spazio del soggiorno. (basti pensare alla libreria come elemento fondamentale di una living room: molto spesso la stessa assume la funzione di dispensa o muta in postazione computer, o alle incredibili soluzioni che trasformano tavolini da té in tavoli da pranzo per 6 persone). In questa richiesta mutevole dello spazio, il living si colloca come un elemento trasformabile, adattabile e senza tempo: vivere il living oggi non vuol solo dire convivialità, ma anche spazio studio e lavoro (sono sempre di più i professionisti che, grazie alla potenzialità della rete e alle nuove piattaforme di linguaggio, decidono di lavorare da casa o “dalla strada”, non definendo uno spazio come ufficio). Lo spazio privato della casa, solitamente aperto al pubblico (di parenti a amici), si apre oggi al mondo e alla clientela di chi lo abita. (* Responsabile eventi, Centro Studi Casnati)
1.
2. 1.
Angoli energetici COLORE, DESIGN CHE SI FA NOTARE: COME ANIMARE PICCOLE METRATURE CON IL MASSIMO DELLA VERSATILITÀ 1. Nel “non colore” nero o in uno sgargiante rosso, il tavolo Tobi-Ishi della comasca B&B Italia sprigiona dinamismo. E basta ad arredare un piccolo soggiorno. 2. La comoda “Librespiral” dove collocare libri, giornali, dvd, disegnata da Gerardo Mari per Danese. 3. T-Table di Patricia Urquiola per Kartell, in plastica che pare un ricamo. 4. Trumeau colorato di “Trip” by Seletti.
4.
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LA STORIA
L’ottone luccica di rara maestrìa È QUESTO METALLO IL MATERIALE DI PUNTA NEGLI ARREDI DELLA CANTURINA CAPPELLETTI CHE FESTEGGIA CINQUANT’ANNI DI SALONE di Enrico Marletta
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un Salone speciale, questo, per Cappelletti. Già perché l’azienda canturina spegne con l’edizione di quest’anno la cinquantesima partecipazione consecutiva alla rassegna. «Quest’evento rappresenta un’importante vetrina e per la presentazione della nuova collezione - si legge in una nota aziendale - si tratta di un’occasione irrinunciabile in quanto è lo strumento ideale per consolidare il marchio e fidelizzare i clienti che puntualmente vengono a visitare lo stand per osservare la nuova collezione. Inoltre è un punto di lancio per poter acquisire nuovi clienti. Consapevoli del momento di crisi che la nostra economia sta affrontando, prendere parte a quest’evento permette all’azienda anche di dimostrare la forza e l’importanza dell’Italia nel mondo». E Cappelletti è una realtà che il made in Italy lo porta avanti davvero. Oggi l’azienda vende in tutto il mondo. Inoltre per massimizzare il suo valore Cappelletti concepisce il proprio prodotto in modo tale da poter soddisfare le esigenze di tutta la casa con un’ampia scelta di prodotti che vanno dalle camere da letto, alle sale da pranzo, ai soggiorni fino alle cucine e all’arredo bagno. La ditta nasce nel 1956 come pro-
duttrice di componenti in metallo. Inizialmente l’azienda lavorava solo conto terzi, negli anni Settanta inizia la produzione di letti in ottone destinati principalmente al mercato italiano. Negli anni Ottanta, con la crisi dell’ottone, l’attuale titolare, Tino Cappelletti, elabora una nuova strategia e consente all’azienda di compiere un grande salto in avanti. Il vero e proprio boom arriva negli anni Novanta, quando si decide di sondare il mercato estero, in particolare quello arabo e quello dell’est, e quindi di diversificare la produzione. Cominciando a capire l’importanza del sodalizio tra la cultura dell’ottone e la tradizione del mobile legno canturino, l’azienda ha trovato la sua nuova posizione specializzandosi
nella produzione di mobili in stile classico. Sicuramente il know-how dell’azienda è rappresentato dalla maestria nella lavorazione dell’ottone, che conferisce eleganza e soprattutto caratterizza il prodotto finale. Il senso del lusso che emanano i prodotti Cappelletti è un’esperienza visiva e tattile di piacere travolgente. Ricca di dettagli creativi, caratterizzati da elaborate sculture e materiali accuratamente selezionati, tutti gli elementi delle collezioni, trasmettono una sensazione di lussuosa eleganza con un forte impatto visivo ed emotivo. I materiali utilizzati sono preziosi. Le finiture sono fatte a mano. Lo stile, classico, è interpretato da una sapienza artigiana al massimo livello.
Due fastosi allestimenti con mobili Cappelletti.
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DECORARE
Le pareti rifioriscono LA STILISTA HA REINVENTATO I FOULARD: ECCO LE IDEE PER VESTIRE LA CASA di Gentucca Bini*
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(RI)FIORISCONO GLI ANNI SESSANTA con la fantasia Unikko creata da Maija Isola per Marimekko.
n tempo la carta da parati era talmente significativa, nell’arredo degli interni, al punto che si utilizzava la seta. Le tappezzerie erano fatte con questo materiale straordinario, scelto prezioso anche per la sua durata. A fronte di una simile memoria, vale la pena riflettere su quanto sia importante il tessuto come elemento decorativo dell’abitare. Non a caso sono sempre più variegate anche le proposte dei produttori, entro le quali si può certamente trovare la soluzione più coerente per la propria casa. È per questa ragione che cercherei una tela preziosa, a livello di disegno, anzitutto, se dovessi tappezzare le pareti. Personalmente, per gusto e ricerca professionale, opterei per un tessuto con una storia, sia dal punto di vista dei materiali, sia del design. Anche una tela bianca può risultare perfetta per un ambiente sofisticato e, insieme, capace di trasmettere calore ed essenzialità. * Architetto e stilista La Provincia 21
PRATO INGLESE ad effetto grazie alla tappezzeria di Marimekko. MILLERIGHE CALDE & FREDDE con il tessuto di Dedar. RAMPICANTI DOMESTICI con tonalità pastello: è la fantasia Folia di Sanderson. COME UN DIPINTO ALLA PARETE la tappezzeria di Dedar.
La poltrona “Cubo” di Meritalia, novità 2013, su inedito di Achille e Pier Giacomo Castiglioni, è un imbottito dalla forma cubica supportata da una struttura metallica con ruote. La seduta è in poliuretano flessibile, a differenti densità; il rivestimento in panno, tessuto o pelle, è disponibile in vari colori. Dimensioni: poltrona cm 80x83 h 72. Poggiapiedi cm 50 x 66 h 72.
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LA STORIA
Vanna e Giulio Meroni di Meritalia, con il figlio Stefano, insieme con Lapo Elkann nel 2011. (foto N. Zonna).
Ritorno al futuro sul Cubo magico LA POLTRONA DISEGNATA DAI FRATELLI CASTIGLIONI NEL ’57 ED ESPOSTA A VILLA OLMO È OGGI PRODOTTA DA MERITALIA DI MARIANO COMENSE E SPICCA TRA LE NOVITÀ DEL SALONE di Vera Fisogni
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uando un materiale è morbido, gli si può dare una forma rigida. Lo scriveva Achille Castiglioni (1918-2002) negli anni Cinquanta. E certamente, con il fratello Pier Giacomo, pensava anche a “Cubo”, il prototipo presentato nel 1957 a Villa Olmo di Como, in occasione di un’esposizione che fece epoca, ben prima della nascita del Salone del mobile. Si trattava di “Colori e forme della casa d’oggi”, che ora torna alla ribalta perché l’azienda Meritalia di Mariano Comense, fondata 26 anni fa da Giulio e Vanna Meroni, ha ridato vita a quell’avveniristico progetto, mettendo la poltrona “Cubo” in produzione e facendone una delle novità più attese di questo Salone. Non solo un omaggio a due grandi designer del passato. Come scrive Sergio Polano nel libro su Achille
Castiglioni (Phaidon), con questo oggetto d’arredo fu sviluppato un nuovo concetto di seduta. «La forma non è a priori - si legge ma si evince tramite un’azione, il sedersi». L’idea dell’abitare dei Castiglioni, così ben tematizzata da “Cubo, ha indotto gli eredi a «lanciare una sfida riproponendo un progetto inedito», ma capace di «collocarsi agevolmente nell’attuale abitare domestico». A Meritalia, azienda leader nel settore del mobile dal 1987 - oltre che nella lavorazione dei metalli, nell’illuminazione, nei marmi e nella Divisione residenziale - l’idea di produrre un inedito dei Castiglioni ha incontrato la mission aziendale. «Abbiamo riconosciuto nello sguardo di ognuno di noi - spiegano - la magia, quella che solo le storie di pochi designer e La Provincia 23
architetti possono trasmettere». Nei 26 anni di storia di Meritalia le parole-chiave “innovazione e ricerca” si sono incontrate con la filosofia di «assistere il cliente in ogni sua richiesta». Di qui l’esigenza di collaborare con progettisti internazionali di chiara fama, come Tobia Scarpa, Gaetano Pesce, Mario Bellini, Marc Newson, Alessandro Mendini, Toshiyuki Kita, Italo Rota, Fabio Novembre e molti altri. Alla fine, «“Cubo” ci è sembrata la scelta giusta». Al Salone, dove Meritalia quest’anno sviluppa il tema “Il teatro”, verranno proposte anche “Newcastle”, sistema di sedute giovanili, con design di Giulio Iacchetti, che porta alla versione definitiva il progetto “Stripe-Tease”, iniziato nel 2006. Tra le novità anche la poltrona “Carletta” di Tobia Scarpa.
LA STORIA
Con Lagerfeld una casa couture IL CELEBRE STILISTA FIRMA IN ESCLUSIVA LA SCENOGRAFIA DELLO SHOWROOM DI CASSINA UN PROGETTO DI CUI L’AZIENDA BRIANZOLA VA FIERA di Marilena Lualdi
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l Salone del mobile per Cassina ha un volto e una firma speciali: quelli di Karl Lagerfeld. «Per la prima volta - spiega infatti l’azienda di Meda - la celebre icona della moda e della creatività ha scelto di realizzare un originale progetto fotografico per un marchio di arredamento». Di qui la notizia: «Dopo la mostra in anteprima a Parigi, Lagerfeld firma una scenografia speciale durante il Salone del mobile che sarà esposta fino al 31 maggio 2013 nel nostro showroom in via Durini a Milano». Un progetto di cui va fiera, l’azien-
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Foto di Karl Lagerfeld delle sedie 699 Superleggera di Gio Ponti / Cassina
da fondata da Cesare e Umberto Cassina nel 1927. Che negli anni ’50 ha poi inaugurato l’industrial design, come viene sottolineato: «In quell’epoca complessa e ricca di fermenti, siamo stati i primi ad assumere un’attitudine di ricerca e innovazione, coinvolgendo importanti architetti e designer nell’immaginare nuove forme e soprattutto a tradurre le loro intuizioni in realtà». Tecnologia più artigianalità, è il credo mantenuto negli anni. Cassina ha ricevuto tre premi Compasso d’Oro e per questa realtà hanno collaborato e collaborano
designer tra i quali Gaetano Pesce, Mario Bellini e Philippe Starck. Quest’ultimo ha firmato la rivoluzione del sistema living con “My World”, un invito alla comodità e a rimanere sempre connessi: un divano più pragmatico e non ostentato, affiancato ai prodotti Powermat per una costante connessione appunto. Il marchio ha una forte presenza retail in tutto il mondo con i propri Dos (Directly owned stores) da Milano a Parigi, da Londra a New York. Dal 2005 Cassina fa parte del gruppo Poltrona Frau.
1. Foto di Karl Lagerfeld delle poltrone LC2 di Le Corbusier, P. Jeanneret, C. Perriand / Cassina. 2. Foto di My World, la rivoluzione del sistema living vista da Philippe Starck.
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Davide e Maurizio Riva, titolari dell’azienda di Cantù con la sorella Anna: oggi in ditta è entrata anche la quarta generazione. Il Cavallo della pace progettato da Valerio Cometti che sarà presentato nel padiglione della Riva1920.
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La Provincia 26
LA STORIA
Messaggio di pace a cavallo del legno AL SALONE VERRÀ SCOPERTA LA SIMBOLICA SCULTURA A QUATTRO ZAMPE VOLUTA DA RIVA1920: È L’ULTIMA SFIDA TRA CULTURA & INNOVAZIONE DELL’AZIENDA DI CANTÙ, ALLA QUARTA GENERAZIONE di Marilena Lualdi
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uattro generazioni e uno spirito che si rinnova alla Riva1920: creare emozioni attraverso i propri prodotti. E lanciando messaggi, con l’arte e con le iniziative sociali, che si fondono con armonia. Come quello che verrà offerto al Salone del mobile, dove l’azienda di Cantù porta anche il “Cavallo della pace”. E Maurizio Riva spiega perché: «È progettato dal nostro designer Valerio Cometti e vuole essere un messaggio di speranza». Sono trascorsi 21 anni dalla prima partecipazione al Salone: nel 1992 infatti - spiegano i fratelli - «da artigiani diventiamo in pochi mesi
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un’azienda che conta 30 collaboratori e nello stesso anno ci presentiamo per la prima volta al Salone internazionale del mobile di Milano». Entra anche la sorella, Anna. Da allora la Riva1920 continua a crescere (oggi ha 85 dipendenti) e fa il suo ingresso la quarta generazione. Ma i titolari ribadiscono: «Il nostro prodotto è e sarà sempre fatto come quel giorno che entrammo per la prima volta nel laboratorio (la bottega sotto casa)». Un profumo d’antico, che si coniuga con la voglia di esplorare: ne sono simboli il cedro, il legno kauri millenario proveniente dalla Nuova Zelanda, le Briccole di Venezia
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e molti altri legni particolari che saranno utilizzati in futuro. «Perché noi vogliamo costruire mobili che sfidano il tempo e rispettano la natura». Proprio come facevano prima nonno Nino, e poi papà Mario. Al Salone del mobile, nel loro spazio di 400 metri quadrati esprimeranno la voglia e la capacità di cercare, innovare ed emozionare. Con lo sguardo sempre rivolto al futuro, prima di tutto esplorando nuovi mercati. Nello stand avverranno le presentazioni del Cavallo e della collezione disegnata con Jamie Durie.
1. La sede dell’azienda in via Milano a Cantù. 2. Il museo del legno 3. La libreria Freedom, design Natura by Riva 4. Sgabello Clessidra, design Mario Botta.
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LA STORIA
Tutto il mondo formato design DA CITTERIO A PIVA, ALLA URQUIOLA LA B&B DI NOVEDRATE OFFRE GRANDI FIRME PER OGNI OCCASIONE D’ARREDO di Enrico Romanò Divano outdoor “Canasta” di B&B.
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l Salone del mobile di Milano trasforma l’intera metropoli meneghina in un gigantesco showroom dove confluiscono visitatori da tutto il mondo. Una delle tappe diventate oramai un “must” per addetti ai lavori e semplici appassionati è senz’altro il B&B Italia Store, il suggestivo spazio espositivo ampio ben 1700 metri quadrati e situato nella centralissima via Durini. È lì che la prestigiosa azienda che ha le proprie radici e la propria sede amministrativa a Novedrate (l’edificio è stato progettato da Renzo Piano e Richard Rogers nel 1972) presenterà le novità 2013.
La B&B Italia questa volta ha deciso di non darsi limiti. E di spaziare con l’estro e la sapienza realizzativa in ogni ambito dell’abitare: dentro e fuori casa. Il tema di quest’anno, che si declina in molteplici situazioni, si riassume infatti nel titolo “All by design”. Arredatori, compratori, cultori del mobile, verranno coinvolti in una presentazione a trecentosessanta gradi di progetti destinati alla zone giorno, notte e all’outdoor. Si tratta di opere firmate da designer di fama internazionali quali Antonio Citterio, Patricia Urquiola, Naoto Fukasawa, Paolo Piva, Gabriele e Oscar
Buratti, Edward Barber & Jay Osgerby, Atelier Oï. Per B&B Italia, fondata nel 1966 grazie all’intuito imprenditoriale di Piero Ambrogio Busnelli, è una nuova sfida sulla strada della creatività, dell’innovazione e della capacità industriale. L’azienda è presente sul mercato dell’arredamento domestico con i suoi marchi B&B Italia e Maxalto, all’interno della “Divisione Casa”. A essa si affianca la “Divisione Contract”, l’area dedicata alle commesse con formula “chiavi in mano”: hotel, retail, uffici, collettività e persino navi da crociera.
Il modello “Andy” è una delle novità di B&B al Salone del mobile.
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Ispirato al “vintage styleâ€?, ma con dettagli molto contemporanei (acciaio piĂš legno massello e marmo), il nuovo modello Kreola di Marchi Cucine (www.marchicucine.it) riassume le istanze del nuovo con radici antiche.
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CUCINA
Mix di sapori Gusto della memoria e tecnologie d’avanguardia: Così la cucina riconquista la centralità domestica di luogo affettivo, ricco di citazioni sempre rivisitate di Vera Fisogni
S
e dovessimo paragonarla a una ricetta, la cucina più adatta ai tempi che viviamo, avrebbe un sapore antico, ma con ingredienti nuovi. Si spiegano così le molte proposte d’arredo semplicisticamente definite “vintage”, in cui forme borghesi degli anni Quaranta si intersecano ai volumi arrotondati degli elettrodomestici dei “roaring Fifties”, con una tavolozza di colori gioiosi, perfetti per la cucina, in cui regna il buonumore e il piacere dello stare insieme in famiglia. La soluzione ideale è quella di investire su pezzi lineari e iperfunzionali (es: cappe di cottura o piani di lavoro), collocando magari una credenza e una sedia smaccatamente d’antan. Come orientarsi? Con il criterio che si adotta quando si cucina, in cui il successo di un piatto è dato prima di tutto dal dosaggio attento degli ingredienti. E per open space versatili, una stufadesign può rappresentare la soluzione più adatta a collegare l’angolo cucina al living.
2.
Un’aria vintage
1.
GLI STILI DEL PASSATO SI REINVENTANO PER MIXARSI SAPIENTEMENTE CON MATERIALI INNOVATIVI
1. Sedia in metallo e tessuto contraddistin-
4.
ta da un design “metropolitano”, per il single che vuole distinguersi, di Dialma Brown. 2. Stile “Old America” la credenza di forte impatto vintage sempre Dialma Brown. 3. La bombatura e il colore del frigorifero Gorenjie richiamano gli anni ’50. 4. “Bouchon”, linea di arredi in sughero rigenerato che ricorda i tappi da spumante in retina metallica. In anteprima al Salone del mobile, gli sgabelli sono creati da Folco Orlandini e Andrea Radice per Domitalia.
Purché sia comoda di Roberta Deiana*
N
ello scegliere una cucina occorre fare attenzione: il design, la ricerca dei materiali, l’innovazione delle forme, se sono garanzia di piacevolezza estetica, non sono necessariamente garanzia di funzionalità. Per quanto questa affermazione possa apparire scontata, spesso non lo è affatto. Mi è capitato più volte di lavorare in splendide cucine ultramoderne in cui le aperture degli elettrodomestici si intralciavano a vicenda, in cui buttare la spazzatura richiedeva troppi passaggi e contatti antigienici, in cui gli sportelli erano tanto belli quanto scomodi. Ne sono convinta: la cucina, più di ogni altro locale della casa, va progettata per un uso estremamente pratico e funzionale, con aperture e chiusure veloci, materiali antiurto o antigraffio, accensioni semplici. Tutte qualità che vanno verificate senza farsi sedurre dalla bellezza del design. * Autrice di “Food stylist. Trucchi e segreti per creare piatti straordinari ogni giorno” (Gribaudo). La Provincia 33
3.
1. 3.
Luce sulle idee POCHI DETTAGLI BASTANO
2.
A RINNOVARE LA CUCINA
4.
PAROLA D’ORDINE: FUNZIONALITA’
1. Come far rifiorire la cucina con un piccolo budget: i piattini in melanina di Zak Design. 2. La nuova lampada a sospensione in ottone con rifinitura in silver anticato, di Dialma Brown. 3-4. Cappe di cottura di Elica. 5. Righe bicolori per cuscini e asciugamani, Society by Limonta, tra le novità del Fuorisalone 2013. 6. Il blocco cottura “Majestic” di Ilve ricorda la cucina della nonna ma con potenzialità hi-tech.
6. 5.
Identità golose C
esti di vimini alle pareti e pentolame tirato a lucido, da perfette mogliettine. Così si presentavano le cucine dei primi anni Sessanta, proposte nell’interessante mostra “Cibo in copertina. Riviste illustrate dalla collezione Rapisarda”, fino al 16 giugno a Eataly, a Roma. Al Mart, invece, la sperimentazione più avveniristica mixa il design dell’arredo con il sapore di buono, con le “sedie di pasta” di Adrien Rovero (“Progetto cibo. La forma del gusto”, fino al 2 giugno). La Provincia 34
Fiamme ecochic La stufa a pellet diventa elemento d’arredo Per riscaldare i giorni più freddi di primavera un design adatto ad interni contemporanei di Anna Piazzi
F
onte di luce, oltre che di calore, la stufa a pellet di Piazzetta (modello P937), con Multifuoco System e sistema di ventilazione forzata a 4 livelli di velocità, si impone come elemento di arredo in spazi iper-contemporanei, in virtù del disegno geometrico.
Ideale per loft e spazi in cui il soggiorno comunica con la cucina in forma di open space, presenta l’uscita laterale dell’aria calda. Lo scarico dei fumi superiore, posteriore o laterale, consente grande flessibilità. La gamma dei colori spazia dal bianco antico al La Provincia 35
rosso lava. Tra le funzioni eco, spicca il controllo automatico della potenza della fiamma e il sensore del livello pellet, che monitora la quantità di combustibile, segnalando su display il livello minimo e la conseguente necessità di rifornimento.
LA STORIA
Un buon lavoro inizia dal comfort È DAL ’69 CHE LA UNIFOR DI TURATE PROPONE LINEE REALIZZATE CON INNOVATIVE SOLUZIONI PER UFFICIO AL SALONE IDEE A FORTE IMPATTO ARCHITETTONICO 1.
di Marilena Lualdi
U
n allestimento decisamente orientato alla leggerezza formale, alla trasparenza e alla flessibilità. È questo lo spirito con cui Unifor partecipa quest’anno al Salone. «Caratterizzato da una forte connotazione architettonica spiegano dall’azienda di Turate - lo spazio espositivo disegna un’equilibrata composizione di volumi e superfici che definiscono un ambiente di lavoro esclusivo, realizzato con innovative soluzioni di arredo». Un allestimento curato da Studio Cerri &
Associati, quello in cui vengono presentate le nuove proposte di Unifor. Non solo, spiegano da Turate: «Saremo presenti anche nell’area speciale destinata a “Progetto: ufficio da abitare”, un progetto di Jean Nouvel, dedicato ai Saloni che interpreta le profonde trasformazioni che hanno contraddistinto, negli ultimi anni, il mondo dello spazio da abitare e dello spazio di lavoro». È il 1969 quando la Molteni & C. allarga il campo d’interesse dai mobili per la casa agli ambien-
ti di lavoro. Così nasce Unifor, «divisione che sviluppa e realizza progetti per lo spazio ufficio contemporaneo, una struttura autonoma, che opera in maniera integrata con le altre aziende del gruppo, con le quali condivide risorse, organizzazione di base e un sistema di servizi collegati». Ricerca, innovazione e grande flessibilità produttiva sono i cardini dell’attività. Un approccio che convive «con il sapere artigianale e la capacità di adattamento alle esigenze del committente».
1-2. Media è una workstation autonoma integrata con sistemi elettronici. 3. LessLess design di Jean Nouvel
Le nuove versioni della postazione di lavoro e del totem contenitore della serie LessLess rappresentano un coerente sviluppo del progetto originario realizzato nel 1994 da Jean Nouvel per la Fondation Cartier.
2.
1 La Provincia 37
2 3.
I titolari Giovanni Anzani, Alberto e Aldo Spinelli con le nuove generazioni entrate in azienda: già loro nel 1970 raccolsero l’esperienza artigianale dei genitori.
1. Cucina Artex. Nel 1996 alla struttura aziendale si è aggiunto il marchio Varenna dedicato esclusivamente alla cucina.
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LA STORIA
Valori artigianali che guardano al futuro EVOLVERSI STANDO AL PASSO CON I TEMPI: E’ L’OBIETTIVO DELLA POLIFORM DI INVERIGO IL CUI STILE INNOVATIVO E PRATICO DA’ LAVORO A 600 DIPENDENTI di Marilena Lualdi
L
’obiettivo della Poliform di Inverigo per questa edizione del Salone del mobile? «Comunicare sempre più al mondo quei valori che caratterizzano la nostra realtà, a partire dalla ricerca di nuovi materiali e di nuove tecnologie con designer nostri e in ambito internazionali». A parlare è Giovanni Anzani, titolare della società con Alberto e Aldo Spinelli. Si parte verso Milano (e verso ogni continente) con l’intenzione di «arricchire sempre più la nostra collezione e andare nella direzione di soddisfare diverse esigenze, di gusto e prezzo».
Perché Poliform mira a catturare crescenti consensi nei mercati internazionali, come ha fatto in anticipo sui tempi. L’azienda è nata infatti nel 1970, raccogliendo l’eredità artigianale già seminata 30 anni prima dai genitori dei soci. Quest’anno al Salone si porteranno prodotti che vedono la firma di Jean Marie Massaud e Marcel Wenders. E per la zona giorno grandi novità con Rodolfo Dordoni. Niente appuntamenti fuori salone, o meglio si rinnoverà l’esposizione dello showroom Poliform e Varenna di piazza Cavour
a Milano: una vetrina importante per l’azienda, che oggi conta più 600 dipendenti, otto sedi, due società e 800 rivenditori a livello internazionale (è presente in 77 paesi). E dal 1996 ha una new entry fondamentale, con l’acquisizione del marchio Varenna, dedicato alle cucine. Del resto, qui l’obiettivo dichiarato è evolversi e stare al passo con i tempi (sette anni fa, un nuovo traguardo con la prima collezione di imbottiti dell’azienda) senza tradire lo spirito iniziale. Sentendosi sempre falegnami e una «azienda della Brianza che sa fare bene le cose».
2-3. Wall System, la nuova definizione dell’area living. Un programma che progetta la libreria come centro
funzionale della vita quotidiana, con la massima versatilità compositiva e stilistica. Sistema librerie a spalla portante dall’eccezionale originalità estetica.
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3.
LA STORIA
In soggiorno e ufficio classici contemporanei
Sedia della collezione “Papier”.
FORME ELEGANTI & MASSIMO COMFORT IN TUTTE LE PROPOSTE DI 4MARIANI AL SALONE CON LE LINEE PAPIER, BLADE E TUDOR di Enrico Marletta
H
a una lunga tradizione alle spalle e deve il nome a quattro fratelli. Biagio, Tarcisio, Umberto ed Emilio hanno fondato 4Mariani nel 1957. Si tratta di un’azienda orgogliosa delle proprie radici brianzole, molto sensibile sul fronte dell’ambiente (lo stabilimento di Mariano è ricoperto di pannelli fotovoltaici che ne garantiscono l’intero fabbisogno energetico) e da sempre impegnata nella diffusione del made in Italy di alta gamma specialmente sui mercati esteri. Aspetto che ancor di più oggi ne costituisce il punto di forza, oltre alla maestria nella lavorazione del cuoio e delle pelli. 4Mariani, in controtendenza rispetto al settore, realizza al proprio interno quasi il 100% della
produzione. Dalle strutture in legno e metallo, ai semilavorati e rivestimenti, grazie ad una profonda conoscenza delle tecniche e dei materiali. Pelle e cuoio adoperati sono scelti attraverso un’attenta selezione solo delle migliori varietà e acquistati da fornitori in esclusiva. Al Salone 4Mariani si presenta con una nuova linea di divani e poltrone: la Tudor (divano capitonnée, firmato da Alessandro Dubini) è il connubio perfetto tra il classicismo delle forme strutturate ed eleganti e il design contemporaneo orientato al massimo comfort, ottenuto grazie ad una rivisitazione in chiave contemporanea della lavorazione capitonnée. Al Salone anche la collezione Papier (madia
1 La Provincia 41
bassa, tavolo, sedia) del designer Matteo Nunziati) . Si tratta di una collezione di complementi di arredo caratterizzata da essenzialità e leggerezza. Sempre Nunziati firma, nel settore ufficio, la linea Blade, un sistema di arredamento completo per l’ufficio caratterizzata da linee geometriche sobrie ed essenziali. Gli spessori importanti e i volumi degli elementi che compongono i piani dei tavoli e dei mobili accentuano la qualità e la forte struttura di ogni pezzo. Dettaglio distintivo è una banda di cuoio, materiale da sempre identificativo dell’azienda, che come una lama divide, interrompe e attraversa le superfici emozionando lo spettatore.
Linea “Blade 34” per ufficio di 4Mariani.
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LA STORIA
Poltrona e pouf “Daisy & Daisy”.
Qui la forma è sostanza DAL 1948 L’AZIENDA PORADA DI CABIATE REALIZZA ARREDI IN LINEE RAFFINATE COERENTI CON LA DESTINAZIONE D’USO di Enrico Marletta
T
utto nasce dall’amore per il legno. Il legno massello, lavorato con l’abilità artigianale di chi sa trasformare un tronco in una piccola opera d’arte. Proprio da questa passione nasce Porada, fondata nel 1968 da Luigi Allievi con l’intento di proseguire, con il sostegno dei figli, la produzione di sedie che aveva intrapreso nel 1948. Il primo passo verso la realizzazione di complementi coincide con la collaborazione con gli architetti Alberio e Cerbaro, con M. Perego da cui nacque la “Linea 91” e la “Hoppo”. I prodotti che nascono nell’azienda di Cabiate si sono sempre basati sull’uso del massello, oggi combinato con altri materiali quali acciaio, vetro e materie plastiche. Questa nuova sperimentazione inizia con la collaborazione con Tarcisio Colzani che fra i pezzi più importanti annovera il sistema “Cuccagna” ossia una serie di colonne attrezzabili per ogni ambiente della casa e non. Diviene quindi sempre più rilevante la collaborazione con architetti come Zappa & Marconato, Seveso & Trezzi, Gottein, che portano alla realizzazione di articoli di design e grande funzionalità. L’eccellenza qualitativa e l’esperienza
nella lavorazione del legno hanno conferito in breve a Porada un’identità solida e ben definita che trova oggi espressione in prodotti eleganti che contribuiscono a definire un paesaggio domestico. La chiave che ha permesso all’azienda di affermarsi con successo nei mercati internazionali è la capacità di trovare, in ogni oggetto, il giusto equilibrio tra forma e funzione, insieme a un gusto evoluto e moderno ma al tempo stesso sobrio ed essenziale per pezzi destinati a durare nel tempo. Tutto, per Porada, è legato alla propria destinazione d’uso. Anche i decori più autentici non sfuggono a questa regola traducendosi in parti essenziali del progetto. L’offerta Porada, ampia ed eterogenea, è globalmente improntata alla raffinata semplicità delle linee e a un mix, di concezione piuttosto internazionale, tra elementi lineari e squadrati e altri più “morbidi” e decorativi. Il plus offerto dalla produzione di Porada ha contribuito a decretarne l’alto indice di gradimento sia in Italia che all’estero, è un tipo di lavorazione del legno molto accurata e ancora legata, per certi aspetti, alla tradizione artigianale. La Provincia 42
Linee slanciate per “Grimilde”, specchio da terra con base in metallo e appendiabiti a scomparsa sul retro.
LA STORIA
L’intelligenza a portata di mano OFFRONO SENSIBILITA’ ED EMOZIONI I PROGETTI DEL BRAND BRIANZOLO MINOTTI A PROPRIO AGIO IN TUTTO IL MONDO di Marilena Lualdi
1.
I
primi passi da azienda artigiana, ma nel giro di pochissimi anni già si afferma la dimensione industriale. È la storia dell’azienda Minotti a Meda. Che nasce negli anni ’50 da un’intuizione di Alberto Minotti. Il marchio diventa un riferimento in Italia e all’estero, con Renato e Roberto (nella foto). I due fratelli trovano sintonia con l’architetto Rodolfo Dordoni, che dal 1997 coordina le collezioni. E al Salone del mobile l’azienda presenterà proprio un’intera nuova collezione sotto la sua guida. «Collezione - afferma la Minotti che saprà sorprendere per spirito di inventiva. Ma in essa sarà possibile ritrovare lo stile Minotti, fatto di eleganza, buon gusto, design al di là del tempo e delle mode». E la collezione - viene raccontato - «comprenderà nuovi sistemi di seduta, tavoli, sedie, poltrone e complementi in un originale quanto inedito mood». Il made in Italy resta la formula chiave per aprire le porte di ogni mercato, nel nome del design. Alla Minotti si è seguito il solco
degli anni, mantenendo l’impostazione originaria, però: fiducia nell’intelligenza delle mani per «offrire sensibilità ed emozione alla precisione industriale». In questo percorso, si rivendica tuttava l’importanza di un ulteriore elemento, «la ricerca di materiali, dettagli impeccabili». La meta resta un viaggio continuo (61 Paesi in tutti i cinque continenti, la rete di vendita), senza allontanarsi troppo dal cuore dell’azienda e del territorio: per sentirsi a proprio agio in ogni parte del mondo - si sottolinea ma senza dimenticare le proprie origini.
1. La poltrona Cortina, nata nel 2005, è
diventata un’icona dello stile Minotti. 2. Claydon outdoor, un tavolo pensato, progettato ed ingegnerizzato per essere trasversale in ogni ambiente.
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La poltrona Warhol Iroko Outdoor si distingue per il volume compatto, la linea essenziale ed un’eleganza green. La Provincia 43
SPAZI PER IL LAVORO
Tutti casa & ufficio Cambiano gli stili professionali e anche l’arredo si adegua di Moreno Gentili*
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’ufficio, a cui il Salone del mobile dedica una specifica area espositiva, curata dall’archistar Jean Nouvel (pritzker Prize 2008), oggi è dichiaratamente ormai la seconda casa di moltissimi di noi. Nei riferimenti spaziali in cui si coabita spesso con altri colleghi, si permuta il proprio tempo creativo con gli affetti lasciati altrove. L’ufficio è insomma il luogo in cui possiamo vivere una “second life” a tutti gli effetti e cosa più interessante lo di-
mostra che oggi alcune aziende iniziano ad interessarsi di questo “effetto sugli affetti”. Per esperienza personale chi scrive si è ritrovato infatti ad affrontare temi di questa portata con organizzazioni del lavoro e con la dirigenza di alcuni grandi network dove il tempo di lavoro trascorso negli uffici è divenuto di gran lunga un valore aggiunto al prodotto finito. Il riferimento va ad aziende quali Rcs, con particolare attenzione agli ambienti dove si realizza
ogni giorno il Corriere della Sera, Autogrill e il nuovo Centro Stile Fiat di Torino. Non ci si è dunque limitati ad “arredare” pareti in modo improprio, ma a costruire veri e propri percorsi di immagine e di narrazione così da creare momenti di svago effettivo commisurati ovviamente alle reali necessità di lavoro. Il tutto con il fine di migliorare effettivamente il tempo trascorso in ufficio.
* Concept designer e scrittore
Arredi del programma componibile di Clei Living System + Home Office, a firma di Pierluigi Colombo.
LA STORIA
Una qualità chiavi in mano L’AZIENDA CANTURINA CONSONNI FORNISCE CONTRACT D’ALTO LIVELLO DI VILLE PRIVATE, HOTEL E YACHT di Carla Colmegna
L
a Consonni si ripresenta al Salone del mobile di Milano proponendosi come leader di mercato nella fornitura di progetti chiavi in mano per il settore dell’hospitality, delle ville private e yacht. La ditta Consonni nasce alla fine dell’800 come bottega artigiana. ll fondatore Giuseppe Consonni lascia successivamente al figlio Felice. Pochi anni dopo viene creata, nell’ambito del Gruppo Consonni, la Consonni International Contract per la realizzazione di contract chiavi in mano, di alto livello, di strutture alberghiere, residenze private e yacht. L’azienda è un perfetto anello di congiunzione tra filosofia industriale del gruppo e le esigenze progettuali ed economiche del cliente. Dal 1995 alla guida del Gruppo c’è Marco Consonni (nella foto in alto) che sin da bambino ha “respirato” l’aria che circondava l’attività di famiglia. Le competenze aziendali unite alla collaborazione con i più prestigiosi studi internazionali di progettazione tra cui gli studi londinesi Richard Daniel Design, Ransley Group, lo studio HBA
Divano circolare realizzato su misura rivestito in pelle “primo fiore” bianca.
di Atlanta, l’Arch. Pierre-Yves Rochon e l’Arch. Pillet di Parigi, lo studio Marc Hertrich & Nicolas Adnet di Parigi, lo Studio Papiri e B.D.A. a Roma, lo Studio Spatium, lo studio Cibic&Partners, lo studio Scacchetti, l’Arch. Mendini e l’Arch. Carlo Colombo a Milano, lo Studio Ciompi di Firenze, permettono all’azienda di proporre consulenze originali e in grado di contribuire alla corretta soluzione tecnico progettuale delle più com-
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plesse ed eventuali problematiche. Prestigiose sono le referenze nei differenti ambiti di attività dell’azienda, Kempinski, Hyatt, Holiday Inn, Sheraton, Golden Tulip, Rocco Forte, Ramada, Radisson, Hilton, NH Hotels, Meridien e Starling, per l’hotellerie; Azimut per la nautica. Cucina realizzata con ante a libro a scomparsa motorizzate, finitura laccato poliestere.
LA STORIA
Il sistema giusto per emozionare LA STRATEGIA DELLA LEMA DI ALZATE BRIANZA È DI OFFRIRE FORME PER QUALSIASI AMBIENTE IN CUI LA FUNZIONALITÀ INCONTRA L’ESTETICA di Enrico Romanò Lounge chair “Wing” di Lema.
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inee eleganti ed essenziali. Forme che si incastrano fra di loro, coniugando la massima funzionalità alla bellezza estetica. La Lema Mobili di Alzate Brianza sarà fra i grandi protagonisti del Salone internazionale del mobile di Milano. L’azienda sarà di casa nel padiglione 07, stand B15 C24. E negli spazi progettati da Piero Lissoni (“Un luogo per la mente, un luogo per l’anima”, recita il claim in inglese) prenderanno corpo le novità 2013 sui sistemi Selecta e T030, su Armadio al Centimetro e sui programmi Cabina Arma-
dio; senza dimenticare i nuovi complementi per la zona living e dining, e per la stanza da letto. «Da ormai alcuni anni Lema persegue come obiettivo quello di offrire un’atmosfera - spiega il presidente Angelo Meroni - i prodotti che sviluppiamo sono funzionali a questa strategia. Abbiamo integrato i nostri sistemi: gli armadi al centimetro e la cabine armadio con pezzi singoli che hanno lo scopo di offrire un total living. E anche per il 2013 proseguiremo verso questa strada con molte novità importanti». La strada verso il futuro è già
tracciata: «Vogliamo continuare ad essere un punto di riferimento per i consumatori che si sono affidati a noi - anticipa Meroni - e acquisire sempre più clienti offrendo un prodotto di qualità e un servizio eccellente. Sono due caratteristiche che vanno di pari passo e che fanno di un’azienda un marchio di successo. Aumenteremo sicuramente i nostri investimenti all’estero che già sono consistenti sia in America che in Asia portando negli altri paesi il know-how del design italiano che orgogliosamente rappresentiamo da oltre 40 anni».
2. 1. Il tavolino “Combo”. 2. Nell’allestimento,
1.
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il sistema “Selecta” di Lema.
LA STORIA Madia Prisma affascinante per il caleidoscopico gioco di luci sulle decine di sfaccettature.
Dal giorno alla notte la sfida dell’export CINA, RUSSIA, MEDIORIENTE, AMERICHE: LA STORIA DI BESANA SPA DI MARIANO COMENSE INCONTRA, AL SALONE, NUOVI OBIETTIVI di Maria Giovanna Della Vecchia
P
er Besana Spa di Mariano Comense il Salone del mobile sarà un grande banco di prova per due recentissimi investimenti. Il primo riguarda una nuova linea di prodotti per le zone giorno e notte, a cui l’impresa ha deciso di dedicare con un forte investimento una vera e propria divisione aziendale «per produrre mobili - spiega Alessandro Besana, responsabile commerciale dell’azienda di famiglia - che, pur salvaguardando il
nostro stile contemporaneo, vada incontro al gusto di mercati extra Europa che ci chiedono uno stile più ricco ed elaborato». Il secondo “test” per l’azienda, 70 dipendenti con una quota di export pari all’80% del fatturato e diretta in Europa, ma anche nelle Americhe, in Russia, in Medioriente e Cina, sarà vedere i primi risultati di un recente investimento fatto a Shanghai insieme a Promos per l’insediamento di un referen-
te locale allo scopo di sviluppare quel mercato. Il referente cinese ha stabilito contatti che a breve in fiera a Milano porteranno i potenziali nuovi clienti. Nata nel 1903, Besana Spa ha conosciuto un forte impulso negli anni Sessanta fino a diventare oggi, nella produzione di alta gamma, un’industria che collabora con grandi designer internazionali e dotata di una robustissima rete commerciale.
2. 1. Ampia composizione ad angolo con struttura in
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laccato perla e ante in laccato lucido perla.
2. Pannelliera Open con doppio angolo, binari a soffitto con chiusura ammortizzata.
LA MAPPA
I SALONI
DATE
PADIGLIONI
TRASPORTI
Il Salone Internazionale del mobile comprende Euroluce, SaloneUfficio, Salone Internazionale del Complemento d’Arredo, SaloneSatellite.
9-14 aprile ore 9.30 - 18.30 (continuato). Mostra riservata agli operatori di settore, apertura al pubblico unicamente sabato 13 e domenica 14 aprile.
Salone Internazionale del Mobile e Salone del Complemento d’Arredo 1-2-3-4-5-6-7-8-10-1214-16-18-20; Euroluce 9-11-13-15; SaloneUfficio 22-24; SaloneSatellite 2224 Sud, Porta E.
Da Milano con i mezzi pubblici M1 Linea rossa, direzione/fermata Rhofieramilano Stazioni di interscambio: CadornaTriennale e Loreto (M2 Linea verde); Duomo (M3 Linea gialla).
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IN AUTO
I BIGLIETTI
Dalle autostrade A8 Varese e A9 Como, direzione Milano: dalla barriera di Milano Nord proseguire in direzione A4 Venezia, uscita Fieramilano.
Da quest’anno è possibile acquistare online anche biglietti integrati validi sia per l’ingresso in fiera sia per i mezzi pubblici. Per tessera da 1 a 6 ingressi + abbonamento settimanale, online: da 20 a 65,40 euro. Per acquisto in fiera: da 23 a 58 euro. Gli studenti possono visitare la fiera durante tutto il periodo di svolgimento. La tessera studenti valida 1 ingresso, da 18 euro, può essere acquistata in fiera (non disponibile in prevendita)
Dalle autostrade A7 Genova, A1 Bologna e A4 Torino, direzione Milano: percorrere la Tangenziale Ovest in direzione Nord e uscita Fieramilano.
SHUTTLE BUS FIERA - CENTRO MILANO Collegamento gratuito attivo durante le rassegne dalle 16 alle 20 ogni 15’. Partenze da Fiera: interno Porta Sud Fermate: Stazione Milano Cadorna (angolo via Boccaccio) e piazza Cordusio (angolo via Meravigli).
Dall’autostrada A4 Venezia, direzione Milano: uscita PeroFieramilano. Da Milano: autostrada A8 Varese, direzione Varese-Como: uscita Fieramilano. Da Milano: autostrada A4 direzione Torino: uscita PeroFieramilano.
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Tessere per il pubblico, in vendita solo sabato e domenica presso la fiera: 36 euro, tessera coppia e 41 euro tessera famiglia (2 adulti + un minore di 18 anni).
LA MAPPA
(Info e aggiornamenti su www.cosmit.it)
Bagno che sorprende Non più solo luogo per l’igiene, la camera più intima della casa si trasforma in Spa o centro benessere con pochi arredi versatili e hi-tech di Vera Fisogni
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a moda delle Spa, con la loro ricca offerta di trattamenti per il benessere ha portato alla luce un fattore originario della condizione umana. L’acqua è l’unico elemento in cui è possibile rigenerarsi. Non soltanto perché siamo fatti di H2O, né perché i nove mesi di tranquillo relax amniotico nell’utero materno ci forgiano per sempre. L’acqua rinvia a un’idea di scorrimento, passaggio, evoluzione che - dai tempi del celebre motto “panta rei” di Eraclito - partecipa a superare le fasi complicate della vita e ci proietta verso nuove aspettative. In linea con queste suggestioni, l’arredo-bagno si impone sempre più come un insieme di soluzioni con le quali allestire spazi multifunzionali, da Spa domestica a lavanderia.
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BAGNO
Sauna Cuna a doppia porta, di Geromin. Il pannello di controllo touch, ha finitura in vetro nero serigrafato, dotato di display grafico retroilluminato. Offre una cromoterapia diffusa a led rgb con 3 cicli, cambio di colore automatico e funzione iride da 32 colori.
Meglio lavarsene le mani E non pensare più alle polveri sottili e alle sostanze inquinanti: l’igiene si incontra con la piacevolezza dei materiali hi-tech Dai lavabi ai sanitari, è sempre il design ciò che fa la differenza 1
1. Un bagno della collezione “Fly” di BMT. 2. Dall’archistar di origine irachena Zaha Hadid, il tavolo “Liquid Glacial. 3. Pouf “Geo” di Calvi & Brambilla. 4. Distributore di sapone liquido K-Msl. 5. Libreria “Sidewall” di Piero Lissoni per l’azienda comasca Porro.
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Un’acqua che rigenera Sulla praticità della doccia non si discute, ma la vasca consente di trovare, a fine giornata, una parentesi meditativa per dimenticarsi dello stress accumulato, tra candele e aromi
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3 1. Vasca linea “Mode” di Geromin 2. Vasca “Ethos” in ceramica, di Galassia, con linee di inizio Novecento. 3. Pezzo unico di design, la libreria “Teso” di Renzo Piano (FontanaArte), con vetro spesso 15 mm, perfetta come base d’appoggio per asciugamani e prodotti per il benessere. 4. Vasca Iceland con lavabo PHC di Piero Lissoni, per Boffi. 5. Candela profumata “Pomme Delice” di Yves Rocher. La Provincia 55
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LA STORIA
Un cristallo da collezione BELLEZZA, STILE E AFFIDABILITÀ GALLOTTI&RADICE DI CERMENATE PORTA L’AVANGUARDIA AL SALONE di Carla Colmegna
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a Gallotti&Radice di Cermenate quest’anno sarà presente al Salone del mobile con i suoi prodotti di cristallo che ne caratterizzano la produzione. Fondata nel 1956, fin dalle origini l’azienda si dedica a sperimentazioni sul cristallo in lastra, collaudando nuove soluzioni tecniche e decorative. Proprio questa caratteristica produttiva fa dell’azienda
Yol è un tavolo tondo dalle dimensioni importanti, design di Oscar e Gabriele Buratti
una realtà in grado di far nascere felici combinazioni tra il cristallo e i diversi materiali, tra i quali il legno, l’acciaio, il metallo colorato e, in occasione del Salone 2013, l’ottone brunito e nuove nuances per il cristallo retroverniciato colore. Uno degli elementi caratterizzanti della Gallotti&Radice, che ne fa il suo punto di forza, è l’ attività d’a-
vanguardia, che le è riconosciuta, e di qualità del prodotto; proprio questa caratteristica dell’azienda le permette di proporre anche una collezione dedicata all’ufficio, Office, con sistemi di arredo e pezzi singoli studiati per trasferire anche negli ambienti lavoro bellezza e funzionalità proprie di una progettualità e lavorazione particolare. La Gallotti&Radice ariva quest’anno al Salone del mobile inserendo i propri prodotti anche tra le novità Office 2013, prodotti che sono esposti al Padiglione 24 nell’ambito del concept HOC (High Office Concept). Tutta la creazione della realtà produttiva cermenatese esprime il felice connubio tra affidabilità di realizzazione con l’impiego del cristallo e la sperimentazione di nuovi segni design, come confermano le molte collaborazioni con designers affermati e che, al Salone di Milano 2013, sono esposte al Pad 5. Realizzata in cristallo e con infinite soluzioni, la proposta Air, di particolare prestigio, permette la definizione di spazi di lavoro e postazioni, desk e scrivanie.
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LA STORIA
Sonni tranquilli con bio-comfort BIOMASSA E ARGENTO I MATERIALI DI FLOU NELLA COLLEZIONE “TOTAL BODY” AL SALONE DA MEDA INNOVAZIONE ULTRA-ASPIRANTE di Maria Giovanna Della Vecchia
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icchissima anteprima sui nuovi prodotti che saranno presentati al Salone del mobile da Flou, l’azienda medese che produce letti, materassi e biancheria di alta gamma prevalentemente destinati (80% del fatturato) al mercato nazionale. Nella presentazione alla stampa, il 14 marzo, il presidente dell’azienda Massimiliano Messina ha sottolineato come al Salone si vedrà un’innovazione spinta sul fronte tecnologico, a partire dal “Sistema total body” che grazie all’utilizzo di particelle in biomassa e argento assicura «una distribuzione ottimale del calore
Massimiliano Messina
corporeo». Una base che privilegia l’aerazione e quindi l’igienizzazione del materasso riguarda il letto “base comfort”, 16 modelli firmati da grandi designer fra cui Vico Magistretti, tutti basati su un sistema di molleggi a due strati, uno per il sostegno e il secondo per assecondare il movimento del corpo. E, ancora, i materassi “comfort” e, come vero dispositivo medico a 4 strati, il modello “adaptive” destinato a clienti che privilegiano l’aspetto ergonomico grazie a una prima lastra in materiale a memoria di forma ultratraspirante: «È un prodotto per chi
sta bene - ha detto Messina - ma che in chi invece sta male è utile per la prevenzione di piaghe da decubito». L’elenco delle innovazioni Flou al Salone è davvero lungo e, fra l’altro, comprende un nuovo divano letto trasformabile (“Piazza Duomo”, i complementi “papier” disegnati da Matteo Nunziati, il letto “Essentia” con la nuova finitura “corda” e, ancora, armadi (entrati nella produzione aziendale 4 anni fa) con la nuova “anta epoque” in un insieme per la camera da letto che in questo caso guarda, offrendo un costo competitivo, alle nuove difficoltà di potere d’acquisto.
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1. Divano Piazza Duomo 2. Cuscino con i colori della nuova linea tessile.
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LA STORIA
Nuovo glamour senza confini ARREDI AD ALTO GRADO DI FASCINO NELLE PROPOSTE DELLA CANTURINA SILIK AL SALONE PENSATE PER I MERCATI STRANIERI PIÙ ESIGENTI Creazioni “Berto chest of drawers”.
di Maria Giovanna Della Vecchia
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a quest’anno al Salone del mobile la Silik Spa di Cantù, presente con due stand per la linea classica e per quella contemporanea, si presenta con la principale delle sue ultime specializzazioni, quella delle cucine. Cucine ad alto tasso di glamour, com’è tutto il resto di una produzione destinata a una fascia alta di clientela dei mercati asiatico, russo, statunitense, del Golfo. Grossi punti strategici d’appoggio per l’azienda sono diversi grandi studi di architettura londinesi, trait-d’union con molti mercati esteri, con cui da quest’anno l’azienda ha organizzato un atteso evento di B2B. In azienda è tempo di grandi investimenti, a partire dalla sede aziendale, dove da gennaio scorso è partita una grande riunificazione di uffici e produzione su un unico spazio di 25.000 metri quadrati coperti in cui sta per essere inaugurato lo show room aziendale. L’azienda, 80 dipendenti e una potente rete estera di vendita, è guidata con passione da Benito Gattei, che nei primi anni Novanta ha ridato slancio all’impresa con
robusti investimenti, e dai due figli Cristina (la creativa di famiglia) e Alfredo (parte finanziaria e informatica). Oggi le esportazioni di Silik raggiungono il 90% del fatturato ma, nello sviluppo dei mercati esteri, le nuove mete sono l’Africa continentale e lo sviluppo del mercato
Creazioni “Rosy small, chair” e “Otto ottoman”. La Provincia 60
cinese con un piano di penetrazione che è stato potenziato in queste ultime settimane. Negli anni, gli investimenti in tecnologia sono stati costanti «ma sottolinea Benito Gattei - per noi la tecnologia pesa per il 50%, l’altra metà dei nostri risultati sono dovuti alla nostra forte artigianalità».
LA STORIA
Mobili su misura come in sartoria DA MARIANO COMENSE LA FILOSOFIA TAILOR MADE DI MISURAEMME, IN CUI SONO (ANCHE) LE DONNE AD AVER IMPRESSO LA SVOLTA VERSO L’EXPORT Daniela Mascheroni
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re generazioni e una filosofia che non è mai cambiata: creare il prodotto su misura per e con il cliente. La storia della MisuraEmme affonda le radici nel 1939, quando i due fratelli Giuseppe e Luigi Mascheroni iniziarono l’attività a Mariano Comense. La svolta negli anni Settanta è arrivata con l’impronta data da una figlia, Tiziana, che era architetto e che è scomparsa prematuramente. Oggi è entrata anche la terza generazione e accanto alle sorelle Daniela e Federica Mascheroni e all’ammi-
di Marilena Lualdi
nistratore delegato Gianni Borgonovo c’è sempre nonna Marisa. Al Salone del mobile l’azienda porta la sua filosofia tailor made e una convinzione: conta la differenza, perché ogni persona ha i propri gusti e le proprie esigenze. Arredare uno spazio è dunque un’impresa da affrontare insieme, e ogni pezzo è unico. Si lavora come in una sartoria, appunto. E con l’altra impronta, dettata dai tempi: l’internazionalizzazione, che è un (enorme) passo avanti rispetto all’export. Due visioni che
si uniscono in effetti, perché il vasto mercato mondiale si differenza in una mappa di gusti e l’azienda di Mariano sa venire incontro alle esigenze dei clienti mitteleuropei come di quelli del Far East. Tra i designer che hanno scritto la storia di MisuraEmme Ignazio Gardella, Alvar Aalto e Max Moser. Il concept portato al Salone conduce a scoprire i quattro stili di vita: così è divisa la collezione. Da “Benvenuti a casa” a “Me and my home”: cambia il linguaggio, non la filosofia.
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1. Nel soggiorno Teka le superfici piane, riflettenti e trasparenti delle ante in vetro. 2. Opera reinterpreta forme dall’immagine classica con un avvolgente senso di comfort. La Provincia 61
LA STORIA L’architetto Lorenzo Porro
Arriva Mikado nel gioco dell’arredo TRA LE NOVITÀ DELLA PORRO DI CARIMATE LA MADIA DELLE SVEDESI FRONT DAL LIEVE RICHIAMO ESOTICO di Marilena Lualdi
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l Salone del mobile Porro partecipa fin dalla prima edizione: è qui che comincia a costruire la propria fama di azienda di qualità, mentre sta creando una prima rete di agenti in tutta la penisola. Questo connubio immediato nasce nel momento in cui l’attività diventa a tutti gli effetti industria. Perché la storia della Porro affonda le radici negli anni Venti, quando nella frazione Montesolaro di Carimate i fratelli Giulio e Stefano aprono l’attività; obiettivo, produrre arredi in stile, destinati alla neonata borghesia milanese.
Oggi tradizioni ritrovate e tecnologie che abbracciano presente, passato e futuro si ritrovano nello spazio “Home reloaded”. Qui fiorisce l’idea di casa su cui punta l’azienda: «Una villa dalla pianta libera e dallo spazio fluido progettata da Piero Lissoni, dove ogni elemento, dalla cura dei dettagli al raffinato equilibrio tra geometrie e colori, svela la filosofia progettuale decisa ma sussurrata del marchio e del suo progettista di riferimento». Si vuole insomma mettere a fuoco una visione che vada oltre i singoli prodotti, dar corpo a un’idea di
Mikado, la madia contenitore, debutto per Porro delle designer svedesi Front.
«casa arredata fino ai minimi dettagli». Con il gioco di pieni e vuoti e l’utilizzo di materiali e colori naturali (dal grigio tortora delle pareti all’ultima essenza scoperta, vale a dire l’eucalipto), si crea dunque un filo conduttore tra le stanze. Piero Lissoni è l’art director del brand. Accanto a lui le Front, tre designer svedesi con cui Porro lavora dal 2009. E la prima novità di quest’anno a debuttare è la madia contenitore Mikado, un arredo che mira ad attirare con la sua lievità e un richiamo esotico.
1. Dressing Room: nuovo cuore della casa, non più intesa come vano tecnico ma come spazio olistico da dedicare a sé. 2. Home Office.
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Si chiama “Storage” la gamma di armadi di Porro, a firma di Piero Lissoni. Come si vede, il guardaroba è una vera e propria cabina armadio. Lo spirito d’insieme della camera è purista, con colori tortora e grigio chiaro, toni naturali, forme essenziali.
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CAMERA DA LETTO
Notte & giorno Camere funzionali a tutte le ore: oltre al riposo, sono il posto del guardaroba e della lettura: per questo richiedono toni naturali, RILASSANTI. Ecco alcune novità e i consigli sull’armadio perfetto di Roberta e Antonio Murr*
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un ruolo importante, ma spesso sottovalutato, quello che riveste l’armadio in cui riponiamo abiti e accessori: vero baricentro della cura di noi stessi. Di solito è uno dei due fondamentali elementi di arredo della camera, insieme al letto; i più fortunati, con spazi maggiori, possono contare sulla disponibilità della cabina armadio. La soluzione migliore è sempre l’armadio 4 stagioni, comprensivo di cassetti e mensole. Va organizzato, diciamo sempre, come una libreria: catalogate gli abiti come se fossero dei libri. Bastano poche regole per ottimizzare gli spazi, che sembrano non bastare mai. Anzitutto, dividere i capi per stagionalità (estivi/invernali), quindi suddividete ulteriormente tra tipologie (pantaloni, gonne, abiti, capispalla). Durante questa fase, mettete da parte gli abiti che non usate da almeno 3 anni. Se dite: «Lo metto appena perdo peso», state pur certi che non lo indosserete più. Fate una scatola per 1) l’archivio, 2) la beneficenza, 3) la vendita. A quel punto, riposizionare i capi scelti: alla base mettere le maglie, le cose più vecchie, via via fino alle più recenti. I cassetti servono per riporre le calze, ben lavate, magari riposizionate nelle loro confezioni; gli accessori; le cinture. Fondamentale è la manutenzione dell’armadio, alla quale vanno dedicati dieci minuti al giorno, per ordinare o far respirare i capi. Le scarpe vanno posizionate in altro locale, possibilmente riposte nelle loro scatole. L’armadio inizierà così a respirare e la vostra camera avrà più spazio, senza depositi provvisori, armadietti di appoggio o altri arredi che tolgono soltanto spazio. * Fashion consultant, autori di “Vestiti con stile” (Gribaudo), consulenti di “Buccia di banana”, su Sky e La7D
Spazio per crescere DA BAMBINI AD ADOLESCENTI: È INCREDIBILE LA VELOCITÀ DEL CAMBIAMENTO DEI NOSTRI FIGLI PER NON RISCHIARE CHE I LORO SPAZI DIVENTINO MOLTO PRESTO INATTUALI, PUNTARE A CAMERE DESTRUTTURABILI, CON LETTI A SCOMPARSA E RIPIANI
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Camera costruita su misura per ragazzi, di Clei, con arredi “Open space jr”. I designer Giulio Manzoni e Pierluigi Colombo hanno ideato un sistema trasformabile, con scrittoio elevabile di grandi dimensioni con un letto singolo.
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Soffice relax NEI PICCOLI SPAZI, PUNTARE AL COLORE A FORME ESSENZIALI O FASTOSAMENTE KITSCH, PURCHÉ CI STIA ALMENO UNA POLTRONA
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1. Orientaleggiante lampada “Etch” di Tom Dixon in ottone. 2. Come una casa di bambole la camera di Avenati. 3. La nuova seduta “Array” firmata da Zaha Hadid
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per Poltrona Frau Contract pensata per l’auditorium, è ideale per camere giovani. 4. È pensata per l’outdoor la poltrona Cocotte della designer comasca Ilaria Marelli per Coro. Ma risulta perfetta in una camera da letto giovane. 5. Adatto a piccoli spazi, il letto “Swing” di Clei. 6. La “Tre pezzi wool” di Cassina, in edizione limitata.
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Bosco incantato PLASTICA, LEGNO, TESSUTO PER GIOCO & BABY RELAX
1. Dondolo “Dodo”, ideato da Oiva Toikka per Magis, pensato per bambini tra 2 e 6 anni. 2 “Hockerbank” è una serie componibile disegnata da Johanna Dehio: gli arredi suggeriscono attività e condivisione. Gli sgabelli si trasformano in panche. 3. Legno e pelo sintetico per la “Rocking sheep & lamb” di Povl Kjer, prodotta da Crafts Collection.
Arredo basic & colore di Ilaria Marelli*
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l comparto delle camere per i bambini è un settore dell’arredo che, a mio giudizio, avrebbe bisogno di molta progettazione, di una più variegata offerta di design. Le proposte, pur pregevoli, non tengono conto per lo più della realtà dei fatti: i bambini crescono. E lo spazio-cameretta rischia di diventare inattuale nell’arco di pochi anni, perché dimentica l’evoluzione del bambino in preadolescente, ragazzo e oltre, visto che la tendenza è di lasciare la famiglia attorno ai trent’anni. Che fare? Preferire dettagli facilmente rimovibili e decorazioni provvisorie, come carta da parati o stickers. Il colore rappresenta senz’altro uno stimolo per i bambini, ma spesso si dimentica che lo spazio è altrettanto importante, per l’immaginazione e la crescita. Spesso le camerette offrono una varietà di funzioni (letto, scrivania, area giochi, libreria) a tal punto integrate e coordinate da limitare il movimento dei nostri ragazzi. Il mio consiglio? Optare per soluzioni ecologiche, con elementi facilmente aggiornabili, non cedendo alla tendenza di spazi (magari limitati) iper-arredati. (Testo raccolto) * Architetto e designer. Ha curato l’allestimento di Pitti Bimbo 2013. La Provincia 69
Un’età flessibile
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LINEE SEMPLICI EPPURE RICERCATE PER ADOLESCENTI MOLTO SOGNATORI 1. È stato appena rieditato, dall’azienda tedesca “e15” il tavolino flessibile e impilabile “FK12 FortyForty”, progettato nel 1945 da Ferdinand Kramer. 2. Sedia baby di A. Ruiz de la Prada. 3-4. Armadio e sedia in legno, con pois, di “Trip”, by Seletti. 5. Il primo pezzo di autentico design per i ragazzi “Stripe-Tease” di Giulio Iacchetti per Meritalia: potete riutilizzarlo anche per il terrazzo o per il giardino, quando i ragazzi se ne saranno andati per la loro strada.
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LA STORIA
Lezioni di stile a regola d’arte
Eoos (Delta design) Sedia con seduta rivestita in cuoio e struttura in acciaio portante cromato.
AL FOUR SEASON GLI ARREDI MATTEOGRASSI SPA PROTAGONISTI AL SALONE CON PIERANTONIO BONACINA, MOBILI D’ALTA GAMMA NELLA PRODUZIONE OUTDOOR di Enrico Romanò
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ual è il sottile limite che separa l’alto design dalla vera e propria opera d’arte? La matteograssi Spa è dal 1880 che lavora a cavallo di questo impalpabile confine, dando corpo e materia a progetti che sulla carta sembrano irreali. Tra gli estimatori, c’è persino chi si azzarda a definire i suoi prodotti come autentici gioielli di stile. Non è allora casuale l’allestimento che l’azienda presenterà l’11 aprile, dalle 18 alle 22, a corollario della sua partecipazione al Salone internazionale del mobile. I giardini interni del prestigioso Four Seasons di via Gesù 6/8, a Milano, saranno allestiti con mobili e accessori griffati Pierantonio Bonacina, altro brand del gruppo. E all’interno, custodita in uno scrigno di acciaio per sottolinearne la preziosità,
una poltroncina matteograssi di nuova concezione. Acquisita nel dicembre 2009, la Pierantonio Bonacina realizza elementi di design per arredamento pensati soprattutto per l’outdoor. Peculiare l’uso di materiali naturali come cordoncino di cuoio, midollino, rattan, alternati o affiancati da materiali tecnologici di ultima generazione quali Krilon, Rolon, BoPiFil, Xilocord, Polypeel, Polycore. E proprio l’alta qualità della produzione outdoor permette al gruppo di competere con successo nel mercato delle grandi forniture di strutture alberghiere, centri benessere, spa, imbarcazioni e arredi navali. Nella fiera meneghina il matteograssi Spa occuperà gli stand F28 ed E29 del padiglione 20. Ma gli spazi, per quanto ampi, non po-
tranno che contenere solo alcuni, selezionati prodotti. Il resto della collezione potrà essere ammirata nello showroom ricavato all’interno dell’antico palazzo di piazza Borromeo 12, curato dal partner Arosio Interiors.
Divano Kelly, design di Piero Lissoni, imbottito e rivestito in pelle. Aretè, design di Franco Poli: poltrona in rete di cuoio con taglio brevettato.
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LA STORIA
Una questione di vero decoro LINEE MODERNE, NON MINIMALI PER EMME MOBILI È LA FORZA DEL BRAND CANTURINO FONDATO NEL 1879 PRESENTE AL SALONE CON UNA CREDENZA VERSATILE di Maria Giovanna Della Vecchia
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l nostro mercato di mobili moderni ma con elementi di decoro è in tutto il mondo per una clientela che vuole un prodotto made in Italy, proveniente da un’azienda di tradizione». A cercare clienti nel mondo con grande tenacia e sicurezza sui propri prodotti è Daniele Tagliabue, imprenditore artigiano che coi fratelli Giuseppe (che si dedica alla produzione) e Maria (amministrazione), guida la “Emme Mobili”, casa ultracentenaria fondata nel 1879 a Cantù che conta 26 dipendenti, uno in più rispetto all’anno
Mobile Evolution, design di Ferruccio Laviani.
scorso. Quest’anno, al Salone del mobile, l’azienda si presenta con la forza del proprio marchio e, tra l’altro, con un nuovo prodotto, «una credenza molto versatile, con decorazioni diverse adattabili ai vari mercati del mondo. Facciamo mobili moderni - dice l’imprenditore - ma non minimali, quest’anno ci presentiamo un gusto decorativo un po’ diverso rispetto allo scorso anno ma senza stravolgimenti. È la nostra linea che si evolve in base alla progettazione e al gusto dei nostri architetti».
L’imprenditore (che è anche presidente della delegazione canturina di Confartigianato) parla con slancio della propria attività e si dichiara convinto che, anche se c’è crisi, c’è sempre una via d’uscita, «purché la si voglia trovare, andando lontano se serve». Lui lo fa da sempre e dice di trovare forza nei propri prodotti «ma anche nella consapevolezza che ci presentiamo avendo alle spalle l’eccellenza produttiva di un territorio che è vera punta di diamante delle imprese del legno arredo».
Mobile “Crash”, design di Ferruccio Laviani.
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LA STORIA
Evergreen d’autore in continua evoluzione LA VERSIONE AGGIORNATA DEL DIVANO DI CITTERIO È UNA DELLE PROPOSTE AL SALONE DI FLEXFORM, L’AZIENDA DI MEDA CHE SFUGGE AI DIKTAT DELLE MODE Matteo Galimberti
di Marilena Lualdi
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n Salone del mobile nel segno delle novità. Flexform ribadisce di credere nel valore «economico e culturale mondiale dell’evento che rimane per l’azienda la fiera di riferimento per l’intero settore e il momento più importante dell’anno in cui si rafforzano rapporti e mercati già avviati e se ne intraprendono di nuovi». Tra i prodotti che verranno presentati, una nuova versione del divano Evergreen, già lanciato nel 2012, disegnato da Antonio Citterio: ora tornerà «con i braccioli ribassati da 78 a 65 centimetri per renderlo più armonioso nelle proporzioni»
come spiega il responsabile comunicazione e marketing e direttore commerciale Italia Matteo Galimberti. Citterio è uno dei due “scrittori” della storia di Flexform: «A lui si deve la strutturazione delle diverse collezioni e il progetto dei prodotti». Un’altra figura di riferimento Natalia Corbetta, art director dell’immagine e responsabile del progetto grafico. Due contributi citati come decisivi dall’azienda di Meda entrata nel mondo del design nel 1970. «Da oltre 50 anni - si spiega - perseguiamo un progetto di azienda con un
sistema di valori che traspaiono con grande evidenza nei prodotti come nell’immagine». Valori - si rimarca - come coerenza, perseveranza, discrezione, fedeltà, serietà e qualità. Questo ultimi due concetti si fondono: «Perché crediamo nel valore della serietà della promessa di un prodotto di qualità. Cosicché anche una poltrona possa contribuire ad aumentare il livello di qualità della vita». Con un impegno costante sul fronte della progettualità, ma senza soccombere alla «fascinazione indotta dalle mode che strappano applausi subitanei ma pregiudicano consensi duraturi».
Una nuova versione del divano Evergreen lanciato nel 2012 e disegnato da Antonio Citterio.
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I DESIGNER
Cini BOERI QUANDO L’IDEA SI FA PROGETTO: COME NASCE L’INTERIOR DESIGN di Vera Fisogni
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PORTE APERTE alla creatività: è la celebre “Rever” con chiudiporta automatico di Tre-P & Tre-Più. FANTASMI IN CASA Certo, quando c’è la “Ghost chair” realizzata da Cini Boeri con Tomu Katayangi per Fiam Italia.
asta il nome a far materializzare davanti agli occhi la storia del design per la casa degli ultimi 50 anni, dalle porte di Tre-P&Tre-Più, ai divani di Poltrona Frau, Artflex o Knoll. Già docente al Politecnico, collaboratrice di Marco Zanuso, Maria Cristina Mariani Dameno, nota come Cini Boeri, svela qualcosa di sé e del suo lavoro ai lettori de “La Provincia”. Architetto, quali sono le linee guida del suo lavoro di progettista nel versante dell’arredo? La chiamerei “architettura dell’interno”, poiché comprende il tracciamento della pianta interna, localizzare gli ambienti necessari e la loro dimensione. Tutto ciò comunicando con i clienti, cercando di interpretare le reali necessità od i loro desideri. Solo a progetto ultimato si propone l’arredo coerente alla dimensione degli ambienti ed all’interno da parte dell’abitante. Questo è più o meno il progetto dell’architettura interna. Sempre più spesso le opere di maestri del design vengono rieditate e riproposte. Penso a molti suoi lavori per Artflex, ad esempio. Come spiega questo trend? Se hanno vita ed utilizzo da tempo, evidentemente erano progetti validi, utili, e graditi. Arflex ha tuttora molti progetti miei, ma non mi ha ancora... chiamata Maestro. Glielo posso proporre? La Provincia 76
RELAX ANATOMICO in Tabooga di Artflex. TAVOLOZZA POLICROMA in salotto con “Ottoman” by Knoll. SOFFICI E BUFFE con quelle gambette il nome “Pecorelle” (Artflex) è perfetto per questi celebri pezzi di Cini Boeri.
Fabio NOVEMBRE
I DESIGNER
È LA POTENZA CREATIVA A IMPORSI AL DI LÀ DI TUTTO COME UN “PARTO” INEVITABILE di Vera Fisogni
S Foto di Emanuele Zamponi
UFO ROBOT ma solo in apparenza: è la libreria free-standing “Robot” ad altezza d’uomo per Casamania. EFFETTI SPECIALI per il celebre tavolo “Org”, per Cappellini, con gambe movibili in corda polipropilenica e altre rigide con anima in acciaio e rivestimento in corda.
i considera un cantastorie, tridimensionale. Nel senso che i suoi progetti nascono da un’esigenza narrativa, un concetto da sviluppare più che un bel disegno da imporre. Architetto, ha anche studiato regia cinematografica a New York, Fabio Novembre è un “artista” a cui sta stretta qualsiasi definizione, anche se i suoi lavori da designer per Cappellini, Venini, Driade, solo per citare alcuni brand, lo hanno reso celebre al grande pubblico. Fabio Novembre, cosa significa tradurre un’idea in un oggetto d’arredo legato all’abitare? È come un processo alchemico, si forma materia nuova dove prima non c’era nulla, in un processo che conserva ancora una dimensione di magia. La formazione delle idee appartiene ancora a quella parte sconosciuta dei processi umani che conserva intatto un grande fascino, ma per quanto riguarda l’attuazione delle idee, ebbene quella è tutta un’altra storia. Del cinema io amo molto quel momento in cui, a film finito, parte la lunga lista di credits che arriva a comprendere chi portava il caffè sul set... In architettura si è portati a una fastidiosa semplificazione che attribuisce all’architetto demiurgo la totale paternità dell’opera. Io credo nel lavoro di team, è con quello che si sviluppano le grandi intuizioni individuali. Come lavora alle sue intuizioni? Come le sviluppa, a quali fonti fa riferimento? L’intuizione creativa, dal mio punto di vista, assomiglia a un parto indolore: ne condivide infatti la sua inevitabilità. Non si può decidere di tenersi dentro un’idea, quando è matura c’è il bisogno fisiologico di espellerla dal proprio corpo e lasciare che impari a camminare sulle sue gambe. E se in questa metafora il corpo del progettista è femminile, la paternità dell’idea è attribuibile alla vita stessa, con tutte le sue infinite sollecitazioni. La Provincia 77
VISIONI CLASSICHE e un po’ inquiete con le sedute “Nemo” per Driade. LINEE AERODINAMICHE per la linea “Air lounge” ideata per Meritalia. PER LEI la seduta anatomica “Her” per Casamania.
I DESIGNER
Massimo IOSA GHINI DALL’ARREDO ALLE METROPOLITANE UN DISEGNO CHE NON HA LIMITI LA MOSTRA EVENTO ALLA TRIENNALE di Massimo Iosa Ghini
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HAPPY HOUR TIME con “Alo”, la sedia alta da bar, girevole, per Poltrona Frau.
l filo che unisce le mie opere in mostra, nell’esposizione che mi ha dedicato la Triennale (a Milano, dal 9 aprile al 1° maggio), è sempre il disegno. Ogni fase del lavoro che in questi anni mi ha portato a ideare oggetti di arredo o stazioni di metropolitana, infatti, possiede questo comune denominatore. Il disegno sta, nella mia attività di progettista, come la scrittura nella comunicazione: assume un ruolo decisivo e, oltre a ciò, esprime il carattere di connessione tra l’idea e la sua realizzazione. Poi, naturalmente, oltre al design come progetto, la mia esperienza incontra il design partecipato, cioè il momento in cui ci si confronta con altri e altre competenze, per sviluppare la progettazione. All’inizio, devo dire, non avevo questa coscienza, perché ero più autore. Il mio passato è quello di un architetto con la propria cifra stilistica, tuttavia l’aggiornamento, lo studio, l’evoluzione sono parte integrante della mia carriera. La dialettica tra un autore e la committenza? Parlando della mia esperienza, sono sempre autore. Certo, disegnare una lampada o un qualsiasi oggetto, significa esserlo pienamente, nel rispetto della buona qualità che il prodotto deve esprimere. Altra cosa è lavorare per un’azienda come Ferrari con la quale ho una collaborazione ventennale - la cui filosofia è talmente forte, al punto che anche il progettista deve diventare un elemento, tra gli altri, miscelando il proprio apporto. L’opera che più mi rappresenta? Per un libro in cui venivo invitato a darne conto, ho scelto uno sgabello. Un oggetto dalla funzione modesta, ma per me molto importante, perché ho provato a disegnare qualcosa senza tempo. (Testo raccolto da V. Fisogni) La Provincia 79
VISIONARIO nel disegno di “Architettura fluida”, 1996. COME UNA SCULTURA il “Macinapepe” di Alessi, 1988. PEZZO UNICO per sedersi, in polipropilene. Si chiama “Hydra” per Bonaldo.
I MATERIALI
Cicli & ricicli GIORNALI, IMBALLAGGI, PLASTICHE INDUSTRIALI SONO RESTITUITI A VITA NUOVA NELL’ARREDO GRAZIE AD ACCATTIVANTI SOLUZIONI DESIGN
UOVO DI COLOMBO è la lampada ottenuta con carta delle uova riciclata, ideata da Valentina Carretta, è prodotta da Fabrica, per Seletti.
COLORI CALDI caratterizzano la collezione di “Gommapiuma Décor” di Massimiliano Adami (www.massimilianoadami.it).
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aestro incontrastato dei materiali rivisitati e corretti, nel segno di una rinnovata estetica del riciclo, Massimiliano Adami impiega ciò che l’industria scarta per proporre pezzi unici, realizzati attraverso l’aggiunta di poliuretano liquido. Geniale nell’uso della carta da macero, Daniele Papuli ha dato vita a sgabelli che assomigliano a tronchi d’albero, ma proclamano la loro “second life”, essendo stati ricavati con fogli di quotidiano e riviste. Mai come in questi lavori per l’arredo, si capisce quanto conti l’idea nel riproporre l’usato: l’anima, insomma, risulta decisiva per restituire una credibile vita ad elementi che posseggono già un passato. Non meraviglia, quindi, che il medesimo Papuli abbia firmato anche un abito in carta riciclata e oro, visto in passerella alla Settimana della Moda milanese, in passerella al Castello Sforzesco. Strappa, infine, un applauso, “Egg of Columbus”, lampadario di Valentina Carretta, fatto del cartone dei contenitori delle uova e completato con una mano di idrorepellente. La bravura della designer sta nell’avere restituito alla lampada la caratteristica rotondità del porta-uova, in una ideale continuità tra il prima e il dopo. (V. Fis.) La Provincia 80
TITOLO Le “Cartodendometrie” di Daniele Papuli restituiscono dignità di sedute d’arredo a carta di giornale.
I MATERIALI
Neo materialismo DAGLI OLI VEGETALI ALLE FIBRE DI CANAPA PER BIO-MATTONI LA RICERCA RIPENSA ALL’AMBIENTE CON STILE ECO-SOSTENIBILE di Chiara Tonelli*
O
CARTA DI RISO per la lampada della collezione Akari per Vitra realizzata da Isamu Noguchi dal 1951. LA CANAPA trasformata a caldo compone, per oltre il 75% la poltrona, in un unico pezzo “Hemp Chair” di Werner Aisslinger per Moroso.
ggi l’attenzione all’ambiente è divenuta imprescindibile, anche nei materiali, per i quali valgono tre parole chiave. Rinnovabili, riutilizzabili, riciclabili. Sono rinnovabili quando non depauperano le risorse del pianeta perché si rigenerano compatibilmente con la durata della vita umana. Per capirci, il sasso è materia finita, mentre il legno è prodotto dal ciclo della vita degli alberi. Amo molto il legno, con tutti i suoi derivati: penso certamente al parquet, ma pure agli isolanti in lana o fibra di legno, ideali per proteggere dal punto di vista termico, l’edificio. Esistono poi guaine impermeabilizzanti per le coperture fatte con oli vegetali. Così come una bellissima bioplastica, ottenuta dal riciclo della sansa, adatta per pavimenti e rivestimenti. Nel nostro Paese sta rinascendo l’interesse per la canapa autoctona, che produce un tessuto meraviglioso, identico al lino. Cresce velocemente, senza consumare acqua e consente di realizzare intonaci, isolanti e componenti costruttivi, come i biomattoni, perfetti anche per edifici da inserire in realtà urbane. I materiali riutilizzabili sono un’altra frontiera della eco-compatibilità. Ad esempio, abbiamo progettato arredi senza chiodi e senza colle, che consentono di La Provincia 81
MIXANDO un terzo d’argilla con due palline di plastica, Djim Berger ha creato la “Lightweight Porcelain” (www. djimberger.com) LA SEDIA è in legno, componibile e senza chiodi, di Chiara Tonelli
non buttare via i pezzi, ma di riassemblarli e sostituirli se rovinati. Il riutilizzo è oggi infatti da preferire al riciclo, modalità che richiede in ogni caso una notevole quantità di energia. * Architetto, ricercatrice e docente in Tecnologia dell’Architettura all’Università di Roma 3.
LA STORIA
La storia ritorna in edizione limitata LA CELEBRE “FONTAINEBLEAU COMMODE-MÉDAILLIER È RIPROPOSTA IN SOLI 30 ESEMPLARI DA JUMBO COLLECTION L’AZIENDA DI CANTÙ LEADER DELL’ARTIGIANATO DI LUSSO di Enrico Romanò
Antonio Munafò, titolare della Jumbo Group Italia
A
lla Jumbo Collection di Can- nelle dimore dei selezionatissimi ni canturini, la Jumbo Collection è riuscita a riportare a nuova vita tù il lusso è di casa da ormai compratori. questo storico pezzo d’arte. Il Il modello originale (ora conserun quarto di secolo. piano in marmo, gli stupefacenvato nella Biblioteca nazionale Nella sua sede di via per Monti intarsi geometrici, i dettagli di Francia) è quello disegnato tesolaro, che si sviluppa su una dai fratelli Slodtz e materialmen- in bronzo finemente cesellati superficie di circa 10mila metri compiono la magia di un viaggio te eseguito dal celebre ebanista quadri, nascono capolavori che parigino Antoine-Robert Gaudre- indietro nel tempo. sembrano usciti da una reggia A Milano la Jumbo Collection settecentesca, o da un palazzo da au. Venne creato nel 1739 per essere utilizzato dal re di Francia disporrà di uno stand ampio 400 mille e una notte. metri e aperto su tutti quattro I Luigi XV nella reggia di VersailLa massima cura della qualità lati, situato nell’area C21-D18 les. artigianale, la maniacale attenGrazie alla maestria degli artigia- del padiglione numero 4. zione al particolare e la tendenza all’innovazione si sposano alla perfezione con lo stile classico che, sotto il marchio del made in Italy, non conosce rivali nei mercati del Medio ed Estremo oriente e dell’Europa dell’Est. Al Salone internazionale del mobile la Jumbo Collection presenterà, fra le altre realizzazioni, la Fontainebleau commodemédaillier. Si tratta di un’opera “Fontainebleau commode-médaillier” di Jumbo Collection riproduce un mobile creata in edizione che arredava le stanze di Luigi XV, re di Francia. limitata: sono soltanto trenta gli esemplari che potranno entrare La Provincia 83
LA STORIA
Linee d’avanguardia con classe da museo LA TECNO DI MARIANO COMENSE È FAMOSA PER AVER ARREDATO E RINNOVATO IL BRITISH MUSEUM AL SALONE PORTA UN INNOVATIVO DESK DA UFFICIO di Enrico Marletta
I
prodotti Tecno si distinguono per l’alto contenuto di design e l’armonia tra forma e funzione. Sono oggetti dal carattere forte che possono essere usati singolarmente o in abbinamento fra loro, adattabili a molteplici esigenze progettuali. Prodotti senza tempo, concepiti sia per l’ambiente lavoro che per la casa. Tecno spa, fondata nel 1953 da Osvaldo e Fulgenzio Borsani, è un’azienda industriale che può contare sul supporto di una rete internazionale di filiali (Milano, Londra, Parigi e New York) e rivenditori. Il cuore però resta brianzolo, la sede è quella di via Milano a Mariano Comense. Tecno si propone sul mercato sia
come azienda di progetto che di prodotto. Tra i vari progetti che l’azienda ha sviluppato ci sono il parlamento europeo, le stazioni ferroviarie francesi, il rinnovato British Museum dell’architetto Norman Foster, la realizzazione della Torre Agbar a Barcellona, progettata dall’architetto Jean Nouvel e la sede delle poste spagnole Correos. In particolare l’azienda marianese, nell’emiciclo principale del parlamento europeo di Bruxelles, che ha una capacità di 750 posti a sedere, ha firmato i tavoli sul palco presidenziale come anche quelli dei delegati. Per la torre di Agbar, 144 metri per 33 piani di altezza, nuova icona della città Tecno ha realizzato le
armadiature interamente su misura. L’uso particolare della parete attrezzata, realizzata con nuovi materiali, montata in curva a moduli inclinati, incornicia la facciata mettendo in risalto luce e colore. La linea “Partition” è stata scelta nelle sue tipologie WB e WG per l’allestimento degli uffici presidenziali, della segreteria e della zona archivio della Nuova Fiera progettata da Massimiliano Fuksas. Al Salone Tecno porta, tra l’altro, Beta Free Standing, il desk per l’ufficio, ultima evoluzione di Beta, progettato da Pierandrei Associati (Alessandro Pierandrei, Fabrizio Pierandrei e Stefano Anfossi) e premiato con il Red Dot 2010, US Award 2010 e il Good Design 2010.
2. Il Beta free standing, novità di Tecno al Salone. La Provincia 85
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Vimini couture 4.
MATERIALE CALDO E NATURALE, INSIEME CON MIDOLLINO E BAMBÙ SFILA PERSINO IN PASSERELLA 1. Poltrona Cebu (www.keihome.it) con struttura in bambù e ferro. 2. È di Normann Copenaghen la poltrona Camping (www.woont.com). 3. Lampada a sospensione di Fouesnant. 4. La “Egg Chair”, classico di Nina Ditzel (1963), in midollino naturale e poliutetano per Pierantonio Bonacina. 5. Potrona e divano di Corradi, di “Too deep rope line”.
Abito da sera in chiffon, sostenuto da gonna e corpetto in vimini, di Dolce&Gabbana
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La Provincia 86
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Effetti ottici LO STILE BIANCO & NERO SPOPOLA
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NELLA MODA CHIC DI PRIMAVERA MA NELL’ARREDO È UN NEO-CLASSICO 1. Superleggera è il nome della sedia di Giò Ponti, per Cassina del 1955: pesa 1,7 kg. In frassino laccato bicolore e pelle, un evergreen del design. 2. Grafismi Seventies nel tavolino Trip by Seletti. 3. Lampada bicolore in vetro, con asta (www. infabbrica.com). 4. Disegnata da Charles Rennie Mackintosh, la sedia Willow di Cassina è in produzione dal 1973. Ha seggio ricurvo con schienale a graticcio in frassino tinto nero. Cuscino in tessuto. 5. Divano Cannaregio disegnato da Gaetano Pesce nel 1987 per Cassina, consta di 10 elementi componibili.
6. Specchio con cornice
e vetro molato, di Coin Casa.
5. Abito trompe-l’oeil optical nel modello di Moschino La Provincia 87
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Potere al colore
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CI SONO STRISCE CROMATICHE DECISE NEL GUARDAROBA COME NEL MOBILIO MAI L’ENERGIA FU PIÙ FASHION 1. Effetto arcobaleno da salotto: sono le lampade da terra Toobe, di Kartell, firmate da Ferruccio Laviani. 2. Grande classico, il set di tavolini Petalo disegnato nel 1951 da Charlotte Perriand per Cassina, è stato rieditato nella serie “I maestri”. 3. Armadio policromo con piani di cristallo, nelle proposte Trip by Seletti. 4. Per bambini, ma non solo, la poltrona Sushi di Edra, disegnata da Fernando & Humberto Campana, in strisce di tessuto in technicolor.
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5. Sedia in legno multicolore, della linea Trip by Seletti
4.
La Provincia 89
Abito di Ralph Lauren
È qui la festa APERITIVI E VERNISSAGE A MARGINE DEL SALONE SONO EVENTI MONDANI SEMPRE GREMITI DI CELEBRITIES A MILANO È CACCIA ALL’INVITO
di Serena Brivio
IL FUORISALONE
A
ltro che sfilate. Da qualche anno, gli eventi a più alto tasso mondano arrivano con il Salone del mobile. Armate di tacchi a stiletto le presenzialiste fanno irruzione in show room, gallerie e spazi alternativi seguendo una fittissima agenda di appuntamenti ineludibili. Gli inviti più esclusivi, e quindi più ricercati, sono quelli delle archistar e delle griffe che dettano lo stile anche negli interiors. Un paio di stagioni fa venne archiviata tra le esperienze più eccitanti la presentazione dei Fiat-divani realizzati per Meritalia da Lapo Elkann: capolavori pop del genio multitasking di casa Agnelli. Emblema di status anche brindare alle selezionatissime preview delle collezioni homewear chez Armani, Versace, Missoni, Roberto Cavalli, Blumarine e altri guru del fashion. Impossibile, poi, non farsi vedere nei tanti happening che animano giorno e notte il quartiere di Brera, diventato punto di riferimento del design italiano. Qui, botteghe, location, laboratori e installazioni interattive creano percorsi tematici legati al food, all’arte e al verde. D’obbligo, ça va sans dire, anche unirsi alle vocianti comitive che spizzicano crudité nei congestionati loft sparsi tra le vie Tortona, Savona e Sthendal, epicentro di mostre dedicate al lifestyle e alla creatività con taglio multiculturale. Edizione dopo edizione la mappa si è allargata a dismisura, qualificando rendez vous da nord a sud, da est a ovest della metropoli. Dal pieno centro, vedi la zona tra via Durini e piazza San Babila, dove hanno sede prestigiosi monomarca, dalle vie del Quadrilatero e piazza Duomo fino all’estrema periferia scelta dai progetti al debutto. Per spostarsi da un’iniziativa all’altra, la formula più in è quella della bicicletta e dello zaino logato per le Louboutin di scorta, semmai un tacco dovesse cedere sotto il peso dell’ubiquità.
PATRICIA URQUIOLA
roberta armani
GLI EVENTI
(A cura di Serena Brivio)
PORRO STORY “History reloaded”, di Porro. A duriniquindici 9/14 aprile h. 10-21. Grand Tour: un viaggio tra i prodotti e i designer che hanno fatto la storia di Porro. Installazione: P. Lissoni. Progetti: W. Aisslinger, P.Cazzaniga, Decoma Design, Front, F. Laviani, P.Lissoni, J. M. Massaud, C.Pillet, B.Munari, W.Tolk. TEATRO E TEMPO PER MERITALIA Nello show di via Durini, 23, il 10 aprile Meritalia propone “The new reality of theatre”, evento esclusivo con un party con ospite il dj Joe T Vannelli. L’11 aprile, l’azienda comasca partecipa ad “Attraversare il tempo”, iniziativa della Boutique Rolex di Pisa Orologeria in via Montenapoleone, 24. Per entrambi gli eventi, ingresso a inviti. C’E’ ZAHA HADID L’archistar Zaha Hadid sarà alla Fonderia Napoleonica in via Thaon di Revel 21, dal 9 al 14 aprile con “Multiplicities”.
LAPO ELKANN
jean nouvel
angela e margherita missoni
QUI C’E’ RITMO Edizione numero cinque per il Temporary Museum for New Design, al Superstudio Più, in Zona Tortona. Il leit motiv per il 2013 è FreeDom. L’evento è aperto al pubblico solo domenica 14 aprile (previa registrazione online). Dal 9 al 13 l’ingresso è riservato ai professionisti. MUSEI GRATIS Per tutta la durata del Salone del mobile, ingresso gratuito ai musei civici milanesi: è coinvolta nell’iniziativa la rete del Museo Metropolitano Milano (MMM), della quale fanno parte il Museo del Novecento, il Museo Archeologico, il Museo di Storia Naturale, i Musei del Castello Sforzesco, Palazzo Morando, Acquario civico, Galleria d’Arte Moderna e Museo del Risorgimento. ARCHISTAR DA VENINI Si chiamerà “Venini Arte Pura” l’evento Fuorisalone della casa veneziana Venini. Inaugura il 10 aprile (ma sarà aperto dall’8 al 30 aprile) nello Spazio Venini di via Montenapoleone 9. Sarà una kermesse d’artista con opere di Alessandro Mendini, Fabio Novembre, Atelier Oï, Emmanuel Babled, Matteo Thun, Mario Bellini e altri.
ARMANI A TEATRO Quest’anno Armani/Casa torna ad esporre la nuova collezione in Zona Tortona, all’Armani/Teatro di via Bergognone INGO MAURER DA KRIZIA Allo Spazio Krizia, progettato da Tadao Ando. L’allestimento sarà dal 10 al 14 aprile, con inaugurazione il 9 visitabile dal 9 al 14 aprile, per la Tortona aprile dalle 20 alle 22, mostra delle magiche Design Week. creazioni luminose di Ingo Maurer. La mostra si intitola “Funambolists”. Orario: dalle 11 alle CITTA’ ELETTRICA Anche quest’anno Milano 21. si prepara ad ospitare il Fuorisalone 2013. Sono tantissime le iniziative in programma. Si ZIGZAGGING DA MISSONI Oltre alla presensvolgeranno in diverse zone, da via Tortona za al Salone, Missoni Home propone le sue al Foro Buonaparte e dalla via Adige, in zona creazioni, con veri e propri eventi, nello Porta Romana, al Brera Design District. spazio di viale Elvezia 22 (opening ore 19, ZANUSO STYLE A Brera si terranno: la mostra l’8 aprile; dal 9 al 14 aprile, ore 11-21.30), da Missoni in via Solferino 9 (inaugurazione sulle opere dell’architetto Marco Zanuso, un percorso guidato al Brera District, il progetto il 9 aprile, ore 19.30, orari 11-21.30), alla Visionica-Laboflabs, con laboratori e installa- Boutique Missoni di via S. Andrea, su concept nato dalla collaborazione tra Angela Missoni zioni interattive, e numerosi workshop. e Patricia Urquiola (vernissage 10 aprile, ore ARRIVA TRUBRIDGE In zona Isola, il Team 7 19, su invito; dal 10 al 14 aprile, ore 10-19). presenterà la sua nuova collezione d’arredaUno shuttle collega le tappe del percorso mento mentre in via Tortona è atteso l’arrivo, “Zigzagging”. dalla Nuova Zelanda, del designer David TruDA ETRO LE FOTO DI ECK Dal 9 al 14 aprile bridge per presentare il suo ultimo progetto 2013 la boutique Etro di via Montenapoleone “The Elements”. ospiterà l’installazione fotografica del giovane LE IDEE DI CASTRIGNANO Le soluzioni d’arre- artista Eric Madigan Eck. La sera del 9 aprile, do innovative proposte dall’architetto Andrea dalle 19 alle 22, Kean e Veronica Etro faranno Castrignano, potranno essere ammirate in via gli onori di casa con un cocktail esclusivo. Adige, in zona Porta Romana. BAROVIER&TOSO LIGHT Un’installazione LUCE SUL DESIGN In esposizione, al Temluminosa in vetrina introdurrà alla nuova porary Museum allestito in via Forcella, la collezione di Barovier&Toso, in via Durini 5. nuova collezione di lampade in vetro soffiato, PRESI PER LA GOLA Tre serate live di alta firmate Psykea. cucina, nello showroom di Rossana cucine, in ELITA FESTIVAL Imperdibile l’appuntamenvia Turati 6/8 (10-11-12 aprile, ore 19.30to con l’Elita Festival. In programma dal 9 22.30). La nuova collezione si accompagna al 14 aprile, al Teatro Franco Parenti. Tema al live show di Golam Sarwar e Antonio di questa ottava edizione della kermesse è Scognamiglio del ristorante Bento, nell’evento #WECROSSOVER. “Food&Design” di Rcs.
zaha hadid
gaetano pesce
kean etro
RISTRUTTURAZIONI
Tempo di restyling PAOLA MARELLA INSEGNA SU REAL TIME COME RIDARE LUCE A CASE UN PO’ SPENTE: I SUOI CONSIGLI SU COME MIXARE PEZZI E STILI di Vera Fisogni
D
opo “Cerco casa” e “Vendo casa”, entrambi “disperatamente”, una nuova sfida televisiva aspetta, proprio da aprile, Paola Marella su Real Time Tv. La celebre consulente immobiliare milanese, ormai volto di punta dell’emittente, conduce “Welcome Style”, programma che si propone di ridare luce agli appartamenti dei telespettatori (in libreria è in uscita un volume con lo stesso titolo, a firma di Marella, edito da Rizzoli). Signora Marella, il restyling torna di moda? Decisamente sì. In America sono molto più avanti di noi: l’idea base è nella possibilità, con qualche adeguamento, di rendere più bella e
confortevole la nostra casa. Conta la crisi, nel successo del restyling? Ci sono meno possibilità economiche, è vero. Non è più pensabile sostituire in blocco l’arredo. Anche noi, in trasmissione, puntiamo a budget limitati, con l’obiettivo di ottenere il meglio. In che modo? Il rinnovo si rivolge sempre all’esistente. Un esempio: in un appartamento abbiamo costruito una nuova situazione a partire da un divano di Gaetano Pesce. Altre volte la struttura delle poltrone è ancora ottima, ma la tappezzeria va sostituita. Molto importanti sono poi due elementi che raramente vengono valorizzati.
Quali? I quadri e gli specchi. Soprattutto l’impatto di un quadro grande su una parete può risultare straordinario. Quali accostamenti suggerisce, in generale? Come succede nella moda, si può mescolare una firma a un capo basic: la lampada di un designer prestigioso può legare benissimo a un tavolino dell’Ikea. Riguardo agli stili, si può puntare al mood provenzale con qualche tessuto idoneo oppure valorizzare un contesto minimal e/o neutro con un elemento a forte impatto cromatico.
ACCENDE LA CASA Tre pezzi che danno una connotazione design-glam al soggiorno.La chaise longue Lcp di Marteen van Severen, in metacrilato trasparente, prodotta da Kartell, consta di un solo pezzo + il tappeto Ikea + le lampade Fly di Kartell. La Provincia 93
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BORGHI GIUSEPPE & FIGLI DI G. BORGHI & C.SAS www.borghicantu.it
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L.A.VETRERIA DI APPIANI GIANNI
GRUPPO INDUSTRIALE BUSNELLI SPA
POZZI SNC DI POZZI FELICE & C.
CONTARDI LIGHTING SRL
BELCOR INTERIORS SRL
C.G. CAPELLETTI SRL
FRATELLI RADICE SRL
NEMO DIVISIONE LUCI DI CASSINA SPA
DELMONTE SRL
CHATEAU D’AX SPA
RIVOLTA SPA
CARLO RAMPAZZI & SERGIO VILLA
LEV & LEV & C. SRL
CIA INTERNATIONAL SRL
SEVEN SALOTTI SPA
MOBILIDEA
BUSNELLI ADAMO SRL
CINOVA
OSCARITALIA
TURA INIZIATIVE DI ARREDAMENTO SRL
CITTERIO F.LLI SNC DI GIULIO E PIERGIORGIO
ZANABONI SALOTTI CLASSICI SNC DI ZANABONI VITTORIO & C.
M2L DI MAROTTA A. & C. SAS
COLICO SRL
F.LLI ORIGGI SNC DI ORIGGI ROBERTO E FAUSTO CUGINI
ANNIBALE COLOMBO SRL
www.nemo.cassina.it
FABAS LUCE SPA
www.fabasluce.it
F.B.A.I. SAS DI PEREGO F. CALEGARI U. & C. www.fbai.it
IN.EL.CO. SRL
www.inelcoled.it
ALBUM SRL
www.album.it
SOLED LIGHTING
www.inelcoled.it
www.belcor.it www.albed.it
www.idpitalia.it
www.busnelliadamo.com
www.tura.it
www.arredi-m2l.it
www.fratellioriggi.com
DANBER ITALIA - CARLO E PIERA RATTI DEL DR. CARLO BERRUTI SRL
MATTEOGRASSI SPA
CARPANELLI SPA
www.radicearte.it
www.danberitalia.com
www.carpanelli.com - www. carpanellivi
MACONI SRL
www.maconisrl.it
RIMADESIO SPA
www.matteograssi.it
RADICE SNC DEI F.LLI RADICE ERMINIO E GIANCARLO EXTETA SRL
www.exteta.it
POL 74 SRL
www.pol74.it
www.busnelli.com/it
www.cgcapelletti.com www.chateau-dax.it www.ciainternational.it www.cinova.it
www.citteriofratelli.it
www.colicodesign.com www.annibalecolombo.com
C.L. ITALIA SNC DI COLOMBO ELIO & C. SNC www.clitalia.com
COLOMBO STILE SPA
www.colombostile.it
COMFORT SRL
www.fratelliradice.com www.rivoltaelapelle.com www.arflex.it
www.comfort.it
DI LIDDO & PEREGO SRL www.diliddoeperego.it
ELLEDUE ARREDAMENTI SRL
KOVER SRL
MAXPELL SRL
EMMEBI INDUSTRIA CONSORZIO ART DESIGN GROUP MOBILI SRL
www.elleduearredamenti.com
www.asnaghi.it
MOBILEFFE
www.mobileffe.com
www.noiparis.com www.medea.it
www.oscaritalia.com
www.zanaboni.it
MODA’
ZANI COLLEZIONE POLTRONE DI ZANI GIUSEPPE
ALBED
www.modacollection.it
www.zanisalotti.it
www.albed.it
ZANOTTA SPA
GLAS ITALIA
www.zanotta.it
www.glasitalia.com
COLOMBO MOBILI SRL
MONACO
www.colombomobili.com
www.monacoitalia.it
FRATELLI CONSONNI SNC DI CONSONNI MARIO E BRUNO
RESPACE SRL
www.flli-consonni.it
S.A.L.D.A. ARREDAMENTI SRL www.saldaarredamenti.com
www.rimadesio.it
www.milanobedding.it
www.pozzidivani.it
MILANO BEDDING
www.milanobedding.it
www.respace.it
CARPANELLI CONTEMPORARY www.carpanellivision.com
SAINT BABILA
www.saintbabila.com
IMMAGINA DIVANI
PELLEGATTA SILVIO E ALESSANDRO SNC
www.immaginadivani.it
www.pellegattamobili.com
www.bernini.it
BERNINI
ANNICO SRL
www.baggioannico.it
BORBONESE CASA
www.emmebidesign.com
C.T.S. SALOTTI SRL
www.origgi.com
www.flexform.it
www.ozzio.com
RIVATELIER
www.ctssalotti.com
FLEXFORM SPA
POZZOLI GROUP SRL
F.LLI VIGANO’ DI VIGANO’ ADRIANO & C. SNC
F.LLI ALLIEVI DI ANGELO ANACLETO E FILIPPO SNC
FLOU SPA
VISMARA DESIGN www.vismara.it
EASYLINE
www.viganosalotti.com
www.fratelliallievi.it
www.flou.it www.formentidivani.com
www.casamilanohome.com
VITTORIA FRIGERIO MILANO
COLCIARREDO SNC DI GIUSEPPE COLCIAGO & C.
PROVASI SRL
FORMENTI SRL
ASIA SRL
FRIGERIO POLTRONE E DIVANI SRL
CASAMILANO
CHATEAU D’AX
TRE P & TRE PIÙ SPA
T & J VESTOR SPA
www.monacoitalia.it
STIL SALOTTI DI ORIGGI LUIGI & FIGLI SNC
VISMARA F.LLI SNC DI VISMARA GIUSEPPE E C. www.vismara.it
ASNAGHI INTERIORS SRL www.asnaghi.com
TACCHINI ITALIA FORNITURE SRL www.tacchini.it
FUTURA SRL
www.futura-italy.it
P. & G. CUGINI LANZANI SRL www.cuginilanzani.it
C CONTRACT SRL RIVA MOBILI D’ARTE SRL
www.rivamobilidarte.com
CEPPI STYLE SAS DI CEPPI CLAUDIO & C. www.ceppistyle.it
MERIDIANI SRL
www.meridiani.it
MEDEA SRL
www.medea.it
GIORGIO COLLECTION SRL www.giorgiocollection.it
MERONI FRANCESCO & FIGLI SNC DI MERONI ALBERTO E GIUSEPPE
www.meronifrancescoefigli.it
www.artdesigngroup.it
www.provasi.com
INDUSTRIA VETRARIA EMAR SRL www.glasitalia.com
M.C. 22 PRESTIGE SRL BARZAGHI DANILO www.d3co.it
ASNAGHI SNC DI RICCARDO E GIORGIO ASNAGHI & C. www.asnaghi.it
B DESIGN SRL
www.acamdivani.it
FIGLI DI ISACCO AGOSTONI SRL www.isaccoagostoni.it
ARFLEX
www.arflex.it
ERBA ITALIA SRL
www.erbaitalia.it
AXIL
www.axil.it
BAZZI F.LLI SNC DI BAZZI G. CARLO & C.
www.bazziinteriors.com
BELLONI SRL
www.belloni.net
BIESSE SPA
www.biesse2000.it
BODEMA SRL
www.bodema.it
www.frigeriosalotti.it
G.C. DI COLOMBO GIANCARLO & C. SNC
www.trep-trepiu.com
GIORGETTI SPA
www.retex-italy.com
www.gccolombo.it www.giorgetti.eu
GIGI SANTAMARIA FURNITURES SAS DI ELVINA E ROBERTA SANTAMARIA
www.caimi.com
I.D.P. SRL
www.meronisnc.it
www.gigisantamaria.com
LINEA VIGANO’ SNC
www.1967vigano.com
FRATELLI LONGHI SRL www.longhi.it
PAOLO LUCCHETTA & C. SNC www.paololucchetta.com
GIULIO MARELLI ITALIA SPA www.giuliomarelli.com
M.G.C. FIGLI DI MARIANI ETTORE SNC DI MARIANI GIUSEPPE E CARLO www.mgcmariani.it
MINOTTI SPA
www.minotti.com
www.resitalia.it
ALCHYMIA SRL
MF GROUP SRL
www.mobileffe.com
MOLTENI & C. SPA www.molteni.it
MUSSI ITALY SRL
BONACINA PIERANTONIO SRL
PIGOLI SALOTTI SRL
www.frigeriosalotti.it www.chateau-dax.it
www.missonihome.com
SELEZIONE TESSUTI ARREDAMENTO SRL
www.selezionetessuti.it
MISSONI HOME
www.missonihome.com
FUMAGALLI SRL
www.fumagalli.it
RODA SRL
www.rodaonline.com
IL LOFT SPA
www.illoft.com
ARTE ARREDO SCHLERET SRL B.LAB ITALIA SRL
www.orsiangelo.it
FLEXFORM - MOOD
www.flexform.it/mood
ANACLETO MARIANI SRL www.anacletomariani.it
VILLA SERGIO ENRICO www.noiparis.com
www.artearredo.net www.blabitalia.com
GIORGIO SAPORITI www.illoft.com
DEMAFLEX SNC DI FASSI E GIORGETTI www.demaflex.it
AE
OZZIO DESIGN
www.demaflex.it
COROITALIA SRL
2500 sono complessivamente,
www.coroitalia.it www.castyle.it
DL DECOR SRL
www.dldecor.it
La Provincia 95
www.ozzio.com
ORSI ANGELO SAS DI ORSI OSCAR & C.
CARLO ASNAGHI STYLE SRL
www.pigoli.com
www.rivamobilidarte.com
www.alchymia.it
www.ozzio.com
www.fratelliboffi.it
www.pierantoniobonacina.it
MERONI F.LLI SNC DI MERONI GABRIELE FAUSTO E FRANCESCO R.E.S. SRL
www.idpitalia.it
FRATELLI BOFFI SRL
www.mussi.it
RETEX DI ROBERTO RECALCATI & C. SNC CAIMI BREVETTI SPA
VIBIEFFE 85 SRL
www.vibieffe.com
www.casamilanohome.com
www.matteograssi.it
DDD
al momento in cui andiamo in stampa, gli espositori che partecipano ai vari Saloni (Salone internazionale del mobile; Euroluce, SaloneUfficio; Salone del complemento d’arredo; Salone Satellite). Nato nel 1961, l’evento fieristico milanese è alla 52a edizione. (Si ringrazia Matteo Ruffo per la collaborazione).
Como e Brianza
www.contardi-italia.com
www.lavetreria.com
GLI ESPOSITORI AL SALONE
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ASNAGHI - MADE IN ITALY
IL FILOSOFO
Come abitare la nostra umanità LA CASA È, DA SEMPRE, IL LUOGO DEL CUSTODIRE PER ECCELLENZA: PER QUESTO È IMPORTANTE ADEGUARE MEMORIA E INNOVAZIONE PER MANTENERE SALDA, MA SEMPRE APERTA, LA PROPRIA IDENTITÀ di Silvano Petrosino*
I
l tema dell’abitare è decisivo, in un quadro antropologico, cioè relativo alla condizione umana. La definizione più giusta è per me quella che fornisce Genesi II, 15, che recita: «Dio prese dunque l’uomo e lo pose nel giardino dell’Eden affinché lo coltivasse e lo custodisse». Che cosa c’è di enorme dentro queste due azioni, il coltivare e il custodire? Se ci riflettiamo, vi si trova un elemento attivo, un monito ad intraprendere: «coltiva, datti da fare, agisci, prendi l’iniziativa, tu non sei come tutti gli altri animali». D’altro canto, questo elogio dell’impresa, si accompagna ad un sostanziale limite. Che suona così: «Però, allo stesso tempo, ricordati che non puoi costruire tutto, devi anche custodire». Nella vita c’è, dunque, qualcosa di incostruibile. L’uomo non è il padrone della vita, ma gli è dato - stando al versetto biblico - un mondo da salvaguardare. Si custodisce, infatti, sempre qualcosa che si riceve, ma non ci appartiene: l’altro. Se nel costruire ci si dimentica di custodire, alla fine il nostro costruire si rivelerà nient’altro che un distruggere. L’i-
dea di costruire resta una delle più affascinanti, perché mette insieme le due cose. Si tratta di un atto che fa un enorme elogio dell’umano; dall’altro esso fa memoria che la persona è sempre una creatura, cioè l’uomo è stato voluto da qualcun Altro da lui. Si capisce, entro questa prospettiva, la genialità del serpente. Satana dice sempre la verità, anche se a modo suo. Quando si esprime nei confronti di Eva, sta a indicare: «Tu sei un non-tutto, un qualcosa. Ma se sei un nontutto, allora sei niente. Per essere qualcosa, devi essere tutto». Cioè, in definitiva, «devi essere dio». Capovolge il ragionamento che Dio fa nei confronti degli esseri umani, che io sintetizzo in questi termini: «Sei qualcosa nel momento in cui fai il ragionamento che non sei un tutto». L’idea biblica ci esorta, sul piano antropologico, a reagire alla logica del “tutto o niente”, che è perfettamente diabolica. Questo è il tema dell’abitare. Come passare dal piano della filosofia a quello della vita di tutti i giorni? Un esempio che faccio spesso è quello della credenza della nonna. È lì, in La Provincia 96
soggiorno. Vogliamo aggiungere un tavolo. Il progettista o l’artigiano ci dicono: «butti via la credenza, per dare il massimo spazio al tavolo». Noi, però, sentiamo che il mobile di famiglia possiede qualcosa che trascende la fattura, un valore, una dimensione che partecipa a forgiare la nostra identità e quella della casa. Abitare, in conclusione, significa principalmente adeguare. Vuol dire: «Faccio in modo che il tavolo stia con la credenza della nonna», rinunciando alla iperfunzionalità per mantenere viva la mia umanità. * Filosofo, insegna all’Università Cattolica di Milano. È l’autore (con E. Garlaschelli) di “Lo stare degli uomini. Sul senso dell’abitare e sul suo dramma” (Marietti 1830) e di “Capovolgimenti. La casa non è una tana, l’economia non è il business” (Jaca Book)